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E la botanica finì in biblioteca
C ORRIERE DELLA S ERA U D OMENICA 19 A GOSTO Tempo Libero 2007 PARCO DEL CELIO MAREMMA All’«Ombra del Colosseo» torna Antonello Costa «Via Cava Festival» tra jazz, teatro e giardinaggio: si comincia stasera con Richard Galliano e Michel Portal Don Antonino, Mc Adelio, Raffaello Piombo, Dante: sono i personaggi comici inventati da Antonello Costa, protagonista delle domeniche all’«Ombra del Colosseo» (Parco del Celio, stasera alle 22). Regista, autore e interprete, Costa propone esilaranti macchiette d’avanspettacolo e divertenti imitazioni musicali come «Chaplin-Jackson». Dopo il successo di pubblico dello scorso anno, Antonello Costa torna all’«Ombra del Colosseo», festeggiando inoltre i suoi primi venti anni di carriera. È un festival multimediale ma anche multisensoriale e multiculturale. E pure condiviso. Il Via Cava Festival 2007 - Il Giardino delle Delizie è probabilmente la rassegna più originale della Maremma. C’è un po’ di tutto al Parco di Pietre di Roselle (Grosseto): dal jazz al buon gusto, dalla filosofia di Shakespeare ai monologhi sul giardinaggio. Si comincia stasera in collaborazione con il Grey Cat Festival di Follonica (da qui la dizione di rassegna condivisa) con Richard Galliano, re del bandoneon, e con Michel Portal. Giovedì 23 proiettori puntati su Massimo Laguardia, maestro siciliano del tamburo, autore della colonna sonora del film «Nuovo Mondo». Il giorno Gli inediti A Castro Pretorio esposti ampolle, vasi, mobili, antichi manoscritti e le ricette dei monaci 9 successivo, venerdì 24, il meglio del rock italiano indipendente con i Giardini di Mirò. E ancora il giorno dopo prima nazionale per «Metafonie», concerto del maestro Stefano Ordini. Musica, ma anche teatro di classe. Mercoledì 22 agosto c’è Roberto Latini con il monologo sull’«Otello» di Shakespeare. Domenica 26, poi, tutti al Bar di Scimone & Sframeli (foto), la compagnia palermitana acclamata in tutta Europa. Infine Massimo Donà: un grande filosofo-musicista che converserà col pubblico di filosofia enoica (il 22). Anteprima per «Orti Insorti» (25 e 26 agosto) con Elena Guerrini e Libereso Guglielmi. Info 347 7995644 e 328 9853587. (M. Ga.) MOSTRA A VASANELLO E la botanica finì in biblioteca Pozioni misteriose, erbe e spezie: storie che arrivano fino in Cina MUSEI «Se avrai l’orto con la biblioteca nulla ti mancherà»: recita così il motto scritto sulla fontana del Giardino dei Semplici nel Collegio romano. Ed è anche la frase di benvenuto della particolare mostra allestita nei locali della Biblioteca Nazionale, «Erbe e speziali. I laboratori della salute» (ingresso libero, viale Castro Pretorio 105. Orari: dal lunedì al venerdì 10-18, sabato 10-13. Fino al 22 settembre). L’esposizione illustra «il profondo legame che intercorre tra il mondo delle biblioteche e quello della botanica - spiega la curatrice Margherita Breccia Fratadocchi - molto più vicini di quanto si possa pensare». Lontani i tempi dei ciarlatani e delle pozioni silenti e misteriose, oggi le erbe sono la passione dei salutisti. Ma la botanica e la farmacopea si intrecciano alla storia dei popoli, all’epoca dei pionieri che viaggiavano fino in Cina. E anche la letteratura ha celebrato le proprietà delle erbe, assegnando loro il compito di preservare amori impossibili o far cadere imperi, da Romeo e Giulietta all’Amleto, da La Mandragola allo Speziale di Carlo Goldoni. Una raccolta di materiali inediti, CASE ROMANE DEL CELIO Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio (l'ingresso si trova lungo il Clivo di Scauro). Tel. 06.70.454544. www.caseromane.it Orario: tutti i giorni da giovedì a lunedì 10-13 e 15-18, chiuso martedì e mercoledì. Biglietto d'ingresso 6 euro, ridotto 4. GALLERIA NAZIONALE D'ARTE ANTICA-PALAZZO BARBERINI Via Barberini 18,tel. 06.32.810. Ore 8.30/19.30 (la biglietteria chiude un'ora prima). Chiuso lunedì. 5/2,50 (gratis sopra i 65 anni e sotto i 18) MUSEI CAPITOLINI Piazza del Campidoglio, tel. 06.39.96.78.00. Ore 9/20, la biglietteria chiude alle19. Chiuso lunedì. 6,20. Gratis per i cittadini dell'Unione europea sopra i 65 anni e sotto i 18 MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT'ANGELO Lungotevere Castello 50, tel. 06.39.96.76.00. Ore 9/20 (la biglietteria chiude un'ora prima). Chiuso lunedì. Ingresso 5 euro (gratis sopra i 65 anni e minori di 18) LABORATORIO Ampolle e bottigliette per sperimentare nuove essenze divisi in otto sezioni, riassume le principali tappe in cui si è sviluppata l’arte di fare le medicine: «Molti documenti - aggiunge la Fratadocchi - sono arrivati alla Biblioteca Nazionale dopo la legge sulla soppressione delle corporazioni religiose». Dagli studi di Plinio, Ippocrate, Biglietto: 2,60/1,60 (gratis sopra i 65 anni e sotto i 18) GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA Viale delle Belle Arti 131, tel. 06.32.29.81. Ore 8.30/19.30. Chiuso lunedì. 6,5/3,25 (gratis sopra i 65 anni esotto i 18) PLANETARIO Museo della Civiltà romana, piazza G.Agnelli 10 tel. 06.82077304 Ingresso: dalle ore 9 alle ore 14, chiuso il lunedì Biglietto: 6,20 euro MUSEO DELLE ARTI E TRADIZIONI POPOLARI Piazza Guglielmo Marconi 8, tel. 06.59.26.148. Orario: martedì-domenica 9-20. Chiuso lunedì. Biglietto: 4/2 (gratis sopra i 65 anni e sotto i 18) MUSEO NAZIONALE D'ARTE ORIENTALE via Merulana 248, tel. 06.4874415. Orario: 9-14, martedì e giovedì fino alle 19, giorni festivi 9-13. Chiuso I e III lunedì del mese. Biglietto: 4/2 MUSEO DI ROMA Palazzo Braschi, via di San Pantaleo tel. 06.82077304 Ingresso: dalle 9 alle 19, chiuso il lunedì. Biglietto: 6,20 euro MUSEO INTERNAZIONALE DEL CINEMA E DELLO SPETTACOLO via Portuense 101, tel. 06.3700266-5898899. Apertura a richiesta su prenotazione. MUSEI VATICANI Viale Vaticano, tel. 06.69.88.49.47. Ingresso: lun.-ven. 8.45-15.20; sabato e ultima domenica del mese 8.45-12.20. Chiuso dom. (tranne l'ultima del mese, gratis) chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso euro 4. MUSEO PREISTORICO ED ETNOGRAFICO LUIGI PIGORINI Piazza Guglielmo Marconi 14, tel. 06.54.95.21. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 14, lunedì chiusura settimanale). 4/2 (gratis sopra i 65 anni e sotto i 18) MUSEO NAPOLEONICO Piazza Umberto I, tel. 06.68.80.62.86. Ore 9/19.00 (la biglietteria chiude mezz'ora prima). Domenica visite guidate gratuite. Chiuso lunedì. MUSEO DELL'ALTO MEDIOEVO V.le Lincoln 3, tel. 06.54.22.811. Orario dalle ore 9 alle 14 (la biglietteria chiude mezz'ora prima). Lunedì chiuso. 2/1 (gratis sopra i 65 anni e sotto i 18) Avicenna alla ricostruzione del primo orto botanico della storia capitolina, la sezione introduttiva ripercorre gli albori della scienza dei medicamenti fino alle trasmigrazioni di piante dal nuovo mondo. A partire dalla Cina. Il Bencao cinese è una delle rarità in mostra: diciassette volumi accompagnati da documenta- zione sulle tre piante essenziali della medicina cinese: ginseng, thè, oppio. La Biblioteca Nazionale custodisce manoscritti antichissimi e rari come l’Atlante di Antonio Mulo risalente alla seconda metà del ’500. Il ricettario da viaggio con fogli di pergamena che si legava alla cintura, per avere a portata di mano le ricette mediche. O l’ampolla con l’acqua antipestilenziale (originale). Sezione dopo sezione, la mostra costruisce un percorso di analisi teso tra storia e tradizione popolare. Vi sono gli estratti di sandalo, sambuca, valeriana risalenti al 1500. La malva, il tulipano. Due vasetti di spermatopeca del ’400 (conservati dal Liceo Visconti, raccolgono diversi semi di piante). E la teriaca, uno strano miscuglio, una sorta di panacea, che curava tutti i mali (usata, dicono le testimonianze, fino al 1940). Perfino la china era un rimedio (attaccava la malaria). Senza dimenticare le pastiglie di terra sigillata; si tramanda che fossero miracolose. Infine gli erbari e i materiali forniti dalle farmacie storiche romane: Antica Erboristeria Romana di via Argentina, Antica Farmacia Langeli, Antica Farmacia Pesci. Simona De Santis Il giardino segreto degli Orsini Gli Orsini svelano il loro giardino segreto. Così Vasanello, caratteristico borgo della Tuscia viterbese, si prepara ad accogliere i visitatori dell’inedita esposizione «Oltre il giardino», curata dalla Bassanello Coop con la direzione artistica di Elena Misciattelli. L’1 e 2 settembre (dalle 11 alle 23, ingresso 3 euro), le porte del Castello Orsini si aprono per far scoprire al pubblico le rarità di fiori e piante ospitate negli spazi verdi protetti dalle poderose mura in pietra: rose antiche, agrumi e ceramiche d’altri tempi. Normalmente chiusa al pubblico, sarà visitabile anche la bella sala d’armi del Castello. Poi ci si potrà adden- trare negli spazi del museo della vecchia ceramica di Bassanello, dove saranno in mostra i manufatti degli artisti Spadini, Mazzacurati, Del Drago e altri preziosi oggetti dipinti dalle decoratrici locali. Nel giardino del Castello, una mostra-mercato di piante rare farà la felicità degli appassionati del settore. E all’aperto, davanti alla storica Arancera, si potranno osservare le ceramiche di Fiorella Corsi e saranno esposti anche i lavori di Tommaso Cascella, accompagnati da una video proiezione di Adriana Amodei. Nei locali dell’antica fabbrica, i mastri ceramisti riproporanno antiche tecniche di lavorazione. (S. D. S.) Dal «Napoleon» a «Samba» 30 anni fa, altro che effimero SEGUE DALLA PRIMA Per il resto si limitavano a distribuire contributi alle grandi istituzioni culturali e coppe con il nome dell’assessore in periferia! Sono nati in quegli anni, assieme ad un nuovo tipo di funzionario, prodotto dall'allora famosa legge Anselmi per l'occupazione giovanile, che ha costruito - ad esempio - il sistema delle Biblioteche comunali. L’estate romana però è nata fuori del Comune. È nata dai cineclub e dai cinema d’essai (Bruno Restuccia e Giancarlo Guastini per il Politecnico, Enzo Ungari per il Filmstudio, Silvia Viglia, Roberto Farina e Gianni Romoli per l’Occhio, l'Orecchio e la Bocca, Enzo Fiorenza per l’AIACE), che hanno inventato Massenzio; dal Beat ’72 di Simone Carella e Ulisse Benedetti, che assieme a Franco Cordelli ha inventato il Festival dei Poeti di Castelporziano; da un piccolo club musicale come Murales di Amedeo Sorrentino che ha inventato Ballo non solo a Villa Ada; da Erio Magnani del Teatro di Roma che ha inventato il Circo di Piazza Farnese ed a Via Giulia. Il mio merito è stato di dare finalmente ascolto ad una vita culturale che esisteva ma era ignorata dal Campidoglio. Ed il fatto che il Comune invitasse ad uscire la sera, che offrisse a tutta la cittadinanza luoghi che erano considerati riservati alle èlite, ha avuto qualche efficacia nella lotta al terrorismo e per uscire dagli anni di piombo. La proiezione del Napoleon conclude questa fase straordinaria. Il 1981 è l’anno della festa barocca per il 1˚ maggio a piazza del Popolo (allora non c’era il concertone), che trasgredisce consapevolmente la vecchia idea della festa del lavoro; delle elezioni comunali che videro Petroselli (e Nicolini) prendere una valanga di voti di preferenze; dell’idea per Roma che vedeva al suo centro non la città delle automobili ma uno straordinario parco archelogico che si sarebbe esteso (cancellando via dei Fori imperiali) dal Campidoglio all'Appia Antica. Fu a New York, proprio il 1˚ maggio, dopo una mia conferenza all’N.Y.U. su politica e cultura, che parlai per la prima volta ad Andrea Andermann dell’idea di Enzo Ungari di proiettare, per Massenzio ’81, su tre schermi davanti al Colosseo, il capolavoro di Abel Gance. Ungari era anche consulente di Lizzani per la Biennale di Venezia; ma Roma prevaleva per l’attenzione che allora c’era nel mondo per le sue estati (a Los Angeles, dove mi invitarono per un symposium su Downtown after dark: dream or reality, mi mostrarono tutta una vasta rassegna stampa sul «comunista» Nicolini che restituiva vita alla città del sequestro Moro), per il suo pubblico, per la perfezione tecnica… Dopo il Napoleon, che assieme a tre giorni di soggiorno e discussioni ispirò a Jack Lang, attento osservatore, il tono della politica del ministro della Cultura di Mitterrand, eravamo consapevoli che l'estate romana doveva evolversi in un grande laboratorio di eventi culturali internazionali. Pensammo al Samba!: ad ospitare a Roma l’anno successivo la prima manifestazione del Brasile che stava per uscire dalla dittatura dei colonnelli… Ma questa è un’altra storia… Renato Nicolini