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Trattamento fiscale a cura di Fabio Garrini
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO IPPICA E FISCO Premi e provvidenze: Trattamento fiscale Fabio Garrini 16 novembre 2011 - Sala Convegni corso Europa 11 - Milano DL 417/91 convertito con L. 66/92 COMMA 1 L'Unione nazionale incremento razze equine (UNIRE), quando corrisponde i premi indicati nell'articolo 3 della legge 24 marzo 1942, n. 315, e la Federazione italiana sport equestri (FISE), quando corrisponde i premi ai partecipanti a manifestazioni sportive ippiche, devono operare all'atto del pagamento una ritenuta alla fonte nella misura prevista dall' articolo 28, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, con l'obbligo di rivalsa. La ritenuta è operata a titolo d'acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche o dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche dovuta dal percipiente nei confronti dei soggetti che esercitano le attività commerciali indicate nell' articolo 51 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e a titolo di imposta nei confronti degli altri soggetti. Premi UNIRE Ritenuta 4% esercenti attività d’impresa NON esercenti attività d’impresa Ritenuta a titolo d’acconto Ritenuta a titolo d’imposta Impresa Proventi d’impresa € 100.000 Costi € 80.000 Premi € 10.000 con ritenuta € 400 Reddito 30.000 IRES lorda € 8.250 IRES netta € 7.850 NON Impresa Premi € 10.000 con ritenuta € 400 I premi non partecipano al reddito complessivo Il percettore incassa la somma netta di € 9.600 DL 417/91 convertito con L. 66/92 COMMA 2 Sui contributi corrisposti all'allevatore quale incentivo dell'attività allevatoria l'UNIRE deve operare all'atto del pagamento una ritenuta alla fonte nella misura di cui al comma 1 con l'obbligo di rivalsa. La ritenuta è operata a titolo d'acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche o dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche dovuta dal percipiente, fermo restando che i contributi su cui la stessa afferisce concorrono a formare il reddito complessivo del percipiente secondo i criteri della categoria reddituale di appartenenza. Erogazioni UNIRE / ASSI percettori Imprese commerciali Imprese agricole Privati Premi al traguardo Provvidenze agli allevatori Tassati (dichiarazione) Ritenuta a titolo di acconto Tassati (NO dichiarazione) NON tassati Ritenuta a titolo di imposta Ritenuta a titolo di acconto Tassati (NO dichiarazione) Ritenuta a titolo di imposta S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO IPPICA E FISCO ICI e scuderie Fabio Garrini 16 novembre 2011 - Sala Convegni corso Europa 11 - Milano Cassaz. Sent. 15321/08 Cassaz. Sent. 20632/08 Cassaz. Sent. 21272/08 Cassaz. Sent. 23596/08 Cassaz. Sent. 25371/08 I fabbricati rurali NON si considerano fabbricati ai fini ICI Cassaz. Sent. 25373/08 Cassaz. Sent. 25732/08 Art. 23 c. 1-bis DL 207/08 I fabbricati rurali NON si considerano fabbricati ai fini ICI Cassazione Sent. 18565/09 SS. UU. Conf. 7102/10 8845/10 13563/10 Siccome sono presenti specifiche categorie catastali per i fabbricati rurali, il contribuente deve preoccuparsi della corretta categoria catastale attribuita all’immobile Un fabbricato rurale è accatastato esclusivamente: in categoria A/6 se trattasi di fabbricato abitativo in categoria D/10 se trattasi di fabbricato strumentale DL 70/11 – art. 7 c.2-BIS 2 TER 2-QUATER Richiesta di variazione catastale con autocertificazione entro 30.09 entro il 20.11 Ag. Terr. si deve esprimere per confermare in mancanza di risposta il contribuente può adottare la classificazione proposta. Se entro 20.11.12 risposta negativa, recupero imposta interessi e sanzioni raddoppiate. confermata necessità A/6 e D/10 per ruralità sanatoria dal 2006? Nessuna sanatoria ante 2006? discontinuità nei requisiti? fabbricati posseduti da meno di 5 anni? fabbricati iscritti al catasto terreni? Obbligo dichiarazione ICI 1 5 fabbricato rurale periodo di ruralità nel corso dell’anno Via Case Sparse, 99 19 501 1 105.000 A/6 3 100 12 SI La ruralità esiste a fine anno SI 12 Il comune può accertare immobili A/6 e D/10 solo previo disconoscimento della categoria A/6 e D/10 c. 336 L.311/04 c. 36 DL.262/06 Quali fabbricati? fabbricati non censiti o censimento non adeguato fabbricati non censiti o fabbricati ex rurali Chi si attiva? comune contribuente Sanzioni SI SI Efficacia rendita retroattiva (possibilità) retroattiva (possibilità) Milleproroghe 2011 Intervento su art. 36 DL 262/06 proroga 30.04.2011 termine scaduto 31.12.10 Decorrenza 1.1.2007 salvo prova di una diversa decorrenza da fornire in autotutela (contro la rendita) rendite attribuite affisse all’albo pretorio il termine per il ricorso decorre dal 60° giorno successivo l’affissione Aree edificabili Aree possedute da coltivatori diretti Benefici Riduzioni per i terreni agricoli le aree non si considerano edificabili Requisiti: Utilizzazione agro – silvo – pastorale iscrizione del possessore negli appositi elenchi previdenziali Cass. 11434/10 A società e cooperative NON spettano tali agevolazioni Cass. 15556/10 La finzione di non edificabilità delle aree spetta anche ai contitolari privi dei requisiti “… la persistenza della destinazione del fondo a scopo agricolo integra una situazione incompatibile con la possibilità del suo sfruttamento edilizio e tale incompatibilità, avendo carattere oggettivo, vale sia per il comproprietario coltivatore diretto sia per gli altri.” Perché la sentenza non convince: Tassatività delle fattispecie di esenzione L’agevolazione ha natura soggettiva (Confermata da Cass. 18085/04 per la riduzione sui terreni agricoli e nota 26262/2004/DPF del Min. economia e finanze)