Comments
Description
Transcript
Il “Teatro Sociale” di Como
TeaTro Sociale di como duecenTo anni di SToria 1813 -2013 coperta libro_422 13/12/13 08:56 Pagina 1 TeaTro Sociale di como duecenTo anni di SToria 1813-2013 Carolina Coduri Zerboni nasce e vive a Como. Lascia presto l’insegnamento nelle scuole che allora si chiamavano ‘speciali’ e sceglie di dedicarsi completamente alla famiglia. Dal 2004, per una serie di casualità, riscopre una sua passione, la ricerca. Incomincia a dedicare tempo alla lettura e ad apprezzare sempredi più il silenzio che regna nelle biblioteche e negli archivi. Nel 2004, come consigliere dell’Ardiscie Spera, la prima società ginnastica cattolica di Como, ha l’incarico di realizzare le ricerche perpoi diventare la curatrice e redattrice del libro per il centenario: C.S. Ardisci e Spera 1906. Centoanni di storia. Nel 2007 porta a termine la ricerca e stesura de La strada della Carità, realizzata perl’80° anniversario della Casa Vincenziana di Como. Nel settembre 2013 cofirma per il quotidiano La Provincia di Como il volume Duecento. La straordinaria storia del Teatro Sociale di Como. Stampato dicembre 2013 Sommario Prima parte: Il lungo iter per la costruzione del teatro Sociale. In passato scrissero 1 Dai primi passi al rogito 5 I bandi 24 C’era un castello 26 Sù il Teatro 28 1813: che anno! Giuditta Pasta Sthendhal Nasce Richard Wagner Nasce Giuseppe Verdi Inaugurazione del Teatro Sociale 33 35 37 39 41 Le opinioni sull’architettura Ugo Foscolo… 44 Accadeva in quei giorni Che problema muoversi di notte! A Como- al teatro Sociale- In Italia 48 49 Società del Casino Sala Bianca 52 Personaggi illustri al Sociale Niccolò Paganini Franz Liszt 54 55 Modifiche Viene abbassata la piazza Si illuminano i palchi 57 59 Dal 1848 al 1900 Cinque giornate di Como Il primo maestro Direttore 1855. Anno terribile Hayez: Como-politica e arte. Fatti curiosi Il Pio Istituto Filarmonico Teatrale Illuminazione a gas La questione del Teatro Sociale Arriva l’elettricità I quotidiani scrivono No gas nei palchi Commemorazione Voltiana Un devastante incendio A Como finalmente il Ballo Excelsior 63 65 66 69 72 73 74 76 77 79 84 86 90 93 Dal 1900 al 2002 Pietro Mascagni e altri compositori Un sonetto per il Sociale 1913: solisti sono i concittadini Il pubblico a teatro: descrizione Arturo Toscanini dirige Centenario della morte di Volta Carla Porta Musa e i suoi ricordi Il sabato fascista Locandine particolari Il teatro e la politica: corrispondenza Per il 50° della morte di Verdi Artisti e stagioni liriche Teatro di Provincia: reggia di musica Magda Olivero 1984 Il Sociale chiude 1988 Il Sociale è rinato 2001 una convenzione 97 100 102 103 104 106 107 109 111 112 119 121 126 127 129 130 132 La Svolta. La nuova vita del Sociale. As.Li.Co. Gli ultimi restauri Riccardo Muti Presentazioni stagioni notte 2010-2013 Il Cinema La Prosa 133 134 135 136 137 139 L’Arena del Sociale Prima utilizzazione Spettacoli- Intestazioni- Corrispondenza Teatro di Marionette Meccaniche L’Arena cambia La Facciata sud: trasformazioni 140 141 150 151 153 I Presidenti hanno scritto 155 Auguri- Evento Auguri a Verdi e a Wagner Auguri al Teatro Sociale I Carmina Burana.Evento 158 159 160 Seconda parte: opere e artisti 1813-2013 Il Teatro :“200 meglio di uno” Teatro Sociale. Stagioni liriche Teatro Sociale As.Li.Co. Stagioni Liriche Il Ballo La Prosa Cinema 166 168 183 194 200 219 I Presidenti Bibliografia 211 213 Ricerca 1813-2013 “É questa la lunghissima storia ripercorsa con l’aiuto delle testimonianze di coloro che furono e che sono gli artefici di tale stupenda realtà. Ciò che conta nella vita dei singoli e delle istituzioni civiche e culturali è la continuità delle opere e dei sentimenti, il vincolo, cioè, che lega agli spiriti che ci hanno preceduto. Gli antichi dicevano che la morte è un ritorno; che ricordare gli scomparsi li avvicina al nostro cuore”. Tali pensieri, riportati dalla presentazione della stagione lirica 1961 del Teatro Sociale, sono stati il cardine e il filo conduttore di questa ricerca-racconto che ha attirato così tanto il mio interesse da rimandare giorno dopo giorno il momento di mettere la parola “fine”. Carolina Zerboni Coduri 1 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 L’avv. Gilberto Bosisio, 1 Presidente dei Palchettisti, nel prologo del libro “I centocinquant’anni del Teatro Sociale” 1913-1963 pag.8 “Mi limito a far rivivere alla nostra memoria coloro che ci hanno preceduti nella famiglia dei palchettisti. Sentiamo in loro vibrare sentiamo in loro l’amore per la nostra città tale da portarli all’audacia prima di costruire e poi di mantenere in efficienza uno dei migliori e più rinomati Teatri d’Italia… I nostri antenati ritennero di fare, con la costruzione del Teatro, altra opera altamente di decoro per Como, in uno slancio di fede nell’arte, considerata e ritenuta come manifestazione di spirituale elevazione. Il Teatro è nostro, è di noi Palchettisti ed in questa affermazione sentiamo tutta la responsabilità di essere i continuatori dei nostri maggiori. Essi vollero il Teatro non per una soddisfazione personale ma, pur nel rispetto dei diritti di proprietà, lo vollero perché la città venisse ad essere dotata di un ente che potesse essere considerato veramente un cenacolo d’arte cui la popolazione avesse la possibilità d’accedervi. l nome di “Sociale” è indicativo, sia per sanzionare una comunione di intenti e di sacrifici, sia per indicare la volontà finalistica che, nel rispetto della proprietà e per concorde volere dei palchettisti proprietari, potesse tendere ad uno scopo di interesse sociale”. 1 Da”Primati e Singolarità della Provincia Lariana” Enrico Lecci 1971 pag.168-170 Gilberto Bosisio, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Como, ebbe tra le altre cose il merito di far passare la Villa Monastero di Varenna all’Ente Villa Monastero per divenire sede dei corsi internazionali di alta cultura che da allora ogni anno richiamano i più famosi scienziati del mondo insieme con gli esponenti delle diverse discipline; e da allora la Scuola Internazionale di Fisica vi tiene i corsi d’aggiornamento.. Il 18 luglio 1954 a Varenna arrivò Enrico Fermi il famoso scienziato che nel 1942 creò il primo reattore nucleare. Lì vi tenne la sua ultima lezione: era il 6 agosto. Tornato in America morì il 28 novembre dello stesso anno. . 2 Ricerca 1813-2013 Ora, come allora… “É importante richiamare alla memoria momenti storici del nostro Sociale”. 1904 Mario Cugnasca scrive: Da “Musica e Musicisti” Il Teatro Sociale di Como. 1908 Biblioteca Comunale. Opusc.356 Como, “la piccola fiera tessitrice” Como, “la città dove l’arte non va disgiunta dall’esplicazione della vita civile” “A Como, la piccola fiera tessitrice, la Sultana del leggendario lago dei poeti, convergono nella bella stagione numerosissimi i forastieri e ci vengono invitati dall’universale celebrità pittoresca dal Lario, da quelle rive molli d’incanto, ricche di colori e di ville, da quelle sponde incantate dove la vita scorre tutta un’armonia, dove non si vorrebbe mai morire. E una volta qui, non finirebbero mai d’ammirare estasiati il mio lago azzurro fra le sponde fiorite… Como è sempre la piccola ma famosa città per gagliardia di lavoro, per ricchezze d’industria, per prosperità nobilmente e legittimamente guadagnata; Como è la città più ricca di patrimonio artistico e dove l’arte appunto non va disgiunta dall’esplicazione della vita civile… E non sarà fuor di luogo richiamare alla memoria i momenti storici più importanti del nostro Sociale, che se non è un miracolo d’architettura, oggi può senza dubbio gareggiare coi migliori teatri d’Italia. 3 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Dal Lario, da quelle rive molli d’incanto, ricche di colori e di ville Villa Balbianello che occupa il Dosso d’Avedo. Da Castelli Basiliche e Ville 1991 pag.190-192 Stendhal scrisse: “Ha un aspetto rude quasi di un lago scozzese”. Ma Silvio Pellico2 scrisse in una lettera inviata al fratello:“Benedetto Balbianino! Vi passerei tutta la mia vita tanto è romanzesco, poetico, magico questo soggiorno”. Dal loggiato del Balbianello, eretto a fine ‘700 dal proprietario cardinale Angelo Maria Durini, si abbracciano in un solo sguardo due golfi, chiamati dallo stesso cardinale “il lago di Diana” e “il lago di Venere”, con la possibilità di ammirare da un lato l’isola Comacina e dall’altro la Tremezzina. Il Balbianello fu sempre un laboratorio culturale: letterario, con il cardinale Durini (anche il Parini fu suo ospite), politico, con il conte Luigi Porro Lambertenghi, al quale passò la villa. 2 Silvio Pellico fu segretario del conte Luigi Porro Lambertenghi e istitutore dei suoi due figli. Arrivò al Balbianello nel 1816 e vi trascorse anche la notte precedente all’arresto avvenuto a Milano il 13 ottobre 1820. 4 Ricerca 1813-2013 I primi passi Da Como e la sua convalle di Matteo Gianoncelli Como - 1764 Nasce la Società del Teatro Già tre secoli fa i comaschi non si accontentarono “dei godimenti e delle bellezze naturali che Dio aveva loro donato a profusione” e difatti, come dice una vecchia cronaca, fin dall’anno 1764 sentirono il bisogno di costruire un teatro che avesse per scopo “di dare un divertimento onesto alla città e principalmente al reggimento austriaco, di guarnigione a Como”. Da Centocinquantanni di storia Teatro Sociale pag.45 3 Fu la “Società del Teatro”, sorta in quell’anno, e di cui facevano parte i marchesi Giorgio Porro Carcano, Gian Battista Raimondi, Galeazzo Odescalchi, i conti Marco Paolo Odescalchi, Giuseppe Muggiasca, Claudio Gaggi Coquio, Pietro Paolo Parravicini e Francesco Guaita, che si attivò per costruire un Teatro interamente di legno che fu insediato nel Palazzo di Giustizia. (Broletto). In forza di quella stipulazione derivarono però tutte quelle deturpazione del Broletto che in parte sono visibili nelle stampe ottocentesche. L’alzamento del palazzo con l’apertura di tre orrende finestre a mezzaluna nella facciata, lo spostamento del balcone, e altre barbare fatture cui aderirono inspiegabilmente anche i fabbricieri del Duomo.(Tale sconcio durò fino al 1899 quando, in occasione del Centenario della Pila Voltiana, il Broletto fu restaurato nella sua genuina architettura). 3 5 L’atto notarile rogato da Giuseppe Gorini il 7 giugno 1764. Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 il Teatro del Broletto 1764 Lo scopo principale di quel momento fu quello di costruire un degno teatro. Nei primi anni del ‘700, e fino al 1750 circa, nel Broletto si utilizzava a tale scopo un locale ma era “ben misera cosa”. Quindi nel 1764 venne realizzato… Da Vita teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto. 1982 pag.19 Venne realizzato un teatrino di legno progettato nel Salone del Broletto da Battista Innocenzo Colomba con ben cinquantasei palchi su tre ordini. Che spettacoli? Da supplemento de La Provincia del 23 Ottobre 1888 Melodrammi buffi, opere di Cimarosa e Paisiello e balletti fantasmagorici. A proposito di questo teatro Angelo Luzzani in “Ottantanni di vita del Teatro Sociale” (Biblioteca comunale) scrisse: “Degno di menzione il magnifico ricevimento dato la sera del 21 giugno 1769, in onore dell’Imperatore Giuseppe II, il quale si degnò di visitare le dame nei loro palchetti. Alla venuta dei francesi si introdusse l’usanza dei grandiosi balli popolari i quali, se davano modo di sfogare le intemperanze della Rivoluzione, non meno muovevano il disgusto degli aristocratici”. Il Teatro, aperto nel Carnevale del 1764, chiuse nel 1808. 6 Ricerca 1813-2013 Como e le opere pubbliche Che cambiamenti in quegli anni! Da Como e la sua storia.1993 pag.186 L’aumento demografico impose una nuova espansione edilizia: all’inizio del secolo gli spazi liberi nella città murata e nei borghi cominciarono a ridursi, rendendo necessario sopraelevare le case medioevali (in genere costituite da soli due piani) per recuperare spazi abitativi. Si riduce anche l’estensione delle aree libere a ridosso delle case, in precedenza utilizzate per giardini e orti, e ora saturate da nuove costruzioni residenziali o utilitarie. Ma lo sforzo maggiore venne concentrato dal regime napoleonico nelle opere pubbliche e nelle strutture collettive. Tra il 1806 e 1808 venne portata a termine la realizzazione della nuova e grandiosa strada tra Como e Milano allacciando il Comasco alla Liguria attraverso la strada dei Giovi. Nel primo tratto fuori le mura di Como, fino a Camerlata, essa prese il nome di Napoleona. Per l’aspetto urbanistico, estetico e igienico di Como venne istituita nel 1808 La Commissione d’Ornato che si limitò ad approvare le modifiche dei prospetti Nella sede ricavata dall’ex convento di S. Cecilia, su progetto di Simone Cantoni, entrò in funzione 1809 Il Liceo-Ginnasio E sempre nello stesso edificio terminò la costruzione 1811 della nuova Biblioteca e del Seminario maggiore Sempre nel 1811 si iniziò la costruzione del Cimitero monumentale di S. Abbondio e del Teatro Sociale 7 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Como e il Teatro Sociale 1807 Sorse l’esigenza di una nuova sede per l’Archivio Notarile Dipartimentale di Como. Viene proposto un cambiamento Quale sede per l’archivio notarile? Nei locali occupati dal primo vecchio Teatro. Quale sede per il nuovo teatro? Il prefetto Vismara propose alla Società del teatro, in cambio della rinuncia ai diritti sul salone del Broletto, un’area di proprietà del Demanio, quella del Castello, del luogo delle Rovine, con la fossa adiacente. Dall’Archivio dei palchettisti del Teatro Sociale Da Teatro Sociale di Como Centocinquantanni pag.50-51 Al tempo della nostra storia il “Luogo delle rovine” apparteneva al Demanio. E non si sapeva che farsene di un Castello ormai inservibile a scopi militari. Per erigere questo nuovo Teatro fu convenuto di radere al suolo il Castello. Non tutti erano d’accordo su questo punto. 8 Ricerca 1813-2013 Quante riunioni, quanti atti! Ecco il “cammino” che va dal 1807 al 1813 Dal primo teatro Attraverso l’abbattimento del Castello al Teatro Sociale Dopo 11 atti (pag. 11-23) si arrivò il 17 aprile 1811, al rogito. Stabilite le proprietà si iniziarono i lavori di abbattimento e costruzione. 9 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1 1807 30 Dicembre Dall’Archivio di Stato-Como- Gaetano Perti- Busta 4983- Atto 331- fotocopie di testi originali L’ing. Zambra incaricato dalla Direzione Dipartimentale del Demanio per una perizia esprime il suo rispettoso parere, cioè che ambedue le torri non si dovessero abbattere 10 Ricerca 1813-2013 2 1808 risposero all’offerta del prefetto Gennaio Li comproprietari del Teatro risposero che l’offerta non poteva “non riconoscersi plausibile sotto tutti i rapporti” ma bisognava appianare alcune difficoltà relative agli impegni che la Società aveva contratti. 26 Febbraio Si raggiunge un accordo tra le Autorità e i Proprietari del Teatro e si stabiliscono norme e condizioni. I Documenti Archivio di Stato-Como Gaetano Perti - Busta 4983 Atto 331 Como nella Prefettura Dipartimentale del Lario li ventisei Febbraio milleottocentootto. Convocati e congregati avanti il Sig. Prefetto Dipartimentale gli infrascritti proprietari dei Palchi nel Teatro di Como, e proposto dal medesimo il progetto della cessione del circondario del Teatro stesso affine di costruirvi l’Archivio Notarile Dipartimentale, contro la cessione gratuita dell’area del Castello e fossa interna, affine di erigere un nuovo Teatro più solido più capace e più decoroso, hanno li predetti sottoscritti Proprietari convenuto ne seguenti che per quanto li riguarda promettono individualmente di mantenere sotto l’obbligo della rispettiva persona e beni, o come nelle forme ordinarie di ragione. Appuntamenti stati assentati dai sottoscritti Proprietari di Palchi nel Teatro di Como. Teatro di Como da fabbricarsi sull’area del Castello ed adiacente Fossa nell’interno della Città. Per la costruzione del nuovo Teatro sarà aperta una sottoscrizione fra i proprietari de Palchi nel Teatro attuale. I Proprietari stessi conserveranno le aree rispettive, tanto riguarda al numero, che riguardo alla Situazione materiale, e non concorreranno che alla spesa della nuova costruzione Per base della Società, e per norma della spesa si ritiene il disegno presentato dal Sig. Ingegnere Cusi. A norma di questo essendo aumentati il numero dei palchi, il maggior numero sarà inserito nel centro della fila, conservando così la situazione dei palchi attuali. 11 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 I Palchi eccedenti il numero de’ Palchi attuali saranno venduti, coll’alienazione dell’area al pubblico incanto. Gli acquirenti adivenuti così proprietari Palchettisti concorreranno, come gli altri descritti all’art. 2, alla spesa della nuova costruzione. La proprietà del Teatro è dei Proprietari dei Palchi. Viene nel loro seno scelta una Commissione, ed il numero de Delegati verrà successivamente determinato, come pure la durata di loro funzioni. Il Teatro sarà fatto di vivo. I Palchi saranno serviti da un Camerino. Il Teatro avrà tre ordini. Nel terzo ordine saranno conservati quattro Palchi a profitto del Teatro, sui quali non sarà ripartita la spesa; vi sarà inoltre il solito Loggione. Il numero de’ Palchi non sarà minore di venti per ogni fila, ne maggiore di N.24. Il numero è determinato entro i prescritti limiti dalla Commissione, a norma della maggiore, o minore ricerca de’ Palchi, senza attenzione delle dimensioni stabilite per essi in disegno, e saranno inseriti come all’art. 4. Il riparto della spesa viene eseguito sopra tutti i Palchi egualmente riguardo alla prima, e seconda fila, ed un terzo meno riguardo della terza. Non si intraprenderanno le opere per la costruzione del nuovo teatro, se non sono vendute interamente tutte le aree. Il Pagamento del prezzo delle aree sarà fatto immediatamente dopo l’intera costituzione della Società, e questo sarà un fondo per le prime spese. Quello de’ Palchi sarà diviso in rate, a norma dei contratti che verranno stabiliti mediante pubblica asta, riguardo però alle sole opere che ne sono suscettibili. Potendo avvenire che sia per riconoscersi in appresso conveniente qualche variazione sul disegno di cui all’art.3, questa sarà proposta alla Società intera, e da quella assentata, quando però sia di qualche importanza, o prestasse alterazione al Disegno stesso tanto in più, che in meno. Perché il numero degli interessati non abbia a portar confusione nel sistema amministrativo, ed a paralizzare le operazioni dei Delegati viene stabilito che nelle adunanze generali, quando siavi raccolto il numero de votanti corrispondente a due terzi, debba prevalere la maggioranza, ed obbligare il numero intiero degli interessati stessi. In queste convocazioni, saranno ammessi i procuratori. Il numero de’ voti è uguale al numero de’Palchi, per cui un solo proprietario potrà essere ammesso a dar più voti. La spesa del nuovo Teatro viene calcolata a £ 104000 di Milano come da minuta unita al disegno: in essa però non è compresa la prima apertura che sarà a carico de’ Palchettisti, dedotti gli introiti. 12 Ricerca 1813-2013 Questo dato però non si ritiene che per approssimazione. Viene conservato il Palco centrale al Governo, il quale sarà ornato a carico della Società, non compresi però i mobili. I legnami, ed altro costituenti l’attuale Teatro dovranno essere trasportati un mese dopo il Carnevale dell’anno 1809 verificandosi a cessione gratuita in assoluta proprietà del Castello. Questi effetti sono a profitto della nuova società. Chi non vorrà concorrere alla spesa della rifabbricazione del proprio Palco, potrà venderne l’area e ciò entro lo spazio di tre mesi decorribili dalla formale cessione menzionata nell’art. 19 onde non impedire la completazione della Società. Passato detto termine l’area è perduta per esso a meno che non acceda alla nuova società. I Proprietari, così detti, dell’attuale Teatro conserveranno per loro conto individuale le aree, che sono ora di proprietà libera dei Proprietari stessi. Sarà mantenuto se e come di ragione della Municipalità il diritto per la conservazione di un palco il quale sarà ceduto in ogni caso fra quelli riservati in terza fila a profitto del Teatro, quando però concorra alla spesa della ricostruzione. Formata interamente la Società verrà proposto in nuova unione l’articolo della dote che si ritiene indispensabile, anche per la manutenzione materiale del Teatro. Innocenzo Odescalchi…. Il Prefetto Dipartimentale ordina che il presente appuntamento sia iscritto sui registri d’ufficio, conservato negli atti per l’interesse del R. Governo in quella parte che si riferisce a cessione dell’aula del Teatro attuale, e ne sia inoltrata copia a S. G. il Ministro della Giustizia, perché sia accordata la proposta permuta. Il prefetto.. 13 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 3 1809 31 Gennaio Il Consiglio Comunale acconsente alla cessione del Circondario dell’attuale Teatro (cioè il Broletto) Fra gli appuntamenti presi dal Consiglio Comunale di Como e uniti il giorno 31 Gennaio 1809 leggesi il seguente: A.3 Proposto il Rapporto del Sig. Podestà in data del giorno 25 Gennaio corrente che ha per oggetto i diritti che potrebbe avere il Comune sull’area del Teatro attuale, e sulla conseguente conservazione di un Palco nel Teatro nuovo che si vuole fabbricare. Lettasi la lettera 23 Gennaio N. 1564 del Sig. Cav. Prefetto, con cui ingiunge di convocare il Consiglio per avere il di lui voto in merito alla suddetta nuova riedificazione del Teatro che si vuol fabbricare sulle rovine del Castello. Lettasi pure gli appuntamenti presi nel giorno 26 Febbraio 1808 da’ Proprietari dell’attuale Teatro per adivenire alla costruzione del nuovo innanzi al Sig. Cav. Prefetto. Fattasi quindi la proposizione dal Sig. Presidente se il Consiglio Comunale è per conferire al di Lei assenso alla cessione del circondario dell’attuale Teatro, colla surroga di ogni diritto che il Comune possa avere al Locale del Castello dove si vuol fabbricare il nuovo Teatro. Concionato che la palla bianca nel bussolo bianco, e la nera nel bussolo nero indicherà il voto affermativo per la cessione e corrispondente surroga, e viceversa che la palla nera nel bussolo bianco, e la bianca nel bussolo nero diventerà il voto contrario. Ed avvertito che il Podestà offre due voti. Eseguitasi l’imbussolazione e fattosi lo scutinio dal Sig. Presidente alla presenza del Consiglio, sono sortiti = Voti favorevoli = diciassette contrari = uno. E viene quindi ad essere conferito dal Consiglio stesso il di lui assenso alla cessione del Circondario dell’attuale Teatro colla surroga di ogni diritto sopra al luogo del Castello dove si vuole edificare il nuovo Teatro. Su proposta del podestà Porro Il Presidente del Consiglio Comunale è Alessandro Volta 14 Ricerca Atto firmato da Alessandro Volta 15 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Il conte Alessandro Volta 4 (Como, 18 -2-1745 Camnago Volta, 5-3- 1827) 7 novembre 1801 All’Institut de France a Parigi. Alessandro Volta illustra la pila a Napoleone Bonaparte. Il grande fisico che, Presidente dell’importante Consiglio Comunale di Como del 31 gennaio 1809, diede l’assenso alla cessione del Circondario del vecchio Teatro colla surroga di ogni diritto sopra al luogo del Castello per edificare il nuovo Teatro, nel 1809 fu nominato da Napoleone Senatore del Regno d’Italia Per Como, la sua città: Iniziativa agricola di Volta Da Primati e singolarità della Provincia Lariana vol.1 Enrico Lecci 1971 Nel 1777 Trovandosi nel piccolo centro di Aiguebelle, il grande fisico comasco dovette fare una scoperta, che i suoi biografi ora minimizzano, se non addirittura trascurano quasi nel timore di mortificare la grandezza dell’inventore della pila elettrica; una scoperta che invece avrebbe modificati sostanzialmente alcuni settori della vita sociale in Lombardia, e che, venendo ad offrire un nuovo cibo sulle mense, e specialmente su quelle dei poveri, avrebbe dato alla sua terra un notevolissimo contributo economico. Scoprì i tuberi di patata.. e li portò a Como. Che la iniziativa agricola di Volta dovesse dimostrarsi provvidenziale per la nostra zona è del resto provato dal contenuto della lapide che, dettata dal prof. Tito Vignoli della Accademia ScientificoLetteraria di Milano, fu murata il 22 aprile 1899 sulla facciata della casa di Lazzate, e nella quale si legge: “Alessandro Volta – in questa modesta e diletta casa – tentò e compì il miracolo della pila – rinnovatrice di scienze ed industrie – onde i terrieri stupiti e grati insieme – del tubero Americano da Lui qui recato pel primo – mago e benefico lo appellarono”. 4 Alessandro Volta, docente di Fisica presso l’università di Pavia nel 1778 introdusse i termini di TENSIONE-CARICA-CAPACITA’. Realizzò un “apparecchio a colonna, poi chiamato “Apparecchio a pila” di cui diede notizia nel 1800 Tra gli altri risultati delle sue ricerche vi sono: la scoperta delle “proprietà del “gas delle paludi” (1776 in seguito chiamato Metano) e la formulazione della “legge di dilatazione dei gas”. Si occupò, tra l’altro, del trasporto dell’energia elettrica mediante conduttori isolati e di metrologia. In suo onore è detta Volt l’unità di misura della differenza di potenziale. 16 Ricerca 1813-2013 4 1809 Palchettisti in Prefettura 28 Marzo Conformemente agli inviti diramati nell’ordinanza 20 corrente N. 4533 si sono uniti avanti il sig. Prefetto Dipartimentale li seguenti Sig. tutti azionisti obbligati per la costruzione di un nuovo Teatro giusto l’appuntamento 26 Febbraio 1808, ed il sig. Podestà della Comune sig. Giò Pietro Porro Podestà della Comune. Considerando che nella permuta proposta dal Governo, il Corpo de’Palchettisti Proprietari nell’attuale Teatro si sottopone ad un sacrificio notabilmente maggiore di quello cui è esposto il Comune, sia per la cessione dell’utile dominio, nel quale trovasi in possesso, sia per riguardo alla spesa, che deve incontrare nella costruzione di un nuovo Teatro, propone e si obbliga per quanto a lei I Ad accordare alla Comune in perpetua proprietà un palco in seconda fila in quella situazione che piacerà al S. Podestà di scegliere. Porro Podestà - Innocenzo Odescalchi Proprietario - Antonio Guaita - Porro Carl’Innocenzo - Filippo Scalini 17 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 5-6 1809 Como Consiglio Comunale 20 Aprile Eseguitasi l’imbussolazione, e fatto lo scrutinio dal Sig. Presidente alla presenza dei Sig. Consiglieri si riconobbero i voti tutti affermativi per cui resta ai primi voti approvato dal Consiglio il nuovo progetto citato nella proposizione. 1809 Milano 23 Maggio Il Consigliere di Stato Al Sig. Prefetto del Dipartimento del Lario (Como) Avendo osservato che la predetta Società si è obbligata di dare gratuitamente al Comune di Como una Loggia in secondo ordine, Fatto dall’altra parte considerazione al vantaggio derivabile all’intero comune nella riordinazione, e buona custodia dell’Archivio Notarile, ho rincontrato S. E .il Sig. Conte Ministro delle Finanze notificandogli che per mia parte non incontra difficoltà che abbia luogo colle condizioni il di sifatto progetto. 18 Ricerca 1813-2013 7 1809 Como, nel Palazzo Municipale 2 Ottobre Quanto tempo per i lavori? 3 anni al massimo. N.1 Si è determinato ad unanimità di voti, che si incomincerà la fabbrica del nuovo Teatro dopo che si avrà definitivamente fissato il Disegno, in modo però che contro tre anni al più tardi si avrà ridotta la fabbrica al punto da pensare comodamente alli Pubblici Spettacoli. Firmato = Porro Podestà 19 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 8 1811 Como 11 Febbraio Ecco come procederemo… Il Gran Giudice Ministro della Giustizia al Regio Procuratore Generale presso la Corte Giustizia in Como Siccome nel contratto di permuta, che come vi è noto, deve a tal effetto aver luogo è interessata la Comune, e conseguentemente non può la Prefettura rappresentarmi, perciò io conferisco a voi ogni opportuna autorizzazione a procedere alla compera del menzionato rovinoso Castello Dovendo in seguito eseguirsi i lavori d’adattamento dell’Archivio Notarile, e rilevando che giusta le perizie già da qualche tempo trasmessami dal Sig. Prefetto importerebbe una vistosa spesa, desidererei che si praticassero nuove indagini su questo particolare, onde conoscere se possa provvedersi al bisogno con minore dispendio. Generale Biella 20 Ricerca 1813-2013 9-10 1811 Milano 18del Febbraio Dal Direttore del Demanio Dipartimento d’Olona al Sig. Delegato Rocco è richiesta la pronta consegna del Dal Direttore del Demanio del Dipartimento d’Olona al Signor Delegato Rocco è richiesta la pronta consegna del Locale del Teatro vecchio. La invito Signor Delegato alla pronta consegna dell’indicato Locale a quella persona che sarà destinata dal Ministro della Giustizia 1811 Como 20 Febbraio Vendita e Cessione Sig. Sironi nella detta qualità di Delegato ha fatto vendita, e cessione, con traslazione di dominio, e possesso, al predetto Reg. Sig. Procuratore Generale che stipula, ed accetta a nome della prelodata Società del ruinoso fabbricato, fondo e fossa costituenti il così detto Vecchio Castello posto in questa Città, e diffusamente descritto nella perizia del Sig. Ing Zambra del giorno 30 Dicembre 1807, alle quali le Parti si riportano.. 21 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 11 1811 Como 22 Febbraio Chi dal notaio per stipulare il rogito ? Presi in considerazione gli ante atti, appare la superiore abilitazione di permutare col Locale del vecchio Castello quello dell’attuale teatro in Como per la creazione nel primo del nuovo Teatro, e nel secondo l’Archivio Notarile. Dopo ciò il Sig. Podestà fece osservare alli Sig. la convenienza di nominare tre individui del loro Corpo per stipulare in concorso di lui medesimo e del Signor Regio Procuratore l’analogo istrumento. In vista di questa proposta la Società presentanea dei Palchettisti, ed azionisti unanimemente nomina solidalmente li Signori Tommaso Odescalchi, Giacomo Muggiasca, e Olginati Carlo, con piena facoltà ai medesimi di concorrere alla stipulazione dell’Istrumento. 22 Ricerca 17 Aprile 1811 1813-2013 Rogito dal notaio Gaetano Perti Il giorno di diciassette del mese di Aprile 1811 Regnando Napoleone II Imperatore di Francia e Re d’Italia Avanti di me Dott. Gaetano Perti pubblico Notaio confermato dal Dipartimento del Lario, Il quale Regio Sig. Procuratore Generale nella qualità di cui sopra, volontariamente ed in ogni miglior modo fu fatto, e fa cessione a titolo di permuta e come meglio di ragione in piena, libera, ed assoluta proprietà alla suddetta società dei Palchettisti ed azionisti per l’erezione del nuovo Teatro in questa Città e per essa alli sunnominati Sig. Mugiasca, Odescalchi, ed Olginati suoi delegati non che al suddetto Sig. Podestà tutti qui presenti, che stipulano nella rispettiva qualità di cui sopra, ed accettano nome voce, ed utilità della società suddetta e dalla stessa Comune giusto il competente rispettivo interesse. Nominativamente dal ruinoso fabbricato, fondo, area e fossa interna costituenti il così detto vecchio Castello di questa città avuto in vendita dalla Direzione Demaniale del Dipartimento d’Olona mediante il succitato atto del 20 prossimo passato Febbraio,…. 23 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Il conte Gian Pietro Porro. A lui si deve riconoscere il massimo merito dell’impresa, portata a termine intelligenza. con fervore ed Da I centocinquantanni del Teatro Sociale. pag. 52 Oltre ad essere Podestà era anche Presidente della “Commissione delegata dalla Società per l’erezione del nuovo Teatro”, e una figura eccezionale di amministratore. Da Il teatro Sociale di Como nel corso del tempo Banco Lariano 1988 pag.20 Giurista di fama era una figura di rilievo per l’intera comunità comasca: esercitò per qualche tempo l’avvocatura a Milano, poi si stabilì a Como. Fu promotore di diverse opere di pubblica utilità tra le quali la selciatura e la sistemazione di piazza del Duomo in occasione delle feste per la nascita del figlio di Napoleone. Da Como e la sua storia pag.205 Fu alla guida degli imprenditori comaschi la cui iniziativa portò ad entrare in funzione nel 1843 il battello “Lariano”, il primo interamente in ferro, più grande, più rapido e più accogliente dei precedenti. Il 21 giugno 1811 Bandì con manifesto l’appalto “dell’intera costruzione in rustico de’ Muri comprensivamente al Tetto, ai Tubi scaricatori, alle Ferriate ecc., nonché della demolizione del Fabbricato attuale e del ragguagliamento del Terreno”. E lo stesso giorno indisse altra asta pubblica “per la formazione del suolo ed armatura del palcoscenico, nonché del suolo ed armatura della platea da costruirsi in legname”. 24 Ricerca 25 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 C’era un Castello L’antico Castello della Torre Rotonda venne eretto dai ghibellini Rusca, signori di Como, attorno al 1250. Nella medesima epoca si procedette al prolungamento delle mura sino al lago ed al rinforzo del fossato. Fu successivamente fortificato dai Visconti, signori di Milano e della Lombardia, dopo che la città nel 1335 aveva definitivamente perduto la propria autonomia comunale. Il Castello della Torre Rotonda costituiva, insieme al Duomo, al Palazzo Vescovile, la chiesa di San Giacomo, il Palazzo Pretorio ed il vecchio porto, una cittadella dalla quale veniva garantito il controllo della città. Fu fortilizio delle guarnigioni francesi, svizzere, spagnole ed austriache. 26 Ricerca 1813-2013 ma nel 1811 Giù il Castello e le due Torri! Il Castello fu abbattuto completamente nel 1811. I muri perimetrali si possono osservare ancora oggi al limite dell’area dell’arena. Da Broletto 2 n.1 gennaio 1935 Albero Savino La decisione di abbattere le due torri fu criticata ripetutamente negli anni successivi. Da: Centocinquantanni del Teatro Sociale pag.48 Il conte Alessandro Lucini Passalacqua nell’“Almanacco Provinciale” del 1847 scrisse lodando i nostri padri: si, che non dubitarono sacrificare un’ingente somma alla costruzione di un teatro che fosse di decoro ad una città già ricca di monumenti. Ma tornava per questo di necessità la demolizione della Torre? Era indispensabile che l’antica reliquia dovesse scomparire dinanzi all’edificio moderno?. Se ne discute anche nel 1935: ..Gli architetti del secolo scorso, per far posto al neoclassico Teatro Sociale, hanno raso al suolo il famoso Castello di Como, quel castello che con le sue torri cupolate, costituiva in tutta Italia un singolarissimo modello di architettura medievale… 27 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Sù il Teatro Progetto dell’ing. Giuseppe Cusi. Da La Provincia del 23 Ottobre 1988 L’ing. Cusi aveva collaborato con il noto arch. Luigi Canonica alla stesura del progetto del Teatro Carcano di Milano. La professionalità dimostrata nell’apprendistato con l’arch. Canonica fruttò al Cusi una serie di incarichi in territorio lariano, non ultimo quello di progettare il Nuovo Teatro. Da Vita teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto. 1982 pag.38 Caratteristico delle città lombarde era il cercar sempre di guardare alla situazione reale, senza lasciarsi influenzare dai consigli degli “esperti”. Forse solo il Cusi ricordò quei suggerimenti di teatro ideale riunendo in un unico spazio un teatro ottocentesco e un’antica cavea.5 Il teatro visto dall’esterno, con la facciata legata alla più stretta tradizione lombarda il portico esastilo,6comprendente i due piani e il timpano culminante, non sembrava preannunciare alcuna novità. Anche la prima sala è assolutamente consona ai dettami della pianta a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e gli immancabili camerini, il loggione e ben quattro sale di ridotto7. Stando ai documenti dell’epoca, tanto l’interno fece prorompere il pubblico in esclamazioni d’entusiasmo, tanto l’esterno lasciò scettica buona parte degli osservatori. I lavori del Teatro furono aggiudicati all’appaltatore milanese Francesco Bollini per lire milanesi 270000 e furono affidati al capomastro Innocente Bossi. 5 Cavea: Nei teatri e anfiteatri antichi, l’insieme delle gradinate riservate agli spettatori. Esastilo: fornito di sei colonne, come la maggior parte dei templi greci. 7 Ridotto: sala adiacente la vera e propria sala teatrale, adibita alla sosta e alla conversazione del pubblico durante gli intervalli di uno spettacolo. 6 28 Ricerca 1813-2013 Che problemi durante la costruzione! Da: I cento cinquant’anni del teatro Sociale pag.25 Il cantiere per il nuovo edificio non fu senza problemi; infatti, durante i lavori avvennero alcuni assestamenti nei muri perimetrali, in particolare nella facciata posteriore, a causa dell’instabilità del terreno ricavato dal riempimento dell’antico fossato del castello con i materiali provenienti dalla demolizione dello stesso. Il 23 ottobre 1812, per aver voluto disarmare innanzi tempo la volta di una sala superiore, essa crollò facendo cadere anche le volte sottostanti e causando la morte di quattro operai. Il 13 aprile 1813 crollò la volta rispondente sopra all’atrio della platea. Due feriti leggeri, ma il fatto produsse profonde ripercussioni nella cittadinanza, preoccupatissima delle garanzie che poteva dare la solidità dell’edificio. Fu aperta una nuova inchiesta. L’architetto scarica la responsabilità sul capomastro, l’ingegnere capo del dipartimento stende un rapporto che attribuisce la causa materiale della caduta al freddo intenso che ha pregiudicata la regolare presa dei materiali: la volta era stata impostata in pieno gennaio. La faccenda andò a finire al Governo che ordinò una perizia ad un architetto di fama: Giuseppe Zanoia, professore dell’Accademia di Brera. Conclusione: al rifacimento della volta caduta si aggiungono altre necessarie opere di consolidamento subito eseguite e portate a termine in giugno. Attorno al 1812 venne chiamato a completare il Teatro Sociale l’architetto e urbanista svizzero Luigi Canonica che contribuì a far terminare i lavori, come preventivato, entro il 1813. La facciata, puntellata, venne terminata solo nel 1819. Che rapporto con i cittadini durante la costruzione? Da Vita teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto. 1982 pag.48 Il teatro non era solo muri, tetto o palcoscenico, ma coinvolgeva tutta una città, che ne seguiva i lavori, come a Como durante l’erezione del Sociale, dove ogni giorno c’era chi andava a veder preparare l’area, scavare le fondamenta, sorgere il nuovo edificio, arrivando così al giorno dell’apertura. 29 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Luigi Canonica (1764-1844) Informazioni raccolte sul web Architetto e urbanista svizzero. Attivo prevalentemente a Milano e in Lombardia fu architetto nazionale della Repubblica Cisalpina e poi architetto reale durante il regno d’Italia. Fu uno dei principali esponenti del movimento neoclassico italiano con i romani Valadier e Canina e i lombardi Piermarini, Cagnola, Cantoni e Moraglia. Nacque nel 1764, com’è dall’atto di nascita che si conserva nell’Archivio parrocchiale di Tesserete (Svizzera). Sono due le case che rivendicano di averlo visto nascere: una si trova nel nucleo di Roveredo, l’altra a Tesserete. Su entrambe è stata posta una lapide commemorativa. Si trasferì giovanissimo a Milano per intraprendere gli studi di lettere, ma preferì l’Accademia di Brera, ove seguì gli studi di architettura. Allievo del Piermarini, a trentatreanni prese il suo posto nella carica di architetto di Stato e il suo primo incarico fu di riprendere uno schizzo del maestro e realizzare il progetto del Teatro dei Filodrammatici di Milano. Passò poi alla nuova Manifattura Tabacchi, al disegno della costruzione del nuovo Teatro Carcano e continuò con tantissimi altri lavori, tra cui il Foro Bonaparte e l’Arena di Milano. Fu protagonista del rinnovamento di alcune ville patrizie sul Lago di Como. Realizzò per Maria Kewenmuller, moglie del duca Visconti di Modrone, la villa Parravicini e gli imponenti giardini della Villa Melzi d’Eril a Bellagio, rigorosamente in stile inglese. Dopo aver disegnato la nuova facciata del Santuario del Crocefisso, edificato nel 1564-74, attorno al 1812 fu chiamato a completare il nuovo Teatro Sociale di Como, terminando il cantiere per l’ inaugurazione del 1813. Più tardi disegnò la facciata meridionale dello stesso Teatro. 30 Ricerca Bando d’appalto 31 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1813 che anno per il mondo affascinante della musica! Nacque Giuseppe Verdi. Nacque Richard Wagner. Venne inaugurato il Teatro Sociale. Giuditta Pasta si iscrisse al Conservatorio di Milano e fu l’inizio di una brillante carriera. 32 Ricerca Giuditta Pasta, 1813-2013 8 Considerata la più celebre cantante lirica del XIX secolo con Felicita Malibran Garcia, colei che diverrà soprano drammatico d’agilità e che fu definita da Bellini come voce dal carattere enciclopedico, perché comprendeva sia i toni del soprano che quelli del contralto. Grazie ai ricchi mezzi vocali, era l’interprete ideale che soddisfaceva la vivacità creativa e sperimentale di questo grande compositore. Visse tra Milano e Blevio dal 1849 al 1863. Nel 1864 si stabilì a Como in Contrada della Città ora via Cinque Giornate. Nel 1813 s’iscrisse al Conservatorio di Milano studiando sotto la guida del compositore e maestro di cembalo Giuseppe Scappa, al quale non sfuggì lo straordinario talento della giovane sedicenne, di notevole presenza scenica, con ottime doti recitative, con straordinaria musicalità e forte temperamento drammatico. Giuditta Pasta Como Il Teatro Sociale Cantò poi nella Chiesa di S. Cecilia in Como. Da Giuditta Pasta e i suoi tempi di Maria Ferranti n.b. Giulini 1935 pag.14 E forse per desiderio dello zio ecclesiastico, la giovanetta cantò per la prima volta in pubblico sull’organo della Chiesa di S. Cecilia in Como, attigua al Liceo Caio Plinio Secondo, con lusinghiero successo sì da incoraggiare un intimo amico della famiglia, Antonio Zanatta di Milano, pure amante e intelligente di musica, a porre in campo l’idea di prepararla alla carriera teatrale. E cantò al Sociale prima il 2 agosto 1829 Da: Centocinquantanni di vita del Teatro Sociale. pag.57 nel Tancredi rossiniano a beneficio della Pia Casa d’Industria. Invitata da un gruppo di signori “dà ai comaschi il godimento di una non mai dimenticata serata”. L’eco di quel 2 agosto si ripercosse nell’anima del popolo e stimolò l’estro ai poeti. Cesare Cantù vi scrisse sopra un sermone, verseggiando indispettito contro la città che elevava altari alle dive del bel canto mentre dimenticava di erigere un monumento ad Alessandro Volta. 8 33 Giuditta Maria Costanza Pasta nata Negri ( Saronno 1797- Como 1865) Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Da: La Società del Casino di Como nel suo primo Centenario 1921 pag.79 La seconda sera d’agosto MDCCCXXIX la Pasta era venuta allora a Como dopo una terminata stagione teatrale di cinquanta serate al Carcano di Milano. Un enorme concorso di milanesi, villeggianti e provinciali, oltre i comaschi, aveva gremito il Teatro Sociale, che aveva allora solo tre ordini di Palchi da venti ciascuno; ogni palchetto conteneva in quelle serate almeno quattro signore nel più elegante abbigliamento, oltre sei uomini. Da: Centocinquantanni di vita Teatro Sociale.pag.58 E poi il 22 settembre 1832. Sempre a beneficio della pia Casa D’Industria aderisce all’invito di cantare una seconda volta nel nostro teatro. Per completare i pezzi vocali dell’accademia, la Pasta si riservava di “condur seco talun artista di canto di cui anco non poteva dir nome pel’incertezza della scelta”. L’accademia ebbe luogo nel settembre 1832, d’iniziativa del Casino, nel Teatro per concessione di quella Direzione, accedendovi dallo scalone sociale, poiché chiuso l’accesso terreno del Teatro stesso. Giuditta Pasta era reduce da una breve stagione a Bergamo quando diede questo concerto per i poveri”. Per lei, Gaetano Donizetti, che nel 1830 che aveva soggiornato a Blevio sua ospite, compose l’opera Anna Bolena. Per lei,Vincenzo Bellini, ospite a Moltrasio dal suo amico il conte Alessandro Lucini Passalacqua, compose la musica della Norma e della Sonnambula e nel 1833 le musica di Beatrice di Tenda. Da Stagione lirica 1961 Biblioteca comunale di Como Vincenzo Bellini scriveva nel 1931 in una lettera indirizzata a Lamperi, suo amico torinese: Ho scelto di già il soggetto per la mia nuova opera ed è una tragedia titolata Norma ossia l’infanticidio di Soumet adesso rappresentata a Parigi e con esito strepitoso. Può dirsi che l’argomento della nuova opera si distingue per teatralità e per intensità di passioni contrastanti, ma soprattutto esso si adatta alle straordinarie doti interpretative di Giuditta Pasta, la quale aveva creato il personaggio di Medea con rilievo incomparabile. Vincenzo Bellini il 3 novembre 1832 inviò a Giuditta Pasta questa lettera: Da Giuditta Pasta e i suoi tempi di Maria Ferranti n.b. Giulini 1935 pag.151 “Mia illustre meraviglia, mi darete del matto, ma il fatto è fatto, e spero che ne avrete delle felici conseguenze. Si è cambiato il soggetto, e scriveremo Beatrice di Tenda. A stento ho persuaso Romani, ma l’ho persuaso, e con ragioni basate. Il sapere il soggetto a voi gradito come mi esprimeste quella sera che ne vedevate il ballo; il trovare l’ultima scena di tale argomento similissima alla fine di Maria Stuarda, ove Romani può perfettamente copiare la scena di Schiller a voi tanto simpatica pel campo che presenta ad un’artista del vostro calibro, ed il conoscere l’intiero soggetto quant’è interessante, mi tiene ora assai contento. Romani farà in modo che alcuna situazione non ricordi l’Anna Bolena: egli è di volontà buona, e desidero che questa l’abbia anche nel voler presto almeno farmi il primo atto. Credetemi sempre il vostro Bellini.” 34 Ricerca 1813-2013 1813 Stendhal è a Como Grenoble 23 giugno 1783 - Parigi 23 marzo 1842 Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle. Scrittore, amante dell’arte, appassionato dell’Italia, grande estimatore del Lago e di Como, con i suoi scritti contribuisce ad aumentare la fama di questi luoghi. Visita Villa Carlotta, a Tremezzo, di proprietà di Gian Battista Sommariva, allora Presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina, e uno dei più importanti collezionisti d’arte. Visita il giardino di Villa Melzi d’Eril: un giardino all’inglese arricchito di monumenti e cimeli, di alberi secolari, camelie, azalee e rododendri giganti e pieno a quel tempo di rare piante esotiche, che incanta Stendhal che in “Rome Florence et Neaple”, ne descrive la bellezza e vent’anni dopo citerà gli stessi luoghi nella “Certosa di Parma”. 35 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Da Ruggero Pini Arte- Letteratura- Società Stendhal con “La Chartreuse de Parme” celebra le rive della Tremezzina e del centro lago: ….le hardi promotoir qui sèpare les deux branches du lac, celle de Como, si volupteuse, et celle qui court vers Lecco, pleine de sèveritè: aspects sublime et gracieux, que le site le plus renommè du monde, la baie de Naples, èguale mais ne surpasse pont… Da Vita Teatrale in Lombardia: l’Opera e il Balletto. pag.142 Stendhal ama Como, dove vede “crescere l’erba in quasi tutte le strade”. Como ha in molte sue vie l’aspetto di borgo rurale che si contrappone a quello dei palazzi costruiti e abbelliti nel corso dei secoli. Stendhal apprezza la musica che ascolta a Como e ammira il “nuovo teatro che una piccola città di provincia aveva saputo darsi e il decoro col quale essa sapeva reggerlo”. Da Centocinquantanni di storia Teatro Sociale di Como. Nel 1813 pag.19 dal Journal d’Italie, il giorno 11 settembre reduce dalla campagna di Russia scrive: c’est à Como qu’il faut aller pour jouir de la musique. Nel 1814: pag.20 dalla Lettre sur l’etat actuel de la musique en Italie 1814 Il faut considérer qu’en Italie des villes de quatre mille âmes, comme Créme et Como ont de beaux théâtres, et de temps en temps d’excellents chanteurs. L’année dernière on allait de Milan entendre les petites Monbelli a Como: c’est comme si de Paris on allait au spectacle à Melun ou à Beauvais. Nel 1817: pag.21 dall’opera Rome, Naples et Florence, en 1817 “Como, petite ville à trente mille de Milan, vient de bâtir à ses frais un théâtre de huit cent mille francs, plus beau qu’aucun de ceux de Paris, et siffle fort bien les grands acteurs de Milan qui viennent y chanter”. Nel 1823: pag. 22 dalla Vie de Rossini 1823 narrando la serata di inaugurazione del Teatro Sociale di Como. La foule était immense. On était accouru des monti de Brianza, de Varese, de Bellagio, de Lecco, de Chiavena, de la Tremezina, de tous les bords du lac, à trente mille de distance. Nos trois loges nous coûtèrent 40 sequins (450 fr.), et encore fut-ce par grâce que nous les obtîmnes: nous dûmes cette faveur a mon ami l’hôte de l’Angelo. Tous les gens aisés de Como et des environs s’étaient cotisés pour élever ce théâtre, dans lequel on chantait ce soir-là pour le première fois, et qui est de l’architecture la plus belle et la plus simple. Un énorme portique, soutenu par six grandes colonnes corinthiennes à chapiteaux de bronze, forme un abri commode sous lequel les gens qui viennent au téậtre pouvent descendre de voiture: ainsi est remplie la condition d’utilité necéssaire à la beauté en architecture. Ce portique est situé sur un iolie petite place, derrière la superbe cathédrale d’ordre gothique mitigé. A la gauche de cette place s’élève la colline couverte d’arbres qui, au midi, forme la barrière du lac de Como. Nous trouvâmes que l’intérieur du théâtre répondait, par la hardiesse et la simplicité de ses lignes, à la mâle beauté de la façade. Tout cela avait été construit en trois ans par des particuliers…. 36 Ricerca 1813-2013 Nel 1813 nasce a Lipsia il 22 Maggio Richard Wagner Gigante della storia, della musica. Compositore. Scrittore. Pensatore e librettista. La sua fu una vita burrascosa: all’inizio della carriera ebbe problemi economici che lo costrinsero a cambiare diverse volte la città. Ebbe disavventure politiche derivanti dalle sue idee rivoluzionarie. Nel 1848 partecipò ai moti rivoluzionari aderendo alle file degli anarchici. Arrestato, condannato a morte, fuggì e si rifugiò a Zurigo nella villa di Otto Wesendonck, mecenate che lo finanziò e gli comprò una casa vicino alla sua. Dovette lasciare questo “asilo” quando sua moglie, la bellissima cantante Minna Planer, si accorse della relazione che aveva con Matilde Wesendon ck. Ricominciarono così i vari spostamenti da città in città: Venezia, Milano, Lucerna, Parigi, Mosca, Pietroburgo, Vienna. Minna Planer Mozart 37 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Nel frattempo nel 1860 ottenne l’amnistia. Venne aiutato da Franz Litz. Ebbe una relazione extraconiugale con sua figlia, Cosima, donna non bella ma di forte carattere, più giovane di lui di ventiquattro anni e già moglie di un suo amico, il celebre direttore d’orchestra Hans Von Bulow. Scoppiò uno scandalo tale da essere costretto a lasciare Monaco dove era ritornato nei primi mesi del 1864. Si sposerà con Cosima nel 1870 e con questo secondo matrimonio troverà un po’ di tranquillità e serenità. Cosima Listz Dal sito del giornalista e scrittore Filippo Facci “Il secondo Wagner, finalmente affermato e circondato da accoliti e snob, fu invece più reazionario, ma non smise per questo di sognare un teatro popolare e lontano dai trastulli di corte, dove i direttori artistici legati all’aristocrazia la piantassero di maltrattare i compositori con interpretazioni un po’ così, tirate via con organici orchestrali ridicoli”. Ludwig II di Baviera finanziò Wagner per la costruzione di un teatro, il Festspielhaus a Bayreuth. I suggerimenti del grande compositore portarono a tre grandi innovazioni: l’orchestra sotto il palco, eliminati i palchi per non creare distinzioni sociali e attuati accorgimenti per rendere perfetta l’acustica. Nel 1876 vi fu la prima edizione del Festival di Bayreuth : fu un vero trionfo. Dopo la morte del marito Cosima Liszt Wagner ne assunse la guida. Il compositore, che amava molto l’Italia, nel 1882 si trasferì a Venezia dove morì il 13 febbraio del 1883 Cosima Liszt Wagner nel 1905 (Como 1837-Bayreuth 1930) Da Primati e singolarità della provincia lariana 1971 Enrico Lecci pag.77 e dal sito Musicisti celebri a Como. Si legge nel registro della Cattedrale di Como: “Francesca Gaetana Cosima, illegittima, nata il 24 dicembre1837 (battezzata il 26 dal Coadiutore Sac. Pietro Cavadini) da Caterina di Flavigny, abitante all’Albergo dell’Angelo in Como al n. 614 e da Francesco Liszt esso pure nello stesso albergo, cattolici, professore di musica il padre e possidente e nobile la madre” Wagner al Teatro Sociale di Como solo ai primi del Novecento. 1903 Lohengrin: il vero evento culturale dell’anno. Il pubblico comasco decreta all’opera di Wagner un vero successo (Da Il Teatro Sociale di Como e la su storia. Pag.40) 1925 La Valchiria 1925 Tannhauser 1933 Sigfrido 1936 Tristano e Isotta 38 Ricerca 1813-2013 Nel 1813 nasce a Roncole, frazione di Busseto nelle campagne della bassa parmense, il 10 Ottobre. Giuseppe Verdi Uomo schietto, integerrimo e di rara onestà intellettuale. Patriota ardente. Da un lettera alla contessa 9 Maffei del 23 giugno 1859 “Finalmente se ne sono andati! (gli austriaci) o almeno si sono allontanati e voglia la nostra buona stella allontanarli di più. E chi avrebbe creduto tanta generosità nei nostri alleati? Per me confesso e dico “mea grandisima culpa” che io non credeva alla venuta dei Francesi in Italia”. Sedette come deputato nel primo parlamento italiano. In una lettera inviata a Piave 8 febbraio 1865 a questo proposito dice: “Tu mi domandi notizie e documenti sulla mia vita pubblica? La mia vita pubblica non esiste. Sono deputato, è vero, ma fu per sbaglio”. Operista attento alle grandi correnti di pensiero. Le sue opere: Oberto - Conte di San Bonifacio - Un giorno di regno – Nabucco - I Lombardi alla prima crociata - Ernani - I due Foscari - Giovanna D’Arco – Alzira - Attila – Macbeth - I masnadieri - Jérusalem- Il corsaro - La battaglia di Legnano - Luisa Miller – Stiffelio – Rigoletto - Il trovatore - La traviata - I vespri Siciliani Simon Boccanegra - Aroldo - Un ballo in maschera La forza del destino - Don Carlo – Aida - Otello – Falstaf. Compositore meticoloso, con grande sensibilità drammaturgica, fu per tutta la vita uno sperimentatore sempre più esigente poiché dotato di un senso critico fuori del comune. In una lettera inviata a Tito Ricordi il 22 ottobre 1862 scrisse: “L’epoca attuale parla, si dimena, si affacenda molto, produce poco e tende a fabbricarsi una musica nuova con della cipria e delle “ossa da morto”. Orgoglioso della propria estrazione contadina, ma allo stesso tempo uomo fondamentalmente colto e osservatore fine della realtà. 9 I riferimenti alle lettere sono da Lettere di Giuseppe Verdi-Autobiografia dalle lettere di Aldo Oberdorfer sito www.parados.it 39 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Personaggio inquieto e protagonista carismatico di un’epoca memorabile stimato e amato da un ampio pubblico nazionale e internazionale. Giuseppe Verdi scrisse il 7 luglio 1889 ad Arrigo Boito “Voi nel tracciare Falstaff avete mai pensato alla cifra enorme dei miei anni? So bene che mi risponderete, esagerando lo stato di mia salute, buono, ottimo, robusto. E sia pur così; ciò malgrado converrete meco che potrei essere tacciato di grande temerità nell’assumermi tanto incarico”. Il Falstaff fu la sua ultima opera . La prima assoluta fu al Teatro alla Scala di Milano il 9 febbraio 1893 con la direzione di Edoardo Mascheroni, ma al Teatro Sociale di Como arrivò solo nel 1925. Falstaff-Atto II “Tutto nell’uomo è burla. L’uomo è noto burlone”. Ferraguiti Arnoldo Coda davanti alla porta d’ingresso al loggione del Teatro alla Scala di Milano la sera della prima assoluta del Falstaff. Al Teatro Sociale le opere di Verdi nell’Ottocento 1848 Attila 1854 Rigoletto 1854 Luisa Miller 1855 Il trovatore 1855 I due Foscari 1856 Nabucco 1856 Macbeth 1857 La traviata 1858 I masnadieri 1863 Ernani 1865 Un ballo in maschera 1867 Aroldo 1872 Lombardi alla prima crociata 1874 La forza del destino 1881 Aida 1899 Otello 40 Ricerca 1813-2013 Nel 1813 Per l’inaugurazione del Teatro Sociale In città c’è tensione e il prefetto decide… Da Centocinquantanni di storia del Teatro Sociale pag.27-28 Siamo alle battute finali dei preparativi. La tensione si accentua, il Prefetto Tamassia ha tutte le ragioni per impartire disposizioni atte a garantire l’ordine pubblico. Si prevede grande concorso di gente da fuori, specialmente da Milano. Il Prefetto scrive al Podestà Porro che il commissario di polizia esporrà un avviso “il quale assegnerà le strade da percorrersi dalle carrozze nella loro andata al Teatro e nella loro partenza.” Si stabilisce così ciò che noi chiamiamo, in fatto di circolazione stradale, un senso unico, che è forse il capostipite di tutti gli odierni sensi unici cittadini. Le carrozze dovranno percorrere nell’andata la contrada di S. Stefano e al ritorno passeranno sotto i voltoni dell’antico Pretorio raggiungendo la piazza del Duomo. Eccetto il Teatro e il Duomo, la topografia della zona non è ora più quella del 1813. Ma al percorso di contrada Santo Stefano corrisponde quello di via Maestri Comacini e nel luogo dell’antico Pretorio troviamo appunto la via che porta tale nome. Arnesi occorrenti alla bisogna di quel senso unico: una catena e qualche lanterna. E… Siccome vigeva ancora il sistema di chiudere a notte le porte della città interna, dentro cui il Teatro si trovava, e quella del Portello (in direzione dei borghi di S. Agostino e di San Giuliano), così come l’altra verso il Borgovico, chiamata Porta Sala, erano inviolabili dopo una cert’ora notturna, si venne incontro al desiderio degli abitanti protraendo la chiusura degli accessi, nelle sere di spettacolo, alla mezzanotte. 41 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 28 agosto 1813 Inaugurazione del Teatro Sociale con Adriano in Siria Dramma serio di Metastasio musicato dal maestro Marco Antonio Fousera Portugal Li pretendenti delusi Dramma buffo musicato dal maestro Giuseppe Mosca Ghislen ed Erbines Balletto di Domenico Grimaldi con interpreti principali Giovan Battista Cozzer e Angiola Sala Lo Speziale di Campagna Pantomina rappresentata dai “GROTTESCHI” La stagione lirica che si componeva di trenta recite continuò quindi con la replica dello spettacolo inaugurale e con le seguenti rappresentazioni: “Demetrio e Polibio” di Giacomo Rossini “Chi la fa L’Aspetti” balletto di Ignoto “Tomas Koulikan” ossia “La Presa Di Dehli” di Domenico Grimaldi Scene di Sanquirico e Pedroni In quell’anno gli abitanti di Como erano 13404 42 Ricerca 1813-2013 27 luglio 1813 Antonio Guaita, signore di nobile famiglia comasca, è il Direttore del Teatro Sociale Dall’Archivio Palchettisti Teatro Sociale Da Como e la sua storia pag.201 Questo cognome ci porta a ricordare anche la grande crisi del 1840 a Como. Perché… “Nei primi decenni 10 dell’Ottocento i fratelli Guaita rivestirono una certa importanza nel settore del lanificio conducendo esperimenti di modernizzazione. La loro azienda che impiegava 700 operai era caratterizzata da una elevata produttività perché riuniva tutto il ciclo produttivo. Con la crisi nel 1840 del lanificio comasco non resta più traccia”. 10 I fratelli Guaita , imprenditori comaschi lanieri, insediarono nel 1784 una succursale del rinomato Lanificio Guaita sui terreni e stabili del Monastero di Cernobbio delle Monache Benedettine. Quando nel 1810 i Guaita chiusero questa succursale, tutti questi beni vennero acquistati da Vittoria Peluso Calderara ( sposata in seconde nozze con il Generale napoleonico Domenico Pino) che, dall’edificio del monastero, ricavò la villa padronale, e i terreni a orto e il prato vennero trasformati in un giardino “all’inglese”. La villa fu chiamata “Villa Nuova”. Nel tempo, cambiando i proprietari, cambiò anche il nome diventando “Villa Cima”che, nel 1893 venne fatta demolire dall’industriale Luigi Erba per costruire l’attuale “ Villa Erba”. 43 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Sul Teatro Sociale Le diverse opinioni.. Ugo Foscolo, nelle vesti di un supposto ecclesiastico di Inverigo, Didimo Chierico, critica e censura l’ibrida architettura del teatro. Da “Teatro Sociale Centocinquant’anni di storia”. Pag.31-32 (Biblioteca Comunale di Como) “Usciva un solo giornale a Como nel 1813: il Giornale del Lario, una volta la settimana. Ne era estensore Antonio Fontana, abate e professore. Nel numero del 31 luglio, il Fontana pubblicò un suo articolo lunghettino sul tema del Teatro. Non possiamo trascurarlo perché fu quello che diede lo spunto al Foscolo per la sua critica. … Il nostro abate riscontra nell’architettura del Teatro “nobiltà e grandezza d’invenzione, giudizio sommo nella disposizione, ottimo gusto in tutte le parti”… Il Foscolo entrò in scena per contrappesare criticamente il “tutto bene” dell’abate professor Fontana e, ad onor del vero e del rispetto delle opinioni, gli pubblicò, sotto forma di lettera firmata Didimo Chierico, l’articolo che lo contraddiceva.. Il testo dello scritto foscoliano, apparso nel Giornale del Lario proprio il giorno dell’apertura del Teatro, cioè il 28 agosto, stimo di riportarlo per intero…… risparmierà al ricercatore futuro la delusione di non trovarli nell’unica raccolta che si conosca del periodico in questione”. 44 Ricerca 1813-2013 Da Centocinquantanni di Storia Teatro Sociale. 33-36 Da Il Giornale del Lario del 28 agosto 1813. Ora è documento protetto. Foscolo indirizza all’amico conte Giambattista Giovio, presso il quale è ospite a villa “Grumello”: Sul Nuovo Teatro di Como In chi vede innalzato quasi improvvisamente un ampio edifizio sopra le fondamenta delle torri cadenti di un antico castello, sorge naturalmente il pensiero di esaltarne la liberalità dei cittadini, l’ingegno dell’architetto e la celerità dell’esecuzione. E voi, pregiatissimo amico e maestro mio, leggendo meco la gazzetta del Lario dell’ultimo di luglio, avete indovinato che l’estensore dell’articolo sul nuovo teatro di Como scriveva sopraffatto di meraviglia in guisa, che, intendendo di trasfondere in noi ecclesiastici campagnoli i suoi medesimi sentimenti, diede non tanto un ragguaglio, quanto un elogio dell’edifizio. Ma fatalmente gli elogi sono poco letti e meno creduti, e provocano il risentimento de’ critici, i quali, non contentandosi del sol vedere, vorranno sottilissimamente guardare; e co’ principi astratti dell’arte daranno sentenza dell’architetto, del conduttore, de’ capomaestri e dei cittadini che eressero l’edificio, e persino dell’estensore e dei lettori di quell’articolo. Frattanto, mentre i lodatori osservano col telescopio volendo ingrandire l’oggetto, e i critici abusano del microscopio per notomizzare, o, com’essi dicono, analizzare i difetti, io mi sto qui osservando a occhio nudo; e se travedo la verità, sono, se non altro, certissimo di non dissimularvi i veri sentimenti, e di non armarmi di principi astratti, utili più alla fama dei trattatisti che al progresso delle arti, dacchè i trattatisti non vogliono osservare che ogni lavoro è soggetto a circostanze, ad ostacoli ed a riguardi complicatissimi: però gli umani tentativi nell’esecuzione riescono minori assai del disegno intellettuale. L’edificio è isolato. La facciata principale guarda a settentrione: le due laterali e lunghissime, a levante e a ponente, l’altra verso mezzogiorno ha innanzi a sé una specie di anfiteatro. Questo edificio tutto in un tratto, sì per la mole, sì per le colonne della facciata settentrionale e meridionale, si giudica eretto ad utilità del comune; ma a qual uso precisamente, non credo che altri possa indovinarlo sì di leggeri; ove per altro non vi si pongano iscrizioni, bassorilievi ed emblemi che riescano ad indicare che questo edificio fu eretto per gli spettatori pubblici. Questo capitale difetto deriva dallo scopo di erigere, annesso al teatro, un palazzo, dove, oltre gli spettacoli, i cittadini possano avere molte sale eleganti ad uso di feste da ballo; e gli attori, ballerini e cantanti trovino alloggio nella stagione degli spettacoli. Vero è che nel frontone del peristilio si presume d’alludere agli spettacoli, facendovi dipingere a modo di bassorilievo una povera lira; lira dissonantissima con quelle grandi colonne corintie che sostengono quel frontone, e con le massicce cornici che lo adornano. Questi ed altri difetti sono eglino tutti dell’architetto? Ottenni il suo disegno, e paragonandolo colla fabbrica, vidi che la maggior parte delle colpe si dovrà ascrivere non tanto agli uomini, quanto a’ riguardi, alle circostanze, agli ostacoli che, come vi dissi, la fortuna interpone perpetuamente a’ più saldi proponimenti e alle regole universali dell’arte. Nel disegno della facciata principale le finestre, che oggi si vedono con i soliti stipiti in calce, erano ornate di cornici e cappello di sasso, il che corrispondeva alla magnifica eleganza del peristilio, composto di sei colonne corintie con capitelli di un marmo poco frequente, e che si scava alle rive del lago di Orta; marmo imitante il bronzo, e di cui non so perché si faccia sì poco uso dagli architetti. Ed anche nei capitelli l’esecuzione guastò il disegno; dacchè il sasso, pel tocco recente dello scalpello, avea in parte smarrito la tinta di bronzo che il tempo e la plaga settentrionale, verso la quale il peristilio è rivolto, avrebbe tornato a imbrunire. L’impazienza degli esecutori li persuase a impiastrare i capitelli di una vernice che tira al nero, ma, non che imiti il bronzo, disdice anzi al lavoro, celando il marmo, e destando l’idea di un artifizio intempestivo e meschino. A questi errori di cui l’architetto non può in alcun modo incolparsi, vuolsi aggiungere uno tutto suo; ed è che le tre porte della facciata principale, le quali corrispondono agli intercolonni e mettono al teatro, non hanno 45 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 larghezza proporzionata all’altezza; la qual forma angusta e volgare par che accusi il peristilio di troppa magnificenza. Nelle facciate laterali, all’architetto, invece de’ soliti finestrini, che in tutti quasi teatri fanno parere il l’ordine delle finestre della facciata principale; ma si fecero due correzioni al disegno, in danno dell’architetto. Si continuò a far sottentrare alle cornici e a’ capitelli delle finestre i soliti stipiti di calce; né si posero due terrazzi sporgenti in fuori delineati nel disegno, per assegnare il punto medio di quella lunga facciata e interrompere la serie noiosa di tante finestre, per le quali da ciascheduna delle facciate laterali si può supporre che l’edificio non sia altrimenti un teatro, bensì un casamento ad uso seminario. Inoltre i terrazzi avrebbero illuminato maggiormente i due corridoi, giovando insieme a chiunque in tempo di spettacoli estivi volesse, senza uscir di teatro, ridursi all’aria aperta. A me par non di meno che, quand’anche si fossero costruiti i terrazzi, la loro utilità non avrebbe compensato il difetto che sarebbe risultato da due terrazzi sporgenti, senza che vi sia sottoposta una porta con colonne, o con arco che li sostenesse. Tuttavia se non toglievano affatto, avrebbe almeno scemata la deformità di tante finestre disadorne e scorrenti sopra una lunga parete. Ma la colpa comune al disegno e all’esecuzione di quell’edificio sta nell’aver sovrapposto al primo piano un piano secondo bassissimo, con finestrini spessi e quadrati a forma de’ mezzanini delle case fabbricate per darsi a pigione. Lo scopo di dar albergo agli attori costrinse a questo partito. Ma non si poteva egli forse ne’ piani terreni, ed anche nel primo piano di quel vastissimo caseggiato, appartare parecchie stanze a quell’uso? Tanto più che la miseria di quei mezzanini risulta più vergognosa dal paragone della prossima architettura della cattedrale, che con la ricchezza de’ marmi e con l’ardita austerità della costruzione par che avvilisca tacitamente l’ambizione di questo nuovo edificio. La facciata meridionale, che, come si è detto, guarda in una specie di anfiteatro, è in tutto e per tutto diversa da quella ideata dall’architetto. Vedesi nel disegno una loggia sostenuta da quattro colonne d’ordine dorico: nell’esecuzione l’ordine è mutato in ionico; e quindi non solo riesce poco conforme al carattere di un anfiteatro, ma gli intercolonnii appaiono più larghi e sproporzionati sì pel diametro minore della colonna ionica, e sì perché si è voluto mettere in opera quattro colonne già destinate ad altr’uso, e mancanti dell’altezza conveniente all’ampiezza dell’arena. Queste colonne intruse e la loggia omessa producono due gravissimi inconvenienti. Primariamente si è dovuto innalzare, in compenso della loggia, un muro assai pesante, che nuoce non solo alla convenienza e all’eleganza, ma anche alla stabilità della fabbrica; e dove oggi si vede gli’intercolonnii con architravi, si dovrà reggere il muro con intercolonnii arcuati. In secondo luogo, se si fossero poste le colonne doriche dell’altezza richiesta dall’architetto, si sarebbe non solamente provveduto alla solidità, ma si sarebbe ampliata la grandezza delle porte, necessaria appunto a quel luogo altezza utilissima specialmente agli spettacoli che serve di sfondo al teatro, e donde si avrebbe agevolmente potuto dar maggiore altezza al palco scenico; altezza utilissima specialmente agli spettacoli de’ nostri giorni, e che si desidera in quasi tutti i teatri. Quanto all’interno, io non posso non lodare la ripartizione delle scale e la magnificenza colla quale son corredate; ma credo che non si possa bastantemente lodare l’architetto della proporzione della curva del teatro, per la quale non vi è palchetto da cui non si possa vedere tutta la scena. Inoltre egli si è emancipato dall’abuso perpetuo de’ palchetti in proscenio; i quali, frammettendosi come una nuova fabbrica tra la scena e l’orchestra, rompono l’illusione, e lasciano sovente vedere una finta principessa che recita da innamorata accanto ad una dama che nel palchetto del proscenio fa veramente all’amore col suo cicisbeo. Da quel poco che ho inteso nelle prime prove, pare che il vaso riescirà armonico; e forse anche un po’ troppo chè la ripercussione della voce e dei suoni potrebbe talvolta nuocere all’armonia. Taluno anche crede che l’apertura della scena sia troppo larga, e che le voci dei cantanti si disperderanno nel palco scenico innanzi che si diffondano sulla platea; su di che l’esperimento sarà giudice inappellabile. Insomma la prima lode spetta alla liberalità de’ cittadini, la seconda all’architetto, l’ultima all’esecutore. La colpa degli inconvenienti, alcuni de’ quali non sono irreparabili, ascrivasi tutta alla fortuna, dipinta calva, guercia e dispettosissima. Ad onta della fortuna, il teatro di Como farà testimonianza che i cittadini di Plinio non si contentano delle reliquie de’ monumenti. Dall’età dell’illustre Benedetto Giovio, sino a Giuseppe Rovelli e Giambattista Giovio vivente, molti scrittori illustrarono con facondia pari alla lor diligenza le storie della loro patria. E forse quegli scritti, benché taluno potrebbe chiamarli municipali, incoraggiarono i Comaschi a emulare gli antenati e a ornare la loro città. Perché a conti fatti, la gloria degli avi risulta in vergogna de’ posteri, ove questi affettino d’esaltare l’amor patrio solamente in parole. Vostro amico e discepolo. Didimo Chierico (Ugo Foscolo) 46 Ricerca 1813-2013 La polemica continua… Da Centocinquantanni di storia Il teatro Sociale pag.39 Il severo giudizio del Foscolo, se trovò da una parte quei consensi che meritava, suscitò dall’altra reazioni indispettite… La polemica dovette amareggiare non poco il vecchio conte Giambattista Giovio, afflitto da un dolore ben più acerbo: quello della la morte, nella campagna di Russia, del suo primogenito, Benedetto, avvenuta nel dicembre precedente. Il 17 settembre 1813, scrivendo al Foscolo per informarlo della commovente visita del capitan Giulio, fratello del poeta e compagno d’armi del suo povero figliolo, venuto a Como per godere del Teatro insieme con una compagnia milanese il conte Giovio accenna alle ire che gli si erano riversate contro per aver voluto dar man forte al famoso articolo. Circa al quale “quante ciance v’udii io far sopra! Con un vocabolo solo ne divenni l’apologetico. Ma i censori non mi perdonarono quel brevissimo l’intesero?” Appunto quel vocabolo, che voleva dire “ma l’avete o non l’avete capito lo scritto di Didimo Chierico?”, era sonato assai crudo agli orecchi di certuni. Ugo Foscolo risponde, e come risponde! Che dire degli “insetti umani?” Da Centocinquantanni di storia Il teatro Sociale pag.40 il 28 da Firenze. (l’autografo è posseduto dalla Biblioteca di Brera, a Milano) “E il Chierico amico nostro l’è più grato d’assai della spartana difesa delle sue opinioni sul teatro di Como; ma perché appunto quella difesa fu epigrammatica e altera, egli vorrebbe non aver avuto occasione di ringraziarnela, avrebbe pigliata rassegnatissimo sopra il suo capo la gragnuola delle lingue lariane, anziché temere che potesse forse tempestare sopra di lei, mio signore ed amico. Ella deve oggimai riposare col sicuro conforto del cuore d’aver onorata e soccorsa de’ suoi scritti la patria Per quanto si spregino gl’insetti umani, o si chiuda l’orecchio al loro ronzio, non però, se ci sono vicinissimi attorno, potremo fare che non ci turbino o che, se non altro, non ci movano a schifo. Parmi che la dignità della vita consista anche nel non provocare a battaglia tal gente che, quando pur resti sconfitta, non lascia vittoria onorata”. Si fece tesoro dei suggerimenti di Ugo Foscolo Felice Scolari, professore, bibliografo e appassionato cultore di storia comense scrisse in un lavoro sui teatri comaschi pubblicato nel 1912, riferendosi alle censure del Foscolo che colpivano quasi tutte nel segno: “Tanto è vero che , dove fu possibile, si fece tesoro de’ suoi suggerimenti come avvenne, ad esempio, di quella povera lira dipinta nel timpano del peristilio, e che sullo stesso disegno, venne recentemente rilevata a stucco dai fratelli Artaria di Blevio. Non è ancora il marmo, che il Foscolo avrebbe voluto, ma è già molto di più della meschina dipintura originaria”. 47 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813 1813-2013 4 settembre Da Centocinquantanni di storia Il teatro Sociale pag.29 Comaschi quantunque avarissimi… Ugo Foscolo, che apprezzava quanto avevano fatto i comaschi, scriveva alla contessa d’Albany il 4 settembre 1813: “I Comaschi, quantunque avarissimi, si sono ricordati d’essere concittadini de’ Plinii; e si vergognarono d’esaltare le ruine de’lor monumenti, eretti in Como innanzi che i Vandali e il tempo li avessero distrutti: fabbricarono un bel teatro; e s’apriva appunto nel giorno ch’io v’arrivava: ma i capomaestri, l’impresario, i cantanti, e mille altri inconvenienti protrassero l’apertura di giorno in giorno sino a’ 28 agosto; ed io di giorno in giorno… mi fermai volendo e non volendo per più d’otto giorni..”. Da Como e la sua Convalle Matteo Gianoncelli 1975 pag.111 A COMO Che problema muoversi di notte, anche per andare a teatro ! Venne realizzato il desiderio di una pubblica illuminazione. “Chi la notte non favorita dalla luna, doveva andare o tornare a casa, dal teatro, da un convegno, usava portare seco una lanterna per rischiarare la via e i parrucconi patrizi mandavano avanti il servo a far lume; il popolo minuto o se ne stava rannicchiato fra le domestiche pareti, o girava in volta all’oscuro, orientandosi appena coi fiochi lumicini che, a guisa di piccoli fari, pendevano accesi dinanzi alle sacre immagini dipinte sulle cantonate delle vie, e ve n’era dappertutto”. Ma ecco le prime lampade! “In una sera d’ottobre vennero accese per la prima volta in città e nei borghi le 59 lampade di Argand fornite da Giuseppe Garganico di Pavia per L. 4720, appese ad altrettanti braccioni di ferro che costarono alla Municipalità L.3000. Da Wikipendia, l’enciclopepia libera. Com’era la lampada di Argand? Quale differenza dalle lampade già esistenti? La lampada di Argand era un tipo di lampada ad olio inventata nel 1783 dal chimico svizzero Aimè Argand. Il becco della lampada era formato da due cilindretti metallici concentrici, tra i quali si trovava lo stoppino a forma di nastro anulare. Il tutto contenuto in un cilindro di vetro aperto sopra e sotto, in modo da permettere il passaggio di un flusso d’aria. Rispetto alle lanterne utilizzate fino ad allora, la luce della lampada Argand era molto intensa, più bianca e più stabile. 48 Ricerca 1813-2013 Accaddeva in quei giorni…… A Como - Al Teatro Sociale - In Italia Da Centocinquant’anni del Teatro Sociale. 1814 La caduta di Napoleone travolge anche il regno Italico. Per ordine della Municipalità si cancellano i “diversi emblemi attinenti al cessato governo nel palco grande”. 1815 Si offre al comandante delle forze austriache in Lombardia l’incasso di una serata, quella del 27 maggio, tenuta a beneficio dei feriti di guerra. 1816 Il giorno 8 novembre l’imperatore Francesco I è a Como. Alla sera gran ricevimento in Teatro per far sentire a Sua Maestà, all’Augusta Consorte e al seguito, una “cantata” dal titolo “La felicità del Lario”. La cronaca manoscritta dice che il concorso di gente fu numerosissimo. Valenti soggetti gli attori e orchestra sceltissima formata dai migliori professori della Scala. Scenari dipinti espressamente dal Sanquirico: quello finale rappresenta il “Tempio della felicità” e in caratteri d’oro reca i nomi della coppia imperiale. 1818 Per combattere l’alfabetismo imperante è introdotto l’obbligo scolastico elementare che purtroppo viene continuamente ignorato. 1819 “La Cenerentola” ossia “La Bontà In Trionfo” di Giacomo Rossini Da “Stagione lirica del Teatro Sociale 1958” “E’ il manifesto stampato col torchio di Carl’Antonio Ostinelli nel 1819 anno in cui l’opera “La Cenerentola” fu rappresentata a Como. Da notare: Accanto ai nomi dei cantanti un membro della direzione del teatro dell’epoca segnò i suoi giudizi, invero non molto favorevoli, sui diversi interpreti”. 49 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 “La Cenerentola” ossia “La Bontà In Trionfo” di Giacomo Rossini 50 Ricerca 1821 Il 15 aprile la Commissione amministrativa del Teatro pubblica un manifesto per offrire in affitto “il locale di nuovo adattato in forma più comoda e conveniente ad uso di Trattoria, coll’annessa Arena”. Da: I centocinquantanni di vita del Teatro Sociale Nello stesso anno un problema da risolvere tra Il presidio militare austriaco austriaco e il Teatro Sociale. 1821 Giugno Per risolvere un conflitto scoppiato tra la direzione del Sociale e il presidio militare, che vantava certi diritti sui posti in teatro, il Podestà Paolo Tatti mandò una relazione al Governo austriaco sottolineando: “si precisa che il nuovo Teatro di Como è di piena, libera ed assoluta ragione di una particolare Società di cittadini, né il Governo, né il Comune vi hanno il minimo diritto, tranne quello di avervi un palco a semplice uso”. 51 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Società del Casino Sala Bianca: una misura di circa m.q. 18x10 52 Ricerca 1813-2013 1822, 6 marzo I palchettisti affittano alcuni locali alla Società del Casino da ll teatro Sociale di Como nel corso del tempo -1988 Como e la sua storia -1994 La Società del Casino di Como nel suo primo Centenario 1921 pag.38 Nelle sale si riunivano nobili e possidenti, ufficiali, impiegati, ecclesiastici, purchè di adeguato censo e di sesso maschile ma non a tutti era permesso entrare. Le donne furono escluse per tutto l’ottocento… tranne che in occasione delle feste. I Palchettisti, per tre anni rinnovabili e per la somma di 400 lire italiane, diedero in locazione le sale del ridotto alla nuova associazione “Società del Casino”, costituita il 6 dicembre 1821 con lo scopo di promuovere la conversazione e l’incontro tra i soci, cui si aggiungevano la lettura dei periodici, il gioco delle carte e del biliardo.., I giochi tra i soci subirono le vicende della moda e dell’epoca. La stessa cosa successe per le feste da ballo, infatti la blanda mazurka, il volteggiante valzer, il vorticoso galoppo, la pianeggiante scottisch, la saltellante polka, fecero posto ai munuetti rievocati, alle controdanze, ai lancieri; e poi ancora al dancing, al fox-trott, e ad altri passetti che avvicinano di più le copie. Molto presto si iniziò a dare delle Accademie musicali a scopo benefico anche con personaggi illustri, come: 53 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Personaggi illustri come… Niccolò Paganini Genova 1782- Nizza 1840 Il violino di Niccolò Paganini “Il Cannone”, il famoso violino di Paganini, costruito nel 1743 dal liutaio Bartolomeo Giuseppe Guarneri, fu lasciato dal musicista alla sua città natale, Genova. Da Wikipendia Ogni anno pari, presso il Teatro Carlo Felice di questa città, si svolge il Premio Paganini. Al vincitore il 12 ottobre dello stesso anno è concesso l’onore di suonare il “Cannone”. 1823 Proclamato dai critici il primo violinista dell’ottocento nel mondo, sia per la strumento, sia per le innovazioni apportate in particolare allo “staccato” e al “pizzicato”. padronanza dello Niccolò Paganini si esibì al Sociale. Visse dal 1824 al 1828 con la ventiquattrenne comasca Antonia Bianchi, dalla quale nel 1825 ebbe un figlio, Achille. Da: I centocinquantanni di storia . Teatro Sociale di Como Narra la cronaca manoscritta di Francesco Della Torre di Rezzonico: “Trovandosi questo esimio professore di violino, unico nella sua celebrità, a villeggiare a Cernobbio nella casa del generale Domenico Pino, si puol dire per grazia abbia aderito a far sentire in quell’accademia il suo violino toccato dalle dita del suo genio portentoso e sublime. Dal teatro tutti partirono meravigliati e convinti non poter altri arrivare a tanto valore”. 54 Ricerca 1813-2013 Franz Liszt 1811 Reaiding (Ungheria fino al 1920/21 poi Austria) –1886 Bayreuth (Germania) Ungherese. Abate, pianista, musicista celeberrimo. Ricordato anche per le sue mani più grandi del normale. Da Primati e singolarità della provincia lariana Enrico Lecci Protagonista di uno dei più clamorosi scandali che abbiano animato la Parigi dell’800: Marie Catherine Sophie de Flavigny contessa d’Agoult aveva piantato il marito, la famiglia e una brillantissima società della quale era fra gli esponenti più in vista, per seguire il giovane già famoso concertista di pianoforte Franz Liszt povero e fin troppo disputato dalle donne.... Franz Liszt aveva passato qualche mese a Bellagio con la contessa d’Agoult, accompagnatola poi a Como, quando stava per nascere la loro terza figlia, Cosima, futura moglie di Richard Wagner.. Da Primati e singolarità della Provincia Lariana Enrico Lecci Vol.1 pag.79 In una lettera inviata da Franz Liszt a un amico parigino e pubblicata sulla “Gazzetta Musicale” del 22 luglio 1838 dice, parlando delle rive del lago di Como: Quando scriverete la storia di due amanti felici, scegliete come ambiente le rive del lago di Como. Non conosco contrada più palesemente benedetta dal Cielo; non ne ò vista mai altra dove gli incanti di una vita d’amore possano apparire più naturali…Qui sotto un cielo azzurro, in una molle atmosfera, il cuore si dilata e i sensi si aprono a tutte le gioie dell’essere…L’uomo respira liberamente, in mezzo a questa natura amica…egli può amare, dimenticare e godere come prendendo la sua parte di felicità universale…. Dalla casa dove abito nel bel paese di Bellagio, sento il malinconico mormorio delle onde che si smorzano sulla rena e vedo sulla montagna gli ultimi raggi dorati del tramonto. 55 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Da La Società del Casino di Como nel suo primo Centenario 1921 pag.82 Si tenne in Teatro l’Accademia Musicale sempre per iniziativa e conto del Casino. Con Liszt suonò anche a quattro mani un esecutore di fama, Montier des Fontaines, e si ebbe persino una esecuzione pianistica per temi estratti da un’urna! Una specie di sonetto improvvisato su rime obbligate! E tutto per l’arte! Era il 29 dicembre del 1837 Dall’Archivio Palchettisti Teatro Sociale Da Centocinquantanni di vita Teatro Sociale di Como Il celebre pianista si esibisce dapprima in una fantasia di sua composizione: “La Serenata e l’orgia” Dice una cronaca: “tanto si era investito che tutto si elettrizzava; la fisionomia sua alteravasi e cadendogli alle gote la sciolta capigliatura e smorto e smilzo essendo il volto, non sembrava più lui, perché tutt’era immerso con piacere nell’esecuzione del suo pezzo musicale”. Il programma dell’accademia viene chiuso da Liszt stesso il quale svolge con suprema maestria e meravigliosa disinvoltura alcuni temi scelti fra quanti gli amatori di musica aveano deposto in un urna all’ingresso del Teatro. 56 Ricerca 1813-2013 Quando la piazza era al livello del teatro. Dalla presentazione della stagione lirica di carnevale 1950 Archivio Palchettisti Teatro Sociale 1835 Per migliorare l’esterno. Si vuole abbassare la piazza davanti al teatro che, all’inaugurazione dello stesso, fu tanto criticata perché giudicata poco ampia per accogliere quell’imponente struttura. 57 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 29 agosto Richiesta di un incontro tra il Podestà e l’Amministrazione del Teatro per abbassare la piazza e “porre tre gradini lungo il colonnato del portico dello stesso Teatro”. 1835 4 settembre É necessaria una convocazione straordinaria della Società del Teatro per aderire alla richiesta. 58 Ricerca 1836 Per migliorare l’interno Il teatro Sociale si prepara a circostanze straordinarie e viene deciso… Illuminiamo internamente i palchi 59 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Da Como e la sua storia pag.210 1838 Pianta della città. 1838 Agosto Un’avventura di Scaramuccia di Luigi Ricci La Sonnambula di Vincenzo Bellini Chiara di Rosemberg di Luigi Ricci Un lampo d’infedeltà di Achille Graffigna. Da Vita Teatrale in Lombardia. L’opera e il balletto. 1982 Il Principe Ereditario di Russia fu presente alle rappresentazioni delle opere: “Chiara di Rosemberg” e “Un lampo d’infedeltà”. Ferdinando I, Imperatore d’Austria e Re del Lombardo-Veneto fu presente alle rappresentazioni delle opere: “Un’avventura di Scaramuccia” e la “Sonnambula”. Lo stesso imperatore d’Austria fu presente, con Metternic e Radestzki al seguito, ad una serata di gala con il ballo “Il Corsaro” di Giovanni Galzerani. Questo ballo, tratto da Byron, aveva conseguito un successo clamoroso alla creazione alla Scala di Milano nel 1826 e si ha ragione di pensare che sia stato accolto con egual favore a Como. Da Centocinquantanni di vita Teatro Sociale di Como. Il teatro era illuminato a giorno e stipato di pubblico festante. Il prodotto della serata fu destinato in beneficenza e in particolare a dotare dodici “oneste fanciulle povere”. 1839 Non più pubblico festante, ma… “Il 19 aprile è il compleanno del sovrano e la cantata dell’Inno Austriaco viene accolta con freddo silenzio”. 60 Ricerca Quanti divieti e regolamenti! 61 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1843 Ancora Regolamenti Dall’ Archivio del Teatro Sociale Como, il 24 luglio 1843 Art. 1 A fine di mantenere costantemente nei Teatri il buon ordine e la necessaria disciplina durante le rappresentazioni, v’interverrà ogni sera un Ispettore di Polizia in abito uniforme, il quale in que’ Teatri nei quali avvi anche un signor Ufficiale militare d’ispezione, agirà di concerto col medesimo, e le disposizioni del detto Ispettore dovranno eseguirsi da qualunque persona d’ogni rango e condizione. - E’ proibito entrare in Teatro con cani, con pipe accese, o con vaso qualunque contenente fuoco. - Venendo Sua Maestà S.A.I. il Serenissimo Arciduca Vice-Re, od alcuno degli altri membri dell’Augusta Famiglia ad onorare di loro presenza il Teatro dovranno tutti gli spettatori levarsi il cappello e rimanere a capo scoperto sino a che la Maestà Sua o gli altri Principi Imperiali saranno partiti. - E’ vietato a chiunque di sorpassare da una fila di sedie all’altra, essendo permesso l’accesso alle medesime solamente dalle parti laterali. - Durante la rappresentazione dello spettacolo nessuno potrà rimanere nella fila di mezzo, ove questa esiste, né stare in piedi nelle file delle panche, né fra la prima fila delle medesime e l’orchestra. - Ogni sedia non chiusa serve per sedersi al primo occupante. Se questi si allontana, perde l’acquistato diritto, né potrà giovare a conservarlo il lasciare sulla sedia il cappello o qualunque altro effetto. - E’ in massima vietato il chiamare gli attori, il maestro di musica o il compositore di balli sulla scena per ricevere applausi durante l’atto. Ciò per altro potrà aver luogo in fine dello spettacolo, o tra un atto e l’altro; soltanto in via di facilitazione un attore potrà sortire una sola volta anche durante l’atto a ricevere applausi per qualche pezzo di maggior aggradi mento. - Qualunque applauso eccessivamente rumoroso e che possa interrompere la rappresentazione è proibito. - Sono assolutamente vietati i fischi, le grida, il battere con bastoni o altro le panche, e tutti gli schiamazzi che possano turbare la tranquillità, come pure ogni espressione od altro che offenda le persone o la pubblica decenza, cosa affatto contraria alla civiltà ed alla buona educazione degli spettatori ed al decoro dei Teatri. - Restano salvi i Regolamenti esistenti o che potessero in avvenire essere adottati in riguardo alla direzione e corso delle carrozze tanto per l’andata ai Teatri quanto pel ritorno, ed in riguardo ai luoghi ove le carrozze stesse debbano stazionarsi: e si rinnova la proibizione a tutti i cocchieri e vetturali di abbandonare i propri cavalli, di spingere i medesimi oltre il piccolo trotto, e di tenere le carrozze sprovviste di lanterne accese; e ciò sotto le pene comminate dagli ordini veglianti di Polizia. Si vieta inoltre l’uso nei palchi “del nuovo metodo di illuminazione di liquido idrogeno” ma anche di introdurre nei medesimi altri sistemi di riscaldamento. 62 Ricerca 1813-2013 1848 Crisi economica e risveglio dei sentimenti liberali contro la politica austrica Le cinque Giornate di Como sabato 18 marzo - mercoledi 21 marzo Da Ricordi Storici Raccolti e pubblicati per cura del Comizio Comense dei Veterani Dal Cav.. Uff. Prof. Innocenzo Regazzoni. Edito da: Como – Tipografia Municipale F.Ostinelli di C.A. 1898 pag.9-11 La insurrezione di Como nel Marzo 1848 fu preparata a lungo spinta sia dalla “esorbitante prepotenza del dispotico Governo Austriaco, come dal progressivo risveglio dei sentimenti liberali che dopo l’avvento di Pio IX al Pontificato invase tutta l’Italia. Verso il 1837 un manipolo di giovani comaschi, per la massima parte studenti, intraprese la clandestina importazione dalla Svizzera di libri e giornali propugnanti la santa causa italiana. Se non che il contrabbando dei libri e giornali dalla Svizzera assunse proporzioni assai maggiori…per tal maniera s accinsero i fratelli Porro Carlo e Luigi, Enrico Pessina, Fermo Coduri di 18 anni, Luigi Turri. In quelle difficili ore… - Il Teatro Sociale da La società del Casino di Como nel suo primo centenario pag.97 Tra il Tommaso Perti, podestà e vicedirettore del Teatro e il Direttore marchese Raimondi, vi fu uno scambio di lettere per preparare la stagione teatrale e l’impegno di alcuni cantanti. Ma risulta che Giuseppe Verdi ormai tocca a fondo il cuore degli italiani. L’Attila che tiene il cartellone al Sociale fin quasi allo scoccare dell’ora rivoluzionaria del’48, entusiasma il popolo con accenni patriottici: “Cara patria, già madre e reina Di possenti e magnanimi figli, or macerie, deserto e ruina Su cui regna silenzio e squallor; Ma dall’alghe di questi marosi, Qual risorta felice novella, Rivivrai più superba, più bella, Della terra e dell’orbe stupor”. Pochi giorni dopo iniziano le Cinque Giornate di Como. Risulta che il mediatore tra il marchese e il più noto impresario del tempo Salvatore Patti fu Luigi Dottesio, uomo di fiducia di Tommaso Perti e patriota comasco morto poi per impiccagione a Verona nel 1851. Il carteggio è interessante perché vi si respira il nascente clima rivoluzionario. 63 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 - Il Casino Sociale Nel 1848 “Parecchi dei più noti soci danno mente e braccio e mezzi alla santa rivoluzione e alla causa italiana, nel costante sentimento comasco”. Va ricordato che più tardi, nel 1860 “divenne uno dei centri di reclutamento. Garibaldi era appena partito coi “Mille” per la Sicilia, che la Direzione del Casino, quattro giorni dopo, il 9, come risulta da una circolare a stampa, si costituiva in Commissione di arruolamento per i successivi invii di volontari compaesani, e in Comitato per la raccolta dei fondi”. - Giuditta Pasta Da Giuditta Pasta e i suoi tempi di Maria Ferranti nob. Giulini 1935 pag.201 “Dalla sua solitudine di Blevio, la Pasta temprava le sue energie ai problemi della riscossa, prendendovi parte attiva, sia con soccorsi finanziari che inviava a parecchi fuorusciti che dalla vicina Svizzera a lei facevano appello, sia col dedicare la sua casa di Milano, in via Monte Napoleone, al Comitato di sussistenza pel Governo Provvisorio nelle epiche e memorande Cinque Giornate del marzo 1848, sia inviando a Como i sei cannoncini della sua villa per espugnarvi la caserma di S. Francesco, occupata da reggimenti tedeschi.” “E nell’esultanza del cuore, la Pasta, saliva alla vetta di Brunate (detto il Pizz) a sventolarvi la prima bandiera tricolore. La piantò la toccò riverentemente con un Crocefisso d’argento, ne versò al piede con rito mistico acqua, poi vino, a simboleggiare la futura prosperità agraria. Compì la cerimonia con breve canto, facendo echeggiare nelle volte del cielo quell’angelica voce che levò in ammirazione tutti i teatri dell’Europa. Finì con un brindisi al Parroco del luogo D. Monti non ultimo fra i buoni italiani. “ Non mai l’egregia Donna, (aggiunge il “Lario”, giornale di Como, da cui tolgo l’aneddoto per autenticità) ebbe a far sentire il suo bellissimo canto per più nobile oggetto. La Pasta, partendo, lasciò a Brunate come sempre e dappertutto, memoria del suo animo compassionevole e generoso”. Da Vita Teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto 1982 Come in tutti gli altri teatri lombardi assistiamo a Como all’avvicendarsi scalare di opere di grandi compositori italiani e stranieri: Rossini domina il primo trentennio del secolo, poi fino al 1850 predominano Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, che lasciano quindi il posto a Verdi. Dal 1870 in poi appaiono Carlo Gounod, Giacomo Meyerbeer, Federico Flotow, Ambrogio Thomas e Giorgio Bizet, intercalati da riprese verdiane e da opere di Amilcare Ponchielli. A fine Ottocento vi sono i veristi: Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Umberto Giordano. Il periodo delle opere si chiamava “Stagione del Carnevale” e andava dal 26 dicembre in poi, così come era già in uso in altri teatri lombardi; le opere in cartellone andavano da due a cinque. Gli spettacoli avvennero con regolarità fino al 1859 anno della Seconda guerra d’Indipendenza. 64 Ricerca 1813-2013 1854 Il primo maestro Direttore di Orchestra e l’apertura di una scuola di musica Da Il Teatro Sociale di Como nel corso del tempo. 1988 “I palchettisti dimostrano una notevole sensibilità culturale finalizzata anche a garantire la formazione dei futuri professori d’orchestra. Infatti, lo scopo primario è quello di provvedere all’istruzione gratuita di alcuni giovani (sei) per iniziarli alla musica, procurando miglior servizio al teatro medesimo”. Cinque i giorni di lezione e, una volta all’anno, con opportuni “saggi” gli allievi daranno una prova del loro profitto. Il primo maestro che assume la direzione della scuola, nonché capo direttore di orchestra del Teatro, è Carlo Sanpietro. Ha un contratto triennale. Deve prestare gratuitamente la sua opera nella stagione principale del Carnevale. Formare gli allievi della scuola. Rendere conto dell’andamento didattico. Deve risiedere in città. La Direzione gli fornisce un appartamento nei locali del caseggiato del teatro. 1855 Carlo Sanpietro scrive alla Direzione del Teatro. Da Archivio di Stato- Famiglie varie.Fasc.8 Alla Nobile Direzione del Teatro della Regia città di Como Il qui sottoscritto maestro e Direttore dell’Orchestra di questo Teatro si dà sollerta premura a rispondere alla lettera di questa nobile Direzione in data del 29 caduto Luglio a quanto dalla medesima gli viene chiesto . Dimostrando l’esperienza essere l’orchestra uno dei principali elementi onde ottenere l’effetto prefissosi da compositori d’opere in musica, per cui onde ciò ottenere bisogna por mente a proporzionare gli Istrumenti d’arco a quelli da fiato, e non saranno mai di troppo aumentati gli istrumenti da arco nella nostra orchestra tanto deficiente di questi Istrumenti, per cui migliorando gli Istrumenti da fiato, nella parte dei Corni, ed aumentando gli Istrumenti da arco si arriverà ad avere una buona Orchestra, quindi l’opinione del sottoscritto maestro e Direttore è la seguente: 1° Portare il personale da professori d’orchestra al numero di 50 classificandoli come nella nota qui a tergo. 2° Ogni individuo dovrà essere capace a disimpegnare la parte, prestandosi a tutte le prove munito di un buon Istrumento affinchè meglio emerga l’abilità del professore. Riguardo gli alunni di questa scuola di musica si potrebbe ammettere all’orchestra in via di d’esercizio anche Ferdinando Corti col violoncello oltre al già ammesso Porlezza Massimo, non essendovene altri, per ora, in grado di far parte. Il su esposto è quanto il sottoscritto crede onde migliorare ed ottenere un buon servizio dell’Orchestra. La illuminata saggezza di questa Nobile Direzione prenderà quei provvedimenti che Essa crederà più propri allo scopo. Colgo questa occasione per dirsi coi sensi di stima rispetto e considerazione di questa Nobile Direzione. Devotissimo Servitore Carlo San Pietro 65 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1855 Che anno per Como! Da Como e la sua storia 1993 pag.217 Colera Lieve terremoto Grande esondazione del lago La nuova epidemia si sviluppò nel giugno del 1855 a Venezia e fu importata a Como da alcuni emigrati frettolosamente rientrati per cercare di scampare al morbo. Nel giro di pochi giorni i contagiati furono più di cento. A Como città i morti furono 481 e in provincia 4340. La città vuole risollevarsi. In giugno si iniziano i lavori al “Sociale”. Da Archivio di Stato “famiglie varie – Coduri ”Fasc.8 Si parla della pittura della volta in questa lettera spedita l’8 agosto al dott. Gaetano Perti (notaio). “Stimatissimo Signor Dottore! Lodo il prudente suo divisamento di trasferirsi in campagna, poiché il pericolo si era troppo da vicino; son quasi per dire che la sua Casa era bloccata non dalle flotte alleate, ma da un nemico più potente che da certi impiegati vien anche chiamato flagello Municipale: se si considera l’origine delle cose quel impiegato in isbaglio aveva colpito bene, ora ne sentiamo i benefichi influssi. Domani mattina il Custode Dell’Orto si porterà da Lei per meglio comunicarle alcune cose relative alla scelta del progetto per la pittura della volta,ed altre cose dipendenti dall’ornamento dei lavori del Teatro. Agogno aurea la loro salute e nella speranza che presto abbiasi a migliorare questa fatale situazione, mi dichiaro in ogni tempo e luogo. Suo Devotissimo Servo C. Beltramini”. 66 Ricerca 1813-2013 L’ampliamento del Teatro Già nel 1840 furono fatti dei restauri, ma non così importanti come quelli del 1855. Essendosi diffuso l’interesse per la musica in diversi ceti sociali e essendo aumentata la popolazione comasca da 13404 del 1813 a 20000 nel 1855, i palchettisti sentirono l’esigenza di ampliare il teatro per offrire al pubblico un numero più elevato di posti e rendere un buon servizio a tutta la collettività e non solo a pochi privilegiati. Il progetto, presentato dall’ingegnere Leopoldo Rospini, fu approvato da una Commissione formata dal conte Alessandro Lucini Passalacqua, da Luigi Baragiola, dal dott. Giacomo Riva, dal dott. Gaetano Scalini, da Pietro Longhi e dal rag. Giuseppe Ambrosoli. Si volle ampliare la platea aggiungendo 38 nuovi palchi, cioè 4 in ciascuno degli ordini preesistenti, e si costruì un quarto ordine di 26 e un quinto ordine per “il loggione” Vennero rifatte le pitture e, sacrificando l’originale attribuita ad Alessandro Fiori, che rappresentava l’incoronazione Alfieri, del poeta Vittorio venne ridecorata la volta del teatro da Eleuterio Pagliano su progetto di Gaetano Spelluzzi. L’affresco rappresenta le Muse che scendono dall’Olimpo a incoronare gli artisti. 67 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Una vaga ed elegante lumiera “Il Municipio donò una vaga ed elegante lumiera: eseguita dal Pandiani ad essa potrà in seguito essere applicata l’illuminazione a gas e poi quella elettrica”. Questo scenografico lampadario venne realizzato da Giuseppe e Agostino Pandiani su disegno di Gaetano Speluzzi. E’ in bronzo dorato ed è costituito da un intreccio di putti e tralci fioriti. Da Como e il teatro Sociale stagione del carnovale 1908-1909 fasc. Una cronaca del 1856 narra che fu mirabile il fervore col quale, sotto la direzione del Rospini stesso e del dott. Tommaso Perti si faticò, dall’appaltatore Zari di Milano, e da tutti gli artisti nonostante che nell’agosto, e più nel settembre, infierisse il colera, perché cominciati i lavori dopo la metà di giugno il Teatro si riaprì bellissimo la sera del 26 dicembre alla rappresentazione del Macbeth. Il pubblico comasco era mosso in gran numero la sera del 26 dicembre 1855 a godersi lo spettacolo. I nostri concittadini che amavano gustare ottima musica ed erano abituati alle rappresentazioni eccezionali, ammirarono il rinnovato Teatro su cui dall’alto pioveva larga copia di luce da una sfarzosa lumiera che aveva donata il Municipio, ma non applaudirono agli esecutori del Macbeth. Anzi gli artisti furono protestati dopo la terza sera e il Teatro venne chiuso per ordine superiore fino al 3 gennaio 1856. Maurizio Padoan in Arte- Letteratura- Società 1988 e il Corriere del Lario 1856 E’ possibile far riferimento al fiasco del Macbeth. “Quando il pubblico coi manifesti segni di biasimo fece cessare l’opera, quantunque si tentasse per ben tre volte invano di ricominciarla, pugnando per un’ora quasi corpo a corpo la più spietata disapprovazione”. E si stampa lo Statuto: Da Il Teatro Sociale di Como nel corso del tempo pag.21-16 “Lo scopo della società è quello di promuovere un lecito ed onesto divertimento degno della cultura e del lustro di questa città mediante rappresentazioni comiche, tragiche, opere in musica, feste da ballo, spettacoli di qualunque sorte corrispondenti alla natura e consuetudine dei teatri”. La gestione è accentrata nella persona del Direttore e dei due Condirettori. E’ importante notare la nomina di un medico chirurgo e di un ingegnere del teatro che hanno libero ingresso nonché quella di un custode per il quale vengono redatti doveri di servizio e il conseguente onorario. 1859 La Stagione Lirica non ebbe luogo causa la seconda guerra d’indipendenza 68 Ricerca 1813-2013 Fatti - Collegamenti tra Como, politica e arte Da Como e la sua storia pag. 219 Il 27 maggio Garibaldi entrò a Como a notte avanzata, accolto prima con diffidenza e poi coi festeggiamenti. Da Ottocento da Canova al Quarto Stato 2008 pag.35-36-194 Il 9 settembre, tre mesi dopo l’ingresso trionfale a Milano di Vittorio Emanuele II e Napoleone III viene inaugurata l’ esposizione di Brera “perché anche le arti celebrassero la tanto attesa liberazione dal dominio austriaco e l’Unità d’Italia finalmente raggiunta”. In questa esposizione Francesco Hayez11, che si era battuto con la sua pittura per gli ideali risorgimentali, presentò proprio la sua grande opera Il Bacio. Da: Ottocento- Da Canova al Quarto Stato pag.194 Per quest’opera l’artista si era ispirato ad un altro suo dipinto: “L’ultimo bacio dato a Giulietta da Romeo” olio su tela del 1823 che, “dopo essere transitata con un certo scandalo a Brera, per la troppo realistica e sensuale rappresentazione della protagonista in ciabatte, faceva irruzione a Tremezzo in quel sacrario di Canova e della più eletta pittura neoclassica che fu la collezione di Giovanni Battista Sottoriva, politico amico di Napoleone. 11 Francesco Hayez,(Venezia 1791-Milano 1882) insegnante all’Accademia delle Belle Arti di Brera e massimo esponente del romanticismo storico, fu consacrato dal Mazzini nel suo saggio sui Modern Italian Painters come il pittore “vate” ponendolo a capo della scuola di Pittura Storica, che il Pensiero Nazionale reclamava in Italia. 69 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Il bacio Si può immaginare lo schock che un’immagine del genere potesse provocare in una società puritana. Ottocento da Canova al quarto Stato Mostra 2008 Roma, Scuderie del Quirinale pag 194 Fernando Mazzocca Si era rivelata felice l’idea del vecchio pittore, che quando lo eseguì andava avviandosi verso i settant’ anni, di rappresentare il momento più intenso e poetico della relazione di due persone che si amano. E’ un abbraccio struggente. Straordinario il gesto con cui lui le trattiene il volto leggermente reclinato tra le mani. Il Bacio, tra i suoi tanti significati, diventava anche l’emblema della cosidetta delusione risorgimentale, lasciando intravvedere, dietro l’entusiasmo per la nascita della nazione, le perplessità, sempre più diffuse, sulle “magnifiche sorti e progressive” dello stato unitario. Questa inquietante valenza politica, perduta col tempo, sarà riscoperta da Luchino Visconti quando utilizzerà il capolavoro di Hayez nella scena madre di Senso, il film scandalo che nel 1954 cambiava l’immagine ufficiale del nostro Risorgimento 70 Ricerca Teatro Sociale e Duomo di Como nell’Ottocento Piazza del teatro Da Ordine numero speciale 1879-1979 Fotografia riprodotta da cartolina dell’Ottocento: strada acciottolata e carrozze trascinate da cavalli. 71 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Teatro Sociale: fatti curiosi Da Teatro Sociale Cento cinquant’anni di storia pag.74-75 1860 Carnevale Belisario di Gaetano Donizetti Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini Garibaldi a Como di M. Filibert Garibaldi a Como era stata scritta dal tenore M. Filiberti che aveva preso parte alla stagione lirica. L’impresario, dato il successo ottenuto dal cantante, gli aveva concesso di rappresentare la sua opera, mettendogli a disposizione coro e orchestra. Da Como e la sua storia pag. 220 L’arrivo di Giuseppe Garibaldi in piazza del Duomo a Como, all’indomani della battaglia di San Fermo, in una xilografia tratta da una pubblicazione periodica. 1861 Carnevale Saffo di Giovanni Pacini I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini Domino nero di Lauro Rossi Il basso Ugo Rocca cantò in Domino nero in sostituzione di Luigi Galli il quale, visto lo scarso successo della Stagione Lirica, si era rifiutato di prendervi parte dicendo di soffrire di mal di denti. Sul giornale Corriere del Lario si aprì una polemica a questo riguardo. Fu pubblicata una lettera al direttore nella quale alcuni amici del cantante testimoniavano che “all’artista erano spuntati nientemeno che quattro denti contemporaneamente per cui gli era stato impossibile partecipare agli spettacoli”. 72 Ricerca 1813-2013 1861 Un’iniziativa partita da un’idea del Duca Visconte di Modrone, direttore del Teatro Sociale e dei regi teatri di Milano. Si attiva il “Pio Istituto Filarmonico Teatrale” Per quale ragione? Come? Da Il Teatro Sociale di Como nel corso del tempo 1988 pag.24-25 Sette anni dopo l’istituzione della Scuola di Musica, la Direzione del Teatro attiva un Pio Istituto Filarmonico Teatrale per venire in soccorso di “coloro che avendo prestato o prestanti servizio in teatro, per età o per malattia ne versassero in bisogno”. Per garantire i fondi necessari alla nuova istituzione un’apposita commissione delegata dai Palchettisti approva un Regolamento in cui si stabilisce che nei contratti da stipularsi con Impresari e Capocomici, si dovrà includere sempre la condizione che siano tenuti di “dare una rappresentazione senza verun compenso a favore dello stabilimento in quella giornata che piacerà meglio al Signor Direttore o chi ne fa le veci.” Indubbiamente i Palchettisti con queste iniziative si radicano nella società civile, si fanno modesti interpreti dei diritti soggettivi e dei bisogni sociali accogliendo qualsiasi richiesta si sussidio e, in tono minore suppliscono le autorità in tema di assistenza pubblica. La complessa questione sociale che avvolge l’Italia post-unitaria è riscontrabile anche nella società comasca; non poteva non giovare ai Proprietari del Teatro, animati da mentalità populistica, l’intraprendere tali iniziative. 73 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 13 luglio 1864 1813-2013 Per l’illuminazione a gas… Dall’Archivio Palchettisti Teatro Sociale Rispettabile Società del Teatro di Como In seguito alla Vostra determinazione del giorno 10 giugno la Direzione ha riunito i membri della Commissione per concretare le basi del contratto di illuminazione a gaz del nostro Teatro con l’impresa Stefani. Dagli studi fatti sul particolare che consigliarono alcune modificazioni al preventivo di spesa sia in aumento di alcuni apparecchi che in diminuizione a norma del relativo bisogno ma che in realtà non alterarono le risultanze peritali come emerge dal quadro di confronto, la Commissione dopo di aver esaurita ogni altra pratica in merito alla qualità del lavoro ha trovato per l’interesse della Società di addivenire col nominato Sig. Stefani all’appuntamento 9 andante mese di cui se ne dà lettura per Vostra intelligenza e norma. 74 Ricerca 20 marzo 1865 1813-2013 Per il completamento della lumiera a “Gaz”… Dall’Archivio Palchettisti Teatro Sociale Al D. Giulio Bellasi, nella riunione dei Sig. Direttori del Teatro Sociale di Codesta Città ove vennero riconosciuti tutti gli articoli messi in opera onde attirare l’illuminazione a Gaz in detto Teatro, fu convenuto che nella scorsa settimana mi avrebbero rimesso un mandato di £. 2500 in acconto di dette opere. Prego quindi la gentilezza della S.V. a voler fare emettere tale mandato anticipandole fin d’ora le più sentite grazie. Quando mi fu consegnato il lampadario per la riduzione, non mi consegnarono ne globi ne lampade a olio ne gli altri piccoli accessori del lampadario stesso. Interesso quindi la bontà della S.V. a voler dare gli ordini in proposito a ciò mi sia consegnato tutto quanto manca al completamento della lumiera. Aggradisca i miei più distinti saluti e con i sensi della massima stima mi dico .. 75 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Como-Tempo libero-Teatro Sociale Che rapporto? quale importanza? Da Como e la sua storia pag.246 “In Como, che ha ancora per molti versi l’aspetto di una borgata rurale, non sono numerosi i luoghi di ritrovo e di svago. Per i ceti abbienti il punto di riferimento fondamentale è il Teatro Sociale quasi completamente rinnovato già nel 1855 per accogliere un pubblico sempre più interessato all’opera lirica; vi si ospitano concertisti famosi e vi si rappresentano opere dei principali autori italiani, con qualche apertura alla produzione straniera, specie francese. Per i ceti popolari svolgono invece una funzione insostituibile: le fiere. Si affermano gli studi fotografici, ai quali la gente, di ogni ceto e condizione, si rivolge per i ritratti che solennizzano le ricorrenze della vita privata”. 1875 La questione del teatro Sociale Maurizio Padoan in Arte – Letteratura- Società 1988 Corriere del Lario 6-11-1875 Il giornale l’Ordine del 29-11-1892 La “ questione” in se stessa sarebbe soltanto di derivazione economica; tuttavia su tale rilevanza primaria s’innesta l’aspetto sociale relativo all’utenza del teatro. Sul Corriere del Lario del 6-11-1875 l’intervento, partendo da un’aperta polemica con il Consiglio Comunale, che aveva rifiutato di erogare un contributo per la stagione 1875-76, finisce con l’auspicare “che la chiusura del teatro (per mancanza di fondi) non porti la popolazione operaia all’osteria, e non faccia sostituire ad un divertimento 12 onesto, morale ed educativo, la crapula , e l’ubriachezza”. Nel 1892 l’Amministrazione Comunale di Como stanzia un contributo per il Sociale motivando la decisione con un richiamo diretto alla funzione di servizio nell’ambito della collettività. Il giornale l’Ordine del 29-11-1892 scrive: Il Sindaco afferma: Il teatro ormai diventa il servizio pubblico perché torna a decoro alla città ed utile a molti. Nel 1895 il giornale La Provincia interviene con un articolo riguardante il rinnovamento inteso come democratizzazione dell’esperienza teatrale. Il cronista scrive: è sempre meglio avere un pubblico di seicento persone che paghino in media ottanta centesimi a testa, che un pubblico di cento signori che paghino due lire. Ci pensino i signori del Sociale. 12 Crapula: il mangiare e il bere smodatamente e disordinatamente. Bagordo, stravizio. 76 Ricerca 1813-2013 1892 Arriva l’elettricità! La Società Italiana di Elettricità - Sistema Edison chiede.. Dall’Archivio del Teatro Sociale All’onorevole Presidenza del Teatro Sociale di Como Formiamo questa nostra per pregare caldamente questa onorevole Presidenza a volerci mandare la nota delle lampade ora installate nel Teatro Sociale e lo schizzo del locale da adibirsi alle macchine, secondo le intelligenze prese tra il Sig. Clerici ed il nostro Ing. Foscarini. Senza tali informazioni non ci è possibile la compilazione del chiestoci preventivo, che ameremo poter sottoporre presto alla considerazione di questa Onorevole Presidenza. 77 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Per l’appalto. Testimonianze del lavoro già realizzato in altri teatri. Si parla del Teatro di Fermo e Alfieri di Torino. Essendo venuto a conoscenza dell’intesa di cod. spett. Direzione di illuminare a luce elettrica il Teatro Sociale ci permettiamo di offrire l’opera nostra a tale scopo quali specialisti in simili impianti e costruttore di macchine dinamo elettriche. La lunga pratica in materia ed i numerosi impianti eseguiti fra i quali il Teatro Alfieri di Torino ed il Teatro a Fermo, ci permettono di eseguire i lavori affidatoci colla massima precisione. Riguardo alle garanzie siamo pronti a fornire le ampie desiderate. I prezzi dei nostri apparecchi e delle nostre macchine non temono alcuna concorrenza. Qualora cod. spett. Direzione volesse trasmettere la pianta del teatro coi relativi dati, ben volentieri presenteremo senza alcun impegno da parte sua, un progetto - preventivo ed all’occorrenza saremo disposti di recarci costì. 78 Ricerca I quotidiani scrivono: Dall’Archivio dei palchettisti Teatro Sociale 4 Dicembre 1892 N. 250 La Provincia di Como Certamente ci sarà il maestro Leoncavallo e forse “nientemeno che Mascagni”. 79 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Lunedì 5 Dicembre 1892 L’Araldo quotidiano politico Notizia da un amico nostro e…delle ore piccine… 80 Ricerca 11 Gennaio 1893 N. 298 La Provincia di Como Basta! “Toujours perdrix!” 81 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 6 Febbraio 1893 La Provincia di Como Il Teatro di Como come quello di Pozzoperduto? 82 Ricerca 1894 1813-2013 I giornalisti comaschi scrivono… Da l’Ordine 6 ottobre 1894 I treni “omnibus” aumenteranno la velocità. “La Società delle ferrovie della rete mediterranea studia di poter portare la velocità de treni omnibus da 30 a 35 chilometri all’ora, e quella media dei treni diretti da 45 a 50 chilometri…” 1895 A volte battute spiritose anche se un po’ imprecise. Da L’Ordine 12 gennaio 1895 e da Centocinquantanni di storia.Teatro Sociale. Pag.8 “É noto anche agli agoni del Lago (considerati i pesci più stupidi) che quest’anno il Teatro Sociale rimarrà chiuso nonostante gli sforzi erculei fatti per mettere insieme qualche spettacolo”. Non fu così. 1895 Carnevale Manon Lescaut di Giacomo Puccini La Forza del destino di Giuseppe Verdi I Romakal di Federico Rossi e il 25 gennaio la Prima Nazionale di Ettore Fieramosca di Vincenzo Ferroni Vincenzo Ferroni 1858-1934 vicedirettore per 24 anni del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. 83 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Nel 1899, come testimonia questa lettera, alcuni palchettisti non vogliono più il gas nei palchi… Dall’Archivio dei Palchettisti del Teatro Sociale Onorevole Direzione del Teatro Sociale di Como Il sottoscritto quale rappresentante dei palchi N.1 e 2 a sinistra, non volendo usare per l’avvenire della fiamma di gas esistente nei suddetti palchi, pur mantenendo quella in camerino, si pregia darne avviso per i provvedimenti ed annotazioni in merito. Con osservanza Rag. C. Gattoni 84 Ricerca I palchettisti di quell’anno Dall’Archivio del Teatro Sociale 85 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1898 1813-2013 Commemorazione Voltiana. Alla Direzione del Teatro Sociale: Spett. Direzione del Teatro Sociale Como Lo scrivente, quale presidente della Commissione Divertimenti e Sport, è pressato di presentare al Comitato Esecutivo un preventivo completo ed un relazione illustrativa dei principali divertimenti che si intendono allestire per la ricorrenza della Commemorazione Voltiana. Sarei pertanto gratissimo a codesta Benemerita Direzione se volesse entro il più breve termine possibile formulare una richiesta di sussidio ed un programma per quanto riguarda gli spettacoli del Teatro Sociale. E ciò anche in relazione agli accordi presi nella riunione che ebbe luogo la sera del 10 settembre. Colla maggiore osservanza Av. Rebuschini 86 Ricerca 1899 1813-2013 Centenario dell’invenzione della pila di Alessandro Volta Da Como e la sua storia-Dalla preistoria all’attualità pag.253-254 L’idea di un’esposizione prese consistenza già nel 1896 con la proposta del sindaco Confalonieri in vista del centenario dell’invenzione della pila di Alessandro Volta. I preparativi comportarono nel territorio comunale non poche spese per la sistemazione del palazzo del Broletto, l’istallazione della luce elettrica e il collegamento di piazza Cavour alla stazione ferroviaria con il primo servizio di tram elettrici. (realizzato dalla ditta Helios di Colonia) Su un’area piuttosto vasta, a fianco dei giardini pubblici, si allestirono numerosi padiglioni in legno, ma di grande effetto scenografico e all’altezza delle altre esposizioni internazionali e italiane. All’inaugurazione (20 maggio 1899) fu presente Umberto I. Dal sito Alessandro Volta. it In assenza di un catalogo delle Esposizioni, a questa funzione assolse egregiamente il periodico “Como e l’Esposizione Voltiana”, diretto dall’ingegner Enrico Musa e stampato dalla Tipografia Cooperativa Comense. 87 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1899 COMO Il Broletto fu restaurato nella sua genuina architettura poiché alla fine del settecento, in forza della stipulazione della convenzione tra il Consiglio generale della città e la Società del Teatro (vecchio) per dotarsi la città di un teatro conveniente, si permisero tutte quelle deturpazioni del Broletto che in parte sono visibili nelle stampe ottocentesche, tra l’altro l’alzamento del palazzo con l’apertura di tre orrende finestre a mezzaluna nella facciata e lo spostamento del balcone. Il Teatro Sociale La diffusione della cultura musicale trova nelle celebrazioni voltiane un’occasione di grande risonanza. Il Teatro Sociale si prepara a questo particolare momento attuando importantissimi cambiamenti ma innanzitutto viene dotato di illuminazione elettrica poi, il consiglio di Amministrazione del Teatro Sociale, presieduto da Alberto Clerici, decide di effettuare importanti restauri e miglioramenti trasformando il vecchio “ridotto” in elegante e più spazioso “foyer” e restaurando il dipinto della volta del pittore Pagliano. Da I centocinquant’anni del Teatro Sociale Scrive Venosto Lucati.pag.61-62 In quella circostanza la nostra città si mostrò in ogni senso degna d’aver dato i natali al Sommo Fisico. Convennero a Como da ogni parte del mondo innumerevoli visitatori, e riguardo al Teatro. Un inviato speciale scrisse sul “Gaulois” di Parigi: Lo straniero che entra per la prima volta in questo teatro, prova un senso di graditissima sorpresa. Ci si trova ad un tratto in un’ammirevole sala di spettacolo, in un vero teatro d’opera degno d’una grande capitale. L’edificio è una costruzione italiana che risale a un tempo arretrato come struttura generale, ma davvero imponente nelle dimensioni, incantevole nel colorito e nella disposizione interna, scintillante, elegante e allegra sotto i fasci di luce elettrica che, qui, anche se non si celebrasse il centenario del Volta, attesterebbero la sua gloria, giacchè si possono immaginare agevolmente i progressi che l’illuminazione elettrica ha permesso di fare, in pochi anni, all’arte drammatica, all’effetto della scena e all’architettura teatrale! Con tutta lealtà devesi ammettere che il teatro Sociale di Como è ormai uno dei teatri lirici più belli d’Italia. 88 Ricerca Da Musica e Musicisti Il Teatro Sociale di Como . 1908 1813-2013 Biblioteca Comunale. Opusc.3568 …non possiamo non riprodurre qui alcune linee di cronaca che “La Provincia di Como”, per la penna del suo direttore Massuero, pubblicava la mattina del 15 Aprile 1899. Egli scriveva: “Abbiamo fatta, giorni sono, una visita al Teatro Sociale e fummo proprio meravigliati per le trasformazioni che vi abbiamo trovate. Quando sarà aperto al pubblico, questo non potrà che mostrarsi grandemente soddisfatto. Nel fondo un corridoio conduce al caffè che venne collocato in una vecchia legnaia ora convertita in sala appartata ed elegante le cui vetrate danno sul corridoio esterno. Il caffè di prima è scomparso ed è divenuto vestibolo anch’esso. Al di là vi sono la guardaroba, gli smaltitoi ed un watercloset inglese. Entrando in platea la prima cosa che ci ha colpito fu il monumentale lampadario per la luce elettrica che era stato disceso fino a terra. E’ una specie di stile barocco ed ha la forma di un grappolo. Tutti gli addobbi dei palchi che erano in velluto cremisi sono stati mutati in panneggiamenti di seta gialla che armonizzano magnificamente collo stile del Teatro. L’orchestra fu abbassata di una quarantina di centimetri per modo che i musicanti non tolgono più la visuale al pubblico; una graziosa cancellata in ferro bianco e oro, alta un venti centimetri ed ondulata, separa l’orchestra dalla prima fila delle poltrone.. Le poltrone sono rimaste quelle di prima, le poltroncine furono tutte rinnovate ed in luogo delle panche furono collocate delle sedie”. 89 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Ma un devastante incendio: lo sgomento, il dolore e, nello stesso tempo, la compostezza dei comaschi. L’8 luglio 1899 si consumò una tragedia: un devastante incendio cancellò la grande Esposizione Voltiana. Tanto lavoro andò distrutto in pochissimo tempo: la popolazione comasca era sconvolta. Ecco la testimonianza di come sono stati vissuti quei momenti terribili. Da una lettera 13 Carissima Rosa Lia, ti scrivo sotto la terribile impressione della grave sciagura che ha colpito la nostra città e contro cui vani riuscirono tutti gli sforzi. Di quel Magnifico palazzo dell’esposizione, di tutti quei tesori d’arte, di macchine, di merci, dei cimeli di Volta di incalcolabile valore, ora più nulla resta, nulla, più nulla!!!... In poco più di un’ora il terribile elemento, il fuoco, à tutto distrutto!.. Io pure fra la cittadinanza atterrita e nell’impossibilità di portare un soccorso qualsiasi, ò assistito a tanta iattura.. Si parla di vittime umane ma sino ad ora nulla si può precisare, impossibile riuscendo avvicinarsi a quel braciere. La causa è certamente accidentale”. Da Como e la sua storia-Dalla preistoria all’attualità pag.253-254 13 Coduri Bartolomeo, invia questa lettera alla figlia Rosalia. Coduri Rosalia in Noseda è ricordata ( pag.109) da Carla Porta Musa come “unica signora che a quei tempi poteva sventolare due lauree:una in medicina e l’altra in legge.” 90 Ricerca 1813-2013 Como, i comaschi, il Teatro Sociale reagirono immediatamente: in due settimane i padiglioni vennero ricostruiti e ripresero i congressi, gli incontri mondani e le mostre. All’Arena con concorsi bandistici Ill. Sig. Presidente del Teatro Sociale di Como Nel presentare i più vivi ringraziamenti di questo Comitato per la gentile concessione dell’Arena per il concorso bandistico, mi pregio comunicarle che si come tale concorso resta aperto fino a Domenica 27 corr. così dovremo approfittare della cortesia di codesto benemerito …. 91 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Al Teatro Sociale con un ricco programma 92 Ricerca 1813-2013 La diffusione della cultura musicale trova nelle celebrazioni voltiane un’occasione di risonanza. Da Como e la sua storia pag.254 Al teatro Sociale, appositamente dotato di illuminazione elettrica, si succedono opere, balletti e oratori: dalla prima rappresentazione comasca dell’Otello verdiano, al Ballo Excelsior, fino a La Resurrezione di Lorenzo Perosi. Lo stesso celebre compositore è presente a Como per dirigere in Cattedrale la prima esecuzione assoluta del suo Natale del Redentore, a cui assistono anche i sovrani: Re Umberto I, la Regina, il Principe ereditario con la moglie principessa Elena, venuti a Como per la Grande Esposizione. Il lavoro riscuote un grande successo e per le sei repliche il pubblico affluisce anche da Milano, dove pure sono in vendita i biglietti (l’ingresso in chiesa, infatti, è a pagamento) che permettono di ottenere riduzioni sulle tariffe ferroviarie. Per le onoranze a Volta nel centenario della pila a Como il Ballo Excelsior Vita Teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto 1982 pag.208 Nel 1899 anche a Como giunge con un certo ritardo lo strepitoso Ballo Excelsior, che ormai aveva girato tutto il mondo. Lo dirige Alceo Pantaleoni e ballano Adele Cammarano e Vittorio De Vincenti, quest’ultimo creatore due anni prima alla Scala “Amor”. Poi cala il silenzio sul ballo per quasi mezzo secolo, fino a quando cioè la Scala comincia a guardare a Como come una sede decentrata, che diverrà privilegiata negli anni Cinquanta. Il Ballo Excelsior, strepitoso ed unico. Da Wikipendia Per celebrare i fasti dell’unità, la fiducia del progresso, con la formula del “ ballo grande italiano” si esaltano le grandi opere e invenzioni del tempo: il battello a vapore, il piroscafo, la pila di Volta, il telegrafo, la lampadina di Edison, il canale di Suez, il traforo del Moncenisio. É un ballo con il dispiego di mezzi imponenti: composto da undici quadri, ricco di effetti speciali, si avvale di un corpo di ballo costituito da quattrocentocinquanta elementi. Il Gran Ballo Excelsior, creato da Luigi Manzotti su musica di Romualdo Marenco, è una celebrazione del progresso, del trionfo della scienza, un inno alla libertà e fratellanza dei popoli. É la vittoria della luce sullo statico Oscurantismo in nome del Progresso e della Civiltà. Siamo nella fine dell’Ottocento, nel 1881, anno della grande Esposizione Universale. L’idea dominante nella società di quel periodo è quella del trionfo della scienza. Patriottico, quando venne rappresentato alla Scala di Milano la sala era invasa da lampadine e da bandiere tricolori per esaltare l’avvento di un mondo con modernità e pace. 93 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Volta e Il ballo Excelsior primo atto “Nel laboratorio di Alessandro Volta, a Como, lo scienziato è seduto, malinconico e pensoso, accanto alla pila ch’egli non riesce a perfezionare. Mentre Volta dubita della riuscita della sua invenzione, l’Oscurantismo, nell’ombra, gioisce del proprio trionfo. Ma all’improvviso Volta si alza come posseduto da una potenza sovrumana, si avvicina alla pila vi aggiunge qualcosa, unisce i due fili elettrici: ed ecco che una scintilla illumina la scena. E’ la vittoria!” Foto dal sito Teatro alla Scala Il Gran Ballo Excelsior riproposto nelle grandi occasioni Nell’estate del 1978, in occasione dei 200 anni di storia della Scala un folto pubblico partecipò alla storica rappresentazione del balletto Excelsior. Un cast d’eccezione: Carla Fracci, Anna Razzi, Paolo Bortoluzzi. Nel 2000 alla Scala di Milano il balletto venne ripreso per festeggiare l’arrivo del nuovo millennio con Roberto Bolle. Notizie del ballo in generale a Como Da Vita Teatrale in Lombardia: L’opera e il balletto 1982 pag.208 Scarse notizie si hanno fino a metà ottocento sul ballo a Como. Non risulta che grandi dive romantiche abbiano calcato le scene del Sociale. 14 La più grande ballerina romantica Maria Taglioni che, dopo aver lavorato in tutta Europa si ritirò dal 1846 in una villa sul lago di Como (Blevio) “dove la presenza di salotti culturali e le eleganti frequentazioni le potevano garantire una vivace vita sociale”, si recò al Sociale invitata in una serata del 1857 per vedere la Traviata con le danzatrici Piera Guni e Giovannina Tirelli. Non risulta invece che abbia ascoltato le recite della sua vicina di casa e amica Giuditta Pasta. 14 Dal sito: Balletto.net Maria Taglioni (1804-1884) figlia del ballerino e coreografo Filippo Taglioni, “fu il modello insuperato di ballerina romantica. Ebbe l’enorme merito di aver creato, assieme al padre, addirittura uno stile e di aver trasformato la danza sulle punte, già praticata come sola manifestazione di virtuosismo, in uno strumento espressivo adatto a veicolare immagini di immacolata purezza e leggerezza immateriale.” 94 Ricerca 1813-2013 1900 - 1901 – 1902 Carnevale Andrea Chenier di Umberto Giordano (nuova) La Favorita di Gaetano Donizetti Fedora di Umberto Giordano (nuova) Carmen di Georges Bizet Amalia Belloni, che subentrò alla mezzo soprano Adele Borghi nella Carmen, dopo la terza rappresentazione, mentre stava ringraziando il pubblico per gli applausi veniva sollevata, col sipario, all’altezza di quattro metri suscitando ilarità e panico insieme. 27 Dicembre 1900 La Direzione si fa dovere di comunicare all S.V. che in ottemperanza ai vigenti Regolamenti di Pubblica Sicurezza, nei locali del Teatro è rigorosamente vietato fumare e di usare lucerne e fornelli alimentati con petrolio od altri liquidi infimmabili. Coloro che posseggono fiamme a gas e che non intendono approffitarne, sono pregati di avvisare per iscrritto la Direzione prima del giorno 6 Gennaio prossimo, altrimenti si riterranno abbligati al pagamento dei seguenti prezzi: Per una fiamma a ventaglio cent. 25 Per una fiamma a cilindro o a fornello cent. 40 per ogni sera di rappresentazione. Nelle veglie i su esposti prezzi saranno raddoppiati. Del pagamento suddetto è responsabile il proprietario del palco. 95 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1905 1813-2013 Come era Como Una foto di Piazza Cavour con tram e automobile Da Como che non ritorna di Piero Collina 96 Ricerca 1813-2013 1905 – 1906 I grandi compositori a Como Pietro Mascagni Durante le repliche di Iris, magistralmente concertata dal maestro Tullio Serafin, fece la sua comparsa a Como Pietro Mascagni con signora, venuto apposta per seguire i ripetuti successi della sua opera. 97 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 . Amica, opera in due atti ambientata nelle montagne della Savoia intorno al 1900. E’ un classico dramma del verismo. Pietro Mascagni diresse la seconda replica e fu necessario l’intervento dei carabinieri per regolare l’entrata del pubblico. 1932 Il Maestro che aveva diretto la prima il 2 giugno 1911 al Teatro Coliseo di Buenos Aires, ritornò a Como per dirigere l’ultima replica di Isabeau con la grande Bruna Rasa.15 (foto sotto) 15 Bruna Rasa dal 1926 al 1933 cantò in tutta l’Italia, Montecarlo, Nizza, Losanna, Barcellona, Egitto, Sud America. 98 Ricerca 1813-2013 1911 Franz Lehar compositore austro-ungarico, conosciuto soprattutto per La Vedova Allegra fece debuttare la sua Gypsy Love 1948 Umberto Giordano fu presente a Como alla prima recita di Fedora16 e ai festeggiamenti del cinquantenario dell’opera. 16 Fedora con Andrea Chènier è una delle opere più note di Umberto Giordano. Alla prima diretta dallo stesso Giordano cantò Enrico Caruso che ebbe la sua prima importante affermazione. 99 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1908 Il Sociale è in crisi Versi dialettali comaschi di Frico. Musica e Musicisti Il Teatro Sociale di Como 1904 Biblioteca Comunale. Opusc.3568 Commenti sotto forma di sonetto scritto il 17 dicembre quando il Teatro Sociale era chiuso e con poca speranza di apertura. El Teàter Social L’è el Teàter Social ‘na bella fuma tutta montada in guarnizion d’argent, col bocchin d’ambra, cont el vas de scuma, cont on bell stùcc tutt tappezzaa de dent de ras e de vellù… Hinn sicur tutt bèi còss, ma de tabacch no ghe n’è manca on gross! El gh’a del podenn più! L’ha ciappaa ona inviada Che l’è mèi on gessin de poveritt ma che se po’ fagh dent ona pipada pur con tabacch de sfròs o de moccitt. Nonostante questo pessimismo i lavori di ristrutturazione continuarono e nel 1909 furono aboliti i palchi di quarto ordine e venne formata un’unica galleria per soddisfare la crescente richiesta del pubblico comune. Da il giornalino: Il Carnevale a Como 1911Biblioteca Palchettisti Teatro Sociale con Del Sociale si parlava sempre come d’un ammalato che costa caro, né riesce tuttavia a superare il pericolo di morte; e lo si vedeva già trasformato in magazzino con tutte le sue memorie e le tradizioni non ingloriose sepolte sotto i foraggi o ridotto nella condizione di un fortunato albergo o d’immenso alveare umano. Como si chiedeva: “Resterò, dunque, senza teatri?” L’idea, che già da qualche tempo andava germinando, sbocciò allora: Costruiamo un Politeama!... Si discusse allora del punto sul quale edificare il nuovo tempio dell’arte e delle varietà. Chi lo voleva- strana idea veramente!- addossato al Sociale, dove oggi l’Arena fa da cisterna d’acque piovane… 100 Ricerca 1813-2013 I bambini e i balli di Carnevale al Sociale Da Teatro Sociale di Como 1988- pag. 56 Ai primi del secolo i balli del carnevale aperto anche ai bambini è patrocinato dal giornale La Provincia Il Casino Sociale e il Teatro Sociale organizzano feste per le famiglie di qualsiasi ceto sociale. 101 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1813-1913 Il Primo Centenario del Teatro Sociale Da Como e il Teatro Sociale 1908-1914 Il Presidente Arturo Stucchi sottolinea: La Direzione del Teatro Sociale interprete del desiderio popolare di solenizzare il Centenario del nostro teatro, senza pompa, ma con spettacoli degni della nostra tradizione artistica, ha affidato ancora una volta all’impresa Eugenio Bini il difficile compito. 1913 Atollite Portas! di Adriano Lualdi (nuovo) poema sinfonico vocale. Una curiosità: per questo lavoro sono chiamati i cittadini comaschi, come sarà poi nel 2013 con i “Carmina Burana”. I solisti sono i concittadini Tilde Casartelli, soprano; rag. Miro Ferloni tenore; avv. Mario Serao baritono. Orchestra e il coro: signore e signori comaschi. Dicembre 1914 - giugno 1919: forzata interruzione degli spettacoli a causa della prima guerra mondiale 1919 Risveglio dopo il sogno rosso. Apre il “Massimo” “Fra le manifestazioni più nobili del dopo-guerra, l’apertura del nostro “massimo” segna certamente la più importante nel ritmo civile della nostra città, significando infatti un bel gradito risveglio dopo il tragico sogno… rosso di tanti odi e di tante stragi!” 1919 Carnevale Loreley di Alfredo Catalani (nuova) La Traviata di Giuseppe Verdi Lodoletta di Pietro Mascagni (nuova) Madama Butterfly di Giacomo Puccini Foto dall’inserto della “Provincia” del 23 ottobre 1988. Si arriva al Sociale per una prima. 102 Ricerca 1813-2013 Il pubblico a teatro: due diversi modi di presentazione. Nel 1919 Da Fra le quinte del Sociale 1919 casa musicale Baragiola e Zeppi pag.29 Il pubblico di platea e di galleria, il più vario, il più gaio, è quello che dà l’intonazione alla cassetta dell’impresario. Vediamo anche noi questo pubblico in tutte le sfumature.delle rispettive borse. Gli abbonati alle poltrone compaiono di prammatica a spettacolo incominciato, disturbando e indisturbati, si sdraiano comodamente, abbracciano in uno sguardo di novanta gradi tutto l’emiciclo del teatro, distribuendo qualche sorriso a destra ed a manca. Nero e bianco, binoccolo quasi sempre appuntato, e nota col vicino anche le più lievi variazioni di palcoscenico. Dietro a loro quelli delle poltroncine, meno signorili di rango, ma pur esse col brevetto di privativa, poi i posti numerati senza braccioli ai lati, dove si può parlare anche coi piedi della confinante, senza dichiararne apertamente; e dietro a questi il pigia pigia il “chi tardi arriva male alloggia”, i posti strategici che non si conquistano se non colla pazienza, colla rassegnazione, con qualche moccolo, con parecchi scusi, perdoni e pardon anche in francese, ma sempre in piedi! E’ precisamente da questa parte del teatro che si ammirano talvolta le stelle, anche se la sala è illuminata a giorno: e in questo caso per salvare la propria dignità di tranquillo spettatore che vuol goder molto e spender poco, si finge di osservare attentamente una certa musa della volta, o la piccionaia stipata. Già, perché in questa stagione fortunata la sala sarà sempre sfolgorante di brezze muliebri, ed il loggione sarà sempre rigurgitante. Quel loggione che si muove, gesticola, parla, grida, ride, lancia frizzi o manifesti laudativi, applaude e zittisce con convinzione, poiché il pubblico di lassù è sempre il più sincero, il più attento e viene proprio per godere lo spettacolo. Ma forse che anche lassù non esiste il privilegio dei posti numerati? Forse ch’è possibile l’eguaglianza sociale colla diseguaglianza della mente, del cuore e della volontà? E ridisceso, dopo un’occhiata alle fortunate Muse del Parnaso le quali - fortunate loro – vivono e fanno vivere sempre nelle nuvole, vogliamo dare un’occhiata ai palchi, i proprietari dei quali sono quelli a cui Pluto concesse i suoi favori. La quarta fila è ancora destinata alle “barcacce” ed ai “falchi della rupe”con o senza… speroni! La galleria è riservata alla piccola borghesia, che solo di quando in quando si concede il lusso del teatro di quella speciale categoria che non sciopera, che lavora silente, intelligentemente e paziente, che domanda timidamente oggi per ottenere qualche cosa fra un anno, forse due; che spazzola colla giacca stralucida la propria dignità malgrado l’appetito prepotente dei quattro, cinque, sei figlioli da mantenere, meritando così la migliore attenzione. Ma basta quando si ha appetito? Ed eccoci alla terza, alla seconda, alla prima fila dei palchi: la fine-fleure, l’aristocrazia - quella che dà la nota veramente signorile, per la quale lo spettacolo non rappresenta sempre la parte più attraente. Vi sono troppe cose da osservare e da commentare più o meno benevolmente… cento piccole scoperte che domani formeranno l’argomento favorito dei salotti a ricevere. nel 1924 il Presidente Eugenio Rosasco… Dal programma della stagione lirica Teatro Sociale 1924. Biblioteca Comunale Al pubblico che ama il teatro e ne segue con interesse le vicende (poliedrico è il pubblico di teatro ed estremamente difficile ripartire gli spettatori in categorie e classi, poiché queste a vicenda si inseriscono, l’una nell’altra così che abbiamo, tra coloro che frequentano il teatro, l’appassionato, l’intenditore, il cultore dell’arte scenica, il trasognato contemplante, l’osservatore diligente, l’assiduo e l’occasionale, e via dicendo) a tutto il pubblico la Direzione del Teatro Sociale porge questo volumetto. 103 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 22 Giugno 1919 IL MAESTRO ARTURO TOSCANINI AL SOCIALE Dirige il Concerto dell’Orchestra della Scala 1930-31 Arturo Toscanini fu il primo direttore d’orchestra non tedesco al Festival di Bayreuth 104 Ricerca 28 Ottobre 1920 Arturo Toscanini ritorna a dirigere al Sociale 105 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1927 1813-2013 Enrico Musa- Centenario della morte di Volta Da Como e la sua storia pag. 282 La seconda esposizione Voltiana in occasione del centenario della morte del grande fisico comasco nacque dalla fervida attività dell’ing. Enrico Musa17, che incomincia a progettarla con grande anticipo. Inaugurata il 28 maggio da Vittorio Emanuele III, si tiene a Villa Olmo, acquistata dal Comune nel 1925 e trasformata per l’occasione con la costruzione di nuovi padiglioni in legno. 10-21 Settembre Il Teatro Sociale celebra questa ricorrenza con una stagione Lirica Straordinaria con: Turandot di Giacomo Puccini, Andrea Chenier di Umberto Giordano 17 Enrico Musa, padre della scrittrice Carla Porta Musa 106 Ricerca 1813-2013 Degli “Anni Venti” al Teatro Sociale Carla Porta Musa Carla Porta Musa 1902-2012 18 Figlia dell’ing. milanese Enrico Musa e della ticinese Maria Casella Carla Porta Musa, amata scrittrice, saggista e poetessa comasca, scrisse riferendosi agli spettacoli al sociale negli anni venti… 18 Da “Como che non torna” di Pietro Collina-1975 pag.23 Enrico Musa fondatore nel 1903 dell’Associazione Giosuè Carducci pro Cultura popolare e poi costruttore dell’Istituto Carducci scrisse: L’operaio che preferisce la scuola alla taverna, il libro geniale al gioco della morra, la discussione pacata alla diatriba, il ragionamento all’invettiva, ha in sé il germe della forza della società futura. 107 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Si arrivava in brum Dall’inserto La Provincia del 23 Ottobre 1988 Si arrivava al Teatro Sociale in brum, qualcuno soltanto in automobile. Parlo degli Anni Venti. I palchi, che appartenevano alle famiglie “più in vista” di Como, erano affollati. Le signore e signorine che desidero ricordare per la loro bellezza e la loro eleganza sobria erano: Edwige Stucchi, leggiadra come una dama del ‘700; sua cognata Maria Stucchi, di una bellezza boriosa; la smagliante contessina Maria Teresa De Visar, dagli occhi azzurri nontiscordardime e dalla pelle così diafana da parere di vetro. La maestosa Carlotta Rebuschini, da tutti chiamata donna Carlotta, che sfoggiava con un sorriso amabile uno spiccato senso dell’umorismo; sua figlia Rosabianca, bella, ma altera. La graziosissima Ida Taroni Giobbia, cugina della signora Luisa Feloy Giobbia, dagli occhi, quest’ultima, saettanti e dalle mani che scorrevano agili sul pianoforte come fossero state create soltanto per prodigarsi sui tasti. La signora Maria Stecchini, avvolta in veli evanescenti come la sua evanescente bellezza; la signora Rosalia Noseda, dalle scollature vertiginose, non particolarmente bella, ma che, unica nella nostra città, poteva sventolare due lauree: una in medicina, l’altra in legge, e questo patrimonio la rendeva attraente come un’autentica bellezza. L’austera signora Alessandra Bianchi Lanzani, con la figlia Giuseppina, slanciata e seducente. Maria Musa Casella - mia madre - dalla bellezza esotica: capelli corvini e carnagione di magnolia, con accanto l’altissima figlia Anna, di una bellezza invece, prettamente italica, e che amava indossare costumi, soprattutto dell’Ottocento. Le deliziose, cinguettanti signorine Braghenti: Maria e Sandra le cinque sorelle Andina, bionde, rosee e sempre sorridenti. E da tutti ammirata Noemi Valli De Rossi. In un palco non lontano dal nostro, poco prima che le luci si spegnessero e iniziasse lo spettacolo, appariva come una visione, tanto era il fascino che sprigionava dalla sua figura eterea, dai capelli biondissimi e dagli occhi chiari, trasparenti, Irma Ravasi, figlia del “mago della seta”-così lo avevano definito- elegantissima (vestiva da Ventura), con movenze feline, ma non volute, bensì spontanee, come spontanea era la sua vivace intelligenza. In platea, poi, non era possibile non notare Gioconda Silo, dalla schiena scultorea e dal sorriso gentile, con vicino la giovanissima sorella Emma Locatelli, anch’essa alta e sottile, ma bionda come il grano quando sta per maturare. Rivedo “questi volti”, gli altri, i molti altri, si sono spersi nel tempo, come se a un tratto davanti a me fosse calato il sipario. Parlo degli Anni Venti. 108 Ricerca 1813-2013 Il sabato fascista: la propaganda di Regime Dall’inserto La Provincia del 23 ottobre 1988 Negli Anni Venti e Trenta, il Teatro Sociale si conforma alle direttive della politica culturale fascista, organizzando nel nome del duce i cosidetti Sabati Teatrali. L’iniziativa è pienamente in sintonia con il discorso di Mussolini pronunciato al Teatro Argentina di Roma nel 1934 per la Società degli Autori: “Il Teatro come bene e necessità della Nazione”. In realtà, la spregiudicata operazione mira a fare del teatro una solida cassa di risonanza del regime medesimo; i programmi dei maggiori enti lirici italiani sono controllati e diretti dal Miniculpop, le compagnie opportunamente selezionate. Si inaugura, per così dire, una strategia della cattura di artisti, cantanti, attori, opere e si promuove il grandioso sforzo per la formazione di un teatro fascista. Per il Sociale sono anni frenetici e intensi; va ricordata la presenza di Toti Dal Monte nel 1938. Alla lirica e alla prosa si aggiungono altre attività. La grande sala del teatro diventa spazio per incontri, conferenze e congressi. 109 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1934 Carnevale Sigfrido di Riccardo Wagner L’Amico Fritz di Pietro Mascagni Volpino Il Calderaio di Renzo Bossi La Forza Del Destino di Giuseppe Verdi Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea Dal programma ufficiale della stagione 1934 - Biblioteca Comunale Le finalità del Teatro hanno avuto oggi un’altissima conferma, un’autorevole consacrazione in parole, che riflettono lo spirito dell’età in cui viviamo che devono risuonare per tutti non solo come aspirazione ma come inderogabile e squillante comandamento: Il TEATRO DEV’ESSERE DESTINATO AL POPOLO COSÌ COME L’OPERA TEATRALE DEVE AVERE IL LARGO RESPIRO CHE IL POPOLO LE CHIEDE. MUSSOLINI Riformare, dunque, i teatri perché in essi le masse possano venire largamente e degnamente accolte e preparare il sorgere di opere come appaiono sempre più vivamente desiderate da tali masse, le quali traggono il loro immenso anelito d’arte dalla rinnovata vita sociale: ecco il dovere. In una Relazione della Direzione teatrale del 1902 si legge: Il servizio che rende alla comunità il nuovo Teatro, non è di marca speciale dei palchettisti, ma è un servizio pubblico integrante gli scopi dell’istituti sociali per l’educazione del popolo.. 1936 Carnevale Tristano e Isotta di Riccardo Wagner La Boheme di Giacomo Puccini La prima recita di quest’opera venne trasmessa per radio Aida di Giuseppe Verdi I Pescatori di Perle di Giorgio Bizet. Diretta dal maestro Arturo Lucon In questa edizione dell’opera I Pescatori Di Perle il maestro Lucon aveva apportato una felicissima modificazione al finale dell’Opera, modificazione che per altro si accettò in Francia, approvata da Biset ancora vivente. 1938 Orchestra Sinfonica di Budapest 110 Ricerca 1813-2013 Alcune locandine particolari: 1937 opera del pittore Manlio Rho 1988 opera del pittore Giuliano Collina. 2013 per i duecento anni 1937 Locandina del “Teatro Sociale” e l’astrattismo di Manlio Rho Da Wikipendia Manlio Rho (Como 1901-1957) è stato un pittore italiano considerato uno dei massimi esponenti dell’arte astratta. Negli anni venti partecipò al clima di scambio culturale che coinvolgeva l’ambiente comasco entrando in contatto con le avanguardie dell’astrattismo europeo guidato da artisti come Kandinskj e Malevic. Le tele di Rho sono caratterizzate da forme geometriche nitide e calde. Dall’archivio Palchettisti Teatro Sociale Astrattismo a Como L’astrattismo è un’esperienza artistica che nasce dalla “scelta degli artisti di negare la rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti attraverso forme, linee, colori”. In Italia uno dei due principali gruppi di astrattisti fu quello di Como, (l’altro era quello di Milano) che ispirato dall’architetto Giuseppe Terragni dai pittori Manlio Rho e Mario Radice, includono artisti come Aldo Galli, Alberto Sartoris, Carla Badiali, Carla Prina e altri. 111 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1988 Stagione Lirica Il libretto di presentazione della stagione operistica. Ad opera dell’artista – Autore: il pittore comasco Giuliano Collina Concerto Sinfonico. Direttore Carlo Maria Giulini La Sonnambula di Vincenzo Bellini Nabucco di Giuseppe Verdi Don Pasquale di Gaetano Donizetti Giselle Balletto di T.Gautier e Vermoy De Saint Georges. Musica di Adolphe Charles Adam Primo ballerino: Rudolf Nureyev Prima ballerina: Evelyne De Sutter 112 Ricerca 2013 Il libretto di presentazione della stagione notte 2013-14 DUECENTO ANNI Foto di Carlo Pozzoni 113 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Il teatro Sociale e la politica: 1937 I buoni rapporti con il vicino Canton Ticino Da I centocinquantanni di storia pag.114 Intervennero la sera del 14 febbraio’37 le Autorità del Canton Ticino invitate da S. E. il Prefetto di Como e la sera del 19 il Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino col Console d’Italia a Lugano. Grande fu l’affluenza di pubblico dalla Svizzera Corrispondenza con le istituzioni 27-4-1942 Dall’archivio dei Palchettisti Teatro Sociale 114 Ricerca 28-4-1942 115 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 10-4-1945 116 Ricerca 19-4-1945 117 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 22-7-1945 118 Ricerca 1813-2013 1951 “Per solennizzare il 50° della morte di Giuseppe Verdi la Direzione del Teatro Sociale ha incluso nel cartellone le due opere “La Forza del Destino” e “La Traviata”. 119 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Parliamo della musica di Verdi Asterischi Verdiani nel 50° della morte. Dal libretto di presentazione della stagione lirica 1951 Teatro Sociale Nel Risorgimento, il popolo italiano manifestò la sua volontà di rinascita specialmente con Manzoni, Mazzini, Garibaldi, Verdi. Manzoni trasmise l’alto significato civile della sua opera di narratore alla classe colta; Mazzini rappresentò la idea politica; Garibaldi fu l’azione. Ma Verdi raccolse e penetrò tutta l’Italia; afferrò, travolse, sublimò con la potenza della sua arte tutto il popolo, e lo accese di quell’ardore che diventa volontà e quindi certezza di trasfigurazione. Giuseppe Verdi fu la coscienza della Patria. Qualche critico, specialmente straniero, ha affermato che la musica di Verdi non è “musica pura”. A parte il fatto che ancora non ci siamo messi d’accordo sul significato esatto della definizione “musica pura”, risponde a tutti Ildebrando Pizzetti quando osserva che “l’opera di Verdi è viva proprio là dove essa esiste non come pura musica ma come espressione drammatica”. Il 17 aprile 1872, Giuseppe Verdi scriveva da Parma a Cesare De Sanctis: “Cosa significano mai queste scuole, questi pregiudizi di canto, d’armonia, di tedescheria, d’italianismo, di wagnerismo, ecc.? Vi è qualche cosa di più nella musica. Vi è la musica! Che il pubblico non s’occupi dei mezzi di che l’artista si serve. Non abbia pregiudizi di scuola! Se è bello applauda. Se brutto fischi!”. Per il 40° della morte di Verdi, Richard Strauss dettò un messaggio che ancora oggi non è privo di attualità e interesse: “In Giuseppe Verdi il mondo intero rende omaggio al genio d’Italia. Le sue immortali melodie canore interpretano la più pura anima del suo popolo e la rivelano al cuore di tutte le folle. In quanto ai musicisti essi si inchinano in reverente ammirazione dinanzi allo sviluppo artistico del Maestro che va dal “Trovatore” al “Falstaff” coronamento prodigioso di una vita materiata della più nobile pensosità e della più pura coscienza artistica. Felice il popolo il cui teatro lirico può vantare un così prezioso patrimonio nazionale”. Dal libretto di presentazione della stagione lirica 1951 Teatro Sociale 120 Ricerca 1813-2013 Che artisti al Sociale! Beniamino Gigli Il tenore Beniamino Gigli, uno dei più famosi di tutti i tempi, esordì nel 1914 in Gioconda; da allora i suoi successi non hanno avuto fine perché egli non è soltanto dotato di mezzi canori di una eccezionale potenza e dolcezza e duttilità ma anche di facoltà artistiche tali che lo fanno un intelligente e insuperabile interprete di molti dei più celebri personaggi del mondo lirico. Se la sua voce è bella e pastosa, la sua mezza voce è addirittura incantevole. Questo popolare cantante, da oltre quaranta anni passa da trionfo in trionfo sui palcoscenici dei principali teatri lirici dell’Italia e del mondo oscurando molte delle più luminose glorie precedenti. Tito Schipa Anche questo celebre tenore conta ora più di un quarantennio di successi raccolti in tutto il mondo. La grazia del timbro, la pastosità della mezza voce, la fluidità dei passaggi e soprattutto un temperamento artistico di estrema sensibilità, lo fecero affermare fino dall’inizio assicurandogli una brillantissima carriera. La parte di Federico nella Arlesiana sembra fatta apposta per il suo temperamento; e nel famoso Lamento del secondo atto, egli sa dare effetti così commoventi al suo canto da ottenere sempre i più strepitosi successi. Il Teatro La Scala di Milano al Teatro Sociale di Como Ugo Barbaglia critico musicale del giornale La Provincia da Ottanta anni di vita del Teatro Sociale 1954 Salvo forzate interruzioni, gli spettacoli lirici al “Sociale” con lunghe o brevi stagioni di carnevale (tradizionali) o autunnali o estive (rare) o con recite straordinarie, hanno sempre trovato il modo per essere realizzati e richiamare in teatro i comaschi sui quali l’opera ha sempre fatto e fa buona presa. Anche negli anni bellici 1940-1944 il teatro ha aperto i battenti. Il Teatro alla Scala di Milano danneggiato per i bombardamenti trasferisce al Teatro Sociale la sua imponente programmazione: 26 Dicembre 1943 al 31 Gennaio 1944 Mefistofele Werther Un Ballo in maschera Don Pasquale Iris Bohème Il Barbiere di Siviglia La stagione annunciata in gennaio 1947 con le opere “Gioconda-Turando- Traviata” non ebbe luogo, ma il 15 Marzo 1947 Concerto diretto del fanciullo prodigio (di anni sette) Ferruccio Burco. La sua fu una carriera fortunata ma breve: nel 1965 ad appena 26 anni morì in un incidente stradale. Molto conosciuto in USA al Metropolitan dirigeva sempre senza partitura di riferimento. 121 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Al Sociale, oltre all’opera Da Vita Teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto 1982 Concerti sinfonici Dell’Orchestra della Società Orchestrale Milanese diretti da Arturo Toscanini. Dell’Orchestra della Scala con Gino Marinuzzi, La Rosa Parodi, Vittorio Gui, Antonio Guarnieri, Hans Weisbach, Alberto Erede, Franco Ghione, Leopoldo Ludwing, Antonino Votto, Alceo Toni, Guido Cautelli, Franco Capuana, Jonel Perlea. Dell’Accademia di S. Cecilia di Roma orchestra diretta da Victor De Sabata. Dell’Angelicum di Milano orchestra e coro diretti da Ennio Gerelli. Wiener Symphoniker orchestra di Vienna e quella di Budapest. Musica da camera Prestandosi l’eccellente acustica ha avuto spesso in teatro interpreti famosi. Il basso Nicola Rossi Lemeni in un concerto cantò tutte le liriche “cameristiche”. Tra i pianisti: Wilhelm Backhaus, Edwin Fischer, Alfred Cortot e Arturo Benedetti Michelangeli. Da: Il Teatro Sociale di Como 1988 pag.43 Di quest’ultimo grande maestro il giornale “La Provincia” scriveva: “Un nome consacrato dalla fama, una delle forze più vive e più grandi del concertismo mondiale, sommo pianista capace di creare architetture sonore, salde, ampie, vibranti e di suscitare dalla tastiera le più recondite vibrazioni moltiplicandole con potente chiarezza. E’ inutile scrivere oltre, la perfezione non sopporta alcuna critica”. Operetta cioè la cosidetta piccola lirica, ebbe periodi splendenti al Teatro “Sociale”. La Compagnia di Giulio Marchetti colla Amelia Soares (1901-1902) La Città di Milano con Gea Garisenda, Eduardo Favi e con “Caramba” direttore (1908-1909) la Città di Milano con Emma Vecla il tenore Vannutelli, il comico Petroni (1910-1911) Le compagnie disponevano anche di un balletto inglese che in quel periodo (non era ancora cominciata l’invasione delle girls) rappresentava nuovissima cosa. Balletti Da Vita Teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto 1982 pag. 208 Dopo il Ballo Excelsior del 1899 cala il silenzio per quasi mezzo secolo, fino a quando cioè La Scala comincia a guardare a Como come una sede decentrata, che diverrà privilegiata negli anni Cinquanta. Il primo contratto avviene a cavallo tra il 1943 e il 1944, in momenti molto oscuri. Dal 1951 al 1953 la Scala decide di portare i suoi spettacoli al Sociale e, nei mesi più caldi, all’Arena del Teatro in occasione del Festival Lariano. Nella scia della compagnia milanese giungerà nel 1953 il prestigioso New York City Ballet di Balanchine. Tanti i ballerini che si sono esibiti al Sociale: Tamara Tumanova, Luciana Novaro, Vera Colombo, Gilda Maiocchi, Giuliana Barabaschi, Adele Adamowa, Giulio Perugini, Ugo Dall’Ara, Susanna Praja, Cristina Latini, Tuccio Rigano, Eveline De Sutter, Carla Fracci, Dennis Wayne, Rudolf Nureyev, Loredana Furno, James Urbajn, Tiziana Spada, Elisabetta Tomasi, Maurizio Bellezza, Oriella Dorella, Marco Pierin, Raffaele Paganini, Monica Perego, Luciana Savignano, Maximiliano Guerra, Nadejda Ivanova, Ekaterina Shlyapina, Andry Shalin, Andrey Iapin, Anastasia Sverchkova, Irina Dvorovenko, Maxim Beloserkovsky Paula Acosta, Carlos Montalvan, Alessandro De Ceglia, Luca Lago, Joanna Waldorf, Jennifer Delfanti, Bilyana Dyakova, Lisa Osmieri, German Marina, Massimiliano Rizzo… Con validissimi coreografi. Eccone alcuni: Daniel Ezralow, David Parsons, Moses Pendleton Mauro Bigonzetti. Fredy Franzutti. Alexander Vorotniko. Marius Petipa, Ben Stevenson, John Neumeier, Lev Ivanov, Giulia Staccioli, Jessica Gandini, Claudio Ronda, Darius James, David Parsons, George Balanchine, Mauro Astolfi. 122 Ricerca 1958 Sulla stessa locandina la stagione lirica del 1819 e del 1858 vi è la Presentazione della Stagione lirica 1958. Dalla Biblioteca Comunale di Como 123 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1958 1813-2013 Stagione lirica. Anche un’opera nuova! Da Teatro Sociale di Como- stagione lirica 1958. Biblioteca comunale La Guerra di Renzo Rossellini In questo periodo di grandissima asperità per il nostro teatro lirico, Como per l’impulso e l’iniziativa dei suoi uomini migliori conserva intatta la sua fedeltà ai valori della musica. “Non poteva, evidentemente, mancare l’opera nuova. Una stagione lirica, apprestata secondo criteri di dignità artistica, non può non essere aperta alle moderne testimonianze musicali. La Direzione del Sociale ha scelto, nel quadro non sempre felice delle nuove esperienze un lavoro già favorevolmente accolto dalla critica e dal pubblico, e di un autore, Renzo Rossellini, di originale e ricca ispirazione, e che ha dimostrato di saper mediare le tendenze modernistiche con l’antica e inconsumabile sapienza melodrammatica”. La locandina ricorda la stagione lirica 1819 e presenta quella del 1958. Perché “doppia”? Perché la Direzione del Teatro Sociale voleva far ricordare che l’opera “La Cenerentola” di Rossini non veniva rappresentata a Como dal lontano 1819, quindi mancava da 139 anni. Infatti … “Due anni e mezzo dopo la sua nascita, fu rappresentata anche al Teatro Sociale di Como interpretata dalla signora Florinda Michelessi, e con vivo successo”. Quest’opera piacque molto non solo al pubblico del Teatro Sociale, infatti… “Sthendal, trovandosi nel 1818 a Trieste, afferma che in luogo delle trenta rappresentazioni di “Cenerentola” per la quale Giuditta Pasta si era impegnata, l’opera dovette essere replicata cento volte”. 1958 Stagione lirica con Una giovane cantante rivelazione al “Sociale”: Renata Scotto. E un’artista già famosa: Giulietta Simionato Da: Teatro Sociale di Como- stagione lirica 1958. Biblioteca comunale Nel 1958 si apre la stagione lirica di Carnevale al Teatro di Como con la “Traviata,” opera rappresentata per la dodicesima vota a Como nella lunga storia del nostro teatro “massimo”. La Traviata ha avuto al Sociale protagoniste famose come Gina Cigna, Margherita Carosio e Virginia Zeani; ciascuna col proprio mirabile e inimitabile stile. Questa volta, Violetta sarà una giovane cantante che ha raggiunto in brevissimo spazio di tempo i massimi traguardi. 124 Ricerca 1813-2013 Renata Scotto che nel Falstaff fu la rivelazione della stagione lirica dello scorso anno e che, i recentissimi clamorosi successi di Edimburgo nelle stessa opera verdiana oltre che nella Sonnambula e nell’Elisir d’Amore, hanno definitivamente consacrato. Sarà, la Scotto, una Violetta non tradizionale, ricca di fervori romantici, ma scintillante nel ritmo interpretativo, negli estri scapigliati e negli impeti di passione, sacrificale, anche, ma senza languori ed esternazioni. Poi Cenerentola di Rossini, che torna sul palcoscenico del Sociale dopo un secolo e mezzo, nell’interpretazione di un’artista famosa Giulietta Simionato fascinante deliziosa protagonista, dal canto duttile e pieno, dallo stile perfetto. Un ritorno che vuole essere una riconsacrazione dell’opera dopo le festosissime riesumazioni di Parigi e di Milano. 125 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1960 Scriveva Orio Vergani. Teatro di Provincia: reggia di musica Dal libretto della stagione lirica 1960 del Teatro Sociale. Archivio Palchettisti Teatro Sociale I teatri di provincia devono essere amati, difesi, conservati allo stile sociale per il quale sono nati. La città trova in essi il luogo di convegno e, per così dire, il “salotto” che non troverà certamente nelle architetture, se pure monumentali e fastose, delle grandi sale cinematografiche che si sono venute erigendo negli ultimi decenni. Non dimentichiamo che, a testimonianza della loro precisa appartenenza ad un costume sociale e al clima dei sentimenti umani che spaziano su tutto l’Ottocento, è proprio in due teatri d’opera all’italiana che si svolgono alcuni capitoli, tra i più belli e psicologicamente profondi, di quei due capolavori della letteratura che sono Madame Bovary e Guerra e Pace. In queste sale destinate all’Opera molte generazioni hanno trovato una grande scuola di poesia, perché la musica altro non è se non la estrema e più alta espressione della poesia. Fra le loro mura si condensa la storia dell’intelligenza della città. Nei loro palchi, ai giorni di festa fummo ospitali fanciulli, e dal loro parapetto scoprimmo il mondo di quella meravigliosa favola che si esprime nel melodramma e nel balletto. In quegli stessi palchi ci ritrovammo uomini giovani, e ci ritroviamo, ora, con i capelli grigi. Ci ricordiamo di chi ci precedette qui, gente del nostro stesso sangue: dei nostri avi tesi, come noi, verso il mondo della fantasia e della poesia. Qui è il tempio, o per dirlo meno retoricamente, il focolare di una tradizione in cui si assomma tanta parte della nostra civiltà. Vivano a lungo nelle loro sale, nei loro palcoscenici, nei loro ridotti questi teatri, specchi di una italianità dello spirito la cui luce non si offuscherà mai. Orio Vergani 126 Ricerca 1813-2013 Alcune stagioni di lirica da ricordare Stagione 1966 Dal libretto di presentazione 1966 Anche quest’anno, pur fra difficoltà d’ogni genere non disgiunti da scambi di opinione polemici il Cartellone del Sociale è stato varato. Verdi, Giordano e Cilea saranno gli autori rappresentati. E proprio in omaggio a Francesco Cilea, nel centenario della nascita, Magda Olivero sarà a Como l’impareggiabile interprete del personaggio di Adriana Lecouvreur, da lei tante volte rivissuto con appassionata e intelligente dedizione artistica sui palcoscenici di tutto il mondo. Magda Olivero, che nel 1941 prossima al matrimonio si era ritirata, sullo stesso libretto scriveva: Quand’ecco nel maggio del ’50, arrivarmi una lettera di Cilea. Il vecchio Maestro esprimeva il desiderio di rivedermi sulla scena protagonista di una sua opera. “Un’artista quale lei è- mi scriveva- ha obblighi ben precisi verso il pubblico e verso l’arte sua. Oggi le voci scarseggiano, i teatri che si ricostruendo debbono a più presto riprendere le tradizioni interrotte dalla guerra, la gente va rieducata all’amore del bello. E ciascuno di noi è premuto da istanze spiritualmente perentorie..”. Riflettei a lungo su quelle parole; poi riposi la lettera in attesa che il senso di una risposta maturasse. …Fu una telefonata di Piero Ostali, l’editore succeduto ai Sonzogno nella proprietà della Casa Musicale, a decidermi. “Cilea - mi disse- si sente prossimo alla fine, e vuole che tutto sia disposto per la continuità della sua opera dopo che lui se ne sarà andato. In questi giorni, benché sofferente, ha ultimato la revisione della partitura di “Gloria”. E di quando in quando mi ripete: “Magda Olivero non mi ha ancora saputo nulla. Ma spero che non voglia negarmi questa soddisfazione. Insisti anche tu presso di lei. Dille che almeno accetti di essere ancora una volta Adriana”... Come avrei potuto rifiutare?..Avevo deciso: dopo dieci anni sarei tornata ad essere. Mi convocò a Varazze.. - Lo trovai fatto scarno dagli anni e dal male, affetto da grave sordità cui rimediava con un apparecchio acustico, ma sempre lucido e vivido..Volle lui stesso accompagnarmi al pianoforte.. - Confesso che all’idea di ripresentarmi al pubblico mi coglieva non poca apprensione: era come se tornassi ad esordire. E per giunta in un’opera di quell’impegno, tutta centrata sulla protagonista. - Confidai al maestro il mio disagio. Rivedo, mentre mi rassicurava comprensivo, il suo sorriso di affabile indulgenza. Stagione 1968 Dal libretto di presentazione 1968 La Stagione lirica di quest’anno offre al pubblico comasco due novità: la prima è costituita dalla rappresentazione di un’opera che vide la luce ben 176 anni fa (quando cioè il Sociale non era stato ancora costruito) e che per la prima volta viene eseguita sul suo palcoscenico. Si tratta del Matrimonio Segreto di Domenico Cimarosa, un gioiello che meritava di essere riscoperto anche per i comaschi. L’altra novità è costituita dai lavori di riassetto e di riammodernamento della facciata, dei palchi e delle attrezzature elettriche del Sociale. 127 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 La Presidenza e la Direzione hanno chiesto ed ottenuto dai palchettisti il necessario contributo finanziario per quei lavori ritenuti indispensabili per la manutenzione, l’abbellimento e il potenziamento tecnico del “Sociale” che, ricordiamolo, è una delle maggiori opere monumentali della nostra città e, come tale, richiede il dovere civico della sua conservazione. Dal 1973 al 1975 la Società aveva concesso l’uso gratuito del Teatro e dei suoi impianti e nel 1973 anche un contributo finanziario al Comune che aveva programmato e gestito in proprio una serie di spettacoli lirici e di altre manifestazioni culturali nel campo della musica. Il sindaco di Como era l’avv. Antonio Spallino Stagione 1977 Dal libretto di presentazione 1977 Il grande teatro milanese, primo assoluto come fama nel mondo, ritorna al “Sociale” di Como con due opere La Cenerentola di Rossini, che tanto successo ha ottenuto anche in Russia e negli Stati Uniti in questi ultimi tempi, e l’Opera del Mendicante di Britten che appartiene alla nouvelle vague del teatro lirico. La presenza del complesso scaligero è frutto di una costruttiva collaborazione fra la Società dei Palchettisti del Sociale, con il Comune di Como, la Regione e la Direzione della Scala. Un accordo importante, crediamo, e che auspichiamo possa continuare nel tempo. Da parte sua la Direzione insieme ai Teatri di Mantova e di Padova, presenta tre opere che certamente incontreranno il favore del pubblico. La città di Como sta celebrando l’Anno Voltiano per cui, nel presentare la Stagione Lirica 1977, ci sembra giusto innanzi tutto ricordare il grande Fisico nei rapporti che ebbe col teatro Sociale. Volta infatti fu, oltre l’eminente scienziato che tutti ricordano, anche un solerte amministratore pubblico e proprio in questa sua veste ebbe ad interessarsi delle vicende del “Sociale”. Stagione lirica 1980 dal libretto di presentazione 1980 Scriveva Orio Vergani: è organizzata in collaborazione con i teatri di Tradizione: Sociale di Mantova e Coccia di Novara, teatri di provincia che devono essere amati, difesi, conservati nello stile sociale per i quali sono nati. Stagione 1982 dal libretto di presentazione 1982 La Direzione del Teatro, presentandola: La stagione lirica apre con Mirandolina tratto dalla commedia La Locandiera di Carlo Goldoni e con un’interprete d’eccezione, Carla Fracci, prima donna della danza classica italiana, modello insuperabile del lirismo romantico. Il balletto sta vivendo il suo momento magico, seguito da un pubblico sempre numeroso, impensabile fino a qualche anno fa e proprio in questa prospettiva il Sociale ospita quest’anno uno spettacolo di esteso interesse. Il sottile manipolo di raffinati amatori che la danza contava fino a pochi anni fa, si è trasformato in folla: folla di giovani, soprattutto affascinati in eguale misura dalle aeree e rigorose figure del classico e dalle libere e quasi acrobatiche fantasie del moderno. Quest’anno il Sociale è tornato ad essere solo teatro. Con l’1 luglio 1982, infatti, il contratto di locazione con la Società di gestione per le rappresentazioni cinematografiche è stato risolto consensualmente ed a partire dalla stessa data la Società dei Palchettisti è rientrata nel pieno ed esclusivo godimento del complesso immobiliare. Immediatamente è stato deliberato un programma di opere con migliorie ed aggiornamenti dei servizi: il nuovo impianto fisso delle poltrone di platea, la totale sistemazione delle gallerie con la dotazione di nuove poltroncine, il rifacimento del “foyer”, dei camerini degli attori, delle comparse e delle masse. Inoltre si è provveduto alla sostituzione della copertura del proscenio, al restauro delle decorazioni, dello stemma civico e del velario. Il rinnovo della platea e delle gallerie ha consentito la acquisizione di alcune decine di posti. 128 Ricerca 1983 Recital del tenore Ferruccio Tagliavini 1984 Da Il Teatro Sociale di Como nel corso del Tempo. 1988 pag. 18 Il giorno 9 maggio 1984 si legge uno scarno comunicato sui giornali di Como: La Società dei Palchettisti ha deciso ieri di chiudere il Teatro Sociale a tempo indeterminato per via della inagibilità della struttura. Il Presidente Dott. Mario Orlandoni lo definisce Un provvedimento durissimo. Il teatro chiude per disposizione della Commissione Provinciale di Vigilanza: si apre un vuoto per la cultura e per i cittadini comaschi. Le opere di adeguamento alla normativa vigente per la sicurezza dei locali di pubblico spettacolo sono complesse e costose. Il Comune tace ma i cittadini si appassionano alle vicende del teatro. La Società dei Palchettisti nomina una speciale Commissione di tecnici a redigere un progetto di restauro e di rinnovamento tecnologico conforme alla normativa. Tutto si sblocca nei primi mesi dell’ottantacinque quando l’assemblea dei palchettisti decide, approvando il progetto dell’ing. Mario Bernasconi, di dare il via ai lavori procedendo all’autotassazione almeno nella prima fase. L’importante decisione, in attesa delle autorizzazioni, diviene operativa nell’autunno dell’ottantasei quando sulle facciate del teatro viene issato un cartello che annuncia alla città l’avvio delle opere di sistemazione. Fedeli alla tradizione e continuatori dell’opera di coloro che agli inizi del secolo scorso seppero dotare la città di un così insigne monumento, i palchettisti dimostrano di possedere forze ed energie necessarie tali da consentire la riapertura del Teatro. 129 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1988 É rinato il “Sociale” Si alza il sipario del Teatro di Como dopo anni di forzato silenzio per i lavori IL TEATRO RICONSEGNATO da “La Provincia” supplemento del 23 ottobre 1988 Mario Orlandoni Presidente della Società dei Palchettisti Ricordo l’assemblea della Società di Palchettisti del maggio 1984 che si era chiusa con la delibera di sospensione immediata e a tempo indeterminato di ogni attività teatrale; costituiva una risposta dura alla durissima, ancorchè legittima, decisione della Commissione provinciale di vigilanza che dettava una serie di adempimenti alla quale il Teatro avrebbe dovuto sottostare per riavere l’agibilità…… Ricordo ancora tutte le successive animate assemblee nel corso delle quali abbiamo conquistato la consapevolezza che il Teatro avrebbe dovuto fare tutto da sé e che a una radicale opera di adeguamento alle misure di sicurezza era indispensabile affiancare opere di abbellimento e di ammodernamento soprattutto tecnologiche. Ricordo il voto unanime dell’assemblea dell’aprile 1986 che ha autorizzato l’inizio lavori. Ricordo quella di due anni dopo che mi dava mandato di annunciare la riapertura del Teatro e la programmazione dell’intera stagione. Il filo della memoria ha saldato l’una all’altra tale tappe del tanto cammino percorso; il contrappunto di tante bellissime emozioni lo ha accompagnato. L’ultima la vivo oggi, riconsegnando il Teatro alla sua città. 130 Ricerca 1813-2013 1988 Il quotidiano Il 23 Ottobre 1988 il quotidiano comasco La Provincia ribadisce e sostiene che Il Sociale è il teatro che produce cultura ed è esempio di simbiosi tra pubblico e privato. Quando ci sono buoni progetti si possono ottenere grandi risultati. 131 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1988 Il programma dal libretto di presentazione della stagione operistica illustrato in copertina dall’artista - pittore comasco Giuliano Collina Stagione Lirica 1988 Concerto. Direttore: Carlo Maria Giulini. Orchestra Lirico-Sinfonica di Piacenza 1989 Recital di Katia Ricciarelli- pianista Vincenzo Scalera Concerto del pianista Sviatos Lav-Richter 1990 Recital di Raina Kabaivanska Iazz con Ornella Vanoni 1991 Concerto del tenore Carlo Bergonzi 1992 I solisti di Mosca 1994 1995 Recital di Gianni Morandi Concerto: violino Uto Ughi Concerto: Andrea Boccelli Danza: Luciana Savignano- Maximiliano Guerra 1999 Recital di Roberto Vecchioni 1999 (Dal libretto di presentazione della stagione 1990archivio Palchettisti) Con esemplare continuità di intenti i Palchettisti concludono in questa stagione il completo restauro del teatro. I lavoro per il rifacimento del manto di copertura sono già stati ultimati ed entro i primi tre mesi dell’anno venturo verranno tolti i ponteggi e anche le facciate laterali appariranno interamente rinnovate e riportate al loro antico splendore. 2001 Un primo passo per il cambiamento: una convenzione La Società dei Palchettisti del Teatro Sociale affida alla Società gestita da Gianmario Longoni la realizzazione della Stagione Lirica, la realizzazione e la conduzione della Stagione di Prosa, Varietà, Balletto e di ogni attività artistica. La Società si impegna di rispettare in toto i diritti di proprietà e di godimento dei Palchettisti e a sottoporre per l’approvazione del Consiglio Direttivo della Società dei Palchettisti il piano artistico delle Stagioni. La durata dell’incarico è stabilita a partire dalla stagione 2000/2001 e sino alla Stagione 2003/2004 compresa, rinnovabile in triennio in triennio. 132 Ricerca 2002 1813-2013 L’innovazione, la svolta Il Teatro Sociale diventa Teatro Sociale di Como- As.Li.Co. Da molti anni era tangibile l’esigenza di avere una buona Direzione Artistica rispondente ai tempi e portata avanti da specialisti capaci di dare qualità agli spettacoli. Il Primo Gennaio 2002 la gestione degli spettacoli e l’intera attività teatrale passa all’ Associazione Lirica Concertistica, As.Li.Co. di Milano. La Società dei Palchettisti conserva la proprietà dell’immobile ma l’As.Li.Co rileva la ragione sociale e si chiamerà Teatro Sociale di Como - As.Li.Co. Presidenti del Teatro Sociale As.Li.Co 2002 Bruno Dal Bon 2008 Carlo Perucchetti 2009 Barbara Minghetti Il Teatro Sociale di Como- As.Li.Co. e’ una realtà importantissima per la città di Como perché dà arte, mirando ad avvicinare sempre più il pubblico, soprattutto quello delle scuole, al mondo dell’opera. Il Teatro Sociale di Como- As.Li.Co. è aperto tutto l’anno. Oltre alle opere, ai concerti, alla prosa e alla danza, vengono gestite scuole che vanno dalla danza classica a quella moderna, dal flamenco al jazz. Si va da scuole di teatro a scuole di danza moderna, classica, jazz a Opera Kids, progetto di teatro musicale per la scuola per l’infanzia. Da laboratori a Opera.it che nascee con l’intento di avvicinare gli adolescenti all’opera lirica. Dal Festival “Como città della musica” al “Concorso per giovani cantanti lirici”, dall’“Orchestra 1813” all’“Orchestra da camera e sinfonica”, da “Opera Domani”, che riguarda la produzione delle stesse opere introdotte da percorsi didattici, a “Pocket Opera”, As.Li.Co fa parte del Circuito Lirico Lombardo e produce opere che circuivano nei più importanti teatri della lombardia: Como, Brescia, Cremona, Pavia, Bergamo. 2002 Concerto Straordinario a favore dell’A.I.R.C. Orchestra Filarmonica della Scala di Milano: Direttore Riccardo Muti 2004 Giugno/Settembre Prima fase di ristrutturazione del Teatro. I lavori hanno riguardato l’apparato scenico 2004-2005 Stagione Sinfonica con i maestri: Riccardo Chailly (nella foto) Christopher Hogwood - Paul Daniel- Vladimir Jurowski 30 Gennaio 2004 Uniti nel nome Como Città della Musica promuovono un Concerto Direttore e violino solista Dmitrij Sitkovetskij Il Teatro Sociale di Como-As.Li.Co. - Presidente Bruno Dal Bon la Fondazione Festival Autunno Musicale - Presidente Italo Gomez il Conservatorio G.Verdi - Direttore Luca Bassetto l’ Associazione Giosuè Carducci - Presidente Mario Orlandoni Nella presentazione Mario Orlandoni scrive: Questo concerto si propone come primo “Evento” del 2004: mai era successo, infatti che i quattro maggiori Enti di promozione musicale cittadina unissero le forze per apparire sotto la comune sigla Como Città della Musica. Questa disponibilità degli organizzatori sia il segnale di una svolta che annunci tempi nuovi, in grado di meglio coinvolgere e sollecitare i molti interessati alla cultura. 133 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Stagione 2005/06 Presentazione della Stagione Lirica Sono da sottolineare alcuni cambiamenti con la presentazione del libretto Stagione Notte 2005/06 che si possono sintetizzare nelle parole dell’ assessore alla cultura Edgardo Arosio: Un nuovo modo di guardare alla stagione e di proporla al pubblico in una teoria di appuntamenti affascinanti che promettono grandi incontri con la musica lirica e sinfonica, con la prosa della tradizione e con il teatro della ricerca… Lo sforzo e l’intelligenza insieme della programmazione sono evidenti, per il numero delle serate, con un incremento di tutti i settori, e per la loro bellezza. Dalla trilogia dedicata a Mozart programmata su tre anni, ai concerti di musica sinfonica in calendario per il secondo anno e rafforzati di numero. Anche alla prosa il Teatro Sociale dedica uno spazio di vero interesse culturale , con grande attenzione a percorsi qualificati e innovativi. 2005 Teatro Sociale: gli ultimi restauri all’interno Da dietro le quinte di Valeria Villa pag.15-19 19 L’avv. Enrico Cantoni , vice presidente del Consiglio Direttivo del Teatro Sociale “La Società dei Palchettisti del Teatro Sociale di Como prosegue nel suo progetto di restauro, aggiornamento tecnico e di adeguamento alle normative di sicurezza del teatro, con l’orgogliosa convinzione di consegnare alle future generazioni un monumento che resti il centro della cultura, della musica, del sapere della nostra città”. La dott. Valeria Villa, incaricata dei lavori di restauro e autrice dello stesso libro: “Il restauro è un’immaginabile viaggio della mente e dell’anima nel mondo sconfinato della conoscenza: non si tratta solo di passione, non sarebbe concepibile spendere una vita intera per un vezzo del genere: si tratta bensì di qualcosa che sconfina al di là del pensiero per toccare le vibranti corde dell’anima che giungono a liberare note dapprima confuse e occasionali che via via si coniugano in raffinate melodie”. Con questo spirito e volontà, il teatro fu sottoposto a restauri delicatissimi riguardanti: il palcoscenico__________la volta __________ gli stucchi _________le poltrone con risultati eccezionali. Il lavoro fu preceduto da tre mesi di progettazione, studi, ricerche dettagliate con documentazione “volta a ripercorrere l’evoluzione della struttura e dell’apparato decorativo. Tutto fu programmato con grande professionalità e documentato ufficialmente da un fotografo professionista il prima degli interventi, il durante e il dopo. 2006: dopo tre anni terminati i lavori di restauro Per l’inaugurazione vennero realizzati, a distanza di un giorno, due concerti diversissimi tra loro ma ugualmente importanti: 1 Concerto Straordinario di Inaugurazione con l’Orchestra e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Dirige Claus Peter Flor. Musiche di Maurice Ravel con Daphnis et Chloé. Musiche di Carl Orff con gli splendidi Carmina Burana. O fortuna- Velut luna- statu variabilis- semper crescis- aut decrescis.. 2 Concerto d’Inaugurazione con Ligabue. 19 L’avv. Enrico Cantoni collabora col teatro Sociale dal lontano 1960. Allora il Presidente era Giovanni Veronesi e l’avv. Cantoni era Cassiere. 134 Ricerca 2009 1813-2013 5 Novembre Al Sociale il grande Direttore d’Orchestra Riccardo Muti con Don Pasquale in forma di concerto con la sua Orchestra giovanile Luigi Cherubini a favore dell’associazione comasca Cometa che da più decenni accoglie e educa bambini e ragazzi. Dal Corriere della Sera 31 Marzo 2013 Intervistato da Aldo Cazzullo, il grande maestro delinea con poche ma significative parole la realtà odierna. Ci permette di apprezzarlo per la sua saggezza. Tra l’altro dice: Io sono profondamente grato al mio Paese. All’Italia devo tutto. Per questo mi fa male vederla così. E avverto la necessità di alzare la voce, per segnalare qualche pericolo e qualche opportunità. La cosa più importante è stata crescere in un’Italia piccola ma seria. Un Paese dalle radici poderose. Per questo oggi non ho difficoltà a stare accanto all’uomo più semplice della terra come alla regina Elisabetta…. Io mi sento profondamente italiano. L’Italia di oggi non sa più soffrire e non sa più sorridere. Ha smarrito non solo il senso degli enormi sacrifici dei padri, ma anche la loro gioia di vivere. Non voglio fare il laudator temporis acti, ho sempre detestato chi diceva: Ai miei tempi. Ma questo è un Paese malato, molto diverso da quello che sognavamo da ragazzi. Persino i profumi sembrano spariti. I profumi che uscivano dalle finestre d’estate, quando nelle case ancora si cucinava, e si rideva. Ora viviamo in una società grigia. L’Italia sembra aver tirato i remi in barca. Non crede più al futuro e in se stessa. Non si fida più di nessuno; e con qualche motivo. Ognuno è libero di seguire quel che ritiene giusto. Faccio notare però che noi abbiamo un’idea un po’ distorta, per cui si fa l’artista, mentre nella realtà si è artista. Essere artista non significa fare lo scapigliato, un po’ folle, con la barba e i baffi lunghi e le parole in libertà, sempre ad agitare le mani con violenza e a insultare gli interlocutori. Non pretendo che tutti debbano essere come Bach, solennemente seduto al suo organo a comporre opere da consegnare a Dio e all’umanità, concependo nelle pause un sacco di figli. Un modello di artista per me è Toscanini, uomo di grande semplicità, eleganza, coscienza civile. O come Verdi. Uomini per cui la forma è contenuto. 135 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 2010-2011 1813-2013 Stagione notte: BELLA ITALIA, AMATE SPONDE Dalla presentazione stagione notte Novità: I edizione di Opera.it con VIVA VERDI! Regia e conduzione: Francesco Micheli, Soprano: Monica Colonna. Pianoforte: Debora Chiantella Opera it ha l’obiettivo di abbattere i pregiudizi sull’opera e di suscitare l’interesse per il belcanto a partire da quegli elementi costitutivi che sono il punto di contatto con la contemporaneità. Un viaggio a tappe in un mondo ricco e inedito, antico e moderno, spaziando da Verdi a…Mina, alla scoperta dei miti del passato e della loro presenza ancora viva nel mondo di oggi. 2011-2012 Stagione notte: LE OMBRE DEGLI UOMINI Dalla presentazione stagione notte Domande, inquietudini, riflessioni terrene che appartengono all’umanità: sono le tematiche che faranno da filo conduttore a questa prossima stagione.. Concerto n.1, di Cajkovskij - sinfonia in re minore di Robert Schumamann. Pianista: Alexander Romanovsky. Ombre…nevrosi, suicidi tentati e commessi, lutti drammatici e separazioni, tradimenti ed amori proibiti, manicomi e denunce. Non poche le affinità biografiche dei due compositori qui accostati per il concerto conclusivo della stagione. Vite sospese, in perenne conflitto interiore, ma che hanno dato vita a dei capolavori. Come non esaltarsidell’incipit grandioso del Concerto n.1, composto da Cajkovskij nel 1874-75 per il pianista Rubistein (che tuttavia non volle eseguirlo!), eseguito qui con slancio e impareggiabile talento dal pianista russo Come rimanere impassibili di fronte alla sinfonia in re minore, uno dei vertici espressivi mai raggiunti dal compositore tedesco (Robert Schumamann), tra fremente vitalismo e intimo slancio romantico? 2012-2013 Stagione notte: LE ALI DELL’UOMO Dalla presentazione stagione notte Nella presentazione del programma della stagione Barbara Minghetti scrive: Amore, scienza, religione, natura, misticismo, amicizia - attraverso musica, danza e parola - ci accompagneranno alla scoperta di testi, artisti, immagini, pronti a parlarci, raccontarci e autarci nel nondo delle grandi questioni della vita.. Concerto: Metamorphosen. In memoriam Richard Strauss, Ralph Vaughan Williams, Max Bruch Il sottotitolo In memoriam allude, secondo alcuni, al lutto per la città di Monaco, devastata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Secondo altri, la matrice filosofica del titolo alluderebbe alla metamorfosi “rovesciata” della bestia in uomo, del divino in mondano, che la brutalità della guerra causa. Pervade nel resto del programma (Ralph Vaughan, Max Bruch) il tentativo di dare , all’uomo contemporaneo le ali per volare, per distaccarsi dal mondo, per ritrovare nel patrimonio del passato la verità di ciascuno. 2013-2014 Stagione notte: RICORRENZE Dalla presentazione stagione notte Opera domani, progetto per la produzione di opere liriche introdotte da percorsi didattici, celebra la ricorrenza verdiana con uno dei titoli più imponenti ed ambiziosi del repertorio del compositore, Aida, in cui tema della guerra, del trionfo e dell’amor patrio si intreccia al più intimo e drammatico tema di un amore impossibile. Ed è proprio questo che migliaia di bambini e ragazzi impareranno e canteranno insieme: l’accettazione del diverso, il coraggio di amare qualcuno a dispetto di ciò che il mondo intorno a noi ci impone. 136 Ricerca 1813-2013 IL CINEMA AL SOCIALE Al Teatro Sociale Lirica, ma anche Cinema 1907 Al Teatro Sociale la prima sala stabile per proiezioni cinematografiche di Como Da Como e la sua storia pag.255 Insieme alle grandi esposizioni continuano a tenersi le fiere annuali anch’esse occasione per diffondere i ritrovati della tecnica e per far apprezzare nuove forme di spettacolo. Proprio nelle fiere si afferma sul finire del XIX secolo il cinematografo, portato da esercenti ambulanti, dotati di rudimentali apparecchi montati su carrozzoni. La fiera di aprile a Como è particolarmente seguita e alcuni di questi pionieri del cinematografo vi si recano assiduamente, fino a quando nel 1907 verrà impiantata la prima sala stabile, attrezzata per le proiezioni, in un locale attiguo all’Arena, sul retro del Teatro Sociale. Da la Provincia 9 giugno 2013 Scrive Elena D’Ambrosio: Fu, infatti, a partire dall’ottobre 1927 che il Sociale, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dell’assemblea dei palchettisti, venne adibito a sala cinematografica, con opportuni interventi predisposti dall’Impresa Trotta che aveva assunto la gestione degli spettacoli cinematografici…Gli alti costi delle apparecchiature costituivano ancora un impedimento ad una più massiccia diffusione del cinema sonoro. Un ulteriore passo avanti per il teatro cittadino fu l’acquisto del nuovo apparecchio Movietone- Prevost. ..Il 23 gennaio 1931 il nuovo impianto fu inaugurato. Si legge in una relazione del 1932 Relazione ai Sigg. Palchettisti sulla gestione cinematografica al Teatro Sociale. Fasc. Biblioteca Comunale I relatori denunciano il comportamento del primo locatario del cinema Sociale, il sig. Trotta, il quale “poi assunse la gestione del Cressoni dallo stesso destinato a diventare il contraltare al Sociale col progetto d’ampliamento. Si è creato uno stato d’incompatibilità fra gli interessi del nostro Sociale e quelli del sig. Trotta. É noto che questo spettacolo al Sociale ha carattere sussidiario essendo destinato soltanto ad aumentare le disponibilità finanziarie, ad integrazione del contributo formato dai palchettisti onde assicurare la stagione lirica, quella che veramente risponde agli scopi artistici e culturali del Teatro. Ma questo spettacolo di cinema non può avere che vita precaria al Sociale per la conformazione stessa del teatro incapace di adattarsi alle nuove esigenze reclamate dalla introduzione del parlato. Quindi da un lato, inadeguatezza tecnica sempre progredente, dall’altro rendimento finanziario insufficiente. Ma la situazione si è ora sostanzialmente modificata in modo piuttosto allarmante, per effetto dell’ampliamento in corso del Teatro Cressoni, autentico colpo mancino tirato al Sociale. Neppure la ventilata trasformazione a grande galleria della quarta fila e del loggione del “Sociale” può essere sufficiente ad ovviare tale pericolo perché se questa modificazione risponde alle richieste dello spettacolo lirico, al quale è desiderabile che il nostro teatro possa rimanere sempre reservato, è meno interessante nei riguardi di quello cinematografico”. Accenno alla crisi economica e alla volontà di agire per il miglioramento della città Anche un eventuale ritorno ad un periodo di maggior prosperità non potrebbe nel caso nostro rimettere le cose allo stato di prima, e se pertanto, non si vuole giustamente rinunciare a questa fonte di entrate, il cui volume purtroppo minaccia ora il Sociale di assottigliarsi al punto di non essere sufficiente a coprire neanche il maggior deperimento del teatro, non resta che affrontare risolutamente la situazione. Ponendo il problema, nei suoi tempi definiti la costruzione cioè di un nuovo teatro da adibirsi precipuamente ad uso di cinema, varietà, o ad esecuzioni di musica orchestrale, costruito secondo i moderni dettami della tecnica cinematografica, capace di ampia disponibilità di posti, quale potrebbe essere quello già progettato da elevarsi sull’area sociale dell’Arena. L’assemblea abbia a prendere posizione a favore della costruzione del nuovo teatro all’Arena. 137 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Risoluzione che presenta carattere d’urgenza anche agli effetti della concorrenza e che consenta alla nostra Società di sistemare definitivamente il problema teatrale cittadino ad esclusivo suo beneficio procurandosi i mezzi per garantire una volta per sempre la possibilità della stagione lirica al Sociale premere eccessivamente sui palchettisti. Oltre a valorizzare il luogo dell’Arena con una costruzione che può essere eseguita in modo da rendere possibile l’utilizzazione della restante area da sistemarsi a teatro- giardino, siffatta soluzione avrebbe il merito di arricchire la nostra città di un nuovo ed elegante ambiente adatto anche per le esecuzioni di musica orchestrale e di promuovere la creazione di un centro di cultura musicale dal quale posano irradiare molte utili iniziative come la scuola corale, quella d’arco, ecc.. istituzioni indispensabili allo stesso suo funzionamento del Teatro delle quali si lamenta tuttora la mancanza e che tornerebbero a tutto decoro della nostra Como. Questo è quanto ci onoriamo di sottoporre ai Sigg. Palchettisti. I Relatori: Carlo Reina - Eugenio Rosasco - Attilio Strazza Le proiezioni cinematografiche, iniziate ai primi del Novecento, proseguirono abbastanza regolarmente fino alla seconda metà degli anni sessanta. Cessarono e ci fu un tentativo di ripresa. Nel 1992 la proprietà non rinnovò la concessione alla società milanese che curava la programmazione cinematografica ponendo così le premesse per un diverso utilizzo della struttura. Ma il Cinema non viene dimenticato. Nel 2011 nella Sala Pasta, con ingresso libero, alcune proiezioni a cura di Mario Bianchi Il Pianeta Proibito di Fred McLeod Wilcox (1956) Il Pranzo di Babette di Gabriel Axel (1987) Allonsanfan- Il Risorgimento a Villa Amalia di Erba. Di Paolo e Vittorio Taviani (1974) 2011 Il CINEMA IN CAMICIA ROSSA in Sala Pasta Da stagione notte 2010/11 Il cinema ha sempre messo in scena una vera e propria epopea garibaldina di cui l’eroe dei due mondi è indiscusso protagonista. Il cinema in camicia rossa antologizza alcuni momenti cinematografici di mitologia garibaldina, con uno sguardo rivolto da un lato alla vicenda dei Mille quale straordinario spaccato di storia sociale, dall’altro all’eroe nizzardo in tutto il suo rilievo personale. Sono cortometraggi restaurati a cura di Fondazione Cineteca Italiana, Milano. Cineteca Nazionale, Roma. I Mille 1912 Il Piccolo Garibaldino 1909 Il Cinema in Camicia Rossa 2007 Accompagnati da: musiche e pianoforte Francesca Badalini. Clarinetto Lydia Colona. Violino Marcello Salvioni. Violoncello Matteo Salvioni. 2013 IL CINEMA VA A TEATRO Per i lunedì del cinema Fellini Satyricon Vogliamo Vivere Una fragile Armonia The Rocky Horror Picture Show The Grandmaster Le Notti Bianche di Federico Fellini di Ernest Lubitsch di Yaron Ziberman di Jim Sharman di Wong Kar-Wai di Luchino Visconti Italia 1969 Stati Uniti 1942 Stati Uniti 2012 Gran Bretagna/Stati Uniti 1975 Hong Kong 2013 Italia 1957 138 Ricerca 1813-2013 LA PROSA AL SOCIALE Da La Provincia 23 ottobre 1988 Nell’Ottocento la prosa era emarginata dal trionfante melodramma. Il Sociale, teatro lirico per eccellenza, cominciò a dare spazio alla prosa solo nel 1834 e soltanto in funzione sussidiaria rispetto al teatro in musica.. La compagnia Salvini-Angiolini-Robotti, infatti, era un sodalizio di attori che presentava un repertorio di farse, passatempi, divertissements. Offriva la comica finale… 20 Gli spettacoli migliorarono con il passaggio da Como nel 1842 di Gustavo Modena , grande attore e grande 21 patriota, e nel 1874 di Luigi Bellotti Bon , maestro dell’arte recitativa italiana. Il nome illustre di Bellotti Bon è il segnale che qualcosa stava cambiando nel cartellone del Sociale. Pur senza abbandonare la tradizione della stagione lirica, la prosa conquista uno spazio crescente. Una stagione di prosa, per minuscola che fosse, non è mai mancata nemmeno negli anni in cui la programmazione era quasi interamente occupata dal cinema. Molte compagnie di giro, provenienti da Roma o dal meridione, in alcuni casi preferivano sostare nella città lariana prima di affrontare il debutto nella metropoli lombarda per una specie di collaudo del loro spettacolo. Erano gli anni d’oro del teatro di prosa dal primo al secondo Novecento. Dal 1902, anno della rinascita, incominciano ad arrivare le migliori compagnie come quella SuviniZerboni Sulla prosa scrive Angelo Luzzani in Ottanta anni di vita del Teatro Sociale: E’ inaugurato il 25 agosto 1813 con L’Adriano in Siria metastasiano. Si hanno notizie precise sugli spettacoli di prosa dal 1851 in poi. Venivano normalmente tenuti due periodi di recite nella Quaresima e nell’Autunno e gli spettacoli duravano da un mese a tre con cambiamento di programma ogni sera. Da: Arte-Letteratura-Società pag.152 In una sola memorabile stagione incantano gli spettatori le compagnie di Ermete Novelli, BertiMasi e Talli- Grammatica-Calabresi….tutto l’albo d’oro del teatro italiano apre le sue pagine al Sociale. Da Centocinquantanni di storiaTeatro Sociale e firmato La Direzione pag.15 Ricordiamo che negli ultimi trent’anni (dal 1933 al 1963) sfilarono al Sociale i più grandi attori e le più grandi attrici da Zucconi a Ruggeri, dalla Melato alla Grammatica, da Falconi a Gandusio, da Ricci a Benassi dalla Merlini alla Maltagliati, da Sarah Ferrati a Laura Adani, da Gasman a Calindri, a De Sica, a Govi, ai De Filippo, a Sergio Tofano e ancora da Paola Borboni alla Proclemer, alla Morelli, da Albertazzi a Stoppa, a Gino Cervi, a Tino Carraro, da Lilla Brignone a Enrico Maria Salerno, da Lauretta Masiero a Olga Villi... 20 Gustavo Modena, laureatosi in giurisprudenza preferì l’attività di attore teatrale. Partecipò ai moti risorgimentale del 1831 e aderì alla iovine Italia di Giuseppe Mazzini. Per questo dovette andare in esilio. Tornò nel Regno Lombardo-Veneto nel 1839. Costituì una propria compagnia Teatrale con cui iniziò una tournee di sette anni in diversi stati della futura Italia ai quali gli era consentito di accedere. Poi si dedicò prettamente alla politica. 21 Luigi Bellotti Bon , figlio di attori, aveva fatto esperienza anche nella Compagnia di Gustavo Modena. Fortemente impegnato nelle vicende politiche dell’Italia fu nel 1848 volontario tra gli studenti padovani .Nel 1873 sciolse la Compagnia e al suo posto ne formò tre. Era una novità. Dovette però rivolgersi all’’estero per procurarsi i testi. I costi eccessivi di tutto ciò lo portarono alla rovina. Da Wikipedia 139 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 L’Arena del Sociale Scrive Pier Luigi Ciapparelli in Dietro le quinte 2008.pag.39-40 L’originale scelta di aggiungere sul fronte posteriore dell’edificio l’arena a cielo aperto in diretto collegamento, negli elaborati di progetto, con la scena. E’ questa certamente una soluzione di particolare interesse per il modo in cui i due auditori vengono a innestarsi risolvendo anche il fronte posteriore dello stabile ovvero la scena per la cavea scoperta, e da riferire alla celebre arena milanese dovuta a Luigi Canonica. Da Vita teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto. 1982 pag.38 Al di là del palcoscenico compariva l’altra metà della complessa struttura, ossia l’arena che si presentava con una gradinata disposta a U. Tale soluzione architettonica rispondeva all’interesse del tempo per gli spettacoli acrobatici. Da: Centocinquantanni di vita. Il Teatro Sociale 1834: prima utilizzazione come Teatro diurno Si parla, nella cronaca del Rezzonico, di una prima utilizzazione dell’Arena. “A proseguire in Como il divertimento del Teatro si pensò di costruire un grandioso palco con scene, nell’arena del teatro verso il portico, denominandolo Teatro diurno dell’Arena per rappresentarvi nell’estate tragedie e commedie, però non tutti i giorni. Nei giorni festivi era affollatissima l’arena di gente, concorrendo volentieri per passare il tempo delle ore calde pomeridiane; terminata l’estate si distrusse il teatro e molti andavan ripetendo che anche i Comaschi ambiscono d’aver tutto l’anno dei divertimenti pubblici come gli hanno i milanesi nell’Anfiteatro della Stadera e nei Giardini pubblici”. 140 Ricerca 1813-2013 Spettacoli 24 dicembre 1832 Compagnia Al servizio di S.M. lo Schiach di Persia Da archivio Palchettisti teatro Sociale Da Il Teatro Sociale di Como nel corso del tempo pag.64-65 L’Arena considerato teatro diurno è protagonista di memorabili spettacoli durante la stagione estiva dal 1851 al 1882. Circa gli spettacoli equestri, la Società del Teatro stipula contratti con le compagnie interessate al maneggio dei cavalli. Per l’occasione l’Arena viene recintata con tela e steccati, si forma una pista, si innalzano i cartelli ed è previsto l’ingresso gratuito al medico e al direttore d’orchestra nonché al trattore e caffettiere in servizio come consuetudine. Carta da lettera intestata di alcune compagnie. 141 Dall’Archivio dei Palchettisti Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 142 Ricerca 143 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Una richiesta perché “venga accordato il locale ad uso Arena” 144 Ricerca Richiesta di chiarimenti.. 145 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Anche il Teatrino delle Marionette! 1873 146 Ricerca 1813-2013 Richiesta del “permesso di poter agire nell’Arena, posta dietro il Teatro, per rappresentazioni Equestri-Ginnastiche e Mimiche..” 1873 21 giugno 1874 Inviato l’Avviso-Invito alle Signore di Como alla serata TUTTE LE DONNE ALL’ARENA 147 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Con precisazioni economiche 1877 148 Ricerca 1813-2013 1899 Un gruppo di signori e signorine della città, desiderando dedicarsi all’esercizio salutare del loro tennis, intende impiantare il relativo campo da gioco. 149 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Teatro di Marionette Meccaniche All’epoca delle fiere e delle diligenze, il teatro di marionette portava una riproduzione ridotta, vivace, degli spettacoli dai grandi teatri cittadini copiati alla meglio in una prosa altisonante, con ingegnose mutazioni di quadri. Da: Treccani.it L’Italia nel 1800 fu la maggior cultrice di teatri di marionette, che passarono dal pieno sviluppo alla decadenza. Tra le compagnie italiane (circa 400) moltiplicatosi nella seconda metà dell’Ottocento, vi era quella dei Fratelli Prandi di Brescia che venne anche a Como e che disponeva di marionette meccaniche per circa 400 scenari dipinti da noti scenografi. 150 Ricerca 1813-2013 L’Arena Caratteristica singolare del progetto di Giuseppe Cusi fu la facciata meridionale che si apre su un anfiteatro-arena a cui funge da frons scenae. Questo aspetto conferisce al teatro la definizione di Siamese a causa delle due platee, una interna e una esterna. L’arena è nel progetto un luogo polifunzionale per spettacoli e otium. Infatti non mancano in quest’area zone verdi, boschetti e passeggi intorno alle gradinate. nel 1938 cambia e diventa… 151 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Una scatola in cemento armato Da Il teatro Sociale di Como nel corso del tempo 1988 pag.64 L’ing. Ponci al fine di realizzare un nuovo palcoscenico adagia all’antica facciata posteriore del Teatro “una scatola in cemento armato” che nasconde completamente e deturpa la già tanto manomessa idea del Cusi. Vengono spianate le gradinate e realizzate in un unico fronte inclinato verso il palcoscenico. Così lo spettatore si trova dinnanzi a strutture architettoniche quadrate e razionali che livellano, quasi appiattiscono, il molteplice gioco degli occhi avidi di particolari, dettagli e rilievi poetici. Questa superficie, capace di contenere 4000 persone, rimase così fino agli anni sessanta quando si pensò di livellare ulteriormente il terreno per adibirlo a parcheggio automobilistico. Le proiezioni cinematografiche, iniziate ai primi del Novecento, proseguirono abbastanza regolarmente fino alla seconda metà degli anni sessanta. Cessarono e ci fu un tentativo di ripresa. Nel 1992 la proprietà non rinnovò la concessione alla società milanese che curava la programmazione cinematografica ponendo così le premesse per un diverso utilizzo della struttura. 152 Ricerca La Facciata Sud del Teatro Così all’origine Così negli anni trenta Così oggi 153 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Da Monica Bellotti. Responsabile Ufficio Stampa e Promozione Teatro Sociale di Como As.Li.Co Progettazione architettonica: Arkham Project Nella primavera del 2009, aderendo all’iniziativa della Provincia di Como attraverso l’assessorato alla Cultura, Politiche per la tutela e valorizzazione dei beni architettonici ed artistici denominata “Ecolarius Diffondere la cultura dell’ambiente e del paesaggio tra lago e montagna”, era stato redatto il progetto definitivo per il recupero dell’area denominata Arena annessa al Teatro Sociale di Como che venne presentato ed accolto da Regione Lombardia all’interno del Programma Operativo di Competitività, per i Piani Integrati d’Area “ambiente, cultura, turismo”. Nell’estate del 2010 è stata abbattuta la struttura della torre scenica. Col progetto del Cusia caratteristica del luogo teatrale era il double face con l’interconnessione fra il palcoscenico coperto e l’area a cielo aperto grazie alle cinque ampie aperture al piede della facciata sud. L’obbiettivo dei lavori sarà quello di creare un polo che unisca e fondi nel “fare teatro” le nostre antiche abilità professionali mirando ad allestire all’interno dell’area comasca uno spazio dedicato sia a nuovi spettacoli (all’aperto e non) che, e questo è il sogno, a corsi di formazione alle arti (danza, recitazione, canto) come ai laboratori artigianali per la scenografia e per la sartoria teatrale. 154 Ricerca 1813-2013 “Oggi, in un momento di nuova popolarità dello spettacolo operistico, le traversie del teatro lirico, e in particolare dei piccoli teatri, costretti a combattere con interessi di mercato spesso troppo superiori alla loro forza contrattuale, sono a tutti note, e per il futuro le prospettive non sono migliori. Solo a patto di considerare il teatro come un servizio pubblico e la diffusione musicale come componente insostituibile della cultura e fonte di reale crescita civile sarà possibile conservare ed utilizzare in tutta la sua potenzialità questo grande patrimonio tramandatoci dalla passione culturale dei nostri padri”. Hanno scritto… Il Teatro Sociale attraverso le parole dei Presidenti 1992 Il Presidente Mario Orlandoni ..La Società dei Palchettisti vuole soprattutto ricordare che l’allestimento della stagione 1992 rappresenta un autentico atto di coraggio: il taglio delle sovvenzioni, il blocco delle erogazioni, l’insostenibile costo del denaro, il continuo inarrestabile lievitare di ogni tipo di onere hanno rappresentato una serie di ostacoli che ad una meditata riflessione sembrava del tutto insuperabile. Ma l’attaccamento ai valori della tradizione e l’orgoglio di rappresentare l’ultima cittadella a difesa di un mondo indissolubilmente legato al patrimonio di arte e di cultura nazionale hanno, sia pure a prezzo di un imponente impegno finanziario, spazzato ogni perplessità. Ancora una volta il Sociale apre la sua splendida sala ed accende tutte le sue luci augurando il migliore ascolto . 1997 Il Presidente Attilio Schiavetti …Quattro grandi titoli di sicura presa per dodici recite di cui quattro pomeridiane per consentire a un pubblico nuovo e non solo agli abbonati di avvicinarsi alla Lirica. E poi un mini festival per accostarsi meglio a Gounod, sul tema di Faust e del Diavolo, che si svolge in teatro e fuori, in vari luoghi della città coinvolgendo non solo i melomani ma anche i cittadini… La scelta del Teatro di aderire al Circuito Lirico Regionale senza con ciò appiattire la propria individualità e la peculiarità di essere il solo Teatro Lirico in cui proprietà e gestione sono privati. Lo sforzo per sostenere e consolidare l’orchesrtra Stabile di Como imponendola anche al di fuori delle mura cittadine nell’ambito del Circuito Lirico Regionale. E l’essere riusciti ad “esportare” credo per la prima volta, una nostra produzione: il Trovatore al Fraschini di Pavia!... 1999 Il Presidente Enrico Collina La prefazione di un volume deve essere un invito alla lettura. Quindi deve essere breve. Vorrei che fosse impaginata con tanti a capo, in modo da non dare l’impressione di qualcosa di pesante.. Ma soprattutto vorrei presentare questo libretto che è pur sempre il lavoro di qualcuno. Vi troverete, secondo tradizione, protagonista il teatro. Non soltanto le opere. La storia di un’opera nel teatro della nostra città è qualcosa che non potete trovare altrove, che pochi sono in grado di conoscere, che sono il sintomo e il segno di un reale interessamento, di un amore sincero a questa istituzione che ho l’onore di rappresentare. Il teatro, non mi stanco di dirlo, è dei palchettisti, e di questo sono fiero. Ma un teatro, per essere un grande teatro, ha bisogno soprattutto di un grande pubblico, di amici che ne conoscano la storia, perché è nella storia, nelle radici, che il teatro trova la sua linfa. Ha bisogno il teatro di giornalisti che siano capaci di essere critici e duri se necessario, entusiasti promotori se reputano che stiamo lavorando bene. Questo libretto, ma non soltanto questo, è stato fatto da pensare che voglio ringraziare perché hanno operato con questo spirito. 155 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 2000 Il Presidente Francesco Peronese: Abbiamo vissuto momenti nei quali le sorti della tradizione lirica nel nostro Teatro sono state in grave pericolo, a tal punto d indurci a nutrire serie preoccupazioni della sua prosecuzione. Ciò nonostante, l’amore per l’arte e la ferma volontà di cercare percorsi alternativi che, da una parte, tutelassero il patrimonio artistico del Teatro Sociale, dall’altra fornissero ossigeno per il superamento di difficoltà contingenti, hanno consentito di abbattere gli ostacoli e i contrasti, e di ripartire con rinnovata energia e vivo entusiasmo . 2001 Il Presidente Francesco Peronese Accade talvolta che a periodi relativamente calmi ne seguano altri densi di avvenimenti. Credo che mai prima d’ora il Teatro Sociale abbia dato segnali di tanta vivacità e vitalità. D’altronde, nella sua necessità di aggiornamento e di adattamento alle nuove realtà regolamentari e gestionali, ha fatto di necessità virtù, aprendosi al dialogo con realtà imprenditoriali specializzate del settore teatrale, ma di respiro più ampio, al fine di poter operare un salto di qualità, indispensabile per continuare ad essere annoverato fra i Teatri Lirici di Tradizione. Gli eventi futuri sapranno essere buoni giudici, consentendo di valutare la portata di questa coraggiosa scelta di apertura di nuove realtà, e di rifiuto di un’ostinata chiusura in se stessi, nell’attesa malinconica di un epilogo . 2002 L’innovazione, la svolta Il Presidente del “Teatro Sociale- As.Li.Co” Bruno Dal Bon Un grande teatro, sempre aperto per prove o recite, una programmazione eterogenea.. un teatro fatto di persone, di professionalità, di grandi artisti, di opportunità per i giovani debuttanti. Un teatro vivo..Un teatro che trascini la città verso orizzonti di fantasia e creatività, verso un’identità dove ritrovare il senso di una comunità.. Questo è il teatro che ho sempre sognato. Questo è il teatro che As.Li.Co. non ha mai avuto. Forse, con l’aiuto di tutti, questo potrà essere un giorno il Teatro Sociale di Como. Il nostro grande teatro. 2003 Il Presidente Bruno Dal Bon Lo sforzo, che il teatro Sociale di Como ha voluto profondere in questa Stagione Lirica 2003, non ha forse paragoni nella storia del nostro teatro. E questo perché mai come oggi crediamo di voler dare il nostro contributo nella difesa di questo patrimonio d’arte e degli uomini che ci hanno lasciato quei capolavori che in questa stagione, come mi auguro in quelle future, andremo a rappresentare. Quegli uomini come Puccini che pochi mesi prima di morire scrive da Viareggio questa lettera a Carlo Simoni: “Ho lavorato (a Turandot) quattro mesi accanitamente e sono quasi a termine; mi manca solo il duetto finale…Mi pare di aver “travagliato” bene, forse potrò sbagliarmi...Io ci ho messo in quest’opera tutta la mia anima.. 2004 Il Presidente Bruno Dal Bon In questi primi tre anni di gestione da parte di As.Li.Co. abbiamo inoltre consolidato il ruolo del Teatro Sociale di Como nell’ambito del Circuito Lirico Lombardo, ed abbiamo sviluppato una serie di relazioni internazionali che oltre a portarci in alcuni teatri d’opera stranieri con le nostre produzione (quest’anno in Francia e in Giappone9, stanno dando risultati importanti in termini di pubblico estero alle recite della Stagione Lirica. 2005 Il Presidente Bruno Dal Bon Un teatro necessario. Con la stagione 2005/06 abbiamo voluto molto. Innanzitutto un teatro che offrisse ciò che non si trova al bar, in televisione, al cinema, dagli amici o davanti ad un monitor. Poi volevamo un teatro che considerasse il pubblico il problema più difficile ed urgente da affrontare. Senza la preoccupazione di doverlo corteggiare troppo o di doverne cercare uno nuovo o vecchio, uno impegnato o troppo distratto, ma con la voglia di attenderlo con impazienza sulla soglia del teatro. Quel pubblico che “assiste” con gli occhi e con il desiderio di condividere con il palcoscenico quella serata, quel pubblico senza il quale a teatro non vi è nè scopo nè senso e poi ancora un teatro notturno, un teatro dove smussare i confini tra i generi al punto da non farli riconoscere… Per una volta abbiamo provato ad immaginarci un “teatro necessario”. 156 Ricerca 1813-2013 2006 Il Presidente Bruno Dal Bon Già, il tempo passa. Il tempo a teatro si dilata esi comprime, dettato dal ritmo delle battute degli attori, scandito dalla bacchetta di un direttore d’orchestra, accelerato dai passi di un ballerino. E il tempo è passato anche al Sociale. Un tempo fisico, materico, che negli anni ha scurito gli affreschi, spento gli ori, sporcato gli stucchi, tarlato i legni… Finalmente, dopo tre anni di lavori, voluti e sostenuti dalla Società dei Palchettisti, il Teatro ha compiuto la sua metamorfosi, ha scrostato da sé polveri e crepe, tornando a rilucere, pronto ad accogliere le notti della nuova stagione 2006/07. 2010 Il Presidente Barbara Minghetti Il 10 marzo 1821Il Teatro Sociale si interroga sul proprio passato, in compagnia degli autori e attori di ieri e di scoppiò un’insurezzione in Piemonte..Fu l’inizio del riscatto nazionale… 150 anni dopo, il teatro Sociale si interroga sul proprio passato, in compagnia degli autori e attori di ieri e di oggi. Per aprire una piccola finestra sulla Storia, ma attraverso gli occhi sinceri dell’arte. Per porre interrogativi, rivelare, confutare, comprendere, provocare, onorare, ricordare, in cerca “dell’antica virtù” manzoniana. Ma soprattutto in cerca di un’identità individuale e collettiva, di una libertà fisica e spirituale… La nostra, perciò, è una stagione di sinapsi, ovvero di connessioni, contatti, relazioni, incontri e - perché no- anche di scontri. Sinapsi ardite e peregrine, a volte, in cui le arti si confondono. Un concerto per archi o un racconto di Collodi si trasforma in un passo di danza, un musical è gemellato ad una mostra pittorica, un magistrato si camuffa in un attore…Sinapsi spazio- temporali: da Como a Torino, da Verdi a Mina, dal teatro al salotto di casa, da una cucina ad un palcoscenico.. Sinapsi dell’anima in cui collidono mente e corpo, luce e buio, giorno e notte… 2013 Il Presidente Barbara Minghetti Ricorrenze. Tanti anniversari questa stagione. 200 anni del Teatro Sociale, ma anche 200 anni dalla nascita di Wagner e Verdi, 200 anni dalla prima recita di Tancredi, 10 anni dalla scomparsa del grande Gaber, 30 anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo, 40 anni di attività di Treves, 60 anni dalla morte di Prokof’ev Ed altri ancora… Per guardare ai prossimi anni è giusto guardare anche a quelli passati. Un teatro fatto di persone, per le persone e con le persone. Solo insieme, con la poesia e la magia della cultura possiamo sorridere e piangere e sconfiggere le difficoltà. Con il teatro e la musica, come dice Aristofane possiamo, più che salvarci, che sembra parola eccessiva, vivere meglio. Nel teatro/casa che è di tutti. 2013 Il Presidente dei Palchettisti Francesco Peronese Se potessero tornare in vita i nobili comaschi che due secoli fa hanno realizzato in poco più di due anni il nostro Teatro credo che sarebbero soddisfatti, e forse anche fieri, dell’impegno dei loro discendenti nell’aver conservato e tenuto in vita il patrimonio architettonico, artistico e culturale che ci hanno tramandato… È mia convinzione che i Palchettisti e l’intera città i Como, grazie anche alla professionalità ed all’impegno dell’As.Li.Co, sono stati e sono ampliamente ripagati di tutti gli sforzi profusi per conservare e migliorare il patrimonio artistico e culturale loro trasmesso. Attenti però a non abbassare la tensione e a non lasciar languire l’entusiasmo. Il bicentenario che stiamo celebrando dovrà costituire sì il punto di arrivo, ma anche un punto di partenza per raggiungere altri ambiziosi obiettivi. Penso alll’evento di portata mondiale che tra non molto non solo la città di Milano, ma anche l’intera Lombardia e l’intera Italia si sta acingendo a vivere: Expo 2015. Sarà una occasione unica a cui non possiamo permetterci il lusso di non dare il nostro contributo, anche se minimo, e dalla quale non possiamo non farci coinvolgere… 157 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1813-2013 Auguri a Giuseppe Verdi e a Richard Wagner Giuseppe Verdi Richard Wagner Da Il Corriere della Sera del 10 Ottobre 2012 di Valerio Cappelli. Pappano, lezione di musica con gli “avversari silenziosi.” Il direttore d’orchestra, maestro Antonio Pappano a colloquio con Giovanni Bietti Verdi e Wagner non si scrissero mai, non si incontrarono mai, né si cercarono. Ma tutti e due incarnarono un’idea di popolo e nazione. Stiamo parlando di un’epoca dove il teatro lirico faceva parte della società e dove esisteva un legame tra quello che si vedeva sul palco e la vita delle persone. Da giovane, Verdi era lontano dalla politica, al contrario di Wagner che cercava una nuova società. Per modernizzare il linguaggio Wagner si serve della mitologia e del mondo pagano. Verdi è più diretto, lui si confronta con i grandi temi: Chiesa-Stato, Padre-Figlio, Famiglia-Dovere, Popolo-Potere 158 Ricerca 1813-2013 1813-2013 Auguri al Teatro Sociale Carmina Burana Di Carl Orff 28- 29 giugno All’Arena un concerto di grande suggestione musicale e teatrale. Il Progetto per la città e con la città Da As.Li.Co. Il Nuovo Un’opportunità di crescita artistica e sociale. Un occasione per aprire il teatro alla città, accogliendo la comunità …Una reale opportunità per condividere un progetto a lungo termine, che coinvolga amatori e professionisti, docenti e discenti, ragazzi ed adulti, impegnati in discipline, arti e mestieri diversi. 159 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Chi partecipa I cittadini di Como e provincia: chiunque abbia abbandonato lo studio dello strumento, del canto o della recitazione e della danza, chiunque voglia cimentarsi. Gli studenti della realtà pedagogiche musicali e tecnico-artistiche della città. Gli artisti professionisti selezionati da As.Li.Co. attraverso il concorso per giovani cantanti lirici d’Europa. Cardine del progetto I laboratori (orchestra- Coro- Danza)necessari per la preparazione graduale delle masse artistiche da integrare nella produzione alle masse professionali /100 per il coro, 50 danzatori, 70 per l’orchestra). 200.Com CARMINA BURANA Cantiones profanae di Carlo Orff Direttore: Carlos Chamorro Regia e coreografia: Mauro Astolfi Light designer: Marco Policastro Soprano: Sofia Mchedlishvili Tenore: Lu Yuan Baritono: Choi Byunghyuk Danzatori solisti: Spellbound Contemporary Ballet Maestri del Coro: Antonio Eros Negri- Mario Moretti Maestri del Coro voci bianche: Michelangelo Gabrielli Coro, Orchestra, Danzatori e Coro di voci bianche 200.Com con: Coro Città di Como Orchestra 1813 Orchestra Vivaldi Coro voci bianche del Teatro Sociale di Como Coro voci bianche del Conservatorio di Como Coro voci bianche Scuola media M.Buonarroti di Olgiate Comasco In collaborazione con il Conservatorio di Como. Lab 200.Com Antonio Eros Negri (Coro) Mario Moretti (Coro) Mariagrazie Mercaldo (Coro e Coro voci bianche) Lidia Basterrechea (Coro voci bianche) Armando Calvia (Coro voci bianche) Arianna Bracciali (Danza moderna) Simonetta Schiavetti Manara (Danza classica) Francesca Romano (Consapevolezza corporea). Violino: Sara Sternieri- Sofia Villanueva- Federico Silvestro Viola: Ruxandra Stefan- Giorgio Musio Violoncello: Valentina Giacosa Contrabbasso: Giacomo Masseroli Flauto: Giulia Carlutti Oboe: Chiara Telleri Clarinetto: Marino Delgrado Rivilla Fagotto: Angelo Russo Corno e tromba: Ivan Zaffaroni Musica d’insieme per fiati: Pierangelo Gelmini Pianoforte:Federica Falasconi Percussione: Paolo Pasqualin 160 Ricerca 1813-2013 Carla Moreni (Storia della musica) Anna Cavaliere (Sartoria) Antonio Iavazzo (Sartoria) Maestro preparatore Orchestra Vivaldi: Lorenzo Passerini Orchestra 200.Com Violini I : Federico Silvestro, Chiara Spagnolo, Maria Pia Abate, Stefania Mazzitelli, Juliane Reiss, Roberto Morandin, Tommaso Belli, Saverio Paduano, Elena Imparato, Emma Arizza, Federico Ceppetelli, Sofia Manvati, Lucia Lago, Davide Scognamiglio, Darina vasileva, Irene Santo. Violini II: Matteo Colombo, Federica Fersini, Laliltha Del Parente, Tommaso Napoli, Emanuele Simonelli, Luca Giovanni Sala, Elisa Francese, Laura Bernasconi, Annalisa Ligorio, Sebastiano Dal Sasso, Emanuele Simonelli, Lorenzo De Vita, Gloria Scalco, Marta Perlini, Luca Redaelli, Lorenzo Miglietta, Ottavia Viole: Giorgio Musio, Francesca Turcato, Federica Andreoli, Clara Belladone, Cecilia Aliffi, Paolo Venturini, Elena Allevi, Giulia Sandoli, Valeria Hiraldo. Violoncelli: Luca Bacelli, Valentina Giacosa, Davide Donati, Valentina Sgarbossa, Riccardo Marelli, Micol Zamburlini. Contrabbassi: Giacomo Masseroli, Paolo Guglielmetti, Paolo Bogno, Guido Bergliaffa, Claudio Riva. Flauti e Ottavino: Giulia Carlutti, Sofia Panzeri, Massimiliano Ferrara, Benedetta Losa, Antonella Di Pasquale, Manuela Cattaneo, Camilla Tosetti. Oboe e Corno Inglese: Chiara Telleri, Paola Scotti, Piergiorgio Ratti, Edmondo Canonico. Clarinetti, Piccolo e Clarinetto Basso: Marino Delgrado Rivilla, Angelo Bassi, Lorenzo De Carlo, Emanuele Discacciati, Monica Ballestrini, Paola Colombini. Fagotti e Controfagotto: Angelo Russo, Federica Zanoni, Luca Barchi, Carlotta Guffanti, Serena Sorbera. Corni: Ivan Zaffaroni, Sara Pozzi, Alessandro Mauri, Maria Lietti, Andrea Colombo. Trombe: Guido Guidarelli, Silvio Cafaro, Adriana Doneda, Fabio Beltramini, Eugenio Pizzagalli. Tromboni e Tuba: Lorenzo Passerini, Stefano Perini, Francesco Parini, Gionata Villaggi. Pianoforti e Celesta: Francesco Paganini, Viola Cartoni, Beatrice Lupi. Timpani: Andrea Scarpa. Percussioni: Viola Fai, Stefano Marinucci, Lorenzo Orsenigo, Alessandro Pontiggia, Mauro Salvador, Francesca Sgarbossa, Alessio Trovò, Clara Zucchetti. Coro 200.Com Soprani I : Loredana Bistoletti Kehdi, Marta Bollati, Beatrice Botta, Alessandra Bragagnini, Chiara Bratos, Enrica Brenna, Lara Busato, Franca Campisi, Chantal Cereghetti, Michela Cerutti, Gabriella Cicognani, Alessandra Corno, Monica Costantini, Gabriella Damiani, Maryke De Deugd, Francesca Falasca, Anna Fasana, Elena Fumagalli, Paola Gervasini, Maria Chiara Guerrisi, Giovanna Larghi, Vittoria Francesca Maino, Maria Luisa Migazzi, Daniela Mottola, Emanuela Nardese, Elena Noviello, Roberta Ortelli, Sofia Pensotti, Melissa Perucci, Alessandra Petronio, Federica Piatto, Catherine Pugsley, Veronica Romanò, Elisa Santososso, Letizia Scala, Francesca Schiavone, Suzanne Schumacher, Marina Stoppa, Silvia Tettamanti, Vanessa Ticozzi, Paola Urso, Daniela Vergani, Laura Villa, Giulia Vitelli, Alessia Zappa. Soprani II: Renata Albonico, Renata Aliverti, Cristina Allevi, Emanuela Badi, Monica Bardellotto, Miriam Bonanno, Miriam Bottari, Eva Brandel, Cristina Bridi, Flora Silvana Brizzi, Barbara Caimi, Maria Angela Cairoli, Margherita Canepa, Maria Antonia Castelli, Elena Ester Cattaneo, Caterina Cavadini, Ludovica Cenacchi, Antonella Cobianco, Monica Dozio, Tania Fiorenza Ferloni, Gigliola Foglia, Maddalena Fusi, Elisa Galimberti, Isabella Gemelli, Francesca Giannella, Anna Gottschalk, Gabriella La Grotta, Silvia Lorusso, Teresa Magretti, Anna Paola Manfredi, Dalila Maniaci, Paola Mascolo, Marzia Mauri, Cristina Merlini, Morena Milesi, Michela Napoletano Manvati, Rossella Ornaghi, Elisa Palladino, Alida Paternostro, Cristina Petitto, Emma Piastra, Laura Pugliese, Maria Pupino, Tiziana Pusterla, Wania Reclari, Elisa Ronchetti, Laura Sacchetti, Anna Sannino, Antonella Selva, Chiara Selvini, Francesca Sirtori, Livia Sirtori, Bruna Tropeano, Dolores Vago, Lotten Widegren. Contralti I: Mariagrazia Bellafiore, Rosanna Bernasconi, Laura Maria Capra, Gabriella Carpani, Cecilia Castelli, Pina Cavallaro, Piera Di Donato, Ester Fariello, Maria Giovanna Ferloni, Carmen Ferreri, Silvia Filipponi, Gabriella Foti, Antonella Fumagalli, Maria Galliani, Debora Gaffuri, Silvia Garone, Rosy Genduso, Angela Lemma, Giovanna Lomazzi, Carla Maccioni, Anna Messina, Rosa Alba Miceli, Angela Molinari, Maria Grazia Mondadori, Chiara Morganti, Nadia Parachini, Emilia Pavesi, Michela Pedraglio, Benedetta Re, Mariapia Rosso, Marcella Rupcich, Livia Santini, Laura Sferlazzo, Cristina Solcà, Sarah Sternjakob, Maddalena Terragni, Carla Terraneo, Patrizia Urso, Daniela Valsecchi, Carmen Varrone, Maddalena Vendramin, Simonetta Vittori, Barbara Vogt, Elke Teodori Zoller. Contralti II: Michela Abinti, Lucia Arcani, Monica Belloni, Ania Bernas Poggiati, Franca Bertarini, Maririta Berti, Maria Giovanna Borghi, Mariadele Castelletti, Daniela Cordivani, Annamaria Croci, Raffaella De Rosa, Silvia De Toma, Flora Di Miero, Annalisa Galliano, Donatella Giangreco, Flavia Gianola, Francesca Liveriero Lavelli, Laura Lozej, Latifa Heidy Martin, Laura Mascolo, 161 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Alessandra Mattucci, Laura Mauri, Susanna Morgutti, Amalia Onnis, Giovannella Onnis, Lucia Riva, Ursula Satta, Anna Scarrone, Luciana Schnyder, Eleonora Villa. Tenori I : Sergio Aureli, Enrico Bonfanti, Raffaello Caccia, Franco Castellana, Marcello Colombo, Nicola D’Avino, Nicola Ghezzi, Nicola Liboni, Alessandro Mundula, Stefano Parisi, Andrea Pellegrini, Edoardo Perlasca, Christian Pfeiffer, Roberto Todeschini. Tenori II : Mario Arrighi, Giuliano Balzaretti, Angelo Banfi, Ivan Bellini, Francesco Benzoni, Fabio Bianchi, Francesco Camagna, Camillo Cannataro, Daniele Cereghini, Paolo Cerri, Franco De Rose, Claudio Fusi, Marco Galimberti, Mirco Mantovani, Pierluigi Marelli, Francesco Mentasti, Fabio Pastore, Giovanni Pizzi, Filippo Speranza, Giovanni Vegeto. Baritoni: Stefano Anzani, Giorgio Bianchi, Alfredo Buonavita, Enrico Butti, Mario Cairoli, Piero Camporini, Kishore Candio, Giuseppe Colucci, Arturo D’Argenio, Dante Dal Vecchio, Giordano Di Luca, Giuseppe Di Mauro, Luca Fasola, Arturo Florian, Stefano Furger, Andrea Giordano, Emilio Lanzetti, Alfredo Mortera, Massimo Olivieri, Paolo Sala, Angelo Sampietro, Diego Schittehatte, Gianni Silva, Giuseppe Somaini, Mario Stella, Massimo Tettamanti. Bassi: Paolo Andreatta, Erminio Baserga, Roberto Biondi, Jacopo Capucci, Luca Cairoli, Marco Casartelli, Gabriele Cimadoro, Michele Dargenio, Giuseppe Ferrara, Gianfilippo Galvagni, Marco Gusmeo, Alessandro Levrini, Tito Lucchina, Paolo Martello, Enrico Mascetti, Romano Meroni, Francesco Moscatelli, Michele Nicastro, Paolo Seneca, Paolo Sottocasa, Paolo Targa, Carlo Tetta manti, Andrea Torre, Gaspar Torriero, Giole Villa, Luigi Villa, Giuseppe Violante, Idalgo Visconti. Corpo Di Ballo 200.Com Chiara Angelini, Sofia Barbiero, Silvia Caspani, Alessandra Chirulli, Alessia Conenna, Maria Cossu, Silvia Galletti, Stefania Garbagnati, Gemma Giussani, Valentina Gobbato, Mario Laterza, Virginia Mascarella, Gaia Mattioli, Giuliana Mele, Marianna Ombrosi, Michelangelo Puglisi, Karin Quadranti, Giulia Rossoni, Giorgiaperla Salerno, Ilaria Scaramella, Roberta Sorso, Giacomo Todeschi, Martina Tomasini, Rosalba Vespa. Coro Voci Bianche 200.Com Chiara Alessi, Greta Arrigo, Flavia Astori, Linda Astori, Letizia Barera, Nicol Maria Bassi, Zoele Battaglia, Chiara Begarelli, Francesca Beretta, Giulia Bianchi, Aicha Bianchi, Eleonora Binda, Isabella Binda, Alessia Bomba, Chiara Boselli, Anna Bottani, Elisa Cammarata, Giacomo Cappi, Clara Carta, Sara Castelli, Alice Castracane, Zoe Castracane, Cristina Cavallaro, Clara Alice Cavalleretti, Dafne Colombo, Marzia Costa, Elisabetta Dal Sasso, Edoardo Della Rossa, Valeria Di Micco, Matteo El Khoury, Carlo Ferrara, Duccio Ferrario, Neri Ferrario, Gaia Fossati, Elisabetta Gatti, Federica Girola, Lucilla Giusti, Luca Gorla, Giada Luna Granata, Arianna Graziani, Gabriele Loppolo, Rachele Latorraca, Silvia Lazzarotto, Irene Lembo, Ludovica Maci, Davide Maira, Sofia Mancuso, Beatrice Manvati, Guido Mariano, Anita Mazzoli, Elena Mazzulla, Chiara Mingarelli, Alice Mione, Mehala Moretti, Cristina Molinelli, Sarina Molinelli, Asja Mosconi, Elena Neri, Sara Paggi, Alessandra Parotelli, Greta Pisano, Fabiola Ponzin, Arianna Guinn, Ginevra Readaelli, Vittoria Ginevra Sidoti, Rachele Sordelli, Lucrezia Sottocasa, Megan Tagliarini, Greis Tati, Marco Tettamanti, Camilla Todeschini, Lorenzo Trombetta, Federico Tronci, Tommaso Tronci, Lorenzo Turolla, Carlotta Villa, Giovanni Violante, Valentina Volo, Irene Zanetti, Caterina Cecilia Ziparo. 162 Ricerca Carmina Burana 1813-2013 Musiche di Carl Orff Parliamone… Perché questa scelta? Dal palcoscenico del Teatro Sociale 15 gennaio 2013 Barbara Minghetti, presidente del Teatro Sociale As.Li.Co, dice: Carmina Burana ben si presta alle celebrazioni del 2013, per ragioni artistiche, produttive e di forte richiamo del pubblico; è una composizione monumentale, la cui celebrità è indiscussa e che prevede il coinvolgimento di imponenti masse artistiche-coro,orchestra,mimi e ballerini - nonché una rappresentazione “scenica”. Ci piaceva l’ idea di unire la parte comasca a un parte internazionale ed è per questo che avremmo il coreografo Mauro Astolfi e il direttore spagnolo, Carlos Chamorro. Ci sarà il coro città di Como con il maestro Moretti, che si unirà al coro che chiameremo dei Carmina Burana, e a quello delle voci bianche del Teatro Sociale con la partecipazione delle scuole di Como. Non so quanti saremo. Ogni giorno aumentiamo. E’ una grande emozione. E’una faccia della città importante che denota una grande voglia di mettersi in gioco, di partecipare e una grande voglia di far musica insieme. É una cosa in cui crediamo molto. Dal palcoscenico del Teatro Sociale, 15 gennaio 2013 Carla Moreni, critico musicale del “Sole 24 Ore”, dice: Conosciamoli, raccontiamoci un po’ la storia dei Carmina Burana. Carmina? vuol dire poesie, canti. Burana? Bura, è un termine del tardo latino che stava per indicare un tipo di tessuto spesso, ruvido, semplice, marrone, bruno. Bura era l’abito che indossavano i monaci, era spoglio per indicare la vita ascetica, monacale. Da qui Carmina Burana = Canti dei monaci. Coloro che scrivevano i Carmina Burana non erano monaci a tutto tondo, si disse poi che erano in realtà goliardi. Chi erano i goliardi? Che storie intricate dietro a queste poesie! Andando indietro, quando la chiesa si sta cercando di dare una organizzazione solida con regole severe non tutti ubbidiscono e quelli che disubbidiscono spesso sono anche delle persone con profondità di pensiero, spessore, non semplicemente dei ribelli: sono persone che la pensano diversamente. Tra essi c’è il francese Pietro Abelardo, grande scrittore, pensatore, filosofo noto per la sua relazione con la giovanissima Eloisa. Abelardo viene stigmatizzato come non allineato alle nuove regole che si dà la Chiesa e quindi qualcuno dice che lui è come Golia (Davide il bravo, Golia il cattivo) Coloro che seguono il pensiero di Abelardo sono i seguaci di Golia, quindi i goliardi. Essi sono considerati da alcuni come quelli che danno della vita una lettura che non è quella ortodossa, cioè quella che vuole la Chiesa, da altri coloro che seguono il puro piacere. In generale Carmina Burana sono un insieme di testi, poesie, scritti in tardo latino con dei contenuti che non fanno parte del linguaggio e della lezione della chiesa. I monaci, coloro che portavano la bura, non sempre erano religiosi spesso erano giovani di buona famiglia che per essere più colti frequentavano queste scuole della chiesa che li obbligava a prendere gli Ordini Minori. Si tagliavano i capelli, indossavano la bura ma non necessariamente dovevano mantenersi scapoli. Avevano dei vantaggi: non pagavano le tasse, non venivano processati e godevano di una certa libertà di spostamento. Erano clerici chiamati quindi clerici vagantes. Godevano dei piaceri della vita, erano figure colte, sapevano scrivere, sapevano il latino e guardavano la chiesa con occhio critico. Ci lasciano queste poesie spesse accompagnate dalla musica, usano il latino non classico ma lingua con ritmo molto scandito, serrato, molto diverso dalla poesia del tempo, una lingua contaminata tutta nuova che prende parole dal francese, dal tedesco e che è interessante perchè oltre a scardinare la metrica del latino classico tratta dei contenuti che fino ad allora non si erano mai sentiti. 163 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Come ci sono arrivate queste poesie? Carmina Burana, raccolti in un convento benedettino nella bassa Baviera e costituiti da una ricchissima collezione di libri, viene portata a Monaco dove uno studioso affascinato da queste 300 pergamene del 1000-1200 le cataloga, le ordina, dà un nome e le lascia lì. Siamo nel 1830-40. E lì sarebbero rimaste se non fosse arrivato Carl Orff. Chi è Carl Orff? Carl Orff, compositore nato e morto a Monaco, è un ragazzo di grande talento. Con quella che diventerà sua moglie decidono di trasformare il metodo di insegnamento della musica per bambini. La loro è una tecnica rivoluzionaria perché unisce allo studio della musica non tanto il solfeggio parlato con il movimento della manina ma parte dalla ritmica di base e arriva poi al solfeggio. Si impara la musica in modo istintivo e i risultati sono gratificanti. Carl Orff, un antiromantico appassionato di musica antica, ristudia Claudio Monteverdi e gli italiani del periodo rinascimentale. Arriva alla raccolta dei Carmina Burana. Li legge, ne sceglie 26, li compone secondo una sorta di spettacolo teatrale: prologo, tre atti. Li fa eseguire a Francoforte nel 1937. E’ un successo clamoroso. Perché hanno successo? Perché se ne appropria il partito nazzista che vede nei Carmina, non se ne capisce perché, un esempio di quella che è la nuova musica della razza ariana. Diventa come un manifesto. Per questa ragione, dopo la guerra, rimangono censurati per alcuni anni. Noi oggi possiamo vedere con occhi disincantati, riscoprire le radici, vedere la storia antica: essi appartengono alla nostra cultura, vedi monastero, vedi latino, vedi cultura del vino, del piacere di cantare amore in un determinato modo. Hanno una struttura semplice che mette in primo piano l’elemento percussivo, ritmico. E’ una specie di scrittura bianca lontana dal linguaggio tonale tradizionale: in certi momenti sembra di essere in chiesa e sentire i canti gregoriani, in altri momenti sembra di essere legati alla terra per le percussioni. I Carmina Burana sono apparentemente semplici, facili da ascoltare. Le parti corali soprattutto sono composite, raffinate. Quanta attenzione ci vuole! Oltre all’aspetto musicale c’è quello linguistico. Bisogna cantare in un latino che non è quello classico non è italiano, vi sono parole strane. Voi, essendo lingua italiana, pronuncerete la parola più vicino a quella d’origine. L’altro aspetto è identificare il colore che Orff vuole. Non è tutto gridato anzi ci sono dei momenti con un crescendo straordinario in cui si deve imparare a cantare pianissimo per poi arrivare al grande fortissimo.E’ un bel esempio di musica corale, ogni voce è importante. Ogni Carmina ha una sua storia. In taberna vi è un ritmo incalzante ma non è da ubriachi, è molto severo. Altri sono invece molto delicati e cantano l’amore, la bellezza della primavera che nasce. Questa chiara presentazione viene conclusa da Carla Moreni con una riflessione: Forse in questo tempo nostro siamo un pò come degli uomini del medioevo, che non avevano tante certezze, mettevano la fortuna al centro della vita fatta scandita da troppe regole e con un unico piacere, quello della poesia. Il Rinascimento, che venne poi, metteva al centro della vita la ragione, l’uomo che può, che deve cambiare le cose. Cosa ci lascerà quest’esperienza? Per prima cosa dice che in tutti ci sarà il piacere di aver conosciuto tale autore, di aver avuto il piacere di cantare insieme, di “rispolverare” il latino e termina con dicendo: Chissa! Anche per noi, se saremo vicini alla sensibilità degli uomini del Medioevo, per i nostri figli, per i nostri nipoti, arriverà il Rinascimento. 164 Ricerca Seconda Parte Le opere e gli artisti nel tempo Romano Pozzana Capomaschera del Teatro Foto max&douglas 165 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1813-2013 1813 1814 1815 1816 1817 1818 1819 1820 1821 1822 1823 1824 1825 1826 1827 1828 1829 1830 1831 1832 1841 1842 1833 1834 1835 1836 1837 1838 1839 1840 1843 1844 1845 1846 1847 1848 1849 1850 1851 1852 1853 1854 1855 1856 1857 1858 1859 1860 1861 1862 1863 1864 1865 1866 1867 1868 1869 1870 1871 1872 1873 1874 1875 1876 1877 1878 1879 1880 1881 1882 1883 1884 1885 1886 1887 1888 1889 1890 1891 1892 1893 1894 1895 1896 1897 1898 1899 1900 1901 1902 1904 1905 1906 1907 1908 1909 1910 1911 1912 1903 166 Ricerca 1813-2013 1913 1914 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921 1922 1923 1924 1925 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 1940 1941 1942 1943 1944 1945 1946 1947 1948 1949 1950 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 167 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Documentazione tratta da: Teatro Sociale- centocinquantanni di storia 1963 Opere rappresentate dal 1813 al 1963. Dal 1813 al 1852 l’elenco è forzatamente incompleto perché non è stato possibile ricostruire, attraverso una sicura documentazione, tutti i cartelloni delle stagioni liriche svoltesi al Sociale. Dal 1852 ai giorni nostri l’elenco delle opere rappresentate è invece completo. Il Presidente Gilberto Bosisio scriveva: Da prologo mi presento e quindi senza pretesa di portar maggior contributo alle erudite ricerche e colti accostamenti eseguiti con intelligente cura dal Seveso e dal Pagnoni prima ed ora da Luigi Pozzali e Venosto Lucati per ricordare i 150 anni di vita del Teatro Sociale… 28 agosto 1813 Inaugurazione del Teatro Sociale con Adriano in Siria Dramma serio di Metastasi musicato dal maestro Marco Antonio Fousera Portugal Li pretendenti delusi Dramma buffo musicato dal maestro Giuseppe Mosca Ghislen ed Erbines Balletto di Domenico Grimaldi con interpreti principali Giovan Battista Cozzer e Angiola Sala Lo Speziale di Campagna Pantomina rappresentata dai “GROTTESCHI” La stagione lirica che si componeva di trenta recite continuò quindi con la replica dello spettacolo inaugurale e con le seguenti rappresentazioni: Demetrio e Polibio di Giacomo Rossini Chi la fa L’Aspetti balletto di Ignoto Tomas Koulikan ossia La Presa Di Dehl di Domenico Grimaldi Scene di Sanquirico e Pedroni 1819 Settembre La Cenerentola ossia La Bontà del Trionfo di Gioachino Rossini 1829 Agosto Il Tancredi di Gioachino Rossini Gianni Di Parigi di Francesco Morlotti 1830 Agosto La Sposa Fedele di Giovanni Pacini 1833 Agosto Chiara di Rosemberg di Luigi Ricci 1834 Agosto La Villana Contessa di Lauro Rossi Eran Due Ed Or Son Tre di Luigi Ricci 1838 Agosto Un’avventura di Scaramuccia di Luigi Ricci La Sonnambula di Vincenzo Bellini Chiara di Rosemberg di Luigi Ricci Un lampo d’infedeltà di Achille Graffigna 1840 Agosto Il Furioso nell’Isola di San Domingo di Gaetano Donizetti Norma di Vincenzo Bellini 1841 Agosto Chi dura vince di Luigi Ricci Il Disertore Svizzero ovvero La Nostalgia di Angelo Pellegrini 1844 Agosto La Prigione di Edimburgo di Federico Ricci Roberto Devereux di Gaetano Donizetti 168 Ricerca 1813-2013 Stagione del Carnevale si chiamava il periodo delle opere e andava dal 26 dicembre in poi, così come era già in uso in altri teatri lombardi. 1852 Carnevale Chi dura vince di Luigi Ricci 1853 Carnevale Carlo Magno di Eugenio Torriani Poliuto di Gaetano Donizetti Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini 1854 Carnevale Rigoletto di Giuseppe Verdi Domino Nero di Lauro Rossi Luisa Miller di Giuseppe Verdi Don Pasquale di Gaetano Donizetti Barbiere di Siviglia di Gaetano Donizetti 1855 Carnevale Il Trovatore di Giuseppe Verdi Crispino e La Comare di Federico Ricci I Due Foscari di Giuseppe Verdi Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti Maria di Rohan di Gaetano Donizetti L’opera Crispino e la Comare si concluse con un clamoroso fiasco e non fu più ripetuta durante la stagione. Ripresa più tardi l’opera riscosse il favore del pubblico di tutta Italia. 1856 Carnevale Macbeth di Giuseppe Verdi Norma di Vincenzo Bellini Gemma di Vergy di Gaetano Donizetti 1857 Carnevale La Traviata di Giuseppe Verdi Rediviva di Paolo Carrer Nabucco di Giuseppe Verdi 1858 Carnevale Saul di Federico Buzzi I Masnadieri di Giuseppe Verdi Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti 1859 La Stagione Lirica non ebbe luogo causa la seconda guerra d’indipendenza. 1860 Carnevale Belisario di Gaetano Donizetti Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini Garibaldi a Como di M. Filibert. Opera scritta dal tenore M. Filiberti che aveva preso parte alla stagione lirica. L’impresario, dato il successo ottenuto dal cantante, gli aveva concesso di rappresentare la sua opera, mettendogli a disposizione coro e orchestra. 1861 Carnevale Saffo di Giovanni Pacini I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini Domino nero di Lauro Rossi Il basso Ugo Rocca cantò in Domino nero in sostituzione di Luigi Galli il quale, visto lo scarso successo della Stagione Lirica, si era rifiutato di prendervi parte dicendo di soffrire di mal di denti. Sul giornale Corriere del Lario si aprì una polemica a questo riguardo. Fu pubblicata una lettera al direttore nella quale alcuni amici del cantante testimoniavano che “all’artista erano spuntati nientemeno che quattro denti contemporaneamente per cui gli era stato impossibile partecipare agli spettacoli”. 1862 Carnevale Tutti in Maschera di Carlo Pedrotti Pipelet di Amedeo De Ferrari La Sonnambula di Vincenzo Bellini Victor Pisani di Achille Peri 1863 Carnevale Roberto Il Diavolo di Giacomo Mayerbeer La Muta Di Portici di Daniel Auber Ernani di Giuseppe Verdi 169 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1864 Carnevale Ebreo di Giuseppe Apolloni Il Trovatore di Giuseppe Verdi Maria di Roan di Gaetano Donizetti Elisir D’Amore di Gaetano Donizetti La Sonnambula di Vincenzo Bellini 1865 Carnevale Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti 1866 Carnevale Spettacoli di prosa 1867 Carnevale Aroldo di Giuseppe Verdi Rigoletto di Giuseppe Verdi Norma di Vincenzo Bellini Gemma Di Vergy di Gaetano Donizetti 1868 Spettacoli di prosa 1869 Carnevale Jone di Errico Petrella La Favorita di Gaetano Donizetti 1870 Carnevale Faust di Carlo Gounod Le Precauzioni di Errico Petrella Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi 1871 Carnevale La Contessa D’Amalfi di Errico Petrella Poliuto di Gaetano Donizetti Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti 1872 Carnevale Ruy Blas di Filippo Marchetti I Lombardi di Giuseppe Verdi Ebrea di Gianfranco D’Halewy 1873 Carnevale Marta di Federico Flotow I Puritani di Vincenzo Bellini Linda Di Chamounix di Gaetano Donizetti 1874 Carnevale La Forza Del Destino di Giuseppe Verdi Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti Bianca Cappello di Lovati-Cazzulani 1875 Carnevale I promessi Sposi di Amilcare Ponchielli (nuova) Attila di Giuseppe Verdi Rigoletto di Giuseppe Verdi 1875 Autunno Marco Visconti di Errico Petrella Luisa Miller di Giuseppe Verdi 187 - 77 Carnevale Contessa di Mons di Lauro Rossi (nuova) La Favorita di Gaetano Donizetti Ruy Blas di Filippo Marchetti 1878 Carnevale L’Africana di Giacomo Meyetbeer Faust di Carla Gounod La Traviata di Giuseppe Verdi 1879 Carnevale Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti 1880 Carnevale Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer Isabella D’Aragona di Carlo Pedrotti Donne Curiose di Usiglio Tutti e tre gli spartiti erano nuovi a Como 170 Ricerca 1881 Carnevale Guarany di Carlo Gomez (nuova) Don Sebestiano di Gaetano Donizetti Ruy Blas di Filippo Marchetti Gabriella Di Bell’Isle di Paolo Maggi (nuova) Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti 1882 Carnevale Aida di Giuseppe Verdi La forza Del Destino di Giuseppe Verdi 1883 Carnevale Roberto Il Diavolo di Giacomo Meyerbeer Norma di Vincenzo Bellini Salvator Rosa di Carlo Gomez (nuova) 1884 Carnevale Rigoletto di Giuseppe Verdi Dolores di Auteri-Manzocchi (nuova) La Favorita di Gaetano Donizetti I Due Foscari di Giuseppe Verdi 1885 Carnevale La Gioconda di Amilcare Ponchielli (nuova) Un Ballo In Maschera di Giuseppe Verdi Jone di Errico Petrella La Traviata di Giuseppe Verdi Faust di Carlo Gounod 1886 Carnevale Mignon di Ambrogio Thomas (nuova) Linda Di Chamounix di Gaertano Donizetti I Promessi Sposi di Amilcare Ponchielli 1887- 88 Carnevale Carmen di Giorgio Bizet Fra Diavolo di Daniele Auber Il Barbiere Di Siviglia di Gioachino Rossini 1889 Carnevale Papà Martin di Antonio Cagnoni (nuova) I Puritani di Vincenzo Bellini La Favorita di Gaetano Donizetti Lucia Di Lammermoor di Gaetano Donizetti 1890 Autunno Il Barbiere Di Siviglia di Gioachino Rossini 1891 Carnevale Ernani di Giuseppe Verdi Nabucco di Giuseppe Verdi Aida di Giuseppe Verdi Norma di Vincenzo Bellini 1891 Agosto Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni (nuova) 1892 Carnevale L’Amico Fritz di Pietro Mascagni (nuova) Carmen di Giorgio Bizet Piccolo Haydn di Gaetano Cipollini (nuova) Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (nuova) Il 27 gennaio venne data la Francesca Da Rimini di Antonio Cagnoni 1893- 94 Carnevale La Gioconda di Amilcare Ponchielli Il Trovatore di Giuseppe Verdi Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer 1895 Carnevale Manon Lescaut di Giacomo Puccini La Forza del destino di Giuseppe Verdi I Romakal di Federico Rossi e il 25 gennaio la Prima Nazionale di Ettore Fieramosca di Vincenzo Ferroni 171 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1896 26 agosto La Boheme di Giacomo Puccini (nuova) 1897 - 98 La Traviata di Giuseppe Verdi 1899 Carnevale Otello di Giuseppe Verdi (nuova) La Ressurezione di Cristo di Lorenzo Perosi (nuova). Non riscuote un grande successo di pubblico. 1899 Autunno La Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo Il Maestro di Cappella di Ferdinando Paer (nuova) Cantico Dei Cantici di Emilio Ferrari Pater di Stanislao Gastaldon (nuova) Ballo Excelsior di Romualdo Marenco Presidente Teatro Sociale: Alberto Clerici 1900 - 1901 – 1902 Carnevale Andrea Chenier di Umberto Giordano (nuova) La Favorita di Gaetano Donizetti Fedora di Umberto Giordano (nuova) Carmen di Georges Bizet Amalia Belloni, che subentrò alla mezzo soprano Adele Borghi nella Carmen, dopo la terza rappresentazione, mentre stava ringraziando il pubblico per gli applausi veniva sollevata, col sipario, all’altezza di quattro metri suscitando ilarità e panico insieme. 1903 – 1904 Carnevale Lucia Di Lammermoor di Gaetano Donizetti Tosca di Giacomo Puccini Lohengrin di Riccardo Wagner Hansel e Gretel di Engelbert Humperdinck Tutte nuove per Como. 1905 Autunno Iris di Pietro Mascagni. (nuova) Direttore D’Orchestra Tullio Serafin 1906 – 1907 – 1908 Autunno Amica di Pietro Mascagni (nuova) 1909 – 1910 Carnevale Dannazione di Faust di Ettore Berlioz (nuova) Manon di Giulio Massenet (nuova) Il Barbiere Di Siviglia di Gioachino Rossini Madamigella Di Belle Isle di Spiro Samara (nuova) 1910 Primavera Orfeo di Claudio Monteverdi Direttore d’orchestra: Guido Carlo Visconti di Modrone 1911 Carnevale Aida di Giuseppe Verdi Madama Butterfly di Giacomo Puccini (nuova) Mefistofele di Arrigo Boito (nuova) Direttore d’orchestra: Renzo Bossi 1912 Carnevale la Fanciulla Del West di Giacomo Puccini (nuova) La Gioconda di Amilcare Ponchielli La Wally di Alfredo Catalani (nuova) Presidente Teatro Sociale: Arturo Stucchi 1913 Primavera Concerto di Beneficenza Diretto dal Maestro Adriano Lualdi Atollite Portas! di Adriano Lualdi (nuovo) Esecutori: Solisti concittadini:Tilde Casartelli, soprano. Rag. Miro Ferloni, tenore. Avv. Mario Serao, baritono. Orchestra e il coro: signore e signori comaschi 172 Ricerca 1813-2013 1913 Estate Le Donne Curiose di E. Wolf. Ferrari (nuova) 1913 Dicembre Isabeau di Pietro Mascagni (nuova) Manon Lescaut di Giacomo Puccini Andrea Chenier di Umberto Giordano L’Amore Dei Tre Re di Italo Montemezzi (nuova) 1914 Dicembre Werther di Giulio Massenet (nuova) Dal Dicembre 1914 al giugno 1919: forzata interruzione degli spettacoli a causa della prima guerra mondiale 1919 Carnevale Loreley di Alfredo Catalani (nuova) La Traviata di Giuseppe Verdi Lodoletta di Pietro Mascagni (nuova) Madama Butterfly di Giacomo Puccini 1920 Primavera Faust di Carlo Gounod L’Africana di Giacomo Meyerbeer Il Barbiere Di Siviglia di Gioachino Rossini 1921 Carnevale Lohengrin di Riccardo Wagner La Boheme di Giacomo Puccini La Tosca di Giacomo Puccini La Forza Del Destino di Giuseppe Verdi Platea di Gian Filippo Rameau 1922 Carnevale Mefistofele di Arrigo Boito Rigoletto di Giuseppe Verdi La Wally di Alfredo Catalani Anima Allegra di Franco Vittadini (nuova) Carmen di Giorgio Bizet 1923 – 1924 Carnevale La stagione venne divisa in due periodi. Il primo periodo andò dal 26 dicembre 1923 al 6 gennaio 1924, e vi si rappresentarono- concertate dal maestro Antonio Fugazzola - due opere di repertorio: Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti La Fanciulla del West di Giacomo Puccini Il secondo periodo si svolse dal 31 gennaio al 4 marzo 1924, e vi si rappresentarono- concertate dal maestro cav. Uff. Giuseppe Podestà: Il Piccolo Marat di Pietro Mascagni (nuova) Aida di Giuseppe Verdi Dejanice di Alfredo Catalani (nuova) Severo Torelli di Ugo Battacchiari (nuova) Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni Sempre da Teatro Sociale-Centocinquantanni di Storia: fin qui arriva la documentazione contenuta nel volume del Seveso che va dal 1873 al 1924. Segue quindi l’elenco delle altre rappresentazioni succedutesi in 38 anni dal 1925 al 1963 curato da Rinaldo Pagnoni e Luigi Pozzali. 1925 Carnevale Tannnhauser di Riccardo Wagner Manon di Giulio Massenet Otello di Arrigo Boito Francesca Da Rimini di Riccardo Zandonai La Walkiria di Riccardo Wagner Madame Butterfly di Giacomo Puccini Anna Karenina di Igino Robbiani Falstaff di Giuseppe Verdi 173 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Loreley di Alfredo Catalani La Gioconda di Amilcare Ponchielli 1926 Carnevale Boris Godounof di Modesto Mussorgsky Il Trovatore di Giuseppe Verdi I Quattro Rusteghi di Ermanno Wolf-Ferrari 1927 Stagione Lirica Straordinaria per le feste del Centenario Voltiano 10-21Settembre Turandot di Giacomo Puccini Andrea Chenier di Umberto Giordano. 1928-29 Carnevale Traviata di Giuseppe Verdi Norma di Vincenzo Bellini Manon Lescau di Giacomo Puccini Resurrezione di Franco Alfano La sera del 10 Febbraio per serata d’onore del Maestro Lucon venne eseguita la Sinfonia del “Guglielmo Tell” di Rossini 1930 Lirica straordinaria all’Arena 27-29 Giugno I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo 1930-31 Per la grande crisi economica la stagione lirica di Carnevale non ebbe luogo. 1932 Carnevale Isabeau di Pietro Mascagni Werther di Giulio Massenet Trittico: Tabarro di G. Adami Suor Angelica di G. Forzano Gianni Schicchi di G.Forzano 1933 Sigfrido di Riccardo Wagner L’Amico Fritz di Pietro Mascagni Volpino Il Calderaio di Renzo Bossi La Forza Del Destino di Giuseppe Verdi Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea Presidente Teatro Sociale: Luigi Braghenti 1934-35 Carnevale La Sonnambula di Vincenzo Bellini Faust di Carlo Gounod Guglielmo Ratcliff di Pietro Mascagni Turandot di Giacomo Puccini 1936 Carnevale Tristano e Isotta di Riccardo Wagner La Boheme di Giacomo Puccini. La prima recita di quest’opera venne trasmessa per radio Aida di Giuseppe Verdi I Pescatori di Perle di Giorgio Bizet. In questa edizione dell’opera I Pescatori Di Perle il maestro Lucon aveva apportato una felicissima modificazione al finale dell’Opera, modificazione che per altro si accettò in Francia, approvata da Biset ancora vivente. Il 22 maggio 1936 il Teatro si riaprì per una recita straordinaria de La Serva Padrona di G.B.Pergolesi Concerto Vocale 1937 Carnevale Guglielmo Tell di Gioachino Rossini L’Arlesiana di Francesco Cilea Fedora di Umberto Girdano Manon di Giulio Massener Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi 1938 Carnevale Stragione Lirica straordinaria all’Arena del Sociale dall’1 all’11 Settembre 174 Ricerca 1813-2013 Orchestra sinfonica di Budapest La Fanciulla Del West di Giacomo Puccini Il Campiello di Ermanno Wolf- Ferrari La Monacella Della Fontana di Mulè L’Amore Delle Tre Melarance di G.C.Sonzogno – Balletto 1939 Carnevale Mignon di Ambrogio Thomas Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni Le Preziose Ridicole di Felice Lattuada Rigoletto di Giuseppe Verdi Tosca di Giacomo Puccini 1940 Carnevale Recite Straordinarie Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini La Traviata di Giuseppe Verdi 1941 Carnevale Mefistofele di Arrigo Boito Il Trovatore di Giuseppe Verdi La Wally di Alfredo Catalani La Boheme di Giacomo Puccini. Presidente Teatro Sociale: Luigi Aliverti 1942 Carnevale L’Amico Fritz di Pietro Mascagni Andrea Chenier di Umberto Giordano Zazà di Ruggero Leoncavallo 1942-1943 Inverno Primo Periodo a cura dell’O.N.D. Rigoletto di Giuseppe Verdi Madama Butterfly di Giacomo Puccini Andrea Chenier di Umberto Giordano 1943 Carnevale Secondo Periodo Thais di Giulio Massenet Il Piccolo Marat di Pietro Mascagni L’Ombra di Ugo Bottachiari 18 Novembre 1943 Concerto diretto dal M° Gino Marinuzzi (Orchestra della Scala) 21 Novembre 1943 Concerto diretto dal M° Armando La Rosa Parodi Concerto diretto dal M° Vittorio Gui. Il teatro “Alla Scala” di Milano danneggiato per i bombardamenti trasferisce al “Teatro Sociale” la sua imponente programmazioni dal 26 Dicembre 1943 al 31 Gennaio 1944 Mefistofele di Arrigo Boito Werter di Giulio Massenet Un Ballo In Maschera di Giuseppe Verdi Don Pasquale di Gaetano Donizetti con Margherita Carosio- Mariano Stabile- Tito Schipa Iris di Pietro Mascagni Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini La Bohème di Giacomo Puccini con Ornella Rovero, Afro Poli e Mario Del Monaco Dal 26 Aprile al 3 Giugno 1944 Concerti dell’Orchestra Alla Scala di Milano Dal 31 Agosto al 3 Settembre 1944 all’Arena del Teatro Sociale Stagione lirica straordinaria La Bohème di Giacomo Puccini la Traviata di Giuseppe Verdi Settembre-Ottobre 1944 Recite straordinarie al Sociale Carmen di Giorgio Bizet Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti Tosca di Giacomo Puccini 175 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 14 Luglio 1945 Concerto diretto dal maestro Alberto Erede- Pianista: Arturo Benedetti Michelangeli 21 Luglio 1945 Concerto diretto dal maestro Mario Fighera Violoncellista Camillo Oblach 23-25-26 Dicembre 1945 Recite straordinarie Traviata di Giuseppe Verdi con Gina Cigna Madama Butterfly di Giacomo Puccini Rigoletto di Giuseppe Verdi Presidente Teatro Sociale: Eugenio Rosasco 2-3 Marzo 1946 Recite straordinarie Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni Debutta felicemente la concittadina Anita Corridoni I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo 30-31 Marzo 1946 Recite straordinarie La Forza Del Destino di Giuseppe Verdi 25 Ottobre 1946 Grande Concerto del pianista Wilhem Backhaus 26 Novembre Concerto dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma diretta dal maestro Victor De Sabata La stagione annunciata in gennaio 1947 con le opere Gioconda-Turando-Traviata non ebbe luogo ma, il 15 Marzo 1947 Concerto diretto del fanciullo prodigio (di anni sette) Ferruccio Burco. La sua fu una carriera fortunata ma breve: nel 1965 ad appena 26 anni morì in un incidente stradale. Molto conosciuto in USA al Metropolitan dirigeva sempre senza partitura di riferimento. 30 e 31 Agosto 1947 Recite straordinarie all’Arena e al teatro Sociale Tosca di Giacomo Puccini 1948 Carnevale Manon di Giulio Massenet con Giuseppe Di Stefano La Traviata di Giuseppe Verdi con Margherita Carosio Fedora di Umberto Giordano con Maria Caniglia. Alla prima recita presenziava l’Autore e si festeggiò il 50° dell’opera Fedora. Mefistofele di Arrigo Boito La Boheme di Giacomo Puccini con Mafalda Favero La Gioconda di Amilcare Ponchielli Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo Balletto con musiche di Weber. Prima ballerina Rya Teresa Legnani 1949 Carnevale Werther di Giulio Massenet Aida di Giuseppe Verdi Andrea Chenier di Umberto Giordano Cyrano Di Bergerac di Franco Alfano Tosca di Giacomo Puccini 1950 Carnevale Turandot di Giacomo Puccini Rigoletto di Giuseppe Verdi L’Elisir D’Amore di Gaetano Donizetti Carmen di Giorgio Bizet Il Trovatore di Giuseppe Verdi Concerto dell’Orchestra della Scala di Milano diretto da Guido Cantelli, organizzato a cura dell’Ente Concerti M .E. Bossi. La Direzione del Teatro Sociale, per ricordare la recente scomparsa di Francesco Cilea ha deciso di allestire l’opera l’Arlesiana con la quale si aprirà la Stagione domenica 21 gennaio 1951. Per l’occasione l’illustre maestro Confalonieri commemorerà Francesco Cilea, e prima dell’opera l’orchestra eseguirà l’interludio del secondo atto di Adriana Lecouvreur. 1951 Carnevale L’Arlesiana di Francesco Cilea La Forza Del Destino di Giuseppe Verdi 176 Ricerca Butterfly di Giacomo Puccini La Traviata di Giuseppe Verdi Sansone e Dalila di Camillo Saint-Saens Manon di Giulio Massenet con Beniamino Gigli e Rina Malatrasi 15 Maggio 1951 Concerto dell’Orchestra e Coro dell’Angelicum di Milano 12 Agosto 1951 Concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Musiche di Giuseppe Verdi. Maestro Direttore e Concertatore: Franco Capuana. Maestro del Coro: Vittorio Veneziani 17 Agosto 1951 Concerto Sinfonico diretto da Jonel Perlea. Orchestra della Scala. 18 Agosto 1951 L’Osteria Portoghese di Luigi Cherubini 1952 Carnevale Rigoletto di Giuseppe Verdi il Piccolo Marat di Pietro Mascagni Faust di Carlo Gounod con Nicola Rossi-Lemeni La Sonnambula di Vincenzo Bellini Amelia Al Ballo (nuova per Como) di Gian Carlo Menotti Salomè di Richard Strauss. Libretto di Oscar Wilde 19 Giugno 1952 Concerto del pianista Arturo Benedetti-Michelangeli a cura dell’Ente Concerti M.E.Bossi Stagione lirica 1953 La Boheme di Giacomo Puccini Un Ballo In Maschera di Giuseppe Verdi Francesca Da Rimini di Riccardo Zandonai Il Barbiere Di Siviglia di Gioachino Rossini 7 Aprile 1953 Concerto del basso Nicola Rossi-Lemeni 2 Ottobre 1953 L’Italiana in Londra di Domenico Cimarosa I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo 4 Ottobre 1953 I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo L’Osteria Portoghese di Luigi Cherubini 30 Ottobre 1953 Concerto dell’Orchestra Wiener Symphoniker (a cura Ente M.E. Bossi) Sotto la direzione del Maestro Franz Litschauer sono state eseguite musiche di : J.S. Bach- G.F. Malipiero- W. A. Mozart- Franz Schubert. 1954 Carnevale Il Trovatore di Giuseppe Verdi Suor Angelica di Giacomo Puccini Amhal E Gli Ospiti Notturni di Giancarlo Menotti Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea I Pescatori di Perle di Giorgio Bizet 5 Marzo 1954 Concerto del pianista Alfred Cortot 23 Settembre 1954 Concerto dell’Orchestra della Scala. Direttore Antonino Votto 8 Novembre 1954 Concerto del violinista Joseph Szigeti 24 Novembre 1954 Concerto dell’Accademia Corale di lecco. Direttore Guido Camillucci 1955 Carnevale La Traviata di Giuseppe Verdi La Fanciulla del West di Giacomo Puccini Otello di Giuseppe Verdi Boris Godounof di M. Mussorgsky con Nicola Rossi-Lemeni 1956 Carnevale Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini Macbeth di Giuseppe Verdi Tosca di Giacomo Puccini 177 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni con Giulietta Simionato Zanetto di Pietro Mascagni con Giulietta Simionato e Bruna Fabbrini Rita di Gaetano Donizetti 1957 Carnevale Falstaff di Giuseppe Verdi con Renata Scotto La Gioconda di Amilcare Ponchielli con Anita Corridori Madama Butterfly di Giacomo Puccini Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti con Virginia Zeani Beatrice Cenci di Guido Pannain 1958 Carnevale Cenerentola di Gioacchino Rossini con Giulietta Simionato Traviata di Giuseppe Verdi con Renata Scotto Andrea Chenier di Umberto Giordano Il trittico: Il Maestro di Cappella di Domenico Cimarosa Gianni Schicchi di Giacomo Puccini La Guerra di Renzo Rossellini 1959 Carnevale Rigoletto di Giuseppe Verdi Turandot di Giacomo Puccini Elisir D’Amor di Gaetano Donizetti con Renata Scotto La Medium di Giancarlo Menotti La Morte di Frine di Ludovico Rocca Presidente Teatro Sociale: Giovanni Veronesi 1960 Carnevale Aida di Giuseppe Verdi La Sonnanbula di Vincenzo Bellini La Bohème di Giacomo Puccini La Scuola delle Mogli di Virgilio Mortari Presidente Teatro Sociale: Gilberto Bosisio 1961 Carnevale Norma di Vincenzo Bellini Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini Il Trovatore di Giuseppe Verdi L’Amico Fritz di Pietro Mascagni Madame Bovary di Guido Pannain 1962 Carnevale La Favorita di Gaetano Donizetti Madama Butterfly di Giacomo Puccini Mefistofele di Arrigo Boito Manon di Giulio Massenet 1963 Carnevale La Forza del Destino di Giuseppe Verdi L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni L’Ombra di Ugo Bottacchiari Una domanda di Matrimonio di Luciano Chailly Don Pasquale di Gaetano Donizetti Da qui al 2001 la documentazione dall’archivio dei Palchettisti del Teatro Sociale. Stagione lirica 1964 Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti Tosca di Giacomo Puccini La Traviata di Giuseppe Verdi Stagione lirica 1965 Carmen di Giorgio Bizet Rigoletto di Giuseppe Verdi 178 Ricerca 1813-2013 La Bohème di Giacomo Puccini Stagione lirica 1966 Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi Andrea Chenier di Umberto Giordano Adriana Lecouvreu di Francesco Cilea Stagione lirica 1967 Le Nozze Di Figaro di W.A Mozart Madama Butterfly di Giacomo Puccini Aida di Giuseppe Verdi Con l’orchestra dell’Angelicum di Milano Stagione Lirica 1968 Il Matrimonio Segreto di D. Cimarosa Werther di J .Massenet Il Trovatore di Giuseppe Verdi Stagione lirica 1969 : non ci fu. Stagione Lirica 1970 La Vindice di Francesco Morini Tre Sogni di Alberto Soresina Agenzia Matrimoniale di R. Hazon Tosca di Giacomo Puccini Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini Stagione lirica 1971 Manon Lescaut di Giacomo Puccini Rigoletto di Giuseppe Verdi Fedora di Umberto Giordano Con l’orchestra e coro dell’Angelicum di Milano Dal 1973 al 1975 la Società aveva concesso l’uso gratuito del Teatro e dei suoi impianti e nel 1973 anche un contributo finanziario al Comune che aveva programmato e gestito in proprio una serie di spettacoli lirici e di altre manifestazioni culturali nel campo della musica. Il sindaco di Como era l’avv. Antonio Spallino Stagione lirica 1975 Carriera di un libertino di Igor Stravinskij L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti Ernani di Giuseppe Verdi Madame Butterfly di Giacomo Puccini Concerto fuori stagione Uto Ughi Concerto fuori stagione Andrea Boccelli Stagione lirica 1976 I Quattro Rusteghi di Ermanno Wolf Ferrari Don Pasquale di Gaetano Donizetti Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti Romeo e Giulietta di Serghei Prokofiev. Prima ballerina Carla Fracci. Primo ballerino Denns Wayne Stagione Lirica 1977 Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi La Bohème di Giacomo Puccini Il matrimonio Segreto di Domenico Cimarosa Il cartellone comprende anche due opere e un concerto sinfonico presentati dal TEATRO ALLA SCALA ( in collaborazione con il centro lirico della Regione, Il Comune di Como, la RAI di Milano, l’Autunno Musicale e a Direzione del Sociale): La Cenerentola di G. Rossini che aprirà la sera del 26 ottobre L’Opera del Mendicante di Britten. Stagione Lirica 1978 La stagione lirica di quest’anno è dedicata alla trilogia del periodo romantico verdiano. La Traviata di Giuseppe Verdi Il Trovatore di Giuseppe Verdi Il Rigoletto di Giuseppe Verdi Giselle, balletto con musica di Adolphe Adam Primi ballerini: Susanna Proja- Cristina Latini- Tuccio Rigano della nuova compagnia di danza di Roma 179 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Presidente Teatro Sociale: Ulrico Bellasi Stagione Lirica 1979 Machbeth di Giuseppe Verdi La Forza del Destino di Giuseppe Verdi Otello di Giuseppe Verdi La Silfide di Jean Schueitzoaffer La Danza delle Ore di A. Ponchielli. Prima ballerina Cristina Latini Stagione Lirica 1980 La stagione lirica è organizzata in collaborazione con i “Teatri di Tradizione”: “Sociale” di Mantova e “Coccia” di Novara. Teatri di provincia che, scriveva Orio Vergani, devono essere amati, difesi, conservati nello stile sociale per i quali sono nati. Don Carlo di Giuseppe Verdi Tosca di Giacomo Puccini Andrea Chenier di Umberto Giordano Ombra di Ugo Bottachiari I Pagliacci di R. Leoncavallo Concerto pianista Michele Campanella Stagione Lirica 1981 Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini La battaglia di Legnano di G. Verdi Madama Butterfly di G.Puccini Carmen-Ballet di Bizet Stagione Lirica 1982 Mirandolina di Baldassarre Galuppi con prima ballerina Carla Fracci Norma di Vincenzo Bellini La Bohème di Giacomo Puccini Il Rigoletto di Giuseppe Verdi Concerto Sinfonico dell’orchestra Nova AIDEM di Firenze Stagione Lirica 1983 Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi Manon Lescaut di Giacomo Puccini L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti Le Convenienze Teatrali di Gaetano Donizetti Recital tenore Ferruccio Tagliavini Concerto. Orchestra da camera Italiana: Direttore e solista Michele Campanella Presidente Teatro Sociale: Mario Orlandoni Il giorno 9 maggio 1984 si legge uno scarno comunicato sui giornali di Como: “La Società dei Palchettisti ha deciso ieri di chiudere il Teatro Sociale a tempo indeterminato per via della inagibilità della struttura”. Stagione Lirica 1988 Rinasce il Sociale Concerto Sinfonico con l’Orchestra Sinfonica dell’Urss diretta dal maestro Simonov. La Sonnambula di Vincenzo Bellini Nabucco di Giuseppe Verdi Giselle Balletto di T.Gautier e Vermoy De Saint Georges Don Pasquale di Gaetano Donizetti Concerto di Arcangelo Corelli Stagione Lirica 1989 Concerto sinfonico. Grande orchestra Sinfonica della Radio Televisione Sovietica Direttore Vladimir Fedoseev La Traviata di Giuseppe Verdi La Favorita di Gaetano Donizetti Francesca Da Rimini di Piotr Ilic Ciajkovsky Carmen di George Bizet Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini Recital fuori stagione di Katia Ricciarelli. Pianista Vincenzo Scalera Concerto fuori stagione del pianista Sviatos Lav-Richter Stagione Lirica 1990 Il Trovatore di Giuseppe Verdi Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea 180 Ricerca I Racconti di Hoffmann di Jacques Offenbach Il Flauto Magico di Wolfang Amadeus Mozart Recital fuori stagione di Raina Kabaivanska Stagione Lirica 1991 Romeo e Giulietta La Bohème di Giacomo Puccini Madame Butterfly di Giacomo Puccini Un Ballo In Maschera di Giuseppe Verdi La Clemenza Di Tito di W.A.Mozart Concerto fuori stagione del tenore Carlo Bergonzi Stagione Lirica 1992 Il Turco in Italia di Gioacchino Rossini Rigoletto di Giuseppe Verdi Fedora di Umbero Giordano Tosca di Giacomo Puccini Fuori stagione I solisti di Mosca Stagione Lirica 1993 Rita di Gaetano Donizetti Il Campanello di Gaetano Donizetti La Traviata di Giuseppe Verdi Carmen di Georges Bizet I Quattro Rusteghi di Wolf Ferrari Stagione Lirica 1994 Olivo e Pasquale di Gaetano Donizetti L’Amico Fritz di Pietro Mascagni Norma di Vincenzo Bellini Manon di Giacomo Puccini Stagione Lirica 1995 Don Procopio di Georges Bizet L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti La bottega Fantastica - Ballo di Leonide Massine e musiche di Ottorino Respighi Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni Concerto fuori stagione di Uto Ughi e Concerto di Andrea Boccelli Presidente Teatro Sociale: Attilio Schiavetti Stagione Lirica 1996 La Bohème di Giacomo Puccini Andrea Chénier di Umberto Giordano Così fan tutte di W.A.Mozart La Gazzetta di Gioacchino Rossini Stagione Lirica 1997 Falstaff di Giuseppe Verdi Faust di Charles Gounod Le Nozze di Figaro di W.A.Mozart Il Trovatore di Giuseppe Verdi Opere da Camera L’Isola di Merlino ovvero Il Mondo alla Rovescia di Christoph Willibald Gluck La Colombe di Charles Gounod Stagione Lirica 1998 Tre Commedie Goldoniane: Le Baruffe Chiozzotte, Sior Todero Brontolon e La Bottega Da Caffè di Gianfrancesco Malipiero Gianni Schicchi di Giacomo Puccini Don Giovanni di W. A. Mozart Madama Butterfly di Giacomo Puccini Don Pasquale di Gaetano Donizetti Presidente Teatro Sociale: Enrico Collina Stagione Lirica 1999 La Cenerentola di Gioachino Rossini 181 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi Il Flauto Magico di W. A. Mozart Tosca di Giacomo Puccini Werther di Jules Massenet Presidente Teatro Sociale: Francesco Peronese Stagione Lirica 2000 La Bohème di Giacomo Puccini Fidelio di Ludwing Van Beethoven Norma di Vincenzo Bellini Le Comte Ory di Gioachino Rossini Lucia di Lammemoor di Gaetano Donizetti Stagione Lirica 2001 Madama Butterfy di Giacomo Puccini Luisa Miller di Giuseppe Verdi I Lombardi alla Prima Crociata di Giuseppe Verdi La Clemenza di Tito di W. A. Mozart La Sonnambula di Vincenzo Bellini 182 Ricerca 1813-2013 Il “Teatro Sociale” diventa Il “Teatro Sociale di Como- As.Li.Co.” Documentazione dall’archivio del Teatro Sociale-As.Li.Co. 2002 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Bruno Dal Bon Stagione lirica Adriana Leucouvreur di Francesco Cilea Amarilli Nizza, Cesare Catani, Annamaria Chiuri, Sergio Bologna, Frano Lufi, Aldo Di Toro, Monica Tarone, Orit Gabriel, Fabio Buonocore, Giuseppe Nicodemo. Direttore:Luciano Acocella. Les Contes D’Hoffmann di Jacques Offenbach Massimiliano Pisapia, Lance Ryan, Michele Bianchini, Wassyl Slipak, Fernando Cordeiro Opa, Simon Towle, Paolo Buttol, Carlos Esquivel, Davide Paltretti, Federico Lepre, Cristiano Olivieri, Silvia Dalla Benetta, Burcu Uyar, Sabrina Vianello, Irene Karaianni, Sonia Lee, Sabina Willeit. Direttore: Francesco Maria Colombo. Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi. Salvatore Licitra, Franco Vassallo, Nanà Karashvili, Elisabetta Fiorillo, Carla Di Censo, Oliviero Giorgiutti, Gianluca Breda,Ernesto Morillo. Direttore: Tiziano Severini. L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini Wojciech Gierlach, Andrea Patucelli, Lioudmila Jiltsova, Francesca Valeri, Orit Gabriel, Alessandro Vallese, Antonis Koroneos, Luigi Petroni, Marina De Liso, Alessia Sparacio, Marco Nisticò, Bruno Taddia. Direttore: Giancarlo Andretta. I Due Timidi di Nini Rota. Paolo Drigo, Sabrina Vianello, Riccardo Mirabelli, Sonia Lee, Cristiano Cremonini, Irene Karaianni, Giuseppe Nicodemo, Monica Tarone, Flavia Bernardi, Giorgia Bertagni. Direttore: Massimiliano Caldi. La notte di un Nevrastenico di Nini Rota. Paolo Drigo, Giuseppe Nicodemo, Cristiano Cremonini, Sabrina Vianello, Riccardo Mirabelli, Flavia Bernardi, Giorgia Bertagni, Irene Karaianni, Sonia Lee, Monica Tarone. Direttore: Massimiliano Caldi. Finale 53° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Progetto Opera Domani VII edizione Cantanti As.Li.Co. Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck Direttore e adattamento musicale: Alessandro D’Agostini. Concerto di Natale Orchestra Filarmonica Veneta . Direttore Ottavio Dantone Orchestra Filarmonica della Scala di Milano: Direttore Riccardo Muti Concerti da Camera Concerti da camera con il Quartetto Borciani Concerti Sinfonici Orchestra Filarmonica Veneta Il concerto dedicato alla memoria di Pino Rodoquino Orchestra I Pomeriggi Musicali Orchestra Stabile di Como Orchestra Jeugdorkast Nederland 183 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 2003 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Bruno Dal Bon Stagione lirica Turandot di Giacomo Puccini Cristina Piperno, Elmira Veda, Fernando Cordeiro Opa, Luciano Graziosi, Enrico Lee, Ian Storey, Susanna Branchini, Cristina Ferri, Bruno Taddia, Cristiano Cremonini, Fedele Lepre, Luca Ludovici. Con la partecipazione straordinaria di Luciana Savignano nel ruolo di carnefice. Idomeneo di Wolfang Amadeus Mozart Domenico Ghegghi, Nicola Pascoli, Lucia Cirillo, Sabina Willeit, Eugenia Braynova, Stefanna Kybalova, Cristiana Baggio, Marcella Orsatti Talamanca, Leonardo De Lisi, Enrico Paro, Fernando Cordeiro Opa. Direttore: Carlo De Martini. Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini Leonardo Caimi, Aldo Caputo, Francesco Meli, Simone Del Savio, Bruno Taddia, Irene Karaianni, Alessia Sparacio, Domenico Balzani, Christian Senn, Christian Starinieri, Carlos Esquivel Giuseppe Nicodemo, Edoardo Borioli, Loredana Arcuri. Direttore. Maurizio Barbacini. L’Orfeo di Claudio Monteverdi Elisabetta Scano, Gloria Banditelli, Furio Zanasi, Sonia Prina, Paolo Buttol, Sergio Foresti, Mirko Guadagnini, Riccardo Barattia, José Daniel Ramirez, Gianluca Zoccatelli. Danzatori: Silvia Casadio, Francesca Mattavelli, Marian Serbanescu. Direttore: Ottavio Dantone. Rapsodia Satanica Pietro Mascagni Poema sinfonico per un film di Nino Oxilia Cavalleria Rusticana Pietro Mascagni Claudia Marchi, Alessandra Palomba, George Oniani, Angelo Veccia, Maddalena Calderoni. Direttore: Massimiliano Caldi. Finale 55° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Progetto Opera Domani IIX edizione L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti Cantanti As.Li.Co. 2004 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Bruno Dal Bon Stagione lirica La Traviata di Giuseppe Verdi Loredana Arcuri, Loukia Spanaki, Enza Callari, Caterina Borruso, Leonardo Caimi, Alessandro Liberatore, Damiano Salerno, Gabriele Viviani, Fernando Cordeiro Opa, Emilio Marcucci, Alessio Potestio, Ugo Guaglirdo, Giovanni Maini, Cristhian Lovato. Direttore Marcello Bufalini. L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti Silvia Dalla Benedetta, Serena Gamberoni, Francesco Meli, Maurizio Pace, Giulio Mastrototaro, Simone Del Savio, Giorgio Caoduro, Bruno Taddia, Barbara Bargnesi, Caterina Borruso. Direttore: Pietro Mianiti Werther di Jules Massenet Stefano Secco, Lance Ryan Clinker, Damiano Salerno, Donato Di Gioia, Carlos Esquivel, Fabio Buonocore, Alessio Protestio, Krystian Krzeszowiak, Silvia Beltrami, Ekaterina Metlova, Barbara Bargnesi, Serena Gamberoni, Denise Araneda. Direttore: Jean Luc Tingaud Il Ritorno di Ulisse in Patria di Claudio Monteverdi Roberto Balconi, Paolo Buttol, Roberta Invernizzi, Sara Allegretta, Riccardo Novaro, Anna Chierichetti, Furio Zanasi, Sonia Prina, Luca Dordolo, Sergio Foresti, José Daniel Ramirez, Sakurada Makoto, Paola Quagliata,Mario Cecchetti, Gianluca Zoccatelli, Barbara Di Castri, Elena Traversi. Andrea Chenier di Umberto Giordano Michailov Zvetan, Maurizio Grazia , Leo An, Carlo Kang, Raffaella Angeletti, Cristina Piperno, Anna Dragan, Milena Josipovic, Nadiya Petrenko, Nikolaj Bikov, Tullio Silvestri, Dario Benini, Gianluca Flores, Fernando Cordeiro Opa, Ivano Marino, Fabio Tartari. Direttore: Massimiliano Stefanelli. El retablo de maese Pedro- El amor brujo di Manuel de Falla Coproduzione Teatro “Sociale” di Como e “Conservatorio G.Verdi” di Como. Bruno Taddia, Maurizio Pace, Stefano Berti. Direttore: Bruno Dal Bon Finale 56° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa 184 Ricerca 1813-2013 Progetto Opera Domani IX edizione Amore delle tre melarance di Sergej Prokof’ev Stagione Sinfonica Messa da Requiem. Dirige Riccardo Chailly. Luba Orgonasova, Gloria Scalchi, Massimo Giordano, Simone Alberghini. Concerto diretto da Paul Daniel Concerto diretto da Christopher Hogwood. Concerto Diretto da Vladimir Jurowski Rapsodia satanica Poema sinfonico. Musiche di Pietro Mascagni Incanto della Voce: Grandi musicisti in salotto Arie da camera di Verdi Soprano: Loredana Arcuri. Mezzosoprano: Enza Callari. Tenore: Leonardo Caimi. Baritoni: Damiano Salerno. Pianoforte: Federica Falasconi. Arie da camera di Donizetti. Soprano: serena gamberoni. Tenore: Francesco Meli. Baritono: Giulio Mastrototaro. Baritono: Simone Del Savio. Fortepiano: Giulio Mercanti. Arie da camera francesi: Tenore: Lance Ryan. Mezzosoprano: Silvia Beltrami. Soprano: Barbara Bargnesi. Baritono: Damiano Salerno. Pianoforte: Giulio Zappa. Ave Maria. Concerto con Tiziana Fabbricini. Coro di Voci Bianche. Opera Doman. Maestro del coro: Dario Grandini. Quintetto ‘archi: “I musicisti di Parma”. 2005/06 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Bruno Dal Bon Stagione lirica I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini Valentina Farcas, Natalizia Carone, Paola Gardina, Sabine Willeit, Giacomo Patti, Maurizio Pace, Gabriele Spina, Roberto Tagliavini. Direttore Pietro Mianiti. Rigoletto di Giuseppe Verdi Dario Schmunck, Andrea Coronella, Angelo Veccia, Venceslao Anastassov, Luz Del Alba, Yelda Kodally, Michele Bianchini, Nadija Petrenko, Alessia Nadin, Riccardo Barattia, Alessio Protestio, Fernando Opa, Cristhian Lovato, Barbara Volta. Direttore. Patrick Fournillier Nabucco di Giuseppe Verdi Marco Vratogna, Ivan Inverardi, Rubens Pelizzari, Vitalij Kowalijov, Marina Fratarcangeli, Alessandra palomba, Ernesto Morillo, Giovanni Maini, Graziella Merrino. Direttore: Antonello Allemandi. L’Incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi Ilaria Geroldi, Emanuela Galli, Lucia Cirillo, Sonia Prina, Elena Traversi, Angeles Blancas Gulin, Anna Caterina Antonacci, Roberta Invernizzi, Gemma Bertagnolli, Raffaele Costantini, Gianluca Belfiori Doro, Roberto Balconi, Elena Traversi, Milena Storti, Luca Dordoli,Roberto Balconi, Vittorio Prato, Francesca Lombardi. Direttore: Ottavio Dantone. Le Villi di Giacomo Puccini Irene Cerboncini, Alessandro Paliaga. Voce recitante: Stefano Andreoli. Direttore: Bruno Dal Bon Finale 57° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Cantanti As.Li.Co. Opera domani-X edizione Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. Adattamento musicale: Alfonso Caiani Stagione Sinfonica Riccardo Chailly con l’orchestra Filarmonica Della Scala promosso da Festival Autunno Musicale a Como Christopher Hogwood - Stephane Denève - Herbert Blomstedt - Lu Jia con l’orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Bruno Dal Bon con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Como in collaborazione con Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. 185 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 2006-2007 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Bruno Dal Bon Stagione lirica Concerti Concerto Straordinario di Inaugurazione l’Orchestra e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Dirige Claus Peter Flor. MusicheMaurice Ravel Daphnis et Chloé Suite n.2 Carl Orff Carmina Burana Concerto d’Inaugurazione con Ligabue Opere Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Gabriele Viviani, Oksana Dyka, Andrea Ulbrich, Francesco Hong, Giorgio Casciarri, Roberto Tavaglini, Elena Borin, Paolo Cauteruccio. Direttore: Francesco Maria Colombo. Tosca di Giacomo Puccini. Anna Raspagliosi, Walter Borin, Alberto Gazale, Roberto Tagliavini, Domenico Colaianni, Cristiano Olivieri. Direttore: Lukas Karytinos. Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. Gezim Myshketa, Gabriele Nani, Juan Francisco, Gatell Abre, Giovanni Botta, Samuel Tao, Maya Dashuk, Alina Furman, Chantal Dionne, Ethan Herschenfeld, Andrea Mastroni, Luciano Leoni, Doriana Milazzo, Lenka Macikova. Direttore Carlo Tenan. Il Re Pastore di Wolfgang Amadeus Mozart. Faust di Charles Gounod. William Joyner, Sung Kyu Park, Andreas Bauer, Marianne Gesswagner, Rachele Stranisci, Javer Franco, Katarina Nicolic, Simona Forni, Luciano Leoni. Direttore: Philippe Auguin Finale 58° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Opera domani-XI edizione The Fairy Queen Henry Purcell Cantanti As.Li.Co. Orchestra 1813 Adattamento musicale: Federica Falasconi e Lisa Navach. Stagione Sinfonica Concerti Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi promosso in collaborazione con la Società dei Palchettisti in occasione della riapertura del Teatro Sociale a conclusione dei lavori di restauro. Viktoria Mullova, Giuliano Carmignola in occasione del 40°anniversario del Festival Autunno Musicale Stephane Denève, Roberto Cominati Stefano Montanari e l’Orchestra 1813 Corrado Rovaris, Pietro De Maria e l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Junichi Hirokami, Richard Stolzman e l’Orchestra Sinfonica Di Milano Giuseppe Verdi. Dirige Bruno Dal Bon l’Orchestra e Coro del Conservatorio di Como Giuseppe Verdi. Dirige Carlo Tenan l’Orchestra 1813. Coro di voci bianche del Teatro Sociale di Como con il maestro Dario Grandini. 186 Ricerca 1813-2013 2007-2008 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Bruno Dal Bon Stagione lirica Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti Jessica Pratt, Camillo Facchino, Javer franco, Fabio Zagarella, Mirco Palazzi, Jennifer Borghi, Michele Mele. Direttore: Manlio Benzi The Turn Of The Screw di Benjamin Britten Marlin Miller, Tiziana Fabbricini, Gabriella Sborghi, Luisa Castellani, Antonio Giovannini. Direttore: Jonathan Webb. Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart Diana Mian, Alessia Nadin, Gezim Myshketa, Emanuele D’Aguanno, Giuseppina Brindelli, Omar Montanari. Direttore: Diego Fasolis Madama Butterfly di Giacomo Puccini Liping Zhang, Giuseppe Varano, Lorena Scarlata Rizzo, Sergio Bologna, Cristiano Olivieri, Simone Alberti, Samuel Tao, Jennifer Borghi, Alessandro Mundula, Maria De Micheli, Barbara Volta. Direttore: Pietro Mianiti . Macbeth di Giuseppe Verdi. Vladimir Chernov, Susan Neves, Luca Gallo, Gustavo Casanova, Paolo Cauteruccio, Elena Borin, Riccardo Dernini. Direttore: Antonio Pirolli La Serva Padrona di Giovanni Battista Pergolesi. Gezim Myshketa, Diana Mian, Marco Continanza. Orchestra 1813 per giovani Cantanti Lirici d’Europa” Finale 59° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Concerti con l’Orchestra Quartetto Della Scala: Francesco Manara, Pierangelo Negri, Simonide Bracon, Massimo Polidori Nachtmusik Mischa Maisky Fancesco Manara Francois-Joel Thiollier Il Mondo della Luna. Orchestra del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como Dramma giocoso di Franz Joseph Haydn. Libretto di Carlo Goldoni. Opera domani-XII edizione Così fan tutte Interpreti: Cantanti As.Li.Co. Orchestra 1813 Adattamento Musicale: Massimiliano Toni 2008-2009 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Carlo Perucchetti Stagione lirica Turandot di Giacomo Puccini Elena Lo Forte, francesco Anile, Ji Eung Park, Loredana Arcuri, Ernesto Morillo, Fernando Cordeiro Opa, Leonardo Galeazzi, Enea Scala, Mert Sungu, Giuseppe Pizzicato. Direttore pietro Mianiti. Regia Hiroki Ihara. La Medium di Giancarlo Menotti. Elisabetta Fiorillo, Marta Vandoni Iorio, Ornella Vecchiarelli, Andrea Porta, Nadiya Petrenko, Nicola Russo. Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Bruno Taddia, Marta Vandoni Iorio, Elisabetta Fiorillo, Paolo Fanale, Paolo Cauteruccio, Ornella Vecchiarelli, Andrea Porta, Luca Tittoto, Marcello Rosiello, Nadiya Petrenko, Riccardo Dernini. Direttore: Matteo Beltrami. Regia. Andrea Cigni. Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Ilina Mihaylova, Alessandro Spina, Davide Bartolucci, Samuele Simoncini, Gianluca Fasano. Direttore: Francesco Maria Colombo. Regia: Mariano Dammacco. Falstaff di Arrigo Boito. Kartal Karagedik, Costantino Finucci, Emanuele D’Aguanno, Teresa Romano, Caterina Di Tonno, Romina Tomasoni, Valeria Tornatore, Stefano Consolini, Luca Gallo, Enea Scala. Direttore Antonello Manacorda. Regia: Serena Sinigaglia. Carmen di Georges Bizet. Nora Sourouzian, Davinia Rodriguez, Eleonora Cilli, Annunziata Vestri, José Ballestrin, Mickael Spadacini, Claudio Sgura, Francesco Denaro, Paolo Cauteruccio, Ugo Guagliardo, Marcello Rosiello. Italiana In Algeri di Gioachino Rossini. 187 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Cantanti As.Li.Co. Orchestra 1813 Finale 60° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti Lirici d’Europa. Orchestra 1813 Opera domani-XIII edizione Hansel e Gretel di Engelbert Humperdinck. Cantanti As.Li.Co. Orchestra 1813 Concerti Valentina Lisitsa In collaborazione con Circolo Vincenzo Bellini Ramin Bahrami. Orchestra 1813 David Garrett. Orchestra 1813 Nana Hayashi. Orchestra 1813 Quartetto Della Scala: Francesco Manara, Pierangelo Negri. Simonidi Braconi. Massimo Polidori. Orchestra 1813 Danilo Rossi, Stefano Bezzicheri e l’Orchestra 1813 Orchestra Del Conservatorio di Como con l’Orchestra 1813 2009-2010 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Barbara Minghetti Stagione lirica La Bohème di Giacomo Puccini Giuseppe Talamo, Valdis Jansons, Francesco Landolfi, Jessica Rose Cambio, Ghlbin Kunduz, Elisandra Pérez Melian, Valdis Jansons, Francesco Landolfi, Federico Sacchi, Mirko Quarello. Direttore: Damian Iorio. La Figlia Del Reggimento di Gaetano Donizetti. Yolanda Auyanet, Ilina Mihaylova, Gianluca Terranova, Alessandro Scotto di Luzio, Dionisia Di Vico, Francesco Paolo Vultaggio, Giuseppe Pizzicato, Sara Palana. Direttore Alessandro D’Agostini. La Voix Humaine di Francis Poulenc con Tiziana Fabbricini. I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Rachele Stanisci, Mickael Spadacini, Ivan Inverardi, Giulio Pelligra, Enrico M. Marabelli. Direttore Matteo Beltrami. Orchestra i Pomeriggi Musicali di Milano. Die Sieben Todsunden di Kurt Weill. Mirjam Tola, Francesca Zaccaria, Gianluca Bocchino, Gianluca Sorrentino, Nicolò Ceriani, Manrico Signorini. Trouble In Tahiti di Leonard Bernstein. Nicolò Ceriani, Giovanna Lanza, Ilaria Zanetti, Gianluca Bocchino, Giuliano Pelizon. Direttore: Carlo Boccadoro. Finale 61° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Opera domani-XIV edizione Lupus in Fabula di Raffaele Sargenti Interpreti: Cantanti As.Li.Co. Orchestra 1813 Concerti Uri Caine.Carlo Tenan. Orchestra 1813 Quartetto Della Scala: Francesco Manara, Pierangelo Negri, Simonide Branconi, Massimo Polidori. Orchestra 1813 Giuliano Sommerhalder. Orchestra 1813 Christopher Franklin con Nana Hayashi e Ruxandra Stefan. Alexander Lonquich. Orchestra 1813 188 Ricerca 1813-2013 2010-2011 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Barbara Minghetti Stagione lirica BELLA ITALIA, AMATE SPONDE La Sonnambula di Vincenzo Bellini. Alexej Yakimov, Nadija Petrenko, Jessica Pratt, Marina Bucciarelli, Enea Scala, Fabrizio Paesano, Marina Bucciarelli, Elide De Matteis Larivera, Mihail Dogotari, Luca Granziera. Direttore Massimo Lambertini. Medea di Luigi Cherubini. Luca Trittoto, Eleonora Buratto, Lorenzo Decaro, Maria Billeri, Alessandra Palomba, Arianna Ballotta, Maria Letizia Grosselli. Direttore Antonio Pirolli. La Cenerentola di Gioachino Rossini. Edgardo Rocha, Serba Vasile, Omar Montanari, Stefania Silvestri, Alessia Nadin, Chiara Amarù, Carmen Topciu, Mihail Dogotari. Direttore: Giacomo Sagripanti. La Traviata di Giuseppe Verdi. Iolanda Auyaunet, Marianna Vinci, Mila Pavlova, Jean-Francois Borras, Damiano Salerno, Saverio Pugliese, Mirko Quarello, Pasquale Amato, Luciano Leoni, Alessandro Mundula, Marco Piretta. Direttore: Pietro Mianiti. Die Zauberflote di Wolfang Amadeus Mozart. Angela Nicoli, SilviaSspruzzola, Beatrice Palumbo, Simona Di Capua, Laura Catrani, Filippo Bettoschi Anicio Zorzi Giustiniani, Alessandro Calamai, Marco Voleri. Direttore: Oliver Gooch. Finale 62° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Opera domani-XV edizione Nabucco di Giuseppe Verdi. Cantanti As.Li.Co. Orchestra 1813 Concerti Vienna E Dintorni. I 100 anni del Carducci Carlo Tenan con Mattia Petrilli, Davide Alogna, Vsevolod Dvorkin, Andrea Scacchi. Presso la sede dell’Associazione Carducci. Stefano Bollani Concerto Gospel Con: Michael Brown, Lavonta Green, James Rollerson jr., Chelsea Oats, Ashley Hale, Stephen Washington, Angela Perry. Marco Berti con Giovanni Brollo Promosso in collaborazione con il circolo Vincenzo Bellini e Amici della Musica di Cernobbio Giovanni Sollima e Alessio Pianelli, Carlos Chamorro.Orchestra 18 Verklarte Nacht. Notte trasfigurata. Direttore José Luis Gomez- Rios. Ballerina Gilda Gelati. Coreografie: Simonetta Manara Schiavetti. Un Nuovo Mondo: Bruno Dal Bon con Orchestra 1813 Giuseppe Albanese. Matthieu Mantanus con l’Orchestra 1813. Opera.it I edizione VIVA VERDI! Conduzione: Francesco Micheli, Soprano: Monica Colonna. Pianoforte: Debora Chiantella 189 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 2011-2012 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Barbara Minghetti Stagione lirica LE OMBRE DELL’UOMO Rigoletto di Giuseppe Verdi. Piero Pretti, Jenish Ysmanov, Ivan Inverardi, Luis Cansino, Irina Dubrovskaya, Natalia Roman, Eugenyi Stanimirov, Alessandra Palomba, Veronica Senserini, Pasquale Amato, Mirko Quarello, Saverio Pugliese, Marian Reste, Miriam ArtiacoBianca Tognocchi. Direttore: Marco Guidarini. I Puritani di Vincenzo Bellini. Luciano Leoni, Luca Tittoto, Alessio Arduini, Marco Voleri, Jessica Pratt. Direttore: Antonio Pirolli. Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Edgardo Rocha, Omar Montanari, Concetta D’Alessandro, Marcello Rosiello, Robero Lorenzi, Andrea Bonsignore, Valerio Napoli, Loredana Arcuri. Direttore Matteo Beltrami. Roméo et Iuliette di Charles Gounod. Serena Gamberoni, Silvia Ragazzo, Nadiya Petrenko, Jean-Francois Borras, Leonardo Alaimo, Marco Voleri, Mihail Dogotari, Francesco Musinu, Park Taihwan, Abramo Rosalen, Carlo Di Cristoforo. Direttore: Michael Balke. Finale 63° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Opera domani-XVI edizione Progetto per la produzione di opere liriche introdotte da percorsi didattici. IL Flauto Magico di Wolfang Amadeus Mozart. Interpreti: Cantanti As.Li.Co Regia: Stefano Simone Pintor. Orchestra 1813 Concerti Ludovico Einaudi Concerto Gospel Craig Adams & The Voices Of New Orleans L’Uccello Di Fuoco. José Luis Gomez-Rios. Orchestra 1813 Francisco Cafiso Quartet: Francesco Cafiso, Paolo Birro, Marco Micheli, Francesco Sotgiù. Floraleda Sacchi. José Luis Gomez-Rios. Orchestra 1813 Quadri di un’Esposizione. Bruno Dal Bon con l’Orchestra 1813 James Taylor Stanislav Ioudenitch- pianoforte In collaborazione con Associazione musicale Giosué Carducci Mario Brunello. Orchestra 1813 Alexander Romanovsky. José Luis Gomez-Rios. Orchestra 1813 2012-2013 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Barbara Minghetti Stagione lirica LE ALI DELL’UOMO I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini Lorentina Soare, fabrizio Paesano, Pasquale Amato, Alessandro Spina. Lucia Di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Ekaterina Bakanova, Romina Casucci, Francisco Corujo, Alessandro Scotto di Luzio, Serban Vasile, Alexandru Aghenie, Matteo Falcier, Giovanni Battista Parodi, Cinzia Chiarini, Alessandro Mundula. Tosca di Giacomo Puccini Mirjam Tola, Rubens Pellizzari, Sebastian Catania, Ziyan Atfeh, Paolo Maria Orecchia, Paolo Antognetti, Daniela Cusari. Ernani di Giuseppe Verdi Rudy Park, Alessandro Luongo, Enrico Giuseppe Iori, Maria Billeri, Nadiya Petrenko, Saverio Pugliese, Gianluca Margheri. L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini Carmen Topciu, Teresa Iervolino, Enea Scala, Utku Kuzuluk, Bruno Taddia, Abramo Rosalen, Sonia Ciani, Alessia Nadin, Davide Luciano. 190 Ricerca 1813-2013 Finale 64° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti Lirici d’Europa Opera domani-XVII edizione L’Olandese Volante di Richard Wagner. Orchestra 1813 Contanti As.Li.Co. Regia: Lucas Simon 28-29 giugno Arena CARMINA BURANA di Carl Orff Concerti Louis Lortie in memoria di Mario Orlandoni In collaborazione con Società dei palchettisti, Circolo Vincenzo Bellini, Associazione musicale Giosué Carducci Alice Concerto Gospel: Black Harmony Otot. José Luis Gomez-Rios. Orchestra 1813 Progetto Yuval Avital. Giovanni Cospito, Lorenzo D’Erasmo, Teo Aroni, Lodovico Berto, Salvatore Scucces, Giampiero Pisani, Augusto Comminesi, Sergio Scappini, Paolo Vignani. Alexander Markov. Orchestra 1813 Franco Battiato Metamorphosen. José Luis Gomez-Rios, Sofia Villanueva, Fabio Mureddu. Orchestra 1813 In collaborazione con Associazione musicale Giosué Carducci. Beatbox. The Beatles Tribute Band . Mauro Sposito, Riccardo Bagnol, Alfio Vittanza, Guido Cinelli Voglio una cosa dirti: il canto dei cantici Ensemble Berlin. Christoph Hartmann, Mor Biron, Luiz Coelho, Bettina Sartorius, Walter Kussner, Clemens Weigel, Janusz Widzyk. Brass Bang! Paolo Fresu, Steven Bernstein, Gianluca Petrella, Marcus Rojas. Giuseppe Andaloro. José Luis Gomez-Rios e l’Orchestra 181.3 Arrigo Cappelletti. Bondeko. Musica dal mondo. Arrigo Cappelletti, Giulio Martino, Adrian Myhr, Tore Sandbakken con coro Bondeko Ya bana Congo (Congo) e Trinity (Ghana). Camera Con Musica Ensemble d’archi Orchestra 1813. Ensemble di fiati Orchestra 1813. 191 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 2013-2014 Presidente dei Palchettisti: Francesco Peronese Presidente del Teatro Sociale di Como- As.Li.Co: Barbara Minghetti Celebrazione dei 200 anni dall’apertura del teatro sociale Stagione lirica LE RICORRENZE Ricorrenze Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (10 Ottobre 1813) Otello di Giuseppe Verdi Walter Fraccaro, Alberto Gazale, Giulio Pelligra, Saverio Pugliese, Alessandro Spina, Antonio Barbagallo, Daria Masiero, Raffaella Lupinacci. Direttore: Gianpaolo Bisanti. Ricorrenze Bicentenario della nascita di Richard Wagner (22 Maggio 1813) Der Fliegende Hollander di Richrd Wagner Patrick Simper, Elena Nebera, Thomas Hall, Tomislav Muzek, Nadiya Petrenko, Gabriele Mangione. Direttore. Roman BrogliSacher. Ricorrenze Bicentenario della prima rappresentazione Tancredi di Gioachino Rossini Mert Sungu, Sofia Mchedlishvili, Teresa Iervolino, Alessandro Spina, Raffaella Lupinacci, Alessia Nadin. Direttore:Francesco Cilluffo. La Finta semplice di Wolfang Amadeus Mozart Andrea Concetti, Elena Belfiore, Matteo Mezzaro, Raoul Deramo, Salome Jicia, Gabriele Nani, Bianca Tognocchi. Direttore: Salvatore Percacciolo. Elisir D’Amore di Gaetano Donizetti Lavinia Bini, Enea Scala, Julian Kim, Francesco Paolo Vultaggio, Biagio Pizzuti, Dorela Cela. Direttore. Andrea Battistoni. . Finale 65° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti Lirici d’Europa European Opera Days Opera domani-XVIII edizione Aida di Giuseppe Verdi Adattamento musicale: Alberto Cara. Cantanti As.Li.Co. Direttore. Pietro Billi. Maestro del coro voci bianche. Concerti Ricorrenze: Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi Waiting For Verdi Maria Teresa Leva, Martina Belli., Dario Di Vico., Emanuele Cordaro, Gesualdo Coggi, Roberto Esposito. Shéhérazade. Enrico Dindo, uno dei più importanti musicisti italiani con lo struggente concerto di Dvorak. José Luis Gomez- Rios. Orchestra 1813 IL TEATRO PER GLI ALTRI Concerto Gospel. The Anthony Morgan Inspirational Choir Of Harlem. Non c’è Problema. Concerto per un amico con Marco Berti Serata dedicata a Raffaele Gregorio, per lunghi anni anima di Aism Como. Marco Betti, Massimo Longhi, Giuseppe Di Benedetto. Orchestra Filarmonica: Ettore Pozzoli. ANTEPRIMA STAGIONE NOTTE 2014/15 Das lied von der erde (il canto della terra) Piero Borgonovo, Anna Maria Chiuri, Daniel Szeil . Ensemble della Filarmonica Arturo Toscanini. Il Canto Della Terra di Gustav Mahler Direttore: Pietro Borgonovo. Mezzosoprano: Anna Maria Chiuri. Tenore: Daniel Szeili. COMO CITTA’ DELLA MUSICA 192 Ricerca 1813-2013 Ricorrenze 130° anni dalla data di composizione della Sinfonia Linz e del Concerto per corno n.3 (1783) Mozart&Haydn José Luis Gomez-Rios. Ivan Zaffaroni. Orchestra 1813 Ricorrenze. Concerto per la tournée dei 40 anni della nascita della band. Treves Blues Band. Ricorrenze. 60 anni dalla scomparsa di Sergej Porkof’ev (5 Marzo1953) Pierino e il lupo. José Luis Gomez-Rios. Narratore : Paolo Rossi. Orchestra 1813 Ricorrenze. 40 anni dalla pubblicazione del primo album Queen ( EMI 1973) Queenmania Tribute Band Sonny Insabella, Fabrizio Palermo, Tiziano Giampieri, Andrea Ge. Angela Hewitt Sulutumana Gian Battista Galli, Francesco Andreotti, Nadir Giori., Angelo Galli, Beppe Pini, Sammuel Elazar Cereghini. 193 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Il Ballo Documentazione tratta da: Teatro Sociale- centocinquantanni di storia 1963 28 agosto 1813 Ghislen ed Erbines. Balletto di Domenico Grimaldi con interpreti principali Giovan Battista Cozzer e Angiola Sala Nello stesso anno: Chi la fa l’aspetti Balletto di ignoto. 1838 Agosto Il Corsaro di Galzerani I Cerletani di Giuseppe Mosca 1899 Agosto Ballo Excelsior di Romualdo Marenco Prima ballerina assoluta: Adele Cammarano. Prima ballerina di rango italiana: Vittoria Cima. Primo ballerino: Vittorio De Vincenti. Direttore: Alceo Pantaleoni. La grande stagione dei Balletti del Teatro Alla Scala Di Milano 14 Agosto 1951 Le Silfidi. Musica di Federico Chopin Prima Ballerina: Olga Amati . Primo Ballerino: Giulio Perugini Vera Colombo, Gilda Maiocchi, Tilde Baroni, Giuliana Ombrini e Corpo di ballo. Bozzetti e Figurini di Nicola Benois Coreografia di Michel Fokine Maestro Direttore: Geo Giussani La Leggenda di Giuseppe Musica di Richard Strauss Tamara Toumanova, Giulio Perugini, Anna Giani, Mario Bini. Coreografia e Regia: Margherita Wallmann Bozzetti e Figurini: Giorgio De Chirico Bolero Musica di Maurice Ravel Ugo Dall’Ara, Luciana Novara, Anna Giani, Tilde Baroni, Gilda Maiocchi, Gino Pessina, Walter Venditti, Italo Collini. 15 Agosto 1951 Il Lago dei Cigni Musica di P.I.Ciaikowski Tamara Toumanova, Giulio Perugini. Dafni e Cloe Musica di M.Ravel Luciana Novaro e Ugo Dall’Ara Don Chisciotte Musica di Fredy Minkus. Tamara Toumanova e Giulio Perugini La Giara Musica di A.Casella Gilda Maiocchi e Ugo Dall’Ara. Coreografie: S.Lifar, A.M.Milloss, Pepita Ivanov, M. Wallmann. Direttori D’Orchestra: Geo Giussani e Argeo Quadri 18 Agosto 1951 Don Chisciotte Musica di Fredy Minkus Tamara Toumanova e Giulio Perugini Coreografia: Anatole Oboukoff realizzata da Tamara Toumanova. Maestro Direttore: Geo Giussani La Leggenda Di Giuseppe di Richard Strauss 19 Agosto 1951 Le Silfidi balletto romantico di Michel Fokine. Musica di Federico Chopin. Olga Amati, Giulio Perugini, Vera Colombo, Gilda Maiocchi, Tilde Baroni, Giuliana Ombrini. Vita Dell’Uomo di Alberto Savino. Commedia mimica e danzata. Ugo Dall’Ara, Gilda Maiocchi, Tamara Toumanova, Luciano Novaro. L’Amore Stregone Musica di Manuel De Falla. Balletto di G. Martinez Sierra con Luciana Novaro, Gilda Maiocchi, Ugo Dall’Ara, Giulio Perugini, Dora Ricci, Vera Colombo, Giuliana Barabaschi. Coreografia : Margherita Wallmann 194 Ricerca 1813-2013 21 Agosto 1951 Visione Nostalgica di Ferruccio Busoni Olga Amati e Ugo Dell’Ara La leggenda Di Giuseppe di Richerd Strauss Tamara Toumanova e Giulio Perugini La Morte Del Cigno di C. Saint- Saens Tamara Toumanova La Giara di A. Casella Gilda Maiocchi e Ugo Dell’Ara Coreografia: M. Fokine, A.M.Milloss, M.Wallmann, S.Lifar, Petipa Ivanov, Anatole Oboukoff. Maestri Direttori: Argeo Quadri e Geo Giussan. Balletti del Teatro Alla Scala Di Milano all’ Arena del Teatro Sociale 1952 Carnevale Faust di Carlo Gounod Nicola Rossi-Lemeni Rigoletto di Giuseppe Verdi Il Piccolo Marat di Pietro Mascagni La Sonnambula di Vincenzo Bellini Amelia Al Ballo (nuova per Como) di Gian Carlo Menotti Salomè di Richard Strauss. Libretto di Oscar Wilde 19 Giugno 1952 Concerto del pianista Arturo Benedetti-Michelangeli a cura dell’Ente Concerti M.E.Bossi 15 e 17 Agosto 1952 Riflessi nell’Oblio di Aurelio M.Milloss - Musiche di Respighi Olga Amati e Giulio Perugini Giselle di T.Gautier Tamara Toumanova e Giulio Perugini Il Tricorno di G. Martinez-Sierra Luciana Novaro, Ugo Dall’Ara, Gino Pessina, Walter Venditti, Tilde Baroni, Vera Colombo, Anna Giani, Ivan Descheeff, Mario Pistoni, Enrico Sportiello. 19 e 20 Agosto 1952 Le Quattro Stagioni Balletto dall’opera I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi Adele Adamowa, Ugo Dell’Ara, Giulio Perugini, Gilda Maiocchi. Maestro Direttore: Glauco Curiel Marsia Balletto drammatico di M.A.Milloss Victor Ferrari e Giulio Perugini. Maestro Direttore: Nino Verchi Schiaccianoci Passo a Due dal Ballo omonimo di Lev Ivanov. Musica di Peter I. Ciaikowski. Coreografia di Lev Ivanov. Con: Olga Amati, Giulio Perugini, Ugo Dall’Ara. Maestro Direttore: Geo Giussani Gaitè Parisienne Balletto di Ethienne De Beaumont. Musica di Jacques Offenbach. Coreografia di Leonida Massine. Interpreti: Olga Amati, Giulio Perugini, Ugo Dall’Ara. Maestro Direttore: Geo Giussani. 21 e 23 Agosto 1952 Dafni E Cloe Balletto sinfonico di M. Fokine- Musica di Maurice Ravel. Luciana Novaro, Gilda Maiocchi, Walter Venditti, Ugo Dell’Ara Tilde Baroni, Anna Giani, Giuliana Ombrini, Ermanno Savarè. Maestro Direttore. Glauco Curie Don Chisciotte Passo a due dal balletto omonimo di Marius Petipa. Musica di Fredy Minkus Tamara Toumanova e Giulio Perugini. Maestro Direttore: Geo Giussani Coppelia Ballo pantomina di C.Nuitter e A.Saint-Leon. Olga Amati, Ugo Dell’Ara, Aurelio Milloss. Maestro Direttore: Geo Giussani. 24 Agosto 1952 Le Silfidi Balletto romantico di Michel Fokine- Musica di F.Chopin Gaitè Parisienne Schiaccianoci Tamara Toumanova, Victor Ferrari, Vera Colombo, Gilda Maiocchi, Tilde Baroni, Giuliana Ombrini Maestro Direttore: Geo Giussani La Morte Del Cigno Quadro coreografico di Michel Fokine- Musica di Camille Saint-Saens Tamara Toumanova Dananze Polovziane Balletto dall’opera “Il Principe Igor” di Alexander Borodin Gilda Maiocchi, Vera Colombo, Ugo Dall’Ara. Maestro Direttore: Nino Verchi. 195 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 26 Agosto 1952 Le Silfidi L’Amore Stregone di G. Martinez-Sierra. Musica di Manuel De Falla Gilda Maiocchi, Giuliana Barabaschi, Ugo Dall’Ara, Giulio Perugini Maestro Direttore: Glauco Curiel Idillio Viennese di Aurelio M. Milloss- Musica di Johann Strauss Adele Adamowa, Victor Ferrari. Maestro Direttore: Geo Giussani La Moret del Cigno di M. Fokine - Musica di Camille Saint-Saens Tamara Toumanova. Maestro Direttore: Geo Giussani Danze Polovziane 27 Agosto 1952 Balletto Imperiale Concerto coreografico di Georges Balanchine Olga Amati, Giulio Perugini, Gilda Maiocchi. Maestro Direttore: Nino Verchi. Pianista: Elio Cantamessa Il Lago dei cigni. Secondo atto del Balletto di Marius Petipa e Lev Ivanov Musica di Petre I. Ciaikowski Tamara Toumanova, Giulio Perugini Idillio Viennese Circus Capriccio. Scherzo coreografico di Tamara Toumanova - Musica di Danel Aube Tamara Toumanova. Maestro Direttore: Nino Verchi Bolero Dramma coreografico di Aurelio m. Milloss. Musica di Maurice Ravel Ugo Dall’Ara, Gilda Maiocchi. Maestro Direttore:Nino Verchi 28 Agosto 1952 Balletto Imperiale Gaité Parisienne Il Lago dei Cigni Bolero Olga Amati, Giulio Perugini, Gilda Maiocchi, Ugo Dall’Ara, Tamara Toumanova, Luciana Novaro. Maestri Direttori: Nino Verchi e Geo Giussani 30 Agosto 1952 Riflessi nell’Oblio Coppelia Don Chisciotte Circus Capriccio Danze Polovziane Olga Amati, Giulio Perugini, Ugo Dall’Ara, Aurelio M. Milloss, Tamara Toumanova, Gilda Maiocchi, Vera Colombo . Maestri Direttori: Nino Verchi e Geo Giussani 31 Agosto 1952 Il Tricorno – Giselle - Bolero Luciana Novaro, Ugo Dall’Ara, Gino Pessina, Tamara Toumanova, Giulio Perugini. Maestri Direttori: Geo Giussani e Nino Verchi Balletti del New York City Ballet 28 Settembre 1953 Serenata Balletto classico Musica di P.I.Ciaikowski - Coreografia di George Balanchine Marie Jeanne, Patricia Wilda, Yvonne Mounsey, Tanaquil Leclercq, Jillana, Herbert Bliss, Nicholas Magallanes. Direttore D’Orchestra. Leon Barzin Il Giardino Dei Lilla Coreografia di Antony Tudor- Musica di Ernest Chausson Nora Caye, Jacques D’Amboise, Brooks Jackson, Tanaquil Leclercq. Direttore D’Orchestra: Leon Barzin. Violinista: Hugo Fiorato. Silvia passo a due. Musica di Leo Delibes. Coreografia di G. Balanchine. Maria Tallchief e André Eglevsky Bourré Fantasque. Balletto classico. Musica di Emanuel Chabrier. Tanaquil Leclerq e Todd Bolender- Nora Kaye e Nicholas Magallanes- Marie Jeanne e Herbert Zompakos. Direttore d’Orchestra: Ugo Fiorato. Coreografia: George Balanchin. 29 Settembre 1953 Fanfara musica di Benjamin Britten. Coreografia di Jerome Robbins I Quattro Temperamenti Musica di Paul Hindemith. Coreografia di George Balanchine. Effetti luce di Jean Rosenthal. Passo A Tre musica di F. Minkus. Coreografia di G. Balanchine Maria Tallchief, André Eglevsky, Nora Kaye. Direttore d’Orchestra: Hugo Fiorato. Bourrè Fantasque 196 Ricerca 1813-2013 Balletti del Teatro Alla Scala Di Milano 1 Ottobre 1953 Balletto Imperiale. Concerto coreografico in tre tempi di G. Balanchine Vera Colombo, Giulio Perugini, Gilda Maiocchi, Mario Pistoni, Walter Venditti, Giuliana Barabaschi, Piera Casbelli. Maestro Direttore: Nino Verchi Capriccio Spagnolo Balletto in un atto di Leonida Massine. Musica di Nicola Rimski Korsakov. G. Barabaschi, P. Casbelli, L. Galletti, C. Caspani, V. Colombo, T. Baroni, S. Calzati, Luciana Novaro, Ugo Dell’Ara, G. Maiocchi, Mario Pistoni. La Sagra di Primavera (Quadri della Russia pagana) di I. Strawinski e N. Roerich. Musica di Igor Strawinski. Luciana Novaro, Ermanno Savarè. Coreografia di l. Massine. Maestro Direttore: Nino Verchi. 4 Ottobre 1953 Le Silfidi. Balletto coreografico di M. Fokine. Musica di F. Chopin O.Amati, G. Perugini, V. Colombo, G. Maiocchi, T. Baroni, G. Ombrini. La Giara. Coreografia di Margherita Wallmann. Musica di A. Casella Gino Pessina, Walter Venditti, Gilda Maiocchi, Ugo Dell’Ara, Tilde Baroni, Walter Marconi, Ercole Oriani, Aldo Sant’Ambrogio, Vera Colombo, Giulia Ombrini, Dora Ricci, Ermanno Savarè, Fiorella Cova, Carla Lombardo, Enrica Sbardella. Maestro Direttore: Luciano Rosada La Sagra Della Primavera. Musica di Igor Strawinski. Coreografia di L. Massine. Luciana Novaro, Ermanno Savarè. Maestro Direttore: Nino Verchi. Compagnia Dei Balletti Dell’Opera Di Parigi Esquisses Choreographiques. Balletto in un atto. Musica di Gioachino Rossini. Divertissement. Musica di Wal-Berg, Liadow, G. Pierne, G. Mario, O. Matra. Epoca 1900 Musica di J. Offenbach, J Strauss, Borel- Clerc, Tellmann, F. Lehar. Marcello Cassin, Gerard Mulys, Lucienne Berggren, Jacqueline Rivoir, Daniel Astrier, Jean Pierre Ruffier, Josette Medejskj, Monique Demierre, Lily Revers. Maestro di Balletto: Gerard Mulys. Maestro Direttore e Concertatore : Jean Entrenont. 1976 Romeo e Giulietta di Serghei Prokofiev Carla Fracci, Denns Wayne. La Direzione del Teatro scrive: Carla Fracci è considerata una delle migliori ballerine del mondo. Questo spettacolo può senz’altro essere considerato un avvenimento d’eccezione anche per la storia del Sociale che già vide sul palcoscenico artiste di grido quale Tamara Tumanova, Luciana Novaro, Vera Colombo, Gilda Maiocchi, Giuliana Barabaschi, Adele Adamowa, Giulio Perugini, Ugo Dall’Ara. 1978 Giselle. Balletto di T.Gautier e Vernoy De Saint Georges. Susanna Praja, Cristina Latini, Tuccio Rigano. Direzione di Rinaldi. 1982 Mirandolina di Baldassarre Galuppi, prima ballerina Carla Fracci 1988 il grande Rudolf Nureyev Giselle. Balletto di T.Gautier e Vernoy De Saint Georges. Maestro direttore e concertatore: David Coleman. Coreografia di Jacqueline De Min. Eveline De Sutter, Rudolf Nureyev, Loredana Furno, James Urbajn, Tiziana Spada, Elisabetta Tomasi. 1988 Si inaugura la scuola di danza del Teatro Sociale diretta da Simonetta Manara Schiavetti 1989 Maurizio Bellezza - Oriella Dorella Marco Pierin - Raffaele Paganini 1991 Romeo e Giulietta Aterballetto: compagnia dei Teatri dell’Emilia Romagna. Direttire artistico: Amedeo Amodio. 1995 Luciana Savignano- Maximiliano Guerra 197 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 2003 Romeo e Giulietta musiche di Sergej Prokofiev. Coreografie di Fabrizio Monteverde. Monica Perego e Raffaele Paganini 2004 Spettacolo di danza con André de la Roche musiche di Antonio Vivaldi. Produzione Balletto di Roma. Concerto del pianista Christian Leotta Stagione 2005-06 Stagione 2006-07 THE PARSONS DANCE COMPANY AEROS Federazione Rumena di ginnastica artistica, aerobica e ritmica. Coreografie di Daniel Ezralow, David Parsons, Moses Pendleton Stagione 2007-08 WHY di Daniel Ezralow e Arabella Holzbog. Regia e coreografie: Daniel Ezralow Stagione 2008-09 ROMEO AND JULIET Da un’idea di Mauro Bigonzetti e Fabrizio Plessi. Coreografia: Mauro Bigonzetti. Musica: Sergej Prokof’ev LO SCHIACCIANOCI Balletto Fantastico. Musica di Petr Il’ic Caikovskij Nadejda Ivanova, Ekaterina Shlyapina, Andry Shalin, Andrey Iapin, Anastasia Sverchkova, Alexander Sedov, Vladislav Ivanov, Anna Kostina, Evgeny Rudakov, Anastasia Valsova, Vadim Pakhonov, Maria Subbotina, Evgeny Rudakov. Stagione 2009-10 CARMEN Balletto in due atti. Musiche di Georges Bizet, Isaac Albeniz, Emmanuel Chabrier, Jules Massenet. Paula Acosta, Carlos Montalvan, Alessandro De Ceglia, Luca Lago, Joanna Waldorf, Jennifer Delfanti, Bilyana Dyakova, Lisa Osmieri, German Marina, Massimiliano Rizzo. Coreografie di Fredy Franzutti. IL LAGO DEI CIGNI Balletto di Mosca Teatro La Classique. Balletto in due atti e quattro quadri. Musica di Petr Il’ic Caikovskij. Coreografia: Alexander Vorotniko. CERTE NOTTI Coreografia: Mauro Bigonzetti. Canzoni, musiche originali e poesie di Luciano Ligabue Stagione 2010-11 LE QUATTRO STAGIONI Coreografie: Mauro Astolfi. LA BELLA ADDORMENTATA Compagnia Teatro Dell’Opera Della Macedonia Coreografia: Marius Petipa, Lev Ivanov LOVE MACHINES Kataklò Athlethic Dance Theatre Ideazione e regia Giulia Staccioli. Coreografie : Giulia Staccioli, Jessica Gandini. Musiche originali Sabba dj. PINOCCHIO Compagnia Fabula Saltica. Coreografie: Claudio Ronda Stagione 2011-12 ROSSINI CARDS/ LE SACRE Coreografia: Mauro Bigonzetti. Musiche di Gioachino Rossini e Igor Stravinskij. LA BELLA E LA BESTIA Direttore artistico e coreografo: Darius James. Musiche di David Welscott PARSON DANCE Coreografia: David Parsons Stagione 2012-13 IL CIGNO NERO Gran Gala a cura di Vittoria Cappelli e Daniele Cipriani Ballerini. Irina Dvorovenko, Maxim Beloserkovsky (American Ballet Theatre). Coreografie: Marius Petipa, Ben Stevenson, John Neumeier. Musiche: Petr Il’ic Caikovskij, Gustav Mahler, Sergej Vasil’evic Rachmaninov, Camille Saint-Saens. LO SCHIACCIANOCI Russian Classical Ballet Direttore: Oksana Usacheva. Musiche: Petr Il’ic Caikovskij. 198 Ricerca 1813-2013 Ricorrenze. La Scuola di Ballo del Teatro alla Scala fu fondata nel 1813 da Benedetto Ricci Stagione 2013-14 TRADIZIONE E MODERNITÀ Scuola di Ballo Accademia Teatro Alla Scala Direttore: Frédéric Olivieri. Coreografie: George Balanchine. Musiche: Petr Il’ic Caikovskij. Corpo di Ballo del Teatro Municipale Di Kiev. Musiche: Petr Il’ic Caikovskij. Direttore artistico: Tatyana Borovik. Ricorrenze. Evento Straniero. Spettacolo per i 40 anni dalla fondazione della compagnia MUMMENSCHANZ Floriana Frassetto, Philipp Egli, Raffaella Mattioli, Pietro Montandon. IL LAGO DEI CIGNI Corpo di Ballo e solisti del Balletto Nazionale Russo. Balletto in quattro atti. Musica di Petr Il’ic Caikovskij. Direttore Sergei Rudchenko. ElECTRIC- CITY Anthony Heinl, Nadessja Casavecchia, Bianca Pratali, Matteo Grazzini, Chiara Marciano, Daniele del Bandecca, Francesca Bianchi, Luca Tomao. 199 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Prosa Il Sociale, teatro lirico per eccellenza, cominciò a dare spazio alla prosa e soltanto in funzione sussidiaria rispetto al teatro in musica. La compagnia Salvini-Angiolini-Robotti, infatti, era un sodalizio di attori che presentava un repertorio di farse, passatempi, divertissements. Offriva la comica finale. 1818 Compagnia comica Del Pino 1819 Compagnia Ciarli 1820-21 Compagnia comica Alberti e Rosa Compagnia comica Bettini Compagnia comica Giovanni Quazzi Compagnia Marianna Taddei- Luigi Gatinelli 1824-25 Compagnia comica Colonnesi- Wellenfelt 1827 Compagnia drammatica Ciarli e soci Compagnia drammatica Carlo Grazzini, Gaetano Locatelli 1828 Compagnia drammatica Giacomo Bonmartini Compagnia comica Bandino Ferroni Compagnia drammatico toscana Benedetto Mazzeranghi, Gaetano Mariani. Compagnia drammatica Bandino Ferroni 1828-29 Compagnia drammatica Colonnesi-Wellenfelt Compagnia drammatica Luigi Petrella 1833 Compagnia Lorenzo Cannelli Gli spettacoli migliorarono con il passaggio da Como nel 1842 del grande attore Gustavo Modena e nel 1874 di Luigi Bellotti Bon, maestro dell’arte recitativa italiana. Qualcosa stava cambiando nel cartellone del Sociale: senza abbandonare la tradizione della stagione lirica, la prosa conquista uno spazio crescente. 1834 Compagnia drammatica Lorenzo Cannelli 1835 Compagnia drammatica Antonio Pacchiarelli 1838 Compagnia drammatica Carani, Chiodi. Compagnia drammatica Giovanni Pesenti, Vincenzo Gandolfi, Pietro Solmi 1839 Compagnia Camillo Ferri Compagnia drammatica Pezzana 1840 Compagnia drammatica Bandino Ferroni 1841 Compagnia Luigi Favre 1843 Compagnia Camillo Ferri 1844 Compagnia drammatica Morelli e Capella 1845 Compagnia drammatica con divertimenti pantomimici Adelaide Ferroni e Marco Paladini 200 Ricerca 1813-2013 Da Ottanta anni di vita del Teatro Sociale e archivio Palchettisti. Gli spettacoli duravano da un mese a tre con cambiamento di pogramma ogni sera. Si avvicendarono le seguenti compagnie 1852 Quaresima: compagnia in prosa e in musica diretta dai fratelli Zocchi Primavera. Compagnia mimica Tom-Ponci e Zocchi 1853 Autunno. Compagnia drammatica Pascalie Bovi. 1854 Quaresima: Compagnia drammatica Rizzoli. Autunno: Compagnia drammatica Coltellini. 1856 Quaresima: Compagnia drammatica Arcelli e Segherza. Autunno: Compagnia comica di Andrea Ferrario 1857 Quaresima: Compagnia comica di Giambattista Zoppetti. Autunno: Compagnia comica di Luigi Bonazzi 1858 Quaresima:: Compagnia comica di Giustiniani Mozzi Autunno: Compagnia comica di Francesco Giannuzzi. 1959 Carnevale. Compagnia comica Andreani, Gattinelli, Baroc. Autunno: Compagnia comica di Giovanni Leighelo. 1860 Quaresima: Compagnia comica di Miutti e Ieoli. Autunno: Compagnia piemontese di Toselli. 1861 Quaresima: Compagnia comica di Luigi Codognola Autunno: Compagnia comica di Capella e Molinatti. 1862 Quaresima: Compagnia comica veneziana Autunno: Compagnia comica Guinzoni e Capella. 1863 Autunno: Compagnia comica di Antonio Scremin. 1864 Carnevale: Compagnia comica diretta da F. Zocchi. 1865 Carnevale: Compagnia comica diretta da F. Zocchi. 1866 Compagnia comica Capella e Ficazza. Compagnia drammatica Ferdinando Arcelli Compagnia drammatica G.galletti- L.Trenchi Compagnia drammatica Gaetano Gattinelli 1866-67 Compagnia drammatica Luigi Capodaglio Compagnia drammatica Michele Ferrante- Celestina De Paladini Compagnia drammatica Giovanni Romani 1868 Carnevale: Compagnia comica Bosio e Massa. Autunno: Compagnia comica di Tomaso Massa. Dopo queste recite non si hanno più notizie di spettacoli di prosa sino al maggio del 1874 e man mano va diminuendo il numero delle serate e degli spettacoli. 1874 Compagnia comica di Giuseppe Pietroboni. 1880 Compagnia comica Bellotti-Bon 1882-83 Carnevale. Compagnia drammatica Boetti, Marchetti e Zerri. 201 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 1902 5 recite straordinarie della Compagnia di Ermete Novelli. Compagnia drammatica Berti-Masi Compagnia Talli- Grammatica-Calabresi. 1903 Compagnia drammatica Teresa Mariani. Compagnia drammatica Cammi-Zoncada. 1904 Ermete Novelli. Compagnia drammatica Ettore Berti Compagnia drammatica Virguinia Reiter. 1909 Compagnia drammatica Maggi. Una stagione di prosa, per minuscola che fosse, non è mai mancata nemmeno negli anni in cui la programmazione era quasi interamente occupata dal cinema. Al Teatro Sociale di Como arrivano i più grandi artisti e artiste: da Zucconi a Ruggeri, dalla Melato alla Grammatica, da Falconi a Gandusio, da Ricci a Benassi dalla Merlini alla Maltagliati, da Sarah Ferrati a Laura Adani, da Gasman a Calindri, a De Sica, a Govi, ai De Filippo, a Rascel, a Chiari, a Sergio Tofano e ancora da Paola Borboni alla Proclemer, alla Morelli, ad Albertazzi a Stoppa, a Gino Cervi a Tino Carraro, a Lilla Brignone a Enrico Maria Salerno, a Lauretta Masiero a Olga Villi… Artisti in ogni stagione teatrale dal 1980 ad oggi. Da archivio Palchettisti 1980 – 81 Paola Quattrini e Stefano Satta Flores- Anna Proclemer e Luigi Pistilli. Virgilio Gazzolo, Luisa Rossi. Il Piccolo Teatro di Milano- Gianni Santuccio, Umberto Orsini- Aroldo Tieri, Giuliana Loiodice- Enrico Maria Salerno- Ave Ninchi, R. Manenti, C. Sora- Alberto Lionello- Paolo Ferrari, Laura Tavanti- Glauco Mauri, Maddalena Crippa. 1981 - 82 Paola Gassman, Enzo Tarascio- Glauco Mauri- Paola Quattrini- Giulio Bosetti- Alberto Lionello, Erika Blanc- Marina Malfatti, Renzo Palmer- Paolo Stoppa- Enrico Maria Salerno- Aroldo Tieri e Giuliana Loiodice- Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi- Valeria Valeri, Paolo Ferrari- Stefano Satta Flores, Paola Tedesco, Angela Bacci – Giorgio Albertazzi- Lilli Brignone, Ivo Garrani, Gianni Agus- Il Piccolo Teatro di Milano. 1982 - 83 Valeria Marini, Mino Bellei, Enzo Garinei- Glauco Mauri, Leda Negroni, Gianpiero Fortebraccio- Luigi De Filippo, Geppy Gleiyeses- Anna Proclemer- Enrico Maria Salerno- Carlo Cecchi- Manuela Kustermann- Adriana Asti, Pina Cei, Pino Colizzi, Fabrizio Bentivoglio- Paola Quattrini, Lia Zoppelli, Gianni Bonagura- Carlo Alighiero, Elena Cotta- Aroldo Tieri e Giuliana Loiodice- Paolo Ferrari, Laura Tavanti- Alberto Lionello, Erica Blanc- Giulio Bosetti. 1983 - 84 Valeria Valeri- Anna Proclemer- - Florinda Bolkan, Michele Placido, Remo Girone, Fiorenza Marchegini, Fabrizio BentivoglioAlberto Lionello, Erika Blanc- Aroldo Tieri, Giuliana Loiodice- Glauco Mauri- Carla Gravina- Manuela Kustermann- Lauretta Masiero Renzo Palmer, Chiara Salerno- Enrico Maria Salerno- Adriana Asti, Luca Zingaretti, Franco Castellano- Lilli Brignone. 1988-89 Ernesto Calindri ed Olga Villi- Anna Proclemer e Gabriele Ferzetti- Ombretta Colli e Paola Quattrini- Turi Ferro- Alberto Lionello ed Erika Blanc- Gianrico Tedeschi- Vittorio Gassman- Aroldo Tieri e Giuliana Loiodice- Glauco Mauro –Luca De Filippo- Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi- Gino Bramieri e Gianfranco Jannuzzo- Mariangela Melato- Gastone Moschin, Marzia Ubaldi- Tino Schirinzi, Ottavia Piccolo- Giulio Bosetti- Vittorio Caprioli, Isa Danieli- Ugo Tognazzi e Arturo Brachetti- Valeria Moriconi- Rossella FalkMassimo Ranieri. 1990-91 Renzo Montagnani, Paola Tedesco- Ernesto Calindri, Liliana Feldmann- Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer- Carlo Delle Piane, Anna Bonaiuto- Franco Branciaroli- Gastone Moschin- Luigi De Filippo- Gianrico Tedeschi- Teatro Dell’Elfo- Compagnia della Rancia- Angela Finocchiaro. Ornella Vanoni. 1991-92 Lina Sastri- Gabriele Ferzetti- Renzo Montagnani- Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi- Carlo Giuffrè- Mario Scaccia- Roberto SturnoTeatro Dell’Elfo- Gruppo Della Roccia- Arca Azzurra Teatro-Lella Costa. 202 Ricerca 1813-2013 1992-93 Franco Branciaroli- Geppy Gleieises, Regina Bianchi, Isa Barzizza- G.Bramier, G.Jannuzzo- Teatro Popolare di RomaM.Guerritore, G. Lavia- E.Angelillo, G.Ingrassia- Il Teatro Dell’Elfo- Il Teatro Stabile di Napoli- A.Tieri, G.Loiodice- Renzo Montagnani- Legnanesi- Gianfranco D’Angelo. 1993-94 Milva- G.D’Angelo, M.Ubaldi- Gastone Moschin, Marzia Ubaldi, Emanuela Moschin- Adriana Asti, Emilio Bonucci, Franco Oppini- G.Bramieri, G.Jannuzzo- A. Proclemer, G. Ferzetti, Giampietro Fortebraccio- E. M. Salerno, Benedetta Buccellato- Renzo Montagnani e Micol Palmieri- Adriana Asti, Piero Nuti. Compagnia Della Rancia. Gianni Morandi. 1994-95 F.Branciaroli- T.Russo- N.Brilli, M.Dapporto, G.Crippa-P.Bonacelli, R.De Carmine- A.Brachetti- G.Tedeschi, M.Laszli- D.FredianiT.Ferro,P.Sammataro, D.Bernardi- P.Ferrari, G.Ralli- G.Mauri, R.Sturno. 1995-96 Alida Valli, Sebastiano Lo Monaco, Giustino Durano- Ernesto Calindri, Liliana Feldmann, Gianluca Guidi, Isa Barzizza, Cesare Capitani, Grazia Minarelli, Monica Dugo, Claudio Bonino, Michela Minciotti- Franco Geri- Guja Jelo, Nino Bellamo, Karin Proia, Peppe Zarbo, Edoardo Velo, Gaetano Aronica, Joseph Scarlata, Raymond Colonniese, Patrizia Santamaria, Gianni Federico Esmeralda Calcullo- Maurizio Gueli, Sara Bertela, Francesco Migliaccio, Sergio Albelli, Maria Ariis, Mimmo Valente, Marcello Vazzoleri- Carlo Giuffrè, Aldo Giuffrè, Tullio Del Mattoo, Anna D’Onofrio, Piero Pepe, Aldo De Martino, Anna Fiorelli- Gianfranco Jannuzzo, Claudia Koll, Paola Quattrini, Compagnia di Geppy Gleijeses, Carlo Croccolo- Marco Columbro, Lauretta Masiero, Mariangela D’Abbraccio, FerdinandoBruni, Ida Marinelli- Massimo Dapporto, Benedetta Bucellato. 1996-97 Carlo Giuffrè- E. Beruschi, O.M. Guerrini- J. Dorelli, L. Goggi- G. Albertazzi, A. Proclemer- E. Calindri, I. Barzizza- F. BranciaroliValeria Marini- S. Lo Monaco, G.Durano, C.Noci- Compagnia della Rancia. 1997-98 Valeria Moriconi, Massimo Venturiello- A. Galiena e C. Tedeschi, C.Torta- Mario Scaccia- S. Lo Monaco, G. DabbraccioM.Castelnuovo, G.Trasselli- I.Occhini e Il gruppo Della Rocca- G.Gleijeses, I.Barzizza, C.Croccolo, D.Caprioglio- E.De Capitani, F.Bruni- Umberto Orsini, Giulia Lazzarini- Giulio Bosetti- A.Innocenti, P.Nuti, A.Negroni. 1998-99 Daniele Luttazzi- G.de Endaya, M. H. Fernandez- Gene Gnocchi- Enrico Bertolino- Alessandro BergonzoniE.Calindri e L. Feldmann- L. Masiero, I. Barzizza e A. Reggio- Lante della Rovere e L. Barbareschi- A. Proclemer e C. Koll- G.MauriP.Milani, C.Simoni- T. Russo e S. Milo. Roberto Vecchioni. Operetta: La Vedova Allegra. Musical: Paradise On Ice 2000-2001 G.Gleijeses, D.Caprioglio, L.Poli- G. Bosetti e M. Bonfigli- L. De Filippo e U. Orsini- P. Poli- G.Guidi, M.L.Baccarini, C.Bonuglia- O. Piccolo, J.Dix- Zuzzurro e Gaspare- Fichi D’India- I Cavalli Marci- Giorgio Panariello- P. Rossi- Paolo Villaggio- Cochi e Renato- M. Pisu- I Legnanesi. Operetta: Il paese dei Campanelli con M.Bagliani e M.R.Congia. Cin Ci Là con M.Bagliani e M.R.Congia. 2002 Ambra Angiolini, Mirco Petrini, Sabrina Salerno- Alessandro Bergonzoni- Ivana Monti, Cochi Ponzoni- Alessandro Haber, Simona Marchini- Gabriele Ferzetti, Daniela Giovanetti- Isa Danieli, Antonio Casagrande- Theresa Thomason- Ennio Marchetto- Paolo Rossi- Glauco Mauri, Roberto Sturno- Enrico Bertolino- Corrado Tedeschi, L.Bottale, R.Petrozzi- I Legnanesi. Operetta: La Danza delle Libellule con Massimo Baggiani e Maria Rosa Congia. La vedova Allegra con Massimo Baggiani e Maria Rosa Congia. 2003-04 Curatore Gianmario Longoni. Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi, Micol Piccoli. Gianfranco D’Angelo, Michele Gammino, Cristiana Lionello. Mario Zucca, Marina Thovez. Nando Gazzolo, Isa Barzizza. Antonello Angiolillo, Fabrizio Paganini, Sabrina Marciano, Laura Ruocco. Paolo Bonacelli, Gigi Angelillo, Cesare Saliu. Tato Russo, Barbara Cola, Christine Michel Altieri, Antonio Romano. Manuela Arcuri, Paolo Calissano, Veronica Maya, Gaetano Aronica. I Legnanesi. Raffaella Chillè, Valentino Dragato, Evelina Primo. Stefano Andreoli, Marco Continanza, Arianna Pollini. Licia Maglietta, Lucia Ragni, Katia Esposito, Tony Luise. 203 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Susanna Baccari, Alessandro Castellucci, Valeria Cavalli, Claudio Intropido, Alessandro La Rocca, Andrea Ruperti. Maria Pilar Perez Aspra, Maria Spazzi, Sandra Zoccolan, Riccardo Tordoni, Massimo Betti. Claudio Morganti, Sabrina Mascia, Sergio Piano. Ascanio Celestini. 2004-05 Curatore Gianmario Longoni in collaborazione con Barbara Minghetti. Maurizio Palladino, Stefania Politi, Vinicio Marchioni, Marta Ferranti, Alessandra Infargiola, Benedetto Sicca, Luca Carboni, Giandomenico Cupaiuolo, Giulio Turli, Andrea Di Vincenzo, Nina Raia. Geppy Gleijeses, Marco Messeri, Marianella Bargilli, Valeria Fabrizi. Gianfranco Jannuzzo. Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi, Alessandra Raichi, Antonio Fattorini, Nino Bignamini, Orazio Stracuzzi. Arianna Scommegna, Mattia Fabris, Fabio Chiesa, Maria Pilar Perez Aspra, Sandra Zoccolan, Matilde Facheris, Stefania Goulioti, Irene Serini, Giada Lo Russo, Vincenza Pastore, Andrea Pinna, Lorenzo Piccolo, Matteo Lanfranchi, Alessandro Federico, Alessandro Sanpaoli, Chiara Stoppa. I Legnanesi (Antonio Provasio, Enrico Dalceri, Luigi Campisi). Andrea Brambilla, Nino Formicola, Magda Mercatali. Fausto Russo Alesi. 2005-06 Paola Cortellesi. Erri De Luca. Ersilia Lombardo, Enzo De Micheli, Giacomo Guarnieri, Alessio Piazza. Elena Bucci, Stefano Randisi, Marco Sgrosso, Enzo Vetrano. La Fura dels Baus. Franco Branciaroli. Antonio Albanese. Ascanio Celestini. Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Stefano Santospago. Arianna Scommegna, Stefano Orlandi, Mattia Fabris, Sandra Zoccolan, Maria Pilar Perez Aspra, Matilde Facheris. Beatrice Schiros, Irene Serini, Marcela Serli, Sandra Zoccolan, Massimo Betti, Elvio longato, Andrea Poli. Andrea Concetti, Lella Costa. 2006-07 Ligabue. Frédérique loliée, Maria Grazia Mandruzzato, Moira Grassi, Gabriele Benedetti. Fabio De Luigi. Marco Paolini. Ida Marinelli, Elio De Capitani, Paolo Pierobon, Elena Russo Arman, Angelica Leo, Luca Toracca, Vittorio Attene, Cristina Crippa Alessandro Genovesi, Corinna Agustoni, Fabiano Fantini, Alessandro Federico. Alessandro Castriota Scanderberg, Antonella Cerra, Gioconda Bianchi, Graziella Spadafora, Luigi Distinto, Dario Natale, Roberto Andrioli, Meruska Straropoli, Francesca Gariano, Maria Todaro, Maria Teresa Guzzo, Donato Martano, Gennaro Balzano. Giorgio Li Bassi, Francesco Guida. Marcello Bartoli, Dario Cantarelli, Michela Martini, Michela Morchiuti, Lino Spadaro. Paolo Rossi. Lella Costa. Giovanna Scardoni, Nunzia Santodirocco, Alberto Nones. Pippo Delbono. Marco Baliani. Laura Negretti. Giovanni Fochi, Christian Poggioni. Giorgia Cerruti, Luisa Accornero, Raffaella Tomellini, Valeria Dafarra, Alessia Spinelli, Viren Beltramo, Cecilia Romeri. 2007-08 Angela Finocchiaro. Ivan Castiglione, Francesco di Leva, Antonio Ianniello, Ernesto Mahieux, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo. Rossana Canale, Emiliano Begni, Ermanno Dodaro, Fabrizio La Fauci, Gennaro Desiderio, Gianfranco Campagnoli, Francesco Consaga. Marina Martianova, Elena Casottana, Enzo Saldano, Roberto Capellaro . Gioele Dix. Mascia Musy, Annalisa Amodio, Corinne Castelli, Nicola Cavallari, Vanessa Compagnucci, Alessandro Lombardo, Paolo Mazzarelli, Paolo Musio, Renata Palminiello, Paolo Pierobon, Alfonso Postiglione, Nicola Russo, Stefano Vercelli, Gaia Zoppi. Sarah Biacchi, Iurij Ferrini, Michele Schiano Di Cola, Angelo Tronca, Woody Neri, Alessandra Frabetti, Wilma Sciutto, Ture Magro. Jean Baptiste Thierrée, Victoria Chaplin. Stefano Andreoli, Stefano Bresciani, Elisa Carnelli, Marco Continanza, Stefano Dragone, Valentina Ferrari, Davide Maranchelli, Ester Montalto, Laura Negretti, Sarah Paoletti, Christian Poggioni, Arianna Pollini. Beatrice Schiros, Arianna Scommegna, Sandra Zoccolan, Maria Pilar Perez Aspra, Irene Serini, Stefano Orlandi, Fabio Chiesa. Vladimir Luxuria, Roberto Piana. Massimo Arbarello, Barbara Chinelli, Franco Quartieri. 204 Ricerca 1813-2013 Gian Battista Galli, Francesco Andreotti, Nadir Giori, Andrea Aloisi, Samuel E. Cereghini, Raffaele Cogliati. Elisabetta Vergani. Giulio Cavalli, Fabrizio Tummolillo. Roberta Manzi, Gaia Saitta, Maurizio Battista. Maria Carpaneto, Tino Danesi, Giovanna Rossi. 2008-09 Giorgio Albertazzi. Elena Arcuri, Andrea Pinna, Giulio Baraldi, Deniz Ozdogan, Andrea Collavino, Simone Luglio, Francesca Cutolo, Vincenza Pastore, Rufin Doh, Alex Cendron, Barbara Bedrina. Franco Branciaroli. Massimo Ranieri, Lele D’Angelo. Milva, Walter Mramor. Franca Valeri, Annamaria Guarneri, Patrizia Zappa Mulas. Gabriele Lavia, Giovanna Di Rauso. Flavio Insinna. Enzo Iacchetti. Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Lucas Achirico, Daniel Aguirre, Gonzalo Callejas, Karen May Lisondra, Paola Ona, Ulises Palacios, Juliàn Ramaciotti, Viola Vento. Sandro Lombardi, Iaia Forte, Silvio Castiglioni, Debora Zuin, Massimo Verdastro, Ciro Masella, Roberto Corradino, Alessandro Schiavo, Aleksandar Karlic, Marion D’Amburgo, Andrea Carabelli, Clara Galante. Angela De Gaetano, Carlo Durante, Silvia Ricciarelli, Fabio Tinella. Sandro Lombardi, Virgilio Sieni, Elio Noseda, Davide Marranchelli, Stefano Andreoli, Gianpietro Liga, Marco Continanza, Elena Gaffuri. Giovanni Allevi. Elda Olivieri, Adele Pellegatta. Laura Negretti, Federico Rossi. Saverio La Ruina. 2009-10 Monica Guerritore. Angelica Ippolito, Carlo Cecchi, Licia Maglietta, Diego Sepe, Barbara Ronchi, Francesco Ferriera, Elia Schilton, Antonia Truppo, Rino Marino, Francesca Leone. Leonardo Manera. Lella Costa, Massimo Cirri, Giorgio Gallione. Adriana Asti, Yann de Graval. Lina Sastri, Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Antonella Morea, Silvia Maino, Gioia Miale, Carmine Borrino, Daniele Russo, Antonio D’Avino, Giuseppe Rispoli, Chiara De Crescenzo. Erri De Luca, Simone Gandolfo. Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Sabino Civilleri, Clio Gaudenzi, Ersilia Lombardo, Chaira Muscato, Manuela Lo Sicco, Carmine Maringola, Antonio Puccia. Pietro Biondi, Lorenzo Lavia, Giorgia Salari, Francesco Bonomo, Salvatore Palombi, Andrea Nicolini, Gianni De lellis, Luca Fagioli, Alessandro Riceci, Alfredo Angelici, Tamara Balducci, Faustino Vargas, Viviana Lombardo, Alessandro Cangiani, Daniele Sirotti, Silvia De Fanti, Andrea Trovato, Claudia Crisafio. Marco Paolini. Marco Cacciola, Annibale Pavone, Maurizio Rippa, Massimiliano Speziani. Ambra Angiolini. Danio Manfredini. Valentina Ferrari, Mariangela Sicilia, Matteo Carminati. Alessandro de Curtis, Jessica Rose Cambio, Stefano Dragoni. Giuseppe Battiston. Antonella Questa. Lorenzo Morandotti Laura Fedele, Stefano Dall’Ora, Gio Rossi. Stefano Bresciani, Elena Chiaravalli, Stefano Dragone, Gianni Franceschini, Stefano Panzeri. 2010-11 BELLA ITALIA, AMATE SPONDE Andrea Renzi, Francesco Paglino, Rocco Giordano, Eva Cambiale, Fiorenzo Madonna, Toni Servillo, Tommaso Ragno, Paolo Graziosi, Anna Della Rosa Chiara Baffi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Giulia Pica, Marco D’amore, Mariella Lo Sardo. Claudio Bisio. Jean-Philippe Cuerrier, Annie-Kim Déry, StéphaneGentilini, Catherine Girard, Evelyne Laforest, Sandrine Mérette, Gonzalo Munoz Ferrer, Felix Salas Contorsion, Benoit Vis. Maddalena Crippa. 205 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Marco Baliani. Umberto Orsini, Flavio Bonacci, Rino Cassano, Gino De Luca, Francesco Feletti, Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone, Federica Sandrini, Francesco Silvestri, Salvatore Striano. Chiara Muti. Fabrizio Gifuni. Manuela Tadini, Enrico Intra, Gisella Ranieri, Enrico Maria Brocchetta. Daniele Aureli, Luca Avagliano, Gabriele Bajo, Ippolita Baldini, Elisabetta Beccatini, Fatima Corinna, Bernardi, Luca Bondioli, Amedeo Carli Capitanelli, Elena Cascelli, Clelia Cicero, Daria D’Aloia, Stella Egitto, Esther Elisha, Ilaria Falini, Simone Francia, Elisa Gabrielli, Barbara Giordano, Francesco Mecarelli, Nicola Nicchi, Daniela Parisi, Giovanni Prosperi, Giorgio Regali, Luca Catello Sannino, Giulia Santilli, Elena Savio, Maria Chiara Tofone, Giordano Torre Camillo Milli. Ugo Dighero, Banda Osiris. Elio De Capitani, Ida Marinelli, Elena Russo Arman, Cristina Crippa, Cristian Giammarini, Edoardo Ribatto, Fabrizio Matteini, Umberto Petranca, Sara Borsarelli, Ferdinando Bruni. Gherardo Colombo, Ruggero Cara, Martina Galletta. Elia Carnelli, Stefano Dragone, Stefano Panzeri. Christian, Giovanni Fochi. Alessandro Lombardo, Francesco Aiello. Marta Cuscunà. Stefano Cipiciani. Federico Bonaconza, Elisa Bottiglieri, Paola Galli, Fabrizio Pagella, Marco Ripoldi, Valentina Scuderi, Marta Zoboli. Prospero Pica, Massimiliano Angioni, Marco Creuso, Giovanna Corti, Camilla Giunco. 2011-12 LE OMBRE DELL’UOMO Elio. Massimo Popolizio, Anna Della Rosa, Silvia Altrui. Giulia Lazzarini. Vinicio Capossela. Francesco Bonimo, Fabio Casali, Daniele Ciglia, Michele De Maria, Filippo De Toro, Davide Gagliardini, Gianni Giuliano, Daniele Gonciaruk, Marco Grossi, Andrea Macaluso, Luca Mannocci, Luca Mascolo, Giulio Pampiglione, Cristina Pasino, Giovanni Prosperi, Alessandro Scaretti, Carlo Sciaccaluga, Simone Toni. Antonio Albanese. Enzo Vetrano, Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Stefano Randisi, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco Pennacchia. Angela Finocchiaro, Michele Di Mauro. Nina’s Drag Queens: Dayana, Dee Dee La Cruche, Desirèe, Dora, Dorothy, Dorella. Robert Lee McNeer, Salvatore Marci, Bruno Soriato. Giulia Bacchetta, Fernanda Calati, Pietro De Pascalis, Cristina Liparoto, Marco Oliva, Andrea Robbiano, Elisa rossetti, Simone Servegnini, Max Zatta. Jiri Aster Srnec, Vladimir Kubicek, David Srnec, Adela Srnecovà, Adam Skala, Jindrich Tvrdy, Jiri Krejci, Avlina Cerviekova, Michal John, Dana Srnecovà. Giulio Cavalli. Elisa Canfora, Dario de Falco, Stefano Panzeri. Cristina Bossi, Giorgio Lavatelli, Tilde Tognocchi, Franco Dell’Olio, Enrico Ferioli, Sandro Tangredi, Massimiliano Lepratti, Franco Pandolfo. Marina Thovez. Alberto Onofrietti, Elisabetta Pozzi, Giovanna Mangiù, Alvia Reale, Eva Robin’s, Silvia Giulia Mendola, Paola Di Meglio, Alberto Fasoli. Jordi Arques, Rui Pedro Cardoso, Stefano Panzeri. Christian Poggioni. 2012-13 LE ALI DELL’UOMO Alessandro Preziosi, Benjamin Stender, Valentina Cenni, Massimo Zordan, Emiliano Masala, Marco Canuto, Giuseppe Tosti, Francesco Civile, Gianni Rossi, Salvatore Cuomo, Sara Borghi, Natasha Truden, Giannina Raspini, Bianca Pugno Vanoni. Ficarra & Picone Giulia Bracchetta, Andrea Robbiano. Teresa Mannino. Lucilla Giagnoni. Reggi Ettore, Lorena Corradi. Silvio Orlando, Amerigo Fontani, Maria Laura Rondanini. Valeria Magli. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli. Alessandro Albertin, Silvio Barbiero, Daniele Bonaiuti, Katiuscia Bonato, Giulia Braita Nicola Ciaffoni, Emanuele Fortunati, Matteo Fresch, Manuela Massimi, Giuseppe nitti, Silvia Paoli, Pierdomenico Simone. Monica Guerritore, Lucilla Mininno, Emilia Costantini, Rachid Benhadj. 206 Ricerca 1813-2013 Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Castellani, Laura Cleri, Gigi D’Aglio, Luca Nucera, Tania Rocchetta, Marcello Vazzoler. Moni Ovadia. Paolo Calabresi, Gianni Fantoni, Sergio Muniz, Paolo Ruffini, Jacopo Santo, Pietro Sermonti. Giuseppe Carullo, Cristiana Minasi. Stefano Annoni, Daniele Gaggianesi. Stefano Panzeri. 2013-14 RICORRENZE Da “La Provincia” 22 Dicembre 2012 L’evento live dell’anno è arrivato domenica 25 marzo dove i fans più esigenti di James Taylor hanno potuto incontrare il loro idolo. Taylor ha mantenuto la promessa proponendo il meglio del proprio repertorio. Il songwriter è originario della Carolina. La sua musica dolce e crepuscolare è sempre un cavallo di battaglia e lo ha dimostrato anche conquistando il Sociale a dimostrazione che una volta ogni tanto la città di Como sa essere all’altezza della sua vocazione internazionale. Il 15 aprile si è poi esibito un altro grande della canzone d’autore come il maestro astigiano Paolo Conte che, accompagnato da una superband, ha ripercorso la sua straordinaria carriera. Il 28 aprile c’è stato il gradito ritorno di Davide Van De Sfroos dopo lo strepitoso successo al Forum di Assago che lo ha consacrato come una delle voci indipendenti più apprezzate della scena italiana. Musicista comasco noto per le sue canzoni in dialetto lagheè, tremezzino, nelle quali traspare un animo poetico e un anticonformismo. RICORRENZE: 30 anni dalla scomparsa di Eduardo de Filippo (31 Ottobre 1984). La Grande Magia Paola Fulciniti, Alessandra D’Ambrosio, Carmen Annibale, Lydia Giordano, Massimi De Matteo, Antonio D’Avino, Daniele Marino, Gianni Cannavacciuolo, Nicola Di Pinto, Giulia Pica, Luca De Filippo, Carolina Rosi, Giovanna Allocca. Bicentenario della nascita di Richard Wagner Wagner Cirkus Federica Falasconi, Carlo Tenan, Federico Grazzini, Giorgio Finamore, Pietro traldi, Sonia Ciani. 10 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber Gaber se fosse Gaber Andrea Scanzi. Tavola rotonda con la partecipazione di Philippe Daverio Stefano Accorsi, Marco Baliani. Enzo Iacchetti, Marco Columbro. Giuseppe Guin, Marco Fusi, Mariella Sanvito, Momir Novakovic, Maurizio Aliffi, Valerio Della Fonte. Filippo Timi, Umberto Petranca, Alexandre Styker, Marina Rocco, Elena Lietti, Lucia Mascino, Roberto Laureri, Matteo De Blasio, Fulvio Accogli. Paolo Bonacelli, Giovanna Rossi, Gaia Insegna, Zenia Bevitori, Carlo Simoni, Massimo Nicolini, Libero Sansavini, Fabrizio Mortarelli, Roberto Tesconi, Maurizio Ranieri, Riccardo Zini, Patrizia Milani. Alessandro Haber, Maria Ariis, Pietro Micci, Roberto Trifirò. Franco Branciaroli, Tommaso Cardarelli, Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza, Valentina Violo. Federica Fracassi. Maurizio Colombi e regia di Teo Teocoli. Mattia Fabris, Jacopo Bicocchi. Per regia, testi e progetti: Isa Traversi, Mario Bianchi, Stefano Andreoli, Renzo Martinelli Tanti poi gli artisti che, pur non essendo elencati nei programmi della lirica e prosa, negli ultimi anni hanno lavorato al Sociale. Tra essi è impossibile non ricordare Oriella Dorella, Giovanni Allevi, Fiorella Mannoia, Elisa, Lucio Dalla, Angelo Branduardi, Paolo Conte, Dario Fo, Franca Rame, Roberto Vecchioni, Claudio Baglioni e il comasco Davide Van de Sfroos. 207 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Musicals 2003 On Broadway all the jazz di Andrè De La Roche Con Andrè De La Roche 2003-04 Rodolfo Valentino di Harol Trot Raffaele Paganini The Full Monty di Terrence McNally Roberto Bani, Jerry Macaluso, Bob Messini, Dave Bukatinsky. Con la partecipazione di Miranda Martino. Regia di Gigi Proietti Victor Victoria di Blake Edwards Matilde Brandi, Paolo Ferrari, Gianni Nazzaro, Justine Mattera. Regia di Claudio Insegna Orco Loco. Fiaba metropolitana di Andrea G. Pinketts Francesco Baccini 2004-05 Gian Burrasca. Musica di Nino Rota.Adattamento di Giovanni Bertelli. Marco Morandi, Giacomo Valenti, Dora Romano, Corinne Bonuglia, Chiara Rivoli, Michele Radice, Cristina Maccà, Roberto Capitani, Angelica Dettori. Fame, saranno famosi. Da un’idea di David De Silv. Banilo Brugia, Stefania Fratepietro, Stefano Di Gaggi, Teka Kanga, Marta Belloni, Francesca Nerozzi, Serafina Frassica, Beatrice Mondin, Mauro Bonaffini, Raffaele Kohler, Moncia Small. M. Grazia Valentino, Bruno Fornasari, Eyal Lerner, Emily Angelillo. 2007-08 Grease di Jim Jacobs e Warren Casey. Regia Di Federico Bellone 2008-09 Hair- the tribal love rock musical Coreografie: David Parsons Regia: Giampietro Solari.. Direzione musicale: Elisa. Peter Pan Regia: Maurizio Colombi. Coreografie: Gillian Bruce, Chiara Valli. Musiche:Edoardo Bennato. A Chorus Line di Michael Bennett Regia: Baayork Lee, Saverio Marconi. Coreografie: Baayork Lee. 2009-10 Robin Hood di Beppe Dati Manuel Frattini, Valeria Monetti. Poveri ma belli. Di Massimiliano Bruno, Edoardo Falcone.Regia di Massimo Ranieri. Bianca Guaccero, Antonello Angiolillo, Michele Canfora, Emy Bergamo, Francdesca Colapietro, Walter 2009Palamenga, Maurizio Semeraro, Roberto Bani. 2010-11 Alice nel Paese Delle meraviglie da un’idea di Enrico Botta e Annalisa Benedetti. 2011-12 Aladin Il musical di Stefano D’Orazio 2012-13 Shrek Il musical. Regia Ned Gruji, Claudio Insegno The Full Monty. Musica di David Yazbek 2013-14 Caldo Heidi Regia di Maurizio Colombi. Musiche di Giovanni Maria Lori. A Qualcuno Piace di Peter Stone, Jule Styne, Bob Merrill. 208 Ricerca 1813-2013 CINEMA Le proiezioni cinematografiche, iniziate ai primi del Novecento, proseguirono abbastanza regolarmente fino alla seconda metà degli anni sessanta. Cessarono e ci fu un tentativo di ripresa. Nel 1992 la proprietà non rinnovò la concessione alla società milanese che curava la programmazione. Ora 2011 Teatro Sociale Sala Pasta. Curatore Mario Bianchi Il Pianeta Proibito di Fred McLeod Wilcox (1956) Il Pranzo di Babette di Gabriel Axel Allonsanfan- Il Risorgimento a Villa Amalia di Erba. Di Paolo e Vittorio Taviani (1974) 2011 Teatro Sociale Sala Bianca. Il Cinema In Camicia Rossa I Mille 1912 Il Piccolo Garibaldino 1909 Il Cinema in Camicia Rossa 2007 2013 - 2014 Il Cinema va a Teatro. Per i lunedì del cinema. Curatore Alberto Cano Fellini Satyricon Vogliamo Vivere Una fragile Armonia The Rocky Horror Picture Show The Grandmaster Le Notti Bianche 209 di Federico Fellini di Ernest Lubitsch di Yaron Ziberman di Jim Sharman di Wong Kar-Wai di Luchino Visconti Italia 1969 Stati Uniti 1942 Stati Uniti 2012 Gran Bretagna/Stati Uniti 1975 Hong Kong 2013 Italia 1957 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 210 Ricerca 1813-2013 I PRESIDENTI 211 1813 1893 Gian Pietro Porro Alberto Clerici 1909 1913 1933 1942 1945 1960 1961 1979 1985 1996 1999 Giuseppe Scalini Arturo Stucchi Luigi Braghenti Luigi Aliverti Eugenio Rosasco Giovanni Veronesi Gilberto Bosisio Ulrico Bellasi Mario Orlandoni Attilio Shiavetti Enrico Collina 2000 Francesco Peronese 2002 Francesco Peronese Presidente Palchettisti (La proprietà) Bruno Dal Bon Presidente Teatro Sociale As.Li.Co. (La gestione) 2008 Francesco Peronese Presidente Palchettisti Carlo Perucchetti Presidente Teatro Sociale As.Li.Co. 2009 Francesco Peronese Presidente Palchettisti Barbara Minghetti Presidente Teatro Sociale As.Li.Co. Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 212 Ricerca È proprio il Teatro, con la sua magia incantatoria e coinvolgente, con la sua riflessione profonda e condivisa, con la sua capacità di vedere con occhi diversi, e magari anche più saggi e tranquilli, la vita che attraversiamo. Barbara Minghetti, presidente dell’As.Li.Co-Teatro Sociale, nella presentazione della Stagione Notte 2012/13 213 1813-2013 Il “Teatro Sociale” di Como - Duecento anni di storia 1813-2013 Bibliografia Presentazione della stagione lirica del Sociale Anno: 1924-34-58-61 Biblioteca Comunale di Como Presentazione della stagione lirica del Sociale Anno: 1937-51-59-60-61-63-64-65-66-67-68-69-70-71-75-76-77-7879-80-82-83-88-89-90-91-92-93-94-95-96-97-98-99-2000-2001. Biblioteca Palchettisti del Teatro Sociale di Como. Musica e Musicisti. Il Teatro Sociale di Como 1904 Opuscolo 3568- Dolz e Brusch versi dialettali. Biblioteca Comunale di Como Musica e Musicisti. Il Teatro Sociale di Como 1908 Biblioteca Comunale di Como Castelli Basiliche e Ville 1991 Como e la sua convalle 1975 di Matteo Gianoncelli Famiglie varie- Coduri Archivio di StatoOttantanni di vita del Teatro Sociale Scrive Angelo Luzzani e Ugo Barbaglia. Biblioteca Comunale di Como Teatro Sociale di Como- centocinquantanni Seveso- Pagnoni- Pozzali Biblioteca Comunale di Como. Scrive Venosto Lucati Como e la sua storia 1993- 1994 Cani-Monizza. Gaetano Perti- busta 4983 Atto 331 Archivio di Stato-Como Broletto gennaio 1935 Biblioteca Comunale di Como Ricordi Storici. Raccolti e pubblicati per cura del Comizio Comense dei Veterani. 1898 Innocenzo Regazzoni La Provincia 21 Ottobre 1988 L’Ordine 29-11-1892 L’Ordine 6-10-1894 L’Ordine numero speciale 1879-1979 Corriere del Lario 6-11-1875 Il Corriere della sera 10-10-2012 Il Carnevale a Como Biblioteca Palchettisti. Teatro Sociale di Como Vita teatrale in Lombardia: l’opera e il balletto 1982 Da Dietro le quinte 2008 di Valeria Villa- scrive Pier Luigi Ciapparelli Informazioni Web per: Canonica Wikipendia per foto Cosima Liszt Sito As.Li.Co. Balletto.net Musicisti celebri Giuditta Pasta e i suoi tempi 1935 Maria Ferranti nob. Giulini Biblioteca Comunale di Como Arte-Letteratura- Società 1988 di Luciano Caramel. Scrive Ruggero Pini- Scrive Maurizio Padoan Il teatro Sociale di Como nel corso del tempo 1988 La Società del Casino di Como nel suo primo Centenario 1921 Enrico Piadeni Primati e singolarità della provincia lariana Enrico Lecci Como e il Teatro Socialestagione del carnovale 1908-1909 Biblioteca Comunale di Como Como e il Teatro Sociale 1908-1914 Biblioteca Comunale di Como Ottocento da Canova al quarto Stato Mostra 2008 Scuderie del Quirinale-Roma Fra le quinte del Sociale1919 Casa musicale Baragiola e Zeppi – Biblioteca Comunale di Como Relazione ai Sig. Palchettisti sulla gestione cinematografica al Teatro Sociale 1932 Biblioteca Comunale di Como. Molta documentazione ( fino al 2001) proviene dall’ Archivio Palchettisti Teatro Sociale. Dal 2002 in poi proviene dall’ Archivio Teatro Sociale-As.Li.Co. 214