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gioco di ruolo “passo in avanti”

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gioco di ruolo “passo in avanti”
GIOCO DI RUOLO “PASSO IN AVANTI”
S7
TARGET Attività adatta per un gruppo di 25-­‐30 persone frequentanti la Scuola Secondaria di Primo o Secondo grado o gruppi di persone con età comunque superiore ai 13 anni. DURATA Circa 2 ore, contando i diversi momenti di debriefing. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE DA SVILUPPARE Comprendere situazioni di vita diverse dalla propria creando empatia verso chi vive la discriminazione e prendere coscienza che quest’ultima preclude l’esercizio e il godimento dei diritti. Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute METODOLOGIA Il gioco di ruolo aiuta i partecipanti a raggiungere l’obiettivo sopracitato, poiché prevede l’immedesimarsi, il fare finta di essere qualcun’altro che, molto probabilmente, ha caratteristiche del tutto diverse dalle proprie. Importante adottare una prossemica differente dalla solita alunno/insegnante, pertanto lo spazio deve essere organizzato in modo tale da poter predisporre le sedie in cerchio e facilitare così il confronto fra tutti i partecipanti, soprattutto durante i momenti di debriefing. RUOLO DEL CONDUTTORE § Preparare il campo di gioco; § Spiegare le regole; § Distribuire e ritirare i materiali: carte di ruolo, scheda identikit, carta e penna, elenco “situazioni di vita”; § Sistemare nello spazio i ragazzi per il corretto svolgimento del gioco nella sua “fase attiva” e leggere l’elenco delle “situazioni di vita”; § Guidare le fase di debriefing. CAMPO DI GIOCO Durante la fase di ideazione del personaggio e quella di discussione a piccoli gruppi, è indispensabile avere a disposizione un’aula abbastanza ampia in modo tale che i ragazzi possano sistemarsi senza il rischio di disturbarsi a vicenda. Per quanto riguarda, invece, la fase di gioco in cui i partecipanti dovranno muoversi nello spazio, il campo di gioco deve avere una grandezza sufficiente, in proporzione al numero dei giocatori, per poterli disporre 2 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute inizialmente su un’unica linea e perché possano avanzare di circa una decina di passi (ideali un’aula o corridoio ampi, palestra, cortile,...). Sul terreno devono essere disposti alcuni riferimenti così che le persone riescano ad avanzare per linee parallele e ordinate, poiché dalla diversa disposizione finale partirà la riflessione di gruppo. MATERIALI § Carte di ruolo (S8); § Scheda identikit (S9); § Elenco “situazioni di vita” (S10); § 7 cartelli ciascuno con scritta una categoria di discriminazione (S11); (genere, età, origine etnica/nazionalità, disabilità, reddito/ceto sociale, orientamento sessuale e religione); § Carta e penna; § Materiale utile per delimitare lo spazio di gioco. SVOLGIMENTO ATTIVITÀ Prima di tutto chiedere ai ragazzi se sanno cos'è un gioco di ruolo, ed eventualmente spiegarlo. Illustrare le regole della prima parte del gioco. In questa fase è importante creare un’atmosfera calma e di concentrazione. È necessario fare silenzio. Disporre i ragazzi nello spazio in modo tale che possano lavorare autonomamente e senza il rischio di arrecare disturbo a chi hanno vicino. Successivamente, ognuno di loro pescherà dal mazzo o riceverà una carta di ruolo in cui vi è scritto chi dovrà impersonare. È importante che il conduttore decida a priori se lasciare l’assegnazione delle carte al caso oppure orientare il 3 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute gioco, soprattutto se dovessero esserci casi “particolari” nel gruppo. Oltre alla carta di ruolo, consegnare la scheda identikit, strumento molto utile (soprattutto per i più giovani) nel fornire qualche indicazione su come ideare un personaggio di cui si conoscono solo uno/due indizi. Il tempo necessario per quest’ultima fase si può stimare in 15/20 minuti. Non è indispensabile che i partecipanti scrivano la storia del proprio personaggio in maniera discorsiva, dato che non si tratta di un tema che deve essere ritirato dal conduttore, ma di appunti da utilizzare personalmente. È sufficiente un elenco puntato, qualche nota o anche un semplice disegno. L’importante è che sia chiaro nella mente del giocatore il protagonista della propria storia: come è fatto, quali caratteristiche ha, quali limitazioni fisiche possiede, con quali impedimenti legislativi o culturali si deve scontrare quotidianamente, ecc… Le uniche due indicazioni obbligatorie sono: creare personaggi realistici e che vivano in Italia. Conclusa questa parte, si spiegano le regole della “fase attiva” del gioco che dura circa 20/25 min. Innanzitutto è importante mantenere ancora il segreto sul proprio personaggio. Ci si sposta nel campo di gioco e si dispongono i giocatori, leggermente distanziati l’uno dall’altro, lungo la linea di partenza. Il conduttore legge ad alta voce una “situazione” per volta, lasciando a disposizione ai partecipanti circa 10 secondi per farli riflettere ed eventualmente muoversi di conseguenza. Ogni situazione letta implica la possibilità o l’impossibilità di godere di un diritto, di una opportunità, di compiere un'azione o di subirla. Ciascun giocatore deve decidere se può o non può godere di quel diritto, o compiere quell'azione in base a quanto ha immaginato sulla vita del 4 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute personaggio che impersona e quindi dare la risposta mentalmente, senza parlare. Se la risposta è SÌ avanza di un passo, se è NO sta fermo. ATTENZIONE: Per le situazioni 2-­‐4-­‐16 che sono proposte al negativo nell’esprimere la possibilità o meno di subire un'azione, le risposte SÌ e NO vengono invertite quindi, prima che i giocatori si muovano, spiegare bene che se ritengono di subire quanto affermato stanno fermi, se ritengono di non subirlo possono andare avanti. Tra una affermazione e l'altra lasciare un momento per osservare la posizione propria e degli altri. Con l’ultima domanda ci riagganciamo al tema salute: ritieni di vivere una situazione di “completo benessere fisico, mentale e sociale”? Ricordiamo l’attività svolta nel primo incontro e che questa è la definizione ufficiale di Salute data dall’OMS. Al termine della lettura delle “situazioni”, il conduttore fa sedere ogni giocatore nel punto in cui si trova e lascia 2 minuti per memorizzare bene le posizioni degli altri e per uscire dal proprio ruolo. INDICAZIONI UTILI PER IL CONDUTTORE: § Valutare preventivamente con i professori la presenza in classe di ragazzi con particolari difficoltà di vita o di disabilità per evitare che i ruoli da impersonare possano creare difficoltà a qualcuno; § Non si possono dare più informazioni di quelle della carta di ruolo, invitare a lavorare di immaginazione; § Durante il gioco i giocatori non devono mai dire nulla sul personaggio che rappresentano; 5 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute §
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Il punto forte dell'attività è l'impatto visivo della distanza tra chi ha potuto spesso rispondere SÌ (di conseguenza avanzando) e chi ha risposto NO (ed è rimasto molto indietro); Se si vede che i giocatori non si distanziano molto gli uni dagli altri, leggere qualche situazione di quelle più contrastanti. Sempre fermi nella posizione ultima di gioco, il conduttore pone delle prime domande al gruppo, orientate a “sentire” a caldo la reazione dei partecipanti al gioco e per prendere atto della distribuzione finale dei giocatori nello spazio. § Qualcuno ha voglia di dire qualcosa rispetto alla situazione vissuta? § Come vi siete sentiti? § Guardatevi intorno e controllate cosa è successo: cosa notate? Dove sono gli altri? § Chi è avanzato di più o di meno, che tipo di personaggio pensate possa essere? A questo punto si chiede a tutti i ragazzi di svelare, a turno, il proprio personaggio. Inizia la riflessione sui singoli ruoli. Chiedere se qualcuno si offre per iniziare a spiegare il proprio percorso. Se non ci sono volontari partire da chi è avanzato di più o di meno. • È stato facile interpretare un ruolo diverso dal tuo? • Come ti sentivi quando procedevi o non procedevi? 6 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute •
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A che punto del gioco ti sei reso/a conto che gli altri non stavano procedendo come te? Ti sei fatto/a qualche domanda su questo, quali? Ultima parte del gioco, durata circa 60 min. Se si era usciti dall'aula si rientra, perché questa parte di gioco si può svolgere nuovamente in uno spazio chiuso ma comunque sufficientemente ampio per facilitare il lavoro in équipe senza disturbarsi. Si fanno mettere in cerchio i ragazzi. Si individuano quelli che hanno carte simili (ad esempio: “hai 16 anni e sei incinta”, “sei incinta” e “sei una direttrice di banca e sei incinta”), li si riunisce facendoli sedere vicino e si avvia un confronto in piccoli gruppi. Il conduttore consegna ad ogni gruppo l’elenco delle affermazioni lette e invita i suoi membri a confrontarsi sulla base di queste domande, in una decina di minuti : § Quali sono e come si spiegano le posizioni di arrivo (molto probabilmente diverse) a fine gioco? Quali sono stati gli elementi che hanno fatto la differenza? § Come ti immaginavi che fosse la persona che stavi interpretando? Su cosa ti sei basato/a per ideare il tuo personaggio? Le idee che avevi, erano frutto di esperienze personali, legate a informazioni tratte da libri, riviste, giornali, media, o “semplicemente” frutto della tua fantasia (ma su che cosa si è basata quest’ultima?)… ? 7 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute Si ritorna in plenaria e un rappresentante per gruppo racconta a quali conclusioni sono giunti. Si analizzano rapidamente una dopo l'altra le varie categorie di discriminazione che sono emerse grazie al gioco, cercando di evidenziare alcuni punti fondamentali comuni, e di far partecipare contemporaneamente un po' tutti gli altri gruppi per evitare il calo d'interesse (max 50 min.). Punti importanti ai quali far giungere il ragionamento dei ragazzi. § Gruppo donne incinte (carte 1-­‐3): il livello di istruzione o condizione sociale può fare la differenza nel vivere questa periodo della propria vita? Il fatto di essere incinta può avere conseguenze dal punto di vista lavorativo o scolastico? Quali possono essere le reazioni che può scatenare una notizia di questo tipo nell’ambiente sociale in cui si vive? § Gruppo persone affetta da disabilità (carte 4-­‐6): il livello di istruzione o condizione sociale può fare la differenza nel vivere la propria condizione di disabilità? Cosa e chi potrebbe eventualmente aiutare queste persone (ad esempio eliminazione delle barriere architettoniche o amici, famiglia …)? L’avere una qualche forma di disabilità può creare qualche impedimento nelle relazioni sociali? § Gruppo dei Rom (carte 7-­‐9): ritieni che le persone di etnia Rom vivano tutte nelle medesime condizioni (esempio: vita nomade, campi con roulottes e baracche, …)? Ti vengono in mente altre comunità che 8 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute hanno uno stile di vita nomade? Che grado di istruzione pensi possano raggiungere e che tipi di lavoro possano fare? §
Gruppo “tema lavoro” (carte 10-­‐12): di che nazionalità pensi possa essere una persona che si è appena laureato in Italia e sta cercando lavoro? pensi ci possano essere delle differenze di trattamento e di carriera a seconda dell’età, del genere o della composizione della famiglia (figli a carico)? §
Gruppo immigrati (carte 13-­‐15): ragionare sul paese di provenienza dei migranti. Solitamente i ragazzi scelgono come bacino di provenienza il Nord Africa. Ma davvero possiamo restringere il campo a questa piccola parte del Mondo? Quali sono o potrebbero essere le ragioni che spingono una persona a emigrare dal proprio paese (esempio: guerre, carestie oppure studio, lavoro, amore)? Perché si valutano in maniera differente i diversi migranti? §
Gruppo sieropositivi (carte 16-­‐18): chi tra un sieropositivo dichiarato e uno non dichiarato vive una migliore condizione dal punto di vista psicologico? Ci sono degli “indizi” grazie ai quali riusciresti a distinguere chi è sieropositivo da chi non lo è? Cosa cambia nelle relazioni con gli altri, nel lavoro, nella vita di tutti i giorni? Pensi che ci siano delle categorie di persone maggiormente esposte rispetto ad altre al contagio? §
Gruppo “tema religione” (carte 19-­‐21): le persone di religione e confessione diversa vengono trattate in maniera differente, perché? Pensi che una donna di religione musulmana debba indossare obbligatoriamente il velo? Il velo è un elemento solamente di 9 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute tradizione religiosa o può avere anche altri valori (culturali, identità di origine, protezione)? Tutte le religioni hanno pari possibilità di essere praticate liberamente in Italia? §
Gruppo degli omosessuali (carte 22-­‐24): chi tra un omosessuale dichiarato e uno non dichiarato vive una migliore condizione dal punto di vista psicologico? Ci sono degli “indizi” grazie ai quali riusciresti a distinguere chi è omosessuale da chi non lo è? Cosa cambia nelle relazioni con gli altri, nel lavoro, nella vita di tutti i giorni? §
Gruppo “livello di istruzione” (carte 25-­‐27): di che nazionalità pensi possa essere una persona che frequenta l’università? Ritieni che un livello di istruzione più alto possa garantire un impiego e un trattamento economico migliore? §
Gruppo dei nati in Italia da genitori stranieri (carte 28-­‐29): quale differenza pensi ci possa essere tra un/a giovane nato/a in Italia da genitori stranieri piuttosto che un/a ragazzo/a immigrato/a nel nostro paese? Hanno le medesime possibilità di integrazione, di opportunità a livello scolastico e lavorativo? Immagini che un bambino/a nato in Italia da genitori stranieri possa sentirsi a suo agio allo stesso modo sia in Italia sia nel paese di provenienza della sua famiglia? Chi nasce in Italia da genitori stranieri è cittadino italiano? 10 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute Le ultime domande possono orientare la discussione su riflessioni più generali, come ad esempio: § Cosa ci dice questo gioco della società in cui viviamo? § Cosa sono stereotipo e pregiudizio? § Quali diritti umani sono stati tirati in ballo con questi personaggi? § Si possono creare legami tra diversi tipi di diritti (civili/politici e sociali/economici/culturali): come? § Il problema della povertà e dell'esclusione sociale molto spesso non è quello di non potere godere formalmente di diritti (come accade per migranti, rifugiati, ecc...), ma quello di non poterli esercitare concretamente perché non si riesce ad accedervi. Volendo, infine, si possono disporre lungo una parete 7 cartelli, ciascuno rappresentante una categoria di discriminazione (genere, età, origine etnica/nazionalità, disabilità, reddito/ceto sociale, orientamento sessuale e religione). Si chiede ad ogni ragazzo di mettersi vicino alla/e categoria/e che ritiene più attinente/i rispetto al proprio personaggio, motivandone la scelta, per rinforzare in questo modo il concetto di discriminazione che ha espresso in precedenza. 11 Progetto Salute, Cultura e Discriminazione I mille volti del diritto alla salute Via Ciriè 32/E, 10152 Torino, Italia Telefono: +39 011 6602793 Fax: +39 011 3839455 E-­‐mail: ccm@ccm-­‐italia.org Facebook: CCM Comitato Collaborazione Medica Twitter: @CCM_OngEOnlus 
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