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LEGALMENTE CONTAGIOSI LEGALMENTE CONTAGIOSI
Periodico del Comune di San Lazzaro di Savena San Lazzaro inComune anno 1 • numero 1 APRILE 2015 “NUOVO” PALAYURI e Sportello Energia SCUOLA RIQUALIFICAZIONE URBANA Al via il cantiere BoBo SOSTENIBILITÀ MOBILITÀ LEGALMENTE CONTAGIOSI GLI INVESTIMENTI su strutture e servizi OLTRE LA COLATA PRIMOPIANO PRIMAVERA DELLA LEGALITÀ SANLAZZARESE San Lazzaro inComune 12 04 24 01.04 w h a t ’s i n s i d e 18 16 Oltre LA COLATA PRIMO PIANO San Lazzaro BENE COMUNE COMUNITÀ Cantiere BoBo MOBILITÀ La Voce del CONSIGLIO GRUPPI CONSILIARI Legalmente CONTAGIOSI SPECIALE “Nuovo” PALAYURI SOSTENIBILITÀ San Lazzaro InComune Periodico del Comune di San Lazzaro di Savena Piazza Bracci 1, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Testata registrata presso il Tribunale di Bologna n° 4690 del 19/12/1987 Redazione: c/o Ufficio Stampa tel. 051-6228187 [email protected] [email protected] Chiuso in redazione il 31 marzo 2015 Direttore responsabile: Thomas Foschini Stampa, grafica e progetto editoriale: Litografia SAB, via S. Vitale 20/c, 40054 Budrio (BO) Chiuso in tipografia il 22 aprile 2015 Tiratura 15.200 copie Case POPOLARI WELFARE YouMob, è ora di MUOVERSI GIOVANI Scuole SICURE SCUOLA CHIOSCHI su aree verdi FRAZIONI Sergio Sasdelli MEMORIA 4 9 12 15 16 18 20 22 24 30 31 EDI TO RIA LE Isabella Conti Sindaco di San Lazzaro di Savena LAVORARE INSIEME PER FARE DI SAN LAZZARO LA CITTÀ CHE SOGNAMO N ove mesi, questo il tempo assegnato dalla natura all’uomo per far compiere il miracolo della vita. Tanti ne sono passati da quando, il 25 maggio del 2014, i cittadini di San Lazzaro hanno scelto i propri amministratori. Come cittadina, prima che come sindaco, sento l’urgenza di trarre un primo bilancio. Delle nostre promesse, delle nostre scelte, dei primi risultati raggiunti e dei tanti progetti in cantiere, realizzati anche e soprattutto grazie alla competenza e all’impegno quotidiani dei nostri dirigenti e tecnici. Ebbene, posso affermare con orgoglio che – se tanta strada resta ancora da percorrere – abbiamo gettato le basi per costruire, insieme, una San Lazzaro più bella, vivibile, sostenibile. Per esempio, evitando la cementificazione di 263mila metri quadrati di area vergine, a Idice, e progettando allo stesso tempo un futuro a zero consumo di suolo. Quindi, lavorando per restituire alla comunità importanti strutture e centri di aggregazione, nell’ottica della riqualificazione e rigenerazione urbana. E poi ci sono i lavori del cantiere BoBo, al termine dei quali avremo una via Emilia più bella, sicura, sia per i sanlazzaresi sia per i visitatori. Abbiamo lavorato mesi, a fianco di Tper, perché le richieste migliorative del progetto da parte del Comune fossero accolte. E, consapevoli degli inevitabili disagi per i residenti, possiamo dire con soddisfazione di avere gettato le basi non solo per una nuova via Emilia, ma anche per l’ambizioso progetto di riqualificazione della piazza, del centro, punto di riferimento per la nostra comunità. Ci siamo insediati con l’idea di costruire una San Lazzaro a misura di bambino. Per questo abbiamo confermato, potenziandoli, i servizi di sostegno alla disabilità del Comune, che rendono possibile accompagnare anche i casi più gravi in un percorso di formazione e inserimento nella vita della comunità, offrendo un indispensabile sostegno anche alle famiglie. Ogni anno, investiamo molte risorse nel sostegno alla disabilità e ai bisogni educativi speciali, ed almeno 400mila sulla sicurezza delle nostre strutture scolastiche, che ora sono tutte dotate – posso affermarlo con orgoglio – delle certificazioni di sicurezza sisimica e prevenzione incendi. Ed è solo il primo passo per costruire la città che vogliamo, una città a misura di famiglie, immaginando forme innovative di valorizzazione dei parchi pubblici. Oltre ai bambini, ci sono poi i servizi per i ragazzi più grandi: dalla Mediateca, cuore pulsante della cultura sanlazzarese, che prosegue la propria ricca programmazione culturale con una rassegna dedicata alle nuove adolescenze, fino all’Informagiovani, completamente rinnovato, e al nuovo Sportello YouMob, per dare la possibilità ai nostri ragazzi di fare esperienze all’estero, un risultato di cui andiamo molto orgogliosi. C’è infine il grande tema della sostenibilità ambientale ed energetica, con San Lazzaro tra i pochi Comuni italiani capace di accedere al conto termico – grazie ai lavori di efficientamento realizzati al PalaYuri – e di inaugurare nel frattempo lo Sportello Energia, che offre ai cittadini tutte le informazioni sulle opportunità e gli incentivi regionali e nazionali. Alcuni di questi primi risultati di mandato ve li raccontiamo nelle pagine che seguono. Altri, ve li proporremo nei prossimi numeri della rivista. Altri ancora, li vedete passeggiando per la città, ogni giorno, nelle piccole cose, nella cura dei dettagli. Perché, come dice Don Luigi Ciotti, che abbiamo avuto l’onore di avere qui a San Lazzaro a marzo, la legalità non si insegna, si testimonia. Così come la buona amministrazione, che non si annuncia, si pratica. Per questo abbiamo dedicato un intero mese di iniziative alla legalità, dedicando due pazze ad altrettanti eroi civili, Peppino Impastato e Marco Biagi. Perché dobbiamo spiegare ai ragazzi che cambiare il mondo è possibile, lavorando duramente, studiando, esercitando il proprio ruolo ogni giorno, con passione, competenza e con la schiena dritta. Sono trascorsi nove mesi. Posso dire a me stessa, alla mia squadra, ai miei concittadini, che il bilancio è positivo. Ma sono ancora molti i progetti da portare avanti. Tantissime le cose da fare. E, per farle, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Per questo abbiamo approvato la Carta sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione del bene comune, che trovate allegata a questa rivista. Per questo abbiamo istituito l’Albo del cittadino virtuoso. Chiunque, se vorrà, potrà cotribuire, con le proprie competenze, con gli strumenti giusti. Per fare di San Lazzaro la città che sognamo. 3 inComune primopiano Nel Consiglio comunale più partecipato di sempre, approvata all’unanimità – con 4 non partecipanti al voto – la decadenza del Piano operativo comunale per la parte che riguarda l’intervento edilizio in via Palazzetti a Idice oltre la "colata" “M olti venditori continuano a fantasticare per i propri immobili valori fuori mercato”. Non sono le parole di un fanatico ambientalista o di un teorico della “decrescita felice”, ma l’analisi spietata di Luca Dondi, direttore generale di Nomisma, analizzando i dati dell’invenduto nell’area metropolitana di Bologna. Vediamoli: in soli 8 anni (2006-2014) il calo delle compravendite registrato è stato superiore al 50%, con una riduzione media dei prezzi di mercato attorno al 20%. Ad oggi, ogni 1.000 case sul mercato in Provincia di Bologna quasi 20 restano invendute, piazzando la nostra provincia al 17° posto in Italia in questa particolare classifica. La fonte? Scenari Immobiliari, istituto indipendente di studi e ricerche, punto di riferimento per tutta la filiera edilizia nel predisporre strategie di investimento nel settore. Ma non è necessario essere esperti di economia e statistica per rendersi conto di quanto il mondo, dal 2006 ad oggi – e con una decisa accelerazione nel 2008 con lo scoppio della bolla subprime – sia cambiato: a San Lazzaro, basta scendere in strada, fare un giro per i quartieri, parlare con i cittadini, imbattendosi quasi ad ogni angolo di strada in su un mercato dove la domanda sembra evaporata e dove, nel solo 2014, il tribunale di Bologna ha accolto 50 richieste di fallimento riconducibili a imprese di costruzioni o dell’indotto edilizio. È in questo scenario che si inserisce la oramai nota vicenda dell’intervento Palazzetti, il complesso edilizio che – in base al Piano operativo comunale approvato nel 2011 dal Consiglio comunale e al successivo Piano attuativo approvato, nel 2014, dalla Giunta Macciantelli – sarebbe dovuto sorgere su un’area agricola in frazione Idice. Ben 582 alloggi, per un valore dell’investimento stimato intorno ai 290-300 milioni di euro. E, in più, una scuola, un campo sportivo, una sala polivalente, quelle che in gergo tecnico si chiamano “opere compensative” (in sostanza, le opere di interesse pubblico, la realizzazione delle quali è condizione dirimente, come è ovvio, per la concessione da parte dell’ente locale del “diritto a costruire”). Una vicenda sulla quale, lo scorso 12 febbraio, il Consiglio comunale di San Lazzaro ha scritto la parola fine, approvando la delibera di decadenza del Piano operativo Tanto clamore per un atto di buona e lineare amministrazione (il Consorzio di imprese attuatrici non è stato in grado di presentare le garanzie per la realizzazione delle opere pubbliche) decine di appartamenti invenduti, intere palazzine vuote ed altri cantieri fermi o che procedono a rilento, a causa delle inevitabili difficoltà in cui versano molte delle imprese edili che li gestiscono. Mentre i nuovi appartamenti finiscono comunale “in parte Pua”, vale a dire limitatamente a quella parte del Piano operativo (il Pua è lo strumento urbanistico comunale che definisce nel dettaglio gli interventi delineati in termini generali dal Poc, dalle altezze degli edifici alle tipologie urbanistiche, ecc) che riguardava l’intervento in via Palazzetti. Motivo? La mancata presentazione da parte del Consorzio di imprese attuatrici, entro il termine del 29 marzo 2014 – ed ancora il mancato rispetto del secondo termine, perentorio, del 29 luglio – di una fideiussione bancaria di 13 milioni e 158mila euro a garanzia della realizzazione delle opere pubbliche. Nel frattempo, già all’inizio di luglio 2014, falliva una delle imprese del Consorzio, 4 inComune primopiano Ma è arrivata la crisi a complicare tutto: i numeri del settore edile per capire come, in pochi anni, sia cambiato il mondo l’imolese Cesi. Né le singole imprese, né il Consorzio nel suo complesso sono mai stati in grado (né entro la prima, né entro seconda scadenza) di presentare le necessarie garanzie. E, con il venir meno dell’interesse pubblico, l’amministrazione comunale sanlazzarese decide, in modo coscienzioso e lineare, di avviare la procedura per far decadere il Poc Palazzetti, votata all’unanimità dal Consiglio comunale (con 4 assenti) il 12 febbraio scorso. “Noi stiamo compiendo la democrazia – ha sottolineato il sindaco Isabella Conti, di fronte ai consiglieri, subito prima del voto – e abbiamo il dovere morale di farlo pensando al futuro e a ciò che lasceremo dietro di noi, abbiamo il dovere morale di esercitare il potere della rappresentanza con rettitudine e correttezza, anche tra noi, anche nei rapporti naturali di duro confronto politico. Perché se avremo agito da persone per bene, avremo agito anche da politici per bene. E sapete a chi giovano la nostra correttezza e la nostra rettitudine? A tutta la città, a tutta la comunità che ci guarda e si aspetta da noi che facciamo la cosa giusta”. Eppure, già prima del voto in Consiglio, il direttore di Ance Bologna (il sindacato dei costruttori) Carmine Preziosi aveva dichiarato: “Con i tempi che corrono certi cantieri non stanno più in piedi. Serve un ragionamentoa tutto campo per ridefinire i rapporti tra il Consorzio e l’amministrazione partendo dalla riqualificazione dell’esistente” L’ANALISI PIÙ DELL’ONOR POTÉ LA CRISI Gli enormi interessi in gioco e la crisi del settore hanno esacerbato i termini del confronto S an Lazzaro, 12 febbraio 2015. Il Consiglio comunale, durante la seduta più partecipata di sempre – con i cittadini in fila per assistere in diretta ai lavori e la sala accanto allestita con un maxi schermo – vota all’unanimità la decadenza del Piano operativo comunale “in parte Pua Palazzetti”, prendendo atto dell’incapacità del Consorzio di imprese attuatrici (56% privati, il resto cooperative) di presentare le garanzie per la realizzazione delle opere pubbliche compensative. Perché tanto clamore su un atto dovuto, su un atto di buona amministrazione che ha messo d’accordo tutti i gruppi consiliari anche di opposizione – con l’eccezione di Forza Italia che non ha partecipato al voto – nell’accogliere all’unanimità il provvedimento? “Una decisione lineare, praticamente ovvia perché incardinata del principio dell’interesse pubblico – aveva ricordato ancora il sindaco Conti di fronte al Consiglio – appare oggi come una circostanza del tutto eccezionale. Ma è oggi che la crisi rende le imprese coinvolte incapaci di presentare le garanzie necessarie per quell’intervento. È oggi che le imprese non sono in grado di garantire la realizzazione della scuola e delle opere pubbliche che davano valore sociale all’intervento e all’idea di città pubblica che quel progetto portava avanti”. La crisi, appunto. A dicembre 2014 (dati Istat) l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito in termini tendenziali del 5,2% rispetto allo stesso mese del 2013. Nella media dell’intero anno 2014, il decremento è stato pari al 6,9%. Per rendere l’idea, fatto 100 il valore della produzione medio nel 2010, a fine 2014 si era scesi a 68,6 (media) e a 62,4 a fine anno (ultimi dati disponibili). “Nel 2014, per il settimo anno consecutivo, il settore delle costruzioni è stato caratterizzato da una forte crisi, sia nella componente privata che in quella pubblica”, sintetizza l’ultimo rapporto Ance (Associazione nazionale costruttori edili). Vale a dire, si costruisce (molto) meno che in passato, e quanto si costruisce non si vende, o si vende a fatica. E questo non perché le persone non abbiano più bisogno di case – come dimostrano le liste d’at- 5 inComune primopiano potrebbero essere oggetto di interventi di riqualificazione (con vantaggio sia per i cittadini sia per i lavoratori delle stesse imprese edili). Insomma, la stessa crisi che ha, da un lato, ridotto i margini delle imprese ed esacerbato inevitabilmente i termini del confronto, potrebbe rappresentare, allo stesso tempo, un’opportunità di rigenerarsi anche per le imprese stesse. Pare averlo compreso Ance Bologna, punto di riferimento per le imprese edili del settore privato: “Con i tempi decisioni non certo indolori, quelle di andare verso una politica di riduzione del consumo di suolo (rinunciando agli oneri di urbanizzazione per di più in tempi di ulteriori tagli dei trasferimenti agli enti locali). Ma decisioni inevitabili, alla luce della crisi e non solo della crisi, perché i cittadini non chiedono nuovo cemento ma anche e soprattutto città più vivibili, più belle e a misura d’uomo. “Oggi dobbiamo prendere consapevolezza che non siamo più nel 2009, quando è stato scrit- che corrono – aveva dichiarato, interpellato sull’argomento, il direttore generale di Ance Carmine Preziosi al Corriere della Sera – le tempistiche di alcuni grandi cantieri non stanno più in piedi. La cittadella di Idice era stata pensata per essere realizzata in 5-10 anni. Ma con il mercato attuale non è più pensabile progettare interventi di questo tipo: lo stesso progetto doveva essere ‘spalmato’ almeno su 20 anni, un lotto alla volta”. E non solo: “Chiedo di costruire un percorso nuovo – aveva detto Preziosi già prima che il Consiglio comunale sanlazzarese votasse la decadenza dell’intervento Palazzetti – serve un ragionamento a tutto campo per ridefinire i rapporti tra il Consorzio e l’amministrazione, partendo dalla riqualificazione dell’esistente”. Una posizione ragionevole a fronte di to il Psc, né nel 2011, quando è stato elaborato il Poc. Oggi la strada di ‘fare cassa’ attraverso gli oneri di urbanizzazione non è più percorribile”, spiega Conti. Ad ogni modo, la “new town” in via Palazzetti non si farà. Nessuno potrà più vantare diritti edificatori sull’area agricola di Idice. Il Comune – a prezzo di sforzi notevoli – individuerà alternative alle opere pubbliche, pure necessarie, che il progetto prevedeva e che i soggetti attuatori non sono stati in grado di realizzare (vedi soprattutto la scuola). “Ma le risorse e le energie che sono state investite in quell’intervento, di cui ho il massimo rispetto – rilancia il sindaco Conti – non devono certo andare disperse, ma prendere in una direzione che è la politica a dover stabilire, che è quella della riqualificazione e della rigenerazione urbana”. Sulla stessa linea il sindaco Conti: «Non possiamo più fare cassa attraverso gli oneri di urbanizzazione: le risorse e le energie che sono state investite nel progetto di Idice non devono andare disperse, ma prendere in una direzione che è la politica a dover stabilire e che è quanto i cittadini si aspettano, e cioè la riqualificazione e rigenerazione urbana» tesa per gli alloggi in Edilizia Residenziale Sociale, sempre troppo lunghe nonostante l’aumento dell’offerta di alloggi – ma perché la crisi economica ha falcidiato il reddito disponibile di molti cittadini, spaventando gli altri (che paventando tempi bui preferiscono rimandare le decisioni di investimento in beni durevoli). Insomma, la decadenza del Poc era semplicemente un atto dovuto, quello di Idice un progetto – comunque – anacronistico. Ma gli enormi interessi in gioco che questa decisione andava a toccare hanno, inevitabilmente, inasprito i termini del confronto. Che ora, però, può ripartire su basi nuove: un intero quartiere “incompiuto” – l’area nord – aspetta solo un piano (e delle buone idee d’impresa) per rinascere (si veda pagina 8, NdR). Centinaia di alloggi sfitti e intere porzioni di città 6 inComune primopiano SCENARI IL FUTURO: “UN PSC METROPOLITANO PER LA RIGENERAZIONE URBANA” Dalla necessità di rinnovare gli strumenti urbanistici al potenziamento del ruolo della Commissione per la qualità architettonica del paesaggio R iduzione del consumo di suolo, da un lato, necessità di nuovi progetti urbanistici per la riqualificazione dell’esistente, dall’altro. Un problema che non riguarda, come evidente, solo San Lazzaro, ma tantissimi comuni emiliani, specialmente quelli “di cintura”, ove dai primi anni Duemila sono stati realizzati interventi edilizi importanti sull’onda della bolla immobiliare. Mentre San Lazzaro – con la decisione di fermare il mega-progetto di Idice – ha così fatto da apripista (e in qualche modo da megafono) ai problemi che si trovano ad affrontare ogni giorno tanti amministratori, di coniugare cioè legittimi interessi d’impresa con la sfida di disegnare un futuro ove la progressiva riduzione del consumo di suolo, la risposta alla domanda abitativa, l’esigenza comune a tutti i cittadini (a prescindere dalle diverse sensibilità e orientamento politico) di vivere in città più belle e sostenibili, possano andare di pari passo: “L’impegno di tutti, ora – sottolinea ancora Conti – deve essere rivolto a disegnare il futuro. Abbiamo questa imponente, difficile e maestosa opportunità”. Resta il fatto che il Piano strutturale comunale di San Lazzaro, elaborato nel 2009 e tuttora vigente, continua a identificare nelle campagne attorno a via Palazzetti una potenziale area a vocazione residenziale. Dunque serve un nuovo Psc? Certamente, cominciando a ragionare – spiega Isabella Conti, anche nella veste di assessore all’Urbanistica della Città metropolitana – oltre i confini del territorio comunale. Un Psc metropolitano, quindi, che a livello locale passa dall’elaborazione di un nuovo Poc (quello attuale, depennato dall’intervento Palazzetti, scade nel 2016) “e soprattutto da un nuovo Rue – regolamento urbanistico edilizio, NdR – uno strumento importantissimo che determina le altezze, le tipologie architettoniche, le distanze”. Quanto, insomma, distingue un edificato di qualità da una “colata”. Mentre i tecnici di piazza Bracci sono già al lavoro sui nuovi strumenti e regolamenti, un ruolo più forte, secondo il sindaco Conti, deve essere assunto (in qualche modo ri-assunto) dalla Commissione per la qualità architettonica del paesaggio, le cui cariche dovevano essere rinnovate proprio all’inizio di quest’anno: “Abbiamo ricevuto ben 75 domande da parte di architetti, ingegneri, agronomi. Ne abbiamo scelti 5, sulla base delle sensibilità, delle professionalità, delle vocazioni per restituire qualità all’edificato”. Presieduta dall’architetto Sebastiano Sarti, la nuova Commissione in carica per il 2015-2019 è stata nominata con delibera di Giunta n. 4 del 22 gennaio 2015 e sarà composta da cinque membri: oltre al presidente Sarti, gli architetti Nicola Montini, Adriano Bottura, il dott. Riccardo Adversi e l’ingegner Franco Taddia; infine l’architetto 93enne Estenio Mingozzi, membro onorario e punto di riferimento per tre generazioni di professionisti. “La Commissione è già al lavoro – annuncia Conti – con la paletta dei colori, per dare un’identità nuova alla città”. Nuovo gattile AL VIA I LAVORI La struttura sarà pronta entro l’autunno, in anticipo sui tempi previsti F ornire una risposta concreta ad un’esigenza fortemente sentita, dare una collocazione adeguata alla struttura destinata al ricovero dei gatti randagi, da una parte, tutelare e controllare la popolazione canina e felina, dall’altra. Questo il quadro in cui si inserisce la realizzazione del nuovo gattile, una struttura fatiscente precedentemente ubicata nel quadrilatero di via Speranza e che ora, in base a un progetto realizzato ed approvato a tempo record dall’amministrazione comunale, si “sposta” a La Cicogna. Quella di un più efficace controllo della popolazione di cani e gatti randagi – osserva l’amministrazione comunale – è una risposta non solo ad un’esigenza sociale, ma anche a un preciso dettato normativo nazionale e regionale. Al progetto del nuovo gattile contribuiscono infatti fondi regionali per oltre 63mila euro, a fronte degli 86mila investiti direttamente dall’amministrazione. Promessa la realizzazione entro il 2015, la nuova struttura a La Cicogna vedrà la luce con un certo anticipo: i lavori – cominciati a marzo – saranno infatti completati entro il prossimo autunno. 7 inComune primopiano IL PROGETTO LABORATORIO URBANO NELL’AREA NORD Dodici studenti del master in Progettazione sostenibile della facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, al lavoro nell’area industriale tra via Caselle e via Speranza S aranno 12 ragazzi dell’Università di Bologna, iscritti al master di II livello in “Progettazione sostenibile: recupero e rigenerazione urbana”, a studiare la riqualificazione dell’area industriale di via Caselle, a San Lazzaro. Guidati dal professor Carlo Monti – fondatore del master – gli universitari hanno, il 13 dicembre scorso, visitato l’area, dieci ettari di terreni e capannoni compresi nel quadrilatero tra via Speranza, Ca’ Ricchi, Caselle e la stazione. “Parliamo di una zona fondamentale per la città di San Lazzaro – spiega – via Caselle, infatti, porta i cittadini dal centro alla stazione metropolitana e verso questa dimensione di fusione tra città e provincia deve andare il progetto”. Ora, gli studenti avranno un anno di tempo per studiare il quartiere nel dettaglio e fornire all’amministrazione comunale un’idea che vada nella direzione della rigenerazione urbana di un’area importante per la città, in cui ora convivono aziende attive, capannoni privati e comunali dismessi da anni, palazzine e nuove strutture abitative. “Si tratta di un progetto ambizioso – sottolinea il sindaco, Isabella Conti – che rientra nella revisione degli strumenti di pianificazione urbanistica previsti per i prossimi anni”. A monte dell’iniziativa affidata all’Università di Bologna, infatti, vi è un approfondito studio effettuato dal Comune sull’area, un documento contenente la “valutazione dello stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano”, in pratica la fotografia dell’esistente analizzata nei suoi vari aspetti per individuarne concretamente i potenziali “ambiti di riqualificazione”. Punto di partenza, anche in questo caso, il Psc vigente, che individua nell’area – 103.600 mq – un “tessuto misto a prevalente vocazione produtti- vo-artigianale risalente agli anni Sessanta e Settanta”, area che si presenta “completamente satura e priva di dotazioni”. Qui, la cementificazione è roba… vecchia, e riguarda ben il 90% della superficie considerata. Già ricompresa nel 2002 nel perimetro degli ambiti di riqualificazione urbana – così come individuati dalla legge 19 del 1998 – ha visto, tuttavia, la realizzazione concreta di programmi di riqualificazione promossi dal Comune limitatamente a due piccole porzioni di territorio, convertite al residenziale. Mentre è lo stesso Psc a prevedere la “complessiva riqualificazione dell’ambito” per un intervento che dovrebbe riguardare – tra demolizioni, riqualificazioni e quant’altro – almeno 37mila mq, di cui il 20% da destinare ad “attività laboratoriali, commercio di vicinato, terziario di piccola dimensione, pubblici esercizi, artigianato di servi- zio”. Insomma, l’area nord da zona industriale in gran parte dismessa non deve certo trasformarsi in un nuovo “quartiere dormitorio”, ma in un laboratorio urbano vero e proprio capace, tramite la riqualificazione e il riuso, di fare da volano e da traino allo sviluppo dell’intera città. “Dal punto di vista del consumo di suolo – spiega il primo cittadino – esiste una differenza sostanziale tra la ‘congiunzione’ di aree urbanizzate contigue e già esistenti, la riqualificazione di quartieri dove sono già presenti le fognature, le strade, l’illuminazione pubblica, rispetto alla realizzazione di nuovo edificato su aree vergini”. Lo stesso studio del Comune, completato a dicembre 2014, identifica nell’area nord un’alternativa plausibile “alle previsioni di edificazione su aree vergini contenute negli strumenti di pianificazione urbanistica comunale vigenti”. Una materia affascinante e complessa, quindi, quella che gli studenti bolognesi si troveranno a maneggiare, ove il “disordine della città” – usi spontanei, imprevisti e inconsueti degli spazi – anziché come segno di degrado potrebbe essere trattato come laboratorio dove sperimentare nuovi modi di vivere e di abitare lo spazio urbano, “un territorio animato da processi sociali e dinamiche economiche talvolta tra loro contrastanti”. Mettere a disposizione menti e competenze per la rigenerazione urbana “è il primo passo verso quella progettazione identitaria a cui miriamo”, sottolinea il sindaco Conti. “Gli studenti potranno fornire idee che saranno poi valutate dai nostri esperti, e studiare linee architettoniche che potrebbero essere prese come spunto anche per progetti da realizzare in altre zone della città”. Una grande occasione di crescita personale e professionale anche per gli studenti: “Siamo a ridosso del fiume Savena, in un’area in cui possono coesistere varie realtà”, osserva il professor Monti. Un progetto, conclude il docente, che rappresenta non solo un’imperdibile occasione di fare pratica, ma soprattutto “una sfida stimolante per gli studenti chiamati a presentare valide soluzioni per una buona rigenerazione urbana”. 8 inComune comunità LO STRUMENTO, I “PATTI DI COLLABORAZIONE”, PER CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE A RENDERE LA NOSTRA CITTÀ UN POSTO FANTASTICO IN CUI ABITARE, LAVORARE, VIVERE SAN LAZZARO BENE COMUNE ALBO DEI CITTADINI VIRTUOSI Carta sulla Collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la Cura e la rigenerazione dei beni Comuni San Lazzaro Bene Comune cittadino virtuoso Dalla cura di edifici e spazi pubblici a veri e propri atti di mecenatismo. Tutto nero su bianco nella “Carta sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e rigenerazione del bene comune” O gni cittadino ha diritto ad impegnarsi attivamente per il bene comune, mettendo a disposizione parte del proprio tempo, lavoro, competenze, per creare una città più bella, aperta, viva. Lo stabilisce la “Carta sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e rigenerazione del bene comune”, che trovate allegata a questa rivista e che rappresenta, insieme, il risultato e la sintesi di uno dei principali obiettivi di mandato di questa amministrazione, coinvolgere i cittadini in scelte partecipate funzionali al benessere individuale e collettivo. Molto più di una dichiarazione d’intenti, la Carta dà attuazione concreta all’articolo 118 della Costituzione, ultimo comma: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Riqualificare un edificio, impegnarsi per la gestione condivisa di uno spazio pubblico, promuovere forme di creatività e sperimentazione artistica, fino a veri e propri atti di mecenatismo. Tutto è possibile, sottoscrivendo con l’amministrazione comunale – spiega la Carta – Patti di collaborazione, strumenti attraverso i quali “Comune e cittadini concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni”. Ad una sola condizione: che sia le modalità di intervento sia di gestione degli spazi pubblici siano aperte a tutti, in sostanza anche ad L o prevede la Carta, ed è lo strumento scelto dall’amministrazione comunale per offrire un riconoscimento pubblico ai concittadini che scelgono di impegnarsi (in modo continuativo oppure occasionale) in progetti di cura e rigenerazione di beni comuni, gestione condivisa di spazi ad uso pubblico, ecc, in sostanza in tutte le forme di cittadinanza attiva previste dalla Carta stessa. altri cittadini (che possono partecipare ai Patti in forma singola o associata) oltre agli iniziali proponenti. Due – in sostanza – le modalità per arrivare alla formulazione di un Patto: scorrere l’elenco dei beni e degli spazi pubblici, individuati dal Comune, che si prestano ad interventi di cura e rigenerazione, e “adottarne” uno; oppure formulare attivamente una proposta che, qualora valutata fattibile e di pubblico interesse, si potrà tradurre in uno specifico Patto, a sua volta pubblico e pubblicizzato sugli strumenti propri dell’amministrazione (come il sito web), per favorire massima trasparenza, “in modo da consentire che anche altri cittadini interessati possano aggregarsi alle attività”. Promuovere la “creatività urbana” – ed in particolare quella giovanile – è tra gli obiettivi principali della Carta, che non pone nessun vincolo alla quantità di tempo, risorse e competenze che ogni singolo cittadino può mettere a disposizione. La stessa Carta prevede infatti, tra le forme di collaborazione possibili – e senza la necessità, in questi casi, di formalizzare la collaborazione in un vero e proprio Patto – anche contributi “occasionali”, per permettere a tutti, anche a coloro che hanno poco tempo o che non se la sentono di assumersi un impegno continuativo, di sperimentare forme di cittadinanza attiva e, perché no, “prenderci gusto”, scoprendo quanto può essere gratificante fare qualcosa per rendere la propria città, strada, quartiere, un posto fantastico in cui abitare, lavorare, vivere. Come si diventa cittadini virtuosi? Sottoscrivendo un Patto di collaborazione, naturalmente, ma anche semplicemente dichiarando al Comune la propria volontà di contribuire attivamente alla cura di beni o spazi pubblici. È la Carta stessa a prevedere poi un riconoscimento per i cittadini virtuosi. Non un “corrispettivo”, ovviamente, ma semplicemente una forma di visibilità pubblica per l’impegno dimostrato nonché uno strumento di stimolo alla diffusione delle pratiche di cura condivisa dei beni comuni. Un percorso che comincia dalle scuole, dove sarà massimo l’impegno dell’amministrazione per diffondere i principi della Carta, una “scelta strategica” per diffondere e radicare nei ragazzi l’idea che solo facendo qualcosa per gli altri, per la propria città, comunità, si può davvero realizzare se stessi. Info: [email protected] [email protected] 9 inComune comunità Cittadini attivi NONOSTANTE LA “CASSA” positive che riducano il rischio di isolamento e depressione, conseguenza più grave (insieme alla mancanza di reddito) della perdita temporanea o definitiva del posto di lavoro. Fondamentale, per dare concretezza al progetto, è il ruolo delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale, a cui era rivolto in modo Comune di San Lazzaro capofila di un progetto per offrire l’opportunità, ai lavoratori temporaneamente inattivi, di acquisire nuove competenze e mettersi in rete, impegnandosi per la propria comunità M obilità, disoccupazione, cassa integrazione a zero ore. Tragedie personali sempre più frequenti, che non possono – e non devono – costituire un punto di non ritorno per il lavoratore, che può offrire il proprio impegno solidaristico in concrete attività di volontariato a favore della comunità. È l’idea alla base del progetto promosso dal Comune di San Lazzaro e dal Distretto sociosanitario – sostenendo il percorso sperimentale in accordo con Città metropolitana, organizzazioni sindacali e Centro servizi per il volontariato Volabo – presentato in Mediateca il 18 marzo scorso. “A fronte del continuo aumento della disoccupazione e delle relative situazioni di disagio – spiega il vicesindaco, Claudia D’Eramo – crediamo sia dovere dell’amministrazione attivarsi per offrire una reale opportunità alle persone momentaneamente inattive di acquisire nuove competenze, mettersi in rete e dare maggior valore alle proprie giornate, impegnandosi per la propria comunità, portando saperi, competenze ed esperienze e mettendole a disposizione dell’associazionismo e di tutti”. Il risultato, relazioni umane particolare l’evento pubblico organizzato dal Comune per il 18 marzo. “In questa prima fase operativa – prosegue D’Eramo – si procederà alla raccolta delle manifestazioni di interesse da parte delle associazioni e organizzazioni di volontariato”. Successivamente, l’informazione ai lavoratori in Cassa integrazione guadagni o in mobilità sarà assicurata dal Centro per l’impiego di San Lazzaro che informerà direttamente i lavoratori sulla possibilità di svolgere attività di volontariato presso le associazioni del distretto che aderiranno al progetto. STORIE MARINO SANTI, L’ CITTADINO BENEMERITO onore di ricevere un riconoscimento dalle mani del sindaco. Più in generale, l’orgoglio di un lavoratore instancabile – la cui vita è stata profondamente segnata dalla malattia – nel vedere finalmente il proprio impegno per la comunità riconosciuto ed apprezzato pubblicamente. Marino Santi, classe 1925: è sua la targa posta a ridosso del passaggio ciclabile sul Rio Polo, per un’opera di riqualificazione – la chiameremmo oggi – realizzata a titolo completamente gratuito, consistente nella sostituzione della vecchia e scomoda “scaletta” con una più agevole rampa ciclabile, “tutta realizzata con materiali di recupero”, puntualizza Santi. Un viottolo che conduce agli orti di Parco della Resistenza, vera passione di Marino Santi e della moglie Ebe, facilmente raggiungibile in bicicletta dall’appartamento di via san Lazzaro 19 dove i due coniugi risiedono dal 1987. “Lui si è occupato di tutto – racconta orgogliosa la signora Marino Santi – nella foto con la moglie Ebe, il figlio Riccardo e la nuora Roberta – riceve il riconoscimento di “cittadino benemerito” dal sindaco Isabella Conti Ebe, appena 82 anni – e al tempo c’erano persone che non lo capivano, che lo criticavano perché voleva sempre pulire, sistemare, ordinare”. Marino Santi, un cultore ante litteram del “bene comune”, a cui va il ringraziamento e la riconoscenza dell’amministrazione comunale. 10 inComune comunità Raccolta Solidale cittadino virtuoso SABATO 9 MAGGIO 2015 RACCOLTA SOLIDALE “FA’ LA COSA GIUSTA” N FA’ LA COSA GIUSTA UN PICCOLO GRANDE GESTO DI GENEROSITÀ PER UNA COMUNITÀ PIÙ SOLIDALE Fai la spesa presso: INFO www.comune.sanlazzaro.bo.it @ComSanLazzaro www.facebook.com/sanlazzarodisavena COMUNE DI SAN LAZZARO Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174 ella giornata del 9 maggio, torna la raccolta solidale di beni alimentari e non presso tutti i supermercati aderenti, Conad Repubblica, Conad Emilia, Coop, Margherita Conad, La Cascina, Famila, inCoop. L’iniziativa arriva dopo la raccolta solidale di Natale, che ha visto numerosi cittadini dare il proprio generoso contributo. Un’occasione, anche in questo caso, per “fare la cosa giusta”, con piccolo grande gesto di solidarietà che per qualcuno può significare tutto. DONAZIONE ORGANI San Lazzaro aderisce al progetto “Una scelta in Comune”: consenso informato all’atto del rinnovo della carta d’identità Q uarta città dell’Emilia Romagna e tra le prime in Italia tra i comuni non capoluogo, San Lazzaro di Savena aderisce al progetto “Una scelta in Comune”, che consente ai cittadini maggiorenni di indicare all’anagrafe comunale, in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, la propria volontà di donare organi e tessuti. La possibilità di registrare il proprio consenso (o diniego) informato alla donazione, compilando un semplice modulo presso l’anagrafe del Comune di residenza, è stata introdotta dalla legge n° 98/2013 e recepita dal Comune di San Lazzaro con la delibera 168 del 16 ottobre 2014. Sono già una decina i cittadini sanlazzaresi che, nei primi giorni di operatività, hanno scelto di indicare nella propria nuova carta d’identità la volontà – valida a tutti gli effetti di legge – di donare gli organi. “È per noi motivo di orgoglio – sottolinea l’assessore al Welfare, Giorgio Archetti – essere tra i primi Comuni della regione e tra i primi in Italia ad aderire a questa iniziativa, che nasce per favorire il consenso informato alla donazione degli organi quale gesto di responsabilità, di altruismo e di solidarietà”. Tra le novità, la semplicità per il cittadino, che ha la possibilità di effettuare questa scelta all’atto del rinnovo del documento. Restano valide, naturalmente, le altre modalità previste dalla legge, tra cui la compilazione del vecchio tesserino blu del Ministero della Salute, compilando e firmando un modulo presso gli uffici Urp delle Asl di appartenenza, oppure sottoscrivendo l’atto olografo dell’Aido, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, in prima fila per sostenere il progetto. SEPARAZIONI E DIVORZI Basta una dichiarazione in Comune S emplificare la vita ai cittadini, mettendoli in condizioni di risparmiare tempo, denaro e – più in generale – di evitare un lungo iter tra avvocati e tribunali è l’obiettivo di un ulteriore importante servizio offerto dall’anagrafe comunale, che dà attuazione alla legge 132 dell’11 dicembre 2014 contenente novità in materia di divorzi e separazioni. Dal 12 dicembre 2014 – con San Lazzaro che, anche in questo caso, figura tra i primi Comuni d’Italia a dare piena attuazione alla norma – è infatti possibile, per separazioni e divorzi consensuali, recarsi all’anagrafe e presentare una dichiarazione congiunta di fronte all’Ufficiale di Stato Civile. Unica condizione, non avere figli minori, né potranno far parte dell’accordo eventuali patti di trasferimento patrimoniale. Tra i principali vantaggi, i tempi (30 giorni nei soli casi di separazione) ed i costi, appena 16 euro di diritto fisso a conclusione della procedura. 11 inComune mobilità Cantiere BoBo GRANDE OCCASIONE DI RIQUALIFICAZIONEURBANA A marzo sono partiti i cantieri. Previsto il completo rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi e dell’illuminazione pubblica, nonché la realizzazione di nuovi attraversamenti e percorsi ciclo-pedonali U n progetto che, per la “grande Bologna” vale 120 milioni di investimenti in opere civili su 20 km di tracciato, 3,7 dei quali nel territorio del Comune di San Lazzaro. Questi i numeri del cantiere BoBo. I lavori coinvolgeranno, da marzo ad ottobre, il tratto di via Emilia compreso tra ponte Savena e via Caselle. Tre i punti cardine del progetto – spiega il settore Mobilità del Comune – da considerarsi anzitutto come “una grande occasione di riqualificazione urbana”: grazie al cantiere, infatti, saranno realizzati, su tutto il tratto di via Emilia coinvolto e sugli accessi limitrofi, interventi di manutenzione straordinaria altrimenti impensabili affidandosi alle sole risorse disponibili nelle casse comunali, con un ritorno economico per l’ente stimabile in 10 milioni di euro a fronte di 2,1 milioni investiti (considerando, complessivamente, le opere realizzate nel 2007 e quelle che saranno ultimate quest’anno). Primo punto, il rifacimento completo Secondo, la realizzazione, il rifacimento ed il completamento dei marciapiedi, che saranno di larghezza minima 1,5 m sull’intero tracciato, per garantire il transito ciclopedonale su sede propria e in piena sicurezza: questo grazie all’eliminazione dei parcheggi “sul marciapiede”, che saranno spostati a raso su strada, per separare il transito ciclopedonale da quello veicolare e garantire la fruibilità in sicurezza dei passi carrabili. Quindi la sostituzione degli impianti semaforici e della pubblica illuminazione con tecnologie più avanzate e nell’ottica del risparmio energetico. Ma non è tutto. Ancora più rilevante è la parte che riguarda le nuove realizzazioni: oltre ai marciapiedi – allargati e realizzati ove mancanti – i passaggi pedonali, che aumenteranno dai sei esistenti a sette, con la messa in sicu- Il sindaco Isabella Conti: «Abbiamo lavorato duramente in questi mesi al fianco di Tper per migliorare il progetto e renderlo coerente con la già avviata riqualificazione del centro storico» del manto stradale, ricordando come anche i precedenti lavori del primo stralcio non abbiano più reso necessari, dal 2007, interventi di manutenzione sul tratto interessato: infatti, questo intervento di riqualificazione consentirà di liberare risorse significative – finora utilizzate per interventi manutentivi sul tratto centrale della via Emilia – per destinarle ad altre zone o frazioni della città. rezza e lo spostamento di alcuni attraversamenti critici. Quindi l’accessibilità al trasporto pubblico grazie alla realizzazione di nuove fermate bus laterali in corrispondenza di quelle esistenti – lievemente sfalsate per snellire il traffico – e di banchine tali da garantire l’accostamento a raso per la totale accessibilità al mezzo per tutti gli utenti, finalmente anche per i diversamente abili e genitori con passeggini. 12 inComune I NUMERI DEL PROGETTO di cui 2,5 milioni 560 mila DALLE CASSE COMUNALI INVESTITI A KM 182 milioni di cui SU 20 km DI TRACCIATO di cui 120 milioni IN OPERE CIVILI TRATTO COMPRESO NEL 3,7 km ILTERRITORIO COMUNALE 2,1 milioni EROGATI DAL COMUNE DI SAN LAZZARO, PER UN INVESTIMENTO STIMABILE IN CIRCA 10 milioni DAL 23 MARZO, VIA EMILIA A SENSO UNICO TRA VIA FORNACE E VIA CASELLE IL CRONOPROGRAMMA DEL CANTIERE Durante tutta la durata dei lavori, per i residenti frontisti, posteggio gratuito nel nuovo parcheggio coperto di piazza Biagi D alle opportunità di progetto al cronoprogramma del cantiere, stabilito nei minimi dettagli con Tper per limitare i disagi per i cittadini. Il primo stralcio, Caselle-Fornace, è partito a metà marzo (già da metà febbraio sono iniziati i lavori puntuali per la sola posa dei “plinti”, in pratica le fondazioni). Durante questa prima fase di lavori, che durerà 7 settimane, il tratto di via Emilia lato nord (in direzione Bologna) compreso tra Caselle e Fornace sarà chiuso, mentre un unico senso di marcia è previsto per coloro che provengono da Bologna. I residenti con accessi diretti sulla via Emilia sul lato interessato dal cantiere, finché non potranno usufruire dei passi carrabili, potranno parcheggiare gratuitamente all’interno del nuovo parcheggio coperto di piazza Biagi (da 60 posti). Le auto dirette verso Bologna dovranno invece immettersi su via Caselle, percorrere via Gramsci e rientrare sulla via Emilia attraverso via Fornace (tale percorso sarà a senso unico). Anche gli autobus percorreranno lo stesso tragitto. A seguire i lavori interesseranno il lato sud dello stesso tratto di via Emilia, per ulteriori 8 settimane, per spostarsi poi sul tratto Fornace-Ponte Savena (prima in direzione San Lazzaro e poi in direzione Bologna), per concludersi quindi ad ottobre. Alla modifica della viabilità interna prevista nella prima fase di cantiere, si aggiungerà nella seconda fase il senso unico in direzione Bologna da via Fornace al ponte Savena, mentre tutto il traffico proveniente da Bologna percorrerà via F.lli Canova, via Repubblica e via Casanova. Anche durante queste ulteriori fasi, i residenti frontisti – impossibilitati ad attraversare i passi carrabili – potranno posteggiare gratuitamente l’auto nel nuovo parcheggio coperto di piazza Biagi, per tutta la durata del cantiere nel tratto interessato. Tra luglio e agosto, poi, è prevista una sospensione dei lavori per due settimane, per permettere il regolare svolgimento della Fiera di San Lazzaro. 13 inComune mobilità VITA DA UMARELL IL 10 FEBBRAIO E IL 5 MARZO LE DUE ASSEMBLEE PUBBLICHE, DOPO GLI INCONTRI GIÀ REALIZZATI NEI MESI SCORSI CON COMMERCIANTI E CONSULTA DISABILI IL PERCORSO PARTECIPATO DI ASCOLTO E CONFRONTO CON I CITTADINI “vota il tuo Umarell preferito” di Filippo Cinti Arriveranno, immancabili, con l’apertura dei cantieri… mandateci le foto! P artecipazione, trasparenza, condivisione delle scelte con i cittadini. Attorno a questi precisi obiettivi di mandato si è dipanato il percorso che, da novembre a febbraio, ha preceduto l’avvio dei lavori del cantiere BoBo. Il 10 febbraio e il 5 marzo si sono svolte due assemblee pubbliche con i cittadini, dopo gli incontri preliminari realizzati già alla fine di gennaio con i commercianti direttamente affacciati sul tratto di consolare interessato dai lavori e, a fine 2014, con la consulta handicap. Presenti nel percorso, a fianco del sindaco Isabella Conti, lo stato maggiore di Tper, dalla presidente Giuseppina Gualtieri al responsabile tecnico Tper, ing. Fabio Monzali. “Un’occasione – ha sottolineato il sindaco Conti aprendo l’assemblea – per raccogliere tutti i dubbi e le richieste dei cittadini, e per esporre i frutti di un lavoro di mediazione e di confronto costruttivo con Tper che va avanti da mesi, affinché le richieste migliorative al progetto siano accolte”. “Tra i miglioramenti più importanti frutto del nostro lavoro con Tper registriamo la maggiore coerenza dell’intero progetto con gli interventi di riqualificazione urbana già avviati autonomamente dal Comune”, ha ricordato il sindaco Conti. Su tutti, quello che prevede – grazie al cofinanziamento regionale e allo sblocco di risorse dal patto di stabilità – il rifacimento del Parco 2 Agosto e di piazza Bracci, con il completamento CONCORSO Accolte da Tper le richieste del comune per un progetto più “a misura di città” del collegamento ciclopedonale Repubblica-Gramsci. Tra gli impegni presi da Tper con il Comune di San Lazzaro, anche l’implementazione di un’informazione puntuale alla cittadinanza durante tutte le fasi di cantiere con ogni mezzo a disposizione, dal notiziario con piantine e cronoprogramma dei lavori, alle deviazioni della viabilità locale, fino agli spostamenti delle fermate e delle linee bus; oltre alla collocazione in piazza Bracci di un punto informativo “Info Bo-Bo”, che mette a disposizione un operatore per fornire informazioni e chiarimenti ai cittadini, presente per un’intera settimana all’inizio di ogni fase di lavori e durante il mercato settimanale del sabato. G li Umarell sono tra noi. Anzi, in un certo senso, siamo noi. Ed ogni cantiere che si rispetti deve essere costantemente seguito, vigilato, in alcuni casi persino diretto da uno o più Umarell. Un aspetto curioso e divertente, che ci accompagnerà fino al termine dei lavori per la riqualificazione della via Emilia, e che sarebbe un peccato non immortalare… E allora facciamolo! Ogni cittadino è invitato scattare ed inviare al Comune un’istantanea all’Umarell più attento, concentrato, competente, scrupoloso. O, ancora, di immortalare gruppo più numeroso, partecipativo e – a proprio mondo – stravagante. Inviateci le vostre testimonianze, che troveranno adeguato spazio sul sito del Comune e su Facebook: insieme voteremo la foto più divertente e rappresentativa ed eleggeremo… l’Umarell dell’anno 2015, tutto sanlazzarese. Un modo anche per prendere con un sorriso gli inevitabili disagi, sopportati i quali – è bene ricordarlo – avremo una via Emilia più bella, sicura, accessibile, sia per i sanlazzaresi sia per i visitatori. Si possono inviare le foto all’indirizzo email [email protected], tramite Twitter oppure con messaggio privato sul profilo Facebook del Comune. Per saperne di più sul concorso, www.comune.sanlazzaro.bo.it/umarell 14 inComune gruppi consiliari LAVOCEDELCONSIGLIO Il problema della sicurezza dei cittadini e delle attività commerciali di San Lazzaro è diventato ormai insostenibile. Non passa settimana senza che si abbiano notizie di furti in negozi e abitazioni private, spaccate a vetrine, rapine. Sono mesi che chiediamo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, senza riscontro. Abbiamo, inoltre, avanzato una serie di proposte pratiche e operative, una sorta di Piano Sicurezza che aiuti ancora di più le Forze dell’Ordine sul territorio nel loro lavoro e possa fornire un valido deterrente per la criminalità. Dinanzi a tutto ciò, Sindaco e Giunta si sono limitati a polemizzare contro di noi, senza fare assolutamente niente di concreto per la città. Non ci interessano le polemiche politiche, queste le lasciamo fare ad altri; a noi interessa la sicurezza dei cittadini, che devono essere liberi di circolare e vivere serenamente nella loro città senza il timore di essere vittime di atti criminali o di accattonaggio molesto. Ecco un’altra bella pagina di bene comune! Dopo la mozione del Movimento 5 Stelle per l’8x1000 alla scuola pubblica, che porterà fondi per la ristrutturazione di una delle scuole di San Lazzaro, è arrivata l’approvazione della mozione “Rifiuti Zero”. Su proposta, del Movimento 5 Stelle, il PD e la lista civica Noi Cittadini hanno votato per l’adesione del nostro comune alla Strategia Rifiuti Zero per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti, per limitare l’uso dell’inceneritore a quantità marginali riducendo anche la spesa del cittadino e salvaguardando la salute della comunità. I cittadini, infatti, traggono benefici concreti dal loro ‘lavoro’ quotidiano di separazione, ottenendo un risparmio sulla bolletta con una tariffa che premia la riduzione di rifiuti indifferenziati. Al via un progetto efficiente e di buon senso sulla gestione dei rifiuti, studiato ad hoc per il territorio e sulle esigenze della popolazione, che porti il comune a: massimizzare la quota di raccolta differenziata, estendendo la modalità di raccolta “porta a porta” e introducendo la tariffa puntuale; creare un centro per il riuso, riparazione e riciclo dei beni durevoli; predisporre un piano di informazione/educazione della cittadinanza; perseguire la condivisione delle scelte con gli altri comuni dell’Unione. Partecipare significa occuparsi del bene comune e dei propri interessi. Quando decidemmo di fondare una lista civica cittadina fummo sollecitati principalmente dal silenzio incombente su alcune scelte politiche che a noi parevano irragionevoli. Per alcuni anni il progetto della Colata si è potuto sviluppare per lungo tempo nella totale indifferenza della maggior parte dei cittadini, indifferenza su cui contava chi quel piano lo aveva progettato. Oggi quel progetto scellerato è stato fermato, ma questo sarebbe potuto accadere prima se la popolazione si fosse attivata insieme e da subito per sostenere le ragioni dell’interesse collettivo. Il movimento di opinione e di azione che si è raggruppato attorno al tema dello sviluppo urbanistico del nostro territorio però è cresciuto ed è riuscito, rallentando i procedimenti di approvazione, a portare alla luce quelle criticità che hanno messo in condizioni il Sindaco e il Consiglio comunale di far decadere il piano attuativo di Idice. La partecipazione dei cittadini si è dimostrata perciò essenziale e noi riteniamo debba essere presenza costante nelle vicende della pubblica amministrazione. La delega politica espressa ogni cinque anni attraverso il voto non può quindi essere l’unico momento di partecipazione che, se attiva e continua, garantirà le scelte nell’interesse collettivo, restituendo alla politica nuova e più ampia credibilità. Bentornata “San Lazzaro in Comune”. Cosa è successo in questi primi 10 mesi del nuovo mandato 2014-2019? San Lazzaro ha dato un forte segnale, il bene della comunità prima di tutto. Davanti all’incertezza dei lavori, ai problemi economici dovuti alla crisi, alle inadempienze; contrariamente alle politiche del non decidere mai, il Consiglio comunale ha deciso responsabilmente di far decadere il cosiddetto Pua-Palazzetti e per il futuro ha rilanciato una politica urbanistica verso la riqualificazione e il non consumo di territorio. Nell’anno del 70° anniversario della Resistenza, del 20° anniversario di Libera, dobbiamo prendere ispirazione da questi esempi, nell’affrontare le dure difficoltà di una grave crisi economica e istituzionale. Occorre rispondere con i fatti, respingere la corruzione, il malaffare, l’illegalità, ma anche l’indifferenza, la rassegnazione e ad esse contrapporre la volontà di riscatto, per uscire dalla degenerazione economica, sociale e politica in cui versa il nostro Paese. La buona politica parte dal locale, dalla nostra comunità, occorre avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e chiedere al governo gli strumenti per poter continuare a garantire ai nostri cittadini servizi avanzati, scuole a norma, aiuto ai meno abbienti, assistenza a chi ne ha bisogno. Il nostro Comune ha vissuto momenti molto significativi nell’ultimo periodo, che il nostro gruppo consiliare ha affrontato in linea con le promesse e gli obiettivi con cui ci siamo misurati con cittadini in campagna elettorale e i principi che ci contraddistinguono. Concluso l’iter per l’abolizione del Poc, abbiamo intenzione di portare e discutere in Consiglio comunale i temi che più ci stanno a cuore. “Sinistra Ecologia e Libertà”, prima di essere un partito, sono tre parole che pongono le fondamenta di una strada e di obiettivi per noi inderogabili e che già abbiamo rimarcato nello stesso Consiglio. Abbiamo legato la parola legalità, al centro della vita del nostro Comune nell’ultimo mese con la rassegna “legal- mente contagiosi”, con il concetto di giustizia sociale, di diritto al lavoro, di diritti civili e, insieme all’anima civica che compone la nostra lista, abbiamo intenzione di appoggiare e proporre quelle modifiche necessarie al nostro Comune per il raggiungimento di questi doveri verso la cittadinanza. Nello specifico vorremo proporre nuove linee per l’accesso a servizi agevolati, garantendoli a chi già ne usufruisce ma aprendo anche a nuovi utenti in linea con il dettato ministeriale; un nuovo metodo di smaltire i rifiuti, con grande attenzione al riuso, e un nuovo regolamento per le aree verdi pubbliche, garantendo così la massima fruibilità da parte della cittadinanza e, al contempo, la salvaguardia della biodiversità e del territorio. 15 inComune speciale PRIMAVERA DELLA LEGALITÀ SANLAZZARESE Legalmente contagiosi Due piazze, intitolate rispettivamente a Peppino Impastato, “giornalista, poeta, nemico della mafia” e a Marco Biagi, “professore, giuslavorista, coraggioso riformista” M orire per delle idee, cantava Fabrizio De Andrè: l’idea non è (affatto) affascinante, se si guarda oltre il televisore di casa i tanti fanatismi che agitano l’Europa e il Medioriente. Eppure, un riconoscimento per chi ha speso – e purtroppo perso – la vita per servire lo Stato, il bene pubblico, combattendo ogni forma di intimidazione e sopruso, è davvero il minimo che una grande comunità come quella sanlazzarese possa fare per riaffermare i propri valori, il proprio “essere comunità” in un’Italia e in un mondo ove i simboli contano e, ancora di più, contano le persone che ogni giorno (lontano dai riflettori) fanno il proprio dovere, con competenza; veri “pionieri”, questi ultimi, della rivoluzione in chiave moderna. Inaugurata il 6 marzo da Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera, la “primavera della legalità” sanlazzarese si è chiusa il 27 marzo scorso, con l’intitolazione della nuova piazza al giuslavorista Marco Biagi, assassinato nel 2002. Passando per l’inaugurazione del presidio di Libera San Lazzaro-Ozzano (7 e 14 marzo) e per una serie di iniziative in Mediateca e nelle scuole per restituire alla parola legalità il suo più autentico valore e significato come “resistenza” – senza sconti – ad ogni forma di compromesso al ribasso, dell’abdicare all’interesse pubblico per la salvaguardia dei privilegi di pochi, si tratti di mafia piut- Ospite d’onore, don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera, che ha incontrato 250 studenti delle scuole di San Lazzaro tosto che di piccole ingiustizie quotidiane che prima si imparano (e si tollerano) sui banchi di scuola quindi formano, a lungo andare, il carattere di una comunità e di una nazione. “Perché sulla vostra rassegnazione – ha ricordato il sindaco Isabella Conti intervenendo all’istituto Majorana, durante una delle tante occasioni pubbliche di confronto sul tema – viene costruita la peggiore forma di potere”. “Sarà la vostra generazione a cambiare il mondo”, aveva infatti osservato il primo cittadino in occasione dell’evento inaugurale “Legalmente contagiosi”, che ha visto il 6 marzo scorso ben 250 studenti incontrare Don Luigi Ciotti, a cui è seguita – all’angolo tra via Caselle e via Salvo d’Acquisto – l’inaugurazione della piazza dedicata a Peppino Impastato, “giornalista, poeta, nemico della mafia”. “Loro sono morti – aveva spiegato don Ciotti – perché noi dobbiamo essere più vivi. Peppino impastato denunciava senza mezzi termini i responsabili, non aveva paura di fare i nomi. Questo ci ricorda quanto il nostro Paese abbia bisogno di un’informazione libera”. Intimidazione, paura, indifferenza che si combattono con la corresponsabilità: “La mafia non è invincibile – ha ricordato, accogliendo don Ciotti nella gremita sala conferenze di Conserve Italia, l’assessore alla Legalità, Giorgio Archetti, citando Giovanni Falcone – è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e una fine. Ma perché questo succeda, perché la mafia finisca, serve impegno civile, è necessario che tutti noi diventiamo legalmente contagiosi”. “La legalità ha tanto bisogno di verità – ha esordito don Ciotti di fronte alla platea – ho raccolto l’invito del sindaco Isabella Conti di venire qui a parlare con i ragazzi, per invitarli a prendere consapevolezza di come la mafia si combatte dalle piccole cose, a partire dalle relazioni quotidiane. La legalità non si insegna, si testimonia. La prima forma di mafia si annida nell’indifferenza”. “Sarà la vostra generazione a cambiare il mondo – ha aggiunto il sindaco Conti, ri- Iniziative mirate a trasmettere, sorpattutto ai giovani, il valore della legalità e l’effetto – potenzialmente “rivoluzionario” – di compiere ogni giorno il proprio lavoro, con competenza e con la schiena dritta volgendosi agli studenti – nei centri di potere ci saranno le vostre menti, la vostra educazione alla moralità. Il potere è stato usato male, è stato esercitato in modo non coretto. C’è anche un potere di fare bene, di cambiare le cose, di cambiare noi stessi, di farsi testimoni di una rivoluzione culturale”, ha concluso il primo cittadino, senza rinunciare a dare un segnale di speranza “ai tanti amministratori pubblici che, quotidianamente, combattono ogni forma di mafia, intimidazione, illegalità tenendo la schiena dritta”. In chiusura di incontro, le domande degli studenti al presidente e fondatore di Libera. Tanta la voglia di capire, di saperne di più. Fino a un tranchant “Io non mi sento mafioso”, spirito libero degli studenti di oggi che è dovere e responsabilità di noi tutti conservare, per costruire la classe dirigente e la comunità di domani. 16 inComune MARCO BIAGI COME ANTONIO GRAMSCI VITTIMA DELLA PREVARICAZIONE CONTRO I CERVELLI CHE PENSANO D al 27 marzo 2015, San Lazzaro di Savena ha la sua piazza Marco Biagi, “professore, giuslavorista, coraggioso riformista”. Presenti all’inagurazione i familiari del giuslavorista, la moglie Marina Orlandi Biagi, la sorella Francesca, il figlio Francesco, accanto al sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti e all’economista Filippo Taddei e con la partecipazione delle massime autorità cittadine, dal comandante dei Carabinieri, Maurizio Pallante, al comandante della Polizia Municipale, Nicoletta Puglioli, accompagnati dal viceprefetto di Bologna, dott. Alberto Dall’Olio. “Dobbiamo chiederci oggi – ha osservato il sindaco Isabella Conti prima di scoprire la targa – perché gli assassini hanno ‘scelto’ Marco Biagi. E la risposta è che si trattava di un professore, ma prima ancora di uno studioso vero, che si impegnava nelle istituzioni e per le istituzioni, per il bene del proprio Paese. Una persona di una enorme potenza rivoluzionaria. Perché la rivoluzione, come ho avuto occasione di ripetere agli studenti in questo mese dedicato alla legalità, non si fa con le urla, sbattendo i pugni sul tavolo, ma con la competenza, nel lavoro quotidiano fatto senza paura e con la schiena dritta, ognuno nel proprio ruolo”. Ecco perché, conclude Conti, è stato scelto Biagi: “Come nel 1927, quando il tribunale fascista, su Antonio Gramsci, dichiarò: bisogna impedire almeno per vent’anni a questo cervello di funzionare”. “Se Marco Biagi fosse ancora tra noi – ha sottolineato nel proprio intervento Filippo Taddei, docente di economia alla Johns Hopkins University e da mesi sotto scorta per le minacce ricevute per il proprio contributo al “Jobs Act” – non so se sarebbe d’accordo con la nostra riforma del lavoro. Quello di cui sono certo è che se Marco Biagi fosse vissuto questa riforma si sarebbe fatta molto prima, e sarebbe stata una riforma migliore. Il professor Biagi aveva la rara consapevolezza che nessuno ce la può fare da solo, che ognuno di noi è solamente una piccola ruota di un ingranaggio”. Via Antonio Gramsci, piazza Marco Bia- alla figura ed al lavoro di Biagi la propria tesina di maturità. Ad accompagnare entrambi i momenti – sia in piazza Biagi, sia nel successivo Consiglio straordinario – le toccanti letture della Compagnia Teatro dell’Argine, dalla voce di Ida Strizzi che, citando brani autografi del professor Biagi, ne ha ricordato le difficoltà nel far parlare il diritto del lavoro con la scienza Intitolazione della piazza e Consiglio comunale straordinario in Sala di Città. Protagonisti assoluti gli studenti che hanno ricordato, di fronte ai consiglieri, la figura ed il lavoro di Biagi, “assassinato perché vero rivoluzionario” gi. Da oggi più vicini, anche idealmente, in una comunità sanlazzarese che – nello stesso giorno dell’intitolazione della nuova piazza – ha voluto celebrarne la figura con un Consiglio comunale straordinario in Sala di Città. Ad intervenire, di fronte ai consiglieri, alla Giunta, alla famiglia Biagi ed alle autorità cittadine, gli studenti degli istituti Enrico Fermi ed Enrico Mattei, che hanno lavorato sulla figura del giuslavorista. “Lo Stato siamo noi”, hanno osservato i ragazzi, accompagnati dai professori e dai presidi degli istituti. “Tutta la società italiana è responsabile della morte di Biagi”. Tra i ragazzi, anche Valentina di Noi, studentessa del Mattei, che dedicherà economica. La difficoltà, in definitiva, per certa parte della società italiana, a tollerare il pensiero un uomo che intendeva il diritto come strumento di cambiamento, e non come fine in se stesso affinché nulla cambi. 17 inComune sostenibilità COMPLETATA L’OPERA DI RIQUALIFICAZIONE, IL COMUNE HA OTTENUTO DAL GSE L’ACCESSO AL CONTRIBUTO STATALE PalaYuri DARWIN DAY IL COMPLEANNO DELL’EVOLUZIONE 110MILA EURO NELLE CASSE COMUNALI GRAZIE AL CONTO TERMICO B en 110mila euro guadagnati in cinque anni, ed il 30% di risparmio sui costi ordinari del riscaldamento. Questo il risultato dell’ambizioso progetto di riqualificazione della palestra polivalente PalaYuri di via Repubblica a San Lazzaro di Savena. Il progetto di riqualificazione della struttura – realizzato l’estate scorsa e che ora ottiene il riconoscimento del GSE, Gestore Servizi Energetici – ha infatti previsto, oltre all’adeguamento strutturale delle facciate e l’adeguamento alle norme antincendio, anche l’integrazione della coibentazione della copertura e la sostituzione delle vetrate, seguendo scrupolosamente le specifiche previste dal “conto termico” (DM 28 del 2012), la norma che consente sia agli enti pubblici sia ai privati di ottenere un incentivo cospicuo – nell’ordine del 40% – a copertura di interventi di efficientamento energetico o di integrazione di impianti a fonti rinnovabili termiche. “Per il Comune – ha sottolineato Marina Malpensa, assessore all’Ambiente – si tratta di un risultato significativo, sia per l’importanza della cifra, sia per la capacità dimostrata dai nostri tecnici di realizzare un progetto coerente con le previsioni del ‘conto termico’, il cui accesso prevede parametri particolarmente stringenti”. In sostanza, aggiunge Malpensa, “il Comune ha saputo coniugare l’esigenza di adeguamento di un edificio pubblico dal punto di vista statico e alle norme antincendio – che si sarebbe dovuta comunque realizzare – con un’operazione virtuosa dal punto di vista sia ambientale sia economico”. Nello specifico, l’intervento di rifacimento della copertura ha previsto l’integrazione della coibentazione esistente con lastre di poliuretano espanso dello spessore di 12 cm. Per quanto riguarda le vetrate, sono stati sostituiti gli infissi con nuove strutture in alluminio a taglio termico e vetri di nuova generazione. Un’operazione che L’assessore Malpensa: «Si tratta di un risultato significativo, sia per l’importanza della cifra, sia per la capacità progettuale dimostrata dal Comune per accedere ad un’opportunità che prevede parametri molto stringenti» il Comune di San Lazzaro ha realizzato tramite un investimento diretto costato 540mila euro, di cui circa 275mila dedicati agli interventi di riqualificazione strettamente energetici. A rendere l’intervento più significativo, appunto, non solo il contributo – pari a circa 22mila euro l’anno, per una durata di 5 anni – ma anche il consistente risparmio sul costo del riscaldamento della struttura (si parla anche in questo caso di diverse migliaia di euro l’anno, variabili ovviamente a seconda dell’andamento climatico e dell’utilizzo della struttura). E non è tutto: per rendere il PalaYuri ancora più green, è in partenza un secondo stralcio di interventi che vedrà la sostituzione della vecchia centrale termica con una nuova caldaia a condensazione. S i è aperta il 12 febbraio con un omaggio a Charles Darwin, in occasione della giornata internazionale della ricerca scientifica, la “Settimana della sostenibilità” sanlazzarese. Ecco almeno tre buone ragioni per essere grati all’opera del grande naturalista inglese, ed altrettanti motivi per cui, nonostante lo straordinario progresso scientifico degli ultimi due secoli, la sua figura e il suo pensiero restano di grande attualità e meritano ancora oggi interesse. Ce le ricorda David Bianco, biologo del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi INAUGURATO IL NUOVO SPORTELLO ENERGIA TAGLIO DEL NASTRO IL 13 FEBBRAIO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA M’ILLUMINO DI MENO, A CUI IL COMUNE HA ADERITO NELL’AMBITO DELLA “SETTIMANA DELLA SOSTENIBILITÀ” 18 inComune sostenibilità dell’Abbadessa: “È grazie a Darwin, per esempio, se oggi sappiamo che i comportamenti degli animali si evolvono, così come gli ambienti e i paesaggi. Sappiamo che si evolvono le piante che ci danno sostentamento, e da cui, grazie alla ricerca, vengono estratti i farmaci che servono per curarci. Sappiamo che le stesse malattie evolvono, come per esempio l’annuale e sempre diverso virus dell’influenza. Grazie a Darwin, sappiamo poi che l’uomo non è il ‘progetto finale’ ma parte di un mondo meraviglioso e complesso, fatto di equilibri delicatissimi, di cui fanno parte le piante, gli altri animali, le stesse risorse naturali. Una biodiversità, insomma, di cui siamo parte e da cui dipendiamo”. Ma ci sono altre due buone ragioni per ricordare e conoscere meglio Darwin – spiega David Bianco – se possibile ancora più importanti, e che hanno a che fare con l’essenza stessa dell’uomo. “A Darwin dobbiamo infatti l’affermarsi nella nostra cultura del principio di evoluzione, un sistema di idee che ha reso il nostro mondo più aperto alle nostre capacità e possibilità. Nessuno è ‘predestinato’. Come le piante e gli animali, anche l’uomo compete nel grande gioco della vita. È facile capire perché l’idea di evoluzione – in questa chiave presupposto dell’idea di libertà – ha travalicato le scienze naturali ed è migrata nell’ambito delle scienze sociali”. Non si evolvono solo le forme di vita, ma anche la storia, la società, l’economia. Insomma, ad evolversi è la cultura umana nel suo complesso, ed è per questo che nessun individuo, nessuna cultura o “razza”, nessun sistema sociale o economico, può essere definito per principio superiore ad un altro. Nel chiudere la sua opera più famosa, “Sull’origine delle specie”, Darwin scrive: “Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita, con le sue molte capacità, che inizialmente fu data a poche forme o ad una sola e che, mentre il pianeta seguita a girare secondo la legge immutabile della gravità, si è evoluta e si evolve, partendo da inizi così semplici, fino a creare infinite forme estremamente belle e meravigliose”. Ecco perché l’Evoluzione, oltre che principio scientifico, è forse un’idea chiave con cui comprendere il presente e con cui immaginare il domani: partendo dall’uomo come attore protagonista dei cambiamenti, come responsabile nella costruzione di un domani migliore. Ed ecco che la distanza tra scienziati e poeti si fa più sottile, come quella tra Darwin e Walt Whitman. Che v’è di buono in tutto questo? “Che tu sei qui – risponde il poeta nel suo scritto più celebre – che esiste la vita e l’individuo, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso”. I stra città. E se le opportunità normative e fiscali di incentivo al risparmio e all’efficientamento energetico, specialmente sul piano nazionale, non mancano, appare evidente il bisogno dei cittadini di un punto di riferimento per informarsi, sapersi orientare sulle opportunità esistenti, ricevere supporto sulle modalità di accesso agli interventi incentivabili, sugli adempimenti necessari (ad esempio quando si vende, si compra o si affitta una casa). Proprio questo il compito del nuovo Sportello, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (il martedì anche dalle 15 alle 17). Per prendere un appuntamento, è sufficiente telefonare allo 051-6228011 (in orario d’ufficio) o scrivere al nuovo indirizzo mail: [email protected] Tra gli altri servizi, anche il supporto ncentivi per l’efficientamento energetico? Un’opportunità sia per le pubbliche amministrazioni sia per i privati, che da un lato possono accedere alle detrazioni fiscali del 65% – per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico – e, dall’altro, possono accedere allo stesso conto termico nel caso di installazione di impianti di riscaldamento che sfruttino le fonti rinnovabili o le pompe di calore. Fornire informazioni puntuali ai cittadini e alle imprese del territorio sulle opportunità e sui vantaggi di consumare meno e consumare meglio è la “mission” del nuovo Sportello Energia del Comune, presentato a febbraio in occasione dell’incontro “Piccole azioni per grandi risultati. Il risparmio energetico parte da casa”. Sono infatti i consumi privati ad incidere per quasi il 98% sul totale dei consumi energetici della no- Tra le iniziative organizzate per la “Settimana della sostenibilità”, particolare rilievo ha avuto la mostra “La scienza in altalena”, un’esposizione di giocattoli scientifici interattivi ispirata all’opera ed al pensiero del grande scrittore e pedagogista, Mario Lodi. La mostra, ospitata per due settimane in Sala di Città, è stata visitata dagli studenti delle scuole di San Lazzaro, accompagnati dagli insegnanti, e si è aperta alle famiglie durante due speciali “open day” il 12 e 28 febbraio. Un occasione per conoscere più da vicino questo affascinante percorso dove i giocattoli esposti hanno la funzione di “restituire ai bambini la possibilità e il piacere di scoprire, giocando, concetti scientifici e abilità tecniche”. nella lettura e valutazione dei consumi delle bollette, l’informazione sulla disponibilità di contributi e finanziamenti o su iniziative – anche da parte di associazioni di categoria – di promozione del risparmio energetico o delle fonti rinnovabili. Per inaugurare lo Sportello Energia, il Comune ha scelto la giornata M’Illumino di Meno (13 febbraio), a cui il Comune ha aderito inserendola quest’anno in una vera e propria “Settimana della sostenibilità”. Partendo dalla giornata mondiale della ricerca scientifica dedicata a Charles Darwin, la Settimana si è conclusa con le celebrazioni del carnevale, passando per una serie di attività e laboratori nelle scuole per spiegare ai bambini il grande valore (ed anche il gusto) del riuso, del riciclo, del rispetto dell’ambiente che ci circonda. 19 inComune wel fare GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE Case popolari UNA ‘CORSIA PREFERENZIALE’ PER LE DONNE VITTIME DI ABUSI Il Consiglio comunale di San Lazzaro approva la modifica al Regolamento sull’Edilizia residenziale pubblica (Erp) U na corsia preferenziale per l’assegnazione di case popolari alle donne vittime di violenza. Così il Comune di San Lazzaro ha scelto di onorare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, proponendo una modifica al Regolamento comunale sull’Edilizia residenziale pubblica (Erp). Dopo il parere favorevole dei sindacati rappresentativi degli inquilini, pervenuto il 3 dicembre scorso, e la discussione presso la Commissione consiliare competente del successivo 10 dicembre, la proposta ha ricevuto l’immediato via libera del Consiglio comunale, che ha approvato la modifica al Regolamento nella seduta del 18 dicembre 2014. Così recita il nuovo articolo 17 del Regolamento: “Il Comune, con atto moti- vato della Giunta, può assegnare in via d’urgenza e in deroga alla graduatoria vigente, alloggi disponibili a nuclei familiari composte da donne sole o con figli minori che abbiano subito violenza, a seguito di provvedimento giudiziario, di pubblica sicurezza, od anche provvedimento amministrativo ai sensi dell’articolo 16, comma 6, della legge regionale 6/2014 per la parità e contro le discriminazioni di genere”. “Si tratta di una misura di assoluta civiltà – rileva Benedetta Simon, assessore alla Scuola con delega alle Pari opportunità – che offre al Comune uno strumento in più per intervenire in situazioni di particolare gravità e disagio sociale, come nel caso di donne vittime di violenza, offrendo loro una prospettiva oltre la VIOLENZA SULLE DONNE, SE LA CONOSCI LA EVITI Studenti del Fermi attori per un giorno L a Giornata internazionale della donna e il tema della lotta senza quartiere a violenze e soprusi fa il suo ingresso a scuola. Sono una trentina i ragazzi, frequentanti le classi terze e quarte del liceo Fermi, che – guidati dal professor Massimo Mazzanti, docente di Storia e Filosofia – hanno lavorato rete di protezione istantanea”. Episodi di violenza che in ogni caso, precisa l’assessore, “per fortuna a San Lazzaro non sono frequenti”. Eppure, senza questa modifica, rispondere ad eventuali situazioni di necessità sarebbe stato molto difficile. La vera novità, infatti, è quella di poter procedere, in questi casi, ad un’assegnazione diretta dell’immobile, a fronte di una documentata situazione di violenza ed abusi: “Questo strumento – osserva l’assessore al Welfare e alle Politiche abitative Giorgio Archetti – consente all’amministrazione di dare risposte efficaci anche sotto il profilo dei tempi, consentendo in sostanza di bypassare le graduatorie a fronte di situazioni di particolare e documentata gravità”. Particolare soddisfazione da parte del sindaco Isabella Conti, che ha sottolineato, fra l’altro, il valore e l’importanza della risposta positiva ottenuta, in tempi rapidissimi, sia dal sindacato degli inquilini – il cui parere era obbligatorio a termini di legge – sia dal Consiglio comunale, che ha approvato la modifica all’unanimità: “Questo significa – spiega – che sull’argomento c’è una visione comune da parte di tutti i soggetti coinvolti, come deve essere su un tema così delicato come quello della violenza sulle donne”. in questi mesi a una rappresentazione teatrale sul tema della violenza sulle donne, dal femminicidio allo stupro, dallo stalking alle molestie in genere. “Come rappresentante d’istituto – spiega Emma Baietti, tra gli studenti che hanno lavorato al progetto – mi sono impegnata nella preparazione della sceneggiatura. Questa esperienza – ricorda la ragazza – mi ha reso molto più consapevole di ciò che avviene attorno a noi. Coloro che, fortunatamente, non vivono direttamente questo tipo di esperienze fanno fatica a comprenderne la portata e l’impatto”. Risultato finale, un video-DVD, presentato a marzo in occasione della Giornata internazionale della donna. 20 inComune welfare FOCUS UN DOVERE DI TESTIMONIANZA PERTUTTELEDONNEDELMONDO Il sindaco Isabella Conti incontra Hajra Catic, dell’Associazione Donne e Madri di Srebrenica L’ impegno a testimoniare la memoria nel nostro territorio, affinché nessuna Srebenica possa esistere mai più, in nessun luogo. Così il sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti, incontrando il 20 marzo scorso, nella Sala del Consiglio comunale, tre rappresentanti dell’Associazione Donne e Madri di Srebrenica, guidate dalla presidente Hajra Catic. Una strage, quella di Srebrenica, avvenuta – come molti ricordano – all’inizio degli anni Novanta, nella totale indifferenza della comunità internazionale, con i caschi blu delle Nazioni Unite fermi a guardare mentre i serbo-bosniaci massacravano 8mila persone. Una testimonianza, quest’anno, inserita da Libera nell’ambito del calendario di incontri verso la XX giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “La vostra presenza qui – ha ricordato il sindaco Isabella Conti – ha un significato importante e profondo per la nostra comunità. Abbiamo scelto quest’anno di dedicare il mese di marzo alla legalità, alle vittime della forza bruta, della cecità, del male. Quanto è accaduto ai vostri familiari in quel momento storico è avvenuto perché tutta la comunità internazionale non è sta- ta sufficientemente ‘viva’. E questo è un monito a non rimanere inermi di fronte alle ingiustizie, a non chinare testa. La vostra presenza qui dimostra la grande forza delle donne nel mantenere la schiena dritta anche di fronte alle tragedie più atroci. “Ho cercato per anni il corpo di mio figlio a mani nude, nei boschi – ha raccontato la presidente Hajra Catic ripercorrendo le tappe della strage – e ancora a vent’anni di distanza vivo per rivendicare il diritto a vedermi restituito il corpo, per poter pregare e piangere sulla tomba di mio figlio”. Oggi parte della Repubblica Serba di Bosnia e Erzegovina, l’enclave di Srebrenica, prima del 1992, era tra le città più ricche dell’ex Jugoslavia, ove erano attive importanti fabbriche metallurgiche e uno stabilimento termale che richiamava turisti da tutto il Paese. Poi il genocidio, perpetrato nella totale indifferenza della comunità internazionale. E mentre tra i serbi di Bosnia serpeggia, ancora oggi, il negazionismo, ricorda la presidente dell’Associazione, “2mila corpi mancano ancora all’appello, dispersi nei boschi costellati di mine antiuomo”. “Quello di Srebrenica è un dolore enorme di cui tutti noi dobbiamo sentirci responsabili – ha sottolineato il sindaco Conti – tutte le donne del mondo si devono assumere la responsabilità affinché non possa esistere una nuova Srebrenica, mai più ed in nessun luogo”. XI Settimana d’azione contro il razzismo DIRITTI DI ACCOGLIENZA E ASILO È stato il Portico di Palazzo Comunale, sabato 21 marzo, ad ospitare il primo appuntamento nell’ambito del progetto “Dall’ospitalità alla tutela dei diritti di accoglienza e asilo”, promosso dall’Associazione Diversa/mente in collaborazione con il Distretto di San Lazzaro. “Solo chi ha il coraggio di aprire la sua dimora, chi dona una sacralità allo straniero che bussa alle proprie porte, può crescere e diventare veramente soggetto”, scrive il filosofo Jacques Derrida. Questo il senso del progetto che ha preso avvio proprio in occasione della XI Settimana d’azione contro il razzismo. Appuntamento sotto i portici di fronte all’Ufficio di Piano, dove è avvenuto uno scambio di doni con offerta di pane, dolcetti, the e caffè, ed è stato possibile conoscere più da vicino, grazie a un apposito punto informativo, le attività della Rete antidiscriminazione. “Il tema dell’accoglienza interroga la coscienza di ognuno di noi – osserva l’assessore al Welfare, Giorgio Archetti – perché la prima forma di razzismo si annida nell’indifferenza e nella paura. Da qui l’importanza di guardarsi negli occhi, scambiarsi piccole cose, in fondo scambiarsi un pezzo di “umanità”. L’iniziativa – che vede il contributo dell’Opera Padre Marella e il supporto del Consorzio Arcolaio – è patrocinata da Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali a difesa delle differenze), dalla Rete contro le discriminazioni della Regione Emilia-Romagna e dalla Città Metropolitana di Bologna. 21 inComune gio vani APERITIVI & NUOVE INAUGURATO L’11 MARZO SCORSO, IL NUOVO SERVIZIO È ATTIVATO IN COLLABORAZIONE CON L’INFORMAGIOVANI YouMob È ORA DI MUOVERSI OBIETTIVO, OFFRIRE AI RAGAZZI UNO SPAZIO D’INFORMAZIONE, GRATUITO E APERTO, SU TUTTE LE OPPORTUNITÀ DI MOBILITÀ IN EUROPA I nformare i giovani sulle opportunità di mobilità nell’Unione europea, per cogliere nuove opportunità di studio, di vita, di lavoro. Questo l’obiettivo dello sportello YouMob, inaugurato l’11 marzo scorso con un evento speciale alla Mediateca di San Lazzaro a cui hanno partecipato, tra gli altri, rappresentanti di YouNet, la rete per la promozione della mobilità e dell’interculturalità in Europa. Sei rimasto troppo a lungo nello stesso posto? Hai voglia di cambiare aria e allo stesso tempo di partecipare ad un’esperienza all’estero, che contribuirà ad arricchire il tuo curriculum? A queste ed altre domande risponde il nuovo servizio che, dopo l’anteprima in Mediateca, è regolarmente operativo da mercoledì 18 marzo. “L’obiettivo di YouMob – osserva il vicesindaco Claudia YOUMOB È ORA DI MUOVERSI VEN MER 11 MAR IL NUOVO SPORTELLO YOUMOB DEDICATO ALL'EUROPA E AI GIOVANI È A SERVIZIO DEL TUO FUTURO. VIENI A CONOSCERLO! YOUMOB DA MERCOLEDÌ 18 MARZO Hai voglia di metterti alla prova con un’esperienza all’estero? YouMob è il nuovo sportello di informazione, promozione e orientamento ai progetti europei dedicato ai giovani. L’Europa non è mai stata così vicina! 18:30 MEDIATECA SALA EVENTI ALLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO SERVIZIO INTERVENGONO Isabella Conti - Sindaco di San Lazzaro Claudia D'Eramo - Vicesindaco e Assessore Europa e Giovani Giada Fogli - Informagiovani San Lazzaro Barbara Bruno - Associazione YouNet Alice Spisni - Esperta di volontariato europeo giovanile TI ASPETTIAMO TUTTI I MERCOLEDÌ DALLE 15 ALLE 18 NEI LOCALI DELL’URP DEL PALAZZO COMUNALE INFO www.comune.sanlazzaro.bo.it www.mediatecadisanlazzaro.it @ComSanLazzaro www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.facebook.com/mediatecadisanlazzaro COMUNE DI SAN LAZZARO Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174 MEDIATECA Via Caselle, 22 tel. 051 6228060 «Esperienze di studio, di vita e di lavoro – sottolinea il vicesindaco, Claudia D’Eramo – che possono rappresentare una tappa fondamentale nel percorso di crescita personale e professionale dei ragazzi» D’Eramo – è offrire ai giovani un punto di riferimento dove informarsi sulle opportunità dell’Europa, a partire dai progetti di mobilità fino alle vere e proprie esperienze formative all’estero che possono rappresentare una tappa importantissima nel percorso di crescita personale e professionale dei giovani”. YouMob è un servizio promosso dalla rete YouNet che ha, tra i propri obiettivi, quello di promuovere l’accesso ad una dimensione europea e interculturale, anche tramite il networking di operatori e associazioni del terzo settore. YouNet promuove progetti mirati allo sviluppo della cittadinanza attiva, in particolare da parte dei giovani, un percorso che passa dall’incontro e il confronto con l’altro, il diritto-dovere all’informazione, la tutela e la promozione dei diritti civili, sociali e collettivi, avendo come riferimento e raggio d’azione la grande casa comune europea. L’inaugurazione di YouMob arriva a pochi giorni dalla presentazione del rinnovato servizio Informagiovani del Comune di San Lazzaro, uno spazio d’informazione, gratuito ed aperto, per tutti i giovani che desiderano orientarsi nel mondo del lavoro, della formazione scolastica e professionale e del volontariato. Il servizio Informagiovani e il nuovo sportello YouMob sono a disposizione ogni mercoledì, dalle 15 alle 18, nei locali dell’Urp del Palazzo comunale. Per info 051-6228066 [email protected] www.comune.sanlazzaro.bo.it/giovani PROFESSIONI MADE IN ITALY, IMPRESE CULTURALI E CREATIVE, NUOVI MEDIA C osa si intende per Made in Italy? È ancora possibile considerarlo sinonimo di qualità e cura del dettaglio? Certamente, se si considera il crescente numero di start up attive nel campo della moda e del design – unito alla forte presenza di marchi internazionali – che fanno di questo settore la testa di ponte dell’industria italiana, seconda manifattura d’Europa dopo la Germania. Se ne parla il prossimo 8 maggio in occasione del primo incontro della rassegna “Aperitivi e nuove professioni”, un calendario di incontri in Mediateca (via Caselle 22, ore 19) sull’affascinante mondo della cultura d’impresa unito al forte richiamo che – anche in ragione della crisi economica – l’imprenditorialità innovativa esercita sui giovani professionisti. Al primo incontro – moderato dalla giornalista e scrittrice Natascia Ronchetti e con ospite d’onore Omar Pallante, fondatore della Modateca Igor Pallante della Mediateca San Lazzaro e patron di “Arte Vetrina Project” – ne seguirà un secondo, il successivo 14 maggio (sempre alle 19), incentrato sull’impresa culturale e creativa, traiettoria tecnologica inserita nei principali ambiti ad alto potenziale di sviluppo e crescita della Regione Emilia-Romagna da qui al 2020. Richiamo estremamente forte per giovani e giovanissimi – che hanno idee, curiosità, passione e competenze da sviluppare – il campo culturale e creativo offre diverse opportunità, spaziando soprattutto nelle aree artistiche come le arti visive, musicali e, in particolare, cinematografiche, un campo quest’ultimo che chiama a sé diverse figure professionali, dai registi agli attori, dagli scenografi fino agli informatici e agli addetti al marketing. A testimoniare ai presenti come nasce un’impresa culturale e creativa sarà Ivan Olgiati di “Articolture”. Ultimo appuntamento della rassegna, l’11 giugno, dedicato alla “nuova professione” per eccellenza, il giornalista e blogger on line, una figura nella quale si fondono diverse competenze e che rappresenta la nuova frontiera dell’editoria generalista e di settore. Se ne parla con Patrizia Finucci Gallo, fashion blogger e scrittrice, che si confronterà con Stefano Asprea, giornalista esperto di comunicazione on line e uffici stampa. 22 inComune giovani Cinema, teatro, laboratori, mostre Generazione Y LA RASSEGNA SULLE NUOVE ADOLESCENZE “C rescere non è un percorso lineare ma un percorso con soste, deviazioni e sorprese che a volte sono l’essenza stessa del nostro esistere”. Questo il senso di “Generazione Y”, la rassegna che da febbraio a giugno sta accendendo i riflettori sulle nuove adolescenze attraverso cinema, teatro, mostre, laboratori e conferenze. Partito il 23 febbraio con la proiezione di “Bellas Mariposas”, il percorso entra nel vivo ad aprile con una rassegna cinematografica dedicata a Sofia Coppola, figlia del regista italoamericano Francis Ford Coppola e prima donna statunitense ad avere ottenuto una nomination come miglior regia all’Oscar e ad aver vinto il premio per la miglior sceneggiatura originale: prima proiezione martedì 7 aprile, con “Il giardino delle vergini suicide”, per proseguire martedì 14 con “Marie Antoniette”, fino a “Somewhere” e “Bling Ring”, rispettivamente, il 21 e 28 aprile (tutte le proiezioni si terranno alle ore 21 in Mediateca). Tra le mostre, da segnalare “Diritti a scuola”, fotografica a cura di Amnesty International (gruppo 182), con il contributo di lavori originali degli studenti dell’Istituto Mattei (27 aprile-15 maggio); in parallelo, nel quarantennale dell’attività di Amnesty Italia, “Io manifesto per la libertà”, mostra che racconta mezzo secolo di campagne nel mondo, cogliendone i momenti più significativi. Spazio anche a uno dei fenomeni pop più conosciuti e diffusi dell’epoca contemporanea, il celebre fumetto giapponese “manga”, con una conferenza di apertura, sabato 30 maggio in Mediate- ca, a cui seguirà l’inaugurazione della mostra “Nippop 2.0”, in agenda fino al 6 giugno. Ed ancora: cosa sanno e cosa capiscono i ragazzi oggi dell’amore e del sesso? Come si orientano in mezzo ad una giungla di messaggi che ogni giorno li raggiunge, li colpisce e li confonde? Temi affrontati con il linguaggio del palcoscenico all’ITC Teatro, durante la rappresentazione “Virginia, una storia di baci e bugie”, che avrà luogo il 28 aprile. E come sono attrezzati gli adulti per incontrare il loro grande bisogno di significati, informazioni, emozioni e relazioni? Se ne parla all’interno di tre appuntamenti laboratoriali dedicati in modo specifico ai genitori, il primo dei quali (23 aprile, Mediateca) dedicato a svelare cosa si nasconde dietro al più celebre degli slogan, “questa casa non è un albergo!”, per terminare il 21 maggio con un incontro dedicato al tema delle “droghe & altri rischi”. Tra gli appuntamenti conclusivi, “Cambio dunque sono”, spettacolo di danza che si terrà il 30 maggio alla Corte Comunale. Il programma completo della rassegna “Generazione Y” è disponibile sul sito del Comune. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito. Info: www.comune.sanlazzaro.bo.it/giovani www.mediatecadisanlazzaro.it 23 inComune scuola scuole Sicure I n principio era il 2010, quando l’analisi sullo stato di conservazione del patrimonio scolastico sanlazzarese – promossa dal Comune – dava esiti sconcertanti: nessuna scuola del comprensorio era a norma con le certificazioni di prevenzione incendi (CPI) né, in diversi casi, le strutture si mostravano in linea con le più recenti norme sull’adeguamento degli edifici esistenti alla prevenzione del rischio sismico. Da qui un piano d’azione immediato che ha visto investimenti per diverse centinaia di migliaia di euro l’anno sull’adeguamento strutturale delle nostre scuole, un piano che ha visto una decisa accelerata dal 2014, con l’insediamento della nuova Giunta. Vediamo in dettaglio gli interventi realizzati sulle singole strutture. A settembre 2014, è stato ultimato il miglioramento sismico del polo scolastico G. Rodari, per un investimento complessivo di 165mila euro. Due, sostanzialmente, le tipologie di interventi strutturali realizzati: l’inserimento negli angoli e nelle colonne portanti di carpenterie metalliche e l’inserimento – ove più conveniente – di fasce in fibra di carbonio, fino agli innovativi smorzatori Sismocel con perni in fibre di carbonio, smorzatori dinamici che rendono possibile un movimento Prosegue l’ambizioso piano di investimenti del Comune per ammodernamenti strutturali sugli edifici scolastici del territorio, con particolare riguardo a miglioramento sismico e prevenzione incendi. Ecco gli interventi ultimati nel 2014 relativo fra trave e pilastro consentendo in sostanza all’edificio di resistere ad un eventuale sisma. Sempre alle Rodari, è stata realizzata a fine 2014 la placcatura dei controsoffitti, per una spesa di 90mila euro, mirata a garantirne la sicurezza. Se la scuola primaria Luigi Donini ha visto, nel 2014, interventi di manutenzione straordinaria per l’adeguamento degli uffici amministrativi, per una spesa di 55mila euro, al polo scolastico Pezzani di via della Repubblica sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria per l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi, per un investimento di 71mila euro, oltre – anche in questo caso – ad interventi di placcatura per il miglioramento della sicurezza dei controsoffitti. Importanti gli investimenti sulla media Jussi, un intervento di risanamento conservativo su più anni per adeguare la struttura alle norme di prevenzione incendi ed ottenere le relative certificazioni (l’ultimo intervento riguarda l’aula magna, per una spesa di circa 4mila euro). Infine il nido d’infanzia Trebbi in via Martiri di Pizzocalvo, 50mila euro per realizzare lavori di adeguamento antincendio più altri piccoli interventi di riqualificazione con la ritinteggiatura e la qualificazione estetica dell’edificio, che ora si presenta luminoso ed accogliente. Risultato di questo piano d’interventi: tutti gli istituti scolastici sanlazzaresi – ad oggi – dispongono della certificazione CPI (ad eccezione delle scuole Canova e Donini per le quali il comando dei Vigili del Fuoco ha espresso parere favorevole e si attende solo il perfezionamento della procedura). Mentre – sempre rispetto al 2010 – l’amministrazione ha ritenuto di chiudere definitivamente le strutture di via Russo (nido d’infanzia) e la materna di Castel De Britti, trasferendo rispettivamente i servizi alla Ponticella (Tana dei Cuccioli, via dei Gelsi 2) e al polo scolastico Fantini (via Di Vittorio). Già nel 2012, poi, era stato avviato e completato un intervento di 350mila euro sul polo scolastico Milani, alla Ponticella, ove sfruttando alcuni locali esistenti sono state ricavate tre sezioni di scuola materna e un’area esterna di pertinenza con i giochi; le tre nuove aule sono state realizzate seguendo un percorso progettuale all’avanguardia che utilizza i principi della cromoterapia in architettura nel rapporto stretto tra la geometria e la percezione. Ma l’investi- 24 inComune scuola CANOVA MILANI 8,4 mila [ 876,2 mila [ 350mila Tre nuove sezioni materna 515milaAmpliamento scuola primaria “Scuole belle” e adeguamento CPI PALA YURI 540 mila [ complessivi: già realizzato primo stralcio; secondo stralcio entro il 2015 (efficientamento energetico vetrate, coibentazione, centrale termica) 11.200 “Scuole belle” (2016) PEZZANI 103.2 mila [ RODARI 71mila Adeguamento CPI 165 mila [ (prevenzione incendi) Miglioramento sismico 32.200 “Scuole belle” JUSSI DI VITTORIO 4 mila [ TREBBI (2015) 225 mila [ Miglioramento sismico (ultimo intervento, Aula Magna) 65mila (due nuove sezioni materna) 160mila Adeguamento CPI 50 mila [ (prevenzione incendi) Adeguamento CPI (prevenzione incendi) DONINI 83,1 mila [ 55mila Manutenzione straordinaria 3mila “Scuole belle” 25.100 “Scuole belle” NIDO D’INFANZIA SCUOLA DELL’INFANZIA FANTINI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO mento del Comune non si è fermato qui: per “compensare” la scuola primaria già esistente dello spazio sottratto dalla nuova materna, è stato completato l’anno successivo un ampliamento strutturale vero e proprio, realizzando un locale mensa e una biblioteca completamente nuovi, entrambi dotati di luminose vetrate prospicienti l’area verde, per un investimento complessivo, in questo caso, nell’ordine di 515mila euro. Completamente rinnovati, alle Milani, anche i servizi del locale palestra, mentre al posto della ex casa del custode sono sorti due laboratori – scienze e informatica – ed entro quest’anno saranno riqualificati e mantenuti anche i frangisole esterni, deteriorati dal tempo. Sempre tra il 2012 e il 2013, poi, erano state realizzate due nuove sezioni di scuola dell’infanzia alle Di Vittorio con un investimento to- (2015) 7 mila [ “Scuole belle” (2016) tale di 225mila euro, per consentirvi il trasferimento dei bambini precedentemente ospitati nella materna di Castel De’ Britti, insieme ad interventi – anche in questo caso – per l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi. Dalle scuole al PalaYuri, una struttura che di fatto viene utilizzata come palestra da alcune scuole, per il quale – si veda pag. 18, N.d.R. – è stata completata nel 2014 la sostituzione delle vetrate e realizzato l’isolamento termico, un intervento strutturale di efficientamento energetico che ha consentito al Comune di accedere ai contributi del conto termico (22mila euro annui per 5 anni) e di conseguire un risparmio strutturale sui costi di riscaldamento pari a diverse migliaia di euro ogni anno. Se tali interventi strutturali sono già stati realizzati, parte integrante dell’investi- 25 inComune scuola AMMINISTRAZIONE COMUNALE A CACCIA DI FINANZIAMENTI MA PER IL FUTURO SERVONO MILIONI DI EURO I mento – 540mila euro complessivi – è la sostituzione della centrale termica, che sarà completata nel corso del 2015. Infine, l’operazione “Scuole Belle” che, con fondi del Governo centrale, ha consentito nel 2014 di realizzare significativi interventi di riqualificazione estetica (tinteggiatura, piccole riparazioni ed altre manutenzioni, ecc) alla materna Canova alla scuola primaria Luigi Donini (per quasi 12mila euro complessivi), mentre analoghi interventi verranno realizzati nel 2015 di nuovo alle Donini e, quindi, alla scuola primaria Pezzani, per un importo lavori complessivo di circa 57mila euro. Nel 2016, infine, sarà la volta delle scuole primarie Fantini e Milani, per oltre 18mila euro di lavori. In questo caso i fondi sono erogati direttamente alle scuole, che hanno avuto la possibilità di proporre ed elaborare tipologia e priorità d’intervento, in accordo con il Comune. l Comune di San Lazzaro spende più di 400mila euro l’anno per mantenere le proprie scuole sicure e adeguare anche le strutture più datate alle più recenti normative in materia di sicurezza sismica e prevenzione incendi. Ma non basta. “Siamo consapevoli – spiega il vicesindaco con delega alle Manutenzioni, Claudia D’Eramo – che le esigenze di riqualificazione del patrimonio scolastico sarebbero molto più ampie”. Le scuole medie Jussi, ad esempio, che in prospettiva andrebbero riqualificate. Ma anche gli altri plessi che – al netto di esigenze manutentive ordinarie e straordinarie per garantire la piena sicurezza degli edifici – esigerebbero investimenti importanti per rendere le strutture più moderne, gli spazi più funzionali, le nostre scuole più belle e a misura di studente. Interventi che costerebbero milioni di euro e che l’amministrazione – negli attuali vincoli del Patto di Stabilità – non potrebbe in ogni caso finanziare autonomamente. Da qui il grande lavoro per cogliere tutte le possibili opportunità di finanziamento nazionali. Primo tra tutti, l’accesso alla ripartizione delle risorse dell’8 per mille, per il quale il Comune ha richiesto un finanziamento proprio per la riqualificazione delle scuole Jussi, per 2.150.000 euro a copertura totale dell’intervento. Quindi la legge 104 del 2013 (cosiddetto “decreto mutui”) che riguarda il piano triennale di edilizia scolastica del Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) e ha come ente attuatore la Città Metropolitana (la quale accende mutui presso la Regione Emilia-Romagna che gira a sua volta le risorse ai Comuni). Al primo posto in graduatoria – tra gli interventi finanziabili per il 2016 – ci sono ancora una volta le medie Jussi, per 800mila euro richiesti, di cui 380mila finanziati dalla Regione, 130mila (su base previsionale) investiti dall’amministrazione, e ulteriori 290mila euro che potrebbero essere erogati da un partner privato a fronte di investimenti di efficientamento energetico. Nell’ambito delle opportunità previste dal medesimo decreto il Comune ha presentato un progetto anche per la materna Canova, per un intervento di 420mila euro di cui 310mila finanziati dalla Regione e il resto risorse proprie dell’amministrazione (progetto che si trova al 23° posto in graduatoria tra quelli finanziabili nel 2015). Un altro intervento potrebbe riguardare le scuole Donini (ma si parla solo del 2017). Un secondo grande gruppo di opportunità riguarda l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile 19 giugno 2014 n° 171 in attuazione della legge 2099, n° 77, “prevenzione del rischio sismico”. In questo caso, il Comune ha chiesto un finanziamento per l’intervento di manutenzione e adeguamento di 165.000 euro già realizzato alle scuole medie Rodari, mentre per le Donini è stato richiesto un contributo pari a 2.500.000 euro. Prosegue – spiega Claudia D’Eramo – il grande lavoro di progetto da parte dell’amministrazione comunale per cogliere tutte le opportunità possibili di finanziamento, essendo la salvaguardia e la riqualificazione del patrimonio scolastico tra le priorità di questa amministrazione anche oltre gli obiettivi di decoro e sicurezza degli edifici, sempre ed in ogni caso garantiti”. 26 inComune scuola SOSTEGNO ALLA DISABILITÀ GRAVE E AI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, UN SISTEMA ARTICOLATO E COMPLESSO D’INTERVENTI CHE RENDE IL NOSTRO COMUNE UN’ECCELLENZA IN EMILIA-ROMAGNA bambini speciali ADULTI GENIALI U n figlio con disabilità grave è, per un genitore, un trauma difficile da superare. Per le conseguenze sul bambino, impegnato quotidianamente a rincorrere la società dei “normali”. Ma anche per il genitore, i fratelli, la famiglia nel suo complesso, per le inevitabili ricadute sul lavoro, sull’ambiente domestico, sul tempo e sul senso della vita di una famiglia moderna che l’incontro con la disabilità comporta. Da qui l’importanza di poter contare, sin dall’inizio, su servizi pubblici efficienti capaci di accompagnare il ragazzo ed il genitore in un articolato percorso di sostegno, che ha come centro la scuola e prosegue in molteplici attività di “comunità”, importanti – se non essenziali – per lo sviluppo di una socialità autonoma e un futuro da adulto, quantomeno, sostenibile e sopportabile. Il Comune di San Lazzaro, per il sostegno alla disabilità grave, in- Punto di riferimento, le attività del centro Habilandia, dove anche i casi più gravi di disabilità possono trovare supporto, a vantaggio dei ragazzi e delle famiglie veste ogni anno 800mila euro. “Investe” è la parola giusta, in quanto – osservano i responsabili dei servizi sociali del Comune – ogni euro speso per questo tipo di interventi in giovane età dimezza i costi sociali, sanitari (e quindi economici) per la comunità nel futuro. Grazie a tali risorse, per garantire l’integrazione del minore disabile nel percorso scolastico, le scuole di San Lazzaro possono infatti avvalersi di professionisti per un monte ore incomparabilmente maggiore di quanto realizzabile con le sole risorse ministeriali, in cifre ben 1.040 ore a settimana su 9 istituti scolastici. Servizi che – data la limitazione alla sola mattina del tempo scuola alle medie e superiori, e della sempre maggiore diffusione dei “tempi modulo” alla scuola primaria – proseguono anche in orario pomeridiano, con sostegni nei postscuola, organizzati da Sophia, ed attività personalizzate sul territorio, fino alle ore 16:30-17, per un ulteriore investimento pari a 150mila euro l’anno. Infine le attività estive sostenute dal Comune – e rivolte a tutti i bambini, non solo ai disabili – che completano così il servizio tra il 9 giugno ed il 15 settembre, offrendo in sostanza una copertura 365 giorni l’anno che consente al genitore di proseguire il proprio percorso lavorativo anche nei casi di disabilità più grave. Un mondo a parte, quello della disabilità, che interroga la coscienza della società dei “normali” e suscita molte interessanti domande. Come il rapporto speciale – spiegano gli operatori – che i bambini e ragazzi disabili hanno con la “materia”, con l’esperienza pratica. Per questo non tutte le attività scolastiche del disabile possono essere svolte all’interno della scuola. Per questo il Comune investe ulteriori risorse per garantire agli operatori la possibilità di accompagnare i ragazzi sul territorio, a esperire sul campo attività formative che non avrebbero gli strumenti per comprendere stando sui banchi di scuola. Esempi pratici: accompagnare i bambini a fare la spesa – insegnandogli così a far di conto, a gestire danaro e resto – accompagnarli, più in generale, in contesti sociali ove imparare a porre domande senza vergogna (anche se si soffre di disturbi del linguaggio), a farsi capire magari a gesti, a gestire al meglio e quindi valorizzare le proprie competenze, magari più limitate, certamente diverse dagli altri bambini, a volte davvero speciali. A tali attività – sostegno in orario scolastico – si affianca poi tutta una serie di servizi in orario extra-scolastico, che fanno perno sul Centro comunale polivalente “Habilandia”. Due i percorsi che si svolgono al centro con vera e propria valenza didattica, l’“Atelier dell’arte” e i “Segreti in cuci- 27 inComune scuola na”. Nel primo caso, non si imparano tecniche, ma si sfrutta l’aspetto creativo e la suggestione delle opere, elaborando storie attraverso pittura e scultura. “I ragazzi con disabilità grave – spiegano ancora gli operatori sociosanitari del Comune – hanno bisogno di concretezza. A volte, costruire piccole sculture è l’unico modo per spiegare ad un ragazzo disabile la storia di Ulisse, oppure per consentire al ragazzo di leggere un libro, costruendosi autonomamente il proprio libro attraverso immagini, pittogrammi, attraverso un linguaggio che possono auto-comprendere e, quindi, rielaborare attraverso la lettura in famiglia”. Ma è forse con “I segreti in cucina” che la matericità, l’esperienza, assume tutta la propria valenza didattica: lavorare in cucina consente di realizzare veri e propri esperimenti scientifici, come si trasformano gli ingredienti, l’acqua che cambia di stato, ecc. E poi c’è la ricetta, che deve essere letta, compresa, trascritta, commentata. Fino alla prepara- zione delle attrezzature per cucinare, al lavoro sulle quantità di liquidi e solidi, alle attività di preparazione della tavola e di riordino della sala. Anche in questo caso, poi, si va a fare la spesa. “Il bambino – sottolineano gli operatori – già a 10-11 anni deve essere in grado di collaborare alla vita domestica. Per questo – nel caso dei disabili più gravi che hanno difficoltà a riproporre nel contesto domestico quanto appreso al Centro – Habilandia talvolta si trasferisce a casa, per consentire al ragazzo di trasferire le proprie competenze in un altro contesto. Molteplici le ulteriori attività di Habilandia, dalle attività sportive – come pallavolo e danza – ai laboratori creativi su musica, arte, matematica. Fino all’atelier del libro (una costola dell’atelier dell’arte che consente appunto al disabile di “comporre” il proprio libro manoscritto). Attività che – ed è questa la soddisfazione più grande, osservano gli operatori – vedono un fortissimo coinvolgimento di tutti i bambini sanlazzaresi normodotati, che “non vedono l’ora di andare a cucinare con i propri compagni con disabilità”. Come dire che la società dei normali ce la siamo creata noi adulti e con un po’ di pazienza – e tante risorse – da questi bambini speciali abbiamo solo da imparare. LABORATORI E SOFTWARE PER BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI È anche su questo fronte che il Comune di San Lazzaro interviene con percorsi personalizzati di sostegno che consentono, per esempio, al bambino con disturbi della lettura o discalculia di contare due volte alla settimana su un educatore personalizzato, oltre che su una programmazione didattica specifica. Due i recenti acquisti software, perfezionati proprio a dicembre 2014, che hanno offerto un impulso enorme alle potenzialità di supporto a questo tipo di problematiche. Il Comune, rivolgendosi alla più importante azienda del settore – la bolognese Anastasis – ha infatti investito 1.700 euro per l’acquisto di SuperMappe Classic ed ePico!, due software all’avanguardia che consentono di “compensare” i disturbi del ragazzo (per esempio neutralizzando i semplici errori di trascrizione di un numero, dramma della discalculia) e di apprendere così in modo efficace la lezione. Fino alle “mappe concettuali” (importantissime per tutti i ragazzi) la cui costruzione è essenziale per dotarli di un metodo di studio autonomo, utile alle scuole superiori e, in fondo, per tutta la vita adulta. Gli stessi “laboratori dei compiti”, poi, hanno una valenza più generale, grazie a un investimento di 100mila euro l’anno che consente a tutti i bambini con problemi nell’apprendimento (anche normodotati) di contare due volte alla settimana sull’educatore, in questo caso con un rapporto di tre bambini per ogni operatore. Grazie allo stesso investimento, il Comune può poi offrire in tutte le scuole attività di tutoraggio, incontri mensili con i ragazzi con problemi nell’apprendimento o con scarso rendimento scolastico. “Perché ho fatto l’asino a scuola questo mese? Cosa mi impedisce di seguire le lezioni con attenzione, di studiare meglio?”. Domande poste dal tutor e, in diversi casi, auto-elaborate dal ragazzo, per incontri che – giurano gli operato- ri – hanno una valenza fondamentale nell’aiutare il ragazzo ad individuare il problema e a dotarsi degli strumenti per risolverlo. A dimostrazione della grande attenzione riservata al tema dei bisogni educativi speciali, il Comune di San Lazzaro ha organizzato nel settembre scorso, a Conserve Italia, un convegno a cui è stato invitato come relatore Ciro Ruggerini, docente di Neuropsichiatria all’Università di Modena e presidente della società italiana per i disturbi del neurosviluppo e dello sviluppo intellettivo: un’importante occasione di incontro tra tutte le agenzie educative del territorio da cui è nato il Tavolo Inclusione, una struttura permanente per la promozione della cultura pedagogica e delle buone pratiche di inclusione di cui sono parte attiva con propri rappresentanti – oltre all’amministrazione comunale – gli istituti scolastici, i genitori, le associazioni di promozione sociale e volontariato del territorio. 28 inComune scuola SPORTELLI D’ASCOLTO “SAN LAZZARO PUNTO DI ECCELLENZA E SPERIMENTAZIONE DA PROPORRE IN ALTRI AMBITI DELLA REGIONE” Benessere e Bendivenire O G ltre 200 segnalazioni l’anno, in media, finiscono sul tavolo del Garante regionale per l’Infanzia e l’adolescenza. Tema? Il disagio del minore, in tutte le sue accezioni e forme, e il suo “diritto all’ascolto”, sancito dalla Carta europea dei diritti del Fanciullo, a cui l’italia ha aderito. “L’esperienza di San Lazzaro in materia di spazi di ascolto nelle scuole – ha osservato Luigi Fadiga, intervenendo il 17 marzo scorso Sala del Consiglio di Palazzo Comunale – rappresenta un punto di eccellenza e sperimentazione da proporre in altri ambiti della regione. Una rete capace di accompagnare il disagio giovanile dalla scuola dell’infanzia alle superiori, quella implementata nel corso degli anni a San Lazzaro, grazie all’intervento diretto del Comune che – osserva l’assessore al Welfare, Giorgio Archetti – può in questo modo usufruire di strumenti indispensabili per orientare le proprie politiche di presa in carico e prevenzione del disagio: “La sostanziale novità della rete degli spazi d’ascolto del Comune di San Lazzaro – spiega Archetti – consiste non solo nell’aumento della ‘copertura’ e della qualità del servizio, ma anche e soprattutto nei servizi di monitoraggio e valutazione, tali da consentire all’amministrazione di orientare azioni e politiche di prevenzione del disagio sociale di bambini e ragazzi, delle famiglie e del personale scolastico”. Spazi di relazione e di incontro gratuito dedicati ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti che risiedono o frequentano le scuole di San Lazzaro di Savena, la rete degli Sportelli d’ascolto è stata ora “messa a sistema”, attirando l’attenzione del Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza – ex magistrato, Luigi Fadiga è tra i massimi esperti italiani di dirtti dei minori – che propone di considerare quella sanlazzarese una “best practice” per altri territori “che mostrino altrettanta sensibilità a questo tema”. L’ascolto – ha osservato infatti il Garante intervenendo all’incontro, a cui hanno partecipato i massimi rappresentanti delle scuole, dell’Ausl, dei servizi educativi del territorio – è infatti qualcosa di molto diverso (e per certi versi molto più importante) della denuncia, o a maggior ragione della “delazione”. L’ascolto è un diritto del minore che non può – ha aggiunto Fadiga, rispondendo alle preoccupazioni degli operatori – essere legato al concetto di “liberatoria”. Compito dello Stato, dell’amministrazione pubblica, della scuola stessa, non è quindi eri- li Spazi d’Ascolto presenti nelle scuole del Comune di San Lazzaro di Savena sono un servizio affidato a professionisti di diversa formazione (psicologi e counsellor) che si rivolge a studenti, insegnanti, genitori. La rete ha un ruolo strategico per l’amministrazione comunale nell’orientare azioni e politiche di gestione e prevenzione del disagio. In questa direzione va il Progetto Benessere e Bendivenire, all’interno del quale nasce la rete degli sportelli e che Gli spazi di ascolto nelle scuole di San Lazzaro di Savena: incontro con il Garante regionale per l’Infanzia e l’adolescenza, Luigi Fadiga, tra i massimi esperti italiani di diritti dei minori gere barriere o “chiedere il permesso” alle famiglie, quanto quello di facilitare il più possibile, fino a vincerle, “le naturali resistenze del minore ad esternare il proprio disagio”. Comprese le forme più moderne e più subdole di malessere, quelle che più hanno bisogno di essere intercettate: “Non è detto che il disagio sociale nasca da un disagio economico – osserva l’assessore alla Scuola, Benedetta Simon – né, spesso, il bambino o ragazzo esprimono il proprio disagio in modo esplicito”. Disagio che può infatti essere mascherato da ottimi rendimenti scolastici, o “scomparire” di fronte a classi sempre più numerose ed insegnanti alle prese con il disagio “conclamato”. Per questo, conclude Simon, è essenziale il ruolo del “professionista dell’ascolto”, una figura di riferimento per i ragazzi, per i genitori, per gli insegnanti stessi, che consente di identificare il disagio e proporre soluzioni prima che sia troppo tardi. Info: www.sanlazzarosociale.it realizza, attraverso azioni di sistema, una qualificazione di questo intervento anche grazie ad un’azione specifica di monitoraggio. “La promozione del benessere, inteso nella prospettiva del “bendivenire” – spiega Ivana Summa, presidente dell’Istituzione Sophia – costituisce una modalità d’intervento che sempre più si sta diffondendo come strategia di prevenzione e di contrasto del disagio sociale in generale e del disagio scolastico in particolare. È in quest’ottica che, di fronte alla percezione di un continuo aumento delle situazioni di disagio, vanno collocate le azioni specifiche proposte a San Lazzaro, orientate al consolidamento di reti di intervento già esistenti e ad una “messa a sistema” di azioni di sostegno rivolte alla famiglia e alla scuola, all’interno di una visione fortemente positiva della crescita della persona che ha bisogno della partecipazione attiva dell’intera comunità”. Implementata su 18 ore settimanali nei diversi canali (fin dalla tenera età, 0-3 anni), la rete degli sportelli d’ascolto nel Comune di San Lazzaro opera sia nei due Istituti Comprensivi sia tramite lo Spazio d’ascolto territoriale. 29 inComune fra zioni particolare da parte dei giovani. Precisi, infatti, i criteri previsti nell’assegnazione del punteggio. Anzitutto per i giovani imprenditori under 35, ma anche per i proponenti che si impegnano ad offrire un servizio di wi-fi gratuito e danno la propria disponibilità a promuovere iniziative locali in collaborazione con l’amministrazione comunale. Grande attenzione, poi, nei confronti dei gestori che si impegneranno nella manutenzione ordinaria dell’area verde circostante le aree oggetto di concessione. I nuovi chioschi – sottolinea l’amministrazione comunale – potranno rappresentare un importante luogo di aggregazione, specialmente per i giovani; allo stesso tempo, grazie anche alla premialità prevista dai bandi per la manutenzione ordinaria del verde circostante, sarà possibile valorizzare al meglio i parchi pubblici in cui i chioschi sono collocati. PARCO DELLA RESISTENZA, PARCO EUROPA E CASTEL DE’ BRITTI BANDI PER LA REALIZZAZIONE DI chioschi su aree verdi A l fine di sostenere l’imprenditorialità giovanile e – allo stesso tempo – diffondere le pratiche di cura del territorio, in particolare sulle aree verdi, il Comune ha pubblicato a febbraio tre bandi di gara per la concessione di altrettante aree verdi, nel territorio comunale di San Lazzaro, destinate alla realizzazione di chioschi per la somministrazione di cibo e bevande. Questi gli spazi pubblici individuati: Parco della Resistenza (fronte via Repubbli- ca), Parco Europa (angolo via PollastriFornace), Castel De’ Britti, lungo via Idice. Tutte le aree identificate, di 150 mq l’una – di cui 50 destinate alla struttura e 100 per la posa di tavoli, sedie, ecc – saranno assegnate in concessione per un utilizzo stagionale pari ad un massimo di 240 giorni l’anno. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, un ulteriore importante tassello nella logica di valorizzazione del territorio e sostegno all’iniziativa economica, in Verde San Lazzaro Primavera nelle frazioni Verde San Lazzaro FIORI, NATURA, SAPORI, MUSICA, ARTE, MERCATI Primavera nelle frazioni FIORI, NATURA, SAPORI, MUSICA, ARTE, MERCATI Protagoniste, per questa edizione, le frazioni e le realtà associative del territorio DOM MAG 10 Centro sociale La Terrazza di Ponticella* (via del Colle 1) orna “Verde San Lazzaro”, la manifeore 9:30-18:30 stazione che propone ai visitatori un Mercatino artigianale percorso lungo le vie cittadine tra espoore 15:30-20:30 sitori di piante e fiori, banchi di generi Spettacolo musicale alimentari della tradizione bolognese e della tradizione da coltivazione naturale e biologica. Tra centese le principali novità di quest’anno – per Spettacolo comico un’iniziativa che, DOM tradizionalmente,DOM ha DOM DOMcentese a cura teatrale MAG MAG MAG MAG il proprio cuore pulsante nel capoluogo del gruppo Centro PONTICELLA IDICE MURA SAN CARLO SAN LAZZARO CAPOLUOGO Centro sociale culturale Parco del Centro Giovanile Centrodi sociale culturale via Jussi, via Emilia, via e piazzetta sociale Cento traricreativo via LaJussi, via Repubblica e la via EmiTerrazza Via Emilia 367 ricreativo Annalena Tonelli della Repubblica via del Colle 1 via Galletta 42 9:00-19:00 lia – il coinvolgimento delle frazioni e le 10:00-23:00 8:00-12:30 Mercato 9:30-18:30 Stand espositivi Possibilità di contadino in collaborazione Mercatino artigianale 9:00-12:00 | 16:00-20:00 17:00 sociali, per valorizcon il Centro sociale Cà Bassadegustare sinergie con i centri Mercatino dellacrescentine Officina delle Idee 15:30-20:30 Centro sociale culturale ricreativo Giornata di chiusura Spettacolo musicale 16:00 Attività e giochi gratuiti per bambini Fiorenzo Malpensa e tipicità della della FIERA DI IDICE della tradizione centese zare l’esperienza delle singole realtà e via Jussi 33 18:30 Crescentine Spettacolo comico teatrale centese tradizione emiliana Inaugurazione Mercato contadino FIERA DI IDICE 21:00 Intrattenimento musicale a cura del gruppo Centro Sociale di T 10 17 24 mettere a valore le iniziative che provengono dai luoghi di aggregazione sul territorio. Protagonisti dell’evento, come da www.comune.sanlazzaro.bo.it INFO tradizione, restano i produttori agricoli, i floro-vivaisti, le aziende di settore; sono inoltre presenti espositori di artigianato artistico e stand gastronomici. Cento Crescentine San Lazzaro è BIO, con animazione e intrattenimento @ComSanLazzaro dal 22 al 24 maggio www.facebook.com/sanlazzarodisavena 31 ad ingresso libero (*) con la partecipazione di una realtà associativa diCOMUNE Pieve di Cento contel. 051 6228174 DI SAN LAZZARO Piazza Bracci,1 cui è stata instaurata una collaborazione in occasione del dopoterremoto. DOM MAG 10 17 DOM PONTICELLA MAG Centro sociale culturale ricreativo La Terrazza via del Colle 1 DOM MAG 15:30-20:30 Spettacolo musicale della tradizione centese Spettacolo comico teatrale centese a cura del gruppo Centro Sociale di Cento Crescentine DOM MAG via Jussi, via Emilia, via e piazzetta della Repubblica 9:00-19:00 Stand espositivi Capoluogo ore 9-19 (via Jussi, via Emilia, piazza della Repubblica) www.comune.sanlazzaro.bo.it INFO Stand espositivi a cura di produttori agricoli, floro-vivaisti, aziende di settore, espositori di artigianato artistico. Saranno presenti stand gastronomici 9:30-18:30 Mercatino artigianale 17 DOM MAG 24 SAN LAZZARO CAPOLUOGO 24 Parco del Centro Giovanile Via Emilia 367 Parco del Centro giovanile di Idice* (via Emilia 367) ore 10-23 Giornata di chiusura della Fiera di Idice (22-24 maggio) 17:00 Centro sociale culturale ricreativo Fiorenzo Malpensa via Jussi 33 Inaugurazione Mercato contadino San Lazzaro è BIO, con animazione e intrattenimento @ComSanLazzaro 10:00-23:00 in collaborazione con il Centro sociale Cà Bassa Giornata di chiusura della FIERA DI IDICE FIERA DI IDICE dal 22 al 24 maggio 31 31 DOM MURA SAN CARLO MAG Centro sociale culturale ricreativo Annalena Tonelli via Galletta 42 Centro Tonelli a La Mura San Carlo (via Galletta 42) 8:00-12:30 Mercato contadino 9:00-12:00 | 16:00-20:00 Mercatino della Officina delle Idee 16:00 Attività e giochi gratuiti per bambini 18:30 Crescentine 21:00 Intrattenimento musicale ad ingresso libero www.facebook.com/sanlazzarodisavena (*) in collaborazione con il Centro sociale Ca’ Bassa e il Comitato Fiera di Idice ore 17 Centro sociale Fiorenzo Malpensa (via Jussi 33) Presentazione del nuovo mercato contadino biologico a chilometro zero “San Lazzaro è BIO”, con animazione e intrattenimento DOM MAG IDICE ore 8-12:30 Mercato contadino COMUNE DI SAN LAZZARO Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174 ore 9-12 e 16-20 Mercatino “Officina delle Idee” ore 16 Attività e giochi gratuiti per bambini ore 18:30 Degustazione crescentine ore 21 Intrattenimento musicale ad ingresso libero 30 inComune memo ria Liberi di ca SCOMPARSO SERGIO SASDELLI e ballare Liberi di cantare e ballare IL RICORDO 70° della Liberazione La testimonianza di Nicoletta Puglioli, attuale comandante della Polizia Municipale: “Lo ricordiamo tutti con affetto per la sua spontaneità e simpatia genuina, accompagnata da tanta umanità” Conosceva molto bene la gente, il territorio in cui viveva e lavorava e questo non lo turbava, anzi, ne andava fiero “sempre attivo e presente durante le manifestazioni pubbliche – prosegue Puglioli – e insieme all’Associazione nazionale partigiani d’Italia, di cui era presidente. Rimasi colpita, quando fui assunta in Comune nel 1988 in qualità di Agente stagionale, dal clima familiare che regnava nel Comando, composto, all’epoca, da tredici agenti”. La politica, il lavoro, la città. Tre ambiti che per Sergio Sasdelli significavano una cosa sola. Come nel 1982, quando insieme all’allora primo cittadino e al parroco Don Domenico Nucci, fece gli onori di casa a Papa Wojtyla, in occasione della sua visita al Cimitero dei Polacchi. Una giornata storica, rimasta per sempre nel cuore del comandante partigiano, un evento di cui andava sempre fiero ed orgoglioso. Autorevole ed attento sul lavoro, sempre pronto a mettersi al servizio del bene della comunità. Uno spirito di abnegazione e servizio mai venuto meno neanche quando – raggiunta la pensione – Sasdelli si trasferì da Palazzo Comunale, dove abitava con la moglie Giuliana, in un appartamento di via Torreggiani. “Lo ricordiamo tutti con affetto per la sua spontaneità e simpatia genuina, accompagnata da tanta umanità”, rileva ancora l’attuale comandante della Polizia Municipale sanlazzarese. Questo era Sergio Sasdellli, con cui, ricorda il sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti, “se ne va un pezzo di città, quella nata e cresciuta nei valori della Resistenza, quei valori sui cui è stata fondata l’Italia migliore e che, oggi più che mai, occorre rimettere al centro dell’agire politico”. 70° 70°della dellaLiberazione Liberazione C osì Nicoletta Puglioli, comandante della Polizia Municipale di San Lazzaro, ricorda Sergio Sasdelli, storico comandante della P.M. sanlazzarese dal dopoguerra al 1989, scomparso ieri all’età di 88 anni. Il vigile “partigiano”, come tutti lo ricordano, un uomo dal carattere forte Liberi di cantare eLiberi ballare Liberi di cantare di Liberi cantare di Liberi cantare Liberi di cantare di cantare VEN 18.00 SFILATA DELLA COLONNA DELLA LIBERTÀ 24 e ballare e ballare e ballare e ballare eAPRballare Liberi di cantare Liberi di cantare e ballare VEN SAB SAB eVEN ballare fino al piazzale 11 Settembre 70° della Liberazione 18.30 FESTA POPOLARE DELLA LIBERAZIONE SAB 25 APR 70° della Liberazione 70° della Liberazione 70° della Liberazione 70° della70° Liberazione della Liberazione Con musica, balli, stand gastronomici e concerto di Roaring Emily Jazz Band Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza 24 24 18.00 18.00 SFILATA SFILATADELLA DELLACOLONNA COLONNA DELLA DELLALIBERTÀ LIBERTÀ fino al piazzale al piazzale 1111 Settembre Settembre 70° della fino Liberazione FESTAPOPOLARE POPOLARE 18.30 FESTA APR APR 18.30 DELLA DELLALIBERAZIONE LIBERAZIONE 25 25 70° della Liberazione 24 VEN 24 www.facebook.com/sanlazz www.facebook.com/mediate 10.30 10.30 ARCI ARCI SAN SAN LAZZARO LAZZARO"Se"Se questo questo è un è un uomo": uomo": Reading Reading Con la collaborazione di e interventi e interventi musicali musicali a cura a cura di Marco di Marco Coppi Coppi e del e del Coro Coro deidei Bruschi Bruschi Archivio Storico Comunale “Carlo Berti Pichat” | Centro sociale “Fiorenzo Malpensa” | Comitato della Resistenza e del Comitato per la ricerca 15.00 e lo studio del territorio | Intenibili Hoppers | ITC Teatro - Compagnia Teatro dell’Argine | Muse 15.00 P.ZZA P.ZZA BRACCI BRACCI Concerto Concerto deldel Corpo Corpo Musicale Musicale Nagasaki Swing Team “Città | Parrocchia diLazzaro” San Lazzaro di dal Savena |Gianfranco Arci San Lazzaro “Città di San di San Lazzaro” diretto diretto dal Maestro Maestro Gianfranco Donati Donati APR APR Con Con musica, musica, balli, balli, stand stand gastronomici gastronomici e concerto e concerto di Roaring di Roaring Emily Emily Jazz Jazz Band Band Palayuri Palayuri | via | via Repubblica Repubblica - Parco - Parco della della Resistenza Resistenza VEN FESTA FESTADELLA DELLALIBERAZIONE LIBERAZIONE @ComSanLazzaro www.comune.sanlazzaro.bo.it www.mediatecadisanlazzaro.it INFO 16.00 16.00 P.ZZA P.ZZA BRACCI BRACCICelebrazione Celebrazione allaalla presenza presenza deldel Sindaco Sindaco Isabella Isabella Conti, Conti, di Mons. di Mons. Luigi Luigi Bettazzi, Bettazzi, Vescovo Vescovo Emerito Emerito di Ivrea, di Ivrea, e die ANPI di ANPI 17.00 17.00 CIMITERO CIMITEROCorteo, Corteo, deposizione deposizione della della corona corona al Sacrario al Sacrario deidei Caduti Caduti e Santa e Santa Messa Messa officiata officiata da da Mons. Mons. Domenico Domenico Nucci Nucci presso presso la Cappella la Cappella deldel Cimitero Cimitero 18.00 SFILATA DELLA VEN COLONNA 18.00 SFILATA COLONNA DELLA LIBERAZIONE 18.00 SAB SFILATA DELLA FESTACOLONNA DELLA LIBERAZIONE 18.00 SFILATA FESTA 18.00 COLONNA DELLA SFILATA LIBERAZIONE DELLA COLONNA FESTA DELLA LIBERAZIONE FESTA DELLA LIBERAZIONE SABDELLAFESTA VEN VEN SAB VENDELLA SABCOMUNE SAB www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.comune.sanlazzaro.bo.it www.comune.sanlazzaro.bo.it COMUNE DI SAN DI SAN LAZZARO LAZZARO Piazza Piazza Bracci,1 Bracci,1 tel.tel. 051051 6228174 6228174 DELLA LIBERTÀ DELLA LIBERTÀ DELLA LIBERTÀ DELLA LIBERTÀ DELLA LIBERTÀ @ComSanLazzaro @ComSanLazzaro INFO INFO fino al piazzale 11 Settembre 24 25 24 25 24 25 24 25 25 10.30 ARCI SAN LAZZARO "Se questo è un uomo": Reading 10.30 ARCI SAN LAZZARO "Se questo è un uomo": Reading 10.30 ARCI SAN LAZZARO "Se questo è un uomo": Reading 10.30 ARCI LAZZARO "Se22 questo 10.30 è un ARCI uomo": SAN Reading LAZZARO "Se questo è un uomo": Reading www.facebook.com/mediatecadisanlazzaro www.facebook.com/mediatecadisanlazzaro www.mediatecadisanlazzaro.it www.mediatecadisanlazzaro.it MEDIATECA MEDIATECA ViaSAN Via Caselle, Caselle, 22 tel. tel. 051 051 6228060 6228060 e interventi musicali a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschie interventi musicali a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschi e interventi musicali a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschi e interventi musicali a cura di Marco Coppi e interventi e del Coromusicali dei Bruschi a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschi fino al piazzale 11 Settembre fino al piazzale 11 Settembre fino al piazzale 11 Settembre fino al piazzale 11 Settembre 31 15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del Corpo Musicale 15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del Corpo Musicale 15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del Corpo Musicale 15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del15.00 CorpoP.ZZA Musicale BRACCI Concerto del Corpo Musicale FESTA DELLA POPOLARE POPOLARE FESTA POPOLARE FESTA POPOLARE FESTA POPOLARE SFILATA COLONNA FESTA DELLA LIBERAZIONE 18.30 FESTA 18.30 18.30 “Città di San Lazzaro” diretto dal18.30 Maestro Gianfranco Donati “Città di San Lazzaro” diretto dal Maestro GianfrancoAPR DonatiAPR “Città di San Lazzaro” diretto dal Maestro GianfrancoAPR Donati “Città di San Lazzaro” diretto dal Maestro“Città Gianfranco diSponsor SanSponsor Donati Lazzaro” diretto dal Maestro Gianfranco Donati SAB APR18.0018.30 APR APR APR APR APR Con la Con collaborazione laLIBERAZIONE collaborazione di APR di DELLA DELLA LIBERAZIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA LIBERTÀ 16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione alla presenza del Sindaco 16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione alla presenza del Sindaco 16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione alla presenza del Sindaco 16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione16.00 alla presenza P.ZZAdelBRACCI Sindaco Celebrazione alla presenza del Sindaco Con musica, balli,Archivio stand gastronomici e Storico concerto diComunale Roaring EmilyCon Jazz musica, Band balli, stand gastronomici e concerto di Emily Jazz Band Con musica, balli, stand gastronomici equesto concertoèdiun Roaring Emily Jazz Band Con musica, balli, stand gastronomici e e concerto Condella di Roaring balli, stand Emilygastronomici Jazz Liberazione Band e concerto di Roaring Emily JazzLazzaro Band Archivio Storico Comunale “Carlo “Carlo Berti Berti Pichat” Pichat” | Roaring Centro | Centro sociale sociale “Fiorenzo “Fiorenzo Malpensa” Malpensa” |uomo": Comitato | Comitato della della Resistenza Resistenza emusica, della Lotta Lotta di di Liberazione San San Lazzaro di Savena di Savena Isabella 10.30 ARCI SAN LAZZARO "Se Reading Isabella Conti, di Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea, eIsabella di ANPI Conti, di Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea, e di ANPI Isabella Conti, di Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea, e di ANPI Isabella Conti, di Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito Conti, di Mons. Ivrea, eLuigi di ANPI Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea, e di ANPI Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza e interventi musicali a cura Marco Coppi del dei Bruschi fino al piazzale 11 Settembre Comitato Comitato perper la ricerca la ricerca e loe studio lo studio deldel territorio territorio Intenibili | Intenibili Hoppers | ITC |dial ITC Teatro Teatro -e Compagnia - Coro Compagnia Teatro Teatro dell’Argine | Museo |CIMITERO Museo memoriale memoriale della della Libertà Libertà17.00 CIMITERO Corteo, deposizione17.00 17.00|CIMITERO Corteo,Hoppers deposizione della corona Sacrario 17.00 CIMITERO Corteo, deposizione della corona aldell’Argine Sacrario 17.00 Corteo, deposizione della corona al Sacrario della CIMITERO corona al Sacrario Corteo, deposizione della corona al Sacrario dei Caduti e Santa Messa officiata da Mons. Domenico Nucci dei Caduti e Santa Messa officiata da Mons. Domenico Nucci dei Caduti e Santa Messa officiata da Mons. Domenico Nucci dei Caduti e Santa Messa officiata da Mons. dei Caduti Domenico e Santa Nucci Messa officiata da Mons. Domenico Nucci Nagasaki Nagasaki Swing Swing Team Team| Parrocchia | Parrocchia di San di San Lazzaro Lazzaro di Savena di Savena | Arci | Arci San San Lazzaro Lazzaro 15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del Corpo Musicale presso la Cappella del Cimitero presso la Cappella del Cimitero presso la Cappella del Cimitero presso la Cappella del Cimitero presso la Cappella del Cimitero 18.30 FESTA POPOLARE 25 inComune L’AMMINISTRAZIONE L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA CITTADINI L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA CITTADINI L’AMMINISTRAZIONEINCONTRA INCONTRAII IIICITTADINI CITTADINI L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA CITTADINI MER MER MER MER MER IDICE IDICE ----COLUNGA COLUNGA ----CAMPANA CAMPANA IDICE COLUNGA CAMPANA 8 8 IDICE COLUNGA CAMPANA Scuola Scuola Materna, Materna, via via Emilia Emilia 302 302 8 8 Scuola Scuola Materna, via Emilia 302 ScuolaMaterna, Materna,via viaEmilia Emilia302 302 L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI CASTEL CASTEL DE’ DE’ BRITTI BRITTI CASTEL DE’ BRITTI 15 15 CASTEL DE’ BRITTI Salesiani Castel Castel de’ de’ Britti, Britti, via via Idice Idice 27 27 15 Salesiani 15 Salesiani Castel de’ Britti, via Idice 27 SalesianiCastel Castel de’Britti, Britti,via viaIdice Idice27 27 Salesiani de’ L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI IDICE COLUNGA CAMPANA L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI 8 PULCE Scuola Materna, via Emilia 302 PULCE FARNETO FARNETO IDICE - COLUNGA - CAMPANA PULCE FARNETO 8 PULCE FARNETO 22 22 IDICE COLUNGA - CAMPANA Parrocchia San San Lorenzo Lorenzo del del Farneto, Farneto, via via Jussi Jussi 131 131 - -Farneto Farneto 22 Parrocchia 8 Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 Farneto 22 ParrocchiaSan SanLorenzo Lorenzodel delFarneto, Farneto,via viaJussi Jussi131 131- --Farneto Farneto Parrocchia CASTEL DE’ BRITTI CASTEL DE’ BRITTI 15 MURA 15 CASTEL SalesianiSAN Castel de’ Britti, via DE’ IdiceBRITTI 27 MURA SAN CARLO CARLO 15 MURA SAN CARLO MURA SAN CARLO 29 29 Centro sociale sociale culturale culturale ricreativo ricreativo Tonelli, Tonelli, via via Galletta Galletta 42 42 29 Centro 29 Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42 PULCE FARNETO Centrosociale sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42 Centro culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42 22 PULCE FARNETO PULCE FARNETO 22 22 PALEOTTO Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 - Farneto PALEOTTO (Trappolone) (Trappolone) PALEOTTO (Trappolone) MURA SAN CARLO (Trappolone) 6 MURA SAN CARLO Sala Sala Dardani Dardani CEFAL, CEFAL, via via Nazionale Nazionale Toscana Toscana 11 29 6 PALEOTTO 66 Sala Dardani CEFAL, via Nazionale Toscana 29 SalaDardani DardaniCEFAL, CEFAL, viaNazionale NazionaleToscana Toscana1 11 Sala via MURA SAN CARLO 29 PONTICELLA PALEOTTO (Trappolone) Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42 PALEOTTO (Trappolone) PONTICELLA CROARA CROARA 6 6 PONTICELLA CROARA 13 13 - CROARA Centro Centro sociale sociale culturale culturale ricreativo ricreativo La La Terrazza, Terrazza, via via del del Colle Colle 11 13 PONTICELLA 13 Centro sociale culturale ricreativo La Terrazza, via del Colle Centrosociale socialeculturale culturalericreativo ricreativoLa LaTerrazza, Terrazza,via viadel delColle Colle1 11 Centro PALEOTTO (Trappolone) PONTICELLA - CROARA PONTICELLA - CROARA 13 6 CICOGNA 13 Sala Dardani CEFAL, via Nazionale Toscana 1 CICOGNA CICOGNA 20 20 CICOGNA Scuola Scuola materna, materna, via via Donini Donini 33 20 CICOGNA 20 Scuola CICOGNA Scuola materna, via Donini Scuolamaterna, materna, via Donini 3 20 via Donini 33 20 PONTICELLA CROARA 13 SAN SAN LAZZARO LAZZARO CAPOLUOGO CAPOLUOGO -CAPOLUOGO ---BORGATELLA BORGATELLA Centro sociale culturale ricreativo La Terrazza, via del Colle 1 SAN LAZZARO CAPOLUOGO BORGATELLA SANSAN LAZZARO CAPOLUOGO - BORGATELLA LAZZARO - BORGATELLA SAN LAZZARO CAPOLUOGO BORGATELLA SAN LAZZARO CAPOLUOGO BORGATELLA 27 27 CASELLE - ---VILLAGGIO VILLAGGIO MARTINO MARTINO 27 27 CASELLE - VILLAGGIO MARTINO CASELLE - VILLAGGIO MARTINO CASELLE VILLAGGIO MARTINO 27 CASELLE CASELLE VILLAGGIO MARTINO 27 CASELLE VILLAGGIO MARTINO Sala Sala didi Città, Città, via via Emilia Emilia 92 92 CICOGNA Sala di Città, via Emilia 92 Sala di Città, via Emilia 92 Sala di Città, via Emilia 92 20 TUTTI GLI INCONTRI AVRANNO INIZIO ALLE 18:30 Scuola materna, via Donini 3 TUTTI TUTTIGLI GLIINCONTRI INCONTRIAVRANNO AVRANNOINIZIO INIZIOALLE ALLE18:30 18:30 APR APR APR APR APR MER MER MER MER MER APR APR MER APR APR APR MER MER MER Favorire MERil dialogo tra amMER APR e comunità di ministrazione quartiere, raccontando ai citAPR APR MER tadini gli obiettivi raggiunti APR APR APR e, allo stesso tempo, affronMER MER MER tando nel MERdettaglio le nuove MER sfide eAPR le singole criticità della frazione. Questo l’obietAPR APR MER tivo APR diAPR “Fuori dal Comune”, APR il percorso che, nei mesi di MER MER MER aprile e maggio, vede un caMER MER APR lendario di 8 incontri sul ter- ritorio. MAG MAG MER MAG Favorire i processi di cittadiMAG MAG nanza attiva e responsabiMER MER MER MER lità MER sociale APR è tra i principali obiettivi del percorso, che si rinnova MAG MAG MERquest’anno con la MAG MAG proiezione MAG di un video ove MER MER l’amministrazione racconta i MER MER MER risultati dei primi sei mesi di MAG mandato e delinea i princiMER di medio termiMAG paliMAG obiettivi MAG MAG ne, MAG per accrescere la qualità MER dellaMER vita e dei servizi su tutMER MER MAG comunale nel to ilMER territorio segno della partecipazione MER MAG MAG democratica. MAG MAG MAG MAG MER APR MER Scuola Materna, via Emilia 302 Scuola Materna, via Emilia 302 APR MER APR MER Salesiani Castel de’ Britti, via Idice 27 Salesiani Castel de’ Britti, via Idice 27 APR MER APR MER APR MER MAG MER Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 - Farneto Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 - Farneto APR MER Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42 Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42 APR MER SalaSala Dardani CEFAL, via Nazionale Toscana 1 1 Dardani CEFAL, via Nazionale Toscana MAG MER sociale culturale ricreativo La La Terrazza, viavia deldel Colle 11 MAG MAGCentro Centro sociale culturale ricreativo Terrazza, Colle MER MER materna, via Donini 3 3 Scuola materna, via Donini MAG MAGScuola MER MER MAG MAG di Città, via Emilia SalaSala di Città, via Emilia 92 92 TUTTI GLI INCONTRI AVRANNO INIZIO ALLE 18:30 TUTTI GLI INCONTRI AVRANNO INIZIO ALLE 18:30 TUTTIGLI GLIINCONTRI INCONTRIAVRANNO AVRANNOINIZIO INIZIOALLE ALLE18:30 18:30 TUTTI MER www.comune.sanlazzaro.bo.it www.comune.sanlazzaro.bo.it URP URP Piazza Piazza Bracci,1 Bracci,1 tel.tel. 051 051 6228174 6228174 SAN LAZZARO CAPOLUOGO - BORGATELLA www.comune.sanlazzaro.bo.it URP Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174 www.comune.sanlazzaro.bo.it URP Piazza Bracci,1 051 6228174 www.comune.sanlazzaro.bo.it URP Piazza Bracci,1 tel.tel. 051 6228174 CASELLE - VILLAGGIO MARTINO www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.facebook.com/sanlazzarodisavena @ComSanLazzaro @ComSanLazzaro INFO INFO INFO INFO INFO INFO MER 27 INFO www.comune.sanlazzaro.bo.it www.comune.sanlazzaro.bo.it @ComSanLazzaro @ComSanLazzaro MAG @ComSanLazzaro URP Piazza Bracci,1 tel.6228174 051 6228174 URP Piazza Bracci,1 tel. 051 www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.facebook.com/sanlazzarodisavena Sala di Città, viawww.facebook.com/sanlazzarodisavena Emilia 92 @ComSanLazzaro @ComSanLazzaro