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Esercitazione notturna per i nuclei subacquei

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Esercitazione notturna per i nuclei subacquei
AUGUSTA-COMFORPAT
Esercitazione notturna per i nuclei
subacquei
Si è svolta, presso la base navale di Augusta, una esercitazione Amiex a
favore di tutti gli OSSALC (operatori del servizio di sicurezza abilitati ai
lavori in carena).
Daniele Giorgini
I
l 27 aprile, nella base navale di Augusta, si è
svolta una complessa esercitazione notturna
anti mezzi insidiosi che ha interessato tutte le
Unità navali delle Forze di Pattugliamento Costiero al Comando del C.A. Roberto Camerini
(COMFORPAT).
L’attività, presenziata dal Capo Componente
SONAR/OSSALC del Comando in Capo della
Squadra Navale, il Capitano di Fregata Diego
Priami, si è articolata su due momenti principali:
l’ispezione in carena alle unità navali e il soccorso ad un operatore infortunato.
Hanno partecipato i nuclei subacquei di 15 Unità
navali, nonché gli operatori subacquei della Stazione Elicotteri di Catania, per un totale di 46
operatori e ben 82 specialisti in supporto alle immersioni. Nave Driade, al Comando del Capitano di Fregata Massimo Brisigotti, ha coordinato
l’intera attività con il supporto diretto del Capitano di Fregata medico Fabrizio Santoro, Capo della Componente Sanitaria di COMFORPAT. Nel pomeriggio è stato tenuto un incontro preliminare
operativo, curato dal Tenente di Vascello Daniele
Giorgini, Capo del Nucleo Subacqueo di Nave
Driade e coordinatore dell’evento, in cui sono
state indicate le linee guida dell’esercitazione
con particolare riguardo agli aspetti della sicurezza. A seguire l’intervento del Dottor Santoro che
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NOTIZIARIO DELLA MARINA
Maggio 2010
ha voluto evidenziare gli aspetti sanitari e le misure di prevenzione alle immersioni subacquee. Dopo un generale screening medico di tutti gli operatori, con il calare del Sole, ha avuto inizio la seconda fase della esercitazione comprendente
l’attività in acqua. Durante le immersioni, sono
state effettuate accurate ispezioni in carena, da
parte dei vari team di OSSALC, adottando consolidate tecniche di ricerca di ordigni ed accurate
verifiche di eventuali anomalie agli organi di governo. Nelle fasi finali, inoltre, un operatore ha simulato di essere stato colpito da un malore dando così l’avvio al secondo tema addestrativo: il
recupero e il soccorso a un subacqueo in difficoltà. In tale circostanza, l’operatore di soccorso
pronto sulla motobarca, si è immerso operando
secondo le tecniche ormai consolidate per recuperare il collega colpito da malore e successivamente dar corso all’intervento dello staff sanitario
per la rianimazione.
L’analisi a caldo dell’esercitazione, ha evidenziato l’elevata preparazione e professionalità raggiunta dal personale subacqueo delle Unità Navali, che ha operato con tempi di reazione rapidi,
ed azioni ben coordinate. Al termine dell’esercitazione, dopo un accurato rassetto delle delicate
apparecchiature subacquee, i partecipanti si sono dati appuntamento sul ponte di Nave Driade
dove i partecipanti hanno potuto alleviare le fatiche delle immersioni. !
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