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L`Scc del Bacino veneto e della direttrice Pontebbana

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L`Scc del Bacino veneto e della direttrice Pontebbana
RFI R ETE F ERROVIARIA I TALIANA
Piazza della Croce Rossa, 1 • 00161 Roma
D IREZIONE C OMUNICAZIONE
Telefono 06.44104402
Fax 06.44103726
www.rfi.it
[email protected]
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Metrotipo
11/2004 - 1.000
DI
M ERCATO
L’Scc del Bacino veneto
e della direttrice Pontebbana
L’Scc del Bacino veneto
e della direttrice Pontebbana
Il Posto centrale
di Mestre
governa le linee
del Bacino veneto
e la direttrice
Pontebbana
IL SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO
La sigla Scc, Sistema di Comando e Controllo, indica il più avanzato sistema
di gestione integrata della circolazione in uso in campo ferroviario.
Attraverso l’Scc il traffico viene governato da un unico Posto centrale
che ha giurisdizione su un’area estesa per centinaia di chilometri
di linea ferroviaria, caratterizzata da importanti flussi di traffico
sia merci, sia passeggeri e da elevate velocità di marcia dei treni.
Questo sistema sarà installato anche sulle nuove linee Alta Velocità/Alta Capacità.
Sviluppato e perfezionato a partire dagli anni ’90, è entrato in esercizio
sulla rete ferroviaria nazionale secondo il programma di RFI,
la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato.
La missione industriale di RFI
Il processo di sviluppo del Sistema di Comando e Controllo
è stato particolarmente complesso.
In primo luogo perché si è dovuto mettere a punto un sistema
(l’Scc opera con tecnologia elettronica e informatica) in grado di gestire
componenti e apparati di diversa tecnologia, elettromeccanica
e computerizzata. Poi, perché se ne è avviata la realizzazione
su sette siti contemporaneamente, diversi per estensione e caratteristiche.
Un’altra qualità significativa
del Sistema è la flessibilità.
L’assetto della rete ferroviaria nazionale
è un assetto dinamico
in quanto è soggetto
a un continuo sviluppo (raddoppi,
nuovi piani regolatori delle stazioni,
impresenziamento delle fermate,
introduzione di tecnologie innovative):
l’Scc è stato studiato in modo
da adattarsi a questo sviluppo.
Il Posto centrale di Mestre
è il cuore dell’Scc del Bacino veneto.
Rete Ferroviaria Italiana,
ne realizza la manutenzione e il rinnovo
la società dell’infrastruttura
e ne garantisce i massimi standard
del Gruppo Ferrovie dello Stato,
di qualità e sicurezza.
opera in regime di Concessione pubblica
In uno scenario di mercato del trasporto
e il suo rapporto con lo Stato è regolato
liberalizzato qual è quello italiano,
dal Contratto di Programma,
il ruolo di gestore dell’infrastruttura
lo strumento che definisce gli investimenti
assegnato a RFI comprende
che RFI deve realizzare.
anche la responsabilità di rilasciare
A RFI è affidato il compito
alle imprese provviste di licenza
di identificare, studiare e realizzare
(concessa dal Ministero) il Certificato
lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria,
di Sicurezza, previa verifica del possesso
con l’obiettivo di ottimizzare
da parte delle aziende dei requisiti
l’offerta di capacità della rete;
previsti dalla legge.
sviluppare l’utilizzo dell’infrastruttura,
Inoltre assicura alle imprese l’accesso
offrire servizi di circolazione
all’infrastruttura e commercializza le tracce
ed altri servizi complementari ad essa,
incassandone il pedaggio.
ripartendo e regolando
Con la costituzione di RFI,
l’accesso alla rete.
le Ferrovie dello Stato hanno realizzato
RFI assicura, inoltre,
la direttiva comunitaria che decreta
il mantenimento in efficienza
la separazione fra gestore della rete
dell’infrastruttura ferroviaria,
e produttore dei servizi di trasporto.
“Sistema” e “integrazione”
I termini “sistema” e “integrazione” indicano
due caratteristiche fondamentali che, per la prima volta,
sono concentrate in una sola tecnologia.
Rispetto agli apparati di precedente generazione, infatti,
l’Scc opera secondo una visione di sistema: alla capacità di gestire
la circolazione su un’estensione di centinaia di chilometri
e alla possibilità di minimizzare le conseguenze di eventuali anormalità
assomma per la prima volta anche un sotto-sistema
di diagnostica degli impianti, la tele-sorveglianza delle stazioni
e l’informazione al pubblico.
E tutto questo aggiunto a un miglior rapporto fra costi operativi e prestazioni:
• migliorano l’efficienza e il rendimento dell’infrastruttura;
• si razionalizza l’impiego del personale (prima impiegato nelle stazioni
ora non più presenziate, può essere destinato ad altre funzioni produttive);
• il processo di manutenzione diviene più efficiente;
• aumenta la protezione dei beni della società da furti e atti vandalici.
L’integrazione dei sistemi
Telesorveglianza
e sicurezza
nelle stazioni
BA
Apparati
di sicurezza
lungo la linea
Migliorare le caratteristiche dell’infrastruttura, e quindi la qualità complessiva dell’offerta,
significa anche incrementare il valore aggiunto del “prodotto” che il Gestore dell’infrastruttura
offre alle imprese ferroviarie che hanno accesso alla rete.
RFI, in modo coerente con la propria missione industriale, lavora con questo obiettivo.
Dare alle imprese un servizio migliore significa stimolare la crescita del mercato
del trasporto ferroviario, crescita che ha una ricaduta positiva
anche sull’attività commerciale di RFI con una migliore valorizzazione delle “tracce”.
In sintesi, quindi, il contributo
all’incremento di qualità
PC
offerto dall’Scc
Altri utenti
Posto centrale
è rilevante in quanto serve a:
• migliorare la regolarità
TLC
In.RETE 2000
Manutenzione
(manutenzione)
del traffico;
• aumentare la puntualità
dei treni;
Posto
Posto
Informazioni
PIC
periferico
periferico
al pubblico
(circolazione)
• minimizzare le conseguenze
di eventuali anormalità
BCA
ACEI
ACS
Apparati
ROMAN R I A C E
ed emergenze, in termini
Apparati
Apparati
(report)
di sicurezza
(orario)
di stazione
di stazione
lungo la linea
sia di estensione sia di durata;
• diffondere con maggiore
precisione, tempestività
Altre
Sistemi
tecnologie
limitrofi
e capillarità le informazioni
le informazioni al pubblico,
al pubblico.
gli scambi informativi
Il primo sistema controllato dall’Scc in maniera
E’ inoltre in fase di realizzazione
integrata con la gestione della circolazione
la connessione dell’Scc, con altri due sistemi
è quello costituito dai segnali e dalle tecnologie
informatizzati, In.Rete 2000 (processi e cicli
lungo la linea: il dispositivo del Blocco automatico
della manutenzione dell’infrastruttura)
e di controllo della temperatura degli assi,
e Dote (gestione dell’alimentazione elettrica).
gli apparati di protezione delle stazioni
Supporto essenziale dell’Scc è la rete
Collegamenti ed apparecchiature hanno livelli
e dei passaggi a livello, gli scambi, eccetera.
di telecomunicazione (dati, voce e immagini),
di ridondanza spinti, percorsi fisicamente separati,
L’Scc è poi integrato con la Piattaforma
con radiosegnale potenziato all’interno
sistemi di comunicazione differenziati.
Integrata della Circolazione (P IC ), il sistema
delle gallerie e sistema di registrazione
Collegate in automatico alla marcia dei treni
di supporto al network delle sale operative
automatica delle comunicazioni vocali
sono anche le informazioni al pubblico
che gestiscono il traffico sulla rete nazionale
tra il personale di bordo e quello di terra.
nelle stazioni (altoparlanti, tabelloni arrivi
e sono coordinate dalla Sala operativa centrale
I mezzi trasmissivi comprendono:
e partenze e monitor) aggiornate in tempo reale
di Roma con sede a Villa Patrizi.
• oltre 5.000 chilometri di cavi doppi
in base all’effettiva posizione dei treni.
tra gli operatori del centro e della periferia;
• 5.000 chilometri di cavi telefonici
per le comunicazioni in fonia.
L’operatività di P IC si basa sull’acquisizione
in rame per telecomandi e telecontrolli
Infine il sistema di telesorveglianza e sicurezza
dei dati d’Orario elaborati dal sistema Ro.man.,
legati alla circolazione;
(basato su telecamere a circuito chiuso e sensori
e consente l’alimentazione di Riace, il sistema
• oltre 10.000 chilometri di cavi ottici
anti-intrusione, rilevatori di fumi, dispositivi anti-
deputato all’elaborazione dei report e degli
multi-fibra per i dati diagnostici,
incendio) vigila su tutti i punti sensibili dei diversi
indicatori d’esercizio relativi alla circolazione.
le immagini riprese dalle telecamere,
impianti: sale d’attesa, marciapiedi, sottopassaggi.
Tarvisio
Udine
Pordenone
L’SCC DEL BACINO VENETO
La caratteristica principale dell’Scc del Veneto è che,
a differenza degli altri sistemi del programma nazionale Scc,
ha giurisdizione su un sistema ferroviario complesso
qual è il nodo di Venezia (circa 50 km di linee fondamentali),
sul Bacino centrale della regione (circa 170 km di linee regionali)
e su una direttrice internazionale (Pontebbana, circa 220 km).
Il cuore del sistema è il Posto centrale di Mestre, che, con i moduli attivati fino ad oggi,
governa 165 chilometri di linea con 18 stazioni, comprese le 7 “stazioni porta”.
A seguire saranno posti sotto controllo gli altri due moduli
per ulteriori 280 chilometri di linea e 25 stazioni.
L’Scc del Veneto potrà essere esteso in futuro anche alle direttrici Mestre-Trieste,
Verona-Padova e Bologna-Padova e a tutte le linee regionali afferenti,
per complessivi 1.400 km di rete e per oltre 1.500 treni al giorno.
Il raggio operativo degli Scc comprende più compartimenti e questo ha comportato
una nuova organizzazione all’interno di RFI: la circolazione sulla direttrice Pontebbana
(Mestre-Udine-Tarvisio) che ha giurisdizione anche al di fuori del territorio
del Compartimento di Venezia è affidata al Posto centrale di Mestre.
Complessivamente, le persone che lavorano
al Posto centrale dell’Scc del Bacino veneto,
sono 42 e si avvalgono, sia per la circolazione
sia per la manutenzione, delle strutture
già esistenti sul territorio.
La postazione
che gestisce
la telesorveglianza
nelle stazioni
Treviso
Vicenza
Venezia Mestre
Padova
Gli altri moduli
L’area controllata
dall’Scc del Bacino veneto
Il calendario delle attivazioni è previsto per fasi successive, ad oggi sono sotto controllo
del Posto centrale di Mestre cinque moduli: la tratta Mestre-Bassano del Grappa,
la linea Vicenza-Treviso, la tratta Bassano-Cittadella-Camposampiero,
la tratta Castelfranco-Camposampiero-Padova e la tratta Padova-Mestre-Venezia Santa Lucia.
Nel 2005 l’attivazione sarà completa con l’entrata in esercizio
degli altri due moduli: la linea Mestre-Udine-Tarvisio
e la linea Casarsa-Portogruaro.
Il valore dell’investimento realizzato sul Bacino veneto
è di 90 milioni di euro, pari ad un avanzamento
dei lavori del 70 per cento del totale.
Con l’entrata in esercizio degli altri due moduli
L’investimento
per l’Scc
l’investimento complessivo
del Bacino veneto
sarà di oltre 150 milioni di euro.
vale oltre
A regime, dunque, l’Scc del Bacino veneto
150 milioni
di euro,
controllerà 450 chilometri di linea,
90 dei quali
72 posti di servizio e 68 apparati di stazione
relativi
(di cui 7 A CS , il più importante dei quali
a lavori
già realizzati
è quello di Padova).
Castelfranco
Galliera
Fontaniva
Carmignano
San Pietro in Gu
Albaredo
Bagni SC
Pontebba
Aupa
Paese
Istrana
San Martino di Lupari
Tarvisio BV
Ugovizza V.
Treviso
Cittadella
Carnia
Venzone
M O D U L O
Vicenza
Gemona
M O D U L O
Vicenza-Treviso
Artegna
Mestre-Udine-Tarvisio (Pontebbana)
Tarcento
Tricesimo S.P.
60
3
1
6
2
km
stazioni “porta”
stazione “porta temporanea”
fermate
220
6
5
6
9
4
ACS
km
stazioni “porta”
stazioni “porta temporanea”
stazioni telecomandate
fermate
ACS
Reana del Roiale
Udine
Basiliano
Pordenone
Fontanafredda
Orsago
Pianzano
Sacile
Codroipo
Cusano
Casarsa
Conegliano
Susegana
Spresiano
Casarsa
Tarvisio
Lancenigo
Treviso
San Vito al Tagliamento
Preganziol
Mogliano Veneto
M O D U L O
Gemona
Cordovado S.
Udine
Sacile
21
2
2
1
Pordenone
Casarsa
Conegliano
Bassano
Castelfranco V.
Treviso
Camposampiero
Mestre
Cittadella
Vicenza
Padova
Portogruaro
Mestre
Venezia Santa Lucia
Teglio Veneto
Casarsa-Portogruaro
Portogruaro
km
stazioni “porta”
stazioni telecomandate
fermata
Bassano del Grappa
M O D U L O
Cassola
Mestre-Bassano
Venezia Santa Lucia
50
2
1
4
4
Padova
Interporto
Castello di Godego
Castelfranco Veneto
km
stazioni “porta”
stazione “porta temporanea”
stazioni telecomandate
fermate
Resana
Piombino Dese
Noale
M O D U L O
Salzano
Castelfranco-Camposampiero-Padova
25
2
1
2
1
1
Maerne di M.
Castelfranco Veneto
km
stazioni “porta”
stazione “porta temporanea”
fermate
stazione telecomandata
Camposampiero
ACS
San Giorgio delle Pertiche
Mestre
M O D U L O
Mestre
Venezia-Mestre-Padova
37
3
1
4
km
stazioni “porta”
stazione “porta temporanea”
fermate
Dolo
Ponte di Brenta
Asseggiano
Mira M.
Vigonza
Venezia Santa Lucia
Padova
Campodarsego
Vigodarzere
M O D U L O
Bassano-Cittadella-Camposampiero
30 km
3 stazioni “porta temporanea”
4 fermate
Bassano del Grappa
Rosà
Rossano Veneto
Cittadella
Villa del Conte
Fratte
Camposampiero
Padova
M E S T R E - U D I N E - TA R V I S I O
km 220
CASARSA-PORTOGRUARO
km
21
5 stazioni/fermate
VICENZA-TREVISO
km
60
10 stazioni/fermate
B A S S A N O - C I T TA D E L L A - C A M P O S A M P I E R O
km
30
7 stazioni/fermate
C A S T E L F R A N C O - C A M P O S A M P I E R O - PA D O VA
km
25
6 stazioni/fermate
V E N E Z I A - M E S T R E - PA D O VA
km
37
8 stazioni/fermate
MESTRE-BASSANO
km
50
11 stazioni/fermate
km 443
73 stazioni/fermate
T O TA L E
26 stazioni/fermate
Brennero
Tarvisio
Bolzano
Trento
Il Posto centrale
Genova
Il traffico passeggeri e merci nel Bacino Veneto viene governato
da un’unica postazione centrale, situata a Mestre.
Il Posto centrale è una vera e propria “cabina di regia” che governa
tutti i sottosistemi della circolazione (apparati di stazione e tecnologie
di sicurezza lungo la linea: segnali, scambi, passaggi a livello).
I 660 treni al giorno – 120 passeggeri, 90 merci
e 450 del trasporto regionale – circolanti sulle linee poste fino ad oggi
sotto controllo dell’Scc, vengono schematizzati e visualizzati
in tempo reale su un megaschermo di 95 metri quadrati
e controllati da oltre 40 elaboratori e 33 postazioni-operatore.
La visione dello spettacolare
pannello di controllo
al centro del “ponte di comando”
colpisce allo stesso modo
tecnici e profani.
Ognuno dei segmenti luminosi
riportati sul grande schermo
individua un tratto di linea
e ognuno degli apparati
presenti sulla tratta è identificato
da un sistema di spie
che si illuminano sul pannello.
Il diverso colore delle luci
ne indica lo stato di funzionamento.
Portogruaro
Gli altri progetti in corso
Venezia Mestre
Bologna
La Spezia
Viareggio
Ancona
Pisa
Livorno
Campiglia
Pescara
Maccarese
Foggia
Bari
Sassari
Napoli
Olbia
Metaponto
Taranto
Cagliari
Nell’edificio che ospita
il Posto centrale
lavorano 42 addetti all’Scc
Il pannello,
95 metri quadrati,
della Sala
comando
Udine
Treviso
Vicenza
Verona
Padova
Palermo
Attualmente RFI ha in corso
di realizzazione, oltre a quello
del nodo di Venezia
(che gestisce anche le linee
del Bacino veneto
e la linea Pontebbana),
altri sette apparati Scc,
Brindisi
tre nei nodi di Napoli,
Lecce
Genova e Palermo,
tre sulle principali direttrici
(Tirrenica, Adriatica
e del Brennero)
e uno sulla rete della Sardegna
(attivato nel settembre 2004).
L’investimento complessivo
per tutti e otto i sistemi che rientrano
nella prima fase del programma Scc
è di circa 2.200 milioni di euro.
Il programma Scc
Venezia
Napoli
Genova
Palermo
Brennero
Adriatica
Tirrenica
Rete Sarda
Nodo + linee
afferenti
Nodo
Nodo + linea
GenovaSestri Levante
Nodo + linee
afferenti
Da Tavernelle
al Brennero
Da Bari
a Castelbolognese
Da Sestri Levante
a Maccarese
Da Cagliari
a Porto Torres
Posto centrale
Mestre
Napoli
Genova
Palermo
Verona
Bari
Pisa
Cagliari
Prima fase
Chilometri di linea
Posti di servizio
Telecomandi circolazione
Telecontrolli circolazione
Telecontrolli manutenzione
Telemisure
Monitor informazioni al pubblico
Telecamere
450
72
5.200
11.500
12.400
4.800
140
360
160
42
3.600
7.800
7.000
2.500
100
180
200*
54
3.300
8.700
6.000
3.000
250
308
450
70
–
–
–
–
–
–
300
45
5.100
10.200
10.000
3.600
100
220
600
77
7.300
15.700
20.000
8.200
480
450
500
73
7.100
15.500
17.900
7.700
300
370
460
38
2.000
6.000
6.000
2.000
100
0
2.670
401
33.600
75.400
79.300
31.800
1.470
1.880
150
200
140
978
225
210
225
90
2.218
700
130
450
0
0
290
300
0
1.870
Investimento complessivo
Seconda fase
Chilometri
Valori in milioni di euro
* I chilometri indicati comprendono i tratti antenna, quelli a doppio binario in telecomando sono circa 160
Totale
Gli sviluppi futuri
Oltre agli otto Scc della prima fase, RFI ha in programma
di realizzare una seconda fase di attivazione di apparati
di Sistema di Comando e Controllo della circolazione
destinati ai quattro nodi di Torino,
Milano, Bologna e Firenze.
Milano
Torino
Bologna
Firenze
Ma il programma Scc
ha anche una valenza internazionale.
Contemporaneamente alla realizzazione degli impianti destinati
alla rete nazionale, RFI sta collaborando con le più importanti Ferrovie europee
alla elaborazione delle specifiche tecniche del Sistema intereuropeo
di Supervisione e Controllo della circolazione ferroviaria,
i cui strumenti operativi sono i progetti Optirails, finanziati dall’Unione Europea.
E’ già stato completato lo sviluppo della parte generale e avviata la realizzazione dei prototipi.
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