dire, fare, esplorare - Istituto Comprensivo di Bellaria
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dire, fare, esplorare - Istituto Comprensivo di Bellaria
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO 2014/15 delle SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI delI’Istituto Comprensivo di BELLARIA “DIRE, FARE, ESPLORARE” PREMESSA Tutti i bambini esplorano continuamente la realtà e gli spazi che li circondano e di cui sono parte. Li sperimentano con le mani e con tutti i sensi; li indagano con il pensiero curioso e fantasioso; li percorrono con il corpo correndo, saltando, rotolando; li interrogano con sguardi attenti e aperti; attribuiscono loro significati e vi intessono relazioni importanti con le parole di un linguaggio in continua crescita. Sono tante, dunque, le accezioni con cui possiamo intendere il termine 'spazio' e tante le possibilità con cui, insieme ai bambini, lo esploreremo. Spazio come luogo di incontro e relazione. Nella scuola dell'infanzia il bambino entra, spesso per la prima volta, a fare parte di una comunità. In essa si apre al confronto con gli altri, alla reciprocità di un dialogo fatto di parole e gesti, alla scoperta delle proprie e altrui emozioni e appartenenze. “A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l'identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del proprio stare con gli altri ed esplorare il mondo.” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia, 2012 – Campo di esperienza “Il sé e l'altro”). Spazio come territorio e ambiente da esplorare. La scuola, il quartiere, il territorio sono ambienti di vita quotidiana, spazi vissuti dal bambino. La scuola dell'infanzia può offrire l'occasione di esplorare, percorrere, indagare questi ambienti, perchè il bambino cominci a orientarsi, a collocare sé stesso, a individuare punti di riferimento e a rappresentare la realtà con parole, disegni, costruzioni. “I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri.” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia, 2012 – Campo di esperienza “La conoscenza del mondo”). Spazio come natura con i suoi elementi da conoscere e manipolare. Terra, sabbia, acqua, rami, foglie, sassi si offrono come materiali di gioco, conoscenza ed espressione per il bambino. I bambini hanno bisogno di capire il senso del tempo, dei 1 ritmi della natura e di riappropriarsi del contatto con i suoi elementi. La scuola dell'infanzia è il luogo dove trovano spazio le attività concrete di manipolazione e sperimentazione degli elementi naturali e dove sono costantemente valorizzate l'immaginazione, l'intuizione e la creatività che il bambino mette in gioco nel loro utilizzo. “Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni...” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia, 2012 – Campo di esperienza “La conoscenza del mondo”). 2 FINALITÀ Nel rispetto delle tappe di maturazione di ciascun bambino, sviluppare competenze cognitive, creative, comunicative attraverso l'interazione con l'altro, l'esplorazione dello spazio, la manipolazione e la sperimentazione di materiai e oggetti naturali. Contribuire alla conquista di autonomia del bambino nell'orientarsi, nel muoversi, nel compiere scelte, stimolandolo alla ricerca di soluzioni in un ambito relazionale complesso. Nell'apertura all'altro, alla convivenza e alla diversità, attraverso la cura della rete di relazioni e rapporti cui ogni bambino partecipa a scuola, contribuire alla costruzione di una positiva immagine di sé. OBIETTIVI Gli obiettivi del progetto sono molteplici e trasversali, toccano tutte le dimensioni dello sviluppo dei bambini e più 'campi di esperienza'. La parola (I discorsi e le parole) Sapersi esprimere e raccontare, con sempre maggior consapevolezza delle proprie emozioni e considerazioni, sapere conversare con linguaggi appropriati, sapere ascoltare esperienze e narrazioni, sapere giocare con le parole e con i suoni che le compongono. L'amicizia (Il sé e l'altro) Sentirsi parte di una comunità, confrontarsi con le differenze, le altrui storie e tradizioni, fare esperienza delle regole della convivenza e delle piccole responsabilità e attenzioni che questa comporta. La creatività (Immagini, suoni, colori) Attraverso l'utilizzo originale e creativo di diversi materiali e tecniche, vivere il piacere delle prime esperienze di produzione e invenzione artistica per guardare con 3 occhi diversi il mondo che li circonda e coltivare il senso del bello. Lo spazio (La conoscenza del mondo) Percorrere il proprio territorio, osservarlo con curiosità, conoscerne oggetti e soggetti, azioni dell'uomo e elementi naturali per sentirsene parte in modo sempre più consapevole. METODOLOGIE Il nostro intento è di favorire esperienze creative, cognitive, comunicative utilizzando il gioco e l'esperienza concreta come strumenti di apprendimento. Proponiamo ai bambini una 'scuola del fare' attraverso: - la valorizzazione della vita della sezione e delle routines (conversazioni, riflessioni, giochi, filastrocche, calendario...); - i laboratori come luogo del fare, in cui i bambini sono liberi di esplorare, manipolare, scoprire, ricercare; perché è attraverso l’esperienza che il bambino da tre a sei anni apprende; - le uscite didattiche come momenti di scoperta del territorio, delle sue connotazioni e risorse, nella convinzione che anche l'ambiente esterno alla scuola è una vasta e ricchissima aula didattica all'aperto. VERIFICA E VALUTAZIONE Il progetto, comune ai tre plessi di scuola dell'infanzia dell'Istituto, sarà monitorato in momenti diversi della sua attuazione. Per una costante verifica in itinere del progetto le insegnanti di scuola dell'infanzia si avvalgono delle osservazioni quotidiane dei comportamenti e delle abilità e caratteristiche (relazionali, grafico-pittoriche, espressive, motorie...) dei bambini. Queste osservazioni sono periodicamente condivise nel gruppo dei docenti di ogni scuola per valutare quanto le attività attuate sono andate incontro ai reali bisogni, alla 4 curiosità e all'interesse dei bambini e come sia possibile progettare le azioni successive. Saranno organizzati anche due momenti di confronto e di scambio collegiali durante l'anno, nel corso dei quali tutte le insegnanti dei tre plessi di scuola dell'infanzia dell'Istituto si incontreranno per verificare i risultati del proprio intervento educativo, per fermarsi, interrogarsi, riflettere insieme e fare circolare e condividere idee, informazioni, strategie. 5 LE SCUOLE RACCONTANO I LORO PERCORSI BOSCO INCANTATO CERVI PICCOLO INCANTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA 6 Scuola dell'infanzia "Bosco incantato" I.C. Bellaria Anno scol. 2014/15 “TUTTI GIU' PER TERRA” "Ho trascorso un'infanzia felice passata soprattutto attorno alla mia casa Ho giocato fin da piccolo con la terra e l'acqua. Non è di tutti i bambini potersi sporcare in mezzo a piccoli fossetti d'acqua..." (G. Zavalloni) " Dire, fare, baciare...." comincia così una vecchia filastrocca che piace ancora oggi ai bambini. Tre parole che racchiudono gli aspetti importanti della nostra vita: il linguaggio, le azioni e le relazioni affettive. Nella scuola dell'infanzia il fare, soprattutto se inteso come esperienze concrete, diventa occasione per sviluppare tutti gli aspetti della conoscenza. Ma cosa piace fare ai bambini? L'ultimo mese di scuola dell'anno scolastico passato abbiamo osservato ciò che i bambini facevano durante il gioco libero e ci siamo accorte che l'attività preferita era un gioco antico che anche noi insegnanti facevamo ai tempi dell'infanzia: impastare la terra del giardino con l'acqua. Alla domanda: "Vi piace giocare con la terra?" ci siamo sentite rispondere : 7 “Molto, è bello giocare con la terra, si possono fare un sacco di cose, è divertente!". E quel "divertente" racchiude il piacere, la conoscenza, la scoperta, l'immaginazione. La terra, nella sua semplicità e unicità, ha sempre affascinato intere generazioni perché contiene in sé una capacità di trasformazione e rigenerazione, un divenire infinito e unico. La terra è un elemento magico da scavare, da travasare, da trasportare e da plasmare. Cosa c'è di più piacevole, stimolante, creativo di immergere le mani nella terra bagnata, fangosa e morbida pronta a divenire ora una torta, ora un serpente, un gelato o un guerriero? E' nostra abitudine, prima di formulare progetti didattici, ascoltare i messaggi che i bambini mandano, raccogliere le "tracce" e tenere in considerazione sempre ciò che li interessa e li coinvolge. Per questo abbiamo pensato e costruito un percorso sull'elemento terra, per quello che è, per quello che produce, per quello che nasconde. E in questo percorso pieno di sorprese i bambini useranno sicuramente tutto ciò che posseggono: il corpo, le mani, la testa, il pensiero, le parole,... . FINALITA' DEL PROGETTO I bambini spontaneamente esplorano la realtà che li circonda, manifestano curiosità, capacità e voglia di sperimentare il mondo, di giocare e di mettersi in gioco utilizzando l'ambiente. Facendo dunque leva su una motivazione forte, ma naturalmente presente, la nostra finalità sarà quella di favorire il contatto diretto con il 8 materiale terra per osservare attentamente, manipolare, scoprire, ricercare, formulare ipotesi e verificarle, discriminare, classificare, cogliere somiglianze e differenze. I bambini impareranno così, non soltanto a descrivere ciò che osservano cogliendone gli attributi percettivi (colore, forma, dimensione, consistenza), ma riusciranno anche a trovare relazioni, nessi, sequenze temporali e spaziali, saranno in grado di spiegare eventi e processi favorendo l'organizzazione delle conoscenze, la loro concettualizzazione tramite costruzione di schemi interpretativi utili anche per apprendimenti futuri. IPOTESI DI PERCORSO ESPLORAZIONE L’ambiente in cui il bambino è inserito contiene molte possibilità a cui si può attingere. Ecco che il giardino della scuola può trasformarsi in un laboratorio: usciamo, ci guardiamo intorno, lasciamo i bambini liberi di muoversi, scavare, raccogliere la terra, costruire e poi distruggere. Successivamente chiederemo di portare a scuola campioni di terra del proprio giardino, orto o terriccio. I bambini verranno poi invitati a manipolarli liberamente e ad esplorare con i sensi, il materiale raccolto in giardino e portato da casa. 9 GIOCHIAMO IN SEZIONE Dall’osservazione e dalla manipolazione del materiale raccolto, con le mani o con l’aiuto di semplici strumenti come setacci, scopriremo le proprietà percettive della terra: odore, consistenza (granulosità), IL PIACERE DI CAPIRE colore, sensazioni tattili, somiglianze e differenze tra i vari tipi di terreno (argilloso, sabbioso, ghiaioso, terriccio…). Effettueremo percorsi sulla terra asciutta o bagnata, con i piedi e con le mani. Sarà dedicato spazio anche alla espressione di emozioni e ad associazioni con esperienze personali (ti piace?, perché?, a cosa ti fa pensare?). Infine, mescolando i vari tipi di terreni con acqua, otterremo dei fanghi diversi per colore, per consistenza, peso e si potrà verificare la diversa capacità di assorbimento e soprattutto si UTILIZZO potrà dipingere, lasciare impronte/tracce,… . “La mano è lo strumento più importante dell’uomo, la mano crea: plasma, dipinge, scolpisce, mima, scrive, svela, volteggia…I bambini che hanno la fortuna di vivere l’esperienza di laboratori manuali, hanno una grande opportunità” (G.Zavalloni) Si sperimenteranno tutte le azioni sul materiale: battere, pizzicare, arrotolare, spezzettare per giungere poi alla creazione di oggetti da decorare utilizzando anche altri materiali da cuocere in forno (Munari). 10 MODALITA’ Laboratorio come spazio per scoprire, sperimentare, rielaborare. Laboratorio come tempo da condividere con gli altri. Laboratorio come possibilità di essere protagonisti di un processo educativo. ORGANIZZAZIONE Le proposte verranno chiaramente diversificate in base all’età dei bambini. Da una prima fase legata alla manipolazione e al “pasticciamento” si passerà gradualmente a richieste sempre più complesse per arrivare all’astrazione e alla concettualizzazione. In particolare per i bambini di 3 anni verrà privilegiata la dimensione corporea ed emotiva attraverso l’utilizzo di tutti i canali percettivi: raccolta del materiale, manipolazione e contatto continuo con il materiale stesso. Per i bambini di 4 anni, si passerà dalla classificazione del materiale alla rappresentazione grafica e creativa; infine con i bambini di 5 anni verrà potenziata la dimensione logica (capacità di spiegare gli eventi e di argomentarli), simbolica e linguistica (arricchimento del patrimonio lessicale). 11 DOCUMENTAZIONE Il “librone” è memoria. Raccogliere lungo il percorso ciò che i bambini producono, creano ed inventano serve a loro stessi per ricordare ciò che hanno vissuto, ai genitori per conoscere le esperienze didattiche e alle insegnanti per riflettere sulle loro scelte pedagogiche. 12 SCUOLA DELL’ INFANZIA “CERVI” MANI IN PASTA, PAESE IN FESTA Le mani per fare, la mente per pensare, il cuore per imparare. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni di un linguaggio. Le città sono luogo di scambio… scambi di parole, di desideri, di ricordi.” “ Italo Calvino Per permettere al bambino di crescere capendo chi è, quest’ anno partiamo dal dov’ è. Cosa c’ è di più bello di un bambino che entra in rapporto con il territorio dove vive, passeggia, gioca, cammina e incontra gli altri? Ogni bambino ricorderà sicuramente la casa dei propri amici caratterizzata da particolari colori, odori, rumori e forme. Anche i bambini più piccoli vivono in modo più diretto e istintivo il proprio territorio costruendosi delle mappe mentali originali e personali come la via dei fiori, la via golosa, la via del mare, la via del parco. PERCHE’ LO … Scoprire la vita intorno a noi Partire per … Aiutare i bambini a pensare e sognare, creare e inventare Zampillare energie positive Ideare e indagare Orientare 13 Dare sempre tutto il possibile Estendere la vita scolastica all’ aperto Liberare parole, fatti, rappresentazioni Tendersi verso gli altri Essere se stessi Ricerc…azione Riconoscere nell’ altro un soggetto diverso Incontrare e incontrarsi Trame, nessi, sequenze Organizzare nuovi spazi in cui sostare Ricordare Introdurre emozioni nel fare 0ttimismo, speranza COME … Il libro magico che utilizzeremo quest’ anno per esplorare i luoghi, sarà non solo la mappa per giungere a destinazione, ma l’ avvio di un’ esperienza che aprirà porte magiche sul piacere di fare scoperte, per osservare e valorizzare ciò che è dentro e fuori di noi e ciò che c’ è di magico nei luoghi vicini. Andiamo alla scoperta di Bellaria, dei suoi profumi, delle sue risorse, dei suoi sapori, dei suoi saperi e li portiamo a scuola per fare tante ESPERIENZE. Vivere insieme agli altri le uscite didattiche fa assaporare il gusto dell’ esplorare in maniera diversa da quello vissuto 14 in ambito familiare. Dà fiducia, forza, voglia di stare insieme. Il libro indica la via, una via stretta, larga, in salita, in discesa, solita, insolita, conosciuta, sconosciuta, prevedibile, imprevedibile proprio come è la vita. Ma ci dà serenità nel percorrerla, con lentezza, con fiducia che nasce dallo stare insieme. << E’ molto bello il vostro pianeta. Ci sono degli oceani? “ Non lo posso sapere”, disse il geografo. “Ah! (Il piccolo principe fu deluso). E delle montagne?” “Non lo posso sapere, “ disse il geografo. “E delle città, e dei fiumi e dei deserti?” “Neppure lo posso sapere”, disse il geografo. “Ma siete un geografo!” “Esatto”, disse il geografo, “ma non sono un esploratore”.>> (A.De Saint-Exupery) 15 SCUOLA DELL'INFANZIA SEZIONE 'PICCOLO INCANTO' I.C. BELLARIA A.S. 2014/2015 “GLI SPAZI COME LUOGHI DI INCONTRO E DI SCAMBIO” 16 LE MOTIVAZIONI Punto di partenza per tracciare il progetto educativo di una scuola sono i bambini che la frequentano e che portano al gruppo storie, conoscenze, bisogni che è importante sapere ascoltare ed accogliere. I bambini che frequentano la nostra sezione formano un gruppo altamente eterogeneo per provenienza, età, caratteristiche individuali. Questa diversità costituisce una risorsa che intendiamo valorizzare, cercando di favorire e alimentare quotidianamente un dialogo e uno scambio che permetta ai bambini di conoscersi tra loro e di fare conoscere anche noi insegnanti come figure adulte di riferimento. Pensiamo che la scuola abbia la funzione di sostenere la storia, la memoria e le caratteristiche di ciascuno. Per questo motivo ci interessa che la piccola comunità scolastica in cui viviamo sia costantemente un luogo di incontro, conoscenza, condivisione, cooperazione in cui ciascuno, adulto e bambino, si senta riconosciuto e valorizzato. Un luogo in cui le differenze che caratterizzano il gruppo possano essere scoperte, farci conoscere l'altro e diventare una risorsa. ANDIAMO VERSO... Ogni anno scolastico trascorre come un viaggio, in cui la meta, la direzione verso la quale si procede è importante tanto quanto il percorso effettuato per raggiungerla. Quest'anno cercheremo di scoprire chi siamo noi, quanto abbiamo da raccontare e dare agli altri, quante cose possiamo imparare stando insieme. Proveremo a farlo attraverso la parola, il racconto, le storie, il corpo, la sensorialità, lo sperimentare. Lo vogliamo fare con la curiosità di scoprire qualcosa di nuovo che possa aiutare ognuno a crescere. Intendiamo farlo insieme perchè la scuola è una comunità educante: un gruppo di bambini e adulti che crescono insieme. IN QUALI MODI Affronteremo questo percorso con lentezza, per dare la possibilità a ciascuno di camminare con il proprio passo, di cogliere nel viaggio quello che è immediatamente visibile, ma anche quanto si nasconde dietro le apparenze, per offrire a tutti una visione nuova delle strade attraversate. Cercheremo di valorizzare i diversi punti di vista e le angolazioni differenti dalle quali ciascuno, per le proprie caratteristiche, storia, esperienze, qualità, guarda il mondo e le cose. Ci muoveremo allo stesso passo, per non lasciare indietro nessuno, per rimanere 17 sempre gruppo. Ci daremo il tempo per parlare e ascoltare: le ragioni dell'altro, i vissuti di ciascuno, le storie personali. La vita democratica di un gruppo, la conoscenza reciproca, il pensiero, l'amicizia e gli affetti hanno bisogno, per crescere, di tempo e di ascolto. Daremo importanza al gioco, all'esperienza, al fare come possibilità di intervenire in prima persona, perchè l'esperienza è per i bambini il fondamento della conoscenza e la scoperta diretta, più che l'indicazione dell'adulto, è la strada per apprendimenti che siano realmente significativi. COME CI ORGANIZZIAMO Il nostro anno scolastico si articola in tre nuclei di attività, che accompagnano e danno significato ai ritmi e alle azioni della nostra scuola, così come le stagioni scandiscono i tempi della natura. Nel primo periodo dell'anno, accompagnato dai colori e dalle atmosfere dell'autunno, diamo spazio e importanza all'accoglienza e alla conoscenza reciproca, cercando di creare continuità con la fine dell'anno passato. Andiamo incontro, con attenzione e delicatezza, alle esigenze sia dei bambini nuovi, che accompagniamo nell'avventura della conoscenza del nuovo contesto, sia degli alunni già frequentanti, che sosteniamo nel tessere relazioni note e inedite, nel gruppo rinnovato dai nuovi ingressi e dai cambiamenti che la crescita e le esperienze dell'estate hanno portato in ciascuno. In sintonia con le offerte del territorio e i cambiamenti della stagione, diamo spazio alle relazioni, all'ascolto dell'altro, alle osservazioni per cercare di individuare i bisogni e le esigenze dei bambini. Organizziamo pertanto 'centri di interesse', attività collettive a grande e piccolo gruppo legate alla stagionalità (Espressioni d'autunno) con l'obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e la cooperazione attraverso: percorsi sensoriali che mettono in azione percezione e manipolazione; espressioni verbali come filastrocche, poesie, canzoni, la 'scatola delle parole nuove', per giocare con le parole e il linguaggio; scoperte e conoscenze più cognitive legate all'ambito matematico e alla simbolizzazione. Il periodo invernale è il momento in cui le giornate brevi e rigide e l'aspetto spoglio della natura, spingono a rimanere in casa, a raccontarsi intorno alla luce del fuoco di un camino o di una candela. In questo periodo l'organizzazione a scuola è prevalentemente di tipo laboratoriale. Raggruppiamo i bambini per fasce d'età e, in sintonia con il periodo dell'inverno, ci raccogliamo per vivere esperienze di narrazione: storie, racconti, letture, autobiografia. 18 Lo sfondo rimane sempre l'esperienza, scegliamo però in questo momento di lavorare in gruppi per età, per rispondere alle esigenze specifiche proprie dei diversi momenti della crescita a scuola. Con i bambini che frequentano l'ultimo anno ci facciamo direzionare principalmente dai campi di esperienza 'I discorsi e le parole' e 'La conoscenza del mondo' proponendo attività che stimolino le abilità logico-matematiche, linguistiche, l'orientamento nello spazio. Per i bambini di tre e quattro anni ci muoviamo prevalentemente all'interno del campo di esperienza 'Il sé e l'altro' con attività in rapporto alla narrazione di storie e racconti, alla conoscenza ed espressione di sé. Diamo risalto allo scambio, alla elaborazione comune delle buone regole del vivere insieme, alle comunicazioni con l'obiettivo di favorire la capacità di decentramento e di attesa. Con tutti i bambini effettuiamo giochi di motricità che favoriscono la maturazione delle potenzialità sensoriali, percettive, ritmiche e motorie. Con la primavera e il ritorno del rigoglio e della vita della natura, le esperienze dell'inverno vengono rielaborate, consolidate e gradualmente riportate all'esterno. Proporremo attività nel nostro giardino, nel quartiere e nel territorio circostante attraverso giochi all'aperto, visite e uscite didattiche. Questa organizzazione di tipo modulare vuole rispondere al diritto alla personalizzazione e individualizzazione proprio di una scuola democratica, che, come sottolineato dalle 'Indicazioni Nazionali per il curricolo', cerca di prendere in considerazione tutti i soggetti garantendo a ciascuno la possibilità di apprendimento. 19 INSIEME CON GIOIA… Programmazione annuale per l’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo di Bellaria Progetto anno scolastico 2014/15 Ins. Marchetto Catia 20 “E tu che gli impari ai tuoi ragazzi?” “Gli insegno, si dice, la religione” “E che ci fai con la religione?” “Si conosce il segreto più importante…” (A. D’Avenia) PREMESSA I bambini, nella loro quotidianità, sia pure in tempi e modi differenti, vengono a contatto con molteplici gesti e segni della realtà religiosa cristiano-cattolica. Questo suscita in loro degli interrogativi che esigono risposte concrete e vere. E’ compito dell’educazione religiosa collocarsi nel vissuto dei bambini e, proprio partendo dalla loro esperienza, promuovere la conoscenza della realtà religiosa che li circonda, aiutandoli ad esprimerla e a comunicarla con parole e gesti, senza richiedere un’adesione alla fede. Le attività proposte quindi, “offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia 2012). 21 “INSIEME CON GIOIA…” Il progetto educativo proposto “ Insieme con gioia…”, si inserisce nel progetto annuale delle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo di Bellaria sullo spazio e la logico matematica, mantenendo però la specificità nei contenuti e nella metodologia. “Insieme con gioia…” scopriamo di avere tanti amici con cui giocare e con cui condividere le giornate a scuola! Questo è fondamentale soprattutto nel primo periodo dell’anno scolastico, durante il momento dell’accoglienza e dell’inserimento dei bimbi di tre anni. La partecipazione con il gruppo dei bambini di cinque anni (scuola dell’infanzia “Cervi”) ai laboratori didattici del “Festival Francescano 2014” tenutosi a Rimini dal titolo “ Vivere con gioia”, è stata a tale riguardo molto significativa. Attraverso il racconto fantastico dal titolo “ La città della gioia” e le attività attinenti al racconto, (tra cui la realizzazione di un grande pannello che rappresenta la città della gioia e della felicità), i bambini hanno potuto comprendere che stare insieme agli altri è importante e ci dona gioia. “Insieme con gioia…” scopriamo che il Natale è la festa di Gesù che nasce! I bambini avvertono con molto anticipo l’arrivo del Natale: sono loro infatti i primi a cogliere i segni e i simboli di questa festa e come tutto attorno a loro sia cambiato…le luci nelle strade, gli addobbi delle vetrine… Attraverso il racconto biblico della nascita 22 di Gesù scopriamo il significato religioso di questa festa (Gesù che nasce per ciascuno di noi) e il significato dei segni e dei simboli natalizi presenti attorno a noi. “Insieme con gioia…” scopriamo che attorno a noi c’è un mondo pieno di meraviglie che è dono di Dio! (scuole dell’infanzia Bosco Incantato e Piccolo Incanto) Le esperienze e le osservazioni guidate fatte all’aperto permettono al bambino di scoprire le tante meraviglie della natura e suscitano in lui sentimenti di meraviglia, di stupore e tanti interrogativi… “ come si fa a fare il cielo? E il mare? Da dove vengono tutte queste cose che vedo intorno a me?”. Attraverso il racconto biblico della creazione del mondo, i bambini comprenderanno che il mondo è stato creato da Dio e ci è stato affidato affinchè lo custodiamo con cura e lo rispettiamo. “Insieme con gioia…” scopriamo l’infanzia di Gesù e il suo paese!” (scuola dell’infanzia Cervi) Partendo dall’esperienza personale di ciascun bambino e dall’esplorazione del territorio fatta insieme alle insegnanti del plesso, i bambini saranno guidati a cogliere le differenze con le tradizioni, con gli usi e costumi del paese in cui Gesù è nato e vissuto: la Palestina. Conosceranno inoltre alcuni episodi dell’infanzia di Gesù a Nazareth. “Insieme con gioia…” scopriamo che la Pasqua è la festa dell’amore di Dio per tutti gli uomini! 23 Con l’arrivo della primavera, stimoliamo i bambini ad osservare ancora una volta lo spazio attorno a loro… gli alberi sono rifioriti, sono spuntate nuove foglie…nelle vetrine vediamo uova e coniglietti di cioccolato… ancora una volta tutto questo ci parla di festa! Attraverso l’osservazione della natura che rinasce, l’esperienza della semina del grano e del racconto biblico della morte e resurrezione di Gesù, i bambini comprenderanno che la Pasqua è festa di vita e di gioia perché Gesù sconfigge il buio della morte con la luce della resurrezione e del suo amore. METODOLOGIA Tutti i percorsi seguiranno la metodologia sotto indicata: ascolto del racconto (biblico e storico); visione di immagini ad esso collegate (reali o artistiche); comprensione e interiorizzazione dei contenuti attraverso conversazione guidata; drammatizzazione; attività ludica; attività grafico-pittorica e manipolativa all’interno del gruppo sezione e/o in laboratori uscite didattiche (dove sarà possibile). VERIFICA E VALUTAZIONE Per la verifica verranno utilizzati strumenti diversificati: attività ludiche, conversazione guidata e disegni liberi. 24 L’osservazione sistematica del bambino in relazione alle attività proposte avverrà: all’inizio per registrare le esperienze e le competenze già acquisite; in itinere e al termine attraverso attività mirate e conversazione guidata. Tutto questo al fine di cogliere la validità delle proposte fatte, per operare eventuali aggiustamenti e permettere così a tutti i bambini di conseguire gli obiettivi prefissati. DOCUMENTAZIONE Alla fine dell’anno scolastico ogni bambino porterà a casa una raccolta di elaborati e una documentazione fotografica delle esperienze fatte, inserita nel cd prodotto dalle insegnanti dei plessi che raccoglie la vita della scuola. DURATA La durata del progetto coincide con l’intero anno scolastico. Il percorso, tenendo conto della scansione del calendario liturgico, verrà effettuato in sintonia con il progetto didattico proprio di ciascun plesso. 25 LE INSEGNANTI CHE HANNO COLLABORATO ALLA STESURA DEL PROGETTO Amati Cesarina Baldacci Elisabetta, Barbiani Claudia Castiglioni Elisa Cortellini Silvia Darolt Barbara Dimaggio Elena Figos Anna Foderà Vita Guidi Nella Lorenzini Lara Marchetto Catia Menghi Katia Mussoni M. Cristina Noé Loretta Pasolini Licia Protti Jessica Rinaldi Giuseppina Silano Katia A cura di Elisa Castiglioni, Anna Figos, Katia Silano 26 Lunga lunghissima sia questa strada. “ Dovunque porti, dovunque vada. Giorni con notti, paura e coraggio. Lungo lunghissimo sia questo viaggio. Partire presto, tornare tardi. Dietro i ricordi, davanti gli sguardi. Che non arrivino mai fino in fondo. Perché c’ è sempre più mondo.” B. Tognolini 27