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I big broker scoprono Technogym
Mercati Giovedì 9 Giugno 2016 15 IL TITOLO SBARCATO IN BORSA UN MESE FA È SALITO DEL 25%. E ORA GLI ANALISTI LO STUDIANO I big broker scoprono Technogym Primo report sull’azienda per Goldman Sachs, Jp Morgan e Mediobanca. Per tutti il rating è neutral dopo il grande rally, ma la società è solida e destinata a produrre sempre più reddito di Paola Valentini D opo Banca Akros che martedì scorso ha avviato la copertura sul titolo Technogym con rating accumulate e prezzo obiettivo a 4,75 euro, ieri è stata la volta di Goldman Sachs, Jp Morgan e Mediobanca, Nerio Alessandri TECHNOGYM Mondadori chiude l’acquisto di Banzai di Antonio Lusardi Ieri la Giornata Mondiale delle Fiere di Antonio Lusardi chiusa l’acquisizione di Banzai Media da parte i è svolta ieri la prima Giornata Mondiale delle Fiere, Ècatoufficialmente S di Arnoldo Mondadori Editore. L’accordo era stato comunilanciata da Ufi (l’associazione mondiale dei gruppi espoil mese scorso. Mondadori ha valutato Banzai 41 milioni sitivi, con sede a Parigi) e da Iaee (l’associazione internadi euro (compresi 16,4 milioni di debito) e la transazione è stata di 24,6 milioni di euro netti. Nell’accordo è previsto anche un potenziale earn-out da 4 milioni di euro legato ai risultati del periodo 2016-2018. Con questa operazione Mondadori conta di realizzare forti sinergie verticali tra i siti di Banzai e le proprie riviste nei settori women, food ed health&wellness, dove la società fondata da Paolo Ainio è leader grazie a portali come GialloZafferano e PianetaDonna. Nel 2015 il perimetro della media company rilevato da Mondadori ha totalizzato 24 milioni di euro di ricavi e 4 milioni di ebitda. Grazie anche alla plusvalenza derivata dalla cessione il gruppo Banzai (che ha firmato un accordo pubblicitario triennale con Mediaset) prevede di chiudere l’esercizio 2016 in utile. «Nonostante la crisi economica e i mutamenti dell’editoria, Mondadori cresce e si consolida» ha commentato Marina Berlusconi, presidente di Mondadori. «Due mesi dopo i libri di Rizzoli, con Banzai Media diventiamo leader digitali indiscussi tra gli editori italiani». Andrea Santagata resterà ad di Banzai Media ed entra nel team dei Periodici Italia di Mondadori come vicedirettore generale. (riproduzione riservata) zionale delle fiere e manifestazioni, con sede a Dallas). La giornata è stata sostenuta anche dall’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane con l’evento «Meet Italian Excellence: le Fiere come ponte di sviluppo». L’incontro è avvenuto presso nella Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma ed è stata l’occasione per presentare il settore attraverso una carrellata delle eccellenze italiane promosse proprio dall’attività fieristica. Attrarre l’interesse mondiale sulle fiere è considerato importante per la loro funzione di leva per le crescita delle imprese. Un maggior sostegno delle istituzioni agli enti fieristici, che portasse alla risoluzione di problematiche legislative e fiscali, avrebbe un impatto positivo indiretto sull’economia reale. A livello mondiale il settore è un motore di sviluppo da 55 miliardi di dollari di valore, che dà impiego a oltre 680 mila persone nel mondo. Come ricordato dal presidente di Aefi, Ettore Riello, «ogni anno nel mondo si svolgono 31 mila eventi fieristici con 260 milioni di visitatori e 4,4 milioni di imprese espositrici. Un contesto in cui l’Italia in Europa è seconda soltanto alla Germania». (riproduzione riservata) quotazioni in euro 4,3 4,1 3,9 IERI 3,7 4,08 € -1,3% 3,5 3 mag ’16 8 giu ’16 che hanno pubblicato il loro primo report sull’azione del gruppo del fitness sbarcato a Piazza Affari un mese fa. Per Goldman Sachs, Technogym ha rating neutral e prezzo obiettivo a 4,24 euro; per Jp Morgan è neutral con target a 4,50 euro. Stessa raccomandazione di Mediobanca Securities che dà un prezzo obiettivo di 4,25 euro. Il titolo ha poi chiuso la seduta di ieri in calo dell’1,3%. Gli analisti di Goldman Sachs sono prudenti anche perché dopo l’ipo Technogym ha segnato un rialzo boom del 26%. Il debutto in borsa (3 maggio) è avvenuto a 3,25 euro e la domanda complessiva, al prezzo di offerta, ha superato di circa 4 volte il quantitativo di azioni offer- te. In particolare Goldman sottolinea come Technogym «opera con un premio di prezzo rispetto ai concorrenti e ha una quota di mercato leader in Europa; ci aspettiamo continui, seppur graduali, incrementi di quote di mercato a livello globale». Anche Mediobanca evidenzia i diversi punti di forza del gruppo tra cui una posizione di leader nel mercato delle attrezzature da fitness, una diversificazione geografica bilanciata, un marchio forte e percepito positivamente. «I profitti netti del gruppo possano crescere di oltre il 23% all’anno nei prossimi cinque anni, arrivando a 80 milioni per il 2020. Gli analisti di Jp Morgan pensano che gli attuali prezzi di borsa del titolo «riflettano il profilo di rischio/rendimento del titolo» e quindi pongono il giudizio a neutral. Gli esperti evidenziano poi che la società presenta «un’interessante crescita della redditività e delle vendite nel medio termine» e si aspettano un Cagr (tasso di crescita annuale composto) sul fattura- to 2015-2018 del 6%. Mentre Banca Akros ha evidenziato che il modello societario è «altamente integrato» e pensa che «il posizionamento premium del gruppo» e la forza del marchio «consentiranno di superare il percorso di crescita atteso nel mercato di riferimento». Inoltre, hanno detto ancora gli analisti di Banca Akros, «la solida struttura finanziaria e la generazione di cassa» attese «dovrebbero consentire alla società di pagare un dividendo». (riproduzione riservata) La ricerca di Wpp e Millward Brown sui cento marchi di maggior valore al mondo conferma il primato hi-tech. Apple al 2°posto Google torna top brand, ma Facebook lo tallona C ontinua l’alternanza tra Google e Apple al vertice della classifica dei brand di maggior valore al mondo. Nel 2016 la vetta è del motore di ricerca di Mountain View, con un valore stimato del marchio di 229 miliardi di dollari, un terzo in più rispetto al 2015. L’azienda fondata da Steve Jobs retrocede in seconda posizione per un soffio; il valore stimato del brand della Mela è di 228 miliardi di dollari, in calo dell’8%. A dirlo è la ricerca annuale BrandZ Top 100 Most Valuable Global Brands di Wpp e Millward Brown. Entrambe le stelle dovranno però guardarsi le spalle nei prossimi anni. Facebook (quinta) e Amazon (settima) entrano infatti di prepotenza nella top 10 con un guadagno rispettivamente del 44% e del 59%. Tra i primi dieci brand otto sono di tecnologia o assimilabili al web (Amazon e il provider AT&T). Le uniche società tradizionali sono Visa e McDonald’s. appartiene Gucci (80° posto), Nell’hi-tech continua a I DIECI BRAND DI MAGGIOR VALORE perdere posizioni Ibm, unica italiana, di nome ma non Dati in milioni di dollari di fatto, della top 100. un tempo terzo marBrand Settore Valore Var. Variazione chio globale. La crisi Lo studio mette in luce la credel brand 2016/2015 posizioni d’identità (e di ricavi) scita del valore complessivo 1 Google 229.198 32% Tecnologia 1 dei marchi nell’ultimo anno della storica azienda It si ripercuote anche sul nonostante un andamento dei 2 Apple 228.460 -8% Tecnologia -1 mercati caratterizzato da molti valore del brand. 3 Microsoft 121.824 5% Tecnologia 0 Il settore tecnologico scossoni. La valutazione totale 107.387 4 AT&T 20% Telecomun. 2 dei 100 brand raggiunge i 3.400 cresce, ma nel commiliardi di dollari, in crescita del plesso non è il più di5 Facebook 102.551 44% Tecnologia 7 3% sull’anno scorso. Negli ultinamico, proprio per il 100.800 6 Visa 10% Pagamenti -1 forte ricambio che lo mi 11 anni il valore dei migliori 98.988 7 59% Retail Amazon 7 caratterizza. A vincere 100 marchi è costantemente au93.220 8 Verizon 8% Telecomun. -1 mentato fino al +133% attuale. la palma del segmento più in crescita è l’abNonostante la crisi finanziaria 88.654 9 McDonald’s 9% Fast food 0 globale e la ripresa tutt’altro che bigliamento (+14%), 86.206 10 Ibm -8% Tecnologia -6 dove spiccano Nike e vigorosa in molti Paesi, l’unico GRAFICA MF-MILANO FINANZA Zara. Secondo, un po’ anno di stallo è stato il 2011. L’aumento del valore dei brand a sorpresa, il fast food (+11%), non danneggiato dalle abitudi- e per le banche, sia locali (-12%) sia si traduce in una migliore performance ni sempre più salutiste dei consumatori. globali (-11%), penalizzate dai molti finanziaria dei titoli. Il BrandZ Strong Meglio di tutti Starbuck’s (+49%) e Do- scandali. Stabili le aziende automo- Brands Portfolio dal 2007 ha guadagnamino’s Pizza (+30%), mentre McDo- bilistiche, in fase di riflessione sulle to il 105,9% contro il 60,7% dello S&P nald’s cresce meno (+8%) ma resta tra prospettive a lungo termine del settore 500 e il +20,1% dell’Msci World Index. i top 10. Crisi nera per l’oil&gas (-20%) auto. Lieve flessione per il lusso, a cui (riproduzione riservata) Fonte: BrandZ™ di Antonio Lusardi