Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 23ª
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Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 23ª
PREGHIERA PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO - PARROCCHIA DI S. STEFANO . . Ci sono condizioni che appaiono ineluttabilmente bloccate e sembra che non ci sia proprio nulla da fare, Gesù. Del resto come affrontare l’impossibilità di intendere la parola che ci raggiunge e l’incapacità di dare voce a quel che passa per l’anima? Non rimane che rassegnarsi, allora, ad una chiusura a doppia mandata che impedisce qualsiasi comunicazione? E cosa fare quando c’è una sordità che ci rende impenetrabili alla voce stessa di Dio, alla tua Buona Novella, quando un mutismo ostinato impedisce qualsiasi risposta all’amore che tu ci offri? Ecco perché tu sei venuto: per guarirci nel profondo, per donarci una possibilità insperata di vivere in comunione con te e con il nostro prossimo, di proclamare con gratitudine i tuoi gesti di salvezza e per rispondere con l’intera esistenza ai doni smisurati della tua grazia. Pronuncia, dunque, anche su di noi il tuo “Effatà” perché si aprano finalmente i miei orecchi e la mia lingua dica tutta la gioia che invade i miei giorni. Sito internet: http://www.sospirologron.it e-mail: [email protected] 32037 SOSPIROLO tel. 0437-89168 cell. 329-2533862 SOSPIROLO GRON CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ 9-16 SETTEMBRE 2012 23ª DOMENICA T.O. 9 SETTEMBRE 2012 Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Marco 7,32 Un sordomuto. Assomiglia molto a noi, quando siamo nel peccato. Possiamo avere accanto Dio, che ci sussurra le parole più dolci e imperiose. Non lo sentiamo. Possiamo aver vicino le persone più acute e più buone, che desiderano aiutarci. Non prestiamo attenzione. O passiamo davanti a chi ha bisogno di un conforto, di una speranza. È come se fossimo soli al mondo, chiusi nel nostro egoismo. Ma se il sacramento di Cristo ci raggiunge... Può essere la Chiesa che battezza o ci offre il perdono a nome del Signore Gesù. Le dita, la saliva, l’“apriti” possono essere l’acqua o la mano benedicente che si leva su di noi: “Io ti battezzo”; “Io ti assolvo”. Allora avviene nuovamente il “miracolo”. Diventiamo capaci, per grazia, di udire le consolazioni e i suggerimenti e gli imperativi di Dio. Diventiamo capaci di rispondergli con la preghiera e con la vita. E il prossimo è colui che dev’essere ascoltato e confortato. Nasce la fraternità. Se ci lasciamo salvare dal Signore. Se aderiamo a lui con tutte le forze. APPUNTAMENTI ED AVVISI PER LA SETTIMANA ORARI - INTENZIONI DELLE S. MESSE DOMENICA 9 SETTEMBRE 23ª DOMENICA T. O. GRON Ore 8.00 PER LA COMUNITA’ SOSPIR. Ore 10.00 Def. Cassol Giuseppe ord. moglie GRON Ore 10.30 MESSA PER LE ANIME LUNEDI’ 10 SETT. OREGNE - Ann. def. Caco Romilda ord. Anna - Def. Vedana Francesco ord. moglie Ore 18.00 MARTEDÌ 11 SETT. MARAS Ann. Carlo Zasso ord. famiglia Ore 18.00 MERCOL. 12 SETT. MARAS - Def. Moretti Gilda e suoi Defunti - Def. Lotto Romano ord. famiglia Ore 18.00 GIOVEDÌ 13 SETT. SAN ZENON Ore 18.00 Defunti Di Misia Federico e Lea ord. figlia Rosa VENERDÌ 14 SETT. OREGNE Def. Casanova Rina e Corino ord. figli Ore 18.00 SABATO 15 SETTEMBRE Ore 18.00 Ann. def. De Dea Luigi e Agnese ord. figlio Mamante DOMENICA 16 SETTEMBRE 24ª DOMENICA T. O. GRON Ore 8.00 PER LA COMUNITA’ SOSPIR. Ore 10.00 PER LA COMUNITA’ GRON Ore 10.30 25° di Matrimonio di PARISSENTI ANTONIO E CALCHERA FABIOLA 1- Di ritorno dal Campeggio 2012 di Cereda, ringrazio il Signore per la bella esperienza di comunione fraterna fra i ragazzi delle nove parrocchie della Forania di Sedico. Il ringraziamento di tutti però va ai VOLONTARI che con tanta generosità e impegno hanno sostenuto questa grande opera educativa: adulti e giovani, uniti per otto giorni a far del bene ai piccoli! GRAZIE A TUTTI! Non faccio nomi perché li conserviamo nel cuore con tanta riconoscenza! GENEROSITA’ Una nuvola giovane giovane (ma, è risaputo, la vita delle nuvole è breve e movimentata) faceva la sua prima cavalcata nei cieli, con un branco di nuvoloni gonfi e bizzarri. Quando passarono sul grande deserto del Sahara, le altre nuvole, più esperte, la incitarono: «Corri, corri! Se ti fermi qui sei perduta!»La nuvola però era curiosa, come tutti i giovani, e si lasciò scivolare in fondo al branco delle nuvole, così simile ad una mandria di bisonti sgroppanti. «Cosa fai? Muoviti!», le ringhiò dietro il vento. Ma la nuvoletta aveva visto le dune di sabbia dorata: uno spettacolo affascinante. E planò leggera leggera. Le dune sembravano nuvole d’oro accarezzate dal vento. Una di esse le sorrise. «Ciao!», le disse. Era una duna molto graziosa, appena formata dal vento, che le scompigliava la luccicante chioma. «Ciao. Io mi chiamo Ola», si presentò la nuvola. «Io, Una», replicò la duna. «Com’è la tua vita lì giù?». «Bè... Sole e vento. Fa un po’ caldo ma ci si arrangia. E la tua?». «Sole e vento.., grandi corse nel cielo». «La mia vita è molto breve. Quando tornerà il gran vento, forse sparirò!». «Ti dispiace?». «Un pò. Mi sembra di non servire a niente...»«Anch’io mi trasformerò presto in pioggia e cadrò. E' il mio destino». La duna esitò un attimo e poi disse: «Lo sai che noi chiamiamo la pioggia Paradiso?». «Non sapevo di essere così importante!», rise la nuvola. «Ho sentito raccontare da alcune vecchie dune quanto sia bella la pioggia. Noi ci copriamo di cose meravigliose che si chiamano erba e fiori». «Oh, è vero. Li ho visti!», disse la nuvola. «Probabilmente io non li vedrò mai», concluse mestamente la duna. La nuvola rifletté un attimo, poi disse: «Potrei pioverti addosso io...».«Ma morirai...». «Tu però, fiorirai», disse la nuvola e si lasciò cadere, diventando pioggia iridescente con il riflesso del sole. Il giorno dopo, la piccola duna, infinitamente riconoscente, era diventata un aiuola fiorita. «Signore, fa’ di me una lampada. Brucerò me stesso, ma darò luce agli altri»