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Chi vincerà il Summer Camp in lingua inglese?

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Chi vincerà il Summer Camp in lingua inglese?
n. 20 • Anno V Secondo Concorso letterario “Giorgio Sbaraini”: il 18 maggio le premiazioni
Editoriale
L’ uso dei bambini
nello sport che non c’è più
di
Marzo/Aprile 2012
Adriano Franzoni
È
bene, fin da subito, chiarire
che il calcio, quello “che conta”, quello con i lustrini della seria A, non è uno sport ma è
una vera e propria industria, dove
le società, soprattutto certe società,
si comportano proprio come le più
grandi aziende italiane, facendo la
voce grossa e mostrando i muscoli; quindi, quel calcio va pensato e
trattato per quello che è: un’industria.
Alcune società, le solite note,
sono amministrate come certe
aziende tanto potenti da fare quello che vogliono, il bello ed il cattivo tempo, e con certi atteggiamenti
e dichiarazioni atti a cercare di condizionare le decisioni degli organismi sportivi. Spesso ci riescono, per
fortuna non sempre.
Prendiamo il tormentone di carnevale: Ibrahimovic, va squalificato due o tre giornate? Io direi otto!
Molti ricorderanno la sberla che
Ibra ha rifilato ad un giocatore avversario, pure nascondendosi dietro ad un suo compagno di squadra, gesto che Galliani definì subito
“un buffetto”, sostenendo e sentenziando che un simile gesto fosse da
punire con due giornate di squalifica (per condotta antisportiva) e non
con tre, come dice il regolamento,
per la condotta violenta.
Francamente trovo irrilevante la
forza impartita a quella sberla, ma è
il brutto gesto da punire; le dichiarazioni di Galliani nell’immediato dopopartita altro non erano che
tentativi di condizionare le decisioni che il giudice sportivo avrebbe preso pochi giorni dopo; il suo
obiettivo? Avere il giocatore disponibile per il big-match con la Juventus. Tutto chiaro?
Anziché criticare il suo giocatore per la deplorevole azione (delsegue a pag. 2
Chi vincerà il Summer Camp
in lingua inglese?
V
di
Giorgio Mazzini
enerdì 18 maggio 2012 alle
20.30 presso la Sala Civica
Togni a Gussago, si svolgeranno le premiazioni del secondo
“Concorso letterario” del Giornale del Gussago Calcio in memoria
del giornalista Giorgio Sbaraini.
Il premio finale offerto da Multilingue di Brescia consiste nella
partecipazione al Summer Camp
in lingua inglese.
Interverranno la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo
di Gussago, Dott.ssa Enrica Massetti, la figlia di Giorgio Sbaraini,
Francesca, e alcuni giornalisti e
sportivi locali.
Non mancheranno naturalmente gli alunni della scuola Primaria
di Gussago che hanno partecipato
al concorso.
Quest’anno il tema del concorso è: “La vita è un gioco di squadra” ed è diviso in due sezioni,
“racconto”e “poesia”.
Gli indimenticabili:
Paola Pezzo
Proprio in questi giorni la giuria, composta dalla redazione del
giornale da Francesca Sbaraini,
dalla scrittrice locale Rinetta Faroni, da Cosetta Zanotti (direttore
artistico del Festival di Letteratura “Il Mangiastorie”), e da Don
Mauro Capoferri, curato dell’oratorio San Filippo Neri di Gussago,
si riunirà per valutare gli elaborati
degli alunni delle classi 3A - 3B 3C - 3D - 4A - 4B - 4C del plesso
di Casaglio. A pag. 29 i nomi dei
partecipanti.
Il Magazine
Una Società
in crescita
I partecipanti della scorsa edizione
Pag. 3
Pag. 26
Istituto Comprensivo di Gussago:
La scuola media Venturelli
Pag. 28
• Giochi in inglese MULTILINGUE
• L’angolo dell’artista
• Come eravamo (4)
• Spazio solidale: Punto Missione
• Lo scaffale di Mangiastorie
• Le Cantorie
• L’angolo della cucina
• Alla scoperta della natura
• Tutti in sella
• Credere alle profezie? Avanti i Maya
Pag. 11/18
Il Giornale del Gussago Calcio
L’ uso dei bambini nello sport che non c’è più (segue da pag. 1)
2
SOMMARIO
• Editoriale pag. 1
• Chi vincerà il Summer Camp
pag. 1
• Una Società in crescita
pag. 3
• L’apostrofo pag. 3
• Appuntamenti Gussago Calcio pag. 4
• Gussago Calcio e Cesar Onlus pag. 5
• Scuola Calcio e Pulcini
pag. 6
• Esordienti
pag. 7
• Speciale Giovanissimi
pag. 8
• Allievi
pag. 9
• Inserto MAGAZINE
pag. 11
• Juniores
pag. 19
• Promozione
pag. 20
• U.K. news
pag. 24
• Io e lo sport - Flavio Emer
pag. 21
• Lettere al Direttore
pag. 22
• Uno psicologo per amico
pag. 23
• Conosciamoli meglio pag. 24
• Gli indimenticabili pag. 26•
• Scuola Media Venturelli
pag. 28
• I partecipanti al Concorso letterariopag. 29
n. 20 - Anno V - Marzo/Aprile
Copia gratuita
Direttore responsabile:
Adriano Franzoni
Coordinamento editoriale e grafica:
Giorgio Mazzini
Segreteria di Redazione:
Pierangela Franzoni
Redazione:
Corrado Belzani, Gianfranco Spini,
Francesco Montini, Pierangelo Rodella
Laura Righetti, Hillary Kobia Ngaine
Collaborano a questo numero:
Gianluca Cominassi, Rinetta Faroni,
Cosetta Zanotti, Marco Fredi, Sergio Peli,
Adriano Piacentini, Nicola Mazzini,
Sergio Valentino,Erwin Bllaca
Iscrizione del Tribunale di Brescia
n. 49/2008
Chiuso in redazione il 26/03/2012
Stampa:
Centro Stampa Eurocolor - Rovato (Bs)
sede: A.S.D. GUSSAGO CALCIO
Via Bevilacqua, 42/D - 25064 Gussago (BS)
Tel-Fax: 0302774642
La sede è aperta a tutti
il lunedì dalle ore 20.00 alle 22.00
e-mail: [email protected]
www.gussagocalcio.it
la quale è plurirecidivo) e di prendere
provvedimenti, lo difende, definendo “un buffetto” quel gestaccio, minimizzando il grave fatto: calpestando
il buonsenso ed in barba alla decenza, cerca di fare l’interesse della sua
azienda.
Il proprio interesse innanzitutto; e
a scapito di tutto! E chissà quanto piacere proverebbe se i suoi colleghi avversari lo salutassero prendendolo…
a buffetti…
Per la cronaca, il tentativo di condizionare il giudice sportivo è fallito:
Ibra ha scontato tre giornate di squalifica; nell’Italia degli inchini, stavolta…niente inchino!
Poco prima del “buffetto” di Ibra,
un altro poco edificante esempio:
Conte, allenatore della Juventus, che
lamentava a gran voce la mancata
concessione di un calcio di rigore ben
evidente, “dimenticando” che nella
partita precedente non venne concesso un rigore altrettanto evidente alla
squadra avversaria. Anche qui, non è
difficile vedere un tentativo di condizionamento degli arbitri...
Non ho nulla contro Juventus, Milan o altri club, ma di questi esempi ce
ne sono a millanta…
Trovo che questi atteggiamenti arroganti, da “padroni del vapore”, siano vergognosi, poco edificanti e screditanti di un calcio che è già così poco
stimato nel mondo.
Il risultato di tanta arroganza lo si
è ben visto nella partita Milan-Juventus, dove oltre al calcio si è visto anche
molto altro, compresi errori arbitrali
da una parte e dall’altra; ma quando
si tira la giacca da ambo le parti, quando si alza la voce per essere i più forti, può succedere che gli arbitri vadano in tilt e soprattutto che si arrivi al
punto da non ammettere più l’errore
dell’arbitro.
Quella partita, con il suo “prima” e
con il suo “dopo”, con i veleni sparsi
e l’arroganza messa in mostra, è stato quanto di più diseducativo e squallido, potesse offrire il calcio; la punta
di un iceberg che naviga verso l’equatore, il funerale del calcio-sport. Una
vergogna!
A proposito di vergogna: pare che
taluni club (indovinate quali) abbiano posto il veto ad uno stage della Nazionale in preparazione dell’Europeo,
per le loro “esigenze aziendali”: e poi
ci lamentiamo se la Nazionale non è
più di livello mondiale? Ci sorprendiamo se il nostro calcio è sempre più
“maltrattato” dall’UEFA o dalla FIFA?
Ma chi comanda il calcio italiano: la
Federazione calcio o alcune aziende-
società? È la fine del gioco del calcio,
grazie a quei palloni sempre più gonfiati. E allora…
Avete visto quando scendono in
campo le squadre con i capitani che
tengono per mano i bambini?
Vi siete mai chiesti il senso di questa commedia? Quale sia il fine di questa farsa? Beh, se i bambini rappresentano la purezza, la gioia del gioco, la
semplicità, la lealtà… che ci fanno in
quell’ambiente? Perché sono così fuori
posto? Evidentemente servono ai “padroni dell’industria pallonara”, protagonisti negativi degli episodi poc’anzi citati, per dare e darsi un contegno,
per “pulirsi la faccia” proprio attraverso l’esposizione della purezza di
quei bambini: e proprio a quei fanciulli date quegli esempi?
Ma basta! Qualcuno li faccia smettere! Giù le mani dai bambini: lasciateli crescere con la gioia del gioco del
calcio, con la loro naturale purezza e
lealtà! Teneteli lontani da quegli ambienti! Non usate i bambini per dare,
e per darvi, credibilità; cosa volete?
State facendo di tutto per far disamorare la gente dal vostro calcio, e ci state riuscendo anche bene…
Certi capitani dell’industria calciosono del tutto simili a certi capitani
dell’industria italiana: il profitto innanzitutto, anche calpestando educazione e buon senso. Nessun rispetto
e niente regole, per quelle, …si fanno al momento…quando servono ai
più potenti: ma allora non si parla più
di sport.
E si abbia almeno il pudore di non
usare i bambini!
Che bello lo sport, il calcio dei dilettanti, dei settori giovanili, delle
scuole calcio…
n. 20 Marzo/Aprile
3
Le molteplici iniziative del Gussago Calcio
Una Società in crescita
Il Presidente della Società, Renato Verona, ci parla delle molteplici iniziative
portate a termine grazie alle sinergie tra sport e cultura
H
a ben ragione il Presidente gussaghese Renato Verona di essere orgoglioso della Società che
rappresenta; basta fare una sommaria
valutazione sulle iniziative sportive,
culturali e sociali che il club biancorosso riesce a mettere in cantiere.
Già il fatto di riuscire a far giocare a
calcio un numero di bambini e ragazzi (da 5 anni in su…) ben superiore a
duecento, è già di per sé una bella storia, la Società va ben oltre l’aspetto puramente tecnico-sportivo, e si è attenti
alla crescita sociale e morale dei ragazzi. Prendiamo ad esempio la splendida
festa delle scuole calcio che andrà in
scena al Primo Maggio, una manifestazione unica nel suo genere che porta
al Comunale gussaghese la bellezza di
250 bambini: 16 squadre che passano
l’intera giornata ad inseguire una palla, ad inseguire un sogno: quello di divertirsi col gioco più bello del mondo,
senza che ci siano vinti e vincitori perché le partite non hanno risultato e la
festa non ha classifiche. Solo la gioia di
stare insieme e giocare, in una moltitudine di colori: i colori della primavera,
quelli della pelle, quelli delle maglie,
e con la stessa gioia stampata sul volto dei bambini. Non mancano serate
a tema con i ragazzi (l’ultima quella del
20 marzo, riportata a pag. 8) per favorire
la crescita del gruppo e cementare lo
spirito di collaborazione e di amicizia,
gli aspetti motivazionali… tutto questo
senza mai considerare il risultato sportivo di una gara…
E poi… il Giornale, momento di
unione e confronto con le famiglie,
ma più in generale con la gente; ecco,
questo strumento, che ben riassume le
iniziative della società, è una delle cose
che più fanno inorgoglire Renato Verona; è lui stesso che ci snocciola, alla
rinfusa, ma rendendo perfettamente
l’idea del lavoro che la Società svolge,
alcune iniziative: “ Diciamo che il calcio, inteso come risultato, è l’ultimo
dei nostri pensieri; mi piace ricordare
la Festa di S. Lucia, l’annuale gita con
i bambini dei Pulcini ed Esordienti,
la Festa delle Scuole calcio del Primo
Maggio ma anche quella dell’otto dicembre, come la precedente ma in palestra…”
Ma le iniziative non si fermano qui;
prosegue Verona: ”Da qualche anno
si è instaurata anche una bella collaborazione con le scuole di Gussago e,
attraverso il Giornale organizziamo un
concorso letterario per i bambini, molto apprezzato e seguito, e sempre col
Giornale organizziamo alcune serate
culturali…”. Tanta carne al fuoco come
si può ben vedere e, prosegue Verona
“tutte iniziative non di facciata, ma
vere, palpabili, partecipate ed anche
apprezzate…”.
Da non dimenticare anche l’aspetto
solidale che la Società cura con attenzione collaborando con la onlus Cesar,
organizzazione fondata dal compianto
Vescovo Cesare Mazzolari, che opera
nel Sud-Sudan; questa avventura nacque nel 2005, quando, proprio Verona,
venne delegato dall’allora Sindaco Bruno Marchina a recarsi ad Aliap per dare
vita al gemellaggio. Da allora si sono
fatte davvero tante cose per quel popolo martoriato: costruzione di pozzi, di
scuole, invio di mezzi di utilità, un trattore… corsi per maestri e corsi di vita
familiare per le donne… per arrivare
ad un indispensabile dispensario di
medicinali… Tutto questo è stato reso
fattibile dalla tanta generosità di molte
persone; il Gussago Calcio, aderendo
con convinzione, ha contribuito sia dal
punto di vista economico sia con l’invio di vestiario in genere; la cosa bella
è che, proprio tramite Renato Verona,
membro del direttivo dell’Associazione Cesar, è stato verificato il buon esito
degli aiuti. Di idee da sviluppare ce ne
sono tante, si può fare ancora molto…;
certo è che per organizzare le tante manifestazioni non bastano la passione, la
volontà la convinzione… ed in momenti di crisi economica come questi, dove
le attività produttive hanno difficoltà a
supportare le società sportive, diventa
sempre più difficile… Forse si sta dimenticando la grande valenza sociale
delle società sportive che meriterebbero più rispetto ed aiuto dalle istituzioni
e, perché no, dai cittadini. a.f.
di Adriano Franzoni
Ebbene sì: l’Italia non si candiderà per ospitare i Giochi Olimpici del
2020, allungando così la lista dei grandi eventi sportivi che il nostro Paese non
organizzerà. Immagino che le ragioni siano tante, più o meno valide, più o
meno discutibili; suppongo che la grave crisi economica che attanaglia l’italico
stivale sia il motivo principale di questa rinuncia. Francamente, la cosa che più
preoccupa, al di là delle tante cause, è l’incapacità cronica dell’Italia di far fronte
a questi eventi: le opere da realizzare da noi hanno sempre costi tre-quattro volte
superiori a quelli di altri Paesi, costi che poi, come sempre, vanno a gravare
sulle spalle di chi lavora. Perché mai dovremmo farci carico di organizzare
un’Olimpiade, se non siamo capaci di trasformare le opportunità in lavoro,
l’evento in vantaggio economico non per tutti, ma solo per quella che oggi si
usa chiamare “la casta”? E per fortuna la decisione è toccata a Mario Monti,
discutibile per tanti altri aspetti, ma ineccepibile sul discorso Olimpiadi: ha visto
giusto “il professore”: …se la decisione fosse toccata “al bidello”…si sarebbero
alzati i calici dei soliti noti, quegli stessi che hanno brindato al terremoto
dell’Aquila. Almeno questa volta… grazie professore!
Il Giornale del Gussago Calcio
4
La gita al mare a Ceriale con Pulcini ed Esordienti
Tre giorni da vivere intensamente
Alcune notizie su Ceriale
Il comune è situato sulla Riviera di
Ponente, all’estremità orientale della piana di Albenga, alle pendici del
monte Croce (541 m). Da vedere: la
Chiesa parrocchiale di San Giovanni
Battista e Sant’Eugenio. All’interno
sono conservati un pregiato crocifisso del XVI secolo e numerose pale
databili tra il XVI e il XVII secolo; la
Chiesa di Peagna, attigua al cimitero, è fiancheggiata da un campanile costruito in stile barocco e al suo
interno sono conservati affreschi del
Quattrocento e del Cinquecento.
Dall’1 al 3 giugno 2012 il Consiglio Direttivo del Gussago Calcio ha organizzato una trasferta riservata ai nostri bambini-atleti delle Categorie
Pulcini ed Esordienti (anni 2002-2001-2000-1999), con la disponibilità di
45 posti. Meta della gita sarà Ceriale, sulla Costa Ligure, in provincia di
Savona: oltre che giornate dedicate al divertimento, sono previsti incontri
di calcio con altre formazioni locali di pari categoria.
Anche quest’anno i giorni sono tre, si parte venerdì 1° giugno con orario
che verrà comunicato successivamente, e ritorno domenica 3 giugno in
serata.
La spesa d’iscrizione comprende: trasporto in pullman, vitto, alloggio ed
eventuali altre spese, come negli anni passati. La partecipazione è riservata ai bambini, ai tecnici e dirigenti accompagnatori.
I dirigenti delle categorie interessate sono a disposizione per le iscrizioni
e le informazioni.
La 7a Festa delle scuole calcio
Trofeo DPE
alla memoria di G. Biligotti
Martedì 1 maggio 2012 siete tutti invitati al centro
sportivo “Carlo Corcione” di Gussago per trascorrere insieme una giornata indimenticabile dedicata
alla “7a Festa Primi Calci - Trofeo DPE”. La manifestazione calcistica è riservata alla categoria “Primi calci”. Le squadre saranno formate da 5 giocatori come da regolamento F.I.G.C. settore scolastico.
La manifestazione si svolgerà nell’arco dell’intera
giornata e giocatori e ospiti potranno pranzare nello stand messo a disposizione dal gruppo Alpini
di Gussago. Tra le squadre ospiti: Uso Giov. Urago
Mella - Ac Passirano - Ac Lumezzane - Asd Navecortine - Uso Oratorio S. Michele - Sporting FleroCsc Villa Carcina - Castegnato Folzano - S. Andrea
- Gussago - La Sportiva - Orat. Sale - BettinzoliBotticino.
n. 20 Marzo-Aprile
5
Gussago Calcio e Cesar Onlus: alcune notizie
Sud Sudan tra sogno e realtà
Da luglio del 2011 il Nord ed il Sud
del Sudan sono ufficialmente separati,
ma per storia e geografia continueranno a lungo ad essere legati l’uno all’altro.
Inoltre alcune clausole dell’Accordo
globale di pace del gennaio 2005 sono
rimaste irrisolte: il destino che avranno
gli stati di confine, nei quali durante gli
ultimi mesi si sono succeduti scontri e
genocidi; lo status giuridico dei sud-sudanesi che vivono nel Nord; infine gli
accordi sulla spartizione delle risorse
petrolifere sono ancora da definire.
Nel febbraio di quest’anno, Sud Sudan e Sudan hanno annunciato di aver
schierato le rispettive truppe lungo il
comune confine. La tensione si è acuita
dopo che Juba ha deciso di bloccare le
sue esportazioni di petrolio attraverso
il territorio del Sudan, come ritorsione
alla confisca da parte delle autorità di
Khartoum di un carico di greggio sudsudanese, ritenuta una forma di risarcimento di tasse doganali non pagate.
Il 10 febbraio nel corso dei negoziati in corso ad Addis Abeba i governi
di Juba e Khartoum hanno comunque
firmato un patto di non aggressione,
ma sia El-Bashir (Presidente del Sudan)
che Salva Kiir (suo omologo del Sud
Sudan) continuano a dirsi pronti allo
scontro militare.
Di questi giorni è la denuncia
dell’associazione “Medici senza frontiere” della situazione critica di circa
80 mila profughi che si sono trasferiti
dal Nord al Sud: ora si trovano in un
territorio arido ma nel giro di poche
settimane, con l’avvento del periodo
delle piogge, questa zona sarà impossibile da raggiungere. Oltre che tra i due
Stati, vi sono scontri anche all’interno
del nuovo Stato fra le varie etnie: il rientro di molti profughi dal Nord (ma
anche dagli Stati Uniti e dal Canada) e
le iniezioni di fondi, aiuti esteri e investimenti in un’economia di sussistenza
hanno da un lato arricchito alcuni e
dall’altro aumentato in modo eccessivo i prezzi dei beni primari, compresi
quelli del bestiame, elemento vitale di
molti gruppi nomadi del Sud.
Forte è anche il senso di esclusione
da parte di alcune etnie rispetto alle decisioni del governo di Juba che hanno
portato scontri in cui sono stati distrutti
villaggi e si sono stimate parecchie centinaia di vittime.
Speriamo che almeno l’arresto “mediatico” di un certo G.C., noto attore
americano, possa scuotere qualche coscienza.
Nel frattempo, insieme a tante altre
associazioni, Cesar Onlus (che ora si è
trasformata in Fondazione Monsignor
Cesare Mazzolari Onlus, in memoria
del Vescovo) continua il suo impegno
Nasce “CESAR Fondazione Mons. Cesare Mazzolari Onlus”
L’idea è nata dopo la scomparsa di Mons. Mazzolari. Le centinaia di messaggi
aricordo del Vescovo arrivati in Associazione da ogni parte del mondo e da
ogni tipo di persona e istituzione (governativa, civile, religiosa, universitaria,
di cooperazione, ecc.), ci ricordano che, oltre a noi, la figura e l’opera di Padre
Cesare sono entrate nei cuori di tantissime persone. Dopo una serie di incontri preparatori, gli organi di governo dell’Associazione hanno prima proposto
e poi realizzato la trasformazione di CESAR Onlus in Fondazione scegliendo
una nuova denominazione: “CESAR - Fondazione Mons. Cesare Mazzolari
Onlus” Oltre alle attività tipiche statutarie (cooperazione, sensibilizzazione
e coordinamento) sono state introdotte quelle del ricordo della figura e delle
opere di Mons. Cesare Mazzolari e l’impegno a operare in continuità con il lavoro iniziato dal nostro Vescovo realizzando tutti quei progetti che sempre ha
condiviso con noi durante le sue visite in Italia. La Fondazione è stata formalmente costituita in data 27 dicembre 2011. La Fondazione vuole essere una
istituzione partecipativa e per tale ragione oltre all’assemblea dei fondatori
è stato costituito anche un organo dei fondatori ad honorem, composto da
persone che hanno voluto condividere un pezzo di strada con Mons. Cesare
Mazzolari realizzando importanti opere per il Sud Sudan e per la Diocesi di
Rumbek. (Nella foto: l’intervento di Renato Verona durante la riunione del gruppo Cesar)
nella diocesi di Rumbek e nei prossimi
mesi, terminata la prima parte della
scuola di Cuibet, inizieranno i primi
corsi di studio per la formazione degli
insegnanti.
La diocesi di Rumbek attualmente
è ancora senza un Pastore, le difficoltà per gestire questa grande diocesi
sono parecchie e la fondazione non sta
facendo mancare il suo apporto continuando a sostenere le varie attività
messe in atto da Mons. Cesare.
La comunità gussaghese continua
a garantire anche per l’anno 2012 il
supporto al progetto “Sostegno all’educazione primaria nella missione di
Aliap”. Quest’anno la richiesta di aiuto
era per l’acquisto di 70 postazioni (banchi e sedie) da tre persone ed un contributo per il sostentamento del personale
scolastico.
Come Comitato per il gemellaggio
continueremo a mantenere i contatti
tra la nostra comunità e la comunità di
Aliap. In questo momento stiamo organizzando un incontro aperto a tutta la
comunità in cui inviteremo un giornalista per farci raccontare dal vivo la realtà del Sud Sudan e quali prospettive
aspettano questo Stato.
Facciamo nostre alcune parole
dell’ultima e-mail di Mons. Mazzolari:
“ Non chiudete né la vostra mano, né
mente o cuore al popolo nascente e sfidato del Sud Sudan. Assieme possiamo
sviluppare il Paese e la vita del nostro
villaggio globale con l’Italia e l’Africa
in stretta di mano.”
Per il Comitato del Gemellaggio
Sergio Zorzi
Il Giornale del Gussago Calcio
6
Dare la possibilità a tutti i bambini
di migliorare dal punto di vista calcistico
L’importanza degli allenamenti
di Paolo Beltrami
Finalmente dopo la lunga pausa
invernale è ripresa l’attività sportiva
a metà febbraio, e come a settembre
la voglia, l’entusiasmo e la passione
sono molto forti. Nonostante nel periodo precedente la ripresa degli allenamenti l’inverno si sia presentato
con un’ondata persistente di freddo,
neve e ancora freddo, tutti i piccoli
calciatori del Gussago Calcio sono ritornati puntualmente al campo sportivo nel giorno della ripresa degli allenamenti. E come tutte le squadre del
settore giovanile e della scuola calcio,
anche il gruppo dei pulcini dell’anno 2003, che seguo con Andrea Enriotti e Davide Gregorelli, ha ricominciato l’attività in vista della seconda
parte della stagione. Nei primissimi
allenamenti le presenze rasentavano
le 20 unità, un po’ ridotte se si considera che già prima dell’interruzione invernale il gruppo era composto
da ben 32 elementi. Ma già dalla seconda settimana di allenamenti siamo tornati ad avere l’usuale numero
di bambini, ai quali si sono aggiunti nelle settimane successive altri cinque giocatori. L’obiettivo rimane costantemente il medesimo che ci siamo preposti ad inizio stagione, ovvero quello di far crescere e migliorare
tutti i componenti di questo gruppo.
La crescita che vogliamo è da considerarsi principalmente dal punto
di vista disciplinare, di rispetto verso compagni, avversari e regole, sia
di gioco che di comportamento. Allo
stesso tempo lavoriamo cercando di
proporre esercitazioni, giochi, allenamenti che diano ad ogni bambino
la possibilità di migliorare dal punto di vista calcistico. Dopo l’esperienza della partecipazione al campionato ANSPI cat. Micro dell’anno scorso, quest’anno si è deciso di prendere parte al campionato pulcini della FIGC, iscrivendo tre squadre. La
scelta è stata fatta per dare a tutti la
possibilità di giocare delle partite.
Nel periodo autunnale è capitato in
qualche occasione di fare fatica a raggiungere il numero minimo di giocatori. Ciò a causa dei più svariati motivi dovuti a malanni stagionali, impegni extracalcistici o per “motivi di
età” (molti non avevano ancora com-
piuto l’ottavo anno richiesto dai regolamenti FIGC); ora fortunatamente
abbiamo la possibilità di coinvolgere
quasi tutti i componenti della squadra in quanto risultano tesserati 33
bambini. Quanto all’organizzazione
delle squadre del campionato abbiamo evitato di strutturare fin dal principio le tre squadre dei tre differenti gironi, come tre gruppi ben distinti
e sempre uguali. Ogni sabato pertanto abbiamo variato sempre la composizione delle squadre. Questa scelta
è stata compiuta con l’intento preciso di dare ai bambini la possibilità di
condividere l’esperienza delle partite
con il maggior numero di compagni
di squadra, e non con quelli che potevano diventare “i soliti 5 o 6 elementi”. Questa scelta credo sia utile per
impostare una base di compattezza e
coesione di un gruppo che negli anni
futuri dovrà compiere l’intera trafila del settore giovanile fino, ci auguriamo tutti, alla prima squadra; infatti non bisogna perdere di vista che,
pur avviandoci verso il finale di questa stagione, il percorso non è affatto
finito, anzi proprio in considerazione
di tutta la strada da compiere nel settore giovanile, si può dire che i nostri
piccoli calciatori del 2003 sono praticamente ancora all’inizio.
In ogni caso, essendo ora vicini al
termine di questa annata, viene naturale fare anche delle considerazioni circa l’andamento ed i risultati che
si stanno conseguendo. Quando si
parla di risultati diviene spesso automatico chiedersi o sentirsi chiedere
“avete vinto? avete perso?”, ma proprio perché non bisogna dimenticare che si parla di bambini di 8-9 anni,
considero di importanza secondaria i
risultati strettamente legati agli esiti
delle partite. Certo, può fare sempre
piacere vincere una partita sul campo, ma in virtù degli obiettivi che
ci siamo dati per quest’anno ritengo molto più importante invece il risultato dovuto all’impegno, alla presenza ed alla costanza della maggior
parte dei bambini, che li può portare
a piccoli o grandi miglioramenti.
Ora non ci resta che continuare ad
impegnarci tutti, sia noi allenatori
che tutti i bambini, per l’ultima parte della stagione, dove ci aspettano
gli allenamenti, le ultime partite di
campionato ed i tornei. Naturalmente con la stessa voglia, entusiasmo e
passione.
CALENDARIO
PULCINI a 5 (8 anni) g. A
14-04- 12 Rudianese - Gussago
21-04- 12 Gussago - Futura Calcio
28-04- 12 Gussago - Cellatica
5 - 05- 12 Erbusco - Gussago
PULCINI a 5( 8 anni) g. B
14-04-12 Gussago - Padernese
21-04-12 Gussago - Trenzanese
05-05- 12 Pontogliese - Gussago
PULCINI a 5 (8 anni) g. F
14-04-12 S. Lumezzane - Gussago
21-04-12 Gussago - S. Andrea
28-04-12 Castelmella - Gussago
05-05-12 Gussago - Navecortine
PULCINI a 6 (9 anni) g.A
14-04-12 riposo
21-4 - 12 Futura Breno - Gussago
28-04 -12 Gussago - Futura Calcio
05-05 - 12 Futura Calcio B - Gussago
PULCINI a 6 (9 anni) g.C
14-04-12 Navecortine - Gussago
21-04 - 12 Gussago - Brescia spa
28-04 -12 Cellatica- Gussago
05-05 - 12 Gussago - Rigamonti
PULCINI a 7 (10 anni) g.D
14-04-12 Gussago - Saretino Paolo VI c.s.
21-04-12 San Bartolomeo - Gussago
PULCINI a 7 (10 anni) g.G
14-04-12 Sporting Flero - Gussago
21-04-12 Gussago - Urago Mella
28-04-12 Padernese - Gussago
05-05-12 Gussago - Ospitaletto 2000
n. 20 Marzo/Aprile
I due Mister degli Esordienti si confrontano
Prestazioni in crescita
di Hillary Kobia Ngaine
Continua la crescita costante delle due squadre Esordienti con evidenti segnali confortanti sia dal
punto di vista tecnico che umano.
I due mister Giampaolo Torchio e
Giacomo Galesi – rispettivamente
alla guida dei ragazzi classe 1999 e
2000 – concordavano nell’affermare
che il salto di qualità dei ragazzi rispetto al girone d’andata è evidente
e promette bene per il futuro.
Il mister Torchio ha parole di elogio per i suoi ragazzi che “rispetto
a tre o quattro mesi fa quando i ragazzi, nonostante gli ottimi risultati, tendevano a giocare individualmente, si è vista una notevole crescita in termini di coesione di squadra e posso finalmente dire che
vedo un gruppo di ragazzi che cominciano a ragionare come un insieme e non posso che esserne felice
poiché il calcio è un gioco collettivo dove le individualità - seppur di
elevata statura e senza snaturare le
qualità dei singoli - devono lasciare spazio al collettivo”. Confortato
dai risultati, il mister ha proseguito
nella sua analisi di questo spicchio
di campionato: “anche se a questi livelli i risultati lasciano il tempo che
trovano, devo dire che l’entusiasmo
figlio dalle nostre prestazioni ha
giocato un ruolo importante nella
mentalità dei ragazzi che ora scendono in campo molto più convinti
dei propri mezzi e senza timori reverenziali”. “Oltre all’entusiasmo e
la crescita mentale della squadra –
ha aggiunto il mister – e sono particolarmente soddisfatto dalla disponibilità all’ascolto e messa in pratica
dei suggerimenti dei ragazzi”. Infine il tecnico non ha lesinato un rimprovero bonario per i suoi ragazzi: “nello sport, cosi come in tutti i
campi che ci si ritrova ad operare,
non bisogna mai sentirsi superiori o
più bravi degli altri e nel momento
in cui si notano altri apparentemente meno bravi di se, bisognerebbe
prendersi sempre l’onere di aiutarli a crescere anziché farglielo pesare come si fra tra fratelli maggiori
e minori visto che nessuno è bravo
a fare tutto e prima o poi ci si trova nella condizione di essere meno
dotati in un campo e a tutti piacerebbe essere aiutati
anziché rimproverati per le
nostre inattitudine”.
Anche il mister Giacomo Galesi è particolarmente contento della crescita
dei suoi ragazzi: “rispetEsordienti 1999: Antonelli Francesco , Belzani Luca,
to a qualche mese fa abbia- Colosio Michael, Es Sadiki Reda, Fani Amara, Franmo fatto passi avanti da gi- chi Stefano, Gatta Bishal, Gelmini Nicholas, Gerri
gante e devo dire con molto Pietro, Martello Andrea, Micheli Damiano, Mor
Serlini Andrea, Sycaj Claudio, Terranova
piacere che ce la stiamo ca- Matteo,
Nicolas, Zucca Cristian
vando benissimo nonostan- Esordienti 2000: Arici Leonardo, Baresi Marco, Bite continuiamo a pagare la gardi Nicolò, Blesio Andrea, Crincoli Marco, Gafdifferenza di età rispetto furini Mattia, Greotti Danilo, Khaliss Morad, Komorani Engel, Lancini Nicolò, Mignocchi Gabriele,
alla maggior parte degli av- Mondini Marco, Ndiaye Ibrahima, Pansi Daniele,
versari. Le nostre prestazio- Pegoraro Nicola, Piacentini Samuel, Raducan Denni sono migliorate, le scon- nis Marcello, Ravarini Luca, Squassina William, SyAlessio, Tabladini Matteo, Tameni Luca, Uberti
fitte sono decisamente più caj
Riccardo
marginali e soprattutto siamo migliorati oltre le più
tati sono sempre una conseguenza
rosee aspettative dal punto di vi- dell’impegno con cui si affrontano
sta mentale e impegno agnostico. le sfide”. “Tuttavia c’è grande marLaddove prima eravamo arrende- gine di miglioramento – ha prosevoli ora siamo molto più combatti- guito il mister – dal momento che
vi, se prima eravamo spesso distrat- come potenziale credo che abbiamo
ti ora entriamo più convinti e lo sco- poco da invidiare ad altri e dunque
ramento per i risultati mancati ora dobbiamo solo limare qualche diha lasciato posto alla voglia di ri- fetto come ad esempio cali di tenalzarsi dopo ogni caduta più de- sione che rovinano alcune prestacisi che mai a rifarci alla prossima zioni e soprattutto imparare ad avepartita”. Dal punto di vista discipli- re fiducia reciproca senza bollare un
nare il mister ha voluto sottolinea- compagno come più o meno bravo
re “l’impegno costante di tutti i ra- crescendo insieme senza perdere di
gazzi sia come frequenza di allena- vista il nostro obbiettivo principamento che l’impegno generale ben le che è crescere divertendosi e non
consci del fatto che non tutti possia- possiamo divertirci in un gruppo se
mo giocare sempre e qualche volta tutti non sono felici di stare all’inqualche d’uno deve giocare meno terno del gruppo con le loro qualità
ma sempre pronti a dare il proprio e difetti”. “Tutti abbiamo qualcosa
contributo ogni qualvolta che si en- da imparare dagli altri e il resto vertra in campo, le prestazioni e risul- rà da sé” ha concluso il mister.
Il Giornale del Gussago Calcio
8
In un’annata di scandali che hanno “sgonfiato” il pallone
Rivedere il significato educativo del calcio è di rigore
Cosa insegnamo davvero ai nostri ragazzi? Siamo consci della responsabilità educativa che ci attribuiamo?
Sappiamo che il tempo di un allenamento, di una partita è per loro, ma anche per noi, un tempo di vita?
di
Nicola Mazzini
“Quando ti metterai in viaggio per Itaca
augurati che la strada sia lunga, fertile in
avventure ed esperienze, fa, che il viaggio
duri a lungo e che tu possa mettere piede
in patria ricco dei tesori accumulati per
strada”.
La vela si gonfia, superata la boa del
girone di andata i nostri ragazzi sono più
motivati, sono più squadra, si iniziano
a raccogliere i frutti dell’impegno che
tutti abbiamo profuso in questo viaggio.
Tra i vari schemi dal 4-4-2 al 4-4-3 fino
all’albero di natale 4-3-2-1 l’impegno è
in crescita costante. In una delle tappe ci
siamo fermati a guardare il Film “Miracle”,
se avete tempo guardatelo anche voi, è un
tuffo nelle Olimpiadi invernali del 1980,
e i messaggi che i nostri calciatori hanno
ricevuto ed esplicitato sono: Abbandonare
individualismi - Se siamo una squadra da
squadra dobbiamo comportarci - Non mollare
mai porta i suoi risultati - Mi porto a casa un
messaggio che può essere utile per la vita ossia
il gioco di squadra e il credere in sé stessi Credere nelle nostre capacità - Un gruppo
unito può fare tante cose - L’impegno alla
lunga paga - L’importanza di credere nella
squadra - Gli acciacchi non ci fermano
Questo clima positivo che si respira
nella stiva, il nostro spogliatoio, ha
caratterizzato le prime partite del ritorno
e sull’onda di questo entusiasmo ci
siamo addentrati in un’altra avventura
formativa tesa a fortificare le nostre doti.
“Arrivati alla reggia di Alcino ci
fermammo ad ammirare i due cani d’oro
che stavan alla guardia dell’entrata, poi
stupiti entrammo tra bronzee pareti e
stanze adorne di numerosi seggi dove
spesso sedevano a consiglio i principi
feaci”
Il vento ci ha portato al teatro del Dott.
L’odissea dei
Giovanissimi
continua in una
stagione non solo
di calcio.
Eroe e avventuriero,
preda e predatore,
naufrago di isola in
isola Ulisse è
Nessuno e tuttavia
ognuno di noi.
Nei lunghi anni che
percorre il mare
insegue se stesso
alla ricerca
del senso della vita
Luigi Dotti, psicologo esperto in
processi formativi educativi dei ragazzi,
incuriositi da questo nuovo allenamento e
da questa nuova persona, tramite il nostro
capitano l’abbiamo omaggiato dei simboli
della nostra squadra e del nostro viaggio:
lo zainetto porta indumenti e desideri, la
palla tonda come il mondo scoperto al
dì là delle colonne di Gibilterra, il nostro
gagliardetto che sventola sulla nostra
nave, il cappello per proteggersi dal sole
del mare, il nostro giornale come mappa
di bordo e la tenuta da allenatore perché
Lui in questo tratto di mare sarà il nostro
Mister il nostro Ulisse. Tra luci soffuse
e il canto delle sirene ci siamo stretti e
legati insieme per conoscerci di più, per
conoscere noi stessi attraverso gli altri.
Pian piano ci siamo scaldati e le nostre
emozioni sono uscite piacevolmente e in
modo spontaneo. Ulisse ci ha guidato con
autorevolezza tra le nostre paure e tra i
nostri desideri.
Le nostre paure “…nella caverna del
ciclope… volevo ancora dire qualcosa,
ma il mostruoso gigante si avventò su
due dei miei compagni, li prese per i piedi
sbattendoli a terra…”.
La paura principale esplicitata dai nostri
marinai/calciatori è che un compagno
in una azione di gioco si faccia male in
modo serio. Abbiamo così messo in scena
sul ponte a prua, il palco del teatro dove
recitavamo, la scena temuta e abbiamo
condiviso le nostre emozioni: La sofferenza,
il dolore per il compagno - L’impotenza
di fronte ad alcune situazioni della vita
- La rabbia - La solidarietà - La tristezza
- Il sentirsi importante per gli altri - La
condivisione - L’ascolto dell’altro - Il prendersi
cura, il prendersi a cuore il compagno - L’aiuto
incondizionato.
Per un attimo la scena si è fermata e Ulisse
,il nostro regista, ci ha aiutato a riflettere
sui nostri sentimenti, sentimenti che si
possono provare in campo, sulla nave ma
soprattutto nella vita di tutti i giorni. Non
solo paure ma anche desideri.
“…Cominciai a incoraggiarli. Dicevo
come non dovessero far altro che ascoltare
i miei consigli ed eseguire i miei ordini…
Ricordavo come li avessi sempre salvati
grazie alla mia perspicacia, alla mia
intelligenza, alla mia precisione, al mio
spirito di intraprendenza… Dovevano
darmene atto e restare ai loro posti, a
remare, a remare, sempre a remare…”
Ecco così il desiderio di tutti: salvarsi a fine
campionato, con una partita magistrale,
all’ultima giornata e con una parata
straordinaria del nostro portiere, il leader
scelto da più mani nel sociogramma della
squadra.
E via con la scena messa in atto nel finale
della nostra giornata formativa: la palla
arriva sul palco, Francesco in tuffo l’afferra
a mezz’aria, tra il battito forte del cuore
in gola dei compagni, e lentamente cade
a terra bloccandola. Il fischio dell’arbitro
dice che la partita è finita, il risultato è
a nostro favore e la salvezza raggiunta.
Tutti si dirigono giù dal palco verso la
panchina e sollevano il Mister verso il
cielo, quel cielo in cui abbiamo imparato
guardarci in faccia e a prenderci le nostre
responsabilità.
“Rianimato a stento, Ulisse si rivolse
a Zeus e agli altri dei: Sommo Zeus e
dignità tutte dell’Olimpo, allora ci siete
davvero lassù. Ci siete e avete permesso
che tornassi a casa dalla mia cara
Penelope…”
Con il nostro urlo “1 2 3 Gussago alè”
salutavamo Gigi e nel buio tornavamo
alle nostre amate case...
“Itaca dolce Itaca”.
n. 20 Marzo-Aprile
9
Nelle foto: sopra, Capitan Bignotti consegna il
gagliardetto e alcuni indumenti della squadra
al Dott. Dotti. Sotto, la squadra al completo durante l’incontro formativo
Le ultime partite
03/03 Chiari - Gussago Calcio 2 - 1 -
Gara in trasferta per i nostri Giovanissimi contro il Chiari, sconfitta di misura per 2 a 1.
Sconfitta amara per i nostri giovanissimi a
Chiari. Tuttavia i ragazzi di Crobeddu sono
usciti dal campo a testa alta e con uno sguardo fiducioso verso il futuro data la bella gara
disputata sia dal punto di vista agonistico che
del gioco collettivo, a conferma di una maturità crescente e costante.
I padroni di casa sono passati in vantaggio a
metà del primo tempo su una disattenzione
difensiva della retroguardia gussaghese. Colpiti immeritatamente, i nostri ragazzi hanno
avuto un sussulto di orgoglio e hanno caricato
a testa bassa, macinando gioco alla ricerca del
pari che si rivelava un miraggio nella prima
frazione.
La ripresa ripartiva sulla falsariga del primo
tempo con i gussaghesi a cercare ostinatamente di impattare la gara e i clarensi a contenere
per ripartire con veloci cambiamenti di fronte. Il tanto agognato pareggio giungeva su
un colpo di testa di Bignotti. Non appagati
dal pari, l’undici di Crobeddu continuava a
pigiare sull’acceleratore e trovava addirittura
la rete del vantaggio annullato dal direttore di
gara per un presunto fuorigioco. Dal possibile
svantaggio, i clarensi passavano in vantaggio
pochi minuti dopo. I gussaghesi tentavano invano di riequilibrare la gara. Tuttavia, nonostante la delusione per il risultato, Crobeddu e
i suoi ragazzi possono guardare al futuro con
fiducia vista l’evidente crescita costante.
10/03 Gussago Calcio - Castegnato 6- 3
Dopo due sconfitte immeritate, finalmente i
giovanissimi del Mister Crobeddu si tolgono
la soddisfazione di una vittoria confermando
la crescita intravista nelle due gare precedenti. Una vittoria che ancora una volta conferma
quanto sia bugiarda l’attuale posizione in classifica dei gussaghesi, che in questa occasione
hanno anche colto la prima vittoria del girone
di ritorno, considerando che prima della gara
l’avversario di turno, il Folzano/Castegnato,
aveva diciannove punti contro i quattro dei
nostri. Quindici punti di differenza a favore
degli ospiti che non sembrano affatto rispecchiare i reali valori in campo. Mattatore della
gara il Capitan Bignotti, autore di
una tripletta. I cinque minuti iniziali erano tutti di marca gussaghese
con trame di gioco interessanti che
hanno messo gli avversari alle corde
collezionando una serie di tiri dalla
bandierina senza tuttavia riuscire
a sfondare e, come spesso succede
nel calcio, quando non si concretizza il proprio gioco gli avversari
Benaglia Francesco, Bianchetti Edoardo, Bignotmettono fuori il naso sfruttando
ti Daniele, Dancelli Luca, Galesi Matteo, Ippoogni minima disattenzione. In quelito Giacinto Alessandro, Maianti Michele, Maista occasione non solo il Folzano/
Castegnato passava in vantaggio, fredi Federico, Mangano Francesco, Mangia
ma addirittura metteva a segno due Gabriele, Mazzini Federico, Pelizzari Ezio, Peloreti. Un uno-due micidiale capace di si Matteo, Reboldi Matteo, Regola Samuel, Satli
mettere al tappeto anche il più abile Mohamed, SoaveAndrea
degli incassatori ma non i ragazzi
di Crobeddu che non si perdevano
va a non concedere spazi fino al 20’ quando
d’animo continuando a caricare a testa bassa
il portiere locale concedeva una punizione dal
e trovando la rete che apriva la gara con Calimite su un retropassaggio errato di un compitan Bignotti. Un vero e proprio toccasana
pagno. Sul punto di battuta si presentava caper i locali che raddoppiavano gli sforzi nel
pitan Bignotti la cui bordata terrificante, dopo
tentativo di impattare la sfida, esponendosi a
uno schema eseguito alla perfezione, non laqualche rischio con gli avversari pronti a imsciava scampo al portiere locale inchiodato sul
bastire ribaltamenti di gioco dando vita a una
posto ad osservare la sfera insaccarsi alla sua
partita scoppiettante. Il pari locale giungeva al
sinistra. Nella ripresa il Gussago creava molte
30’ al termine di una cavalcata solitaria irreoccasioni per mettere i tre punti in saccoccia e,
sistibile di Reboldi così da chiudere la prima
come spesso accade nel calcio, quando si sbafrazione in perfetto equilibrio. Nella ripresa
glia troppo sottoporta si paga dazio. E così, a
il Castegnato cercava di ristabilire la propria
quattro minuti oltre il tempo regolamentare,
supremazia riuscendo a passare nuovamente
l’undici locale riacciuffava un pari insperato
in vantaggio nei minuti iniziali. Nonostante la
all’ultimo respiro, complice una nostra ingedoccia fredda i gussaghesi non si perdevano
nuità difensiva, sancendo un risultato immerid’animo continuando a costringere gli avvertato. Un risultato che va considerato nella giusari nella loro metà campo. Uno sforzo che
sta dimensione e dal quale i ragazzi devono
sembrava inutile, quando Francesco Benaglia
imparare a mantenere la concentrazione per
coglieva il palo dopo essere stato il più lesto
tutta la partita che termina solo al triplice fiad avventarsi su una palla vagante in area.
schio dell’arbitro.
Tuttavia, il meritatissimo pari giungeva pochi
24/03 Gussago Calcio Orceana 0 - 3.
minuti dopo con il solito capitan Bignotti. PasPartita sottotono per i nostri giocatori che
savano pochi minuti e il Gussago metteva la
non riescono a mantenere la concentrazione e
freccia a sinistra con Federico Mazzini. Con gli
l’intensità durante la partita, a questo aggiunavversari frastornati dalla reazione, i ragazzi
giamo anche un pizzico di sfortuna. L’Orceadi Crobeddu ne approfittavano siglando altre
na passa in vantaggio allo scadere del primo
due goal chiudendo definitivamente i giochi
tempo. Appena rientrati i nostri Giovanissimi
con Bignotti e Reboldi.
sfiorano il goal del pareggio. L’Orceana riparUn risultato emozionante e rotondo che rapte all’attacco e segna il secondo goal. Carichi
presenta una fresca iniezione di fiducia dalla
del vantaggio ottenuto, i giocatori avversari
quale ripartire per le prossime gare, consci che
premono sull’acceleratore e segnano ancora. I
non si possa vincerle tutte, ma che si possa
Giovanissimi del Gussago cercano di recupedire la nostra contro qualunque avversario a
rare la partita, ma gli avversari sono bravi a
patto di mantenere la stessa concentrazione e
chiudere tutti gli spazi di gioco.
agonismo.
17/03 Ospitaletto - Gussago Calcio1 - 1
Il Gussago non riesce a bissare il successo
contro il Castegnato e subisce un pareggio
beffardo allo scadere contro l’Ospitaletto, lasciando un retrogusto amaro tra i ragazzi di
Crobeddu. Considerando il vantaggio iniziale, una prestazione globalmente in linea con
le ultime prestazioni positive della squadra e
le numerose occasioni non capitalizzate. Forti
dell’ultimo risultato positivo, i nostri entravano in campo determinati ad ottenere un buon
risultato a conferma del buon momento di
forma. Esordivano fra i Giovanissimi due ragazzi provenienti dagli Esordienti che hanno
così provato a respirare l’aria di una categoria
superiore. I gussaghesi partivano con il piede
pigiato sull’acceleratore, cercando di chiudere
gli avversari nella propria area di rigore senza
riuscire pienamente nell’intento, viste le poche occasioni create, con la difesa locale bra-
CLASSIFICA - Girone A
VALLECAMONICA50
AURORA TRAVAGLIATO
49
ADRENSE47
ORCEANA40
UNICA33
UNITAS COCCAGLIO
33
LEONESSA27
CHIARI24
CONCESIO CALCIO
21
CASTEGNATO FOLZANO
19
ORSA CORTEFRANCA
18
OSPITALETTO 200
15
GUSSAGO CALCIO
8
MONTORFANO ROVATO
0
Classifica aggiornata al 25/03/2012
Il Giornale del Gussago Calcio
10
CLASSIFICA - Girone A
AURORA TRAVAGLIATO
51
OSPITALETTO 2000
43
CHIARI35
VALGOBBIAZANANO34
COLOGNE CALCIO
32
UNITAS COCCAGLIO
31
ORCEANA CALCIO
27
MONTORFANO ROVATO
24
GUSSAGO CALCIO
20
CASTELMELLA20
VALTROMPIA 2000
15
URAGO MELLA
11
GABIANO9
DELLESE 8
Classifica aggiornata al 25/03/2012
Le ultime partite
(dai nostri giovani inviati
Michele Zanini e Matteo Lumini)
11/03 Gussago Calcio - Castegnato 4- 0
Gli Allievi gussaghesi arrivavano esaltati da due ottimi risultati e volevano
allungare la striscia dei risultati positivi, ma proprio sul più bello il Chiari li ha castigati. Nel primo tempo il
Gussago è padrone della metà campo
e gioca in avanti con un buon palleggio; anche se le occasioni da goal sono
molte il Gussago non riesce mai a finalizzare, va molto vicino al goal con
Bona e Lumini, però proprio mentre il
Gussago preme viene castigato dall’arbitro che assegna un rigore al Chiari
che segna. La prima frazione di gioco
sull’1-0. Il Gussago entra un po’ più
cattivo nel secondo tempo e cerca di
fare la partita, l’occasione per ribaltare
il risultato arriva poco dopo l’espulsione del difensore del Chiari ma Bracchi
spara alto. Il Gussago qualche minuto
dopo viene punito in contropiede e si
trova sotto per 2-0. Poco dopo l’ennesimo giocatore del Chiari si fa cacciare
dall’arbitro per fallo da ultimo uomo,
gli ultimi dieci minuti il Gussago non
c’è piu e cerca di andare a raggiungere un pareggio,che sarebbe il risultato
piu giusto, quando il Chiari con un
uno due micidiale sotterra il Gussago
e porta il passivo a 4-0.
11/03 Cologne Gussago Calcio 0 - 2.
Giornata uggiosa al centro sportivo
Gian Mario Rugoni con la squadra
ospite che dopo il pareggio interno di
domenica scorsa con la seconda forza del campionato, oggi cerca il ricco
bottino fondamentale per la corsa salvezza. Nel primo tempo il Gussago si
rende offensivo parecchie volte, l’occasione piu ghiotta arriva al 20’ quando
Bettenzana lancia tra le linee Lumini
che secondo l’arbitro si trova in posi-
zione di off-side. Al 30’ Bettenzana recupera un bel pallone
sulla tre quarti avversaria e
prova a beffare il portiere, ma
il tiro si stampa sul montante.
Qualche attimo dopo Zanini,
dopo aver recuperato palla,
lancia in profondità Lamberti
che un po’ in ritardo viene tra- Aursulesei Dragos Andrei, Bettenzana Ivan,
volto dal portiere avversario, Bona Francesco, Bona Severino, Bonometti Sil’arbitro indica il dischetto e mone, Bracchi Paolo, Bracchi Roberto, Buccio
l’espulsione del portiere. Lam- Stefano, Cartella Stefano, Cominelli Francesco,
berti lascerà il campo subito Dioni Michele, Diop El Hadji, Frassine Matteo,
dopo per fare degli accerta- Lamberti Matteo, Lagrotteria Cosmo, Lumini
menti in ospedale.
Matteo, Martinuz Edoardo, Meriggi Giorgio,
L’occasione è ghiotta per Reali
Ragazzoli Mauro, Reali Andrea, Soldi Nicola,
che dal dischetto segna e porta
a 4 le sue marcature stagiona- Spada Andrea, Torchio Mauro, Zanini Michele
li. Il secondo tempo inizia con
la squadra di casa più cattiva e deter- finire Buccio si toglie ancora una volta
minata, e proprio quando il Gussago la soddisfazione del goal segnando a
si trovava in difficoltà al 15’ Lumini pochi passi dalla linea di porta e metcastiga in contropiede e segna il goal tendo il risultato sul definitivo 7-2.
della vittoria che metta in sicurezza il 24/03 Orceana Gussago Calcio 0 - 1
Buona partita dei nostri giocatori, norisultato.
nostante la pressione della forte Orce18/03 Gussago Calcio - Dellese 7 - 2
Dopo 10 minuti il Gussago è in van- ana i nostri ragazzi passano in vantagtaggio di due gol grazie alle marcatu- gio nel primo tempo con Bettenzana.
re di Lumini e Bona. Al 20’ il Gussago Nel secondo tempo l’Orceana è brava a
avanza nella trequarti avversaria e con bloccare le incursioni dei nostri Allievi:
un paio di triangolazioni riesce a man- risultato fermo sull’1 a 0.
dare Buccio al tiro che piazza a fil di
palo e segna il momentaneo 3-0. Al 25’
del primo tempo arriva il quarto goal
segnato da Lumini. Il primo brivido
della partita per la squadra gussaghese avviene quando iil numero 11 della
Dellese batte una punizione improvvisa che smarca a tu per tu con Dioni il 10
avversario, ma il numero 1 gussaghese
rimane freddo e devia in angolo.Qualche minuto dopo il Gussago mette in
ghiaccio la partita con il goal del 5-0 di
Bona. Prima che l’arbitro fischi la fine
del primo tempo la Dellese realizza
due goal su due errori della difesa. Si
va negli spogliatoi con il risultato di
5-2. La Dellese inizia il secondo tempo convinta di sistemare le cose ma il
Gussago la sorprende in contropiede
e con Lumini segna il goal del 6-2, Sul
IL GIORNALE
SI PUÒ
TROVARE:
presso la sede
del Gussago Calcio
Bibilioteca Comunale
Comune di Gussago
Elettropiù - Gussago
presso alcuni bar
ristoranti
edicole
e negozi di Gussago
RISULTATI E PROSSIMO TURNO
RITORNO
05/02/2012 Castelmella - Gussago Calcio
12/02/2012 Gussago Calcio - Unitas Coccaglio
19/02/2012 Aurora Travagliato - Gussago Calcio
26/02/2012 Gussago Calcio - Ospitaletto 2000
04/03/2012 Cologne Calcio - Gussago Calcio
11/03/2012 Gussago Calcio - Chiari
18/03/2012 Dellese - Gussago Calcio
25/03/2012 Orceana Calcio - Gussago Calcio 01/04/2012 Gussago Calcio - Montorfano Rovato
15/04/2012 Urago Mella - Gussago Calcio
22/04/2012 Gussago Calcio - Valgobbiazanano
25/04/2012 Valtrompia 2000 - Gussago Calcio
29/04/2012 Gussago Calcio - Gabiano
4-1
1-1
0-2
0-4
2-7
0-1
...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI
Have fun with English!
Prosegue la rubrica tenuta da Multiligue “Have fun with English”.
Troverete nuovi vocaboli da imparare e un gioco per mettervi subito alla
prova.
In linea con il contesto, il tema iniziale sarà il calcio.
Il gioco si chiama “WORD SEARCH”. Buon divertimento!!!
ISTRUZIONI PER IL GIOCO
Tutte le parole in inglese della lista sono
nascoste nello schema “Word search” e
inserite in modo casuale. Le potete trovare scritte in linea retta ,orizzontalmente, verticalmente oppure in diagonale, in
qualsiasi verso. A voi trovarle.
Le soluzioni sono pubblicate sul sito:
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alla sezione “Giornale”
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...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI
L’angolo dell’artista: di Valentino Sergio
Artemisia Gentileschi e la sua pittura
Ci eravamo lasciati parlando della
pittura di Cézanne e della splendida mostra “Les Ateliers du Midi” a
Milano e, riprendendo il discorso,
passiamo ad un’altra esposizione
a pochi passi dalla precedente: una
mostra altrettanto affascinante e unica nel suo genere dove, per la prima
volta, si possono osservare cinquanta opere di Artemisia Gentileschi,
una delle poche grandi donne pittrici, rimasta ingiustamente, per secoli, nell’ombra della storia dell’arte.
Vissuta dal 1593 al 1653, per la sua
modernità e audacia sarebbe potuta vivere tranquillamente ai tempi
nostri. Orfana di madre, morta di
parto, e figlia di Orazio, visse nella
bottega del padre dal quale imparò
l’arte del disegno e della mescolanza
dei colori. Sono gli anni in cui Caravaggio era comparso e scomparso
nel giro di pochi decenni, riuscendo ugualmente a lasciare un segno
importante che Artemisia seguì con
impegno. La sua pittura, fatta di forti contrasti tra ombre e luci, ricorda
molto il Maestro bergamasco, ma
con l’aggiunta di un tocco tutto femminile. Nata a Roma, visse tra Na-
poli, Firenze e Venezia, intervallata
da un periodo londinese, dove riscosse sempre grande successo nei
salotti del tempo. Grandi dolori e
forti passioni caratterizzarono la sua
vita privata; le sue vicende personali
però non riuscirono a fermare la sua
pittura, anzi, proprio queste vicissitudini servirono a far crescere in lei
l’energia che si sprigionava dai suoi
dipinti. Fu così apprezzata da lavorare alla corte dei Medici a Firenze e
a quella di Carlo I a Londra.
Volendo fare un paragone con la pittura di Cézanne, possiamo dire che
fra i due artisti la maggior differenza
(oltre che l’epoca e lo stile), è la motivazione che li porta a dipingere. Artemisia è una esecutrice, una pittrice
su commissione, e questo nella mostra si può notare nelle opere quasi
identiche, commissionatele da clienti diversi: lei vive di questo lavoro.
Per Cézanne invece, la pittura è una
ricerca continua, una lunga evoluzione iniziata con i primi disegni,
fino ad arrivare alle grandi mostre a
Parigi.
Avere l’occasione di visitare mostre
così diverse, ci dà la possibilità di
poter paragonare artisti e periodi
diversi tra loro, constatando come
la pittura, nello scorrere dei secoli,
abbia modificato il suo “perché” e
l’utilizzo finale.
Nel corso dei secoli la pittura non
serve più solo per raccontare storie
religiose o per celebrare grandi conquistatori, ma diventa anche puro
piacere estetico, ed un mezzo per
esprimere la propria personalità e
ricerca interiore.
IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO
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di Rinetta Faroni
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Come eravamo (Quarta parte)
Regolamenti del passato (Secondo)
È
Gussago da scoprire • Storia, aneddoti e curiosità
nata qualche curiosità, presso i
più giovani, intorno agli argomenti del precedente articolo?
Qualcuno si è chiesto delle ghiacciaie
in tempi senza frigoriferi: dove erano, come erano, quante ce n’erano
a Gussago? (due sicuramente…) O
dei mulini: dove erano posizionati,
come erano fatti, come funzionavano? E l’accenno al canale di scolo sulla pubblica via non ha fatto pensare
ad inesistenti fognature, e portato
ad interrogarsi su quando sono state realizzate qui da noi, o a terre non
più tanto lontane dove la gente deve
ancora fare i conti con rigagnoli nauseabondi, ratti ed altro di poco ameno? Ecco, se qualche ragazzo ha fatto
o farà una piccola ricerca o indagine,
potrebbe esser l’occasione per scriverne direttamente qui. Riprendo intanto quei regolamenti comunali del
1902 e mi soffermo sulle norme più
stimolanti, quelle che suscitano dei
perché e sollecitano risposte.
Circa mercati, fiere o sagre, si dovevano occupare posti assegnati
dall’autorità municipale e pagare
una tassa; “è vietato in tali circostanze andar vagando con carrette, tavole, ceste impedienti la circolazione, al
più è tollerata cassetta a cesta al braccio d’un solo”.
Nelle fiere e mercati “a ricorrenza”
si dovevano rispettare le norme circa vendite di commestibili, frutta,
erbaggi, funghi, pesci. “Proibito
sempre vender pesce barbio con le
uova”. Così era pure vietata la vendita nel mercato di carni macellate,
mentre le bestie da soma si potevano
lasciar sul mercato solo per il tempo
di carico e scarico, né si potevano legare a inferriate di finestre o porte
di case, e i carri non dovevano ingombrare il mercato o la via. Erano
vietati carri troppo larghi o di peso
dannoso alle coperture “traversanti o
fiancheggianti le vie comunali”, pena
una multa e la riparazione dei danni.
“Violare poi i monumenti è delitto
previsto dal Codice penale art.424”.
Tra i vari divieti circa la pubblica via,
oltre a quello di mettere sedie, tavoli,
banche fuori da caffè ed esercizi, era
vietata la “momentanea occupazione
con mastelli di merluzzo, fornelli per
vivande, l’esecuzione di lavoro domestico o di qualsivoglia mestiere o
spaccatura di legna”. “Vietato gettare
sulle vie o sui tetti, di giorno o di notte, acque, immondizie, spazzature o
lasciar gocciolare acqua nell’innaffiar
fiori o altro”. Dopo avere ricordato di mantenere l’esterno delle case
con “pulitezza”, si faceva divieto,
nell’interno dell’abitato, “di far correre troppo le bestie, o di lasciarle incustodite, aggiogate o no, o affidarle
a non idonei, o di condurle senza tenersele appresso”.
Gli abitanti del capoluogo, e precisamente Piazza, Cantone e Meano,
proprietari di case prospicienti le
vie pubbliche, dovevano incanalare
le acque fluenti dai tetti in tubi fino
al suolo. Seguiva tutta una serie di
norme circa le costruzioni o le riparazioni di edifici; in particolare, non
si dovevano deviare corsi d’acqua
dirigendoli all’interno di edifici; dovendo scaricare la neve dai tetti, si
doveva avvisare l’autorità comunale e metter segnali per i passanti, rimuovendola dalla pubblica via entro
dodici ore; e nella pubblica via era assolutamente proibito orinare, perché
c’erano appositi “pubblici cippi orinari”. Vetture, velocipedi, automobili
di notte dovevano dotarsi di apposito fanale e la loro conduzione doveva
farsi solo da idonei.
Dopo aver elencato tutto quanto
poteva servire per prevenire gli incendi, in caso di tale malaugurata
sciagura “gli abitanti o chiunque altro deve avvertire tanto le autorità
che le guardie del fuoco, se ci sono;
tutti gli idonei son tenuti ad accorrere possibilmente con secchi, gerle, e
altro, onde adoperarsi ad estinzione
od isolamento, sotto la direzione ed
ordine dell’autorità locale; nessuno
potrà impedir l’uso delle proprie vasche, cisterne, pozzi e simili e nemmeno dei propri utensili, né escludere da casa propria o dai suoi tetti
gli estintori cogli attrezzi su richiesta
dell’autorità, salvo riparamento dei
danni a chi spetta; se l’incendio fosse di notte, non potranno ricusarsi di
illuminare i luoghi indicati dall’autorità”. Se il Comune è provvisto di
una pompa per gli incendi, anche i
privati potranno servirsene dietro
pagamento di una tariffa.
E nelle pubbliche vie e piazze era
proibito “giocare a palla, pallone,
bocce, trottole, lanciare pietre, palle
di neve o altro che può offendere”.
Sempre in tema di ordine pubblico e
di acqua, “spetta all’autorità municipale designare luoghi pubblici ove
è permesso spruzzo, asciugamento
biancheria o imbiancamento di tela;
è severamente vietato lavare nei pubblici abbeveratoi”. Era poi proibito
bagnarsi o nuotare nelle acque del
territorio - che erano seriole, rogge,
fossi, le piscine del passato contro
le grandi calure - “fuori dei luoghi,
stagioni e ore fissati dall’autorità, per
la sicurezza della persona e i buoni
costumi”. (continua)
LAVORI UTILI: Il Fabbro
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io Associazioni: Punto Missione Onlus
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Sede operativa: Via Einaudi 1, 25050 Rodengo Saiano (BS)
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Puoi effettuare una donazione a Punto Missione Onlus
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ISBN
Sul sentiero dei sogni
Sul sentiero dei sogni
un’iniziativa editoriale
rivolta ai bambini
BRUNELLA BALDI
TestoSe im aut esti quiducit asperov itatempore, sequid moluptibus
sin etuscia doluptati optaspi enessit rat.
Um nossint lab ipsam rest iumque vel inciet vollamendis eaquid
quae molecto que peditatem ape corunt aut evendes simporitiasi ut quiaerferum faccuptatum dit aut pa adita solestrum dis sus
exerferiatio velles pel inctur, natas dentemp oriores derovit de
poressedit, si optaquam, ulparum fugit velestior sum nobisto illes
exernam num assincto tenda esteseq uametusam, ut idere porum
in etur?
presenta
Sul sentiero dei sogni
COSETTA ZANOTTI
BRUNELLA BALDI
COSETTA ZANOTTI
L’Associazione Punto Missione Onlus è stata fondata a Brescia
nel 1999, con lo scopo di contribuire a tutelare il valore assoluto della vita
umana e il diritto di ogni uomo ad una esistenza accolta, libera e dignitosa.
L’Associazione intende portare nelle situazioni di povertà concretamente
incontrate la solidarietà fraterna attraverso progetti specificamente correlati
ai bisogni.
Punto Missione negli anni ha operato in diversi paesi del mondo promuovendo e sostenendo progetti di solidarietà: Madagascar, Burkina Faso, Libano, Lettonia, Romania, Colombia.
Per raccontare la sua esperienza in terra di missione, l’Associazione propone un’albo illustrato, adatto a grandi e piccoli lettori, nel quale sono raccolte
sei leggende della tradizione popolare dal mondo. La vendita del libro contribuirà a sostenere le opere di Punto Missione.
Racconti popolari da
LETTONIA - ROMANIA
LIBANO - COLOMBIA
Testi di Cosetta Zanotti
Illustrato da Brunella Baldi
CONTO CORRENTE BANCARIO • BANCA ETICA Fil. Brescia
IBAN: IT89 Q050 1811 2000 0000 0107 161
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Per prenotazioni:
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Le Cantorie è lieta di presentarvi il nuovo
ARMONIA “BRUT”
Le Cantorie, Azienda Vinicola impegnata nella vinificazione di Franciacorta di grande qualità, propone il suo Brut di immediata comprensione, così da fare accostare il
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con metodo classico da selezionatissime uve Chardonnay (80%) e Pinot Nero (20%),
affinato sui propri lieviti in bottiglia per un minimo di 30 mesi, raccoglie in sé tutte
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VINIFICAZIONE: Il mosto viene ottenuto per pressatura soffice
delle uve selezionate e successivamente viene raccolto in vasche
d’acciaio, dove avviene la prima fermentazione alcolica controllata
mediante basse temperature (15-16 °C) per esaltare i profumi e la
finezza del vino. Trascorsi otto mesi dalla vendemmia viene preparata la Cuvée de Le Cantorie e imbottigliata, seguendo scrupolosamente il metodo classico della Franciacorta.
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di Cosetta Zanotti
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Fabrizio Silei
UN PITONE
NEL PALLONE
edizioni Salani, euro 11,00
Età di lettura: dai 9 anni
Federico è in quinta elementare, e sente che ormai sta crescendo e presto
non sarà più un bambino.
La sua vita scorre tranquilla, tra la scuola e gli allenamenti di calcio. Ma una mattina d’inizio
anno scolastico la sua routine fatta di
piccole gioie quotidiane viene interrotta dall’arrivo di un nuovo compagno di classe. Dragos, questo il suo
nome, ha i capelli rossi, meravigliosi
braccialetti colorati ed è un insuperabile portiere. Di colpo Federico non si
sente più al centro dell’attenzione: gli
amici di scuola, la maestra, perfino
l’allenatore di calcio sembrano avere
occhi solo per il nuovo arrivato. Ed
ecco che accanto a Federico compare
un pitone, che comincia a sibilargli
nelle orecchie strategie sempre più
elaborate per mettere fuori gioco il
rivale.
Fabrizio Silei, scrittore e artista esperto di comunicazione sociale, è una delle
nuove voci della narrativa italiana.
Annalisa Strada
LA SCALA
PER LA LUNA
edizioni Nord Sud,
euro 9,00
Età di lettura: dai 7 anni
Il sogno più bello è come
un seme: ha bisogno di
cure e delle giuste risorse
per crescere e dare i suoi
frutti! Lo impareranno Leonardo e
Sofia, i due fratellini protagonisti del
racconto. Erano convinti che quella sarebbe stata una giornata come
tante, ma quando all’improvviso
spuntano il Folletto Seminasogni e la
sua squadra di simpatici amici tutto
cambia. È l’inizio di un’avventura nel
mondo delle fiabe, alla scoperta del
valore del risparmio come mezzo per
raggiungere i propri sogni.
Annalisa Strada, insegnante e scrittrice,
è una delle penne più importanti del panorama editoriale italiano.
Marisa Bonomi
illustrazioni
di Cristina Pietta,
MARCO E ASHA
VANNO IN OSPEDALE. PENSIERI DI
BAMBINI SORDI
(libro con DVD), edizioni Sinnos,
euro 12,00. Età di lettura: dai 4 anni
Spesso non si parla adeguatamente ai
bambini di quello che succede a loro
e alle loro famiglie perché si pensa siano troppo piccoli per capire. Anche i
piccolissimi invece, pur non avendo
la possibilità di esprimersi verbalmente, “sentono”, provano cioè sentimenti ed emozioni, cui dobbiamo
prestare attenzione.
Questo piccolo libro ci introduce al
mondo interno del bambino, costruito nella relazione affettiva con gli
adulti di riferimento: può essere letto
da genitori e terapisti insieme ai piccoli, in modo da poter affrontare con
loro il tema della disabilità, delle cure
e del ricovero in ospedale.
La pubblicazione è accompagnata da
un DVD in Lingua dei Segni Italiana,
in aiuto ai lettori non udenti.
Marisa Bonomi, psicoterapeuta infantile,
si occupa di problematiche affettive legate
alla presenza di deficit uditivi in età evolutiva.
È responsabile scientifica dell’associazione Mons. G. Marcoli.
Per i grandi Mangiastorie
Gianrico Carofiglio
LA MANOMISSIONE
DELLE PAROLE
edizioni Rizzoli
euro 13,00
Oggi, afferma Carofiglio, alcune parole sono state stravolte, consumate e spesso svuotate
del loro significato. Le parole servono a comunicare e raccontare storie.
Ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà. Quando se
ne fa un uso sciatto e inconsapevole
o se ne manipolano deliberatamente i significati, l’effetto è il logoramento e la perdita di senso che le
rende, alla fine, dei “bozzoli inutili”.
Gianrico Carofiglio, ex magistrato,
dopo numerose pubblicazioni giuridiche e di settore ha esordito con enorme
successo nel 2002 nella narrativa
co. Infatti, sta raccogliendo raggi
di sole, colori e parole e saranno
proprio questi preziosi cibi per la
mente a salvare i topolini dal rigido, lungo inverno.
Leo Lionni, scrittore, scultore, pittore,
nasce ad Amsterdam nel 1910. Lavora nella pubblicità e approda quasi per
caso ai libri per bambini. Muore nel
1999.
Leo Lionni
FEDERICO
edizioni Babalibri,
euro 12,00
Età di lettura:
dai 4 anni
Federico è un topolino
particolare: mentre i suoi compagni
raccolgono il cibo per l’inverno lui
sembra perdersi dietro alla pigrizia. “Federico, perché non lavori?”
chiedono gli altri topolini. “Ma io
sto lavorando!” risponde Federi-
http://mangiastorie.wordpress.com/
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di Roberto Ricci
Risotto...
e tortino
L’angolo della cucina • a cura del CFP Canossa
RISOTTO CON ZUCCA
GAMBERI E ROSMARINO
Ingredienti: 400 gr. polpa di zucca
300 gr. gamberi sgusciati
1 spicchio d’aglio
1 scalogno tritato
brandy, brodo vegetale e vino bianco 800
gr. riso
50 gr. burro
erba cipollina, basilico rosmarino
Procedimento: Tagliare la zucca a
cubetti e rosolarla in un tegame con
poco burro e scalogno tritato, far
cuocere per 20 minuti aggiungendo
poco brodo, a cottura ultimata frullare la zucca regolandola di sale. A
parte pulire i gamberi, tagliarli a
metà, rosolarli in olio d’oliva, flambarli con il brandy e insaporirli con
erba cipollina e basilico a julienne. A
metà cottura del risotto incorporare la zucca e i gamberetti. Alla fine
mantecare il risotto con poco burro
rosmarino ed un cucchiaio di mascarpone.
TORTINO DI PASTA ALLA
RICOTTA CON CRESCENZA
E MELE STUFATE
Ingredienti: per la pasta: 120 gr. burro a temperatura ambiente, 120 gr. ricotta, 120 gr. farina 00, 1 tuorlo, 1 cuc-
chiaino panna fresca, ½ cucchiaino sale.
Per il ripieno: 200 gr. patate affettate,
300 gr. formaggio (CRESCENZA), 200
gr. porri, 1 cucchiaio burro, 1 rametto
di timo, 200 gr. mele in 8 spicchi, sale,
pepe.
Procedimento: amalgamare burro,
ricotta, farina e sale fino ad ottenere
un composto liscio.
Avvolgerlo in una pellicola e far riposare per una notte.
Stendere poi un rettangolo di pasta
dell’altezza di ½ cm., ripiegare 3 volte e lasciar riposare ancora per un’ora.
Preparare il ripieno: scottare le patate in acqua bollente salata e sgocciolarle su carta assorbente.
Tagliare il formaggio a fettine sottili,
dividere i porri in 4 parti e far ammorbidire nel burro con sale, pepe e
timo.
Lasciare raffreddare.
Rivestire una tortiera imburrata con
i 2/3 della pasta e disporre gli ingredienti a strati: patate, porri, formaggio e le mele stufate.
Coprire con la pasta rimasta, amalgamare il tuorlo alla panna e spennellare i bordi della torta.
Posare un coperchio sulla torta, premere sui bordi, spennellare con il
tuorlo e decorare incidendo con una
forchetta.
INVITO
Il Cfp “Canossa” e gli allievi del quarto
anno (Tecnico Di Cucina) sono lieti di
invitare i lettori del Giornale del Gussago Calcio al Ristorante interno della
scuola “I quattro Elementi”, nel mese
di Aprile, nelle giornate di Venerdì 13,
Sabato 14, Venerdì 20 e Sabato 21. Questa iniziativa didattica è fondamentale
per dimostrare l’apprendimento di molte competenze organizzative e gestionali degli allievi coinvolti. Orario di apertura: dalle ore 12.00 alle ore 14.30. La
prenotazione è sempre gradita. Offerta
libera per il pranzo che servirà a pagare le spese sostenute per l’iniziativa. Vi
aspettiamo numerosi.
Fondazione Enac Lombardia
Cfp Canossa Sede Di Brescia
Via S. Antonio 53, Mompiano.
Ristorante “I Quattro Elementi”
030 2004013 - [email protected]
Elettrodomestici
...e non solo!!
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030.2770380
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di Marco Fredi
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I primi fiori
Alla scoperta della Natura
Prodigiosamente in pochi giorni
la natura sta esplodendo di colori,
i fianchi delle colline attorno ai
centri abitati si stanno riempiendo
di delicati ricami tra il rosa e il
bianco. Sono gli alberi del genere
Prunus: pesco, ciliegio amarena,
albicocco, mandorlo e susinoprugno nelle diverse varietà
domestiche e selvatiche che prima
delle foglie riempiono i loro rami
di fiori stupendi e fragili. Ma anche
il prato e il sottobosco si stanno
risvegliando e nonostante la siccità
di quest’anno il ciclo delle fioriture
è iniziato. Prendendo qualunque
sentiero che ci accompagna in
collina incontriamo presto fra
le foglie secche i giovani fiori
azzurro violetto della Pervinca e
della Epatica e le varietà bianca e
violetta della Viola odorosa. I Crocus
e gli Ellebori ancora più precoci,
sono quasi già sfioriti sostituiti dai
campanellini rivolti vero il basso
dei Bucaneve. Ma concentriamoci
sul soggetto di oggi, il “dente
di cane” Erythronium denscanis (nella foto in alto). Questa
pianticella
durante
l’inverno
non si vede perchè non presenta
parti esterne ma si mantiene
come bulbo sotterraneo oblungo
appunto a forma di dente di cane.
Questa è la tipica strategia delle
liliacee la famiglia di piante a cui
appartiene. In marzo spuntano due
foglie maculate e un solo gambo
con un fiore all’apice che ricorda un
po’ un grosso ciclamino. Il fiore è
unico, pendulo, con 6 petali bianchi
oppure rosa-violacei e ripiegati
all’indietro; dal fiore sporgono gli
stami per l’impollinazione da parte
degli insetti soprattutto vespe e api.
È un fiore tipico del sottobosco di
faggi, roverelle o carpini fino ai 600
m.
La Pulsatilla montana (nella foto a
fianco) invece preferisce i prati aridi
essendo un fiore steppico e quindi la
troviamo per esempio sulle colline
dei Campiani nelle residue radure
ancora sfuggite all’invasione degli
arbusti di scotano, rosa canina o
rovo. Queste radure andrebbero
preservate con cura perché sono
l’ultimo rifugio oltre che della
pulsatilla anche di varie specie di
orchidee che non potrebbero vivere
con la poca luce che filtra nel bosco
o sotto gli arbusti. La pulsatilla è
un bellissimo fiore violetto coperto
da peli serici argentati che formano
una protezione dal freddo. Nella
fase iniziale della fioritura il fiore
è rivolto verso il basso e i boccioli
a forma di campanella pendente
si muovono ritmicamente ad ogni
piccolo alito di vento simile un po’
al pulsare del cuore da qui il nome
assegnato alla pianta.
di Sergio Peli
Diario di viaggio
da Brescia a Cosenza (seconda parte)
Tutti in sella
Leno, martedì mattina alle 13 e 20
Ho deciso di tenere un diario, devo
fermarmi a scrivere qualcosa. Allora: Leno 42,2 Km ore 13,20!!! Sono partito alle 11,20!!! Si schiatta di caldo!!!
Non so perché, ma ho l’idea di tenere un resoconto dettagliato e numerico, del tipo km, tempi e ore, medie
e luoghi, quindi continuo:
“Finita la prov. di BS alle 14,45 Km 72
Che cavolo avrò sbagliato? Comincio
a capire che quello che ho calcolato
con lo stradario è solo indicativo dei
Km che ci sono in realtà, se voglio
vederla appena meglio, questa si
allunga un sacco. Per il piacere di
seguire il Fiume della mia Valle fino
dove entra in quello più grande, e
un paio di stradine che non so che
giro m’han fatto fare attorno a Bagnolo, l’ho già allungata di 23 Km.
Oltretutto, il puntino lampeggiante
non s’è mosso di granché. Per quel
che mi sembra grande la pallina, mi
fa molto riflettere.
San Giovanni in Croce, martedì pomeriggio alle 15 e 31
Il riso freddo che m’ha preparato mia
mamma è diventato di nuovo caldo.
Ne mangio metà seduto su una lastra di pietra che resta all’ombra di
un bel muro di mattoni rossi. Veramente vecchio e lungo questo muro,
buon posto per fermarsi. Le poche
macchine e i grossi camion, non così
pochi, non mi disturbano e mi godo
la prima pausa lunga. Sono talmente
rapito dai numerini, dai giochini che
si possono fare con quelli e dai grafici, che mi segno anche quanto m’è
costato il bar, per bere un caffè, una
scatoletta di noccioline, due brioches e un integratore di sali.
Pausa per mangiare a S. Giovanni in
Croce h 15,31 Km 86 avg 23,5 Km/h
->Sono Morto!!! € 6,40 BAR. Start
16,25.
Per fortuna il sedere non mi fa male,
la super sella dell’Ale e il coprisella
al gel dell’Osvaldo sembrano funzionare. Sono stanco e cotto dal sole
(continua)
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di Adriano Piacentini
Credere alle profezie?
...e adesso, avanti i Maya!
ContRopiede • La nostra storia, un’eredità da tramandare
Allora udii dal tempio una gran voce
che diceva ai sette angeli: «Andate e versate
sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio».
(dall’Apocalisse)
C
erto che le profezie funzionano. Se
non funzionassero, nessuno starebbe
lì a farle. Che gusto ci sarebbe a fare
una cosa che non funziona. Anche perché è
una faccenda mica da ridere. Richiede uno
sforzo enorme, da lasciarti prostrato. Se
prendiamo le Centurie di Nostradamus…
Conoscete, vero, Nostradamus? Pensate,
942 quartine, suddivise in gruppi di cento
(a parte l’ultimo che, poverino, ne contiene
soltanto 42), dico novecentoquarantadue
moltiplicato per quattro volte che fa tre
volumi alti così. Che scrivere è stato il
meno, benché anche quella non sia stata una
fatica da poco. Mica c’erano le stilografiche
e nemmeno le biro, né la macchina da
scrivere… figuratevi se c’era il computer.
No, le ha dovute scrivere dalla prima
all’ultima con le penne d’oca, che solo a farci
la punta a tutte quelle che ti sono servite c’è
da scorticarti le dita, anche se te le fanno
trovare già con la punta. Ma più che altro,
il difficile voglio dire, è la concentrazione
che ci vuole a farle le profezie. Non è mica
una cosa che sanno fare tutti, diversamente
le farebbero tutti. E poi non puoi neanche
farle dopo, dopo che è avvenuto il fatto,
voglio dire, altrimenti che profezia sarebbe.
La profezia devi farla prima… Insomma,
per farla breve, Nostradamus, finora
non si può dire che ne abbia sbagliata
una. Ha previsto persino la caduta delle
torri gemelle. Che non l’ha immaginato
nessuno, a parte Nostradamus, s’intende,
che se l’avessero ascoltato Nostradamus,
quando hanno costruito le torri gemelle,
si sarebbero fermati alla prima, in modo
che non ci sarebbe stato modo di farle
cadere tutte e due, anche se fosse successo
il finimondo. Che l’aveva detto chiaro e
tondo lui, Nostradamus. Sentite:
Nella città di Dio ci sarà un grande tuono,
due fratelli verranno straziati dal caos.
Mentre la fortezza regge,
i grandi capi soccomberanno.
La terza grande guerra inizierà mentre la
città brucerà.
Più chiaro di così! Che la città di dio sia
New York lo sanno tutti. Perché non c’è
solo una città di dio. No, ce ne sono almeno
tre o quattro. Dipende. New York è la città
del dio denaro. Lo sanno tutti che stanno lì
a guardare come va la Borsa di New York,
che per fare più in fretta la chiamano Wall
street e a seconda di come va Wall street
anche l’euro… che adesso abbiamo l’euro o
anche la lira quando avevamo la lira valeva
di più o di meno o anche uguale se restava
uguale.
Il grande tuono… Se non è stato un grande
tuono… Che chi era lì vicino… ma anche
quelli che erano un po’ lontani l’hanno
detto subito che è stato un grande botto
che è durato un bel po’, come se fossero
stati due botti tanto è stato forte il botto,
che prima ha fatto cadere una e poi anche
l’altra tutto d’un botto.
I due fratelli… un pignolo potrebbe dire
che erano sorelle le torri gemelle. Certo che
sono sorelle, se lo dici in italiano, ma se lo
dici in inglese sono twin towers, cioè di
genere neutro che quando traduci in italiano
si dovrebbe dire al maschile… quindi a ben
vedere sono fratelli le torri sorelle. Mica c’è
da insegnargli a Nostradamus. Sa il fatto
suo lui.
Poi il resto è di una chiarezza… La fortezza
è il Pentagono che ha retto, benché sia stato
attaccato anche lui e i grandi capi non ce
n’è più nemmeno uno dei capi di allora. A
cominciare dal grande capo, che lo sanno
tutti che adesso è Obama, che se voi chiedete
a un bambino chi è il Presidente degli Stati
Uniti ve lo dice subito che è Obama, mica
Bush. E se per grandi capi qualcuno vuol
intendere quelli che hanno fatto il grande
botto, anche loro tutti kaputt.
E, se non vi basta, andate a leggervi anche
la novantasettesima centuria del sesto
libro, cosa dice:
Cinque e quaranta gradi cielo brucerà
Fuoco avvicinare alla grande città nuova
All’ istante grande fiamma diffusa salterà
Quando si vorrà dei Normanni far prova.
Che già due giorni dopo e cioè il 13 un
giornalista del Resto del Carlino l’aveva
capito subito che era un «esplicito
riferimento alla città di New York, definita
la grande città nuova distrutta dal fuoco,
a quarantacinque gradi, corrispondenti
esattamente alla sua latitudine».
Ma sicuramente ad andare a cercare per
bene tra le centurie, secondo me, può
saltare fuori anche qualche altra quartina
che l’aveva previsto. È mica come la
faccenda del Mille e non più mille che
l’hanno capito subito dopo il mille che era
una balla. Oddio, non è che era una balla, è
che quelli che dovevano capire non hanno
capito che mille e non più mille non fa mille
e nemmeno due mila.
Perché dovete sapere che le profezie sono
un genere letterario che ha le sue regole.
Come tutti i generi letterari. Anche il
romanzo ha le regole del romanzo e la
poesia le regole della poesia. La regola
della profezia è che deve essere scritta in
modo che non si capisca niente. Un suo
amico, François Bérard gliel’aveva detto
subito a Nostradamus: «Ho letto ciò che
scrivete, ma non ci ho capito nulla. Potreste
essere più chiaro?». Avrà pensato che il suo
amico doveva essere un ignorantone in
quanto a profezie. Perché se fosse in chiaro,
insomma scritta in modo comprensibile
non sarebbe più una profezia. Una profezia
per essere una profezia non ci devi capire
niente. Oddio, dire proprio niente sarebbe
troppo, nel senso che la capisci dopo che è
successa. Ci sono gli interpreti che dicono:
Nostradamus l’aveva detto! Leggi la tal
quartina, leggi la tal’altra quartina. Voleva
dire questo e quest’altro. Fa niente se poi
New York non è a 45, ma a 40 gradi e 43’,
tanto chi va a controllare? Neanche gli
ispettori del fisco controllano queste cose,
al punto che potete anche inventarvele
le quartine, come ha fatto uno studente
canadese che si è inventato la prima delle
due quartine che ho citato per gabbare i
seguaci di Nostradamus. A Nostradamus
puoi far dire quello che vuoi. Tanto se uno
crede, crede e basta, mica sta lì a guardare
se fa a pugni con la realtà. Se no che fede
è. La fede è fatta così. Se una cosa fosse
ragionevole non ci sarebbe bisogno della
fede. Prendi l’oroscopo. Se ti spiegano che
i segni zodiacali sono come l’orizzonte o la
volta celeste, cioè cose che vedi tu ma che
non ci sono, che sei tu a mettere assieme
stelle lontane fra di loro anche anni luce, se
credi, non c’è verso di non credere. Se poi
ti spiegano che a causa della precessione
degli equinozi ogni duemila anni scarti
di un segno, il che vuol dire che le tavole
astrologiche che risalgono a Tolomeo sono
sfalsate di un segno zodiacale, insomma ti
fanno credere che sei nato sotto un segno,
quando in realtà sei nato sotto il segno
precedente, se credi, credi. Se no che fede è.
Invece la profezia dei Maya vi assicuro
che funziona. Se non funzionasse non
l’avrebbero mica tirata in ballo. Che gusto
ci sarebbe a tirare in ballo una profezia
che non funziona. Perché è una faccenda
mica da ridere tirare in ballo una profezia.
Richiede un impegno di risorse mica da
ridere. Non mi credete? Vi farò un esempio.
Pensate a una televisione che vende i
numeri vincenti del lotto. Cosa credete, il
solo affitto del canale televisivo ti costa un
occhio. E per tutto il resto dell’ambaradan,
ci vuole l’altro occhio. Eppure funziona
e come funziona, anche ad occhi chiusi!
Funzionerà anche nel 2013, vedrete.
IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO
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n. 20 Marzo-Aprile
19
Le ultime partite
03/03 Gussago Calcio Aurora Travagliato 0 - 1 Partita in
casa contro la prima della
classe, l’Aurora Travagliato, sconfitta amara per 1 a
Batkovic’ Sandro - Belleri Lorenzo - Beretta Si- 0. Buona gara dei nostri ramone - Bolognini Luca - Bona Matteo - Canto- gazzi che affrontano la parni Mirko - Cristini Mattia - Danesi Matteo - Di tita senza timori, mettendo
Chinno Adriano - Diop Papa - Gabossi Nicolò - più volte in difficoltà la retroguardia ospite.
Grechi Samuele - Gerreschi Luca - Marchina NiSia nel primo tempo che nel
cola - Milini Marco - Nervino Nicolò - Riva Dasecondo il gioco l’ha fatto la
vide - Sotgiu Alessandro - Vintila Filip Cornel nostra squadra, buon pos- Zola Matteo
sesso e buone triangolazioni, ma sottoporta la poca
lucidità non ci ha permesso di siTrofeo Bresciaoggi
Ottavi di finale del Trofeo Bresciaoggi
glare almeno il gol del pareggio che
Gussago - Vallecamonica 3 - 1
avremmo meritato.
La partita è da gara secca, dentro o fuori,
Dal canto suo il Travagliato gioca
e subito si dimostra avvincente. Entramuna gara accorta e si affida a lanci
be le formazioni giocano un buon calcio
lunghi verso le due punte, nell’unisin dall’inizio, decise a far gol al più presto, ed è proprio il Gussago a passare in
co tiro verso la nostra porta segnavantaggio al 30’ grazie ad un rigore per
no il gol vittoria, merito del loro atatterramento in area di Cristini che lo
taccante che si gira in mezzo a due
stesso trasforma in gol. Il Vallecamonica
difensori e mette in rete.
ferito si butta all’attacco alla ricerca del
pari, ma sono ancora i nostri ragazzi al
40’ a segnare il raddoppio, con un velocissimo contropiede da Cantoni a Belleri
che salta il difensore e infila il portiere
con un rasoterra imprendibile. La ripresa
inizia con la stessa grinta con la quale è
stata affrontata la prima frazione. Al 10’
il Gussago resta in dieci per l’espulsione
di Marchina ma i ragazzi non demordono ed al 28’ siglano la terza rete, Cristini
calcia una punizione e Di Chinno si fa
trovare pronto e insacca da due passi. Al
31’ il Vallecamonica accorcia le distanze con Petnga; galvanizzata, la squadra
ospite cerca il raddoppio ma la nostra
retroguardia si difende bene ed il risultato non cambierà sino al termine. Turno superato, missione compiuta, grande
soddisfazione per i nostri giocatori, ora
aspettiamo il sorteggio dei quarti di finale.
17/03 Gussago Calcio - Vallecamonica
1-0 Partita in casa contro un Valle-
camonica ostico e insidioso, vittoria
con il minimo scarto per 1 a 0.
Buona gara dei ragazzi per i primi
venti minuti nei quali sbloccano il
risultato con un tiro di precisione di
Belleri nell’angolino alla destra del
portiere che nulla può fare.
La gara poi viene giocata soprattutto dagli ospiti, i nostri sono rinunciatari e poco determinati ma si difendono bene lasciando pochi spazi
agli avversari.
Anche la ripresa non desta preoccupazioni, il Vallecamonica si dà
da fare ma il risultato viene portato
sino al termine chiudendo una gara
RISULTATI E PROSSIMO TURNO
28/01/2012 Ciliverghe Mazzano 04/02/2012 Gussago Calcio
11/02/2012 Navecortine Calcio 18/02/2012 Gussago Calcio 25/02/2012 Rigamonti Nuvolera 03/03/2012 Gussago Calcio 10/03/2012 S. Andrea 17/03/2012 Gussago Calcio 24/03/2012 S. Zeno Naviglio 31/03/2012 Gussago Calcio 14/04/2012 Orsa Corte Franca 21/04/2012 Gussago Calcio 28/04/2012 Gavardo 01/05/2012 Vallecalepio Calcio 05/05/2012 Gussago Calcio -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Gussago Calcio Lodrino Gussago Calcio
Ospitaletto 2000
Gussago Calcio
Aurora Travagliato
Gussago Calcio Vallecamonica Gussago Calcio
Castrezzato
Gussago Calcio
Comunale Ghisalbese
Gussago Calcio
Gussago Calcio
Chiari -
1-1
1-1
0-0
0-1
3-5
1-0
1-3
CLASSIFICA - Girone D
AURORA TRAVAGLIATO
47
RIGAMONTI NUVOLERA
39
GUSSAGO CALCIO
38
CASTREZZATO37
CILIVERGHE MAZZANO
37
OSPITALETTO 2000
36
S. ANDREA
34
VALLECALEPIO CALCIO
34
GHISALBESE32
GAVARDO27
VALLECAMONICA26
ORSA CORTEFRANCA
26
NAVECORTINE25
LODRINO22
CHIARI19
S. ZENO NAVIGLIO
10
aggiornata al 25/03/2012
un po’ in ombra e poco emozionante.
24/03 San Zeno Naviglio Gussago Calcio 1 - 3 - Partita in trasferta contro
il fanalino di coda, San Zeno Naviglio, vittoria per 3 a 1. Gara comunque insidiosa contro l’ultima
in classifica, la concentrazione non
deve mai venir meno, il Gussago si
presenta ben disposto in campo e
deciso ad assicurarsi il più velocemente possibile il risultato.
Al 20’ la retroguardia ospitante viene sorpresa dall’incursione di Di
Chinno che mette in rete per il gol
del vantaggio, così termina il primo
tempo.
Anche nella ripresa il gioco è sempre in mano al Gussago che mette
apprensione alla retroguardia del
San Zeno, al 15’ raddoppio ancora
di Di Chinno ed al 30’ mette al sicuro il risultato con Paolini. La partita
scivola via senza particolari sussulti se non per il gol che accorcia le
distanze dei padroni di casa al 40’.
Il Giornale del Gussago Calcio
20
CLASSIFICA - Girone E
FOLZANO52
GOVERNOLESE41
SPORTING CALCINATO
36
CASALROMANO35
CASTEISANGIORGIO34
GHEDILENO33
NAVECORTINE CALCIO
33
REZZATO33
MARMIROLO27
BEDIZZOLESE27
GUSSAGO CALCIO
25
ROVERBELLESE25
CASTENEDOLESE20
SARGINESCO19
CONCESIO CALCIO
18
CALCIO BOTTICINO
16
aggiornata al 25/03/2012
26/02 Folzano - Gussago Calcio 3 - 0
Gara contro il rullo compressore e regina
del campionato, in trasferta contro il Folzano, sconfitta per i nostri ragazzi per 3 a 0.
26/02 Gussago Calcio - Concesio 4 - 0
Gara in casa contro il Concesio, partita
sempre molto sentita, il Gussago si impone con una vittoria convincente per 4 a 0.
Marcatori: 10’ pt Marin, 18’ pt Regazzoli,
30’ pt Bettinsoli (R), 38’pt Marin
Una settimana dopo il pesante KO contro
Folzano, la regina incontrastata del girone E di promozione, i ragazzi di Merigo
rialzano la testa contro il Concesio con un
rotondo ed ineccepibile 4-0, ottenendo il
doppio vantaggio di muovere la classifica nel tentativo di issarsi definitivamente
dalle sabbie mobili della zona retrocessione e nel contempo inguaiare una diretta
concorrente per la salvezza. Una gara mai
in discussione dato che i locali avevano
già messo la gara in cassaforte nei primi
quarantacinque minuti con uno sfavillante Marin sugli scudi che aveva aperto e
chiuso le marcature e conquistato il rigore
che ha definitivamente tagliato le gambe
agli ospiti. La gara degli undici locali era
già in discesa dopo dieci giri di lancette
con Marin a portare avanti i suoi. Il raddoppio giungeva otto minuti dopo con
Regazzoli mentre a quindici minuti dalla fine del primo tempo
Bettinsoli trasformava un rigore
decretato per un’infrazione ai
danni di Marin prima che lo stesso Marin chiudesse definitivamente i giochi. A risultato compiuto, il mister inseriva giovani
del vivaio, Belzani e Castrezzati.
Naturalmente oltre al risultato, Belzani Nicola, Bettinsoli Angelo, Bontempi
una nota lieta giunge anche dal Giacomo, Cameletti Claudio, Casali Daniele,
ritorno di Stagnoli e la ritrovata Castrezzati Damiano, Esposito Antonio, Freddi
vena realizzativa Marin il quale Gianluca, Lodrini Giuseppe, Marin Liviu, Maè mancato molto alla squadra fin setti Giovanni, Paolini Stefano, Pietta Roberto,
qui. Il prossimo impegno della Ragazzoli Marco, Rizzini Nicola, Stagnoli Simosquadra sarà contro il Botticino, ne, Torri Andrea, Ungaro Fausto, Violini Alesun avversario ampiamente alla sandro, Zamboni Andrea
portata dalla squadra sulla carta
ma contro il quale sarà vietato
25/03 Gussago Calcio Sarginesco 2 - 1
abbassare la guardia.
Bella e convincente vittoria dei ragazzi di
4/03 Botticino - Gussago Calcio 0 - 0
Merigo che si sbarazzano del Sarginesco
Pareggio a reti inviolate per la nostra squa- per 2 reti ad 1. Dopo una fase di studio,
dra, che nel corso dei 90 minuti non è riu- sale in cattedra il Gussago che va in rete al
scita ad esprimersi al meglio, come in altre 26° con Casali che di testa sfrutta un cross
occasioni. Dopo un paio di nitide occasioni dalla bandierina di Marin. Timida reaziosciupate dal Gussago, il Botticino ha sfio- ne dei mantovani ma al 35° il Gussago
rato il colpaccio, ma uno strepitoso Violini raddoppia con Cameletti, lesto a sfruttare
ha ribattuto prima un calcio di rigore, poi il una difettosa respinta del portiere. Prima
successivo tap-in. Accontentiamoci del pun- della fine del primo tempo, ancora due
ticino…eravamo pur sempre in trasferta!
ghiotte occasioni per i nostri ragazzi per
11/03 Gussago Calcio Bedizzolese 0 - 2
realizzare la terza rete ma la palla esce di
Inaspettato tonfo casalingo del Gussago che poco. Nella ripresa il Gussago, tutta grindavanti al pubblico amico esce sconfitto da ta e cuore, contiene la veemente reazione
una Bedizzolese non certo trascendentale. dei mantovani che accorciano le distanze
Certamente gli episodi non sono stati a fa- al 93° ma ormai troppo tardi, ed il Gussavore dei locali, ma forse è mancata quella go porta a casa tre punti preziosi quanto
grinta e determinazione vista in precedenti meritati.
occasioni. Ancora una volta si è evidenziata
la scarsa produttività nella fase offensiva.
18/03 Marmirolo Gussago Calcio 2 - 0
Ancora una battuta d’arresto per i biancorossi che subiscono il primo gol su rigore,
ma per tutto il primo tempo non riescono
ad abbozzare una reazione, rischiando anzi
un’altra capitolazione. Di diverso tenore la
ripresa, con gli ospiti più incisivi ma ancora una volta si dimostra la sterilità della
compagine gussaghese che può solo recriminare per un evidente rigore non concesso dall’arbitro; negli ultimi istanti di gara,
raddoppiano i mantovani in contropiede.
PROSSIMO TURNO
RITORNO
29/01/2012 Gussago Calcio - Navecortine Calcio
05/02/2012 Rezzato - Gussago Calcio
12/02/2012 Gussago Calcio - Castenedolese
19/02/2012 Folzano - Gussago Calcio
26/02/2012 Gussago Calcio - Concesio Calcio 04/03/2012 Calcio Botticino - Gussago Calcio 11/03/2012 Gussago Calcio - Bedizzolese 18/03/2012 Fc Marmirolo - Gussago Calcio 25/03/2012 Gussago Calcio - Sarginesco 01/04/2012 Casalromano - Gussago Calcio
15/04/2012 Roverbellese - Gussago Calcio
22/04/2012 Gussago Calcio - Governolese
25/04/2012 Ghedileno - Gussago Calcio
29/04/2012 Gussago Calcio - Sporting Calcinato
06/05/2012 Casteisangiorgio - Gussago Calcio
2-2
3-0
4-0
0-0
0-2
2-0
2-1
Dal nostro corrispondente
da Newcastle upon Tyne
n. 20 Marzo-Aprile
Io e lo sport: credente, ma non praticante
21
Si dovette aspettare la carta stampata, i vecchi fogli d’inchiostro, per apprendere
il risultato della partita. Il black-out aveva reso impossibile seguire l’evento in
diretta e gli impegni successivi (lavoro, famiglia, amici) rimandarono la conoscenza dell’esito sportivo sino all’uscita di quotidiani e periodici del settore. Il primo
magazine a dare l’informazione fu “Il Giornale del Gussago Calcio” che sparò in
prima pagina il racconto dello straordinario incontro. Si decise di dare il massimo
risalto alla cosa, così come effettivamente meritava. La firma era addirittura quella
del Direttore Responsabile.
“LA PARTITA IN CIASCUNO DI NOI” “di Adriano Franzoni “
Carissima lettrice, carissimo lettore, è con emozione che sono qui a rivolgermi a te in questa giornata d’inizio primavera. Sì dico proprio a te, che in questo momento tieni il nostro
giornale tra le mani, seduto in poltrona, al tavolo della cucina o in altri posti più intimi e
riservati della casa; ci stiamo quasi guardando negli occhi ed in questo momento il tempo
di Flavio Emer
si è azzerato. Hai letto per mesi e mesi la storia di quell’infinito calcio di rigore, proprio nel
momento in cui essa avveniva. Ti è persino capitato un black-out ed ora aspetti da me il responso del penalty. Io vorrei
tanto dirti com’è andata: se è stato gol o non gol; se il portiere ha compiuto una prodezza o l’attaccante ha scagliato un
tiro imprendibile. Mi piacerebbe raccontarti, ad una ad una, le espressioni degli spettatori sugli spalti, vorrei dirti della
gioia dei bambini e della disperazione dei più accaniti ultras. Se potessi ti trasmetterei anche il rumore dell’impatto tra la
palla e lo scarpino del calciatore. Per non dire del profumo di pop-corn, panini, bibite e patatine venduti durante il match.
Ma vedi, carissima amica o carissimo amico, il fatto è che si è giocata una partita, in un determinato momento e in un
determinato luogo, tuttavia il fatto è assolutamente secondario. Per ogni evento disputato,dentro di
noi se ne ripete un altro, diverso per ciascuno, unico ed impareggiabile. Non posso in poche righe
raccontare i milioni di accadimenti scaturiti nella mente e nell’emozione di ognuno. Ciò che mi
piacerebbe trasmetterti è lo spirito con cui, ormai da parecchio tempo attraverso le nostre pagine,
proviamo a parlarti di sport. Sappiamo benissimo che nel nostro io ci rivediamo la partita, la mon- Se potessi ti
tiamo e la smontiamo pezzo per pezzo. La possiamo vivere da tifosi, da appassionati, da genitori, da trasmetterei
semplici curiosi.
A seconda di queste infinite variabili il rigore sarà sempre scandaloso, oppure sacrosanto. La scon- anche
fitta potrebbe essere giusta oppure immeritata. La colpa potrebbe essere dell’arbitro, del portiere,
il rumore
dell’allenatore. Ci saremo annoiati o appassionati e domani ne parleremo, ne discuteremo animatamente al bar, a casa, tra tifosi amici o avversari. Ma perché dovrei essere proprio io a toglierti la dell’impatto
magia? È nell’opinione, nella fantasia che si completa un evento, sportivo e non. Senza l’aggiunta
della nostra sensazione tutto sarebbe sintetico e come faremmo a confrontarci con gli altri? Nel con- tra la palla
fronto e nel dialogo si esprime il massimo della nostra umanità. Altrimenti tanto varrebbe simulare e lo scarpino
una partita ad un videogioco, magari stabilendo in precedenza il risultato, sapendo che tutto è finto e
non si è prodotta una sola goccia di sudore. Mia cara lettrice, mio caro lettore, ho troppo rispetto per del calciatore
te per interrompere il tuo diritto a sognare. Ti assicuro che la partita è stata bella ed avvincente, ma
sono altrettanto certo, che quella giocata dentro di te è mille e mille volte più poetica ed incredibile.
Care lettrici, cari lettori, credo che in questi ultimi numeri del nostro giornale, abbiamo letto la cronaca del più
bel rigore che sia mai stato calciato. A mio parere, si è trattato del rigore più entusiasmante, più emozionante,
più gratificante, addirittura di quello realizzato da Grosso nella finale del Mondiale 2006.
E non importa dove sia finita la palla, questo rigore è stato realizzato: da Flavio Emer.
Nuova era. Rieccomi amici italiani per darvi alcune notizie dal Regno Unito. La Federcalcio inglese ha iniziato la sua
ricerca per un nuovo allenatore per la Nazionale inglese, dopo le dimissioni choccanti di Fabio Capello. Le sue sorprendenti dimissioni sono arrivate dopo un incontro con il Presidente della FA David Bernstein, dal quale è stato chiaro che, la
decisione di togliere la fascia di capitano a John Terry aveva reso la posizione dell’allenatore insostenibile. Sono sicuro che
molti vorrebbero vedere Harry Redknapp in sostituzione di Fabio Capello, ma siamo certi che Redknapp voglia lasciare il
Tottenham? Soprattutto adesso che la sua squadra è l’unica in grado di contendere il titolo alle due di Manchester; si può
pensare che prima di passare alla Nazionale, abbia… un lavoro da finire col Tottenham. La fine della stagione della Premier
League si avvicina in modo tale da preannunciare partite avvincenti, sia nella parte superiore sia in quella inferiore della
classifica: sarà United o sarà City? La squadra di Roberto Mancini ha avuto finora la fortuna di non subire tanti infortuni,
anche se la rosa della squadra è ampia e competitiva, e con un ottimo spirito di squadra, a maggior ragione ora che sembra
recuperato anche il controverso Carlos Tevez, rimpianto da molti per la lunga assenza. La resistenza mentale del City dovrebbe rivelarsi fondamentale, ma attenzione a Sir Alex Ferguson che dall’alto della sua esperienza potrebbe portare i suoi
all’ennesimo titolo. L’allenatore intermedio Stuart Pearce ha iniziato a lavorare con Sir Clive Woodward, sulla Nazionale
inglese Under 21 per preparare al meglio le Olimpiadi di Londra. L’allenatore dell’Under 21 si trova di fronte ad un compito
assai arduo nel riunire i giocatori per fare una buona preparazione per il torneo olimpico. Gli ex eroi del Manchester United,
David Beckham e Ryan Giggs sono tra i candidati ad occupare i tre posti ammessi per i “fuori quota”, mentre anche per il
Galles, il capitano Aaron Ramsey e Gareth Bale hanno detto chiaramente che sono interessati a giocare alle Olimpiadi. Segno
evidente che l’avvicinarsi delle Olimpiadi crea grande interesse, non solo per gli sportivi ed i tifosi ma anche per gli atleti.
Il Giornale del Gussago Calcio
22
Aspettiamo le vostre lettere all’indirizzo:
[email protected].
La redazione si riserva di decidere se pubblicare
o meno la lettera. La redazione si riserva altresì di
ridurre gli interventi troppo lunghi senza però modificare il senso ed il contenuto delle lettere (che,
di norma, non dovranno tuttavia superare le quaranta righe). Non saranno rivelati per riservatezza
l’indirizzo di posta elettronica del mittente e i suoi
dati anagrafici; per la tutela della privacy saranno
pubblicati soltanto i dati dello scritto
Buongiorno mi chiamo Pavesi Giuseppe e faccio parte della redazione del giornalino della
Polisportiva Madignanese. leggo sempre con
molto piacere ed attenzione il vostro periodico. Le comunico solo che stiamo progettando
di ampliare e rivedere il nostro giornalino non
solo come sez. calcio ma come Polisportiva e
quindi ricomprendere tutte le sezioni. La nostra Polisportiva conta su circa 550 tesserati (
! ) ma non ha ancora un periodico di informazione. Noi siamo tutti dilettenti allo sbaraglio
ma abbiamo tanto passione ... speriamo che
basti per fare le cose bene.
Non le nascondo che girando sul web non
ho trovato giornalini belli, educativi e in
grado di creare relazioni come il vostro
ed è per me un riferimento. Ancora complimenti.
Giuseppe
Ringrazio il signor Giuseppe Pavesi, componente della redazione del giornale della
Polisportiva Madignanese (della provincia diCremona) per l’apprezzamento del
nostro lavoro e per tenere il nostro “Giornale” come punto di riferimento.
Grazie e buon lavoro.
***
Siamo vicini di “casa”, i nostri orari non coincidono, difficilmente ci possiamo incontrare,
ricorro a questo mirabile strumento che è il
computer per ringraziarvi della cortesia che
sempre usate nei nostri confronti mettendo
nella cassetta della posta il vostro “Il Giornale”. Copie che metto sul tavolo a disposizione
dei nostri soci. Personalmente lo leggo con attenzione, come seguo sempre (ovviamente dai
giornali locali) le vostre performance nei vari
campionati. Mi complimento per le molte notizie che sempre mi incuriosiscono, interviste a
personaggi sportivi illustri, a notizie mediche,
curiosità amministrative del nostro comune,
alla scoperta della natura ecc.. Questo ultimo
numero mi ha colpito particolarmente l’articolo “Io italiano invisibile nato da genitori
stranieri” articolo che condivido totalmente e
mi auguro quanto prima che il parlamento italiano riconosca e ponga fine a questa immorale
ingiustizia.
Cordialmente Luciano Gigola
presidente dello Sci club k.l. Gussago
Particolarmente gradita la lettera che il
Presidente dello Sci Club K.L. Luciano
Gigola ci ha inviato; è vero, siamo “vicini
di casa”, ma raramente ci riesce di incontrarci.
Mi piace però ricordare che l’incontro più
bello lo abbiamo fatto quando le nostre
società, unitamente alla Polisportiva Gussaghese, si sono messe insieme ed hanno
realizzato, grazie anche all’Amministrazione comunale del sindaco Marchina, le
nostre tre splendide sedi sociali.
Dimostrazione palpabile che l’unione di
persone serie, con obiettivi seri, fa grandi
cose. Un cordiale saluto.
***
Buongiorno, sono Marta, una mamma che
legge sempre il Vostro giornale, volevo fare i
complimenti per l’ultimo numero, l’ho trovato
veramente bello, con tanti articoli che riescono
a invogliare la lettura. Vedo con piacere che
avete inserito la rubrica di “mangiastorie”,
manifestazione che ho seguito lo scorso anno
con interesse.
Ho letto con piacere gli articoli scritti dai vostri giocatori, oltre che bravi giocatori sono
anche bravi “giornalisti”, quindi il lavoro che
state facendo sicuramente sta dando buonissimi riscontri, e non è vero che il calcio e i giocatori sono sempre sinonimo di stupidità. Mi
ha stupito anche l’articolo di Nicola Mazzini,
non sapevo che i vostri ragazzi fossero seguiti
anche da un punto di vista “motivazionale”,
questo vi fa onore.
Il vostro giornale è un orgoglio per i gussaghesi, grazie.
Spero di leggervi presto,
un caro saluto dalla vostra lettrice Marta
Ringrazio la redazione per aver pubblicato la
mia poesia, Il silenzio dell’Attesa, nel n. 19
del Giornale . Colgo l’occasione per manifestare i miei complimenti per l’approfondimento col quale affrontate i vari articoli. Trovo
l’accostamento:s port -cultura, molto positivo.
Personalmente ritengo il giornale del Gussago
Calcio un ottimo stimolo alla lettura. Nel contempo mi stupisco dei tanti argomenti trattati ... bellissimo l’accostamento alla metafora
dell’odissea di Nicola Mazzini!
Grazie, Margherita Migliorati
Alle signore Margherita e Marta il nostro
grazie per i complimenti: leggere che il
nostro “Giornale” è un orgoglio per i gussaghesi…è una gran bella soddisfazione!
Poi che l’accostamento sport-cultura venga apprezzato, fa piacere; francamente
fa parte dei nostri obiettivi e delle nostre
convinzioni.
***
Sig. Franzoni, leggo sempre il vostro giornale
online, difficilmente riesco a trovarlo in giro
per Gussago, l’ultimo numero sono venuto a
ritirarlo nel porta giornale fuori dalla vostra
sede (non si potrebbe avere un elenco di dove
trovarlo?). Leggo sempre con piacere i vostri
articoli. Credo che sia importante però, assieme al lavoro che fate, avere anche delle attrezzature e degli ambienti sportivi adeguati, e
non mi sembra che Gussago risponda a queste
esigenze. È molto importante avere degli impianti sportivi adeguati che rispondano a tutte
le esigenze dello sport. Pensate anche a questo
periodo di gran gelo, dove i campi sono ghiacciati e non ci sono palestre che possano ospitare gli atleti ad allenarsi. Visto che in questo periodo il Comune e commissariato, perchè non
vi unite assieme a tutte le altre Associazioni
sportive e create un’associazione per lo sport, e
proponete alla prossima giunta una soluzione
che risponda a tutte le esigenze, dal calcio, al
rugby, al basket, all’atletica ecc. Secondo me
sarebbe importante che tutte le Associazioni
sportive creassero una commissione e presentassero un loro progetto. L’unione fa la forza e
qui non c’entra la politica ma solo il buon senso. In questo modo potreste riuscire ad aiutare
la prossima giunta a creare qualcosa di positivo, magari creando una zona come “Campus
sportivo”. Potreste fare voi del Gussago Calcio
da apri-pista, per questo progetto, visto che
come ho letto dalle ultime lettere avete il più
grande numero di associati. Grazie per lo spazio concessomi.
Roberto
Egregio Signor Roberto, comincio col dirle
che il nostro giornale si può trovare, oltre
che nel breve elenco che solitamente pubblichiamo, fuori da tante edicole, in alcuni
ristoranti, e bar, e presso tutti i negozi e
attività produttive che, grazie alle inserzioni sul giornale, ci danno una mano.
Per quanto riguarda le sue osservazioni,
peraltro condivisibili, potremmo parlarne
per ore…; mi limiterò a fare alcune osservazioni.
È evidente che il nostro paese, ha in generale, strutture sportive ormai inadeguate:
potremmo dire che è necessario un centro sportivo nuovo e funzionale. Quello
attuale (che funzionale non è stato mai,
nemmeno da nuovo) ha fatto ormai il
suo tempo, e l’incredibile chiusura di un
campo di calcio all’interno del centro… fa
molto pensare.
Sono altrettanto consapevole che pensare
ad un nuovo centro sportivo, da realizzare ovviamente con soldi pubblici, in anni
in cui si chiede ai cittadini (quelli soliti) di
tirare come sempre la cinghia e stritolarsi
la pancia, pare una bestemmia…
Per quanto riguarda il discorso di mettere insieme tutte le realtà sportive per un
progetto comune, francamente la vedo
difficile, e lo dico anche per esperienze
personali vissute.
Quando ci si mette insieme, tutti devono
dare qualcosa… sennò non vale…
Certamente ha ragione quando dice che
l’unione fa la forza… e proprio il Gussago
Calcio, lo Sci Club K.L. e la Polisportiva
Gussaghese l’hanno ampiamente dimostrato quando insieme hanno costruito le
loro sedi. Ecco, questo è stato un momento
molto alto e significativo della condivisione di idee e lavoro da svolgere in comune;
un bel momento di solidarietà.
Cordiali saluti.
23
Campioni in che cosa?
Molte volte ci capita di sentir dire “Non
esistono più i campioni di una volta…” ma cosa
s’intende con il vocabolo campione?
Certamente il campione è colui che sa eccellere in una
disciplina per delle qualità indiscusse, riconosciute
unanimemente, un talento che non ha bisogno di sostenitori perché si esprime bene da sé.
Nel calcio, così come in tutte le discipline, esistono
da sempre dei fuoriclasse, degli atleti che sono “una
spanna sopra gli altri”. E
questo riguarda, ovvia...tutti noi del mente, le prestazioni che
uomini/donne
mondo dello sport questi
sanno
esprimere.
Ma oltre
abbiamo delle
questo esistono altri paraprecise metri di cui è necessario
responsabilità tener conto, perché la parola campione possa essere utilizzata con la lettera
maiuscola?
A gennaio il presidente del Coni Petrucci è intervenuto affermando “non mi stancherò mai di ripetere che
la condanna alle bestemmie in campo prescinde dalla
religione, ma si tratta di un comportamento lesivo dei
principi fondamentali di civiltà, di educazione e di rispetto”. Petrucci faceva riferimento ai casi di Ibrahimovic e Maicon, solo per citare due esempi eclatanti
di bestemmiatori in flagranza
con tanto di ripresa TV.
Ancora il presidente del Coni
ha aggiunto “rivolgo questa
domanda a tutti quei professionisti del calcio: incoraggereste
i
vostri figli a pronunciare pubblicamente frasi blasfeme? Chi scende in campo deve tenere sempre a mente
che ogni suo gesto è rivolto a milioni di persone e la
maggior parte di questi sono dei giovani, nei confronti
dei quali, tutti noi del mondo dello sport abbiamo delle precise responsabilità”.
Già, se stiamo parlando di campioni veri, meglio ancora di professionisti del loro mestiere, non possiamo
mai dimenticare che come tutti i personaggi pubblici esiste una morale dalla quale non è possibile prescindere, soprattutto allorquando si esercita il proprio
lavoro pubblicamente e la responsabilità è ancora
maggiore quando i propri comportamenti vengono adottati ed emulati dalle giovani generazioni. In
questo caso non c’entrano gli ingaggi stratosferici, la
questione è meramente di natura civile ed educativa:
essere coscienti che quando si viene assunti come modelli, anche l’essere da esempio costruttivo rientra a
pieno titolo nella propria professionalità.
Dott. Gianluca Cominassi
Ciclismo: Piccoli campioni crescono, di gran... Carrera!
All’ombra del Santuario della Stella e dei
vigneti sottostanti, piccoli campioni crescono. Vuole la tradizione che a Gussago
sia il ciclismo la fucina di bravi atleti: senza fare troppi sforzi, vengono alla mente
i Bontempi, Guido e Fabrizio, Paolo Rosola, Piergiorgio Angeli che, con alterne
fortune, sono stati professionisti, spesso
protagonisti, delle due ruote.
Ai giorni nostri c’è una ragazzina gussaghese che si sta mettendo in luce: è la tredicenne Katia Codenotti che recentemente si è laureata Campionessa Regionale
su pista nella difficile specialità dell’individuale a punti, nello splendido ovale
di Montichiari. Katia ha mosso le prime
pedalate quando aveva solo nove anni,
nel G.S. Ronco, sull’onda della passione
di famiglia, con papà e zii buoni corridori degli anni Ottanta. I primi successi di
Katia arrivano nella gimkana, poi la prima vittoria su strada nella categoria G5,
mentre l’anno successivo nella categoria
G6 le vittorie sono numerose. Al primo
anno da Esordiente arrivano tanti buoni e
soddisfacenti piazzamenti, mentre ora, al
secondo anno di categoria, l’avvio è folgorante, proprio con la conquista del titolo regionale. Qualche segreto Katia? “No,
nessun segreto; mi piace il ciclismo, mi
diverto quando corro ma anche quando
mi alleno”. Obiettivi per la stagione che
hai inaugurato così bene? “Sì, l’obiettivo
è il Campionato Italiano su strada…”; la
semplicità e la serietà con cui enuncia il
suo pensiero fa davvero ben sperare.
E fa ben sperare soprattutto il suo Direttore Sportivo, il gussaghese Zeno Mombelli, buon corridore negli anni Ottanta,
che dirige con maestria la Carrera-Gauss,
società ciclistica tutta al femminile, che
ha sede a Ronco di Gussago, una società
che ricopre un ruolo di primissimo piano nel panorama ciclistico nazionale. La
Carrera-Gauss svolge la sua attività praticamente su tutto il territorio nazionale
ed annovera tra le sue fila due categorie:
Esordienti ed Allieve, poco più di una decina di ragazze, di cui ben cinque gussaghesi con il ciclismo nelle vene.
Il diesse Zeno Mombelli ci parla con soddisfazione delle sue atlete, della serietà e
dell’impegno con cui stanno preparando
la nuova stagione, alla ricerca sì, di risultati importanti, ma soprattutto di una ulteriore crescita sia sportiva, sia personale.
Anche Mombelli non fatica ad annunciare gli obiettivi del 2012: i Campionati Regionali e Italiani sia su pista, sia su strada.
Più chiaro di così…
a.f.
Il Giornale del Gussago Calcio
24
Corrado Belzani
Giorgio Mazzini
Vicepresidenti
del Gussago Calcio
A cura di Adriano Franzoni
Dopo la sua elezione, il Presidente Renato Verona ha voluto al suo fianco
due vice-presidenti: Corrado Belzani
e Giorgio Mazzini. Con l’edizione numero 20 del nostro “Giornale”, la rubrica “Conosciamoli meglio” va in vacanza e dal prossimo numero ci sarà
un nuovo appuntamento. In quest’ultima edizione della rubrica, proviamo
a conoscere meglio, ed in contemporanea, i due vice-presidenti del club gussaghese.
Corrado Belzani, anni 46, è sposato con Sonia ed è padre di Nicola
Valentina e Luca. Abita a Gussago
dalla nascita.
Giorgio Mazzini, anni 46, è sposato con Laura ed è padre di Alice e Federico. Abita a Gussago da
vent’anni.
D. Quali sono i tuoi compiti all’interno della società?
R. Belz. Oltre a seguire come dirigente la categoria Esordienti, mi occupo con altre persone dell’aspetto
tecnico sportivo per le altre categorie
R. Mazz. Come vicepresidenti io e
Corrado seguiamo tutte le attività della Società, da quelle sportive a quelle
culturali. In modo particolare seguo le
pubbliche relazioni, la formazione in-
terna e il giornale come organo d’informazione. Aiuto come dirigente la categoria Giovanissimi.
D. Cosa fai nel vivere quotidiano?
R. Belz. Ho una ditta di impianti
elettrici.
R. Mazz. Sono Coordinatore di settore e insegnante presso la scuola grafica
Artigianelli e svolgo un’attività come
libero professionista nel campo grafico/
editoriale.
D. Da quanto tempo sei parte attiva della società e come sei arrivato
al Gussago Calcio?
R. Belz. Accompagnando mio figlio
agli allenamenti 12 anni fa con la categoria primi calci, dando una mano
a controllare i bambini, piano piano
sono stato travolto dal vortice.
R. Mazz. Da circa 5 anni. Ho conosciuto la Società quando ho iscritto mio
figlio Federico alla Scuola Calcio, dopo
un anno come “spettatore” sono stato
colpito dall’organizzazione e dalle finalità della Società, ho voluto allora rendermi disponibile cercando di dare una
mano durante il mio tempo libero. Da
allora però mi sono fatto trascinare in
molte avventure, una delle quali è il
Giornale del Gussago Calcio, un’iniziativa che mi sta dando molte soddisfazioni e in qualche modo è riuscita a
completare le attività della Società e far
conoscere il lavoro che svolgiamo.
D. È il volontariato che fa funzionare lo sport?
R. Belz. Il volontario per lo sport dilettantistico è una risorsa indispensabile per ovvi motivi economici, allargando il discorso anche ad Associazioni non sportive direi però che le
gratificazioni del dare, ricevendo in
cambio il sorriso dei bambini o essere
un punto di riferimento per gli adolescenti, fa sì che sia il volontario ad
aver bisogno del volontariato, per cui
colgo l’occasione per invitare tutti a
darci una mano, contattate i dirigenti di riferimento, abbiamo bisogno di
persone che aiutino a crescere i nostri ragazzi lavorando per il bene comune.
R. Mazz. È molto importante l’apporto che il volontariato dà alle Associazioni (non solo sportive). Bisogna però
fare in modo che le persone che svolgano questa attività siano formate e acquisiscano a seconda delle loro possibilità
alcune competenze fondamentali legate
alle relazioni e alle attività svolte.
D. Le istituzioni: quanto vicine o
quanto lontane dallo sport?
R. Belz. Purtroppo non essendoci regole precise siamo in balia della sensibilità degli amministratori locali.
R. Mazz. Non bastano due parole per
parlare di questo argomento, a volte le
Società sono lasciate sole ed è solo grazie al contributo di privati che si riescono a raggiungere dei risultati. Ma
questa non è la strada giusta, un’associazione sportiva fa parte della cultura del paese e oggi in modo particolare
diventa fondamentale la collaborazione
con altre realtà, come la scuola ecc. Per
esempio la collaborazione che abbiamo
realizzato con la scuola di Gussago con
il Concorso lettarario del nostro giornale ha permesso di condividere molti
argomenti legati alla crescita dei nostri
ragazzi. Da questo si capisce l’importanza dell’apporto che dovrebbero dare
le Istituzioni nazionali, ma soprattutto
quelle locali.
D. La crisi attanaglia anche lo
sport: ma la crisi è “solo” economica o a più ampio raggio?
R. Belz. La crisi economica penalizza oltremodo lo sport dilettantistico.
impedisce di crescere dal punto di vista delle strutture, campi da gioco e
palestre moderne indispensabili per
una crescita sportivamente competitiva.
R. Mazz. Come prima risposta mi verrebbe da dire economica, ma riflettendo
bene la vera crisi che ci sta toccando è
una crisi di valori e di obiettivi.
D. Qual è il tuo sport-pensiero?
R. Belz. Sport come scuola di vita,
impegno sudore sacrificio e rispetto
delle regole portano sempre ad ottimi risultati.
R. Mazz Migliorare e crescere divertendosi.
D. Quali ritieni gli obiettivi e le
aspettative principali del nostro
“Giornale”?
R. Belz. Far conoscere il più possibile la nostra realtà, notizie e informazioni su tutte le categorie ed informazioni su iniziative extracalcistiche,
organizziamo concorsi letterari, in
passato serate con esperti per informare dirigenti ed allenatori su come
approcciarsi a bambini o adolescenti,
molti non conoscono il nostro impegno per il Sud Sudan, ed inoltre far
conoscre il nostro paese dando voce a
persone che con il calcio non c’entrano nulla.
R. Mazz. Far conoscere e coinvolgere
i lettori, i genitori, gli appassionati di
sport nelle attività che svolgiamo e di-
n. 20 Marzo-Aprile
25
mostrare come sport e cultura siano affini.
D. Qualcuno ci contesta di occuparci di cose che esulano dal calcio… cosa dici?
R. Belz. Le critiche costruttive sono
sempre ben accette, più dei falsi elogi.
R. Mazz. Che quando si cucina un
piatto esistono più ingredienti, ed una
volta cucinato bisogna presentarlo e
servirlo in modo adeguato e come ultima cosa condividerlo con gli amici.
D. Il Gussago Calcio vanta ben oltre duecento tesserati, dai 5 anni
alla prima squadra; i genitori dei
bambini sono spesso una risorsa,
qualche volta un problema: mandiamo loro un messaggio…
R. Belz. Partendo dal presupposto
che le partite dei pulcini andrebbero
giocate a porte chiuse, le cose da raccomandare sono sempre quelle: senza
esasperare, incoraggiare senza creare
false aspettative, rispettare gli avversari, chiedere ai figli le emozioni che
hanno provato e non solo il risutato,
stop … partita persa.
R. Mazz. Per la maggior parte dei casi
sono una risorsa, aiutano i dirigenti,
soffrono e gioiscono con i propri figli,
ma a volte bisogna che capiscano che i
propri figli fanno parte di un gruppo e
come tale le esigenze dei molti valgono
più di quelle del singolo.
D. Dai risposte brevi a domande
brevi…
Il film più bello?
R. Belz. Tre uomini e una gamba
R. Mazz. Grido di libertà
Il libro più bello?
R. Belz. La città della gioia di Dominique Lapierre
R. Mazz. Di quelli che ho coordinato o letti... Sensi Incontinenti di Flavio Emer
Cantante o gruppo musicale che
più ascolti?
R. Belz. The Cranberries
R. Mazz. Bruce Springsteen
La fotografia scelta come foto del giorno dal Giornale di Brescia, scattata da Giorgio
Mazzini, è la miglior rappresentazione dell’intervista ai due vicepresidenti
La squadra che ti fa…soffrire?
R. Belz. La pazza Inter
R. Mazz. L’Inter, e che soffrire....
Il più grande calciatore?
R. Belz. Diego Armando Maradona
R. Mazz. Adesso senz’altro Messi, ma
la mia preferenza va a Roberto Baggio,
guardate cosa è riuscito a fare anche a
Brescia.
Il più grande atleta?
R. Belz. Carl Lewis
R. Mazz. Del passato Jesse Owens
Moggi, Galliani, Abete: chi butti
dalla torre?
R. Belz. Butto giù la torre
R. Mazz Non li butterei ma li chiuderei insieme nella torre.
D. Cosa ti piace e cosa non ti piace
del calcio di serie A?
R. Belz. Non mi piace l’aspetto economico che è immorale, ci lamentiamo sempre con i giocatori perché guadagnano troppo, invece dovremmo
lamentarci con chi li paga.
Il calcio è sempre ”il gioco più bello del mondo“, quando sei in campo
l’agonismo ti cambia totalmente, in
serie A il timido diventa spavaldo e
il gradasso diventa timido facendoti
provare emozioni indescrivibili.
R. Mazz. Non mi piace che ormai sia
tutto dettato dal Dio denaro. Mi piace
vedere come alcune partite uniscano le
persone che insieme.. si divertono.
D. Il Campionato Europeo è alle
porte: che torneo sarà per l’Italia
di Prandelli?
R. Belz. Speriamo che questa “Italia “riporti nel tifoso un po’ di amore
verso la Nazionale e con umiltà e sacrificio i risultati arriveranno.
R. Mazz. Pensiamo ai nostri ragazzi
dilettanti, ci si diverte di più.
D. L’Italia non si candiderà per le
Olimpiadi del 2020: che ne pensi?
R. Belz. Concordo pienamente con
la decisione del governo, qualunque azienda che spende più di ciò che
guadagna è destinata a fallire, visto
che rischiamo un “Italia 90 bis” meglio passare la mano.
R. Mazz. Che si raccoglie quel che si
semina, ritorniamo alla risposta sulla
crisi di valori...
D. Se è vero, come è vero, che la
storia è maestra di vita, noi italiani
abbiamo imparato qualcosa?
R. Belz. Se errare è umano e perseverare diabolico, allora chi è causa del
suo mal pianga se stesso.
R. Mazz. Tutti i giorni impariamo
qualcosa, ma solo il tempo che passa
spesso ci rivela l’importanza di ciò che
abbiamo vissuto... da qui nasce la saggezza dei nostri nonni
Il Giornale del Gussago Calcio
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9
Parata di Campioni
del Passato
A cura di Adriano Franzoni
Paola Pezzo
Ciclismo (Mountain Bike)
Che Paola Pezzo fosse un’atleta di
notevoli mezzi fu chiaro sin dai primi anni della sua attività sportiva,
basti pensare ai risultati ottenuti in
due discipline totalmente diverse:
nazionale giovanile nello sci di fondo, e, poco tempo dopo aver lasciato quella disciplina, grandi risultati e nazionale nella mountain byke.
Poi, la sua carriera… semplicemente straordinaria! Nessuna come lei,
la più grande di tutte. Una Leonessa, per la forza e la bellezza delle
sue gesta, per la massima dedizione e determinazione nel raggiungere i grandissimi risultati che ha ottenuto.
D. Dallo sci di fondo alla mountain
bike: Paola, da dove arriva tanta
passione per lo sport?
R. Mi sono avvicinata allo sport da giovanissima, consigliata dal medico, perché ero magra ed un po’ gracile; così iniziai a sciare con lo sci-club del mio paese. Nacque così la passione per lo sport.
D. Ricordi la tua prima vittoria?
R. Sì, nello sci di fondo, ma fino a sedici anni pensavo solo a sciare perché
mi divertivo, poi cominciai a prendere lo sport più seriamente; a diciassette
anni arrivai seconda al campionato italiano dietro a Stefania Belmondo ed entrai nella Nazionale giovanile. Poi accadde che qualcuno parlò male di me,
sparse la voce che volevo smettere di
sciare e questo mi fece molto male. Decisi, pur con amarezza, di abbandonare
l’attività. Cominciai a lavorare in fabbrica, ma sinceramente la passione per
lo sport era rimasta ed era forte; poi accadde che il signor Peppo, una persona
che mi conosceva, mi avviò al ciclismo.
In quel periodo si cominciavano a vedere in giro i primi “rampichini”: iniziai
così, quasi per gioco… e cominciarono
le vittorie. Iniziai a disputare gare regionali, vincendone parecchie; mi pagavo le spese per andare in giro a gareggiare, finchè nel 1993 vinsi il mio primo titolo mondiale e dopo quel titolo arrivò anche il primo contratto da professionista.
D. Quando arrivò la prima convocazione in maglia azzurra?
Paola Pezzo nasce a Bosco Chiesanuova (VR) l’ 8 gennaio del 1969 e, per quanto racconta la sua storia sportiva, si può ben dire che Paola è nata per essere una Campionessa. È stata la più grande biker a livello mondiale, econ Gunn-Rita Dahle è l’unica
ad aver vinto sia la Coppa del Mondo, sia i Mondiali, sia le Olimpiadi.
Dal 1999 fa parte della Mountain Bike Hall of Fame, mentre nel 2000 viene insignita
dal Presidente della Repubblica del titolo di Commendatore Ordine al merito della
Repubblica Italiana. In carriera ha vinto tutto, ma proprio tutto, quello che c’era da
vincere; solo per questioni di spazio, del suo palmares, indicheremo solo le vittorie
più importanti.
PALMARES
Oro alle Olimpiadi di Atlanta Cross Country 1996
Oro alle Olimpiadi di Sidney Cross Country 2000
Oro ai Mondiali di Métabief Mountain Bike 1993
Oro ai Mondiali di Chàteau d’oex Mountain Bike 1997
Oro agli Europei Cross Country 1994 /1996 / 1999
Coppa del Mondo (vincendo 8 tappe su 10) Cross Country
1997
Medaglie d’Argento e di Bronzo, Titoli Italiani ed una serie innumerevole di tappe
della Coppa del Mondo e tante altre gare.
R. Il primo grosso appuntamento con
la Nazionale fu proprio il mondiale del
1993; il mio sogno era quello di disputare le Olimpiadi ma allora la mountain
bike non era ancora sport olimpico.
Sembra incredibile, ma dopo tre giorni
dalla vittoria del campionato mondiale
arrivò l’annuncio che questa specialità
era stata ammessa alle Olimpiadi.
D. Indossare la maglia azzurra della Nazionale: un obiettivo o un dovere?
R. Quando si indossa la maglia azzurra
bisogna onorarla fino alla fine. Gareggiare rappresentando la propria nazione
è una gioia ed un onore, la convocazione
con la nazionale è già di per sé un grande risultato ed è una grande emozione.
Deve essere un obiettivo e un dovere.
D. Nel 1992 vinci il tuo primo titolo
italiano e da lì nasce l’era di Paola
Pezzo; nello stesso anno sei “argento” agli Europei, poi nel 1993 arriva
il titolo Mondiale e l’anno successivo ti laurei campionessa d’Europa: come avviene questa incredibile escalation? Chi erano le maggiori avversarie in quel periodo?
R. Beh, erano parecchie… almeno una
decina, tra americane, canadesi, svizzere e francesi: nel 1993, quando vinsi il mio primo titolo mondiale, la francese Jannine Longo, fortissima anche su
strada, si piazzò alle mie spalle…
D. 1996, Olimpiadi di Atlanta, il
tuo primo oro olimpico: quali erano le tue aspettative? Come andò?
R. Pur non essendo tra le favoritissime ero pur sempre tra le migliori dieci
del mondo ed ero convinta di fare bene
perché mi ero preparata senza lasciare
nulla al caso e fisicamente stavo bene.
Avevo già studiato il percorso ed il clima, sapevo che avremmo corso col caldo
umido e mi preparai seguendo i consigli
di Paolo Rosola, ma soprattutto seguendo la mia esperienza e le mie sensazioni, allenandomi in luoghi con caldo ed
umidità simili a quelli che avrei trovato
alle Olimpiadi. Avevo preparato questo
appuntamento per due anni e, pur lavorando con tanta fatica, la cosa più bella
è che mi sono molto divertita; proprio il
fatto di divertirmi andando in bicicletta è stata la chiave determinante della
mia carriera.
D. Vincere un’Olimpiade è già di
per sé una grande impresa, vincerne due…; nel 2000 alle Olimpiadi di Sidney arriva il secondo oro
olimpico: raccontaci come si vince
N. 20 Marzo/Aprile
27
il secondo oro, considerando anche
che partivi come grande favorita…
R. Sapevo che ripetersi era molto difficile, che sarebbe stata molto più dura,
e avvertivo intorno a me tanta pressione… Mi ero posta l’obiettivo di salire sul podio e, come quattro anni prima, mi ero preparata bene, cercando di
ricreare le condizioni che avrei trovato
in gara, arrivando ad allenarmi anche
alle tre di notte per abituarmi a correre
a quell’ora… Fin dall’avvio, le mie avversarie mi marcavano stretta ed il ritmo era molto alto… bisognava prendere le posizioni… ho lasciato che le avversarie attaccassero, mentre io andavo con una certa regolarità e tranquillità finchè… decisi di passare all’attacco
e… arrivò il bis olimpico.
D. È il 1997 il tuo anno migliore?
R. Sì… direi il 96 ed il 97… ero nel pieno della maturità: avevo vinto tutto
ma mi mancava la Coppa del Mondo di
cross country: nel 1997 finalmente arrivò anche quella. Vinsi la Coppa vincendo otto prove su dieci.
D. Nel 2000, dopo il bronzo dei
Mondiali di Sierra Nevada, lasci
l’attività agonistica, a soli 31 anni,
e riprendi nel 2004: perché questa
pausa?
R. Perché era il momento di pensare alla
famiglia… e diventai mamma!
Ripresi l’attività nel 2004 e vinsi una
Gran Fondo, poi, l’anno successivo,
vinsi il titolo italiano e disputai il Mondiale a Livigno.
D. Nel 2000 vieni insignita dal Presidente della Repubblica del titolo
di Commendatore…
R. Sì, un riconoscimento risevato ai
vincitori dell’oro olimpico: fu una grande soddisfazione!
D. Pensi di aver avuto adeguati ri-
conoscimenti, dopo la tua strabiliante carriera?
R. Penso di sì… A Londra fui nominata
atleta dell’anno e, alla cerimonia di premiazione, fui premiata con i più grandi
atleti del mondo.
D. Lo sport al femminile è ancora
tre passi dietro lo sport maschile?
R. Credo di sì… però le donne portano
più medaglie degli uomini… nessuno
ha raggiunto i successi nostri…
D. Perché e quanto è più difficile
per una donna affermarsi a questi
livelli?
R. È una questione di mentalità… l’organizzazione delle manifestazioni femminili è meno efficiente rispetto a quelle maschili…Comunque si sta lavorando bene…
D. Dopo aver lasciato l’attività, la
passione non è venuta meno e sei
rimasta nell’ambiente: di cosa si
occupa ora Paola Pezzo?
R. Principalmente della famiglia… c’è
molto da fare…, poi c’è il negozio…Collaboro con la Federazione Ciclistica Italiana come Commissario Tecnico del
settore femminile di mountain bike: sto
lavorando in modo soddisfacente su un
gruppo di ragazze che stanno crescendo.
L’anno scorso abbiamo conquistato due
bronzi ai Mondiali.
D. Come vedi la situazione del movimento crossistico italiano?
R. Bisogna considerare che questo è uno
sport giovane: la mountain bike ha tanti tesserati, vengono organizzate parecchie marathon, mentre il cross country
soffre un po’… Forse mancano circuiti importanti e magari un maggior interesse delle televisioni porterebbe a diffondere e pubblicizzare questo sport…
D. C’è ancora voglia di fare sacrifici
per emergere nello sport?
R. Sì …credo di sì… nelle ragazze con
le quali sto lavorando, vedo grinta e determinazione…v anno stimolate ed è
necessario dare loro una certa continuità nel lavoro e nell’organizzazione.
D. Quali sono gli obiettivi più immediati sui quali state lavorando e
con quali aspettative?
R. Stiamo lavorando in funzione delle
Olimpiadi del 2012 di Londra; abbiamo
un paio di atleti veramente interessanti, Eva Leckner e Marco Aurelio Fontana, giovani che hanno già vinto in Coppa del Mondo; sono le due migliori promesse…
D. Paola, cosa può dire una grande campionessa come te ai giovani? Proviamo a mandar loro un telegramma…
R. Ai ragazzi dico che la cosa più importante è praticare uno sport, e farlo come
gioco e con divertimento. A volte smettono a quindici-sedici anni perché non
si divertono più… Deve essere solo un
divertimento e i genitori non possono
pretendere che i figli debbano diventare
campioni ad ogni costo!
Ecco, cari lettori, abbiamo conosciuto Paola Pezzo, la più grande Campionessa che l’Italia abbia mai avuto, la più grande biker che il mondo
abbia mai visto: una magnifica Leonessa, capace di sprigionare tanta
forza con grazia estrema, che nessuna delle sue avversarie è riuscita a
domare. Ma del Commendatore Paola Pezzo, oltre al suo ineguagliabile
palmares, oltre ai titoli conquistati,
oltre ai riconoscimenti avuti, abbiamo conosciuto la serenità e la grande semplicità: una Campionessa anche in questo. Nel ringraziarla per
la disponibilità, non resta che augurare a Paola, Commissario Tecnico della Nazionale femminile, di riuscire nell’impresa di allenare qualche ragazza che le assomigli almeno
un po’, perché ripetere la sua carriera sarà davvero impossibile.
Già pubblicati:
1 - Guido Bontempi (Ciclismo)
2 - Natale Vezzoli (Pugilato)
3 - Gianni Poli (Atletica)
4 - Ario Costa (Basket)
5 - Michele Dancelli (Ciclismo)
6 - Alessandro Altobelli (Calcio)
7 - Paolo Rosola (Ciclismo)
8 - Giorgio Lamberti (Nuoto)
Il Giornale del Gussago Calcio
28
Istituto Comprensivo di Gussago: Scuola media Venturelli
Imparare... facendo!
di
L
Vittorio Nichilo
earning by doing” ovvero imparare facendo: questo è, tradizionalmente,
uno dei pilastri della scuola media Venturelli di Gussago. Chi
tra i lettori ha un’età tra i trenta
e i quarant’anni ricorderà, sicuramente con piacere e un pizzico
di nostalgia, i laboratori del professor Ferraresi e di altri colleghi, fucine stimolanti di creatività e apprendimento. Passano gli
anni, è cambiato il territorio, che
ora presenta una serie di proposte di attività assolutamente di
prim’ordine, ma la Venturelli rimane fedele a se stessa: offrire ai
suoi allievi una serie di esperienze che approfondiscano e valorizzino competenze apprese nelle ore tra i banchi. I ragazzi delle scuole medie, tra gli 11 ed i 14
anni, sono, come sa ogni genitore ed ogni educatore, un mondo in continua trasformazione:
entrano in questo tipo di scuola
bambini ed escono giovani donne e giovani uomini. Diventa
fondamentale dunque affiancare
all’attività curricolare una serie
di proposte che siano in grado di
rendere concreto quanto si è appreso tra i banchi ma non solo:
bisogna saper fornire occasioni
reali, in un
mondo trop...offrire ai suoi po spesso
virtuale, che
allievi una se- rispondano
rie di esperienze alla loro forche approfondi- te ricerca di
scano e valoriz- senso. Saper
zino competen- fare qualcosa di tangize apprese nelle bile tende
ore tra i banchi
infatti a for-
nire al ragazzo una serie di motivazioni in
più, rinforzando una
serie di aspetti, a partire dall’autostima. Ecco
dunque che, alla Venturelli, sono state elaborate una serie di proposte, in continuo aggiornamento, che vanno a sollecitare vari campi di interesse.
“A scuola di pomeriggio” è la
novità di questo 2011/2012, che
sta avendo un riscontro estremamente positivo tra gli allievi
dell’istituto: a scuola tutti i mercoledì, come si faceva un tempo,
ma volontariamente, dopo aver
scelto tra corsi di teatro, cinema, fumetto, fotografia ed inglese con madrelingua. «Una componente che si vuole valorizzare
– come ha ricordato la dirigente Enrica Massetti – è proprio la
capacità del ragazzo di scegliere un percorso che possa arricchire la sua esperienza e portarlo avanti fino alla conclusione».
Un pacchetto di venti ore permette ad ogni allievo di seguire
un percorso per quadrimestre in
discipline stimolanti e condotte
da professionisti. Da mettere in
rilievo come questa attività coniughi l’esperto esterno a quello presente sul territorio o nella
scuola: il corso di fotografia ad
esempio è gestito dal signor Tabacchini del circolo il Telemetro di Gussago, quello di teatro
dallo scrivente, mentre i restanti insegnamenti sono, affidati ai
professori Muzzolini e Cremonesi, che operano tra le province di Brescia e Mantova. Il territorio e le sue possibilità hanno
poi permesso di sviluppare altri
percorsi: il nuoto nella piscina
di Gussago, il progetto “Pollicino nel bosco delle competenze”,
per avvicinarsi alla conoscenza dei nostri boschi con l’appoggio e l’esperienza, fondamentali, del Gruppo Sentieri Gussago. Sono ormai tre anni che ha
ripreso a funzionare attivamente la bella serra dell’istituto con
l’annesso orto didattico, con il
progetto “Per un mondo più accOrto”. Esso mira a far acquisire agli alunni un reale rispetto
per la natura oltre che il piacere di far nascere e veder crescere fiori ed ortaggi. Nell’ambito
di educazione fisica c’è la possibilità, periodicamente, con i docenti dell’istituto, di approfondire questa o quella specialità
dell’atletica. In educazione artistica gli allievi svolgono, invece,
due laboratori che riguardano
la produzione della carta e la lavorazione del legno, con la modalità traforo, in collaborazione
con la cooperativa Pinocchio di
Rodengo Saiano. Ci sono anche
spazi per le lingue straniere, con
spettacoli in lingua e relative attività. Recentemente infatti, per
due mattinate, gli allievi di alcune classi hanno seguito una serie di laboratori in lingua inglese con attori e docenti madrelingua dal titolo “Mistery and suspense”, cercando di risolvere
una serie di enigmi sulla scia di
Sherlock Holmes.
n. 20 Marzo-Aprile
Concorso Letteraio del Giornale del Gussago Calcio
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Scuola di Casaglio: l’elenco dei partecipanti
Classe Terza A Casaglio.
Insegnante: Ceretti Patrizia
Alunni: Archetti Filippo. Bostan
Dionisie, Castrezzati Andrea, Dair
Adam, Es Sadiki Hanane, Esposito
Carolina, Falappi Giorgia, Ghirardi
Lorenzo, Gueye Papa Diabe, Kullaj
Elvis, Luca Daniela, Minelli Gabriele, Oliverio Beatrice, Pancari Alice
Adelaide, Poplekaj Emanuela, Raccagni Simone, Salvi Andrea, Schinoppi Rossi Federico, Spadoni Rebecca,
Venturelli Anna, Vimercati Umberto,
Zadra Diego, Zeli Davide.
Classe Terza B Casaglio.
Insegnante: Ceretti Patrizia
Alunni: Atu Imuentinyanosa Judit,
Ballini Samuele, Bona Maira, Botta Alessia, Buratti Michelle, Carrara
Jonathan, De Giglio Mattia, Falcone
Federica, Kato Shikou Alessandro,
Marchina Sergio, Negrini Emanuele,
Orsi Andrea, Pansi Luca, Pasetti Mattia, Pe’ Alessandro, Pinti Caterina, Rimoldi Nicolo’, Rizzini Camilla, Salvi
Elisa Giuliana, Ungaro Stefano, Vergine Francesca, Zanetti Alessio.
Classe Terza C Casaglio.
Insegnante: Leone Ivana
Alunni: Arici Monica, Binetti Alice,
Carere Alice, De Michele Valerio,
Diallo Aboubacari, El Azri Sara, Faini Alessandro, Gandolfi Francesco,
Levi Virginia, Loda Diego, Lombardi Alessia, Marelli Martina, Marisic
Emir, Mehic Dino, Minelli Lorenzo,
Pe Alessandra, Pe Andrea, Rumi
Andrea, Scaroni Stefania, Schiepatti
Alessandro, Vultaggio Alessio, Zanini Kevin.
Classe Terza D Casaglio
Insegnante: Gramaticopolo Edda
Alunni: Adami Ricci Alessandro,
Agostinelli Luca, Clerici Lorenzo,
Gaffurini Marco, Gozio Giorgio, Leide Alessia, Mehic Amer, Montini
Pietro, Randazzo Federica, Riviera
Francesca, Rossini Elisa, Scaroni Luisa, Serra Francesco, Szekely Andreea
Elena
Classe Quarta A Casaglio.
Insegnante: Daniela Ferrazzi
Alunni: Albertini Alice, Albertini Eleonora, Bucciarelli Simone,, Cazzago
Nicola, Cherubini Chiara, Colombo
Filippo, Cominelli Greta,, Franceschini Devis, Guarente Alice, Lombardi
Matteo, Malzanini, Veronica, Maranta Giorgia, Mento Maria, Mitraj Eldo,
Paderni Lorenzo, Peroni Mirko, Poplekaj Giorgio, Quarena Filippo, Rivadossi Greta, Rossini Simone, Sanja
Fatima, Venturelli Elena, Zorat Vittoria
Classe Quarta B Casaglio.
Insegnante: Daniela Ferrazzi
Alunni: Arici Martina, Benedetti Pietro, Bigardi Greta, Califano Benedetta,
Capelli Marta, Cazzago Alice, Franceschini Elisa, Gaudenzi Sara, Gioia
Alessandra, Gonzini Chiara, Guerini
Arianna, Maranta Manuel, Mastroieni Christian, Osmani Aisa, Passerini
Laura, Pastore Lorenzo, Peroni, Francesco, Peroni Stefano, Salvi Simone,
Svanera Giada, Szekely Nicholas, Tregambe Luca, Venturelli Cristina
Classe Quarta C Casaglio.
Insegnante: Daniela Ferrazzi
Alunni: Bertanza Virginia, Codenotti Chiara, Crescini Filippo Delgado
Alison, Ferretti Paola, Franchi Marta,
Gatti Chiara, Gnocchi Pietro, Gutu
Marina, Maranta Giada, Martinotti Luca, Meroni Sebastiano, Orlandi
Luca, Pasetti Beatrice, Protasoni Luca,
Savino Francesca, Stefana Dalila, Turelli Beatrice, Vanoglio Stefano, Zamboni Lorenzo, Zorzi Paolo, Bertanza
Virginia.
• Arici Costruzioni snl
Impresa Edile Gussago
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Serigrafia - Castenedolo
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Agenzia elettrodomestici - Gussago
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Impianti di automazione - Quadri elettrici
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