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Chi vincerà il Summer Camp in lingua inglese?
n. 20 • Anno V Secondo Concorso letterario “Giorgio Sbaraini”: il 18 maggio le premiazioni Editoriale L’ uso dei bambini nello sport che non c’è più di Marzo/Aprile 2012 Adriano Franzoni È bene, fin da subito, chiarire che il calcio, quello “che conta”, quello con i lustrini della seria A, non è uno sport ma è una vera e propria industria, dove le società, soprattutto certe società, si comportano proprio come le più grandi aziende italiane, facendo la voce grossa e mostrando i muscoli; quindi, quel calcio va pensato e trattato per quello che è: un’industria. Alcune società, le solite note, sono amministrate come certe aziende tanto potenti da fare quello che vogliono, il bello ed il cattivo tempo, e con certi atteggiamenti e dichiarazioni atti a cercare di condizionare le decisioni degli organismi sportivi. Spesso ci riescono, per fortuna non sempre. Prendiamo il tormentone di carnevale: Ibrahimovic, va squalificato due o tre giornate? Io direi otto! Molti ricorderanno la sberla che Ibra ha rifilato ad un giocatore avversario, pure nascondendosi dietro ad un suo compagno di squadra, gesto che Galliani definì subito “un buffetto”, sostenendo e sentenziando che un simile gesto fosse da punire con due giornate di squalifica (per condotta antisportiva) e non con tre, come dice il regolamento, per la condotta violenta. Francamente trovo irrilevante la forza impartita a quella sberla, ma è il brutto gesto da punire; le dichiarazioni di Galliani nell’immediato dopopartita altro non erano che tentativi di condizionare le decisioni che il giudice sportivo avrebbe preso pochi giorni dopo; il suo obiettivo? Avere il giocatore disponibile per il big-match con la Juventus. Tutto chiaro? Anziché criticare il suo giocatore per la deplorevole azione (delsegue a pag. 2 Chi vincerà il Summer Camp in lingua inglese? V di Giorgio Mazzini enerdì 18 maggio 2012 alle 20.30 presso la Sala Civica Togni a Gussago, si svolgeranno le premiazioni del secondo “Concorso letterario” del Giornale del Gussago Calcio in memoria del giornalista Giorgio Sbaraini. Il premio finale offerto da Multilingue di Brescia consiste nella partecipazione al Summer Camp in lingua inglese. Interverranno la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Gussago, Dott.ssa Enrica Massetti, la figlia di Giorgio Sbaraini, Francesca, e alcuni giornalisti e sportivi locali. Non mancheranno naturalmente gli alunni della scuola Primaria di Gussago che hanno partecipato al concorso. Quest’anno il tema del concorso è: “La vita è un gioco di squadra” ed è diviso in due sezioni, “racconto”e “poesia”. Gli indimenticabili: Paola Pezzo Proprio in questi giorni la giuria, composta dalla redazione del giornale da Francesca Sbaraini, dalla scrittrice locale Rinetta Faroni, da Cosetta Zanotti (direttore artistico del Festival di Letteratura “Il Mangiastorie”), e da Don Mauro Capoferri, curato dell’oratorio San Filippo Neri di Gussago, si riunirà per valutare gli elaborati degli alunni delle classi 3A - 3B 3C - 3D - 4A - 4B - 4C del plesso di Casaglio. A pag. 29 i nomi dei partecipanti. Il Magazine Una Società in crescita I partecipanti della scorsa edizione Pag. 3 Pag. 26 Istituto Comprensivo di Gussago: La scuola media Venturelli Pag. 28 • Giochi in inglese MULTILINGUE • L’angolo dell’artista • Come eravamo (4) • Spazio solidale: Punto Missione • Lo scaffale di Mangiastorie • Le Cantorie • L’angolo della cucina • Alla scoperta della natura • Tutti in sella • Credere alle profezie? Avanti i Maya Pag. 11/18 Il Giornale del Gussago Calcio L’ uso dei bambini nello sport che non c’è più (segue da pag. 1) 2 SOMMARIO • Editoriale pag. 1 • Chi vincerà il Summer Camp pag. 1 • Una Società in crescita pag. 3 • L’apostrofo pag. 3 • Appuntamenti Gussago Calcio pag. 4 • Gussago Calcio e Cesar Onlus pag. 5 • Scuola Calcio e Pulcini pag. 6 • Esordienti pag. 7 • Speciale Giovanissimi pag. 8 • Allievi pag. 9 • Inserto MAGAZINE pag. 11 • Juniores pag. 19 • Promozione pag. 20 • U.K. news pag. 24 • Io e lo sport - Flavio Emer pag. 21 • Lettere al Direttore pag. 22 • Uno psicologo per amico pag. 23 • Conosciamoli meglio pag. 24 • Gli indimenticabili pag. 26• • Scuola Media Venturelli pag. 28 • I partecipanti al Concorso letterariopag. 29 n. 20 - Anno V - Marzo/Aprile Copia gratuita Direttore responsabile: Adriano Franzoni Coordinamento editoriale e grafica: Giorgio Mazzini Segreteria di Redazione: Pierangela Franzoni Redazione: Corrado Belzani, Gianfranco Spini, Francesco Montini, Pierangelo Rodella Laura Righetti, Hillary Kobia Ngaine Collaborano a questo numero: Gianluca Cominassi, Rinetta Faroni, Cosetta Zanotti, Marco Fredi, Sergio Peli, Adriano Piacentini, Nicola Mazzini, Sergio Valentino,Erwin Bllaca Iscrizione del Tribunale di Brescia n. 49/2008 Chiuso in redazione il 26/03/2012 Stampa: Centro Stampa Eurocolor - Rovato (Bs) sede: A.S.D. GUSSAGO CALCIO Via Bevilacqua, 42/D - 25064 Gussago (BS) Tel-Fax: 0302774642 La sede è aperta a tutti il lunedì dalle ore 20.00 alle 22.00 e-mail: [email protected] www.gussagocalcio.it la quale è plurirecidivo) e di prendere provvedimenti, lo difende, definendo “un buffetto” quel gestaccio, minimizzando il grave fatto: calpestando il buonsenso ed in barba alla decenza, cerca di fare l’interesse della sua azienda. Il proprio interesse innanzitutto; e a scapito di tutto! E chissà quanto piacere proverebbe se i suoi colleghi avversari lo salutassero prendendolo… a buffetti… Per la cronaca, il tentativo di condizionare il giudice sportivo è fallito: Ibra ha scontato tre giornate di squalifica; nell’Italia degli inchini, stavolta…niente inchino! Poco prima del “buffetto” di Ibra, un altro poco edificante esempio: Conte, allenatore della Juventus, che lamentava a gran voce la mancata concessione di un calcio di rigore ben evidente, “dimenticando” che nella partita precedente non venne concesso un rigore altrettanto evidente alla squadra avversaria. Anche qui, non è difficile vedere un tentativo di condizionamento degli arbitri... Non ho nulla contro Juventus, Milan o altri club, ma di questi esempi ce ne sono a millanta… Trovo che questi atteggiamenti arroganti, da “padroni del vapore”, siano vergognosi, poco edificanti e screditanti di un calcio che è già così poco stimato nel mondo. Il risultato di tanta arroganza lo si è ben visto nella partita Milan-Juventus, dove oltre al calcio si è visto anche molto altro, compresi errori arbitrali da una parte e dall’altra; ma quando si tira la giacca da ambo le parti, quando si alza la voce per essere i più forti, può succedere che gli arbitri vadano in tilt e soprattutto che si arrivi al punto da non ammettere più l’errore dell’arbitro. Quella partita, con il suo “prima” e con il suo “dopo”, con i veleni sparsi e l’arroganza messa in mostra, è stato quanto di più diseducativo e squallido, potesse offrire il calcio; la punta di un iceberg che naviga verso l’equatore, il funerale del calcio-sport. Una vergogna! A proposito di vergogna: pare che taluni club (indovinate quali) abbiano posto il veto ad uno stage della Nazionale in preparazione dell’Europeo, per le loro “esigenze aziendali”: e poi ci lamentiamo se la Nazionale non è più di livello mondiale? Ci sorprendiamo se il nostro calcio è sempre più “maltrattato” dall’UEFA o dalla FIFA? Ma chi comanda il calcio italiano: la Federazione calcio o alcune aziende- società? È la fine del gioco del calcio, grazie a quei palloni sempre più gonfiati. E allora… Avete visto quando scendono in campo le squadre con i capitani che tengono per mano i bambini? Vi siete mai chiesti il senso di questa commedia? Quale sia il fine di questa farsa? Beh, se i bambini rappresentano la purezza, la gioia del gioco, la semplicità, la lealtà… che ci fanno in quell’ambiente? Perché sono così fuori posto? Evidentemente servono ai “padroni dell’industria pallonara”, protagonisti negativi degli episodi poc’anzi citati, per dare e darsi un contegno, per “pulirsi la faccia” proprio attraverso l’esposizione della purezza di quei bambini: e proprio a quei fanciulli date quegli esempi? Ma basta! Qualcuno li faccia smettere! Giù le mani dai bambini: lasciateli crescere con la gioia del gioco del calcio, con la loro naturale purezza e lealtà! Teneteli lontani da quegli ambienti! Non usate i bambini per dare, e per darvi, credibilità; cosa volete? State facendo di tutto per far disamorare la gente dal vostro calcio, e ci state riuscendo anche bene… Certi capitani dell’industria calciosono del tutto simili a certi capitani dell’industria italiana: il profitto innanzitutto, anche calpestando educazione e buon senso. Nessun rispetto e niente regole, per quelle, …si fanno al momento…quando servono ai più potenti: ma allora non si parla più di sport. E si abbia almeno il pudore di non usare i bambini! Che bello lo sport, il calcio dei dilettanti, dei settori giovanili, delle scuole calcio… n. 20 Marzo/Aprile 3 Le molteplici iniziative del Gussago Calcio Una Società in crescita Il Presidente della Società, Renato Verona, ci parla delle molteplici iniziative portate a termine grazie alle sinergie tra sport e cultura H a ben ragione il Presidente gussaghese Renato Verona di essere orgoglioso della Società che rappresenta; basta fare una sommaria valutazione sulle iniziative sportive, culturali e sociali che il club biancorosso riesce a mettere in cantiere. Già il fatto di riuscire a far giocare a calcio un numero di bambini e ragazzi (da 5 anni in su…) ben superiore a duecento, è già di per sé una bella storia, la Società va ben oltre l’aspetto puramente tecnico-sportivo, e si è attenti alla crescita sociale e morale dei ragazzi. Prendiamo ad esempio la splendida festa delle scuole calcio che andrà in scena al Primo Maggio, una manifestazione unica nel suo genere che porta al Comunale gussaghese la bellezza di 250 bambini: 16 squadre che passano l’intera giornata ad inseguire una palla, ad inseguire un sogno: quello di divertirsi col gioco più bello del mondo, senza che ci siano vinti e vincitori perché le partite non hanno risultato e la festa non ha classifiche. Solo la gioia di stare insieme e giocare, in una moltitudine di colori: i colori della primavera, quelli della pelle, quelli delle maglie, e con la stessa gioia stampata sul volto dei bambini. Non mancano serate a tema con i ragazzi (l’ultima quella del 20 marzo, riportata a pag. 8) per favorire la crescita del gruppo e cementare lo spirito di collaborazione e di amicizia, gli aspetti motivazionali… tutto questo senza mai considerare il risultato sportivo di una gara… E poi… il Giornale, momento di unione e confronto con le famiglie, ma più in generale con la gente; ecco, questo strumento, che ben riassume le iniziative della società, è una delle cose che più fanno inorgoglire Renato Verona; è lui stesso che ci snocciola, alla rinfusa, ma rendendo perfettamente l’idea del lavoro che la Società svolge, alcune iniziative: “ Diciamo che il calcio, inteso come risultato, è l’ultimo dei nostri pensieri; mi piace ricordare la Festa di S. Lucia, l’annuale gita con i bambini dei Pulcini ed Esordienti, la Festa delle Scuole calcio del Primo Maggio ma anche quella dell’otto dicembre, come la precedente ma in palestra…” Ma le iniziative non si fermano qui; prosegue Verona: ”Da qualche anno si è instaurata anche una bella collaborazione con le scuole di Gussago e, attraverso il Giornale organizziamo un concorso letterario per i bambini, molto apprezzato e seguito, e sempre col Giornale organizziamo alcune serate culturali…”. Tanta carne al fuoco come si può ben vedere e, prosegue Verona “tutte iniziative non di facciata, ma vere, palpabili, partecipate ed anche apprezzate…”. Da non dimenticare anche l’aspetto solidale che la Società cura con attenzione collaborando con la onlus Cesar, organizzazione fondata dal compianto Vescovo Cesare Mazzolari, che opera nel Sud-Sudan; questa avventura nacque nel 2005, quando, proprio Verona, venne delegato dall’allora Sindaco Bruno Marchina a recarsi ad Aliap per dare vita al gemellaggio. Da allora si sono fatte davvero tante cose per quel popolo martoriato: costruzione di pozzi, di scuole, invio di mezzi di utilità, un trattore… corsi per maestri e corsi di vita familiare per le donne… per arrivare ad un indispensabile dispensario di medicinali… Tutto questo è stato reso fattibile dalla tanta generosità di molte persone; il Gussago Calcio, aderendo con convinzione, ha contribuito sia dal punto di vista economico sia con l’invio di vestiario in genere; la cosa bella è che, proprio tramite Renato Verona, membro del direttivo dell’Associazione Cesar, è stato verificato il buon esito degli aiuti. Di idee da sviluppare ce ne sono tante, si può fare ancora molto…; certo è che per organizzare le tante manifestazioni non bastano la passione, la volontà la convinzione… ed in momenti di crisi economica come questi, dove le attività produttive hanno difficoltà a supportare le società sportive, diventa sempre più difficile… Forse si sta dimenticando la grande valenza sociale delle società sportive che meriterebbero più rispetto ed aiuto dalle istituzioni e, perché no, dai cittadini. a.f. di Adriano Franzoni Ebbene sì: l’Italia non si candiderà per ospitare i Giochi Olimpici del 2020, allungando così la lista dei grandi eventi sportivi che il nostro Paese non organizzerà. Immagino che le ragioni siano tante, più o meno valide, più o meno discutibili; suppongo che la grave crisi economica che attanaglia l’italico stivale sia il motivo principale di questa rinuncia. Francamente, la cosa che più preoccupa, al di là delle tante cause, è l’incapacità cronica dell’Italia di far fronte a questi eventi: le opere da realizzare da noi hanno sempre costi tre-quattro volte superiori a quelli di altri Paesi, costi che poi, come sempre, vanno a gravare sulle spalle di chi lavora. Perché mai dovremmo farci carico di organizzare un’Olimpiade, se non siamo capaci di trasformare le opportunità in lavoro, l’evento in vantaggio economico non per tutti, ma solo per quella che oggi si usa chiamare “la casta”? E per fortuna la decisione è toccata a Mario Monti, discutibile per tanti altri aspetti, ma ineccepibile sul discorso Olimpiadi: ha visto giusto “il professore”: …se la decisione fosse toccata “al bidello”…si sarebbero alzati i calici dei soliti noti, quegli stessi che hanno brindato al terremoto dell’Aquila. Almeno questa volta… grazie professore! Il Giornale del Gussago Calcio 4 La gita al mare a Ceriale con Pulcini ed Esordienti Tre giorni da vivere intensamente Alcune notizie su Ceriale Il comune è situato sulla Riviera di Ponente, all’estremità orientale della piana di Albenga, alle pendici del monte Croce (541 m). Da vedere: la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e Sant’Eugenio. All’interno sono conservati un pregiato crocifisso del XVI secolo e numerose pale databili tra il XVI e il XVII secolo; la Chiesa di Peagna, attigua al cimitero, è fiancheggiata da un campanile costruito in stile barocco e al suo interno sono conservati affreschi del Quattrocento e del Cinquecento. Dall’1 al 3 giugno 2012 il Consiglio Direttivo del Gussago Calcio ha organizzato una trasferta riservata ai nostri bambini-atleti delle Categorie Pulcini ed Esordienti (anni 2002-2001-2000-1999), con la disponibilità di 45 posti. Meta della gita sarà Ceriale, sulla Costa Ligure, in provincia di Savona: oltre che giornate dedicate al divertimento, sono previsti incontri di calcio con altre formazioni locali di pari categoria. Anche quest’anno i giorni sono tre, si parte venerdì 1° giugno con orario che verrà comunicato successivamente, e ritorno domenica 3 giugno in serata. La spesa d’iscrizione comprende: trasporto in pullman, vitto, alloggio ed eventuali altre spese, come negli anni passati. La partecipazione è riservata ai bambini, ai tecnici e dirigenti accompagnatori. I dirigenti delle categorie interessate sono a disposizione per le iscrizioni e le informazioni. La 7a Festa delle scuole calcio Trofeo DPE alla memoria di G. Biligotti Martedì 1 maggio 2012 siete tutti invitati al centro sportivo “Carlo Corcione” di Gussago per trascorrere insieme una giornata indimenticabile dedicata alla “7a Festa Primi Calci - Trofeo DPE”. La manifestazione calcistica è riservata alla categoria “Primi calci”. Le squadre saranno formate da 5 giocatori come da regolamento F.I.G.C. settore scolastico. La manifestazione si svolgerà nell’arco dell’intera giornata e giocatori e ospiti potranno pranzare nello stand messo a disposizione dal gruppo Alpini di Gussago. Tra le squadre ospiti: Uso Giov. Urago Mella - Ac Passirano - Ac Lumezzane - Asd Navecortine - Uso Oratorio S. Michele - Sporting FleroCsc Villa Carcina - Castegnato Folzano - S. Andrea - Gussago - La Sportiva - Orat. Sale - BettinzoliBotticino. n. 20 Marzo-Aprile 5 Gussago Calcio e Cesar Onlus: alcune notizie Sud Sudan tra sogno e realtà Da luglio del 2011 il Nord ed il Sud del Sudan sono ufficialmente separati, ma per storia e geografia continueranno a lungo ad essere legati l’uno all’altro. Inoltre alcune clausole dell’Accordo globale di pace del gennaio 2005 sono rimaste irrisolte: il destino che avranno gli stati di confine, nei quali durante gli ultimi mesi si sono succeduti scontri e genocidi; lo status giuridico dei sud-sudanesi che vivono nel Nord; infine gli accordi sulla spartizione delle risorse petrolifere sono ancora da definire. Nel febbraio di quest’anno, Sud Sudan e Sudan hanno annunciato di aver schierato le rispettive truppe lungo il comune confine. La tensione si è acuita dopo che Juba ha deciso di bloccare le sue esportazioni di petrolio attraverso il territorio del Sudan, come ritorsione alla confisca da parte delle autorità di Khartoum di un carico di greggio sudsudanese, ritenuta una forma di risarcimento di tasse doganali non pagate. Il 10 febbraio nel corso dei negoziati in corso ad Addis Abeba i governi di Juba e Khartoum hanno comunque firmato un patto di non aggressione, ma sia El-Bashir (Presidente del Sudan) che Salva Kiir (suo omologo del Sud Sudan) continuano a dirsi pronti allo scontro militare. Di questi giorni è la denuncia dell’associazione “Medici senza frontiere” della situazione critica di circa 80 mila profughi che si sono trasferiti dal Nord al Sud: ora si trovano in un territorio arido ma nel giro di poche settimane, con l’avvento del periodo delle piogge, questa zona sarà impossibile da raggiungere. Oltre che tra i due Stati, vi sono scontri anche all’interno del nuovo Stato fra le varie etnie: il rientro di molti profughi dal Nord (ma anche dagli Stati Uniti e dal Canada) e le iniezioni di fondi, aiuti esteri e investimenti in un’economia di sussistenza hanno da un lato arricchito alcuni e dall’altro aumentato in modo eccessivo i prezzi dei beni primari, compresi quelli del bestiame, elemento vitale di molti gruppi nomadi del Sud. Forte è anche il senso di esclusione da parte di alcune etnie rispetto alle decisioni del governo di Juba che hanno portato scontri in cui sono stati distrutti villaggi e si sono stimate parecchie centinaia di vittime. Speriamo che almeno l’arresto “mediatico” di un certo G.C., noto attore americano, possa scuotere qualche coscienza. Nel frattempo, insieme a tante altre associazioni, Cesar Onlus (che ora si è trasformata in Fondazione Monsignor Cesare Mazzolari Onlus, in memoria del Vescovo) continua il suo impegno Nasce “CESAR Fondazione Mons. Cesare Mazzolari Onlus” L’idea è nata dopo la scomparsa di Mons. Mazzolari. Le centinaia di messaggi aricordo del Vescovo arrivati in Associazione da ogni parte del mondo e da ogni tipo di persona e istituzione (governativa, civile, religiosa, universitaria, di cooperazione, ecc.), ci ricordano che, oltre a noi, la figura e l’opera di Padre Cesare sono entrate nei cuori di tantissime persone. Dopo una serie di incontri preparatori, gli organi di governo dell’Associazione hanno prima proposto e poi realizzato la trasformazione di CESAR Onlus in Fondazione scegliendo una nuova denominazione: “CESAR - Fondazione Mons. Cesare Mazzolari Onlus” Oltre alle attività tipiche statutarie (cooperazione, sensibilizzazione e coordinamento) sono state introdotte quelle del ricordo della figura e delle opere di Mons. Cesare Mazzolari e l’impegno a operare in continuità con il lavoro iniziato dal nostro Vescovo realizzando tutti quei progetti che sempre ha condiviso con noi durante le sue visite in Italia. La Fondazione è stata formalmente costituita in data 27 dicembre 2011. La Fondazione vuole essere una istituzione partecipativa e per tale ragione oltre all’assemblea dei fondatori è stato costituito anche un organo dei fondatori ad honorem, composto da persone che hanno voluto condividere un pezzo di strada con Mons. Cesare Mazzolari realizzando importanti opere per il Sud Sudan e per la Diocesi di Rumbek. (Nella foto: l’intervento di Renato Verona durante la riunione del gruppo Cesar) nella diocesi di Rumbek e nei prossimi mesi, terminata la prima parte della scuola di Cuibet, inizieranno i primi corsi di studio per la formazione degli insegnanti. La diocesi di Rumbek attualmente è ancora senza un Pastore, le difficoltà per gestire questa grande diocesi sono parecchie e la fondazione non sta facendo mancare il suo apporto continuando a sostenere le varie attività messe in atto da Mons. Cesare. La comunità gussaghese continua a garantire anche per l’anno 2012 il supporto al progetto “Sostegno all’educazione primaria nella missione di Aliap”. Quest’anno la richiesta di aiuto era per l’acquisto di 70 postazioni (banchi e sedie) da tre persone ed un contributo per il sostentamento del personale scolastico. Come Comitato per il gemellaggio continueremo a mantenere i contatti tra la nostra comunità e la comunità di Aliap. In questo momento stiamo organizzando un incontro aperto a tutta la comunità in cui inviteremo un giornalista per farci raccontare dal vivo la realtà del Sud Sudan e quali prospettive aspettano questo Stato. Facciamo nostre alcune parole dell’ultima e-mail di Mons. Mazzolari: “ Non chiudete né la vostra mano, né mente o cuore al popolo nascente e sfidato del Sud Sudan. Assieme possiamo sviluppare il Paese e la vita del nostro villaggio globale con l’Italia e l’Africa in stretta di mano.” Per il Comitato del Gemellaggio Sergio Zorzi Il Giornale del Gussago Calcio 6 Dare la possibilità a tutti i bambini di migliorare dal punto di vista calcistico L’importanza degli allenamenti di Paolo Beltrami Finalmente dopo la lunga pausa invernale è ripresa l’attività sportiva a metà febbraio, e come a settembre la voglia, l’entusiasmo e la passione sono molto forti. Nonostante nel periodo precedente la ripresa degli allenamenti l’inverno si sia presentato con un’ondata persistente di freddo, neve e ancora freddo, tutti i piccoli calciatori del Gussago Calcio sono ritornati puntualmente al campo sportivo nel giorno della ripresa degli allenamenti. E come tutte le squadre del settore giovanile e della scuola calcio, anche il gruppo dei pulcini dell’anno 2003, che seguo con Andrea Enriotti e Davide Gregorelli, ha ricominciato l’attività in vista della seconda parte della stagione. Nei primissimi allenamenti le presenze rasentavano le 20 unità, un po’ ridotte se si considera che già prima dell’interruzione invernale il gruppo era composto da ben 32 elementi. Ma già dalla seconda settimana di allenamenti siamo tornati ad avere l’usuale numero di bambini, ai quali si sono aggiunti nelle settimane successive altri cinque giocatori. L’obiettivo rimane costantemente il medesimo che ci siamo preposti ad inizio stagione, ovvero quello di far crescere e migliorare tutti i componenti di questo gruppo. La crescita che vogliamo è da considerarsi principalmente dal punto di vista disciplinare, di rispetto verso compagni, avversari e regole, sia di gioco che di comportamento. Allo stesso tempo lavoriamo cercando di proporre esercitazioni, giochi, allenamenti che diano ad ogni bambino la possibilità di migliorare dal punto di vista calcistico. Dopo l’esperienza della partecipazione al campionato ANSPI cat. Micro dell’anno scorso, quest’anno si è deciso di prendere parte al campionato pulcini della FIGC, iscrivendo tre squadre. La scelta è stata fatta per dare a tutti la possibilità di giocare delle partite. Nel periodo autunnale è capitato in qualche occasione di fare fatica a raggiungere il numero minimo di giocatori. Ciò a causa dei più svariati motivi dovuti a malanni stagionali, impegni extracalcistici o per “motivi di età” (molti non avevano ancora com- piuto l’ottavo anno richiesto dai regolamenti FIGC); ora fortunatamente abbiamo la possibilità di coinvolgere quasi tutti i componenti della squadra in quanto risultano tesserati 33 bambini. Quanto all’organizzazione delle squadre del campionato abbiamo evitato di strutturare fin dal principio le tre squadre dei tre differenti gironi, come tre gruppi ben distinti e sempre uguali. Ogni sabato pertanto abbiamo variato sempre la composizione delle squadre. Questa scelta è stata compiuta con l’intento preciso di dare ai bambini la possibilità di condividere l’esperienza delle partite con il maggior numero di compagni di squadra, e non con quelli che potevano diventare “i soliti 5 o 6 elementi”. Questa scelta credo sia utile per impostare una base di compattezza e coesione di un gruppo che negli anni futuri dovrà compiere l’intera trafila del settore giovanile fino, ci auguriamo tutti, alla prima squadra; infatti non bisogna perdere di vista che, pur avviandoci verso il finale di questa stagione, il percorso non è affatto finito, anzi proprio in considerazione di tutta la strada da compiere nel settore giovanile, si può dire che i nostri piccoli calciatori del 2003 sono praticamente ancora all’inizio. In ogni caso, essendo ora vicini al termine di questa annata, viene naturale fare anche delle considerazioni circa l’andamento ed i risultati che si stanno conseguendo. Quando si parla di risultati diviene spesso automatico chiedersi o sentirsi chiedere “avete vinto? avete perso?”, ma proprio perché non bisogna dimenticare che si parla di bambini di 8-9 anni, considero di importanza secondaria i risultati strettamente legati agli esiti delle partite. Certo, può fare sempre piacere vincere una partita sul campo, ma in virtù degli obiettivi che ci siamo dati per quest’anno ritengo molto più importante invece il risultato dovuto all’impegno, alla presenza ed alla costanza della maggior parte dei bambini, che li può portare a piccoli o grandi miglioramenti. Ora non ci resta che continuare ad impegnarci tutti, sia noi allenatori che tutti i bambini, per l’ultima parte della stagione, dove ci aspettano gli allenamenti, le ultime partite di campionato ed i tornei. Naturalmente con la stessa voglia, entusiasmo e passione. CALENDARIO PULCINI a 5 (8 anni) g. A 14-04- 12 Rudianese - Gussago 21-04- 12 Gussago - Futura Calcio 28-04- 12 Gussago - Cellatica 5 - 05- 12 Erbusco - Gussago PULCINI a 5( 8 anni) g. B 14-04-12 Gussago - Padernese 21-04-12 Gussago - Trenzanese 05-05- 12 Pontogliese - Gussago PULCINI a 5 (8 anni) g. F 14-04-12 S. Lumezzane - Gussago 21-04-12 Gussago - S. Andrea 28-04-12 Castelmella - Gussago 05-05-12 Gussago - Navecortine PULCINI a 6 (9 anni) g.A 14-04-12 riposo 21-4 - 12 Futura Breno - Gussago 28-04 -12 Gussago - Futura Calcio 05-05 - 12 Futura Calcio B - Gussago PULCINI a 6 (9 anni) g.C 14-04-12 Navecortine - Gussago 21-04 - 12 Gussago - Brescia spa 28-04 -12 Cellatica- Gussago 05-05 - 12 Gussago - Rigamonti PULCINI a 7 (10 anni) g.D 14-04-12 Gussago - Saretino Paolo VI c.s. 21-04-12 San Bartolomeo - Gussago PULCINI a 7 (10 anni) g.G 14-04-12 Sporting Flero - Gussago 21-04-12 Gussago - Urago Mella 28-04-12 Padernese - Gussago 05-05-12 Gussago - Ospitaletto 2000 n. 20 Marzo/Aprile I due Mister degli Esordienti si confrontano Prestazioni in crescita di Hillary Kobia Ngaine Continua la crescita costante delle due squadre Esordienti con evidenti segnali confortanti sia dal punto di vista tecnico che umano. I due mister Giampaolo Torchio e Giacomo Galesi – rispettivamente alla guida dei ragazzi classe 1999 e 2000 – concordavano nell’affermare che il salto di qualità dei ragazzi rispetto al girone d’andata è evidente e promette bene per il futuro. Il mister Torchio ha parole di elogio per i suoi ragazzi che “rispetto a tre o quattro mesi fa quando i ragazzi, nonostante gli ottimi risultati, tendevano a giocare individualmente, si è vista una notevole crescita in termini di coesione di squadra e posso finalmente dire che vedo un gruppo di ragazzi che cominciano a ragionare come un insieme e non posso che esserne felice poiché il calcio è un gioco collettivo dove le individualità - seppur di elevata statura e senza snaturare le qualità dei singoli - devono lasciare spazio al collettivo”. Confortato dai risultati, il mister ha proseguito nella sua analisi di questo spicchio di campionato: “anche se a questi livelli i risultati lasciano il tempo che trovano, devo dire che l’entusiasmo figlio dalle nostre prestazioni ha giocato un ruolo importante nella mentalità dei ragazzi che ora scendono in campo molto più convinti dei propri mezzi e senza timori reverenziali”. “Oltre all’entusiasmo e la crescita mentale della squadra – ha aggiunto il mister – e sono particolarmente soddisfatto dalla disponibilità all’ascolto e messa in pratica dei suggerimenti dei ragazzi”. Infine il tecnico non ha lesinato un rimprovero bonario per i suoi ragazzi: “nello sport, cosi come in tutti i campi che ci si ritrova ad operare, non bisogna mai sentirsi superiori o più bravi degli altri e nel momento in cui si notano altri apparentemente meno bravi di se, bisognerebbe prendersi sempre l’onere di aiutarli a crescere anziché farglielo pesare come si fra tra fratelli maggiori e minori visto che nessuno è bravo a fare tutto e prima o poi ci si trova nella condizione di essere meno dotati in un campo e a tutti piacerebbe essere aiutati anziché rimproverati per le nostre inattitudine”. Anche il mister Giacomo Galesi è particolarmente contento della crescita dei suoi ragazzi: “rispetEsordienti 1999: Antonelli Francesco , Belzani Luca, to a qualche mese fa abbia- Colosio Michael, Es Sadiki Reda, Fani Amara, Franmo fatto passi avanti da gi- chi Stefano, Gatta Bishal, Gelmini Nicholas, Gerri gante e devo dire con molto Pietro, Martello Andrea, Micheli Damiano, Mor Serlini Andrea, Sycaj Claudio, Terranova piacere che ce la stiamo ca- Matteo, Nicolas, Zucca Cristian vando benissimo nonostan- Esordienti 2000: Arici Leonardo, Baresi Marco, Bite continuiamo a pagare la gardi Nicolò, Blesio Andrea, Crincoli Marco, Gafdifferenza di età rispetto furini Mattia, Greotti Danilo, Khaliss Morad, Komorani Engel, Lancini Nicolò, Mignocchi Gabriele, alla maggior parte degli av- Mondini Marco, Ndiaye Ibrahima, Pansi Daniele, versari. Le nostre prestazio- Pegoraro Nicola, Piacentini Samuel, Raducan Denni sono migliorate, le scon- nis Marcello, Ravarini Luca, Squassina William, SyAlessio, Tabladini Matteo, Tameni Luca, Uberti fitte sono decisamente più caj Riccardo marginali e soprattutto siamo migliorati oltre le più tati sono sempre una conseguenza rosee aspettative dal punto di vi- dell’impegno con cui si affrontano sta mentale e impegno agnostico. le sfide”. “Tuttavia c’è grande marLaddove prima eravamo arrende- gine di miglioramento – ha prosevoli ora siamo molto più combatti- guito il mister – dal momento che vi, se prima eravamo spesso distrat- come potenziale credo che abbiamo ti ora entriamo più convinti e lo sco- poco da invidiare ad altri e dunque ramento per i risultati mancati ora dobbiamo solo limare qualche diha lasciato posto alla voglia di ri- fetto come ad esempio cali di tenalzarsi dopo ogni caduta più de- sione che rovinano alcune prestacisi che mai a rifarci alla prossima zioni e soprattutto imparare ad avepartita”. Dal punto di vista discipli- re fiducia reciproca senza bollare un nare il mister ha voluto sottolinea- compagno come più o meno bravo re “l’impegno costante di tutti i ra- crescendo insieme senza perdere di gazzi sia come frequenza di allena- vista il nostro obbiettivo principamento che l’impegno generale ben le che è crescere divertendosi e non consci del fatto che non tutti possia- possiamo divertirci in un gruppo se mo giocare sempre e qualche volta tutti non sono felici di stare all’inqualche d’uno deve giocare meno terno del gruppo con le loro qualità ma sempre pronti a dare il proprio e difetti”. “Tutti abbiamo qualcosa contributo ogni qualvolta che si en- da imparare dagli altri e il resto vertra in campo, le prestazioni e risul- rà da sé” ha concluso il mister. Il Giornale del Gussago Calcio 8 In un’annata di scandali che hanno “sgonfiato” il pallone Rivedere il significato educativo del calcio è di rigore Cosa insegnamo davvero ai nostri ragazzi? Siamo consci della responsabilità educativa che ci attribuiamo? Sappiamo che il tempo di un allenamento, di una partita è per loro, ma anche per noi, un tempo di vita? di Nicola Mazzini “Quando ti metterai in viaggio per Itaca augurati che la strada sia lunga, fertile in avventure ed esperienze, fa, che il viaggio duri a lungo e che tu possa mettere piede in patria ricco dei tesori accumulati per strada”. La vela si gonfia, superata la boa del girone di andata i nostri ragazzi sono più motivati, sono più squadra, si iniziano a raccogliere i frutti dell’impegno che tutti abbiamo profuso in questo viaggio. Tra i vari schemi dal 4-4-2 al 4-4-3 fino all’albero di natale 4-3-2-1 l’impegno è in crescita costante. In una delle tappe ci siamo fermati a guardare il Film “Miracle”, se avete tempo guardatelo anche voi, è un tuffo nelle Olimpiadi invernali del 1980, e i messaggi che i nostri calciatori hanno ricevuto ed esplicitato sono: Abbandonare individualismi - Se siamo una squadra da squadra dobbiamo comportarci - Non mollare mai porta i suoi risultati - Mi porto a casa un messaggio che può essere utile per la vita ossia il gioco di squadra e il credere in sé stessi Credere nelle nostre capacità - Un gruppo unito può fare tante cose - L’impegno alla lunga paga - L’importanza di credere nella squadra - Gli acciacchi non ci fermano Questo clima positivo che si respira nella stiva, il nostro spogliatoio, ha caratterizzato le prime partite del ritorno e sull’onda di questo entusiasmo ci siamo addentrati in un’altra avventura formativa tesa a fortificare le nostre doti. “Arrivati alla reggia di Alcino ci fermammo ad ammirare i due cani d’oro che stavan alla guardia dell’entrata, poi stupiti entrammo tra bronzee pareti e stanze adorne di numerosi seggi dove spesso sedevano a consiglio i principi feaci” Il vento ci ha portato al teatro del Dott. L’odissea dei Giovanissimi continua in una stagione non solo di calcio. Eroe e avventuriero, preda e predatore, naufrago di isola in isola Ulisse è Nessuno e tuttavia ognuno di noi. Nei lunghi anni che percorre il mare insegue se stesso alla ricerca del senso della vita Luigi Dotti, psicologo esperto in processi formativi educativi dei ragazzi, incuriositi da questo nuovo allenamento e da questa nuova persona, tramite il nostro capitano l’abbiamo omaggiato dei simboli della nostra squadra e del nostro viaggio: lo zainetto porta indumenti e desideri, la palla tonda come il mondo scoperto al dì là delle colonne di Gibilterra, il nostro gagliardetto che sventola sulla nostra nave, il cappello per proteggersi dal sole del mare, il nostro giornale come mappa di bordo e la tenuta da allenatore perché Lui in questo tratto di mare sarà il nostro Mister il nostro Ulisse. Tra luci soffuse e il canto delle sirene ci siamo stretti e legati insieme per conoscerci di più, per conoscere noi stessi attraverso gli altri. Pian piano ci siamo scaldati e le nostre emozioni sono uscite piacevolmente e in modo spontaneo. Ulisse ci ha guidato con autorevolezza tra le nostre paure e tra i nostri desideri. Le nostre paure “…nella caverna del ciclope… volevo ancora dire qualcosa, ma il mostruoso gigante si avventò su due dei miei compagni, li prese per i piedi sbattendoli a terra…”. La paura principale esplicitata dai nostri marinai/calciatori è che un compagno in una azione di gioco si faccia male in modo serio. Abbiamo così messo in scena sul ponte a prua, il palco del teatro dove recitavamo, la scena temuta e abbiamo condiviso le nostre emozioni: La sofferenza, il dolore per il compagno - L’impotenza di fronte ad alcune situazioni della vita - La rabbia - La solidarietà - La tristezza - Il sentirsi importante per gli altri - La condivisione - L’ascolto dell’altro - Il prendersi cura, il prendersi a cuore il compagno - L’aiuto incondizionato. Per un attimo la scena si è fermata e Ulisse ,il nostro regista, ci ha aiutato a riflettere sui nostri sentimenti, sentimenti che si possono provare in campo, sulla nave ma soprattutto nella vita di tutti i giorni. Non solo paure ma anche desideri. “…Cominciai a incoraggiarli. Dicevo come non dovessero far altro che ascoltare i miei consigli ed eseguire i miei ordini… Ricordavo come li avessi sempre salvati grazie alla mia perspicacia, alla mia intelligenza, alla mia precisione, al mio spirito di intraprendenza… Dovevano darmene atto e restare ai loro posti, a remare, a remare, sempre a remare…” Ecco così il desiderio di tutti: salvarsi a fine campionato, con una partita magistrale, all’ultima giornata e con una parata straordinaria del nostro portiere, il leader scelto da più mani nel sociogramma della squadra. E via con la scena messa in atto nel finale della nostra giornata formativa: la palla arriva sul palco, Francesco in tuffo l’afferra a mezz’aria, tra il battito forte del cuore in gola dei compagni, e lentamente cade a terra bloccandola. Il fischio dell’arbitro dice che la partita è finita, il risultato è a nostro favore e la salvezza raggiunta. Tutti si dirigono giù dal palco verso la panchina e sollevano il Mister verso il cielo, quel cielo in cui abbiamo imparato guardarci in faccia e a prenderci le nostre responsabilità. “Rianimato a stento, Ulisse si rivolse a Zeus e agli altri dei: Sommo Zeus e dignità tutte dell’Olimpo, allora ci siete davvero lassù. Ci siete e avete permesso che tornassi a casa dalla mia cara Penelope…” Con il nostro urlo “1 2 3 Gussago alè” salutavamo Gigi e nel buio tornavamo alle nostre amate case... “Itaca dolce Itaca”. n. 20 Marzo-Aprile 9 Nelle foto: sopra, Capitan Bignotti consegna il gagliardetto e alcuni indumenti della squadra al Dott. Dotti. Sotto, la squadra al completo durante l’incontro formativo Le ultime partite 03/03 Chiari - Gussago Calcio 2 - 1 - Gara in trasferta per i nostri Giovanissimi contro il Chiari, sconfitta di misura per 2 a 1. Sconfitta amara per i nostri giovanissimi a Chiari. Tuttavia i ragazzi di Crobeddu sono usciti dal campo a testa alta e con uno sguardo fiducioso verso il futuro data la bella gara disputata sia dal punto di vista agonistico che del gioco collettivo, a conferma di una maturità crescente e costante. I padroni di casa sono passati in vantaggio a metà del primo tempo su una disattenzione difensiva della retroguardia gussaghese. Colpiti immeritatamente, i nostri ragazzi hanno avuto un sussulto di orgoglio e hanno caricato a testa bassa, macinando gioco alla ricerca del pari che si rivelava un miraggio nella prima frazione. La ripresa ripartiva sulla falsariga del primo tempo con i gussaghesi a cercare ostinatamente di impattare la gara e i clarensi a contenere per ripartire con veloci cambiamenti di fronte. Il tanto agognato pareggio giungeva su un colpo di testa di Bignotti. Non appagati dal pari, l’undici di Crobeddu continuava a pigiare sull’acceleratore e trovava addirittura la rete del vantaggio annullato dal direttore di gara per un presunto fuorigioco. Dal possibile svantaggio, i clarensi passavano in vantaggio pochi minuti dopo. I gussaghesi tentavano invano di riequilibrare la gara. Tuttavia, nonostante la delusione per il risultato, Crobeddu e i suoi ragazzi possono guardare al futuro con fiducia vista l’evidente crescita costante. 10/03 Gussago Calcio - Castegnato 6- 3 Dopo due sconfitte immeritate, finalmente i giovanissimi del Mister Crobeddu si tolgono la soddisfazione di una vittoria confermando la crescita intravista nelle due gare precedenti. Una vittoria che ancora una volta conferma quanto sia bugiarda l’attuale posizione in classifica dei gussaghesi, che in questa occasione hanno anche colto la prima vittoria del girone di ritorno, considerando che prima della gara l’avversario di turno, il Folzano/Castegnato, aveva diciannove punti contro i quattro dei nostri. Quindici punti di differenza a favore degli ospiti che non sembrano affatto rispecchiare i reali valori in campo. Mattatore della gara il Capitan Bignotti, autore di una tripletta. I cinque minuti iniziali erano tutti di marca gussaghese con trame di gioco interessanti che hanno messo gli avversari alle corde collezionando una serie di tiri dalla bandierina senza tuttavia riuscire a sfondare e, come spesso succede nel calcio, quando non si concretizza il proprio gioco gli avversari Benaglia Francesco, Bianchetti Edoardo, Bignotmettono fuori il naso sfruttando ti Daniele, Dancelli Luca, Galesi Matteo, Ippoogni minima disattenzione. In quelito Giacinto Alessandro, Maianti Michele, Maista occasione non solo il Folzano/ Castegnato passava in vantaggio, fredi Federico, Mangano Francesco, Mangia ma addirittura metteva a segno due Gabriele, Mazzini Federico, Pelizzari Ezio, Peloreti. Un uno-due micidiale capace di si Matteo, Reboldi Matteo, Regola Samuel, Satli mettere al tappeto anche il più abile Mohamed, SoaveAndrea degli incassatori ma non i ragazzi di Crobeddu che non si perdevano va a non concedere spazi fino al 20’ quando d’animo continuando a caricare a testa bassa il portiere locale concedeva una punizione dal e trovando la rete che apriva la gara con Calimite su un retropassaggio errato di un compitan Bignotti. Un vero e proprio toccasana pagno. Sul punto di battuta si presentava caper i locali che raddoppiavano gli sforzi nel pitan Bignotti la cui bordata terrificante, dopo tentativo di impattare la sfida, esponendosi a uno schema eseguito alla perfezione, non laqualche rischio con gli avversari pronti a imsciava scampo al portiere locale inchiodato sul bastire ribaltamenti di gioco dando vita a una posto ad osservare la sfera insaccarsi alla sua partita scoppiettante. Il pari locale giungeva al sinistra. Nella ripresa il Gussago creava molte 30’ al termine di una cavalcata solitaria irreoccasioni per mettere i tre punti in saccoccia e, sistibile di Reboldi così da chiudere la prima come spesso accade nel calcio, quando si sbafrazione in perfetto equilibrio. Nella ripresa glia troppo sottoporta si paga dazio. E così, a il Castegnato cercava di ristabilire la propria quattro minuti oltre il tempo regolamentare, supremazia riuscendo a passare nuovamente l’undici locale riacciuffava un pari insperato in vantaggio nei minuti iniziali. Nonostante la all’ultimo respiro, complice una nostra ingedoccia fredda i gussaghesi non si perdevano nuità difensiva, sancendo un risultato immerid’animo continuando a costringere gli avvertato. Un risultato che va considerato nella giusari nella loro metà campo. Uno sforzo che sta dimensione e dal quale i ragazzi devono sembrava inutile, quando Francesco Benaglia imparare a mantenere la concentrazione per coglieva il palo dopo essere stato il più lesto tutta la partita che termina solo al triplice fiad avventarsi su una palla vagante in area. schio dell’arbitro. Tuttavia, il meritatissimo pari giungeva pochi 24/03 Gussago Calcio Orceana 0 - 3. minuti dopo con il solito capitan Bignotti. PasPartita sottotono per i nostri giocatori che savano pochi minuti e il Gussago metteva la non riescono a mantenere la concentrazione e freccia a sinistra con Federico Mazzini. Con gli l’intensità durante la partita, a questo aggiunavversari frastornati dalla reazione, i ragazzi giamo anche un pizzico di sfortuna. L’Orceadi Crobeddu ne approfittavano siglando altre na passa in vantaggio allo scadere del primo due goal chiudendo definitivamente i giochi tempo. Appena rientrati i nostri Giovanissimi con Bignotti e Reboldi. sfiorano il goal del pareggio. L’Orceana riparUn risultato emozionante e rotondo che rapte all’attacco e segna il secondo goal. Carichi presenta una fresca iniezione di fiducia dalla del vantaggio ottenuto, i giocatori avversari quale ripartire per le prossime gare, consci che premono sull’acceleratore e segnano ancora. I non si possa vincerle tutte, ma che si possa Giovanissimi del Gussago cercano di recupedire la nostra contro qualunque avversario a rare la partita, ma gli avversari sono bravi a patto di mantenere la stessa concentrazione e chiudere tutti gli spazi di gioco. agonismo. 17/03 Ospitaletto - Gussago Calcio1 - 1 Il Gussago non riesce a bissare il successo contro il Castegnato e subisce un pareggio beffardo allo scadere contro l’Ospitaletto, lasciando un retrogusto amaro tra i ragazzi di Crobeddu. Considerando il vantaggio iniziale, una prestazione globalmente in linea con le ultime prestazioni positive della squadra e le numerose occasioni non capitalizzate. Forti dell’ultimo risultato positivo, i nostri entravano in campo determinati ad ottenere un buon risultato a conferma del buon momento di forma. Esordivano fra i Giovanissimi due ragazzi provenienti dagli Esordienti che hanno così provato a respirare l’aria di una categoria superiore. I gussaghesi partivano con il piede pigiato sull’acceleratore, cercando di chiudere gli avversari nella propria area di rigore senza riuscire pienamente nell’intento, viste le poche occasioni create, con la difesa locale bra- CLASSIFICA - Girone A VALLECAMONICA50 AURORA TRAVAGLIATO 49 ADRENSE47 ORCEANA40 UNICA33 UNITAS COCCAGLIO 33 LEONESSA27 CHIARI24 CONCESIO CALCIO 21 CASTEGNATO FOLZANO 19 ORSA CORTEFRANCA 18 OSPITALETTO 200 15 GUSSAGO CALCIO 8 MONTORFANO ROVATO 0 Classifica aggiornata al 25/03/2012 Il Giornale del Gussago Calcio 10 CLASSIFICA - Girone A AURORA TRAVAGLIATO 51 OSPITALETTO 2000 43 CHIARI35 VALGOBBIAZANANO34 COLOGNE CALCIO 32 UNITAS COCCAGLIO 31 ORCEANA CALCIO 27 MONTORFANO ROVATO 24 GUSSAGO CALCIO 20 CASTELMELLA20 VALTROMPIA 2000 15 URAGO MELLA 11 GABIANO9 DELLESE 8 Classifica aggiornata al 25/03/2012 Le ultime partite (dai nostri giovani inviati Michele Zanini e Matteo Lumini) 11/03 Gussago Calcio - Castegnato 4- 0 Gli Allievi gussaghesi arrivavano esaltati da due ottimi risultati e volevano allungare la striscia dei risultati positivi, ma proprio sul più bello il Chiari li ha castigati. Nel primo tempo il Gussago è padrone della metà campo e gioca in avanti con un buon palleggio; anche se le occasioni da goal sono molte il Gussago non riesce mai a finalizzare, va molto vicino al goal con Bona e Lumini, però proprio mentre il Gussago preme viene castigato dall’arbitro che assegna un rigore al Chiari che segna. La prima frazione di gioco sull’1-0. Il Gussago entra un po’ più cattivo nel secondo tempo e cerca di fare la partita, l’occasione per ribaltare il risultato arriva poco dopo l’espulsione del difensore del Chiari ma Bracchi spara alto. Il Gussago qualche minuto dopo viene punito in contropiede e si trova sotto per 2-0. Poco dopo l’ennesimo giocatore del Chiari si fa cacciare dall’arbitro per fallo da ultimo uomo, gli ultimi dieci minuti il Gussago non c’è piu e cerca di andare a raggiungere un pareggio,che sarebbe il risultato piu giusto, quando il Chiari con un uno due micidiale sotterra il Gussago e porta il passivo a 4-0. 11/03 Cologne Gussago Calcio 0 - 2. Giornata uggiosa al centro sportivo Gian Mario Rugoni con la squadra ospite che dopo il pareggio interno di domenica scorsa con la seconda forza del campionato, oggi cerca il ricco bottino fondamentale per la corsa salvezza. Nel primo tempo il Gussago si rende offensivo parecchie volte, l’occasione piu ghiotta arriva al 20’ quando Bettenzana lancia tra le linee Lumini che secondo l’arbitro si trova in posi- zione di off-side. Al 30’ Bettenzana recupera un bel pallone sulla tre quarti avversaria e prova a beffare il portiere, ma il tiro si stampa sul montante. Qualche attimo dopo Zanini, dopo aver recuperato palla, lancia in profondità Lamberti che un po’ in ritardo viene tra- Aursulesei Dragos Andrei, Bettenzana Ivan, volto dal portiere avversario, Bona Francesco, Bona Severino, Bonometti Sil’arbitro indica il dischetto e mone, Bracchi Paolo, Bracchi Roberto, Buccio l’espulsione del portiere. Lam- Stefano, Cartella Stefano, Cominelli Francesco, berti lascerà il campo subito Dioni Michele, Diop El Hadji, Frassine Matteo, dopo per fare degli accerta- Lamberti Matteo, Lagrotteria Cosmo, Lumini menti in ospedale. Matteo, Martinuz Edoardo, Meriggi Giorgio, L’occasione è ghiotta per Reali Ragazzoli Mauro, Reali Andrea, Soldi Nicola, che dal dischetto segna e porta a 4 le sue marcature stagiona- Spada Andrea, Torchio Mauro, Zanini Michele li. Il secondo tempo inizia con la squadra di casa più cattiva e deter- finire Buccio si toglie ancora una volta minata, e proprio quando il Gussago la soddisfazione del goal segnando a si trovava in difficoltà al 15’ Lumini pochi passi dalla linea di porta e metcastiga in contropiede e segna il goal tendo il risultato sul definitivo 7-2. della vittoria che metta in sicurezza il 24/03 Orceana Gussago Calcio 0 - 1 Buona partita dei nostri giocatori, norisultato. nostante la pressione della forte Orce18/03 Gussago Calcio - Dellese 7 - 2 Dopo 10 minuti il Gussago è in van- ana i nostri ragazzi passano in vantagtaggio di due gol grazie alle marcatu- gio nel primo tempo con Bettenzana. re di Lumini e Bona. Al 20’ il Gussago Nel secondo tempo l’Orceana è brava a avanza nella trequarti avversaria e con bloccare le incursioni dei nostri Allievi: un paio di triangolazioni riesce a man- risultato fermo sull’1 a 0. dare Buccio al tiro che piazza a fil di palo e segna il momentaneo 3-0. Al 25’ del primo tempo arriva il quarto goal segnato da Lumini. Il primo brivido della partita per la squadra gussaghese avviene quando iil numero 11 della Dellese batte una punizione improvvisa che smarca a tu per tu con Dioni il 10 avversario, ma il numero 1 gussaghese rimane freddo e devia in angolo.Qualche minuto dopo il Gussago mette in ghiaccio la partita con il goal del 5-0 di Bona. Prima che l’arbitro fischi la fine del primo tempo la Dellese realizza due goal su due errori della difesa. Si va negli spogliatoi con il risultato di 5-2. La Dellese inizia il secondo tempo convinta di sistemare le cose ma il Gussago la sorprende in contropiede e con Lumini segna il goal del 6-2, Sul IL GIORNALE SI PUÒ TROVARE: presso la sede del Gussago Calcio Bibilioteca Comunale Comune di Gussago Elettropiù - Gussago presso alcuni bar ristoranti edicole e negozi di Gussago RISULTATI E PROSSIMO TURNO RITORNO 05/02/2012 Castelmella - Gussago Calcio 12/02/2012 Gussago Calcio - Unitas Coccaglio 19/02/2012 Aurora Travagliato - Gussago Calcio 26/02/2012 Gussago Calcio - Ospitaletto 2000 04/03/2012 Cologne Calcio - Gussago Calcio 11/03/2012 Gussago Calcio - Chiari 18/03/2012 Dellese - Gussago Calcio 25/03/2012 Orceana Calcio - Gussago Calcio 01/04/2012 Gussago Calcio - Montorfano Rovato 15/04/2012 Urago Mella - Gussago Calcio 22/04/2012 Gussago Calcio - Valgobbiazanano 25/04/2012 Valtrompia 2000 - Gussago Calcio 29/04/2012 Gussago Calcio - Gabiano 4-1 1-1 0-2 0-4 2-7 0-1 ...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI Have fun with English! Prosegue la rubrica tenuta da Multiligue “Have fun with English”. Troverete nuovi vocaboli da imparare e un gioco per mettervi subito alla prova. In linea con il contesto, il tema iniziale sarà il calcio. Il gioco si chiama “WORD SEARCH”. Buon divertimento!!! ISTRUZIONI PER IL GIOCO Tutte le parole in inglese della lista sono nascoste nello schema “Word search” e inserite in modo casuale. Le potete trovare scritte in linea retta ,orizzontalmente, verticalmente oppure in diagonale, in qualsiasi verso. A voi trovarle. Le soluzioni sono pubblicate sul sito: www.gussagocalcio.it alla sezione “Giornale” Centro Massaggi LAVORI UTILI: Autoriparazioni TRATTAMENTI ANCHE A DOMICILIO Elettrodomestici ...e non solo!! Elettropiù S.r.l. 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Vissuta dal 1593 al 1653, per la sua modernità e audacia sarebbe potuta vivere tranquillamente ai tempi nostri. Orfana di madre, morta di parto, e figlia di Orazio, visse nella bottega del padre dal quale imparò l’arte del disegno e della mescolanza dei colori. Sono gli anni in cui Caravaggio era comparso e scomparso nel giro di pochi decenni, riuscendo ugualmente a lasciare un segno importante che Artemisia seguì con impegno. La sua pittura, fatta di forti contrasti tra ombre e luci, ricorda molto il Maestro bergamasco, ma con l’aggiunta di un tocco tutto femminile. Nata a Roma, visse tra Na- poli, Firenze e Venezia, intervallata da un periodo londinese, dove riscosse sempre grande successo nei salotti del tempo. Grandi dolori e forti passioni caratterizzarono la sua vita privata; le sue vicende personali però non riuscirono a fermare la sua pittura, anzi, proprio queste vicissitudini servirono a far crescere in lei l’energia che si sprigionava dai suoi dipinti. Fu così apprezzata da lavorare alla corte dei Medici a Firenze e a quella di Carlo I a Londra. Volendo fare un paragone con la pittura di Cézanne, possiamo dire che fra i due artisti la maggior differenza (oltre che l’epoca e lo stile), è la motivazione che li porta a dipingere. Artemisia è una esecutrice, una pittrice su commissione, e questo nella mostra si può notare nelle opere quasi identiche, commissionatele da clienti diversi: lei vive di questo lavoro. Per Cézanne invece, la pittura è una ricerca continua, una lunga evoluzione iniziata con i primi disegni, fino ad arrivare alle grandi mostre a Parigi. Avere l’occasione di visitare mostre così diverse, ci dà la possibilità di poter paragonare artisti e periodi diversi tra loro, constatando come la pittura, nello scorrere dei secoli, abbia modificato il suo “perché” e l’utilizzo finale. Nel corso dei secoli la pittura non serve più solo per raccontare storie religiose o per celebrare grandi conquistatori, ma diventa anche puro piacere estetico, ed un mezzo per esprimere la propria personalità e ricerca interiore. IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO- [email protected] [email protected] -www.gussagocalcio.it www.gussagocalcio.it di Rinetta Faroni ...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI Come eravamo (Quarta parte) Regolamenti del passato (Secondo) È Gussago da scoprire • Storia, aneddoti e curiosità nata qualche curiosità, presso i più giovani, intorno agli argomenti del precedente articolo? Qualcuno si è chiesto delle ghiacciaie in tempi senza frigoriferi: dove erano, come erano, quante ce n’erano a Gussago? (due sicuramente…) O dei mulini: dove erano posizionati, come erano fatti, come funzionavano? E l’accenno al canale di scolo sulla pubblica via non ha fatto pensare ad inesistenti fognature, e portato ad interrogarsi su quando sono state realizzate qui da noi, o a terre non più tanto lontane dove la gente deve ancora fare i conti con rigagnoli nauseabondi, ratti ed altro di poco ameno? Ecco, se qualche ragazzo ha fatto o farà una piccola ricerca o indagine, potrebbe esser l’occasione per scriverne direttamente qui. Riprendo intanto quei regolamenti comunali del 1902 e mi soffermo sulle norme più stimolanti, quelle che suscitano dei perché e sollecitano risposte. Circa mercati, fiere o sagre, si dovevano occupare posti assegnati dall’autorità municipale e pagare una tassa; “è vietato in tali circostanze andar vagando con carrette, tavole, ceste impedienti la circolazione, al più è tollerata cassetta a cesta al braccio d’un solo”. Nelle fiere e mercati “a ricorrenza” si dovevano rispettare le norme circa vendite di commestibili, frutta, erbaggi, funghi, pesci. “Proibito sempre vender pesce barbio con le uova”. Così era pure vietata la vendita nel mercato di carni macellate, mentre le bestie da soma si potevano lasciar sul mercato solo per il tempo di carico e scarico, né si potevano legare a inferriate di finestre o porte di case, e i carri non dovevano ingombrare il mercato o la via. Erano vietati carri troppo larghi o di peso dannoso alle coperture “traversanti o fiancheggianti le vie comunali”, pena una multa e la riparazione dei danni. “Violare poi i monumenti è delitto previsto dal Codice penale art.424”. Tra i vari divieti circa la pubblica via, oltre a quello di mettere sedie, tavoli, banche fuori da caffè ed esercizi, era vietata la “momentanea occupazione con mastelli di merluzzo, fornelli per vivande, l’esecuzione di lavoro domestico o di qualsivoglia mestiere o spaccatura di legna”. “Vietato gettare sulle vie o sui tetti, di giorno o di notte, acque, immondizie, spazzature o lasciar gocciolare acqua nell’innaffiar fiori o altro”. Dopo avere ricordato di mantenere l’esterno delle case con “pulitezza”, si faceva divieto, nell’interno dell’abitato, “di far correre troppo le bestie, o di lasciarle incustodite, aggiogate o no, o affidarle a non idonei, o di condurle senza tenersele appresso”. Gli abitanti del capoluogo, e precisamente Piazza, Cantone e Meano, proprietari di case prospicienti le vie pubbliche, dovevano incanalare le acque fluenti dai tetti in tubi fino al suolo. Seguiva tutta una serie di norme circa le costruzioni o le riparazioni di edifici; in particolare, non si dovevano deviare corsi d’acqua dirigendoli all’interno di edifici; dovendo scaricare la neve dai tetti, si doveva avvisare l’autorità comunale e metter segnali per i passanti, rimuovendola dalla pubblica via entro dodici ore; e nella pubblica via era assolutamente proibito orinare, perché c’erano appositi “pubblici cippi orinari”. Vetture, velocipedi, automobili di notte dovevano dotarsi di apposito fanale e la loro conduzione doveva farsi solo da idonei. Dopo aver elencato tutto quanto poteva servire per prevenire gli incendi, in caso di tale malaugurata sciagura “gli abitanti o chiunque altro deve avvertire tanto le autorità che le guardie del fuoco, se ci sono; tutti gli idonei son tenuti ad accorrere possibilmente con secchi, gerle, e altro, onde adoperarsi ad estinzione od isolamento, sotto la direzione ed ordine dell’autorità locale; nessuno potrà impedir l’uso delle proprie vasche, cisterne, pozzi e simili e nemmeno dei propri utensili, né escludere da casa propria o dai suoi tetti gli estintori cogli attrezzi su richiesta dell’autorità, salvo riparamento dei danni a chi spetta; se l’incendio fosse di notte, non potranno ricusarsi di illuminare i luoghi indicati dall’autorità”. Se il Comune è provvisto di una pompa per gli incendi, anche i privati potranno servirsene dietro pagamento di una tariffa. E nelle pubbliche vie e piazze era proibito “giocare a palla, pallone, bocce, trottole, lanciare pietre, palle di neve o altro che può offendere”. Sempre in tema di ordine pubblico e di acqua, “spetta all’autorità municipale designare luoghi pubblici ove è permesso spruzzo, asciugamento biancheria o imbiancamento di tela; è severamente vietato lavare nei pubblici abbeveratoi”. Era poi proibito bagnarsi o nuotare nelle acque del territorio - che erano seriole, rogge, fossi, le piscine del passato contro le grandi calure - “fuori dei luoghi, stagioni e ore fissati dall’autorità, per la sicurezza della persona e i buoni costumi”. (continua) LAVORI UTILI: Il Fabbro IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO - [email protected] - www.gussagocalcio.it ...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI io Associazioni: Punto Missione Onlus e lidal Spaz So Punto Missione Onlus Sede legale: Via Castello 10, 25123 Brescia - Codice Fiscale: 03533010173 Sede operativa: Via Einaudi 1, 25050 Rodengo Saiano (BS) Contatti: Tel. 030 6811331 - Fax 030 6816630 [email protected] www.puntomissioneonlus.org Puoi effettuare una donazione a Punto Missione Onlus con la causale desiderata tramite: CONTO CORRENTE POSTALE n.16896656 ISBN Sul sentiero dei sogni Sul sentiero dei sogni un’iniziativa editoriale rivolta ai bambini BRUNELLA BALDI TestoSe im aut esti quiducit asperov itatempore, sequid moluptibus sin etuscia doluptati optaspi enessit rat. Um nossint lab ipsam rest iumque vel inciet vollamendis eaquid quae molecto que peditatem ape corunt aut evendes simporitiasi ut quiaerferum faccuptatum dit aut pa adita solestrum dis sus exerferiatio velles pel inctur, natas dentemp oriores derovit de poressedit, si optaquam, ulparum fugit velestior sum nobisto illes exernam num assincto tenda esteseq uametusam, ut idere porum in etur? presenta Sul sentiero dei sogni COSETTA ZANOTTI BRUNELLA BALDI COSETTA ZANOTTI L’Associazione Punto Missione Onlus è stata fondata a Brescia nel 1999, con lo scopo di contribuire a tutelare il valore assoluto della vita umana e il diritto di ogni uomo ad una esistenza accolta, libera e dignitosa. L’Associazione intende portare nelle situazioni di povertà concretamente incontrate la solidarietà fraterna attraverso progetti specificamente correlati ai bisogni. Punto Missione negli anni ha operato in diversi paesi del mondo promuovendo e sostenendo progetti di solidarietà: Madagascar, Burkina Faso, Libano, Lettonia, Romania, Colombia. Per raccontare la sua esperienza in terra di missione, l’Associazione propone un’albo illustrato, adatto a grandi e piccoli lettori, nel quale sono raccolte sei leggende della tradizione popolare dal mondo. La vendita del libro contribuirà a sostenere le opere di Punto Missione. Racconti popolari da LETTONIA - ROMANIA LIBANO - COLOMBIA Testi di Cosetta Zanotti Illustrato da Brunella Baldi CONTO CORRENTE BANCARIO • BANCA ETICA Fil. Brescia IBAN: IT89 Q050 1811 2000 0000 0107 161 BIC/SWIST CCRTIT2184C Per prenotazioni: 030 6811331 [email protected] Le Cantorie è lieta di presentarvi il nuovo ARMONIA “BRUT” Le Cantorie, Azienda Vinicola impegnata nella vinificazione di Franciacorta di grande qualità, propone il suo Brut di immediata comprensione, così da fare accostare il suo attento auditorio a inedite armonie di sensazioni. Questo Franciacorta è ottenuto con metodo classico da selezionatissime uve Chardonnay (80%) e Pinot Nero (20%), affinato sui propri lieviti in bottiglia per un minimo di 30 mesi, raccoglie in sé tutte le caratteristiche del territorio. Il risultato è un prodotto complesso e allo stesso tempo fragrante, con un finissimo perlage e profumi fruttati fini, eleganti e raffinati al palato. Bollicine ottimo come aperitivo capace anche di accompagnare in modo eccellente l’intero pasto - Servire a 6-9 °C UVAGGIO: Chardonnay 80%; Pinot Nero 20% PROVENIENZA UVE: Gussago Provincia di Brescia GRADAZIONE ALCOLICA: 13% vol VINIFICAZIONE: Il mosto viene ottenuto per pressatura soffice delle uve selezionate e successivamente viene raccolto in vasche d’acciaio, dove avviene la prima fermentazione alcolica controllata mediante basse temperature (15-16 °C) per esaltare i profumi e la finezza del vino. Trascorsi otto mesi dalla vendemmia viene preparata la Cuvée de Le Cantorie e imbottigliata, seguendo scrupolosamente il metodo classico della Franciacorta. LE CANTORIE Az. Agricola di Firmo Maria Via Castello di Casaglio, 25 - Gussago (BS) Tel. +39 030 2523723 [email protected] - www.lecantorie.com IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO - [email protected] - www.gussagocalcio.it di Cosetta Zanotti ...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI Fabrizio Silei UN PITONE NEL PALLONE edizioni Salani, euro 11,00 Età di lettura: dai 9 anni Federico è in quinta elementare, e sente che ormai sta crescendo e presto non sarà più un bambino. La sua vita scorre tranquilla, tra la scuola e gli allenamenti di calcio. Ma una mattina d’inizio anno scolastico la sua routine fatta di piccole gioie quotidiane viene interrotta dall’arrivo di un nuovo compagno di classe. Dragos, questo il suo nome, ha i capelli rossi, meravigliosi braccialetti colorati ed è un insuperabile portiere. Di colpo Federico non si sente più al centro dell’attenzione: gli amici di scuola, la maestra, perfino l’allenatore di calcio sembrano avere occhi solo per il nuovo arrivato. Ed ecco che accanto a Federico compare un pitone, che comincia a sibilargli nelle orecchie strategie sempre più elaborate per mettere fuori gioco il rivale. Fabrizio Silei, scrittore e artista esperto di comunicazione sociale, è una delle nuove voci della narrativa italiana. Annalisa Strada LA SCALA PER LA LUNA edizioni Nord Sud, euro 9,00 Età di lettura: dai 7 anni Il sogno più bello è come un seme: ha bisogno di cure e delle giuste risorse per crescere e dare i suoi frutti! Lo impareranno Leonardo e Sofia, i due fratellini protagonisti del racconto. Erano convinti che quella sarebbe stata una giornata come tante, ma quando all’improvviso spuntano il Folletto Seminasogni e la sua squadra di simpatici amici tutto cambia. È l’inizio di un’avventura nel mondo delle fiabe, alla scoperta del valore del risparmio come mezzo per raggiungere i propri sogni. Annalisa Strada, insegnante e scrittrice, è una delle penne più importanti del panorama editoriale italiano. Marisa Bonomi illustrazioni di Cristina Pietta, MARCO E ASHA VANNO IN OSPEDALE. PENSIERI DI BAMBINI SORDI (libro con DVD), edizioni Sinnos, euro 12,00. Età di lettura: dai 4 anni Spesso non si parla adeguatamente ai bambini di quello che succede a loro e alle loro famiglie perché si pensa siano troppo piccoli per capire. Anche i piccolissimi invece, pur non avendo la possibilità di esprimersi verbalmente, “sentono”, provano cioè sentimenti ed emozioni, cui dobbiamo prestare attenzione. Questo piccolo libro ci introduce al mondo interno del bambino, costruito nella relazione affettiva con gli adulti di riferimento: può essere letto da genitori e terapisti insieme ai piccoli, in modo da poter affrontare con loro il tema della disabilità, delle cure e del ricovero in ospedale. La pubblicazione è accompagnata da un DVD in Lingua dei Segni Italiana, in aiuto ai lettori non udenti. Marisa Bonomi, psicoterapeuta infantile, si occupa di problematiche affettive legate alla presenza di deficit uditivi in età evolutiva. È responsabile scientifica dell’associazione Mons. G. Marcoli. Per i grandi Mangiastorie Gianrico Carofiglio LA MANOMISSIONE DELLE PAROLE edizioni Rizzoli euro 13,00 Oggi, afferma Carofiglio, alcune parole sono state stravolte, consumate e spesso svuotate del loro significato. Le parole servono a comunicare e raccontare storie. Ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà. Quando se ne fa un uso sciatto e inconsapevole o se ne manipolano deliberatamente i significati, l’effetto è il logoramento e la perdita di senso che le rende, alla fine, dei “bozzoli inutili”. Gianrico Carofiglio, ex magistrato, dopo numerose pubblicazioni giuridiche e di settore ha esordito con enorme successo nel 2002 nella narrativa co. Infatti, sta raccogliendo raggi di sole, colori e parole e saranno proprio questi preziosi cibi per la mente a salvare i topolini dal rigido, lungo inverno. Leo Lionni, scrittore, scultore, pittore, nasce ad Amsterdam nel 1910. Lavora nella pubblicità e approda quasi per caso ai libri per bambini. Muore nel 1999. Leo Lionni FEDERICO edizioni Babalibri, euro 12,00 Età di lettura: dai 4 anni Federico è un topolino particolare: mentre i suoi compagni raccolgono il cibo per l’inverno lui sembra perdersi dietro alla pigrizia. “Federico, perché non lavori?” chiedono gli altri topolini. “Ma io sto lavorando!” risponde Federi- http://mangiastorie.wordpress.com/ IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO - [email protected] - www.gussagocalcio.it ...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI di Roberto Ricci Risotto... e tortino L’angolo della cucina • a cura del CFP Canossa RISOTTO CON ZUCCA GAMBERI E ROSMARINO Ingredienti: 400 gr. polpa di zucca 300 gr. gamberi sgusciati 1 spicchio d’aglio 1 scalogno tritato brandy, brodo vegetale e vino bianco 800 gr. riso 50 gr. burro erba cipollina, basilico rosmarino Procedimento: Tagliare la zucca a cubetti e rosolarla in un tegame con poco burro e scalogno tritato, far cuocere per 20 minuti aggiungendo poco brodo, a cottura ultimata frullare la zucca regolandola di sale. A parte pulire i gamberi, tagliarli a metà, rosolarli in olio d’oliva, flambarli con il brandy e insaporirli con erba cipollina e basilico a julienne. A metà cottura del risotto incorporare la zucca e i gamberetti. Alla fine mantecare il risotto con poco burro rosmarino ed un cucchiaio di mascarpone. TORTINO DI PASTA ALLA RICOTTA CON CRESCENZA E MELE STUFATE Ingredienti: per la pasta: 120 gr. burro a temperatura ambiente, 120 gr. ricotta, 120 gr. farina 00, 1 tuorlo, 1 cuc- chiaino panna fresca, ½ cucchiaino sale. Per il ripieno: 200 gr. patate affettate, 300 gr. formaggio (CRESCENZA), 200 gr. porri, 1 cucchiaio burro, 1 rametto di timo, 200 gr. mele in 8 spicchi, sale, pepe. Procedimento: amalgamare burro, ricotta, farina e sale fino ad ottenere un composto liscio. Avvolgerlo in una pellicola e far riposare per una notte. Stendere poi un rettangolo di pasta dell’altezza di ½ cm., ripiegare 3 volte e lasciar riposare ancora per un’ora. Preparare il ripieno: scottare le patate in acqua bollente salata e sgocciolarle su carta assorbente. Tagliare il formaggio a fettine sottili, dividere i porri in 4 parti e far ammorbidire nel burro con sale, pepe e timo. Lasciare raffreddare. Rivestire una tortiera imburrata con i 2/3 della pasta e disporre gli ingredienti a strati: patate, porri, formaggio e le mele stufate. Coprire con la pasta rimasta, amalgamare il tuorlo alla panna e spennellare i bordi della torta. Posare un coperchio sulla torta, premere sui bordi, spennellare con il tuorlo e decorare incidendo con una forchetta. INVITO Il Cfp “Canossa” e gli allievi del quarto anno (Tecnico Di Cucina) sono lieti di invitare i lettori del Giornale del Gussago Calcio al Ristorante interno della scuola “I quattro Elementi”, nel mese di Aprile, nelle giornate di Venerdì 13, Sabato 14, Venerdì 20 e Sabato 21. Questa iniziativa didattica è fondamentale per dimostrare l’apprendimento di molte competenze organizzative e gestionali degli allievi coinvolti. Orario di apertura: dalle ore 12.00 alle ore 14.30. La prenotazione è sempre gradita. Offerta libera per il pranzo che servirà a pagare le spese sostenute per l’iniziativa. Vi aspettiamo numerosi. Fondazione Enac Lombardia Cfp Canossa Sede Di Brescia Via S. Antonio 53, Mompiano. Ristorante “I Quattro Elementi” 030 2004013 - [email protected] Elettrodomestici ...e non solo!! Elettropiù S.r.l. Via Paolo Richiedei 58 • 030.2770380 c/o Centro Commerciale Italmark 030.2521623 Gussago (BS) [email protected] www.elettropiu-srl.it IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO- [email protected] [email protected] -www.gussagocalcio.it www.gussagocalcio.it di Marco Fredi ...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI I primi fiori Alla scoperta della Natura Prodigiosamente in pochi giorni la natura sta esplodendo di colori, i fianchi delle colline attorno ai centri abitati si stanno riempiendo di delicati ricami tra il rosa e il bianco. Sono gli alberi del genere Prunus: pesco, ciliegio amarena, albicocco, mandorlo e susinoprugno nelle diverse varietà domestiche e selvatiche che prima delle foglie riempiono i loro rami di fiori stupendi e fragili. Ma anche il prato e il sottobosco si stanno risvegliando e nonostante la siccità di quest’anno il ciclo delle fioriture è iniziato. Prendendo qualunque sentiero che ci accompagna in collina incontriamo presto fra le foglie secche i giovani fiori azzurro violetto della Pervinca e della Epatica e le varietà bianca e violetta della Viola odorosa. I Crocus e gli Ellebori ancora più precoci, sono quasi già sfioriti sostituiti dai campanellini rivolti vero il basso dei Bucaneve. Ma concentriamoci sul soggetto di oggi, il “dente di cane” Erythronium denscanis (nella foto in alto). Questa pianticella durante l’inverno non si vede perchè non presenta parti esterne ma si mantiene come bulbo sotterraneo oblungo appunto a forma di dente di cane. Questa è la tipica strategia delle liliacee la famiglia di piante a cui appartiene. In marzo spuntano due foglie maculate e un solo gambo con un fiore all’apice che ricorda un po’ un grosso ciclamino. Il fiore è unico, pendulo, con 6 petali bianchi oppure rosa-violacei e ripiegati all’indietro; dal fiore sporgono gli stami per l’impollinazione da parte degli insetti soprattutto vespe e api. È un fiore tipico del sottobosco di faggi, roverelle o carpini fino ai 600 m. La Pulsatilla montana (nella foto a fianco) invece preferisce i prati aridi essendo un fiore steppico e quindi la troviamo per esempio sulle colline dei Campiani nelle residue radure ancora sfuggite all’invasione degli arbusti di scotano, rosa canina o rovo. Queste radure andrebbero preservate con cura perché sono l’ultimo rifugio oltre che della pulsatilla anche di varie specie di orchidee che non potrebbero vivere con la poca luce che filtra nel bosco o sotto gli arbusti. La pulsatilla è un bellissimo fiore violetto coperto da peli serici argentati che formano una protezione dal freddo. Nella fase iniziale della fioritura il fiore è rivolto verso il basso e i boccioli a forma di campanella pendente si muovono ritmicamente ad ogni piccolo alito di vento simile un po’ al pulsare del cuore da qui il nome assegnato alla pianta. di Sergio Peli Diario di viaggio da Brescia a Cosenza (seconda parte) Tutti in sella Leno, martedì mattina alle 13 e 20 Ho deciso di tenere un diario, devo fermarmi a scrivere qualcosa. Allora: Leno 42,2 Km ore 13,20!!! Sono partito alle 11,20!!! Si schiatta di caldo!!! Non so perché, ma ho l’idea di tenere un resoconto dettagliato e numerico, del tipo km, tempi e ore, medie e luoghi, quindi continuo: “Finita la prov. di BS alle 14,45 Km 72 Che cavolo avrò sbagliato? Comincio a capire che quello che ho calcolato con lo stradario è solo indicativo dei Km che ci sono in realtà, se voglio vederla appena meglio, questa si allunga un sacco. Per il piacere di seguire il Fiume della mia Valle fino dove entra in quello più grande, e un paio di stradine che non so che giro m’han fatto fare attorno a Bagnolo, l’ho già allungata di 23 Km. Oltretutto, il puntino lampeggiante non s’è mosso di granché. Per quel che mi sembra grande la pallina, mi fa molto riflettere. San Giovanni in Croce, martedì pomeriggio alle 15 e 31 Il riso freddo che m’ha preparato mia mamma è diventato di nuovo caldo. Ne mangio metà seduto su una lastra di pietra che resta all’ombra di un bel muro di mattoni rossi. Veramente vecchio e lungo questo muro, buon posto per fermarsi. Le poche macchine e i grossi camion, non così pochi, non mi disturbano e mi godo la prima pausa lunga. Sono talmente rapito dai numerini, dai giochini che si possono fare con quelli e dai grafici, che mi segno anche quanto m’è costato il bar, per bere un caffè, una scatoletta di noccioline, due brioches e un integratore di sali. Pausa per mangiare a S. Giovanni in Croce h 15,31 Km 86 avg 23,5 Km/h ->Sono Morto!!! € 6,40 BAR. Start 16,25. Per fortuna il sedere non mi fa male, la super sella dell’Ale e il coprisella al gel dell’Osvaldo sembrano funzionare. Sono stanco e cotto dal sole (continua) IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO - [email protected] - www.gussagocalcio.it ...non solo calcio: NOTIZIE, EVENTI e CURIOSITÀ LOCALI di Adriano Piacentini Credere alle profezie? ...e adesso, avanti i Maya! ContRopiede • La nostra storia, un’eredità da tramandare Allora udii dal tempio una gran voce che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio». (dall’Apocalisse) C erto che le profezie funzionano. Se non funzionassero, nessuno starebbe lì a farle. Che gusto ci sarebbe a fare una cosa che non funziona. Anche perché è una faccenda mica da ridere. Richiede uno sforzo enorme, da lasciarti prostrato. Se prendiamo le Centurie di Nostradamus… Conoscete, vero, Nostradamus? Pensate, 942 quartine, suddivise in gruppi di cento (a parte l’ultimo che, poverino, ne contiene soltanto 42), dico novecentoquarantadue moltiplicato per quattro volte che fa tre volumi alti così. Che scrivere è stato il meno, benché anche quella non sia stata una fatica da poco. Mica c’erano le stilografiche e nemmeno le biro, né la macchina da scrivere… figuratevi se c’era il computer. No, le ha dovute scrivere dalla prima all’ultima con le penne d’oca, che solo a farci la punta a tutte quelle che ti sono servite c’è da scorticarti le dita, anche se te le fanno trovare già con la punta. Ma più che altro, il difficile voglio dire, è la concentrazione che ci vuole a farle le profezie. Non è mica una cosa che sanno fare tutti, diversamente le farebbero tutti. E poi non puoi neanche farle dopo, dopo che è avvenuto il fatto, voglio dire, altrimenti che profezia sarebbe. La profezia devi farla prima… Insomma, per farla breve, Nostradamus, finora non si può dire che ne abbia sbagliata una. Ha previsto persino la caduta delle torri gemelle. Che non l’ha immaginato nessuno, a parte Nostradamus, s’intende, che se l’avessero ascoltato Nostradamus, quando hanno costruito le torri gemelle, si sarebbero fermati alla prima, in modo che non ci sarebbe stato modo di farle cadere tutte e due, anche se fosse successo il finimondo. Che l’aveva detto chiaro e tondo lui, Nostradamus. Sentite: Nella città di Dio ci sarà un grande tuono, due fratelli verranno straziati dal caos. Mentre la fortezza regge, i grandi capi soccomberanno. La terza grande guerra inizierà mentre la città brucerà. Più chiaro di così! Che la città di dio sia New York lo sanno tutti. Perché non c’è solo una città di dio. No, ce ne sono almeno tre o quattro. Dipende. New York è la città del dio denaro. Lo sanno tutti che stanno lì a guardare come va la Borsa di New York, che per fare più in fretta la chiamano Wall street e a seconda di come va Wall street anche l’euro… che adesso abbiamo l’euro o anche la lira quando avevamo la lira valeva di più o di meno o anche uguale se restava uguale. Il grande tuono… Se non è stato un grande tuono… Che chi era lì vicino… ma anche quelli che erano un po’ lontani l’hanno detto subito che è stato un grande botto che è durato un bel po’, come se fossero stati due botti tanto è stato forte il botto, che prima ha fatto cadere una e poi anche l’altra tutto d’un botto. I due fratelli… un pignolo potrebbe dire che erano sorelle le torri gemelle. Certo che sono sorelle, se lo dici in italiano, ma se lo dici in inglese sono twin towers, cioè di genere neutro che quando traduci in italiano si dovrebbe dire al maschile… quindi a ben vedere sono fratelli le torri sorelle. Mica c’è da insegnargli a Nostradamus. Sa il fatto suo lui. Poi il resto è di una chiarezza… La fortezza è il Pentagono che ha retto, benché sia stato attaccato anche lui e i grandi capi non ce n’è più nemmeno uno dei capi di allora. A cominciare dal grande capo, che lo sanno tutti che adesso è Obama, che se voi chiedete a un bambino chi è il Presidente degli Stati Uniti ve lo dice subito che è Obama, mica Bush. E se per grandi capi qualcuno vuol intendere quelli che hanno fatto il grande botto, anche loro tutti kaputt. E, se non vi basta, andate a leggervi anche la novantasettesima centuria del sesto libro, cosa dice: Cinque e quaranta gradi cielo brucerà Fuoco avvicinare alla grande città nuova All’ istante grande fiamma diffusa salterà Quando si vorrà dei Normanni far prova. Che già due giorni dopo e cioè il 13 un giornalista del Resto del Carlino l’aveva capito subito che era un «esplicito riferimento alla città di New York, definita la grande città nuova distrutta dal fuoco, a quarantacinque gradi, corrispondenti esattamente alla sua latitudine». Ma sicuramente ad andare a cercare per bene tra le centurie, secondo me, può saltare fuori anche qualche altra quartina che l’aveva previsto. È mica come la faccenda del Mille e non più mille che l’hanno capito subito dopo il mille che era una balla. Oddio, non è che era una balla, è che quelli che dovevano capire non hanno capito che mille e non più mille non fa mille e nemmeno due mila. Perché dovete sapere che le profezie sono un genere letterario che ha le sue regole. Come tutti i generi letterari. Anche il romanzo ha le regole del romanzo e la poesia le regole della poesia. La regola della profezia è che deve essere scritta in modo che non si capisca niente. Un suo amico, François Bérard gliel’aveva detto subito a Nostradamus: «Ho letto ciò che scrivete, ma non ci ho capito nulla. Potreste essere più chiaro?». Avrà pensato che il suo amico doveva essere un ignorantone in quanto a profezie. Perché se fosse in chiaro, insomma scritta in modo comprensibile non sarebbe più una profezia. Una profezia per essere una profezia non ci devi capire niente. Oddio, dire proprio niente sarebbe troppo, nel senso che la capisci dopo che è successa. Ci sono gli interpreti che dicono: Nostradamus l’aveva detto! Leggi la tal quartina, leggi la tal’altra quartina. Voleva dire questo e quest’altro. Fa niente se poi New York non è a 45, ma a 40 gradi e 43’, tanto chi va a controllare? Neanche gli ispettori del fisco controllano queste cose, al punto che potete anche inventarvele le quartine, come ha fatto uno studente canadese che si è inventato la prima delle due quartine che ho citato per gabbare i seguaci di Nostradamus. A Nostradamus puoi far dire quello che vuoi. Tanto se uno crede, crede e basta, mica sta lì a guardare se fa a pugni con la realtà. Se no che fede è. La fede è fatta così. Se una cosa fosse ragionevole non ci sarebbe bisogno della fede. Prendi l’oroscopo. Se ti spiegano che i segni zodiacali sono come l’orizzonte o la volta celeste, cioè cose che vedi tu ma che non ci sono, che sei tu a mettere assieme stelle lontane fra di loro anche anni luce, se credi, non c’è verso di non credere. Se poi ti spiegano che a causa della precessione degli equinozi ogni duemila anni scarti di un segno, il che vuol dire che le tavole astrologiche che risalgono a Tolomeo sono sfalsate di un segno zodiacale, insomma ti fanno credere che sei nato sotto un segno, quando in realtà sei nato sotto il segno precedente, se credi, credi. Se no che fede è. Invece la profezia dei Maya vi assicuro che funziona. Se non funzionasse non l’avrebbero mica tirata in ballo. Che gusto ci sarebbe a tirare in ballo una profezia che non funziona. Perché è una faccenda mica da ridere tirare in ballo una profezia. Richiede un impegno di risorse mica da ridere. Non mi credete? Vi farò un esempio. Pensate a una televisione che vende i numeri vincenti del lotto. Cosa credete, il solo affitto del canale televisivo ti costa un occhio. E per tutto il resto dell’ambaradan, ci vuole l’altro occhio. Eppure funziona e come funziona, anche ad occhi chiusi! Funzionerà anche nel 2013, vedrete. IL GIORNALE DEL GUSSAGO CALCIO IL GIORNALE DEL GUSSAGO [email protected] [email protected] www.gussagocalcio.it n. 20 Marzo-Aprile 19 Le ultime partite 03/03 Gussago Calcio Aurora Travagliato 0 - 1 Partita in casa contro la prima della classe, l’Aurora Travagliato, sconfitta amara per 1 a Batkovic’ Sandro - Belleri Lorenzo - Beretta Si- 0. Buona gara dei nostri ramone - Bolognini Luca - Bona Matteo - Canto- gazzi che affrontano la parni Mirko - Cristini Mattia - Danesi Matteo - Di tita senza timori, mettendo Chinno Adriano - Diop Papa - Gabossi Nicolò - più volte in difficoltà la retroguardia ospite. Grechi Samuele - Gerreschi Luca - Marchina NiSia nel primo tempo che nel cola - Milini Marco - Nervino Nicolò - Riva Dasecondo il gioco l’ha fatto la vide - Sotgiu Alessandro - Vintila Filip Cornel nostra squadra, buon pos- Zola Matteo sesso e buone triangolazioni, ma sottoporta la poca lucidità non ci ha permesso di siTrofeo Bresciaoggi Ottavi di finale del Trofeo Bresciaoggi glare almeno il gol del pareggio che Gussago - Vallecamonica 3 - 1 avremmo meritato. La partita è da gara secca, dentro o fuori, Dal canto suo il Travagliato gioca e subito si dimostra avvincente. Entramuna gara accorta e si affida a lanci be le formazioni giocano un buon calcio lunghi verso le due punte, nell’unisin dall’inizio, decise a far gol al più presto, ed è proprio il Gussago a passare in co tiro verso la nostra porta segnavantaggio al 30’ grazie ad un rigore per no il gol vittoria, merito del loro atatterramento in area di Cristini che lo taccante che si gira in mezzo a due stesso trasforma in gol. Il Vallecamonica difensori e mette in rete. ferito si butta all’attacco alla ricerca del pari, ma sono ancora i nostri ragazzi al 40’ a segnare il raddoppio, con un velocissimo contropiede da Cantoni a Belleri che salta il difensore e infila il portiere con un rasoterra imprendibile. La ripresa inizia con la stessa grinta con la quale è stata affrontata la prima frazione. Al 10’ il Gussago resta in dieci per l’espulsione di Marchina ma i ragazzi non demordono ed al 28’ siglano la terza rete, Cristini calcia una punizione e Di Chinno si fa trovare pronto e insacca da due passi. Al 31’ il Vallecamonica accorcia le distanze con Petnga; galvanizzata, la squadra ospite cerca il raddoppio ma la nostra retroguardia si difende bene ed il risultato non cambierà sino al termine. Turno superato, missione compiuta, grande soddisfazione per i nostri giocatori, ora aspettiamo il sorteggio dei quarti di finale. 17/03 Gussago Calcio - Vallecamonica 1-0 Partita in casa contro un Valle- camonica ostico e insidioso, vittoria con il minimo scarto per 1 a 0. Buona gara dei ragazzi per i primi venti minuti nei quali sbloccano il risultato con un tiro di precisione di Belleri nell’angolino alla destra del portiere che nulla può fare. La gara poi viene giocata soprattutto dagli ospiti, i nostri sono rinunciatari e poco determinati ma si difendono bene lasciando pochi spazi agli avversari. Anche la ripresa non desta preoccupazioni, il Vallecamonica si dà da fare ma il risultato viene portato sino al termine chiudendo una gara RISULTATI E PROSSIMO TURNO 28/01/2012 Ciliverghe Mazzano 04/02/2012 Gussago Calcio 11/02/2012 Navecortine Calcio 18/02/2012 Gussago Calcio 25/02/2012 Rigamonti Nuvolera 03/03/2012 Gussago Calcio 10/03/2012 S. Andrea 17/03/2012 Gussago Calcio 24/03/2012 S. Zeno Naviglio 31/03/2012 Gussago Calcio 14/04/2012 Orsa Corte Franca 21/04/2012 Gussago Calcio 28/04/2012 Gavardo 01/05/2012 Vallecalepio Calcio 05/05/2012 Gussago Calcio - - - - - - - - - - - - - - - Gussago Calcio Lodrino Gussago Calcio Ospitaletto 2000 Gussago Calcio Aurora Travagliato Gussago Calcio Vallecamonica Gussago Calcio Castrezzato Gussago Calcio Comunale Ghisalbese Gussago Calcio Gussago Calcio Chiari - 1-1 1-1 0-0 0-1 3-5 1-0 1-3 CLASSIFICA - Girone D AURORA TRAVAGLIATO 47 RIGAMONTI NUVOLERA 39 GUSSAGO CALCIO 38 CASTREZZATO37 CILIVERGHE MAZZANO 37 OSPITALETTO 2000 36 S. ANDREA 34 VALLECALEPIO CALCIO 34 GHISALBESE32 GAVARDO27 VALLECAMONICA26 ORSA CORTEFRANCA 26 NAVECORTINE25 LODRINO22 CHIARI19 S. ZENO NAVIGLIO 10 aggiornata al 25/03/2012 un po’ in ombra e poco emozionante. 24/03 San Zeno Naviglio Gussago Calcio 1 - 3 - Partita in trasferta contro il fanalino di coda, San Zeno Naviglio, vittoria per 3 a 1. Gara comunque insidiosa contro l’ultima in classifica, la concentrazione non deve mai venir meno, il Gussago si presenta ben disposto in campo e deciso ad assicurarsi il più velocemente possibile il risultato. Al 20’ la retroguardia ospitante viene sorpresa dall’incursione di Di Chinno che mette in rete per il gol del vantaggio, così termina il primo tempo. Anche nella ripresa il gioco è sempre in mano al Gussago che mette apprensione alla retroguardia del San Zeno, al 15’ raddoppio ancora di Di Chinno ed al 30’ mette al sicuro il risultato con Paolini. La partita scivola via senza particolari sussulti se non per il gol che accorcia le distanze dei padroni di casa al 40’. Il Giornale del Gussago Calcio 20 CLASSIFICA - Girone E FOLZANO52 GOVERNOLESE41 SPORTING CALCINATO 36 CASALROMANO35 CASTEISANGIORGIO34 GHEDILENO33 NAVECORTINE CALCIO 33 REZZATO33 MARMIROLO27 BEDIZZOLESE27 GUSSAGO CALCIO 25 ROVERBELLESE25 CASTENEDOLESE20 SARGINESCO19 CONCESIO CALCIO 18 CALCIO BOTTICINO 16 aggiornata al 25/03/2012 26/02 Folzano - Gussago Calcio 3 - 0 Gara contro il rullo compressore e regina del campionato, in trasferta contro il Folzano, sconfitta per i nostri ragazzi per 3 a 0. 26/02 Gussago Calcio - Concesio 4 - 0 Gara in casa contro il Concesio, partita sempre molto sentita, il Gussago si impone con una vittoria convincente per 4 a 0. Marcatori: 10’ pt Marin, 18’ pt Regazzoli, 30’ pt Bettinsoli (R), 38’pt Marin Una settimana dopo il pesante KO contro Folzano, la regina incontrastata del girone E di promozione, i ragazzi di Merigo rialzano la testa contro il Concesio con un rotondo ed ineccepibile 4-0, ottenendo il doppio vantaggio di muovere la classifica nel tentativo di issarsi definitivamente dalle sabbie mobili della zona retrocessione e nel contempo inguaiare una diretta concorrente per la salvezza. Una gara mai in discussione dato che i locali avevano già messo la gara in cassaforte nei primi quarantacinque minuti con uno sfavillante Marin sugli scudi che aveva aperto e chiuso le marcature e conquistato il rigore che ha definitivamente tagliato le gambe agli ospiti. La gara degli undici locali era già in discesa dopo dieci giri di lancette con Marin a portare avanti i suoi. Il raddoppio giungeva otto minuti dopo con Regazzoli mentre a quindici minuti dalla fine del primo tempo Bettinsoli trasformava un rigore decretato per un’infrazione ai danni di Marin prima che lo stesso Marin chiudesse definitivamente i giochi. A risultato compiuto, il mister inseriva giovani del vivaio, Belzani e Castrezzati. Naturalmente oltre al risultato, Belzani Nicola, Bettinsoli Angelo, Bontempi una nota lieta giunge anche dal Giacomo, Cameletti Claudio, Casali Daniele, ritorno di Stagnoli e la ritrovata Castrezzati Damiano, Esposito Antonio, Freddi vena realizzativa Marin il quale Gianluca, Lodrini Giuseppe, Marin Liviu, Maè mancato molto alla squadra fin setti Giovanni, Paolini Stefano, Pietta Roberto, qui. Il prossimo impegno della Ragazzoli Marco, Rizzini Nicola, Stagnoli Simosquadra sarà contro il Botticino, ne, Torri Andrea, Ungaro Fausto, Violini Alesun avversario ampiamente alla sandro, Zamboni Andrea portata dalla squadra sulla carta ma contro il quale sarà vietato 25/03 Gussago Calcio Sarginesco 2 - 1 abbassare la guardia. Bella e convincente vittoria dei ragazzi di 4/03 Botticino - Gussago Calcio 0 - 0 Merigo che si sbarazzano del Sarginesco Pareggio a reti inviolate per la nostra squa- per 2 reti ad 1. Dopo una fase di studio, dra, che nel corso dei 90 minuti non è riu- sale in cattedra il Gussago che va in rete al scita ad esprimersi al meglio, come in altre 26° con Casali che di testa sfrutta un cross occasioni. Dopo un paio di nitide occasioni dalla bandierina di Marin. Timida reaziosciupate dal Gussago, il Botticino ha sfio- ne dei mantovani ma al 35° il Gussago rato il colpaccio, ma uno strepitoso Violini raddoppia con Cameletti, lesto a sfruttare ha ribattuto prima un calcio di rigore, poi il una difettosa respinta del portiere. Prima successivo tap-in. Accontentiamoci del pun- della fine del primo tempo, ancora due ticino…eravamo pur sempre in trasferta! ghiotte occasioni per i nostri ragazzi per 11/03 Gussago Calcio Bedizzolese 0 - 2 realizzare la terza rete ma la palla esce di Inaspettato tonfo casalingo del Gussago che poco. Nella ripresa il Gussago, tutta grindavanti al pubblico amico esce sconfitto da ta e cuore, contiene la veemente reazione una Bedizzolese non certo trascendentale. dei mantovani che accorciano le distanze Certamente gli episodi non sono stati a fa- al 93° ma ormai troppo tardi, ed il Gussavore dei locali, ma forse è mancata quella go porta a casa tre punti preziosi quanto grinta e determinazione vista in precedenti meritati. occasioni. Ancora una volta si è evidenziata la scarsa produttività nella fase offensiva. 18/03 Marmirolo Gussago Calcio 2 - 0 Ancora una battuta d’arresto per i biancorossi che subiscono il primo gol su rigore, ma per tutto il primo tempo non riescono ad abbozzare una reazione, rischiando anzi un’altra capitolazione. Di diverso tenore la ripresa, con gli ospiti più incisivi ma ancora una volta si dimostra la sterilità della compagine gussaghese che può solo recriminare per un evidente rigore non concesso dall’arbitro; negli ultimi istanti di gara, raddoppiano i mantovani in contropiede. PROSSIMO TURNO RITORNO 29/01/2012 Gussago Calcio - Navecortine Calcio 05/02/2012 Rezzato - Gussago Calcio 12/02/2012 Gussago Calcio - Castenedolese 19/02/2012 Folzano - Gussago Calcio 26/02/2012 Gussago Calcio - Concesio Calcio 04/03/2012 Calcio Botticino - Gussago Calcio 11/03/2012 Gussago Calcio - Bedizzolese 18/03/2012 Fc Marmirolo - Gussago Calcio 25/03/2012 Gussago Calcio - Sarginesco 01/04/2012 Casalromano - Gussago Calcio 15/04/2012 Roverbellese - Gussago Calcio 22/04/2012 Gussago Calcio - Governolese 25/04/2012 Ghedileno - Gussago Calcio 29/04/2012 Gussago Calcio - Sporting Calcinato 06/05/2012 Casteisangiorgio - Gussago Calcio 2-2 3-0 4-0 0-0 0-2 2-0 2-1 Dal nostro corrispondente da Newcastle upon Tyne n. 20 Marzo-Aprile Io e lo sport: credente, ma non praticante 21 Si dovette aspettare la carta stampata, i vecchi fogli d’inchiostro, per apprendere il risultato della partita. Il black-out aveva reso impossibile seguire l’evento in diretta e gli impegni successivi (lavoro, famiglia, amici) rimandarono la conoscenza dell’esito sportivo sino all’uscita di quotidiani e periodici del settore. Il primo magazine a dare l’informazione fu “Il Giornale del Gussago Calcio” che sparò in prima pagina il racconto dello straordinario incontro. Si decise di dare il massimo risalto alla cosa, così come effettivamente meritava. La firma era addirittura quella del Direttore Responsabile. “LA PARTITA IN CIASCUNO DI NOI” “di Adriano Franzoni “ Carissima lettrice, carissimo lettore, è con emozione che sono qui a rivolgermi a te in questa giornata d’inizio primavera. Sì dico proprio a te, che in questo momento tieni il nostro giornale tra le mani, seduto in poltrona, al tavolo della cucina o in altri posti più intimi e riservati della casa; ci stiamo quasi guardando negli occhi ed in questo momento il tempo di Flavio Emer si è azzerato. Hai letto per mesi e mesi la storia di quell’infinito calcio di rigore, proprio nel momento in cui essa avveniva. Ti è persino capitato un black-out ed ora aspetti da me il responso del penalty. Io vorrei tanto dirti com’è andata: se è stato gol o non gol; se il portiere ha compiuto una prodezza o l’attaccante ha scagliato un tiro imprendibile. Mi piacerebbe raccontarti, ad una ad una, le espressioni degli spettatori sugli spalti, vorrei dirti della gioia dei bambini e della disperazione dei più accaniti ultras. Se potessi ti trasmetterei anche il rumore dell’impatto tra la palla e lo scarpino del calciatore. Per non dire del profumo di pop-corn, panini, bibite e patatine venduti durante il match. Ma vedi, carissima amica o carissimo amico, il fatto è che si è giocata una partita, in un determinato momento e in un determinato luogo, tuttavia il fatto è assolutamente secondario. Per ogni evento disputato,dentro di noi se ne ripete un altro, diverso per ciascuno, unico ed impareggiabile. Non posso in poche righe raccontare i milioni di accadimenti scaturiti nella mente e nell’emozione di ognuno. Ciò che mi piacerebbe trasmetterti è lo spirito con cui, ormai da parecchio tempo attraverso le nostre pagine, proviamo a parlarti di sport. Sappiamo benissimo che nel nostro io ci rivediamo la partita, la mon- Se potessi ti tiamo e la smontiamo pezzo per pezzo. La possiamo vivere da tifosi, da appassionati, da genitori, da trasmetterei semplici curiosi. A seconda di queste infinite variabili il rigore sarà sempre scandaloso, oppure sacrosanto. La scon- anche fitta potrebbe essere giusta oppure immeritata. La colpa potrebbe essere dell’arbitro, del portiere, il rumore dell’allenatore. Ci saremo annoiati o appassionati e domani ne parleremo, ne discuteremo animatamente al bar, a casa, tra tifosi amici o avversari. Ma perché dovrei essere proprio io a toglierti la dell’impatto magia? È nell’opinione, nella fantasia che si completa un evento, sportivo e non. Senza l’aggiunta della nostra sensazione tutto sarebbe sintetico e come faremmo a confrontarci con gli altri? Nel con- tra la palla fronto e nel dialogo si esprime il massimo della nostra umanità. Altrimenti tanto varrebbe simulare e lo scarpino una partita ad un videogioco, magari stabilendo in precedenza il risultato, sapendo che tutto è finto e non si è prodotta una sola goccia di sudore. Mia cara lettrice, mio caro lettore, ho troppo rispetto per del calciatore te per interrompere il tuo diritto a sognare. Ti assicuro che la partita è stata bella ed avvincente, ma sono altrettanto certo, che quella giocata dentro di te è mille e mille volte più poetica ed incredibile. Care lettrici, cari lettori, credo che in questi ultimi numeri del nostro giornale, abbiamo letto la cronaca del più bel rigore che sia mai stato calciato. A mio parere, si è trattato del rigore più entusiasmante, più emozionante, più gratificante, addirittura di quello realizzato da Grosso nella finale del Mondiale 2006. E non importa dove sia finita la palla, questo rigore è stato realizzato: da Flavio Emer. Nuova era. Rieccomi amici italiani per darvi alcune notizie dal Regno Unito. La Federcalcio inglese ha iniziato la sua ricerca per un nuovo allenatore per la Nazionale inglese, dopo le dimissioni choccanti di Fabio Capello. Le sue sorprendenti dimissioni sono arrivate dopo un incontro con il Presidente della FA David Bernstein, dal quale è stato chiaro che, la decisione di togliere la fascia di capitano a John Terry aveva reso la posizione dell’allenatore insostenibile. Sono sicuro che molti vorrebbero vedere Harry Redknapp in sostituzione di Fabio Capello, ma siamo certi che Redknapp voglia lasciare il Tottenham? Soprattutto adesso che la sua squadra è l’unica in grado di contendere il titolo alle due di Manchester; si può pensare che prima di passare alla Nazionale, abbia… un lavoro da finire col Tottenham. La fine della stagione della Premier League si avvicina in modo tale da preannunciare partite avvincenti, sia nella parte superiore sia in quella inferiore della classifica: sarà United o sarà City? La squadra di Roberto Mancini ha avuto finora la fortuna di non subire tanti infortuni, anche se la rosa della squadra è ampia e competitiva, e con un ottimo spirito di squadra, a maggior ragione ora che sembra recuperato anche il controverso Carlos Tevez, rimpianto da molti per la lunga assenza. La resistenza mentale del City dovrebbe rivelarsi fondamentale, ma attenzione a Sir Alex Ferguson che dall’alto della sua esperienza potrebbe portare i suoi all’ennesimo titolo. L’allenatore intermedio Stuart Pearce ha iniziato a lavorare con Sir Clive Woodward, sulla Nazionale inglese Under 21 per preparare al meglio le Olimpiadi di Londra. L’allenatore dell’Under 21 si trova di fronte ad un compito assai arduo nel riunire i giocatori per fare una buona preparazione per il torneo olimpico. Gli ex eroi del Manchester United, David Beckham e Ryan Giggs sono tra i candidati ad occupare i tre posti ammessi per i “fuori quota”, mentre anche per il Galles, il capitano Aaron Ramsey e Gareth Bale hanno detto chiaramente che sono interessati a giocare alle Olimpiadi. Segno evidente che l’avvicinarsi delle Olimpiadi crea grande interesse, non solo per gli sportivi ed i tifosi ma anche per gli atleti. Il Giornale del Gussago Calcio 22 Aspettiamo le vostre lettere all’indirizzo: [email protected]. La redazione si riserva di decidere se pubblicare o meno la lettera. La redazione si riserva altresì di ridurre gli interventi troppo lunghi senza però modificare il senso ed il contenuto delle lettere (che, di norma, non dovranno tuttavia superare le quaranta righe). Non saranno rivelati per riservatezza l’indirizzo di posta elettronica del mittente e i suoi dati anagrafici; per la tutela della privacy saranno pubblicati soltanto i dati dello scritto Buongiorno mi chiamo Pavesi Giuseppe e faccio parte della redazione del giornalino della Polisportiva Madignanese. leggo sempre con molto piacere ed attenzione il vostro periodico. Le comunico solo che stiamo progettando di ampliare e rivedere il nostro giornalino non solo come sez. calcio ma come Polisportiva e quindi ricomprendere tutte le sezioni. La nostra Polisportiva conta su circa 550 tesserati ( ! ) ma non ha ancora un periodico di informazione. Noi siamo tutti dilettenti allo sbaraglio ma abbiamo tanto passione ... speriamo che basti per fare le cose bene. Non le nascondo che girando sul web non ho trovato giornalini belli, educativi e in grado di creare relazioni come il vostro ed è per me un riferimento. Ancora complimenti. Giuseppe Ringrazio il signor Giuseppe Pavesi, componente della redazione del giornale della Polisportiva Madignanese (della provincia diCremona) per l’apprezzamento del nostro lavoro e per tenere il nostro “Giornale” come punto di riferimento. Grazie e buon lavoro. *** Siamo vicini di “casa”, i nostri orari non coincidono, difficilmente ci possiamo incontrare, ricorro a questo mirabile strumento che è il computer per ringraziarvi della cortesia che sempre usate nei nostri confronti mettendo nella cassetta della posta il vostro “Il Giornale”. Copie che metto sul tavolo a disposizione dei nostri soci. Personalmente lo leggo con attenzione, come seguo sempre (ovviamente dai giornali locali) le vostre performance nei vari campionati. Mi complimento per le molte notizie che sempre mi incuriosiscono, interviste a personaggi sportivi illustri, a notizie mediche, curiosità amministrative del nostro comune, alla scoperta della natura ecc.. Questo ultimo numero mi ha colpito particolarmente l’articolo “Io italiano invisibile nato da genitori stranieri” articolo che condivido totalmente e mi auguro quanto prima che il parlamento italiano riconosca e ponga fine a questa immorale ingiustizia. Cordialmente Luciano Gigola presidente dello Sci club k.l. Gussago Particolarmente gradita la lettera che il Presidente dello Sci Club K.L. Luciano Gigola ci ha inviato; è vero, siamo “vicini di casa”, ma raramente ci riesce di incontrarci. Mi piace però ricordare che l’incontro più bello lo abbiamo fatto quando le nostre società, unitamente alla Polisportiva Gussaghese, si sono messe insieme ed hanno realizzato, grazie anche all’Amministrazione comunale del sindaco Marchina, le nostre tre splendide sedi sociali. Dimostrazione palpabile che l’unione di persone serie, con obiettivi seri, fa grandi cose. Un cordiale saluto. *** Buongiorno, sono Marta, una mamma che legge sempre il Vostro giornale, volevo fare i complimenti per l’ultimo numero, l’ho trovato veramente bello, con tanti articoli che riescono a invogliare la lettura. Vedo con piacere che avete inserito la rubrica di “mangiastorie”, manifestazione che ho seguito lo scorso anno con interesse. Ho letto con piacere gli articoli scritti dai vostri giocatori, oltre che bravi giocatori sono anche bravi “giornalisti”, quindi il lavoro che state facendo sicuramente sta dando buonissimi riscontri, e non è vero che il calcio e i giocatori sono sempre sinonimo di stupidità. Mi ha stupito anche l’articolo di Nicola Mazzini, non sapevo che i vostri ragazzi fossero seguiti anche da un punto di vista “motivazionale”, questo vi fa onore. Il vostro giornale è un orgoglio per i gussaghesi, grazie. Spero di leggervi presto, un caro saluto dalla vostra lettrice Marta Ringrazio la redazione per aver pubblicato la mia poesia, Il silenzio dell’Attesa, nel n. 19 del Giornale . Colgo l’occasione per manifestare i miei complimenti per l’approfondimento col quale affrontate i vari articoli. Trovo l’accostamento:s port -cultura, molto positivo. Personalmente ritengo il giornale del Gussago Calcio un ottimo stimolo alla lettura. Nel contempo mi stupisco dei tanti argomenti trattati ... bellissimo l’accostamento alla metafora dell’odissea di Nicola Mazzini! Grazie, Margherita Migliorati Alle signore Margherita e Marta il nostro grazie per i complimenti: leggere che il nostro “Giornale” è un orgoglio per i gussaghesi…è una gran bella soddisfazione! Poi che l’accostamento sport-cultura venga apprezzato, fa piacere; francamente fa parte dei nostri obiettivi e delle nostre convinzioni. *** Sig. Franzoni, leggo sempre il vostro giornale online, difficilmente riesco a trovarlo in giro per Gussago, l’ultimo numero sono venuto a ritirarlo nel porta giornale fuori dalla vostra sede (non si potrebbe avere un elenco di dove trovarlo?). Leggo sempre con piacere i vostri articoli. Credo che sia importante però, assieme al lavoro che fate, avere anche delle attrezzature e degli ambienti sportivi adeguati, e non mi sembra che Gussago risponda a queste esigenze. È molto importante avere degli impianti sportivi adeguati che rispondano a tutte le esigenze dello sport. Pensate anche a questo periodo di gran gelo, dove i campi sono ghiacciati e non ci sono palestre che possano ospitare gli atleti ad allenarsi. Visto che in questo periodo il Comune e commissariato, perchè non vi unite assieme a tutte le altre Associazioni sportive e create un’associazione per lo sport, e proponete alla prossima giunta una soluzione che risponda a tutte le esigenze, dal calcio, al rugby, al basket, all’atletica ecc. Secondo me sarebbe importante che tutte le Associazioni sportive creassero una commissione e presentassero un loro progetto. L’unione fa la forza e qui non c’entra la politica ma solo il buon senso. In questo modo potreste riuscire ad aiutare la prossima giunta a creare qualcosa di positivo, magari creando una zona come “Campus sportivo”. Potreste fare voi del Gussago Calcio da apri-pista, per questo progetto, visto che come ho letto dalle ultime lettere avete il più grande numero di associati. Grazie per lo spazio concessomi. Roberto Egregio Signor Roberto, comincio col dirle che il nostro giornale si può trovare, oltre che nel breve elenco che solitamente pubblichiamo, fuori da tante edicole, in alcuni ristoranti, e bar, e presso tutti i negozi e attività produttive che, grazie alle inserzioni sul giornale, ci danno una mano. Per quanto riguarda le sue osservazioni, peraltro condivisibili, potremmo parlarne per ore…; mi limiterò a fare alcune osservazioni. È evidente che il nostro paese, ha in generale, strutture sportive ormai inadeguate: potremmo dire che è necessario un centro sportivo nuovo e funzionale. Quello attuale (che funzionale non è stato mai, nemmeno da nuovo) ha fatto ormai il suo tempo, e l’incredibile chiusura di un campo di calcio all’interno del centro… fa molto pensare. Sono altrettanto consapevole che pensare ad un nuovo centro sportivo, da realizzare ovviamente con soldi pubblici, in anni in cui si chiede ai cittadini (quelli soliti) di tirare come sempre la cinghia e stritolarsi la pancia, pare una bestemmia… Per quanto riguarda il discorso di mettere insieme tutte le realtà sportive per un progetto comune, francamente la vedo difficile, e lo dico anche per esperienze personali vissute. Quando ci si mette insieme, tutti devono dare qualcosa… sennò non vale… Certamente ha ragione quando dice che l’unione fa la forza… e proprio il Gussago Calcio, lo Sci Club K.L. e la Polisportiva Gussaghese l’hanno ampiamente dimostrato quando insieme hanno costruito le loro sedi. Ecco, questo è stato un momento molto alto e significativo della condivisione di idee e lavoro da svolgere in comune; un bel momento di solidarietà. Cordiali saluti. 23 Campioni in che cosa? Molte volte ci capita di sentir dire “Non esistono più i campioni di una volta…” ma cosa s’intende con il vocabolo campione? Certamente il campione è colui che sa eccellere in una disciplina per delle qualità indiscusse, riconosciute unanimemente, un talento che non ha bisogno di sostenitori perché si esprime bene da sé. Nel calcio, così come in tutte le discipline, esistono da sempre dei fuoriclasse, degli atleti che sono “una spanna sopra gli altri”. E questo riguarda, ovvia...tutti noi del mente, le prestazioni che uomini/donne mondo dello sport questi sanno esprimere. Ma oltre abbiamo delle questo esistono altri paraprecise metri di cui è necessario responsabilità tener conto, perché la parola campione possa essere utilizzata con la lettera maiuscola? A gennaio il presidente del Coni Petrucci è intervenuto affermando “non mi stancherò mai di ripetere che la condanna alle bestemmie in campo prescinde dalla religione, ma si tratta di un comportamento lesivo dei principi fondamentali di civiltà, di educazione e di rispetto”. Petrucci faceva riferimento ai casi di Ibrahimovic e Maicon, solo per citare due esempi eclatanti di bestemmiatori in flagranza con tanto di ripresa TV. Ancora il presidente del Coni ha aggiunto “rivolgo questa domanda a tutti quei professionisti del calcio: incoraggereste i vostri figli a pronunciare pubblicamente frasi blasfeme? Chi scende in campo deve tenere sempre a mente che ogni suo gesto è rivolto a milioni di persone e la maggior parte di questi sono dei giovani, nei confronti dei quali, tutti noi del mondo dello sport abbiamo delle precise responsabilità”. Già, se stiamo parlando di campioni veri, meglio ancora di professionisti del loro mestiere, non possiamo mai dimenticare che come tutti i personaggi pubblici esiste una morale dalla quale non è possibile prescindere, soprattutto allorquando si esercita il proprio lavoro pubblicamente e la responsabilità è ancora maggiore quando i propri comportamenti vengono adottati ed emulati dalle giovani generazioni. In questo caso non c’entrano gli ingaggi stratosferici, la questione è meramente di natura civile ed educativa: essere coscienti che quando si viene assunti come modelli, anche l’essere da esempio costruttivo rientra a pieno titolo nella propria professionalità. Dott. Gianluca Cominassi Ciclismo: Piccoli campioni crescono, di gran... Carrera! All’ombra del Santuario della Stella e dei vigneti sottostanti, piccoli campioni crescono. Vuole la tradizione che a Gussago sia il ciclismo la fucina di bravi atleti: senza fare troppi sforzi, vengono alla mente i Bontempi, Guido e Fabrizio, Paolo Rosola, Piergiorgio Angeli che, con alterne fortune, sono stati professionisti, spesso protagonisti, delle due ruote. Ai giorni nostri c’è una ragazzina gussaghese che si sta mettendo in luce: è la tredicenne Katia Codenotti che recentemente si è laureata Campionessa Regionale su pista nella difficile specialità dell’individuale a punti, nello splendido ovale di Montichiari. Katia ha mosso le prime pedalate quando aveva solo nove anni, nel G.S. Ronco, sull’onda della passione di famiglia, con papà e zii buoni corridori degli anni Ottanta. I primi successi di Katia arrivano nella gimkana, poi la prima vittoria su strada nella categoria G5, mentre l’anno successivo nella categoria G6 le vittorie sono numerose. Al primo anno da Esordiente arrivano tanti buoni e soddisfacenti piazzamenti, mentre ora, al secondo anno di categoria, l’avvio è folgorante, proprio con la conquista del titolo regionale. Qualche segreto Katia? “No, nessun segreto; mi piace il ciclismo, mi diverto quando corro ma anche quando mi alleno”. Obiettivi per la stagione che hai inaugurato così bene? “Sì, l’obiettivo è il Campionato Italiano su strada…”; la semplicità e la serietà con cui enuncia il suo pensiero fa davvero ben sperare. E fa ben sperare soprattutto il suo Direttore Sportivo, il gussaghese Zeno Mombelli, buon corridore negli anni Ottanta, che dirige con maestria la Carrera-Gauss, società ciclistica tutta al femminile, che ha sede a Ronco di Gussago, una società che ricopre un ruolo di primissimo piano nel panorama ciclistico nazionale. La Carrera-Gauss svolge la sua attività praticamente su tutto il territorio nazionale ed annovera tra le sue fila due categorie: Esordienti ed Allieve, poco più di una decina di ragazze, di cui ben cinque gussaghesi con il ciclismo nelle vene. Il diesse Zeno Mombelli ci parla con soddisfazione delle sue atlete, della serietà e dell’impegno con cui stanno preparando la nuova stagione, alla ricerca sì, di risultati importanti, ma soprattutto di una ulteriore crescita sia sportiva, sia personale. Anche Mombelli non fatica ad annunciare gli obiettivi del 2012: i Campionati Regionali e Italiani sia su pista, sia su strada. Più chiaro di così… a.f. Il Giornale del Gussago Calcio 24 Corrado Belzani Giorgio Mazzini Vicepresidenti del Gussago Calcio A cura di Adriano Franzoni Dopo la sua elezione, il Presidente Renato Verona ha voluto al suo fianco due vice-presidenti: Corrado Belzani e Giorgio Mazzini. Con l’edizione numero 20 del nostro “Giornale”, la rubrica “Conosciamoli meglio” va in vacanza e dal prossimo numero ci sarà un nuovo appuntamento. In quest’ultima edizione della rubrica, proviamo a conoscere meglio, ed in contemporanea, i due vice-presidenti del club gussaghese. Corrado Belzani, anni 46, è sposato con Sonia ed è padre di Nicola Valentina e Luca. Abita a Gussago dalla nascita. Giorgio Mazzini, anni 46, è sposato con Laura ed è padre di Alice e Federico. Abita a Gussago da vent’anni. D. Quali sono i tuoi compiti all’interno della società? R. Belz. Oltre a seguire come dirigente la categoria Esordienti, mi occupo con altre persone dell’aspetto tecnico sportivo per le altre categorie R. Mazz. Come vicepresidenti io e Corrado seguiamo tutte le attività della Società, da quelle sportive a quelle culturali. In modo particolare seguo le pubbliche relazioni, la formazione in- terna e il giornale come organo d’informazione. Aiuto come dirigente la categoria Giovanissimi. D. Cosa fai nel vivere quotidiano? R. Belz. Ho una ditta di impianti elettrici. R. Mazz. Sono Coordinatore di settore e insegnante presso la scuola grafica Artigianelli e svolgo un’attività come libero professionista nel campo grafico/ editoriale. D. Da quanto tempo sei parte attiva della società e come sei arrivato al Gussago Calcio? R. Belz. Accompagnando mio figlio agli allenamenti 12 anni fa con la categoria primi calci, dando una mano a controllare i bambini, piano piano sono stato travolto dal vortice. R. Mazz. Da circa 5 anni. Ho conosciuto la Società quando ho iscritto mio figlio Federico alla Scuola Calcio, dopo un anno come “spettatore” sono stato colpito dall’organizzazione e dalle finalità della Società, ho voluto allora rendermi disponibile cercando di dare una mano durante il mio tempo libero. Da allora però mi sono fatto trascinare in molte avventure, una delle quali è il Giornale del Gussago Calcio, un’iniziativa che mi sta dando molte soddisfazioni e in qualche modo è riuscita a completare le attività della Società e far conoscere il lavoro che svolgiamo. D. È il volontariato che fa funzionare lo sport? R. Belz. Il volontario per lo sport dilettantistico è una risorsa indispensabile per ovvi motivi economici, allargando il discorso anche ad Associazioni non sportive direi però che le gratificazioni del dare, ricevendo in cambio il sorriso dei bambini o essere un punto di riferimento per gli adolescenti, fa sì che sia il volontario ad aver bisogno del volontariato, per cui colgo l’occasione per invitare tutti a darci una mano, contattate i dirigenti di riferimento, abbiamo bisogno di persone che aiutino a crescere i nostri ragazzi lavorando per il bene comune. R. Mazz. È molto importante l’apporto che il volontariato dà alle Associazioni (non solo sportive). Bisogna però fare in modo che le persone che svolgano questa attività siano formate e acquisiscano a seconda delle loro possibilità alcune competenze fondamentali legate alle relazioni e alle attività svolte. D. Le istituzioni: quanto vicine o quanto lontane dallo sport? R. Belz. Purtroppo non essendoci regole precise siamo in balia della sensibilità degli amministratori locali. R. Mazz. Non bastano due parole per parlare di questo argomento, a volte le Società sono lasciate sole ed è solo grazie al contributo di privati che si riescono a raggiungere dei risultati. Ma questa non è la strada giusta, un’associazione sportiva fa parte della cultura del paese e oggi in modo particolare diventa fondamentale la collaborazione con altre realtà, come la scuola ecc. Per esempio la collaborazione che abbiamo realizzato con la scuola di Gussago con il Concorso lettarario del nostro giornale ha permesso di condividere molti argomenti legati alla crescita dei nostri ragazzi. Da questo si capisce l’importanza dell’apporto che dovrebbero dare le Istituzioni nazionali, ma soprattutto quelle locali. D. La crisi attanaglia anche lo sport: ma la crisi è “solo” economica o a più ampio raggio? R. Belz. La crisi economica penalizza oltremodo lo sport dilettantistico. impedisce di crescere dal punto di vista delle strutture, campi da gioco e palestre moderne indispensabili per una crescita sportivamente competitiva. R. Mazz. Come prima risposta mi verrebbe da dire economica, ma riflettendo bene la vera crisi che ci sta toccando è una crisi di valori e di obiettivi. D. Qual è il tuo sport-pensiero? R. Belz. Sport come scuola di vita, impegno sudore sacrificio e rispetto delle regole portano sempre ad ottimi risultati. R. Mazz Migliorare e crescere divertendosi. D. Quali ritieni gli obiettivi e le aspettative principali del nostro “Giornale”? R. Belz. Far conoscere il più possibile la nostra realtà, notizie e informazioni su tutte le categorie ed informazioni su iniziative extracalcistiche, organizziamo concorsi letterari, in passato serate con esperti per informare dirigenti ed allenatori su come approcciarsi a bambini o adolescenti, molti non conoscono il nostro impegno per il Sud Sudan, ed inoltre far conoscre il nostro paese dando voce a persone che con il calcio non c’entrano nulla. R. Mazz. Far conoscere e coinvolgere i lettori, i genitori, gli appassionati di sport nelle attività che svolgiamo e di- n. 20 Marzo-Aprile 25 mostrare come sport e cultura siano affini. D. Qualcuno ci contesta di occuparci di cose che esulano dal calcio… cosa dici? R. Belz. Le critiche costruttive sono sempre ben accette, più dei falsi elogi. R. Mazz. Che quando si cucina un piatto esistono più ingredienti, ed una volta cucinato bisogna presentarlo e servirlo in modo adeguato e come ultima cosa condividerlo con gli amici. D. Il Gussago Calcio vanta ben oltre duecento tesserati, dai 5 anni alla prima squadra; i genitori dei bambini sono spesso una risorsa, qualche volta un problema: mandiamo loro un messaggio… R. Belz. Partendo dal presupposto che le partite dei pulcini andrebbero giocate a porte chiuse, le cose da raccomandare sono sempre quelle: senza esasperare, incoraggiare senza creare false aspettative, rispettare gli avversari, chiedere ai figli le emozioni che hanno provato e non solo il risutato, stop … partita persa. R. Mazz. Per la maggior parte dei casi sono una risorsa, aiutano i dirigenti, soffrono e gioiscono con i propri figli, ma a volte bisogna che capiscano che i propri figli fanno parte di un gruppo e come tale le esigenze dei molti valgono più di quelle del singolo. D. Dai risposte brevi a domande brevi… Il film più bello? R. Belz. Tre uomini e una gamba R. Mazz. Grido di libertà Il libro più bello? R. Belz. La città della gioia di Dominique Lapierre R. Mazz. Di quelli che ho coordinato o letti... Sensi Incontinenti di Flavio Emer Cantante o gruppo musicale che più ascolti? R. Belz. The Cranberries R. Mazz. Bruce Springsteen La fotografia scelta come foto del giorno dal Giornale di Brescia, scattata da Giorgio Mazzini, è la miglior rappresentazione dell’intervista ai due vicepresidenti La squadra che ti fa…soffrire? R. Belz. La pazza Inter R. Mazz. L’Inter, e che soffrire.... Il più grande calciatore? R. Belz. Diego Armando Maradona R. Mazz. Adesso senz’altro Messi, ma la mia preferenza va a Roberto Baggio, guardate cosa è riuscito a fare anche a Brescia. Il più grande atleta? R. Belz. Carl Lewis R. Mazz. Del passato Jesse Owens Moggi, Galliani, Abete: chi butti dalla torre? R. Belz. Butto giù la torre R. Mazz Non li butterei ma li chiuderei insieme nella torre. D. Cosa ti piace e cosa non ti piace del calcio di serie A? R. Belz. Non mi piace l’aspetto economico che è immorale, ci lamentiamo sempre con i giocatori perché guadagnano troppo, invece dovremmo lamentarci con chi li paga. Il calcio è sempre ”il gioco più bello del mondo“, quando sei in campo l’agonismo ti cambia totalmente, in serie A il timido diventa spavaldo e il gradasso diventa timido facendoti provare emozioni indescrivibili. R. Mazz. Non mi piace che ormai sia tutto dettato dal Dio denaro. Mi piace vedere come alcune partite uniscano le persone che insieme.. si divertono. D. Il Campionato Europeo è alle porte: che torneo sarà per l’Italia di Prandelli? R. Belz. Speriamo che questa “Italia “riporti nel tifoso un po’ di amore verso la Nazionale e con umiltà e sacrificio i risultati arriveranno. R. Mazz. Pensiamo ai nostri ragazzi dilettanti, ci si diverte di più. D. L’Italia non si candiderà per le Olimpiadi del 2020: che ne pensi? R. Belz. Concordo pienamente con la decisione del governo, qualunque azienda che spende più di ciò che guadagna è destinata a fallire, visto che rischiamo un “Italia 90 bis” meglio passare la mano. R. Mazz. Che si raccoglie quel che si semina, ritorniamo alla risposta sulla crisi di valori... D. Se è vero, come è vero, che la storia è maestra di vita, noi italiani abbiamo imparato qualcosa? R. Belz. Se errare è umano e perseverare diabolico, allora chi è causa del suo mal pianga se stesso. R. Mazz. Tutti i giorni impariamo qualcosa, ma solo il tempo che passa spesso ci rivela l’importanza di ciò che abbiamo vissuto... da qui nasce la saggezza dei nostri nonni Il Giornale del Gussago Calcio 26 9 Parata di Campioni del Passato A cura di Adriano Franzoni Paola Pezzo Ciclismo (Mountain Bike) Che Paola Pezzo fosse un’atleta di notevoli mezzi fu chiaro sin dai primi anni della sua attività sportiva, basti pensare ai risultati ottenuti in due discipline totalmente diverse: nazionale giovanile nello sci di fondo, e, poco tempo dopo aver lasciato quella disciplina, grandi risultati e nazionale nella mountain byke. Poi, la sua carriera… semplicemente straordinaria! Nessuna come lei, la più grande di tutte. Una Leonessa, per la forza e la bellezza delle sue gesta, per la massima dedizione e determinazione nel raggiungere i grandissimi risultati che ha ottenuto. D. Dallo sci di fondo alla mountain bike: Paola, da dove arriva tanta passione per lo sport? R. Mi sono avvicinata allo sport da giovanissima, consigliata dal medico, perché ero magra ed un po’ gracile; così iniziai a sciare con lo sci-club del mio paese. Nacque così la passione per lo sport. D. Ricordi la tua prima vittoria? R. Sì, nello sci di fondo, ma fino a sedici anni pensavo solo a sciare perché mi divertivo, poi cominciai a prendere lo sport più seriamente; a diciassette anni arrivai seconda al campionato italiano dietro a Stefania Belmondo ed entrai nella Nazionale giovanile. Poi accadde che qualcuno parlò male di me, sparse la voce che volevo smettere di sciare e questo mi fece molto male. Decisi, pur con amarezza, di abbandonare l’attività. Cominciai a lavorare in fabbrica, ma sinceramente la passione per lo sport era rimasta ed era forte; poi accadde che il signor Peppo, una persona che mi conosceva, mi avviò al ciclismo. In quel periodo si cominciavano a vedere in giro i primi “rampichini”: iniziai così, quasi per gioco… e cominciarono le vittorie. Iniziai a disputare gare regionali, vincendone parecchie; mi pagavo le spese per andare in giro a gareggiare, finchè nel 1993 vinsi il mio primo titolo mondiale e dopo quel titolo arrivò anche il primo contratto da professionista. D. Quando arrivò la prima convocazione in maglia azzurra? Paola Pezzo nasce a Bosco Chiesanuova (VR) l’ 8 gennaio del 1969 e, per quanto racconta la sua storia sportiva, si può ben dire che Paola è nata per essere una Campionessa. È stata la più grande biker a livello mondiale, econ Gunn-Rita Dahle è l’unica ad aver vinto sia la Coppa del Mondo, sia i Mondiali, sia le Olimpiadi. Dal 1999 fa parte della Mountain Bike Hall of Fame, mentre nel 2000 viene insignita dal Presidente della Repubblica del titolo di Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana. In carriera ha vinto tutto, ma proprio tutto, quello che c’era da vincere; solo per questioni di spazio, del suo palmares, indicheremo solo le vittorie più importanti. PALMARES Oro alle Olimpiadi di Atlanta Cross Country 1996 Oro alle Olimpiadi di Sidney Cross Country 2000 Oro ai Mondiali di Métabief Mountain Bike 1993 Oro ai Mondiali di Chàteau d’oex Mountain Bike 1997 Oro agli Europei Cross Country 1994 /1996 / 1999 Coppa del Mondo (vincendo 8 tappe su 10) Cross Country 1997 Medaglie d’Argento e di Bronzo, Titoli Italiani ed una serie innumerevole di tappe della Coppa del Mondo e tante altre gare. R. Il primo grosso appuntamento con la Nazionale fu proprio il mondiale del 1993; il mio sogno era quello di disputare le Olimpiadi ma allora la mountain bike non era ancora sport olimpico. Sembra incredibile, ma dopo tre giorni dalla vittoria del campionato mondiale arrivò l’annuncio che questa specialità era stata ammessa alle Olimpiadi. D. Indossare la maglia azzurra della Nazionale: un obiettivo o un dovere? R. Quando si indossa la maglia azzurra bisogna onorarla fino alla fine. Gareggiare rappresentando la propria nazione è una gioia ed un onore, la convocazione con la nazionale è già di per sé un grande risultato ed è una grande emozione. Deve essere un obiettivo e un dovere. D. Nel 1992 vinci il tuo primo titolo italiano e da lì nasce l’era di Paola Pezzo; nello stesso anno sei “argento” agli Europei, poi nel 1993 arriva il titolo Mondiale e l’anno successivo ti laurei campionessa d’Europa: come avviene questa incredibile escalation? Chi erano le maggiori avversarie in quel periodo? R. Beh, erano parecchie… almeno una decina, tra americane, canadesi, svizzere e francesi: nel 1993, quando vinsi il mio primo titolo mondiale, la francese Jannine Longo, fortissima anche su strada, si piazzò alle mie spalle… D. 1996, Olimpiadi di Atlanta, il tuo primo oro olimpico: quali erano le tue aspettative? Come andò? R. Pur non essendo tra le favoritissime ero pur sempre tra le migliori dieci del mondo ed ero convinta di fare bene perché mi ero preparata senza lasciare nulla al caso e fisicamente stavo bene. Avevo già studiato il percorso ed il clima, sapevo che avremmo corso col caldo umido e mi preparai seguendo i consigli di Paolo Rosola, ma soprattutto seguendo la mia esperienza e le mie sensazioni, allenandomi in luoghi con caldo ed umidità simili a quelli che avrei trovato alle Olimpiadi. Avevo preparato questo appuntamento per due anni e, pur lavorando con tanta fatica, la cosa più bella è che mi sono molto divertita; proprio il fatto di divertirmi andando in bicicletta è stata la chiave determinante della mia carriera. D. Vincere un’Olimpiade è già di per sé una grande impresa, vincerne due…; nel 2000 alle Olimpiadi di Sidney arriva il secondo oro olimpico: raccontaci come si vince N. 20 Marzo/Aprile 27 il secondo oro, considerando anche che partivi come grande favorita… R. Sapevo che ripetersi era molto difficile, che sarebbe stata molto più dura, e avvertivo intorno a me tanta pressione… Mi ero posta l’obiettivo di salire sul podio e, come quattro anni prima, mi ero preparata bene, cercando di ricreare le condizioni che avrei trovato in gara, arrivando ad allenarmi anche alle tre di notte per abituarmi a correre a quell’ora… Fin dall’avvio, le mie avversarie mi marcavano stretta ed il ritmo era molto alto… bisognava prendere le posizioni… ho lasciato che le avversarie attaccassero, mentre io andavo con una certa regolarità e tranquillità finchè… decisi di passare all’attacco e… arrivò il bis olimpico. D. È il 1997 il tuo anno migliore? R. Sì… direi il 96 ed il 97… ero nel pieno della maturità: avevo vinto tutto ma mi mancava la Coppa del Mondo di cross country: nel 1997 finalmente arrivò anche quella. Vinsi la Coppa vincendo otto prove su dieci. D. Nel 2000, dopo il bronzo dei Mondiali di Sierra Nevada, lasci l’attività agonistica, a soli 31 anni, e riprendi nel 2004: perché questa pausa? R. Perché era il momento di pensare alla famiglia… e diventai mamma! Ripresi l’attività nel 2004 e vinsi una Gran Fondo, poi, l’anno successivo, vinsi il titolo italiano e disputai il Mondiale a Livigno. D. Nel 2000 vieni insignita dal Presidente della Repubblica del titolo di Commendatore… R. Sì, un riconoscimento risevato ai vincitori dell’oro olimpico: fu una grande soddisfazione! D. Pensi di aver avuto adeguati ri- conoscimenti, dopo la tua strabiliante carriera? R. Penso di sì… A Londra fui nominata atleta dell’anno e, alla cerimonia di premiazione, fui premiata con i più grandi atleti del mondo. D. Lo sport al femminile è ancora tre passi dietro lo sport maschile? R. Credo di sì… però le donne portano più medaglie degli uomini… nessuno ha raggiunto i successi nostri… D. Perché e quanto è più difficile per una donna affermarsi a questi livelli? R. È una questione di mentalità… l’organizzazione delle manifestazioni femminili è meno efficiente rispetto a quelle maschili…Comunque si sta lavorando bene… D. Dopo aver lasciato l’attività, la passione non è venuta meno e sei rimasta nell’ambiente: di cosa si occupa ora Paola Pezzo? R. Principalmente della famiglia… c’è molto da fare…, poi c’è il negozio…Collaboro con la Federazione Ciclistica Italiana come Commissario Tecnico del settore femminile di mountain bike: sto lavorando in modo soddisfacente su un gruppo di ragazze che stanno crescendo. L’anno scorso abbiamo conquistato due bronzi ai Mondiali. D. Come vedi la situazione del movimento crossistico italiano? R. Bisogna considerare che questo è uno sport giovane: la mountain bike ha tanti tesserati, vengono organizzate parecchie marathon, mentre il cross country soffre un po’… Forse mancano circuiti importanti e magari un maggior interesse delle televisioni porterebbe a diffondere e pubblicizzare questo sport… D. C’è ancora voglia di fare sacrifici per emergere nello sport? R. Sì …credo di sì… nelle ragazze con le quali sto lavorando, vedo grinta e determinazione…v anno stimolate ed è necessario dare loro una certa continuità nel lavoro e nell’organizzazione. D. Quali sono gli obiettivi più immediati sui quali state lavorando e con quali aspettative? R. Stiamo lavorando in funzione delle Olimpiadi del 2012 di Londra; abbiamo un paio di atleti veramente interessanti, Eva Leckner e Marco Aurelio Fontana, giovani che hanno già vinto in Coppa del Mondo; sono le due migliori promesse… D. Paola, cosa può dire una grande campionessa come te ai giovani? Proviamo a mandar loro un telegramma… R. Ai ragazzi dico che la cosa più importante è praticare uno sport, e farlo come gioco e con divertimento. A volte smettono a quindici-sedici anni perché non si divertono più… Deve essere solo un divertimento e i genitori non possono pretendere che i figli debbano diventare campioni ad ogni costo! Ecco, cari lettori, abbiamo conosciuto Paola Pezzo, la più grande Campionessa che l’Italia abbia mai avuto, la più grande biker che il mondo abbia mai visto: una magnifica Leonessa, capace di sprigionare tanta forza con grazia estrema, che nessuna delle sue avversarie è riuscita a domare. Ma del Commendatore Paola Pezzo, oltre al suo ineguagliabile palmares, oltre ai titoli conquistati, oltre ai riconoscimenti avuti, abbiamo conosciuto la serenità e la grande semplicità: una Campionessa anche in questo. Nel ringraziarla per la disponibilità, non resta che augurare a Paola, Commissario Tecnico della Nazionale femminile, di riuscire nell’impresa di allenare qualche ragazza che le assomigli almeno un po’, perché ripetere la sua carriera sarà davvero impossibile. Già pubblicati: 1 - Guido Bontempi (Ciclismo) 2 - Natale Vezzoli (Pugilato) 3 - Gianni Poli (Atletica) 4 - Ario Costa (Basket) 5 - Michele Dancelli (Ciclismo) 6 - Alessandro Altobelli (Calcio) 7 - Paolo Rosola (Ciclismo) 8 - Giorgio Lamberti (Nuoto) Il Giornale del Gussago Calcio 28 Istituto Comprensivo di Gussago: Scuola media Venturelli Imparare... facendo! di L Vittorio Nichilo earning by doing” ovvero imparare facendo: questo è, tradizionalmente, uno dei pilastri della scuola media Venturelli di Gussago. Chi tra i lettori ha un’età tra i trenta e i quarant’anni ricorderà, sicuramente con piacere e un pizzico di nostalgia, i laboratori del professor Ferraresi e di altri colleghi, fucine stimolanti di creatività e apprendimento. Passano gli anni, è cambiato il territorio, che ora presenta una serie di proposte di attività assolutamente di prim’ordine, ma la Venturelli rimane fedele a se stessa: offrire ai suoi allievi una serie di esperienze che approfondiscano e valorizzino competenze apprese nelle ore tra i banchi. I ragazzi delle scuole medie, tra gli 11 ed i 14 anni, sono, come sa ogni genitore ed ogni educatore, un mondo in continua trasformazione: entrano in questo tipo di scuola bambini ed escono giovani donne e giovani uomini. Diventa fondamentale dunque affiancare all’attività curricolare una serie di proposte che siano in grado di rendere concreto quanto si è appreso tra i banchi ma non solo: bisogna saper fornire occasioni reali, in un mondo trop...offrire ai suoi po spesso virtuale, che allievi una se- rispondano rie di esperienze alla loro forche approfondi- te ricerca di scano e valoriz- senso. Saper zino competen- fare qualcosa di tangize apprese nelle bile tende ore tra i banchi infatti a for- nire al ragazzo una serie di motivazioni in più, rinforzando una serie di aspetti, a partire dall’autostima. Ecco dunque che, alla Venturelli, sono state elaborate una serie di proposte, in continuo aggiornamento, che vanno a sollecitare vari campi di interesse. “A scuola di pomeriggio” è la novità di questo 2011/2012, che sta avendo un riscontro estremamente positivo tra gli allievi dell’istituto: a scuola tutti i mercoledì, come si faceva un tempo, ma volontariamente, dopo aver scelto tra corsi di teatro, cinema, fumetto, fotografia ed inglese con madrelingua. «Una componente che si vuole valorizzare – come ha ricordato la dirigente Enrica Massetti – è proprio la capacità del ragazzo di scegliere un percorso che possa arricchire la sua esperienza e portarlo avanti fino alla conclusione». Un pacchetto di venti ore permette ad ogni allievo di seguire un percorso per quadrimestre in discipline stimolanti e condotte da professionisti. Da mettere in rilievo come questa attività coniughi l’esperto esterno a quello presente sul territorio o nella scuola: il corso di fotografia ad esempio è gestito dal signor Tabacchini del circolo il Telemetro di Gussago, quello di teatro dallo scrivente, mentre i restanti insegnamenti sono, affidati ai professori Muzzolini e Cremonesi, che operano tra le province di Brescia e Mantova. Il territorio e le sue possibilità hanno poi permesso di sviluppare altri percorsi: il nuoto nella piscina di Gussago, il progetto “Pollicino nel bosco delle competenze”, per avvicinarsi alla conoscenza dei nostri boschi con l’appoggio e l’esperienza, fondamentali, del Gruppo Sentieri Gussago. Sono ormai tre anni che ha ripreso a funzionare attivamente la bella serra dell’istituto con l’annesso orto didattico, con il progetto “Per un mondo più accOrto”. Esso mira a far acquisire agli alunni un reale rispetto per la natura oltre che il piacere di far nascere e veder crescere fiori ed ortaggi. Nell’ambito di educazione fisica c’è la possibilità, periodicamente, con i docenti dell’istituto, di approfondire questa o quella specialità dell’atletica. In educazione artistica gli allievi svolgono, invece, due laboratori che riguardano la produzione della carta e la lavorazione del legno, con la modalità traforo, in collaborazione con la cooperativa Pinocchio di Rodengo Saiano. Ci sono anche spazi per le lingue straniere, con spettacoli in lingua e relative attività. Recentemente infatti, per due mattinate, gli allievi di alcune classi hanno seguito una serie di laboratori in lingua inglese con attori e docenti madrelingua dal titolo “Mistery and suspense”, cercando di risolvere una serie di enigmi sulla scia di Sherlock Holmes. n. 20 Marzo-Aprile Concorso Letteraio del Giornale del Gussago Calcio 29 Scuola di Casaglio: l’elenco dei partecipanti Classe Terza A Casaglio. Insegnante: Ceretti Patrizia Alunni: Archetti Filippo. Bostan Dionisie, Castrezzati Andrea, Dair Adam, Es Sadiki Hanane, Esposito Carolina, Falappi Giorgia, Ghirardi Lorenzo, Gueye Papa Diabe, Kullaj Elvis, Luca Daniela, Minelli Gabriele, Oliverio Beatrice, Pancari Alice Adelaide, Poplekaj Emanuela, Raccagni Simone, Salvi Andrea, Schinoppi Rossi Federico, Spadoni Rebecca, Venturelli Anna, Vimercati Umberto, Zadra Diego, Zeli Davide. Classe Terza B Casaglio. Insegnante: Ceretti Patrizia Alunni: Atu Imuentinyanosa Judit, Ballini Samuele, Bona Maira, Botta Alessia, Buratti Michelle, Carrara Jonathan, De Giglio Mattia, Falcone Federica, Kato Shikou Alessandro, Marchina Sergio, Negrini Emanuele, Orsi Andrea, Pansi Luca, Pasetti Mattia, Pe’ Alessandro, Pinti Caterina, Rimoldi Nicolo’, Rizzini Camilla, Salvi Elisa Giuliana, Ungaro Stefano, Vergine Francesca, Zanetti Alessio. Classe Terza C Casaglio. Insegnante: Leone Ivana Alunni: Arici Monica, Binetti Alice, Carere Alice, De Michele Valerio, Diallo Aboubacari, El Azri Sara, Faini Alessandro, Gandolfi Francesco, Levi Virginia, Loda Diego, Lombardi Alessia, Marelli Martina, Marisic Emir, Mehic Dino, Minelli Lorenzo, Pe Alessandra, Pe Andrea, Rumi Andrea, Scaroni Stefania, Schiepatti Alessandro, Vultaggio Alessio, Zanini Kevin. Classe Terza D Casaglio Insegnante: Gramaticopolo Edda Alunni: Adami Ricci Alessandro, Agostinelli Luca, Clerici Lorenzo, Gaffurini Marco, Gozio Giorgio, Leide Alessia, Mehic Amer, Montini Pietro, Randazzo Federica, Riviera Francesca, Rossini Elisa, Scaroni Luisa, Serra Francesco, Szekely Andreea Elena Classe Quarta A Casaglio. Insegnante: Daniela Ferrazzi Alunni: Albertini Alice, Albertini Eleonora, Bucciarelli Simone,, Cazzago Nicola, Cherubini Chiara, Colombo Filippo, Cominelli Greta,, Franceschini Devis, Guarente Alice, Lombardi Matteo, Malzanini, Veronica, Maranta Giorgia, Mento Maria, Mitraj Eldo, Paderni Lorenzo, Peroni Mirko, Poplekaj Giorgio, Quarena Filippo, Rivadossi Greta, Rossini Simone, Sanja Fatima, Venturelli Elena, Zorat Vittoria Classe Quarta B Casaglio. Insegnante: Daniela Ferrazzi Alunni: Arici Martina, Benedetti Pietro, Bigardi Greta, Califano Benedetta, Capelli Marta, Cazzago Alice, Franceschini Elisa, Gaudenzi Sara, Gioia Alessandra, Gonzini Chiara, Guerini Arianna, Maranta Manuel, Mastroieni Christian, Osmani Aisa, Passerini Laura, Pastore Lorenzo, Peroni, Francesco, Peroni Stefano, Salvi Simone, Svanera Giada, Szekely Nicholas, Tregambe Luca, Venturelli Cristina Classe Quarta C Casaglio. Insegnante: Daniela Ferrazzi Alunni: Bertanza Virginia, Codenotti Chiara, Crescini Filippo Delgado Alison, Ferretti Paola, Franchi Marta, Gatti Chiara, Gnocchi Pietro, Gutu Marina, Maranta Giada, Martinotti Luca, Meroni Sebastiano, Orlandi Luca, Pasetti Beatrice, Protasoni Luca, Savino Francesca, Stefana Dalila, Turelli Beatrice, Vanoglio Stefano, Zamboni Lorenzo, Zorzi Paolo, Bertanza Virginia. • Arici Costruzioni snl Impresa Edile Gussago • Cargi - Lavorazioni in ferro Serigrafia - Castenedolo • Trattoria Canalino - Gussago • Euroallarm - Allarmi - Gussago • Lorimer Sport Abbigliamento sportivo - Brescia • Peroni srl Surgelati - Gelati Algida - Gussago • Project Agenzia elettrodomestici - Gussago • Giulia Bencetti • Forbiti Impianti di automazione - Quadri elettrici