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I rischi e i pericoli della rete (1) I rischi e i pericoli della rete (2) I

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I rischi e i pericoli della rete (1) I rischi e i pericoli della rete (2) I
INDICE
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I rischi e i pericoli della rete (1)
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I rischi e i pericoli della rete (2)
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I rischi e i pericoli della rete (3)
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I rischi e i pericoli della rete (4)
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I rischi e i pericoli della rete (conclusione)
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Cyber bullismo (1)
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Cyber bullismo (2)
I rischi e i pericoli della
rete.
Sei Italiani su dieci sono stati contattati da sconosciuti su Internet e, tra loro, il 37% ha accettato
questa "amicizia", o è entrato in contatto con loro.
Il 7% tra essi non ha detto nulla di questo ai genitori, che in tre casi su dieci non controlla
minimamente cosa fanno i figli sul Web.
Sono questi i dati forse più impressionanti, emersi da una ricerca condotta nel gennaio scorso da
Msn e diffusi nell'ambito della presentazione alla Questura di Milano del progetto "Web in
cattedra".
L'iniziativa vuole sensibilizzare sui potenziali rischi di Internet circa 140mila studenti delle Scuole
primarie e secondarie della Lombardia, a cui hanno aderito oltre 800 docenti, che saranno formati
a partire dal marzo prossimo, con appositi corsi tenuti da specialisti della Polizia Postale,
dell'Osservatorio nazionale abusi psicologici (Onap) e da Microsoft Italia.
Tenendo conto che secondo l'Istat l'82% dei giovani tra gli 11 e i 24 anni naviga su Internet, il
Direttore della Polizia Postale, Antonio Apruzzese ha sottolineato l'importanza di una prevenzione
mirata che promuova una maggiore consapevolezza del Web. Una convinzione condivisa dal
questore di Milano, Alessandro Marangoni, che ha ribadito la necessità "di dialogare e percepire i
gusti, gli interessi, le mode, i canali e il linguaggio comunicativo dei ragazzi, per acquisire la lor
fiducia e ottenere risultati utili per la stessa vita dei giovani".
I rischi e i pericoli della
rete.(2)
Nonostante Internet possa essere considerato un’incredibile risorsa a disposizione
di bambini e adolescenti, è necessario ricordare che nella rete possono essere
presenti anche numerosi elementi di rischio.
Esistono, infatti, siti con dei contenuti dannosi che includono:
Materiale illecito - pedopornografia, razzismo, frodi, droghe illegali, sostegno
al terrorismo..
Materiale dannoso - pornografia per adulti, violenza, linguaggio per adulti che
invita all’uso delle armi, gruppi estremisti..
Altri rischi collegati al contenuto - informazioni false o fuorvianti, fonti
riservate politiche, violenza intenzionale...
Esiste anche la possibilità di sviluppare una vera e propria dipendenza da
internet che è stata riconosciuta come una malattia vera e propria.
Infatti, la dipendenza da Internet, meglio conosciuta nella letteratura
psichiatrica con il nome originale inglese di Internet addiction disorder (IAD), è
un disturbo di discontrollo degli impulsi.
L'accesso dei bambini a siti con contenuti dannosi e illegali sembra più frequente
nei 10 nuovi Stati dell'UE rispetto ai "vecchi" 15: il 21% contro il 17%.
I rischi e i pericoli della
rete.(3)
La possibilità che ciò accada aumenta col crescere dell'età e con la maggiore
presenza dei bambini davanti al PC.
Oltre ai contenuti definiti come dannosi, esistono altri rischi che sorgono da
comportamenti più o meno illeciti:
-Furto di dati personali, truffe, phishing.
Il phishing è una tipologia di spam che può portare al furto di dati personali,
quali dati bancari e password di accesso.
-Invio di virus, worms e spyware,
che contribuiscono alla distruzione o distribuzione illecita delle informazioni
presenti sul PC e possono permettere a soggetti esterni di penetrare e
manipolare il PC di terzi.
-Molestie psicologiche, bullismo virtuale.
Nelle chat rooms o tramite cellulari (con SMS, MMS,...) è possibile che certe
persone, quando capiscono che l’interlocutore è minore, se ne approfittino e
comincino ad utilizzare minacce e linguaggio intimidatorio per spingere il/la
bambino/a a fare ciò che chiedono.
-Dialer auto installanti,
cioè software, solitamente file “.exe”, che si autoinstallano sul proprio PC
quando si visitano certi siti. Il Dialer si connette ad un dato numero, il che
comporta delle spese telefoniche non previste, solitamente di elevatissima
entità.
I rischi e i pericoli della
rete.(4)
Un altro rischio di internet possono essere i Social Network.
Un'èquipe di studiosi di informatica tedeschi ha svolto di recente una ricerca
sulla sicurezza e la privacy nei Social Network. Secondo questi studiosi i Social
Network sono sicuramente dei mezzi utili, ma obbligano chi non vuole rendere
illimitatamente pubblici i propri dati a prendere delle precauzioni.
È ovvio che, per Social Network come Facebook, il rendere informazioni private
facilmente accessibili al massimo numero di persone è uno degli scopi di coloro
che si iscrivono; ne consegue una libera rinuncia all’anonimato e alla sfera
privata, per ottener attenzione. Questo non dovrebbe, comunque, comportare una
totale mancanza di protezione; all’interno del Network vi dovrebbero essere il
minor numero di barriere possibili, ma dall’esterno questi dati non dovrebbero
essere accessibili.
I ricercatori ammettono che lo scambio pubblico di informazioni e le esigenze di
sicurezza di per sé si contraddicono.
Ecco alcune conclusioni delle loro ricerche:
-Tutti i Social Network raccolgono più dati di quelli realmente necessari;
-Il criptaggio sembra essere problematico praticamente in tutte le piattaforme;
-In tutti i Social Network le immagini ed i video sono linkati nei profili, motivo
per cui sono accessibili anche dall’esterno;
-Risulta problematica la gestione dei profili cancellati.
I rischi e i pericoli della
rete; conclusione.
In conclusione, dal punto di vista della protezione della sfera personale,
nessuno di questi siti, secondo la ricerca, sembra convincente.
Per quanto un Social Network possa uscirne con un giudizio positivo o
negativo, il Fraunhofer Institute consiglia di prendere comunque delle
precauzioni quando ci si muove al loro interno. Si dovrebbero, per esempio, sempre verificare ed utilizzare i controlli di
accesso.
Chi non vuole rinunciare ai contatti sui network, ma non si fida delle loro
misure di protezione dei dati, può comunque evitare di inserire i propri
dati reali durante la registrazione, con il rischio di essere escluso dalla
Community.
Ma alcuni problemi di internet possono essere facilmente risolti. Per
esempio, per i virus e per gli spam sono in commercio dei sempre migliori
antivirus, che impediscono al virus di penetrare all'interno del software.
Esistono poi i firewall, che controllano le connessioni nella rete,
bloccando l'eventuale arrivo di spam pubblicitari.
VI sono, infine, anche dei software (le “macchine virtuali”) che creano un
ambiente virtuale, che emula il comportamento di una macchina fisica ed in
cui alcune applicazioni possono essere eseguite come se interagissero con
tale macchina. In caso di intrusione di un virus, esso infetta il software
creato dalla macchina virtuale e non quello originale.
Cyberbullismo.
Il bullismo e’ un fenomeno molto diffuso oggi, non solo nelle scuole, ma
anche in Internet.
Noti come griefer (guastafeste), snert (Snot-Nosed Egotistical Rude
Teenager, ovvero “adolescente moccioso maleducato ed egoista”), cheese
player (sfruttatore di bug dei videogiochi), twink (seccatore) o
semplicemente cyber-bulli, la loro attività nel web consiste in “una
volontaria e ripetuta aggressione attuata attraverso un testo elettronico”.
Ne sono esempi l’invio di e-mail o di sms minacciosi, la pubblicazione di
commenti offensivi e denigratori, o di foto personali all’interno di comunità
virtuali quali mud, forum di discussione, messaggistica immediata,
newsgroup, blog o siti web. Il cyberbullismo si può manifestare in chat,
prendendo di mira un utente, aggredendolo verbalmente, prendendolo in
giro o buttandolo fuori dalla lista di discussione. Altre forme di violenza
psicologica sono la registrazione delle confidenze strappate in Messenger dunque all’interno di un luogo privato - e poi pubblicate integralmente in un
blog pubblico.
Cyberbullismo(2)
Sono soprattutto gli adolescenti ad essere bersagliate da attacchi
verbali sui servizi di messaggistica istantanea, come MSN, e
attraverso e-mail offensive, che possono contenere espliciti
riferimenti sessuali.
Nonostante la grande prevalenza di vittime di sesso femminile, il
bullismo telematico può colpire chiunque, adulti compresi.
Per la vittima può essere molto difficile sottrarsi alle molestie,
soprattutto per l’anonimato dietro cui, in genere, si nascondono i
cyber-bulli.
Se all’interno di alcuni contesti, ad esempio quello scolastico, il bullo
agisce sulla propria vittima anche con modalità diverse da quelle on
line e può essere più facilmente identificato, in altri casi non è
semplice contrastare questo fenomeno ed eliminare
tempestivamente dalla rete gli elementi offensivi pubblicati.
THE END
Di Mattia De Masi, Roberto Giusso,
Antonio Piazza ed Edoardo Trentin,
3°I, anno scolastico 2010-2011
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