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Protocollo per la regolamentazione dei rapporti tra
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MILANO N° l PROTOCOLLO PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI TRA MEDICI DI MEDICINA GENERALE, PEDIATRI DI LmERA SCELTA E MEDICI SPECIALISTI DELLE STRU1TURE DI RICOVERO ACCREDITA TE. La Continuità di cura tra Ospedalee Territorio pennetteuna maggiorequalità ed efficacia del percorsodiagnostico-terapeutico-assistenziale e una razionalizzazionenell' utilizzo delle risorse, oltre che un miglioramentodellaappropriatezza dellecure. La definizionedi specificheindicazionioperativerelativealle modalitàdi prescrizione,di ricovero, di specialisticaambulatorialee diagnostica,si rende particolarmentenecessarianella Azienda SanitariaLocale della Provinciadi Milano 1, che vede insediatisul suo territorio un considerevole numero di presidi ospedalieripubblici e privati accreditati,ed un numero di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta che si attesta intorno alle 800 unità. L'uniformità di comportamentoo la definizione di precisi protocolli da applicare sul territorio dell'intera ASL consenteal prescrittore di formulare in modo preciso ed esaustivole richieste, al paziente un accessosemplificatoalle prestazionie alle struttureerogatricil'individuazione chiaradella richiesta e della conseguenteregistrazione;infine permette ai servizi preposti al controllo una verifica agevolata. Le successiveindicazioni operative,che derivanoda protocolli condivisi attraversospecifici tavoli di lavoro e comunquesonocoerenticonla normativavigente,sonoconcordatetra le parti ed hanno la finalità di eliminare le difformità di comportamento,i margini di discrezionalità e di interpretazionedelle richieste,di rappresentareun punto di riferimento nei rapporti tra medico di medicinageneralee specialista. NORME GENERALI La effettuazionedi qualsiasiprestazionespecialisticaè subordinataa prescrizionemedica,sia del medicodi medicinageneralesia dello specialista,effettuatasuricettariodel SSN. La richiesta deveesseresemprecompletadi diagnosi o sospettodiagnostico. Nel caso in cui il pazienterichieda espressamente che il sospettodiagnosticonon compaiasulla prescrizione,la stessadiagnosio sospettodiagnosticodeveessereapportatosu foglio separatoe in bustachiusa. Ciascunprescrittoredeveessereidentificabile: il medicodi medicinagenerale/PLSdeve apporreil proprio codiceregionale,lo specialistadeveapporreil proprio codicefiscale: le prestazioniprive di codiceidentificativo del prescrittorenonpossonoesserepostea caricodel SSR. La prescrizionemedicaè valida purchéutilizzata entro i limiti previsti dalla normativavigente ( 5 anni). 1 SlIECIALISnCA AMBULATORIALE l. Nella formulazione della prescrizionedi visita specialisticail medico deve indicare se trattasidi lo visita o visita di controllo; Primo accesso(prima visita o primo esame): .è l'accessoin cui il problemaattualedel pazienteviene affrontato per la prima volta e per il qualeviene formulato un precisoquesitodiagnostico,accompagnato dalla esplicita dizionedi "primo accesso"; .possono ancheessereconsideratiprimi accessiquelli effettuatida pazientinoti, affetti da malattiecroniche,che presentinouna fasedi riacutizzazioneo l'insorgenzadi un nuovo problema, non necessariamente correlato con la patologia cronica, tale da rendere necessariauna rivalutazione complessivae/o una revisione sostanzialedella terapia (anchein questocasosi dovràindicaresulla ricetta"primo accesso"). Visita o esamedi controllo -follow up -o "ClasseC": .visite o accertamentidiagnosticistrumentalisuccessiviad un inquadramentodiagnostico già conclusoche ha definito il casoed eventualmente già impostatouna prima terapia; si tratta di prestazionifinalizzatead esempioa: seguirenel tempo l'evoluzione di patologie croniche, valutare a distanza l'eventuale insorgenzadi complicanze, verificare la stabilizzazione della patologia o il mantenimento del buon esito dell'intervento, indipendentemente dal tempotrascorsorispettoal primo accesso; .le prestazionisuccessiveal primo accessoe programmatedallo specialistache ha già presoin carico il paziente(compresele prestazionidi 20 e 3()livello resea pazientia cui è gia statofatto un inquadramentodiagnosticochenecessitanodi approfondimento); .tutte le prestazioniprescritteconl'indicazione del codicedi esenzioneper patologiasulla ricetta,(ad eccezionedei casi sopradescrittial "Primo accesso"-punto 2); .tutte le prestazionipercui non sia presenteil quesitodiagnostico. Le prestazionidi controllo possonoessereprogrammatee di conseguenzaerogate in un maggiorearco di tempo, di normaentro 180 giorni dalla prima visita -primo accesso, e comunquenei tempi eventualmenteindicati sullaprescrizione. A ftonte delle definizioni sopra riportate, si sottolinea come l'indicazione della tiRologia .@: cura del Rrescrittore. Pertanto,nel casodi prima visita o primo esameil prescrittoredovrà specificarechetrattasi di una prima visita o primo accessoed indicareil problemaclinico o il sospettodiagnostico (es. visita oculisticaper sospettoglaucoma-primo accesso). Seil primo accessoriguardaprestazionioggettodi priorità di accesso-ex AlI. 3 DGR 15324 (Tac del rachidee dello spero vertebrale;Tac del rachidee dello specovertebralesenzae con contrasto; spazio intersomaticoo metameroaggiuntivo in corso di TC del rachide (cervicale,toracico, lombosacrale)spinale;RMN del cervello e del tronco encefalico;RMN del cervello e del tronco encefalicosenzae con contrasto;Ecografiadell' addomesuperiore; Ecografia dell' addome superiore senza e con contrasto; Ecocolordopplerdei tronchi sovraortici;Visita cardiologicaVisita oculistica)il prescrittoredovrà indicare"classeA" o "classeB". Nel caso invece di visita o esame di controllo il prescrittore dovrà indicare la dicitura "controllo" o "follow up" o, meglio, la dicitura "controllo tra ...(giorni I mesi)". 2 2. Se il controllo riguardaprestazionioggettodelle suddettepriorità di accessoil prescrittore dovràindicare"classeC". La proposta di "passaggio in cura" può essereformulata dal medico di medicina generale, esplicitando sulla richiesta la dicitura "richiedo passaggio in cura". Il passaggio in cura è relativo alla patologia che lo ha motivato e di norma si esaurisce con la soluzione del quadro morboso; lo specialista può assumerein cura il paziente a seguito della richiesta del medico di medicina generale o su propria decisione per urgenti necessità di cura: in questo caso dovrà comunicare al medico di medicina generale la decisione assunta. E' comunque opportuno che medico curante e specialista condividano motivazioni, modalità e durata del passaggIoIn cura. 3 Lo specialistadella struttura pubblica a cui il pazienteè stato indirizzato dal medico di medicinagenerale,dovrà prescrivere direttamente su ricettario del SSNtutti gli esamie gli accertamentifinalizzati all'inquadramento diagnostico.Di norma,con il consensodell' interessato,la prestazioneviene contestualmente prenotatapressola stessastruttura. 4. L'eventuale effettuazionein regimedi urgenzadifferibile degli accertamentirichiesti dallo specialistadeveessereprogrammatadirettamentedalla strutturastessa,senzafar ricorso alla richiestadi applicazionedel "bollino verde" da partedel medicodi medicinagenerale. 5 Lo specialistadella strutturapubblicadeveprescriveredirettamentesuricettario SSNe, con il consensodell'interessato,contestualmente prenotarepressola stessastrutturai controlli clinici finalizzati al monitoraggiodi particolaripazienti stabilmentein cura dallo specialista (ad esempiopazienti neoplasitici, donne gravide, ect.) se le prestazioni stessesono da erogareentro 180 giorni dalla effettuazionedella visita; per controlli da programmareoltre questo termine è comunqueopportuno che il paziente venga rivalutato dal medico di medicinagenerale. 6. Lo specialistache ha effettuato una consulenzaal medico di medicina generale per un inquadramentodiagnosticoo terapeutico,dovrà riaffidare alle cure del medico di medicina generaleil paziente(ad esempioil pazienteipertesoo diabeticoin discretocompenso)senza fissare direttamenteulteriori controlli pressol'ambulatorio specialistico;saràil medico di medicina generalea prescrivereulteriori visite specialisticheanche in osservanzadegli eventualiprotocolli specifici condivisi. 7. Le indicazioni terapeutiche che il medico specialista consiglia a seguito di visita specialistica ambulatoriale, devono essere suggerite al medico di medicina generale, riportare il principio attivo, seguire le indicazioni dei percorsi diagnostico-terapeutici, rispettare le limitazioni prescrittive (note AIFA), promuoverese possibile l'utilizzo del farmacogenerico,e ove richiesto,il medicospecialistadovrà compilareil pianoterapeutico. 8 Al di fuori delle situazioniin cui lo specialistadella strutturapubblicaprescrivedirettamente suricettario SSN,qualsiasiindicazioneclinica indirizzataal medicocuranterappresentaun consigliodiagnosticoterapeutico,è pertantonecessarioprecisareche: .non possono essereconsegnatiai pazienti moduli prestampaticonteneQtielenchi di prestazionispecialisticheda eseguire; .non possono esserecomunicati ai pazienti inviti o appuntamentiper visite o per prestazionispecialisticheda far prescrivereal medicodi medicinageneralesu ricettario SSN", 3 i consigli diagnostico-terapeutici debbono essere formulati dal medico specialista modulistica intestata della struttura di appartenenza, firmati in modo completo leggibile, e indirizzati al medico di medicina generale per il tramite del paziente; lo specialista di struttura pubblica prescrive direttamente su ricettario SSN prestazione/prestazioni specialistica ritenuta necessariaal completamento diagnostico; lo specialista di struttura privata accreditata, salvo le prestazioni oggetto sperimentazione delle fasce di priorità, rinvia al medico di medicina generale prescrizione di accertamenti specialistici. su e la di la 9. Nella compilazione delle prescrizioni il medico prescrittore deve utilizzare le diciture previste dal vigente nomenclatore tariffario e, se lo ritiene, può indicare anche lo specifico codice di riferimento; ove non si utilizzino strumenti informatici, la prescrizione deve essere redatta in modo chiaro e leggibile. lO. Non sono consentiti accorpamenti di esami sotto diciture di tipo convenzionale, fatto salvi accordi formalizzati in protocolli o modalità organizzative recepite nei contratti, in quanto tale procedura può detenninare dubbi interpretativi o favorire l'esecuzione di esami in modo discrezionale. Il. Nel caso in cui un indagine diagnostica possa articolarsi in più passaggi correlati al quadro clinico riscontrato (per es. biopsia in esame endoscopico, antibiogramma successivo ad esamecolturale, ect.) il medico di medicina generale deve di norma richiedere il 1o livello di indagine: i successivi accertamenti da eseguirsi in continuità devono essere richiesti direttamente dallo specialista della struttura pubblica; quest'ultimo infatti può integrare o sostituire la prescrizione, motivando tal~ decisione, e redigere una nuova richiesta da tenere ~llegata alla precedente,modificata o sostituita. 12. La struttura privata accreditata potrà eseguire gli ulteriori accertamenti da effettuare in continuità, richiedendo successivamentee direttamente al MMG o PLS di validare la scheda di "segnalazione di esecuzione di accertamento diagnostico indifferibile" che è parte integrante del presente documento, accompagnandola richiesta con una sintetica e motivata relazione clinica. Quanto sopra non dovrà comportare oneri a carico dell' assistito, ad eccezione dell'integrazione eventuale del ticket, né possibilità di rivalsa in caso di mancata validazione da parte del medico di medicina generale. 13. Il medico di medicina generaleo PLS è tenuto a compilare una prescrizione per ogni indagineo gruppo di indagini per brancaspecialistica;per una prest~ione complessache prevedeil coinvolgimento di più branchespecialistiche,la richiesta può essereunica ma deveesserecompleta(ad es.pap-test+ esameistologico). 14. Nella richiesta di esami di laboratorio, deve essere sempre indicato anche il prelievo, una sola volta anche se vengono richiesti più di 8 esami, lo stesso non deve essereconteggiato ai fini del calcolo delle 8 prestaziol)i per ricetta. 15.Possono essereprescritte sulla medesimaricetta fino ad 8 prestazioni diagnostichee terapeuticheerogabilidalla medesimastrutturain momentidiversi e comunqueentro 3 mesi dall' effettuazionedellaprima prestazione. 16. Per i soggetti affetti dalle forme morbose di cui al D.M. 329, esentati dalla partecipazione alla spesa per le prestazioni correlate a tali forme morbose, possono essereprescritte sulla medesima ricetta fino a un massimo di 8 prestazioni da eseguire presso la medesima . 4 struttura in momentisuccessivi,indicati dal medico prescrittore, entro un periodo massimo di 3 mesidall' effettuazionedellaprima prestazione. 17. Per le prestazioniindicanti l'indicazione di "ciclo" appartenentia branchespecialistiche diverse della medicina fisica e riabilitazione, queste possono essere prescritte nella medesimaricetta fino ad 8 volte, comeda normativavigente. 18.E' necessariocheil medicodi medicinagenerale,in riferimento al quadropatologicoper cui prescriveper la prima volta un intervento di riabilitazione e recuperofunzionale,richieda una visita fisiatrica per l'inquadramentodel pazientee la stesuradel piano di trattamento riabilitativo; qualorala richiestadi trattamentoriabilitativo sia postada uno specialistadella disciplina, il medico di medicina generale potrà richiedere direttamentele prestazioni riabilitative allegandoalla richiestail programmariabilitativo stesodallo specialista. 19.E' necessarial'esecuzionedi una visita fisiatrica preliminare alla effettuazionedi cure fisiche quali la laser terapia, le trazioni scheletriche,la elettroterapia,la massoterapia, qualoranon conseguentead un consiglio di uno specialistanella disciplina; analogamente l'esecuzione di infiltrazioni intra-articolari devono essere prescritte dopo valutazione specialisticao allegandoil referto del medicospecialista. 20. Alle diagnostichestrumentalisi accedesenzavisita specialisticapreliminare, fatte salve particolari situazioni regolamentateda specifici protocolli; lo specialista che intenda sottoporrea visita il pazienteprima di effettuareuna indagineradiologicao endoscopica,o comunqueuna indagine strumentale,non può pertanto richiedemela prescrizione.Verrà costituito uno specifico tavolo di lavoro per concordareun protocollo per la corretta prescrizione di esami cardiologici di 20 livello (elettrocardiogrammada sforzo, ecocardiogramma) . 21. Non possonoessereprenotateprestazionispecialisticheambulatorialisenzala richiesta del medico di medicinageneraleo dello specialista;le prenotazionianchetelefonichevengono accoltesolo seil pazientedisponedella richiesta,della qualedevefornire il numerodi serie e l'indicazionedel medicorichiedente. 22. Il ticket non può esserepretesoal momentodella prenotazionedell' esameo della visita ma solo contestualmente al momentodell'effettuazione,prima dell'accessoalla medesima. PRESTAZIONI URGENTI DIFFERIBll..I 1 L'urgenza assolutaprevedel'accessoattraversoil Dipartimento di emergenzao il Pronto Soccorso;se l'accessoè dispostodal medico di medicinageneraleo PLS, questiè tenuto a rilasciareuna sinteticarelazioneanamnestica e ad indicareil sospettoclinico. 2. Lo specialista che opera in Pronto Soccorso richiede direttamente le consulenze o gli accertamenti specialistici a carattere di urgenza o -se procrastinabili -utilizzando il ricettario del SSN ed invitando il cittadino ad effettuare la prenotazione a CUP . 3 Lo specialistadi Pronto Soccorsoè tenuto a prescriveresu ricettario del SSN i fannaci ritenuti necessaria seguitodegli accertamentieseguiti. 5 4. Anche la struttura privata accreditatadovrà fornire alla dimissionedal Pronto Soccorsoi farmaci necessarialla coperturaterapeuticafino a consentireil coinvolgimentodel medico di medicinageneraleo PLS. 5. Il referto della visita e degli accertamentieseguiti in Pronto Soccorsodovranno essere indirizzati al medicodi medicinagenerale/PLScon gli eventualiconsigli ritenuti utili per il proseguimentodelle cure. 6. L'eventualeeffettuazionein regimedi urgenzadifferibile degli accertamentirichiesti dallo specialistadeveessereprogrammatadirettamentedalla strutturastessa,senzafar ricorso alla richiestadi applicazionedel "bollino verde" da partedel medicodi medicinagenerale. 7. Nell' ambito della sperimentazionedelle fasce di priorità la prescrizionedelle prestazioni individuate dalla DGR 15324/2003(visita cardiologica,visita oculistica,ecografiaaddome superiore,RMN encefalo,TC colonnavertebrale,ecocolordopplerTSA) prevedel'esplicita indicazionedella fasciadi appartenenza: .Fascia A o procedurasollecita per la quale ciascunadelle prestazionideve essere effettuataentroi 3 giorni dalla datadi presentazione; .fascia B o proceduradi IO diagnosi che prevedel'effettuazione della prestazione entro e non oltre i 30 giorni dalla datadel rilascio per le visite ed i 60 giorni per le prestazionistrumentali; .fascia C o follow up da riservarealle prestazioniprogrammateda inserire in liste d'attesaspecifichee separate 8. E' previstol'accessodiretto dell'assistitorelativo alle specialitàdi Odontoiatria,Ostetriciae Ginecologia, Pediatria (per gli assistiti che non sono in carico a PLS), Psichiatria, NeuropsichiatriaInfantile, Oculistica(limitatamentealla misurazionedel visus). 9. E' previsto inoltre l'accessodiretto ai servizi specialisticiospedalieriper la cura di pazienti affetti da uremiacronica in dialisi, leucemia,emofilia, morbodi Cooley. PRESTAZIONI CORRELATE AL RICOVERO l. Il pazientepuò esserericoveratoa seguitodi: .prescrizione specialistica .prescrizione, richiestao propostadel medicodi medicinageneraleo PLS .a seguitodi accessoal Dipartimentodi Emergenza. 2. Qualorail medico di medicinageneralerichieda un ricovero e si tratti del primo ricovero nella struttura per un determinatoquadro patologico, è tenuto a compilare la "schedadi accesso in ospedale" utilizzando l'apposito modulo che contenga tutte le notizie anamnestiche salienti. 3. Le indaginipreliminari al ricovero programmatoin strutturapubblicheo private accreditate e direttamentericonducibili al DRG previsto, non sonooggettodi prescrizionisu ricettario del SSN; le proceduree le indagini diagnostichenecessarieper valutare l'idoneità del pazienteall'intervento chirurgico programmato,sono riconducibili all'episodio di ricovero in cui avvienel'intervento e pertantononsonooggettodi prescrizionesu ricettario del SSN. 6 4. Le procedurepost-operatoriestrettamentecolTelatealla conclusionedell' iter cpirurgico (medicazioni,rimozione punti, ect) ed effettuatedi norma entro lO giorni dalla dimissione sonoriconducibili al DRG e pertantononrichiedanoprescrizionesul ricettario del SSN. 5. Le prestazioni successive al ricovero da eseguire entro 30 giorni dalla dimissione, devono essererichieste su ricettario del SSN dirett~mente dallo specialista della struttura pubblica presso cui il paziente è stato ricoverato, e sOnosoggette al pagamento del ticket, se dovuto, da parte del paziente in quanto non fanno parte del ricovero. 6, Durante il ricovero è compito della V.O. di degenzafomir~ i farmaci necessari;non è cons~ntito al medico di medicina generaleprescriverefarmaci a favore di un proprio assistitoricoverato. 7 Al fine di favorire la presa in carico del proprio assistito da pArte del medico di medicina generale anche nella fase diagnostica, curativa e riabilitativa erogata in regime di degenza, la struttura di ricovero favorisce l'accesso del medico di medicina generale ai presidi di degenza. 8. La struttura di ricovero favorisce la comunicazione con il medico di medicina generale anche mediante l'indiçazione di fasce orarie per le comunicazioni telefoniche e attraverso la messa a punto di idonei strumenti informatici: a tale proposito l' A.O. comunicherà all' A.S.L. per ciascuna Unità Operativa le fasce orarie per il colloquio diretto o il colloquio telefonico tra medico di medicina generale e specialista, assicurandosi che lo specialista di riferimento, anche qualora non sia il diretto curante del paziente, abbia accesso a tutte le informazioni utili alla comunicazione con il Jnedico di medicina generale; comunicherà inoltre all' A.S.L. gli indirizzi e-mail per la comunicazione informatica tra medico di medicina generale e specialista. 9. La lettera di dimissione è redatta su carta intestata dell' Unità Operativa di dimissione dal medico responsabile del caso e consegnata in busta chiusa alla persona assistita, o suo rappresentante,al momento della dimissione, mentre copia deve essereconservata in cartella clinica. n testo deve fornire al MMG o PLS, tutte le informazioni necessarieper conoscere le circostanze del ricovero, in particolare la lettera di dimissione deve contenere .n motivo del ricovero; .Gli accertamenti significativi; .Le diagnosi; .Le procedure eseguite; .La terapia farmacologica e gli altri trattamenti; .Le condizioni del paziente alla dimissione; .La terapia farmacologica successivaalla dimissione e le istruzioni di follow-up; .I controlli programmati entro i 30 giorni dalla dimissione devono essere prescritti direttamente dal medico specialista dell'U.O. di degenzasu ricettario del SSN; .La terapia farmacologica deve essere consigliata al medico di medicina generale nel rispetto delle note AIF A, con la compilazione del piano terapeutico, ove previsto, <;-onla indicazione del solo principio attivo o gruppo ATC, cop l'indicazione, laddove possibile, del farmaco generico, nel rispetto delle indicazioni contenute nei protocolli condivisi tra A.S.L. e Azienda Ospedaliera e al fine di favorire la libera scelta del medico di medicina generale dei farmaci da utilizzare nella terapia cronica del paziente, anche tenuto conto del profilo costo-efficacia della terapia; .La lettera di dimissione deve essereinoltre correlata, se del caso, o di idonea certificazione per la presentazionedi eventuale domanda di invalidità; 7 . o di prescrizione di ausili o prptesi necessari; o di documentazione idonea al rilascio della certificazione per l'esenzione alla partecipazione alla spesasanitaria. La lettera di dimissione può essere inviata al medico di medicina generale anche via mail. Sarà cura della U.O. di degenza la consegna delle confezioni terapeutiche start o la distribuzione diretta di farmaci alla dimissione, come previsto dai protocolli concordati ospedale-territorio, per evitare la discontinuità terapeutica o il ritardato awio di una nuova terapia. DIMISSIONI PROTETTE 1 Se alla dimissione si rendono necessaritrattamenti in regime di ricovero ordinario o di tipo riabilitativo, la struttura deve prpvvedere direttamente al trasferimento in idonea altra struttura accreditata. 2. Qualora l'V.O. di degenzaritenga indispensabileil trasferimentodel pazientein struttura riabilitativa di ricovero extra regionale,dovrà dame preventivacomunicazioneall' A.S.L. attraversolo specificomoduloconcordatoe allegatoal presentedocumento. 3. Non è opportunopresentareai familiari alternativeal rientro al domicilio o al trasferimento pressoRSA, senzaun preventivoaccordocon gli operatorisociali del distretto ("sportello fragilità") al fine di evitarecontenziosial pagamentodelle eventualirette. 4. Gli operatori socio-sanitari del distretto si impegnano a collaborare con i familiari per reperire una soluzione per il trasferimento del paziente che non può essere riaccolto al domicilio e che ija terminato le cure in regime di degenzadi norma entro lO giorni lavorativi dalla segnalazione; oltre tale periodo l'U. O. di degenza può autonomamente ricercare altre soluzioni. 5. Le richieste di ricovero assistenziale a favore di pazienti in situazioni di coma vegetativo, devono essereformulate al distretto di residenza del paziente ("sportello fragilità") con un anticipo di 20 giorni lavorativi rispetto alla data presunta di dimissione. 6. Al fine di favorire tutti gli interventi di continuità assistenziale, il dirigente della U.O. concorda con il medico di medicina generale gli eventuali interventi di supporto ritenuti necessari (assistenza domiciliare integrata o programmata); a tale proposito, al fine di facilitare la comunicazione tra il reparto e il medico di medicina generale, in ogni distr~o è attivo uno "sportello fragilità" che ha il compito di attivare tutti i servizi di rete e le forniture di presidi e ausili necessarial proseguimento delle cure al domicilio (ADI, vou~her o credit, ricoveri in RSA o ricoveri di sollievo, forniture di presidi antidecubito o per la mobilità ect.). La U.O. quindi comunica allo "sportello fragilità" del distretto con almeno 48 ore lavòrative di anticipo, le dimissioni programmate; sarà compito degli operatori dello "sportello fragilità" del distretto comunicare al medico di medicina generale la data prevista per la dimissione al fine di concordare i necessariinterventi assistenziali. 7. Qualora il paziente necessiti di nutrizione artificiale domiciliare, la attivazione della nutrizione enteràledomiciliàre o della nutrizione parenteralecon sacchestandarddovrà essereeffettuata con 72 ore lavorative di anticipo~la attivazionedi nutrizione parenterale 8 personalizzata richiede un anticipo di 20 giorni lavorativi (tale tempistica è determinata dalla norlI1ativa vigente che richiede un tempo di osservazione della sacca di nutrizione parenterale pronta presso la sede di preparazione di 15 giorni); nel caso in cui l'U.O. non possa rispettare tali termin~ è tenuta a fornire alimenti o sacche per nutrizione parenterale per uso domiciliare fino alla presa in carico da parte dei servizi territoriali. 8. La prescrizione di ossigenoterapia domiciliare a lungo termine deve essere effettuata con almeno 48 ore lavorative di anticipo rispetto alle dimissioni e nel rispetto delle indi~azioni previste dalla normativa regionale. 9. La prescrizione di apparecchi per la ventilazione domiciliare assistita deve essereeffettuata con almeno 72 ore lavorative di anticipo rispetto alla dimissione e dopo aver concordato la scelta dell'apparecchio ventilatore con l'U.O.C. Assistenza Specialistica della A.S.L. al fine di scegliere, ove possibile, apparecchi ventilatori a gara o di riciclo. MONITORAGGIO, CONTROLLO E VIGll..ANZA DEL SISTEMA DI REGOLE E DEGLI STRUMENll DI GOVERNO FARMACEUTICO E CLINICO l La A.S.L. e l' A.O. si impegnanoa comunicare,attraversole rispettive Direzioni mediche, le situazioni in cui le norme sopra descritte non vengono rispettate,al fine di garantire l'implementazionee il rispettodelle indicazionipreviste. 2. La A.S.L. effettuerài controlli sulle modalitàdi compilazionedelle lettere di dimissionee dei referti delle visite specialisticheambulatoriali,secondoi criteri concordatied esplicitati nei contratti. 3 Le situazioni di difficoltà nella applicazionedella normativa indicata o le situazioni di contenzioso,verrannoaffrontatein una appositacommissionechevedela partecipazionedei medici di medicinagenerala/PLS,i funzionari della A.S.L. e le V.O. e le Direzioni sanitarie ospedaliere Letto confermatoe sottoscritto Per l'ASL MI 1 DG M.C. Cantù Per le AAOO territoriali FEDERAZIONE ME91CI LeonardoSantoro~~;~À..o SNAMI / I ;L~ Giordano Pochintesta u\~~'-~ FIMP /1 J LucaBrivioW~~1~A l~ ;J / -"\::) 9 Riferimenti normativi -DGR V 12317/30.07.1991 "atti di indirizzo sulle procedure di accessonei servizi sanitari della Regione Lombardia" -DGR 23.04.1999 n° VI 42606 "aggiornamento detle prestazioni di assistenzaspecialistica ambulatoriale erogabili nell' ambito del SSN e relative tariffe" -Decreto H/32731 del 18.12.2000 "linee guida per la COITettaapplicazione del nomenclatore tariffario" .Decreto 18.05.2004 -"applicazione delle disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 50 del Decreto Legge 30.09.2003 n° 269, convertito con modificazioni, dalla legge 24.11.2003, n° 326, concernente la definizione dei modelli di ricettari medici standardizzati e di ricetta medica a lettura ottica" e successivi atti regionali. -Accordo collettivo nazionale per la medicina generale di cui alla Conferenza Stato-Regioni del 25.03.2005 -Accordo 13.12.2005 DGR SanitàVIII/2828 del 27.06.2006-recepimento piano nazionalecontenimentodei tempi di attesa. IntegrazioneAccordo 13.12.2005:CircolareinformativaDG San19.07.2006prot. n. Hl. 2006.0034301 lO " A.O." Unità Operativa di Il Medico di reparto dr. ... Alla u.o.c. ASSISTENZA SPECIALlSnCA A.S.L. Provincia Milano 1 (fax. 0299592403) PeriI paziente ricoveratopressoquestaUnità Operativadal affett<;>da ... verificata l'impossibilità di un ricoveropressostruttureregionali10mbarde, richiede il ricovero presso la struttura (specificaredenominazionedella struttlU"a e indirizzo cQmpleto) per un periododi conl'obiettivo di data '."r""'..."" n Medico di Reparto Il AZIENDA SANrr ARIA LOCALE t)FTTA PROVTNf'J A rn MTTANO N° T RegioneLombardia ASL ProvinciaMilano l SCHEDA DI ACCESSO IN OSPEDALE Caro Collega, invio in ospedale .1.paziente, signor. l) Motivo del ricovero ..., """ '.'..."'.'.'..".""""'" 2) Accertamentieffettuatie terapiain atto , 3) Dati estrattidalla schedasanitaria , , , , , Sonodisponibile,previo contattotelefonico,ad ulteriori consultazioniduranteil periododi ricovero. Con i migliori saluti. Dott. Recapitotelefonico e-mail... D.. (Schedatrattadall' AccordoCollettivo Nazionaleper la MedicinaGenerale) 12 ~ AZIENDA SANrr ARIA LOCALE T1F.TT.A PROVTN~T A rn MTTANO N° 1 SEGNALAZIONE DI ESECUZIONE ACCERTAMENTO DIAGNOSnCO INDIFFERIBILE STRUTfURA EROGATRICE: Al Medico Curante deVia Sigla Nato/a a il cod.assistito Si rende noto che il Suo paziente si è presentato in data odierna presso la Nostra struttura per l'effettuazionedi ed è stato anche sottoposto al seguenteaccertamentodiagnostico indifferibile: di cui si allegareferto. lo SpecialistaReferente Data (timbro e firma ) tel. : Il sottoscrittoMedico di Medicina Generaledel pazientein oggetto,presavisione dei referti presentati,ritiene che le prestazionieseguite,anche se non indicate nella primitiva impegnativa, possano esseregiudicate appropriate, indifferibili e integrative dell' accertamentodiagnostico richiesto. Data il Medico di Medicina Generale (timOCoe finna) 13