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Barco Borghese

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Barco Borghese
208-256
12-03-2007
16:25
Pagina 235
MONTE PORZIO CATONE (RM)
Barco Borghese
Recupero
dell’immobile e delle
sostruzioni della villa
romana
SOGGETTO BENEFICIARIO:
CODICE DI PIANO:
FINANZIAMENTO (euro):
COFINANZIAMENTO (euro):
COSTO TOTALE (euro):
PROGETTAZIONE:
ESECUZIONE:
COMUNE DI MONTE PORZIO CATONE
B.16.30
1.339.241,06
0,0
1.339.241,06
ARCH. S. PETRUCCIOLI, ING. D. RICCIARDI
FERRANTI TOMMASO SRL
AMBITO DELL’ATTIVITÀ
• Casali rustici del polo agricolo-funzionale
di Villa Mondragone, particolare.
Il Barco Borghese, citato solo in alcune descrizioni di inizio secolo scorso (Grossi, Gondi,
Ashby) ha subito un progressivo deterioramento, dovuto a destinazioni improprie che hanno
causato notevoli danneggiamenti alle sue consistenze.
Recuperata la disponibilità della struttura all’uso pubblico, il solo rilevamento grafico ha evidenziato una complessità ed una articolazione
ben maggiori di quelle note sino al momento
dell’intervento e, certamente, eventuali scavi
archeologici futuri non mancheranno di ampliarne ancora la dimensione globale.
Le più recenti ricognizioni hanno portato al riconoscimento di varie fasi di costruzione, rifacimento e riuso della villa, delineando una storia complessa, svoltasi nell’arco di almeno
quattro secoli.
Dopo una lunga fase di abbandono, secondo un
itinerario consueto per l’evoluzione di questa
tipologia strutturale, il terrazzamento fu inglobato nella grande proprietà degli Altemps, a
partire dal 1573, per essere poi trasformato in
giardino e, ancora successivamente, in “barco”
(sorta di recinto di animali per la caccia), inse-
rito nel grandioso complesso della Villa Mondragone.
Sorse così un polo agricolo, funzionale alla villa,
costituito da una serie di casali rustici edificati
ai margini dell’antica terrazza.
Nel 1613 l’intera proprietà fu acquisita dalla
famiglia Borghese, che l’arricchì ulteriormente
annettendovi l’adiacente Villa Taverna, dando
vita così ad uno straordinario nucleo articolato
di residenze, detto “Burghesianum”, ben noto
all’iconografia del secolo XVII.
Grazie al presente intervento, dopo lo smembramento iniziato due secoli or sono, potrà iniziare una nuova ricomposizione del Barco a carattere prevalentemente culturale, attraverso
il suo reimpiego, integrato nel vasto ambito
territoriale.
ANAMNESI DELL’ATTIVITÀ
Il complesso architettonico del Barco Borghese
consta di un grande terrazzamento artificiale,
costruito a partire dal I secolo a.C., che ospita
una villa di proporzioni più ampie rispetto alla
residenza appartenuta ai Quintili, situata poco
distante.
Circa un terzo di tale terrazzamento si sviluppa
su una serie di ambienti voltati, di dimensioni
• Casali rustici del polo agricolo-funzionale di Villa Mondragone.
BENI ARCHITETTONICI
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16:25
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• Villa Mondragone.
ALBANO LAZIALE (RM)
Santuario della
Rotonda
Restauro del campanile
e del Ninfeo del
Santuario
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BENI ARCHITETTONICI
varie, che formano sul lato ovest un articolato
prospetto monumentale, oggetto dello scavo
archeologico.
Il Barco, riportato alla sua originaria identità di
giardino all’italiana, contrappunto inferiore
della Villa Mondragone, costituisce uno dei poli
museali dell’intero complesso.
La visita alle antiche costruzioni è integrabile
con il percorso espositivo che, oltre ad illustrare i materiali provenienti dallo scavo, si sofferma anche su tematiche particolari, come il
sistema insediativo delle ville antiche nel territorio tuscolano o le tecniche costruttive dell’architettura romana.
La scala delle innovazioni tecniche e funzionali
proposte dal progetto di recupero ha posto in
primo piano l’impermeabilizzazione del sistema
degli ambienti voltati, previo scavo all’interno
del perimetro del giardino rinascimentale.
La parte più rilevante della campagna archeologica si è concentrata sul fronte ovest del ter-
SOGGETTO BENEFICIARIO:
CODICE DI PIANO:
FINANZIAMENTO (euro):
COFINANZIAMENTO (euro):
COSTO TOTALE (euro):
razzamento, ove è venuta alla luce una successione di locali voltati, presenti al livello inferiore, sinora completamente ignoti.
L’indagine su molti ambienti delle costruzioni
ha rivelato la loro quota originaria, nonché gli
usi diversi e le trasformazioni che i vari settori
del complesso subirono nell’avvicendarsi delle
fasi storiche. Questa operazione, che ha dovuto misurarsi con gli improvvisi crolli di diverse
parti architettoniche, cui sono seguite le operazioni di restauro e di consolidamento statico
delle stesse, non può certamente ritenersi conclusa nell’ambito del presente progetto e dovrà
continuare con successivi interventi.
Tuttavia, i settori attualmente indagati sono
sufficienti a costituire un modulo completo di
riferimento per la soddisfacente comprensione
del monumento e si presentano idonei ad ospitare un primo presidio museale, organizzato
intorno alla tematica specifica della Villa del
Barco.
COMUNE DI ALBANO LAZIALE
B.18.01
219.169,09
0,0
219.169,09
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