Carte obbligatorie? «Solo prezzi più alti e favori alle
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Carte obbligatorie? «Solo prezzi più alti e favori alle
Sabato 8 settembre 2012 Gazzetta di Modena_web Carte obbligatorie? «Solo prezzi più alti e favori alle banche » L’utilizzo del bancomat per i pagamenti sopra ai 50 euro trova un coro di commenti negativi. «Via le commissioni» Utilizzo del bancomat per pagamenti sopra i 50 euro. Dunque addio al denaro contante, e via libera alla moneta elettronica per allineare l'Italia alle nazioni avanzate. La norma è prevista nella bozza del decreto sviluppo, a firma del ministro Corrado Passera, e dovrebbe entrare in vigore a luglio 2013. Indiscrezioni vedono lo slittamento anche al 2014, per definire un piano che certamente cambierà la vita di milioni di italiani, soprattutto anziani e fasce deboli che si troveranno costrette a utilizzare carte di credito e bancomat. Il Governo, attraverso questa misura, attende una drastica diminuzione dell'evasione fiscale e una maggiore e completa tracciabilità di tutti i pagamenti effettuati dai cittadini. Ma la proposta, seppur molto prematura, ha già attirato una serie di critiche e dubbi. Ogni cittadino si dovrà dunque dotare di un conto corrente o carta prepagata per effettuare acquisti, mentre ogni attività commerciale di conseguenza sarà obbligata all'utilizzo del Pos, lo strumento dove “strisciare” la carta. Proprio su questo punto, Confesercenti Modena chiede la diminuzione dei costi di utilizzo: «Il maggior utilizzo della moneta elettronica può essere uno strumento per combattere l'evasione fiscale. Ma non può trasformarsi nell'ennesimo balzello per le imprese. Il Governo si deve attivare presso le banche per abbattere i costi di utilizzo dei Pos». Contraria la Confcommercio: «La modernizzazione dei pagamenti non può però significare, con tempi stretti, l'introduzione di obblighi universali di accettazione degli strumenti di moneta elettronica. Vanno ridotte tutte le spese accessorie legate a Pos e bancomat». Le associazioni dei consumatori chiedono invece maggiori controlli per evitare aumenti dei costi. «Questa è la dimostrazione che il Governo è incapace di fare pagare le Rassegna stampa Sabato 8 settembre 2012 Gazzetta di Modena_web tasse, e allora introduce queste cose come i pagamenti elettronici», spiega Fabio Galli del Codacons, che aggiunge: «Il Governo prima deve ottenere dalle banche il servizio gratuito dei bancomat, e poi attuare le norme. Costringere le persone più anziane a entrare in un meccanismo come questo è diabolico. I prezzi poi aumenteranno anche al dettaglio, perché il costo del Pos viene ricaricato sul consumatore che ha reddito fisso». Secondo Federconsumatori serve attenzione alle commissioni bancarie: «Dal punto di vista generale è interessante per la tracciabilità dei pagamenti e contro l'evasione. Non vediamo molta collaborazione da parte delle banche nell'agevolare i cittadini», nota Renza Barani di Federconsumatori, che prosegue: «Banche e Poste devono fornire servizi rapportati ai cittadini, e il Governo deve dettare le condizioni per evitare gli aumenti delle commissioni legate alle carte di credito e bancomat». Ad essere colpiti saranno soprattutto le piccole attività come i bar. «Non ho il Pos perché nel mio bar nessuno arriva a spendere cifre sopra i 50 euro. Questa norma mi sembra un favore alle banche, e un obbligo a pagare nuove tasse», spiega la titolare del bar in via Emilia. «Per avere il Pos in tabaccheria pago un canone mensile, ma in tanti continuano a utilizzare il contante», osserva Sauro Natali, mentre Andrea Serrao, titolare di un negozio di abbigliamento, aggiunge: «Il Pos costa 0,75cent a commissione, 15 euro di canone al mese. Con il bancomat non c'è la percezione reale della spesa». Dubbi anche fra i ragazzi. «Sono giovane, non lavoro, e per comprare qualcosa dovrò per forza aprire un conto corrente o fare delle carte prepagate, o anche farmi prestare il bancomat dai miei genitori», osserva Serena Bergonzoni. «Uno deve essere libero di pagare come vuole», esclama Francesca Tranfaglia, mentre Anna Pagnozzi punta il dito sulle commissioni: «Per la prepagata ci sono commissioni troppo alte. Per esempio se ricarico la carta di 1 euro, la commissione è pari 1 euro. Francamente troppo». Rassegna stampa