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la potenza di dio oltre la morte!
Periodico pubblicato dalla parrocchia ”Madre Teresa di Calcutta” via Napoli, 9 Martinsicuro (Te) registrato presso il Tribunale di Teramo al n.571 il 07/08/2007. Direttore resp.: don MLarco Farina. Stampato in proprio. LA POTENZA DI DIO OLTRE LA MORTE! Gianluca: Buongiorno a tutti, sono Gianluca Amadio di Grottamare. Ventitrè anni fa, ad ottobre del 91, ho fatto un incidente con la moto e andai in coma profondo. Tutti mi davano per morto. I dottori dicevano che il mio cervello era irrimediabilmente leso e che non c’era più nulla da fare, che non ero più utile a nessuno. L’elettroencefalogramma era piatto. Allora chiamarono i miei genitori per chiedere l’autorizzazione all’espianto degli organi… Don Marco: Oggi la medicina e dottori, quando l’elettroencefalogramma è piatto, parlano di morte clinica, di stato irreversibile. Di solito senza aspettare tempo, dato i costi del macchinario per tenere in vita il corpo del malato (accanimento terapeutico), chiedono l’autorizzazione all’espianto degli organi. Cosa è successo poi? Gianluca: La mia fortuna è stata quella di avere una grande famiglia alle spalle, una grande mamma è un grande papà che si sono opposti all’espianto degli organi. Mamma diceva: ‘Mio figlio come è nato muore. Io mi affido a Dio: se Dio vuole riprenderselo accetto che muoia, se Dio vuole che si salva Gianluca vivrà!’. Ed io, grazie a Dio non moriì. Intorno al Natale del 1991 feci una specie di sogno molto particolare… Don Marco: Facci capire bene: dall’esterno sembravi morto, eri in vita solo perché una macchina ti faceva battere il cuore e conducendovi una vita apparentemente solo vegetativa, invece nell’interno eri cosciente… Gianluca: Si, io non potevo parlare, non potevo vedere e non potevo muovere neppure un dito, ma sentivo tutto. Quando l’edema cerebrale stava fermo capivo tutto, quando si spostava no. Ma io sapevo di esistere e ero cosciente. Dicevo di quella specie di sogno che ho fatto intorno a Natale del 1991 … come faccio a dire che era intorno a Natale? Fu così: a capodanno il dottore venne a farmi una visita e mi mise la mano sulla spalla dicendomi: Buon anno Gianluca. Questo nuovo anno sia per te l’anno della resurrezione! Sicuramente questa cosa ANNO 8° MARZO/14 non gliela dissero altri medici, ma gliela ha ispirata il Padre dei Cieli perché l’anno dopo sono tornato in vita. In quel sogno vidi un uomo che veniva verso di me: era alto, con capelli e barba boccolati, una tunica bianca, un cingolo dorato ai fianchi. Io stavo giocando sul giardinetto di casa mia, lui venne verso di me dalla parte destra. Quando era a 3 metri mi alzai e andai verso di lui. Io ero triste e piangevo, piangevo, piangevo. Gli chiesi: Chi sei? Chi sei? Dimmelo per favore! E lui rispose: Io sono Dio, Dio l’Immenso!. Io continuavo a piangere e gli chiesi: Che devo fare per salvarmi! E lui: Pregami e io ti salverò! Io continuavo a piangere e lui per consolarmi mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte. Io da quel giorno non ho pianto più. Il coma era durato sette mesi, oggi invece piango al ricordo di quell’atto d’amore immenso. Ho scoperto che Dio è sempre con noi, è presente sempre, ogni momento. Lui ci ispira ogni singola parola, tutto quello che dobbiamo dire, quello che dobbiamo fare, come ci dobbiamo comportare con gli altri. Dio è la nostra unica e sola speranza. I maghi non danno questa forza che mi da Dio. I maghi vogliono i soldi e non gli bastano mai. E soprattutto vogliono l’anima. E io dovrei vendermi l’anima per star bene su questa terra? Ma questa vita terrena è solo una piccola frazione di una vita incommensurabile, un piccolo granello di sabbia della vita che lui ci darà in futuro. Io non ho una ragazza, ho solo Dio. Eppure vivo bene lo stesso e mi sento appagato. Dio è padre madre e fratello, sorella, donna, uomo, spirito e carne e tutto. Dio basta e avanza. Don Marco: Lode al Signore Gesù per il miracolo che ti ha fatto in risposta alla preghiera che gli hai rivolto quando stavi in stato di morte clinica! Cari fratelli, Innanzitutto non è vero che chi è in coma profondo, con elettroencefalogramma piatto, sia già morto, e che quello che rimane attaccato ad una macchina che fa battere il cuore sia come un vegetale. Nessuno di noi, neanche il professore più bravo al mondo può sapere che cosa avviene in quei momenti, quale esperienza Dio fa fare alla persona in quella fase di vita. Dalla esperienza di Gianluca vediamo che Dio parla, educa, consola, si rivela a chi viene considerato un quasi cadavere. E soprattutto abbiamo la conferma che, anche se la persona è clinicamente morta, a Dio nulla è impossibile, neanche esaudire la preghiera fattagli dallo stesso presunto morto! Coraggio allora, prediamo sempre più fiducia nella Potenza di Dio e nella sua Misericordia! POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 2 e 3, Teramo - aut. n° 168/2007 1. GIORNATA DI GUARIGIONE 3. GIORNATA DI GUARIGIONE PER CHI VIENE DALLE MARCHE PER CHI VIENE DALL’ABRUZZO PARR. MADRE TERESA DI CALCUTTA MARTINSICURO VIA NAPOLI, 9 DOMENICA 27 APRILE PARR. MADRE TERESA DI CALCUTTA ore 16,00 ore 16,45 ore 17,30 ore 18,30 annuncio della Parola Adorazione Eucaristica Unzione degli Infermi Santa Messa MARTINSICURO L’incontro è trasmesso in diretta streaming sul sito VIA NAPOLI, 9 www.parrocchiamadreteresa.it oppure, per tablet DOMENICA 13 APRILE ore 16,00 ore 16,45 ore 17,30 ore 18,30 annuncio della Parola Adorazione Eucaristica Unzione degli Infermi Santa Messa L’incontro è trasmesso in diretta streaming sul sito www.parrocchiamadreteresa.it oppure, per tablet e smartphone: www.madreteresatv.com.Chi non può venire si unisca in preghiera con noi! 2. GIORNATA DI GUARIGIONE Santuario della Madonna dell’Ambro Montefortino (AP) SABATO 26 APRILE ore 15,15 ore 15,30 ore 16,00 ore 17,00 ore 17,45 accoglienza e canti annuncio della Parola adorazione eucaristica santa messa preghiera sui malati e smartphone: www.madreteresatv.com.Chi non può venire si unisca in preghiera con noi! 4. GIORNATA DI GUARIGIONE LORETO BASILICA INFERIORE DOMENICA 4 MAGGIO ore 14,00......partenza da parrocchia ore 15,15......visita personale in S. Casa ore 16,00......catechesi ore 16,30 .....ador.euc.- pregh. sui malati ore 18,00 .....santa messa Quota pulman € 10,00 I bambini non pagano. 5. TESTIMONANZE di GUARIGIONE KYLE, UN MIRACOLO CHE CAMMINA! “Mi ricordo che la sua scarpa da ginnastica era volata via dal piede e fumava, il calzino si era disintegrato nella scarpa!” dice Stephen. Denise: “Volevo prendere in braccio e tenerlo stretto a me, ma naturalmente non potevamo toccarlo”.Il 14 maggio 1995 era la festa della mamma e Denise e Stephen Johns erano alle prese con un incubo. Il figlio Kyle era stato colpito da un fulmine. Denise: “Kyle, il suo fratello Matthew e alcuni amici stavano giocando nella casa di un vicino quando decisero di andare dall’altra parte della strada dove c’era un campo incolto. Sentimmo un gran rumore, un boato, e commentammo l’un l’altro: Wow, è caduto proprio vicino! Due o tre minuti dopo è arrivata la telefonata della nostra vicina che diceva: Kyle è ferito venite presto! Urlai a Stephen: Kyle è ferito! E lui uscì da casa correndo”. In pochi secondi Stephen era sul luogo del disastro, correndo velocissimo fino al campo. Stephen: “Stavano cercando di riportarlo in vita, ma non respirava più: il suo cuore si era fermato. La sua maglietta era bruciata, si poteva vedere il petto nudo gravemente ustionato. Kyle era completamente abbandonato, come senza vita. Poi all’improvviso tutte le giunture cominciarono a contorcersi”. Denise: “Sembravano attacchi epilettici, tutto il corpo si contorce va, ogni muscolo si contraeva, come diceva Stephen era come se stesse combattendo per la vita. Si vedeva che stava soffrendo terribilmente e sembrava che non ce l’avrebbe fatta”. Incredibilmente un’ambulanza arrivò in quattro minuti e mezzo. Kyle fu portato in ospedale. Denise: “Sapevamo che era grave come diceva Stephen perché avevano mandato i due cappellani dell’ospedale a stare con noi e si sentiva per l’aria tensione”. Kyle aveva più del 65% del corpo ustionato ed i medici lo trasferirono al centro dei grandi ustionati di Atalanta. Stephen: “In quell’ospedale la nostra angoscia si unì a quella di tante altre persone. Presero il nostro Kyle e lo misero accanto ad un uomo al quale avevano appena sparato. Poi presero nostro figlio e lo portarono di volata in un reparto più specializzato”. I dottori spiegarono la serietà delle condizioni di Kyle. Pensavano che non ce l’avrebbe fatta a superare la notte, ma Stephen e Denise Johns erano cristiani e qualcuno della comunità lasciò un biglietto speciale sulla porta della chiesa la domenica sera. Stephen: “Il biglietto diceva: Kyle è stato ferito ed è all’ospedale, dovete pregare per lui! Quella sera arrivarono molte persone al reparto, le quali chiesero per una saletta, all’interno della quale, per due ore, pregarono per lui”. I medici dissero a Denise che Kyle sarebbe rimasto privo di sensi per settimane. Quella notte le chiese a Dio di dargli un segno che suo figlio sarebbe sopravvissuto. Denise: “Kyle aprì leggermente gli occhi, erano circa le due del mattino. I dottori avevano detto che sarebbe rimasto privo di sensi per settimane. La prima cosa che balbettò fu: Matthew. Sono sicura che da qualche parte nella sua testa c’era rimasto che Matthew era con lui al momento dell’incidente. Gli dissi che stava bene, gli chiesi poi se sapeva dove stavamo e lui scrollò leggermente le spalle. Gli dissi che era in ospedale e che era stato ferito nel bosco. La seconda cosa che disse fu: papà. Io gli risposi che il papà sarebbe venuto più tardi. Gli domandai se sentiva dolore e lui scosse il capo. Gli dissi: so che il Signore è qui con te e presto starai bene. Gli dissi che lo amavo e che tornasse a riposare. Lui mormorò: mamma ti voglio bene! Mi commosse ed io sentì il desiderio di chiamare tutti quanti e di dire a tutti quanti che mio figlio era salvo!”. La notizia finì sui giornali e Stephen e Denise ricevettero biglietti di auguri e lettere da tutto il paese. Migliaia di persone pregarono per Kyle! Denise: “Sentivamo veramente le preghiere. Ci dava tanto coraggio sapere che lì fuori c’erano così tante persone in preghiera per lui. Pregavano per Kyle come se fosse loro figlio. Non penso che se fosse stato loro figlio avrebbero potuto pregare con più forza. Potevi quasi vedere giorno dopo giorno come Dio lo stesse guarendo”. Stephen: “Ci dissero che Kyle sarebbe rimasto in ospedale circa nove mesi, ma dopo tre settimane e mezzo se ne andò camminando sulle sue gambe. Sapevamo che la mano di Dio era su lui” Kyle, cos’hai imparato da questa esperienza? “Che niente è impossibile per Dio. Mi ha guarito così velocemente!”.Anche Stephen e Denise dicono che hanno impa rato molto dall’inciden te del loro figlio. Denise: “Siamo stati benedetti in così tanti modi. La nostra famiglia è diventata più unita, siamo ora molto più uniti con la nostra comunità cristiana. C’è una parola nel libro di Giobbe (= 42,5) che dice: Le mie orecchie avevano sentito di te, ma ora i miei occhi ti hanno visto. Credo veramente che abbiamo visto la mano di Dio. Ora sappiamo quello che lui può fare. Credo che la nostra fede sia sbocciata incredibilmente attraverso questa esperienza”. Denise sente che Dio ha veramente benedetto suo figlio. Denise: “Pensare a quale dolore abbiamo attraversato con nostro figlio mi ha fatto venire in mente a quanto Dio abbia sofferto quando suo figlio era lì sulla croce anche se avrebbe potuto evitarlo. E poi quello che lui ha fatto per mio figlio avrebbe potuto farlo anche per il suo, ma amò Kyle e me così tanto da permettere a suo figlio di passare quella prova terribile. Ho pensato a questo tante volte. Lui mi ama molto di più di quanto io sapessi!”. 6. TESTIMONANZE di GUARIGIONE SONO STATO UN ADEPTO DEL SATANISMO! A 16 anni, influenzato da alcuni compagni, ho cominciato a frequentare gruppi metal, punk, rock, eccetera. In quel periodo cambiavo look ogni mese! Dopo ho iniziato a fu- permesso anche di consolare i miei. Oggi posso dire di aver conosciuto la vera felicità. Ogni giorno scopro un nuovo volto dell’amore di Dio e degli altri. Attualmente lavoro a Paray-le-Monial, dove Cristo apparve per rivelare agli uomini il suo cuore traboccante di amore. La mia fede diventa sempre più solida e ho progetti in mente! 7. Associaz. M. TERESA di CALCUTTA- ONLUS LE ATTIVITA’ PRINCIPALI DELL’ASSOCIAZIONE NEL 2013 mare spinelli e a portare un crocifisso rovesciato. Inoltre cercavo su internet tutto quello che si riferiva al satanismo. Con i miei compagni, a forza di vedere film horror che ci facevano andare fuori di testa, ci siamo buttati nello spiritismo. Cercavamo di spaventare attraverso tutti i tipi di paure. È stato così che nel giro di sei mesi sono passato da “bravo ragazzo” ad adepto del satanismo. La morte della mia bisnonna, alla quale volevo molto bene e per la cui guarigione avevo pregato, ha rafforzato questi miei atteggiamenti. Dio mi aveva girato le spalle? Bene, volevo dimostrargli che se non mi dava attenzione, sarei passato dall’altra parte. A 18 anni mi sono diplomato e ho deciso di partire per la Legione straniera per allontanarmi da quella vita che era diventata troppo pesante. Un anno dopo già avevo cambiato idea. Ho accettato un impiego in un centro per persone con incapacità motorie e mentali e questa esperienza mi ha aperto gli occhi. Accanto a queste persone fragili, ho imparato a dare me stesso e ad amare gli altri. Di pomeriggio studiavo per diventare ingegnere in telefonia e fibra ottica. Grazie a questa formazione ho trovato un lavoro molto ben retribuito. Questa vita troppo semplice mi ha portato di nuovo al caos. Ogni sera portavo a casa una ragazza diversa. Però poi dopo due anni tutto mi sembrava completamente inutile. Ho deciso di girovagare per la Francia, offrendo le mie competenze in cambio di vitto e alloggio. Una sera, a Touraine, sono rimasto senza alloggio. Mi hanno consigliato di provare nella casa parrocchiale. Lì, una famiglia incaricata dell’accoglienza mi ha chiesto se potevo restare per fare alcuni lavori. La loro figlia maggiore era tornata da una incontro cristiano e riluceva di gioia. La sua allegria ha risvegliato in me domande metafisiche. Alcuni giorni dopo, percependo la mia ricerca interiore, uno dei suoi amici, che era sacerdote, mi ha proposto di andare in un luogo di pellegrinaggi lì vicino. Lì mi sono sentito spinto a confessarmi. Era la prima volta in vita mia che ricevevo questo sacramento. Ho potuto mettere tutta la mia vita nelle mani di Dio e ricevere il suo perdono. Una vera liberazione! Ho ripreso il cammino deciso a proseguire. Sono tornato ad andare a messa e mi sono messo a pregare. Il mio itinerario mi ha portato a Rocamadour, dove sono rimasto per sei mesi. Lì, il sacerdote mi ha detto che potevo rivolgermi a Dio con queste parole: “Signore, sono completamente perso, non so che fare della mia vita. Se vuoi, dammi una Risposta!”. Ho aperto la Bibbia e i miei occhi si sono fermati su un passaggio del salmo 71 dove è scritto: “Tu sei la mia roccia, la mia forza”. Dopo aver ricevuto questa parola a Rocamadour, una città costruita sulla roccia, per me era chiaro: Dio poteva parlarmi attraverso la Bibbia. A questo seguirono conversazioni molto lunghe con il sacerdote del santuario. Alcuni mesi più tardi mentre mi stavo dirigendo in Belgio, mio fratello maggiore si è suicidato. In questa prova, la mia fede, nuova, mi ha sostenuto molto e mi ha (Estratto dalla relaz. consuntiva del Presid.) Il settimo anno di attività dell’ass. è stato caratterizzato da una miracolosa tenuta dell’attività assistenziale e da un leggero aumento delle entrate, dovuto soprattutto al buon andamento delle raccolte fondi. Le principali voci: POVERTA’ MATERIALI PAGAMENTO UTENZE ACQUISTO BENI (SPESA) OFFERTE VARIE TOTALE ANNO 2013 13.682,29 11.911,15 1.694,74 27.288,18 (….) E questo grazie alla tenacia dei donatori che hanno continuato ad elargire nonostante la crisi economica e le tasse in continua crescita. Da notare il significativo spostamento degli interventi sulle utenze, indice della mancanza di liquidità delle famiglie. (…..) Come progettato nel 2012 ora è tutto pronto per l’apertura del Centro di Ascolto collegato alla Caritas Diocesana e con la turnazione di volontari laici. L’apertura è per i primi mesi del 2014. I colloqui con le famiglie dei bisognosi rivelano quanto sia sempre più difficile vivere. Soprattutto manca il lavoro. (…) Durante l’anno sul fronte delle erogazioni liberali, visto l’aggravarsi della crisi economica, abbiamo cercato di esortare chi contribuiva a continuare a farlo per fede, vincendo la paura di diventare poveri e ciò è avvenuto per la maggior parte. Il numero dei soci è aumentato. Le raccolte fondi sono state due: la cena di beneficenza, tenuta in occasione della festa del decimo anniversario della parrocchia, e quella del mercatino di Natale prolungato all’interno della cappella di via Napoli. L’adesione, in particolare quella della cena di beneficenza, è stata molto soddisfacente. (…) L’iniziativa dell’Unicredit “Un voto, centomila aiuti” ha portato un primo frutto significativo a livello di donazioni. Da notare che il numero delle preferenze, essendo la nostra associazione l’unica nel territorio della provincia di Teramo a usufruire dell’iniziativa, potrà e dovrà crescere di molto in futuro. 7. BUONUMORE CRISTIANO EECCO I CINQUE PANI E I DUE PESCI …. AH, DIMENTICAVO, C’E’ ANCHE UNA MONETINA D’ORO …