Aprono piscina e Chupito per un`estate di svago in città
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Aprono piscina e Chupito per un`estate di svago in città
Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Anno 18 Numero 10 Maggio 2013 MIRANDOLESE speciale Il terremoto un anno dopo Donato da Specchio dei Tempi-La Stampa, Comune di Torino e Fondazione Bnl Il Campus biomedicale è realtà Inaugurato il laboratorio che forma i futuri addetti del distretto mirandolese mirandola Un doppio speciale per raccontare Mirandola, un anno dopo il terremoto. In questo numero presentiamo tutti i dati della ricostruzione e un resoconto delle iniziative realizzate dal Comune ad un anno dal sisma (alle pagg. 15-17). Nel prossimo numero, le testimonianze inviate da tanti nostri lettori. Aprono piscina e Chupito per un'estate di svago in città Il taglio del nastro del nuovo Campus, in via 29 Maggio nuova palestra Beppe Grillo aiuta Quarantoli Beppe Grillo a Mirandola ha annunciato l'arrivo di una maxi donazione per la palestra di Quarantoli, A pag. 9 tavola rotonda Le nuove frontiere del biomedicale Venerdì 7 giugno alle ore 19 al Teatro 29 tavola rotonda su "Le nuove frontiere del biomedicale". A pag. 10 Un anno dopo il sisma che ha devastato Mirandola si concretizza una grande opportunità per il distretto, nata dalla solidarietà e dagli ottimi rapporti instaurati con la comunità torinese. Lo scorso 20 maggio è stato inaugurato in via 29 Maggio il nuovo Campus del biomedicale, un laboratorio scientifico che servirà a formare i futuri addetti del distretto. Il Campus è realizzato dalla grande sensibilità dimostrata dalla Fondazione “La Stampa-Specchio dei tempi” di Torino, dal Comune di Torino e dalla Fondazione Bnl-Gruppo Bnp Paribas. Il laboratorio (che è dedicato alle vittime del sisma) è pronto a partire. Realizzato accanto alla sede temporanea dell’Istituto scolastico “G. Luosi”, funzionerà per entrambe le scuole superiori (“G. Luosi” e Iss “G. Galilei”), andandone ad arricchire l’offerta didattica e formativa. Gli oltre 2.000 studenti delle due scuole superiori mirandolesi, le cui sedi sono state gravemente danneggiate dai terremoti, hanno così a disposizione un nuovo laboratorio all’avanguardia, in tecnologia Casa Clima. L’utilizzo del Campus verrà inoltre esteso a tutte le scuole del territorio e ad altre scuole eventualmente interessate. continua a pag. 27 L’appuntamento al Chupito Cafè in piscina a Mirandola è fissato per venerdì 31 maggio con l’inaugurazione della serata disco e sabato 1 giugno con la noche latina. Sempre sabato 1 giugno dalle ore 9, nel parco esterno della piscina comunale, è prevista l’apertura della balneazione in vasca scoperta. «L’intenzione per la prossima stagione estiva – ci racconta Enrico Bombarda titolare del Chupito – è quella di valorizzare ancor di più la piscina di Mirandola proponendo iniziative sia per le attività diurne che per quelle serali. Per la stagione estiva 2013 prevediamo la pianificazione delle seguenti tipologie di eventi: apertura nelle serate di venerdì disco; apertura nelle serate di sabato noche latina; pool party la domenica. Tante le novità in programma per il mese di giugno. Domenica 2 giugno, in collaborazione con Kubick Staff, dalle ore 17 Pool Party con Giusy Consoli in consolle. Sarà la nuova formula delle domeniche mirandolesi con bagno in piscina + disco + drink. Sabato 8 giugno ritorna lo Student Party al Chupito in collaborazione con lo staff Priscilla. Domenica 16 giugno spazio ai più giovani (dai 13 ai 16 anni) con Djs The Shocks dalle 17 domenica no alcool. Quello che ci auguriamo – conclude Enrico – è di riuscire a regalare momenti di svago a tutta la città, dai più piccoli ai più grandi, perché siamo convinti che divertirsi aiuta a vivere meglio. Vi aspettiamo per una grande estate insieme!». 2 · n. 10 - maggio 2013 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nell’opinione dei Capigruppo lutto Neri, una vita di impegno Ha suscitato grande cordoglio a Mirandola la scomparsa di Francesco Neri (foto), 83 anni, che si è spento lo scorso 19 maggio. Francesco era stato Consigliere comunale di Mirandola nelle legislature del 1960, 1964 e 1970, e Assessore nel 1964, 1970 fino al 1977. Come Assessore si è occupato in particolare di Pubblica Istruzione e di Programmazione. Gli anni da amministratore hanno coinciso con grandi cambiamenti nel mondo della scuola italiana, verso un’istruzione più democratica e partecipata. Basti pensare all’introduzione dei Decreti delegati, primo tentativo di dare una effettiva, ordinata e coerente attuazione ai principi della nostra Costituzione in tema di scuola e al dibattito sul tempo pieno. A Mirandola gli anni di Neri sono quelli della nuova scuola materna di via Toti, del nido a gestione comunale, della nuova sede dell’Istituto Tecnico, degli investimenti sui trasporti scolastici, dell’esperienze delle colonie estive, intese come importante elemento di educazione personale e collettiva. Gli anni di Neri sono anche quelli del decollo del Comprensorio, antenato dell’Unione dei Comuni. Neri era molto noto anche per aver ricoperto la carica di Presidente dell’ospedale di Mirandola per nove anni, dal 1968 al 1977. Storico dirigente del Pci, era stato chiamato a Roma a guidare le feste nazionali dell’Unità, un importante incarico che aveva svolto per 18 anni dal 1978 al 1996. Per molti anni è stato anche direttore dell’Indicatore Mirandolese, che aveva contribuito a far rinascere come organo del Comune di Mirandola. Nel corso degli anni aveva coltivato una grande passione per gli oggetti della civiltà contadina. In anni recenti aveva donato la sua collezione (sopra, un pezzo di un calessino) al Comune di Mirandola, che prima del terremoto aveva avviato un progetto di valorizzazione degli oggetti e di allestimento di una mostra. Si tratta di un materiale di grande valore storico documentale, che in piccola parte era stato esposto in occasione della Fiera di luglio 2011, suscitando grande interesse. Francesco Neri lascia la moglie Silvana, i figli Elmer e Guido e la sorella Cesira. Alla famiglia vanno le condoglianze dell’Amministrazione comunale e della redazione dell’Indicatore. degiuli-spm ceretti-pd «La tromba d'aria a San Martino Spino» «L'abbraccio della comunità ai famigliari delle vittime» A quasi un anno dal sisma del maggio scorso che colpì duramente la Bassa modenese e non solo, nella serata di venerdì 3 maggio 2013, la frazione di San Martino Spino è stata raggiunta da un violento e distruttivo uragano, il quale pur non arrecando danni fisici a persone, se non in maniera lieve, ha comunque provocato rilevanti danneggiamenti alle cose nonché alle abitazioni. Fin da subito Protezione civile e Vigili del Fuoco, presenti in loco o comunque in prossimità della zona, sono intervenuti prontamente al fine di verificare la situazione ma soprattutto per prestare soccorso alle persone residenti nella frazione. Congiuntamente si è attivata in maniera solerte e celere l’Amministrazione comunale di Mirandola nonché i relativi dipendenti comunali che, facendo tesoro dell’esperienza acquisita durante il sisma dell’anno passato, hanno provveduto ad organizzare e gestire i lavori per lenire i disagi delle persone che si trovavano con le abitazioni inagibili e reperendo, sin dalla sera del venerdì, imprese che potessero iniziare i lavori di sgombro dai detriti presenti ovunque e valutare i lavori che si sarebbero dovuti svolgere per ripristinare, anche se Condivido con chi ha detto «Ciascuno ricordi dentro di sé: dopo un anno, abbiamo bisogno anche di un po' di silenzio». Non è un pensiero di pessimismo, né di remissione. È la consapevolezza che di fronte all’indicibile a volte anche la parola è costretta a fermarsi. In questa frase ritrovo il senso dell’incapacità di scrivere, in un anniversario in cui le cose da chiedere sono ancora tante, nonostante il grande sforzo della comunità e dell’Amministrazione comunale. Credo sia giusto ora raccogliersi intorno alle famiglie e ai cari delle nostre vittime cittadine: Gianni Bignardi, Iva Contini, Enea Grilli, Zhou Hong Lee, Vincenzo platis-pdl «Tre questioni sul tappeto» Nomadi Il 21 maggio sono stati stanziati nuovi fondi per sistemare l'area nomadi di Santa Giustina, ben 35.000 euro che si vanno ad aggiungere ai 50.000 euro di ottobre. A votare a favore della variazione di bilancio che prevedeva fra l'altro questo ennesimo “investimento” sono stati il Pd, l'Idv e Sinistra per Mirandola, mentre la Lista Civica i Mirandolesi si è astenuta. La gente non riceve i Cas, impazzisce per fare le domande dei contributi e paga tasse e balzelli, ma per i nomadi il percorso pare diverso. San Martino Spino Dopo la terribile tromba d'aria che ha colpito la frazione e visti i tempi biblici per i rimborsi dei danni del terremoto abbiamo chiesto di fare un fronte comune con tutte le forze politiche per far ripartire velocemente San Martino Spino. Le nostre richieste in Consiglio comunale sono state chiare e semplici: richiedere con forza un veloce ed integrale riconoscimento dei danni con relativo stanziamento; attivarsi, anche con il supporto di altri enti, affinché venga siglato un accordo con le banche per prestare il denaro necessario all'avvio dei lavori, introducendo un meccanismo tale per cui il debito contratto dal privato risulti coperto direttamente dal risarcimento statale; sollecitare Arpa ed Ausl ad un attento monitoraggio dell'aria e del suolo con report frequenti ed accurati Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola Fotografie: Archivio Indicatore, Antonio Buoli, Oden Fontana, Foto Attualità Marchi, Segretaria di Redazione: Raffaella Girotti Hanno collaborato: Giulia Bellodi, Marcella Bertolini, Patrizia Calzolari, Paola Campagnoli, Antonio Castellana, Cristina Ceretti, Fabio Degiuli, Gianluca Dotti, Andrea Ferramola, Giorgio Goldoni, Guglielmo Golinelli, Roberta Guerzoni, Alessandra Mantovani, Quirino Mantovani, Chiara Marchetti, Giovanni Moi, Paolo Neri, Ivo Panzani, Sergio Piccinini, Antonio Platis, Greta Sala, Giampaolo Ziroldi. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Dorando Pietri, 2 Mirandola 41037 tel. 0535/29519, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 24 maggio 2013. Prossimo numero il 13 giugno 2013 in via provvisoria, le abitazioni. Il tempo a disposizione, dopo una sommaria valutazione dei danni, che avevano interessato anche la scuola della frazione, non risultava essere molto, perché erano previste abbondanti piogge a partire dalla domenica, che avrebbero aggravato ulteriormente le abitazioni prive di copertura. In poco meno di 48 ore, dopo un importante lavoro di privati cittadini, imprese e dipendenti dell’Amministrazione tutte le case erano messe in provvisoria sicurezza e con appositi teloni volti a sostituire le tegole ed evitare le infiltrazioni di acqua piovana Riteniamo che l’intervento da parte di tutti, privati, imprese e pubblico sia stato eccellente e che nuovamente il territorio della Bassa modenese abbaia dato prova delle sue capacita nonché della sua determinazione nei momenti più difficili. Auspichiamo fortemente che anche per questa catastrofe siano attivati i giusti canali istituzionali affinché siano messe a disposizione tutte le risorse economiche necessarie volte a permettere la ricostruzione ed il ripristino in tempi celeri. Fabio Degiuli , Capogruppo Sinistra per Mirandola da pubblicare periodicamente sul sito web del Comune; utilizzare la tensostruttura donata dal Comune di Cortina d'Ampezzo, oggi accatastata nel deposito della Protezione civile a Marzaglia, per permettere lo svolgimento della sagra locale e per realizzare un centro civico “estivo” a disposizione dei sammarinesi. F.lli Baraldi 500 capifamiglia rischiano di perdere il posto di lavoro alla storica azienda di Staggia. Siamo stati i primi a schierarci con l'azienda e le maestranze ed abbiamo accolto con favore la convergenza di tutte le altre forze politiche (ad esclusione dell'Italia dei Valori che si è astenuta) verso un nostro documento in cui si chiede al Prefetto quali altri atti deve compiere la società per poter rientrare nella WhiteList e riprendere l'attività lavorativa. L'azienda ha dimostrato una grande attenzione alle direttive prefettizie, accogliendo tutti, proprio tutti, i suggerimenti, ed adeguandosi. Se la F.lli Baraldi deve compiere ulteriori passi, ciò deve essere detto con chiarezza ed in tempi ristretti. Le ricadute occupazionali che potrebbero esserci sono inimmaginabili. Antonio Platis, Capogruppo PDL Iacono, Mauro Mantovani, Biagio Santucci, Matteo Serra e Giordano Visconti. Senza dimenticare quelle persone che si sono lasciate morire e si sono tolte la vita nei mesi successivi al sisma. Il 4 giugno è proclamato il lutto nazionale in loro ricordo. Gli anniversari rischiano di portarsi dietro un’inevitabile retorica, a cui cerchiamo di sottrarci, senza dimenticarci di chi porta oggi con sé il dolore più grande. Cristina Ceretti Capogruppo PD bellodi-fd'i «Kyenge, il Ministro che non vuole integrarsi» Nell’ultimo Consiglio comunale (lo scorso 21 maggio) il Pd supportato da tutta la maggioranza oltre che dalla Lista Civica i Mirandolesi presenta un ordine del giorno in solidarietà al Ministro Cecile Kyenge condannando gli attacchi razzisti e misogini di cui è stata oggetto. Si richiamano siti di destra, si parla di politica addirittura neofascista e si parla di discriminazione. E vi dirò di più lo stesso documento è stato approvato anche in Comune a Modena ed in Provincia anche dal Pdl. E allora Giulia cosa stai dicendo? Che sei razzista? Che condividi ciò che la signora Ministro, donna, di colore ed oltretutto modenese ha subito? No. Ed ancora poi no. Non condivido la violenza, anche verbale. Gli attacchi fisici alle sedi del Pd e gli insulti al Ministro, così come le violenze contro i sostenitori del Pdl a Brescia e gli atti dei centri sociali contro i lavoratori della Tav, sono due facce della stessa medaglia. Una medaglia che disonora un Paese perché le idee, anche quelle più diverse dalle nostre e quelle che vogliamo contrastare in ogni modo, si rispettano. Ma però non può esserci una sola corsia di comunicazione… La signora diventata Ministro in pochi mesi si è spesa per: • 16 febbraio 2013 (campagna elettorale): garanzia di accesso per i migranti ai posti nella pubblica amministrazione su esempio di ciò che furono le americane affermative action. Ricordiamo che per l’articolo 3 della Costituzione italiana “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione…etc”. Condanno quindi ogni discriminazione anche nei confronti degli italiani e dei mirandolesi; • Ius soli: la nascita in Italia non può considerarsi un requisito per ottenerla, visto che un bambino figlio di genitori stranieri non è detto che, da adulto, tenga maggiormente alla cittadinanza italiana rispetto a quella del Paese di cui è originaria la sua famiglia. Sarebbe un’imposizione odiosa, un atto di razzismo al contrario, laddove uno Stato elargisse il “privilegio” di diventare cittadino ritenendosi superiore allo Stato da cui proviene la famiglia del richiedente. La cittadinanza per noi è un atto d’amore, la condivisione di lingua, tradizioni, cultura, Costituzione, leggi. Mi confermo quindi sconcertata dalle affermazioni del Ministro Kyenge, completamente estranee alle sue competenze (la materia infatti è nelle deleghe degli Interni) e fuori dalla legislazione della stragrande maggioranza dei Paesi europei. Comunque necessità impellente? • Perché non ha ritenuto partecipare ai funerali dei tre uomini barbaramente uccisi dalla follia di Kabobo? Follia che non ha colori di pelle, né dipende dal diritto di cittadinanza. Sarebbe stato un simbolo che avrebbero riportato le discussioni coi piedi per terra. Essere là avrebbe tradotto in un fatto le parole integrazione e discriminazione. Chi usa violenza, anche verbale, deve trovare compatte tutte le persone che amano il proprio Paese. Ma ogni giorno non a giorni alterni, per cui se oggi la violenza è di destra viene condannata solo dalla sinistra e se domani è di sinistra solo dalla destra. Giulia Bellodi Capogruppo Fratelli d’Italia Centrodestra Nazionale golinelli-lega nord «Ricostruzione, bilancio pietoso a un anno dal sisma» E’ passato un anno dalle scosse del 20 e 29 maggio 2012. Ahimè il bilancio di quanto fatto fin'ora è pietoso e l’1% di contributi erogati per la ricostruzione ne sono la dimostrazione; nonostante gli immobili inagibili, alle famiglie e alle imprese è stato chiesto di pagare le tasse, la Bonifica di Burana ecc. anche tramite Equitalia; chi ha ristrutturato e/o ricostruito, magari per rientrare in casa o riprendere la produzione tempestivamente, rischia di non vedere 1 euro di contributo; la Regione con 150 ordinanze, in alcuni casi correttive o esplicative delle precedenti si è addentrata in un terreno nuovo e ha mandato nel caos Sindaci, uffici comunali e ingegneri ecc. Del versante pubblico non si può dire altrettanto: se si possono ritenere prioritarie la costruzione di nuove scuole più o meno temporanee e la sistemazione degli uffici comunali, per tanti altri edifici non è così. Basti pensare alle forze dell’ordine (Polizia, Polizia Stradale e Guardia di Finanza) che rientreranno nei loro edifici storici, per poi (forse) spostarsi tra 3- 4 anni all’Ex Gil, o alla Biblioteca e ad altri edifici pubblici che verranno finanziati dalla Regione (intanto i soldi sono sempre i nostri) e con delle donazioni, senza sapere però dove e quando si trasferiranno e quale sarà la destinazione d’uso degli edifici costruiti in questo ultimo anno. L’emblema di questa differenza tra lo “Stato” e i cittadini è che il primo non ha nemmeno una quantificazione del danno (Schede AeDES), perché i soldi ci saranno a prescindere, mentre per i secondi sono state stanziate cifre al mq, che spesso sono lontane dalla realtà. In un territorio come il nostro che ha sempre prodotto e pagato le tasse, sarebbe stato bello vedere sulle ordinanze le parole autocertificazione, controlli post-ricostruzione, magari per chi si è sempre dimostrato onesto nei confronti del fisco e non ha mai avuto problemi con la giustizia e invece a tutti è stata riservata la diffidenza che spetta ai disonesti e ai furbetti. La cosa più fastidiosa però è stata l’autocelebrazione dei risultati ottenuti (quali?), e che ahimè, l’opinione pubblica ha interpretato nel “in Emilia va tutto bene”, tant’è che due cime come la Boldrini e la Camusso hanno dichiarato: «Questo è un bellissimo esempio di ricostruzione» la prima e «La ricostruzione post-terremoto è un modello da seguire» la seconda. Guglielmo Golinelli Capogruppo Lega Nord n. 10 - maggio 2013 · mirandola In soli due mesi affittato il 90% degli alloggi disponibili Luci e ombre nel mercato della casa Per i titolari delle agenzie immobiliari cittadine pesa l'incognita della ricostruzione san felice I carabinieri denunciano "truffatore dello specchietto" Sopra, da sinistra, Valentina Poretti e Brunella Alvino (Muri Maestri), Matteo Ferrari (Agenzia Ferrari) e Alice Vincenzi con Alberto Bombarda (Solo Affitti). Sotto, le sedi di Abyta Immobiliare (a sinistra) e Blu Casa (a destra) Il mercato immobiliare a un anno dal terremoto che ha colpito la Bassa. Valutazioni e prospettive di un settore che ha vissuto in prima persona lo sconvolgimento che ha segnato per sempre il tessuto economico e sociale dei Comuni del cratere. Ora che la fase più delicata dell’emergenza può dirsi conclusa, è tempo di tracciare i primi bilanci. Dalle analisi degli addetti ai lavori emerge un quadro a luci e ombre, in cui la tempistica della “ricostruzione” rappresenta ancora oggi un dato difficilmente quantificabile. Affitti Se la maggiore abilità di un agente immobiliare sta nel saper valutare le tendenze che prevarranno sul mercato, non serviva un gran intuito per capire che, dopo le scosse del 20 e 29 maggio, ci sarebbe stata una corsa a procurarsi un locale in affitto. «Fino all’ottobre 2012 c’è stata un’offerta giornaliera di alloggi in affitto, sia abitativi che commerciali, che andava dai 180 ai 200» informa Alberto Bombarda, titolare dell’agenzia “La locazione Solo Affitti”, con sede in viale Gramsci dopo che l’ ufficio in via Roma è diventato inutilizzabile. Matteo Ferrari che lavora con il padre Massimo nei due uffici nel centro “Al Borgo” e in via Pico, calcola che, nel giro di 2 mesi, sia stato affittato il «90% del disponibile». Il risultato è stato che, il mercato si è saturato e oggi l’offerta non è in grado di soddisfare la domanda, cioè ci sono molte più richieste rispetto a quello che “la piazza” può offrire. Qualcuno ha pensato bene anche di approfittare della situazione, aumentando l’ammontare dell’affitto sapendo che c’era molta gente che cercava un tetto sotto cui dormire. «Alcuni contratti di locazione sono lievitati dal 20 al 25% in più dopo il 29 maggio» sostiene Alessandro Pagano di “Muri Maestri” che opera in un prefabbricato di legno lungo viale Gramsci assieme alle colleghe Valentina Poretti e Brunella Alvino. Anche se è lui stesso a ricordare che altri proprietari «si sono messi la mano sul cuore» e hanno abbassato le richieste. Che cosa succede quando un agente immobiliare non dispone di un locale da affittare sulla base delle esigenze del cliente? Si può ricorrere al cosiddetto “affitto di riscatto” o “acquisto in differita” , risponde Alberto Bombarda. Facciamo un esempio: su un appartamento del valore di 100 mila euro, chi compra versa una caparra che può andare dal 10 al 20%, poi va ad abitare nello stabile pagando un acconto mensile per due anni. Al termine del biennio il residente ne diventa proprietario versando il prezzo pattuito, a cui è stato sottratto l’ammontare della caparra e della somma degli acconti, oppure accedendo a un mutuo. Resta da aggiungere che, dal mercato degli affitti, sono praticamente scomparsi gli extracomunitari che pure, prima del terremoto, rappresentavano per le agenzie immobiliari un interlocutore assiduo e costante. Compravendita Emanuele Cigolotti di Abyta Immobiliare la scommessa del dopo sisma se l’è voluta giocare fino in fondo. Ed è per questo che ha scelto di ripartire quanto prima con un ufficio in pieno centro storico al numero 7 di via Pico. «Nei primi mesi della seconda parte del 2012 lavoravamo I carabinieri della stazione di San Felice hanno deferito in stato di libertà, a conclusione di attività investigative, un siciliano per truffa dello specchietto. L’episodio è accaduto a San Felice il 5 maggio allorquando un uomo alla guida del suo furgone ha sorpassato una Lancia Y ferma sul ciglio della strada, sentendo un rumore simile a quello provocato da un impatto tra le carrozzerie. Immediatamente il proprietario della Lancia Y ha attirato l’attenzione dell’autista del furgone facendolo fermare. Subito gli ha mostrato lo specchietto del lato autista rotto asserendo che il danno era stato provocato dall’incauta manovra di sorpasso. Allo scopo di far evitare al sanfeliciano rincari della polizza auto lo ha convinto a versargli una somma sufficiente a risarcirlo del danno, 100 euro. Dopo avergli consegnato la somma di denaro, la vittima ha controllato il proprio veicolo notando che non aveva subito nessun danno e in via precauzionale era riuscito a prendere il numero di targa dell’auto danneggiata, recandosi poi, dubbioso, presso la stazione carabinieri di San Felice. Dagli accertamenti condotti è emerso che l’uomo era stato vittima di un raggiro, la cosiddetta truffa dello specchietto, peraltro da uno specialista, dato che il malfattore è emerso avere diversi precedenti per questo reato specifico. L’autista della Lancia Y si era fermato sul ciglio della strada ad aspettare che qualcuno transitasse e lo sorpassasse. Con rapidità di riflessi aveva lanciato un oggetto, una pietra o un bastone di legno contro la carrozzeria del veicolo. Questo tipo di truffa è piuttosto diffusa: già a Maranello, il 30 marzo scorso un uomo e una donna anche loro di origine siciliana, simularono una situazione simile a bordo una Fiato Punto, non riuscita perché la vittima designata aveva chiesto con insistenza l’intervento dei vigili urbani spingendo i malfattori a desistere dall’intento ed allontanarsi. Nei confronti di tali truffe è possibile difendersi proponendo sempre la compilazione del modulo per la “constatazione amichevole” o chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. solo sulla domanda di locazioni che si è di fatto decuplicata» commenta. Poi, chi aveva buone possibilità economiche, ha cominciato a riorientarsi verso l’acquisto. Gli chiedo se l’andamento dei prezzi ne ha risentito: «Direi di no, ma è aumentata la forbice tra chi può spendere e chi no» risponde. Dello stesso avviso Luca Artioli, titolare di “Blu Casa” un’agenzia che opera in via Circonvallazione: «Il valore degli immobili non ha subito fluttuazioni al ribasso ma si sono dilatati i tempi per la contrattazione». In pratica, se prima bastavano 2 o 3 mesi per vendere una casa, oggi ne occorrono almeno il doppio perché i clienti hanno sempre l’aspettativa di trovare il locale migliore al prezzo migliore. E oltre al costo incidono anche altri fattori, indotti da quella che potremo chiamare “sindrome da terremoto”. Pochi ad esempio scelgono di abitare dal terzo piano in su e, ancora meno, sono quelli che intendono risiedere in edifici che abbiano più di 15 anni di età e quindi poco sicuri dal punto di vista della sicurezza antisismica. Sulle problematiche legate al post terremoto, si innestano poi i temi della crisi economica che era preesistente al maggio 2012. Il sistema bancario ad esempio è sempre più restio a concedere mutui per acquistare un’abitazione. I più penalizzati sono i giovani che intendono mettere su famiglia e si arrabattano fra lavori precari e contratti a tempo determinato. Molto spesso devono intervenire i genitori per assicurare quelle garanzie che i figli non sono in grado di fornire. Ecco perché i titolari delle agenzie immobiliari svolgono sempre di più la funzione di “consulenti finanziari” a beneficio dei loro clienti. Giovanni Moi 3 brevi FURTO, ARRESTATI DUE CONIUGI Nella tarda mattina del 22 aprile, i carabinieri di Medolla hanno arrestato per tentato furto aggravato due coniugi, entrambi pregiudicati per vari reati contro il patrimonio, di cittadinanza bosniaca. I militari della locale stazione, durante un servizio di perlustrazione, avevano notato, nelle vicinanze di un campo coltivato posto a ridosso della ditta Haemotronic, lungo la via Statale 12, un furgone bianco munito di ragno meccanico. Insospettiti, hanno deciso di avvicinarsi e controllarlo. Alla vista del veicolo dei militari, il conducente cercava di dileguarsi ma veniva raggiunto e bloccato. Nel corso del controllo il mezzo risultava carico di materiale ferroso, in prevalenza supporti per cartongesso, oltre ad alcuni quadri elettrici dei quali gli stessi non sapevano giustificare la provenienza. Il successivo controllo all’interno della ditta, ancora sottoposta a sequestro per via dei crolli determinati dal terremoto del maggio scorso, consentiva di accertare la manomissione dei sigilli, peraltro recentemente riposizionati, a seguito di analogo fatto verificatosi lo scorso 4 aprile. Il materiale asportato, per un valore di circa 500 euro, era stato prelevato dall’interno della Haemotronic, dove si trovava ancora accatastato per consentire ai periti di essere analizzato. I due fermati, marito e moglie di etnia nomade, provenienti da Bologna, con precedenti specifici, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del comando compagnia di Carpi in attesa del rito direttissimo. TOSAERBA RUBATO riTORNA A CASA Nei giorni scorsi, a Modena, i carabinieri della locale compagnia, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio cittadino finalizzati alla prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità diffusa hanno denunciato quattro persone, distintamente responsabili dei reati di ricettazione e guida in stato di ebrezza. I denunciati per ricettazione sono B.F. e D.P., 35 e 28 anni, entrambi nullafacenti pregiudicati di etnia rom residenti a Carpi, che sono stati bloccati e controllati mentre viaggiavano a bordo di un furgone in via Europa. Durante la perquisizione del mezzo i carabinieri hanno rinvenuto un tosa erba automatico nuovo del valore commerciale di 3.500 euro, sulla cui provenienza i due uomini non hanno saputo fornire plausibili spiegazioni. Avviati pertanto gli accertamenti del caso, i militari hanno scoperto che l’attrezzo era provento di un furto commesso presso una villetta di San Possidonio, al cui proprietario è stato restituito. n. 10 - maggio 2013 · aziende/54 Grazie al lavoro, alla tenacia e ad un'eccezionale gara di solidarietà Barbanti ha stirato anche il terremoto La ditta mirandolese, leader nei "ferri" industriali, è tornata a casa un anno dopo medolla Gambro ricostruisce Il Vescovo della Diocesi di Carpi Mons. Cavina all'inaugurazione dello stabilimento. Sotto, a sinistra, il "deserto" provocato dal terremoto; a destra, il taglio del nastro «è stato un anno estremamente difficile, prima il terremoto, poi il pensiero di dovere smantellare, pezzo su pezzo, il lavoro di una vita, la corsa per trasferire, provvisoriamente, lo stabilimento a Sala Bolognese e la ricostruzione del capannone nella sede storica di San Giacomo Roncole». Sul quel “provvisoriamente” Carlo Barbanti, cotitolare della Barbanti s.r.l., ha sempre posto l'accento. L'azienda mirandolese, leader nel settore delle attrezzature per lo stiro industriale, duramente danneggiata dopo i sismi del 20 e 29 maggio 2012, è tornata a casa. Erano più di 200 infatti le persone che lo scorso 11 maggio hanno preso parte all’inaugurazione della nuova struttura a San Giacomo Roncole. Presente il Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, che ha commentato: «E' su aziende come la Barbanti che si fonda il tessuto produttivo del nostro territorio, ed è dallo spirito imprenditoriale e di intraprendenza di persone come Carlo, Renata, Roberto e Angela – rispettivamente i titolari e i figli – che dobbiamo tutti prendere spunto per ricostruire la nostra bella città». Cifre da record quelle dell'azienda, che in poco più di 20 anni è riuscita a raggiungere una posizione di leadership a livello mondiale nella produzione e nell'export delle attrezzature per lo stiro industriale. Altrettanto da record i tempi della ricostruzione: in esattamente 11 mesi sono stati smantellati completamente, fondamenta incluse, i vecchi locali, e ricostruito e rimesso in produzione il nuovo stabilimento, costruito secondo tutte le più attuali normative antisismiche. E tutto questo senza perdere un giorno di lavoro «La produzione non si è mai fermata – racconta Roberto, figlio di Carlo – un mese dopo il sisma eravamo operativi presso la sede bolognese, e il tutto mentre seguivamo lo smantellamento e la ricostruzione della sede di San Giacomo». All’inaugurazione era presente anche monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi: «Quello operato dalla famiglia Barbanti – ha detto - è stato, se mi concedete un paragone, un vero miracolo, un esempio e un modello per tutta la comunità». All’iniziativa hanno preso parte anche Roberto Ganzerli, Assessore all'Economia e Sviluppo Sostenibile del Comune di Mirandola, ma anche clienti, amici e collaboratori, che non hanno fatto mancare nemmeno questa volta il supporto alla famiglia . «In questo lungo anno – racconta Renata – la solidarietà della gente che ci era intorno è stata fondamentale. Subito dopo le scosse – continua – ci sono arrivate decine di telefonate di amici che ci offrivano strutture, aiuto materiale e solidarietà in ogni modo, è stato anche grazie al loro supporto che siamo riusciti a ritornare così rapidamente in attività». Roberta Guerzoni Mentre procedono, insieme agli ingegneri di Politecnica e a esperti di varie discipline, i workshop di studio (ergonomics e vulnerability) per il disegno industriale dei capannoni di produzione demoliti, i lavori in corso nella Gambro di Medolla sono in pieno svolgimento, pur non essendo visibili dall’esterno. Il Distribution Center in particolare, quel grande scatolone che domina la Strada Statale 12, dopo i primi interventi di recupero degli asset operati nei mesi scorsi, è entrato da qualche settimana nel vivo della fase di ripristino e consolidamento. In particolare, per quanto riguarda la parte alta (il cosiddetto high bay) è cominciato un intervento quasi unico nel suo genere: la riparazione e il rinforzo di tutte le scaffalature e della struttura esterna. L'installazione di nuove gambe e relativi basamenti comporta la rimozione di tutte le gambe esistenti e l'inserimento di 666 gambe, ognuna del peso di 5 quintali. Oltre alle gambe, le scaffalature vedranno l'inserimento di circa 3.000 diagonali (barre di metallo che tengono uniti gli scaffali) che sostituiranno le diagonali danneggiate durante il sisma. In questo caso si tratta di un numero enorme di interventi che vengono effettuati uno ad uno dagli operai specializzati tramite un elevatore che si muove sulle diverse corsie. L'altro intervento di peso è quello dell'installazione di circa 100 crociere (interne ed esterne) che garantiscono all'intera struttura la solidità del guscio: ogni crociera pesa tra i 20 e i 28 quintali per un totale di oltre 200 tonnellate. Infine numerosi altri interventi minori accompagnano tutto il lavoro, come ad esempio la risistemazione di tutto il sistema di antincendio che corre lungo gli scaffali e la riparazione dei lucernari sul tetto. Quasi la totalità dei pezzi (gambe, diagonali, crociere) è stata disegnata, fusa e zincata ad hoc per rispondere alle necessità degli interventi. Il peso totale delle strutture in metallo da inserire è di 600 tonnellate. La chiusura di questa complessa fase di lavori è prevista per l'inizio dell'inverno. Si aspetta invece per l’estate il passaggio di Gambro a Baxter ancora in fase di analisi da parte degli Antitrust dei vari paesi. Ad oggi l’acquisizione ha avuto l’ok dalle autorità regolatorie nei seguenti mercati: Usa, Canada, Brasile, Sud Corea, Turchia e Brasile. mirandola Trasloco e un volume per la Croce Blu Nel week end dell'1 e 2 giugno la Croce Blu di Mirandola traslocherà nella nuova sede di via 11 Settembre, al civico n. 44 (nei pressi del magazzino delle Poste). Dopo la conclusione dei lavori di allestimento l'Associazione sarà pienamente operativa. Segnaliamo anche una bella iniziativa della socia Orietta Vaccari (nella foto di Andrea Cardoni, con Luigi Casetta), che ha realizzato un volumetto di sue poesie corredato da foto inedite di Mirandola, il cui ricavato sarà interamente destinato alla Croce Blu. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune di Mirandola, la Consulta del Volontariato e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. 5 brevi I RAMBLERS IN CONCERTO Sabato 8 giugno in piazza Costituente a Mirandola, alle 21, concerto dei Modena City Ramblers che si esibiranno assieme ai gruppi locali di Mirandola Rock, progetto della Fondazione "Andreoli", in una grande serata di musica. UN ARRESTO E DUE DENUNCE Lo scorso 12 maggio a Bomporto, i militari della locale stazione carabinieri e della compagnia carabinieri di Modena, nell’ambito del rafforzato dispositivo di controllo del territorio, hanno svolto un servizio straordinario per la prevenzione e repressione dei reati predatori, nel corso del quale sono stati operati un arresto e due denunce a piede libero per furto. A finire in manette è stato il cittadino rumeno Felea Mihai, nullafacente e pregiudicato, residente a San Prospero. I carabinieri lo hanno sorpreso nella frazione di Sorbara, mentre stava rubando gasolio da un camion di una di ditta di autotrasporti del luogo, parcheggiato in strada ed al quale aveva forzato il tappo del carburante. Inutile il tentativo di sfuggire alla cattura dei militari, che dopo alcune centinaia di metri di inseguimento lo hanno bloccato a bordo della sua automobile che gli è stata sequestrata. All’atto dell’intervento, al mezzo pesante erano stati sottratti 25 litri di carburante, già riversati in una tanica mediante un tubo di gomma, ma è verosimile che il serbatoio sarebbe stato del tutto svuotato, considerato che lo straniero era dotato di ulteriori taniche. Dopo essere stato accompagnato nelle camere di sicurezza dell’arma, l’uomo è stato poi processato per direttissima dal Tribunale di Modena, che ha convalidato l’arresto ed emesso una condanna a 4 mesi di reclusione a seguito di patteggiamento. Nell’ambito degli stessi controlli i carabinieri di Bomporto e di Modena hanno denunciato a piede libero due italiani residenti a Camposanto, P. M. e F.M. di 33 e 40 anni, nullafacenti e pregiudicati, anch’essi colti nella flagranza del reato di furto (nella locale isola ecologica). NUOVE EMETTITRICI NELLE STAZIONI Dallo scorso mese di gennaio, presso le principali stazioni della linea ferroviaria Bologna Verona, Trenitalia ha installato le nuove emettitrici di biglietti che inizialmente hanno funzionato solo con le carte, per poi partire gradualmente con la possibilità di utilizzare il contante. Da venerdì 9 maggio sono state attivate quelle di Crevalcore, San Felice sul Panaro (qui le emettitrici self service sono due: una attiva al pagamento sia con le carte che contanti, l'altra è predisposta per contanti) e Osteria Nuova. San Giovanni in Persiceto e Mirandola erano già state attivate da tempo all'utilizzo del contante. L'EVENTO 18 DI MIRANDOLAIN MirandolaIN, il gruppo mirandolese nel social network mondiale di Linkedin, ritorna a proporre gli incontri che tanto successo hanno raccolto dal marzo del 2010 all’aprile del 2012. L’appuntamento è per giovedì 6 giugno alle 18,45 con l’Evento Diciotto: “Mangiare in italiano nel mondo”. Nel dehors del Caffè Prestige in via Circonvallazione 115 a Mirandola (Centro Le Terrazze) gli imprenditori Sabrina Federzoni (Ad di Monari Federzoni) ed Enzo Zauli (socio di In Cantina) saranno testimoni della propria esperienza nel proporre le specialità alimentari italiane all’estero. A seguire, Italo Bonfatti proporrà i propri piatti con l’aceto balsamico di Modena e con i vini di cantine dell’Enoteca regionale dell’Emilia Romagna Il programma e le iscrizioni all’indirizzo http://eventodiciottomirandolain.eventbrite.it/# 6 · n. 10 - maggio 2013 Giuseppe Recchi: «Sempre vicini a chi punta su sapere e conoscenza» mirandola L'Eni finanzia la rinascita del "Luosi" Due milioni di euro per ristrutturare la scuola gravemente danneggiata Giuseppe Recchi, a sinistra, con Emilio Sabattini scuola Il nuovo edificio antisismico sarà pronto nel 2014 Il nuovo Luosi di Mirandola sarà antisismico al 100 per cento, ben oltre il 60 per cento previsto dall'ordinanza regionale sulla ricostruzione. Il progetto, illustrato nella presentazione di lunedì 20 maggio, da Alessandro Manni, direttore Area Lavori pubblici della Provincia di Modena, prevede, infatti, il consolidamento di parte delle fondazioni e delle murature portanti, oltre al ripristino della piena funzionalità dell'edificio attraverso la ricostruzione di tutti i tramezzi e controsoffitti distrutti e la riparazione di quelli solo danneggiati. Prevista anche la demolizione e ricostruzione di parte dei pavimenti danneggiati e dei marciapiedi esterni. I lavori saranno I lavori di recupero dell'edificio sede dell'istituto tecnico superiore Luosi di Mirandola, gravemente danneggiato dal sisma del maggio 2012, saranno finanziati da Eni con un contributo di due milioni di euro. E’ quanto stabilisce l’accordo con la Provincia di Modena siglato lunedì 20 maggio, a un anno esatto dalle prime scosse di terremoto, a Mirandola. I lavori partiranno nel 2013 per concludersi entro l'inizio dell'anno scolastico 2014-2015. Il progetto è stato presentato alla presenza di Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena, Giuseppe Recchi, Presidente di Eni, Giorgio Siena, Preside dell'istituto Luosi e Maino Benatti, Sindaco di Mirandola. «Il sostegno di Eni – sottolinea Sabattini – copre praticamente tutti i costi di un intervento che ci consente di restituire alla comunità un edificio antisismico al 100 per cento, quindi ben oltre il 60 per cento previsto dall'ordinanza regionale. In questo modo gli studenti, che sono temporaneamente nei moduli provvisori, potranno rientrare in tempi ragionevolmente brevi in una sede confortevole e sicura. Obiettivo che con le sole risorse pubbliche sarebbe stato difficile realizzare». Evidenzia il presidente Eni, Giuseppe Recchi: «Nel momento in cui Mirandola e le altre città dell’Emilia sono alla ricerca di ottimismo e fiducia nel futuro Eni non poteva non essere presente. E abbiamo deciso di farlo nella maniera che reputiamo migliore: quella di contribuire alla ricostruzione di una scuola, il luogo nel quale i nostri ragazzi devono formare il loro sapere e la loro coscienza. A voi e a tutti i cittadini di Mirandola dico che su questo punto avete a disposizione un asso nella manica formidabile, qualcosa che appartiene al dna di questa terra: la capacità di innovare». Per Giorgio Siena, preside del Luosi, «la prospettiva di ritornare nel 2014 nella nostra sede originaria, migliorata nella struttura, dimostra che la ricostruzione può rappresentare un'opportunità che consentirà a studenti, insegnanti e al personale della scuola di frequentare in futuro edifici scolastici più sicuri e moderni». In questo anno scolastico l’istituto di istruzione superiore “Luosi” – che comprende liceo classico e linguistico, istituto tecnico e professionale per il commercio – è frequentato da 1.118 studenti in 50 classi, con una previsione per l’anno scolastico 2013-2014 che conferma i numeri dell'anno in corso. Attualmente sono collocati nei moduli temporanei, nel nuovo polo scolastico di Mirandola. L’edificio del Luosi – parte dello stesso complesso edilizio dell’istituto Galilei che, invece, dovrà essere demolito – ha subito in seguito al terremoto danni importanti alle strutture secondarie. L'intervento della Provincia prevede la ricostruzione dei tramezzi danneggiati e il consolidamento strutturale dell’edificio per migliorarne il comportamento in caso di sisma. completati dallo smontaggio e rimontaggio di tutti gli infissi esterni e dalla tinteggiatura di tutti gli spazi interni e delle facciate esterne. Il progetto esecutivo sarà pronto entro i primi giorni di giugno, seguirà la procedura d'appalto con l'obiettivo di aprire il cantiere entro il 2013 per terminare i lavori in tempo per l'avvio dell'anno scolastico 2014-2015. L'edificio del Luosi è disposto su quattro piani: un seminterrato con magazzini, ripostigli, archivi e locali tecnologici, un piano rialzato con atrio, bar, uffici, biblioteca, sala conferenze, due laboratori e quattro aule, mentre il secondo e terzo piano ospitano ciascuno 13 aule più i laboratori. scuola Altri 10 milioni di euro per ricostruire il "Galilei" Il complesso che ospita gli istituti superiori Galilei e Luosi a Mirandola, è quello che ha registrato i danni più seri in seguito alle scosse di terremoto. E' composto da più corpi costruiti in epoche diverse, formando una sorta di corte, che hanno quindi reagito in maniera differente alla sollecitazione delle scosse sismiche. Se per quanto riguarda il Luosi è possibile procedere con interventi di miglioramento sismico e risanamento statico delle strutture, il Galilei – che ha riportato i danni più gravi –dovrà essere demolito. Le risorse per la ricostruzione del corpo storico dell’istituto - 10 milioni di euro – sono state stanziate dalla Provincia di Modena con il significativo aiuto di partner privati quali la Barilla, le tre Fondazioni bancarie del territorio (Cassa di Risparmio di Modena, Mirandola e Vignola) e il sistema delle Fondazioni bancarie riunite in Acri. La progettazione preliminare del Galilei, da parte della Provincia, è in fase di ultimazione. L’obiettivo è completare il progetto esecutivo prima dell’estate, così da poter procedere con l’appalto – una volta concluse le pratiche di autorizzazione sismica e di validazione - entro la fine del 2013. Una parte del complesso scolastico, invece, ha già ripreso l’attività nei mesi scorsi. E’ la palazzina che ospita le officine e i laboratori, rientrati in funzione dopo il ripristino dei danni subiti con il terremoto grazie alla donazione di oltre 200 mila euro del fondo “Vicenza per Modena”. brevi ANTONELLA BALDINI rieletta SINDACO Antonella Baldini è stata riconfermata Sindaco di Camposanto alle elezioni amministrative che si sono volte il 26 e 27 maggio scorsi. «Sono felicissima – ha dichiarato a caldo all’Indicatore – per una percentuale davvero inaspettata. Ringrazio tutti coloro che mi hanno votata ma anche chi non lo ha fatto. Tutti troveranno la porta del mio ufficio aperta». Antonella Baldini ha ottenuto 917 voti (59,58%) contro i 321 della lista guidata da Daniele Manfredini (20,85%), i 249 di quella di Francesco Masotina (16,17%) e i 52 della lista di Luigi Castrignanò (3,37%). I votanti sono stati 1.588 ovvero il 67,83%, confermando anche a Camposanto il forte calo di elettori che ha caratterizzato queste elezioni. Alle Amministrative del 2008, infatti, la percentuale di votanti era stata dell’87,6%. APOFRUIT: C'è l'INTESA Garanzia dei livelli occupazionali per tutti i lavoratori avventizi per l’intera durata contrattuale (201315), rientro dell’appalto della piattaforma di carico dello stabilimento di Longiano (Cesena), impegno dell’azienda a non effettuare appalti ed esternalizzazioni in tutti gli stabilimenti, mancato utilizzo di lavoratori somministrati. Sono questi i punti principali dell’ipotesi di accordo per il rinnovo dell’integrativo aziendale sottoscritto ieri tra i sindacati regionali Fai-Cisl, Flai-Cgil- Uila-Uil e Apofruit Italia, grande cooperativa ortofrutticola dell’Emilia-Romagna che tra le province di Modena, Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna impiega oltre 1.800 lavoratori (una ventina a San Martino Spino). L’accordo conferma il legame tra salario variabile e obiettivi di qualità, redditività e produttività. L’intesa stabilisce che, grazie anche al coinvolgimento del Comune di Mirandola, della Provincia di Modena e della Regione, si cercheranno soluzioni per i circa venti lavoratori già colpiti dal terremoto di un anno fa e dalla recente tromba d’aria che, per ragioni di riorganizzazione produttiva, sono stati costretti a trasferirsi dallo stabilimento di San Martino Spino a quello di Altedo (Bo). IL 16 GIUGNO c'è IL NOCINO D'ORO Domenica 16 giugno si svolgerà alle 12,30 presso il ristorante Nuovo Duomo di Mirandola la premiazione della 15° edizione della gara del nocino d’oro fatto in casa. L’evento ha una finalità benefica per sostenere la ricerca contro le leucemie infantili. n. 10 - maggio 2013 · ricostruzione 7 «Ogni parrocchia deve avere la possibilità di rientrare» «Salviamo le chiese mirandolesi» Il Sindaco Maino Benatti fa il punto della situazione sugli edifici religiosi mirandola L'interno della Chiesa di San Francesco oggi. A destra, lapidi che si sono salvate «Le principali azioni che abbiamo attuato come Amministrazione comunale nei giorni immediatamente successivi al 20 e 29 maggio – spiega il Sindaco di Mirandola Maino Benatti – sono state: assistenza a tutti coloro che avevano avuto la casa inagibile, assistenza ai ricoverati in ospedale e nelle case di riposo, o anziani che vivevano soli, continuità del lavoro nei modi che sarebbe stato possibile attuare. Poi tutti hanno cercato di riprendere i propri gesti quotidiani. A questo hanno contribuito anche le celebrazioni della messa festiva nei campi tenda allestiti dalla Protezione civile». Come noto le chiese del capoluogo e delle frazioni sono state tutte gravemente danneggiate. Dove è stato possibile, si sono messe a disposizione dei parroci sedi di proprietà del Comune per le celebrazioni domenicali; è il caso di Quarantoli (sede della Polisportiva), San Martino Spino (capannine nei pressi della scuola), Tramuschio (sala civica). A seguito delle dichiarazioni di inagibilità, sono poi iniziate sopralluoghi da parte dei tecnici della Diocesi e quindi l’elaborazione di singoli progetti per il finanziamento degli interventi di messa in sicurezza. Nella tabella riportata a fianco c'è il quadro dei finanziamenti ad oggi destinato alle chiese da parte del Commissario delegato (il Presidente della Regione Vasco Errani). Come si può vedere ammontano a oltre 5 milioni di euro le somme stanziate per lavori, alcuni dei quali già terminati, altri in corso di avvio, altri con progetti in fase di elaborazione o all’attenzione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il parere di competenza. Va ricordato in proposito la “trian- Quasi 6 milioni per la sicurezza golazione” che è alla base della concessione di finanziamenti. Il “soggetto attuatore”, cioè la Diocesi elabora il progetto e acquisisce il parere della Soprintendenza; la pratica viene poi trasmessa al Comune che la inoltra al Commissario delegato per l’esame al fine del finanziamento. All’interno della tabella si possono vedere tre interventi (Sacramento, San Martino Carano, Cividale) classificati come Ordinanza n. 83/2012, cioè l’ordinanza specifica per finanziamento di lavori volti a “garantire la continuità dell’esercizio del culto”. Con l’aiuto della Caritas nazionale, alcune parrocchie disporranno di “centri di comunità” che faciliteranno la continuazione delle cerimonie religiose. «Ma la domanda che si fanno in molti – prosegue Benatti – è: quando e come si porrà mano alle chiese per l’opera di ricostruzione? Diciamo subito che ogni parrocchia deve avere nel giro di alcuni anni (i tempi di qualunque recupero delle chiese saranno lunghi) la possibilità di rientrare nelle proprie chiese». Già l’Amministrazione comunale, per trattare tale tema, si è fatta promotrice dell’incontro svoltosi il febbraio scorso su “Le prospettive sugli edifici culturali e religiosi in Mirandola”; altri Somme stanziate dal Commissario delegato per la messa in sicurezza delle chiese mirandolesi: Chiesa di € Gavello 147.111 Cividale 77.051 Cividale 800.000 (Ordinanza n. 83/2012) Quarantoli 101.515 Gesù 481.559 Gesù 10.780 (per recupero opere d’arte) Duomo 347.218 Campanile Duomo 185.254 Sacramento 1.300.000 Ordinanza n. 83/2012 Madonnina 122.534 Mortizzuolo 450.780 (in corso di finanziamento) San Giacomo Roncole 314.103 Campanile S.G.R. 64.851 San Martino Carano 110.368 (in corso di finanziamento) San Martino Carano 330.000 (Ordinanza n. 83/2012) San Martino Spino 150.947 S. Giustina Vigona 333.885 Tramuschio 229.877 San Francesco 120.932 San Francesco (tombe Pico) 10.780 San Francesco (fin. Soprint.) 297.000 Totale 5.986.545 incontri pubblici saranno effettuati. Parlando di “ricostruzione” occorrerà tenere conto di interventi “spalmati” nel tempo, della disponibilità di finanziamento, della modalità di ricostruzione. E in proposito non potrà non esserci condivisione tra Autorità ecclesiastica, Amministrazione comunale, Struttura commissariale, Soprintendenza; condivisione supportata da un percorso di partecipazione che coinvolga il più alto numero di cittadini, che contempli anche la possibilità di visitare i cantieri, una volta completata la fase di messa in sicurezza. Nelle chiese del capoluogo sono in corso vari lavori: Duomo, puntellatura pareti laterali, copertura, macerie già tolte dall’interno; Gesù, messa in sicurezza, dopo l’esterno, anche all’interno per togliere le macerie; San Francesco, puntellatura della facciata dall’interno e messa in sicurezza interna per togliere le macerie, copertura; Madonnina, completamento della messa in sicurezza eterna ed interna, dopo la prima fase svolta nell’estate scorsa. Pur tenendo conto delle diverse proprietà (Parrocchia per il Duomo, Comune per il Gesù, Fondo statale per il Culto per San Francesco) e dando per scontato il “ritorno al culto”, si dovrà decidere quando e quale ricostruzione, anche all’interno di un contesto urbanistico che “gioco forza” dovrà essere rivisitato: in tal senso è in corso di elaborazione un “concorso internazionale di idee” volto ad offrire appunto idee per la Mirandola dei prossimi decenni. La memoria e l’identità che per tutti noi le chiese hanno rappresentato e rappresentano, dovranno essere garantite; per questo sarà fondamentale, come detto, l’apporto di tutti. 8 · n. 10 - maggio 2013 La ditta è guidata dalla stessa famiglia dal lontano 1860 san felice Torna a svettare il Molino Ariani Il silos di 33 metri, simbolo dell'azienda, è stato pienamente recuperato E’ il “gigante” di 33 metri, costruito nel 1967, che spicca lungo via Degli Estensi a San Felice. L’imponente silos in cemento armato del Molino Ariani da quasi cinquant’anni domi- na dall’alto la cittadina della Bassa. Il terremoto dello scorso maggio lo aveva ferito gravemente, provocando all’azienda, che ritira il grano e lo trasforma in farina per panificazione, mirandola Lo straordinario impegno dei dipendenti pubblici Più di 110 mila ore di lavoro straordinario effettuate dai dipendenti pubblici, in Comuni ed enti, da fine maggio a dicembre 2012, nelle aree della provincia di Modena colpite dal sisma, a cui vanno sommate le 20 mila ore prestate dal personale della sanità e le oltre 60 mila fatte dai vigili del fuoco. Questi numeri, che danno l’idea dell’immane sforzo sostenuto, sono stati resi noti nel corso dell’incontro organizzato dalla Cgil nei giorni scorsi a Villa Tagliata di Mirandola (foto) sul tema:. “Lavoro pubblico in campo- Dall'emergenza al futuro”. I presenti, dopo l'introduzione di Marina Balestrieri, segretario generale Cgil Emilia Romagna, hanno potuto seguire gli interventi dei Sindaci di Mirandola e Luzzara Maino Benatti e An- drea Costa, ma anche la testimonianza diretta di chi ha organizzato i primi aiuti in seguito al disastro di Fukushima: Hideaki Tokunaga, presidente del sindacato giapponese Jichiro. Immani le difficoltà in cui il personale ha lavorato. Nel corso dell’iniziativa è stato sottolineato come dopo il terremoto del 29 maggio, nella nostra provincia erano inagibili 14 sedi comunali, 4 case residenze per anziani, 3 ospedali (Carpi, Finale e Mirandola) e parte del Policlinico di Modena, oltre a teatri, biblioteche, scuole, centri per diversamente abili, uffici inps, agenzie delle entrate, con oltre 2.700 lavoratori che si sono ritrovati prima sotto i tendoni e poi nei container, senza più strumentazioni adeguate per lavorare. Nel giro di pochi giorni sono mancati 700 posti letto nella rete provinciale ospedaliera. circa tre milioni di danni e il blocco dell’attività. Ma la famiglia Ariani si è rimboccata le maniche e oggi la produzione è ripartita, mentre il gigante ferito, completamente guarito, è tornato a svettare orgoglioso nello “skyline” sanfeliciano. La nascita dell’azienda risale ad oltre un secolo fa. Nel 1930 l’impianto fu completamente trasformato e assunse un san prospero Fratelli Baraldi, i sindacati preoccupati per i lavoratori Preoccupa i sindacati la situazione della F.lli Baraldi, l’impresa di Staggia di San Prospero esclusa dai lavori del dopo terremoto. Nei giorni scorsi la Flc (sigla unitaria dei sindacati delle costruzioni) ha incontrato l’amministratore delegato Mario Lugli. Un incontro richiesto dal sindacato per confrontarsi e affrontare i problemi causati dall’esclusione dell’azienda dfalla “white list”. «Su questo argomento abbiamo sollecitato un incontro urgente anche al Prefetto di Modena, perché stiamo seguendo attentamente da tempo le dinamiche che avvengono presso l’impresa dei F.lli Baraldi, in particolate per le ricadute sulle maestranze. – affermano Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil – In questo ultimo periodo abbiamo avuto diversi contatti, formali e informali, con Regione e Prefettura; sembrava che fosse possibile affrontare e risolvere la questione in tempi accettabili. Purtroppo è stata aperta la procedura di cassa integrazione per le difficoltà di reperimento di nuovi cantieri e per i ritardi nei pagamenti dei lavori effettuati. Siamo fortemente preoccupati per il futuro dell’azienda e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Se esistono elementi oggettivi tali da compromettere la trasparenza dell’azienda, vengano resi pubblici e siano adottati i relativi provvedimenti, anche eccezionali. La magistratura prosegue il suo lavoro, ma l’eventuale aspetto industriale, in quanto venne quasi completamente abbandonata la molitura a macina per fare posto ad uno dei primi impianti di macinazione a cilindri. Nel 1943 fu costruito un nuovo e, per quei tempi, modernissimo impianto di macinazione Vennero inoltre ampliati i fabbricati e tutti i servizi per adeguarli all’aumento di potenzialità produttiva dell’impianto. Dal 1981 è in funzione ed è operante tuttora un impianto completamente automatizzato e costantemente aggiornato secondo le più moderne tecnologie disponibili nel campo della macinazione del grano tenero. Essendo il molino ubicato in una zona dell’Emilia produttrice dei migliori grani teneri nazionali, si è da sempre cercato di favorire il ricevimento in tempi brevi del raccolto, aumentando costantemente sia la potenzialità di scarico che la capacità di stoccaggio del cereale, fino al raggiungimento degli attuali 150.000 quintali. La produzione punta quindi sull’elevata qualità del prodotto e può contare su numerosi tipi di farine per la panificazione e pasticceria artigianale e per la lavorazione di tipo industriale. La famiglia di imprenditori è oggi guidata da Mario Ariani, alla terza generazione (nel 1860 iniziò l’attività, passata attraverso il bisnonno Mario e il padre Ferdinando) e il cui testimone un giorno sarà nelle mani delle figlie Anna (già impegnata nell’azienda) e Alessandra. Una tradizione secolare, quindi, che nemmeno il terremoto è riuscito a interrompere, con l’azienda che oggi guarda al futuro e pianifica importanti investimenti. condanna dell’ex amministratore delegato non diventi indirettamente una condanna anche per i lavoratori». Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil ricordano che l’azienda non rappresenta solo l’immagine simbolo della prima fase di emergenza, i dipendenti, essi stessi terremotati, sono intervenuti in soccorso di altri terremotati, ma soprattutto una storica e consolidata realtà industriale del territorio, con un patrimonio di risorse umane, tecnologiche e di knowhow che è indispensabile preservare. «Quello che si chiede non è l’elusione delle norme che garantiscano regolarità e legalità, – chiarisce il sindacato – ma tempi certi rispetto agli accertamenti, in mancanza dei quali l’azienda non è nelle condizioni di continuare l’attività produttiva. Per questo continueremo a presidiare la situazione. Questa vicenda, tuttavia, dimostra che lo scambio di informazioni tra parti sociali, pubblica amministrazione e Prefettura va reso in maniera più strutturata per affrontare i problemi che potrebbero nascere nella ricostruzione. È necessario, quindi, un tavolo di confronto provinciale, da noi già richiesto, che possa vedere anche la presenza del Girer e – conclude la Flc - favorire uno scambio reciproco e produttivo di informazioni finalizzate alla trasparenza e legalità». n. 10 - maggio 2013 · Il Sindaco ha illustrato il progetto moderno e in classe A mirandola Una palestra targata Grillo Il leader del Movimento 5 Stelle ha confermato la donazione a Quarantoli Come preannunciato dal Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, lo scorso 23 maggio, è arrivato a Mirandola per confermare la donazione al Comune di 420 mila euro. «Durante la campagna elettorale spiegano Michele Dell’Orco e Vittorio Ferraresi, deputati modenesi del M5S - abbiamo raccolto 774.208,05 euro da donazioni volontarie e ne abbiamo spesi 348.506,49. Ci siamo impegnati a destinare tutto quanto non utilizzato a favore dei terremotati». I fondi saranno destinati alla ricostruzione della Palestra della scuola elementare nella frazione di Quarantoli. La scuola, che aveva una piccola palestra interna, è rimasta gravemente danneggiata. Il Sindaco Maino Benatti ha accolto Beppe Grillo insieme agli Assessori ed ha ringraziato di cuore per la donazione. Benatti e Grillo hanno scambiato alcune battute sulla Palestra di Quarantoli, concordando sulla necessità di attrezzarla con accorgimenti che riducano l'impatto ambientale. Il progetto prevede infatti un edificio moderno ed in classe A. Il Sindaco ha donato un volume realizzato dal Comune di Mirandola con alcuni sponsor per ringraziare tutti i volontari e i donatori. Beppe Grillo, nello sfogliarlo, ha commentato: «Siete stati fantastici, non vi piega niente», riferendosi alla forza dei mirandolesi nella fase dell'emergenza e nell'avvio della ricostruzione. «Ringrazio Bep- area nord La Regione sospende la decisione sui progetti di ricerca idrocarburi Nel rispetto del principio di precauzione, la Regione Emilia Romagna, condividendo la posizione espressa dalle comunità locali, sospenderà qualsiasi decisione su tutti i nuovi progetti di ricerca idrocarburi che riguardino i territori colpiti dal sisma del 2012, finché non sarà noto l’esito della Commissione tecnico-scientifica internazionale istituita per indagare sul possibile rapporto tra terremoto e fracking, la tecnica per estrarre lo “shale gas”. Lo ha dichiarato l’Assessore alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, rispondendo a un’interrogazione presentata da Giovanni Favia del Gruppo Misto, evidenziando che la Giunta è a conoscenza delle fuoriuscite di idrocarburi che si manifestano in superficie nella bassa pianura ferrarese e dei rumori avvertiti nel sottosuolo del Comune di San Giovanni in Dosso, nel mantovano. Per questo motivo il Servizio geologico sismico e del suolo ha già preso contatti con la locale amministrazione per effettuare sopralluoghi ISTITUTO "LUOSI" Il Sindaco Benatti illustra a Grillo il progetto della nuova palestra di Quarantoli e si è attivato per i necessari approfondimenti e monitoraggi con la Provincia e l’Università di Ferrara e con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). «Nei prossimi giorni - ha poi assicurato Gazzolo - saranno realizzati controlli sulla qualità delle acque, sulla presenza di gas nel sottosuolo della bassa pianura modenese e ferrarese, dove sono presenti alcuni piezometri installati 4/5 anni fa per lo studio della connessione delle falde della pianura con il Po e sulla qualità geotecnica degli argini del fiume. La formazione geologica della bassa pianura padana - ha inoltre spiegato l’Assessore - è costituita da sedimenti fluviali e palustri, che, con il tempo, danno origine alla formazione di gas metano a piccole profondità, da pochi a 400/500 metri, che sono stati sfruttati nel secolo scorso. Questa presenza di gas a bassa profondità provoca la fuoriuscita naturale, con la formazione dei “vulcanetti” conosciuti fin dai tempi dei romani. Nella prima metà degli anni ’50 del L'officina delle competenze pe Grillo per la grande sensibilità e disponibilità dimostrate – commenta il Sindaco Benatti – e approfitto dell’occasione per ringraziare anche le altre forze politiche che ci hanno dimostrato la loro vicinanza con gesti concreti, nel difficile anno che abbiamo trascorso». secolo scorso - ha aggiunto - l’Eni realizzò un censimento e la cartografia di tutti i fenomeni naturali di fuoriuscita di gas nella pianura padana. Per quanto riguarda il permesso di ricerca “Reno-Centese”, il 30 aprile 2012 - ha sottolineato Gazzolo - è stata pubblicata la procedura dell’istanza per il permesso di ricerca idrocarburi sul Buig (Bollettino ufficiale degli idrocarburi e georisorse): l’istanza interessa i Comuni della Bassa modenese (Finale, Camposanto, Ravarino, Medolla, San Felice, Mirandola e Bomporto) e, il 12 dicembre 2012, l’istanza ha superato l’esame della Commissione per gli idrocarburi (Cirm) con parere favorevole, ma ancora non è stata avviata nessuna procedura di Via». L’Assessore ha poi citato il collega Gian Carlo Muzzarelli, che avrebbe dichiarato nei giorni scorsi che: «il contenuto dell’istanza presentata al Ministero dello Sviluppo Economico consente di escludere che la ricerca sia indirizzata al cosiddetto shale gas». La Regione, poi, non ha mai dato l’assenso a modalità di ricerca e estrazione di gas diverse da quelle convenzionali, largamente conosciute e sperimentate e quindi riconferma la totale contrarietà all’estrazione non convenzionale di questo gas. 9 brevi GOLDONI GUIDA I PENSIONATI Il sanfeliciano Giorgio Goldoni è il nuovo segretario della Fnp, il sindacato pensionati Cisl dell’Area Nord. Lo hanno eletto i componenti il consiglio generale (il “parlamentino interno”) della Fnp-Cisl della Bassa modenese, riuniti a Mirandola. Erano presenti anche il segretario provinciale Fnp, Luigi Belluzzi, e quello della Cisl, William Ballotta. Goldoni, che resterà in carica quattro anni, sostituisce Alvezio Ferrarini, scomparso il 10 marzo. Già delegato Cisl nella categoria degli alimentaristi, il nuovo segretario dei pensionato Cisl della Bassa è collaboratore dell’Adiconsum (l’associazione consumatori Cisl) presso la sede di San Felice. «Cercherò di valorizzare le competenze ed esperienze che i pensionati mettono a disposizione della Cisl nelle varie sedi della Bassa modenese», dichiara Goldoni. Nell’Area Nord il sindacato pensionati della Cisl ha 4 mila iscritti. NUOVA SEDE DEGLI ALCOLISTI Martedì 4 giugno alle 20,30, presso il Teatro 29 di Mirandola, l’Iss “Luosi” presenta: “L’officina delle competenze”, 1° rassegna, anno scolastico 2012/2013. Gli studenti dei tre istituti “Luosi”, “Cattaneo” e “Pico” presenteranno quanto realizzato nei laboratori per competenze ed in altri importanti momenti di scuola. Per ciascuna presentazione, della durata di 5-10 minuti, saranno utilizzate diverse modalità comunicative: immagini, internet, pwp, dialoghi, descrizioni, scenette spaziando tra economia e marketing, arte, giornalismo e archeologia, sport, teatro e beni culturali. Seguirà la proiezione del video “Raccontarsi per crescere” realizzato dagli studenti delle classi IV dell’Ite ad un anno dai sisma del 20 e 29 maggio 2012. Nella stessa serata si esibiranno alcuni studenti in canzoni e brani musicali. Saranno presenti il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, l’Assessore ai Servizi per la Promozione della Persona Lara Cavicchioli, l’Assessore Provinciale all’Istruzione Elena Malaguti, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Modena Silvia Menabue ed altri ospiti. La serata si concluderà con i saluti del Dirigente Scolastico Giorgio Siena (foto). L'iniziativa ha il patrocinio del Comune di Mirandola e della Fondazione Cassa Risparmio di Mirandola. L’Associazione Club degli Alcolisti in Trattamento (Acat) ha trasferito la propria sede a Mirandola in via Caboto 3. L’Associazione ha il patrocinio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord e si rifà al metodo del professor Vladimir Hudolin (1922 – 1996) medico – psichiatra croato. Il metodo consiste in una comunità multifamiliare inserita nel territorio che si incontra con regolarità ogni settimana con l’obiettivo di allontanare l’alcol dalla vita familiare. Acat Mirandola risponde al numero di telefono 0535/ 602434. UN AIUTO A SAN MARTINO Per aiutare San Martino Spino, devastata dal tornado dello scorso 3 maggio, le locali associazioni si sono unite e hanno aperto un conto corrente presso Carisbo, Filiale di San Martino Spino, denominato "Causa tornado" pro Associazioni Volontariato San Martino Spino. Iban IT36O0638566851100000000140 (Dopo il primo 6, la lettera O di Otranto, gli zero dopo 1 sono 8 ). San Martino: 1055 abitanti, 98 vedove, 5 bambini in prima elementare compresi gli immigrati, 8 associazioni di volontariato Croce Blu, Comitato Sagra, Sportiva, Associazione Pesca, Circolo Politeama, Gruppo Arte, Charitas, Avis (un volontario in ogni famiglia) e Lo Spino,un giornale bimensile: un paese vivo che non vuole fermarsi. 10 · n. 10 - maggio 2013 Nuovo evento per il 50esimo anniversario del distretto mirandola Le nuove frontiere del biomedicale Venerdì 7 giugno tavola rotonda con grandi esperti di quattro discipline mirandola IN Emanuela Zibordi una docente hi-tech “Le nuove frontiere della medicina e il distretto biomedicale dei Comuni Modenesi Area Nord” è il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 7 giugno al Teatro 29 di Mirandola. Si tratta di un’importante opportunità per conoscere il presente e il futuro del distretto che nel 2012 ha compiuto 50 anni di vita. Alle 19 buffet di benvenuto e registrazione partecipanti; alle 19.30 introduzione del Sindaco di Mirandola Maino Benatti e di Filippo Molinari, Sindaco di Medolla. Alle 19.45 presentazione dell’evento e degli obiettivi formativi di Nunzio Borelli, Presidente del Circolo Medico “Mario Merighi”; dalle 20 alle 21.45 tavola rotonda moderata da Ettore Tazzioli, Direttore responsabile di Trc con Gianfranco Di Nino, Giuseppe Faggian, Antonio Santoro e Roberto Reverberi; alle 21.45 note conclusive di Giancarlo Muzzarelli, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna. Organizzano i Comuni di Medolla e Mirandola, il Circolo Medico “Merighi” e Confindustria Modena con il contributo di BBraun, Bellco, Fresenius-Kabi, Gambro, Sorin Group e Covidien. donazioni Un amico per l'Alzheimer grazie a due ospedali veronesi L’Associazione Asdam onlus (Associazione Sostegno Demenze e Alzheimer Mirandola) ringrazia il Servizio di Anestesia-Rianimazione-Terapia del Dolore dell’ospedale di Legnago, i medici e gli infermieri dell’ospedale di Bovolone per l’entusiasmo dimostrato nella raccolta fondi post-terremoto. Massimo Frassoldati ha consegnato 2.165 euro per l’avvio del nuovo progetto “Un Amico per l’Alzheimer”: dispositivo Gps per persone ammalate di demenza con disorientamento spaziale”. Attraverso l’uso del piccolo dispositivo è possibile localizzare velocemente la posizione dell’ammalato grazie ad un collegamento tramite internet oppure contattando una centrale operativa attiva 24 ore su 24. Con questo contributo Asdam onlus acquisterà quattro Gps che verranno forniti in comodato d’uso gratuito alle famiglie che ne faranno richiesta. Tale apparecchio è consigliato a tutte quelle persone che nonostante le difficoltà di memoria e di orientamento, continuano a guidare la macchina, andare in bicicletta e/o a piedi, tendono ad uscire all’insaputa dei loro famigliari con il rischio di perdersi. L’iniziativa è promossa da Asdam onlus in collaborazione con il Centro Disturbi Cognitivi di Mirandola. È possibile pertanto parlarne con il proprio specialista geriatra e per avere maggiori informazioni si può contattare i numeri 0535/611588; 331/6309109 o mandare una e mail ad [email protected]. «Avere il supporto di persone sensibili ed attente – spiega la presidente di Asdam Paola Artioli – ci aiuta a realizzare l’attività di formazione e informazione a sostegno delle famiglie che assistono persone ammalate di demenza, nell’intento di alleviare la loro fatica e farle sentire meno sole». di Andrea Ferramola Emanuela, qual è il tuo lavoro e www.emanuelazibordi.it) e un mio blog quali responsabilità comporta? (http://emanuelaz.blogspot.it)». «Insegno Scienze Motorie all’IstiQuali sono gli aspetti del tuo tuto “Luosi” di Mirandola, nelle lavoro che ti procurano vera sezioni Liceo “Pico” e Tecnico Ecosoddisfazione? nomico. La responsabilità maggiore è «Innanzi tutto stare con i giovani quella di carattere educativo verso gli ti costringe ad avere una visione molto adolescenti che vivono un'età molto aperta ai cambiamenti generazionali. particolare sotto l'aspetto costitutivo Credo di avere un buon feeling con i dell'identità e della strutturazione miei studenti e la disciplina che insegno della personalità, dove la materia che permette momenti di sano divertimento insegno ha un ruolo determinante. Mi mentre il cervello apprende attraverso le occupo anche di didattica e nuove tecsue prassi più naturali come il “learning nologie perché credo nelle forti potenby doing”, ovvero, imparare facendo atzialità di Internet per l'apprendimento tivando strategie risolutive. Ci si accorge nell'arco della vita. In questo ambiente subito se il processo è in atto dai risultati sono io la prima ad essere studentessa, di immediato riscontro. La stessa dinaalle prese con nuovi strumenti e metomica avviene sul web: si acquisiscono dologie e allora cerco di trasmettere le competenze che, se applicate, danno giuste competenze ai miei allievi che risultati tangibili. Queste metodologie avranno a che fare con queste modalità dovrebbero poter essere estese a tutte di approccio alla conoscenza in rete, le discipline, così che apprendere divensempre più pervasive e sempre più terebbe più connettivo per un maggior richieste nel mondo lavorativo ormai coinvolgimento anche fisico, (azione, connesso». cognizione, emozione) con un'accreQuando e come è nata la tua sciuta motivazione e, quindi, meno decisione di fare questo lavoro? costrizione. Ma chi l'ha detto che per «Ho frequentato il “Fermi” di imparare si deve soffrire? Attualmente Mantova facendo parte della squadra nella nostra scuola, sono alle prese con sportiva di atletica leggera e nuoto e l'introduzione didattica dei “tablet” con così, dopo le Superiori, ho superato progetti specifici e di testi scolastici il concorso all'Isef di Bologna ed ho digitali autoprodotti in collaborazione iniziato ad insegnare a scuola all'età di con gli studenti. Su quest'ultimo argo19 anni, e ancora devo smettere. Sucmento ho realizzato un manuale “Testi cessivamente, dopo la riforma del '99, scolastici 2.0”, indirizzato ai docenti mi sono laureata in Scienze Motorie ed affinché possano applicare modalità ho fatto altre esperienze accademiche didattiche più vicine alle esigenze dei e formative. E' un lavoro che ho scelto “nativi digitali”, cioè ragazzi nati negli per passione, inizialmente verso lo anni '90, i primi ad aver sempre avuto sport; successivamente a questa si è contatti con dispositivi elettronici, aggiunta la convinzione delle potencon approcci più partecipativi alla zialità di Internet per l'apprendimento conoscenza. La pubblicazione è stata che mi impegna spesso nella docenza apprezzata da tanti colleghi in tutta di corsi di formazione per il Ministero Italia. A questo indirizzo le recensioni dell’Istruzione agli insegnanti, prima e gli apprezzamenti: http://emanuelaz. in Lombardia, adesso in Emilia. Atblogspot.it/2013/01/testi-scolastici-20tualmente sono a Carpi per il piano feedback.html». “Scuola Digitale Lim” e al “Luosi” per Invece quali aspetti sono per le classi 2.0.Convive in me, da sempre, te più faticosi o affronti meno quest'anima tecnologica associata al volentieri? dinamismo: l'interazione tra corpo e «Insegnare è faticoso ed assorbe strumento ha determinato il processo molte energie fisiche e psichiche, ma evolutivo della nostra specie, dalla l'aspetto più ostico è, a volte, quello di costruzione dei primi timidi manufatti, dover affrontare persone che nell'amfino ai tentativi di replicare le abilità biente scolastico e fuori non riconoumane con l'Intelligenza Artificiale. scono il valore della/e disciplina/e che Non a caso ho un mio sito (http:// insegno, mentre io conosco il valore Emanuela Zibordi abita a San Giovanni del Dosso e lavora a Mirandola Studi: Diploma di Perito chimico, Laurea in Scienze Motorie, Master II livello in E-learning Età: 57 anni Ruolo professionale attuale: insegnante di Scienze Motorie in Istituto di Istruzione Superiore Le passioni di Emanuela: sport, lettura e web 2.0, neuroscienze educativo e formativo di tutte le altre perché sono abituata da sempre a leggere di tutto, dalla letteratura alle scienze. Devo dire che fortunatamente qui a Mirandola ho anche colleghi splendidi con cui collaboro e il mio dirigente, professor Giorgio Siena, è una persona molto aperta ed attenta all'aspetto educativo degli studenti della scuola, nonché all'innovazione». Quali consigli dai a chi vuole arrivare a fare un lavoro come il tuo? «E' un lavoro che è meglio fare per vera passione, altrimenti rischia di diventare una notevole fonte di stress, in più mal retribuita. Spesso nella mia carriera - questo per me è il trentasettesimo anno di insegnamento - ho dovuto cercare fortemente delle motivazioni endogene perché l'ambiente esterno non ne forniva, anzi deprimeva. E' anche una professione che ti lascia(va) spesso solo. Adesso di colleghi con cui scambiare opinioni e conoscenza ne trovo tanti, soprattutto in Internet. Meno male! Purtroppo a tutt'oggi non ci sono molte prospettive di lavoro come insegnante, non è un bel momento. Speriamo che si accorgano che all'istruzione dei nostri giovani debba essere data priorità assoluta; così stanno facendo tante nazioni a noi vicine e lontane che, nonostante la situazione di crisi, investono nella scuola perché sanno che l'educazione è un requisito indispensabile per innescare innovazione e sviluppo». n. 10 - maggio 2013 · 11 Una trentina di dottori coprono una vasta gamma di specialità mirandola Il Centro Medico cambia sede Il moderno edificio su via per Concordia sarà attrezzato anche per piccoli interventi Il Centro Medico di Mirandola, attualmente dislocato in viale Martiri, sta per traslocare. Dal primo luglio la nuova sede sarà nella zona del ristorante “La Marchesa” sulla via per Concordia, accanto alla ditta “Europrogress”. Nel nuovo stabile, oltre alla tradizionale attività del poliambulatorio, è in corso di allestimento anche un ambulatorio chirurgico destinato a piccoli interventi. Ma l’attività principale continuerà comunque ad essere costituita dalle visite specialistiche e dal centro prelievi. I medici che operano nel Centro sono una trentina e ricoprono quasi tutta la gamma delle specialità. i quali vantaggi dispone un utente che decide di rivolgersi a una struttura del genere? «A fronte di una spesa superiore (essendo privati non abbiamo i rimborsi della Regione), chi viene da noi prenota una visita in media nell’arco di una settimana» risponde Luca Roncadi, uno dei tre soci. La stessa rapidità si nota anche per la restituzione dei risultati delle analisi che difficilmente superano le 48 ore per gli esami di più comune richiesta. Da questo punto di vista il poliambulatorio mirandolese è convenzionato da 15 anni con il laboratorio “Synlab”di Brescia che ogni mattina (anche due volte al giorno) spedisce un fattorino a ritirare i prelievi. «Sono molto professionali, fanno servizio negli ospedali e rispettano scrupolosamente gli orari previsti» La nuova sede del Centro Medico in corso di ultimazione su via per Concordia. In alto, l'attuale edificio in viale Martiri informa Roncadi. Gli altri due soci, Sergio Gambuzzi, medico del lavoro, e Marco Paolini, specializzato in pediatria, sono stati i promotori del Centro Medico con la fondazione avvenuta nel 1992. Inizialmente c’era solo il laboratorio analisi poi, a mano a mano, si sono aggiunte le visite specialistiche. Nell’ambito di queste ultime, in particolare la radiologia, il poliambulatorio ha avviato una collaborazione con il Centro Mc Namara, recentemente insediatosi a Medolla mirandola Borse di studio a due universitarie Il nuovo dono di Soroptimist Con l’organizzazione della socia mirandolese Maria Grazia Silvestri, lo scorso 10 maggio il Club Soroptimist di Modena ha visitato la città di Mirandola, che è stata colpita un anno fa dal terremoto e a cui il Club di Modena ha già dedicato vari services (contributo alla Protezione civile, contributo ai centri estivi dei bambini, due borse di studio alla scuola di musica Andreoli, con una rappresentanza di ragazzi, dai 13 ai 17 anni, che suona la chitarra, intervenuta alla cena degli auguri di Natale del club a Modena). Con la guida del Sindaco Maino Benatti, del Presidente del Consiglio comunale Andrea Venturini e dell’Assessore alla Promozione della Città e del Territorio Caterina Dellacasa, le socie hanno visitato il centro storico, con le belle chiese di San Francesco, dove si trovano le tombe dei Pico, del Gesù, il Castello dei Pico e altri edifici pesantemente danneggiati dal sisma e ora posti in sicurezza. Durante l’incontro che ha seguito la visita e che si è svolto al ristorante Quattrochiacchere, presso il centro “Al Borgo”, Giuliana Gavioli, dirigente dell’industria del biomedicale B Braun di Mirandola, ha parlato di questo settore fondamentale per l’economia di Mirandola. Il biomedicale vanta infatti un fatturato che rappresenta l'1,8 per cento del Pil nazionale: delle oltre 100 aziende, il 95 per cento ha subito danni, ma nessuna ha delocalizzato, tutti si sono rimessi subito al lavoro e in breve è stata raggiunta la produttività di prima. Un esempio straordinario di persone Chiara fa fortuna in Francia come ingegnere dell'Airbus alla Cappelletta del Duca e specializzato nella “diagnostica maggiore” (ad esempio Tac e Risonanza Magnetica). Dopo le due scosse di terremoto del maggio 2012, la sede di viale Martiri n.5 era stata dichiarata “parzialmente agibile”. I medici hanno proseguito l’attività sotto un tendone, nel parcheggio del Centro. Alla metà di luglio c’è il rientro nella struttura che nel frattempo era sta messa in sicurezza dal proprietario. Giovanni Moi Il suo è un caso emblematico della "fuga dei giovani cervelli" italiani all’estero. Chiara Casari, 25enne originaria di Mirandola, ingegnere aerospaziale e aeronautico, lavora oggi in Francia, a Tolosa, presso l’azienda leader europea nella costruzione di aeromobili: Airbus. Difficile, del resto, con un curriculum come il suo, restare a lavorare in Italia. Chiara è figlia di due mirandolesi “doc”, Alberto Casari e Lorenza Levratti che nel 2001, per motivi professionali, si trasferiscono a Pesaro ma che conservano legami fortissimi con la città natale. Chiara frequenta le scuole medie a Mirandola per poi diplomarsi al liceo scientifico di Pesaro. Nel 2007 riceve una borsa di studio dal premio Nobel della fisica Carlo Rubbia per la partecipazione al corso intensivo di fisica “Fondazione Giuseppe Occhialini”. Si laurea quindi nel 2009 al Politecnico di Milano in ingegneria aerospaziale, trasferendosi poi a Tolosa, dove lo scorso 23 aprile riceve la doppia laurea in ingegneria aeronautica per gli studi effettuati in contemporanea presso il Politecnico di Milano e l’Isae (Institut Supérieur de l’aéronautique et de l’espace) di Tolosa. A dicembre 2012 ottiene il Master Recherche Génie Mécanique in meccanica delle strutture. Nel frattempo ha effettuato uno stage presso Airbus a Tolosa e nell’ottobre 2012 viene assunta, prima ancora della laurea. «Una sfida, una prova continua contro me stessa – ci ha detto Chiara - una ricerca costante di nuove esperienze… ecco cosa mi ha spinto ad arrivare dove sono ora, ma non si ottiene nulla senza fatica…». energia, entusiasmo e volontà di fare. Nel corso della serata Soroptimist ha premiato due studentesse universitarie mirandolesi particolarmente meritevoli: Martina Pizzetti ed Eleonora Tirabassi. Le ragazze hanno ricevuto una borsa di studio di 1.500 euro ciascuna che è stata consegnata loro dalla Presidente del Soroptimist International, club di Modena Cecilia Ghittoni alla presenza del Sindaco Maino Benatti. Martina Pizzetti, sempre grazie al Club Soroptimist, aveva in precedenza partecipato ad un corso di tre giorni presso l’Università Bocconi di Milano. Soroptimist International è un'associazione femminile composta da donne con elevata qualificazione nell'ambito lavorativo che opera, attraverso progetti, per la promozione dei diritti umani, l'avanzamento della condizione femminile e l'accettazione delle diversità. Il Club di Modena è formato da 64 socie, tra cui medici, giornaliste, industriali, un notaio, un avvocato, una psicologa, docenti universitari e professori di scuola media, imprenditrici agricole, esperte d'arte e periti, consulenti marketing , responsabili delle comunicazioni, un veterinario, una commercialista, titolari di ditte o di negozi di abbigliamento, architetti, responsabili commerciali di aziende che operano in svariati rami. Nella foto di gruppo da sinistra Eleonora Tirabassi, Maria Grazia Silvestri, Cecilia Ghittoni, Giuliana Gavioli, Martina Pizzetti. mirandola 36 studenti francesi sui banchi insieme ai "cugini" italiani L'amicizia attraversa le Alpi Scambio culturale della scuola media "Montanari" coi "colleghi" di Clisson mirandola Un gemellaggio nato per corrispondenza «Sono molto contenta di aver preso parte a questo progetto perché mi sono molto divertita, ma sono triste perché la mia corrispondente mi manca molto. Infatti non pensavo che dopo una settimana mi sarei affezionata così tanto a lei». Beatrice Oliani 3°E «La settimana che abbiamo trascorso con i nostri corrispondenti francesi è stata molto bella, divertente, istruttiva e anche diversa dal solito. Abbiamo imparato nuove espressioni, nuove parole, abbiamo arricchito il nostro lessico e ora sappiamo fare discorsi con più naturalezza. Questa settimana mi è piaciuta moltissimo». Alessia Vescovini La scuola secondaria Francesco Montanari di Mirandola ha effettuato uno scambio culturale con gli alunni di una scuola francese di Clisson (Loire Athlantique). I ragazzi, tutti selezionati, hanno conosciuto i propri compagni transalpini attraverso una corrispondenza iniziata a dicembre. L’iniziativa è stata promossa dalle docenti De Matteo e Puttilli. 36 francesi sono arrivati in Italia il 12 aprile e durante la loro permanenza sono andati a scuola insieme ai corrispondenti italiani il sabato e giovedì, mentre gli altri giorni sono andati a visitare alcune vicine città d’arte con i loro professori. L’ultimo giorno, in loro onore, è stato organizzato un torneo di calcio (per i maschi) e pallavolo (per le femmine) grazie ai professori di educazione fisica. Nel box a fianco riportiamo alcuni commenti dei ragazzi all'iniziativa di scambio. «Era tanto che preparavamo questo progetto, ci siamo scambiati lettere, e mail, foto e finalmente i ragazzi francesi, dopo 15 lunghe ore di viaggio, sono arrivati a Mirandola e abbiamo potuto conoscerli. Alla partenza molti erano in lacrime per la separazione, ma allo stesso tempo loro erano felici perché potevano vedere di nuovo le loro famiglie e noi perché tra solo tre settimane potremo rivederli in Francia. Questa è stata una bella esperienza, che ci ha permesso di approfondire il nostro lessico francese e soprattutto di conoscere nuove persone». Michele Razzaboni 3°F «Mi sono affezionato al mio corrispondente perché, grazie al gemellaggio abbiamo fatto uno scambio culinario, etnico-culturale perché abbiamo imparato gli usi di un altro popolo: le usanze, i cibi tipici, qualche parola nuova . I primi giorni gli ho fatto conoscere Mirandola, che gli è piaciuta subito anche se è molto differente dalla sua città. Si è sempre divertito molto e questo mi ha fatto molto piacere». Anonimo «Tra ragazzi e corrispondenti si è creato un meraviglioso rapporto di amicizia che ci ha resi quasi inseparabili fino a sentirne la mancanza alla loro partenza. Questo scambio, oltre a farci scoprire nuove parti di Italia e Francia, ci ha permesso di poter dialogare in un’altra lingua e di poterla perfezionare. Credo sia un’esperienza unica e meravigliosa e ritengo sia molto importante per i ragazzi della scuola poterla ripetere». Sara Campagnoli 3°F n. 10 - maggio 2013 · A Pagano e Scurtu i premi in memoria di Christel Carreri mirandola Diplomi di merito e borse di studio 13 in breve CPL CONCORDIA SALE SULL'EMPIRE Il 4 maggio festa della scuola media "Montanari" con consegna degli attestati Un momento della festa della Scuola Media Il giorno 4 maggio si è svolta, come ogni anno, la festa della nostra scuola con la consegna dei diplomi di merito e delle borse di studio. è stata una mattinata intensa, molto emozionante e partecipata: i ragazzi di terza si sono esibiti in un concerto magnifico sotto la guida dei loro insegnanti, con musiche classiche ma anche con un repertorio moderno, che più volte hanno originato momenti di commozione tra i presenti. Applauditissimo anche il video prodot- to dagli alunni e dai docenti Andrea Maini, Giuseppina Martini, Anna Perretta e Sandra Piva: un telegiornale pensato e condotto dai ragazzi, che vogliono guardare al presente di Mirandola per costruire un futuro sereno, in cui saranno loro i protagonisti della vita cittadina. La volontà dei nostri alunni a superare ciò che è stato, per rivolgere lo sguardo al domani, ha dato il via a diverse interviste a personalità del mondo produttivo e della tradizione scuola La legalità entra in classe con la polizia municipale Anche quest’anno, nonostante le difficoltà, siamo riusciti, alla scuola media Montanari di Mirandola, ad organizzare e a portare a termine il “Progetto Legalità”: il contributo della polizia municipale è stato, come sempre, determinante per la realizzazione e la riuscita dell’attività che ha sempre un riscontro molto positivo. Le lezioni come sempre sono state apprezzate da tutti e gli alunni sono stati coinvolti in prima persona in un clima di viva partecipazione che ha qualificato le relazioni tra ragazzi ed adulti. La scuola esprime la gratitudine di tutti i docenti, a Stefano Poma e a Leonardo Valentini per la collaborazione offerta nell’ambito del progetto, e a Emanuela Ragazzi che ha condotto le lezioni con professionalità e sensibilità speciali. Grazie! culturale di Mirandola. Emozionante, come ogni anno, l’incontro con la mamma di Christel Carreri cui sono dedicate due borse di studio, vinte da Francesca Pagano IIIG e da Mihaela Scurtu III F che si sono distinte per impegno, bontà e desiderio di apprendere; la borsa di studio intitolata alla famiglia Sgarbi- Salici è stata vinta da Tommaso Salici per qualità morali e per il buon profitto particolarmente nelle materie scientifiche. Dopo i diplomi di merito per gli ottimi risultati ottenuti nello scorso anno scolastico, è stato presentato anche il nuovo logo della scuola, disegnato da Carlotta Bellini della classe 3 I e vinto con un concorso bandito all’inizio dell’anno scolastico. La partecipazione dei genitori e delle autorità è stata determinante per la perfetta riuscita della mattinata ma è decisiva soprattutto perché ci conferma che l’indirizzo formativo del nostro Istituto è quello giusto. La scuola vuole ringraziare i docenti Andrea Maini, Giorgio Mengoli, Giuseppina Martini, Sandra Piva, Anna Perretta per la bellissima giornata e tutti i docenti dell’istituto per la professionalità e l’attenzione dedicate ai ragazzi di Mirandola. Da ultimo invitiamo tutti a visitare il sito della scuola www.scuolamontanrif.it dove sono inseriti i bellissimi filmati prodotti dai ragazzi e dai loro docenti. Paola Campagnoli Dirigente scolastico gino gavioli Auguri al papà di Carosello Ha compiuto novant’ anni lo scorso 9 maggio Gino Gavioli, grande disegnatore italiano, padre di tantissimi personaggi e autore di numerosi spot che resero glorioso Carosello (indimenticabili certi personaggi nati dalla sua matita come Caio Gregorio, Taca Banda, Capitan Trinchetto, Il Vigile e Cimabue…). Gavioli, artista dal tratto elegante ed ironico, ha collaborato con Mirandola, città con la quale ha sempre avuto un rapporto di particolare amicizia. Si ricordano a questo proposito le decorazioni realizzate per la scuola d’infanzia di viale Gramsci e le bellissime illustrazioni inserite in due libri incentrati sulla storia di Mirandola: “Il castello della Mirandola” e “I documenti dei Pico”. Tanti auguri al Maestro… Giampaolo Ziroldi mirandola La storia della Bassa spiegata ai ragazzi Nelle scorse settimane Fabio Montella, direttore dell'Indicatore Mirandolese e ricercatore, ha tenuto lezione agli studenti delle classi terze della Scuola Media "Montanari" sulla storia locale dell'Otto-Novecento. Di seguito pubblichiamo una lettera giunta in redazione. Gentilissimo signor Fabio Mon- tella, vogliamo ringraziarla a nome di tutte le classi terze della scuola Francesco Montanari per le lezioni che ha tenuto sulla seconda guerra mondiale e sulla Resistenza nella Bassa nell’ambito del progetto “Laboratori di storia contemporanea”. Le spiegazioni, arricchite dalle foto dell’epoca e da documenti sono state molto interessanti e ci hanno permesso Il Gruppo Cpl Concordia entra nel mercato Usa con due importanti acquisizioni confluite nella neo costituita società denominata Cpl Concordia Usa. La nuova società, partecipata al 50% dal socio statunitense G Three Partners, impiega attualmente 21 addetti e detiene già contratti di gestione in 40 “buildings” di grandi dimensioni per le attività di impiantistica e manutenzione, “metering” (misurazione), ingegneria e servizi tecnici, monitoraggio e fatturazione consumi. Fra le strutture più importanti servite da Cpl Concordia Usa c’è anche l’Empire State Building, il celebre grattacielo di New York. Le previsioni nel mercato statunitense puntano a un fatturato di oltre 50 milioni di dollari nei prossimi cinque anni. Cpl Concordia Usa detiene il 100% del capitale della New York Electric Maintenance & Data Corp. precedentemente proprietà della G Three Partners e specializzata in impiantistica e manutenzioni, e il 100% delle quote della Cpl Energy Management Service Group Inc. creata a seguito dall’acquisizione degli assets ceduti dalla Archangel Energy Group Inc.. Cpl Ems Group si occuperà di metering, ingegneria e servizi tecnici, monitoraggio e fatturazione dei consumi. di scoprire il passato di Mirandola e del nostro territorio durante gli anni durissimi della guerra. Tramite le sue parole avvincenti e le foto del suo ricchissimo archivio storico, abbiamo conosciuto da vicino gli uomini che spesso portavano il nostro cognome, che sono stati protagonisti di eventi tragici studiati solo sui libri. Siamo ritornati indietro nel tempo osservando con stupore le foto di Hitler che, alla stazione ferroviaria di San Felice, salutava dal treno. Abbiamo scoperto come vivevano i nostri bisnonni nelle campagne emiliane e come era la loro quotidianità limitata dal regime fascista. Siamo veramente contenti di averla conosciuta e la ringraziamo vivamente per averci permesso di conoscere da vicino la storia di coloro che ci hanno preceduto e che, con il loro sacrificio, hanno costruito il nostro presente. Cordiali saluti, Alessia, Sara C., Mihaela, Sara M. (3^F) Alunni della Scuola secondaria di primo gr. “Montanari” Mirandola 14 · n. 10 - maggio 2013 n. 10 - maggio 2013 · speciale terremoto «Il Sindaco non può tutto, ma ho fatto del mio meglio» «Un anno vissuto in prima linea» Intervista a Maino Benatti su 12 mesi intensi al servizio della città Maino Benatti tra Giorgia Veneziani e Giacomo Borghi di Radio Pico (foto di Massimo Secchi) 20 maggio 2012 ore 4,03 del mattino: il cittadino mirandolese Maino Benatti viene svegliato di soprassalto dalla terra che trema violentemente, dal mobilio di casa che si ribalta e dal sinistro scricchiolio dei muri che si crepano. Sgomento e paura per i suoi cari gli attanagliano la gola. Nello stesso istante il primo cittadino mirandolese Maino Benatti con sangue freddo e fermezza raccoglie le idee, si veste in fretta e si allontana da casa, da moglie e dai figli e va ad occuparsi dei suoi concittadini e della sua città sconvolta. Sindaco Benatti, come si conciliano in quei momenti concitati gli aspetti pubblici e privati, i due volti di una tragedia simultanea? «Non è stato facile conciliare pubblico e privato in quei momenti così concitati e drammatici. Quando però mi sono accertato che tutti i miei famigliari, benché scossi, stavano bene e che la casa non aveva subito apparentemente danni sono corso in centro. Ho sentito il dovere di farlo e mia moglie e i miei figli hanno capito. Dopo pochi minuti, con il responsabile dell’ufficio stampa Fabio Montella, eravamo davanti al municipio, ma viste le gravissime lesioni abbiamo capito che era meglio aspettare la luce per entrare, cosa che abbiamo poi fatto verso le 6 assieme all’Assessore Roberto Ganzerli e alla geometra del Comune Paola Gavioli. Una volta entrati abbiamo constatato che il municipio era inagibile. Di conseguenza ci siamo subito mossi allestendo due punti di ascolto uno in piazza, sfruttando le capannine della Fiera che non era ancora stata smontata e uno presso le Scuole elementari di via Dorando Pietri» Dopo un forte terremoto le emergenze sono innumerevoli e occorre dare delle priorità: quali sono state le primissime azioni messe in campo? Come sono state decise? Il piano comunale di protezione civile si è dimostrato un supporto valido e funzionale in questo senso? Estate 2012: una riunione del Coc di Mirandola, presieduta dal Sindaco «La nostra priorità principale è stata immediatamente quella di dare accoglienza e ospitalità ai cittadini rimasti senza casa. Anziani e famiglie con bambini piccoli non potevano certo restare all’addiaccio. Avevano bisogno di pasti caldi e di un tetto sulla testa. E da subito, anche mettendo a disposizione edifici e strutture comunali non lesionati, ci siamo mossi in questa direzione. Ci siamo poi preoccupati del lavoro. Il terremoto, infatti, ha anche distrutto e indebolito il tessuto economico del nostro territorio, creando un forte gap produttivo rispetto alle altre aree. Abbiamo quindi cominciato da subito a lavorare per far restare qui le imprese e credo che ci siamo riusciti. Per quanto riguarda il piano comunale di protezione civile è stato un prezioso punto di riferimento che ci ha aiutati, per esempio, con le aree in cui allestire i primi campi, già indicate nel piano comunale». Il Sindaco è l'autorità in capo di protezione civile e il terremoto è stato sicuramente un duro banco di prova per l'esercizio di questo compito. In base alla Sua esperienza, il Sindaco ha tutti i mezzi necessari per svolgere nel migliore dei modi questa sua funzione? «Credo che nessuno sia pronto per fronteggiare un’emergenza del genere. Certe volte non riuscivo a intravedere una fine. Pensavo di aver risolto un problema e se ne aprivano subito diversi altri. Un serio problema che ci siamo trovati ad affrontare è stato la mancanza di una legge nazionale per affrontare il terremoto. Abbiamo dovuto “costruire”, con Regione e Governo, diverse ordinanze partendo da zero e che nessuno sapeva come fare, mancando una legge sulle calamità. Anche la Protezione civile, infine, veniva da una situazione molto delicata, visto che, dopo le note vicende, era stata di fatto “disarmata” e spesso abbiamo dovuto mettere noi a disposizione mezzi e materiali. Una situazione, insomma, molto complessa. Adesso, superata la prima fase dell’emergenza, è il momento di iniziare la ricostruzione». La gestione post-emergenza di una calamità come il terremoto è estremamente complessa, implica l'attivazione di moltissime risorse, umane, finanziarie, organizzative, e deve prendere in considerazione un'infinità di varianti: chi l'ha aiutata? «Devo dire che ho trovato un aiuto formidabile nei dipendenti comunali. Benché fossero a loro volta terremo- tati, spesso con situazioni difficili alle spalle (case inagibili, congiunti feriti), non si sono risparmiati. E’ stato grazie al loro lavoro straordinario che siamo riusciti a rispondere alle tante legittime richieste che ci venivano dai nostri concittadini. Anche la Giunta comunale e tanti consiglieri si sono spesi senza risparmiarsi. Ma abbiamo potuto contare sulla collaborazione di tante associazioni di volontariato cittadine che hanno dato un enorme contributo nelle fasi dell’emergenza. Solo grazie a questo grande lavoro di squadra siamo riusciti a reggere l’urto devastante del terremoto». Governo, Parlamento e Regione hanno garantito ai territori colpiti un supporto costante e tangibile? Le è mai capitato di sentirsi solo ad affrontare una situazione così pesante? «Come le dicevo ci sono stati momenti di scoramento, ma le istituzioni ci sono state vicine. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è venuto in visita a Mirandola, mentre il Presidente della Regione Vasco Errani è sempre stato in contatto costante con noi ed è stato uno dei primi ad arrivare nella Bassa dopo il terremoto, assieme al capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Dal Governo ci saremmo però aspettati una maggiore attenzione dal punto di vista fiscale, tenuto conto delle agevolazioni ricevute da altre zone terremotate, anche se in altri “momenti storici”. Il nostro sistema economico, che produce circa il 2 per cento del prodotto interno lordo nazionale, è stato colpito prima dalla crisi e poi dal terremoto e se non viene alleggerito momentaneamente da parte del peso fiscale, rischia di non essere più competitivo». La grande solidarietà, ancora in atto, nei confronti delle zone emiliane terremotate è stata uno degli aspetti più rilevanti di questa emergenza. Come è stata recepita dalla cittadinanza e dalle Istituzioni locali e come è stata di aiuto per il vostro Comune? «C’è stata una gara di solidarietà nei nostri confronti che ha commosso me e tutti i miei cittadini. Volontari da tutta Italia sono venuti qui a darci una mano, sono arrivati aiuti materiali e donazioni e in alcuni momenti ci siamo trovati persino in difficoltà a gestire tutta questa generosità, della quale però non ringrazieremo mai abbastanza. Sapere che tante persone pensavano a noi e si erano mobilitate, seppure in modi molti diversi, per aiutarci, ci ha dato la forza di andare avanti. Oggi il rischio è però che cali il sipario sul nostro dramma, mentre qui c’è tanto da fare e abbiamo ancora bisogno di aiuto». Sconforto e soddisfazione sono sentimenti che, immaginiamo, si sono alternati in questo lungo anno di ricostruzione: quale il momento peggiore e quale ad ora la soddisfazione più grande? «Il momento peggiore è stato 15 dopo il secondo terremoto, quello del 29 maggio. In primo luogo perché sono morti dei nostri concittadini, poi perché il sisma fatto tanti altri danni alla nostra città. Ma è stata anche una mazzata tremenda dal punto di vista psicologico. Quando, dopo il primo terremoto del 20 maggio, eravamo riusciti a conquistarci un barlume di normalità, e sembrava che il peggio fosse alle spalle, siamo ripiombati nel dramma. Non è stato facile trovare la forza di andare avanti. Posso dirle che ogni giorno ricevo grandi soddisfazioni quando vado ad inaugurare lo stabilimento di una ditta che è ripartita, oppure un negozio che ha ripreso la propria attività, o quando mettiamo in sicurezza una via del centro, riaprendola ai cittadini e rincosegnandola alla città. Importanti segnali di un ritorno alla normalità che tutti auspichiamo sia il più rapido possibile». Terremoto distruttivo e gestione post terremoto, una grande responsabilità, su cui grava anche il peso delle aspettative e delle esigenze dei cittadini: è cambiato il suo rapporto con i mirandolesi? «In questi mesi ho parlato con centinaia di mirandolesi che si rivolgevano a me chiedendo aiuto. Non sempre sono riuscito ad aiutarli come avrei voluto, ma il Sindaco purtroppo non può tutto, a dispetto di quello che si può pensare. Ho sentito appieno il peso di questa enorme responsabilità, ovvero essere alla guida del Comune di Mirandola in uno dei momenti più difficili della sua storia, anche perché nessuno, come ho già detto, è preparato ad affrontare una tragedia di tali dimensioni. Negli ultimi mesi ho dormito molto poco, ripensando sempre a quello che avevo fatto durante il giorno, se avevo sbagliato oppure se avrei potuto farlo meglio». Cosa le manca di più della Mirandola pre-terremoto? E cosa invece le piace di più della Mirandola post-terremoto? «E’ incredibile come siano le piccole cose a mancare, come una passeggiata per il centro prima che venisse sfregiato dal terremoto, oppure entrare in una chiesa di Mirandola o visitare i monumenti cittadini, o il mio ufficio in municipio. Mi manca tutta la Mirandola di prima, quella della mia infanzia e giovinezza. Quello che mi è piaciuto di più della Mirandola post terremoto è stato lo spirito dei suoi abitanti. Gente fiera e orgogliosa, che non si è piegata ma che ha trovato il coraggio e la forza di andare avanti. Essere Sindaco di queste persone è per me motivo di grande orgoglio» Sindaco, oggi la parola d'ordine è prevenzione. Se potesse spostare le lancette dell'orologio indietro, di un anno, a prima del terremoto, a cosa darebbe la priorità? E quale priorità ritiene di dovere e potere applicare oggi sul fronte della prevenzione? «Senza dubbio alle scuole, per quanto di competenza del Comune, avevamo già pianificato l’adeguamento alle norme antisismiche delle scuole elementari ed effettuato una buona parte dei lavori, parte che ha resisto alle scosse. Oggi la sicurezza deve essere al primo posto. Ricostruiremo la nostra città e la faremo più bella e più sicura di prima». Patrizia Calzolari 16 · n. 10 - maggio 2013 speciale terremoto Piantumato un albero in memoria delle vittime del sisma è il momento del ricordo Il 19 maggio il Comune di Mirandola ha ringraziato volontari e donatori Sopra e sotto, due momenti dell'iniziativa "Con gratitudine" in piazza Costituente (foto di Andrea Cardoni). In basso, la cerimonia in ricordo delle vittime d el s is m a, presso le scule medie "Montanari" Tre momenti dell'iniziativa del 19 maggio. In alto, operatori del Comune di Mirandola al punto d'accoglienza degli ospiti (foto di Massimo Secchi); sopra, il ringraziamento del Sindaco Benatti (foto di Pietro Bellesia); qui accanto, da sinistra, Fausto Casini e Luigi Casetta (Anpas) con Giacomo Borghi di Radio Pico (foto di Andrea Cardoni) Dieci giorni intensi per dire grazie a tutti i volontari e i donatori; per ricordare le vittime del 29 maggio; per guardare avanti oltre gli ostacoli. è accaduto a Mirandola tra il 19 ed il 29 maggio, in un ricco cartellone organizzato dal Comune e da tanti altri soggetti, che hanno dato un loro contributo ad una commemorazione che un anno fa nessuno avrebbe immaginato di dover mettere in programma. L'avvio è stato nella giornata di domenica 19 maggio, con il pranzo di ringraziamento a Quarantoli per le rappresentanze di volontari e donatori, con un totale di circa 350 ospiti. Tanti gli amici delle ore più l'assessore «L'eccezionale impegno per garantire scuole e futuro» Lo scorso anno i due violenti terremoti che hanno colpito la Bassa modenese hanno ucciso, devastato e costretto tanti cittadini a lasciare le loro case lesionate. A Mirandola anche l’edilizia scolastica è stata pesantemente danneggiata. Il 7 giugno 2012 il quadro della situazione delle scuole era desolante: temporaneamente inagibili erano i nidi Civetta e Poma, le scuole per l’infanzia Sergio Neri, Poma, Gramsci, di San Giacomo Roncole e le paritarie Don Adani e di Mortizzuolo. Era inagibile la primaria Dante Alighieri di via Circonvallazione, come lo erano anche la primaria di Quarantoli e la palestra Fermi. La scuola primaria Dante Alighieri di via del Mercato era temporaneamente inagibile. Agibile era invece la scuola secondaria di primo grado di via Dorando Pietri. Critica la situazione dell’istituto Luosi: la sede staccata di via Verdi era inagibile come il Liceo Pico e l’istituto per il commercio in via Barozzi. Anche il Galilei era inagibile come le officine pesanti e la palestra. A Mortizzuolo la scuola primaria era agibile, mentre era inagibile la palestra. La scuola dell’infanzia di Quarantoli (paritaria) era agibile, mentre era inagibile la scuola dell’infanzia di San Martino Spino. Agibile invece l’edificio che ospita la primaria e la secondaria di primo grado di San Martino. Il Comune si è da subito attivato sia per il ripristino delle sedi che necessitavano di interventi lievi, per portarle alla loro funzionalità, sia chiedendo alla Regione Emilia Romagna 5 aule per Quarantoli, 40 per la Primaria del centro, 40 per il Luosi e 40 per il Galilei. «L’obiettivo dell’Amministrazione comunale – spiega l’Assessore alla Scuola Lara Cavicchioli – è stato da subito quello di non perdere tempo per poter di fare iniziare l’anno scolastico puntualmente il 17 settembre. Contemporaneamente difficili di Mirandola che non hanno voluto mancare all'appuntamento. La Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia ha partecipato con una ci si è attivati per recuperare spazi alternativi per ospitare le scolaresche le cui scuole originali non potevano essere utilizzate. Sono così sorte le strutture da adibire a scuole provvisorie mentre si lavorava alacremente sia per sistemare gli edifici scolastici con lievi danni sia per preparare le aree destinate alle scuole nuove». All’inizio dell’anno scolastico la situazione era molto migliorata ma ben diversa da edificio a edificio. Già il 10 settembre i nidi Civetta e Poma erano aperti nella propria sede. Pochi giorni dopo (il 15) anche la paritaria di Mortizzuolo aveva iniziato la propria attività. Con l’inizio ufficiale dell’anno scolastico (il 17 settembre) nella propria sede sono state aperte le scuole per l’infanzia Sergio Neri e di viale Gramsci mentre invece la primaria di Mortizzuolo e quella del centro hanno iniziato le lezioni in sedi provvisorie (centro sportivo e tensostrutture). Pochi giorni dopo (il 20) Mortizzuolo ha riaperto e il 24 è toccato a San Martino Spino entrambe nelle proprie sedi. Nello stesso periodo anche le scuole superiori hanno iniziato le lezioni: la scuola media nella propria sede, diventata anche municipio, mentre sia il Luosi che il Galilei hanno utilizzato tensostrutture. delegazione composta dall'Assessore regionale alla Protezione Civile Paolo Panontin, dal Direttore centrale Guglielmo Berlasso, e da una quarantina foto di Massimo Secchi Ultime e riprendere l’attività sono state le scuole per l’infanzia di San Giacomo Roncole e di San Martino Spino (1 ottobre) e la scuola paritaria Don Adani (15 ottobre). Poi, dopo quasi tre mesi dal sisma, tutti i ragazzi hanno avuto una nuova scuola sicura. Si sono infatti susseguite le inaugurazione della primaria centro a tempo pieno (il 15 ottobre in via Giolitti), della primaria centro a tempo ordinario (il 15 ottobre in via Nazioni Unite), della primaria di Quarantoli (10 ottobre), dell’istituto Luosi (consegna edificio di via 29 Maggio il 24/26 ottobre), dell’istituto Galilei (consegna edificio di via 29 Maggio il 24/26 ottobre). E’ nato così il polo scolastico che oltre a comprendere una scuola primaria tra funzionari e volontari della Protezione civile Regionale. Un volontario della Protezione civile di Fiumicello (Ud), Flaviano Dreas, ha donato agli ospiti del pranzo una maxi torta che ha preparato personalmente insieme alla madre, con i simboli del Comune di Mirandola, della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, del Comune di Fiumicello e l’immagine dell’Emilia spezzata dal terremoto ("Teniamo botta"). La delegazione del Comitato San Giovanni e Tradizioni Onegliesi guidata dal Presidente Sergio Lanteri ha omaggiato il Sindaco di Mirandola con prodotti tipici e ha inoltro donato un libro prezioso a nome del Presidente della Provincia di Imperia, Luigi Sappa. Bruno Gardel, Vicesindaco del Comune di Moggio Udinese, ha donato una cesta di prodotti tipici della Carnia insieme all’Assessore Stefano Faé e alla Consigliera Rita Moretti. Mariella Monticone della Protezione civile del Piemonte ha portato un omaggio a nome della sua regione. La Confederazione delle Misericordie ha partecipato con un nutrito gruppo di volontari di diverse sezioni. A seguire sul palco di piazza Costituente si è svolta una cerimonia pubblica molto partecipata, per dire grazie a quanti hanno aiutato Mirandola nei giorni dell'emergenza e dell'avvio della ricostruzione. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Fiera di Maggio, ha avuto la collaborazione di Radio Pico. Il pranzo è stato invece organizzato dal Comune insieme a “Piacere Modena”, brand della società Palatipico srl a cui aderiscono tutti i Consorzi di tutela e delle Dop e Igp provinciali, oltre al Consorzio Modena a Tavola, Modenatur e Artest. In cucina si sono alternati gli chef del Consorzio Modena a Tavola, che si sono avvalsi della collaborazione in sala di 35 studenti della Scuola Alberghiera e di Ristorazione Ial di Serramazzoni. Nell’occasione è stato donato ai rappresentanti dei volontari e dei donatori un volume fotografico realizzato grazie al contributo del Banco S.Geminiano e S.Prospero e di BBraun Avitum Italy. «Il terremoto del 2012 – ha commentato il Sindaco Maino Benatti – ci ha tolto molto, ma ci ha anche fatto scoprire nuovi amici ed una catena di solidarietà senza fine». Tra i sostenitori della giornata del 19 ci sono stati anche la Polisportiva Quarantolese e la ditta Igloo, che ha messo a disposizione un camion frigo. A tutti va il ringraziamento del Comune. Le iniziative sono poi proseguite per i successivi 10 giorni. Il 29 maggio alle Scuole Medie è stato piantumato e benedetto un albero in ricordo di tutte le vittime. e i complessi delle scuole superiori si è arricchito di laboratori, del teatro tenda e che vedrà sorgere le palestre, la biblioteca e il tecnopolo. Dopo il 29 maggio l’Amministrazione comunale, pur nella complessità delle azioni da compiere per la popolazione così duramente colpita, ha attivato una serie di iniziative per favorire i bambini. Dall’8 giugno al 14 settembre sono partiti i centri estivi per ragazzi della scuola dell’infanzia e primaria, mentre per tutto il mese di luglio ha funzionato il centro estivo per i bambini del nido. Con la ripresa regolare delle lezioni nelle scuole nuove sono stati attivati i servizi di prescuola, trasporto e mensa. «E’ stato un anno difficile ed impegnativo – conclude Lara Cavicchioli - ma con l’aiuto e l’efficienza di tanti, i nostri ragazzi hanno proseguito il loro percorso scolastico in modo ottimale. Un ringraziamento alla Regione Emilia Romagna, alla Provincia di Modena, all’Anpas, alle imprese costruttrici, ai tecnici comunali e non per ultimi ai veri protagonisti della rinascita della nostra scuola: i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie che hanno dimostrato spirito collaborativo e costruttivo A tutti un grande grazie». n. 10 - maggio 2013 · speciale terremoto Ad oggi sono attive in centro 142 attività, con 9 nuove aperture foto di Andrea Cardoni Sei milioni per i Mude è la cifra assegnata a Mirandola per 159 domande accettate Ad un anno di distanza dal sisma che ha devastato la città, il Comune di Mirandola fa il punto su quanto realizzato finora e sulle opere pubbliche che saranno completate a breve o che saranno presto realizzate. Sono complessivamente 20 le “grandi opere” (tra edifici scolastici, sportivi, ricreativi, culturali, oltre al nuovo Municipio e ad una rotatoria), che danno il senso del lavoro messo in cantiere dall’Amministrazione ed in parte già in fase di ultimazione. «L’anniversario di un anno dal terremoto – ha detto il Sindaco Maino Benatti nel corso della conferenza stampa di presentazione la ricostruzione In arrivo 20 opere pubbliche per far ripartire Mirandola Il Direttore generale Alessio Primavera. Alle sue spalle, dall'alto a sinistra in senso orario, le piantine della "zona rossa" del centro storico di Mirandola nelle varie fasi di apertura. In rosa sono evidenziate le vie chiuse Area scolastica 1. Installazione prefabbricato donato dalla Provincia di Varese, già in uso per scuola, nell’area cortiliva della scuola materna di Via Toti e relativa predisposizione entro giugno, al fine di dare avvio ad una nuova sezione di scuola materna a partire dal mese di settembre 2013 2. Ampliamento della scuola primaria di Via Dorando Pietri con n. 5 aule in più e rimodulazione spazi interni fabbricato esistente per realizzazione laboratori entro settembre-ottobre 2013. Importo lavori per € 500.000,00 circa (progetto in corso) 3. Realizzazione nuova scuola primaria E. de Amicis di Quarantoli. importo lavori euro 850.000,00. Realizzazione prevista a settembre 2014. 4. Ampliamento Istituto “Luosi” per il corso di formazione superiore di Scienze della vita. Area socializzazione/cultura 5. Riposizionamento della casetta di legno (cosiddetta “Baita delle Meraviglie”) che era nel giardino della biblioteca di Via Montanari presso il Barchessone (inagibile) in San Martino Spino, entro luglio-agosto 2013, ad uso delle attività del Centro educazione ambientale e attività della frazione in quel luogo 6. Installazione di prefabbricato donato dalla Regione Friuli, già in uso per scuola, nell’area degli “orti urbani” (via Firenze, confinante con campo parrocchiale di Via Posta), entro luglioagosto 2013, ad utilizzo polivalente 7. Realizzazione di biblioteca provvisoria nel polo scolastico di Via 29 Maggio, realizzata dal Commissario entro settembre-ottobre 2013. Importo lavori euro 682.664,00 8. Sostituzione del PalaERT (teatro 29) che sarà smontato, a seguito di accordi pregressi, nei primi giorni di luglio. Sua sostituzione con struttura donata dal Comune di Cortina (Pala del report – è l’occasione per non dimenticare quanto è successo ma anche per guardare avanti. Non ci fermiamo di fronte alle difficoltà e vogliamo Mirandola migliore di prima». Il Segretario-Direttore generale del Comune, Alessio Primavera, ha presentato un dettagliato resoconto delle varie fasi attraversate in questi mesi: l’emergenza, l’assistenza alla popolazione, la messa in sicurezza degli edifici ed ora soprattutto la ricostruzione e la ripresa dell’attività economica. «Per l’enorme lavoro svolto – ha sottolineato Primavera – ringrazio sentitamente i dipendenti 17 comunali. I dati sull’attività, raccolti giorno per giorno, ci hanno permesso di avere costantemente sotto controllo la situazione e di programmare, ottenendo questi risultati». Tra le cifre più impressionanti emerge innanzitutto quella relativa alle 300 opere provvisionali, ormai quasi completamente realizzate, metà delle quali nel solo centro storico. La spesa complessiva è di 14 milioni 727 mila euro, ai quali vanno aggiunti altri 16 milioni per la messa in sicurezza e ripristino dell’ospedale e quasi 6 milioni per la messa in sicurezza delle chiese. I lavori per il ripristino dell’agibilità su edifici privati danneggiati dal sisma sono 629 (220 ad uso abitativo, 364 produttivo e 45 misto). Le domande Mude già accettate e protocollate sono 159 per i danni da inagibilità B e C, 14 per le E leggere e 7 per le E pesanti; i contributi assegnati sono 60 per le B e C e 2 per le E leggere, i contributi erogati a saldo sono 15 per le inagibilità B e C e 1 per le E leggere. Complessivamente sono stati assegnati quasi 5 milioni e 852 mila euro di contributi, di cui 840 mila già erogati a saldo. Le attività economiche attive in centro storico prima del sisma erano 268. Dopo il 20 maggio ne sono state delocalizzate dal centro 183. Oggi sono attive in centro 142 attività (con 9 nuove aperture, 110 attività riaperte e 23 delocalizzate da fuori a dentro il centro storico). L’Assessore comunale alla Sicurezza e Qualità Urbana Sauro Prandi ha quindi parlato dei progetti in via di ultimazione e di quelli in cantiere. Infine è emerso un dato sulle donazioni. Al conto corrente del Comune di Mirandola sono stati versati 2 milioni e 103 mila euro, per un totale di 1.357 versamenti effettuati. Una gara di solidarietà che ha coinvolto tutta Italia e non solo. Cortina), entro ottobre-novembre 2013. Importo lavori € 200.000,00 9. Realizzazione centro sociale di Gavello. Importo lavori euro 650.000,00. Completamento previsto a maggio 2014. Area palestre/impianti sportivi 10. Palestra via 29 Maggio al servizio della scuola primaria di Via Dorando Pietri e nuovo polo scolastico, oltre attività sportive varie realizzata dal Commissario, entro fine agosto-settembre 2013; importo lavori € 933.610,00. 11. Palestra ad uso primaria via Giolitti, realizzata dal Commissario entro fine agosto-settembre 2013; importo lavori € 862.240,00. 12. Ricostruzione ed adeguamento impianti centro sportivo di San Martino Spino (per i danni della tromba d’aria) – importo lavori euro 400.000,00. Entro agosto 2013. 13. Realizzazione palestra al servizio della scuola primaria di Quarantoli ed attività sportive frazionali. Importo euro 500.000,00. Realizzazione prevista nel settembre 2014. 14. Realizzazione di palestra al servizio della nuova scuola media via D. Pietri. Importo lavori euro 1.000.000,00. Realizzazione prevista nel maggio 2014. 15. Centro Nuoto. Ripristino funzionale e adeguamento. Importo euro 650.000,00. Realizzazione prevista nel dicembre 2013. 16. Centro Polivalente Ricreativo Sportivo-ex bocciodromo. Importo euro 1.200.000,00. Realizzazione prevista nel maggio 2014. Area istituzionale 17. Municipio provvisorio sito in Via Giolitti, realizzato dal Commissario delegato; lavori per € 3.842.820,30. Disponibile a fine luglio 2013. A partire dal prossimo anno scolastico pertanto la scuola media Montanari non ospiterà alcun ufficio comunale. La “casetta” posizionata nell’area verde della scuola, in cui sono attualmente situati uffici comunali, verrà donata alla scuola ed adibita laboratori ed attività varie. 18. Ripristino funzionale magazzini comunali – importo euro 400.000,00. Lavori completati entro maggio 2013. Area viabilità 19. Modifica strutturale incrocio Via Nazioni Unite/strada Statale 12 da realizzarsi mediante circolazione rotatoria finanziata dal Commissario per € 200.000,00 (iva compresa) entro settembre-ottobre 2013. Area progettazione/incarichi 20. Pubblicazione bandi incarichi di progettazione per ripristino: Palazzo Municipale; Ex Liceo Pico – ex scuole medie piazza Garibaldi; ex scuola primaria via Circonvallazione; Chiesa del Gesù. 18 · n. 10 - maggio 2013 Una pratica iniziata nel 2010 che ha riscosso molti consensi medolla Ogni mattina a scuola sul Piedibus Una carovana di bambini a lezione accompagnati da un adulto "controllore" Ore 7,50 del mattino. I bambini di Medolla, indossata la pettorina rifrangente, iniziano il viaggio verso la scuola elementare, a piedi. Si chiama Piedibus, è un autobus umano formato da una carovana di bambini che vanno a scuola accompagnati da adulti “controllori”. Seguendo un percorso stabilito, il Piedibus raccoglie i passeggeri alle fermate lungo il cammino, viaggiando tutto l’anno, sia con il sole che con la pioggia. «Il Piedibus era già nel programma di governo del 2009 – spiega Patrizia Sgarbi (foto), Assessore all'Ambiente del Comune di Medolla – la pratica dell’accompagnamento dei bambini a scuola a piedi è iniziata nel 2010. Dopo la linea azzurra che attraversa la parte verde del nuovo quartiere di Medolla, nel 2011 è stata aperta anche la linea gialla. Tutte le mattine i bambini partono per andare a scuola, e in questo modo hanno l’occasione di prendere confidenza con il loro paese e imparare a rispettare le regole della strada». L’iniziativa è ispirata all’omonimo progetto Piedibus, iniziato a Padova nel 2003 (www. piedibus.it) e che si sta diffondendo in molte regioni italiane. I bambini iscritti alle due linee di Piedibus sono una cinquantina. È già in progetto una terza linea (la linea bianca), che partirà a settembre dalla zona di via Milano. «Con tre linee, il Piedibus premio Edoardo Tabarroni del Pico latinista da medaglia d'oro sarebbe completo- prosegue l’Assessore Sgarbi - l'attività del Piedibus è presente non solo per accompagnare i bambini a scuola, ma in tutte le manifestazioni di Medolla. Il concetto del muoversi a piedi e della riduzione dell’inquinamento di anidride carbonica fa parte delle iniziative nell’ambito dei Piani d’Azione per l'Energia Sostenibile, per i quali siamo supportati dall’Aess di Modena. Abbiamo organizzato anche Piedibus straordinari, come quello dello scorso ottobre in occasione della riapertura delle scuole dopo il terremoto. Tutta l'iniziativa viene fatta a costo zero, anche perché i bilanci comunali ci obbligano a controllare le spese. Non è stato possibile perciò segnare il percorso a terra per mettere in evidenza l'attività, come i bambini meriterebbero, e tutto il materiale è stato fornito gratuitamente da volon- mirandola Bimbinbici mette su due ruote 200 tra grandi e piccini Sono stati oltre 200 i partecipanti alla prima edizione mirandolese di Bimbinbici, manifestazione nazionale dedicata ai piccoli appassionati di bicicletta e dello sport all’aria aperta. È proprio su questo assunto che si basa il progetto Bimbinbici che, dal lontano anno 2000, mette in bicicletta grandi e bambini. Quest’anno l’evento nazionale, giunto ormai alla 14° edizione nazionale, ha fatto tappa anche a Mirandola, e sono stati ben 108 i bambini partecipanti, accompagnati da genitori, amici e nonni. www.bimbimbici.it, il sito dell’evento, è uno spazio virtuale dedicato alla mobilità sostenibile, all’ambiente, ai bambini. Nel 2013 sono state 244 le città aderenti al progetto Bimbinbici e, per una città come Mirandola che sta faticosamente cercando di risorgere dalle sue macerie, cosa meglio dei suoi piccoli cittadini del futuro può simboleggiare questa rinascita? 11 i chilometri percorsi dai piccoli partecipanti, prima un bel tour per le vie cittadine e poi per le verdi campagne del comprensorio. L'itinerario era stato ideato dai Bikers per l’Emilia, i ciclisti emiliani che, lo scorso ottobre, hanno compiuto il tragitto Mirandola- L’Aquila in mountain tari». I bambini hanno l'occasione di fare movimento ed esplorare il proprio quartiere. Inoltre, imparano fin da piccoli le regole della strada direttamente sul campo, e diventano pedoni consapevoli. Molti genitori si sono resi disponibili come volontari per accompagnare i bambini a scuola, e si è formato un gruppo di una ventina di accompagnatori, tra cui i volontari Auser e i sei assistenti civici. «Vedere i bambini entusiasti e sorridenti e stare con loro è un po’ come ritornare a scuola» parola di Pierino Bellini, volontario dell’Auser di Medolla. Il Piedibus è stato definito anche come un modo per combattere l'obesità infantile e per favorire l'autostima, ma quel che è certo è che si tratta di un modo sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare a scuola. @Gianluca_Dotti bike. Ritrovo per tutti alle 15, presso il parcheggio del Conad, una prima sosta all’impianto Concordia Sud e poi via, fino all’arrivo alla sede del consorzio di Burana alla presenza del Vicesindaco e Assessore allo Sport Enrico Dotti, dove Conad ha offerto un rinfresco e dove tante sorprese hanno coinvolto i piccoli ciclisti, tra cui l'estrazione dei biglietti della lotteria delle bici offerte da di Ags (Associazione Genitori Mirandola), Amo e Alessi Bici. Bimbinbici è un progetto nazionale, patrocinato dal Comune di Mirandola e realizzato con la collaborazione e il sostegno di Ags (Associazione Genitori Mirandola), Amo, Ciclofficina Popolare Rimessa in Movimento Modena, Consorzio di Burana, Conad, G.s.Podisti Mirandolesi e Bikers per l'Emilia. Roberta Guerzoni Per il Liceo “G. Pico” di Mirandola, sabato 11 maggio è stata una giornata di festa. Nella prestigiosa sede dell’Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena, Edoardo Tabarroni (foto), iscritto alla classe III A classico ha ricevuto il I Premio, nella gara di traduzione dal Latino del Certamen Carolinum “Francesca Meletti”, indetto, come da tradizione ormai consolidata, dal Liceo Classico Statale “San Carlo” di Modena. Si tratta di un risultato prestigioso, di cui possiamo cogliere appieno l’importanza se lo collochiamo nell’ambito di quello che è un appuntamento, oltre che una vera sfida di bravura, per gli allievi provenienti dai Licei Classici e Scientifici della Provincia di Modena, a cui quest’anno si è aggiunta una nutrita rappresentanza di studenti del Liceo Classico “M. Minghetti” di Bologna. Onore al merito, dunque, se tra i 279 bravissimi concorrenti, Edoardo si è distinto per una traduzione che ha colpito la Commissione giudicatrice per la finezza interpretativa e l’inappuntabile eleganza della resa italiana. È dunque con giustificato orgoglio che, complimentandoci con il vincitore e i suoi insegnanti, partecipiamo alla cittadinanza un risultato che sentiamo appartenere a tutta la nostra scuola. Porre le lingue - classiche e moderne - al centro di un percorso formativo significa infatti attribuire alla parola, e alla sua vocazione intimamente dialogica, un valore primario nella comprensione e nella lettura della realtà, a cui ci si vuole ancora accostare con un atteggiamento di onestà intellettuale e di rispetto dell’ “altro” che parla nel testo. La capacità di comprendere e interpretare con rigore e precisione semantica i dati che vengono veicolati dal linguaggio è infatti presupposto e strumento metodologico essenziale alla comprensione di qualsivoglia realtà linguistica e testuale, anche quella affidata al codice matematico e scientifico, a cui il percorso liceale classico si prefigge, oggi più che mai, di offrire un approccio analitico e critico ampio e il più possibile completo. Così, quando si ottengono risultati come questo che abbiamo voluto raccontarvi, possiamo dire, con ragionevole e fondata sicurezza, che il nostro Liceo sta assolvendo appieno alla propria missione formativa. Alessandra Mantovani n. 10 - maggio 2013 · 19 20 · n. 10 - maggio 2013 mirandola Un fondamentale sostegno per tutta l'Area Nord Il Bilancio 2012 della Fondazione Presentato il documento che illustra le erogazioni e i progetti finanziati Mercoledì 15 maggio 2013 al Teatro 29 è stato presentato il Bilancio 2012 della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Una presentazione che era già diventata una “tradizione”, e che gli Organi Statutari della Fondazione hanno voluto confermare anche quest’anno, nonostante il terremoto, i disagi, i cambiamenti. Anzi, a maggior ragione e proprio per questo, è stata fortemente voluta questa iniziativa pubblica di presentazione alla cittadinanza e all’intera Area Nord dei dati, dei risultati e, soprattutto, dell’operato della Fondazione. Un operato che vive e basa le sue fondamenta sui principi di massima trasparenza, coerenza, sensibilità per il territorio, ottimizzazione delle risorse, legalità, perché «La Fondazione Cr Mirandola ha fatto della trasparenza un obiettivo irrinunciabile della propria attività istituzionale e di comunicazione», come ha detto anche Cosimo Quarta, Segretario Generale della Fondazione, durante il suo intervento. E poi perché in fondo, dopo ogni anno di lavoro e a maggior ragione dopo questo, è giusto e doveroso fare il punto della situazione e illustrare, ma non solo, anche condividere, con i cittadini che vivono la città e la sua quotidianità, così come con gli stakeholder, con i rappresentanti dei vari mondi dell’associazionismo, cooperative, enti, amministrazioni, come lavora la Fondazione. Come opera, come “funziona”, come interviene. È un momento di condivisione importante e significativo, per tutti. L’evento è iniziato con il saluto, il ringraziamento e l’augurio di pronta guarigione a Edmondo Trionfini, Presidente della Fondazione, presente all’evento ma, in quel momento, ancora costretto a osservare un breve periodo di riposo, ed è proseguito con l’intervento del Vice Presidente dell’Organo di Indirizzo Alfredo Sgarbi che, dopo aver affrontato alcune tematiche che negli ultimi tempi hanno riguardato le Fondazioni Bancarie, la loro origine, attività e l’attuale scenario è passato ad illustrare una “novità” che ha riguardato il mondo delle Fondazioni, una sorta di “codice etico” per le Fondazioni, proposto dall’Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa – che in occasione del centenario della sua costituzione – 1912 2012 - ha deciso di varare la “Carta Delle Fondazioni”, un codice volontario ma vincolante che ribadisce l'autonomia e la terzietà delle Fondazioni quali soggetti non profit, privati e autonomi, dotati di patrimoni significativi dal cui investimento traggono le risorse necessarie a svolgere la propria attività istituzionale, che è quella di erogare risorse per lo sviluppo sociale, economico e culturale dei loro territori di riferimento e del Paese. È stato quindi comunicato che la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha adottato la Carta e ha avviato il percorso relativo all’ attuazione dei principi e dei criteri indicati nella stessa, secondo le dimensioni e le caratteristiche operative e istituzionali della Fondazione. La parola è poi passata al Segretario Generale Cosimo Quarta che ha relazionato sulla gestione economicofinanziaria istituzionale dell’Ente. Una premessa è stata necessaria: ossia che le Fondazioni di origine Bancaria oltre al tradizionale Bilancio d’Esercizio, redigono il Bilancio di Missione o Bilancio Sociale, uno strumento volontario, oramai entrato a far parte della “cultura aziendale italiana” in cui la Fondazione espone e rappresenta le erogazioni, i progetti finanziati e sostenuti e l’operato dell’anno. Il Bilancio Sociale pone l’accento sulla dimensione etica dell’attività organizzata ed è lo strumento più indicato per dare le informazioni necessarie al pubblico di riferimento (stakeholder), in quanto risponde appieno a due esigenze fondamentali: la trasparenza e l’accountability. Bilancio d’Esercizio e Bilancio di Missione sono, pertanto, due aspetti collegati e interdipendenti della valutazione delle prestazioni istituzionali delle Fondazioni di origine bancaria. Quarta ha poi illustrato l’operato 2012 della Fondazione; l’operato di un anno difficile, sconvolgente, iniziato, come di consueto, con la mission di sostenere, attraverso gli interventi erogativi, la cultura, l’arte, l’istruzione e la formazione, la sanità e più in generale tutto ciò che riguarda il sociale e poi tragicamente interrotto da un qualcosa più grande di tutto e di tutti, un qualcosa di fronte al quale anche la Fondazione, che da sempre interviene fattivamente L'intervento del Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Cosimo Quarta. In alto a destra, quello di Alfredo Sgarbi, Vice Presidente dell'Organo di Indirizzo. Sopra, Alessandra Mantovani sul palco con la Filarmonica e in modo decisivo sui progetti, si è sentita, almeno nell’immediato, piccola e inerme. Questo territorio, così amato, pensato, curato, tutelato, per il quale erano già stati spesi ingenti risorse, è stato infatti sconvolto dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio. Eventi che hanno prodotto lutti e distruzioni, menomato il tessuto economico produttivo con ricadute sull’assetto sociale, distrutto in larga parte il prezioso e plurisecolare patrimonio storico artistico architettonico vanificando anche tanti interventi erogativi effettuati dalla Fondazione negli ultimi anni e cancellando secoli di storia e immagini che ci accompagnavano da sempre. Pur in presenza di questi gravi eventi, che hanno limitato fortemente le iniziative sul territorio, il risultato è stato migliore delle aspettative e la Fondazione, nel corso del 2012, ha erogato attraverso 89 interventi circa 1,6 milioni di euro e ha aumentato il fondo annuale per le erogazioni a euro 2.500.000. La presenza e l’intervento della Fondazione si è fatto sentire fin dall’immediato dopo terremoto tanto che molte erogazioni, oltre che sui diversi settori di intervento, hanno riguardato attività tese ad arginare e superare nel più breve tempo possi- bile i gravi effetti prodotti dagli eventi sismici. In particolare l’acquisto e la contestuale concessione in comodato d’uso di container alle scuole di ogni ordine e grado e alle forze di polizia, in modo da garantire la corretta gestione dell’attività amministrativa/scolastica (scrutini di fine anno) e il presidio del territorio. Ma l’impegno della Fondazione non si ferma ovviamente passati i terribili mesi dell’emergenza, anzi: ora ci aspetta l’impegnativo compito della ricostruzione; un grande intervento che si concretizzerà nel 2013 è, appunto, la ricostruzione dell’istituto Galilei di Mirandola, che impegna una somma di 7 milioni di euro, in collaborazione con le altre Fondazioni di origine bancaria della provincia di Modena e di alcune del territorio nazionale. I numeri e gli interventi parlano comunque da soli; la Fondazione, infatti, congiuntamente al mondo del Terzo Settore e alle Associazioni del Volontariato, è fortemente impegnata nel territorio di riferimento; per fare un esempio, nel periodo 2007-2012, la Fondazione ha erogato risorse per circa 11,5 milioni di euro, integrando con risorse proprie (principio di sussidiarietà) tutti quei progetti tesi a promuovere lo sviluppo sociale culturale ed economico del territorio dell’Area Nord di Modena. Per il 2012 è stata poi confermata e aumentata del 20% l’erogazione di un contributo a sostegno delle famiglie e delle persone in difficoltà, attraverso il Fondo Anticrisi realizzato in collaborazione con l’Unione Comuni Modenesi Area Nord. Al sostegno delle fasce più deboli si è contribuito anche con l’adesione al Fondo Antisfratti promosso dalla Provincia di Modena in sinergia con le altre Fondazioni bancarie. È stato poi ricordato il forte impegno erogativo, anche per il 2012, a favore dell’ospedale di Mirandola con la conferma dell’erogazione pluriennale a favore di due medici specializzandi in Oncologia e in Pneumologia e con la donazione di un isteroscopio al Reparto di Ostetricia e Ginecologia e di strumentazione per l’Unità di Diagnostica e il forte impegno della Fondazione nel settore dell’“Educazione Istruzione e Formazione” con circa 3,5 milioni di euro erogati nel quinquennio, di cui 500mila proprio nel 2012. L’aspetto più evidente del bilancio 2012 sono i 5 milioni e 650 mila euro di proventi ricavati dall’attività finanziaria, da cui sono stati accantonati 3 milioni e 706 mila euro, che serviranno come fondi per le erogazioni degli anni futuri. «L’attività finanziaria è stata sicuramente la migliore degli ultimi anni» sottolinea Quarta. Il patrimonio della Fondazione supera oggi i 122,6 milioni di euro. È stato infine illustrato come una parte preponderante delle risorse del 2012, il 32 per cento, siano andate al settore dell’istruzione, ben 500 mila euro. Il 28 per cento alle attività culturali, il 15 per cento al settore “Famiglia e valori connessi”, l’11 per cento al Volontariato e l’8 per cento alla Sanità e Salute Pubblica. La serata di presentazione del bilancio 2012 della Fondazione si è poi conclusa con l’apprezzato concerto “Giuseppe Verdi 200”, realizzato dalla Filarmonica Andreoli, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Precisiamo che l’elencazione analitica delle singole erogazioni 2012 viene riportata nel Bilancio di Missione che gli stakeholder riceveranno prossimamente direttamente presso le loro sedi istituzionali e pubblicato sul sito web della Fondazione che vi invitiamo a visitare: www.fondazionecrmir.it. Marcella Bertolini n. 10 - maggio 2013 · 21 brevi Già raccolti 7 mila euro ed altre iniziative in programma IMPARARE A FARE mirandola La solidarietà di San Francisco Una delegazione della città californiana in visita nei giorni scorsi La delegazione di San Francisco guidata da Richard Armanino (quarto da destra) in Comune Una delegazione di San Francisco è arrivata in visita a Mirandola nei giorni scorsi. A guidare il gruppo era Richard Armanino che ha consegnato al Sindaco Maino Benatti una lettera del Primo cittadino di San Francisco Edwin Lee e un documento (“proclamation”) che attesta il patto di amicizia instauratosi tra Mirandola e la città californiana. Il legame tra Mirandola e San Francisco si è creato grazie a San Francesco, santo a cui sono intitolate la città americana e la chiesa mirandolese, pesantemente danneggiata dal sisma. Così il Sindaco Benatti ha scritto al collega Lee sottolinenando la vicinanza tra le due comunità. Il Sindaco di San Francisco si è quindi attivato, promuovendo la nascita di un comitato pro Mirandola che ha organizzato alcuni eventi raccogliendo 7 mila euro che sono già stati donati al Comune della Bassa.Altre iniziative saranno realizzate nelle prossime settimane per stringere ancora di più il legame di amicizia che si è creato tra le due città. Maino Benatti ha ringraziato di cuore il Sindaco e San Francisco, in passato già colpita da violenti terremoti e quindi particolarmente sensibile e attenta al dramma che ha sconvolto la Bassa. mirandola In mostra al "Borgo" Il villaggio dei bambini tibetani “Il villaggio dei bambini tibetani” è il titolo della mostra fotografica di Roberta Reggiani che si terrà presso la Galleria “Al Borgo” di Mirandola dal 28 maggio al 25 giugno. «Sono stata alcune volte in Tibet e a Dharamsala in India. – spiega Roberta – ho a cuore la causa tibetana,conosco le oppressioni che subisce questo popolo da parte dello stato cinese. Per questo ho realizzato la mostra che porterà i visitatori dapprima nei paesaggi tibetani poi a conoscere come vivono i bambini che ancora oggi fuggono dal Tibet e che ven- gono accolti ed educati nel TibetanChildren’s Village, fondato da Sua Santità il Dalai Lama nel 1960 a Dharamsala». erano tappati con due serie di dischi di gommapiuma che rappresentavano i gas serra e le loro fonti: si misuravano quindi temperatura e umidità all’interno dell’igloo e si evidenziava l’effetto serra. Guida all’esposizione era Ubaldo Chiarotti, ex professore dell’Istituto Galilei. In merito alla mostra, ci ha spiegato che «far toccare con mano ai ragazzi che cosa significa l’effetto serra ci dà la possibilità di lasciare loro impresse le conseguenze di una cattiva gestione delle risorse energetiche. Ma non solo, con questa esposizione abbiamo mostrato agli studenti come l’effetto serra tecnologicamente ricercato sia utilissimo, ad esempio, per ottenere acqua calda senza bruciare combustibile. I ragazzi delle scuole medie sono spugne che assorbono molto bene i valori positivi, ed è doveroso trasmettere loro questi valori.». Realizzata nel 2004 dal Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (Larea) del Friuli Venezia Giulia, la mostra è in aggiornamento continuo, anche grazie a preziosi suggerimenti di insegnanti e di studenti. Il materiale è stato concesso in prestito gratuito al Centro di Educazione Ambientale (Cea) “La Raganella” dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, e l’esposizione ha già fatto tappa in diverse scuole. Abbiamo sentito in proposito Sabrina Rebecchi, caposervizio del Cea “La Raganella”. «Desidero ringraziare l'istituto Galilei per averci prestato lo spazio per l'esposizione e per l'ottima ospitalità a noi concessa. L'istituto si è già reso disponibile per ospitarci anche a ottobre per un nuovo percorso didattico sul risparmio energetico, valorizzando alcune delle attrezzature già presenti all'interno del laboratorio macchine -fluido. Ci tengo molto anche a ringraziare pubblicamente la regione Friuli Venezia Giulia e il Laboratorio Larea per averci dato l'opportunità di illustrare ai nostri alunni e alunne l'importanza delle nuove fonti energetiche rinnovabili e sostenibili». Gianluca Dotti ambiente Un'esposizione per riflettere su stili di vita e salute del pianeta “Tutti su per terra, le buone abitudini in mostra”, un’esposizione per i ragazzi di terza media che nel mese di aprile è stata ospitata nella parte agibile dell’Iss Galilei di Mirandola. La mostra era formata da una serie di pannelli che contenevano testi divulgativi, dati scientifici, poesie, illustrazioni e vignette di noti autori italiani. Acqua, clima, energia, trasporti e rifiuti erano i temi centrali dell’esposizione. A questa si aggiungevano una ventina di mini laboratori didattici e interattivi che hanno permesso ai ragazzi di osservare, verificare e comprendere i fenomeni naturali e fisici della vita di ogni giorno, attraverso un’esperienza diretta. Per i giovani studenti si è trattato non solo di un’occasione per parlare dell’energia solare e delle sue molteplici ricadute sulla vita del pia- neta, ma anche di un’opportunità per riflettere sugli stili di vita, sugli spazi che abitiamo e sulla nostra mobilità. Tra le attività spiccava la cucina a energia solare, che funzionava tramite un riflettore parabolico in grado di concentrare i raggi del sole su una pentola e di riscaldarla, portando ad ebollizione un litro d’acqua in meno di venti minuti. E ancora, lampadine a confronto, effetto serra tecnologicamente ricercato, trasporti a confronto, e anche un kit didattico con un pannello fotovoltaico che consentiva di idrolizzare l’acqua, mostrando ai ragazzi la possibilità di ottenere idrogeno ed energia elettrica grazie alla luce del sole. Infine, l’effetto “dentro una serra” veniva ricreato grazie a un grande igloo in Pvc forato, capace di ospitare una ventina di persone. I fori dell’igloo LE TAGLIATELLE “Mani in pasta, teatro interattivo”, ovvero corso accelerato per insegnare agli esseri umani a farsi le loro tagliatelle, è il titolo dell’iniziativa che si svolgerà domenica 16 giugno, alle 10,30, a San Martino Spino nell’ ambito della manifestazione delle “Sfogline”. Lo spettacolo intende aprire una nuova frontiera dell'educazione alimentazione: la produzione. Un'esperta sfoglina-attrice guida il gruppo degli spettatori lungo le tappe della produzione della pasta sfoglia all'uovo: dalla preparazione degli ingredienti fino alla laminatura della sfoglia, al taglio ed alla produzione di bellissimi nidi di tagliatelle, in cui forma, spessore, peso, dimensione e biologicità dipenderanno dalle scelte di ciascuno. Per iscrizioni (gratuite ma entro il 10 giugno) contattare [email protected], cellulare 3476971315. yoga al parco con risate “Ridi Mirandola, ridi!” è il titolo dell’iniziativa di Yoga della risata che si svolgerà sabato 1 giugno alle 17,30 presso il parco “Città Villejuif”, per ridere insieme e apprezzare i meravigliosi benefici di questa pratica. Ridere, del resto, è risaputo che fa buon sangue, ma anche bene al cuore. Info: Claudia 338/5873486. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Mirandola. grande ballo a quarantoli Venerdì 7 giugno alle ore 21 presso il centro polivalente della Polisportiva Quarantolese grande chiusura delle serate danzanti con l’Orchestra Azzalli. Il ballo è all’aperto (dentro in caso di maltempo). «Dopo la pausa estiva – spiegano gli organizzatori – si ripartirà venerdì 4 ottobre con le migliori orchestre». Da inizio ottobre al centro polivalente di via Pertini si terrà anche un corso di scuola di ballo liscio. La prima lezione è gratuita per tutti. Info: 340/6315837. VETTORI PROPONE UN CONCORSO Venerdì 14 giugno alle ore 17 presso la Galleria del Popolo di Mirandola il disegnatore Fabio Vettori sarà di nuovo in città per un concorso di disegno aperto a tutti i bambini delle scuole elementari e medie. Vettori è ormai un gradito habitué della nostra città, dove ha moltissimi fan. Questa nuova iniziativa è organizzata dal Caffè La Fenice e dal Comune di Mirandola. A seguire merenda e festa finale. Per informazioni:www. fabiovettori.com. 22 · n. 10 - maggio 2013 mirandola Grandi applausi per i Rio, Paolo Belli e il video in 3D Fiera positiva nonostante la pioggia Bilancio soddisfacente per la manifestazione in una veste completamente rinnovata lutto Addio a Efrem Albertazzi stimato ginecologo L'inaugurazione della Fiera 2013 L’edizione 2013 della Fiera di Mirandola mai come quest’anno è stata carica di significati. Che giudizio dà, a consuntivo, l’Assessore alle Attività Produttive e al Centro Storico Roberto Ganzerli? «Eravamo tutti coscienti che la Fiera sarebbe stata l’avvenimento aggregativo più atteso dopo il terremoto. I motivi erano tanti, primo tra tutti, la ricorrenza del 20 maggio ad un anno dal sisma. Ma la Fiera ha rappresentato anche una misura della capacità dei Mirandolesi di riprendersi la propria città e soprattutto il centro storico. Nonostante il maltempo che ha interessato la prima parte dell’avvenimento, la 209° Fiera di Mirandola è riuscita ad attrarre e coinvolgere molte migliaia di persone provenienti da un territorio molto vasto». Quali sono stati i punti di forza di questa particolare edizione? «Innanzi tutto voglio ringraziare il Consorzio delle Attività del Centro Storico nella persona del Presidente Mauro Bega, tutti i suoi collaboratori ed in particolare le associazioni che compongono il Consorzio stesso. Un grazie particolare anche a AD99 e Radio Pico per la professionalità e la dedizione dimostrate. Si è voluto mirare ad un obiettivo alto: una Fiera sobria ma di qualità, in grado di proporre un tipo di intrattenimento moderno e di grande capacità attrattiva per dimostrare che Mirandola è viva e vuole rinascere più bella di prima. Per fare questo il segreto è stato creare una squadra affiatata, come quella che ho descritto prima, che è stata capace di coinvolgere la città a 360 gradi dai commercianti, alle associazioni di volontariato, fino ai cittadini di tutte le età tenendo fede allo slogan della Fiera: Mirandola una città per me». Quali i momenti memorabili che vuole ricordare? «La parte che mi ha emozionato di più è stato il filmato proiettato sul municipio l’ultima sera della Fiera. Per la chiusura volevamo investire in qualcosa di contemporaneo, spettacolare e riflessivo al tempo stesso, che sintetizzasse la storia della nostra città, la nostra memoria, con la speranza di un futuro da costruire insieme. Era una sfida molto impegnativa che, da quello che ho visto e sentito dai tanti spettatori che hanno assistito alle proiezioni, abbiamo colto in pieno e di questo ringrazio in particolare il regista Giuseppe Bergamini. Vorremmo che questo genere di “spettacolo” diventasse un tratto distintivo della chiusura della Fiera anche nelle edizioni degli anni a venire. Ricordo con molta suggestione lo spettacolo del coro della città di Mirandola Mousiké, il bellissimo concerto di Paolo Belli che ha saputo distrarci con la sua ottima musica coinvolgendo anche i ragazzi della scuola dell’Istituto Luosi e la tappa della Mille Miglia, la corsa delle auto storiche più bella e famosa del mondo». Quindi possiamo promuovere questa edizione della Fiera? «Si assolutamente e credo a pieni voti. Parafrasando il nostro più illustre concittadino Pico, possiamo dire, ancora una volta, che sono le persone a fare la differenza e che, a prescindere da qualsiasi progetto, la nostra città rinascerà più bella di prima solo se la nostra comunità, coesa e solidale sarà la prima a volerlo». Lo scorso 9 maggio è mancato all’affetto dei suoi cari il professor Efrem Albertazzi. Lo stimato ginecologo lascia la moglie Maria Claudia, le figlie Isabella ed Alessandra, i generi Claudio ed Emilio, gli amati nipoti e la sorella Ilde. La famiglia, in occasione del grave lutto, ha voluto «ringraziare di cuore» il dottor Stefano Toscani unitamente al personale del reparto Admission Room dell’ospedale di Mirandola, il dottor Leonardo Cazzuoli, la dottoressa Anna Vittoria Ciardullo, il dottor Di Donato e gli amici che sono stati vicini al loro congiunto. A seguire pubblichiamo un ricordo del collega e amico Michele Costopulos, e di sua moglie Liliana. Efrem, mio grande amico. Nell’aurora di giovedì 9 maggio ti sei addormentato passando alla vita eterna, così velocemente lasciandoci sbalorditi ed increduli. Non ti dico addio ma solo arrivederci. L’ultima volta che ci siamo visti mi hai detto che non avevi paura della morte, perché avevi completato il ciclo della tua vita. Infatti avevi ragione. Eri riuscito a portare a termine i sogni della tua adolescenza. Ti sei laureato alla Facoltà di Medicina presso l’Università di Bologna; in seguito hai conseguito la specialità di Ostetricia e Ginecologia e più avanti è arrivata la docenza universitaria. Per lunghi anni sei stato un ottimo primario all’ospedale di Mirandola, stimato ed amato da tutte le tue pazienti. Sei stato felice sposando la meravigliosa donna Claudia (insieme nella foto), che ti è stata vicina in tutti i momenti della tua vita, belli e difficili. E quando sono arrivati dal cielo i due angioletti, Isabella ed Alessandra, la vostra felicità ha raggiunto il massimo. Ora mi passano davanti alla mente i tanti ricordi, i viaggi che abbiamo fatto con le nostre famiglie, i ritrovi con gli amici, le cene del sabato sera. Sono ricordi dolci, ma anche di una nostalgia amara. E ora che stavi godendo insieme a Claudia la gioia di vedere gli ottimi risultati ottenuti, proprio nel periodo più bello, il Signore ti ha voluto prendere con sé, lasciando in estrema disperazione la tua famiglia, che ti ha tanto amato, nonché un grande vuoto nei tuoi amici. Ma il ciclo della vita si chiude sempre per tutti. Ecco perché ti saluto con un arrivederci e non con un addio. Con affetto ed amicizia, Michele e Liliana Costopulos n. 10 - maggio 2013 · biblioteca "garin" Una conferenza sul nostro patrimonio librario e culturale Pico ospite al Salone di Torino Alla prestigiosa kermesse del Lingotto anche una delegazione mirandolese Caterina Dellacasa con Salvatore Settis a Torino Il prestigioso Salone Internazionale del Libro, che si è tenuto al Lingotto a Torino dal 16 al 20 maggio, quest’anno, oltre ad ospitare migliaia di espositori, editori, iniziative di promozione del libro e della lettura, mostre e laboratori, ha visto la partecipazione della Biblioteca comunale “Eugenio Garin” di Mirandola. Lo scorso 18 maggio si è svolta infatti una conferenza dal titolo “La Biblioteca di Pico. Un patrimonio culturale da salvare. Ricostruiamo insieme la Biblioteca di Mirandola”. La presenza al Salone è ricollegabile all’adozione della Città di Mirandola da parte della Città di Torino.Peraltro i motivi conduttori di quest’anno del Salone, cioè la convinzione che la cultura sia un motore di sviluppo e che la creatività nasca da una conoscenza approfondita delle tecniche per riutilizzare il patrimonio della tradizione, si sposano pienamente con l’intento dell’Amministrazione comunale di ricostituire gli spazi di biblioteca, individuata come fondamentale servizio culturale ed eccellente strumento per favorire la rinascita e lo sviluppo della città. Nel corso dell’appuntamento torinese, Ernesto Ferrero, scrittore, critico letterario e direttore editoriale del Salone del Libro, ha aperto l’iniziativa, garantendo il pieno appoggio personale e del Salone per la ricostruzione della Biblioteca comunale. L’Assessore alla Promozione della Città e del Territorio Caterina Dellacasa si è poi soffermata sullo stato complessivo della ricostruzione a Mirandola, con particolare riferimento al patrimonio storico, artistico e culturale cittadino. E’ poi intervenuto Salvatore Settis, famoso archeologo, storico dell’arte e docente presso la Normale di Pisa, che ha intrattenuto il pubblico con una sapiente ed interessantissima trattazione relativa ai beni culturali ed ai centri storici colpiti dal terremoto, da considerarsi beni comuni e per questo da salvaguardare anche come simbolo di democrazia e imprescindibile viva fonte di identità collettiva. Marco Bertozzi dell’Università di Ferrara e Franco Bacchelli dell’Università di Bologna hanno relazionato sulle diverse biblioteche mirandolesi (di Giovanni e di Giovan Francesco Pico, della Famiglia Pico, e della attuale Biblioteca comunale “Eugenio Garin”) e sull’ipotesi di ricostruzione dello studiolo della Biblioteca nel Castello dei Pico, opera di Cosmè Tura. La conferenza è stata preceduta dalla proiezione di un efficace e toccante filmato relativo ai danni provocati dal terremoto ai beni culturali ed al tessuto abitativo e produttivo, ed accompagnata altresì dalla proiezione di immagini riguardanti i beni librari e documentari di proprietà della Biblioteca “Garin”. Ai presenti è stata poi distribuita una brochure illustrata, nella quale si pubblicizzano la Biblioteca, i suoi patrimoni, i suoi servizi e le prospettive di sviluppo. In essa sono stati indicati per donazioni l’Iban dedicato del Comune di Mirandola, ed il volume “Alzando da terra il sole” (si veda Indicatore n. 2 del 2013) i cui proventi serviranno per la ristrutturazione dell’ex convento di San Francesco, individuato come sede definitiva della biblioteca, e la ricostituzione dei servizi bibliotecari. Si coglie l’occasione per ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola per avere contribuito a sostenere generosamente l’opportunità offerta al Comune di Mirandola e alla sua Biblioteca di dare visibilità ai propri rilevanti patrimoni e di pubblicizzare il progetto della nuova sede. incontri con l'autore Studenti alla scoperta dello scrittore Chambers Il 14 maggio presso il Teatro di Ostiglia (Mn) una classe del Liceo Pico di Mirandola e due del Liceo Morandi di Finale Emilia hanno partecipato ad un incontro/intervista con Aidan Chambers, uno dei più importanti scrittori per adolescenti nel panorama internazionale. Chambers, nato nel 1934 in Inghilterra, ha cominciato a scrivere per ragazzi nel 1975. Nel 1999 ha vinto il Carnegie Medal 1999 e nel 2002 il premio Hans Christian Andersen e il Michael Printz Award. Vive nel Glouchestershire, e tiene seminari a livello accademico in tutti i paesi in lingua inglese. Ha impiegato otto anni per scrivere Cartoline dalla terra di nessuno (vincitore della Carnegie Medal 1999 contro Harry Potter e il prigioniero di Azkaban). Fra i suoi libri più famosi pubblicati da diversi editori italiani ricordiamo: Un amico per sempre/Danza sulla mia tomba, 1982, Breaktime, 1994, Cartoline dalla terra di nessuno,1999,Quando eravamo in tre, 2003, Ladre di regali: un incubo dagli occhi verdi, 2004, Ora che so, 2004, Questo è tutto: I racconti del cuscino di Cordelia Kenn,2005, Il piacere di leggere e come non ucciderlo: come imparare a leggere con i ragazzi, 2006, The Kissing Game - Piccole ribellioni quotidiane, 2011, Muoio dalla voglia di conoscerti, 2012 . L’incontro, nel quale l’autore ha colloquiato con i ragazzi in merito alle proprie esperienze autobiografiche ed ai propri libri, è stato reso possibile dalla collaborazione fra il Sistema Bibliotecario Territoriale Unione Comuni Modenesi Area Nord ed il Sistema “Legenda” del territorio mantovano. Si è inoltre rivelato logico corollario al percorso di lettura seguito dalla classe 1° B del Liceo Pico (insegnante Marina Marchi), la quale nel corso dell’anno scolastico ha letto numerosi volumi di una bibliografia consigliata da Simonetta Bitasi, esperta di letteratura per ragazzi e collaboratrice del Festivaletteratura di Mantova, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Garin” di Mirandola. Fra questi i più gettonati sono risultati essere quelli scritti appunto da Aidan Chambers. L’esperienza delle letture e dell’incontro con lo scrittore verranno presentate dal Liceo Pico il 4 giugno alle 21 al Teatro 29 insieme alle attività di "Lettura-giovani" fatte quest'anno. PAROLE SENZA TEMPO di Giampaolo Ziroldi «A Firenze il ridicolo è un pericolo insidioso» Giovanni Pico rispose: «Il libero pensiero dovrà diventare una religione e l'immoralismo una varietà del fanatismo? Io mi rifiuto di ammetterlo… La morale si è resa ridicola, è divenuta impossibile, sta bene! Ma poiché a Firenze il ridicolo è il pericolo più insidioso, a mio avviso l'uomo più ardito sarebbe colui che non lo teme. Guardatevi intorno: tutto è lecito, o almeno nulla disonora non v'è nefandezza davanti alla quale ci si rizzano i capelli. Io lodo profondamente coloro che onorarono la bellezza sinché fu privilegio di pochi e la morale stava assisa, ottusa e indiscussa, sul suo trono. Ma da quando la bellezza è diventata il grido nella pubblica via, il prezzo della virtù ha preso a salire». Thomas Mann (da Fiorenza) Thomas Mann, il grande scrittore tedesco nato nel 1875 e premio Nobel nel 1929, terminò “Fiorenza”, la sua unica opera teatrale, nel 1905. Essa venne rappresentata per la prima volta nel 1907. L'opera è ambientata a Firenze nel periodo in cui Lorenzo il Magnifico sta per morire e la città è sconvolta dalle prediche di Girolamo Savonarola. Giovanni Pico costituisce un importante personaggio di questo testo, al centro di un confronto tra arte e spirito. 23 BREVI PROMOZIONE DELLA LETTURA L’Associazione Culturale Hamelin di Bologna, che di recente ha organizzato laboratori gratuiti sul fumetto per le scuole elementari di Mirandola in collegamento col festival Bilbolbul (si veda Indicatore n.4 del 2013), nel mese di maggio ha effettuato incontri gratuiti di promozione alla lettura per adolescenti presso sei classi dell’ Istituto Luosi. L’esigenza di promuovere la lettura, l’amore per i libri e la frequentazione delle biblioteche presso gli adolescenti trova concretizzazione negli incontri svolti, nei quali operatori specializzati, formatisi alla scuola di Antonio Faeti, docente in passato di Letteratura per l’Infanzia presso l’Ateneo Petroniano, ed ora di Grammatica della Fantasia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, hanno fatto conoscere le migliori pubblicazioni per ragazzi disponibili in Italia nell’ambito della narrativa e della fiction. Gli incontri si sono rivelati una introduzione a veri e propri laboratori più strutturati che si svolgeranno nell’ anno scolastico 2013/2014, e rientreranno nel progetto Xanadu, per la promozione culturale per adolescenti attivo da otto anni sul territorio nazionale. Attraverso libri, fumetti, cinema, poesia, Xanadu intende riavvicinare i giovani alla cultura e costituire una “comunità di lettori ostinati”. Nato nel 2004, negli anni ha coinvolto, sul territorio nazionale, in laboratori, incontri con l’autore, cineforum, concorsi, ad oggi circa 30.000 ragazzi, diverse istituzioni e molti adulti che a vario titolo si trovano ad operare con quella fascia d’età. Il progetto è stato premiato come miglior attività di promozione del libro e della lettura dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ogni anno le attività girano attorno ad alcune bibliografie. I ragazzi hanno il compito di scegliere, commentare e votare sul sito almeno tre titoli nell’arco dell’anno. Le diverse edizioni sono caratterizzate da un tema centrale, che consente anche approfondimenti e riflessioni durante i laboratori con la classe. DON GALLO E IL PAPA E’ davvero il testamento di Don Gallo, morto pochi giorni fa, il 22 maggio, il libro In cammino con Francesco. Dopo il conclave: povertà, giustizia e pace (Chiarelettere, 2013) dedicato al nuovo Pontefice. Ad una prima parte dedicata ai mali della Chiesa e all'elezione del Papa, seguono le omelie e gli interventi che il sacerdote ha pronunciato in occasione di battesimi, funerali, matrimoni e altre occasioni andando incontro alla vita di tante persone. Segue poi il ricordo di personaggi famosi, quali Fabrizio De André, Pepi Morgia, Fernanda Pivano, del leader dei portuali genovesi Paride Batini insieme a quello di sconosciuti e poveri in cerca di lavoro e di una casa. 24 · n. 10 - maggio 2013 BREVI i libri di greta CORSO SALVA VITA «IL FAVOLOSO PER STUDENTI MONDO DI BENNI» Sabato 8 giugno 2013, presso il Palazzetto dello sport di Mirandola, dalle ore 8.30 alle 13, avrà luogo un corso di Bls (Basic Life Support ) Irc Comunità a favore dei ragazzi delle scuole medie inferiori di Mirandola e di San Martino Spino. Irc Comunità è un’ associazione culturale medico-scientifica senza fini di lucro, il cui scopo primario è promuovere la lotta alla morte cardiaca improvvisa e diffondere la cultura dell'emergenza sanitaria, attraverso programmi di informazione e formazione alle manovre di Primo Soccorso, come rianimazione cardiopolmonare e cerebrale e utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno. Per informazioni: Segreteria Irc Comunità tel. 051/6389141. L’evento è patrocinato dal Comune di Mirandola. Con il Supporto della Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Emilia-Romagna. Si ringrazia il 118 di Mirandola Modena Soccorso-Ausl Modena per la preziosa collaborazione. IL 16 GIUGNO C'è TERRA EQUA Terra Equa è il titolo della manifestazione che si svolgerà domenica 16 giugno a Mirandola in piazza Costituente dalle 10 alle 22. L’iniziativa si propone di promuovere il commercio equo e solidale e l’economia sociale. Saranno allestite tre differenti aree: una per i gazebo, una per le conferenze e una per i laboratori. Organizzano la Bottega del Sole di Mirandola, il Centro Arcobaleno di Mirandola, la Bottega dei Mestieri di Medolla, Csv di Mirandola, con il patrocinio del Comune di Mirandola. Terra Equa è una fiera che si svolge anche in altre località dell’Emilia Romagna. • • • • • • Titolo: Di tutte le ricchezze Autore: Stefano Benni Editore: Feltrinelli Anno: 2012 Pagine: 205 Prezzo: 13,60 € Leggere un libro di Stefano Benni è come entrare nel mondo delle favole, dove però si incontrano personaggi più burrascosi e complicati, anche se non meno irreali. Ho terminato da poco “Di tutte le ricchezze”, un breve romanzo romantico e nostalgico ma anche singolare. La storia è quella di Martin, un professore di mezza età che vive in un piccolo paese in mezzo ai boschi, in solitudine, lavorando su saggi e poesie soprattutto sulla vita del Catena, un poeta locale morto in un manicomio anni prima. La vita tranquilla di Martin viene disturbata, un giorno, dall’arrivo di una coppia che si trasferisce vicino a casa sua: lui un mercante d’arte e lei, Michelle, una ballerina, che farà riaffiorare nel nostro professore i vecchi ricordi di un amore perduto. I due inizieranno a conoscersi e a condividere giornate di pensieri e confessioni, di pranzi e di camminate. Momenti duranti i quali si sentiranno vicini pur non potendo mai oltrepassare un certo limite imposto dalla loro età e dalle loro diverse vite. Ma come alcuni fortunati incontri, che a volte capitano e ci sconvolgono, la vita di Martin e Michelle riprende vigore, si riempie di nuovo di speranze e di sogni, di passione e di amore. E tra tutto questo troviamo la divertente apparizione di amici “rocchettari”, baristi motociclisti, animali che parlano svelando perle di saggezza, il tutto sullo sfondo di storie di misteriose leggende. Favola a parte, Benni ci regala ancora una volta un romanzo che ci fa riflettere sulla fugacità della vita e sull’importanza di inseguire i nostri sogni, e ancora sull’incidenza nel nostro cuore di certe persone: alcune destinate a rimanere e altre anche solo ad indicarci la strada. Greta Sala (greta-allaboutgreta.blogspot.com) n. 10 - maggio 2013 · mirandola Il ricavato dell'opera sarà devoluto alla chiesa frazionale Le fiabe di Olga per San Giacomo 25 brevi IL FRACKING? è in MUSICA La poetessa e scrittrice Nigro Murolo ha pubblicato un volume per bimbi danza Anche Khorovodarte supera l'anno più difficile La scrittrice e poetessa mirandolese Olga Nigro Murolo è tornata in libreria con un nuovo volume di favole intitolato “C’era una volta…Storia di Principi del Lago e di altre Fiabe…”, edito da Lepisma di Roma, il cui ricavato viene interamente devoluto alla ricostruzione della chiesa di San Giacomo Roncole. Il libro è stato presentato in anteprima lo scorso 29 aprile, presso un ristorante di Medolla, nel corso di un pranzo a cui hanno preso parte una quarantina di amiche dell’autrice. All’iniziativa, accompagnata dal suono dell’arpa di Cristina Blarzino, era presente anche il parroco di San Giacomo don Gino Barbieri al quale sono stati consegnati i primi 840 euro frutto delle vendite della raccolta di fiabe (nel frattempo sono stati già raccolti altri 200 euro). “C’era una volta…” è stato poi presentato ufficialmente lo scorso 9 maggio a Roma presso il Caffè Letterario Mangiaparole alla presenza di letterati di fama internazionale tra i quali il celebre poeta Dante Maffia. «Ho sentito il bisogno di fare qualcosa per la chiesa di San Giacomo - spiega Olga Nigro Murolo, che vanta una vastissima produzione letteraria con oltre 800 poesie composte, delle quali più di 300 pubblicate e un libro di fiabe, edito da Mondadori, che ha venduto migliaia di copie – e così mi sono impegnata con quello che so fare meglio: scrivere. Spero che altri possano seguire il mio esempio, innescando così un virtuoso meccanismo di emulazione. Mi rendo conto che non sono cifre importanti ma è già qualcosa. Tante gocce riempiono il mare…». Le favole di Olga seguono uno schema classico: c’è l’evento negativo, il premio per il buono e la sparizione del cattivo. «Alla fine il bene prevale sempre – afferma la scrittrice – in tutte c’è un evidente intento didascalico per cui il male viene sconfitto». Olga Nigro Murolo si è scoperta una vena di affabulatrice quando, giovane studentessa universitaria, si pagava gli studi in giurisprudenza, assistendo durante l’estate i bambini nelle colonie adriatiche. «Mi divertivo a inventare storie che raccontavo ai piccoli ospiti e vedevo che il pubblico degli ascoltatori si ingrossava sempre di più». Da allora Olga ha cominciato a scrivere e non ha più smesso. «Da piccola sognavo di diventare una poetessa» confessa, ma poi oltre alle poesie ha scritto fiabe, dialoghi teatrali e adesso anche un romanzo storico ambientato nel Mediterraneo ai tempi della seconda guerra mondiale e che dovrebbe uscire prima di Natale. «Ho sempre scritto quello che sentivo dentro- continua Olga – tante poesie le ho composte di getto, altre le ho elaborate impiegando più tempo. Posso dire che i diversi generi letterari con cui mi sono cimentata nascono da un’unica fonte che sono l’amore e l’entusiasmo che ho per la vita. Scrivere è sempre Il 12 e 13 giugno alle ore 21 presso il Teatro 29 di Mirandola la Scuola di danza Khorovodarte concluderà l’anno accademico con due spettacoli che vedranno in scena tutti i corsi, dai più piccoli fino agli allievi dei corsi professionali. “La danza racconta” è il titolo del saggio, ma anche il riassunto di un anno davvero speciale che ha visto la scuola di danza, rimasta senza sede dal maggio scorso, raccogliersi in una sede temporanea più piccola ma che ha consentito ugualmente lo svolgimento di tutte le discipline classica, moderna, contemporanea e musical nonché la partecipazione a stage e concorsi. Al concorso Uisp 2013 “Danzando in tour” appena terminato la scuola ha infatti riportato tre primi premi, un secondo e tre terzi premi. Durante l’anno diversi allievi meritevoli hanno usufruito di borse di studio per la danza messe a disposizione dalla scuola stessa o rese possibili da donazioni fatte a Khorovodarte da benefattori. L’estate ormai alle porte una sfida misteriosa, in cui il mondo intero allo scrittore e quello esterno si intrecciano. La vita è un grandissimo regalo di Dio – conclude - e io penso di averla vissuta senza perdere tempo, impegnandomi sempre per finalizzarla prevede comunque per gli allievi un corso estivo di approfondimento tecnico fino alla fine di giugno, poi le insegnanti Cristiana Cappi, Sonia Greco, Licia Baraldi e 50 allievi si sposteranno a Cesenatico in luglio partecipando all’Eurocamp 2013. Sempre a fine luglio alcune allieve presenzieranno allo stage in Toscana “Vada a danzare”. La fiducia delle famiglie e l’affetto degli oltre 160 allievi ha fornito alle insegnanti l’entusiasmo per ripartire alla ricerca di una nuova “casa”, il 16 settembre infatti Khorovodarte aprirà le porte della nuova sede in via Bernardi, zona Famila, offrendo una scuola di danza completamente attrezzata con tre sale studio e non mancheranno le novità e le opportunità di provare gratuitamente nuovi corsi e nuove discipline. Potrete seguire le novità e gli aggiornamenti di Khorovodarte sul sito www.khorovodarte.it, alla pagina di facebook, cellulare 392/ 8828908. a qualcosa: la famiglia, il lavoro, gli amici, la letteratura». Il libro “C’era una volta…Storie di Principi del Lago e altre Fiabe…” può essere acquistato presso le edicole di San Giacomo Roncole e Reami di Mirandola. il 2 giugno Open day al canile Domenica 2 giugno, dalle ore 16, 30 alle 19, presso il Canile Intercomunale di Mirandola, si svolgerà l’open day, una giornata in cui il canile è aperto al pubblico per far visitare i suoi ambienti interni, per dare informazioni, dove si possono chiedere curiosità. Saranno presenti i volontari de L' Isola del Vagabondo per accompagnare tutti coloro che saranno interessati a visitare il canile ed i suoi ospiti a quattro zampe. Ci sarà il truccabimbi per tutti i bambini che verranno a trovarci. Sarà presente il banchetto de L'Isola del Vagabondo con vendita di giochi e accessori utili per i nostri amici pelosi, il ricavato servirà per sistemare le coperture dei box del canile che danno riparo ai cani senza famiglia di nove Comuni della Bassa. Alle ore 18 ci sarà l'estrazione dei numeri vincenti della lotteria. Per coloro che verranno a trovarci ci sarà un aperitivo per festeggiare insieme. In caso di maltempo l'open day sarà annullato e sarà effettuata solo l'estrazione della lotteria. I numeri vincenti saranno esposti nella bacheca del canile e sull'Indicatore Mirandolese. Vi aspettiamo numerosi... I volontari dell’Associazione “L’Isola del Vagabondo” Uscirà il prossimo 29 Maggio il Cd “Fracking”, il secondo lavoro in studio per i Whole Tone Trio, composto da Elia Garutti alla chitarra elettrica, Francesco Zucchi al basso elettrico e Federico Bocchi alla batteria. I tre giovani musicisti, già affermati e conosciuti nella Bassa modenese, fondono nelle loro composizioni strumentali diversi stili musicali: il jazz, il funky e il rock, dando così vita a qualcosa di nuovo e unico nel suo genere. “Fracking” è per i Whole Tone la seconda esperienza in studio. Il loro primo lavoro, “Taxi EP”, presentato all’inizio del 2012, era valso alla band un gran numero di date in tutta l’Emilia Romagna e in Lombardia. Ora, ad un anno esatto dal sisma emiliano, la genuina quanto raffinata band ha voluto dedicare l’album agli eventi che hanno coinvolto e sconvolto la loro terra, alla quale questo enigmatico quanto spiazzante titolo a doppio senso è strettamente legato. Con spirito ironico, lieve e allo stesso tempo serio, esso descrive in un’unica parola tutto un periodo del post-sisma che ha segnato profondamente questo territorio: le polemiche legate all’intenso sfruttamento del sottosuolo (il termine “fracking” indica infatti una tecnica di fratturazione idraulica utilizzata in alcune formazioni rocciose per lo sfruttamento degli idrocarburi), le controverse polemiche sui pozzi di petrolio, depositi-gas e cispadana, il panico e la ricerca di un capro espiatorio a cui accollare la “colpa” del terremoto. E poi, con la levità e la spensieratezza che li contraddistingue, li ritroviamo a prendersi in giro proprio in prima fila, “infrackettati” sulla pagina di copertina. L’album è stato poi registrato tra la fine del 2012 ed i primi mesi del 2013 a Mirandola presso Emna Studio di Mauro Testi, sound engineer mirandolese; contiene 9 tracce di cui 8 inedite e vede anche la partecipazione di alcuni musicisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Gianni Vancini (Tozzi, Mingardi), Alex Stornello (presidente Mmi Italia), Franco Capiluppi (direttore Mantova Band Studio) Mauro Negri, Tullio De Piscopo. Tutti, tra l’altro, conterranei dei Whole Tone Trio. Come a volerci proiettare dall’infinitamente piccolo della loro terra e della loro storia lassù, nell’universale, dove la musica è destinata a vivere e restare! Potete trovare i Whole Tone Trio nei principali digital stores: tra cui i-Tunes e Spotify; sul web: www.wholetonetrio. com, Twitter: twitter.com/WholeToneTrio, Facebook: www.facebook.com/ pages/Whole-Tone-Trio; sul canale YouTube del gruppo: www.youtube.com/ user/wholetonetrio. Per contatti: wholetonetrio@gmail. com APERTO NEGOZIO "FASCINO" Ha aperto a Mirandola nei giorni scorsi in via Agnini, 45 “Fascino” un nuovo negozio di abbigliamento per uomo, donna e bambino. Nell’esercizio si possono trovare anche bigiotteria, scarpe, borse e prodotti per la casa, tutti a prezzi concorrenziali. Fino al 1 giugno sconto per tutti del 20 per cento. 26 · n. 10 - maggio 2013 amarcord Pane, polenta, "savor" e sughi sulle tavole dei nostri nonni Quando mangiare era un'avventura Irma Borellini, mamma di Quirino Mantovani «Una volta era faticoso trovare i cibi, oggi mi hanno messo a dieta...» Quando alcuni anni fa sono andato dal medico per mostrargli le risposte dei miei esami, avevo colesterolo e glicemia alti e così mi ha messo a dieta. Con qualche sacrificio sono riuscito a rientrare nei parametri giusti. Eravamo in occasione delle festività natalizie e guardavo tutto quello che c’era sulla tavola: lasagne, tortellini, zampone ed arrosti, pensando che era difficile limitarsi e non mangiare tutto. Non poteva esserci contrasto più forte con la mia infanzia, quando si mangiavano sempre le stesse cinque cose, se c’erano, ed era comunque molto faticoso procurarsi il cibo. Il pane Quando nei mesi di giugno e luglio il grano era pronto da mietere, i contadini lo tagliavano con la falce e, con un pezzo di “cavela” (una paglia lunga e dura), facevano i covoni, li ammucchiavano e poi passavano con un calesse per portarli nei granai. Infine li trasportavano nei mulini. Noi ragazzi andavamo con una fodera a raccogliere le spighe che rimanevano per terra. I contadini quando ci vedevano si raccomandavano di non prendere quelle sui covoni. Ne raccoglievamo parecchie di quelle spighe cadute e a fine stagione i nostri genitori andavano in piazza Marconi, mettevano un telo per terra su cui collocavano le spighe, poi le sbattevano con le scope e alla fine raccoglievano il grano che portavano al mulino. Visto che non c’erano soldi, si lasciava un quantitativo di farina corrispondente al costo del lavoro del mugnaio. Stessa cosa accadeva quando ci si presentava al forno con la farina. Preparavano il pane, il fornaio lo cuoceva ed in cambio per la cottura si teneva qualche chilo di farina. Mia madre preparava sempre una ventina di pezzi di pane (“ciopi”) e quando arrivava a casa le metteva in una cesta appesa al chiodo sul soffitto. Quando non c’era nessuno in casa a volte mio fratello Franco mi caricava sulle spalle e ne prendevamo un po’, fino a quella volta che, scivolando dalle sue spalle, sono caduto e mi sono trascinato dietro il cesto. Il pane è finito per terra, sbriciolandosi in diversi pezzettini e così abbiamo ricevuto in cambio i soliti “scupason e sgranadladi”. Quando il pane diventava molto duro, allora non c’era il freezer, per utilizzarlo si cuoceva la panada! La ricetta era semplice, si bolliva in una pignatta, scusate, nell’unica pignatta, l’acqua, si aggiungeva un po’ di sale, olio e infine il pane duro ed in poco tempo la panada era pronta. Mangiandola non c’erano problemi di colesterolo. I valori erano sempre a posto. La polenta Per procurare la farina gialla, naturalmente senza spendere, si aspettava la maturazione del mais. I proprietari si mettevano in fila aiutati dai camaranti, operai senza un lavoro fisso che iniziavano la raccolta. Alla fine, ci lasciavano raccogliere quelle poche rimaste, ma diciamo che noi qualche giorno prima, al mattino presto o alla sera tardi, ne prendevamo un po’ in “prestito”. A fine campagna riuscivamo a procurarci diversi chili di farina gialla, con cui la mamma faceva la polenta. Qualche volta riuscivamo persino ad aggiungere del ragù e così si mangiava la “pulenta imbrucata”. Al Savor, il Sapore Per preparare il Sapore occorrevano diversi ingredienti. Il più importante era la barbabietola. Si andava in viale Gramsci dove c’era lo zuccherificio. Ci fermavamo molto prima e quando passavano i contadini col carro trainato dal cavallo, chiedevamo loro qualche barbabietola. Quasi sempre ce ne davano un paio ciascuno e quando avevamo riempito il sacco le portavamo a casa, depositandole in cantina e poi, via a procurarcene altre. I carri (“baros”) che contenevano le barbabietole erano costruiti con asce, avevano un’altezza da terra di circa un paio di metri e contenevano non più di 30 quintali di barbabietole. A volte la fila dei carri in attesa di scaricare allo zuccherificio era lunga anche 300- 400 metri. Un giorno Rino Pedretti, Pericle Ferri, Remo Pedretti e Bosi saltano su un carro da dietro, ma quando sale l’ultimo, per il peso eccessivo, il baros si impenna e il cavallo si solleva da terra. Il contadino infatti aveva bilanciato il carico e l’intrusione dei miei amici, compromettendo un fragile equilibrio, rischiava di provocare un serio danno. «Scendete piano piano – supplica il contadino – vi do tutte le bietole che volete, purché non si faccia male il cavallo». Allora i ragazzi scendono con prudenza e il cavallo “riatterra”. Per fortuna l’animale non si è ferito. Oltre alle bietole servivano anche mele, pere, zucca e “pom dogn”. Il tutto veniva macinato da Marcello che era di fronte alla ex caserma dei carabinieri. Il sugo era quindi collocato in damigiane con aggiunta di zucchero. Alla mattina presto veniva poi versato in un “parol”, un grande recipiente, in cui lo si cuoceva per diverse ore. Alla fine quando era solido, cioè pronto, era depositato in grosse pignatte di terracotta che venivano coperte da una carta di pergamena. Noi ragazzi eravamo pronti con i cucchiai a pulire al parol. Ci scottavamo la lingua, ma ci riempivamo a più non posso la pancia. Quando la mattina andavamo a scuola, la mamma ci preparava sempre “pan e savor”. I sugoli o sughi Qui la cosa era più complicata. Serviva infatti l’uva per la preparazione dei sughi. In autunno, quando cominciava a maturare, andavamo in campagna di sera, “armati” di sporte per prendere ancora una volta “in mirandola prestito” un po’ di uva. All’epoca i contadini facevano la guardia e ci è capitato in alcuni casi di lanciarci in fughe precipitose, anche se in realtà, gli agricoltori capivano la nostra situazione e ci lasciavano scappare, facendoci però un po’ di paura. L’uva, così faticosamente procurata, veniva schiacciata e messa nei bottiglioni (“pilon”). Poi si bolliva il mosto, si aggiungeva un po’ di farina e quando era pronto lo si versava nei piatti. Mia madre ne preparava sempre sette, uno per uno. I sugoli con la farina erano chiamati “con la carpada”. Mio padre diceva sempre che avrebbe bevuto il latte quando le mucche si fossero nutrite di uva. Quando riuscivamo a “raccogliere” molta uva, il problema era nascondere i bottiglioni, visto il costante pericolo di svuotamento… Quirino Mantovani LA LETTERA Gli Emiliano Romagnoli del Ticino «Caro Berlino aiutano l'Asdam con 9 mila euro ti ringrazio» Proseguono le donazioni e gli attestati di solidarietà per Mirandola. Lo scorso sabato 27 aprile una delegazione dell’Associazione Emiliano Romagnoli nel Ticino è venuta in visita a Mirandola dove, nel corso di una breve cerimonia a cui ha preso parte anche il Sindaco Maino Benatti, ha donato all’Associazione Sostegno Demenze e Alzheimer di Mirandola (Asdam) 11 mila franchi svizzeri (8 mila e 939 euro). La somma è stata raccolta nel corso di diverse manifestazioni in Svizzera vendendo prodotti tipici emiliani come la piadina. Vero motore di queste iniziative è stato l’imprenditore Franco Artioli, per 20 anni presidente dell’Associazione e mirandolese doc che ha lasciato la sua città natale 55 anni fa, ma che ha sempre conservato un legame fortissimo con Mirandola, in cui torna sempre appena può anche per visitare la sorella Paola, presidente di Asdam. L’Associazione Emiliano Romagnoli ha poi donato altri 5 mila franchi svizzeri (4 mila euro) alla Regione Emilia Romagna. Caro "Berlino" (Quirino Mantovani), ti mando questa lettera per ringraziarti di cuore per l'articolo che è stato pubblicato sul giornale L'Indicatore che riguarda la famiglia Andreoli. Devo dire che leggendolo mi sono profondamente commosso, sono tornato con la mente a quei bellissimi anni della nostra giovinezza che conservo nel cuore come ricordi indelebili, anche se alcuni dettagli come quello della bici purtroppo con l'età mi erano sfuggiti, ma rileggendoli sul tuo articolo sono riemersi vivi nella mia mente. Come quello di quando mi hai insegnato a catturare le rane in località “La Favorita” e io tutto contento ti feci vedere quanto grossa era quella che avevo preso, ma tu mi dicesti che quello era un rospo, motivo per cui non ho mai mangiato rane in vita mia. Sono ritornato a Mirandola di recente dopo il terremoto, per vedere i danni alle case dei miei fratelli. Spero di ritornare di nuovo, con la speranza di poterti salutare. Resta comunque sempre l'affetto e l'amicizia che ci lega per sempre, con la gioia di leggere ancora per molto i tuoi articoli che mi tuffano nel nostro passato indimenticabile. Con sincero affetto tuo amico Paolo Andreoli. Ps, errata corrige: devo dirti che mio "nonno" non era Gino Gandolfi, ma suo fratello Artichiano. Comunque va bene lo stesso. mirandola Prosegue il racconto tra il serio e il faceto di Giorgio Goldoni La grande epopea del Biomedicale Dagli anni bui della transizione a quelli del "boom" di Dasco e Bentley I partecipanti all’inventario in Dasco (fine 1970): da sinistra, persona non identificata (pni), Giorgio Goldoni (seminascosto), pni, pni, pni, Giulia Rebecchi, Luigi Bassi, pni, Enzo Paltrinierii, tecnico di assistenza, pni, pni, Giorgio Garutti (giurgèn), pni, pni, Lucio Gibertoni, Silvia Baraldi, pni, pni, pni, Carlo Bellini, Franco Chiodarelli, Boccafoli, Armando Neri, Maurizio Acciuffi, Gigetto Verri, Carlo Vanzini, pni. Nella foto a destra, Carlo Gasparini e Mr. Crocco, il distributore di cardiochirurgia in Francia GLI ANNI BUI DELLA TRANSIZIONE:1965-1969 Il viaggio in Germania convinse Mario Veronesi: io e Gianni Bellini potevamo essere utilizzati in una sicura espansione delle sue attività. Non so chi lo convinse di più, anche perché io avevo le mie pendenze che mi impedivano un ingresso immediato nel mondo del lavoro: laurea, servizio militare erano le due Gorgoni che mi sbarravano il cammino ad un salario decente e ad un po’ di felicità finanziaria. Gianni Bellini aveva invece bisogno di una sistemazione immediata, e Veronesi lo spedì in quel di Como a lavorare all’Artsana, per imparare un mucchio di cose che ben fittavano con la vulcanica immaginazione del Bellini: tra l’altro, come si fa un catalogo che aiuti a vendere, come si fa il marketing dei prodotti ospedalieri. Per Bellini il soggiorno a Como fu breve e seguì il rientro in pianta stabile alla Miraset (questo era il nome della prima società di Veronesi). Veronesi e lui mi sollecitarono ad andare in Germania a commercializzare i prodotti della Miraset, la cui gamma intanto andava aumentando: sonde, sondine, cateteri. Dati i miei impegni sopramenzionati dovetti rifiutare, rodendomi il fegato perché dovevo aspettare, e non potevo lanciarmi nella mischia. Veronesi aveva un socio, Carlo Gasparini, persona sul piano umano forse più simpatica di Veronesi, e più tagliata per gestire aspetti commerciali (lui era un commercialista, nonché un appassionato di ciclismo, nonché fratello di Teresa, la mia compagna del liceo, a cui mando un caro saluto). Gasparini mi fornì qualche lavoro di collaborazione saltuaria, traduzioni, lettere commerciali e fu sempre molto gentile e ben disposto nei miei confronti. Veronesi un giorno mi diede una vera chicca: un manuale di istruzioni di un rene artificiale da tradurre in italiano. Il manuale arrivava da Verona, dalla clinica del Prof. Confortini, uno dei suoi numi tutelari (e ne avrebbe avuti tanti in seguito in ambiente medico-ospedaliero, in Italia e in Europa). Lo tradussi senza avere la minima idea di quanto il rene artificiale avrebbe pesato sulla nostra vita futura. Andai vicino a perdere completamente i contatti con questa crescente realtà, anche perché dovevo insegnare a scuola momentaneamente per tirare la carretta, e intanto Gianni Bellini e Veronesi vivevano momenti frenetici, come la nascita della seconda e la terza società, la Sterilplast (che inglobava la Miraset) e la D(ivisione) A(pparecchi) Scientifici, dedicata alla produzione di apparecchiature per emodialisi, poi denominata Dasco. Le due aziende si trasferirono in una nuova sede, ovviamente non nel Comune di Mirandola, dove Veronesi era stato per motivi politico-familiari completamente ostracizzato, ma nel contiguo Comune di Medolla: in effetti anche in futuro i rapporti tra Mirandola e Veronesi rimasero burrascosi (nemo propheta in patria), ma lui era un ostinato e si intestardì a continuare a creare aziende in loco, nonostante ostacoli di ogni tipo. ANNI FAUSTI: DASCO E BENTLEY, 1970-72 Emergono alla fine gli anni Settanta, con tutto il loro splendore. Libero finalmente dal noioso servizio militare e altre zavorre, apprezzai e colsi al volo l’offerta di lavoro di Gianni Bellini, anche se nella mia testa non avevo assolutamente chiaro cosa volevo fare (per esempio occuparmi di pubblicità o gestire un ufficio del personale: erano tutte cose di moda allora). Volendo, avrei avuto una cattedra per insegnare inglese alla scuola media, e un paio di posti decenti per lavorare alla Standa e presso un esportatore di frutta di Vignola. Mi era sfuggito il gigantesco, esponenziale, rapidissimo sviluppo che il rene artificiale aveva creato in Dasco. In aggiunta ora era stata creata al suo interno una nuova divisione agli albori, i prodotti per cardiochirurgia. Quest’ultima era nata dietro le sollecitazioni di un altro padre putativo importantissimo nel nostro settore, il Prof. Sprovieri, romano, figlio di un giornalista del Messaggero, ottima forchetta, cardiochirurgo che aveva vinto la cattedra universitaria a Modena. Nel suo soggiorno parigino, e non solo parigino, aveva conosciuto molti dei luminari cardiochirurghi di allora, e aveva una grande familiarità anche col primo produttore americano di dispositivi monouso indispensabili per effettuare operazioni chirurgiche a cuore aperto, Mr Bentley. La società Bentley era situata a Santa Ana in California. Bentley cercava un punto di espansione in Europa dove poter assemblare e distribuire i suoi prodotti, Veronesi era disponibile, con la mediazione di Sprovieri fu un gioco da ragazzi mettersi d’accordo. Lo scenario europeo di allora vedeva una espansione rapidissima del rene artificiale e della cardiochirurgia, sulla scia di quanto succedeva negli Usa. Veronesi arrivò prestissimo sulla scena europea e nel 1970 almeno per la dialisi era già in grado di poter contare su una rete di distributori capillare e completa, dalla Sicilia a Stoccolma. Nella primavera del ‘70 fui assunto in Dasco per curare il marketing europeo della linea Dasco-Bentley per la cardiochirurgia. Per intervenire chirurgicamente sul cuore aperto erano (e sono tuttora) necessari un chirurgo in gamba, un buon anestesista, un ottimo staff, includente una figura professionale nuova, il perfusionista (allora chiamato pompista). Quest’ultimo doveva occuparsi del bagaglio tecnologico indispensabile a questo tipo di chirurgia (include la macchina cuore polmone con annessi articoli monouso: ossigenatore, reservoir di cardiotomia, tubatismi ecc.). La mia esperienza precedente ammontava a zero. Referenze: Veronesi era soddisfatto di avere qualcuno in ufficio che potesse dialogare telefonicamente, in inglese, con la Bentley dopo le sette di sera (fuso orario) e Gianni Bellini era contentissimo di avere uno che, almeno sulla carta, gli potesse rilevare una considerevole mole di lavoro, permettendogli di dedicare più tempo ad attività contigue, come la pubblicità. Gasparini restava sempre il supervisore finanziario e commerciale dell’azienda nella sua globalità. Libero Luppi, ex tecnico in una ditta che produceva gomma, era per allora una specie di product manager della linea cardiochirurgia (titoli e qualifiche erano allora ovviamente approssimativi), contava sull’ottimo Sgarbi (a Mirandola conosciuto solo come Sgarbèt) per il confezionamento dei tubi sterili per la Cec (l’insieme dei tubi sterili che collegano in circolazione extracorporea il paziente alla macchina cuore-polmone, ndr.) ed era anche responsabile per l’assemblaggio corretto dei prodotti americani. Poi c’era Bob Steg, l’ebreo californiano trait d’union tra noi e la Bentley che viaggiava il mondo per fare dimostrazioni coi prodotti Bentley, e per addestrare tipi come me, o distributori, o perfusionisti negli ospedali. Sprovieri naturalmente era sempre in zona, perciò c’era un grande fervore: volendo presso la Clinica di Modena potevo fare tutto l’addestramento teorico sui prodotti e su come si assemblava un circuito di cardiochirurgia. Cominciai subito con una serie intensissima di viaggi e assistetti a numerosi inter- venti chirurgici di alta macelleria, con chirurghi prestigiosi, Dubost a Parigi, Senning a Ginevra, Pellegrini a Milano, Actis Dato a Torino, e molti altri. In ufficio mi centellinavo quella che allora era riconosciuta come la bibbia del cardiochirurgo, il Manuale di Cardiochirurgia di Galletti e Bretcher. Conobbi il Dott. Galletti, nizzardo, molti anni dopo: era una persona amabilissima. Mi ero anche schedato via via tutti i nostri potenziali clienti, i centri di cardiochirurgia europei e preparavo anche qualche piccolo depliant targato Dasco da affiancare a quelli originali della Bentley. Tra i nostri agenti si annidavano personaggi singolari, come lo svizzero Vouillerat , che di svizzero non aveva proprio nulla e si comportava come un anarchico napoletano. Mr Bentley e Veronesi mi tenevano pungolato, Veronesi aveva l’ossessione del mercato tedesco, dove probabilmente per motivi biogenetici i nostri rapporti furono per decenni molto conflittuali, anche se globalmente questo mercato ci apportò comunque notevoli successi economici. Purtroppo, almeno in quel momento iniziale, il distributore tedesco (Franz Roesch) si dimostrò pochissimo collaborativo, mentre molto meglio funzionavano le cose in Francia, sia per gli eccellenti rapporti di Sprovieri e della Bentley con la cardiochirurgia francese, che per la meticolosa assiduità del nostro distributore locale, il Sig. Crocco, ex pied-noir cacciato dall’Algeria e il suo collega Micaleff. In Olanda avevamo un vero pirata purosangue, Theo Spangenberg, che prima ci aiutò moltissimo, ma poi fu l’artefice del distacco di Bentley dalla Dasco e della costruzione di Bentley Europe nel suo paese, con uffici e stabilimento ad Uden. Il Belgio si stava già rivelando paese di grandi soddisfazioni, dove il nostro agente Mr Bruneel, anche lui fuoruscito dal continente africano dopo la decolonizzazione del Congo, istaurava rapporti con la classe medica dalla prima Il nuovo Campus biomedicale formerà gli addetti del distretto Il laboratorio del biomedicale avrà una valenza provinciale ma anche internazionale, per i numerosi scambi linguistici avviati, ormai da anni, con scuole di altri Paesi. «Quello che Mirandola ha instaurato con la comunità di Torino – commenta il Sindaco Maino Benatti – è un rapporto a 360 gradi, che coinvolge le istituzioni e la società civile, e che in poco tempo sta già offrendo frutti molto concreti, come appunto il Campus ed i progetti con l’Urban Center. Ringrazio i promotori del campus, – prosegue il Sindaco Benatti – un progetto al servizio delle scuole e, più in generale, di tutto il mondo del biomedicale, un distretto che è una risorsa per questo territorio ma anche per il sistema economico e sanitario regionale ed italiano nel suo complesso». Il progetto Campus è finalizzato alla realizzazione del progetto “Biomedicale” nato nel 2008 dalla collaborazione tra il liceo Pico e Confindustria Modena-Area Nord sezione Biomedicale, che è stato rielaborato come progetto di alternanza scuola-lavoro e sarà altresì finalizzato alla realizzazione di altri e diversi progetti rientranti nelle stesse finalità generali del Campus. A promuovere l'iniziativa sono stati, come detto, la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, con un’erogazione di circa 200.000 euro e con la conduzione operativa dell’intervento, la Città di Torino con 165.000 euro (quelli frutto del Concerto al Regio per l’Emilia e della Serata Benefica alla Reggia di Venaria) e la Fondazione BnlGruppo Bnp Paribas con 52.000 euro (destinati alla dotazione informatica). All’inaugurazione di lunedì 20 maggio sono intervenuti il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, il Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il Vicesindaco di Torino Tom Dealessandri, Roberto Bellato, Presidente della Fondazione “La Stampa-Specchio dei tempi”, Paolo Mazzotto Presidente Fondazione Bnl, Giuliana Gavioli (foto), responsabile di Confindustria Modena-sezione Biomedicale e Giorgio Siena, Dirigente scolastico Iis “G. Luosi”. Dopo l’inaugurazione e lo scoprimento di una targa dedicata alle vittime del terremoto, c’è stata una visita al polo scolastico e al laboratorio del biomedicale. che si sarebbero rivelati estremamente duraturi e proficui. Bruneel pensò di assumere una persona dedicandola esclusivamente alla cardiochirurgia, e mi chiamò in Belgio per assisterla nei suoi primi passi. Fu così che feci la conoscenza di Mr Van Valleghen. Il nostro primo combined tour fu una specie di catastrofe: lui risiedeva a Lovanio (una trentina di chilometri da Bruxelles) e lì mi aveva prenotato l’hotel. Mi raggiunse la mattina con una Volvo fiammante, con la quale percorremmo l’intera distanza fino alla capitale, senza che Van Vallaghen osasse mai ingranare una marcia più alta della terza. E guidare lo sfiniva veramente («Monsieur Goldonì, je sui crevee» era quello che andava ripetendo). Ahimè, arrivati a Bruxelles mi resi conto che lui non conosceva la città e tanto meno la collocazione degli ospedali dove Mr Bruneel ci aveva fissato gli appuntamenti. Ciò ci fece andare buca l’intera giornata, poiché eravamo sempre nel posto sbagliato all’ora sbagliata. Alla fine Van Valleghen, poveretto, mingherlino, sudato e sfinito si appoggiò contro la colonna di uno di questi megaospedali e mi disse che questo lavoro non era per lui : io lo rincuorai , facendogli notare che l’inizio era sempre duro, mentre mi chiedevo come mai avesse abbandonato il suo lavoro di abile cesellatore di coppe e medaglie. Riuscì a superare questa crisi e anni dopo lo ritrovai a capo della Dasco Hospal belga. In Italia Veronesi gestiva una rete di rappresentanti molto speciale, che fra l’altro vendeva entrambe le linee, il rene e la cardio, nelle regioni chiave per dimensione e organizzazione ospedaliera: in Piemonte aveva il Conte Ottini, un nobile spiantato, divertentissimo, che si era autodefinito “il principe del piscio” avendo a che fare con il rene e le sue caratteristiche specifiche. Nel Veneto operava, facendo affari d’oro, il vecchio collaboratore della farmacia che Veronesi possedeva e gestiva a Mirandola Amanzio “Donati”* (miracolosamente sfuggito durante la guerra ad entrambi i plotoni d’esecuzione, il partigiano e il repubblichino). Amanzio era stato anche collaboratore di mio padre, vendendo i prodotti della nostra pasticceria nelle varie osterie della valle, che teneva impilati in una serie di cassette fissate alla sua Vespa. Andai un paio di volte con lui in particolare alla cardiochirurgia di Padova, che era già un centro pilota del settore, e ciò che mi stupì era la conoscenza capillare della rete stradale veneta da parte del buon Amanzio: non ha mai fatto un chilometro di autostrada, alla quale preferiva itinerari alternativi “creativi” e a costo zero. Carlo Bellini, cugino di Gianni Bellini, ex mirandolese, ex libico (il padre era emigrato a Tripoli), ex milanese (reduce da una lunga gavetta come gestore di un cinematografo di Milano, e da una sfortunata impresa di fabbricazione di cuscini) navigava riccamente su tutta la Lombardia, dopo aver trasferito il suo nucleo familiare da Milano a Mirandola. Vanzini, altro mirandolese, aveva fatto partire con successo la dialisi nelle Puglie. Erano pagati profumatamente, 5% sul fatturato, senza problemi di recupero crediti e cose simili. Tutto ciò ha dell’inverosimile al giorno d’oggi. Nel lombardo –veneto in particolare essi erano la cerniera tra noi e i centri ospedalieri più prestigiosi. Per lungo tempo il centro dialisi di Verona, o quello milanese dell’ospedale San Carlo vennero utilizzati dal sottoscritto, come da tutta la nostra organizzazione, come centri pilota dove portare ospiti stranieri, arricchendo l’immagine nostra e di queste moderne strutture ospedaliere. Dalla Clinica Nefrologica dell’Ospedale San Carlo di Milano in particolare uscirono gli assistenti del Prof. D’Amico, il Dott. Orlandini e il Dott. Petrella, che tanto cammino avrebbero percorso con noi. Nella cardiochirurgia il Prof. Pellegrini al Niguarda di Milano ospitò schiere di cardiochirurghi stranieri che andavano lì ad affinare le loro conoscenze, anche con il nostro supporto economico (gli ungheresi Kroo e Bodor tra gli altri). Nel resto d’Italia Dasco contava invece su distributori locali. Giorgio Goldoni * Donati non era il vero cognome: “do’ natti”: significa due protuberanze sulla fronte... Il suo vero cognome è Malagoli. 28 · n. 10 - maggio 2013 sport Targhe dall'Associazione "Le mamme del giorno dopo" Un secolo di calcio a Mirandola Foto ricordo per le vecchie glorie della Mirandolese e la Nazionale Master Successo per la manifestazione di Comune e Rotary allo Stadio "Lolli" L'intervento del Presidente del Rotary Club di Mirandola Carlo Longhi Anna Cannavacciuolo dell'Associazione "Le Mamme del giorno dopo" con l'Assessore Enrico Dotti durante le premiazioni calcio 90 minuti per un sorriso “90 minuti per un sorriso”, questo il titolo dell'evento sportivo che si è tenuto il 25 aprile ed il cui ricavato è stato interamente devoluto all'Associazione “Una Scuola per Mirandola”. 700 euro, questa la somma raccolta in quell'occasione. La manifestazione è stata organizzata dal referente associativo Gennaro Imperatore, con la collaborazione di Stefano Dello Margio, titolare del negozio “Punto Luce”, sponsor dell'iniziativa. Preziosa anche la collaborazione dei redattori di “Voce Nuova Tv” Massimo Carnevali e Biagio Russo. Indossando le magliette dell'associazione, circa 60 atleti sono scesi sul campo di Gricignano di Aversa in provincia Una splendida giornata di sport e beneficenza per festeggiare il secolo di calcio a Mirandola, nell'ambito delle varie iniziative a un anno dal terremoto. Nel teatro di mille battaglie, lo stadio Libero Lolli, si e' svolto domenica 26 maggio un quadrangolare di prestigio che ha visto impegnate nella prima gara la squadra Vecchie Glorie Mirandolese contro la Nazionale Master Club Italia, mentre nel secondo match sono scese in campo le formazioni delle Vecchie Glorie Verona contro la Rappresentativa dello Stato del Vaticano. Tra i gialloblù locali da segnalare la presenza di autentiche bandiere come il capitano Ilario Righini, Marchetti, Muratori, Muracchini, Borghi, Sassi, Accardi, Setti, Battilani e Livio Luppi che poi e' sceso in campo pure con la maglia del Verona, essendo il grande ex di entrambe. Nella formazione della Nazionale Master, presenti i campioni del mondo Dossena e Barone, Agostini, Galia, Mussi, Luppi e tanti altri, allenati da Sergio Brighenti. Risultato scontato nel primo match dove gli azzurri si sono imposti per 6 a 0. La seconda gara, molto equilibrata è terminata con la vittoria dei gialloblù veronesi, dove erano schierati campioni del calibro di Fanna, Penzo, Sacchetti, Volpati e Nanni, nei confronti del Vaticano. La finale ha visto prevalere di misura il Club Italia per 1 a 0 con rete di Sergio Domini. Di fronte a una buona cornice di pubblico, presenti diversi personaggi del mondo calcistico tra i quali i dirigenti del Modena Antonio Caliendo e Roberto Casari e le autorità locali capitanate dal Sindaco Maino Benatti e dall'Assessore allo Sport Enrico Dotti. L'intera manifestazione è stata ripresa dalle telecamere di Sky Sport e seguita in diretta da Radio Pico. L'organizzazione è stata a cura del Comune di Mirandola, con la collaborazione del Rotary Club locale e di Alberto Bombarda per la parte sportiva, autore anche del libro sul centenario del calcio gialloblù. Le squadre sono state ospitate a pranzo a Villa Fondo Tagliata, dove si sono radunati anche tanti altri ex gialloblù del passato che non hanno preso parte alla partita e che si sono piacevolmente ritrovati dopo tanti anni. La mattinata ha visto lo svolgimento di un torneo di calcio giovanile intitolato all'associazione benefica “Le Mamme del Giorno dopo”, tra i Pulcini delle squadre giovanili locali di Folgore, Quarantolese e Sanmartinese, alle quali è stato devoluto il ricavato della giornata. mirandola Un camp estivo gratuito con l'Associazione Calciatori di Caserta. Tre le squadre che hanno preso parte all'evento: “Rappresentativa Ferrovieri”, “Amici di Frattamaggiore” ed “Amatori Gricignano”. La vittoria è andata agli “Amici di Frattamaggiore”. «Ed il supporto dal mondo del calcio non finirà qui» hanno detto i soci di “Una Scuola per Mirandola”. Ora il contatore dell'associazione registra oltre 135.000 euro. L'Associazione Italiana Calciatori, in collaborazione con il Comune di Mirandola, organizza un camp estivo, completamente gratuito, dal 15 al 19 luglio presso i campi di via Dorando Pietri. All'Associazione Genitori sono stati riservati 10 posti da coprire in base alla data di arrivo della domanda. Il modulo per la domanda deve essere scaricato direttamente dal sito dell'Aic (http://www.assocalciatori.it/), compilato e reinviato all'Aic scrivendo sulla domanda Associazione Genitori per le Scuole di Mirandola. n. 10 - maggio 2013 · 29 La società gialloblu sta vivendo un anno molto positivo sport Ghelfi al top in una Stadium da favola Il bomber mirandolese premiato dal "Carlino" per il record di 566 punti Ad un solo anno di distanza dal maggio orribile di terremoto e retrocessione, la Stadium Pallavolo Mirandola sta raccogliendo sul campo i frutti di tutti i sacrifici e gli sforzi profusi, anche solo per ricominciare. La squadra di B2, dopo aver chiuso la regular season al secondo posto, si sta giocando i play off per un posto nella categoria superiore. I ragazzi dell’Under 19 allenati da Diegoli, invece, hanno centrato con tre giornate di anticipo la promozione in serie D, dopo aver dominato la prima divisione provinciale, mentre l’Under 14 è arrivata a giocarsi la final four regionale al cospetto dei pari età del Volley Tricolore di Reggio Emilia, della Zinella Bologna e della Robur Ravenna, tutte storiche società che vantano anche scudetti e Coppe dei Campioni in bacheca. Bottino pieno pure per l’Under 13 che si è laureata campione provinciale al termine di un campionato appassionante. In mezzo a questi successi di squadra è però doveroso segnalare il primato individuale raggiunto da Francesco Ghelfi (foto) che si è piazzato al primo posto del Top Volley, il trofeo organizzato da ”Il Resto del Carlino” che premia il bomber modenese della stagione: il nostro concittadino ha infatti chiuso la stagione regolare segnando 566 punti, con una media impressionante di 21 punti a partita. Ghelfi ha chiuso in testa una stagione che lo aveva visto faticare un poco all’inizio, tanto da balzare in testa alla classifica generale solo a gennaio: da allora però, nessuna flessione, nonostante la concorrenza agguerrita degli avversari. Con un’arma così, in casa Stadium è lecito sognare. Paolo Neri Splendida affermazione degli azzurri nei campionati russi di apnea indoor, svoltisi a San Pietroburgo, il 20 e 21 aprile scorsi. Il team azzurro, composto dal direttore tecnico delle squadre nazionali di apnea indoor, il concordiese e docente del Liceo “Pico” Maurizio Bellodi, e dagli atleti Andrea Vitturini e Alessia Zecchini, si è presentato a questo appuntamento, cui era stato invitato a partecipare dalla Federazione Russa Attività Subacquee, con la voglia di ben figurare e così alla fine è stato, offrendo delle prestazioni, specie con Alessia Zecchini, che fanno davvero ben sperare in vista dei prossimi mondiali di apnea indoor, in programma a Kazan, dal 3 al 13 agosto. Per la Zecchini, quello di San Pietroburgo è stato un fine settimana veramente galvanizzante, chiusosi con tre vittorie in altrettante gare disputate. La prima gioia è arrivata nella dinamica con attrezzi, dove si è affermata con la misura di 200 m, la seconda nella statica, facendo fermare le lancette al tempo di 6’ e 14’’, valsole, tra l’altro, anche il nuovo record italiano della specialità, e la terza nella dinamica senza attrezzi, dove con 156,40 m, oltre ad aver fatto sua la gara, ha stabilito pure il nuovo record italiano. Molto bene anche l’altro atleta azzurro in gara, vale a dire Andrea Vitturini, contraddistintosi per un ottimo terzo posto nella dinamica con attrezzi, un eccellente primo posto nella statica, con il tempo di 7’ e 32’’, e un quarto posto tutt’altro che da snobbare nella dinamica senza attrezzi. Soddisfatto Maurizio Bellodi, per il quale questo appuntamento di San Pietroburgo, oltre che una preziosa occasione di confronto, ha rappresentato anche un validissimo test di verifica della tenuta fisica degli atleti italiani. Bergamini di San Felice sul Panaro. Nessun risultato, nessuna classifica, soltanto il piacere di giocare a calcio, arbitrati da quattro ragazzini poco più grandi (tre esordienti e un pulcino dello Junior Finale), e di concludere il pomeriggio con una sostanziosa merenda - a base di pane e Nutella - e premi uguali per tutti: una coppa identica per ogni società e gadget per i piccoli calciatori. «È stata una bella esperienza - dicono in coro gli organizzatori - e siamo pronti a ripeterla nella prossima stagione, sperando in condizioni climatiche migliori. Un grande ringraziamento va ai genitori che hanno consentito ai bambini di divertirsi anche sotto la pioggia, alla Figc, al Csi di Modena e al Comune di San Felice per il supporto organizzativo. Senza dimenticare l’importante contributo offerto da Nutella Ferrero, Pepsi Cola, Tutto per il calcio e volley Modena e Figurine Panini». nuoto Il Team Azzurro di apnea sorride anche in Russia calcio Grande festa e molta pioggia per il Torneo dell'Angelo È mancato soltanto il sole, domenica 21 aprile, all’appuntamento con la prima edizione del Torneo dell’Angelo, manifestazione calcistica non competitiva dedicata ai Piccoli Amici (nati negli anni 2005-06-07), organizzata da Asd Rivara in collaborazione con Junior Finale e Us San Felice. A parte i problemi meteorologici, è stato un pomeriggio di grande festa quello che ha visto un centinaio di piccoli calciatori di 10 società dell’area colpita dal terremoto di maggio - Casumaro, Cavezzo, Centese, Concordia, Folgore Mirandola, Junior Finale, Massese, Medolla, San Felice, Solierese inseguire un pallone sui quattro campi di gioco allestiti allo Stadio Comunale ISTITUTO "LUOSI" Il martedì e giovedì gli studenti si travestono da Robin Hood Ogni martedì e giovedì, subito dopo la fine delle lezioni e sino alle 15, una ventina di ragazzi e ragazze dell'Iis Luosi – Pico – Cattaneo si ritrovano al palazzetto dello sport di Mirandola per svolgere l'attività di tiro con l'arco, promossa dalla scuola nell’ambito dei progetti del Centro Sportivo Scolastico. Il tiro con l’arco è una disciplina olimpica e fa parte degli sport di precisione. Richiede concentrazione, ricerca di posture corrette e l’utilizzo di tecniche di rilassamento e di respirazione. Durante gli allenamenti si alternano quattro arcieri alla volta dalla linea di tiro, posta a 10 metri dai paglioni, per eseguire una volée costituita da 3 frecce. Attualmente i migliori punteggi dell'Istituto sono stati raggiunti, per i maschi, da William Bellini con 28 punti e per le femmine, da Chiara Marchetti con 27 punti. Il progetto è seguito dal professore Maurizio Bellodi, che si avvale della collaborazione della Asd Amici della Lizza di Mirandola, il cui referente è Vilmo Gavioli, che spesso affianca il docente dando consigli tecnici ai ragazzi. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere l’attività sportiva tra i giovani e di orientarli anche verso questa disciplina dell’associazionismo sportivo mirandolese. Chiara Marchetti 2° C Liceo G. Pico 30 · n. 10 - maggio 2013 calcio L'iniziativa si è conclusa allo Stadio Braglia di Modena Nei salvadanai euro e solidarietà I Comitati provinciali hanno adottato le squadre del "cratere" Dopo il terremoto erano scattati tanti progetti di solidarietà nella Bassa e a mobilitarsi era stato anche il mondo del calcio giovanile. Una di queste iniziative è stata promossa da Luca Cavazzuti, coordinatore federale per l’Emilia Romagna, che assieme al consiglio e ai delegati provinciali, hanno messo insieme una bella prova di solidarietà dal basso. Nei mesi scorsi sono stati infatti distribuiti 326 salvadanai a tutte le associazioni sportive della regione. Ogni comitato provinciale poi ha “adottato” una o più squadre. Ad esempio, il comitato di Rimini ha adottato due squadre, Junior Finale e Massese, o quello di Parma altre due, San Felice e Folgore Mirandola. Nel corso di questi mesi, poi, i bambini hanno spontaneamente fatto le loro donazioni, cercando di rimpinguare i contenuti dei salvadanai. Così, a stagione conclusa, dai comitati provinciali sono partite le delegazioni, con il loro carico di salvadanai, facendo tappa nei paesi, per tornei misti con le squadre dei paesi terremotati. L’iniziativa si è conclusa nel pomeriggio di domenica 19 maggio allo stadio Braglia di Modena, dove si è tenuta una splendida e commovente cerimonia di consegna. Il con- sigliere regionale della Figc Dorindo Sanguanini ha ringraziato tra gli altri il Modena calcio e il Comune per avere messo a disposizione lo stadio. Poi ha ringraziato i bambini e le società che hanno aderito, per un giorno di speranza dopo la tragedia che, come si ricorderà, ha privato di tante strutture, sponsorizzazioni e serenità i settori giovanili delle squadre della Bassa. n. 10 - maggio 2013 · L'aggancio fornito da Luciano Lugli dei cicloturisti mirandola Gli alpini di Pinerolo per la "Pico" La Polisportiva ha ricevuto una generosa donazione dal gruppo piemontese La Polisportiva Pico di Mirandola ha ricevuto nei giorni scorsi una donazione in denaro, generosamente raccolto dal Gruppo alpini di Cavour della sezione di Pinerolo (Torino) e messo a disposizione dell’associazione mirandolese come contributo per le necessità legate al post-terremoto. Una delegazione di alpini si è recata in giornata a Mirandola sabato 23 marzo per poter consegnare direttamente le offerte, provenienti in parte anche da una raccolta in memoria di un defunto. L’aggancio con la Pico è stato fornito da Luciano Lugli, del settore cicloturismo e dalla figlia Giorgia. Dopo un momento conviviale di scambio tra la delegazione di Pinerolo in visita e alcuni dirigenti e volontari della polisportiva presso IL 5 PER 1000 PER ATLANTIDE L’Associazione sportiva dilettantistica Atlantide onlus invita i lettori a sostenere l’attività agonistica donando il 5 per 1000 sul codice fiscale n. 03427260363. La 21° edizione del Raid ciclistico in tandem ha attraversato dal 25 al 31 maggio le zone dell’Emilia Romagna colpite dal sisma. In questo modo la manifestazione, a cui partecipano atleti diversamente abili, ha voluto dimostrare la propria solidarietà alle popolazioni terremotate. Anche i Gs Cicloamatori di Mirandola hanno partecipato all’iniziativa che ha toccato i Comuni della Bassa. Evaristo (Pippo) Bonfatti è stato infatti alla guida di un tandem assieme ad un atleta non vedente. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Umanitaria “Giuseppe Tacconi” Onlus, dall’Unione Italiana Ciechi e dal Comitato Italiano Paralimpico. Ridurre i consumi si può Tutti in bici per l'ambiente anni patrocinano una Pedalata Ecologica primaverile intorno a Mirandola, cioè una passeggiata ciclistica aperta a tutti coloro che intendono trascorrere un piacevole pomeriggio in sella alla bicicletta, sperando che questa diventi per loro un mezzo di locomozione consueto e sempre più alternativo all’auto. Grazie ad un pomeriggio di 25 aprile con sole e temperatura mite (piuttosto rari in questa primavera anomala), ciclisti di tutte le età sono accorsi pieni di entusiasmo al luogo del raduno posto in piazza Costituente. In sella a biciclette di vario brevi RAID IN TANDEM SU DUE RUOTE il palazzetto dello sport, gli alpini hanno voluto visitare il centro storico di Mirandola per rendersi conto direttamente dei gravissimi danni causati dal terremoto di maggio 2012. «Un grazie sentito - commenta il presidente della Polisportiva Stefano Baraldi - per la disponibilità che questi nuovi amici di Pinerolo hanno dimostrato nei nostri confronti, anche venendoci a trovare a Mirandola. Gli alpini costituiscono un esempio di quella parte positiva e generosa della nostra società, che agisce senza secondi fini e per puro spirito di solidarietà. Le offerte ricevute saranno utilizzate dalla Pico nella consueta ottica di promozione dello sport di base, rivolta a tutte le fasce giovanili della popolazione, senza distinzione di alcun tipo». ciclismo In un’epoca come l’attuale in cui si parla tanto di ridurre i consumi energetici, quale provvedimento può essere più appropriato del rispolverare la bicicletta e dell’impiegarla in tanti spostamenti quotidiani, per i quali l’automobile risulai solo d’impiccio? La bicicletta fa bene alla salute (perché tiene in movimento), alle nostre disastrate finanze (perché fa risparmiare i costi dei carburanti) e all’ambiente (inquinamento zero). Insomma, il futuro è delle due ruote. Questa è l’idea di base degli organizzatori (Gs Cicloamatori) che da 31 tipo e con le più disparate tenute, prevalentemente estive, una piccola folla di ciclisti si è andata ingrossando sotto gli occhi soddisfatti degli organizzatori, tra i quali i dirigenti dei Cicloamatori Eugenio Vincenzi ed Evaristo (Pippo) Bonfatti. All’orario previsto, la lunga carovana si è mossa allegramente, dirigendosi verso le strade ad ovest della città, dove si è inoltrata fra splendide distese di campi fioriti di giallo, in un intimo abbraccio con la natura, mentre un festoso vociare, unito al frusciare delle ruote, si alzava nell’aria a rompere la quiete della campagna. Nonostante i chilometri, nessuno dava segni di stanchezza, forse perché già pregustava ciò che sarebbe avvenuto all’arrivo, situato come d’obbligo presso Villa Fondo Tagliata, con lo splendido ristoro sponsorizzato dal gestore Rino Franciosi, a base di risotto, seguito da porchetta, preparata dagli specialisti Antichiano Borellini ed Elvino Castellazzi, e completato da fette di ciambella da inzuppare nel vino. Come sempre, il numero dei partecipanti allo spuntino (circa 250) è stato ben superiore al numero dei ciclisti (170 circa), ma tutti i presenti sono stati rifocillati “ad abundantiam”, senza fare differenze. Il successo della manifestazione è stato infine suggellato dall’estrazione della grande lotteria che ha premiato un buon numero di partecipanti (fortunati). Ivo Panzani