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Aprono piscina e Chupito per un`estate di svago in città

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Aprono piscina e Chupito per un`estate di svago in città
Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Anno 18
Numero 10
Maggio 2013
MIRANDOLESE
speciale
Il terremoto
un anno dopo
Donato da Specchio dei Tempi-La Stampa, Comune di Torino e Fondazione Bnl
Il Campus biomedicale è realtà
Inaugurato il laboratorio che forma i futuri addetti del distretto mirandolese
mirandola
Un doppio speciale per raccontare
Mirandola, un anno dopo il terremoto.
In questo numero presentiamo tutti i
dati della ricostruzione e un resoconto
delle iniziative realizzate dal Comune
ad un anno dal sisma (alle pagg. 15-17).
Nel prossimo numero, le testimonianze
inviate da tanti nostri lettori.
Aprono piscina e Chupito
per un'estate di svago in città
Il taglio del nastro del nuovo
Campus, in via
29 Maggio
nuova palestra
Beppe Grillo
aiuta Quarantoli
Beppe Grillo
a Mirandola ha
annunciato l'arrivo di una maxi
donazione per la
palestra di Quarantoli,
A pag. 9
tavola rotonda
Le nuove frontiere
del biomedicale
Venerdì 7 giugno alle ore 19 al
Teatro 29 tavola rotonda su "Le nuove
frontiere del biomedicale".
A pag. 10
Un anno dopo il sisma che ha devastato Mirandola si concretizza una
grande opportunità per il distretto, nata
dalla solidarietà e dagli ottimi rapporti
instaurati con la comunità torinese. Lo
scorso 20 maggio è stato inaugurato in
via 29 Maggio il nuovo Campus del
biomedicale, un laboratorio scientifico
che servirà a formare i futuri addetti del
distretto. Il Campus è realizzato dalla
grande sensibilità dimostrata dalla
Fondazione “La Stampa-Specchio
dei tempi” di Torino, dal Comune di
Torino e dalla Fondazione Bnl-Gruppo
Bnp Paribas. Il laboratorio (che è dedicato alle vittime del sisma) è pronto
a partire. Realizzato accanto alla sede
temporanea dell’Istituto scolastico
“G. Luosi”, funzionerà per entrambe
le scuole superiori (“G. Luosi” e Iss
“G. Galilei”), andandone ad arricchire l’offerta didattica e formativa. Gli
oltre 2.000 studenti delle due scuole
superiori mirandolesi, le cui sedi sono
state gravemente danneggiate dai terremoti, hanno così a disposizione un
nuovo laboratorio all’avanguardia, in
tecnologia Casa Clima. L’utilizzo del
Campus verrà inoltre esteso a tutte le
scuole del territorio e ad altre scuole
eventualmente interessate.
continua a pag. 27
L’appuntamento al Chupito Cafè
in piscina a Mirandola è fissato per
venerdì 31 maggio con l’inaugurazione della serata disco e sabato 1
giugno con la noche latina. Sempre
sabato 1 giugno dalle ore 9, nel parco
esterno della piscina comunale, è
prevista l’apertura della balneazione
in vasca scoperta. «L’intenzione
per la prossima stagione estiva – ci
racconta Enrico Bombarda titolare
del Chupito – è quella di valorizzare
ancor di più la piscina di Mirandola
proponendo iniziative sia per le attività diurne che per quelle serali. Per
la stagione estiva
2013 prevediamo
la pianificazione
delle seguenti tipologie di eventi:
apertura nelle serate di venerdì disco;
apertura nelle serate di sabato noche
latina; pool party la
domenica. Tante le
novità in programma per il mese di
giugno. Domenica
2 giugno, in collaborazione con Kubick Staff, dalle
ore 17 Pool Party
con Giusy Consoli
in consolle. Sarà
la nuova formula delle domeniche
mirandolesi con bagno in piscina
+ disco + drink. Sabato 8 giugno
ritorna lo Student Party al Chupito in
collaborazione con lo staff Priscilla.
Domenica 16 giugno spazio ai più
giovani (dai 13 ai 16 anni) con Djs
The Shocks dalle 17 domenica no
alcool. Quello che ci auguriamo –
conclude Enrico – è di riuscire a
regalare momenti di svago a tutta la
città, dai più piccoli ai più grandi,
perché siamo convinti che divertirsi
aiuta a vivere meglio. Vi aspettiamo
per una grande estate insieme!».
2 · n. 10 - maggio 2013
Tribuna
I lavori del Consiglio
comunale di Mirandola
nell’opinione
dei Capigruppo
lutto
Neri, una vita
di impegno
Ha suscitato
grande cordoglio a
Mirandola la scomparsa di Francesco
Neri (foto), 83 anni,
che si è spento lo
scorso 19 maggio.
Francesco era stato
Consigliere comunale di Mirandola nelle legislature
del 1960, 1964 e 1970, e Assessore
nel 1964, 1970 fino al 1977. Come
Assessore si è occupato in particolare
di Pubblica Istruzione e di Programmazione. Gli anni da amministratore
hanno coinciso con grandi cambiamenti
nel mondo della scuola italiana, verso
un’istruzione più democratica e partecipata. Basti pensare all’introduzione
dei Decreti delegati, primo tentativo di
dare una effettiva, ordinata e coerente
attuazione ai principi della nostra Costituzione in tema di scuola e al dibattito
sul tempo pieno. A Mirandola gli anni
di Neri sono quelli della nuova scuola
materna di via Toti, del nido a gestione
comunale, della nuova sede dell’Istituto
Tecnico, degli investimenti sui trasporti
scolastici, dell’esperienze delle colonie
estive, intese come importante elemento
di educazione personale e collettiva.
Gli anni di Neri sono anche quelli del
decollo del Comprensorio, antenato
dell’Unione dei Comuni. Neri era molto
noto anche per aver ricoperto la carica di
Presidente dell’ospedale di Mirandola
per nove anni, dal 1968 al 1977. Storico
dirigente del Pci, era stato chiamato
a Roma a guidare le feste nazionali
dell’Unità, un importante incarico
che aveva svolto per 18 anni dal 1978
al 1996. Per molti anni è stato anche
direttore dell’Indicatore Mirandolese,
che aveva contribuito a far rinascere
come organo del Comune di Mirandola.
Nel corso degli anni aveva coltivato
una grande passione per gli oggetti
della civiltà contadina. In anni recenti
aveva donato la sua collezione (sopra,
un pezzo di un calessino) al Comune
di Mirandola, che prima del terremoto
aveva avviato un progetto di valorizzazione degli oggetti e di allestimento
di una mostra. Si tratta di un materiale
di grande valore storico documentale,
che in piccola parte era stato esposto
in occasione della Fiera di luglio 2011,
suscitando grande interesse. Francesco
Neri lascia la moglie Silvana, i figli
Elmer e Guido e la sorella Cesira.
Alla famiglia vanno le condoglianze
dell’Amministrazione comunale e della
redazione dell’Indicatore.
degiuli-spm
ceretti-pd
«La tromba d'aria
a San Martino Spino»
«L'abbraccio della comunità
ai famigliari delle vittime»
A quasi un anno dal
sisma del maggio scorso che colpì duramente
la Bassa modenese e
non solo, nella serata
di venerdì 3 maggio
2013, la frazione di
San Martino Spino è
stata raggiunta da un
violento e distruttivo
uragano, il quale pur
non arrecando danni
fisici a persone, se non
in maniera lieve, ha
comunque provocato
rilevanti danneggiamenti alle cose nonché
alle abitazioni.
Fin da subito Protezione civile e
Vigili del Fuoco, presenti in loco o
comunque in prossimità della zona,
sono intervenuti prontamente al fine di
verificare la situazione ma soprattutto
per prestare soccorso alle persone
residenti nella frazione.
Congiuntamente si è attivata in
maniera solerte e celere l’Amministrazione comunale di Mirandola
nonché i relativi dipendenti comunali
che, facendo tesoro dell’esperienza
acquisita durante il sisma dell’anno
passato, hanno provveduto ad organizzare e gestire i lavori per lenire i
disagi delle persone che si trovavano
con le abitazioni inagibili e reperendo,
sin dalla sera del venerdì, imprese che
potessero iniziare i lavori di sgombro
dai detriti presenti ovunque e valutare i lavori che si sarebbero dovuti
svolgere per ripristinare, anche se
Condivido con chi ha detto «Ciascuno ricordi dentro di sé: dopo un
anno, abbiamo bisogno anche di un
po' di silenzio». Non è un pensiero
di pessimismo, né di remissione. È la
consapevolezza che di fronte all’indicibile a volte anche la parola è costretta
a fermarsi. In questa frase ritrovo il
senso dell’incapacità di scrivere, in un
anniversario in cui le cose da chiedere
sono ancora tante, nonostante il grande
sforzo della comunità e dell’Amministrazione comunale. Credo sia giusto
ora raccogliersi intorno alle famiglie
e ai cari delle nostre vittime cittadine:
Gianni Bignardi, Iva Contini, Enea
Grilli, Zhou Hong Lee, Vincenzo
platis-pdl
«Tre questioni
sul tappeto»
Nomadi
Il 21 maggio sono stati stanziati
nuovi fondi per sistemare l'area nomadi di Santa Giustina, ben 35.000 euro
che si vanno ad aggiungere ai 50.000
euro di ottobre. A votare a favore della
variazione di bilancio che prevedeva
fra l'altro questo ennesimo “investimento” sono stati il Pd, l'Idv e Sinistra
per Mirandola, mentre la Lista Civica
i Mirandolesi si è astenuta. La gente
non riceve i Cas, impazzisce per fare
le domande dei contributi e paga tasse
e balzelli, ma per i nomadi il percorso
pare diverso.
San Martino Spino
Dopo la terribile tromba d'aria che
ha colpito la frazione e visti i tempi
biblici per i rimborsi dei danni del
terremoto abbiamo chiesto di fare un
fronte comune con tutte le forze politiche per far ripartire velocemente San
Martino Spino. Le nostre richieste in
Consiglio comunale sono state chiare
e semplici: richiedere con forza un
veloce ed integrale riconoscimento
dei danni con relativo stanziamento;
attivarsi, anche con il supporto di
altri enti, affinché venga siglato un
accordo con le banche per prestare il
denaro necessario all'avvio dei lavori,
introducendo un meccanismo tale per
cui il debito contratto dal privato risulti
coperto direttamente dal risarcimento
statale; sollecitare Arpa ed Ausl ad un
attento monitoraggio dell'aria e del
suolo con report frequenti ed accurati
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247
del 30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
Dir. responsabile: Fabio Montella. Capo redattore: Luca Marchesi
Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola
Fotografie: Archivio Indicatore, Antonio Buoli, Oden Fontana, Foto Attualità Marchi, Segretaria
di Redazione: Raffaella Girotti
Hanno collaborato: Giulia Bellodi, Marcella Bertolini, Patrizia Calzolari, Paola Campagnoli,
Antonio Castellana, Cristina Ceretti, Fabio Degiuli, Gianluca Dotti, Andrea Ferramola, Giorgio
Goldoni, Guglielmo Golinelli, Roberta Guerzoni, Alessandra Mantovani, Quirino Mantovani,
Chiara Marchetti, Giovanni Moi, Paolo Neri, Ivo Panzani, Sergio Piccinini, Antonio Platis, Greta
Sala, Giampaolo Ziroldi.
Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606
Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo)
pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected]
Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a
L’Indicatore Mirandolese, via Dorando Pietri, 2 Mirandola 41037 tel. 0535/29519,
fax 0535/29541 e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione il 24 maggio 2013. Prossimo numero il 13 giugno 2013
in via provvisoria, le
abitazioni.
Il tempo a disposizione, dopo una sommaria valutazione dei
danni, che avevano interessato anche la scuola della frazione, non
risultava essere molto,
perché erano previste
abbondanti piogge a
partire dalla domenica, che avrebbero aggravato ulteriormente le abitazioni prive
di copertura. In poco
meno di 48 ore, dopo
un importante lavoro di
privati cittadini, imprese e dipendenti
dell’Amministrazione tutte le case
erano messe in provvisoria sicurezza
e con appositi teloni volti a sostituire
le tegole ed evitare le infiltrazioni di
acqua piovana
Riteniamo che l’intervento da parte di tutti, privati, imprese e pubblico
sia stato eccellente e che nuovamente
il territorio della Bassa modenese
abbaia dato prova delle sue capacita
nonché della sua determinazione nei
momenti più difficili.
Auspichiamo fortemente che anche per questa catastrofe siano attivati
i giusti canali istituzionali affinché
siano messe a disposizione tutte le
risorse economiche necessarie volte
a permettere la ricostruzione ed il
ripristino in tempi celeri.
Fabio Degiuli , Capogruppo
Sinistra per Mirandola
da pubblicare periodicamente sul sito
web del Comune; utilizzare la tensostruttura donata dal Comune di Cortina
d'Ampezzo, oggi accatastata nel deposito della Protezione civile a Marzaglia,
per permettere lo svolgimento della
sagra locale e per realizzare un centro civico “estivo” a disposizione dei
sammarinesi.
F.lli Baraldi
500 capifamiglia rischiano di
perdere il posto di lavoro alla storica azienda di Staggia. Siamo stati i
primi a schierarci con l'azienda e le
maestranze ed abbiamo accolto con
favore la convergenza di tutte le altre
forze politiche (ad esclusione dell'Italia
dei Valori che si è astenuta) verso un
nostro documento in cui si chiede al
Prefetto quali altri atti deve compiere la
società per poter rientrare nella WhiteList e riprendere l'attività lavorativa.
L'azienda ha dimostrato una grande
attenzione alle direttive prefettizie,
accogliendo tutti, proprio tutti, i suggerimenti, ed adeguandosi. Se la F.lli
Baraldi deve compiere ulteriori passi,
ciò deve essere detto con chiarezza
ed in tempi ristretti. Le ricadute occupazionali che potrebbero esserci sono
inimmaginabili.
Antonio Platis, Capogruppo PDL
Iacono, Mauro Mantovani, Biagio Santucci, Matteo Serra
e Giordano Visconti.
Senza dimenticare
quelle persone che si
sono lasciate morire
e si sono tolte la vita
nei mesi successivi
al sisma. Il 4 giugno è proclamato il
lutto nazionale in loro ricordo. Gli
anniversari rischiano di portarsi dietro
un’inevitabile retorica, a cui cerchiamo
di sottrarci, senza dimenticarci di chi
porta oggi con sé il dolore più grande.
Cristina Ceretti
Capogruppo PD
bellodi-fd'i
«Kyenge, il Ministro
che non vuole integrarsi»
Nell’ultimo Consiglio comunale
(lo scorso 21 maggio) il Pd supportato
da tutta la maggioranza oltre che dalla
Lista Civica i Mirandolesi presenta
un ordine del giorno in solidarietà al
Ministro Cecile Kyenge condannando
gli attacchi razzisti e misogini di cui è
stata oggetto. Si richiamano siti di destra, si parla di politica addirittura neofascista e si parla di discriminazione.
E vi dirò di più lo stesso documento
è stato approvato anche in Comune a
Modena ed in Provincia anche dal Pdl.
E allora Giulia cosa stai dicendo? Che
sei razzista? Che condividi ciò che la
signora Ministro, donna, di colore ed
oltretutto modenese ha subito?
No. Ed ancora poi no. Non condivido la violenza, anche verbale.
Gli attacchi fisici alle sedi del Pd e
gli insulti al Ministro, così come le
violenze contro i sostenitori del Pdl
a Brescia e gli atti dei centri sociali
contro i lavoratori della Tav, sono due
facce della stessa medaglia.
Una medaglia che disonora un
Paese perché le idee, anche quelle
più diverse dalle nostre e quelle che
vogliamo contrastare in ogni modo, si
rispettano. Ma però non può esserci
una sola corsia di comunicazione…
La signora diventata Ministro in pochi
mesi si è spesa per:
• 16 febbraio 2013 (campagna
elettorale): garanzia di accesso per
i migranti ai posti nella pubblica
amministrazione su esempio di ciò
che furono le americane affermative
action. Ricordiamo che per l’articolo
3 della Costituzione italiana “tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione…etc”. Condanno
quindi ogni discriminazione anche
nei confronti degli italiani e dei mirandolesi;
• Ius soli: la nascita in Italia non
può considerarsi un
requisito per ottenerla, visto che un bambino figlio di genitori
stranieri non è detto
che, da adulto, tenga maggiormente
alla cittadinanza italiana rispetto a
quella del Paese di cui è originaria
la sua famiglia. Sarebbe un’imposizione odiosa, un atto di razzismo al
contrario, laddove uno Stato elargisse
il “privilegio” di diventare cittadino
ritenendosi superiore allo Stato da cui
proviene la famiglia del richiedente.
La cittadinanza per noi è un atto
d’amore, la condivisione di lingua,
tradizioni, cultura, Costituzione,
leggi. Mi confermo quindi sconcertata dalle affermazioni del Ministro
Kyenge, completamente estranee alle
sue competenze (la materia infatti è
nelle deleghe degli Interni) e fuori
dalla legislazione della stragrande
maggioranza dei Paesi europei. Comunque necessità impellente?
• Perché non ha ritenuto partecipare ai funerali dei tre uomini barbaramente uccisi dalla follia di Kabobo?
Follia che non ha colori di pelle, né
dipende dal diritto di cittadinanza.
Sarebbe stato un simbolo che avrebbero riportato le discussioni coi piedi
per terra. Essere là avrebbe tradotto
in un fatto le parole integrazione e
discriminazione.
Chi usa violenza, anche verbale,
deve trovare compatte tutte le persone
che amano il proprio Paese. Ma ogni
giorno non a giorni alterni, per cui
se oggi la violenza è di destra viene
condannata solo dalla sinistra e se
domani è di sinistra solo dalla destra.
Giulia Bellodi
Capogruppo Fratelli d’Italia
Centrodestra Nazionale
golinelli-lega nord
«Ricostruzione, bilancio pietoso
a un anno dal sisma»
E’ passato un anno dalle scosse del
20 e 29 maggio 2012. Ahimè il bilancio
di quanto fatto fin'ora è pietoso e l’1%
di contributi erogati per la ricostruzione
ne sono la dimostrazione; nonostante
gli immobili inagibili, alle famiglie e
alle imprese è stato chiesto di pagare le
tasse, la Bonifica di Burana ecc. anche
tramite Equitalia; chi ha ristrutturato
e/o ricostruito, magari per rientrare in
casa o riprendere la produzione tempestivamente, rischia di non vedere 1
euro di contributo; la Regione con 150
ordinanze, in alcuni casi correttive o
esplicative delle precedenti si è addentrata in un terreno nuovo e ha mandato
nel caos Sindaci, uffici comunali e
ingegneri ecc.
Del versante pubblico non si può
dire altrettanto: se si possono ritenere
prioritarie la costruzione di nuove
scuole più o meno temporanee e la sistemazione degli uffici comunali, per tanti
altri edifici non è così. Basti pensare
alle forze dell’ordine (Polizia, Polizia
Stradale e Guardia di Finanza) che
rientreranno nei loro edifici storici, per
poi (forse) spostarsi tra 3- 4 anni all’Ex
Gil, o alla Biblioteca e ad altri edifici
pubblici che verranno finanziati dalla
Regione (intanto i soldi sono sempre i
nostri) e con delle donazioni, senza sapere però dove e quando si trasferiranno
e quale sarà la destinazione d’uso degli
edifici costruiti in questo ultimo anno.
L’emblema di questa differenza tra lo
“Stato” e i cittadini è che il primo non
ha nemmeno una quantificazione del
danno (Schede AeDES), perché i soldi
ci saranno a prescindere, mentre per i
secondi sono state stanziate cifre al mq,
che spesso sono lontane dalla realtà.
In un territorio come il nostro che
ha sempre prodotto e pagato le tasse, sarebbe stato bello vedere sulle ordinanze
le parole autocertificazione, controlli
post-ricostruzione, magari per chi si è
sempre dimostrato onesto nei confronti
del fisco e non ha mai avuto problemi
con la giustizia e invece a tutti è stata
riservata la diffidenza che spetta ai
disonesti e ai furbetti. La cosa più fastidiosa però è stata l’autocelebrazione dei
risultati ottenuti (quali?), e che ahimè,
l’opinione pubblica ha interpretato nel
“in Emilia va tutto bene”, tant’è che due
cime come la Boldrini e la Camusso
hanno dichiarato: «Questo è un bellissimo esempio di ricostruzione» la prima
e «La ricostruzione post-terremoto è un
modello da seguire» la seconda.
Guglielmo Golinelli
Capogruppo Lega Nord
n. 10 - maggio 2013 ·
mirandola
In soli due mesi affittato il 90% degli alloggi disponibili
Luci e ombre nel mercato della casa
Per i titolari delle agenzie immobiliari cittadine pesa l'incognita della ricostruzione
san felice
I carabinieri denunciano
"truffatore dello specchietto"
Sopra, da sinistra, Valentina Poretti e Brunella Alvino (Muri Maestri), Matteo Ferrari (Agenzia Ferrari) e Alice Vincenzi con Alberto Bombarda (Solo Affitti). Sotto,
le sedi di Abyta Immobiliare (a sinistra) e Blu Casa (a destra)
Il mercato immobiliare a un anno
dal terremoto che ha colpito la Bassa.
Valutazioni e prospettive di un settore
che ha vissuto in prima persona lo
sconvolgimento che ha segnato per
sempre il tessuto economico e sociale
dei Comuni del cratere. Ora che la
fase più delicata dell’emergenza può
dirsi conclusa, è tempo di tracciare i
primi bilanci. Dalle analisi degli addetti ai lavori emerge un quadro a luci
e ombre, in cui la tempistica della “ricostruzione” rappresenta ancora oggi
un dato difficilmente quantificabile.
Affitti
Se la maggiore abilità di un agente
immobiliare sta nel saper valutare le
tendenze che prevarranno sul mercato, non serviva un gran intuito per
capire che, dopo le scosse del 20 e 29
maggio, ci sarebbe stata una corsa a
procurarsi un locale in affitto. «Fino
all’ottobre 2012 c’è stata un’offerta
giornaliera di alloggi in affitto, sia
abitativi che commerciali, che andava dai 180 ai 200» informa Alberto
Bombarda, titolare dell’agenzia “La
locazione Solo Affitti”, con sede in
viale Gramsci dopo che l’ ufficio in
via Roma è diventato inutilizzabile.
Matteo Ferrari che lavora con il
padre Massimo nei due uffici nel
centro “Al Borgo” e in via Pico, calcola che, nel giro di 2 mesi, sia stato
affittato il «90% del disponibile».
Il risultato è stato che, il mercato si
è saturato e oggi l’offerta non è in
grado di soddisfare la domanda, cioè
ci sono molte più richieste rispetto
a quello che “la piazza” può offrire.
Qualcuno ha pensato bene anche
di approfittare della situazione, aumentando l’ammontare dell’affitto
sapendo che c’era molta gente che
cercava un tetto sotto cui dormire.
«Alcuni contratti di locazione sono
lievitati dal 20 al 25% in più dopo
il 29 maggio» sostiene Alessandro
Pagano di “Muri Maestri” che opera
in un prefabbricato di legno lungo
viale Gramsci assieme alle colleghe
Valentina Poretti e Brunella Alvino. Anche se è lui stesso a ricordare
che altri proprietari «si sono messi
la mano sul cuore» e hanno abbassato le richieste. Che cosa succede
quando un agente immobiliare non
dispone di un locale da affittare sulla
base delle esigenze del cliente? Si
può ricorrere al cosiddetto “affitto di
riscatto” o “acquisto in differita” , risponde Alberto Bombarda. Facciamo
un esempio: su un appartamento del
valore di 100 mila euro, chi compra
versa una caparra che può andare dal
10 al 20%, poi va ad abitare nello
stabile pagando un acconto mensile
per due anni. Al termine del biennio
il residente ne diventa proprietario
versando il prezzo pattuito, a cui
è stato sottratto l’ammontare della
caparra e della somma degli acconti,
oppure accedendo a un mutuo. Resta
da aggiungere che, dal mercato degli
affitti, sono praticamente scomparsi
gli extracomunitari che pure, prima
del terremoto, rappresentavano per le
agenzie immobiliari un interlocutore
assiduo e costante.
Compravendita
Emanuele Cigolotti di Abyta
Immobiliare la scommessa del dopo
sisma se l’è voluta giocare fino in
fondo. Ed è per questo che ha scelto di
ripartire quanto prima con un ufficio
in pieno centro storico al numero 7
di via Pico. «Nei primi mesi della
seconda parte del 2012 lavoravamo
I carabinieri
della stazione di
San Felice hanno
deferito in stato
di libertà, a conclusione di attività investigative, un siciliano
per truffa dello
specchietto. L’episodio è accaduto
a San Felice il 5 maggio allorquando
un uomo alla guida del suo furgone
ha sorpassato una Lancia Y ferma
sul ciglio della strada, sentendo un
rumore simile a quello provocato
da un impatto tra le carrozzerie.
Immediatamente il proprietario della Lancia Y ha attirato l’attenzione
dell’autista del furgone facendolo
fermare.
Subito gli ha mostrato lo specchietto del lato autista rotto asserendo che il danno era stato provocato
dall’incauta manovra di sorpasso.
Allo scopo di far evitare al sanfeliciano rincari della polizza auto lo ha
convinto a versargli una somma sufficiente a risarcirlo del danno, 100
euro. Dopo avergli consegnato la
somma di denaro, la vittima ha controllato il proprio veicolo notando
che non aveva subito nessun danno
e in via precauzionale era riuscito a
prendere il numero di targa dell’auto
danneggiata, recandosi poi, dubbioso, presso la stazione carabinieri
di San Felice.
Dagli accertamenti condotti
è emerso che
l’uomo era stato vittima di un
raggiro, la cosiddetta truffa
dello specchietto, peraltro da uno specialista, dato
che il malfattore è emerso avere
diversi precedenti per questo reato
specifico. L’autista della Lancia Y si
era fermato sul ciglio della strada ad
aspettare che qualcuno transitasse e
lo sorpassasse. Con rapidità di riflessi
aveva lanciato un oggetto, una pietra
o un bastone di legno contro la carrozzeria del veicolo.
Questo tipo di truffa è piuttosto
diffusa: già a Maranello, il 30 marzo
scorso un uomo e una donna anche
loro di origine siciliana, simularono
una situazione simile a bordo una
Fiato Punto, non riuscita perché la
vittima designata aveva chiesto con
insistenza l’intervento dei vigili
urbani spingendo i malfattori a desistere dall’intento ed allontanarsi.
Nei confronti di tali truffe è possibile
difendersi proponendo sempre la
compilazione del modulo per la “constatazione amichevole” o chiedendo
l’intervento delle forze dell’ordine.
solo sulla domanda di locazioni che si
è di fatto decuplicata» commenta. Poi,
chi aveva buone possibilità economiche, ha cominciato a riorientarsi verso
l’acquisto. Gli chiedo se l’andamento
dei prezzi ne ha risentito: «Direi di no,
ma è aumentata la forbice tra chi può
spendere e chi no» risponde. Dello
stesso avviso Luca Artioli, titolare di
“Blu Casa” un’agenzia che opera in
via Circonvallazione: «Il valore degli
immobili non ha subito fluttuazioni
al ribasso ma si sono dilatati i tempi
per la contrattazione». In pratica,
se prima bastavano 2 o 3 mesi per
vendere una casa, oggi ne occorrono
almeno il doppio perché i clienti
hanno sempre l’aspettativa di trovare
il locale migliore al prezzo migliore.
E oltre al costo incidono anche altri
fattori, indotti da quella che potremo
chiamare “sindrome da terremoto”.
Pochi ad esempio scelgono di abitare
dal terzo piano in su e, ancora meno,
sono quelli che intendono risiedere
in edifici che abbiano più di 15 anni
di età e quindi poco sicuri dal punto
di vista della sicurezza antisismica.
Sulle problematiche legate al post
terremoto, si innestano poi i temi della
crisi economica che era preesistente
al maggio 2012. Il sistema bancario
ad esempio è sempre più restio a concedere mutui per acquistare un’abitazione. I più penalizzati sono i giovani
che intendono mettere su famiglia
e si arrabattano fra lavori precari e
contratti a tempo determinato. Molto
spesso devono intervenire i genitori
per assicurare quelle garanzie che
i figli non sono in grado di fornire.
Ecco perché i titolari delle agenzie
immobiliari svolgono sempre di più
la funzione di “consulenti finanziari”
a beneficio dei loro clienti.
Giovanni Moi
3
brevi
FURTO, ARRESTATI
DUE CONIUGI
Nella tarda mattina del 22 aprile, i
carabinieri di Medolla hanno arrestato
per tentato furto aggravato due coniugi,
entrambi pregiudicati per vari reati
contro il patrimonio, di cittadinanza
bosniaca.
I militari della locale stazione,
durante un servizio di perlustrazione,
avevano notato, nelle vicinanze di un
campo coltivato posto a ridosso della
ditta Haemotronic, lungo la via Statale 12, un furgone bianco munito di
ragno meccanico. Insospettiti, hanno
deciso di avvicinarsi e controllarlo.
Alla vista del veicolo dei militari, il
conducente cercava di dileguarsi ma
veniva raggiunto e bloccato. Nel corso
del controllo il mezzo risultava carico
di materiale ferroso, in prevalenza
supporti per cartongesso, oltre ad alcuni
quadri elettrici dei quali gli stessi non
sapevano giustificare la provenienza.
Il successivo controllo all’interno della
ditta, ancora sottoposta a sequestro per
via dei crolli determinati dal terremoto del maggio scorso, consentiva di
accertare la manomissione dei sigilli,
peraltro recentemente riposizionati, a
seguito di analogo fatto verificatosi lo
scorso 4 aprile.
Il materiale asportato, per un valore
di circa 500 euro, era stato prelevato
dall’interno della Haemotronic, dove
si trovava ancora accatastato per consentire ai periti di essere analizzato. I
due fermati, marito e moglie di etnia
nomade, provenienti da Bologna, con
precedenti specifici, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del
comando compagnia di Carpi in attesa
del rito direttissimo.
TOSAERBA RUBATO
riTORNA A CASA
Nei giorni scorsi, a Modena, i
carabinieri della locale compagnia,
nell’ambito dei servizi di controllo
del territorio cittadino finalizzati
alla prevenzione e repressione dei
fenomeni di illegalità diffusa hanno
denunciato quattro persone, distintamente responsabili dei reati di ricettazione e guida in stato di ebrezza.
I denunciati per ricettazione sono
B.F. e D.P., 35 e 28 anni, entrambi
nullafacenti pregiudicati di etnia rom
residenti a Carpi, che sono stati bloccati e controllati mentre viaggiavano
a bordo di un furgone in via Europa.
Durante la perquisizione del mezzo i
carabinieri hanno rinvenuto un tosa
erba automatico nuovo del valore
commerciale di 3.500 euro, sulla cui
provenienza i due uomini non hanno
saputo fornire plausibili spiegazioni.
Avviati pertanto gli accertamenti del
caso, i militari hanno scoperto che
l’attrezzo era provento di un furto
commesso presso una villetta di San
Possidonio, al cui proprietario è stato
restituito.
n. 10 - maggio 2013 ·
aziende/54
Grazie al lavoro, alla tenacia e ad un'eccezionale gara di solidarietà
Barbanti ha stirato anche il terremoto
La ditta mirandolese, leader nei "ferri" industriali, è tornata a casa un anno dopo
medolla
Gambro
ricostruisce
Il Vescovo della Diocesi di Carpi Mons. Cavina all'inaugurazione dello stabilimento. Sotto, a sinistra, il "deserto"
provocato dal terremoto; a destra, il taglio del nastro
«è stato un anno estremamente
difficile, prima il terremoto, poi il
pensiero di dovere smantellare, pezzo
su pezzo, il lavoro di una vita, la corsa
per trasferire, provvisoriamente, lo
stabilimento a Sala Bolognese e la
ricostruzione del capannone nella sede
storica di San Giacomo Roncole». Sul
quel “provvisoriamente” Carlo Barbanti, cotitolare della Barbanti s.r.l.,
ha sempre posto l'accento. L'azienda
mirandolese, leader nel settore delle
attrezzature per lo stiro industriale, duramente danneggiata dopo i sismi del
20 e 29 maggio 2012, è tornata a casa.
Erano più di 200 infatti le persone che
lo scorso 11 maggio hanno preso parte
all’inaugurazione della nuova struttura
a San Giacomo Roncole. Presente il
Sindaco di Mirandola, Maino Benatti,
che ha commentato: «E' su aziende
come la Barbanti che si fonda il tessuto produttivo del nostro territorio,
ed è dallo spirito imprenditoriale e
di intraprendenza di persone come
Carlo, Renata, Roberto e Angela –
rispettivamente i titolari e i figli – che
dobbiamo tutti prendere spunto per
ricostruire la nostra bella città». Cifre
da record quelle dell'azienda, che in
poco più di 20 anni è riuscita a raggiungere una posizione di leadership
a livello mondiale nella produzione
e nell'export delle attrezzature per lo
stiro industriale. Altrettanto da record
i tempi della ricostruzione: in esattamente 11 mesi sono stati smantellati
completamente, fondamenta incluse,
i vecchi locali, e ricostruito e rimesso
in produzione il nuovo stabilimento,
costruito secondo tutte le più attuali
normative antisismiche. E tutto questo
senza perdere un giorno di lavoro «La
produzione non si è mai fermata –
racconta Roberto, figlio di Carlo – un
mese dopo il sisma eravamo operativi
presso la sede bolognese, e il tutto
mentre seguivamo lo smantellamento e
la ricostruzione della sede di San Giacomo». All’inaugurazione era presente
anche monsignor Francesco Cavina,
Vescovo di Carpi: «Quello operato
dalla famiglia Barbanti – ha detto - è
stato, se mi concedete un paragone, un
vero miracolo, un esempio e un modello per tutta la comunità». All’iniziativa
hanno preso parte anche Roberto
Ganzerli, Assessore all'Economia e
Sviluppo Sostenibile del Comune di
Mirandola, ma anche clienti, amici
e collaboratori, che non hanno fatto
mancare nemmeno questa volta il supporto alla famiglia . «In questo lungo
anno – racconta Renata – la solidarietà
della gente che ci era intorno è stata
fondamentale. Subito dopo le scosse
– continua – ci sono arrivate decine
di telefonate di amici che ci offrivano
strutture, aiuto materiale e solidarietà
in ogni modo, è stato anche grazie
al loro supporto che siamo riusciti a
ritornare così rapidamente in attività».
Roberta Guerzoni
Mentre procedono, insieme agli ingegneri di Politecnica e a esperti di varie discipline, i workshop di studio (ergonomics e vulnerability) per il disegno
industriale dei capannoni di produzione
demoliti, i lavori in corso nella Gambro
di Medolla sono in pieno svolgimento,
pur non essendo visibili dall’esterno. Il
Distribution Center in particolare, quel
grande scatolone che domina la Strada
Statale 12, dopo i primi interventi di
recupero degli asset operati nei mesi
scorsi, è entrato da qualche settimana
nel vivo della fase di ripristino e consolidamento. In particolare, per quanto
riguarda la parte alta (il cosiddetto high
bay) è cominciato un intervento quasi
unico nel suo genere: la riparazione
e il rinforzo di tutte le scaffalature e
della struttura esterna. L'installazione
di nuove gambe e relativi basamenti
comporta la rimozione di tutte le gambe
esistenti e l'inserimento di 666 gambe,
ognuna del peso di 5 quintali. Oltre
alle gambe, le scaffalature vedranno
l'inserimento di circa 3.000 diagonali
(barre di metallo che tengono uniti gli
scaffali) che sostituiranno le diagonali
danneggiate durante il sisma. In questo
caso si tratta di un numero enorme di
interventi che vengono effettuati uno
ad uno dagli operai specializzati tramite un elevatore che si muove sulle
diverse corsie. L'altro intervento di peso
è quello dell'installazione di circa 100
crociere (interne ed esterne) che garantiscono all'intera struttura la solidità del
guscio: ogni crociera pesa tra i 20 e i 28
quintali per un totale di oltre 200 tonnellate. Infine numerosi altri interventi
minori accompagnano tutto il lavoro,
come ad esempio la risistemazione
di tutto il sistema di antincendio che
corre lungo gli scaffali e la riparazione
dei lucernari sul tetto. Quasi la totalità
dei pezzi (gambe, diagonali, crociere)
è stata disegnata, fusa e zincata ad hoc
per rispondere alle necessità degli interventi. Il peso totale delle strutture in
metallo da inserire è di 600 tonnellate.
La chiusura di questa complessa fase
di lavori è prevista per l'inizio dell'inverno. Si aspetta invece per l’estate il
passaggio di Gambro a Baxter ancora
in fase di analisi da parte degli Antitrust
dei vari paesi. Ad oggi l’acquisizione ha
avuto l’ok dalle autorità regolatorie nei
seguenti mercati: Usa, Canada, Brasile,
Sud Corea, Turchia e Brasile.
mirandola
Trasloco e un volume
per la Croce Blu
Nel week end dell'1 e 2 giugno la Croce Blu di Mirandola
traslocherà nella nuova sede di via 11 Settembre, al civico n.
44 (nei pressi del magazzino delle Poste). Dopo la conclusione
dei lavori di allestimento l'Associazione sarà pienamente operativa. Segnaliamo anche una bella iniziativa della socia Orietta
Vaccari (nella foto di Andrea Cardoni, con Luigi Casetta),
che ha realizzato un volumetto di sue poesie corredato da foto
inedite di Mirandola, il cui ricavato sarà interamente destinato
alla Croce Blu. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con
il Comune di Mirandola, la Consulta del Volontariato e con il
contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.
5
brevi
I RAMBLERS
IN CONCERTO
Sabato 8 giugno in piazza Costituente a Mirandola, alle 21, concerto
dei Modena City Ramblers che si
esibiranno assieme ai gruppi locali
di Mirandola Rock, progetto della
Fondazione "Andreoli", in una grande
serata di musica.
UN ARRESTO
E DUE DENUNCE
Lo scorso 12 maggio a Bomporto,
i militari della locale stazione carabinieri e della compagnia carabinieri di
Modena, nell’ambito del rafforzato
dispositivo di controllo del territorio,
hanno svolto un servizio straordinario
per la prevenzione e repressione dei
reati predatori, nel corso del quale
sono stati operati un arresto e due
denunce a piede libero per furto. A
finire in manette è stato il cittadino
rumeno Felea Mihai, nullafacente e
pregiudicato, residente a San Prospero. I carabinieri lo hanno sorpreso
nella frazione di Sorbara, mentre stava
rubando gasolio da un camion di una
di ditta di autotrasporti del luogo, parcheggiato in strada ed al quale aveva
forzato il tappo del carburante. Inutile
il tentativo di sfuggire alla cattura dei
militari, che dopo alcune centinaia
di metri di inseguimento lo hanno
bloccato a bordo della sua automobile
che gli è stata sequestrata. All’atto
dell’intervento, al mezzo pesante erano stati sottratti 25 litri di carburante,
già riversati in una tanica mediante un
tubo di gomma, ma è verosimile che il
serbatoio sarebbe stato del tutto svuotato, considerato che lo straniero era
dotato di ulteriori taniche. Dopo essere
stato accompagnato nelle camere di
sicurezza dell’arma, l’uomo è stato
poi processato per direttissima dal Tribunale di Modena, che ha convalidato
l’arresto ed emesso una condanna a 4
mesi di reclusione a seguito di patteggiamento. Nell’ambito degli stessi
controlli i carabinieri di Bomporto e
di Modena hanno denunciato a piede
libero due italiani residenti a Camposanto, P. M. e F.M. di 33 e 40 anni,
nullafacenti e pregiudicati, anch’essi
colti nella flagranza del reato di furto
(nella locale isola ecologica).
NUOVE EMETTITRICI
NELLE STAZIONI
Dallo scorso mese di gennaio,
presso le principali stazioni della
linea ferroviaria Bologna Verona,
Trenitalia ha installato le nuove
emettitrici di biglietti che inizialmente
hanno funzionato solo con le carte,
per poi partire gradualmente con la
possibilità di utilizzare il contante. Da
venerdì 9 maggio sono state attivate
quelle di Crevalcore, San Felice sul
Panaro (qui le emettitrici self service
sono due: una attiva al pagamento
sia con le carte che contanti, l'altra
è predisposta per contanti) e Osteria
Nuova. San Giovanni in Persiceto e
Mirandola erano già state attivate da
tempo all'utilizzo del contante.
L'EVENTO 18
DI MIRANDOLAIN
MirandolaIN, il gruppo mirandolese nel social network mondiale
di Linkedin, ritorna a proporre gli
incontri che tanto successo hanno raccolto dal marzo del 2010 all’aprile del
2012. L’appuntamento è per giovedì 6
giugno alle 18,45 con l’Evento Diciotto: “Mangiare in italiano nel mondo”.
Nel dehors del Caffè Prestige in
via Circonvallazione 115 a Mirandola
(Centro Le Terrazze) gli imprenditori
Sabrina Federzoni (Ad di Monari
Federzoni) ed Enzo Zauli (socio di
In Cantina) saranno testimoni della
propria esperienza nel proporre le
specialità alimentari italiane all’estero. A seguire, Italo Bonfatti proporrà
i propri piatti con l’aceto balsamico
di Modena e con i vini di cantine
dell’Enoteca regionale dell’Emilia
Romagna Il programma e le iscrizioni
all’indirizzo http://eventodiciottomirandolain.eventbrite.it/#
6 · n. 10 - maggio 2013
Giuseppe Recchi: «Sempre vicini a chi punta su sapere e conoscenza»
mirandola
L'Eni finanzia la rinascita del "Luosi"
Due milioni di euro per ristrutturare la scuola gravemente danneggiata
Giuseppe Recchi, a sinistra, con Emilio Sabattini
scuola
Il nuovo edificio antisismico
sarà pronto nel 2014
Il nuovo Luosi di Mirandola sarà
antisismico al 100 per cento, ben oltre
il 60 per cento previsto dall'ordinanza
regionale sulla ricostruzione. Il progetto, illustrato nella presentazione
di lunedì 20 maggio, da Alessandro
Manni, direttore Area Lavori pubblici della Provincia di Modena,
prevede, infatti, il consolidamento di
parte delle fondazioni e delle murature
portanti, oltre al ripristino della piena
funzionalità dell'edificio attraverso
la ricostruzione di tutti i tramezzi e
controsoffitti distrutti e la riparazione
di quelli solo danneggiati. Prevista
anche la demolizione e ricostruzione di
parte dei pavimenti danneggiati e dei
marciapiedi esterni. I lavori saranno
I lavori di recupero dell'edificio
sede dell'istituto tecnico superiore
Luosi di Mirandola, gravemente
danneggiato dal sisma del maggio
2012, saranno finanziati da Eni
con un contributo di due milioni di
euro. E’ quanto stabilisce l’accordo
con la Provincia di Modena siglato
lunedì 20 maggio, a un anno esatto
dalle prime scosse di terremoto, a
Mirandola. I lavori partiranno nel
2013 per concludersi entro l'inizio
dell'anno scolastico 2014-2015.
Il progetto è stato presentato alla
presenza di Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena,
Giuseppe Recchi, Presidente di Eni,
Giorgio Siena, Preside dell'istituto
Luosi e Maino Benatti, Sindaco di
Mirandola. «Il sostegno di Eni – sottolinea Sabattini – copre praticamente tutti i costi di un intervento che ci
consente di restituire alla comunità
un edificio antisismico al 100 per
cento, quindi ben oltre il 60 per cento
previsto dall'ordinanza regionale. In
questo modo gli studenti, che sono
temporaneamente nei moduli provvisori, potranno rientrare in tempi
ragionevolmente brevi in una sede
confortevole e sicura. Obiettivo che
con le sole risorse pubbliche sarebbe
stato difficile realizzare». Evidenzia
il presidente Eni, Giuseppe Recchi:
«Nel momento in cui Mirandola e le
altre città dell’Emilia sono alla ricerca di ottimismo e fiducia nel futuro
Eni non poteva non essere presente.
E abbiamo deciso di farlo nella maniera che reputiamo migliore: quella
di contribuire alla ricostruzione di
una scuola, il luogo nel quale i nostri
ragazzi devono formare il loro sapere
e la loro coscienza. A voi e a tutti i
cittadini di Mirandola dico che su
questo punto avete a disposizione
un asso nella manica formidabile,
qualcosa che appartiene al dna di
questa terra: la capacità di innovare».
Per Giorgio Siena, preside del Luosi,
«la prospettiva di ritornare nel 2014
nella nostra sede originaria, migliorata nella struttura, dimostra che
la ricostruzione può rappresentare
un'opportunità che consentirà a studenti, insegnanti e al personale della
scuola di frequentare in futuro edifici
scolastici più sicuri e moderni». In
questo anno scolastico l’istituto di
istruzione superiore “Luosi” – che
comprende liceo classico e linguistico, istituto tecnico e professionale
per il commercio – è frequentato
da 1.118 studenti in 50 classi, con
una previsione per l’anno scolastico
2013-2014 che conferma i numeri
dell'anno in corso. Attualmente sono
collocati nei moduli temporanei, nel
nuovo polo scolastico di Mirandola.
L’edificio del Luosi – parte dello
stesso complesso edilizio dell’istituto Galilei che, invece, dovrà essere
demolito – ha subito in seguito al
terremoto danni importanti alle strutture secondarie. L'intervento della
Provincia prevede la ricostruzione
dei tramezzi danneggiati e il consolidamento strutturale dell’edificio
per migliorarne il comportamento in
caso di sisma.
completati dallo smontaggio e rimontaggio di tutti gli infissi esterni e dalla
tinteggiatura di tutti gli spazi interni
e delle facciate esterne. Il progetto
esecutivo sarà pronto entro i primi
giorni di giugno, seguirà la procedura
d'appalto con l'obiettivo di aprire il
cantiere entro il 2013 per terminare i
lavori in tempo per l'avvio dell'anno
scolastico 2014-2015. L'edificio del
Luosi è disposto su quattro piani: un
seminterrato con magazzini, ripostigli,
archivi e locali tecnologici, un piano
rialzato con atrio, bar, uffici, biblioteca, sala conferenze, due laboratori
e quattro aule, mentre il secondo e
terzo piano ospitano ciascuno 13 aule
più i laboratori.
scuola
Altri 10 milioni di euro
per ricostruire il "Galilei"
Il complesso che ospita gli istituti
superiori Galilei e Luosi a Mirandola,
è quello che ha registrato i danni più
seri in seguito alle scosse di terremoto.
E' composto da più corpi costruiti in
epoche diverse, formando una sorta
di corte, che hanno quindi reagito in
maniera differente alla sollecitazione
delle scosse sismiche. Se per quanto
riguarda il Luosi è possibile procedere
con interventi di miglioramento sismico
e risanamento statico delle strutture,
il Galilei – che ha riportato i danni
più gravi –dovrà essere demolito. Le
risorse per la ricostruzione del corpo
storico dell’istituto - 10 milioni di euro
– sono state stanziate dalla Provincia
di Modena con il significativo aiuto
di partner privati quali la Barilla, le tre
Fondazioni bancarie del territorio (Cassa di Risparmio di Modena, Mirandola
e Vignola) e il sistema delle Fondazioni
bancarie riunite in Acri. La progettazione preliminare del Galilei, da parte
della Provincia, è in fase di ultimazione.
L’obiettivo è completare il progetto esecutivo prima dell’estate, così da poter
procedere con l’appalto – una volta
concluse le pratiche di autorizzazione
sismica e di validazione - entro la fine
del 2013. Una parte del complesso
scolastico, invece, ha già ripreso l’attività nei mesi scorsi. E’ la palazzina
che ospita le officine e i laboratori,
rientrati in funzione dopo il ripristino
dei danni subiti con il terremoto grazie
alla donazione di oltre 200 mila euro del
fondo “Vicenza per Modena”.
brevi
ANTONELLA BALDINI
rieletta SINDACO
Antonella Baldini è stata riconfermata Sindaco di Camposanto alle
elezioni amministrative che si sono
volte il 26 e 27 maggio scorsi. «Sono
felicissima – ha dichiarato a caldo
all’Indicatore – per una percentuale
davvero inaspettata. Ringrazio tutti
coloro che mi hanno votata ma anche
chi non lo ha fatto. Tutti troveranno la
porta del mio ufficio aperta». Antonella
Baldini ha ottenuto 917 voti (59,58%)
contro i 321 della lista guidata da
Daniele Manfredini (20,85%), i 249 di
quella di Francesco Masotina (16,17%)
e i 52 della lista di Luigi Castrignanò
(3,37%). I votanti sono stati 1.588 ovvero il 67,83%, confermando anche a
Camposanto il forte calo di elettori che
ha caratterizzato queste elezioni. Alle
Amministrative del 2008, infatti, la percentuale di votanti era stata dell’87,6%.
APOFRUIT:
C'è l'INTESA
Garanzia dei livelli occupazionali per tutti i lavoratori avventizi per
l’intera durata contrattuale (201315), rientro dell’appalto della piattaforma di carico dello stabilimento
di Longiano (Cesena), impegno
dell’azienda a non effettuare appalti
ed esternalizzazioni in tutti gli stabilimenti, mancato utilizzo di lavoratori somministrati. Sono questi i punti
principali dell’ipotesi di accordo per
il rinnovo dell’integrativo aziendale
sottoscritto ieri tra i sindacati regionali Fai-Cisl, Flai-Cgil- Uila-Uil e
Apofruit Italia, grande cooperativa
ortofrutticola dell’Emilia-Romagna
che tra le province di Modena,
Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna
impiega oltre 1.800 lavoratori (una
ventina a San Martino Spino).
L’accordo conferma il legame
tra salario variabile e obiettivi di
qualità, redditività e produttività.
L’intesa stabilisce che, grazie anche
al coinvolgimento del Comune di
Mirandola, della Provincia di Modena e della Regione, si cercheranno
soluzioni per i circa venti lavoratori
già colpiti dal terremoto di un anno
fa e dalla recente tromba d’aria che,
per ragioni di riorganizzazione produttiva, sono stati costretti a trasferirsi dallo stabilimento di San Martino
Spino a quello di Altedo (Bo).
IL 16 GIUGNO c'è
IL NOCINO D'ORO
Domenica 16 giugno si svolgerà
alle 12,30 presso il ristorante Nuovo
Duomo di Mirandola la premiazione
della 15° edizione della gara del
nocino d’oro fatto in casa.
L’evento ha una finalità benefica
per sostenere la ricerca contro le
leucemie infantili.
n. 10 - maggio 2013 ·
ricostruzione
7
«Ogni parrocchia deve avere la possibilità di rientrare»
«Salviamo le chiese mirandolesi»
Il Sindaco Maino Benatti fa il punto della situazione sugli edifici religiosi
mirandola
L'interno
della Chiesa
di San Francesco oggi.
A destra,
lapidi che si
sono salvate
«Le principali azioni che abbiamo attuato come Amministrazione
comunale nei giorni immediatamente
successivi al 20 e 29 maggio – spiega il
Sindaco di Mirandola Maino Benatti –
sono state: assistenza a tutti coloro che
avevano avuto la casa inagibile, assistenza ai ricoverati in ospedale e nelle
case di riposo, o anziani che vivevano
soli, continuità del lavoro nei modi
che sarebbe stato possibile attuare.
Poi tutti hanno cercato di riprendere i
propri gesti quotidiani. A questo hanno
contribuito anche le celebrazioni della
messa festiva nei campi tenda allestiti
dalla Protezione civile».
Come noto le chiese del capoluogo e delle frazioni sono state tutte
gravemente danneggiate. Dove è stato
possibile, si sono messe a disposizione
dei parroci sedi di proprietà del Comune per le celebrazioni domenicali; è il
caso di Quarantoli (sede della Polisportiva), San Martino Spino (capannine
nei pressi della scuola), Tramuschio
(sala civica). A seguito delle dichiarazioni di inagibilità, sono poi iniziate
sopralluoghi da parte dei tecnici della
Diocesi e quindi l’elaborazione di singoli progetti per il finanziamento degli
interventi di messa in sicurezza. Nella
tabella riportata a fianco c'è il quadro
dei finanziamenti ad oggi destinato alle
chiese da parte del Commissario delegato (il Presidente della Regione Vasco
Errani). Come si può vedere ammontano a oltre 5 milioni di euro le somme
stanziate per lavori, alcuni dei quali già
terminati, altri in corso di avvio, altri
con progetti in fase di elaborazione o
all’attenzione della Soprintendenza per
i Beni Architettonici e Paesaggistici per
il parere di competenza.
Va ricordato in proposito la “trian-
Quasi 6 milioni
per la sicurezza
golazione” che è alla base della concessione di finanziamenti. Il “soggetto
attuatore”, cioè la Diocesi elabora il
progetto e acquisisce il parere della
Soprintendenza; la pratica viene poi
trasmessa al Comune che la inoltra
al Commissario delegato per l’esame
al fine del finanziamento. All’interno
della tabella si possono vedere tre
interventi (Sacramento, San Martino
Carano, Cividale) classificati come
Ordinanza n. 83/2012, cioè l’ordinanza specifica per finanziamento di
lavori volti a “garantire la continuità
dell’esercizio del culto”. Con l’aiuto
della Caritas nazionale, alcune parrocchie disporranno di “centri di comunità” che faciliteranno la continuazione
delle cerimonie religiose.
«Ma la domanda che si fanno in
molti – prosegue Benatti – è: quando
e come si porrà mano alle chiese per
l’opera di ricostruzione? Diciamo
subito che ogni parrocchia deve avere
nel giro di alcuni anni (i tempi di qualunque recupero delle chiese saranno
lunghi) la possibilità di rientrare nelle
proprie chiese».
Già l’Amministrazione comunale,
per trattare tale tema, si è fatta promotrice dell’incontro svoltosi il febbraio
scorso su “Le prospettive sugli edifici
culturali e religiosi in Mirandola”; altri
Somme stanziate dal Commissario delegato per la messa in
sicurezza delle chiese mirandolesi:
Chiesa di
€
Gavello
147.111
Cividale
77.051
Cividale
800.000
(Ordinanza n. 83/2012)
Quarantoli
101.515
Gesù
481.559
Gesù
10.780
(per recupero opere d’arte)
Duomo
347.218
Campanile Duomo
185.254
Sacramento
1.300.000
Ordinanza n. 83/2012
Madonnina
122.534
Mortizzuolo
450.780
(in corso di finanziamento)
San Giacomo Roncole
314.103
Campanile S.G.R.
64.851
San Martino Carano
110.368
(in corso di finanziamento)
San Martino Carano
330.000
(Ordinanza n. 83/2012)
San Martino Spino
150.947
S. Giustina Vigona
333.885
Tramuschio
229.877
San Francesco
120.932
San Francesco (tombe Pico) 10.780
San Francesco (fin. Soprint.) 297.000
Totale
5.986.545
incontri pubblici saranno effettuati.
Parlando di “ricostruzione” occorrerà
tenere conto di interventi “spalmati”
nel tempo, della disponibilità di finanziamento, della modalità di ricostruzione. E in proposito non potrà non esserci
condivisione tra Autorità ecclesiastica,
Amministrazione comunale, Struttura
commissariale, Soprintendenza; condivisione supportata da un percorso
di partecipazione che coinvolga il più
alto numero di cittadini, che contempli
anche la possibilità di visitare i cantieri, una volta completata la fase di
messa in sicurezza. Nelle chiese del
capoluogo sono in corso vari lavori:
Duomo, puntellatura pareti laterali,
copertura, macerie già tolte dall’interno; Gesù, messa in sicurezza, dopo
l’esterno, anche all’interno per togliere
le macerie; San Francesco, puntellatura
della facciata dall’interno e messa in
sicurezza interna per togliere le macerie, copertura; Madonnina, completamento della messa in sicurezza eterna
ed interna, dopo la prima fase svolta
nell’estate scorsa.
Pur tenendo conto delle diverse
proprietà (Parrocchia per il Duomo,
Comune per il Gesù, Fondo statale per
il Culto per San Francesco) e dando per
scontato il “ritorno al culto”, si dovrà
decidere quando e quale ricostruzione,
anche all’interno di un contesto urbanistico che “gioco forza” dovrà essere
rivisitato: in tal senso è in corso di elaborazione un “concorso internazionale
di idee” volto ad offrire appunto idee
per la Mirandola dei prossimi decenni.
La memoria e l’identità che per tutti noi
le chiese hanno rappresentato e rappresentano, dovranno essere garantite; per
questo sarà fondamentale, come detto,
l’apporto di tutti.
8 · n. 10 - maggio 2013
La ditta è guidata dalla stessa famiglia dal lontano 1860
san felice
Torna a svettare il Molino Ariani
Il silos di 33 metri, simbolo dell'azienda, è stato pienamente recuperato
E’ il “gigante” di 33 metri, costruito nel 1967, che spicca lungo via Degli Estensi a San Felice. L’imponente
silos in cemento armato del Molino
Ariani da quasi cinquant’anni domi-
na dall’alto la cittadina della Bassa.
Il terremoto dello scorso maggio lo
aveva ferito gravemente, provocando
all’azienda, che ritira il grano e lo
trasforma in farina per panificazione,
mirandola
Lo straordinario impegno
dei dipendenti pubblici
Più di 110 mila ore
di lavoro straordinario
effettuate dai dipendenti pubblici, in Comuni ed enti, da fine
maggio a dicembre
2012, nelle aree della
provincia di Modena
colpite dal sisma, a
cui vanno sommate le
20 mila ore prestate
dal personale della
sanità e le oltre 60
mila fatte dai vigili
del fuoco. Questi numeri, che danno
l’idea dell’immane sforzo sostenuto,
sono stati resi noti nel corso dell’incontro organizzato dalla Cgil nei giorni
scorsi a Villa Tagliata di Mirandola
(foto) sul tema:. “Lavoro pubblico in
campo- Dall'emergenza al futuro”. I
presenti, dopo l'introduzione di Marina
Balestrieri, segretario generale Cgil
Emilia Romagna, hanno potuto seguire
gli interventi dei Sindaci di Mirandola
e Luzzara Maino Benatti e An-
drea Costa, ma anche
la testimonianza diretta
di chi ha organizzato i
primi aiuti in seguito al
disastro di Fukushima:
Hideaki Tokunaga,
presidente del sindacato
giapponese Jichiro. Immani le difficoltà in cui
il personale ha lavorato.
Nel corso dell’iniziativa
è stato sottolineato come
dopo il terremoto del 29
maggio, nella nostra provincia erano inagibili 14 sedi comunali,
4 case residenze per anziani, 3 ospedali
(Carpi, Finale e Mirandola) e parte del
Policlinico di Modena, oltre a teatri,
biblioteche, scuole, centri per diversamente abili, uffici inps, agenzie delle
entrate, con oltre 2.700 lavoratori che si
sono ritrovati prima sotto i tendoni e poi
nei container, senza più strumentazioni
adeguate per lavorare. Nel giro di pochi
giorni sono mancati 700 posti letto nella
rete provinciale ospedaliera.
circa tre milioni di danni e il blocco
dell’attività. Ma la famiglia Ariani
si è rimboccata le maniche e oggi la
produzione è ripartita, mentre il gigante ferito, completamente guarito,
è tornato a svettare orgoglioso nello
“skyline” sanfeliciano. La nascita
dell’azienda risale ad oltre un secolo
fa. Nel 1930 l’impianto fu completamente trasformato e assunse un
san prospero
Fratelli Baraldi, i sindacati
preoccupati per i lavoratori
Preoccupa i sindacati la situazione
della F.lli Baraldi, l’impresa di Staggia
di San Prospero esclusa dai lavori del
dopo terremoto. Nei giorni scorsi la
Flc (sigla unitaria dei sindacati delle
costruzioni) ha incontrato l’amministratore delegato Mario Lugli. Un
incontro richiesto dal sindacato per
confrontarsi e affrontare i problemi causati dall’esclusione dell’azienda dfalla
“white list”. «Su questo argomento
abbiamo sollecitato un incontro urgente
anche al Prefetto di Modena, perché
stiamo seguendo attentamente da tempo
le dinamiche che avvengono presso
l’impresa dei F.lli Baraldi, in particolate per le ricadute sulle maestranze.
– affermano Feneal-Uil, Filca-Cisl e
Fillea-Cgil – In questo ultimo periodo
abbiamo avuto diversi contatti, formali
e informali, con Regione e Prefettura;
sembrava che fosse possibile affrontare e risolvere la questione in tempi
accettabili. Purtroppo è stata aperta
la procedura di cassa integrazione per
le difficoltà di reperimento di nuovi
cantieri e per i ritardi nei pagamenti
dei lavori effettuati. Siamo fortemente
preoccupati per il futuro dell’azienda
e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Se esistono elementi oggettivi
tali da compromettere la trasparenza
dell’azienda, vengano resi pubblici e
siano adottati i relativi provvedimenti,
anche eccezionali. La magistratura
prosegue il suo lavoro, ma l’eventuale
aspetto industriale, in quanto venne
quasi completamente abbandonata la
molitura a macina per fare posto ad
uno dei primi impianti di macinazione a cilindri. Nel 1943 fu costruito un
nuovo e, per quei tempi, modernissimo impianto di macinazione Vennero
inoltre ampliati i fabbricati e tutti i
servizi per adeguarli all’aumento di
potenzialità produttiva dell’impianto.
Dal 1981 è in funzione ed è operante
tuttora un impianto completamente automatizzato e costantemente
aggiornato secondo le più moderne
tecnologie disponibili nel campo
della macinazione del grano tenero.
Essendo il molino ubicato in una zona
dell’Emilia produttrice dei migliori
grani teneri nazionali, si è da sempre
cercato di favorire il ricevimento in
tempi brevi del raccolto, aumentando
costantemente sia la potenzialità di
scarico che la capacità di stoccaggio
del cereale, fino al raggiungimento
degli attuali 150.000 quintali. La
produzione punta quindi sull’elevata
qualità del prodotto e può contare su
numerosi tipi di farine per la panificazione e pasticceria artigianale e
per la lavorazione di tipo industriale.
La famiglia di imprenditori è oggi
guidata da Mario Ariani, alla terza
generazione (nel 1860 iniziò l’attività, passata attraverso il bisnonno
Mario e il padre Ferdinando) e il
cui testimone un giorno sarà nelle
mani delle figlie Anna (già impegnata nell’azienda) e Alessandra.
Una tradizione secolare, quindi, che
nemmeno il terremoto è riuscito a
interrompere, con l’azienda che oggi
guarda al futuro e pianifica importanti investimenti.
condanna dell’ex amministratore delegato non diventi indirettamente una
condanna anche per i lavoratori». Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil ricordano che l’azienda non rappresenta solo
l’immagine simbolo della prima fase di
emergenza, i dipendenti, essi stessi terremotati, sono intervenuti in soccorso
di altri terremotati, ma soprattutto una
storica e consolidata realtà industriale
del territorio, con un patrimonio di
risorse umane, tecnologiche e di knowhow che è indispensabile preservare.
«Quello che si chiede non è l’elusione
delle norme che garantiscano regolarità
e legalità, – chiarisce il sindacato – ma
tempi certi rispetto agli accertamenti,
in mancanza dei quali l’azienda non è
nelle condizioni di continuare l’attività
produttiva. Per questo continueremo a
presidiare la situazione. Questa vicenda, tuttavia, dimostra che lo scambio di
informazioni tra parti sociali, pubblica
amministrazione e Prefettura va reso in
maniera più strutturata per affrontare i
problemi che potrebbero nascere nella
ricostruzione. È necessario, quindi, un
tavolo di confronto provinciale, da noi
già richiesto, che possa vedere anche
la presenza del Girer e – conclude la
Flc - favorire uno scambio reciproco e
produttivo di informazioni finalizzate
alla trasparenza e legalità».
n. 10 - maggio 2013 ·
Il Sindaco ha illustrato il progetto moderno e in classe A
mirandola
Una palestra targata Grillo
Il leader del Movimento 5 Stelle ha confermato la donazione a Quarantoli
Come preannunciato dal Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo,
lo scorso 23 maggio, è arrivato a
Mirandola per confermare la donazione al Comune di 420 mila euro.
«Durante la campagna elettorale spiegano Michele Dell’Orco e Vittorio Ferraresi, deputati modenesi del
M5S - abbiamo raccolto 774.208,05
euro da donazioni volontarie e ne
abbiamo spesi 348.506,49. Ci siamo
impegnati a destinare tutto quanto
non utilizzato a favore dei terremotati». I fondi saranno destinati alla
ricostruzione della Palestra della
scuola elementare nella frazione di
Quarantoli.
La scuola, che aveva una piccola palestra interna, è rimasta
gravemente danneggiata. Il Sindaco
Maino Benatti ha accolto Beppe
Grillo insieme agli Assessori ed ha
ringraziato di cuore per la donazione.
Benatti e Grillo hanno scambiato
alcune battute sulla Palestra di Quarantoli, concordando sulla necessità
di attrezzarla con accorgimenti che
riducano l'impatto ambientale. Il
progetto prevede infatti un edificio
moderno ed in classe A. Il Sindaco
ha donato un volume realizzato dal
Comune di Mirandola con alcuni
sponsor per ringraziare tutti i volontari e i donatori. Beppe Grillo, nello
sfogliarlo, ha commentato: «Siete
stati fantastici, non vi piega niente»,
riferendosi alla forza dei mirandolesi
nella fase dell'emergenza e nell'avvio
della ricostruzione. «Ringrazio Bep-
area nord
La Regione sospende la decisione
sui progetti di ricerca idrocarburi
Nel rispetto del principio di precauzione, la Regione Emilia Romagna,
condividendo la posizione espressa
dalle comunità locali, sospenderà
qualsiasi decisione su tutti i nuovi
progetti di ricerca idrocarburi che
riguardino i territori colpiti dal sisma
del 2012, finché non sarà noto l’esito
della Commissione tecnico-scientifica
internazionale istituita per indagare sul
possibile rapporto tra terremoto e fracking, la tecnica per estrarre lo “shale
gas”. Lo ha dichiarato l’Assessore
alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, rispondendo a un’interrogazione
presentata da Giovanni Favia del
Gruppo Misto, evidenziando che la
Giunta è a conoscenza delle fuoriuscite
di idrocarburi che si manifestano in
superficie nella bassa pianura ferrarese
e dei rumori avvertiti nel sottosuolo del
Comune di San Giovanni in Dosso, nel
mantovano. Per questo motivo il Servizio geologico sismico e del suolo ha
già preso contatti con la locale amministrazione per effettuare sopralluoghi
ISTITUTO "LUOSI"
Il Sindaco Benatti illustra a Grillo il progetto della nuova palestra
di Quarantoli
e si è attivato per i necessari approfondimenti e monitoraggi con la Provincia
e l’Università di Ferrara e con l’Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia
(Ingv). «Nei prossimi giorni - ha poi
assicurato Gazzolo - saranno realizzati
controlli sulla qualità delle acque, sulla
presenza di gas nel sottosuolo della
bassa pianura modenese e ferrarese,
dove sono presenti alcuni piezometri
installati 4/5 anni fa per lo studio della
connessione delle falde della pianura
con il Po e sulla qualità geotecnica
degli argini del fiume. La formazione
geologica della bassa pianura padana
- ha inoltre spiegato l’Assessore - è costituita da sedimenti fluviali e palustri,
che, con il tempo, danno origine alla
formazione di gas metano a piccole
profondità, da pochi a 400/500 metri, che sono stati sfruttati nel secolo
scorso. Questa presenza di gas a bassa
profondità provoca la fuoriuscita naturale, con la formazione dei “vulcanetti”
conosciuti fin dai tempi dei romani.
Nella prima metà degli anni ’50 del
L'officina delle
competenze
pe Grillo per la grande sensibilità e
disponibilità dimostrate – commenta
il Sindaco Benatti – e approfitto
dell’occasione per ringraziare anche
le altre forze politiche che ci hanno
dimostrato la loro vicinanza con
gesti concreti, nel difficile anno che
abbiamo trascorso».
secolo scorso - ha aggiunto - l’Eni
realizzò un censimento e la cartografia
di tutti i fenomeni naturali di fuoriuscita di gas nella pianura padana. Per
quanto riguarda il permesso di ricerca
“Reno-Centese”, il 30 aprile 2012 - ha
sottolineato Gazzolo - è stata pubblicata la procedura dell’istanza per il permesso di ricerca idrocarburi sul Buig
(Bollettino ufficiale degli idrocarburi
e georisorse): l’istanza interessa i Comuni della Bassa modenese (Finale,
Camposanto, Ravarino, Medolla, San
Felice, Mirandola e Bomporto) e, il 12
dicembre 2012, l’istanza ha superato
l’esame della Commissione per gli
idrocarburi (Cirm) con parere favorevole, ma ancora non è stata avviata
nessuna procedura di Via».
L’Assessore ha poi citato il collega
Gian Carlo Muzzarelli, che avrebbe
dichiarato nei giorni scorsi che: «il
contenuto dell’istanza presentata al
Ministero dello Sviluppo Economico
consente di escludere che la ricerca sia
indirizzata al cosiddetto shale gas». La
Regione, poi, non ha mai dato l’assenso a modalità di ricerca e estrazione di
gas diverse da quelle convenzionali,
largamente conosciute e sperimentate e
quindi riconferma la totale contrarietà
all’estrazione non convenzionale di
questo gas.
9
brevi
GOLDONI GUIDA
I PENSIONATI
Il sanfeliciano
Giorgio Goldoni è il
nuovo segretario della
Fnp, il sindacato pensionati Cisl dell’Area
Nord. Lo hanno eletto
i componenti il consiglio generale (il “parlamentino interno”)
della Fnp-Cisl della Bassa modenese,
riuniti a Mirandola. Erano presenti
anche il segretario provinciale Fnp,
Luigi Belluzzi, e quello della Cisl,
William Ballotta. Goldoni, che resterà
in carica quattro anni, sostituisce Alvezio Ferrarini, scomparso il 10 marzo.
Già delegato Cisl nella categoria degli
alimentaristi, il nuovo segretario dei
pensionato Cisl della Bassa è collaboratore dell’Adiconsum (l’associazione
consumatori Cisl) presso la sede di
San Felice. «Cercherò di valorizzare
le competenze ed esperienze che i
pensionati mettono a disposizione della
Cisl nelle varie sedi della Bassa modenese», dichiara Goldoni. Nell’Area
Nord il sindacato pensionati della Cisl
ha 4 mila iscritti.
NUOVA SEDE
DEGLI ALCOLISTI
Martedì 4 giugno alle 20,30,
presso il Teatro 29 di Mirandola, l’Iss
“Luosi” presenta: “L’officina delle
competenze”, 1° rassegna, anno scolastico 2012/2013. Gli studenti dei tre
istituti “Luosi”, “Cattaneo” e “Pico”
presenteranno quanto realizzato nei
laboratori per competenze ed in altri
importanti momenti di scuola.
Per ciascuna presentazione, della
durata di 5-10 minuti, saranno utilizzate diverse modalità comunicative:
immagini, internet, pwp, dialoghi,
descrizioni, scenette spaziando tra
economia e marketing, arte, giornalismo e archeologia, sport, teatro e
beni culturali. Seguirà la proiezione
del video “Raccontarsi per crescere”
realizzato dagli studenti delle classi
IV dell’Ite ad un anno dai sisma del
20 e 29 maggio 2012. Nella stessa
serata si esibiranno alcuni studenti in
canzoni e brani musicali.
Saranno presenti il Sindaco di
Mirandola Maino Benatti, l’Assessore ai Servizi per la Promozione
della Persona Lara Cavicchioli,
l’Assessore Provinciale all’Istruzione
Elena Malaguti, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Modena Silvia
Menabue ed altri ospiti. La serata si
concluderà con i saluti del Dirigente
Scolastico Giorgio Siena (foto). L'iniziativa ha il patrocinio del Comune di
Mirandola e della Fondazione Cassa
Risparmio di Mirandola.
L’Associazione Club degli Alcolisti in Trattamento (Acat) ha trasferito
la propria sede a Mirandola in via Caboto 3. L’Associazione ha il patrocinio
dell’Unione Comuni Modenesi Area
Nord e si rifà al metodo del professor Vladimir Hudolin (1922 – 1996)
medico – psichiatra croato. Il metodo
consiste in una comunità multifamiliare inserita nel territorio che si incontra
con regolarità ogni settimana con
l’obiettivo di allontanare l’alcol dalla
vita familiare. Acat Mirandola risponde
al numero di telefono 0535/ 602434.
UN AIUTO
A SAN MARTINO
Per aiutare San Martino Spino,
devastata dal tornado dello scorso
3 maggio, le locali associazioni si
sono unite e hanno aperto un conto corrente presso Carisbo, Filiale
di San Martino Spino, denominato
"Causa tornado" pro Associazioni
Volontariato San Martino Spino. Iban
IT36O0638566851100000000140
(Dopo il primo 6, la lettera O di
Otranto, gli zero dopo 1 sono 8 ). San
Martino: 1055 abitanti, 98 vedove,
5 bambini in prima elementare compresi gli immigrati, 8 associazioni
di volontariato Croce Blu, Comitato
Sagra, Sportiva, Associazione Pesca,
Circolo Politeama, Gruppo Arte, Charitas, Avis (un volontario in ogni famiglia) e Lo Spino,un giornale bimensile:
un paese vivo che non vuole fermarsi.
10 · n. 10 - maggio 2013
Nuovo evento per il 50esimo anniversario del distretto
mirandola
Le nuove frontiere del biomedicale
Venerdì 7 giugno tavola rotonda con grandi esperti di quattro discipline
mirandola IN
Emanuela Zibordi
una docente hi-tech
“Le nuove frontiere della medicina
e il distretto biomedicale dei Comuni
Modenesi Area Nord” è il titolo del
convegno che si svolgerà venerdì 7
giugno al Teatro 29 di Mirandola. Si
tratta di un’importante opportunità
per conoscere il presente e il futuro
del distretto che nel 2012 ha compiuto
50 anni di vita. Alle 19 buffet di benvenuto e registrazione partecipanti;
alle 19.30 introduzione del Sindaco
di Mirandola Maino Benatti e di Filippo Molinari, Sindaco di Medolla.
Alle 19.45 presentazione dell’evento
e degli obiettivi formativi di Nunzio
Borelli, Presidente del Circolo Medico
“Mario Merighi”; dalle 20 alle 21.45
tavola rotonda moderata da Ettore
Tazzioli, Direttore responsabile di Trc
con Gianfranco Di Nino, Giuseppe
Faggian, Antonio Santoro e Roberto
Reverberi; alle 21.45 note conclusive
di Giancarlo Muzzarelli, Assessore
alle Attività Produttive della Regione
Emilia-Romagna. Organizzano i Comuni di Medolla e Mirandola, il Circolo Medico “Merighi” e Confindustria
Modena con il contributo di BBraun,
Bellco, Fresenius-Kabi, Gambro, Sorin Group e Covidien.
donazioni
Un amico per l'Alzheimer
grazie a due ospedali veronesi
L’Associazione Asdam onlus (Associazione Sostegno Demenze e Alzheimer Mirandola) ringrazia il Servizio di
Anestesia-Rianimazione-Terapia del
Dolore dell’ospedale di Legnago, i
medici e gli infermieri dell’ospedale di
Bovolone per l’entusiasmo dimostrato
nella raccolta fondi post-terremoto.
Massimo Frassoldati ha consegnato
2.165 euro per l’avvio del nuovo progetto “Un Amico per l’Alzheimer”: dispositivo Gps per persone ammalate di
demenza con disorientamento spaziale”.
Attraverso l’uso del piccolo dispositivo
è possibile localizzare velocemente la
posizione dell’ammalato grazie ad un
collegamento tramite internet oppure
contattando una centrale operativa attiva 24 ore su 24. Con questo contributo
Asdam onlus acquisterà quattro Gps
che verranno forniti in comodato d’uso
gratuito alle famiglie che ne faranno
richiesta. Tale apparecchio è consigliato
a tutte quelle persone che nonostante le
difficoltà di memoria e di orientamento,
continuano a guidare la macchina, andare in bicicletta e/o a piedi, tendono ad
uscire all’insaputa dei loro famigliari
con il rischio di perdersi. L’iniziativa è
promossa da Asdam onlus in collaborazione con il Centro Disturbi Cognitivi
di Mirandola. È possibile pertanto parlarne con il proprio specialista geriatra
e per avere maggiori informazioni si
può contattare i numeri 0535/611588;
331/6309109 o mandare una e mail ad
[email protected]. «Avere il supporto di
persone sensibili ed attente – spiega la
presidente di Asdam Paola Artioli – ci
aiuta a realizzare l’attività di formazione
e informazione a sostegno delle famiglie
che assistono persone ammalate di demenza, nell’intento di alleviare la loro
fatica e farle sentire meno sole».
di Andrea Ferramola
Emanuela, qual è il tuo lavoro e
www.emanuelazibordi.it) e un mio blog
quali responsabilità comporta?
(http://emanuelaz.blogspot.it)».
«Insegno Scienze Motorie all’IstiQuali sono gli aspetti del tuo
tuto “Luosi” di Mirandola, nelle
lavoro che ti procurano vera
sezioni Liceo “Pico” e Tecnico Ecosoddisfazione?
nomico. La responsabilità maggiore è
«Innanzi tutto stare con i giovani
quella di carattere educativo verso gli
ti costringe ad avere una visione molto
adolescenti che vivono un'età molto
aperta ai cambiamenti generazionali.
particolare sotto l'aspetto costitutivo
Credo di avere un buon feeling con i
dell'identità e della strutturazione
miei studenti e la disciplina che insegno
della personalità, dove la materia che
permette momenti di sano divertimento
insegno ha un ruolo determinante. Mi
mentre il cervello apprende attraverso le
occupo anche di didattica e nuove tecsue prassi più naturali come il “learning
nologie perché credo nelle forti potenby doing”, ovvero, imparare facendo atzialità di Internet per l'apprendimento
tivando strategie risolutive. Ci si accorge
nell'arco della vita. In questo ambiente
subito se il processo è in atto dai risultati
sono io la prima ad essere studentessa,
di immediato riscontro. La stessa dinaalle prese con nuovi strumenti e metomica avviene sul web: si acquisiscono
dologie e allora cerco di trasmettere le
competenze che, se applicate, danno
giuste competenze ai miei allievi che
risultati tangibili. Queste metodologie
avranno a che fare con queste modalità
dovrebbero poter essere estese a tutte
di approccio alla conoscenza in rete,
le discipline, così che apprendere divensempre più pervasive e sempre più
terebbe più connettivo per un maggior
richieste nel mondo lavorativo ormai
coinvolgimento anche fisico, (azione,
connesso».
cognizione, emozione) con un'accreQuando e come è nata la tua
sciuta motivazione e, quindi, meno
decisione di fare questo lavoro?
costrizione. Ma chi l'ha detto che per
«Ho frequentato il “Fermi” di
imparare si deve soffrire? Attualmente
Mantova facendo parte della squadra
nella nostra scuola, sono alle prese con
sportiva di atletica leggera e nuoto e
l'introduzione didattica dei “tablet” con
così, dopo le Superiori, ho superato
progetti specifici e di testi scolastici
il concorso all'Isef di Bologna ed ho
digitali autoprodotti in collaborazione
iniziato ad insegnare a scuola all'età di
con gli studenti. Su quest'ultimo argo19 anni, e ancora devo smettere. Sucmento ho realizzato un manuale “Testi
cessivamente, dopo la riforma del '99,
scolastici 2.0”, indirizzato ai docenti
mi sono laureata in Scienze Motorie ed
affinché possano applicare modalità
ho fatto altre esperienze accademiche
didattiche più vicine alle esigenze dei
e formative. E' un lavoro che ho scelto
“nativi digitali”, cioè ragazzi nati negli
per passione, inizialmente verso lo
anni '90, i primi ad aver sempre avuto
sport; successivamente a questa si è
contatti con dispositivi elettronici,
aggiunta la convinzione delle potencon approcci più partecipativi alla
zialità di Internet per l'apprendimento
conoscenza. La pubblicazione è stata
che mi impegna spesso nella docenza
apprezzata da tanti colleghi in tutta
di corsi di formazione per il Ministero
Italia. A questo indirizzo le recensioni
dell’Istruzione agli insegnanti, prima
e gli apprezzamenti: http://emanuelaz.
in Lombardia, adesso in Emilia. Atblogspot.it/2013/01/testi-scolastici-20tualmente sono a Carpi per il piano
feedback.html».
“Scuola Digitale Lim” e al “Luosi” per
Invece quali aspetti sono per
le classi 2.0.Convive in me, da sempre,
te più faticosi o affronti meno
quest'anima tecnologica associata al
volentieri?
dinamismo: l'interazione tra corpo e
«Insegnare è faticoso ed assorbe
strumento ha determinato il processo
molte energie fisiche e psichiche, ma
evolutivo della nostra specie, dalla
l'aspetto più ostico è, a volte, quello di
costruzione dei primi timidi manufatti,
dover affrontare persone che nell'amfino ai tentativi di replicare le abilità
biente scolastico e fuori non riconoumane con l'Intelligenza Artificiale.
scono il valore della/e disciplina/e che
Non a caso ho un mio sito (http://
insegno, mentre io conosco il valore
Emanuela Zibordi abita a
San Giovanni del Dosso
e lavora a
Mirandola
Studi: Diploma di Perito
chimico, Laurea in Scienze
Motorie, Master II livello
in E-learning
Età: 57 anni
Ruolo professionale attuale: insegnante
di Scienze
Motorie in
Istituto di
Istruzione
Superiore
Le passioni
di Emanuela:
sport, lettura
e web 2.0, neuroscienze
educativo e formativo di tutte le altre
perché sono abituata da sempre a
leggere di tutto, dalla letteratura alle
scienze. Devo dire che fortunatamente
qui a Mirandola ho anche colleghi
splendidi con cui collaboro e il mio
dirigente, professor Giorgio Siena, è
una persona molto aperta ed attenta
all'aspetto educativo degli studenti
della scuola, nonché all'innovazione».
Quali consigli dai a chi vuole
arrivare a fare un lavoro come
il tuo?
«E' un lavoro che è meglio fare
per vera passione, altrimenti rischia
di diventare una notevole fonte di
stress, in più mal retribuita. Spesso
nella mia carriera - questo per me è il
trentasettesimo anno di insegnamento
- ho dovuto cercare fortemente delle
motivazioni endogene perché l'ambiente esterno non ne forniva, anzi
deprimeva. E' anche una professione
che ti lascia(va) spesso solo. Adesso di
colleghi con cui scambiare opinioni e
conoscenza ne trovo tanti, soprattutto
in Internet. Meno male! Purtroppo a
tutt'oggi non ci sono molte prospettive di lavoro come insegnante, non
è un bel momento. Speriamo che si
accorgano che all'istruzione dei nostri
giovani debba essere data priorità assoluta; così stanno facendo tante nazioni
a noi vicine e lontane che, nonostante
la situazione di crisi, investono nella
scuola perché sanno che l'educazione
è un requisito indispensabile per innescare innovazione e sviluppo».
n. 10 - maggio 2013 ·
11
Una trentina di dottori coprono una vasta gamma di specialità
mirandola
Il Centro Medico cambia sede
Il moderno edificio su via per Concordia sarà attrezzato anche per piccoli interventi
Il Centro Medico di Mirandola,
attualmente dislocato in viale Martiri,
sta per traslocare. Dal primo luglio
la nuova sede sarà nella zona del ristorante “La Marchesa” sulla via per
Concordia, accanto alla ditta “Europrogress”. Nel nuovo stabile, oltre alla
tradizionale attività del poliambulatorio, è in corso di allestimento anche
un ambulatorio chirurgico destinato a
piccoli interventi. Ma l’attività principale continuerà comunque ad essere
costituita dalle visite specialistiche
e dal centro prelievi. I medici che
operano nel Centro sono una trentina
e ricoprono quasi tutta la gamma delle
specialità. i quali vantaggi dispone un
utente che decide di rivolgersi a una
struttura del genere? «A fronte di una
spesa superiore (essendo privati non
abbiamo i rimborsi della Regione),
chi viene da noi prenota una visita
in media nell’arco di una settimana»
risponde Luca Roncadi, uno dei tre
soci. La stessa rapidità si nota anche
per la restituzione dei risultati delle
analisi che difficilmente superano le
48 ore per gli esami di più comune
richiesta. Da questo punto di vista
il poliambulatorio mirandolese è
convenzionato da 15 anni con il laboratorio “Synlab”di Brescia che ogni
mattina (anche due volte al giorno)
spedisce un fattorino a ritirare i prelievi. «Sono molto professionali, fanno
servizio negli ospedali e rispettano
scrupolosamente gli orari previsti»
La nuova sede del Centro Medico in corso di ultimazione su via per Concordia.
In alto, l'attuale edificio in viale Martiri
informa Roncadi. Gli altri due soci,
Sergio Gambuzzi, medico del lavoro, e Marco Paolini, specializzato in
pediatria, sono stati i promotori del
Centro Medico con la fondazione
avvenuta nel 1992. Inizialmente c’era
solo il laboratorio analisi poi, a mano
a mano, si sono aggiunte le visite
specialistiche. Nell’ambito di queste
ultime, in particolare la radiologia, il
poliambulatorio ha avviato una collaborazione con il Centro Mc Namara,
recentemente insediatosi a Medolla
mirandola
Borse di studio a due universitarie
Il nuovo dono di Soroptimist
Con l’organizzazione della socia
mirandolese Maria Grazia Silvestri,
lo scorso 10 maggio il Club Soroptimist di Modena ha visitato la città
di Mirandola, che è stata colpita un
anno fa dal terremoto e a cui il Club di
Modena ha già dedicato vari services
(contributo alla Protezione civile, contributo ai centri estivi dei bambini, due
borse di studio alla scuola di musica
Andreoli, con una rappresentanza di
ragazzi, dai 13 ai 17 anni, che suona la
chitarra, intervenuta alla cena degli auguri di Natale del club a Modena). Con
la guida del Sindaco Maino Benatti,
del Presidente del Consiglio comunale
Andrea Venturini e dell’Assessore
alla Promozione della Città e del
Territorio Caterina Dellacasa, le
socie hanno visitato il centro storico,
con le belle chiese di San Francesco,
dove si trovano le tombe dei Pico, del
Gesù, il Castello dei Pico e altri edifici
pesantemente danneggiati dal sisma e
ora posti in sicurezza. Durante l’incontro che ha seguito la visita e che si è
svolto al ristorante Quattrochiacchere,
presso il centro “Al Borgo”, Giuliana
Gavioli, dirigente dell’industria del
biomedicale B Braun di Mirandola,
ha parlato di questo settore fondamentale per l’economia di Mirandola. Il
biomedicale vanta infatti un fatturato
che rappresenta l'1,8 per cento del Pil
nazionale: delle oltre 100 aziende,
il 95 per cento ha subito danni, ma
nessuna ha delocalizzato, tutti si sono
rimessi subito al lavoro e in breve
è stata raggiunta la produttività di
prima. Un esempio straordinario di
persone
Chiara fa fortuna in Francia
come ingegnere dell'Airbus
alla Cappelletta del Duca e specializzato nella “diagnostica maggiore” (ad
esempio Tac e Risonanza Magnetica).
Dopo le due scosse di terremoto del
maggio 2012, la sede di viale Martiri
n.5 era stata dichiarata “parzialmente
agibile”. I medici hanno proseguito
l’attività sotto un tendone, nel parcheggio del Centro. Alla metà di luglio
c’è il rientro nella struttura che nel
frattempo era sta messa in sicurezza
dal proprietario.
Giovanni Moi
Il suo è un
caso emblematico della "fuga
dei giovani
cervelli" italiani all’estero.
Chiara Casari,
25enne originaria di Mirandola,
ingegnere aerospaziale e aeronautico, lavora
oggi in Francia,
a Tolosa, presso
l’azienda leader europea nella costruzione di aeromobili: Airbus. Difficile,
del resto, con un curriculum come il
suo, restare a lavorare in Italia. Chiara è figlia di due mirandolesi “doc”,
Alberto Casari e Lorenza Levratti
che nel 2001, per motivi professionali, si trasferiscono a Pesaro ma che
conservano legami fortissimi con la
città natale. Chiara frequenta le scuole
medie a Mirandola per poi diplomarsi
al liceo scientifico di Pesaro. Nel 2007
riceve una borsa di studio dal premio
Nobel della fisica Carlo Rubbia per
la partecipazione al corso intensivo di
fisica “Fondazione Giuseppe
Occhialini”. Si
laurea quindi
nel 2009 al Politecnico di Milano in ingegneria aerospaziale,
trasferendosi
poi a Tolosa,
dove lo scorso
23 aprile riceve
la doppia laurea
in ingegneria
aeronautica per gli studi effettuati in
contemporanea presso il Politecnico di
Milano e l’Isae (Institut Supérieur de
l’aéronautique et de l’espace) di Tolosa.
A dicembre 2012 ottiene il Master Recherche Génie Mécanique in meccanica
delle strutture. Nel frattempo ha effettuato uno stage presso Airbus a Tolosa
e nell’ottobre 2012 viene assunta, prima
ancora della laurea. «Una sfida, una
prova continua contro me stessa – ci
ha detto Chiara - una ricerca costante
di nuove esperienze… ecco cosa mi
ha spinto ad arrivare dove sono ora,
ma non si ottiene nulla senza fatica…».
energia, entusiasmo e volontà di fare.
Nel corso della serata Soroptimist ha
premiato due studentesse universitarie
mirandolesi particolarmente meritevoli: Martina Pizzetti ed Eleonora
Tirabassi. Le ragazze hanno ricevuto
una borsa di studio di 1.500 euro ciascuna che è stata consegnata loro dalla
Presidente del Soroptimist International, club di Modena Cecilia Ghittoni
alla presenza del Sindaco Maino
Benatti. Martina Pizzetti, sempre
grazie al Club Soroptimist, aveva in
precedenza partecipato ad un corso di
tre giorni presso l’Università Bocconi
di Milano. Soroptimist International
è un'associazione femminile composta
da donne con elevata qualificazione
nell'ambito lavorativo che opera,
attraverso progetti, per la promozione
dei diritti umani, l'avanzamento della
condizione femminile e l'accettazione
delle diversità. Il Club di Modena è
formato da 64 socie, tra cui medici,
giornaliste, industriali, un notaio,
un avvocato, una psicologa, docenti
universitari e professori di scuola
media, imprenditrici agricole, esperte
d'arte e periti, consulenti marketing ,
responsabili delle comunicazioni, un
veterinario, una commercialista, titolari di ditte o di negozi di abbigliamento,
architetti, responsabili commerciali di
aziende che operano in svariati rami.
Nella foto di gruppo da sinistra
Eleonora Tirabassi, Maria Grazia
Silvestri, Cecilia Ghittoni, Giuliana
Gavioli, Martina Pizzetti.
mirandola
36 studenti francesi sui banchi insieme ai "cugini" italiani
L'amicizia attraversa le Alpi
Scambio culturale della scuola media "Montanari" coi "colleghi" di Clisson
mirandola
Un gemellaggio
nato per corrispondenza
«Sono molto contenta di aver
preso parte a questo progetto perché
mi sono molto divertita, ma sono
triste perché la mia corrispondente
mi manca molto. Infatti non pensavo che dopo una settimana mi sarei
affezionata così tanto a lei».
Beatrice Oliani 3°E
«La settimana che abbiamo
trascorso con i nostri corrispondenti
francesi è stata molto bella, divertente, istruttiva e anche diversa dal
solito. Abbiamo imparato nuove
espressioni, nuove parole, abbiamo arricchito il nostro lessico e
ora sappiamo fare discorsi con più
naturalezza. Questa settimana mi è
piaciuta moltissimo».
Alessia Vescovini
La scuola secondaria Francesco
Montanari di Mirandola ha effettuato
uno scambio culturale con gli alunni
di una scuola francese di Clisson
(Loire Athlantique). I ragazzi, tutti
selezionati, hanno conosciuto i propri
compagni transalpini attraverso una
corrispondenza iniziata a dicembre.
L’iniziativa è stata promossa dalle
docenti De Matteo e Puttilli. 36
francesi sono arrivati in Italia il 12
aprile e durante la loro permanenza
sono andati a scuola insieme ai corrispondenti italiani il sabato e giovedì,
mentre gli altri giorni sono andati a
visitare alcune vicine città d’arte con
i loro professori. L’ultimo giorno,
in loro onore, è stato organizzato
un torneo di calcio (per i maschi)
e pallavolo (per le femmine) grazie
ai professori di educazione fisica.
Nel box a fianco riportiamo alcuni
commenti dei ragazzi all'iniziativa
di scambio.
«Era tanto che preparavamo
questo progetto, ci siamo scambiati
lettere, e mail, foto e finalmente i
ragazzi francesi, dopo 15 lunghe ore
di viaggio, sono arrivati a Mirandola
e abbiamo potuto conoscerli. Alla
partenza molti erano in lacrime per
la separazione, ma allo stesso tempo
loro erano felici perché potevano
vedere di nuovo le loro famiglie
e noi perché tra solo tre settimane
potremo rivederli in Francia. Questa
è stata una bella esperienza, che ci
ha permesso di approfondire il nostro lessico francese e soprattutto di
conoscere nuove persone».
Michele Razzaboni 3°F
«Mi sono affezionato al mio corrispondente perché, grazie al gemellaggio abbiamo fatto uno scambio
culinario, etnico-culturale perché
abbiamo imparato gli usi di un altro
popolo: le usanze, i cibi tipici, qualche parola nuova . I primi giorni gli
ho fatto conoscere Mirandola, che
gli è piaciuta subito anche se è molto
differente dalla sua città. Si è sempre
divertito molto e questo mi ha fatto
molto piacere».
Anonimo
«Tra ragazzi e corrispondenti si
è creato un meraviglioso rapporto di
amicizia che ci ha resi quasi inseparabili fino a sentirne la mancanza
alla loro partenza. Questo scambio,
oltre a farci scoprire nuove parti di
Italia e Francia, ci ha permesso di
poter dialogare in un’altra lingua e
di poterla perfezionare. Credo sia
un’esperienza unica e meravigliosa e
ritengo sia molto importante per i ragazzi della scuola poterla ripetere».
Sara Campagnoli 3°F
n. 10 - maggio 2013 ·
A Pagano e Scurtu i premi in memoria di Christel Carreri
mirandola
Diplomi di merito e borse di studio
13
in breve
CPL CONCORDIA
SALE SULL'EMPIRE
Il 4 maggio festa della scuola media "Montanari" con consegna degli attestati
Un momento della festa della Scuola Media
Il giorno 4 maggio si è svolta, come
ogni anno, la festa della nostra scuola
con la consegna dei diplomi di merito
e delle borse di studio. è stata una
mattinata intensa, molto emozionante
e partecipata: i ragazzi di terza si sono
esibiti in un concerto magnifico sotto la
guida dei loro insegnanti, con musiche
classiche ma anche con un repertorio
moderno, che più volte hanno originato
momenti di commozione tra i presenti.
Applauditissimo anche il video prodot-
to dagli alunni e dai docenti Andrea
Maini, Giuseppina Martini, Anna
Perretta e Sandra Piva: un telegiornale pensato e condotto dai ragazzi,
che vogliono guardare al presente di
Mirandola per costruire un futuro sereno, in cui saranno loro i protagonisti
della vita cittadina. La volontà dei nostri alunni a superare ciò che è stato, per
rivolgere lo sguardo al domani, ha dato
il via a diverse interviste a personalità
del mondo produttivo e della tradizione
scuola
La legalità entra in classe
con la polizia municipale
Anche quest’anno, nonostante le
difficoltà, siamo riusciti, alla scuola
media Montanari di Mirandola, ad
organizzare e a portare a termine il
“Progetto Legalità”: il contributo
della polizia municipale è stato, come
sempre, determinante
per la realizzazione e
la riuscita dell’attività
che ha sempre un riscontro molto positivo.
Le lezioni come sempre
sono state apprezzate da
tutti e gli alunni sono
stati coinvolti in prima
persona in un clima di
viva partecipazione che
ha qualificato le relazioni tra ragazzi ed adulti.
La scuola esprime la
gratitudine di tutti i docenti, a Stefano Poma e a Leonardo
Valentini per la collaborazione offerta
nell’ambito del progetto, e a Emanuela
Ragazzi che ha condotto le lezioni con
professionalità e sensibilità speciali.
Grazie!
culturale di Mirandola.
Emozionante, come ogni anno,
l’incontro con la mamma di Christel
Carreri cui sono dedicate due borse
di studio, vinte da Francesca Pagano
IIIG e da Mihaela Scurtu III F che
si sono distinte per impegno, bontà
e desiderio di apprendere; la borsa di
studio intitolata alla famiglia Sgarbi- Salici è stata vinta da Tommaso
Salici per qualità morali e per il buon
profitto particolarmente nelle materie
scientifiche.
Dopo i diplomi di merito per gli
ottimi risultati ottenuti nello scorso
anno scolastico, è stato presentato
anche il nuovo logo della scuola, disegnato da Carlotta Bellini della classe
3 I e vinto con un concorso bandito
all’inizio dell’anno scolastico. La partecipazione dei genitori e delle autorità
è stata determinante per la perfetta
riuscita della mattinata ma è decisiva
soprattutto perché ci conferma che
l’indirizzo formativo del nostro Istituto
è quello giusto. La scuola vuole ringraziare i docenti Andrea Maini, Giorgio
Mengoli, Giuseppina Martini, Sandra
Piva, Anna Perretta per la bellissima
giornata e tutti i docenti dell’istituto
per la professionalità e l’attenzione
dedicate ai ragazzi di Mirandola. Da
ultimo invitiamo tutti a visitare il sito
della scuola www.scuolamontanrif.it
dove sono inseriti i bellissimi filmati
prodotti dai ragazzi e dai loro docenti.
Paola Campagnoli
Dirigente scolastico
gino gavioli
Auguri al papà
di Carosello
Ha compiuto novant’ anni lo scorso 9 maggio Gino Gavioli, grande
disegnatore italiano, padre di tantissimi
personaggi e autore di numerosi spot
che resero glorioso Carosello (indimenticabili certi personaggi nati dalla
sua matita come Caio Gregorio, Taca
Banda, Capitan Trinchetto, Il Vigile e
Cimabue…). Gavioli, artista dal tratto
elegante ed ironico, ha collaborato con
Mirandola, città con la quale ha sempre
avuto un rapporto di particolare amicizia.
Si ricordano a questo proposito le decorazioni realizzate per la scuola d’infanzia
di viale Gramsci e le bellissime illustrazioni inserite in due libri incentrati sulla
storia di Mirandola: “Il castello della
Mirandola” e “I documenti dei Pico”.
Tanti auguri al Maestro…
Giampaolo Ziroldi
mirandola
La storia della Bassa
spiegata ai ragazzi
Nelle scorse settimane Fabio
Montella, direttore dell'Indicatore
Mirandolese e ricercatore, ha tenuto
lezione agli studenti delle classi terze
della Scuola Media "Montanari"
sulla storia locale dell'Otto-Novecento. Di seguito pubblichiamo una
lettera giunta in redazione.
Gentilissimo signor Fabio Mon-
tella, vogliamo ringraziarla a nome di
tutte le classi terze della scuola Francesco Montanari per le lezioni che ha
tenuto sulla seconda guerra mondiale e
sulla Resistenza nella Bassa nell’ambito del progetto “Laboratori di storia
contemporanea”.
Le spiegazioni, arricchite dalle foto
dell’epoca e da documenti sono state
molto interessanti e ci hanno permesso
Il Gruppo Cpl Concordia entra
nel mercato Usa con due importanti
acquisizioni confluite nella neo costituita società denominata Cpl Concordia
Usa. La nuova società, partecipata al
50% dal socio statunitense G Three
Partners, impiega attualmente 21 addetti e detiene già contratti di gestione
in 40 “buildings” di grandi dimensioni
per le attività di impiantistica e manutenzione, “metering” (misurazione),
ingegneria e servizi tecnici, monitoraggio e fatturazione consumi. Fra le
strutture più importanti servite da Cpl
Concordia Usa c’è anche l’Empire
State Building, il celebre grattacielo di
New York. Le previsioni nel mercato
statunitense puntano a un fatturato di
oltre 50 milioni di dollari nei prossimi
cinque anni. Cpl Concordia Usa detiene il 100% del capitale della New
York Electric Maintenance & Data
Corp. precedentemente proprietà
della G Three Partners e specializzata
in impiantistica e manutenzioni, e il
100% delle quote della Cpl Energy
Management Service Group Inc. creata a seguito dall’acquisizione degli
assets ceduti dalla Archangel Energy
Group Inc.. Cpl Ems Group si occuperà di metering, ingegneria e servizi
tecnici, monitoraggio e fatturazione
dei consumi.
di scoprire il passato di Mirandola e
del nostro territorio durante gli anni
durissimi della guerra.
Tramite le sue parole avvincenti e
le foto del suo ricchissimo archivio storico, abbiamo conosciuto da vicino gli
uomini che spesso portavano il nostro
cognome, che sono stati protagonisti
di eventi tragici studiati solo sui libri.
Siamo ritornati indietro nel tempo
osservando con stupore le foto di
Hitler che, alla stazione ferroviaria
di San Felice, salutava dal treno.
Abbiamo scoperto come vivevano i nostri bisnonni nelle campagne emiliane
e come era la loro quotidianità limitata
dal regime fascista.
Siamo veramente contenti di averla
conosciuta e la ringraziamo vivamente
per averci permesso di conoscere da
vicino la storia di coloro che ci hanno
preceduto e che, con il loro sacrificio,
hanno costruito il nostro presente.
Cordiali saluti,
Alessia, Sara C.,
Mihaela, Sara M. (3^F)
Alunni della Scuola secondaria
di primo gr. “Montanari” Mirandola
14 · n. 10 - maggio 2013
n. 10 - maggio 2013 ·
speciale terremoto
«Il Sindaco non può tutto, ma ho fatto del mio meglio»
«Un anno vissuto in prima linea»
Intervista a Maino Benatti su 12 mesi intensi al servizio della città
Maino Benatti
tra Giorgia Veneziani e Giacomo
Borghi di Radio
Pico (foto di
Massimo Secchi)
20 maggio 2012 ore 4,03 del mattino: il cittadino mirandolese Maino
Benatti viene svegliato di soprassalto
dalla terra che trema violentemente,
dal mobilio di casa che si ribalta e dal
sinistro scricchiolio dei muri che si crepano. Sgomento e paura per i suoi cari
gli attanagliano la gola. Nello stesso
istante il primo cittadino mirandolese
Maino Benatti con sangue freddo e
fermezza raccoglie le idee, si veste in
fretta e si allontana da casa, da moglie
e dai figli e va ad occuparsi dei suoi
concittadini e della sua città sconvolta.
Sindaco Benatti, come si conciliano in quei momenti concitati
gli aspetti pubblici e privati, i due
volti di una tragedia simultanea?
«Non è stato facile conciliare
pubblico e privato in quei momenti
così concitati e drammatici. Quando
però mi sono accertato che tutti i miei
famigliari, benché scossi, stavano
bene e che la casa non aveva subito
apparentemente danni sono corso in
centro. Ho sentito il dovere di farlo e
mia moglie e i miei figli hanno capito.
Dopo pochi minuti, con il responsabile
dell’ufficio stampa Fabio Montella,
eravamo davanti al municipio, ma viste
le gravissime lesioni abbiamo capito
che era meglio aspettare la luce per
entrare, cosa che abbiamo poi fatto verso le 6 assieme all’Assessore Roberto
Ganzerli e alla geometra del Comune
Paola Gavioli. Una volta entrati abbiamo constatato che il municipio era
inagibile. Di conseguenza ci siamo
subito mossi allestendo due punti di
ascolto uno in piazza, sfruttando le capannine della Fiera che non era ancora
stata smontata e uno presso le Scuole
elementari di via Dorando Pietri»
Dopo un forte terremoto le
emergenze sono innumerevoli e
occorre dare delle priorità: quali
sono state le primissime azioni
messe in campo? Come sono state decise? Il piano comunale di
protezione civile si è dimostrato
un supporto valido e funzionale
in questo senso?
Estate 2012: una riunione del Coc di
Mirandola, presieduta dal Sindaco
«La nostra priorità principale è
stata immediatamente quella di dare
accoglienza e ospitalità ai cittadini
rimasti senza casa. Anziani e famiglie
con bambini piccoli non potevano certo
restare all’addiaccio. Avevano bisogno
di pasti caldi e di un tetto sulla testa.
E da subito, anche mettendo a disposizione edifici e strutture comunali
non lesionati, ci siamo mossi in questa
direzione. Ci siamo poi preoccupati del
lavoro. Il terremoto, infatti, ha anche
distrutto e indebolito il tessuto economico del nostro territorio, creando un
forte gap produttivo rispetto alle altre
aree. Abbiamo quindi cominciato da
subito a lavorare per far restare qui le
imprese e credo che ci siamo riusciti.
Per quanto riguarda il piano comunale
di protezione civile è stato un prezioso
punto di riferimento che ci ha aiutati,
per esempio, con le aree in cui allestire
i primi campi, già indicate nel piano
comunale».
Il Sindaco è l'autorità in capo di
protezione civile e il terremoto
è stato sicuramente un duro
banco di prova per l'esercizio di
questo compito. In base alla Sua
esperienza, il Sindaco ha tutti
i mezzi necessari per svolgere
nel migliore dei modi questa sua
funzione?
«Credo che nessuno sia pronto per
fronteggiare un’emergenza del genere.
Certe volte non riuscivo a intravedere
una fine. Pensavo di aver risolto un problema e se ne aprivano subito diversi
altri. Un serio problema che ci siamo
trovati ad affrontare è stato la mancanza
di una legge nazionale per affrontare il
terremoto. Abbiamo dovuto “costruire”, con Regione e Governo, diverse
ordinanze partendo da zero e che
nessuno sapeva come fare, mancando
una legge sulle calamità. Anche la
Protezione civile, infine, veniva da una
situazione molto delicata, visto che,
dopo le note vicende, era stata di fatto
“disarmata” e spesso abbiamo dovuto
mettere noi a disposizione mezzi e materiali. Una situazione, insomma, molto
complessa. Adesso, superata la prima
fase dell’emergenza, è il momento di
iniziare la ricostruzione».
La gestione post-emergenza di
una calamità come il terremoto è estremamente complessa,
implica l'attivazione di moltissime risorse, umane, finanziarie,
organizzative, e deve prendere
in considerazione un'infinità di
varianti: chi l'ha aiutata?
«Devo dire che ho trovato un aiuto
formidabile nei dipendenti comunali.
Benché fossero a loro volta terremo-
tati, spesso con situazioni difficili alle
spalle (case inagibili, congiunti feriti),
non si sono risparmiati. E’ stato grazie
al loro lavoro straordinario che siamo
riusciti a rispondere alle tante legittime
richieste che ci venivano dai nostri
concittadini. Anche la Giunta comunale e tanti consiglieri si sono spesi
senza risparmiarsi. Ma abbiamo potuto
contare sulla collaborazione di tante
associazioni di volontariato cittadine
che hanno dato un enorme contributo
nelle fasi dell’emergenza. Solo grazie a
questo grande lavoro di squadra siamo
riusciti a reggere l’urto devastante del
terremoto».
Governo, Parlamento e Regione hanno garantito ai territori
colpiti un supporto costante e
tangibile? Le è mai capitato di
sentirsi solo ad affrontare una
situazione così pesante?
«Come le dicevo ci sono stati momenti di scoramento, ma le istituzioni
ci sono state vicine. Anche il Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano
è venuto in visita a Mirandola, mentre il
Presidente della Regione Vasco Errani
è sempre stato in contatto costante con
noi ed è stato uno dei primi ad arrivare
nella Bassa dopo il terremoto, assieme
al capo della Protezione civile Franco
Gabrielli. Dal Governo ci saremmo
però aspettati una maggiore attenzione
dal punto di vista fiscale, tenuto conto
delle agevolazioni ricevute da altre
zone terremotate, anche se in altri
“momenti storici”. Il nostro sistema
economico, che produce circa il 2
per cento del prodotto interno lordo
nazionale, è stato colpito prima dalla
crisi e poi dal terremoto e se non viene
alleggerito momentaneamente da parte
del peso fiscale, rischia di non essere
più competitivo».
La grande solidarietà, ancora
in atto, nei confronti delle zone
emiliane terremotate è stata
uno degli aspetti più rilevanti di
questa emergenza. Come è stata
recepita dalla cittadinanza e dalle Istituzioni locali e come è stata
di aiuto per il vostro Comune?
«C’è stata una gara di solidarietà
nei nostri confronti che ha commosso
me e tutti i miei cittadini. Volontari da
tutta Italia sono venuti qui a darci una
mano, sono arrivati aiuti materiali e
donazioni e in alcuni momenti ci siamo
trovati persino in difficoltà a gestire
tutta questa generosità, della quale però
non ringrazieremo mai abbastanza. Sapere che tante persone pensavano a noi
e si erano mobilitate, seppure in modi
molti diversi, per aiutarci, ci ha dato la
forza di andare avanti. Oggi il rischio
è però che cali il sipario sul nostro
dramma, mentre qui c’è tanto da fare
e abbiamo ancora bisogno di aiuto».
Sconforto e soddisfazione sono
sentimenti che, immaginiamo,
si sono alternati in questo lungo
anno di ricostruzione: quale il
momento peggiore e quale ad
ora la soddisfazione più grande?
«Il momento peggiore è stato
15
dopo il secondo terremoto, quello del
29 maggio. In primo luogo perché
sono morti dei nostri concittadini, poi
perché il sisma fatto tanti altri danni
alla nostra città. Ma è stata anche una
mazzata tremenda dal punto di vista
psicologico. Quando, dopo il primo
terremoto del 20 maggio, eravamo
riusciti a conquistarci un barlume di
normalità, e sembrava che il peggio
fosse alle spalle, siamo ripiombati nel
dramma. Non è stato facile trovare la
forza di andare avanti. Posso dirle che
ogni giorno ricevo grandi soddisfazioni quando vado ad inaugurare lo
stabilimento di una ditta che è ripartita,
oppure un negozio che ha ripreso la
propria attività, o quando mettiamo in
sicurezza una via del centro, riaprendola ai cittadini e rincosegnandola alla
città. Importanti segnali di un ritorno
alla normalità che tutti auspichiamo sia
il più rapido possibile».
Terremoto distruttivo e gestione post terremoto, una grande
responsabilità, su cui grava
anche il peso delle aspettative
e delle esigenze dei cittadini: è
cambiato il suo rapporto con i
mirandolesi?
«In questi mesi ho parlato con
centinaia di mirandolesi che si rivolgevano a me chiedendo aiuto. Non
sempre sono riuscito ad aiutarli come
avrei voluto, ma il Sindaco purtroppo
non può tutto, a dispetto di quello che
si può pensare. Ho sentito appieno il
peso di questa enorme responsabilità,
ovvero essere alla guida del Comune
di Mirandola in uno dei momenti
più difficili della sua storia, anche
perché nessuno, come ho già detto, è
preparato ad affrontare una tragedia
di tali dimensioni. Negli ultimi mesi
ho dormito molto poco, ripensando
sempre a quello che avevo fatto durante
il giorno, se avevo sbagliato oppure se
avrei potuto farlo meglio».
Cosa le manca di più della
Mirandola pre-terremoto? E
cosa invece le piace di più della
Mirandola post-terremoto?
«E’ incredibile come siano le
piccole cose a mancare, come una
passeggiata per il centro prima che
venisse sfregiato dal terremoto, oppure
entrare in una chiesa di Mirandola o
visitare i monumenti cittadini, o il mio
ufficio in municipio. Mi manca tutta la
Mirandola di prima, quella della mia
infanzia e giovinezza. Quello che mi
è piaciuto di più della Mirandola post
terremoto è stato lo spirito dei suoi
abitanti. Gente fiera e orgogliosa, che
non si è piegata ma che ha trovato il
coraggio e la forza di andare avanti.
Essere Sindaco di queste persone è per
me motivo di grande orgoglio»
Sindaco, oggi la parola d'ordine è
prevenzione. Se potesse spostare
le lancette dell'orologio indietro,
di un anno, a prima del terremoto, a cosa darebbe la priorità? E
quale priorità ritiene di dovere e
potere applicare oggi sul fronte
della prevenzione?
«Senza dubbio alle scuole, per
quanto di competenza del Comune,
avevamo già pianificato l’adeguamento alle norme antisismiche delle scuole
elementari ed effettuato una buona
parte dei lavori, parte che ha resisto alle
scosse. Oggi la sicurezza deve essere
al primo posto. Ricostruiremo la nostra
città e la faremo più bella e più sicura
di prima».
Patrizia Calzolari
16 · n. 10 - maggio 2013
speciale terremoto
Piantumato un albero in memoria delle vittime del sisma
è il momento del ricordo
Il 19 maggio il Comune di Mirandola ha ringraziato volontari e donatori
Sopra e
sotto, due
momenti
dell'iniziativa "Con
gratitudine"
in piazza
Costituente
(foto di Andrea Cardoni). In basso,
la cerimonia
in ricordo
delle vittime
d el s is m a,
presso le
scule medie
"Montanari"
Tre momenti dell'iniziativa del 19 maggio.
In alto, operatori del
Comune di Mirandola
al punto d'accoglienza degli ospiti (foto di
Massimo Secchi); sopra, il ringraziamento
del Sindaco Benatti
(foto di Pietro Bellesia);
qui accanto, da sinistra, Fausto Casini e
Luigi Casetta (Anpas)
con Giacomo Borghi
di Radio Pico (foto di
Andrea Cardoni)
Dieci giorni intensi per dire grazie
a tutti i volontari e i donatori; per ricordare le vittime del 29 maggio; per
guardare avanti oltre gli ostacoli. è
accaduto a Mirandola tra il 19 ed il 29
maggio, in un ricco cartellone organizzato dal Comune e da tanti altri soggetti, che hanno dato un loro contributo ad
una commemorazione che un anno fa
nessuno avrebbe immaginato di dover
mettere in programma. L'avvio è stato
nella giornata di domenica 19 maggio,
con il pranzo di ringraziamento a Quarantoli per le rappresentanze di volontari e donatori, con un totale di circa
350 ospiti. Tanti gli amici delle ore più
l'assessore
«L'eccezionale impegno
per garantire scuole e futuro»
Lo scorso anno i due violenti
terremoti che hanno colpito la Bassa
modenese hanno ucciso, devastato e
costretto tanti cittadini a lasciare le
loro case lesionate. A Mirandola anche
l’edilizia scolastica è stata pesantemente danneggiata. Il 7 giugno 2012 il
quadro della situazione delle scuole era
desolante: temporaneamente inagibili
erano i nidi Civetta e Poma, le scuole
per l’infanzia Sergio Neri, Poma,
Gramsci, di San Giacomo Roncole e le
paritarie Don Adani e di Mortizzuolo.
Era inagibile la primaria Dante Alighieri di via Circonvallazione, come lo
erano anche la primaria di Quarantoli
e la palestra Fermi. La scuola primaria
Dante Alighieri di via del Mercato era
temporaneamente inagibile. Agibile era
invece la scuola secondaria di primo
grado di via Dorando Pietri. Critica
la situazione dell’istituto Luosi: la
sede staccata di via Verdi era inagibile
come il Liceo Pico e l’istituto per il
commercio in via Barozzi. Anche il
Galilei era inagibile come le officine
pesanti e la palestra. A Mortizzuolo la
scuola primaria era agibile, mentre era
inagibile la palestra. La scuola dell’infanzia di Quarantoli (paritaria) era
agibile, mentre era inagibile la scuola
dell’infanzia di San Martino Spino.
Agibile invece l’edificio che ospita la
primaria e la secondaria di primo grado di San Martino. Il Comune si è da
subito attivato sia per il ripristino delle
sedi che necessitavano di interventi
lievi, per portarle alla loro funzionalità, sia chiedendo alla Regione Emilia
Romagna 5 aule per Quarantoli, 40
per la Primaria del centro, 40 per il
Luosi e 40 per il Galilei. «L’obiettivo
dell’Amministrazione comunale –
spiega l’Assessore alla Scuola Lara
Cavicchioli – è stato da subito quello
di non perdere tempo per poter di fare
iniziare l’anno scolastico puntualmente
il 17 settembre. Contemporaneamente
difficili di Mirandola che non hanno
voluto mancare all'appuntamento. La
Protezione civile della Regione Friuli
Venezia Giulia ha partecipato con una
ci si è attivati per recuperare spazi
alternativi per ospitare le scolaresche
le cui scuole originali non potevano
essere utilizzate. Sono così sorte le
strutture da adibire a scuole provvisorie mentre si lavorava alacremente sia
per sistemare gli edifici scolastici con
lievi danni sia per preparare le aree
destinate alle scuole nuove». All’inizio
dell’anno scolastico la situazione era
molto migliorata ma ben diversa da
edificio a edificio. Già il 10 settembre
i nidi Civetta e Poma erano aperti nella
propria sede. Pochi giorni dopo (il 15)
anche la paritaria di Mortizzuolo aveva
iniziato la propria attività. Con l’inizio
ufficiale dell’anno scolastico (il 17
settembre) nella propria sede sono state
aperte le scuole per l’infanzia Sergio
Neri e di viale Gramsci mentre invece
la primaria di Mortizzuolo e quella
del centro hanno iniziato le lezioni
in sedi provvisorie (centro sportivo e
tensostrutture). Pochi giorni dopo (il
20) Mortizzuolo ha riaperto e il 24 è
toccato a San Martino Spino entrambe
nelle proprie sedi. Nello stesso periodo anche le scuole superiori hanno
iniziato le lezioni: la scuola media
nella propria sede, diventata anche
municipio, mentre sia il Luosi che il
Galilei hanno utilizzato tensostrutture.
delegazione composta dall'Assessore
regionale alla Protezione Civile Paolo
Panontin, dal Direttore centrale Guglielmo Berlasso, e da una quarantina
foto di Massimo Secchi
Ultime e riprendere l’attività sono state
le scuole per l’infanzia di San Giacomo Roncole e di San Martino Spino
(1 ottobre) e la scuola paritaria Don
Adani (15 ottobre). Poi, dopo quasi tre
mesi dal sisma, tutti i ragazzi hanno
avuto una nuova scuola sicura. Si sono
infatti susseguite le inaugurazione
della primaria centro a tempo pieno
(il 15 ottobre in via Giolitti), della
primaria centro a tempo ordinario (il
15 ottobre in via Nazioni Unite), della
primaria di Quarantoli (10 ottobre),
dell’istituto Luosi (consegna edificio
di via 29 Maggio il 24/26 ottobre),
dell’istituto Galilei (consegna edificio
di via 29 Maggio il 24/26 ottobre). E’
nato così il polo scolastico che oltre
a comprendere una scuola primaria
tra funzionari e volontari della Protezione civile Regionale. Un volontario
della Protezione civile di Fiumicello
(Ud), Flaviano Dreas, ha donato agli
ospiti del pranzo una maxi torta che ha
preparato personalmente insieme alla
madre, con i simboli del Comune di
Mirandola, della Protezione civile del
Friuli Venezia Giulia, del Comune di
Fiumicello e l’immagine dell’Emilia
spezzata dal terremoto ("Teniamo
botta"). La delegazione del Comitato
San Giovanni e Tradizioni Onegliesi
guidata dal Presidente Sergio Lanteri
ha omaggiato il Sindaco di Mirandola
con prodotti tipici e ha inoltro donato
un libro prezioso a nome del Presidente della Provincia di Imperia, Luigi
Sappa. Bruno Gardel, Vicesindaco
del Comune di Moggio Udinese, ha
donato una cesta di prodotti tipici della
Carnia insieme all’Assessore Stefano
Faé e alla Consigliera Rita Moretti.
Mariella Monticone della Protezione civile del Piemonte ha portato un
omaggio a nome della sua regione. La
Confederazione delle Misericordie ha
partecipato con un nutrito gruppo di
volontari di diverse sezioni. A seguire
sul palco di piazza Costituente si è
svolta una cerimonia pubblica molto
partecipata, per dire grazie a quanti
hanno aiutato Mirandola nei giorni
dell'emergenza e dell'avvio della
ricostruzione. L’iniziativa, realizzata
nell’ambito della Fiera di Maggio, ha
avuto la collaborazione di Radio Pico.
Il pranzo è stato invece organizzato dal
Comune insieme a “Piacere Modena”,
brand della società Palatipico srl a cui
aderiscono tutti i Consorzi di tutela e
delle Dop e Igp provinciali, oltre al
Consorzio Modena a Tavola, Modenatur e Artest. In cucina si sono alternati
gli chef del Consorzio Modena a Tavola, che si sono avvalsi della collaborazione in sala di 35 studenti della Scuola
Alberghiera e di Ristorazione Ial di
Serramazzoni. Nell’occasione è stato
donato ai rappresentanti dei volontari
e dei donatori un volume fotografico
realizzato grazie al contributo del
Banco S.Geminiano e S.Prospero e
di BBraun Avitum Italy. «Il terremoto
del 2012 – ha commentato il Sindaco
Maino Benatti – ci ha tolto molto, ma
ci ha anche fatto scoprire nuovi amici
ed una catena di solidarietà senza
fine». Tra i sostenitori della giornata
del 19 ci sono stati anche la Polisportiva Quarantolese e la ditta Igloo, che
ha messo a disposizione un camion
frigo. A tutti va il ringraziamento
del Comune. Le iniziative sono poi
proseguite per i successivi 10 giorni.
Il 29 maggio alle Scuole Medie è stato
piantumato e benedetto un albero in
ricordo di tutte le vittime.
e i complessi delle scuole superiori
si è arricchito di laboratori, del teatro
tenda e che vedrà sorgere le palestre,
la biblioteca e il tecnopolo. Dopo il 29
maggio l’Amministrazione comunale,
pur nella complessità delle azioni da
compiere per la popolazione così duramente colpita, ha attivato una serie
di iniziative per favorire i bambini.
Dall’8 giugno al 14 settembre sono
partiti i centri estivi per ragazzi della
scuola dell’infanzia e primaria, mentre
per tutto il mese di luglio ha funzionato
il centro estivo per i bambini del nido.
Con la ripresa regolare delle lezioni
nelle scuole nuove sono stati attivati i
servizi di prescuola, trasporto e mensa.
«E’ stato un anno difficile ed impegnativo – conclude Lara Cavicchioli
- ma con l’aiuto e l’efficienza di tanti,
i nostri ragazzi hanno proseguito il loro
percorso scolastico in modo ottimale.
Un ringraziamento alla Regione Emilia
Romagna, alla Provincia di Modena,
all’Anpas, alle imprese costruttrici, ai
tecnici comunali e non per ultimi ai
veri protagonisti della rinascita della
nostra scuola: i dirigenti scolastici,
gli insegnanti, gli studenti e le loro
famiglie che hanno dimostrato spirito
collaborativo e costruttivo A tutti un
grande grazie».
n. 10 - maggio 2013 ·
speciale terremoto
Ad oggi sono attive in centro 142 attività, con 9 nuove aperture
foto di
Andrea
Cardoni
Sei milioni per i Mude
è la cifra assegnata a Mirandola per 159 domande accettate
Ad un anno di distanza dal sisma
che ha devastato la città, il Comune
di Mirandola fa il punto su quanto
realizzato finora e sulle opere pubbliche che saranno completate a breve o
che saranno presto realizzate. Sono
complessivamente 20 le “grandi
opere” (tra edifici scolastici, sportivi,
ricreativi, culturali, oltre al nuovo Municipio e ad una rotatoria), che danno
il senso del lavoro messo in cantiere
dall’Amministrazione ed in parte già
in fase di ultimazione. «L’anniversario
di un anno dal terremoto – ha detto il
Sindaco Maino Benatti nel corso della
conferenza stampa di presentazione
la ricostruzione
In arrivo 20 opere pubbliche
per far ripartire Mirandola
Il Direttore generale Alessio Primavera. Alle sue spalle, dall'alto a
sinistra in senso orario, le piantine
della "zona rossa" del centro storico di Mirandola nelle varie fasi di
apertura. In rosa sono evidenziate
le vie chiuse
Area scolastica
1. Installazione prefabbricato donato dalla Provincia di Varese, già in
uso per scuola, nell’area cortiliva della
scuola materna di Via Toti e relativa
predisposizione entro giugno, al fine
di dare avvio ad una nuova sezione di
scuola materna a partire dal mese di
settembre 2013
2. Ampliamento della scuola primaria di Via Dorando Pietri con n. 5 aule
in più e rimodulazione spazi interni
fabbricato esistente per realizzazione
laboratori entro settembre-ottobre
2013. Importo lavori per € 500.000,00
circa (progetto in corso)
3. Realizzazione nuova scuola
primaria E. de Amicis di Quarantoli.
importo lavori euro 850.000,00. Realizzazione prevista a settembre 2014.
4. Ampliamento Istituto “Luosi”
per il corso di formazione superiore di
Scienze della vita.
Area socializzazione/cultura
5. Riposizionamento della casetta
di legno (cosiddetta “Baita delle Meraviglie”) che era nel giardino della
biblioteca di Via Montanari presso il
Barchessone (inagibile) in San Martino
Spino, entro luglio-agosto 2013, ad uso
delle attività del Centro educazione
ambientale e attività della frazione in
quel luogo
6. Installazione di prefabbricato
donato dalla Regione Friuli, già in uso
per scuola, nell’area degli “orti urbani”
(via Firenze, confinante con campo
parrocchiale di Via Posta), entro luglioagosto 2013, ad utilizzo polivalente
7. Realizzazione di biblioteca
provvisoria nel polo scolastico di Via
29 Maggio, realizzata dal Commissario
entro settembre-ottobre 2013. Importo
lavori euro 682.664,00
8. Sostituzione del PalaERT (teatro
29) che sarà smontato, a seguito di
accordi pregressi, nei primi giorni di
luglio. Sua sostituzione con struttura
donata dal Comune di Cortina (Pala
del report – è l’occasione per non dimenticare quanto è successo ma anche
per guardare avanti. Non ci fermiamo
di fronte alle difficoltà e vogliamo
Mirandola migliore di prima».
Il Segretario-Direttore generale
del Comune, Alessio Primavera, ha
presentato un dettagliato resoconto
delle varie fasi attraversate in questi
mesi: l’emergenza, l’assistenza alla
popolazione, la messa in sicurezza
degli edifici ed ora soprattutto la
ricostruzione e la ripresa dell’attività
economica. «Per l’enorme lavoro
svolto – ha sottolineato Primavera –
ringrazio sentitamente i dipendenti
17
comunali. I dati sull’attività, raccolti
giorno per giorno, ci hanno permesso di
avere costantemente sotto controllo la
situazione e di programmare, ottenendo
questi risultati». Tra le cifre più impressionanti emerge innanzitutto quella
relativa alle 300 opere provvisionali,
ormai quasi completamente realizzate,
metà delle quali nel solo centro storico.
La spesa complessiva è di 14 milioni
727 mila euro, ai quali vanno aggiunti
altri 16 milioni per la messa in sicurezza e ripristino dell’ospedale e quasi 6
milioni per la messa in sicurezza delle
chiese. I lavori per il ripristino dell’agibilità su edifici privati danneggiati dal
sisma sono 629 (220 ad uso abitativo,
364 produttivo e 45 misto).
Le domande Mude già accettate e
protocollate sono 159 per i danni da
inagibilità B e C, 14 per le E leggere e
7 per le E pesanti; i contributi assegnati
sono 60 per le B e C e 2 per le E leggere, i contributi erogati a saldo sono
15 per le inagibilità B e C e 1 per le E
leggere. Complessivamente sono stati
assegnati quasi 5 milioni e 852 mila
euro di contributi, di cui 840 mila già
erogati a saldo. Le attività economiche
attive in centro storico prima del sisma
erano 268. Dopo il 20 maggio ne sono
state delocalizzate dal centro 183. Oggi
sono attive in centro 142 attività (con
9 nuove aperture, 110 attività riaperte
e 23 delocalizzate da fuori a dentro il
centro storico).
L’Assessore comunale alla Sicurezza e Qualità Urbana Sauro Prandi
ha quindi parlato dei progetti in via
di ultimazione e di quelli in cantiere.
Infine è emerso un dato sulle donazioni. Al conto corrente del Comune di
Mirandola sono stati versati 2 milioni
e 103 mila euro, per un totale di 1.357
versamenti effettuati. Una gara di solidarietà che ha coinvolto tutta Italia
e non solo.
Cortina), entro ottobre-novembre 2013.
Importo lavori € 200.000,00
9. Realizzazione centro sociale di Gavello. Importo lavori euro
650.000,00. Completamento previsto
a maggio 2014.
Area palestre/impianti sportivi
10. Palestra via 29 Maggio al
servizio della scuola primaria di Via
Dorando Pietri e nuovo polo scolastico,
oltre attività sportive varie realizzata dal
Commissario, entro fine agosto-settembre 2013; importo lavori € 933.610,00.
11. Palestra ad uso primaria via
Giolitti, realizzata dal Commissario entro fine agosto-settembre 2013; importo
lavori € 862.240,00.
12. Ricostruzione ed adeguamento
impianti centro sportivo di San Martino
Spino (per i danni della tromba d’aria)
– importo lavori euro 400.000,00. Entro
agosto 2013.
13. Realizzazione palestra al servizio della scuola primaria di Quarantoli
ed attività sportive frazionali. Importo
euro 500.000,00. Realizzazione prevista nel settembre 2014.
14. Realizzazione di palestra al
servizio della nuova scuola media
via D. Pietri. Importo lavori euro
1.000.000,00. Realizzazione prevista
nel maggio 2014.
15. Centro Nuoto. Ripristino funzionale e adeguamento. Importo euro
650.000,00. Realizzazione prevista nel
dicembre 2013.
16. Centro Polivalente Ricreativo
Sportivo-ex bocciodromo. Importo
euro 1.200.000,00. Realizzazione prevista nel maggio 2014.
Area istituzionale
17. Municipio provvisorio sito in
Via Giolitti, realizzato dal Commissario
delegato; lavori per € 3.842.820,30.
Disponibile a fine luglio 2013. A partire
dal prossimo anno scolastico pertanto
la scuola media Montanari non ospiterà
alcun ufficio comunale. La “casetta”
posizionata nell’area verde della scuola,
in cui sono attualmente situati uffici
comunali, verrà donata alla scuola ed
adibita laboratori ed attività varie.
18. Ripristino funzionale magazzini comunali – importo euro 400.000,00.
Lavori completati entro maggio 2013.
Area viabilità
19. Modifica strutturale incrocio
Via Nazioni Unite/strada Statale 12
da realizzarsi mediante circolazione
rotatoria finanziata dal Commissario
per € 200.000,00 (iva compresa) entro
settembre-ottobre 2013.
Area progettazione/incarichi
20. Pubblicazione bandi incarichi
di progettazione per ripristino: Palazzo
Municipale; Ex Liceo Pico – ex scuole
medie piazza Garibaldi; ex scuola
primaria via Circonvallazione; Chiesa
del Gesù.
18 · n. 10 - maggio 2013
Una pratica iniziata nel 2010 che ha riscosso molti consensi
medolla
Ogni mattina a scuola sul Piedibus
Una carovana di bambini a lezione accompagnati da un adulto "controllore"
Ore 7,50 del mattino. I bambini di Medolla, indossata la pettorina
rifrangente, iniziano il
viaggio verso la scuola
elementare, a piedi. Si
chiama Piedibus, è un
autobus umano formato
da una carovana di bambini che vanno a scuola
accompagnati da adulti
“controllori”. Seguendo un percorso stabilito,
il Piedibus raccoglie i
passeggeri alle fermate
lungo il cammino, viaggiando tutto l’anno, sia
con il sole che con la
pioggia. «Il Piedibus
era già nel programma
di governo del 2009 – spiega Patrizia
Sgarbi (foto), Assessore all'Ambiente
del Comune di Medolla – la pratica
dell’accompagnamento dei bambini
a scuola a piedi è iniziata nel 2010.
Dopo la linea azzurra che attraversa
la parte verde del nuovo quartiere
di Medolla, nel 2011 è stata aperta
anche la linea gialla. Tutte le mattine
i bambini partono per andare a scuola,
e in questo modo hanno l’occasione
di prendere confidenza con il loro
paese e imparare a rispettare le regole
della strada». L’iniziativa è ispirata
all’omonimo progetto Piedibus,
iniziato a Padova nel 2003 (www.
piedibus.it) e che si sta diffondendo
in molte regioni italiane. I bambini
iscritti alle due linee di Piedibus sono
una cinquantina. È già in progetto
una terza linea (la linea bianca), che
partirà a settembre dalla zona di via
Milano. «Con tre linee, il Piedibus
premio
Edoardo Tabarroni del Pico
latinista da medaglia d'oro
sarebbe completo- prosegue l’Assessore Sgarbi - l'attività del Piedibus è
presente non solo per accompagnare
i bambini a scuola, ma in tutte le manifestazioni di Medolla. Il concetto
del muoversi a piedi e della riduzione dell’inquinamento di anidride
carbonica fa parte delle iniziative
nell’ambito dei Piani d’Azione per
l'Energia Sostenibile, per i quali siamo supportati dall’Aess di Modena.
Abbiamo organizzato anche Piedibus
straordinari, come quello dello scorso
ottobre in occasione della riapertura
delle scuole dopo il terremoto. Tutta
l'iniziativa viene fatta a costo zero,
anche perché i bilanci comunali ci
obbligano a controllare le spese.
Non è stato possibile perciò segnare
il percorso a terra per mettere in
evidenza l'attività, come i bambini
meriterebbero, e tutto il materiale è
stato fornito gratuitamente da volon-
mirandola
Bimbinbici mette su due ruote
200 tra grandi e piccini
Sono stati oltre 200 i partecipanti
alla prima edizione mirandolese di Bimbinbici, manifestazione nazionale dedicata ai piccoli appassionati di bicicletta
e dello sport all’aria aperta. È proprio
su questo assunto che si basa il progetto
Bimbinbici che, dal lontano anno 2000,
mette in bicicletta grandi e bambini.
Quest’anno l’evento nazionale, giunto
ormai alla 14° edizione nazionale, ha
fatto tappa anche a Mirandola, e sono
stati ben 108 i bambini partecipanti, accompagnati da genitori, amici e nonni.
www.bimbimbici.it, il sito dell’evento,
è uno spazio virtuale dedicato alla
mobilità sostenibile, all’ambiente, ai
bambini. Nel 2013 sono state 244 le
città aderenti al progetto Bimbinbici
e, per una città come Mirandola che
sta faticosamente cercando di risorgere
dalle sue macerie, cosa meglio dei suoi
piccoli cittadini del futuro può simboleggiare questa rinascita? 11 i chilometri
percorsi dai piccoli partecipanti, prima
un bel tour per le vie cittadine e poi per
le verdi campagne del comprensorio.
L'itinerario era stato ideato dai Bikers
per l’Emilia, i ciclisti emiliani che, lo
scorso ottobre, hanno compiuto il tragitto Mirandola- L’Aquila in mountain
tari». I bambini hanno l'occasione
di fare movimento ed esplorare il
proprio quartiere. Inoltre, imparano
fin da piccoli le regole della strada
direttamente sul campo, e diventano
pedoni consapevoli.
Molti genitori si sono resi disponibili come volontari per accompagnare i bambini a scuola, e si è
formato un gruppo di una ventina di
accompagnatori, tra cui i volontari
Auser e i sei assistenti civici. «Vedere i bambini entusiasti e sorridenti e
stare con loro è un po’ come ritornare
a scuola» parola di Pierino Bellini,
volontario dell’Auser di Medolla. Il
Piedibus è stato definito anche come
un modo per combattere l'obesità
infantile e per favorire l'autostima,
ma quel che è certo è che si tratta di
un modo sano, sicuro, divertente ed
ecologico per andare a scuola.
@Gianluca_Dotti
bike. Ritrovo per tutti alle 15, presso il
parcheggio del Conad, una prima sosta
all’impianto Concordia Sud e poi via,
fino all’arrivo alla sede del consorzio
di Burana alla presenza del Vicesindaco
e Assessore allo Sport Enrico Dotti,
dove Conad ha offerto un rinfresco e
dove tante sorprese hanno coinvolto
i piccoli ciclisti, tra cui l'estrazione
dei biglietti della lotteria delle bici
offerte da di Ags (Associazione Genitori Mirandola), Amo e Alessi Bici.
Bimbinbici è un progetto nazionale,
patrocinato dal Comune di Mirandola
e realizzato con la collaborazione e il
sostegno di Ags (Associazione Genitori
Mirandola), Amo, Ciclofficina Popolare
Rimessa in Movimento Modena, Consorzio di Burana, Conad, G.s.Podisti
Mirandolesi e Bikers per l'Emilia.
Roberta Guerzoni
Per il Liceo “G. Pico” di
Mirandola, sabato 11 maggio è stata una giornata di
festa. Nella prestigiosa sede
dell’Accademia di Scienze
Lettere ed Arti di Modena,
Edoardo Tabarroni (foto),
iscritto alla classe III A classico ha ricevuto il I Premio,
nella gara di traduzione dal
Latino del Certamen Carolinum “Francesca Meletti”,
indetto, come da tradizione
ormai consolidata, dal Liceo
Classico Statale “San Carlo” di Modena. Si tratta di un risultato prestigioso,
di cui possiamo cogliere appieno l’importanza se lo collochiamo nell’ambito
di quello che è un appuntamento, oltre
che una vera sfida di bravura, per gli
allievi provenienti dai Licei Classici e
Scientifici della Provincia di Modena, a
cui quest’anno si è aggiunta una nutrita
rappresentanza di studenti del Liceo
Classico “M. Minghetti” di Bologna.
Onore al merito, dunque, se tra i 279
bravissimi concorrenti, Edoardo si
è distinto per una traduzione che ha
colpito la Commissione giudicatrice
per la finezza interpretativa e l’inappuntabile eleganza della resa italiana.
È dunque con giustificato orgoglio che,
complimentandoci con il vincitore e
i suoi insegnanti, partecipiamo alla
cittadinanza un risultato che sentiamo
appartenere a tutta la
nostra scuola. Porre
le lingue - classiche
e moderne - al centro
di un percorso formativo significa infatti
attribuire alla parola,
e alla sua vocazione
intimamente dialogica,
un valore primario nella
comprensione e nella
lettura della realtà, a
cui ci si vuole ancora
accostare con un atteggiamento di onestà intellettuale e
di rispetto dell’ “altro” che parla nel
testo. La capacità di comprendere e
interpretare con rigore e precisione
semantica i dati che vengono veicolati
dal linguaggio è infatti presupposto
e strumento metodologico essenziale
alla comprensione di qualsivoglia
realtà linguistica e testuale, anche
quella affidata al codice matematico
e scientifico, a cui il percorso liceale
classico si prefigge, oggi più che mai, di
offrire un approccio analitico e critico
ampio e il più possibile completo. Così,
quando si ottengono risultati come
questo che abbiamo voluto raccontarvi, possiamo dire, con ragionevole e
fondata sicurezza, che il nostro Liceo
sta assolvendo appieno alla propria
missione formativa.
Alessandra Mantovani
n. 10 - maggio 2013 ·
19
20 · n. 10 - maggio 2013
mirandola
Un fondamentale sostegno per tutta l'Area Nord
Il Bilancio 2012 della Fondazione
Presentato il documento che illustra le erogazioni e i progetti finanziati
Mercoledì 15 maggio 2013 al Teatro
29 è stato presentato il Bilancio 2012
della Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola. Una presentazione che
era già diventata una “tradizione”, e
che gli Organi Statutari della Fondazione hanno voluto confermare anche
quest’anno, nonostante il terremoto, i
disagi, i cambiamenti. Anzi, a maggior
ragione e proprio per questo, è stata
fortemente voluta questa iniziativa pubblica di presentazione alla cittadinanza e
all’intera Area Nord dei dati, dei risultati
e, soprattutto, dell’operato della Fondazione. Un operato che vive e basa le
sue fondamenta sui principi di massima
trasparenza, coerenza, sensibilità per il
territorio, ottimizzazione delle risorse,
legalità, perché «La Fondazione Cr
Mirandola ha fatto della trasparenza un
obiettivo irrinunciabile della propria attività istituzionale e di comunicazione»,
come ha detto anche Cosimo Quarta,
Segretario Generale della Fondazione,
durante il suo intervento. E poi perché
in fondo, dopo ogni anno di lavoro e a
maggior ragione dopo questo, è giusto
e doveroso fare il punto della situazione e illustrare, ma non solo, anche
condividere, con i cittadini che vivono
la città e la sua quotidianità, così come
con gli stakeholder, con i rappresentanti
dei vari mondi dell’associazionismo,
cooperative, enti, amministrazioni,
come lavora la Fondazione. Come opera,
come “funziona”, come interviene. È un
momento di condivisione importante e
significativo, per tutti.
L’evento è iniziato con il saluto, il
ringraziamento e l’augurio di pronta
guarigione a Edmondo Trionfini,
Presidente della Fondazione, presente
all’evento ma, in quel momento, ancora
costretto a osservare un breve periodo
di riposo, ed è proseguito con l’intervento del Vice Presidente dell’Organo
di Indirizzo Alfredo Sgarbi che, dopo
aver affrontato alcune tematiche che
negli ultimi tempi hanno riguardato le
Fondazioni Bancarie, la loro origine,
attività e l’attuale scenario è passato ad
illustrare una “novità” che ha riguardato
il mondo delle Fondazioni, una sorta
di “codice etico” per le Fondazioni,
proposto dall’Acri – Associazione di
Fondazioni e Casse di Risparmio Spa
– che in occasione del centenario della
sua costituzione – 1912 2012 - ha deciso
di varare la “Carta Delle Fondazioni”,
un codice volontario ma vincolante che
ribadisce l'autonomia e la terzietà delle
Fondazioni quali soggetti non profit,
privati e autonomi, dotati di patrimoni
significativi dal cui investimento traggono le risorse necessarie a svolgere la
propria attività istituzionale, che è quella
di erogare risorse per lo sviluppo sociale,
economico e culturale dei loro territori
di riferimento e del Paese. È stato quindi
comunicato che la Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola ha adottato la
Carta e ha avviato il percorso relativo all’
attuazione dei principi e dei criteri indicati nella stessa, secondo le dimensioni e
le caratteristiche operative e istituzionali
della Fondazione.
La parola è poi passata al Segretario Generale Cosimo Quarta che ha
relazionato sulla gestione economicofinanziaria istituzionale dell’Ente. Una
premessa è stata necessaria: ossia che
le Fondazioni di origine Bancaria oltre
al tradizionale Bilancio d’Esercizio,
redigono il Bilancio di Missione o Bilancio Sociale, uno strumento volontario,
oramai entrato a far parte della “cultura
aziendale italiana” in cui la Fondazione
espone e rappresenta le erogazioni, i
progetti finanziati e sostenuti e l’operato
dell’anno. Il Bilancio Sociale pone l’accento sulla dimensione etica dell’attività
organizzata ed è lo strumento più indicato per dare le informazioni necessarie
al pubblico di riferimento (stakeholder),
in quanto risponde appieno a due esigenze fondamentali: la trasparenza e
l’accountability. Bilancio d’Esercizio e
Bilancio di Missione sono, pertanto, due
aspetti collegati e interdipendenti della
valutazione delle prestazioni istituzionali
delle Fondazioni di origine bancaria.
Quarta ha poi illustrato l’operato
2012 della Fondazione; l’operato di un
anno difficile, sconvolgente, iniziato,
come di consueto, con la mission di
sostenere, attraverso gli interventi erogativi, la cultura, l’arte, l’istruzione e
la formazione, la sanità e più in generale
tutto ciò che riguarda il sociale e poi
tragicamente interrotto da un qualcosa
più grande di tutto e di tutti, un qualcosa
di fronte al quale anche la Fondazione,
che da sempre interviene fattivamente
L'intervento del Segretario
Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola, Cosimo Quarta.
In alto a destra, quello
di Alfredo Sgarbi, Vice
Presidente dell'Organo di
Indirizzo. Sopra, Alessandra Mantovani sul palco
con la Filarmonica
e in modo decisivo sui progetti, si è
sentita, almeno nell’immediato, piccola
e inerme. Questo territorio, così amato,
pensato, curato, tutelato, per il quale erano già stati spesi ingenti risorse, è stato
infatti sconvolto dagli eventi sismici
del 20 e 29 maggio. Eventi che hanno
prodotto lutti e distruzioni, menomato
il tessuto economico produttivo con
ricadute sull’assetto sociale, distrutto
in larga parte il prezioso e plurisecolare
patrimonio storico artistico architettonico vanificando anche tanti interventi
erogativi effettuati dalla Fondazione
negli ultimi anni e cancellando secoli di
storia e immagini che ci accompagnavano da sempre.
Pur in presenza di questi gravi
eventi, che hanno limitato fortemente
le iniziative sul territorio, il risultato è
stato migliore delle aspettative e la Fondazione, nel corso del 2012, ha erogato
attraverso 89 interventi circa 1,6 milioni
di euro e ha aumentato il fondo annuale
per le erogazioni a euro 2.500.000. La
presenza e l’intervento della Fondazione
si è fatto sentire fin dall’immediato dopo
terremoto tanto che molte erogazioni,
oltre che sui diversi settori di intervento,
hanno riguardato attività tese ad arginare
e superare nel più breve tempo possi-
bile i gravi effetti prodotti dagli eventi
sismici. In particolare l’acquisto e la
contestuale concessione in comodato
d’uso di container alle scuole di ogni
ordine e grado e alle forze di polizia, in
modo da garantire la corretta gestione
dell’attività amministrativa/scolastica
(scrutini di fine anno) e il presidio del
territorio. Ma l’impegno della Fondazione non si ferma ovviamente passati i
terribili mesi dell’emergenza, anzi: ora
ci aspetta l’impegnativo compito della
ricostruzione; un grande intervento che
si concretizzerà nel 2013 è, appunto,
la ricostruzione dell’istituto Galilei di
Mirandola, che impegna una somma di
7 milioni di euro, in collaborazione con
le altre Fondazioni di origine bancaria
della provincia di Modena e di alcune
del territorio nazionale.
I numeri e gli interventi parlano
comunque da soli; la Fondazione, infatti,
congiuntamente al mondo del Terzo Settore e alle Associazioni del Volontariato,
è fortemente impegnata nel territorio di
riferimento; per fare un esempio, nel
periodo 2007-2012, la Fondazione ha
erogato risorse per circa 11,5 milioni
di euro, integrando con risorse proprie
(principio di sussidiarietà) tutti quei
progetti tesi a promuovere lo sviluppo
sociale culturale ed economico del territorio dell’Area Nord di Modena.
Per il 2012 è stata poi confermata e
aumentata del 20% l’erogazione di un
contributo a sostegno delle famiglie e
delle persone in difficoltà, attraverso il
Fondo Anticrisi realizzato in collaborazione con l’Unione Comuni Modenesi
Area Nord. Al sostegno delle fasce più
deboli si è contribuito anche con l’adesione al Fondo Antisfratti promosso dalla
Provincia di Modena in sinergia con le
altre Fondazioni bancarie.
È stato poi ricordato il forte impegno erogativo, anche per il 2012, a
favore dell’ospedale di Mirandola con
la conferma dell’erogazione pluriennale
a favore di due medici specializzandi in
Oncologia e in Pneumologia e con la
donazione di un isteroscopio al Reparto
di Ostetricia e Ginecologia e di strumentazione per l’Unità di Diagnostica
e il forte impegno della Fondazione nel
settore dell’“Educazione Istruzione e
Formazione” con circa 3,5 milioni di
euro erogati nel quinquennio, di cui
500mila proprio nel 2012.
L’aspetto più evidente del bilancio
2012 sono i 5 milioni e 650 mila euro di
proventi ricavati dall’attività finanziaria,
da cui sono stati accantonati 3 milioni
e 706 mila euro, che serviranno come
fondi per le erogazioni degli anni futuri.
«L’attività finanziaria è stata sicuramente
la migliore degli ultimi anni» sottolinea
Quarta. Il patrimonio della Fondazione
supera oggi i 122,6 milioni di euro.
È stato infine illustrato come una
parte preponderante delle risorse del
2012, il 32 per cento, siano andate al settore dell’istruzione, ben 500 mila euro. Il
28 per cento alle attività culturali, il 15
per cento al settore “Famiglia e valori
connessi”, l’11 per cento al Volontariato
e l’8 per cento alla Sanità e Salute
Pubblica. La serata di presentazione
del bilancio 2012 della Fondazione si è
poi conclusa con l’apprezzato concerto
“Giuseppe Verdi 200”, realizzato dalla
Filarmonica Andreoli, in occasione del
bicentenario della nascita di Giuseppe
Verdi.
Precisiamo che l’elencazione analitica delle singole erogazioni 2012 viene
riportata nel Bilancio di Missione che gli
stakeholder riceveranno prossimamente
direttamente presso le loro sedi istituzionali e pubblicato sul sito web della
Fondazione che vi invitiamo a visitare:
www.fondazionecrmir.it.
Marcella Bertolini
n. 10 - maggio 2013 ·
21
brevi
Già raccolti 7 mila euro ed altre iniziative in programma IMPARARE A FARE
mirandola
La solidarietà di San Francisco
Una delegazione della città californiana in visita nei giorni scorsi
La delegazione di San
Francisco
guidata da Richard Armanino (quarto
da destra) in
Comune
Una delegazione di San Francisco è
arrivata in visita a Mirandola nei giorni
scorsi. A guidare il gruppo era Richard
Armanino che ha consegnato al Sindaco Maino Benatti una lettera del Primo
cittadino di San Francisco Edwin Lee
e un documento (“proclamation”) che
attesta il patto di amicizia instauratosi
tra Mirandola e la città californiana.
Il legame tra Mirandola e San
Francisco si è creato grazie a San
Francesco, santo a cui sono intitolate la
città americana e la chiesa mirandolese,
pesantemente danneggiata dal sisma.
Così il Sindaco Benatti ha scritto al
collega Lee sottolinenando la vicinanza tra le due comunità. Il Sindaco
di San Francisco si è quindi attivato,
promuovendo la nascita di un comitato pro Mirandola che ha organizzato
alcuni eventi raccogliendo 7 mila euro
che sono già stati donati al Comune
della Bassa.Altre iniziative saranno
realizzate nelle prossime settimane
per stringere ancora di più il legame di
amicizia che si è creato tra le due città.
Maino Benatti ha ringraziato di cuore
il Sindaco e San Francisco, in passato
già colpita da violenti terremoti e quindi
particolarmente sensibile e attenta al
dramma che ha sconvolto la Bassa.
mirandola
In mostra al "Borgo"
Il villaggio dei bambini tibetani
“Il villaggio dei bambini tibetani” è il titolo della mostra fotografica di Roberta Reggiani che si
terrà presso la Galleria “Al Borgo”
di Mirandola dal 28 maggio al 25
giugno. «Sono stata alcune volte
in Tibet e a Dharamsala in India. –
spiega Roberta – ho a cuore la causa
tibetana,conosco le oppressioni che
subisce questo popolo da parte dello
stato cinese.
Per questo ho realizzato la mostra
che porterà i visitatori dapprima nei
paesaggi tibetani poi a conoscere
come vivono i bambini che ancora
oggi fuggono dal Tibet e che ven-
gono accolti ed educati nel TibetanChildren’s Village, fondato da Sua
Santità il Dalai Lama nel 1960 a
Dharamsala».
erano tappati con due serie di dischi
di gommapiuma che rappresentavano
i gas serra e le loro fonti: si misuravano quindi temperatura e umidità
all’interno dell’igloo e si evidenziava
l’effetto serra. Guida all’esposizione
era Ubaldo Chiarotti, ex professore
dell’Istituto Galilei. In merito alla
mostra, ci ha spiegato che «far toccare
con mano ai ragazzi che cosa significa
l’effetto serra ci dà la possibilità di
lasciare loro impresse le conseguenze
di una cattiva gestione delle risorse
energetiche.
Ma non solo, con questa esposizione abbiamo mostrato agli studenti
come l’effetto serra tecnologicamente
ricercato sia utilissimo, ad esempio,
per ottenere acqua calda senza bruciare
combustibile. I ragazzi delle scuole
medie sono spugne che assorbono
molto bene i valori positivi, ed è doveroso trasmettere loro questi valori.».
Realizzata nel 2004 dal Laboratorio
Regionale di Educazione Ambientale
(Larea) del Friuli Venezia Giulia, la
mostra è in aggiornamento continuo,
anche grazie a preziosi suggerimenti
di insegnanti e di studenti. Il materiale
è stato concesso in prestito gratuito
al Centro di Educazione Ambientale
(Cea) “La Raganella” dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, e l’esposizione ha già fatto tappa in diverse
scuole. Abbiamo sentito in proposito
Sabrina Rebecchi, caposervizio
del Cea “La Raganella”. «Desidero
ringraziare l'istituto Galilei per averci
prestato lo spazio per l'esposizione e
per l'ottima ospitalità a noi concessa.
L'istituto si è già reso disponibile per
ospitarci anche a ottobre per un nuovo percorso didattico sul risparmio
energetico, valorizzando alcune delle
attrezzature già presenti all'interno
del laboratorio macchine -fluido. Ci
tengo molto anche a ringraziare pubblicamente la regione Friuli Venezia
Giulia e il Laboratorio Larea per averci
dato l'opportunità di illustrare ai nostri
alunni e alunne l'importanza delle
nuove fonti energetiche rinnovabili e
sostenibili».
Gianluca Dotti
ambiente
Un'esposizione per riflettere
su stili di vita e salute del pianeta
“Tutti su per terra, le buone abitudini in mostra”, un’esposizione per i
ragazzi di terza media che nel mese di
aprile è stata ospitata nella parte agibile dell’Iss Galilei di Mirandola. La
mostra era formata da una serie di pannelli che contenevano testi divulgativi,
dati scientifici, poesie, illustrazioni e
vignette di noti autori italiani. Acqua,
clima, energia, trasporti e rifiuti erano
i temi centrali dell’esposizione. A
questa si aggiungevano una ventina
di mini laboratori didattici e interattivi che hanno permesso ai ragazzi di
osservare, verificare e comprendere i
fenomeni naturali e fisici della vita di
ogni giorno, attraverso un’esperienza
diretta. Per i giovani studenti si è
trattato non solo di un’occasione per
parlare dell’energia solare e delle sue
molteplici ricadute sulla vita del pia-
neta, ma anche di un’opportunità per
riflettere sugli stili di vita, sugli spazi
che abitiamo e sulla nostra mobilità.
Tra le attività spiccava la cucina a
energia solare, che funzionava tramite
un riflettore parabolico in grado di
concentrare i raggi del sole su una
pentola e di riscaldarla, portando ad
ebollizione un litro d’acqua in meno
di venti minuti. E ancora, lampadine
a confronto, effetto serra tecnologicamente ricercato, trasporti a confronto, e
anche un kit didattico con un pannello
fotovoltaico che consentiva di idrolizzare l’acqua, mostrando ai ragazzi
la possibilità di ottenere idrogeno ed
energia elettrica grazie alla luce del
sole. Infine, l’effetto “dentro una serra” veniva ricreato grazie a un grande
igloo in Pvc forato, capace di ospitare
una ventina di persone. I fori dell’igloo
LE TAGLIATELLE
“Mani in pasta, teatro interattivo”,
ovvero corso accelerato per insegnare agli esseri umani a farsi le loro
tagliatelle, è il titolo dell’iniziativa
che si svolgerà domenica 16 giugno,
alle 10,30, a San Martino Spino nell’
ambito della manifestazione delle
“Sfogline”. Lo spettacolo intende aprire
una nuova frontiera dell'educazione alimentazione: la produzione. Un'esperta
sfoglina-attrice guida il gruppo degli
spettatori lungo le tappe della produzione della pasta sfoglia all'uovo: dalla
preparazione degli ingredienti fino alla
laminatura della sfoglia, al taglio ed
alla produzione di bellissimi nidi di
tagliatelle, in cui forma, spessore, peso,
dimensione e biologicità dipenderanno
dalle scelte di ciascuno. Per iscrizioni
(gratuite ma entro il 10 giugno) contattare [email protected],
cellulare 3476971315.
yoga al parco
con risate
“Ridi Mirandola, ridi!” è il titolo
dell’iniziativa di Yoga della risata che
si svolgerà sabato 1 giugno alle 17,30
presso il parco “Città Villejuif”, per
ridere insieme e apprezzare i meravigliosi benefici di questa pratica. Ridere, del resto, è risaputo che fa buon
sangue, ma anche bene al cuore. Info:
Claudia 338/5873486. L’iniziativa è
patrocinata dal Comune di Mirandola.
grande ballo
a quarantoli
Venerdì 7 giugno alle ore 21
presso il centro polivalente della Polisportiva Quarantolese grande chiusura
delle serate danzanti con l’Orchestra
Azzalli. Il ballo è all’aperto (dentro
in caso di maltempo). «Dopo la pausa
estiva – spiegano gli organizzatori –
si ripartirà venerdì 4 ottobre con le
migliori orchestre». Da inizio ottobre
al centro polivalente di via Pertini si
terrà anche un corso di scuola di ballo
liscio. La prima lezione è gratuita per
tutti. Info: 340/6315837.
VETTORI PROPONE
UN CONCORSO
Venerdì 14 giugno alle ore 17
presso la Galleria del Popolo di
Mirandola il disegnatore Fabio Vettori sarà di nuovo in città per un concorso di disegno aperto a tutti i bambini
delle scuole elementari e medie. Vettori è ormai un gradito habitué della
nostra città, dove ha moltissimi fan.
Questa nuova iniziativa è organizzata
dal Caffè La Fenice e dal Comune
di Mirandola. A seguire merenda e
festa finale. Per informazioni:www.
fabiovettori.com.
22 · n. 10 - maggio 2013
mirandola
Grandi applausi per i Rio, Paolo Belli e il video in 3D
Fiera positiva nonostante la pioggia
Bilancio soddisfacente per la manifestazione in una veste completamente rinnovata
lutto
Addio a Efrem Albertazzi
stimato ginecologo
L'inaugurazione della
Fiera 2013
L’edizione 2013 della Fiera di
Mirandola mai come quest’anno è stata carica di significati.
Che giudizio dà, a consuntivo,
l’Assessore alle Attività Produttive e al Centro Storico Roberto
Ganzerli?
«Eravamo tutti coscienti che la
Fiera sarebbe stata l’avvenimento aggregativo più atteso dopo il terremoto.
I motivi erano tanti, primo tra tutti, la
ricorrenza del 20 maggio ad un anno
dal sisma. Ma la Fiera ha rappresentato
anche una misura della capacità dei
Mirandolesi di riprendersi la propria
città e soprattutto il centro storico. Nonostante il maltempo che ha interessato
la prima parte dell’avvenimento, la
209° Fiera di Mirandola è riuscita ad
attrarre e coinvolgere molte migliaia
di persone provenienti da un territorio
molto vasto».
Quali sono stati i punti di forza
di questa particolare edizione?
«Innanzi tutto voglio ringraziare
il Consorzio delle Attività del Centro
Storico nella persona del Presidente
Mauro Bega, tutti i suoi collaboratori
ed in particolare le associazioni che
compongono il Consorzio stesso. Un
grazie particolare anche a AD99 e Radio Pico per la professionalità e la dedizione dimostrate. Si è voluto mirare ad
un obiettivo alto: una Fiera sobria ma
di qualità, in grado di proporre un tipo
di intrattenimento moderno e di grande
capacità attrattiva per dimostrare che
Mirandola è viva e vuole rinascere
più bella di prima. Per fare questo
il segreto è stato creare una squadra
affiatata, come quella che ho descritto
prima, che è stata capace di coinvolgere
la città a 360 gradi dai commercianti,
alle associazioni di volontariato, fino
ai cittadini di tutte le età tenendo fede
allo slogan della Fiera: Mirandola una
città per me».
Quali i momenti memorabili che
vuole ricordare?
«La parte che mi ha emozionato
di più è stato il filmato proiettato sul
municipio l’ultima sera della Fiera.
Per la chiusura volevamo investire in
qualcosa di contemporaneo, spettacolare e riflessivo al tempo stesso, che
sintetizzasse la storia della nostra città,
la nostra memoria, con la speranza di
un futuro da costruire insieme. Era una
sfida molto impegnativa che, da quello
che ho visto e sentito dai tanti spettatori
che hanno assistito alle proiezioni, abbiamo colto in pieno e di questo ringrazio in particolare il regista Giuseppe
Bergamini. Vorremmo che questo
genere di “spettacolo” diventasse un
tratto distintivo della chiusura della
Fiera anche nelle edizioni degli anni
a venire. Ricordo con molta suggestione lo spettacolo del coro della città
di Mirandola Mousiké, il bellissimo
concerto di Paolo Belli che ha saputo
distrarci con la sua ottima musica coinvolgendo anche i ragazzi della scuola
dell’Istituto Luosi e la tappa della Mille
Miglia, la corsa delle auto storiche più
bella e famosa del mondo».
Quindi possiamo promuovere
questa edizione della Fiera?
«Si assolutamente e credo a pieni
voti. Parafrasando il nostro più illustre
concittadino Pico, possiamo dire, ancora una volta, che sono le persone a
fare la differenza e che, a prescindere
da qualsiasi progetto, la nostra città
rinascerà più bella di prima solo se la
nostra comunità, coesa e solidale sarà
la prima a volerlo».
Lo scorso 9 maggio è mancato
all’affetto dei suoi cari il professor
Efrem Albertazzi. Lo stimato ginecologo lascia la moglie Maria Claudia, le figlie Isabella ed Alessandra,
i generi Claudio ed Emilio, gli amati
nipoti e la sorella Ilde. La famiglia,
in occasione del grave lutto, ha voluto «ringraziare di cuore» il dottor
Stefano Toscani unitamente al personale del reparto Admission Room
dell’ospedale di Mirandola, il dottor
Leonardo Cazzuoli, la dottoressa
Anna Vittoria Ciardullo, il dottor
Di Donato e gli amici che sono stati
vicini al loro congiunto. A seguire
pubblichiamo un ricordo del collega
e amico Michele Costopulos, e di sua
moglie Liliana.
Efrem, mio grande amico. Nell’aurora di giovedì 9 maggio ti sei addormentato passando alla vita eterna, così
velocemente lasciandoci sbalorditi ed
increduli. Non ti dico addio ma solo arrivederci. L’ultima volta che ci siamo
visti mi hai detto che non avevi paura
della morte, perché avevi completato
il ciclo della tua vita. Infatti avevi ragione. Eri riuscito a portare a termine i
sogni della tua adolescenza. Ti sei laureato alla Facoltà di Medicina presso
l’Università di Bologna; in seguito hai
conseguito la specialità di Ostetricia e
Ginecologia e più avanti è arrivata la
docenza universitaria. Per lunghi anni
sei stato un ottimo primario all’ospedale di Mirandola, stimato ed amato
da tutte le tue pazienti. Sei stato felice
sposando la meravigliosa donna Claudia (insieme nella foto), che ti è stata
vicina in tutti i momenti della tua vita,
belli e difficili. E quando sono arrivati
dal cielo i due angioletti, Isabella ed
Alessandra, la vostra felicità ha raggiunto il massimo. Ora mi passano
davanti alla mente i tanti ricordi, i
viaggi che abbiamo fatto con le nostre
famiglie, i ritrovi con gli amici, le cene
del sabato sera. Sono ricordi dolci, ma
anche di una nostalgia amara. E ora
che stavi godendo insieme a Claudia
la gioia di vedere gli ottimi risultati
ottenuti, proprio nel periodo più bello,
il Signore ti ha voluto prendere con
sé, lasciando in estrema disperazione
la tua famiglia, che ti ha tanto amato,
nonché un grande vuoto nei tuoi amici.
Ma il ciclo della vita si chiude sempre
per tutti. Ecco perché ti saluto con un
arrivederci e non con un addio.
Con affetto ed amicizia,
Michele e Liliana Costopulos
n. 10 - maggio 2013 ·
biblioteca "garin"
Una conferenza sul nostro patrimonio librario e culturale
Pico ospite al Salone di Torino
Alla prestigiosa kermesse del Lingotto anche una delegazione mirandolese
Caterina Dellacasa
con Salvatore Settis
a Torino
Il prestigioso Salone Internazionale del Libro, che si è tenuto al
Lingotto a Torino dal 16 al 20 maggio,
quest’anno, oltre ad ospitare migliaia di
espositori, editori, iniziative di promozione del libro e della lettura, mostre
e laboratori, ha visto la partecipazione
della Biblioteca comunale “Eugenio
Garin” di Mirandola. Lo scorso 18
maggio si è svolta infatti una conferenza dal titolo “La Biblioteca di Pico.
Un patrimonio culturale da salvare.
Ricostruiamo insieme la Biblioteca di
Mirandola”.
La presenza al Salone è ricollegabile all’adozione della Città di Mirandola
da parte della Città di Torino.Peraltro
i motivi conduttori di quest’anno del
Salone, cioè la convinzione che la
cultura sia un motore di sviluppo e che
la creatività nasca da una conoscenza
approfondita delle tecniche per riutilizzare il patrimonio della tradizione,
si sposano pienamente con l’intento
dell’Amministrazione comunale di
ricostituire gli spazi di biblioteca, individuata come fondamentale servizio
culturale ed eccellente strumento per
favorire la rinascita e lo sviluppo della
città. Nel corso dell’appuntamento
torinese, Ernesto Ferrero, scrittore,
critico letterario e direttore editoriale
del Salone del Libro, ha aperto l’iniziativa, garantendo il pieno appoggio
personale e del Salone per la ricostruzione della Biblioteca comunale. L’Assessore alla Promozione della Città e
del Territorio Caterina Dellacasa si è
poi soffermata sullo stato complessivo
della ricostruzione a Mirandola, con
particolare riferimento al patrimonio
storico, artistico e culturale cittadino.
E’ poi intervenuto Salvatore Settis,
famoso archeologo, storico dell’arte
e docente presso la Normale di Pisa,
che ha intrattenuto il pubblico con
una sapiente ed interessantissima trattazione relativa ai beni culturali ed ai
centri storici colpiti dal terremoto, da
considerarsi beni comuni e per questo
da salvaguardare anche come simbolo
di democrazia e imprescindibile viva
fonte di identità collettiva.
Marco Bertozzi dell’Università di
Ferrara e Franco Bacchelli dell’Università di Bologna hanno relazionato
sulle diverse biblioteche mirandolesi
(di Giovanni e di Giovan Francesco
Pico, della Famiglia Pico, e della
attuale Biblioteca comunale “Eugenio
Garin”) e sull’ipotesi di ricostruzione
dello studiolo della Biblioteca nel Castello dei Pico, opera di Cosmè Tura.
La conferenza è stata preceduta dalla
proiezione di un efficace e toccante
filmato relativo ai danni provocati dal
terremoto ai beni culturali ed al tessuto
abitativo e produttivo, ed accompagnata altresì dalla proiezione di immagini
riguardanti i beni librari e documentari
di proprietà della Biblioteca “Garin”.
Ai presenti è stata poi distribuita una
brochure illustrata, nella quale si pubblicizzano la Biblioteca, i suoi patrimoni, i suoi servizi e le prospettive di
sviluppo. In essa sono stati indicati per
donazioni l’Iban dedicato del Comune
di Mirandola, ed il volume “Alzando
da terra il sole” (si veda Indicatore n.
2 del 2013) i cui proventi serviranno
per la ristrutturazione dell’ex convento
di San Francesco, individuato come
sede definitiva della biblioteca, e la
ricostituzione dei servizi bibliotecari.
Si coglie l’occasione per ringraziare
la Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola per avere contribuito a
sostenere generosamente l’opportunità offerta al Comune di Mirandola
e alla sua Biblioteca di dare visibilità
ai propri rilevanti patrimoni e di pubblicizzare il progetto della nuova sede.
incontri con l'autore
Studenti alla scoperta
dello scrittore Chambers
Il 14 maggio presso il Teatro di
Ostiglia (Mn) una classe del Liceo
Pico di Mirandola e due del Liceo
Morandi di Finale Emilia hanno
partecipato ad un incontro/intervista
con Aidan Chambers, uno dei più
importanti scrittori per adolescenti
nel panorama internazionale. Chambers, nato nel 1934 in Inghilterra, ha
cominciato a scrivere per ragazzi nel
1975. Nel 1999 ha vinto il Carnegie
Medal 1999 e nel 2002 il premio
Hans Christian Andersen e il Michael Printz Award. Vive nel Glouchestershire, e tiene seminari a livello
accademico in tutti i paesi in lingua
inglese. Ha impiegato otto anni per
scrivere Cartoline dalla terra di
nessuno (vincitore della Carnegie
Medal 1999 contro Harry Potter e
il prigioniero di Azkaban). Fra i suoi
libri più famosi pubblicati da diversi
editori italiani ricordiamo: Un amico
per sempre/Danza sulla mia tomba,
1982, Breaktime, 1994, Cartoline
dalla terra di nessuno,1999,Quando
eravamo in tre, 2003, Ladre di regali: un incubo dagli occhi verdi, 2004,
Ora che so, 2004, Questo è tutto:
I racconti del cuscino di Cordelia
Kenn,2005, Il piacere di leggere e
come non ucciderlo: come imparare
a leggere con i ragazzi, 2006, The
Kissing Game - Piccole ribellioni
quotidiane, 2011, Muoio dalla voglia di conoscerti, 2012 . L’incontro,
nel quale l’autore ha colloquiato
con i ragazzi in merito alle proprie
esperienze autobiografiche ed ai
propri libri, è stato reso possibile
dalla collaborazione fra il Sistema
Bibliotecario Territoriale Unione
Comuni Modenesi Area Nord ed
il Sistema “Legenda” del territorio
mantovano. Si è inoltre rivelato logico corollario al percorso di lettura
seguito dalla classe 1° B del Liceo
Pico (insegnante Marina Marchi),
la quale nel corso dell’anno scolastico ha letto numerosi volumi
di una bibliografia consigliata da
Simonetta Bitasi, esperta di letteratura per ragazzi e collaboratrice
del Festivaletteratura di Mantova,
in collaborazione con la Biblioteca
Comunale “Garin” di Mirandola.
Fra questi i più gettonati sono risultati essere quelli scritti appunto
da Aidan Chambers. L’esperienza
delle letture e dell’incontro con lo
scrittore verranno presentate dal
Liceo Pico il 4 giugno alle 21 al
Teatro 29 insieme alle attività di
"Lettura-giovani" fatte quest'anno.
PAROLE SENZA TEMPO
di Giampaolo Ziroldi
«A Firenze il ridicolo
è un pericolo insidioso»
Giovanni Pico rispose: «Il libero
pensiero dovrà diventare una religione
e l'immoralismo una varietà del fanatismo? Io mi rifiuto di ammetterlo…
La morale si è resa ridicola, è divenuta impossibile, sta bene! Ma poiché a Firenze il ridicolo è il pericolo
più insidioso, a mio avviso l'uomo più
ardito sarebbe colui che non lo teme.
Guardatevi intorno: tutto è lecito, o
almeno nulla disonora non v'è nefandezza davanti alla quale ci si rizzano i
capelli. Io lodo profondamente coloro
che onorarono la bellezza sinché fu
privilegio di pochi e la morale stava
assisa, ottusa e indiscussa, sul suo
trono. Ma da quando la bellezza è
diventata il grido nella pubblica via,
il prezzo della virtù ha preso a salire».
Thomas Mann (da Fiorenza)
Thomas Mann, il grande scrittore
tedesco nato nel 1875 e premio Nobel
nel 1929, terminò “Fiorenza”, la sua
unica opera teatrale, nel 1905. Essa
venne rappresentata per la prima
volta nel 1907. L'opera è ambientata
a Firenze nel periodo in cui Lorenzo
il Magnifico sta per morire e la città è
sconvolta dalle prediche di Girolamo
Savonarola. Giovanni Pico costituisce un importante personaggio di questo testo, al centro di un confronto
tra arte e spirito.
23
BREVI
PROMOZIONE
DELLA LETTURA
L’Associazione Culturale Hamelin
di Bologna, che di recente ha organizzato laboratori gratuiti sul fumetto per
le scuole elementari di Mirandola in
collegamento col festival Bilbolbul (si
veda Indicatore n.4 del 2013), nel mese
di maggio ha effettuato incontri gratuiti
di promozione alla lettura per adolescenti
presso sei classi dell’ Istituto Luosi.
L’esigenza di promuovere la lettura,
l’amore per i libri e la frequentazione
delle biblioteche presso gli adolescenti
trova concretizzazione negli incontri
svolti, nei quali operatori specializzati,
formatisi alla scuola di Antonio Faeti,
docente in passato di Letteratura per
l’Infanzia presso l’Ateneo Petroniano,
ed ora di Grammatica della Fantasia
presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, hanno fatto conoscere le migliori
pubblicazioni per ragazzi disponibili in
Italia nell’ambito della narrativa e della
fiction. Gli incontri si sono rivelati una
introduzione a veri e propri laboratori più
strutturati che si svolgeranno nell’ anno
scolastico 2013/2014, e rientreranno nel
progetto Xanadu, per la promozione culturale per adolescenti attivo da otto anni
sul territorio nazionale. Attraverso libri,
fumetti, cinema, poesia, Xanadu intende
riavvicinare i giovani alla cultura e costituire una “comunità di lettori ostinati”.
Nato nel 2004, negli anni ha coinvolto,
sul territorio nazionale, in laboratori, incontri con l’autore, cineforum, concorsi,
ad oggi circa 30.000 ragazzi, diverse
istituzioni e molti adulti che a vario titolo
si trovano ad operare con quella fascia
d’età. Il progetto è stato premiato come
miglior attività di promozione del libro
e della lettura dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali. Ogni anno le attività
girano attorno ad alcune bibliografie. I
ragazzi hanno il compito di scegliere,
commentare e votare sul sito almeno
tre titoli nell’arco dell’anno. Le diverse
edizioni sono caratterizzate da un tema
centrale, che consente anche approfondimenti e riflessioni durante i laboratori
con la classe.
DON GALLO
E IL PAPA
E’ davvero il testamento di Don
Gallo, morto pochi giorni fa, il 22
maggio, il libro In cammino con
Francesco. Dopo il conclave: povertà,
giustizia e pace (Chiarelettere, 2013)
dedicato al nuovo Pontefice. Ad una
prima parte dedicata ai mali della
Chiesa e all'elezione del Papa, seguono
le omelie e gli interventi che il sacerdote ha pronunciato in occasione di
battesimi, funerali, matrimoni e altre
occasioni andando incontro alla vita di
tante persone. Segue poi il ricordo di
personaggi famosi, quali Fabrizio De
André, Pepi Morgia, Fernanda Pivano,
del leader dei portuali genovesi Paride
Batini insieme a quello di sconosciuti e
poveri in cerca di lavoro e di una casa.
24 · n. 10 - maggio 2013
BREVI
i libri di greta
CORSO SALVA VITA «IL FAVOLOSO
PER STUDENTI
MONDO DI BENNI»
Sabato 8 giugno 2013, presso il
Palazzetto dello sport di Mirandola,
dalle ore 8.30 alle 13, avrà luogo un
corso di Bls (Basic Life Support )
Irc Comunità a favore dei ragazzi
delle scuole medie inferiori di
Mirandola e di San Martino Spino.
Irc Comunità è un’ associazione
culturale medico-scientifica senza
fini di lucro, il cui scopo primario
è promuovere la lotta alla morte
cardiaca improvvisa e diffondere la
cultura dell'emergenza sanitaria, attraverso programmi di informazione
e formazione alle manovre di Primo
Soccorso, come rianimazione cardiopolmonare e cerebrale e utilizzo
del defibrillatore semiautomatico
esterno. Per informazioni: Segreteria Irc Comunità tel. 051/6389141.
L’evento è patrocinato dal Comune di Mirandola. Con il Supporto
della Croce Rossa Italiana Comitato
Regionale Emilia-Romagna. Si
ringrazia il 118 di Mirandola Modena Soccorso-Ausl Modena per la
preziosa collaborazione.
IL 16 GIUGNO
C'è TERRA EQUA
Terra Equa è il titolo della
manifestazione che si svolgerà domenica 16 giugno a Mirandola in
piazza Costituente dalle 10 alle 22.
L’iniziativa si propone di promuovere il commercio equo e solidale e
l’economia sociale.
Saranno allestite tre differenti
aree: una per i gazebo, una per le
conferenze e una per i laboratori.
Organizzano la Bottega del Sole di
Mirandola, il Centro Arcobaleno di
Mirandola, la Bottega dei Mestieri
di Medolla, Csv di Mirandola,
con il patrocinio del Comune di
Mirandola. Terra Equa è una fiera
che si svolge anche in altre località
dell’Emilia Romagna.
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Titolo: Di tutte le ricchezze
Autore: Stefano Benni
Editore: Feltrinelli
Anno: 2012
Pagine: 205
Prezzo: 13,60 €
Leggere un libro di Stefano Benni
è come entrare nel mondo delle favole,
dove però si incontrano personaggi più
burrascosi e complicati, anche se non
meno irreali. Ho terminato da poco “Di
tutte le ricchezze”, un breve romanzo romantico e nostalgico ma anche singolare.
La storia è quella di Martin, un professore
di mezza età che vive in un piccolo paese
in mezzo ai boschi, in solitudine, lavorando su saggi e poesie soprattutto sulla
vita del Catena, un poeta locale morto
in un manicomio anni prima. La vita
tranquilla di Martin viene disturbata, un
giorno, dall’arrivo di una coppia che si
trasferisce vicino a casa sua: lui un mercante d’arte e lei, Michelle, una ballerina,
che farà riaffiorare nel nostro professore i
vecchi ricordi di un amore perduto. I due
inizieranno a conoscersi e a condividere
giornate di pensieri e confessioni, di
pranzi e di camminate. Momenti duranti i
quali si sentiranno vicini pur non potendo
mai oltrepassare un certo limite imposto
dalla loro età e dalle loro diverse vite.
Ma come alcuni fortunati incontri, che a
volte capitano e ci sconvolgono, la vita
di Martin e Michelle riprende vigore, si
riempie di nuovo di speranze e di sogni,
di passione e di amore. E tra tutto questo
troviamo la divertente apparizione di
amici “rocchettari”, baristi motociclisti,
animali che parlano svelando perle di
saggezza, il tutto sullo sfondo di storie
di misteriose leggende. Favola a parte,
Benni ci regala ancora una volta un romanzo che ci fa riflettere sulla fugacità
della vita e sull’importanza di inseguire
i nostri sogni, e ancora sull’incidenza
nel nostro cuore di certe persone: alcune
destinate a rimanere e altre anche solo ad
indicarci la strada.
Greta Sala
(greta-allaboutgreta.blogspot.com)
n. 10 - maggio 2013 ·
mirandola
Il ricavato dell'opera sarà devoluto alla chiesa frazionale
Le fiabe di Olga per San Giacomo
25
brevi
IL FRACKING?
è in MUSICA
La poetessa e scrittrice Nigro Murolo ha pubblicato un volume per bimbi
danza
Anche Khorovodarte
supera l'anno più difficile
La scrittrice e poetessa mirandolese Olga Nigro Murolo è tornata in
libreria con un nuovo volume di favole
intitolato “C’era una volta…Storia di
Principi del Lago e di altre Fiabe…”,
edito da Lepisma di Roma, il cui
ricavato viene interamente devoluto
alla ricostruzione della chiesa di San
Giacomo Roncole. Il libro è stato presentato in anteprima lo scorso 29 aprile,
presso un ristorante di Medolla, nel
corso di un pranzo a cui hanno preso
parte una quarantina di amiche dell’autrice. All’iniziativa, accompagnata dal
suono dell’arpa di Cristina Blarzino,
era presente anche il parroco di San
Giacomo don Gino Barbieri al quale
sono stati consegnati i primi 840 euro
frutto delle vendite della raccolta di fiabe (nel frattempo sono stati già raccolti
altri 200 euro). “C’era una volta…” è
stato poi presentato ufficialmente lo
scorso 9 maggio a Roma presso il Caffè
Letterario Mangiaparole alla presenza
di letterati di fama internazionale tra i
quali il celebre poeta Dante Maffia.
«Ho sentito il bisogno di fare qualcosa
per la chiesa di San Giacomo - spiega
Olga Nigro Murolo, che vanta una vastissima produzione letteraria con oltre
800 poesie composte, delle quali più di
300 pubblicate e un libro di fiabe, edito
da Mondadori, che ha venduto migliaia
di copie – e così mi sono impegnata
con quello che so fare meglio: scrivere.
Spero che altri possano seguire il mio
esempio, innescando così un virtuoso
meccanismo di emulazione. Mi rendo
conto che non sono cifre importanti ma
è già qualcosa. Tante gocce riempiono
il mare…». Le favole di Olga seguono
uno schema classico: c’è l’evento negativo, il premio per il buono e la sparizione del cattivo. «Alla fine il bene
prevale sempre – afferma la scrittrice
– in tutte c’è un evidente intento didascalico per cui il male viene sconfitto».
Olga Nigro Murolo si è scoperta una
vena di affabulatrice quando, giovane
studentessa universitaria, si pagava
gli studi in giurisprudenza, assistendo
durante l’estate i bambini nelle colonie
adriatiche. «Mi divertivo a inventare
storie che raccontavo ai piccoli ospiti e
vedevo che il pubblico degli ascoltatori
si ingrossava sempre di più». Da allora
Olga ha cominciato a scrivere e non ha
più smesso. «Da piccola sognavo di diventare una poetessa» confessa, ma poi
oltre alle poesie ha scritto fiabe, dialoghi teatrali e adesso anche un romanzo
storico ambientato nel Mediterraneo ai
tempi della seconda guerra mondiale e
che dovrebbe uscire prima di Natale.
«Ho sempre scritto quello che sentivo
dentro- continua Olga – tante poesie
le ho composte di getto, altre le ho
elaborate impiegando più tempo. Posso
dire che i diversi generi letterari con cui
mi sono cimentata nascono da un’unica
fonte che sono l’amore e l’entusiasmo
che ho per la vita. Scrivere è sempre
Il 12 e 13 giugno alle ore 21 presso il Teatro 29 di Mirandola la Scuola
di danza Khorovodarte concluderà
l’anno accademico con due spettacoli
che vedranno in scena tutti i corsi, dai
più piccoli fino agli allievi dei corsi
professionali. “La danza racconta” è il
titolo del saggio, ma anche il riassunto
di un anno davvero speciale che ha
visto la scuola di danza, rimasta senza
sede dal maggio scorso, raccogliersi
in una sede temporanea più piccola
ma che ha consentito ugualmente
lo svolgimento di tutte le discipline
classica, moderna, contemporanea e
musical nonché la partecipazione a
stage e concorsi. Al concorso Uisp
2013 “Danzando in tour” appena terminato la scuola ha infatti riportato
tre primi premi, un secondo e tre terzi
premi. Durante l’anno diversi allievi
meritevoli hanno usufruito di borse di
studio per la danza messe a disposizione dalla scuola stessa o rese possibili
da donazioni fatte a Khorovodarte da
benefattori. L’estate ormai alle porte
una sfida misteriosa, in cui il mondo
intero allo scrittore e quello esterno si
intrecciano. La vita è un grandissimo
regalo di Dio – conclude - e io penso
di averla vissuta senza perdere tempo,
impegnandomi sempre per finalizzarla
prevede comunque per gli allievi
un corso estivo di approfondimento
tecnico fino alla fine di giugno, poi le
insegnanti Cristiana Cappi, Sonia
Greco, Licia Baraldi e 50 allievi si
sposteranno a Cesenatico in luglio
partecipando all’Eurocamp 2013.
Sempre a fine luglio alcune allieve
presenzieranno allo stage in Toscana
“Vada a danzare”. La fiducia delle
famiglie e l’affetto degli oltre 160
allievi ha fornito alle insegnanti
l’entusiasmo per ripartire alla ricerca
di una nuova “casa”, il 16 settembre
infatti Khorovodarte aprirà le porte
della nuova sede in via Bernardi,
zona Famila, offrendo una scuola di
danza completamente attrezzata con
tre sale studio e non mancheranno
le novità e le opportunità di provare
gratuitamente nuovi corsi e nuove
discipline. Potrete seguire le novità
e gli aggiornamenti di Khorovodarte
sul sito www.khorovodarte.it, alla
pagina di facebook, cellulare 392/
8828908.
a qualcosa: la famiglia, il lavoro, gli
amici, la letteratura». Il libro “C’era
una volta…Storie di Principi del Lago
e altre Fiabe…” può essere acquistato
presso le edicole di San Giacomo Roncole e Reami di Mirandola.
il 2 giugno
Open day
al canile
Domenica 2 giugno, dalle ore 16, 30
alle 19, presso il Canile Intercomunale
di Mirandola, si svolgerà l’open day,
una giornata in cui il canile è aperto al
pubblico per far visitare i suoi ambienti
interni, per dare informazioni, dove si
possono chiedere curiosità. Saranno
presenti i volontari de L' Isola del Vagabondo per accompagnare tutti coloro
che saranno interessati a visitare il canile
ed i suoi ospiti a quattro zampe. Ci sarà
il truccabimbi per tutti i bambini che
verranno a trovarci.
Sarà presente il banchetto de L'Isola
del Vagabondo con vendita di giochi e
accessori utili per i nostri amici pelosi, il
ricavato servirà per sistemare le coperture dei box del canile che danno riparo ai
cani senza famiglia di nove Comuni della
Bassa. Alle ore 18 ci sarà l'estrazione
dei numeri vincenti della lotteria. Per
coloro che verranno a trovarci ci sarà un
aperitivo per festeggiare insieme. In caso
di maltempo l'open day sarà annullato e
sarà effettuata solo l'estrazione della lotteria. I numeri vincenti saranno esposti
nella bacheca del canile e sull'Indicatore
Mirandolese. Vi aspettiamo numerosi...
I volontari dell’Associazione
“L’Isola del Vagabondo”
Uscirà il prossimo 29 Maggio il Cd
“Fracking”, il secondo lavoro in studio
per i Whole Tone Trio, composto da Elia
Garutti alla chitarra elettrica, Francesco
Zucchi al basso elettrico e Federico Bocchi alla batteria. I tre giovani musicisti,
già affermati e conosciuti nella Bassa
modenese, fondono nelle loro composizioni strumentali diversi stili musicali: il
jazz, il funky e il rock, dando così vita a
qualcosa di nuovo e unico nel suo genere.
“Fracking” è per i Whole Tone la seconda esperienza in studio. Il loro primo
lavoro, “Taxi EP”, presentato all’inizio
del 2012, era valso alla band un gran
numero di date in tutta l’Emilia Romagna
e in Lombardia. Ora, ad un anno esatto
dal sisma emiliano, la genuina quanto
raffinata band ha voluto dedicare l’album agli eventi che hanno coinvolto e
sconvolto la loro terra, alla quale questo
enigmatico quanto spiazzante titolo
a doppio senso è strettamente legato.
Con spirito ironico, lieve e allo stesso
tempo serio, esso descrive in un’unica
parola tutto un periodo del post-sisma
che ha segnato profondamente questo
territorio: le polemiche legate all’intenso
sfruttamento del sottosuolo (il termine
“fracking” indica infatti una tecnica di
fratturazione idraulica utilizzata in alcune
formazioni rocciose per lo sfruttamento
degli idrocarburi), le controverse polemiche sui pozzi di petrolio, depositi-gas
e cispadana, il panico e la ricerca di un
capro espiatorio a cui accollare la “colpa”
del terremoto. E poi, con la levità e la
spensieratezza che li contraddistingue, li
ritroviamo a prendersi in giro proprio in
prima fila, “infrackettati” sulla pagina di
copertina. L’album è stato poi registrato
tra la fine del 2012 ed i primi mesi del
2013 a Mirandola presso Emna Studio
di Mauro Testi, sound engineer mirandolese; contiene 9 tracce di cui 8 inedite
e vede anche la partecipazione di alcuni
musicisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Gianni Vancini (Tozzi,
Mingardi), Alex Stornello (presidente
Mmi Italia), Franco Capiluppi (direttore
Mantova Band Studio) Mauro Negri,
Tullio De Piscopo. Tutti, tra l’altro,
conterranei dei Whole Tone Trio. Come
a volerci proiettare dall’infinitamente
piccolo della loro terra e della loro storia
lassù, nell’universale, dove la musica è
destinata a vivere e restare!
Potete trovare i Whole Tone Trio nei
principali digital stores: tra cui i-Tunes
e Spotify; sul web: www.wholetonetrio.
com, Twitter: twitter.com/WholeToneTrio, Facebook: www.facebook.com/
pages/Whole-Tone-Trio; sul canale
YouTube del gruppo: www.youtube.com/
user/wholetonetrio.
Per contatti: wholetonetrio@gmail.
com
APERTO NEGOZIO
"FASCINO"
Ha aperto a Mirandola nei giorni
scorsi in via Agnini, 45 “Fascino” un
nuovo negozio di abbigliamento per
uomo, donna e bambino. Nell’esercizio si
possono trovare anche bigiotteria, scarpe,
borse e prodotti per la casa, tutti a prezzi
concorrenziali. Fino al 1 giugno sconto
per tutti del 20 per cento.
26 · n. 10 - maggio 2013
amarcord
Pane, polenta, "savor" e sughi sulle tavole dei nostri nonni
Quando mangiare era un'avventura
Irma Borellini, mamma
di Quirino
Mantovani
«Una volta era faticoso trovare i cibi, oggi mi hanno messo a dieta...»
Quando alcuni anni fa sono
andato dal medico per mostrargli
le risposte dei miei esami, avevo
colesterolo e glicemia alti e così
mi ha messo a dieta. Con qualche
sacrificio sono riuscito a rientrare
nei parametri giusti. Eravamo in
occasione delle festività natalizie e
guardavo tutto quello che c’era sulla
tavola: lasagne, tortellini, zampone
ed arrosti, pensando che era difficile
limitarsi e non mangiare tutto. Non
poteva esserci contrasto più forte con
la mia infanzia, quando si mangiavano sempre le stesse cinque cose,
se c’erano, ed era comunque molto
faticoso procurarsi il cibo.
Il pane
Quando nei mesi di giugno e luglio il grano era pronto da mietere, i
contadini lo tagliavano con la falce e,
con un pezzo di “cavela” (una paglia
lunga e dura), facevano i covoni, li
ammucchiavano e poi passavano con
un calesse per portarli nei granai. Infine li trasportavano nei mulini. Noi
ragazzi andavamo con una fodera a
raccogliere le spighe che rimanevano per terra. I contadini quando
ci vedevano si raccomandavano di
non prendere quelle sui covoni. Ne
raccoglievamo parecchie di quelle
spighe cadute e a fine stagione i
nostri genitori andavano in piazza
Marconi, mettevano un telo per terra
su cui collocavano le spighe, poi le
sbattevano con le scope e alla fine
raccoglievano il grano che portavano
al mulino. Visto che non c’erano
soldi, si lasciava un quantitativo di
farina corrispondente al costo del lavoro del mugnaio. Stessa cosa accadeva quando ci si presentava al forno
con la farina. Preparavano il pane, il
fornaio lo cuoceva ed in cambio per
la cottura si teneva qualche chilo di
farina. Mia madre preparava sempre
una ventina di pezzi di pane (“ciopi”)
e quando arrivava a casa le metteva
in una cesta appesa al chiodo sul
soffitto. Quando non c’era nessuno
in casa a volte mio fratello Franco
mi caricava sulle spalle e ne prendevamo un po’, fino a quella volta che,
scivolando dalle sue spalle, sono
caduto e mi sono trascinato dietro il
cesto. Il pane è finito per terra, sbriciolandosi in diversi pezzettini e così
abbiamo ricevuto in cambio i soliti
“scupason e sgranadladi”. Quando
il pane diventava molto duro, allora
non c’era il freezer, per utilizzarlo
si cuoceva la panada! La ricetta era
semplice, si bolliva in una pignatta,
scusate, nell’unica pignatta, l’acqua,
si aggiungeva un po’ di sale, olio e
infine il pane duro ed in poco tempo
la panada era pronta. Mangiandola
non c’erano problemi di colesterolo.
I valori erano sempre a posto.
La polenta
Per procurare la farina gialla,
naturalmente senza spendere, si
aspettava la maturazione del mais. I
proprietari si mettevano in fila aiutati
dai camaranti, operai senza un lavoro
fisso che iniziavano la raccolta. Alla
fine, ci lasciavano raccogliere quelle
poche rimaste, ma diciamo che noi
qualche giorno prima, al mattino presto o alla sera tardi, ne prendevamo
un po’ in “prestito”. A fine campagna
riuscivamo a procurarci diversi chili
di farina gialla, con cui la mamma
faceva la polenta. Qualche volta riuscivamo persino ad aggiungere del
ragù e così si mangiava la “pulenta
imbrucata”.
Al Savor, il Sapore
Per preparare il Sapore occorrevano diversi ingredienti. Il più
importante era la barbabietola. Si
andava in viale Gramsci dove c’era
lo zuccherificio. Ci fermavamo
molto prima e quando passavano
i contadini col carro trainato dal
cavallo, chiedevamo loro qualche
barbabietola. Quasi sempre ce ne
davano un paio ciascuno e quando
avevamo riempito il sacco le portavamo a casa, depositandole in cantina e poi, via a procurarcene altre.
I carri (“baros”) che contenevano le
barbabietole erano costruiti con asce,
avevano un’altezza da terra di circa
un paio di metri e contenevano non
più di 30 quintali di barbabietole.
A volte la fila dei carri in attesa di
scaricare allo zuccherificio era lunga
anche 300- 400 metri. Un giorno
Rino Pedretti, Pericle Ferri, Remo
Pedretti e Bosi saltano su un carro
da dietro, ma quando sale l’ultimo,
per il peso eccessivo, il baros si impenna e il cavallo si solleva da terra.
Il contadino infatti aveva bilanciato
il carico e l’intrusione dei miei
amici, compromettendo un fragile
equilibrio, rischiava di provocare
un serio danno. «Scendete piano
piano – supplica il contadino – vi
do tutte le bietole che volete, purché
non si faccia male il cavallo». Allora
i ragazzi scendono con prudenza e il
cavallo “riatterra”. Per fortuna l’animale non si è ferito. Oltre alle bietole
servivano anche mele, pere, zucca e
“pom dogn”. Il tutto veniva macinato
da Marcello che era di fronte alla
ex caserma dei carabinieri. Il sugo
era quindi collocato in damigiane
con aggiunta di zucchero. Alla mattina presto veniva poi versato in un
“parol”, un grande recipiente, in cui
lo si cuoceva per diverse ore. Alla
fine quando era solido, cioè pronto,
era depositato in grosse pignatte di
terracotta che venivano coperte da
una carta di pergamena. Noi ragazzi
eravamo pronti con i cucchiai a pulire al parol. Ci scottavamo la lingua,
ma ci riempivamo a più non posso la
pancia. Quando la mattina andavamo
a scuola, la mamma ci preparava
sempre “pan e savor”.
I sugoli o sughi
Qui la cosa era più complicata.
Serviva infatti l’uva per la preparazione dei sughi. In autunno, quando
cominciava a maturare, andavamo in
campagna di sera, “armati” di sporte
per prendere ancora una volta “in
mirandola
prestito” un po’ di uva. All’epoca i
contadini facevano la guardia e ci è
capitato in alcuni casi di lanciarci in
fughe precipitose, anche se in realtà,
gli agricoltori capivano la nostra
situazione e ci lasciavano scappare,
facendoci però un po’ di paura.
L’uva, così faticosamente procurata, veniva schiacciata e messa nei
bottiglioni (“pilon”).
Poi si bolliva il mosto, si aggiungeva un po’ di farina e quando era
pronto lo si versava nei piatti. Mia
madre ne preparava sempre sette,
uno per uno. I sugoli con la farina
erano chiamati “con la carpada”.
Mio padre diceva sempre che avrebbe bevuto il latte quando le mucche
si fossero nutrite di uva. Quando
riuscivamo a “raccogliere” molta
uva, il problema era nascondere i
bottiglioni, visto il costante pericolo
di svuotamento…
Quirino Mantovani
LA LETTERA
Gli Emiliano Romagnoli del Ticino «Caro Berlino
aiutano l'Asdam con 9 mila euro ti ringrazio»
Proseguono le donazioni e gli
attestati di solidarietà per Mirandola.
Lo scorso sabato 27 aprile una delegazione dell’Associazione Emiliano
Romagnoli nel Ticino è venuta in
visita a Mirandola dove, nel corso di
una breve cerimonia a cui ha preso
parte anche il Sindaco Maino Benatti,
ha donato all’Associazione Sostegno
Demenze e Alzheimer di Mirandola
(Asdam) 11 mila franchi svizzeri (8
mila e 939 euro). La somma è stata
raccolta nel corso di diverse manifestazioni in Svizzera vendendo prodotti
tipici emiliani come la piadina. Vero
motore di queste iniziative è stato
l’imprenditore Franco Artioli, per
20 anni presidente dell’Associazione
e mirandolese doc che ha lasciato la
sua città natale 55 anni fa, ma che
ha sempre conservato un legame
fortissimo con Mirandola, in cui
torna sempre appena può anche per
visitare la sorella Paola, presidente
di Asdam. L’Associazione Emiliano
Romagnoli ha poi donato altri 5 mila
franchi svizzeri (4 mila euro) alla
Regione Emilia Romagna.
Caro "Berlino" (Quirino Mantovani), ti mando questa lettera per
ringraziarti di cuore per l'articolo che è
stato pubblicato sul giornale L'Indicatore
che riguarda la famiglia Andreoli. Devo
dire che leggendolo mi sono profondamente commosso, sono tornato con la
mente a quei bellissimi anni della nostra
giovinezza che conservo nel cuore come
ricordi indelebili, anche se alcuni dettagli
come quello della bici purtroppo con l'età
mi erano sfuggiti, ma rileggendoli sul
tuo articolo sono riemersi vivi nella mia
mente. Come quello di quando mi hai insegnato a catturare le rane in località “La
Favorita” e io tutto contento ti feci vedere
quanto grossa era quella che avevo preso,
ma tu mi dicesti che quello era un rospo,
motivo per cui non ho mai mangiato rane
in vita mia. Sono ritornato a Mirandola
di recente dopo il terremoto, per vedere
i danni alle case dei miei fratelli. Spero
di ritornare di nuovo, con la speranza di
poterti salutare. Resta comunque sempre
l'affetto e l'amicizia che ci lega per sempre, con la gioia di leggere ancora per
molto i tuoi articoli che mi tuffano nel
nostro passato indimenticabile.
Con sincero affetto tuo amico Paolo
Andreoli.
Ps, errata corrige: devo dirti che
mio "nonno" non era Gino Gandolfi,
ma suo fratello Artichiano. Comunque
va bene lo stesso.
mirandola
Prosegue il racconto tra il serio e il faceto di Giorgio Goldoni
La grande epopea del Biomedicale
Dagli anni bui della transizione a quelli del "boom" di Dasco e Bentley
I partecipanti all’inventario in Dasco (fine 1970): da sinistra, persona non identificata
(pni), Giorgio Goldoni (seminascosto), pni, pni, pni, Giulia Rebecchi, Luigi Bassi, pni,
Enzo Paltrinierii, tecnico di assistenza, pni, pni, Giorgio Garutti (giurgèn), pni, pni,
Lucio Gibertoni, Silvia Baraldi, pni, pni, pni, Carlo Bellini, Franco Chiodarelli, Boccafoli, Armando Neri, Maurizio Acciuffi, Gigetto Verri, Carlo Vanzini, pni. Nella foto
a destra, Carlo Gasparini e Mr. Crocco, il distributore di cardiochirurgia in Francia
GLI ANNI BUI DELLA TRANSIZIONE:1965-1969
Il viaggio in Germania convinse
Mario Veronesi: io e Gianni Bellini
potevamo essere utilizzati in una
sicura espansione delle sue attività.
Non so chi lo convinse di più, anche
perché io avevo le mie pendenze che
mi impedivano un ingresso immediato
nel mondo del lavoro: laurea, servizio
militare erano le due Gorgoni che mi
sbarravano il cammino ad un salario
decente e ad un po’ di felicità finanziaria. Gianni Bellini aveva invece bisogno di una sistemazione immediata,
e Veronesi lo spedì in quel di Como
a lavorare all’Artsana, per imparare
un mucchio di cose che ben fittavano
con la vulcanica immaginazione del
Bellini: tra l’altro, come si fa un catalogo che aiuti a vendere, come si fa il
marketing dei prodotti ospedalieri. Per
Bellini il soggiorno a Como fu breve
e seguì il rientro in pianta stabile alla
Miraset (questo era il nome della prima società di Veronesi). Veronesi e lui
mi sollecitarono ad andare in Germania a commercializzare i prodotti della
Miraset, la cui gamma intanto andava
aumentando: sonde, sondine, cateteri.
Dati i miei impegni sopramenzionati
dovetti rifiutare, rodendomi il fegato
perché dovevo aspettare, e non potevo
lanciarmi nella mischia. Veronesi aveva un socio, Carlo Gasparini, persona
sul piano umano forse più simpatica
di Veronesi, e più tagliata per gestire
aspetti commerciali (lui era un commercialista, nonché un appassionato
di ciclismo, nonché fratello di Teresa, la mia compagna del liceo, a cui
mando un caro saluto). Gasparini mi
fornì qualche lavoro di collaborazione
saltuaria, traduzioni, lettere commerciali e fu sempre molto gentile e ben
disposto nei miei confronti. Veronesi
un giorno mi diede una vera chicca:
un manuale di istruzioni di un rene
artificiale da tradurre in italiano.
Il manuale arrivava da Verona,
dalla clinica del Prof. Confortini, uno
dei suoi numi tutelari (e ne avrebbe
avuti tanti in seguito in ambiente
medico-ospedaliero, in Italia e in
Europa). Lo tradussi senza avere la
minima idea di quanto il rene artificiale avrebbe pesato sulla nostra
vita futura. Andai vicino a perdere
completamente i contatti con questa
crescente realtà, anche perché dovevo
insegnare a scuola momentaneamente
per tirare la carretta, e intanto Gianni
Bellini e Veronesi vivevano momenti
frenetici, come la nascita della seconda
e la terza società, la Sterilplast (che
inglobava la Miraset) e la D(ivisione)
A(pparecchi) Scientifici, dedicata
alla produzione di apparecchiature
per emodialisi, poi denominata Dasco. Le due aziende si trasferirono in
una nuova sede, ovviamente non nel
Comune di Mirandola, dove Veronesi
era stato per motivi politico-familiari
completamente ostracizzato, ma nel
contiguo Comune di Medolla: in effetti
anche in futuro i rapporti tra Mirandola
e Veronesi rimasero burrascosi (nemo
propheta in patria), ma lui era un
ostinato e si intestardì a continuare
a creare aziende in loco, nonostante
ostacoli di ogni tipo.
ANNI FAUSTI: DASCO E BENTLEY, 1970-72
Emergono alla fine gli anni Settanta, con tutto il loro splendore. Libero
finalmente dal noioso servizio militare
e altre zavorre, apprezzai e colsi al
volo l’offerta di lavoro di Gianni Bellini, anche se nella mia testa non avevo
assolutamente chiaro cosa volevo fare
(per esempio occuparmi di pubblicità o
gestire un ufficio del personale: erano
tutte cose di moda allora). Volendo,
avrei avuto una cattedra per insegnare
inglese alla scuola media, e un paio di
posti decenti per lavorare alla Standa
e presso un esportatore di frutta di
Vignola.
Mi era sfuggito il gigantesco,
esponenziale, rapidissimo sviluppo
che il rene artificiale aveva creato in
Dasco. In aggiunta ora era stata creata
al suo interno una nuova divisione agli
albori, i prodotti per cardiochirurgia.
Quest’ultima era nata dietro le sollecitazioni di un altro padre putativo
importantissimo nel nostro settore, il
Prof. Sprovieri, romano, figlio di un
giornalista del Messaggero, ottima
forchetta, cardiochirurgo che aveva
vinto la cattedra universitaria a Modena. Nel suo soggiorno parigino, e
non solo parigino, aveva conosciuto
molti dei luminari cardiochirurghi di
allora, e aveva una grande familiarità
anche col primo produttore americano
di dispositivi monouso indispensabili
per effettuare operazioni chirurgiche
a cuore aperto, Mr Bentley. La società Bentley era situata a Santa Ana
in California. Bentley cercava un
punto di espansione in Europa dove
poter assemblare e distribuire i suoi
prodotti, Veronesi era disponibile,
con la mediazione di Sprovieri fu un
gioco da ragazzi mettersi d’accordo.
Lo scenario europeo di allora vedeva
una espansione rapidissima del rene
artificiale e della cardiochirurgia,
sulla scia di quanto succedeva negli
Usa. Veronesi arrivò prestissimo sulla
scena europea e nel 1970 almeno per la
dialisi era già in grado di poter contare
su una rete di distributori capillare e
completa, dalla Sicilia a Stoccolma.
Nella primavera del ‘70 fui assunto
in Dasco per curare il marketing
europeo della linea Dasco-Bentley
per la cardiochirurgia. Per intervenire
chirurgicamente sul cuore aperto erano
(e sono tuttora) necessari un chirurgo
in gamba, un buon anestesista, un
ottimo staff, includente una figura
professionale nuova, il perfusionista
(allora chiamato pompista). Quest’ultimo doveva occuparsi del bagaglio
tecnologico indispensabile a questo
tipo di chirurgia (include la macchina
cuore polmone con annessi articoli
monouso: ossigenatore, reservoir di
cardiotomia, tubatismi ecc.).
La mia esperienza precedente ammontava a zero. Referenze: Veronesi
era soddisfatto di avere qualcuno in
ufficio che potesse dialogare telefonicamente, in inglese, con la Bentley
dopo le sette di sera (fuso orario) e
Gianni Bellini era contentissimo di
avere uno che, almeno sulla carta, gli
potesse rilevare una considerevole
mole di lavoro, permettendogli di dedicare più tempo ad attività contigue,
come la pubblicità. Gasparini restava
sempre il supervisore finanziario e
commerciale dell’azienda nella sua
globalità. Libero Luppi, ex tecnico
in una ditta che produceva gomma, era
per allora una specie di product manager della linea cardiochirurgia (titoli
e qualifiche erano allora ovviamente
approssimativi), contava sull’ottimo
Sgarbi (a Mirandola conosciuto solo
come Sgarbèt) per il confezionamento
dei tubi sterili per la Cec (l’insieme
dei tubi sterili che collegano in circolazione extracorporea il paziente alla
macchina cuore-polmone, ndr.) ed era
anche responsabile per l’assemblaggio
corretto dei prodotti americani. Poi
c’era Bob Steg, l’ebreo californiano
trait d’union tra noi e la Bentley che
viaggiava il mondo per fare dimostrazioni coi prodotti Bentley, e per addestrare tipi come me, o distributori, o
perfusionisti negli ospedali. Sprovieri
naturalmente era sempre in zona, perciò c’era un grande fervore: volendo
presso la Clinica di Modena potevo
fare tutto l’addestramento teorico sui
prodotti e su come si assemblava un
circuito di cardiochirurgia. Cominciai
subito con una serie intensissima di
viaggi e assistetti a numerosi inter-
venti chirurgici di alta macelleria, con
chirurghi prestigiosi, Dubost a Parigi,
Senning a Ginevra, Pellegrini a Milano, Actis Dato a Torino, e molti altri.
In ufficio mi centellinavo quella che
allora era riconosciuta come la bibbia
del cardiochirurgo, il Manuale di Cardiochirurgia di Galletti e Bretcher.
Conobbi il Dott. Galletti, nizzardo,
molti anni dopo: era una persona
amabilissima. Mi ero anche schedato
via via tutti i nostri potenziali clienti, i
centri di cardiochirurgia europei e preparavo anche qualche piccolo depliant
targato Dasco da affiancare a quelli
originali della Bentley. Tra i nostri
agenti si annidavano personaggi singolari, come lo svizzero Vouillerat , che
di svizzero non aveva proprio nulla
e si comportava come un anarchico
napoletano. Mr Bentley e Veronesi mi
tenevano pungolato, Veronesi aveva
l’ossessione del mercato tedesco, dove
probabilmente per motivi biogenetici i
nostri rapporti furono per decenni molto conflittuali, anche se globalmente
questo mercato ci apportò comunque
notevoli successi economici. Purtroppo, almeno in quel momento iniziale,
il distributore tedesco (Franz Roesch)
si dimostrò pochissimo collaborativo,
mentre molto meglio funzionavano le
cose in Francia, sia per gli eccellenti
rapporti di Sprovieri e della Bentley
con la cardiochirurgia francese, che
per la meticolosa assiduità del nostro
distributore locale, il Sig. Crocco,
ex pied-noir cacciato dall’Algeria e
il suo collega Micaleff. In Olanda
avevamo un vero pirata purosangue,
Theo Spangenberg, che prima ci
aiutò moltissimo, ma poi fu l’artefice
del distacco di Bentley dalla Dasco e
della costruzione di Bentley Europe
nel suo paese, con uffici e stabilimento
ad Uden. Il Belgio si stava già rivelando paese di grandi soddisfazioni, dove
il nostro agente Mr Bruneel, anche
lui fuoruscito dal continente africano
dopo la decolonizzazione del Congo,
istaurava rapporti con la classe medica
dalla prima
Il nuovo Campus biomedicale
formerà gli addetti del distretto
Il laboratorio del
biomedicale avrà una
valenza provinciale ma
anche internazionale,
per i numerosi scambi
linguistici avviati, ormai da anni, con scuole
di altri Paesi. «Quello
che Mirandola ha instaurato con la comunità di Torino – commenta il Sindaco Maino
Benatti – è un rapporto
a 360 gradi, che coinvolge le istituzioni e
la società civile, e che
in poco tempo sta già
offrendo frutti molto concreti, come
appunto il Campus ed i progetti con
l’Urban Center. Ringrazio i promotori del campus, – prosegue il Sindaco
Benatti – un progetto al servizio delle
scuole e, più in generale, di tutto il
mondo del biomedicale, un distretto
che è una risorsa per questo territorio
ma anche per il sistema economico
e sanitario regionale ed italiano nel
suo complesso». Il progetto Campus
è finalizzato alla realizzazione del
progetto “Biomedicale” nato nel
2008 dalla collaborazione tra il liceo
Pico e Confindustria Modena-Area
Nord sezione Biomedicale, che è
stato rielaborato come progetto di
alternanza scuola-lavoro e sarà altresì finalizzato alla realizzazione di
altri e diversi progetti rientranti nelle
stesse finalità generali del Campus.
A promuovere l'iniziativa sono
stati, come detto, la Fondazione La
Stampa-Specchio dei tempi, con
un’erogazione di circa 200.000
euro e con la conduzione operativa
dell’intervento, la Città di Torino
con 165.000 euro (quelli frutto del
Concerto al Regio per l’Emilia e
della Serata Benefica alla Reggia
di Venaria) e la Fondazione BnlGruppo Bnp Paribas con 52.000 euro
(destinati alla dotazione informatica). All’inaugurazione di lunedì 20
maggio sono intervenuti il Sindaco
di Mirandola Maino Benatti, il Presidente della Provincia di Modena
Emilio Sabattini, il Vicesindaco di
Torino Tom Dealessandri, Roberto
Bellato, Presidente della Fondazione “La Stampa-Specchio dei
tempi”, Paolo Mazzotto Presidente
Fondazione Bnl, Giuliana Gavioli
(foto), responsabile di Confindustria
Modena-sezione Biomedicale e
Giorgio Siena, Dirigente scolastico
Iis “G. Luosi”. Dopo l’inaugurazione e lo scoprimento di una targa
dedicata alle vittime del terremoto,
c’è stata una visita al polo scolastico
e al laboratorio del biomedicale.
che si sarebbero rivelati estremamente
duraturi e proficui. Bruneel pensò di
assumere una persona dedicandola
esclusivamente alla cardiochirurgia,
e mi chiamò in Belgio per assisterla
nei suoi primi passi. Fu così che feci
la conoscenza di Mr Van Valleghen.
Il nostro primo combined tour fu una
specie di catastrofe: lui risiedeva a
Lovanio (una trentina di chilometri
da Bruxelles) e lì mi aveva prenotato
l’hotel. Mi raggiunse la mattina con
una Volvo fiammante, con la quale
percorremmo l’intera distanza fino
alla capitale, senza che Van Vallaghen
osasse mai ingranare una marcia più
alta della terza. E guidare lo sfiniva
veramente («Monsieur Goldonì, je
sui crevee» era quello che andava
ripetendo). Ahimè, arrivati a Bruxelles
mi resi conto che lui non conosceva la
città e tanto meno la collocazione degli
ospedali dove Mr Bruneel ci aveva
fissato gli appuntamenti. Ciò ci fece
andare buca l’intera giornata, poiché
eravamo sempre nel posto sbagliato
all’ora sbagliata. Alla fine Van Valleghen, poveretto, mingherlino, sudato e
sfinito si appoggiò contro la colonna di
uno di questi megaospedali e mi disse
che questo lavoro non era per lui : io
lo rincuorai , facendogli notare che
l’inizio era sempre duro, mentre mi
chiedevo come mai avesse abbandonato il suo lavoro di abile cesellatore
di coppe e medaglie. Riuscì a superare
questa crisi e anni dopo lo ritrovai a
capo della Dasco Hospal belga. In Italia Veronesi gestiva una rete di rappresentanti molto speciale, che fra l’altro
vendeva entrambe le linee, il rene e la
cardio, nelle regioni chiave per dimensione e organizzazione ospedaliera:
in Piemonte aveva il Conte Ottini,
un nobile spiantato, divertentissimo,
che si era autodefinito “il principe del
piscio” avendo a che fare con il rene
e le sue caratteristiche specifiche. Nel
Veneto operava, facendo affari d’oro,
il vecchio collaboratore della farmacia che Veronesi possedeva e gestiva
a Mirandola Amanzio “Donati”*
(miracolosamente sfuggito durante la
guerra ad entrambi i plotoni d’esecuzione, il partigiano e il repubblichino).
Amanzio era stato anche collaboratore
di mio padre, vendendo i prodotti della
nostra pasticceria nelle varie osterie
della valle, che teneva impilati in
una serie di cassette fissate alla sua
Vespa. Andai un paio di volte con lui
in particolare alla cardiochirurgia di
Padova, che era già un centro pilota
del settore, e ciò che mi stupì era la
conoscenza capillare della rete stradale
veneta da parte del buon Amanzio:
non ha mai fatto un chilometro di
autostrada, alla quale preferiva itinerari alternativi “creativi” e a costo
zero. Carlo Bellini, cugino di Gianni
Bellini, ex mirandolese, ex libico (il
padre era emigrato a Tripoli), ex milanese (reduce da una lunga gavetta
come gestore di un cinematografo di
Milano, e da una sfortunata impresa
di fabbricazione di cuscini) navigava
riccamente su tutta la Lombardia, dopo
aver trasferito il suo nucleo familiare
da Milano a Mirandola. Vanzini,
altro mirandolese, aveva fatto partire
con successo la dialisi nelle Puglie.
Erano pagati profumatamente, 5%
sul fatturato, senza problemi di recupero crediti e cose simili. Tutto ciò ha
dell’inverosimile al giorno d’oggi. Nel
lombardo –veneto in particolare essi
erano la cerniera tra noi e i centri ospedalieri più prestigiosi. Per lungo tempo
il centro dialisi di Verona, o quello
milanese dell’ospedale San Carlo
vennero utilizzati dal sottoscritto,
come da tutta la nostra organizzazione,
come centri pilota dove portare ospiti
stranieri, arricchendo l’immagine
nostra e di queste moderne strutture
ospedaliere. Dalla Clinica Nefrologica
dell’Ospedale San Carlo di Milano in
particolare uscirono gli assistenti del
Prof. D’Amico, il Dott. Orlandini e
il Dott. Petrella, che tanto cammino
avrebbero percorso con noi. Nella
cardiochirurgia il Prof. Pellegrini al
Niguarda di Milano ospitò schiere di
cardiochirurghi stranieri che andavano
lì ad affinare le loro conoscenze, anche
con il nostro supporto economico (gli
ungheresi Kroo e Bodor tra gli altri).
Nel resto d’Italia Dasco contava invece su distributori locali.
Giorgio Goldoni
* Donati non era il vero cognome:
“do’ natti”: significa due protuberanze sulla fronte... Il suo vero cognome
è Malagoli.
28 · n. 10 - maggio 2013
sport
Targhe dall'Associazione "Le mamme del giorno dopo"
Un secolo di calcio a Mirandola
Foto ricordo per le vecchie
glorie della Mirandolese e la
Nazionale Master
Successo per la manifestazione di Comune e Rotary allo Stadio "Lolli"
L'intervento del Presidente del Rotary
Club di Mirandola Carlo Longhi
Anna Cannavacciuolo dell'Associazione
"Le Mamme del giorno dopo" con l'Assessore Enrico Dotti durante le premiazioni
calcio
90 minuti
per un sorriso
“90 minuti per un sorriso”, questo
il titolo dell'evento sportivo che si è
tenuto il 25 aprile ed il cui ricavato è
stato interamente devoluto all'Associazione “Una Scuola per Mirandola”.
700 euro, questa la somma raccolta in
quell'occasione.
La manifestazione è stata organizzata dal referente associativo Gennaro
Imperatore, con la collaborazione di
Stefano Dello Margio, titolare del
negozio “Punto Luce”, sponsor dell'iniziativa. Preziosa anche la collaborazione dei redattori di “Voce Nuova Tv”
Massimo Carnevali e Biagio Russo.
Indossando le magliette dell'associazione, circa 60 atleti sono scesi sul campo
di Gricignano di Aversa in provincia
Una splendida giornata di sport e
beneficenza per festeggiare il secolo
di calcio a Mirandola, nell'ambito
delle varie iniziative a un anno dal
terremoto. Nel teatro di mille battaglie,
lo stadio Libero Lolli, si e' svolto domenica 26 maggio un quadrangolare di
prestigio che ha visto impegnate nella
prima gara la squadra Vecchie Glorie
Mirandolese contro la Nazionale Master Club Italia, mentre nel secondo
match sono scese in campo le formazioni delle Vecchie Glorie Verona
contro la Rappresentativa dello Stato
del Vaticano. Tra i gialloblù locali da
segnalare la presenza di autentiche
bandiere come il capitano Ilario Righini, Marchetti, Muratori, Muracchini, Borghi, Sassi, Accardi, Setti,
Battilani e Livio Luppi che poi e' sceso
in campo pure con la maglia del Verona, essendo il grande ex di entrambe.
Nella formazione della Nazionale
Master, presenti i campioni del mondo
Dossena e Barone, Agostini, Galia,
Mussi, Luppi e tanti altri, allenati da
Sergio Brighenti. Risultato scontato
nel primo match dove gli azzurri si
sono imposti per 6 a 0. La seconda
gara, molto equilibrata è terminata con
la vittoria dei gialloblù veronesi, dove
erano schierati campioni del calibro
di Fanna, Penzo, Sacchetti, Volpati
e Nanni, nei confronti del Vaticano.
La finale ha visto prevalere di misura
il Club Italia per 1 a 0 con rete di
Sergio Domini. Di fronte a una buona
cornice di pubblico, presenti diversi
personaggi del mondo calcistico tra
i quali i dirigenti del Modena Antonio Caliendo e Roberto Casari e le
autorità locali capitanate dal Sindaco
Maino Benatti e dall'Assessore allo
Sport Enrico Dotti. L'intera manifestazione è stata ripresa dalle telecamere di Sky Sport e seguita in diretta da
Radio Pico. L'organizzazione è stata a
cura del Comune di Mirandola, con la
collaborazione del Rotary Club locale
e di Alberto Bombarda per la parte
sportiva, autore anche del libro sul
centenario del calcio gialloblù.
Le squadre sono state ospitate a
pranzo a Villa Fondo Tagliata, dove
si sono radunati anche tanti altri ex
gialloblù del passato che non hanno
preso parte alla partita e che si sono
piacevolmente ritrovati dopo tanti
anni. La mattinata ha visto lo svolgimento di un torneo di calcio giovanile
intitolato all'associazione benefica “Le
Mamme del Giorno dopo”, tra i Pulcini delle squadre giovanili locali di
Folgore, Quarantolese e Sanmartinese,
alle quali è stato devoluto il ricavato
della giornata.
mirandola
Un camp estivo gratuito
con l'Associazione Calciatori
di Caserta. Tre le squadre che hanno
preso parte all'evento: “Rappresentativa
Ferrovieri”, “Amici di Frattamaggiore”
ed “Amatori Gricignano”. La vittoria è
andata agli “Amici di Frattamaggiore”.
«Ed il supporto dal mondo del calcio
non finirà qui» hanno detto i soci di
“Una Scuola per Mirandola”. Ora il
contatore dell'associazione registra
oltre 135.000 euro.
L'Associazione Italiana Calciatori,
in collaborazione con il Comune di
Mirandola, organizza un camp estivo,
completamente gratuito, dal 15 al 19
luglio presso i campi di via Dorando
Pietri. All'Associazione Genitori sono
stati riservati 10 posti da coprire in
base alla data di arrivo della domanda.
Il modulo per la domanda deve essere
scaricato direttamente dal sito dell'Aic
(http://www.assocalciatori.it/), compilato e reinviato all'Aic scrivendo sulla
domanda Associazione Genitori per le
Scuole di Mirandola.
n. 10 - maggio 2013 ·
29
La società gialloblu sta vivendo un anno molto positivo
sport
Ghelfi al top in una Stadium da favola
Il bomber mirandolese premiato dal "Carlino" per il record di 566 punti
Ad un solo anno di distanza
dal maggio orribile di terremoto e
retrocessione, la Stadium Pallavolo
Mirandola sta raccogliendo sul campo
i frutti di tutti i sacrifici e gli sforzi
profusi, anche solo per ricominciare.
La squadra di B2, dopo aver
chiuso la regular season al secondo
posto, si sta giocando i play off per
un posto nella categoria superiore.
I ragazzi dell’Under 19 allenati da
Diegoli, invece, hanno centrato con tre
giornate di anticipo la promozione in
serie D, dopo aver dominato la prima
divisione provinciale, mentre l’Under
14 è arrivata a giocarsi la final four
regionale al cospetto dei pari età del
Volley Tricolore di Reggio Emilia,
della Zinella Bologna e della Robur
Ravenna, tutte storiche società che
vantano anche scudetti e Coppe dei
Campioni in bacheca.
Bottino pieno pure per l’Under
13 che si è laureata campione provinciale al termine di un campionato
appassionante. In mezzo a questi
successi di squadra è però doveroso
segnalare il primato individuale raggiunto da Francesco Ghelfi (foto)
che si è piazzato al primo posto del
Top Volley, il trofeo organizzato da
”Il Resto del Carlino” che premia il
bomber modenese della stagione: il
nostro concittadino ha infatti chiuso la
stagione regolare segnando 566 punti,
con una media impressionante di 21
punti a partita.
Ghelfi ha chiuso in testa una
stagione che lo aveva visto faticare
un poco all’inizio, tanto da balzare
in testa alla classifica generale solo a
gennaio: da allora però, nessuna flessione, nonostante la concorrenza agguerrita degli avversari. Con un’arma
così, in casa Stadium è lecito sognare.
Paolo Neri
Splendida affermazione degli
azzurri nei campionati russi di apnea
indoor, svoltisi a San Pietroburgo, il
20 e 21 aprile scorsi. Il team azzurro,
composto dal direttore tecnico delle
squadre nazionali di apnea indoor,
il concordiese e docente del Liceo
“Pico” Maurizio Bellodi, e dagli atleti
Andrea Vitturini e Alessia Zecchini,
si è presentato a questo appuntamento,
cui era stato invitato a partecipare dalla
Federazione Russa Attività Subacquee,
con la voglia di ben figurare e così alla
fine è stato, offrendo delle prestazioni, specie con Alessia Zecchini, che
fanno davvero ben sperare in vista dei
prossimi mondiali di apnea indoor,
in programma a Kazan, dal 3 al 13
agosto. Per la Zecchini, quello di San
Pietroburgo è stato un fine settimana
veramente galvanizzante, chiusosi con
tre vittorie in altrettante gare disputate.
La prima gioia è arrivata nella dinamica
con attrezzi, dove si è affermata con
la misura di 200 m, la seconda nella
statica, facendo fermare le lancette al
tempo di 6’ e 14’’, valsole, tra l’altro,
anche il nuovo record italiano della specialità, e la terza nella dinamica senza
attrezzi, dove con 156,40 m, oltre ad
aver fatto sua la gara, ha stabilito pure
il nuovo record italiano. Molto bene
anche l’altro atleta azzurro in gara,
vale a dire Andrea Vitturini, contraddistintosi per un ottimo terzo posto nella
dinamica con attrezzi, un eccellente
primo posto nella statica, con il tempo
di 7’ e 32’’, e un quarto posto tutt’altro
che da snobbare nella dinamica senza
attrezzi. Soddisfatto Maurizio Bellodi,
per il quale questo appuntamento di San
Pietroburgo, oltre che una preziosa occasione di confronto, ha rappresentato
anche un validissimo test di verifica
della tenuta fisica degli atleti italiani.
Bergamini di San Felice sul Panaro.
Nessun risultato, nessuna classifica,
soltanto il piacere di giocare a calcio,
arbitrati da quattro ragazzini poco più
grandi (tre esordienti e un pulcino dello
Junior Finale), e di concludere il pomeriggio con una sostanziosa merenda - a
base di pane e Nutella - e premi uguali
per tutti: una coppa identica per ogni
società e gadget per i piccoli calciatori.
«È stata una bella esperienza - dicono in coro gli organizzatori - e siamo
pronti a ripeterla nella prossima stagione, sperando in condizioni climatiche
migliori. Un grande ringraziamento
va ai genitori che hanno consentito
ai bambini di divertirsi anche sotto la
pioggia, alla Figc, al Csi di Modena e
al Comune di San Felice per il supporto
organizzativo.
Senza dimenticare l’importante
contributo offerto da Nutella Ferrero,
Pepsi Cola, Tutto per il calcio e volley
Modena e Figurine Panini».
nuoto
Il Team Azzurro di apnea
sorride anche in Russia
calcio
Grande festa e molta pioggia
per il Torneo dell'Angelo
È mancato soltanto il sole, domenica 21 aprile, all’appuntamento con la
prima edizione del Torneo dell’Angelo,
manifestazione calcistica non competitiva dedicata ai Piccoli Amici (nati negli
anni 2005-06-07), organizzata da Asd
Rivara in collaborazione con Junior
Finale e Us San Felice.
A parte i problemi meteorologici,
è stato un pomeriggio di grande festa
quello che ha visto un centinaio di
piccoli calciatori di 10 società dell’area
colpita dal terremoto di maggio - Casumaro, Cavezzo, Centese, Concordia,
Folgore Mirandola, Junior Finale, Massese, Medolla, San Felice, Solierese inseguire un pallone sui quattro campi
di gioco allestiti allo Stadio Comunale
ISTITUTO "LUOSI"
Il martedì e giovedì gli studenti
si travestono da Robin Hood
Ogni martedì e giovedì, subito dopo la fine delle lezioni e sino alle 15, una ventina di ragazzi e
ragazze dell'Iis Luosi – Pico – Cattaneo si ritrovano al palazzetto dello sport di Mirandola per svolgere
l'attività di tiro con l'arco, promossa dalla scuola nell’ambito dei progetti del Centro Sportivo Scolastico. Il tiro con l’arco è una disciplina olimpica e fa parte degli sport di precisione. Richiede concentrazione, ricerca di posture corrette e l’utilizzo di tecniche di rilassamento e di respirazione. Durante
gli allenamenti si alternano quattro arcieri alla volta dalla linea di tiro, posta a 10 metri dai paglioni,
per eseguire una volée costituita da 3 frecce. Attualmente i migliori punteggi dell'Istituto sono stati
raggiunti, per i maschi, da William Bellini con 28 punti e per le femmine, da Chiara Marchetti con
27 punti. Il progetto è seguito dal professore Maurizio Bellodi, che si avvale della collaborazione della
Asd Amici della Lizza di Mirandola, il cui referente è Vilmo Gavioli, che spesso affianca il docente
dando consigli tecnici ai ragazzi. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere l’attività sportiva
tra i giovani e di orientarli anche verso questa disciplina dell’associazionismo sportivo mirandolese.
Chiara Marchetti 2° C Liceo G. Pico
30 · n. 10 - maggio 2013
calcio
L'iniziativa si è conclusa allo Stadio Braglia di Modena
Nei salvadanai euro e solidarietà
I Comitati provinciali hanno adottato le squadre del "cratere"
Dopo il terremoto erano scattati
tanti progetti di solidarietà nella
Bassa e a mobilitarsi era stato anche
il mondo del calcio giovanile. Una
di queste iniziative è stata promossa
da Luca Cavazzuti, coordinatore
federale per l’Emilia Romagna, che
assieme al consiglio e ai delegati
provinciali, hanno messo insieme
una bella prova di solidarietà dal
basso. Nei mesi scorsi sono stati
infatti distribuiti 326 salvadanai a
tutte le associazioni sportive della
regione. Ogni comitato provinciale
poi ha “adottato” una o più squadre.
Ad esempio, il comitato di Rimini ha
adottato due squadre, Junior Finale e
Massese, o quello di Parma altre due,
San Felice e Folgore Mirandola. Nel
corso di questi mesi, poi, i bambini
hanno spontaneamente fatto le loro
donazioni, cercando di rimpinguare
i contenuti dei salvadanai. Così, a
stagione conclusa, dai comitati provinciali sono partite le delegazioni,
con il loro carico di salvadanai,
facendo tappa nei paesi, per tornei
misti con le squadre dei paesi terremotati. L’iniziativa si è conclusa nel
pomeriggio di domenica 19 maggio
allo stadio Braglia di Modena, dove
si è tenuta una splendida e commovente cerimonia di consegna. Il con-
sigliere regionale della Figc Dorindo
Sanguanini ha ringraziato tra gli
altri il Modena calcio e il Comune
per avere messo a disposizione lo
stadio. Poi ha ringraziato i bambini
e le società che hanno aderito, per un
giorno di speranza dopo la tragedia
che, come si ricorderà, ha privato
di tante strutture, sponsorizzazioni
e serenità i settori giovanili delle
squadre della Bassa.
n. 10 - maggio 2013 ·
L'aggancio fornito da Luciano Lugli dei cicloturisti
mirandola
Gli alpini di Pinerolo per la "Pico"
La Polisportiva ha ricevuto una generosa donazione dal gruppo piemontese
La Polisportiva Pico di
Mirandola ha ricevuto nei giorni
scorsi una donazione in denaro,
generosamente raccolto dal Gruppo
alpini di Cavour della sezione di
Pinerolo (Torino) e messo a disposizione dell’associazione mirandolese
come contributo per le necessità
legate al post-terremoto. Una delegazione di alpini si è recata in giornata
a Mirandola sabato 23 marzo per
poter consegnare direttamente le
offerte, provenienti in parte anche
da una raccolta in memoria di un
defunto. L’aggancio con la Pico è
stato fornito da Luciano Lugli, del
settore cicloturismo e dalla figlia
Giorgia. Dopo un momento conviviale di scambio tra la delegazione
di Pinerolo in visita e alcuni dirigenti
e volontari della polisportiva presso
IL 5 PER 1000
PER ATLANTIDE
L’Associazione sportiva dilettantistica Atlantide onlus invita i lettori a sostenere l’attività agonistica donando il 5 per
1000 sul codice fiscale n. 03427260363.
La 21° edizione del Raid ciclistico
in tandem ha attraversato dal 25 al 31
maggio le zone dell’Emilia Romagna
colpite dal sisma. In questo modo la
manifestazione, a cui partecipano atleti
diversamente abili, ha voluto dimostrare
la propria solidarietà alle popolazioni
terremotate. Anche i Gs Cicloamatori di
Mirandola hanno partecipato all’iniziativa che ha toccato i Comuni della Bassa.
Evaristo (Pippo) Bonfatti è stato infatti
alla guida di un tandem assieme ad un
atleta non vedente. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Umanitaria
“Giuseppe Tacconi” Onlus, dall’Unione
Italiana Ciechi e dal Comitato Italiano
Paralimpico.
Ridurre i consumi si può
Tutti in bici per l'ambiente
anni patrocinano una Pedalata Ecologica primaverile intorno a Mirandola,
cioè una passeggiata ciclistica aperta a
tutti coloro che intendono trascorrere un
piacevole pomeriggio in sella alla bicicletta, sperando che questa diventi per
loro un mezzo di locomozione consueto
e sempre più alternativo all’auto. Grazie
ad un pomeriggio di 25 aprile con sole e
temperatura mite (piuttosto rari in questa primavera anomala), ciclisti di tutte
le età sono accorsi pieni di entusiasmo
al luogo del raduno posto in piazza
Costituente. In sella a biciclette di vario
brevi
RAID IN TANDEM
SU DUE RUOTE
il palazzetto dello sport, gli alpini
hanno voluto visitare il centro storico di Mirandola per rendersi conto
direttamente dei gravissimi danni
causati dal terremoto di maggio
2012. «Un grazie sentito - commenta
il presidente della Polisportiva Stefano Baraldi - per la disponibilità
che questi nuovi amici di Pinerolo
hanno dimostrato nei nostri confronti, anche venendoci a trovare a
Mirandola. Gli alpini costituiscono
un esempio di quella parte positiva
e generosa della nostra società, che
agisce senza secondi fini e per puro
spirito di solidarietà. Le offerte ricevute saranno utilizzate dalla Pico
nella consueta ottica di promozione
dello sport di base, rivolta a tutte le
fasce giovanili della popolazione,
senza distinzione di alcun tipo».
ciclismo
In un’epoca come l’attuale in cui si
parla tanto di ridurre i consumi energetici, quale provvedimento può essere più
appropriato del rispolverare la bicicletta
e dell’impiegarla in tanti spostamenti
quotidiani, per i quali l’automobile
risulai solo d’impiccio? La bicicletta
fa bene alla salute (perché tiene in movimento), alle nostre disastrate finanze
(perché fa risparmiare i costi dei carburanti) e all’ambiente (inquinamento
zero). Insomma, il futuro è delle due
ruote. Questa è l’idea di base degli
organizzatori (Gs Cicloamatori) che da
31
tipo e con le più disparate tenute, prevalentemente estive, una piccola folla di
ciclisti si è andata ingrossando sotto gli
occhi soddisfatti degli organizzatori, tra
i quali i dirigenti
dei Cicloamatori
Eugenio Vincenzi ed Evaristo (Pippo) Bonfatti. All’orario
previsto, la
lunga carovana
si è mossa allegramente, dirigendosi verso le
strade ad ovest
della città, dove
si è inoltrata fra
splendide distese
di campi fioriti
di giallo, in un
intimo abbraccio con la natura, mentre
un festoso vociare, unito al frusciare
delle ruote, si alzava nell’aria a rompere
la quiete della campagna. Nonostante i
chilometri, nessuno dava segni di stanchezza, forse perché già pregustava ciò
che sarebbe avvenuto all’arrivo, situato
come d’obbligo presso Villa Fondo
Tagliata, con lo splendido ristoro sponsorizzato dal gestore Rino Franciosi,
a base di risotto, seguito da porchetta,
preparata dagli specialisti Antichiano
Borellini ed Elvino Castellazzi, e
completato da fette di ciambella da
inzuppare nel vino. Come sempre, il
numero dei partecipanti allo spuntino
(circa 250) è stato ben superiore al
numero dei ciclisti (170 circa), ma
tutti i presenti sono stati rifocillati “ad
abundantiam”, senza fare differenze. Il
successo della manifestazione è stato
infine suggellato dall’estrazione della
grande lotteria che ha premiato un buon
numero di partecipanti (fortunati).
Ivo Panzani
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