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COLDIRETTI, RADDOPPIANO I MARCHIGIANI SPAVENTATI DAL
. 15 Marzo COLDIRETTI, RADDOPPIANO I MARCHIGIANI SPAVENTATI DAL “CEMENTO SELVAGGIO” Raddoppia la percentuale di marchigiani spaventati dal “cemento selvaggio”, l’eccessiva costruzione di edifici che mette a rischio l’assetto del paesaggio. E’ quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base del rapporto Istat-Cnel sul Benessere equo e sostenibile. Secondo i dati relativi al 2012, i cittadini che indicano l’eccessiva cementificazione tra le cinque priorità ambientali rappresentano oggi il 19 per cento della popolazione, contro il 10 per cento che esprimeva la stessa preoccupazione nella precedente rilevazione, risalente a più di dieci anni fa. Non è un caso che negli ultimi tempi si sia aggravato il problema del consumo di suolo. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, ai 229mila ettari svaniti tra il 1960 e il 2008 se ne sono aggiunti altri 55mila nel giro di appena quattro anni, con una evidente accelerazione del fenomeno. In pratica, ben un terzo dell’intero territorio regionale che una volta era agricolo ha cambiato destinazione, e ciò senza considerare i guasti causati dal “fotovoltaico selvaggio”. Proprio sul consumo di suolo e sul governo del territorio la Regione Marche ha predisposto una proposta di legge attualmente in discussione con le forze sociali che dovrebbe presto arrivare in Consiglio. “La conservazione della superficie agraria utilizzabile deve essere una priorità per preservarla dalla crescente urbanizzazione delle campagne – sottolinea Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche -, tutelando la disponibilità di superfici agricole per garantirne la fruibilità alle prossime generazioni che potranno praticarvi un’agricoltura imprenditoriale, innovativa ed ecosostenibile tutelando così il paesaggio agrario italiano”. Un’opportunità in più a sostegno di quel trend che vede i giovani indirizzarsi verso la campagna come dimostra il boom di iscrizioni fatto registrare dagli istituti agrari della regione, con un aumento del 20 per cento dei nuovi studenti. PAPA: MARINI (COLDIRETTI), FRANCESCO E’ GRANDE DONO PER NOI AGRICOLTORI “Nel segno della semplicità e del rispetto della natura insegnato da San Francesco e che è sempre rimasto vivo nel mondo agricolo, la Coldiretti esprime un gioioso ringraziamento a Dio per il dono del nuovo Pontefice e conferma la filiale adesione all’invito a percorrere insieme al Santo Padre lo stesso “cammino di fratellanza”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini che ha inviato un messaggio di saluto e di augurio al nuovo Papa Francesco I. COLDIRETTI: BOOM TRA GLI SCEICCHI PER IL CIBO MADE IN MARCHE, STORICO RECORD EXPORT A 322 MLN E’ record storico per il cibo marchigiano all’estero che nel 2012 ha fatto segnare un valore di 322 milioni nelle esportazioni, il 16 per cento in più rispetto al 2011, con un vero e proprio boom di vendite negli stati degli sceicchi e dei petrodollari. A sostenerlo è la Coldiretti Marche sulla base dei nuovi dati Istat sul commercio estero. Dall’analisi emerge che nel giro di dieci anni il made in Marche a tavola è addirittura raddoppiato, passando dai 163 milioni di euro ai 322 attuali, per una quantità totale di 510 milioni di chili di prodotti acquistati all’estero. Se il mercato di riferimento resta quello europeo dove la stagnazione dei consumi continua a pesare (198 milioni, l’uno per cento in meno), l’agroalimentare nostrano guadagna soprattutto su quelli emergenti. Nei ricchi stati petroliferi (Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti) si è passati da 22 milioni a 56 milioni di euro, con un incremento di quasi tre volte. Export raddoppiato se si considera, invece, l’intero continente asiatico, passato da 42 milioni di euro a 84 milioni. Un segnale importante, sottolinea Coldiretti, considerato che si tratta di paesi emergenti con grandi margini di crescita per l’affermazione del cibo marchigiano. Esportazioni in aumento anche su un mercato storico come quello statunitense (+9 per cento). “E’ questa la dimostrazione che dinanzi alla globalizzazione ci salveremo solo ancorandoci a quei prodotti e a quel saper fare che sono espressione diretta della nostra identità e del nostro territorio – sottolinea il presidente della Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. I fatti hanno dimostrato che pensare di competere su produttività e costi di produzione significa perdere. Se invece aggiungiamo creatività, paesaggio, storia, tutto ciò che di bello e unico abbiamo in questo Paese, possiamo vincere e noi tutti questi valori li mettiamo nostri prodotti agroalimentari”. ALIMENTARE: E’ ITALIANO IL CIBO MENO CONTAMINATO IN UE E NEL MONDO L’Italia conquista il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3 per cento) che sono risultati peraltro inferiori di cinque volte a quelli della media europea (1,5 per cento di irregolarità) e addirittura di 26 volte a quelli extracomunitari (7,9 per cento di irregolarità). E’ quanto emerge da una elaborazione della Coldiretti sulle analisi condotte dall’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, su oltre 77mila campioni di 582 alimentari differenti ed appena pubblicate nel Rapporto annuale sui residui di pesticidi negli alimenti. Secondo i dati contenuti nel Rapporto un prodotto su due che circola nel Vecchio Continente è sottolinea la Coldiretti - completamente privo di “tracce” di residui chimici da fitofarmaci mentre il 98,4 per cento dei campioni esaminati presenta residui entro i limiti, con la percentuale che sale addirittura al 99,7 per cento nel caso dell’Italia che conquista il primato e scende al 92,1 per cento per la media dei Paesi extracomunitari. Se si vanno ad analizzare i singoli paesi il dato peggiore - precisa la Coldiretti - viene fatto segnare dai cavoli cinesi che in piu’ di quattro casi su cinque (83 per cento) sono risultati con valori oltre i limiti ammessi, ma lo stesso discorso vale anche per i broccoli (irregolare il 77 per cento dei casi) e i pomodori (47 per cento dei casi) provenienti dal paese asiatico. Risultano poco salubri anche l’uva (65 per cento di superamento dei limiti) e il pepe (42 per cento) indiani, i piselli sloveni, l’aglio argentino, le patate brasiliane. Per le analisi Efsa ha usato per la primissima volta il sistema di analisi cumulativa del rischio, che consente di valutare insieme gli effetti combinati di una esposizione incrociata a diversi agenti chimici che hanno proprietà tossicologiche simili. Il risultato - sostiene la Coldiretti - è incoraggiante per i produttori agricoli italiani che vedono così premiato il loro impegno per garantire la qualità e la sicurezza alimentare ma preoccupa per la crescente flusso di importazioni di prodotti alimentari dall’estero, spesso a basso costo e con minori garanzie, favorito dalla crisi. Secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes la produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati per un valore di 51 miliardi di euro di fatturato, deriva da materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy. Nello specifico secondo una analisi della Coldiretti viene dall’estero ben il 40 per cento del frumento duro utilizzato per produrre la pasta, il 60 per cento il frumento tenero per produrre il pane, il 40 per cento della carne bovina, il 35 per cento della carne suina da consumare fresca o da trasformare in salumi e prosciutti e il 45 per cento del latte per prodotti lattiero caseari. Tra l’altro nel 2012 - precisa la Coldiretti - sono stati importati dalla Cina oltre 80 milioni di chili di pomodori conservati destinati con la rilavorazione industriale a trasformarsi magicamente in prodotti Made in Italy. Una situazione resa possibile dalla mancanza di trasparenza nell’informazione dovuta ai ritardi accumulati nell’introdurre l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza degli alimenti per effetto della pressione delle lobby nonostante sia ritenuto importante dal 71 per cento dei cittadini europei secondo Eurobarometro. Ad oggi - denuncia la Coldiretti - è obbligatorio indicare l’origine in etichetta per la carne bovina ma non per quella di cavallo, agnello, coniglio o maiale fresco o trasformato in salumi, per il latte fresco ma non per quello a lunga conservazione o i formaggi, per la passata di pomodoro ma non per le il concentrato o i sughi pronti, per la frutta fresca ma non per quella conservata o per i succhi, ne’ tantomeno per il grano impiegato nella pasta. CRISI: COLDIRETTI, SPINGE FRODI A TAVOLA. MEZZO MLD SEQUESTRI NEL 2012 Con la crisi aumenta il rischio frodi a tavola con l’utilizzo di ingredienti di bassa qualità per ridurre i costi mentre oltre un certo limite sul cibo non è possibile risparmiare se non si vuole mettere a rischio la salute. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai recenti scandali alimentari, dalla carne di cavallo alle cappesante, nel sottolineare che le frodi alimentari scoperte in Italia hanno portato complessivamente al sequestro di quasi 20 milioni di chili di prodotti alimentari e bevande per un valore di 468 milioni di euro nel 2012, sulla base dell’ottima attività svolta dai carabinieri dei Nas. Le preoccupazioni, secondo la Coldiretti, riguardano anche il fatto che l'Italia è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, la cagliata di latte della lituania o il prosciutto olandese spacciato per nazionale. I prodotti alimentari piu’ colpiti dalle frodi sono stati - sottolinea la Coldiretti - farine, pane e pasta (16 % in valore del totale sequestrato), quello della carne e degli allevamenti (11%), latte e derivati (8 %), vini e alcolici (5%). Va precisato peraltro che ben il 31 % del valore dei sequestri riguarda la ristorazione con la chiusura dei locali. Gli ottimi risultati dell’attività investigativa confermano - sostiene la Coldiretti - che tra Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl, ai quali si aggiunge l’attività degli organismi privati, l’Italia puo’ contare sul primato comunitario in materia di scurezza alimentare grazie alla piu’ estesa rete di controlli. Un impegno che va sostenuto conclude la Coldiretti - stringendo le maglie troppo larghe della legislazione comunitaria con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti per garantire trasparenza negli scambi commerciali, agevolare l’attività ispettiva e difendere i consumatori ed i produttori dal rischio di frodi ed inganni. UE: BILANCIO; COLDIRETTI, ORA ACCORDO FORTE. NO TAGLI AD AGRICOLTURA Ci aspettiamo che il negoziato che si apre ora possa contribuire a migliorare la proposta per evitare tagli finanziari rilevanti anche per l’agricoltura proprio in un momento storico in cui l’Europa dovrebbe rafforzare una rinnovata centralità per generare quel clima di fiducia necessario per una maggiore integrazione. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare la risoluzione adottata dal Parlamento Europeo sulle conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 relative al quadro finanziario pluriennale. In questo contesto sottolinea Marini - è fondamentale che le minori risorse vadano riorientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e all’attività rivolta alla produzione di cibo e alla sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda, poi, le modifiche approvate dal Parlamento Europeo in materia di riforma della Politica Agricola Comune - conclude Marini - purtroppo, si confermano gli elementi di criticità rappresentati da una inadeguata definizione di agricoltore attivo che, in pratica, determina il permanere delle rendite fondiarie, anche se sono state individuate talune soluzioni ad altre problematiche che hanno modificato in positivo quanto proposto dalla Commissione europea. CRISI: COLDIRETTI, SI VENDE PIU’ VINO MADE IN ITALY ALL’ESTERO CHE IN ITALIA Nel 2012 le esportazioni fanno segnare record storico di 4,7 mld (+6%) Le esportazioni di vino Made in Italy raggiungono il valore record di 4,7 miliardi di euro (+6% ) e superano nel 2012 la spesa per il vino a livello nazionale. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero con il vino Made in Italy che fa segnare all’estero il record storico e si classifica come il prodotto agroalimentare italiano piu’ esportato nel 2012. Negli Stati Uniti il vino italiano - sottolinea la Coldiretti - supera lo storico tetto di un milione di euro in valore, con un aumento del 6 per cento mentre un incremento a due cifre si registra in Cina, dove le bottiglie tricolori stanno conquistando sempre più spazi di mercato (+17 per cento, da 66 milioni a 77 milioni). Ma - precisa la Coldiretti - è l’intero continente asiatico a rivelarsi terra di conquista per i nostri prodotti, con un aumento netto del 20 per cento. Un risultato che riflette il cambiamento in atto nei consumi di vino a livello internazionale con cali nei produttori storici come Italia, Francia e Spagna e l’aumento che si sta invece verificando conclude la Coldiretti - in altri Paesi come la Russia e la Cina che fanno segnare i tassi di crescita piu’ elevati. SALUTE: COLDIRETTI, BENE NAS, 1 ITALIANO SU 4 CONSUMA PRODOTTI ETNICI Con un italiano su quattro che consuma prodotti etnici qualche volta durante l’anno l’operazione dei carabinieri dei Nas è importante per garantire la salute dei cittadini. E’ quanto afferma la Coldiretti nell'esprimere apprezzamento per l'operazione dei carabinieri Nas di Roma che ha portato al sequestro di 500 chili di alimenti in vendita nei negozi etnici. A causa dei recenti allarmi sanitari il consumo di cibi etnici nel 2012 – sottolinea la Coldiretti - ha avuto un calo del 24 per cento rispetto all’anno precedente ma rimane comunque rilevante. Sotto accusa soprattutto il cibo proveniente dalla Cina che - ricorda Coldiretti - ha conquistato il triste primato nell'Unione Europea del maggior numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge. Su un totale di 3.721 allarmi per irregolarità segnalate in Europa ben 569 (15 per cento) hanno riguardato, infatti, la Cina. La cucina cinese è tra le piu’ diffuse in Italia e, nonostante la pressione dei kebab conclude la Coldiretti - i ristoranti cinesi rappresentano una presenza storica ormai consolidata nelle città. PIL: COLDIRETTI, GIU’ DEL 7,3% NEI CAMPI, MALTEMPO PEGGIO DELLA CRISI Il maltempo colpisce piu’ della crisi nei campi italiani dove si registra un crollo record del 7,3 per cento nell’ultimo trimestre del 2012, rispetto all’anno precedente. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il dato sull’andamento del Pil in Italia divulgato dall’Istat che evidenzia come l’agricoltura abbia avuto la contrazione piu’ significativa tra i diversi settori produttivi. A segnare profondamente i risultati del 2012 oltre alla crisi è stato - sottolinea la Coldiretti - l’andamento climatico negativo che ha provocato un crollo dei raccolti Made in Italy che sono in grado di garantire quest’anno attorno al 75 per cento del fabbisogno alimentare degli italiani. Ad esempio tra i prodotti simbolo del Made in Italy - conclude la Coldiretti - la vendemmia si è attestata sui valori minimi da quasi 40 anni per un totale di appena 40 milioni di ettolitri e la produzione italiana di olio di oliva è scesa a 4,8 milioni di quintali con un calo del 12 per cento uguale a quello che si è verificato per il pomodoro da conserva. CINA: COLDIRETTI, L’ITALIA NON IMPORTA CARNE DI MAIALE O MAIALI L’Italia non importa carni di maiale fresche o refrigerate o congelate ne tantomeno maiali vivi dalla Cina dove test di laboratorio hanno riscontrato tracce di virus porcino in uno dei campioni d'acqua prelevati nel fiume che attraversa il fiume HangPu a Shanghai. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al 2012 dopo le autorita' di Shanghai hanno individuato un virus suino nell'acqua del fiume dove sono state recuperate circa 1220 carcasse di maiali. FISCO: COLDIRETTI, CON CALO GETTITO IVA SCONGIURARE AUMENTO LUGLIO Occorre scongiurare l’aumento Iva previsto per il primo luglio 2013 per evitare ulteriori effetti depressivi sui consumi, che già hanno provocato il calo del gettito nel 2012. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati dell’entrate tributarie nel 2012 che evidenziano un calo del gettito Iva (-1,9 per cento) per effetto della crisi. L’innalzamento dell’aliquota avrebbe ulteriori effetti depressivi sui consumi con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato. La Legge di Stabilità - conclude la Coldiretti - ha posticipato l’aumento dell’Iva ordinaria dal 21% al 22% che interessa alcuni prodotti come l’acqua minerale, la birra e il vino al 1° luglio 2013 CARNE CAVALLO: COLDIRETTI, ESCALATION CASI GENERA PSICOSI CONSUMI L'escaltion di casi in cui la carne di cavallo è stata spacciato cme manzo sta provocando un impatto sui consumi anche in Italia dove sono crollati di oltre il 30 per cento gli acquisti di primi piatti pronti, surgelati e ragu’. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare e le tracce di carne di cavallo che sono state trovate dai Nas in confezioni di pasta fresca a Roma, a Viterbo, nel bolognese e nel perugino che fanno salire ad oltre 200 i diversi tipi di confezioni di prodotti alimentari ritirati in 24 diversi Paesi dall'inizio dello scandalo. Sei italiani su dieci hanno paura a tavola, secondo un sondaggio della Coldiretti, con le indagini che hanno scoperto l’esistenza di un giro vorticoso di partite di carne che si spostano da un capo all’altro dell’Europa attraverso intermediazioni poco trasparenti che favoriscono il verificarsi di frodi ed inganni, a danno delle imprese e dei consumatori. Una situazione che - sostiene la Coldiretti - non puo’ essere affrontata semplicemente con un aumento momentaneo dei controlli perché è ormai chiaro che si tratta di una truffa non occasionale, ma sistematica che ha coinvolto piccole aziende ma anche i grandi marchi dell’agroalimentare mondiale, dalla Buitoni a Star fino alla Findus. Per evitare il ripetersi in futuro di altre emergenze e dipanare ogni dubbio sulle effettive caratteristiche del cibo che si porta a tavola occorrono - continua la Coldiretti - interventi strutturali come l’obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta per farla conoscere ai consumatori e scoraggiare il proliferare di passaggi che favoriscono le truffe. Ma per evitare danni economici e occupazionali, le piccole e le grandi aziende multinazionali soprattutto se titolari di marchi prestigiosi dovrebbero anche valutare concretamente - afferma la Coldiretti - l’opportunità di evitare forniture di prodotti di dubbia qualità e di origine incerta per acquistare invece al giusto prezzo prodotti locali e certificati che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg ben il 65 per cento degli italiani si sente garantito da un marchio degli agricoltori italiani, il 16 per cento da quello della distribuzione commerciale e appena il 9 per cento da uno industriale. AGRICOLTURA BIOLOGICA, L’UE VARA UN NUOVO PIANO DI SVILUPPO Dal 15 gennaio scorso la Commissione europea ha avviato on line una consultazione pubblica relativa alla revisione della legislazione e del piano di azione dell’Unione in materia di agricoltura biologica (http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=orgagric2013&lang=it). L’iniziativa, alla quale possono partecipare tutti i cittadini, le organizzazioni e le amministrazioni interessate, mira ad individuare attraverso le opinioni espresse le misure da intraprendere per sviluppare il settore del biologico che assume oggi, nell’ambito del comparto agricolo comunitario, nuova centralità dovuta all’aumento della domanda di prodotti bio e all’esigenza, sempre più avvertita, di una maggiore qualità alimentare. L’indagine propone il riesame di temi connessi all'agricoltura biologica soffermandosi, nello specifico, su alcune questioni fondamentali quali la semplificazione del quadro giuridico di riferimento, la gestione della coesistenza delle colture, la valutazione delle nuove norme sull’etichettatura dei prodotti biologici e il sistema dei controlli che, anche alla luce dei recenti casi di frode alimentare, sembra evidenziare la necessità di un generale rafforzamento. Inoltre, attraverso la consultazione, la Commissione intende conoscere il parere degli interessati sui settori nei quali potrebbe essere necessario un nuovo piano d’azione che integri o modifichi quello precedente, promosso nel 2004. L’agricoltura biologica si fonda sulla gestione delle risorse naturali, restringendo rigorosamente l’impiego di fattori ottenuti per sintesi chimica ed escludendo totalmente l’uso di Ogm. Tuttavia, rappresenta soltanto il 5% (circa) della superficie agricola comunitaria utilizzata, il che rischia di rendere più difficile l’affermarsi di tale sistema di produzione agricola nei mercati interni, soprattutto in un contesto di crisi economica. Proprio per questo motivo, affinché la preferenza dei consumatori continui a ricadere su una condotta alimentare più sostenibile e qualitativamente superiore è senz’altro auspicabile un miglioramento nell’efficienza del sistema che preveda misure quali l’armonizzazione, in ambito europeo, delle norme biologiche e del complesso sanzionatorio riferito; la riduzione del livello di residui di antiparassitari per i prodotti biologici; l’inasprimento dei controlli sui prodotti biologici di importazione e l’avvio di nuove campagne di promozione che sensibilizzino al termine “Agricoltura Ue”, garanzia di norme di produzione rigorose ed esigenti più che in altri Paesi extracomunitari. In questo senso la consultazione proposta dalla Commissione (aperta fino al prossimo 14 aprile) fornisce l’occasione per promuovere la revisione della disciplina con l’intento di dare nuovo impulso all’intero complesso, dalla produzione alla promozione, dell’agricoltura biologica. COLDIRETTI E ARCICACCIA: “RISOLVERE PROBLEMA DEI DANNI DA SELVATICI” Il problema del sovrannumero degli animali selvatici e dei danni provocati alle aziende agricole è stato al centro del dibattito del X congresso nazionale Arci Caccia, tenutosi a Chianciano Terme (Siena). L’ Associazione dei cacciatori ha sottolineato come vada aperta “una nuova fase che veda la costruzione di un patto rinnovato con il mondo agricolo che preveda risorse integrative per quelle aziende che operano direttamente nella gestione faunistica e che investono in progetti di riqualificazione ambientale”. Coldiretti ha concordato come la questione dei danni da fauna selvatica sia una priorità per il settore agricolo ed ha sottolineato come finora siano purtroppo falliti i tentativi di risolvere il problema tramite una revisione della legge sulla caccia ostacolata, paradossalmente, da alcune associazioni venatorie che arroccandosi su posizioni più radicali hanno chiesto, durante l’iter di discussione della legge, una modifica dell’elenco delle specie cacciabili incompatibile con le indicazioni dell’Ispra e ciò non ha consentito di proseguire un confronto a livello parlamentare sulla riforma della legge 157/1991 da molti invocata. Coldiretti ha sottolineato anche come le misure attualmente in vigore siano ormai totalmente insufficienti a risolvere l’emergenza dei danni provocati dai cinghiali e tale fenomeno costituisce un ‘emergenza nelle aree rurali che non può essere più sottovalutata. Si auspica quindi la riapertura di un confronto tra associazioni venatorie, ambientaliste, Organizzazioni professionali agricole con le Istituzioni per individuare un percorso normativo anche indipendentemente dalla riforma della legge 157/1991 che possa risolvere tale annoso problema. E’ evidente che una ripresa del dialogo può avvenire a condizione che tutti i soggetti interessati condividano un modello di caccia sostenibile rispettoso della biodiversità, della normativa comunitaria e delle indicazioni dell’Ispra, presupposto senza il quale non è possibile aprire alcun tavolo di confronto visto il fallimento della precedente esperienza del Tavolo nazionale sulla caccia istituito dalle Regioni con le associazioni di settore che, arenatosi sulla questione dei calendari venatori, non ha consentito di aprire un confronto che portasse a risolvere la questione dei danni da fauna selvatica. Osvaldo Veneziano che è stato confermato presidente nazionale dell’Arci Caccia ha dichiarato che “La caccia si è desta; dal congresso viene una forte e rinnovata spinta per il cambiamento delle politiche venatorie. Occorre una inversione di rotta per rilanciare l’intero settore e per affrontare le sfide del futuro, in una ottica complessiva che veda comunque la caccia coniugata con i criteri di sostenibilità, di compatibilità con le indicazioni scientifiche, di integrazione con le normative comunitarie e con le differenti istanze della società”. Secondo il Presidente nazionale tali indicazioni dovranno concretizzarsi in una proposta di legge da sottoporre all’attenzione del nuovo governo e del nuovo Parlamento: “una nuova gestione dell’attività venatoria a partire dal potenziamento degli Atc; finanziamenti ed interventi incisivi per dare risposte concrete al problema dei risarcimenti per i danni causati alle aziende agricole dagli animali selvatici; la definizione di una nuova fiscalità generale che preveda soprattutto una corretta rimodulazione delle imposte connesse alla caccia, in modo da destinare risorse per la gestione dell’attività venatoria direttamente sui territori”. FIRMATO IL DECRETO SULLA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE I ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente hanno firmato il decreto interministeriale della Strategia Energetica Nazionale (Sen) che chiude la procedura di consultazione pubblica avviata qualche mese fa. Il documento dovrebbe essere presentato giovedì 14 marzo. La firma arriva al termine del riesame del documento da parte delle amministrazioni competenti sulla base dei contributi ricevuti nell’ambito della procedura di consultazione pubblica. In una nota del sottosegretario allo Ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, si rimarca come la versione finale del documento recepisca i numerosi contributi provenienti da oltre cento realtà tra istituzioni, associazioni di categoria e ambientaliste e parti sociali. “Si tratta - ha aggiunto De Vincenti - di un documento che per la ricchezza delle analisi, delle indicazioni di prospettiva che contiene, e per la priorità che assegna all'efficienza energetica e alla green economy, rappresenta un patrimonio a disposizione di tutti e in primo luogo del governo che verrà, senza voler precostituire alcunché”. Coldiretti ha partecipato alla consultazione pubblica sulla Sen inviando un contributo. Le osservazioni si sono concentrate sulla necessità di rendere disponibili maggiori risorse per incentivare le fonti termiche poiché permane un disequilibrio, in termini di volumi assegnati, rispetto all’incentivazione del settore elettrico. Nell’ambito di quest’ultimo Coldiretti ha rilevato la necessità di dare maggiore sostegno alle biomasse rispetto al fotovoltaico e all’eolico. Nel merito è stata evidenziata l’esigenza di rivedere gli obiettivi indicati per lo sviluppo delle fonti rinnovabili al 2020, innalzando quello relativo alle fonti termiche (attualmente fissato al 19%) e riducendo quello delle fonti elettriche (attualmente al 37%). Secondo Coldiretti, infatti, la necessità di dare maggiore impulso al settore delle rinnovabili termiche nasce dalla considerazione che, rispetto a quelle elettriche, si configurano come fonti più “a misura di territorio”, anche per quanto riguarda le occasioni di coinvolgimento del settore agroforestale. Inoltre, le rinnovabili termiche possono svilupparsi con minori costi e maggiori ricadute per l’economia italiana rispetto alle rinnovabili elettriche (analizzando i dati contenuti nella Strategia si evidenzia, infatti, come la produzione di 1 Mtep di energia rinnovabile costa 150 milioni di euro se ottenuto con le rinnovabili termiche, 210 milioni se ottenuto mediante attività di efficientamento energetico e ben 1.400 milioni di euro se ottenuto da rinnovabili elettriche). Un maggiore sostegno della produzione di energia termica da fonti rinnovabili, infatti, oltre a costituire un’occasione per perseguire obiettivi di efficienza energetica nel comparto agroforestale, potrebbe rappresentare un opportunità per contribuire al rilancio dell’attività di gestione dei boschi grazie al valore aggiunto costituito dalla possibilità di impiego a fini energetici dei prodotti legnosi (legna, cippato e pellet), in un contesto di filiera corta. API E NEONICOTINOIDI: SI VOTA IN SEDE EUROPEA PER IL DIVIETO D’USO DI ALCUNE SOSTANZE Prosegue il dibattito in sede comunitaria per stabilire se introdurre e con quali modalità il divieto d'uso dei tre neonicotinoidi clothianidin, thiamethoxam e imidacloprid al fine di tutelare la salute delle api. Secondo fonti informali, un gruppo di sei Stati membri, tra cui Germania, Ungheria, Lituania, Austria, Spagna e Repubblica ceca, sta spingendo l’esecutivo Ue ad introdurre esenzioni più ampie nei piani per limitare l’uso di neonicotinoidi per la protezione delle api, sostenendo che l’uso di tali sostanze dovrebbe essere consentito alle aziende in grado di dimostrare che le api non sono in pericolo. Secondo la proposta della Commissione europea, l’uso dei 3 neonicotinoidi oggetto di studio anche da parte dell’EFSA dovrebbe essere sospeso per due anni a partire dal 1° luglio. Tuttavia per i sei paesi che hanno cofirmato una nota diffusa tra gli Stati membri e all’interno della Commissione, il divieto in discussione è “sproporzionato”. Inoltre, secondo fonti comunitarie tale nota ha ricevuto il sostegno anche di Finlandia, Bulgaria, Malta, Slovakia, Irlanda, Cipro e Romania, mentre Regno Unito e Danimarca si sono limitati ad esprimere le proprie preoccupazioni dovute alle lacune dei dati pubblicati dall’EFSA e la proporzionalità dei piani della Commissione. Tuttavia, Francia, Paesi Passi, Polonia, Grecia e Slovenia hanno dichiarato di essere favorevoli alla proposta dell’esecutivo UE, affiancandosi ai gruppi ambientalisti, i quali hanno richiesto anche un’estensione del divieto. In base alle informazioni trasmesse dalla Segreteria del Copa Cogeca, nonostante le posizioni degli Stati membri e dei Commissari europei non siano ancora ben definite, la DG SANCO è intenzionata a passare direttamente al voto sul divieto delle sostanze neonicotinoidi in occasione della prossima riunione dello SCoFCAH che si terrà il 14-15 marzo. In aggiunta, durante l’intervento di un rappresentante della European Crop Protection Association (ECPA) di fronte ai membri del Copa Cogeca è emerso che gli Stati membri favorevoli ad divieto, ma contrari all’applicazione di tale per trattamento foliare, tra cui Francia ed Italia, saranno coloro che determineranno l’esito del voto in quanto per il momento gli altri Stati membri sembrano essere divisi egualmente tra pro e contro la proposta della Commissione. In caso di approvazione del divieto da parte del Comitato permanente (SCoFCAH), secondo il rappresentante dell’ECPA, sarà difficile richiedere ulteriori valutazioni e una revisione della proposta a livello politico. L’ECPA ha dichiarato di essere contraria alla proposta della Commissione e favorevole ad un approfondimento dello studio secondo le procedure scientifiche e all’attuazione di misure di mitigazione in attesa di risultati completi. Inoltre, è stata annunciata la pubblicazione di un nuovo studio sulla protezione delle api da parte dell’EFSA verso il mese di maggio COMMISSIONE UE: PROPOSTA PER ATTIVITA' MARITTIME E GESTIONE INTEGRATA COSTE 13.03.2013 - Bruxelles, - La Commissione europea ha presentato oggi una proposta volta a migliorare la pianificazione delle attività marittime e la gestione delle zone costiere. "il progetto di direttiva proposto - spiega la commissione europea - intende istituire un quadro comune europeo per la pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere negli stati membri dell'unione. L'obiettivo è garantire che lo sviluppo delle attività marittime e costiere e l'utilizzo delle risorse offerte dal mare e dai litorali avvengano secondo modelli sostenibili". Presentando la proposta in conferenza stampa Maria Damanaki, Commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "la nostra proposta inaugura una nuova fase della politica marittima integrata dell'unione e offre un nuovo strumento per la nostra strategia a favore della crescita blu. nel promuovere lo sviluppo sostenibile e gli investimenti a favore delle attività marittime, la direttiva contribuirà a concretizzare le potenzialità dell'economia blu dell'Europa per la crescita e l'occupazione". COMUNICAZIONE FITOSANITARI (AGGIORNAMENTO NOVEMBRE 2012/FEBBRAIO 2013) Proseguendo l’aggiornamento costante dei provvedimenti di autorizzazione e revoca dei prodotti fitosanitari, si comunica che sono stati autorizzati, con decreto, alcuni nuovi prodotti. Si tratta di: Denominazione Gazzetta Ufficiale EXOSEX GVM 09/11/2012 DUEFOR R 15/11/2012 POM-BAL 15/11/2012 IRAZU TOP 16/11/2012 ELIOS WG TOP 16/11/2012 CLUE 17/11/2012 KESHET 25 EC 17/11/2012 ALIADO 29/11/2012 WINNER 29/11/2012 GIB TAB 30/11/2012 GIBRELIN 2 LG 30/11/2012 RUNWAY 30/11/2012 NICOZEA 01/12/2012 ZEUS DUO 01/12/2012 SONG 70 WDG 01/12/2012 FOLGORE 14/12/2012 KYLEO 02/01/2013 MAGNET MED 02/01/2013 CYTHRIN L 02/01/2013 VERTIMEC PRO 02/01/2013 SHIP 02/01/2013 FLEXITY 03/01/2013 LAN 70 WG 03/01/2013 BILKO 03/01/2013 DUEFOR 50 WP 03/01/2013 FASTWET 08/01/2013 OSSICLOR 35 WG 08/01/2013 POLTIGLIA 20 PB GREEN 08/01/2013 ACOMAC 21/01/2013 TORINKA 21/01/2013 VANTO 23/01/2013 PREVINT DUO 23/01/2013 CREW SUPERB 23/01/2013 MAXIRAM WG 23/01/2013 GARAVEL 24/01/2013 SWORD UP 24/01/2013 INSTANT 31/01/2013 ARAMIS PLUS 31/01/2013 MOSAIKO COMBI 31/01/2013 TEFI 31/01/2013 QUIZ 31/01/2013 WISH 31/01/2013 TEER 31/01/2013 MAGIO' 50 31/01/2013 CLERANDA 20/02/2013 Si informa, inoltre, che i seguenti prodotti risultano autorizzati in quanto sono stati oggetto di una autorizzazione provvisoria, di una ri-registrazione provvisoria o di una autorizzazione sulla base di modifiche da apportare all’etichetta: Denominazione SYNERO ROUNDUP PLATINUM ROUNDUP RAPIDO GLUFOS 20 BATON 800 SP VENTUREX D 65 SYLLIT 65 SYLLIT FLO SYLLIT 355 SC VENTUREX 65 DG SYLLIT 65 WP VENTUREX 35 L SILLIT 230 SC SYLLIT VIC 19 L COMET SC CRITTODINA DODIPREV 35 SEPRADINA SC Scadenza Autorizzazione Autorizzazione provvisoria (sino al 14 novembre 2015) ai sensi dell' art. 80 del reg. (CE) 1107/2009 Autorizzazione provvisoria (sino al 31 dicembre 2015) ai sensi dell' art. 80 del reg. (CE) 1107/2010 Autorizzazione provvisoria (sino al 31 agosto 2019) ai sensi dell' art. 80 del reg. (CE) 1107/2011 Autorizzazione dell'adeguamento dell'etichetta, conformemente all'etichetta del prodotto di riferimento (BASTA 200) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Gazzetta Ufficiale 01/12/2012 01/12/2012 01/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 14/12/2012 Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 maggio 2021) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 PIMENTO 600 dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 U46 D FLUID dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 MALERTOX GRANO dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 ATRIN dicembre 2015) Modifiche all'etichetta (intervallo di EMME H 60 WG sicurezza su patata) Modifiche all'etichetta (intervallo di PATAGERM sicurezza su patata) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 BATON TAPPETI ERBOSI dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 PROPIFLOWER maggio 2014) Modifica al decreto di autorizzazione (Modifiche all'etichetta per quanto riguarda CITHRIN 50 EC alcune dosi di impiego) Modifica al decreto di autorizzazione (Modifiche all'etichetta per quanto riguarda NURELLE 5 alcune dosi di impiego) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 LENTEMUL D dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 DISERBONE E 54 dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 PANTOPUR D dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 ERBITOX LV 4 dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 2,4 DISERBIN E dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 DESORMONE D dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 FRUMEX 450 dicembre 2015) TECNO CONTROL Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 EXTRA dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 31 FITONEX 54 D dicembre 2015) Ri-registrazione provvisoria (sino al 28 ENOVIT METIL FL febbraio 2016) Ri-registrazione provvisoria (sino al 28 ENOVIT METIL FLO febbraio 2016) Ri-registrazione provvisoria (sino al 28 FARO febbraio 2016) Ri-registrazione provvisoria (sino al 28 KATIUS febbraio 2016) Ri-registrazione provvisoria (sino al 28 ENOVIT METIL DF febbraio 2016) Ri-registrazione provvisoria (sino al 28 FARO WG febbraio 2016) FUNGIDINA 14/12/2012 15/12/2012 15/12/2012 15/12/2012 15/12/2012 17/12/2012 17/12/2012 17/12/2012 03/01/2013 08/01/2013 08/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 16/01/2013 25/01/2013 25/01/2013 25/01/2013 25/01/2013 26/01/2013 26/01/2013 Si informa che i seguenti prodotti fitosanitari sono autorizzati secondo le norme del commercio parallelo: Denominazione Prodotto di riferimento Gazzetta Ufficiale VERDE CLODINAFOP Prodotto di riferimento: TOPIK 14/12/2012 ORYTIS II Permesso valido sino al 31/12/2021 Prodotto di riferimento: ORYTIS 14/12/2012 RAMESSE Permesso valido sino al 30/6/2013 prodotto di riferimento: XANILO 45 WG 17/12/2012 EMI 48 Permesso valido sino al 31/7/2018 prodotto di riferimento: ETHREL 48 SL 16/02/2013 COLIAGREN Permesso valido sino al 31/5/2014 prodotto di riferimento: CORAGEN 16/02/2013 I seguenti prodotti risultano, invece, revocati: Denominazione Gazzetta Ufficiale PREMIS DELTA 17/01/2013 FUMIDOR 17/01/2013 ARNOS 17/01/2013 Si comunica, inoltre, l’inclusione nell’allegato I delle seguenti sostanze attive: Denominazione Direttiva attuata Attuazione direttiva 2012/16/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), al fine di iscrivere il principio attivo ACIDO CLORIDRICO nell'allegato I Attuazione direttiva 2012/2/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), al fine di iscrivere il principio attivo OSSIDO DI RAME (II) nell'allegato I Attuazione direttiva 2012/2/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), al fine di iscrivere il principio attivo IDROSSIDO DI RAME (II) nell'allegato I Attuazione direttiva 2012/2/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), CARBONATO BASICO DI al fine di iscrivere il principio attivo RAME nell'allegato I Attuazione direttiva 2012/15/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), al fine di iscrivere il principio attivo ESTRATTO DI MARGOSA nell'allegato I Attuazione direttiva 2012/3/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), al fine di iscrivere il principio attivo BENDIOCARB nell'allegato I Attuazione direttiva 2012/22/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), CARBONATO DI al fine di iscrivere il principio attivo DIDECILDIMETILAMMONIO nell'allegato I Gazzetta Ufficiale 25/01/2013 25/01/2013 25/01/2013 25/01/2013 26/01/2013 26/01/2013 20/02/2013 FLUFENOXURON METIL NONIL CHETONE Attuazione direttiva 2012/20/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE (biocidi), al fine di iscrivere il principio attivo nell'allegato I Attuazione direttiva 2012/14/UE recante modifica della direttiva 98/8/CE(biocidi), al fine di iscrivere il principio attivo nell'allegato I 24/02/2013 24/02/2013 IL PUNTO COLDIRETTI Il giornale on line per le imprese del sistema agroalimentare Per essere costantemente aggiornati su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, 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