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Il Comandante Francesco Acton ()

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Il Comandante Francesco Acton ()
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Il Comandante FRANCESCO ACTON
ufficiale stabiese pluridecorato della seconda guerra mondiale
Il barone Francesco Eduardo Acton nacque a Castellammare di Stabia, il 24
agosto 1910. Appartenente alla dinastia Acton, discendente del fondatore del
cantiere navale di Castellammare di Stabia (1), era figlio dell’Ammiraglio di Armata
Alfredo (2), Ministro di Stato e Senatore del Regno, Capo di Stato Maggiore della
Regia Marina e già Comandante in Capo delle Forze Navali, e da Donna Livia
Giudice Caracciolo dei principi di Villa e Cellamare, Ispettrice Onoraria e
Medaglia d’Oro della C.R.I.
John Francis Edward Acton
Alfredo Acton
Cantiere navale di Castellammare di Stabia (1783)
Seguendo le tradizioni familiari, Francesco Acton frequentò l’Accademia Navale di Livorno,
divenendo ufficiale della Regia Marina nel 1931 col grado di Guardiamarina.
Subito dopo venne inviato su naviglio sottile e d’assalto e, dopo un periodo di tirocinio, venne
destinato ad unità siluranti.
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Combatte quindi, valorosamente, durante la Campagna d’Etiopia, la Campagna di Spagna e il
Secondo Conflitto Mondiale; a riprova del suo valore le sue gesta, al comando di siluranti e
sommergibili, vengono citate ben due volte sul bollettino di guerra del Comando Supremo.
Con il grado di Tenente di Vascello, al comando della Torpediniere Pegaso, fu insignito di
numerose onorificenza.
Torpediniere PEGASO
Una Medaglia d’Argento al Valor Militare la meritò abbattendo, con le
mitraglie della sua unità, 4 aerei avversari. La motivazione del conferimento fu la
seguente: “Comandante di torpediniera in servizio di scorta a convoglio, fatto
segno a ripetuti violenti attacchi aerei, con efficace reazione di fuoco riusciva ad
abbattere quattro apparecchi attaccanti.
Con elevata perizia professionale e con sereno ardimento, in avverse
condizioni atmosferiche, prestava assidua opera di assistenza ai piroscafi colpiti
che potevano raggiungere con mezzi propri il porto di destinazione.
Durante l’intero episodio bellico dava prova di
cospicue doti militari e marinaresche”.
(Mediterraneo Centrale, 8 novembre 1941)
La torpediniere Pegaso al suo comando effettuò
numerose e rischiose operazioni, tanto da meritarsi
anch’essa una Medaglia d’Argento al Valor Militare in
quanto: “È l’unità della Regia Marina che ha al suo
attivo il maggior numero di sommergibili affondati,
avendone distrutti tre certamente ed un quarto assai probabilmente”.
Aereosilurante inglese
La nave, il 12.5.1941 intercettò al largo di Tripoli il sommergibile inglese HMS Undaunter,
salpato da Malta per pattugliare le coste libiche e, attaccandolo con bombe di profondità, riuscì ad
affondarlo (3).
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L’unità partecipò il 24.5.41 alla scorta del convoglio di cui fu affondato il transatlantico
Conte Rosso, carico di truppe. Il 14.4.42 riuscì ad affondare il famoso sommergibile Upholder,
comandato da uno dei migliori sommergibilisti britannici, il Comandante David Wanklyn.
Com.te Wanklyn
L'equipaggio dell'Upholder
Il Comandante Wanklyn aveva affondato in 16 mesi di guerra, bel 100 mila tonnellate di
naviglio italo-tedesco ed era considerato un personaggio leggendario. La Royal Navy mantenne
segreta la sua comparsa e quello dell’equipaggio dell’Upholder per ben quattro mesi.
Sommergibile Upholder
Piroscafo Conte Rosso
A metà giugno la nave partecipò a diversi attacchi contro convogli inglesi. Uno in
particolare, composto da 6 mercantili con una scorta ravvicinata di una corazzata, due portaerei e
8 caccia, prese il largo da Gibilterra per raggiungere Malta. La squadra italiana, tra cui anche il
Pegaso, si schierò vicino a Pantelleria ed inviò le unità leggere, supportate da forze aeree e
incrociatori, contro il convoglio. Solamente 2 mercantili inglesi sopravvissero all’attacco e
riuscirono a portare i loro materiali a Malta.
Per il suo eroico comportamento Francesco Acton fu insignito di altre 4 Medaglie di Bronzo
al Valor Militare “sul campo” quale:
“Comandante di torpediniera, di scorta a convoglio in zone fortemente insidiate, segnalato
all’ecogoniometro un sommergibile nemico, si portava con audace e serena manovra all’attacco,
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effettuando una decisa azione di caccia con intenso lancio di bombe di profondità, finché da
indubbi segni ne poteva constare l’affondamento” (Mediterraneo Centrale, 2 luglio 1942).
II concessione
“Comandante di torpediniera, in servizio di scorta a convoglio, con abile e pronta manovra
riusciva a sventare l’agguato di un sommergibile nemico e, accertatane all’ecogoniometro
l’ubicazione effettuava con sereno ardimento un’intensa ed efficace azione di caccia finché da
indubbi segni constatava l’affondamento dell’unità avversaria”.
(Mediterraneo Centrale, 4 luglio 1942).
III concessione
“Al comando di unità sottile, in servizio di scorta a convogli,
durante un lungo periodo di dura e silenziosa attività, eseguiva numerose missioni in
acque fortemente insidiate.
Più volte attaccato da mezzi aerei e subacquei, reagiva con decisione, perizia e
coraggio, confermando le ottime doti di cui aveva già dato ripetutamente prova”.
(Mediterraneo Centrale, giugno 1941 - giugno 1942)
IV concessione
“Comandante di torpediniera, di scorta a convogli, assolveva il suo compito con capacità e
sereno coraggio, portando l’unità e i suoi uomini ad alto grado di efficienza.
Attaccato il convoglio da sommergibile nemico, dirigeva con ardimento e perizia sull’unità
avversaria, che sottoponeva ad intensa ed efficace azione di caccia, finché da indubbi segni ne
accertava l’affondamento” (Mediterraneo Centrale, 9 maggio 1942).
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Convoglio di navi mercantili scortato
Alle Medaglie al Valore si aggiungono altri attestati e riconoscimenti quali:
Cavaliere di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta;
Cavaliere di Gran Croce di Giustizia e Deputato della Reale Deputazione del Sovrano
Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio;
- 3 Croci di Guerra al Valor Militare;
- Medalla de la Campana spagnola;
- Croce di ferro di seconda classe;
- Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia e delle Stella Coloniale.
Al termine della guerra Francesco Acton lasciò la Marina con il grado di Capitano di Fregata
e, successivamente venne promosso Capitano di Vascello nella riserva.
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Museo Filangieri a Napoli
Per oltre quarant’anni si dedicò, quale Direttore, al ripristino ed miglioramento del Museo
Filangieri di Napoli incrementando le opere ivi contenute con sue personali donazioni.
L’impegno e la dedizione profuse in guerra, le continua nella società adoperandosi per
l’assegnazione di borse di studio agli studenti più meritevoli. Negli anni ’60, in memoria del figlio
Alfredo scomparso in giovane età, istituì una specifica borsa di studio
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Dopo il sisma del 1980, si adoperò per la sistemazione statica del fabbricato che ospita il
prestigioso museo. Morì a Napoli il 12 novembre 1997.
LA TORPEDINIERE PEGASO
La nave con la quale compì le
sue imprese era un “Avviso
Scorta” appartenente alla classe
Orsa (4 unità: Orsa, Pegaso,
Orione, Procione), fu varato nel
1936 dalla società Bacini e Scali di
Napoli e classificato torpediniere
Profilo dell’unità
nel 1938. Il suo dislocamento era di 1600 tonnellate, aveva una lunghezza di 89,3 metri, una
larghezza di 9,7 di un’immersione di 3,1 metri. Il suo apparato motore, composto da due caldaie e
due turbine, sviluppava una potenza di 16.000 cavalli sulle due eliche ed una velocità di 28 nodi.
Tubi lanciasilruri: pronti al lancio
Fuori!
L’armamento era costituito da 2 cannoni da 100/47 mm., 4 mitragliere da 13,2 mm., 4 tubi
lanciasiluri da 450 mm., 4 lancia bombe di profondità e mine.
Cannone da 100/47
Mina
Mitraglie a.a.
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Durante la guerra ebbe modificato l’armamento antiaereo con l’installazione di 11
mitragliatrici da 20 mm. Il suo equipaggio era composto da 154 uomini.
Antonio Cimmino
note…
(1) Il Capostipite del ramo napoletano degli Acton fu Sir John Francis Edward (nato a
Besançon 3-6-1736 morto Palermo 12-8-1811), 6° Baronetto Acton alla morte del cugino Sir
Richard Acton il 20-11-1791, Patrizio Napoletano con Regio Dispaccio del 6-1-1802,
Direttore della Real Segreteria della Marina napoletana dal 1778, Ministro degli Esteri con
funzione di con funzione di Presidente del Consiglio dal 1789, Cavaliere dell’Ordine del
Toson d’Oro, Cavaliere dell’Ordine di Sant’Andrea di Russia, Cavaliere dell’Ordine di San
Gennaro
(2) Don Alfredo (nato a Castellammare di Stabia 12-9-1867 morto a Sorrento il 26-3-1934), Patrizio
Napoletano, creato Barone Acton nel 1925; fece nel 1885 campagna d'Africa, nel 1901 campagna Estremo
Oriente, nel 1911-1912 guerra italo-turca e nel 1915/1918 la I Guerra Mondiale (col grado di Ammiraglio),
Senatore del Regno d’Italia, Membro supplente della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di Giustizia 2712-1929/19-1-1934, Presidente del Comitato degli Ammiragli 1-8-1925/1932 Presidente del Consiglio
Superiore di Marina, Ministro di Stato dal 10-2-1934, Delegato italiano alla conferenza di Londra per la
limitazione degli armamenti nel 1930, Delegato italiano alla Conferenza generale di Ginevra per il disarmo
nel 1932.
(3) Lo HMS Upholder (P37) fu un sommergibile di classe U della Royal Navy. Fu uno dei quattro
sottomarini di classe U che avevano tubi di lancio per siluri esterni in aggiunta ai 4 interni. Suo Comandante
(Capitano di Corvetta) fu Malcolm David Wanklyn; il sottomarino fu insignito della Victoria Cross e del
Distinguished Service Order. Calò a picco circa 120000 tonnellate di navi nemiche incluso il
cacciatorpediniere Libeccio dopo la Battaglia del convoglio Duisburg (dal nome di uno dei piroscafi che lo
componeva), un incrociatore, tre U-Boot (tra i quali il sottomarino italiano Saint Bon), tre trasporti truppe,
dieci navi da carico e due navi cisterna.
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(4) Il Conte Rosso era un transatlantico di
17.879 tonnellate stazza lorda, costruito nel
1922 ed appartenente alla Soc.An. di
Navigazione Lloyd Triestino con sede a
Trieste. Fu costruito nei cantieri scozzesi
William Beardmore & Co a Dalmuir nei pressi
di Glasgow e iscritto al Compartimento
Marittimo di Trieste con la matricola n° 318,
venne requisito dalla Marina Militare a Genova il 3 dicembre 1940. Durante la seconda guerra mondiale il 24
maggio 1941 alle ore 20.40 circa, in navigazione in convoglio da Napoli a Tripoli, scortato dalle torpediniere
Procione e Orsa dai cacciatorpediniere Corazziere e Lanciere e dagli incrociatori Trieste e Bolzano a circa
10 miglia per 83° da Capo Murro di Porco in Sicilia, più o meno al largo di Siracusa, fu colpito da due siluri
lanciati dal sommergibile inglese HMS Upholder comandato da David Wanklyn. Il Conte Rosso che
trasportava 2.729 persone, di cui 280 dell'equipaggio e 2449 trasportati, affondò dopo una decina di minuti
nel punto 36° 41' Nord e 15° 42' Est. Persero la vita 1.297 persone e vennero recuperate soltanto 239 salme,
nonostante il prodigarsi delle unità che facevano parte della scorta. La torpediniera italiana Pegaso il 14
aprile 1942 affondò lo stesso sommergibile, fiore all'occhiello della marina britannica.
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