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editorial - bioMérieux
LUGLIO 2011 EDITORIAL La sepsi è la causa di morte più comune nelle unità di terapia intensiva coronarica, dove il tasso di mortalità può raggiungere il 32% nel caso di sepsi grave e il 54% per settico shock.1 Nel mondo, ogni anno, ci sono oltre 18 milioni di casi di sepsi grave, e circa 1.400 pazienti muoiono ogni giorno di questa malattia.2, 3 Ad oggi, la diagnosi precoce di sepsi rimane una sfida clinica ancora aperta, sebbene sia stato riconosciuta l’importanza della rapida somministrazione di una appropriata terapia antibiotica al fine di migliorare la cura del paziente. La prima priorità di bioMérieux è quella di fornire risultati utiili nel minor tempo possibile per migliorare la cura dei pazienti. Questo impegno è particolarmente sentito per quanto riguarda la sepsi, un settore chiave per la società. bioMérieux ha sviluppato una vasta gamma di soluzioni a supporto della diagnosi clinica, della prognosi e della somministrazione antibiotica tra cui il test della procalcitonina su strumentazione VIDAS®, il software epidemiologico VIGIGUARD™, il sistema BacT/ALERT® per emocolture, le soluzioni per ID/AST con VITEK® 2 e adesso con VITEK® MS. In questo numero di One Microbiology Word, il dr.Tim Drake, Responsabile del Laboratorio di Microbiologia presso l'Ospedale Grady negli Stati Uniti, discute la sua scelta di passare ad un laboratorio di Microbiologia totalmente automatizzato e di come questa scelta ha aiutato il personale di laboratorio nella gestione della routine giornaliera. Oltre 400 persone hanno partecipato al simposio organizzato da bioMérieux, "La diagnosi delle infezioni del sangue: presente e futuro", in occasione del Congresso Europeo Di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ECCMID). In questo numero, vogliamo condividere alcuni spunti delle presentazioni tenute dai principali esperti internazionali, il Prof. Pierre-François Laterre, il Prof. Emmanuelle Cambau, il Prof. Stephan Harbarth e il Dott. Patricia Munoz e vogliamo far luce su alcuni nuovi metodi alternativi per la diagnosi di sepsi precoce. Il prof. Emmanuelle Cambau dell’Università Diderot di Parigi, fornisce anche consigli su come migliorare la pratica delle emocolture. Il nostro obiettivo è quello di essere un partner per i microbiologi e gli operatori sanitari di tutto il mondo nella lotta contro la sepsi Siamo quindi particolarmente interessati a ricevere il vostro feedback su questa edizione di One Microbiology World. Alexandre Mérieux, Corporate Vice President, Microbiology Unit 1. Vincent J.L., et al.Crit Care Med. 2006;34:344-355 2. Angus D.C., et al. Crit Care Med. 2001;29:1303-10 3. Bone R.C., et al. Chest 1992;101:1644-55 In questa edizione: > Diagnosi di infezioni del torrente ematico > Automazione di laboratorio > ID/AST Rapidi > Forum HAI > diagnosi di C. difficile > screening di Streptococco di gruppo B > Certificati di compatibilità La diagnosi delle infezioni del sangue: la via da seguire “La diagnosi di infezioni del sangue: presente e futuro" è stato il tema del Simposio che bioMérieux ha organizzato durante il Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ECCMID), l’8 maggio 2011. IN questa occasione, oltre 400 partecipanti hanno assistito a presentazioni tenute dai principali esperti internazionali quali il professor. Pierre-François Laterre, il professor Emmanuelle Cambau, il professor Stephan Harbarth e la dottoressa Patricia Munoz. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni per quanto riguarda la cura del paziente, la sepsi grave rimane una minaccia importante per la sanità e presenta ancora tassi di mortalità del 20-40%1. La sepsi è una delle sfide più impegnative nei reparti di terapia intensiva, e la diagnosi precoce è un fattore determinante per la cura del paziente. L’emocoltura, seguita da l'identificazione del germe patogeno e dal suo profilo di resistenza (ID/AST), è ancora un test chiave per la diagnosi di sepsi. Tuttavia, fino al 30-50% dei casi di sepsi sono risultati negativi al metodo colturale, e circa un terzo delle colture positive sono ascrivibili a contaminanti. Inoltre è da sottolneare anche che il tempo medio per un risultato di ID/AST varia tra le 24 – 48 ore, mentre le moderne linee guida suggeriscono di iniziare il trattamento del paziente nelle prime 24 ore. Il trattamento tempestivo del paziente con cure antimicrobiche a seguito dei primi segni clinici si è dimostrato efficace nell’aumentare le probabilità di sopravvivenza del malato, mentre ogni ora di ritardo nella somministrazione di tali cure aumenta il tasso di mortalità del 7%2. La necessità di intervenire in modo tempestivo, porta alla prescrizione di antibiotici ad ampio spettro, soluzione che spesso risulta in un trattamento prolungato e non specifico che può determinare l’insorgenza di meccanismi di multi-resistenza ai farmaci. Appare evidente la necessità di nuove tecnologie o strumenti in grado di fornire un risultato di ID/AST più rapido rispetto a quanto disponibile (pagina 4) per consentire ai clinici di prendere decisioni mirate e migliorare la cura del paziente ••• Direttamente dal Laboratorio Il Grady Health System è uno dei più grandi centri di salute pubblica negli Stati Uniti. Composto dal Grady Memorial Hospital (953 posti letto), sei distretti sanitari., il Crestview Health & Rehabilitation Center e il Children’s Healthcare di Atlanta a Hughes Spalding – un’attività costante ed efficiente è critica per il successo dell’organizzazione e la qualità della cura e dei servizi offerti ai pazienti (page 2) ••• Direttamente dal Laboratorio ••• Il laboratorio di microbiologia dell’ospedale, che riceve e processa approssimativamente 600 campioni al giorno, si è trovato con significativa pressione a dover fornire risultati di altissima qualità per i test svolti sui pazienti nel più breve tempo possibile, visto il rapido incremento di germi multi-resistenti, una lista “super-germi” in continua espansione responsabili di infezioni potenzialmente mortali e una forza-lavoro ridotta in microbiologia. Il laboratorio di microbiologia del Grady Health System usa le tecnologie bioMérieux del PREVI™ Isola, PREVI™ Color Gram, BacT/ALERT®, VITEK® 2 ed Etest® per affrontare le sfide attuali che riguardano il laboratorio di microbiologia e per fornire informazioni accurate, rapide e significative ai medici per una migliore gestione del paziente. Il VITEK® MS è attualmente in valutazione (esclusivamente a scopo di ricerca). società aiuta a ridurre il numero di grattacapi che si devono affrontare durante il giorno. Come ha gestito il processo di transizione il suo staff ? TD: Il cambiamento può far paura – specialmente quando si vuole adottare soluzioni automatizzate. Una persona potrebbe pensare: “Se questo strumento assumerà questa funzione, io cosa faccio ?” Ma l’obiettivo della dirigenza del Grady non è mai stato eliminare qualcuno – l’idea è stata quella di usare l’automazione per aiutare il ricollocamento di risorse per aumentare la capacità di assorbimento del carico di lavoro. Praticamente, con il nuovo laboratorio, i tecnici in microbiologia ora stanno imparando volontariamente a fare cose nuove e lavorare su progetti speciali. Più avanti c’è un’intervista fatta a Tim Drake, il responsabile del laboratorio di microbiologia del Grady Health System. Come hanno impattato I cambiamenti sulle pratica quotidiana ? L’integrazione di un laboratorio di microbiologia completamente automatizzato è una fase importante – perchè questo passo ? TD: C’è stato un effetto positivo sull’efficienza del laboratorio. E’ sorprendente quanto tempo le strumentazioni abbiano fatto guadagnare all’individuo dandogli la possibilità di fare altre cose. Noi stiamo constatando un guadagno di tempo di circa 8 ore alla settimana soltanto con l’inserimento del PREVI Isola. Questo strumento determina la formazione di moltissime colonie isolate, con lo stesso costante sistema di semina – offre ai nostri tecnici un miglior flusso di lavoro. Essi possono rapidamente identificare la porzione della piastra dove poter trovare colonie isolate; questo consente loro di passare alla fase successiva del processo di analisi evitando di incorrere in un giorno di ritardo dovuto alla subcoltura. Ogni campione che processiamo con il PREVI Isola ci fa guadagnare più tempo da poter dedicare a qualcos’altro. Perché pagare qualcuno per un’attività di routine quando si può usare uno strumento che faccia la stessa cosa in maniera standardizzata ? Piuttosto dovevamo avere risorse capaci di focalizzarsi sull’identificazione e antibiogramma, validando e refertando i risultati da comunicare ai medici. Tim Drake: Il Grady analizza circa 600 campioni al giorno – che equivalgono a molte piastre. Naturalmente c’è anche una grande enfasi nel fornire risultati velocemente. L’ospedale ospita un grande centro di insegnamento e l’informazione ha bisogno di essere inviata in molti posti differenti. Con queste richieste e cambiamenti continui,abbiamo constatato che le soluzioni bioMérieux supporterebbero realmente il nostro flusso di lavoro. Quale è stato l’obiettivo del Grady nel considerare un cambiamento nell’attività di analisi del laboratorio ? TD: L’idea è stata quella di snellire il nostro flusso di lavoro per avere risultati più rapidi e un’efficienza maggiore, per un miglior trattamento dei pazienti. Più riusciamo a far arrivare rapidamente l’informazione nelle mani dei medici , più le loro decisioni che prenderanno sul trattamento dei pazienti saranno migliori. La limitazione delle risorse è stata un’altra difficoltà. Abbiamo molte persone bisognose di cure, che attualmente rappresentano la maggioranza al Grady, che limitano, in qualche caso, la nostra capacità di reperire risorse aggiuntive utili a gestire il carico di lavoro. Vogliamo assicurare che i nostri pazienti ricevano cure di alta qualità, e la nostra capacità di fornire l’informazione giusta al tempo giusto ai nostri medici è fondamentale per gestire i nostri pazienti nella maniera più efficiente possibile. Abbiamo capito che l’automazione ci consente di ricollocare il nostro staff su progetti differenti. Per esempio, il PREVI Isola ci consente di avere una semina migliore e di isolare più colonie sulla piastra. Alla fine questo aiuta il tecnico ad evitare subcolture aggiuntive, così da consentirgli di focalizzare il proprio tempo sul test per l’identificazione e l’antibiogramma (ID/AST). L’eliminazione di subcolture consente di guadagnare un giorno sui risultati da fornire ai medici. Perchè avete scelto le soluzioni BioMérieux ? TD: Una buona cosa di bioMérieux è il fatto di avere una soluzione completamente automatizzata. E’ l’unico fornitore che offre tutto, e quando hai una soluzione unica, questo aiuta nella comunicazione e alla gestione di qualsiasi problema che possa sorgere. Avere a che fare con un'unica Ha visto un miglioramento nel flusso delle informazioni ai medici ? TD: il punto essenziale in microbiologia è che molti medici vogliono sapere “cosa ucciderà il germe ?” Per sapere cosa ucciderà il germe, abbiamo bisogno di identificare il germe. Con risultati di identificazione rapidi e l’informazione sulla tendenza che stiamo generando circa i meccanismi di resistenza di organismi specifici presenti all’interno del Grady, possiamo aiutare a ridurre i tempi per raggiungere la terapia appropriata per il paziente. Arrivare a questo livello di informazione per i medici significa avere buone probabilità di vincere la battaglia. Cosa ne pensa di come il laboratorio di microbiologia del Grady sta lavorando ? TD: Il laboratorio di microbiologia di Grady non ha avuto molta visibilità in passato e molti medici non credono nel ruolo di sostegno che questa struttura potrebbe dare nella diagnosi clinica . Curiosamente, sebbene molti medici della Georgia abbiano fatto praticantato al Grady, non hanno avuto modo di approfondire la microbiologia eccetto i casi in cui la specializzazione scelta non fosse in malattie infetitive. Per questo il laboratorio di microbiologia non ha avuto molta visibilità. Tim Drake, Microbiology Laboratory Manager at Grady Health System. Laboratorio del futuro Identificazione ed antibiogramma rapidi: l’informazione giusta alle persone giuste più rapidamente Il VITEK® MS ed il VITEK® 2 sono completamente integrati con il software Myla™, un middleware altamente flessibile che può essere configurato per l’accesso da remoto e multi-utente con utilizzo di più terminali disposti in laboratorio. Myla™ accentra l’informazione proveniente da molti strumenti su di un “cruscotto”, utilizzato dai microbiologi per controllare le analisi dalla preparazione dei campioni al loro caricamento negli strumenti, i test intermedi e la gestione dei dati. Può essere consultato da stazioni in remoto, come computer portatili o iPad, e può essere direttamente collegato al sistema informativo ospedaliero per il trasferimento rapido dei risultati. VITEK® MS Acquisition Station Visibilità delle operazioni Praticità e facilità d'uso Myla™ server con il database MS-ID VITEK® 2 VITEK® MS Sample Prep Station Letture di barcode semplificate Connessione tra VITEK® MS (identificazione) e VITEK® 2 (antibiogramma) La riduzione del tempo di risposta e l’invio ai clinici dell’informazione di cui hanno bisogno per gestire il trattamento del paziente riducendo contemporaneamente i costi sanitari costituiscono la massima priorità per i laboratori di microbiologia. I clinici si basano sempre più sull’informazione proveniente dal laboratorio di microbiologia poiché le resistenze batteriche hanno reso più difficili le decisioni sul trattamento terapeutico. Tenendo conto di queste necessità, durante l’ultimo decennio nuove tecnologie e soluzioni automatizzate hanno drasticamente ridotto il tempo necessario per fornire al clinico risultati decisivi. bioMérieux è stata all’avanguardia in questo tipo di sviluppo, offrendo ai microbiologi soluzioni definitive. Oggi bioMèrieux ha sviluppato la soluzione più rapida ed integrata per l’identificazione e antibiogramma – identificazione in alcuni minuti e antibiogramma in giornata con il VITEK® MS* e VITEK® 2, ininterrottamente connessi tra loro attraverso il software Myla™. Lanciato a Maggio in Europa, il VITEK® MS consiste in uno strumento per la spettrometria di massa ed in una soluzione informatica progettati per l’identificazione rapida di microrganismi basata sulla tecnologia MALDI-TOF (Matrix Assisted Laser Desorption Ionization – Time of Flight). L’identificazione microbica viene raggiunta tramite l’ottenimento di spettri, analizzati con l’ausilio del database presente nel VITEK® MS. I picchi di questi spettri vengono confrontati con il profilo tipico di una specie, genere o famiglia di microrganismo, per dare una identificazione microbica. Lo strumento include una Stazione di Preparazione ed un software che consentono all’operatore di assicurare un link tra le informazioni relative ad ogni campione isolato, la sua posizione occupata sulla piastrina porta-campioni del VITEK® MS e la posizione della relativa card per antibiogramma nella cassetta VITEK® 2. Questo consente di ottenere una integrazione facile e sicura tra il dato dell’identificazione con la spettrometria di massa e quello dell’antibiogramma con VITEK® 2. Il VITEK® MS utilizza piastrine porta-campioni monouso munite di codice a barre e contenenti 48 posizioni campione. Possono essere inserite nello strumento fino a 4 piastrine contemporaneamente. La flessibilità e la facilità d’uso della soluzione permette al microbiologo di fornire informazioni critiche alle persone giuste e al momento giusto. Il collaudatissimo strumento VITEK® 2 fornisce risultati dell’antibiogramma in giornata e riduce l’attività di preparazione e standardizzazione dell’inoculo da parte del microbiologo, gestendo le fasi di incubazione e lettura così come la piena tracciabilità grazie all’uso di codici a barre pre-applicati. La sua facilità d’uso e la completa automazione significano periodi limitati di avvio, e lo rendono riconoscibile come l’unico strumento che veramente assicura risultati in giornata. Il software “Advanced Expert System™” (AES), un componente critico della tecnologia VITEK® 2, risulta unico anche perché analizza i valori di MIC per determinare fenotipi di resistenza. A differenza di altri sistemi che utilizzano solo l’interpretazione della categoria – sensibile, intermedio o resistente – AES aiuta a rilevare meccanismi di resistenza emergenti e nuovi fenotipi. Come funziona praticamente ? Dopo una fase colturale overnight, gli isolati vengono simultaneamente processati sul VITEK® 2 e sul VITEK® MS. Grazie a Myla™ vengono generati automaticamente fogli di lavoro elettronici che assicurano una completa rintracciabilità dei campioni dall’inizio alla fine. In circa 2 minuti il VITEK® MS fornisce l’identificazione microbica; l’informazione, poi, può essere immediatamente inviata ai medici in qualità di supporto alla diagnosi. I risultati dei test di sensibilità possono essere disponibili su VITEK® 2 a cominciare dalle 5 ore e, con un tempo minimo di avvio. Myla™ gestisce la connessione tra i due strumenti, legando automaticamente il risultato dell’identificazione generato dal VITEK® MS con quello dell’antibiogramma proveniente dal VITEK® 2, consentendo di far pervenire l’ informazione giusta alle persone giuste più rapidamente. La presentazione chiara ed organizzata dei risultati nel cruscotto di Myla™ Facilita la convalida dei risultati grazie al fatto che tutti i dettagli necessari sono a portata di mano, anche lavorando in remoto. * La disponibilità commerciale dipende dal completamento dei trial clinici e dalle regolamentazioni locali di registrazione del prodotto. La diagnosi delle infezioni del sangue: la via da seguire ••• migliorare il tasso di positività delle emocolture grazie a una migliore pratica è, di sicuro, una via da seguire (vedi “5 suggerimenti per ottimizzare l’esame delle emocolture suggeriti dal professor E. Cambau). Durante il simposio organizzato per il congresso ECCMID, sono state suggerite e discusse altre soluzioni alternative quali l’utilizzo della spettrometria di massa, della biologia molecolare e di biomarcatori per valutare la risposta dell’ospite. Un approccio basato sull’utilizzo della spettrometria di massa (meglio nota come MALDI-TOF, Matrix Assisted Laser Desorption Ionization – Time Of Flight) mostra, oggi, un elevato potenziale. Se utilizzato su emocolture positive, MALDI-TOF può fornire un’ indentificazione a livello di genere e di specie in pochi minuti, consentendo un significativo risparmio di tempo rispetto ai metodi tradizionali. Attualmente, sono stati iniziati numerosi studi per determinare l’effettivo potenziale della spettrometria di massa nel fornire altre informazioni utili al clinico (genotipizzazione, meccanismi di resistenza ed il fattore di virulenza di rilevamento). I metodi molecolari, effettuati su emocolture positive, possono fornire risultati in tempi estremamente rapidi (identificazione di germi patogeni in pochi minuti). L’approccio ideale, naturalmente, sarebbe quello di eseguire test molecolari direttamente su campioni di sangue, tuttavia questa soluzione non è ancora attuabile a causa di diversi fattori, non ultimo la possibile carica batterica insufficiente nel campione in analisi. Inoltre, deve essere sottolineato anche il fatto che i metodi molecolari richiedono robusti studi clinici prima che possano davvero essere integrati nel processo di gestione della sepsi. Per quanto riguarda la risposta dell'ospite invece, appare evidente che è necessaria l’introduzione di una nuova generazione di marcatori che siano più precisi e che permettano di identificare pazienti ad alto rischio di infezione del torrente ematico (BSI). Il linea teorica, un marcatore ideale per la sepsi dovrebbe accorciare i tempi di diagnosi, facilitare la differenziazione tra cause infettive e non di infiammazione, e riflettere l'efficacia della terapia antimicrobica somministrata al paziente. I marcatori di recente introduzione forniscono già un valore aggiunto da un punto di vista medico e consentono di ridurre i tempi necessari per la diagnosi. La procalcitonina (PCT) è stata ampiamente valutata in larga scala mediante studi clinici prospettici3,4, dimostrando di avere un ruolo utile in diversi casi: - Differenziare infezioni batteriche da quelle virali, - Fornire indicazioni sull’inizio, la durata e la sospensione della terapia antibiotica, - Discriminare il vero patogeno causa di infezione del sangue dal contaminante. L’adrenomedullina e il PSP (Pancreatic Stone Protein) sono due marcatori attualmente in fase di valutazione. Livelli elevati di queste due proteine si riscontrano nei pazienti con sepsi e shock settico (SIRS) e, come per la PCT, i livelli plasmatici correlano bene con il grado di gravità della malattia, suggerendo un possibile impiego dei marcatori nella diagnosi di settico shock55,6. Molte evidenze sperimentali suggeriscono che la morte correlata alla sepsi o a lesioni gravi sia la risultante dell’effetto di diversi meccanismi nel tempo. Inizialmente, dopo una grave infezione, i pazienti sviluppano una forte risposta infiammatoria sistemica, che può portare a disfunzione d'organo multipla e morte precoce. Contemporaneamente, l'organismo attiva una serie di meccanismi anti-infiammatori che possono portare ad uno stato immunosoppressivo persistente, aumentando il rischio di infezioni nosocomiali e la morte successiva. Pertanto, la classificazione dei pazienti sulla base di marcatori dello stato immunitario prima dell' attuazione di trattamenti antinfiammatori della stimolazione immunitaria, è un percorso alternativo e interessante per lo sviluppo di cure personalizzate nei pazienti critici. I marcatori della risposta dell'ospite, in combinazione con quelli patogeni, rappresentano, probabilmente, l’area della ricerca in cui vengo riposte le maggiori speranze per migliorare la cura del paziente, aumentare le capacità predittive di complicanze legate alla sepsi e ridurre il tasso di mortalità nei pazienti critici. Queste nuove soluzioni diagnostiche hanno lo scopo di fornire indicazioni precise per una precoce terapia antibiotica, di migliorare la cura del paziente e di diminuire i tassi di mortlità e l’insorgenza di nuovi meccanismi di resistenza ai farmaci. Gli esperti del settore che hanno partecipato al simposio, sono concordi nell’affermare che sono necessari ulteriori studi per stabilire con chiarezza l’impatto delle nuove tecnologie e delle nuove scoperte diagnostiche nella gestione del paziente e la loro integrazione nel processo decisionale clinico. References: 1. Schaaf et al. Eur Respir J. 2007;30:517-524 • 2. Kumar et al. CCM 2006;34(6):1589-1596 • 3. Christ-Crain M et al. Am J Respir Crit Care Med. 2006;174:84-93 • 4. Bouadma L. et al. Lancet 2010 ;375 :463-474 • 5. Christ-Crain M. et al. Crit Care 2005;9:816824 • 6. Keel M. et al. Crit Care Med. 2009;37:1642-1648 5 suggerimenti per ottimizzare l’esame delle emocolture Abbiamo chiesto al professor Emmanuelle Camba dell’University Paris Diderot, Assistance Publique-Hopitaux de Paris, 5 consigli per ottimizzare l’esame delle emocolture e aumentare il tasso di positività. 1 Volume di sangue raccolto: almeno 30-40 ml per episodio Il volume di sangue raccolto è il primo parametro da ottimizzare per migliorare l’esame delle emocolture. Quattro flaconi, ciascuno contenente 10 ml di campione, contengono il miglior volume da prelevare sia in termini di efficacia dell’esame che di rapporto costo-beneficio. È importante anche attuare programmi di formazione del personale perché i metodi di raccolta campione possono variare a seconda del dispositivo utilizzato per il prelievo. 2 Disinfezione della cute È essenziale disinfettare la cute: lavare con un sapone antisettico, asciugare e applicare una soluzione disinfettante quali iodio povidone o clorexidina in alcool. Per questo step della raccolta del campione è di fondamentale importanza che il personale infermieristico sia preparato e con una buona esperienza, che la struttura attui programmi di formazione e che si utilizzino sempre guanti. Tuttavia, è anche importante sottolineare che sebbene si lavoro in condizioni di igiene ottimali, non è praticamente possibile ridurre il tasso di contaminazione sotto il 2%. Una percentuale di contaminazione tra il 3 e il 4% rapprensenta il 30% di tutti i risultati positivi (ovvero un alto livello di falsi positivi). Una percentuale di contaminazione sopra il 5% è inaccettabile. 3 Incubare un campione nel minor tempo possibile Un campione, una volta prelevato, dovrebbe essere subito messo in incubazione per evitare eventuali falsi negativi a seguito della morte dei microrganismi incapaci di sopravvivere a lungo a temperatura ambiente. Il tempo che intercorre da quando un campione è prelevato a quando è messo in incubazione può dipendere da diversi fattori quali l’organizzazione generale della struttura, gli orari di lavoro del laboratorio, la distanza dal sistema per emocolture. In linea teorica un campione dovrebbe essere incubato 2-3 ore dopo dalla sua raccolta. 4 Raccogliere 2 set di emocolture a 15-30 minuti di distanza Un contaminante solitamente è presente in una bottliglia di un set mentre un vero positivo è ritrovato in più di un flacone. Per questo motivo è importante raccogliere sempre due set di flaconi da distretti anatomici diversi e rapidamente, l’uno dopo l’altro. 5 Rispettare l’ordine di prelievo: prima il flacone per aerobi e, di seguito, quello per anaerobi L’introduzione di aria nel flacone comporta l’instaurarsi di una condizione aerobia di conltura. Quando si utilizzano ago e siringa, è raccomandato iniziare a inoculare per primo il flacone anaerobio ma quando la raccolta viene fatta con un set di prelievo, la prima bottiglia da inoculare è quella per germi aerobi. In questo senso, un video illustrativo o un audit sulla buona pratica di raccolta del campione possono giocare un ruolo chiave nel migliorare le competenze del personale tecnico e sul incrementare la buona pratica di raccolta del campione. Per maggiori informazioni consultare le linee guida ASM/CUMITECH e i parametri ottimali per l’esame delle emocolture. 1 - ASM/CUMITECH Guidelines. Baron, E.J., M.P. Weinstein, W.M. Dunne, Jr., P. Yagupsky, D.F. Welch, and D.M. Wilson. Cumitech 1C, Blood Cultures IV. Coordinating ed., E.J. Baron. ASM Press, Washington, D.C. 2005. 2 Cockerill FR, Wilson JW, Vetter EA, et al. Optimal testing parameters for blood cultures. Clin Infect Dis. 2004;38:1724-1730. Pronto per un mondo senza antibiotici? Il 27-29 giugno si è tenuta la 3° edizione del World HAI Forum “Il punto di vista degli esperti di settore”, di John Ryan, capo dell’unità che bioMérieux ha organizzato presso il centro congressi Les Minacce per la salute, DG SANGO, Commissione Europea (Belgio). Pensiéres della Fondazione Mérieux (Annecy, Francia). “Che cosa ci ha insegnato l’NDM-1?” e “La prospettiva indiana”, Oltre 70 esperti mondiali nel campo della medicina, delle malattie di Patrice Nordmann, Responsabile del dipartimento di infettive, della microbiologia e dell’epidemiologia si sono riuniti Microbiologia, Bicetre Hospital, Scuola medica Parigi Sud, e capo per discutere e confrontarsi in merito a uno dei principali problemi di INSERM Research Unit U914 “Emerging Resistances to Antibiotics”, della sanità mondiale: la resistenza agli antibiotici. Questo problema K-Bicêtre (Francia); Timothy Walsh, professore di medicina, ha raggiunto dimensioni allarmanti anche e soprattutto perché dipartimento di infezionie, immunità e biochimica, Cardiff University lo sviluppo di nuovi farmaci è quasi ad un punto morto. School of Medicine (UK); Abdul Ghafur, dottore, consulente in malattie infettive e microbiologia clinica presso l’ospedale Apollo (India). Le presentazioni durante il Forum includevano: “Come il CDC sta gestendo l’aumento di KPC”, argomento relazionato da Arjun Srinivasan, direttore associato per il programma di prevenzione delle malattie trasmesse in ambito nosocomiale, divisione della promozione della qualità sanitaria, centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (USA). Dobbiamo proteggere gli antibiotici come proteggiamo l’ambiente. Uno degli obiettivi del Forum di questo anno era di stimolare e interessare l’opinione pubblica per favorire un utilizzo più responsabile degli antibiotici da parte di medici e pazienti. I partecipanti al Forum hanno scritto una sorta di linea guida proponendo misure concrete per la lotta alle infezioni nosocomiali che saranno raccolte in un documento comune e inviate a tutte le autorità politiche mondiali. Voglio saperne di più? Se si desiderano avere ulteriori informazioni, si possono vedere le intervste agli esperti e i dibattiti al sito: www.biomerieux.com/hai-resistance L’ultimo prodotto della linea ChromID™ ha come target un patogeno emergente, il C. difficile, che viene isolato e identificato in tempi record. Sebbene in passato fosse stato considerato una sorta di “fastidio” clinico, oggi il C. difficile è la vera minaccia emergente in ambiente nosocomiale. La comparsa di ceppi altamente tossinogenici e multiresistenti agli antibiotici da una parte e l’incremento di infezioni acquistite in comunità e associate al C. difficile dall’altra, hanno spinto organizzazioni nazionali e internazionali a attuare importanti misure di controllo. La coltura del ceppo è, ad oggi, il metodo diagnostico più sensibile, rappresenta uno step essenziale per la ricerca del batterio in pazienti con malattie severe ed è il uno strumento necessario per studi epidemiologici e test di sensibilità antibiotica. ChromID™ C. difficile, recentemente lanciato da bioMérieux, è il primo terreno cromogeno che permette l’isolamento e l’identificazione di C. difficile in 24 ore soltanto. Il terreno è rapido e preciso, facile da interpretare e inoltre non richiede particolare competenze tecniche per la lettura. Con una percentuale di identificazione che varia tra il 96 e il 99% dei casi in 24 ore e il 30% di sensibilità in più rispetto ai tradizionali metodi colturali, il ChromID™ C. difficile aiuta il clinico a somministrare la migliore terapia per il paziente e rappresenta un valido aiuto nel controllo delle infezioni nosocomiali fornendo risultati in breve tempo. Insieme a ChromID™ C. difficile, bioMérieux fornisce una soluzione completa per la ricerca e la diagnosi di C. difficile. Il test completamente automatico VIDAS® tossina C. difficile A&B fornisce una soluzione standardizzata e risultati in soli 75 minuti consentendo di prendere decisioni terapeutiche in un tempo minore e di adottare eventuali misure di contenimento del paziente. Il sistema VITEK® 2 fornisce risultati rapidi e accurati di identificazione e di antibiogramma. L’Etest® rapprenta uno strumento in grado di fornire valori di MIC (minima concentrazione inibente) con un ottimo rapporto costo-benefici. Le gallerie API® e ATB™ consentono di identificare infezioni sostenute da C. difficile e aiutano a individuare meccanismi di resistenza antibiotica (es. al metronidazolo o alla vancomicina). Per finire, il sistema DiversiLab® consente la genotipizzazione dei ceppi in circa 4 ore e il software VIGIGUARD™ è uno strumento di supporto nella sorveglianza epidemiologica e nel monitoraggio attivo. Un completo range di prodotti per lo screening e la diagnosi di GBS Le infezioni sostenute da streptococco di gruppo B rimangono una delle principali cause di malattie neonatali nei paesi industrializzati con una sintomatologia che di solito si manifesta nelle prime 24 ore di vita come sepsi bioMérieux Italia S.p.A. Via Di Campigliano, 58 50012 Bagno a Ripoli (FI) www.biomerieux.it www.biomerieux-diagnostics.com ©2010 bioMérieux S.A. All rights reserved. fulminante, polmonite o meningitie associata ad un alta morbidità e mortalità. Ad oggi, l’opinione pubblica è concorde nel ritenere che la strategia più efficace per ridurre l’incidenza di GBS nei neonati consiste nello screening delle donne in gravidanza nelle settimane di gestazione 35-37 utilizzando il metodo colturale per valutare la necessità di una profilassi antibiotica. Organismi ufficiali quali in CDC (si faccia riferimento alla nuova revisione delle linee Guida CDC sulla Prevenzione di malattie prenatali sostenute da streptococco di gruppo B: http://www.cdcgov/groupbstrep/guidelines /guidelines.html) raccomandano questa strategia che è anche adottata nella forma americana oppure rivista, in molti paesi industrializzati. I prodotti bioMérieux per lo screening e la diagnosi di streptococco di gruppo B sono in completo accordo con quanto suggerito nelle linee guida del CDC e possono essere combinati per fornire una soluzione in funzione delle diverse esigenze di laboratorio Alcuni esempi: Soluzione 1. Screening rapido dei risultati positivi, con diretta identificazione in 18-24 ore: utilizzare il brodo bifasico Granada seguito da una subcoltura in Columbia CNA + 5% di sangue di montone o su ChromID™ Strepto B. Soluzione 2. Rilevamento di ceppi non beta emolitici e conferma definitiva di risultati negativi: seminare in brodo di arricchimento Todd Hewitt seguito da una subcoltura su ChromID™Strepto B e un test di agglutinazione al lattice per la conferma dei campioni positivi con SLIDEX® Strepto Plus Gruppo B. Nel corso del 2011, bioMérieux ha anche lanciato una nuova piastra settata, Granada/Columbia CNA + 5% sangue montone per la prevenzione di GBS nelle donne in gravidanza e per la rilevazione di streptococchi di gruppo A. La combinazione di due terreni consente una lettura più rapida dei risultati, un ottimizzazione del flusso di lavoro e una più facile tracciabilità del risultato. Inoltre, tra i vantaggi di avere due terreni in una piastra soltanto, dobbiamo anche ricordare la riduzione dello spazio dedicato al magazzino, dei costi e dei reflui. Certificati di compatibilità: semplificare la vita quotidiana La messa a punto di nuovi test e le procedure di accreditamento richiedono molto tempo ed hanno anche un notevole costo. Per questo motivo, come parte della sua proposta globale, bioMérieux verifica la compatibilità dei suoi prodotti e fornisce, gratuitamente, certificati di compatibilità. Questo documento validato dimostra la compatibilità di un terreno con altri test complementari forniti ancora da bioMérieux. A titolo di esempio, il chromID® CPS, un terreno di coltura utilizzato per le urine, è totalmente compatibile con 23 prodotti per l’identificazione batterica e 10 per i test di sensibilità antibiotica (card VITEK®2, gallerie API® e ATB™)*. I nostri studi di compatibilità per i nuovi terreni costituiscono parte integrata dello sviluppo del prodotto e sono condotti da un gruppo dedicato della Ricerca e Sviluppo. Per ciascun prodotto gli studi di compatibilità sono condotti utilzzando un pannello di ceppi rappresentativi in accordo con l’utilizzo previsto del test e utilizzando agar sangue o un altro appropriato terreno come referenza. Il certificato di compatibilità è un documento pronto all’uso che può essere facilmente scaricato dalla Libreria tecnica del sito bioMérieux. Una volta che i prodotti vengono modificati, questi certificati vengono aggiornati regolarmente. Ad oggi è possibile scaricare 20 certificati di compatibilità per 36 diverse referenze. Altra documentazione è in fase di sviluppo. bioMérieux fornisce un range di documenti completo disponibile online per supportare i propri clienti nel soddisfare i requisiti normativi: • Scheda tecnica • Dichiarazione di non pericolosità • Dichiarazione dello stato di conformità • Certificato di shock termico • Controllo di qualità • Certificati di compatibilità https://techlib.biomerieux.com * consultate le istruzioni per ulteriori dettagli What do you think of this newsletter? Vi chiediamo gentilmente di prendere un paio di minuti per compilare il nostro survey. Tutta la informazione data sarà trattata con la massima riservatezza (sarà anonima e confidenziale). https://www.surveymonkey.com/s/newslettersatisfaction-survey 07/2011 – bioMerieux, the blue logo, API, ATB, Advanced Expert System, BACT/ALERT, CHROMID, CPS, DIVERSILAB, ETEST, MS, MYLA, PREVI, SLIDEX, VIDAS, VITEK AND VIGIGUARD are used, pending, and/or registered trademarks, belonging to bioMerieux S.A or one of its subsidiaries. Any other trademark is the property of its respective owner. Product avaibility may vary from country to country and is subject to varying regulatory requirements. / Please contact your local representative for avaibility. Legal notices - Photos: C. GANET, Graphic Obsession / bioMérieux S.A. RCS Lyon 673 620 399 / THERA Conseil RCS Lyon B 398 160 242 La soluzione completa per la diagnosi di C. difficile