stretti contatti con l`ambiente italiano, portarono spesso latini e greci
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stretti contatti con l`ambiente italiano, portarono spesso latini e greci
stretti contatti con l'ambiente italiano, portarono spesso latini e greci ad assistere, ove la necessità lo richiedesse, alle celebrazioni liturgiche diverse dalle proprie tradizioni religiose, benché la promiscuità dei riti fosse vietata dagli ordinari diocesani latini. Capitava quindi di essere confessati da sacerdoti di rito diverso, o essere battezzati, cresimati o comunicati da ministri di lingua cultuale diversa dalla propria (186). Non erano rari i matrimoni misti. Non si creavano problemi nemmeno per quanto spettasse l'educazione religiosa dei propri figli che potevano essere istruiti sia alla maniera greca che latina. Rimaneva pur sempre la volontà di applicare con intelligenza la disciplina canonica vigente, che ancora oggi richiede una sana prassi pastorale, né permissiva, né tanto meno rigorosa più del necessario, che consideri ogni caso a sé con tutta la sensibilità e considerazione che le circostanze richiedano (187). D'altra parte i verbali brancacciani costituiscono una prova dell'esercizio di norme canoniche della Chiesa d'Oriente, che abbiamo ricordato essere interamente seguite dal clero albanese, come di ritenere in confessione casi riservati, di somministrare ai bambini il battesimo, la cresima e la comunione in successione, di poter scomunicare, di non credere all'esistenza del Purgatorio, né ai suffragi, di disprezzare le bolle papali, le censure, le indulgenze, di usufruire dello status uxorato, oppure di non ammettere che lo Spirito Santo proceda anche dal Figlio. «Non vogliano confessare annota ancora il Castronovo - che lo Spirito Santo proceda dal Figlolo, onde nel Credo non diceno: qui ex Patre Filioque procedit ma solo diceno: qui ex Patre procedit» (188). Com'è noto nel 1054 lo scisma d'Oriente aveva determinato una separazione tra Papato da un lato e Patriarcato di Costantinopoli dall'altro. Impossibile individuare una data precisa dello Scisma del 1054 perché i motivi di disaccordo teologico e i forti contrasti di carattere canonicodisciplinare tra la Chiesa latina e la Chiesa greca non si compirono in un unico tempo ma alternativamente. «Al tempo dello scisma di Fozio (867-869) - scrive Enrico Morini - il contenzioso consisteva in una diversità teologica (in ordine alla processione dello Spirito Santo), nonché in alcune difformità liturgico-disciplinari. Nel 1054 al centro del contrasto ci fu invece la questione se il pane eucaristico dovesse essere obbligatoriamente azzimo o lievitato» (189). Si (186) PERI, Culto e pietà popolare cit., p. 30. (187) Si veda sull'argomento: E.F. FORTINO, Matrimoni ed Ortodossi, in Oriente Cristiano 15/2 (1975), pp. 2-11. (188) MINUTO, Il «Trattato contra Greci» cit., p. 1057. (189) MORINI, Gli ortodossi cit., pp. 24-44. misti tra Cattolici