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Tutti in campo lo sport come strumento di integrazione tra culture ed

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Tutti in campo lo sport come strumento di integrazione tra culture ed
Tutti in campo
lo sport come strumento di integrazione
tra culture ed etnie diverse
“Lo sport deve innanzitutto unire! Nella realtà, purtroppo, non è sempre così. La
pratica sportiva, infatti, è composta da dimensioni apparentemente opposte: è sia
spirito di squadra, lealtà, fatica, rispetto per l'avversario, ma anche competizione,
scontro, voglia di vincere. Questi aspetti competitivi possono, se mal interpretati,
diventare pretesto per separare, anziché unire, individui e gruppi.
Lo sport invece svolge una funzione aggregativa e di integrazione quando diventa
un modo per stare insieme divertendosi (senza per questo escludere una sana
competizione). In tal caso lo sport diventa occasione per crescere sani, forti e per
scoprire il proprio lato migliore e le proprie qualità nascoste. La pratica sportiva
unisce quando diventa il mezzo per esprimere il meglio di sé insieme e non contro
gli altri. Un antico proverbio sostiene che si debba avere “mens sana in corpore
sano”: una mente sana (=rispettosa di sé, degli altri e dell'ambiente che ci
circonda) in un corpo sano: questo è il significato di sport al quale crediamo si
debba puntare.
Anche nella competizione lo sport dovrebbe per prima cosa renderci tutti migliori.
Pensare alla persona che si ha di fronte solo come un avversario (o, peggio ancora,
come un nemico) significa pensare solo a batterla (fare goal, punto ecc.). Certo, in
questo modo vinciamo la gara, ma perdiamo una fantastica opportunità: quella di
imparare da chi sta “facendo sport” con noi. I “compagni di sport” sanno aiutarci a
comprendere quando stiamo eseguendo bene la tecnica (e vinciamo...) o quando
stiamo sbagliando (e perdiamo...), e ci permettono di portarci a casa una grande
lezione di vita, utile sul campo di calcio, pallavolo, basket, tennis ecc., ma ancor più
utile a scuola, con gli amici, al lavoro e così via”
(Tratto dal Kit Didattico “La funzione socio-educativa dello sport” distribuito ai
ragazzi e ragazze delle scuole medie del rhodense)
Sede Legale e Operativa: Via Papa Giovanni XXIII n. 2 - 20017 Rho (MI)
Tel. (02).931.66.67 – Fax (02).935.070.57 – e-mail: [email protected] – Sito Internet: www.stripes.it
P.IVA e C.F. 09635360150 – C.C.I.A.A. Milano 1310082 – Tribunale di Milano 293448/7450/38
Iscritta Albo Società Cooperative N° A161242
Programma
ore 15.00 registrazione partecipanti
ore 15.15 G. Salvati - Pedagogista e formatore Stripes Coop. Soc. Onlus
Presentazione del progetto “Tutti in campo” e restituzione dei dati emersi
dai questionari distribuiti nelle scuole
ore 15.45 M. Giusti - Professore associato, Università di Milano Bicocca e autrice di
libri
Immigrati e tempo libero: gli spazi pubblici e lo sport come strumenti per
l'integrazione
ore 16.15 I. Salomone - Consulente pedagogico, titolare dello Studio Dedalo di
Milano, docente di Pedagogia Generale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell'Università degli Studi di Milano
Corpo ed estetica della disciplina. Lo sport come scena formativa
ore 16.45 Tavola rotonda sul tema “Lo sport educa?” interverranno responsabili di
associazioni sportive e/o esperti dell'educazione che lavorano a diretto contatto con
i giovani
ore 17.45 dibattito e conclusioni
Per motivi organizzativi è necessario confermare la partecipazione a Cooperativa Sociale Onlus Stripes,
tel. 02.9316667
e-mail:
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