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Inneggia all`Isis: tunisino espulso

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Inneggia all`Isis: tunisino espulso
-MSGR - 05 LATINA - 45 - 18/03/16-N:
45
Venerdì 18 Marzo 2016
www.ilmessaggero.it
Latina
Inneggia all’Isis: tunisino espulso
Provvedimento urgente del ministro dell’Interno
per un artigiano di 50 anni da 11 in Italia, a Latina
Determinanti le indagini avviate dalla Digos, tradito
dai messaggi che esaltano la guerra in Siria e le stragi
`
L’INDAGINE
Un artigiano tunisino di 50 anni,
residente in Italia regolarmente
da 11 anni, è stato allontanato
d'urgenza con un decreto del ministro degli Interni perché sospettato di legami con l'Isis.
Il provvedimento firmato dal ministro degli Interni Angelino Alfano è stato notificato al tunisino ieri a Latina negli uffici della Digos
diretta dal vicequestore Walter
Dian: l'uomo è già stato portato
via dagli stessi investigatori della
sezione antiterrorismo della
Digos per le procedure previste in
caso di espulsione coatta immediata.
Ovviamente è stato imbarcato,
scortato da agenti italiani, su un
volo di linea fino all’aeroporto di
Tunisi dov’è atterrato e consegnato alla polizia dello Stato nordafricano.
I particolari della complessa indagine svolta interamente a Latina
e seguita direttamente dal questore di Latina, Giuseppe De Matteis,
non sono stati resi noti anche per
motivi tecnici.
FIANCHEGGIATORE
Da quanto è trapelato, l’indagine
degli investigatori della Digos
non è nata certo casualmente, ma
è frutto di un complesso lavoro.
L’Isis e tutti i suoi rivolti inquietanti che affollano il web sono seguiti dalla Digos e a Latina sono
stati determinanti anche una serie di monitoraggi legati alla moschea del capoluogo e a quanti la
frequentano per pregare ma anche per entrare in contatto con
elementi vicini alle posizioni politiche degli estremisti dell’Isis.
Il tunisino cinquantenne che il
ministro Alfano, dopo aver letto
la relazione della Digos della Questura di Latina, ha deciso di espellere con un provvedimento d’urgenza, sembra che a Latina tiras-
IL RUOLO DEGLI
AMBIENTI RELIGIOSI
ISLAMICI E DEI
FREQUENTATORI
DELLA MOSCHEA
DI VIA PIAVE
`
se a campare facendo l’artigiano
della pelle.
Ma è stato nell’ambito dei monitoraggi effettuati nella mosche e
dintorni che il ruolo del tunisino
e del suo “apprezzamento” per l’Isis sono emersi in tutta la sua preoccupante realtà.
Latina Scalo
Finto avvocato
tenta di truffare
un’anziana:
salvata dalla figlia
FACEBOOK
A quanto emerso, inoltre,il tunisino avrebbe pubblicato su facebook una serie di messaggi e video particolarmente cruenti legati alla guerra in Siria e alle esecuzioni sanguinarie organizzate
dall'Isis. Messaggi nei quali inneggia alla violenza e minacciando anche lo Stato italiano. Da qui
il decreto urgente a tutela della sicurezza nazionale, emesso dal
ministero ed eseguito dalla Questura di Latina. La convalida del
provvedimento è avvenuta ieri
nel Tribunale di Latina, davanti
al giudice Chirico, alla presenza
degli avvocati difensorei Alessandro Farau ed Ernesto Renzi.
LA RICADUTA
Il questore di Latina, Giuseppe
De Matteis, ieri è rimasto spiazzato dopo che la notizia dell’espulsione del nordafricano vicino alle
posizioni dell’Isis era rimbalzata
all’esterno del Tribunale di Latina e ha avvertito: «Molti aspetti di
questa inchiesta sono ancora da
sviluppare e preferiamo non entrare in particolari delicati che
potrebbero compromettere molto del lavoro svolto».
Ancor più ermetico il capo della
Digos, il vicequestore Walter Dian: «Nulla da aggiungere a quanto è trapelato», taglia corto Dian.
Il funzionario è subentrato tre
mesi fa al vicequestore Roberto
Artusi. Di certo c’è che un provvedimento di espulsione firmato
dal ministro dell’Interno significa tutelare la sicurezza nazionale.
Insomma, il tunisino 50enne era
considerato davvero molto pericoloso. E per la Digos è un successo di portata nazionale aver ottenuto un provvedimento simile ai
massimi livelli del Governo. «Ma
le nostre indagini proseguiranno
- spiegano in Questura - il rischio
Isis è molto delicato, anche a Latina».
Aldo Cepparulo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CONTROLLI I poliziotti durante un dispositivo di
controlli nelle strade del capoluogo pontino
rezza.
«La situazione a Cisterna non è
più sostenibile - tuona il sindaco
Eleonora Della Penna - lo abbiamo denunciato tante volte. Il
consiglio comunale ad hoc è stato uno dei primi atti della mia
amministrazione e in quella sede avevamo condiviso con tutte
le forze politiche cittadine un documento che specificava le urgenze del nostro territorio in
ambito sanitario. Asl e Regione
Lazio, dunque, conoscono le esigenze di Cisterna. Per questi motivi e per parlare di tutti le ulteriori questioni legate alla riorganizzazione della sanità sul territorio, valutando anche nuove
ipotesi di ubicazione del servizio di guardia medica, abbiamo
chiesto un altro incontro urgente con i vertici Asl per discutere
di questioni che non sono più
procrastinabili».
Claudia Paoletti
Si spaccia per un avvocato e
chiede 4.000 euro in contanti a
un’anziana di 89 anni dicendole
che suo figlio è trattenuto in
caserma per aver provocato un
incidente. E’ accaduto a Latina
Scalo, dove una pensionata ha
ricevuto una telefonata
allarmante da un sedicente
avvocato – che ha anche fornito
un nome, Mancini,
evidentemente falso – che la
informava dell’accaduto: suo
figlio aveva causato un incidente
e non era coperto da
assicurazione, occorreva quel
denaro. Colta dal panico, la
signora, che vive da sola perché
in ottima salute e
autosufficiente, comincia a
rovistare in casa e, tremando
come una foglia, cerca di mettere
insieme più soldi possibile, ma
per fortuna pensa di chiamare
l’altra sua figlia, che abita non
lontano da lei. Questa si reca
dalla madre, insieme chiamano
il fratello accertandosi che il
racconto è del tutto falso e
capendo che si tratta di una
truffa. Intanto, il falso avvocato
Mancini incalza l’anziana
continuando a telefonarle e
citofonando. Piazzatosi sotto
casa, l’impostore ha evidente
fretta di chiudere l’operazione.
Le due donne allora allertano i
carabinieri, che arrivano sul
posto nel giro di poco, ma il
truffatore si dilegua
prontamente. L’episodio si è
concluso bene, perché la truffa è
stata sventata, ma per l’89enne è
stato comunque un trauma. Ora,
infatti, ha paura di stare sola e
sua figlia le fa compagnia la
notte. E’ spaventata dall’idea di
essere spiata e non si sente più
tranquilla in casa sua. Intanto, è
stata fatta denuncia contro
ignoti e tracciato un identikit.
Alessandra Tabolacci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INVESTIGATORE Il vicequestore Walter Dian che
dirige la Digos da tre mesi (Foto Tamborrelli/Ginnetti)
Aggressione al pronto soccorso
CISTERNA
Ennesima aggressione ieri notte
ai danni del personale medico e
paramedico del punto di primo
soccorso di Cisterna. Per due ore
l'infermiere e il medico di turno
sono stati alle prese con un
ubriaco che li ha aggrediti verbalmente, senza considerate la
coda dei cittadini in attesa di essere ricevuti. L'aggressore è un
giovane cittadino di Cisterna,
già noto alle forze dell'ordine,
che all'una e trenta di notte si è
recato nel punto di primo soccorso di via Monti Lepini, in stato confusionale, per essere medicato al volto.
A causa del trauma cranico e
delle ferite riportate in seguito a
un incidente stradale è stato ritenuto opportuno il ricovero dell'
uomo che per tutta risposta ha
rifiutato il trasferimento in ospedale nonostante l'arrivo dell'am-
bulanza del 118. Sul posto sono
intervenuti anche i carabinieri
della stazione di Cisterna per garantire la sicurezza.
Si tratta del secondo grave episodio ai danni del personale sanitario del punto di primo soccorso che conferma lo stato di emergenza con un unico portantino
nell'arco delle 24 ore. Le problematiche del punto di primo soccorso non sono solo dovute alla
mancanza di personale, ma anche dalla struttura che non riesce a rispondere alle esigenze
dei cittadini e tutelarne la sicu-
LUNGA ATTESA
PER GLI ALTRI PAZIENTI
PROTESTA DEL SINDACO:
«TROPPE CARENZE
SITUAZIONE
ORMAI INSOSTENIBILE»
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Battle of the Kings 2
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-TRX IL:17/03/16
22:58-NOTE:
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