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LEGALMENTE CONTAGIOSI LEGALMENTE CONTAGIOSI
Periodico del Comune di San Lazzaro di Savena
San Lazzaro
inComune
anno 1 • numero 1
APRILE 2015
“NUOVO”
PALAYURI
e Sportello
Energia
SCUOLA
RIQUALIFICAZIONE
URBANA
Al via il cantiere
BoBo
SOSTENIBILITÀ
MOBILITÀ
LEGALMENTE
CONTAGIOSI
GLI
INVESTIMENTI
su strutture
e servizi
OLTRE
LA
COLATA
PRIMOPIANO
PRIMAVERA
DELLA LEGALITÀ
SANLAZZARESE
San Lazzaro
inComune
12
04
24
01.04
w h a t ’s i n s i d e
18
16
Oltre LA COLATA
PRIMO PIANO
San Lazzaro BENE COMUNE
COMUNITÀ
Cantiere BoBo
MOBILITÀ
La Voce del CONSIGLIO
GRUPPI CONSILIARI
Legalmente CONTAGIOSI
SPECIALE
“Nuovo” PALAYURI
SOSTENIBILITÀ
San Lazzaro InComune
Periodico del Comune di San Lazzaro di Savena
Piazza Bracci 1, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Testata registrata presso il Tribunale di Bologna
n° 4690 del 19/12/1987
Redazione: c/o Ufficio Stampa
tel. 051-6228187
[email protected]
[email protected]
Chiuso in redazione il 31 marzo 2015
Direttore responsabile: Thomas Foschini
Stampa, grafica e progetto editoriale:
Litografia SAB, via S. Vitale 20/c, 40054 Budrio (BO)
Chiuso in tipografia il 22 aprile 2015
Tiratura 15.200 copie
Case POPOLARI
WELFARE
YouMob, è ora di MUOVERSI
GIOVANI
Scuole SICURE
SCUOLA
CHIOSCHI su aree verdi
FRAZIONI
Sergio Sasdelli
MEMORIA
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EDI
TO
RIA
LE
Isabella Conti
Sindaco di San Lazzaro di Savena
LAVORARE INSIEME
PER FARE DI SAN LAZZARO
LA CITTÀ CHE SOGNAMO
N
ove mesi, questo il tempo assegnato dalla natura all’uomo per far
compiere il miracolo della vita. Tanti ne
sono passati da quando, il 25 maggio del
2014, i cittadini di San Lazzaro hanno
scelto i propri amministratori.
Come cittadina, prima che come sindaco, sento l’urgenza di trarre un primo bilancio. Delle nostre promesse,
delle nostre scelte, dei primi risultati
raggiunti e dei tanti progetti in cantiere, realizzati anche e soprattutto
grazie alla competenza e all’impegno
quotidiani dei nostri dirigenti e tecnici.
Ebbene, posso affermare con orgoglio
che – se tanta strada resta ancora da
percorrere – abbiamo gettato le basi per
costruire, insieme, una San Lazzaro più
bella, vivibile, sostenibile.
Per esempio, evitando la cementificazione di 263mila metri quadrati di area
vergine, a Idice, e progettando allo stesso tempo un futuro a zero consumo di
suolo. Quindi, lavorando per restituire
alla comunità importanti strutture e
centri di aggregazione, nell’ottica della
riqualificazione e rigenerazione urbana.
E poi ci sono i lavori del cantiere BoBo,
al termine dei quali avremo una via Emilia più bella, sicura, sia per i sanlazzaresi sia per i visitatori. Abbiamo lavorato
mesi, a fianco di Tper, perché le richieste migliorative del progetto da parte
del Comune fossero accolte. E, consapevoli degli inevitabili disagi per i residenti, possiamo dire con soddisfazione
di avere gettato le basi non solo per una
nuova via Emilia, ma anche per l’ambizioso progetto di riqualificazione della
piazza, del centro, punto di riferimento
per la nostra comunità.
Ci siamo insediati con l’idea di costruire
una San Lazzaro a misura di bambino.
Per questo abbiamo confermato, potenziandoli, i servizi di sostegno alla disabilità del Comune, che rendono possibile
accompagnare anche i casi più gravi in
un percorso di formazione e inserimento nella vita della comunità, offrendo
un indispensabile sostegno anche alle
famiglie. Ogni anno, investiamo molte
risorse nel sostegno alla disabilità e ai
bisogni educativi speciali, ed almeno
400mila sulla sicurezza delle nostre
strutture scolastiche, che ora sono tutte
dotate – posso affermarlo con orgoglio –
delle certificazioni di sicurezza sisimica
e prevenzione incendi.
Ed è solo il primo passo per costruire la
città che vogliamo, una città a misura di
famiglie, immaginando forme innovative
di valorizzazione dei parchi pubblici. Oltre ai bambini, ci sono poi i servizi per
i ragazzi più grandi: dalla Mediateca,
cuore pulsante della cultura sanlazzarese, che prosegue la propria ricca
programmazione culturale con una rassegna dedicata alle nuove adolescenze,
fino all’Informagiovani, completamente
rinnovato, e al nuovo Sportello YouMob,
per dare la possibilità ai nostri ragazzi di
fare esperienze all’estero, un risultato di
cui andiamo molto orgogliosi.
C’è infine il grande tema della sostenibilità ambientale ed energetica, con San
Lazzaro tra i pochi Comuni italiani capace di accedere al conto termico – grazie
ai lavori di efficientamento realizzati al
PalaYuri – e di inaugurare nel frattempo
lo Sportello Energia, che offre ai cittadini tutte le informazioni sulle opportunità
e gli incentivi regionali e nazionali.
Alcuni di questi primi risultati di mandato ve li raccontiamo nelle pagine che seguono. Altri, ve li proporremo nei prossimi numeri della rivista. Altri ancora, li
vedete passeggiando per la città, ogni
giorno, nelle piccole cose, nella cura dei
dettagli. Perché, come dice Don Luigi
Ciotti, che abbiamo avuto l’onore di avere qui a San Lazzaro a marzo, la legalità
non si insegna, si testimonia. Così come
la buona amministrazione, che non si
annuncia, si pratica.
Per questo abbiamo dedicato un intero
mese di iniziative alla legalità, dedicando due pazze ad altrettanti eroi civili,
Peppino Impastato e Marco Biagi. Perché dobbiamo spiegare ai ragazzi che
cambiare il mondo è possibile, lavorando duramente, studiando, esercitando il
proprio ruolo ogni giorno, con passione,
competenza e con la schiena dritta.
Sono trascorsi nove mesi. Posso dire
a me stessa, alla mia squadra, ai miei
concittadini, che il bilancio è positivo.
Ma sono ancora molti i progetti da portare avanti. Tantissime le cose da fare.
E, per farle, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti.
Per questo abbiamo approvato la Carta sulla collaborazione tra cittadini e
amministrazione per la cura e la rigenerazione del bene comune, che trovate allegata a questa rivista. Per questo
abbiamo istituito l’Albo del cittadino virtuoso.
Chiunque, se vorrà, potrà cotribuire, con
le proprie competenze, con gli strumenti giusti. Per fare di San Lazzaro la città
che sognamo.
3
inComune
primopiano
Nel Consiglio comunale più partecipato di sempre, approvata
all’unanimità – con 4 non partecipanti al voto – la decadenza del
Piano operativo comunale per la parte che riguarda l’intervento
edilizio in via Palazzetti a Idice
oltre la "colata"
“M
olti venditori continuano a fantasticare per i propri immobili
valori fuori mercato”. Non sono le parole di un fanatico ambientalista o di
un teorico della “decrescita felice”, ma
l’analisi spietata di Luca Dondi, direttore generale di Nomisma, analizzando i
dati dell’invenduto nell’area metropolitana di Bologna.
Vediamoli: in soli 8 anni (2006-2014) il
calo delle compravendite registrato è
stato superiore al 50%, con una riduzione media dei prezzi di mercato attorno al 20%. Ad oggi, ogni 1.000 case sul
mercato in Provincia di Bologna quasi 20
restano invendute, piazzando la nostra
provincia al 17° posto in Italia in questa
particolare classifica. La fonte? Scenari Immobiliari, istituto indipendente di
studi e ricerche, punto di riferimento
per tutta la filiera edilizia nel predisporre strategie di investimento nel settore.
Ma non è necessario essere esperti di
economia e statistica per rendersi conto
di quanto il mondo, dal 2006 ad oggi – e
con una decisa accelerazione nel 2008
con lo scoppio della bolla subprime
– sia cambiato: a San Lazzaro, basta
scendere in strada, fare un giro per i
quartieri, parlare con i cittadini, imbattendosi quasi ad ogni angolo di strada in
su un mercato dove la domanda sembra
evaporata e dove, nel solo 2014, il tribunale di Bologna ha accolto 50 richieste
di fallimento riconducibili a imprese di
costruzioni o dell’indotto edilizio.
È in questo scenario che si inserisce
la oramai nota vicenda dell’intervento
Palazzetti, il complesso edilizio che – in
base al Piano operativo comunale approvato nel 2011 dal Consiglio comunale e al successivo Piano attuativo approvato, nel 2014, dalla Giunta Macciantelli
– sarebbe dovuto sorgere su un’area
agricola in frazione Idice. Ben 582 alloggi, per un valore dell’investimento stimato intorno ai 290-300 milioni di euro.
E, in più, una scuola, un campo sportivo,
una sala polivalente, quelle che in gergo
tecnico si chiamano “opere compensative” (in sostanza, le opere di interesse
pubblico, la realizzazione delle quali è
condizione dirimente, come è ovvio, per
la concessione da parte dell’ente locale
del “diritto a costruire”). Una vicenda
sulla quale, lo scorso 12 febbraio, il
Consiglio comunale di San Lazzaro ha
scritto la parola fine, approvando la delibera di decadenza del Piano operativo
Tanto clamore per un atto di
buona e lineare amministrazione (il Consorzio di imprese
attuatrici non è stato in grado
di presentare le garanzie per
la realizzazione delle opere
pubbliche)
decine di appartamenti invenduti, intere
palazzine vuote ed altri cantieri fermi o
che procedono a rilento, a causa delle
inevitabili difficoltà in cui versano molte delle imprese edili che li gestiscono.
Mentre i nuovi appartamenti finiscono
comunale “in parte Pua”, vale a dire
limitatamente a quella parte del Piano
operativo (il Pua è lo strumento urbanistico comunale che definisce nel dettaglio gli interventi delineati in termini
generali dal Poc, dalle altezze degli edifici alle tipologie urbanistiche, ecc) che
riguardava l’intervento in via Palazzetti.
Motivo? La mancata presentazione da
parte del Consorzio di imprese attuatrici, entro il termine del 29 marzo 2014
– ed ancora il mancato rispetto del secondo termine, perentorio, del 29 luglio
– di una fideiussione bancaria di 13 milioni e 158mila euro a garanzia della realizzazione delle opere pubbliche. Nel
frattempo, già all’inizio di luglio 2014,
falliva una delle imprese del Consorzio,
4
inComune
primopiano
Ma è arrivata la crisi a
complicare tutto: i numeri
del settore edile per capire
come, in pochi anni, sia
cambiato il mondo
l’imolese Cesi. Né le singole imprese,
né il Consorzio nel suo complesso sono
mai stati in grado (né entro la prima, né
entro seconda scadenza) di presentare
le necessarie garanzie.
E, con il venir meno dell’interesse pubblico, l’amministrazione comunale sanlazzarese decide, in modo coscienzioso
e lineare, di avviare la procedura per
far decadere il Poc Palazzetti, votata
all’unanimità dal Consiglio comunale
(con 4 assenti) il 12 febbraio scorso.
“Noi stiamo compiendo la democrazia –
ha sottolineato il sindaco Isabella Conti, di fronte ai consiglieri, subito prima
del voto – e abbiamo il dovere morale
di farlo pensando al futuro e a ciò che
lasceremo dietro di noi, abbiamo il
dovere morale di esercitare il potere
della rappresentanza con rettitudine
e correttezza, anche tra noi, anche nei
rapporti naturali di duro confronto politico. Perché se avremo agito da persone per bene, avremo agito anche da
politici per bene. E sapete a chi giovano
la nostra correttezza e la nostra rettitudine? A tutta la città, a tutta la comunità che ci guarda e si aspetta da noi che
facciamo la cosa giusta”.
Eppure, già prima del voto in Consiglio, il direttore di Ance
Bologna (il sindacato dei costruttori) Carmine Preziosi aveva
dichiarato: “Con i tempi che corrono certi cantieri non stanno
più in piedi. Serve un ragionamentoa tutto campo per ridefinire
i rapporti tra il Consorzio e l’amministrazione partendo dalla
riqualificazione dell’esistente”
L’ANALISI
PIÙ DELL’ONOR POTÉ LA CRISI
Gli enormi interessi in gioco e la crisi del settore hanno esacerbato
i termini del confronto
S
an Lazzaro, 12 febbraio 2015. Il Consiglio comunale, durante la seduta
più partecipata di sempre – con i cittadini in fila per assistere in diretta ai lavori
e la sala accanto allestita con un maxi
schermo – vota all’unanimità la decadenza del Piano operativo comunale “in
parte Pua Palazzetti”, prendendo atto
dell’incapacità del Consorzio di imprese attuatrici (56% privati, il resto cooperative) di presentare le garanzie per
la realizzazione delle opere pubbliche
compensative.
Perché tanto clamore su un atto dovuto, su un atto di buona amministrazione
che ha messo d’accordo tutti i gruppi
consiliari anche di opposizione – con
l’eccezione di Forza Italia che non ha
partecipato al voto – nell’accogliere
all’unanimità il provvedimento? “Una
decisione lineare, praticamente ovvia
perché incardinata del principio dell’interesse pubblico – aveva ricordato ancora il sindaco Conti di fronte al Consiglio
– appare oggi come una circostanza del
tutto eccezionale. Ma è oggi che la crisi
rende le imprese coinvolte incapaci di
presentare le garanzie necessarie per
quell’intervento.
È oggi che le imprese non sono in grado
di garantire la realizzazione della scuola e delle opere pubbliche che davano
valore sociale all’intervento e all’idea di
città pubblica che quel progetto portava
avanti”.
La crisi, appunto. A dicembre 2014 (dati
Istat) l’indice destagionalizzato della
produzione nelle costruzioni è diminuito
in termini tendenziali del 5,2% rispetto
allo stesso mese del 2013. Nella media
dell’intero anno 2014, il decremento è
stato pari al 6,9%. Per rendere l’idea,
fatto 100 il valore della produzione medio nel 2010, a fine 2014 si era scesi a
68,6 (media) e a 62,4 a fine anno (ultimi
dati disponibili).
“Nel 2014, per il settimo anno consecutivo, il settore delle costruzioni è
stato caratterizzato da una forte crisi,
sia nella componente privata che in
quella pubblica”, sintetizza l’ultimo
rapporto Ance (Associazione nazionale costruttori edili). Vale a dire, si costruisce (molto) meno che in passato,
e quanto si costruisce non si vende, o
si vende a fatica. E questo non perché
le persone non abbiano più bisogno di
case – come dimostrano le liste d’at-
5
inComune
primopiano
potrebbero essere oggetto di interventi di riqualificazione (con vantaggio sia
per i cittadini sia per i lavoratori delle stesse imprese edili). Insomma, la
stessa crisi che ha, da un lato, ridotto
i margini delle imprese ed esacerbato
inevitabilmente i termini del confronto, potrebbe rappresentare, allo stesso tempo, un’opportunità di rigenerarsi anche per le imprese stesse.
Pare averlo compreso Ance Bologna,
punto di riferimento per le imprese
edili del settore privato: “Con i tempi
decisioni non certo indolori, quelle di
andare verso una politica di riduzione del consumo di suolo (rinunciando
agli oneri di urbanizzazione per di più
in tempi di ulteriori tagli dei trasferimenti agli enti locali). Ma decisioni
inevitabili, alla luce della crisi e non
solo della crisi, perché i cittadini non
chiedono nuovo cemento ma anche e
soprattutto città più vivibili, più belle
e a misura d’uomo. “Oggi dobbiamo
prendere consapevolezza che non siamo più nel 2009, quando è stato scrit-
che corrono – aveva dichiarato, interpellato sull’argomento, il direttore
generale di Ance Carmine Preziosi al
Corriere della Sera – le tempistiche di
alcuni grandi cantieri non stanno più
in piedi. La cittadella di Idice era stata
pensata per essere realizzata in 5-10
anni. Ma con il mercato attuale non è
più pensabile progettare interventi di
questo tipo: lo stesso progetto doveva
essere ‘spalmato’ almeno su 20 anni,
un lotto alla volta”.
E non solo: “Chiedo di costruire un
percorso nuovo – aveva detto Preziosi già prima che il Consiglio comunale sanlazzarese votasse la decadenza
dell’intervento Palazzetti – serve un
ragionamento a tutto campo per ridefinire i rapporti tra il Consorzio e l’amministrazione, partendo dalla riqualificazione dell’esistente”.
Una posizione ragionevole a fronte di
to il Psc, né nel 2011, quando è stato
elaborato il Poc. Oggi la strada di ‘fare
cassa’ attraverso gli oneri di urbanizzazione non è più percorribile”, spiega
Conti. Ad ogni modo, la “new town”
in via Palazzetti non si farà. Nessuno potrà più vantare diritti edificatori
sull’area agricola di Idice.
Il Comune – a prezzo di sforzi notevoli – individuerà alternative alle opere
pubbliche, pure necessarie, che il progetto prevedeva e che i soggetti attuatori non sono stati in grado di realizzare (vedi soprattutto la scuola). “Ma
le risorse e le energie che sono state
investite in quell’intervento, di cui ho il
massimo rispetto – rilancia il sindaco
Conti – non devono certo andare disperse, ma prendere in una direzione
che è la politica a dover stabilire, che
è quella della riqualificazione e della
rigenerazione urbana”.
Sulla stessa linea il sindaco Conti: «Non possiamo
più fare cassa attraverso
gli oneri di urbanizzazione: le risorse e le energie
che sono state investite
nel progetto di Idice non
devono andare disperse,
ma prendere in una direzione che è la politica a dover stabilire e che è quanto i cittadini si aspettano,
e cioè la riqualificazione e
rigenerazione urbana»
tesa per gli alloggi in Edilizia Residenziale Sociale, sempre troppo lunghe
nonostante l’aumento dell’offerta di
alloggi – ma perché la crisi economica ha falcidiato il reddito disponibile
di molti cittadini, spaventando gli altri
(che paventando tempi bui preferiscono rimandare le decisioni di investimento in beni durevoli).
Insomma, la decadenza del Poc era
semplicemente un atto dovuto, quello di Idice un progetto – comunque –
anacronistico. Ma gli enormi interessi
in gioco che questa decisione andava
a toccare hanno, inevitabilmente, inasprito i termini del confronto. Che ora,
però, può ripartire su basi nuove: un
intero quartiere “incompiuto” – l’area
nord – aspetta solo un piano (e delle
buone idee d’impresa) per rinascere
(si veda pagina 8, NdR). Centinaia di
alloggi sfitti e intere porzioni di città
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inComune
primopiano
SCENARI
IL FUTURO: “UN PSC METROPOLITANO
PER LA RIGENERAZIONE URBANA”
Dalla necessità di rinnovare gli strumenti urbanistici al
potenziamento del ruolo della Commissione per la qualità
architettonica del paesaggio
R
iduzione del consumo di suolo, da
un lato, necessità di nuovi progetti urbanistici per la riqualificazione
dell’esistente, dall’altro.
Un problema che non riguarda, come
evidente, solo San Lazzaro, ma tantissimi comuni emiliani, specialmente
quelli “di cintura”, ove dai primi anni
Duemila sono stati realizzati interventi edilizi importanti sull’onda della
bolla immobiliare.
Mentre San Lazzaro – con la decisione
di fermare il mega-progetto di Idice –
ha così fatto da apripista (e in qualche
modo da megafono) ai problemi che si
trovano ad affrontare ogni giorno tanti
amministratori, di coniugare cioè legittimi interessi d’impresa con la sfida
di disegnare un futuro ove la progressiva riduzione del consumo di suolo,
la risposta alla domanda abitativa,
l’esigenza comune a tutti i cittadini (a
prescindere dalle diverse sensibilità e
orientamento politico) di vivere in città
più belle e sostenibili, possano andare di pari passo: “L’impegno di tutti,
ora – sottolinea ancora Conti – deve
essere rivolto a disegnare il futuro.
Abbiamo questa imponente, difficile e
maestosa opportunità”.
Resta il fatto che il Piano strutturale
comunale di San Lazzaro, elaborato
nel 2009 e tuttora vigente, continua a
identificare nelle campagne attorno
a via Palazzetti una potenziale area a
vocazione residenziale.
Dunque serve un nuovo Psc? Certamente, cominciando a ragionare –
spiega Isabella Conti, anche nella veste di assessore all’Urbanistica della
Città metropolitana – oltre i confini
del territorio comunale.
Un Psc metropolitano, quindi, che a
livello locale passa dall’elaborazione di un nuovo Poc (quello attuale,
depennato dall’intervento Palazzetti,
scade nel 2016) “e soprattutto da un
nuovo Rue – regolamento urbanistico
edilizio, NdR – uno strumento importantissimo che determina le altezze,
le tipologie architettoniche, le distanze”. Quanto, insomma, distingue un
edificato di qualità da una “colata”.
Mentre i tecnici di piazza Bracci sono
già al lavoro sui nuovi strumenti e
regolamenti, un ruolo più forte, secondo il sindaco Conti, deve essere
assunto (in qualche modo ri-assunto)
dalla Commissione per la qualità architettonica del paesaggio, le cui cariche dovevano essere rinnovate proprio all’inizio di quest’anno: “Abbiamo
ricevuto ben 75 domande da parte
di architetti, ingegneri, agronomi.
Ne abbiamo scelti 5, sulla base delle sensibilità, delle professionalità,
delle vocazioni per restituire qualità
all’edificato”.
Presieduta dall’architetto Sebastiano
Sarti, la nuova Commissione in carica per il 2015-2019 è stata nominata
con delibera di Giunta n. 4 del 22 gennaio 2015 e sarà composta da cinque
membri: oltre al presidente Sarti, gli
architetti Nicola Montini, Adriano Bottura, il dott. Riccardo Adversi e l’ingegner Franco Taddia; infine l’architetto
93enne Estenio Mingozzi, membro
onorario e punto di riferimento per
tre generazioni di professionisti.
“La Commissione è già al lavoro – annuncia Conti – con la paletta dei colori, per dare un’identità nuova alla
città”.
Nuovo
gattile
AL VIA I LAVORI
La struttura sarà pronta
entro l’autunno, in anticipo
sui tempi previsti
F
ornire una risposta concreta ad
un’esigenza fortemente sentita,
dare una collocazione adeguata alla
struttura destinata al ricovero dei
gatti randagi, da una parte, tutelare
e controllare la popolazione canina
e felina, dall’altra.
Questo il quadro in cui si inserisce
la realizzazione del nuovo gattile,
una struttura fatiscente precedentemente ubicata nel quadrilatero di
via Speranza e che ora, in base a un
progetto realizzato ed approvato a
tempo record dall’amministrazione
comunale, si “sposta” a La Cicogna.
Quella di un più efficace controllo della popolazione di cani e gatti
randagi – osserva l’amministrazione comunale – è una risposta non
solo ad un’esigenza sociale, ma anche a un preciso dettato normativo
nazionale e regionale. Al progetto
del nuovo gattile contribuiscono infatti fondi regionali per oltre 63mila
euro, a fronte degli 86mila investiti
direttamente dall’amministrazione.
Promessa la realizzazione entro il
2015, la nuova struttura a La Cicogna vedrà la luce con un certo anticipo: i lavori – cominciati a marzo
– saranno infatti completati entro il
prossimo autunno.
7
inComune
primopiano
IL PROGETTO
LABORATORIO URBANO
NELL’AREA NORD
Dodici studenti del master in Progettazione sostenibile della
facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, al lavoro
nell’area industriale tra via Caselle e via Speranza
S
aranno 12 ragazzi dell’Università
di Bologna, iscritti al master di II
livello in “Progettazione sostenibile:
recupero e rigenerazione urbana”, a
studiare la riqualificazione dell’area
industriale di via Caselle, a San Lazzaro. Guidati dal professor Carlo Monti –
fondatore del master – gli universitari
hanno, il 13 dicembre scorso, visitato
l’area, dieci ettari di terreni e capannoni compresi nel quadrilatero tra via
Speranza, Ca’ Ricchi, Caselle e la stazione.
“Parliamo di una zona fondamentale
per la città di San Lazzaro – spiega –
via Caselle, infatti, porta i cittadini dal
centro alla stazione metropolitana e
verso questa dimensione di fusione tra
città e provincia deve andare il progetto”. Ora, gli studenti avranno un anno
di tempo per studiare il quartiere nel
dettaglio e fornire all’amministrazione
comunale un’idea che vada nella direzione della rigenerazione urbana di
un’area importante per la città, in cui
ora convivono aziende attive, capannoni privati e comunali dismessi da anni,
palazzine e nuove strutture abitative.
“Si tratta di un progetto ambizioso
– sottolinea il sindaco, Isabella Conti – che rientra nella revisione degli
strumenti di pianificazione urbanistica
previsti per i prossimi anni”.
A monte dell’iniziativa affidata all’Università di Bologna, infatti, vi è un
approfondito studio effettuato dal
Comune sull’area, un documento contenente la “valutazione dello stato del
territorio e dei processi evolutivi che lo
caratterizzano”, in pratica la fotografia
dell’esistente analizzata nei suoi vari
aspetti per individuarne concretamente i potenziali “ambiti di riqualificazione”. Punto di partenza, anche in questo caso, il Psc vigente, che individua
nell’area – 103.600 mq – un “tessuto
misto a prevalente vocazione produtti-
vo-artigianale risalente agli anni Sessanta e Settanta”, area che si presenta
“completamente satura e priva di dotazioni”.
Qui, la cementificazione è roba… vecchia, e riguarda ben il 90% della superficie considerata. Già ricompresa
nel 2002 nel perimetro degli ambiti di
riqualificazione urbana – così come individuati dalla legge 19 del 1998 – ha
visto, tuttavia, la realizzazione concreta di programmi di riqualificazione
promossi dal Comune limitatamente a
due piccole porzioni di territorio, convertite al residenziale.
Mentre è lo stesso Psc a prevedere la
“complessiva riqualificazione dell’ambito” per un intervento che dovrebbe
riguardare – tra demolizioni, riqualificazioni e quant’altro – almeno 37mila
mq, di cui il 20% da destinare ad “attività laboratoriali, commercio di vicinato, terziario di piccola dimensione,
pubblici esercizi, artigianato di servi-
zio”. Insomma, l’area nord da zona industriale in gran parte dismessa non
deve certo trasformarsi in un nuovo
“quartiere dormitorio”, ma in un laboratorio urbano vero e proprio capace,
tramite la riqualificazione e il riuso, di
fare da volano e da traino allo sviluppo dell’intera città. “Dal punto di vista
del consumo di suolo – spiega il primo
cittadino – esiste una differenza sostanziale tra la ‘congiunzione’ di aree
urbanizzate contigue e già esistenti, la
riqualificazione di quartieri dove sono
già presenti le fognature, le strade, l’illuminazione pubblica, rispetto alla realizzazione di nuovo edificato su aree
vergini”. Lo stesso studio del Comune,
completato a dicembre 2014, identifica
nell’area nord un’alternativa plausibile “alle previsioni di edificazione su
aree vergini contenute negli strumenti
di pianificazione urbanistica comunale
vigenti”.
Una materia affascinante e complessa, quindi, quella che gli studenti bolognesi si troveranno a maneggiare, ove
il “disordine della città” – usi spontanei, imprevisti e inconsueti degli spazi
– anziché come segno di degrado potrebbe essere trattato come laboratorio dove sperimentare nuovi modi di
vivere e di abitare lo spazio urbano,
“un territorio animato da processi sociali e dinamiche economiche talvolta
tra loro contrastanti”.
Mettere a disposizione menti e competenze per la rigenerazione urbana “è
il primo passo verso quella progettazione identitaria a cui miriamo”, sottolinea il sindaco Conti. “Gli studenti
potranno fornire idee che saranno poi
valutate dai nostri esperti, e studiare
linee architettoniche che potrebbero
essere prese come spunto anche per
progetti da realizzare in altre zone della città”.
Una grande occasione di crescita personale e professionale anche per gli
studenti: “Siamo a ridosso del fiume
Savena, in un’area in cui possono coesistere varie realtà”, osserva il professor Monti. Un progetto, conclude
il docente, che rappresenta non solo
un’imperdibile occasione di fare pratica, ma soprattutto “una sfida stimolante per gli studenti chiamati a presentare valide soluzioni per una buona
rigenerazione urbana”.
8
inComune
comunità
LO STRUMENTO, I “PATTI DI COLLABORAZIONE”, PER
CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE A RENDERE LA NOSTRA CITTÀ
UN POSTO FANTASTICO IN CUI ABITARE, LAVORARE, VIVERE
SAN LAZZARO
BENE COMUNE
ALBO DEI
CITTADINI VIRTUOSI
Carta sulla Collaborazione tra Cittadini
e Amministrazione per la Cura
e la rigenerazione dei beni Comuni
San Lazzaro
Bene Comune
cittadino
virtuoso
Dalla cura di edifici e spazi pubblici a
veri e propri atti di mecenatismo.
Tutto nero su bianco nella “Carta sulla
collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e rigenerazione
del bene comune”
O
gni cittadino ha diritto ad impegnarsi attivamente per il bene comune,
mettendo a disposizione parte del proprio tempo, lavoro, competenze, per
creare una città più bella, aperta, viva.
Lo stabilisce la “Carta sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per
la cura e rigenerazione del bene comune”, che trovate allegata a questa rivista
e che rappresenta, insieme, il risultato
e la sintesi di uno dei principali obiettivi
di mandato di questa amministrazione,
coinvolgere i cittadini in scelte partecipate funzionali al benessere individuale
e collettivo.
Molto più di una dichiarazione d’intenti,
la Carta dà attuazione concreta all’articolo 118 della Costituzione, ultimo comma: “Stato, Regioni, Città metropolitane,
Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di
interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
Riqualificare un edificio, impegnarsi per
la gestione condivisa di uno spazio pubblico, promuovere forme di creatività e
sperimentazione artistica, fino a veri e
propri atti di mecenatismo. Tutto è possibile, sottoscrivendo con l’amministrazione comunale – spiega la Carta – Patti
di collaborazione, strumenti attraverso
i quali “Comune e cittadini concordano
tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni”. Ad una sola
condizione: che sia le modalità di intervento sia di gestione degli spazi pubblici
siano aperte a tutti, in sostanza anche ad
L
o prevede la Carta, ed è lo strumento scelto dall’amministrazione comunale per offrire un riconoscimento pubblico ai concittadini
che scelgono di impegnarsi (in modo
continuativo oppure occasionale) in
progetti di cura e rigenerazione di
beni comuni, gestione condivisa di
spazi ad uso pubblico, ecc, in sostanza in tutte le forme di cittadinanza
attiva previste dalla Carta stessa.
altri cittadini (che possono partecipare ai
Patti in forma singola o associata) oltre
agli iniziali proponenti.
Due – in sostanza – le modalità per arrivare alla formulazione di un Patto: scorrere l’elenco dei beni e degli spazi pubblici,
individuati dal Comune, che si prestano
ad interventi di cura e rigenerazione, e
“adottarne” uno; oppure formulare attivamente una proposta che, qualora valutata fattibile e di pubblico interesse, si
potrà tradurre in uno specifico Patto, a
sua volta pubblico e pubblicizzato sugli
strumenti propri dell’amministrazione
(come il sito web), per favorire massima
trasparenza, “in modo da consentire che
anche altri cittadini interessati possano
aggregarsi alle attività”.
Promuovere la “creatività urbana” – ed
in particolare quella giovanile – è tra gli
obiettivi principali della Carta, che non
pone nessun vincolo alla quantità di
tempo, risorse e competenze che ogni
singolo cittadino può mettere a disposizione. La stessa Carta prevede infatti,
tra le forme di collaborazione possibili – e senza la necessità, in questi casi,
di formalizzare la collaborazione in un
vero e proprio Patto – anche contributi “occasionali”, per permettere a tutti,
anche a coloro che hanno poco tempo o
che non se la sentono di assumersi un
impegno continuativo, di sperimentare
forme di cittadinanza attiva e, perché
no, “prenderci gusto”, scoprendo quanto
può essere gratificante fare qualcosa per
rendere la propria città, strada, quartiere, un posto fantastico in cui abitare, lavorare, vivere.
Come si diventa cittadini
virtuosi?
Sottoscrivendo un Patto di collaborazione, naturalmente, ma anche
semplicemente dichiarando al Comune la propria volontà di contribuire attivamente alla cura di beni o
spazi pubblici.
È la Carta stessa a prevedere poi un
riconoscimento per i cittadini virtuosi. Non un “corrispettivo”, ovviamente, ma semplicemente una forma di
visibilità pubblica per l’impegno dimostrato nonché uno strumento di
stimolo alla diffusione delle pratiche
di cura condivisa dei beni comuni.
Un percorso che comincia dalle
scuole, dove sarà massimo l’impegno dell’amministrazione per diffondere i principi della Carta, una
“scelta strategica” per diffondere e
radicare nei ragazzi l’idea che solo
facendo qualcosa per gli altri, per la
propria città, comunità, si può davvero realizzare se stessi.
Info:
[email protected]
[email protected]
9
inComune
comunità
Cittadini attivi
NONOSTANTE LA “CASSA”
positive che riducano il rischio di isolamento e depressione, conseguenza più grave
(insieme alla mancanza di reddito) della
perdita temporanea o definitiva del posto di
lavoro. Fondamentale, per dare concretezza
al progetto, è il ruolo delle organizzazioni
di volontariato e delle associazioni di promozione sociale, a cui era rivolto in modo
Comune di San Lazzaro capofila
di un progetto per offrire l’opportunità, ai lavoratori temporaneamente inattivi, di acquisire nuove
competenze e mettersi in rete,
impegnandosi per la propria comunità
M
obilità, disoccupazione, cassa integrazione a zero ore. Tragedie personali
sempre più frequenti, che non possono – e
non devono – costituire un punto di non ritorno per il lavoratore, che può offrire il proprio impegno solidaristico in concrete attività di volontariato a favore della comunità.
È l’idea alla base del progetto promosso dal
Comune di San Lazzaro e dal Distretto sociosanitario – sostenendo il percorso sperimentale in accordo con Città metropolitana,
organizzazioni sindacali e Centro servizi
per il volontariato Volabo – presentato in
Mediateca il 18 marzo scorso. “A fronte del
continuo aumento della disoccupazione e
delle relative situazioni di disagio – spiega
il vicesindaco, Claudia D’Eramo – crediamo
sia dovere dell’amministrazione attivarsi
per offrire una reale opportunità alle persone momentaneamente inattive di acquisire
nuove competenze, mettersi in rete e dare
maggior valore alle proprie giornate, impegnandosi per la propria comunità, portando saperi, competenze ed esperienze e
mettendole a disposizione dell’associazionismo e di tutti”. Il risultato, relazioni umane
particolare l’evento pubblico organizzato
dal Comune per il 18 marzo. “In questa prima fase operativa – prosegue D’Eramo – si
procederà alla raccolta delle manifestazioni di interesse da parte delle associazioni e
organizzazioni di volontariato”. Successivamente, l’informazione ai lavoratori in Cassa
integrazione guadagni o in mobilità sarà
assicurata dal Centro per l’impiego di San
Lazzaro che informerà direttamente i lavoratori sulla possibilità di svolgere attività di
volontariato presso le associazioni del distretto che aderiranno al progetto.
STORIE
MARINO SANTI, L’
CITTADINO BENEMERITO
onore di ricevere un riconoscimento
dalle mani del sindaco. Più in generale, l’orgoglio di un lavoratore instancabile
– la cui vita è stata profondamente segnata
dalla malattia – nel vedere finalmente il
proprio impegno per la comunità riconosciuto ed apprezzato pubblicamente.
Marino Santi, classe 1925: è sua la targa
posta a ridosso del passaggio ciclabile sul
Rio Polo, per un’opera di riqualificazione
– la chiameremmo oggi – realizzata a titolo completamente gratuito, consistente
nella sostituzione della vecchia e scomoda “scaletta” con una più agevole rampa
ciclabile, “tutta realizzata con materiali di
recupero”, puntualizza Santi.
Un viottolo che conduce agli orti di Parco
della Resistenza, vera passione di Marino
Santi e della moglie Ebe, facilmente raggiungibile in bicicletta dall’appartamento
di via san Lazzaro 19 dove i due coniugi risiedono dal 1987. “Lui si è occupato
di tutto – racconta orgogliosa la signora
Marino Santi – nella foto con la
moglie Ebe, il figlio Riccardo e la
nuora Roberta – riceve il riconoscimento di “cittadino benemerito” dal sindaco Isabella Conti
Ebe, appena 82 anni – e al tempo c’erano persone che non lo capivano, che lo
criticavano perché voleva sempre pulire,
sistemare, ordinare”.
Marino Santi, un cultore ante litteram
del “bene comune”, a cui va il ringraziamento e la riconoscenza dell’amministrazione comunale.
10
inComune
comunità
Raccolta Solidale
cittadino
virtuoso
SABATO 9 MAGGIO 2015
RACCOLTA SOLIDALE
“FA’ LA COSA GIUSTA”
N
FA’ LA COSA GIUSTA
UN PICCOLO GRANDE GESTO DI GENEROSITÀ
PER UNA COMUNITÀ PIÙ SOLIDALE
Fai la spesa presso:
INFO
www.comune.sanlazzaro.bo.it
@ComSanLazzaro
www.facebook.com/sanlazzarodisavena
COMUNE DI SAN LAZZARO Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174
ella giornata del 9 maggio, torna la
raccolta solidale di beni alimentari
e non presso tutti i supermercati aderenti, Conad Repubblica, Conad Emilia,
Coop, Margherita Conad, La Cascina,
Famila, inCoop.
L’iniziativa arriva dopo la raccolta solidale di Natale, che ha visto numerosi
cittadini dare il proprio generoso contributo.
Un’occasione, anche in questo caso, per
“fare la cosa giusta”, con piccolo grande gesto di solidarietà che per qualcuno
può significare tutto.
DONAZIONE ORGANI
San Lazzaro aderisce al progetto “Una scelta in Comune”:
consenso informato all’atto del rinnovo della carta d’identità
Q
uarta città dell’Emilia Romagna e
tra le prime in Italia tra i comuni
non capoluogo, San Lazzaro di Savena
aderisce al progetto “Una scelta in Comune”, che consente ai cittadini maggiorenni di indicare all’anagrafe comunale, in occasione del rilascio o del
rinnovo della carta d’identità, la propria
volontà di donare organi e tessuti.
La possibilità di registrare il proprio
consenso (o diniego) informato alla donazione, compilando un semplice modulo presso l’anagrafe del Comune di
residenza, è stata introdotta dalla legge n° 98/2013 e recepita dal Comune di
San Lazzaro con la delibera 168 del 16
ottobre 2014. Sono già una decina i cittadini sanlazzaresi che, nei primi giorni
di operatività, hanno scelto di indicare
nella propria nuova carta d’identità la
volontà – valida a tutti gli effetti di legge
– di donare gli organi. “È per noi motivo
di orgoglio – sottolinea l’assessore al
Welfare, Giorgio Archetti – essere tra i
primi Comuni della regione e tra i primi
in Italia ad aderire a questa iniziativa,
che nasce per favorire il consenso informato alla donazione degli organi
quale gesto di responsabilità, di altruismo e di solidarietà”.
Tra le novità, la semplicità per il cittadino, che ha la possibilità di effettuare
questa scelta all’atto del rinnovo del
documento. Restano valide, naturalmente, le altre modalità previste dalla
legge, tra cui la compilazione del vecchio tesserino blu del Ministero della
Salute, compilando e firmando un modulo presso gli uffici Urp delle Asl di
appartenenza, oppure sottoscrivendo
l’atto olografo dell’Aido, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi,
Tessuti e Cellule, in prima fila per sostenere il progetto.
SEPARAZIONI
E DIVORZI
Basta una dichiarazione
in Comune
S
emplificare la vita ai cittadini, mettendoli in condizioni di risparmiare tempo,
denaro e – più in generale – di evitare un
lungo iter tra avvocati e tribunali è l’obiettivo di un ulteriore importante servizio
offerto dall’anagrafe comunale, che dà
attuazione alla legge 132 dell’11 dicembre
2014 contenente novità in materia di divorzi
e separazioni. Dal 12 dicembre 2014 – con
San Lazzaro che, anche in questo caso, figura tra i primi Comuni d’Italia a dare piena
attuazione alla norma – è infatti possibile,
per separazioni e divorzi consensuali, recarsi all’anagrafe e presentare una dichiarazione congiunta di fronte all’Ufficiale di
Stato Civile. Unica condizione, non avere
figli minori, né potranno far parte dell’accordo eventuali patti di trasferimento patrimoniale. Tra i principali vantaggi, i tempi
(30 giorni nei soli casi di separazione) ed i
costi, appena 16 euro di diritto fisso a conclusione della procedura.
11
inComune
mobilità
Cantiere BoBo
GRANDE OCCASIONE DI
RIQUALIFICAZIONEURBANA
A marzo sono partiti i cantieri. Previsto il completo rifacimento
del manto stradale, dei marciapiedi e dell’illuminazione
pubblica, nonché la realizzazione di nuovi attraversamenti e
percorsi ciclo-pedonali
U
n progetto che, per la “grande Bologna” vale 120 milioni di investimenti in opere civili su 20 km di tracciato, 3,7 dei quali nel territorio del
Comune di San Lazzaro. Questi i numeri del cantiere BoBo.
I lavori coinvolgeranno, da marzo ad
ottobre, il tratto di via Emilia compreso tra ponte Savena e via Caselle.
Tre i punti cardine del progetto – spiega il settore Mobilità del Comune – da
considerarsi anzitutto come “una grande occasione di riqualificazione urbana”: grazie al cantiere, infatti, saranno
realizzati, su tutto il tratto di via Emilia
coinvolto e sugli accessi limitrofi, interventi di manutenzione straordinaria
altrimenti impensabili affidandosi alle
sole risorse disponibili nelle casse comunali, con un ritorno economico per
l’ente stimabile in 10 milioni di euro a
fronte di 2,1 milioni investiti (considerando, complessivamente, le opere realizzate nel 2007 e quelle che saranno
ultimate quest’anno).
Primo punto, il rifacimento completo
Secondo, la realizzazione, il rifacimento ed il completamento dei marciapiedi,
che saranno di larghezza minima 1,5
m sull’intero tracciato, per garantire
il transito ciclopedonale su sede propria e in piena sicurezza: questo grazie all’eliminazione dei parcheggi “sul
marciapiede”, che saranno spostati a
raso su strada, per separare il transito ciclopedonale da quello veicolare e
garantire la fruibilità in sicurezza dei
passi carrabili. Quindi la sostituzione
degli impianti semaforici e della pubblica illuminazione con tecnologie più
avanzate e nell’ottica del risparmio
energetico.
Ma non è tutto. Ancora più rilevante è
la parte che riguarda le nuove realizzazioni: oltre ai marciapiedi – allargati
e realizzati ove mancanti – i passaggi
pedonali, che aumenteranno dai sei
esistenti a sette, con la messa in sicu-
Il sindaco Isabella Conti:
«Abbiamo lavorato
duramente in questi mesi al
fianco di Tper per migliorare
il progetto e renderlo
coerente con la già avviata
riqualificazione del centro
storico»
del manto stradale, ricordando come
anche i precedenti lavori del primo
stralcio non abbiano più reso necessari, dal 2007, interventi di manutenzione
sul tratto interessato: infatti, questo intervento di riqualificazione consentirà
di liberare risorse significative – finora utilizzate per interventi manutentivi
sul tratto centrale della via Emilia – per
destinarle ad altre zone o frazioni della città.
rezza e lo spostamento di alcuni attraversamenti critici. Quindi l’accessibilità
al trasporto pubblico grazie alla realizzazione di nuove fermate bus laterali
in corrispondenza di quelle esistenti – lievemente sfalsate per snellire il
traffico – e di banchine tali da garantire
l’accostamento a raso per la totale accessibilità al mezzo per tutti gli utenti,
finalmente anche per i diversamente
abili e genitori con passeggini.
12
inComune
I NUMERI DEL
PROGETTO
di cui
2,5 milioni
560 mila
DALLE
CASSE COMUNALI
INVESTITI
A KM
182 milioni
di cui
SU 20 km DI TRACCIATO
di cui
120 milioni
IN OPERE CIVILI
TRATTO COMPRESO NEL
3,7 km ILTERRITORIO
COMUNALE
2,1 milioni
EROGATI DAL
COMUNE
DI SAN LAZZARO, PER UN
INVESTIMENTO STIMABILE
IN CIRCA
10 milioni
DAL 23 MARZO, VIA EMILIA A SENSO UNICO TRA VIA FORNACE E VIA CASELLE
IL CRONOPROGRAMMA DEL CANTIERE
Durante tutta la durata dei lavori, per i residenti frontisti, posteggio
gratuito nel nuovo parcheggio coperto di piazza Biagi
D
alle opportunità di progetto al cronoprogramma del cantiere, stabilito
nei minimi dettagli con Tper per limitare
i disagi per i cittadini.
Il primo stralcio, Caselle-Fornace, è
partito a metà marzo (già da metà febbraio sono iniziati i lavori puntuali per la
sola posa dei “plinti”, in pratica le fondazioni). Durante questa prima fase di
lavori, che durerà 7 settimane, il tratto
di via Emilia lato nord (in direzione Bologna) compreso tra Caselle e Fornace
sarà chiuso, mentre un unico senso di
marcia è previsto per coloro che provengono da Bologna. I residenti con accessi
diretti sulla via Emilia sul lato interessato dal cantiere, finché non potranno
usufruire dei passi carrabili, potranno
parcheggiare gratuitamente all’interno
del nuovo parcheggio coperto di piazza
Biagi (da 60 posti). Le auto dirette verso Bologna dovranno invece immettersi
su via Caselle, percorrere via Gramsci e
rientrare sulla via Emilia attraverso via
Fornace (tale percorso sarà a senso unico). Anche gli autobus percorreranno lo
stesso tragitto. A seguire i lavori interesseranno il lato sud dello stesso tratto di
via Emilia, per ulteriori 8 settimane, per
spostarsi poi sul tratto Fornace-Ponte
Savena (prima in direzione San Lazzaro
e poi in direzione Bologna), per concludersi quindi ad ottobre.
Alla modifica della viabilità interna
prevista nella prima fase di cantiere, si
aggiungerà nella seconda fase il senso
unico in direzione Bologna da via Fornace al ponte Savena, mentre tutto il traffico proveniente da Bologna percorrerà
via F.lli Canova, via Repubblica e via Casanova.
Anche durante queste ulteriori fasi, i
residenti frontisti – impossibilitati ad
attraversare i passi carrabili – potranno posteggiare gratuitamente l’auto
nel nuovo parcheggio coperto di piazza
Biagi, per tutta la durata del cantiere nel
tratto interessato.
Tra luglio e agosto, poi, è prevista una
sospensione dei lavori per due settimane, per permettere il regolare svolgimento della Fiera di San Lazzaro.
13
inComune
mobilità
VITA DA
UMARELL
IL 10 FEBBRAIO E IL 5 MARZO LE DUE ASSEMBLEE
PUBBLICHE, DOPO GLI INCONTRI GIÀ REALIZZATI NEI MESI
SCORSI CON COMMERCIANTI E CONSULTA DISABILI
IL PERCORSO PARTECIPATO
DI ASCOLTO E CONFRONTO
CON I CITTADINI
“vota il tuo
Umarell preferito”
di Filippo Cinti
Arriveranno, immancabili,
con l’apertura dei cantieri…
mandateci le foto!
P
artecipazione, trasparenza, condivisione delle scelte con i cittadini. Attorno a questi precisi obiettivi di
mandato si è dipanato il percorso che,
da novembre a febbraio, ha preceduto
l’avvio dei lavori del cantiere BoBo.
Il 10 febbraio e il 5 marzo si sono
svolte due assemblee pubbliche con i
cittadini, dopo gli incontri preliminari
realizzati già alla fine di gennaio con
i commercianti direttamente affacciati sul tratto di consolare interessato dai lavori e, a fine 2014, con la
consulta handicap. Presenti nel percorso, a fianco del sindaco Isabella
Conti, lo stato maggiore di Tper, dalla presidente Giuseppina Gualtieri al
responsabile tecnico Tper, ing. Fabio
Monzali.
“Un’occasione – ha sottolineato il sindaco Conti aprendo l’assemblea – per
raccogliere tutti i dubbi e le richieste
dei cittadini, e per esporre i frutti di
un lavoro di mediazione e di confronto
costruttivo con Tper che va avanti da
mesi, affinché le richieste migliorative al progetto siano accolte”.
“Tra i miglioramenti più importanti frutto del nostro lavoro con Tper
registriamo la maggiore coerenza
dell’intero progetto con gli interventi
di riqualificazione urbana già avviati autonomamente dal Comune”, ha
ricordato il sindaco Conti. Su tutti,
quello che prevede – grazie al cofinanziamento regionale e allo sblocco di risorse dal patto di stabilità – il
rifacimento del Parco 2 Agosto e di
piazza Bracci, con il completamento
CONCORSO
Accolte da Tper le richieste
del comune per un progetto
più “a misura di città”
del collegamento ciclopedonale Repubblica-Gramsci.
Tra gli impegni presi da Tper con il
Comune di San Lazzaro, anche l’implementazione di un’informazione
puntuale alla cittadinanza durante tutte le fasi di cantiere con ogni
mezzo a disposizione, dal notiziario
con piantine e cronoprogramma dei
lavori, alle deviazioni della viabilità locale, fino agli spostamenti delle
fermate e delle linee bus; oltre alla
collocazione in piazza Bracci di un
punto informativo “Info Bo-Bo”, che
mette a disposizione un operatore per
fornire informazioni e chiarimenti ai
cittadini, presente per un’intera settimana all’inizio di ogni fase di lavori
e durante il mercato settimanale del
sabato.
G
li Umarell sono tra noi. Anzi, in un
certo senso, siamo noi. Ed ogni cantiere che si rispetti deve essere costantemente seguito, vigilato, in alcuni casi
persino diretto da uno o più Umarell.
Un aspetto curioso e divertente, che
ci accompagnerà fino al termine dei
lavori per la riqualificazione della via
Emilia, e che sarebbe un peccato non
immortalare…
E allora facciamolo! Ogni cittadino è
invitato scattare ed inviare al Comune
un’istantanea all’Umarell più attento,
concentrato, competente, scrupoloso.
O, ancora, di immortalare gruppo più
numeroso, partecipativo e – a proprio
mondo – stravagante.
Inviateci le vostre testimonianze, che
troveranno adeguato spazio sul sito del
Comune e su Facebook: insieme voteremo la foto più divertente e rappresentativa ed eleggeremo… l’Umarell dell’anno
2015, tutto sanlazzarese.
Un modo anche per prendere con un
sorriso gli inevitabili disagi, sopportati i
quali – è bene ricordarlo – avremo una
via Emilia più bella, sicura, accessibile,
sia per i sanlazzaresi sia per i visitatori.
Si possono inviare le foto all’indirizzo email [email protected],
tramite Twitter oppure con messaggio
privato sul profilo Facebook del Comune.
Per saperne di più sul concorso,
www.comune.sanlazzaro.bo.it/umarell
14
inComune
gruppi consiliari
LAVOCEDELCONSIGLIO
Il problema della sicurezza dei cittadini e delle attività
commerciali di San Lazzaro è diventato ormai insostenibile. Non passa settimana senza che si abbiano notizie
di furti in negozi e abitazioni private, spaccate a vetrine,
rapine. Sono mesi che chiediamo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, senza riscontro.
Abbiamo, inoltre, avanzato una serie di proposte pratiche
e operative, una sorta di Piano Sicurezza che aiuti ancora
di più le Forze dell’Ordine sul territorio nel loro lavoro e
possa fornire un valido deterrente per la criminalità. Dinanzi
a tutto ciò, Sindaco e Giunta si sono limitati a polemizzare
contro di noi, senza fare assolutamente niente di concreto
per la città.
Non ci interessano le polemiche politiche, queste le lasciamo fare ad altri; a noi interessa la sicurezza dei cittadini, che
devono essere liberi di circolare e vivere serenamente nella
loro città senza il timore di essere vittime di atti criminali o
di accattonaggio molesto.
Ecco un’altra bella pagina di bene comune! Dopo la mozione
del Movimento 5 Stelle per l’8x1000 alla scuola pubblica, che
porterà fondi per la ristrutturazione di una delle scuole di San
Lazzaro, è arrivata l’approvazione della mozione “Rifiuti Zero”.
Su proposta, del Movimento 5 Stelle, il PD e la lista civica Noi
Cittadini hanno votato per l’adesione del nostro comune alla
Strategia Rifiuti Zero per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo
dei rifiuti, per limitare l’uso dell’inceneritore a quantità marginali riducendo anche la spesa del cittadino e salvaguardando
la salute della comunità. I cittadini, infatti, traggono benefici
concreti dal loro ‘lavoro’ quotidiano di separazione, ottenendo un
risparmio sulla bolletta con una tariffa che premia la riduzione di
rifiuti indifferenziati. Al via un progetto efficiente e di buon senso
sulla gestione dei rifiuti, studiato ad hoc per il territorio e sulle esigenze della popolazione, che porti il comune a: massimizzare la
quota di raccolta differenziata, estendendo la modalità di raccolta
“porta a porta” e introducendo la tariffa puntuale; creare un centro
per il riuso, riparazione e riciclo dei beni durevoli; predisporre un
piano di informazione/educazione della cittadinanza; perseguire
la condivisione delle scelte con gli altri comuni dell’Unione.
Partecipare significa occuparsi del bene comune e dei propri
interessi. Quando decidemmo di fondare una lista civica cittadina fummo sollecitati principalmente dal silenzio incombente su alcune scelte politiche che a noi parevano irragionevoli.
Per alcuni anni il progetto della Colata si è potuto sviluppare
per lungo tempo nella totale indifferenza della maggior parte
dei cittadini, indifferenza su cui contava chi quel piano lo aveva progettato. Oggi quel progetto scellerato è stato fermato,
ma questo sarebbe potuto accadere prima se la popolazione
si fosse attivata insieme e da subito per sostenere le ragioni
dell’interesse collettivo. Il movimento di opinione e di azione
che si è raggruppato attorno al tema dello sviluppo urbanistico
del nostro territorio però è cresciuto ed è riuscito, rallentando i
procedimenti di approvazione, a portare alla luce quelle criticità
che hanno messo in condizioni il Sindaco e il Consiglio comunale
di far decadere il piano attuativo di Idice. La partecipazione dei
cittadini si è dimostrata perciò essenziale e noi riteniamo debba
essere presenza costante nelle vicende della pubblica amministrazione. La delega politica espressa ogni cinque anni attraverso il voto non può quindi essere l’unico momento di partecipazione che, se attiva e continua, garantirà le scelte nell’interesse
collettivo, restituendo alla politica nuova e più ampia credibilità.
Bentornata “San Lazzaro in Comune”. Cosa è successo in questi
primi 10 mesi del nuovo mandato 2014-2019? San Lazzaro ha
dato un forte segnale, il bene della comunità prima di tutto. Davanti all’incertezza dei lavori, ai problemi economici dovuti alla
crisi, alle inadempienze; contrariamente alle politiche del non
decidere mai, il Consiglio comunale ha deciso responsabilmente di far decadere il cosiddetto Pua-Palazzetti e per il futuro ha
rilanciato una politica urbanistica verso la riqualificazione e il
non consumo di territorio. Nell’anno del 70° anniversario della
Resistenza, del 20° anniversario di Libera, dobbiamo prendere
ispirazione da questi esempi, nell’affrontare le dure difficoltà di una
grave crisi economica e istituzionale. Occorre rispondere con i fatti,
respingere la corruzione, il malaffare, l’illegalità, ma anche l’indifferenza, la rassegnazione e ad esse contrapporre la volontà di riscatto, per uscire dalla degenerazione economica, sociale e politica
in cui versa il nostro Paese. La buona politica parte dal locale, dalla
nostra comunità, occorre avere il coraggio di assumersi le proprie
responsabilità e chiedere al governo gli strumenti per poter continuare a garantire ai nostri cittadini servizi avanzati, scuole a norma,
aiuto ai meno abbienti, assistenza a chi ne ha bisogno.
Il nostro Comune ha vissuto momenti molto significativi nell’ultimo periodo, che il nostro gruppo consiliare ha affrontato in linea
con le promesse e gli obiettivi con cui ci siamo misurati con cittadini in campagna elettorale e i principi che ci contraddistinguono. Concluso l’iter per l’abolizione del Poc, abbiamo intenzione di
portare e discutere in Consiglio comunale i temi che più ci stanno
a cuore. “Sinistra Ecologia e Libertà”, prima di essere un partito,
sono tre parole che pongono le fondamenta di una strada e di
obiettivi per noi inderogabili e che già abbiamo rimarcato nello
stesso Consiglio. Abbiamo legato la parola legalità, al centro della
vita del nostro Comune nell’ultimo mese con la rassegna “legal-
mente contagiosi”, con il concetto di giustizia sociale, di diritto al lavoro, di diritti civili e, insieme all’anima civica che compone la nostra
lista, abbiamo intenzione di appoggiare e proporre quelle modifiche
necessarie al nostro Comune per il raggiungimento di questi doveri
verso la cittadinanza. Nello specifico vorremo proporre nuove linee
per l’accesso a servizi agevolati, garantendoli a chi già ne usufruisce
ma aprendo anche a nuovi utenti in linea con il dettato ministeriale;
un nuovo metodo di smaltire i rifiuti, con grande attenzione al riuso,
e un nuovo regolamento per le aree verdi pubbliche, garantendo così
la massima fruibilità da parte della cittadinanza e, al contempo, la
salvaguardia della biodiversità e del territorio.
15
inComune
speciale
PRIMAVERA DELLA LEGALITÀ SANLAZZARESE
Legalmente
contagiosi
Due piazze, intitolate rispettivamente a Peppino Impastato,
“giornalista, poeta, nemico della mafia” e a Marco Biagi,
“professore, giuslavorista, coraggioso riformista”
M
orire per delle idee, cantava Fabrizio
De Andrè: l’idea non è (affatto) affascinante, se si guarda oltre il televisore di
casa i tanti fanatismi che agitano l’Europa e
il Medioriente. Eppure, un riconoscimento
per chi ha speso – e purtroppo perso – la
vita per servire lo Stato, il bene pubblico,
combattendo ogni forma di intimidazione e
sopruso, è davvero il minimo che una grande comunità come quella sanlazzarese
possa fare per riaffermare i propri valori, il
proprio “essere comunità” in un’Italia e in
un mondo ove i simboli contano e, ancora
di più, contano le persone che ogni giorno
(lontano dai riflettori) fanno il proprio dovere, con competenza; veri “pionieri”, questi
ultimi, della rivoluzione in chiave moderna.
Inaugurata il 6 marzo da Don Luigi Ciotti,
presidente e fondatore di Libera, la “primavera della legalità” sanlazzarese si è
chiusa il 27 marzo scorso, con l’intitolazione della nuova piazza al giuslavorista Marco Biagi, assassinato nel 2002. Passando
per l’inaugurazione del presidio di Libera
San Lazzaro-Ozzano (7 e 14 marzo) e per
una serie di iniziative in Mediateca e nelle
scuole per restituire alla parola legalità il
suo più autentico valore e significato come
“resistenza” – senza sconti – ad ogni forma
di compromesso al ribasso, dell’abdicare
all’interesse pubblico per la salvaguardia
dei privilegi di pochi, si tratti di mafia piut-
Ospite d’onore, don Luigi
Ciotti, presidente e fondatore di Libera, che ha incontrato 250 studenti delle
scuole di San Lazzaro
tosto che di piccole ingiustizie quotidiane
che prima si imparano (e si tollerano) sui
banchi di scuola quindi formano, a lungo
andare, il carattere di una comunità e di
una nazione. “Perché sulla vostra rassegnazione – ha ricordato il sindaco Isabella
Conti intervenendo all’istituto Majorana,
durante una delle tante occasioni pubbliche di confronto sul tema – viene costruita
la peggiore forma di potere”.
“Sarà la vostra generazione a cambiare il
mondo”, aveva infatti osservato il primo
cittadino in occasione dell’evento inaugurale “Legalmente contagiosi”, che ha
visto il 6 marzo scorso ben 250 studenti
incontrare Don Luigi Ciotti, a cui è seguita – all’angolo tra via Caselle e via Salvo
d’Acquisto – l’inaugurazione della piazza
dedicata a Peppino Impastato, “giornalista,
poeta, nemico della mafia”.
“Loro sono morti – aveva spiegato don
Ciotti – perché noi dobbiamo essere più
vivi. Peppino impastato denunciava senza mezzi termini i responsabili, non aveva paura di fare i nomi. Questo ci ricorda
quanto il nostro Paese abbia bisogno di
un’informazione libera”. Intimidazione,
paura, indifferenza che si combattono con
la corresponsabilità: “La mafia non è invincibile – ha ricordato, accogliendo don Ciotti
nella gremita sala conferenze di Conserve
Italia, l’assessore alla Legalità, Giorgio Archetti, citando Giovanni Falcone – è un fatto
umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e una fine. Ma perché questo succeda,
perché la mafia finisca, serve impegno civile, è necessario che tutti noi diventiamo
legalmente contagiosi”. “La legalità ha
tanto bisogno di verità – ha esordito don
Ciotti di fronte alla platea – ho raccolto
l’invito del sindaco Isabella Conti di venire
qui a parlare con i ragazzi, per invitarli a
prendere consapevolezza di come la mafia si combatte dalle piccole cose, a partire
dalle relazioni quotidiane. La legalità non
si insegna, si testimonia. La prima forma
di mafia si annida nell’indifferenza”.
“Sarà la vostra generazione a cambiare il
mondo – ha aggiunto il sindaco Conti, ri-
Iniziative mirate a trasmettere,
sorpattutto ai giovani, il valore
della legalità e l’effetto – potenzialmente “rivoluzionario” – di
compiere ogni giorno il proprio
lavoro, con competenza e con la
schiena dritta
volgendosi agli studenti – nei centri di potere ci saranno le vostre menti, la vostra
educazione alla moralità. Il potere è stato
usato male, è stato esercitato in modo non
coretto. C’è anche un potere di fare bene, di
cambiare le cose, di cambiare noi stessi, di
farsi testimoni di una rivoluzione culturale”, ha concluso il primo cittadino, senza rinunciare a dare un segnale di speranza “ai
tanti amministratori pubblici che, quotidianamente, combattono ogni forma di mafia,
intimidazione, illegalità tenendo la schiena
dritta”. In chiusura di incontro, le domande
degli studenti al presidente e fondatore di
Libera. Tanta la voglia di capire, di saperne di più. Fino a un tranchant “Io non mi
sento mafioso”, spirito libero degli studenti
di oggi che è dovere e responsabilità di noi
tutti conservare, per costruire la classe dirigente e la comunità di domani.
16
inComune
MARCO BIAGI COME ANTONIO GRAMSCI
VITTIMA DELLA PREVARICAZIONE CONTRO I CERVELLI CHE PENSANO
D
al 27 marzo 2015, San Lazzaro di
Savena ha la sua piazza Marco Biagi, “professore, giuslavorista, coraggioso riformista”. Presenti all’inagurazione i familiari del giuslavorista, la
moglie Marina Orlandi Biagi, la sorella
Francesca, il figlio Francesco, accanto
al sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti
e all’economista Filippo Taddei e con la
partecipazione delle massime autorità
cittadine, dal comandante dei Carabinieri, Maurizio Pallante, al comandante
della Polizia Municipale, Nicoletta Puglioli, accompagnati dal viceprefetto di
Bologna, dott. Alberto Dall’Olio.
“Dobbiamo chiederci oggi – ha osservato il sindaco Isabella Conti prima di
scoprire la targa – perché gli assassini
hanno ‘scelto’ Marco Biagi. E la risposta è che si trattava di un professore,
ma prima ancora di uno studioso vero,
che si impegnava nelle istituzioni e per
le istituzioni, per il bene del proprio Paese. Una persona di una enorme potenza rivoluzionaria. Perché la rivoluzione,
come ho avuto occasione di ripetere agli
studenti in questo mese dedicato alla
legalità, non si fa con le urla, sbattendo i pugni sul tavolo, ma con la competenza, nel lavoro quotidiano fatto senza
paura e con la schiena dritta, ognuno
nel proprio ruolo”.
Ecco perché, conclude Conti, è stato
scelto Biagi: “Come nel 1927, quando il
tribunale fascista, su Antonio Gramsci,
dichiarò: bisogna impedire almeno per
vent’anni a questo cervello di funzionare”.
“Se Marco Biagi fosse ancora tra noi –
ha sottolineato nel proprio intervento
Filippo Taddei, docente di economia alla
Johns Hopkins University e da mesi sotto scorta per le minacce ricevute per il
proprio contributo al “Jobs Act” – non so
se sarebbe d’accordo con la nostra riforma del lavoro. Quello di cui sono certo è
che se Marco Biagi fosse vissuto questa
riforma si sarebbe fatta molto prima, e
sarebbe stata una riforma migliore. Il
professor Biagi aveva la rara consapevolezza che nessuno ce la può fare da
solo, che ognuno di noi è solamente una
piccola ruota di un ingranaggio”.
Via Antonio Gramsci, piazza Marco Bia-
alla figura ed al lavoro di Biagi la propria tesina di maturità.
Ad accompagnare entrambi i momenti
– sia in piazza Biagi, sia nel successivo Consiglio straordinario – le toccanti
letture della Compagnia Teatro dell’Argine, dalla voce di Ida Strizzi che, citando brani autografi del professor Biagi,
ne ha ricordato le difficoltà nel far parlare il diritto del lavoro con la scienza
Intitolazione della piazza e
Consiglio comunale straordinario in Sala di Città.
Protagonisti assoluti gli studenti che hanno ricordato, di
fronte ai consiglieri, la figura
ed il lavoro di Biagi, “assassinato perché vero rivoluzionario”
gi. Da oggi più vicini, anche idealmente,
in una comunità sanlazzarese che – nello stesso giorno dell’intitolazione della
nuova piazza – ha voluto celebrarne la
figura con un Consiglio comunale straordinario in Sala di Città. Ad intervenire,
di fronte ai consiglieri, alla Giunta, alla
famiglia Biagi ed alle autorità cittadine,
gli studenti degli istituti Enrico Fermi ed
Enrico Mattei, che hanno lavorato sulla
figura del giuslavorista. “Lo Stato siamo
noi”, hanno osservato i ragazzi, accompagnati dai professori e dai presidi degli
istituti. “Tutta la società italiana è responsabile della morte di Biagi”.
Tra i ragazzi, anche Valentina di Noi,
studentessa del Mattei, che dedicherà
economica. La difficoltà, in definitiva,
per certa parte della società italiana, a
tollerare il pensiero un uomo che intendeva il diritto come strumento di cambiamento, e non come fine in se stesso
affinché nulla cambi.
17
inComune
sostenibilità
COMPLETATA L’OPERA DI RIQUALIFICAZIONE, IL COMUNE
HA OTTENUTO DAL GSE L’ACCESSO AL CONTRIBUTO STATALE
PalaYuri
DARWIN DAY
IL COMPLEANNO
DELL’EVOLUZIONE
110MILA EURO NELLE CASSE
COMUNALI GRAZIE AL CONTO TERMICO
B
en 110mila euro guadagnati in cinque
anni, ed il 30% di risparmio sui costi
ordinari del riscaldamento. Questo il risultato dell’ambizioso progetto di riqualificazione della palestra polivalente PalaYuri
di via Repubblica a San Lazzaro di Savena.
Il progetto di riqualificazione della struttura – realizzato l’estate scorsa e che ora
ottiene il riconoscimento del GSE, Gestore
Servizi Energetici – ha infatti previsto, oltre
all’adeguamento strutturale delle facciate
e l’adeguamento alle norme antincendio,
anche l’integrazione della coibentazione
della copertura e la sostituzione delle vetrate, seguendo scrupolosamente le specifiche previste dal “conto termico” (DM 28
del 2012), la norma che consente sia agli
enti pubblici sia ai privati di ottenere un incentivo cospicuo – nell’ordine del 40% – a
copertura di interventi di efficientamento
energetico o di integrazione di impianti a
fonti rinnovabili termiche. “Per il Comune – ha sottolineato Marina Malpensa,
assessore all’Ambiente – si tratta di un
risultato significativo, sia per l’importanza
della cifra, sia per la capacità dimostrata
dai nostri tecnici di realizzare un progetto
coerente con le previsioni del ‘conto termico’, il cui accesso prevede parametri
particolarmente stringenti”. In sostanza,
aggiunge Malpensa, “il Comune ha saputo
coniugare l’esigenza di adeguamento di
un edificio pubblico dal punto di vista statico e alle norme antincendio – che si sarebbe dovuta comunque realizzare – con
un’operazione virtuosa dal punto di vista
sia ambientale sia economico”.
Nello specifico, l’intervento di rifacimento
della copertura ha previsto l’integrazione
della coibentazione esistente con lastre di
poliuretano espanso dello spessore di 12
cm. Per quanto riguarda le vetrate, sono
stati sostituiti gli infissi con nuove strutture in alluminio a taglio termico e vetri
di nuova generazione. Un’operazione che
L’assessore Malpensa:
«Si tratta di un risultato significativo, sia per l’importanza della cifra, sia per la capacità progettuale dimostrata dal Comune
per accedere ad un’opportunità
che prevede parametri molto
stringenti»
il Comune di San Lazzaro ha realizzato
tramite un investimento diretto costato
540mila euro, di cui circa 275mila dedicati
agli interventi di riqualificazione strettamente energetici. A rendere l’intervento
più significativo, appunto, non solo il contributo – pari a circa 22mila euro l’anno,
per una durata di 5 anni – ma anche il
consistente risparmio sul costo del riscaldamento della struttura (si parla anche in questo caso di diverse migliaia di
euro l’anno, variabili ovviamente a seconda dell’andamento climatico e dell’utilizzo
della struttura).
E non è tutto: per rendere il PalaYuri ancora più green, è in partenza un secondo
stralcio di interventi che vedrà la sostituzione della vecchia centrale termica con
una nuova caldaia a condensazione.
S
i è aperta il 12 febbraio con un
omaggio a Charles Darwin, in occasione della giornata internazionale
della ricerca scientifica, la “Settimana
della sostenibilità” sanlazzarese. Ecco
almeno tre buone ragioni per essere
grati all’opera del grande naturalista
inglese, ed altrettanti motivi per cui,
nonostante lo straordinario progresso scientifico degli ultimi due secoli,
la sua figura e il suo pensiero restano
di grande attualità e meritano ancora
oggi interesse.
Ce le ricorda David Bianco, biologo del
Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi
INAUGURATO
IL NUOVO
SPORTELLO
ENERGIA
TAGLIO DEL NASTRO IL 13 FEBBRAIO
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA
M’ILLUMINO DI MENO,
A CUI IL COMUNE
HA ADERITO
NELL’AMBITO
DELLA “SETTIMANA
DELLA SOSTENIBILITÀ”
18
inComune
sostenibilità
dell’Abbadessa: “È grazie a Darwin,
per esempio, se oggi sappiamo che i
comportamenti degli animali si evolvono, così come gli ambienti e i paesaggi. Sappiamo che si evolvono le piante
che ci danno sostentamento, e da cui,
grazie alla ricerca, vengono estratti i
farmaci che servono per curarci.
Sappiamo che le stesse malattie evolvono, come per esempio l’annuale e
sempre diverso virus dell’influenza.
Grazie a Darwin, sappiamo poi che
l’uomo non è il ‘progetto finale’ ma
parte di un mondo meraviglioso e
complesso, fatto di equilibri delicatissimi, di cui fanno parte le piante, gli
altri animali, le stesse risorse naturali. Una biodiversità, insomma, di cui
siamo parte e da cui dipendiamo”.
Ma ci sono altre due buone ragioni per
ricordare e conoscere meglio Darwin –
spiega David Bianco – se possibile ancora più importanti, e che hanno a che
fare con l’essenza stessa dell’uomo.
“A Darwin dobbiamo infatti l’affermarsi nella nostra cultura del principio di
evoluzione, un sistema di idee che ha
reso il nostro mondo più aperto alle
nostre capacità e possibilità. Nessuno è ‘predestinato’. Come le piante e
gli animali, anche l’uomo compete nel
grande gioco della vita.
È facile capire perché l’idea di evoluzione – in questa chiave presupposto
dell’idea di libertà – ha travalicato le
scienze naturali ed è migrata nell’ambito delle scienze sociali”.
Non si evolvono solo le forme di vita,
ma anche la storia, la società, l’economia. Insomma, ad evolversi è la cultura umana nel suo complesso, ed è per
questo che nessun individuo, nessuna
cultura o “razza”, nessun sistema sociale o economico, può essere definito
per principio superiore ad un altro.
Nel chiudere la sua opera più famosa, “Sull’origine delle specie”, Darwin
scrive: “Vi è qualcosa di grandioso in
questa concezione della vita, con le
sue molte capacità, che inizialmente
fu data a poche forme o ad una sola e
che, mentre il pianeta seguita a girare secondo la legge immutabile della
gravità, si è evoluta e si evolve, partendo da inizi così semplici, fino a creare infinite forme estremamente belle
e meravigliose”.
Ecco perché l’Evoluzione, oltre che
principio scientifico, è forse un’idea
chiave con cui comprendere il presente e con cui immaginare il domani: partendo dall’uomo come attore
protagonista dei cambiamenti, come
responsabile nella costruzione di un
domani migliore.
Ed ecco che la distanza tra scienziati
e poeti si fa più sottile, come quella
tra Darwin e Walt Whitman. Che v’è
di buono in tutto questo? “Che tu sei
qui – risponde il poeta nel suo scritto
più celebre – che esiste la vita e l’individuo, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un
verso”.
I
stra città. E se le opportunità normative
e fiscali di incentivo al risparmio e all’efficientamento energetico, specialmente
sul piano nazionale, non mancano, appare evidente il bisogno dei cittadini di
un punto di riferimento per informarsi,
sapersi orientare sulle opportunità esistenti, ricevere supporto sulle modalità
di accesso agli interventi incentivabili,
sugli adempimenti necessari (ad esempio quando si vende, si compra o si affitta una casa). Proprio questo il compito
del nuovo Sportello, attivo dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle 13 (il martedì anche
dalle 15 alle 17).
Per prendere un appuntamento, è sufficiente telefonare allo 051-6228011 (in
orario d’ufficio) o scrivere al nuovo indirizzo mail:
[email protected]
Tra gli altri servizi, anche il supporto
ncentivi per l’efficientamento energetico? Un’opportunità sia per le pubbliche
amministrazioni sia per i privati, che da
un lato possono accedere alle detrazioni
fiscali del 65% – per quanto riguarda gli
interventi di efficientamento energetico – e, dall’altro, possono accedere allo
stesso conto termico nel caso di installazione di impianti di riscaldamento che
sfruttino le fonti rinnovabili o le pompe
di calore. Fornire informazioni puntuali
ai cittadini e alle imprese del territorio
sulle opportunità e sui vantaggi di consumare meno e consumare meglio è la
“mission” del nuovo Sportello Energia
del Comune, presentato a febbraio in occasione dell’incontro “Piccole azioni per
grandi risultati. Il risparmio energetico
parte da casa”. Sono infatti i consumi
privati ad incidere per quasi il 98% sul
totale dei consumi energetici della no-
Tra le iniziative organizzate per la
“Settimana della sostenibilità”, particolare rilievo ha avuto la mostra
“La scienza in altalena”, un’esposizione di giocattoli scientifici interattivi ispirata all’opera ed al pensiero
del grande scrittore e pedagogista,
Mario Lodi. La mostra, ospitata per
due settimane in Sala di Città, è stata visitata dagli studenti delle scuole
di San Lazzaro, accompagnati dagli
insegnanti, e si è aperta alle famiglie durante due speciali “open day”
il 12 e 28 febbraio. Un occasione
per conoscere più da vicino questo
affascinante percorso dove i giocattoli esposti hanno la funzione di
“restituire ai bambini la possibilità e
il piacere di scoprire, giocando, concetti scientifici e abilità tecniche”.
nella lettura e valutazione dei consumi
delle bollette, l’informazione sulla disponibilità di contributi e finanziamenti
o su iniziative – anche da parte di associazioni di categoria – di promozione del
risparmio energetico o delle fonti rinnovabili.
Per inaugurare lo Sportello Energia, il
Comune ha scelto la giornata M’Illumino di Meno (13 febbraio), a cui il Comune ha aderito inserendola quest’anno
in una vera e propria “Settimana della
sostenibilità”. Partendo dalla giornata
mondiale della ricerca scientifica dedicata a Charles Darwin, la Settimana si è
conclusa con le celebrazioni del carnevale, passando per una serie di attività
e laboratori nelle scuole per spiegare
ai bambini il grande valore (ed anche il
gusto) del riuso, del riciclo, del rispetto
dell’ambiente che ci circonda.
19
inComune
wel fare
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Case popolari
UNA ‘CORSIA PREFERENZIALE’
PER LE DONNE VITTIME DI ABUSI
Il Consiglio comunale di San Lazzaro approva la modifica al
Regolamento sull’Edilizia residenziale pubblica (Erp)
U
na corsia preferenziale per l’assegnazione di case popolari alle donne vittime di violenza. Così il Comune
di San Lazzaro ha scelto di onorare la
Giornata mondiale contro la violenza
sulle donne, proponendo una modifica
al Regolamento comunale sull’Edilizia
residenziale pubblica (Erp).
Dopo il parere favorevole dei sindacati
rappresentativi degli inquilini, pervenuto il 3 dicembre scorso, e la discussione presso la Commissione consiliare
competente del successivo 10 dicembre,
la proposta ha ricevuto l’immediato via
libera del Consiglio comunale, che ha
approvato la modifica al Regolamento
nella seduta del 18 dicembre 2014.
Così recita il nuovo articolo 17 del Regolamento: “Il Comune, con atto moti-
vato della Giunta, può assegnare in via
d’urgenza e in deroga alla graduatoria
vigente, alloggi disponibili a nuclei familiari composte da donne sole o con figli minori che abbiano subito violenza, a
seguito di provvedimento giudiziario, di
pubblica sicurezza, od anche provvedimento amministrativo ai sensi dell’articolo 16, comma 6, della legge regionale
6/2014 per la parità e contro le discriminazioni di genere”.
“Si tratta di una misura di assoluta civiltà – rileva Benedetta Simon, assessore
alla Scuola con delega alle Pari opportunità – che offre al Comune uno strumento in più per intervenire in situazioni
di particolare gravità e disagio sociale,
come nel caso di donne vittime di violenza, offrendo loro una prospettiva oltre la
VIOLENZA SULLE DONNE,
SE LA CONOSCI LA EVITI
Studenti del Fermi attori per
un giorno
L
a Giornata internazionale della
donna e il tema della lotta senza
quartiere a violenze e soprusi fa il suo
ingresso a scuola. Sono una trentina i
ragazzi, frequentanti le classi terze e
quarte del liceo Fermi, che – guidati dal
professor Massimo Mazzanti, docente
di Storia e Filosofia – hanno lavorato
rete di protezione istantanea”. Episodi di
violenza che in ogni caso, precisa l’assessore, “per fortuna a San Lazzaro non
sono frequenti”.
Eppure, senza questa modifica, rispondere ad eventuali situazioni di necessità
sarebbe stato molto difficile. La vera novità, infatti, è quella di poter procedere,
in questi casi, ad un’assegnazione diretta dell’immobile, a fronte di una documentata situazione di violenza ed abusi:
“Questo strumento – osserva l’assessore al Welfare e alle Politiche abitative
Giorgio Archetti – consente all’amministrazione di dare risposte efficaci anche
sotto il profilo dei tempi, consentendo in
sostanza di bypassare le graduatorie a
fronte di situazioni di particolare e documentata gravità”.
Particolare soddisfazione da parte del
sindaco Isabella Conti, che ha sottolineato, fra l’altro, il valore e l’importanza
della risposta positiva ottenuta, in tempi
rapidissimi, sia dal sindacato degli inquilini – il cui parere era obbligatorio a
termini di legge – sia dal Consiglio comunale, che ha approvato la modifica
all’unanimità: “Questo significa – spiega – che sull’argomento c’è una visione
comune da parte di tutti i soggetti coinvolti, come deve essere su un tema così
delicato come quello della violenza sulle
donne”.
in questi mesi a una rappresentazione
teatrale sul tema della violenza sulle
donne, dal femminicidio allo stupro,
dallo stalking alle molestie in genere.
“Come rappresentante d’istituto – spiega Emma Baietti, tra gli studenti che
hanno lavorato al progetto – mi sono
impegnata nella preparazione della
sceneggiatura. Questa esperienza – ricorda la ragazza – mi ha reso molto più
consapevole di ciò che avviene attorno a noi. Coloro che, fortunatamente,
non vivono direttamente questo tipo di
esperienze fanno fatica a comprenderne la portata e l’impatto”.
Risultato finale, un video-DVD, presentato a marzo in occasione della Giornata internazionale della donna.
20
inComune
welfare
FOCUS
UN DOVERE DI TESTIMONIANZA
PERTUTTELEDONNEDELMONDO
Il sindaco Isabella Conti incontra Hajra Catic, dell’Associazione
Donne e Madri di Srebrenica
L’
impegno a testimoniare la memoria nel nostro territorio, affinché
nessuna Srebenica possa esistere mai
più, in nessun luogo.
Così il sindaco di San Lazzaro, Isabella
Conti, incontrando il 20 marzo scorso,
nella Sala del Consiglio comunale, tre
rappresentanti dell’Associazione Donne e Madri di Srebrenica, guidate dalla presidente Hajra Catic. Una strage,
quella di Srebrenica, avvenuta – come
molti ricordano – all’inizio degli anni
Novanta, nella totale indifferenza della
comunità internazionale, con i caschi
blu delle Nazioni Unite fermi a guardare mentre i serbo-bosniaci massacravano 8mila persone. Una testimonianza, quest’anno, inserita da Libera
nell’ambito del calendario di incontri
verso la XX giornata della memoria e
dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“La vostra presenza qui – ha ricordato il sindaco Isabella Conti – ha un
significato importante e profondo per
la nostra comunità. Abbiamo scelto
quest’anno di dedicare il mese di marzo alla legalità, alle vittime della forza
bruta, della cecità, del male. Quanto è
accaduto ai vostri familiari in quel momento storico è avvenuto perché tutta
la comunità internazionale non è sta-
ta sufficientemente ‘viva’. E questo è
un monito a non rimanere inermi di
fronte alle ingiustizie, a non chinare
testa. La vostra presenza qui dimostra
la grande forza delle donne nel mantenere la schiena dritta anche di fronte
alle tragedie più atroci. “Ho cercato per
anni il corpo di mio figlio a mani nude,
nei boschi – ha raccontato la presidente Hajra Catic ripercorrendo le tappe
della strage – e ancora a vent’anni di
distanza vivo per rivendicare il diritto
a vedermi restituito il corpo, per poter pregare e piangere sulla tomba di
mio figlio”. Oggi parte della Repubblica
Serba di Bosnia e Erzegovina, l’enclave
di Srebrenica, prima del 1992, era tra le
città più ricche dell’ex Jugoslavia, ove
erano attive importanti fabbriche metallurgiche e uno stabilimento termale
che richiamava turisti da tutto il Paese.
Poi il genocidio, perpetrato nella totale
indifferenza della comunità internazionale. E mentre tra i serbi di Bosnia serpeggia, ancora oggi, il negazionismo,
ricorda la presidente dell’Associazione,
“2mila corpi mancano ancora all’appello, dispersi nei boschi costellati di
mine antiuomo”.
“Quello di Srebrenica è un dolore enorme di cui tutti noi dobbiamo sentirci responsabili – ha sottolineato il sindaco
Conti – tutte le donne del mondo si devono assumere la responsabilità affinché non possa esistere una nuova Srebrenica, mai più ed in nessun luogo”.
XI Settimana d’azione contro il razzismo
DIRITTI DI
ACCOGLIENZA E ASILO
È
stato il Portico di Palazzo Comunale, sabato 21 marzo, ad ospitare il
primo appuntamento nell’ambito del
progetto “Dall’ospitalità alla tutela dei
diritti di accoglienza e asilo”, promosso
dall’Associazione Diversa/mente in collaborazione con il Distretto di San Lazzaro. “Solo chi ha il coraggio di aprire la
sua dimora, chi dona una sacralità allo
straniero che bussa alle proprie porte, può crescere e diventare veramente soggetto”, scrive il filosofo Jacques
Derrida. Questo il senso del progetto
che ha preso avvio proprio in occasione della XI Settimana d’azione contro il
razzismo. Appuntamento sotto i portici
di fronte all’Ufficio di Piano, dove è avvenuto uno scambio di doni con offerta
di pane, dolcetti, the e caffè, ed è stato
possibile conoscere più da vicino, grazie a un apposito punto informativo, le
attività della Rete antidiscriminazione.
“Il tema dell’accoglienza interroga la
coscienza di ognuno di noi – osserva
l’assessore al Welfare, Giorgio Archetti
– perché la prima forma di razzismo si
annida nell’indifferenza e nella paura.
Da qui l’importanza di guardarsi negli
occhi, scambiarsi piccole cose, in fondo
scambiarsi un pezzo di “umanità”. L’iniziativa – che vede il contributo dell’Opera Padre Marella e il supporto del Consorzio Arcolaio – è patrocinata da Unar
(Ufficio nazionale antidiscriminazioni
razziali a difesa delle differenze), dalla Rete contro le discriminazioni della
Regione Emilia-Romagna e dalla Città
Metropolitana di Bologna.
21
inComune
gio vani
APERITIVI & NUOVE
INAUGURATO L’11 MARZO SCORSO, IL NUOVO SERVIZIO
È ATTIVATO IN COLLABORAZIONE CON L’INFORMAGIOVANI
YouMob
È ORA DI MUOVERSI
OBIETTIVO, OFFRIRE
AI RAGAZZI UNO SPAZIO
D’INFORMAZIONE, GRATUITO
E APERTO, SU TUTTE LE
OPPORTUNITÀ DI MOBILITÀ
IN EUROPA
I
nformare i giovani sulle opportunità di
mobilità nell’Unione europea, per cogliere
nuove opportunità di studio, di vita, di lavoro.
Questo l’obiettivo dello sportello YouMob,
inaugurato l’11 marzo scorso con un evento
speciale alla Mediateca di San Lazzaro a cui
hanno partecipato, tra gli altri, rappresentanti di YouNet, la rete per la promozione
della mobilità e dell’interculturalità in Europa. Sei rimasto troppo a lungo nello stesso posto? Hai voglia di cambiare aria e allo
stesso tempo di partecipare ad un’esperienza all’estero, che contribuirà ad arricchire il
tuo curriculum? A queste ed altre domande
risponde il nuovo servizio che, dopo l’anteprima in Mediateca, è regolarmente operativo da mercoledì 18 marzo. “L’obiettivo
di YouMob – osserva il vicesindaco Claudia
YOUMOB
È ORA DI MUOVERSI
VEN
MER
11
MAR
IL NUOVO SPORTELLO YOUMOB
DEDICATO ALL'EUROPA E AI GIOVANI
È A SERVIZIO DEL TUO FUTURO.
VIENI A CONOSCERLO!
YOUMOB
DA MERCOLEDÌ
18 MARZO
Hai voglia di metterti alla prova con un’esperienza all’estero?
YouMob è il nuovo sportello di informazione, promozione
e orientamento ai progetti europei dedicato ai giovani.
L’Europa non è mai stata così vicina!
18:30
MEDIATECA
SALA EVENTI
ALLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO SERVIZIO INTERVENGONO
Isabella Conti - Sindaco di San Lazzaro
Claudia D'Eramo - Vicesindaco e Assessore Europa e Giovani
Giada Fogli - Informagiovani San Lazzaro
Barbara Bruno - Associazione YouNet
Alice Spisni - Esperta di volontariato europeo giovanile
TI ASPETTIAMO TUTTI I MERCOLEDÌ DALLE 15 ALLE 18 NEI LOCALI DELL’URP DEL PALAZZO COMUNALE
INFO
www.comune.sanlazzaro.bo.it
www.mediatecadisanlazzaro.it
@ComSanLazzaro
www.facebook.com/sanlazzarodisavena
www.facebook.com/mediatecadisanlazzaro
COMUNE DI SAN LAZZARO Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174
MEDIATECA Via Caselle, 22 tel. 051 6228060
«Esperienze di studio, di vita
e di lavoro – sottolinea il vicesindaco, Claudia D’Eramo
– che possono rappresentare
una tappa fondamentale nel
percorso di crescita personale
e professionale dei ragazzi»
D’Eramo – è offrire ai giovani un punto di riferimento dove informarsi sulle opportunità
dell’Europa, a partire dai progetti di mobilità
fino alle vere e proprie esperienze formative
all’estero che possono rappresentare una
tappa importantissima nel percorso di crescita personale e professionale dei giovani”.
YouMob è un servizio promosso dalla rete
YouNet che ha, tra i propri obiettivi, quello di
promuovere l’accesso ad una dimensione
europea e interculturale, anche tramite il
networking di operatori e associazioni del
terzo settore. YouNet promuove progetti
mirati allo sviluppo della cittadinanza attiva,
in particolare da parte dei giovani, un percorso che passa dall’incontro e il confronto
con l’altro, il diritto-dovere all’informazione, la tutela e la promozione dei diritti civili,
sociali e collettivi, avendo come riferimento
e raggio d’azione la grande casa comune
europea. L’inaugurazione di YouMob arriva
a pochi giorni dalla presentazione del rinnovato servizio Informagiovani del Comune
di San Lazzaro, uno spazio d’informazione,
gratuito ed aperto, per tutti i giovani che desiderano orientarsi nel mondo del lavoro,
della formazione scolastica e professionale
e del volontariato. Il servizio Informagiovani
e il nuovo sportello YouMob sono a disposizione ogni mercoledì, dalle 15 alle 18, nei
locali dell’Urp del Palazzo comunale.
Per info
051-6228066
[email protected]
www.comune.sanlazzaro.bo.it/giovani
PROFESSIONI
MADE
IN ITALY,
IMPRESE
CULTURALI
E CREATIVE,
NUOVI MEDIA
C
osa si intende per Made in Italy? È ancora possibile considerarlo sinonimo di
qualità e cura del dettaglio? Certamente, se
si considera il crescente numero di start up
attive nel campo della moda e del design
– unito alla forte presenza di marchi internazionali – che fanno di questo settore la testa di ponte dell’industria italiana, seconda
manifattura d’Europa dopo la Germania. Se
ne parla il prossimo 8 maggio in occasione
del primo incontro della rassegna “Aperitivi e nuove professioni”, un calendario di incontri in Mediateca (via Caselle 22, ore 19)
sull’affascinante mondo della cultura d’impresa unito al forte richiamo che – anche in
ragione della crisi economica – l’imprenditorialità innovativa esercita sui giovani professionisti. Al primo incontro – moderato
dalla giornalista e scrittrice Natascia Ronchetti e con ospite d’onore Omar Pallante,
fondatore della Modateca Igor Pallante della Mediateca San Lazzaro e patron di “Arte
Vetrina Project” – ne seguirà un secondo, il
successivo 14 maggio (sempre alle 19), incentrato sull’impresa culturale e creativa,
traiettoria tecnologica inserita nei principali ambiti ad alto potenziale di sviluppo e
crescita della Regione Emilia-Romagna da
qui al 2020. Richiamo estremamente forte
per giovani e giovanissimi – che hanno idee,
curiosità, passione e competenze da sviluppare – il campo culturale e creativo offre
diverse opportunità, spaziando soprattutto
nelle aree artistiche come le arti visive, musicali e, in particolare, cinematografiche,
un campo quest’ultimo che chiama a sé
diverse figure professionali, dai registi agli
attori, dagli scenografi fino agli informatici
e agli addetti al marketing. A testimoniare ai
presenti come nasce un’impresa culturale
e creativa sarà Ivan Olgiati di “Articolture”.
Ultimo appuntamento della rassegna, l’11
giugno, dedicato alla “nuova professione”
per eccellenza, il giornalista e blogger on
line, una figura nella quale si fondono diverse competenze e che rappresenta la nuova
frontiera dell’editoria generalista e di settore. Se ne parla con Patrizia Finucci Gallo,
fashion blogger e scrittrice, che si confronterà con Stefano Asprea, giornalista esperto
di comunicazione on line e uffici stampa.
22
inComune
giovani
Cinema, teatro, laboratori, mostre
Generazione Y
LA RASSEGNA SULLE
NUOVE ADOLESCENZE
“C
rescere non è un percorso lineare ma un percorso con soste,
deviazioni e sorprese che a volte sono
l’essenza stessa del nostro esistere”.
Questo il senso di “Generazione Y”,
la rassegna che da febbraio a giugno
sta accendendo i riflettori sulle nuove
adolescenze attraverso cinema, teatro,
mostre, laboratori e conferenze.
Partito il 23 febbraio con la proiezione
di “Bellas Mariposas”, il percorso entra nel vivo ad aprile con una rassegna
cinematografica dedicata a Sofia Coppola, figlia del regista italoamericano
Francis Ford Coppola e prima donna
statunitense ad avere ottenuto una nomination come miglior regia all’Oscar
e ad aver vinto il premio per la miglior
sceneggiatura originale: prima proiezione martedì 7 aprile, con “Il giardino
delle vergini suicide”, per proseguire martedì 14 con “Marie Antoniette”,
fino a “Somewhere” e “Bling Ring”,
rispettivamente, il 21 e 28 aprile (tutte
le proiezioni si terranno alle ore 21 in
Mediateca).
Tra le mostre, da segnalare “Diritti a
scuola”, fotografica a cura di Amnesty International (gruppo 182), con il
contributo di lavori originali degli studenti dell’Istituto Mattei (27 aprile-15
maggio); in parallelo, nel quarantennale dell’attività di Amnesty Italia, “Io
manifesto per la libertà”, mostra che
racconta mezzo secolo di campagne
nel mondo, cogliendone i momenti più
significativi.
Spazio anche a uno dei fenomeni pop
più conosciuti e diffusi dell’epoca contemporanea, il celebre fumetto giapponese “manga”, con una conferenza di
apertura, sabato 30 maggio in Mediate-
ca, a cui seguirà l’inaugurazione della
mostra “Nippop 2.0”, in agenda fino al
6 giugno. Ed ancora: cosa sanno e cosa
capiscono i ragazzi oggi dell’amore e del
sesso? Come si orientano in mezzo ad
una giungla di messaggi che ogni giorno li raggiunge, li colpisce e li confonde? Temi affrontati con il linguaggio del
palcoscenico all’ITC Teatro, durante la
rappresentazione “Virginia, una storia
di baci e bugie”, che avrà luogo il 28
aprile. E come sono attrezzati gli adulti per incontrare il loro grande bisogno
di significati, informazioni, emozioni e
relazioni? Se ne parla all’interno di tre
appuntamenti laboratoriali dedicati in
modo specifico ai genitori, il primo dei
quali (23 aprile, Mediateca) dedicato a
svelare cosa si nasconde dietro al più
celebre degli slogan, “questa casa non
è un albergo!”, per terminare il 21 maggio con un incontro dedicato al tema
delle “droghe & altri rischi”.
Tra gli appuntamenti conclusivi, “Cambio dunque sono”, spettacolo di danza
che si terrà il 30 maggio alla Corte Comunale.
Il programma completo della rassegna
“Generazione Y” è disponibile sul sito
del Comune. Tutti gli appuntamenti
sono ad ingresso gratuito.
Info:
www.comune.sanlazzaro.bo.it/giovani
www.mediatecadisanlazzaro.it
23
inComune
scuola
scuole Sicure
I
n principio era il 2010, quando l’analisi
sullo stato di conservazione del patrimonio scolastico sanlazzarese – promossa dal Comune – dava esiti sconcertanti: nessuna scuola del comprensorio
era a norma con le certificazioni di prevenzione incendi (CPI) né, in diversi casi,
le strutture si mostravano in linea con le
più recenti norme sull’adeguamento degli edifici esistenti alla prevenzione del
rischio sismico. Da qui un piano d’azione
immediato che ha visto investimenti per
diverse centinaia di migliaia di euro l’anno sull’adeguamento strutturale delle
nostre scuole, un piano che ha visto una
decisa accelerata dal 2014, con l’insediamento della nuova Giunta.
Vediamo in dettaglio gli interventi realizzati sulle singole strutture. A settembre
2014, è stato ultimato il miglioramento
sismico del polo scolastico G. Rodari, per un investimento complessivo di
165mila euro. Due, sostanzialmente, le
tipologie di interventi strutturali realizzati: l’inserimento negli angoli e nelle
colonne portanti di carpenterie metalliche e l’inserimento – ove più conveniente – di fasce in fibra di carbonio, fino agli
innovativi smorzatori Sismocel con perni
in fibre di carbonio, smorzatori dinamici che rendono possibile un movimento
Prosegue l’ambizioso piano
di investimenti del Comune
per ammodernamenti strutturali sugli edifici scolastici
del territorio, con particolare riguardo a miglioramento sismico e prevenzione incendi. Ecco gli interventi
ultimati nel 2014
relativo fra trave e pilastro consentendo
in sostanza all’edificio di resistere ad un
eventuale sisma. Sempre alle Rodari, è
stata realizzata a fine 2014 la placcatura dei controsoffitti, per una spesa di
90mila euro, mirata a garantirne la sicurezza.
Se la scuola primaria Luigi Donini ha visto, nel 2014, interventi di manutenzione
straordinaria per l’adeguamento degli
uffici amministrativi, per una spesa di
55mila euro, al polo scolastico Pezzani
di via della Repubblica sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria per l’adeguamento alle norme
di prevenzione incendi, per un investimento di 71mila euro, oltre – anche in
questo caso – ad interventi di placcatura per il miglioramento della sicurezza
dei controsoffitti. Importanti gli investimenti sulla media Jussi, un intervento
di risanamento conservativo su più anni
per adeguare la struttura alle norme di
prevenzione incendi ed ottenere le relative certificazioni (l’ultimo intervento
riguarda l’aula magna, per una spesa di
circa 4mila euro). Infine il nido d’infanzia
Trebbi in via Martiri di Pizzocalvo, 50mila
euro per realizzare lavori di adeguamento antincendio più altri piccoli interventi
di riqualificazione con la ritinteggiatura
e la qualificazione estetica dell’edificio,
che ora si presenta luminoso ed accogliente.
Risultato di questo piano d’interventi:
tutti gli istituti scolastici sanlazzaresi –
ad oggi – dispongono della certificazione CPI (ad eccezione delle scuole Canova
e Donini per le quali il comando dei Vigili
del Fuoco ha espresso parere favorevole
e si attende solo il perfezionamento della procedura). Mentre – sempre rispetto
al 2010 – l’amministrazione ha ritenuto
di chiudere definitivamente le strutture
di via Russo (nido d’infanzia) e la materna di Castel De Britti, trasferendo
rispettivamente i servizi alla Ponticella
(Tana dei Cuccioli, via dei Gelsi 2) e al
polo scolastico Fantini (via Di Vittorio).
Già nel 2012, poi, era stato avviato e
completato un intervento di 350mila
euro sul polo scolastico Milani, alla
Ponticella, ove sfruttando alcuni locali
esistenti sono state ricavate tre sezioni
di scuola materna e un’area esterna di
pertinenza con i giochi; le tre nuove aule
sono state realizzate seguendo un percorso progettuale all’avanguardia che
utilizza i principi della cromoterapia in
architettura nel rapporto stretto tra la
geometria e la percezione. Ma l’investi-
24
inComune
scuola
CANOVA
MILANI
8,4 mila [
876,2 mila [
350mila Tre nuove sezioni materna
515milaAmpliamento scuola primaria “Scuole belle”
e adeguamento CPI
PALA YURI
540 mila [
complessivi: già realizzato primo stralcio; secondo stralcio entro il 2015 (efficientamento energetico vetrate, coibentazione, centrale termica)
11.200 “Scuole belle” (2016)
PEZZANI
103.2 mila [
RODARI
71mila Adeguamento CPI
165 mila [
(prevenzione incendi)
Miglioramento sismico
32.200 “Scuole belle” JUSSI
DI VITTORIO
4 mila [
TREBBI
(2015)
225 mila [
Miglioramento sismico
(ultimo intervento,
Aula Magna)
65mila (due nuove sezioni
materna)
160mila Adeguamento CPI
50 mila [
(prevenzione incendi)
Adeguamento CPI
(prevenzione incendi)
DONINI
83,1 mila [
55mila Manutenzione
straordinaria
3mila “Scuole belle”
25.100 “Scuole belle”
NIDO D’INFANZIA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
FANTINI
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
mento del Comune non si è fermato qui:
per “compensare” la scuola primaria
già esistente dello spazio sottratto dalla
nuova materna, è stato completato l’anno successivo un ampliamento strutturale vero e proprio, realizzando un locale
mensa e una biblioteca completamente
nuovi, entrambi dotati di luminose vetrate prospicienti l’area verde, per un investimento complessivo, in questo caso,
nell’ordine di 515mila euro. Completamente rinnovati, alle Milani, anche i servizi del locale palestra, mentre al posto
della ex casa del custode sono sorti due
laboratori – scienze e informatica – ed
entro quest’anno saranno riqualificati
e mantenuti anche i frangisole esterni, deteriorati dal tempo. Sempre tra il
2012 e il 2013, poi, erano state realizzate
due nuove sezioni di scuola dell’infanzia
alle Di Vittorio con un investimento to-
(2015)
7 mila [
“Scuole belle” (2016)
tale di 225mila euro, per consentirvi il
trasferimento dei bambini precedentemente ospitati nella materna di Castel
De’ Britti, insieme ad interventi – anche
in questo caso – per l’adeguamento alle
norme di prevenzione incendi.
Dalle scuole al PalaYuri, una struttura
che di fatto viene utilizzata come palestra da alcune scuole, per il quale – si
veda pag. 18, N.d.R. – è stata completata
nel 2014 la sostituzione delle vetrate e
realizzato l’isolamento termico, un intervento strutturale di efficientamento
energetico che ha consentito al Comune
di accedere ai contributi del conto termico (22mila euro annui per 5 anni) e di
conseguire un risparmio strutturale sui
costi di riscaldamento pari a diverse migliaia di euro ogni anno.
Se tali interventi strutturali sono già stati realizzati, parte integrante dell’investi-
25
inComune
scuola
AMMINISTRAZIONE COMUNALE A CACCIA DI
FINANZIAMENTI
MA PER IL FUTURO SERVONO
MILIONI DI EURO
I
mento – 540mila euro complessivi – è la
sostituzione della centrale termica, che
sarà completata nel corso del 2015.
Infine, l’operazione “Scuole Belle” che,
con fondi del Governo centrale, ha consentito nel 2014 di realizzare significativi interventi di riqualificazione estetica
(tinteggiatura, piccole riparazioni ed
altre manutenzioni, ecc) alla materna
Canova alla scuola primaria Luigi Donini (per quasi 12mila euro complessivi),
mentre analoghi interventi verranno realizzati nel 2015 di nuovo alle Donini e,
quindi, alla scuola primaria Pezzani, per
un importo lavori complessivo di circa
57mila euro.
Nel 2016, infine, sarà la volta delle scuole primarie Fantini e Milani, per oltre
18mila euro di lavori.
In questo caso i fondi sono erogati direttamente alle scuole, che hanno avuto la
possibilità di proporre ed elaborare tipologia e priorità d’intervento, in accordo
con il Comune.
l Comune di San Lazzaro spende più
di 400mila euro l’anno per mantenere le proprie scuole sicure e adeguare
anche le strutture più datate alle più recenti normative in materia di sicurezza
sismica e prevenzione incendi. Ma non
basta. “Siamo consapevoli – spiega il vicesindaco con delega alle Manutenzioni,
Claudia D’Eramo – che le esigenze di riqualificazione del patrimonio scolastico
sarebbero molto più ampie”. Le scuole
medie Jussi, ad esempio, che in prospettiva andrebbero riqualificate. Ma anche
gli altri plessi che – al netto di esigenze
manutentive ordinarie e straordinarie
per garantire la piena sicurezza degli
edifici – esigerebbero investimenti importanti per rendere le strutture più moderne, gli spazi più funzionali, le nostre
scuole più belle e a misura di studente.
Interventi che costerebbero milioni di
euro e che l’amministrazione – negli attuali vincoli del Patto di Stabilità – non
potrebbe in ogni caso finanziare autonomamente.
Da qui il grande lavoro per cogliere tutte
le possibili opportunità di finanziamento
nazionali. Primo tra tutti, l’accesso alla
ripartizione delle risorse dell’8 per mille, per il quale il Comune ha richiesto un
finanziamento proprio per la riqualificazione delle scuole Jussi, per 2.150.000
euro a copertura totale dell’intervento.
Quindi la legge 104 del 2013 (cosiddetto
“decreto mutui”) che riguarda il piano
triennale di edilizia scolastica del Miur
(Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca) e ha come ente attuatore la Città Metropolitana (la quale accende mutui presso la Regione Emilia-Romagna
che gira a sua volta le risorse ai Comuni). Al primo posto in graduatoria – tra
gli interventi finanziabili per il 2016 – ci
sono ancora una volta le medie Jussi,
per 800mila euro richiesti, di cui 380mila
finanziati dalla Regione, 130mila (su
base previsionale) investiti dall’amministrazione, e ulteriori 290mila euro che
potrebbero essere erogati da un partner privato a fronte di investimenti di
efficientamento energetico. Nell’ambito
delle opportunità previste dal medesimo decreto il Comune ha presentato un
progetto anche per la materna Canova,
per un intervento di 420mila euro di cui
310mila finanziati dalla Regione e il resto risorse proprie dell’amministrazione
(progetto che si trova al 23° posto in graduatoria tra quelli finanziabili nel 2015).
Un altro intervento potrebbe riguardare
le scuole Donini (ma si parla solo del
2017).
Un secondo grande gruppo di opportunità riguarda l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile 19
giugno 2014 n° 171 in attuazione della
legge 2099, n° 77, “prevenzione del rischio sismico”. In questo caso, il Comune ha chiesto un finanziamento per
l’intervento di manutenzione e adeguamento di 165.000 euro già realizzato alle
scuole medie Rodari, mentre per le Donini è stato richiesto un contributo pari a
2.500.000 euro.
Prosegue – spiega Claudia D’Eramo –
il grande lavoro di progetto da parte
dell’amministrazione comunale per
cogliere tutte le opportunità possibili di
finanziamento, essendo la salvaguardia e la riqualificazione del patrimonio
scolastico tra le priorità di questa amministrazione anche oltre gli obiettivi di
decoro e sicurezza degli edifici, sempre
ed in ogni caso garantiti”.
26
inComune
scuola
SOSTEGNO ALLA DISABILITÀ GRAVE E AI BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI, UN SISTEMA ARTICOLATO E
COMPLESSO D’INTERVENTI CHE RENDE IL NOSTRO
COMUNE UN’ECCELLENZA IN EMILIA-ROMAGNA
bambini
speciali
ADULTI GENIALI
U
n figlio con disabilità grave è, per
un genitore, un trauma difficile da
superare. Per le conseguenze sul bambino, impegnato quotidianamente a
rincorrere la società dei “normali”. Ma
anche per il genitore, i fratelli, la famiglia nel suo complesso, per le inevitabili
ricadute sul lavoro, sull’ambiente domestico, sul tempo e sul senso della vita
di una famiglia moderna che l’incontro
con la disabilità comporta. Da qui l’importanza di poter contare, sin dall’inizio,
su servizi pubblici efficienti capaci di accompagnare il ragazzo ed il genitore in
un articolato percorso di sostegno, che
ha come centro la scuola e prosegue in
molteplici attività di “comunità”, importanti – se non essenziali – per lo sviluppo di una socialità autonoma e un futuro
da adulto, quantomeno, sostenibile e
sopportabile. Il Comune di San Lazzaro,
per il sostegno alla disabilità grave, in-
Punto di riferimento, le attività del centro Habilandia,
dove anche i casi più gravi
di disabilità possono trovare supporto, a vantaggio dei
ragazzi e delle famiglie
veste ogni anno 800mila euro. “Investe”
è la parola giusta, in quanto – osservano
i responsabili dei servizi sociali del Comune – ogni euro speso per questo tipo
di interventi in giovane età dimezza i costi sociali, sanitari (e quindi economici)
per la comunità nel futuro. Grazie a tali
risorse, per garantire l’integrazione del
minore disabile nel percorso scolastico,
le scuole di San Lazzaro possono infatti
avvalersi di professionisti per un monte ore incomparabilmente maggiore di
quanto realizzabile con le sole risorse
ministeriali, in cifre ben 1.040 ore a settimana su 9 istituti scolastici.
Servizi che – data la limitazione alla sola
mattina del tempo scuola alle medie e
superiori, e della sempre maggiore diffusione dei “tempi modulo” alla scuola
primaria – proseguono anche in orario
pomeridiano, con sostegni nei postscuola, organizzati da Sophia, ed attività
personalizzate sul territorio, fino alle
ore 16:30-17, per un ulteriore investimento pari a 150mila euro l’anno. Infine
le attività estive sostenute dal Comune
– e rivolte a tutti i bambini, non solo ai
disabili – che completano così il servizio
tra il 9 giugno ed il 15 settembre, offrendo in sostanza una copertura 365 giorni
l’anno che consente al genitore di proseguire il proprio percorso lavorativo
anche nei casi di disabilità più grave.
Un mondo a parte, quello della disabilità, che interroga la coscienza della
società dei “normali” e suscita molte
interessanti domande. Come il rapporto
speciale – spiegano gli operatori – che i
bambini e ragazzi disabili hanno con la
“materia”, con l’esperienza pratica. Per
questo non tutte le attività scolastiche
del disabile possono essere svolte all’interno della scuola. Per questo il Comune investe ulteriori risorse per garantire
agli operatori la possibilità di accompagnare i ragazzi sul territorio, a esperire sul campo attività formative che non
avrebbero gli strumenti per comprendere stando sui banchi di scuola.
Esempi pratici: accompagnare i bambini
a fare la spesa – insegnandogli così a far
di conto, a gestire danaro e resto – accompagnarli, più in generale, in contesti
sociali ove imparare a porre domande
senza vergogna (anche se si soffre di disturbi del linguaggio), a farsi capire magari a gesti, a gestire al meglio e quindi
valorizzare le proprie competenze, magari più limitate, certamente diverse
dagli altri bambini, a volte davvero speciali. A tali attività – sostegno in orario
scolastico – si affianca poi tutta una serie di servizi in orario extra-scolastico,
che fanno perno sul Centro comunale
polivalente “Habilandia”.
Due i percorsi che si svolgono al centro con vera e propria valenza didattica,
l’“Atelier dell’arte” e i “Segreti in cuci-
27
inComune
scuola
na”. Nel primo caso, non si imparano
tecniche, ma si sfrutta l’aspetto creativo
e la suggestione delle opere, elaborando storie attraverso pittura e scultura. “I
ragazzi con disabilità grave – spiegano
ancora gli operatori sociosanitari del
Comune – hanno bisogno di concretezza. A volte, costruire piccole sculture è
l’unico modo per spiegare ad un ragazzo
disabile la storia di Ulisse, oppure per
consentire al ragazzo di leggere un libro,
costruendosi autonomamente il proprio
libro attraverso immagini, pittogrammi,
attraverso un linguaggio che possono
auto-comprendere e, quindi, rielaborare
attraverso la lettura in famiglia”.
Ma è forse con “I segreti in cucina” che
la matericità, l’esperienza, assume tutta la propria valenza didattica: lavorare
in cucina consente di realizzare veri e
propri esperimenti scientifici, come si
trasformano gli ingredienti, l’acqua che
cambia di stato, ecc. E poi c’è la ricetta,
che deve essere letta, compresa, trascritta, commentata. Fino alla prepara-
zione delle attrezzature per cucinare, al
lavoro sulle quantità di liquidi e solidi,
alle attività di preparazione della tavola
e di riordino della sala. Anche in questo
caso, poi, si va a fare la spesa.
“Il bambino – sottolineano gli operatori
– già a 10-11 anni deve essere in grado
di collaborare alla vita domestica.
Per questo – nel caso dei disabili più
gravi che hanno difficoltà a riproporre
nel contesto domestico quanto appreso
al Centro – Habilandia talvolta si trasferisce a casa, per consentire al ragazzo
di trasferire le proprie competenze in un
altro contesto. Molteplici le ulteriori attività di Habilandia, dalle attività sportive
– come pallavolo e danza – ai laboratori
creativi su musica, arte, matematica.
Fino all’atelier del libro (una costola
dell’atelier dell’arte che consente appunto al disabile di “comporre” il proprio libro manoscritto).
Attività che – ed è questa la soddisfazione più grande, osservano gli operatori
– vedono un fortissimo coinvolgimento
di tutti i bambini sanlazzaresi normodotati, che “non vedono l’ora di andare
a cucinare con i propri compagni con
disabilità”. Come dire che la società dei
normali ce la siamo creata noi adulti e
con un po’ di pazienza – e tante risorse –
da questi bambini speciali abbiamo solo
da imparare.
LABORATORI E SOFTWARE
PER BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
È
anche su questo fronte che il Comune di San Lazzaro interviene con
percorsi personalizzati di sostegno che
consentono, per esempio, al bambino
con disturbi della lettura o discalculia di
contare due volte alla settimana su un
educatore personalizzato, oltre che su
una programmazione didattica specifica. Due i recenti acquisti software, perfezionati proprio a dicembre 2014, che
hanno offerto un impulso enorme alle
potenzialità di supporto a questo tipo di
problematiche.
Il Comune, rivolgendosi alla più importante azienda del settore – la bolognese
Anastasis – ha infatti investito 1.700 euro
per l’acquisto di SuperMappe Classic ed
ePico!, due software all’avanguardia che
consentono di “compensare” i disturbi
del ragazzo (per esempio neutralizzando i semplici errori di trascrizione di un
numero, dramma della discalculia) e
di apprendere così in modo efficace la
lezione. Fino alle “mappe concettuali”
(importantissime per tutti i ragazzi) la
cui costruzione è essenziale per dotarli
di un metodo di studio autonomo, utile alle scuole superiori e, in fondo, per
tutta la vita adulta. Gli stessi “laboratori dei compiti”, poi, hanno una valenza
più generale, grazie a un investimento
di 100mila euro l’anno che consente a
tutti i bambini con problemi nell’apprendimento (anche normodotati) di contare
due volte alla settimana sull’educatore,
in questo caso con un rapporto di tre
bambini per ogni operatore.
Grazie allo stesso investimento, il Comune può poi offrire in tutte le scuole attività di tutoraggio, incontri mensili con i
ragazzi con problemi nell’apprendimento o con scarso rendimento scolastico.
“Perché ho fatto l’asino a scuola questo
mese? Cosa mi impedisce di seguire le
lezioni con attenzione, di studiare meglio?”. Domande poste dal tutor e, in
diversi casi, auto-elaborate dal ragazzo,
per incontri che – giurano gli operato-
ri – hanno una valenza fondamentale
nell’aiutare il ragazzo ad individuare il
problema e a dotarsi degli strumenti per
risolverlo.
A dimostrazione della grande attenzione riservata al tema dei bisogni educativi speciali, il Comune di San Lazzaro
ha organizzato nel settembre scorso, a
Conserve Italia, un convegno a cui è stato invitato come relatore Ciro Ruggerini,
docente di Neuropsichiatria all’Università di Modena e presidente della società
italiana per i disturbi del neurosviluppo e
dello sviluppo intellettivo: un’importante
occasione di incontro tra tutte le agenzie educative del territorio da cui è nato
il Tavolo Inclusione, una struttura permanente per la promozione della cultura pedagogica e delle buone pratiche
di inclusione di cui sono parte attiva con
propri rappresentanti – oltre all’amministrazione comunale – gli istituti scolastici, i genitori, le associazioni di promozione sociale e volontariato del territorio.
28
inComune
scuola
SPORTELLI D’ASCOLTO
“SAN LAZZARO PUNTO DI ECCELLENZA
E SPERIMENTAZIONE DA PROPORRE IN
ALTRI AMBITI DELLA REGIONE”
Benessere
e Bendivenire
O
G
ltre 200 segnalazioni l’anno, in media, finiscono sul tavolo del Garante
regionale per l’Infanzia e l’adolescenza.
Tema? Il disagio del minore, in tutte le
sue accezioni e forme, e il suo “diritto
all’ascolto”, sancito dalla Carta europea
dei diritti del Fanciullo, a cui l’italia ha
aderito. “L’esperienza di San Lazzaro in
materia di spazi di ascolto nelle scuole
– ha osservato Luigi Fadiga, intervenendo il 17 marzo scorso Sala del Consiglio
di Palazzo Comunale – rappresenta un
punto di eccellenza e sperimentazione
da proporre in altri ambiti della regione. Una rete capace di accompagnare
il disagio giovanile dalla scuola dell’infanzia alle superiori, quella implementata nel corso degli anni a San Lazzaro,
grazie all’intervento diretto del Comune
che – osserva l’assessore al Welfare,
Giorgio Archetti – può in questo modo
usufruire di strumenti indispensabili
per orientare le proprie politiche di presa in carico e prevenzione del disagio:
“La sostanziale novità della rete degli
spazi d’ascolto del Comune di San Lazzaro – spiega Archetti – consiste non
solo nell’aumento della ‘copertura’ e
della qualità del servizio, ma anche e
soprattutto nei servizi di monitoraggio
e valutazione, tali da consentire all’amministrazione di orientare azioni e politiche di prevenzione del disagio sociale
di bambini e ragazzi, delle famiglie e del
personale scolastico”.
Spazi di relazione e di incontro gratuito dedicati ai ragazzi, ai genitori e agli
insegnanti che risiedono o frequentano
le scuole di San Lazzaro di Savena, la
rete degli Sportelli d’ascolto è stata ora
“messa a sistema”, attirando l’attenzione del Garante regionale per l’Infanzia
e l’Adolescenza – ex magistrato, Luigi
Fadiga è tra i massimi esperti italiani di dirtti dei minori – che propone di
considerare quella sanlazzarese una
“best practice” per altri territori “che
mostrino altrettanta sensibilità a questo tema”. L’ascolto – ha osservato infatti il Garante intervenendo all’incontro, a cui hanno partecipato i massimi
rappresentanti delle scuole, dell’Ausl,
dei servizi educativi del territorio – è
infatti qualcosa di molto diverso (e per
certi versi molto più importante) della
denuncia, o a maggior ragione della
“delazione”. L’ascolto è un diritto del
minore che non può – ha aggiunto Fadiga, rispondendo alle preoccupazioni
degli operatori – essere legato al concetto di “liberatoria”. Compito dello
Stato, dell’amministrazione pubblica,
della scuola stessa, non è quindi eri-
li Spazi d’Ascolto presenti nelle scuole
del Comune di San Lazzaro di Savena
sono un servizio affidato a professionisti di
diversa formazione (psicologi e counsellor) che si rivolge a studenti, insegnanti,
genitori. La rete ha un ruolo strategico per
l’amministrazione comunale nell’orientare
azioni e politiche di gestione e prevenzione
del disagio. In questa direzione va il Progetto Benessere e Bendivenire, all’interno
del quale nasce la rete degli sportelli e che
Gli spazi di ascolto nelle scuole di
San Lazzaro di Savena: incontro con
il Garante regionale per l’Infanzia
e l’adolescenza, Luigi Fadiga, tra i
massimi esperti italiani di diritti dei
minori
gere barriere o “chiedere il permesso”
alle famiglie, quanto quello di facilitare
il più possibile, fino a vincerle, “le naturali resistenze del minore ad esternare
il proprio disagio”.
Comprese le forme più moderne e più
subdole di malessere, quelle che più
hanno bisogno di essere intercettate:
“Non è detto che il disagio sociale nasca da un disagio economico – osserva
l’assessore alla Scuola, Benedetta Simon – né, spesso, il bambino o ragazzo
esprimono il proprio disagio in modo
esplicito”. Disagio che può infatti essere mascherato da ottimi rendimenti scolastici, o “scomparire” di fronte a classi
sempre più numerose ed insegnanti alle
prese con il disagio “conclamato”.
Per questo, conclude Simon, è essenziale il ruolo del “professionista dell’ascolto”, una figura di riferimento per i ragazzi, per i genitori, per gli insegnanti
stessi, che consente di identificare il
disagio e proporre soluzioni prima che
sia troppo tardi.
Info:
www.sanlazzarosociale.it
realizza, attraverso azioni di sistema, una
qualificazione di questo intervento anche
grazie ad un’azione specifica di monitoraggio. “La promozione del benessere, inteso
nella prospettiva del “bendivenire” – spiega Ivana Summa, presidente dell’Istituzione Sophia – costituisce una modalità
d’intervento che sempre più si sta diffondendo come strategia di prevenzione e di
contrasto del disagio sociale in generale
e del disagio scolastico in particolare. È in
quest’ottica che, di fronte alla percezione
di un continuo aumento delle situazioni
di disagio, vanno collocate le azioni specifiche proposte a San Lazzaro, orientate
al consolidamento di reti di intervento già
esistenti e ad una “messa a sistema” di
azioni di sostegno rivolte alla famiglia e
alla scuola, all’interno di una visione fortemente positiva della crescita della persona che ha bisogno della partecipazione
attiva dell’intera comunità”. Implementata
su 18 ore settimanali nei diversi canali (fin
dalla tenera età, 0-3 anni), la rete degli
sportelli d’ascolto nel Comune di San Lazzaro opera sia nei due Istituti Comprensivi
sia tramite lo Spazio d’ascolto territoriale.
29
inComune
fra zioni
particolare da parte dei giovani. Precisi,
infatti, i criteri previsti nell’assegnazione del punteggio. Anzitutto per i giovani
imprenditori under 35, ma anche per i
proponenti che si impegnano ad offrire
un servizio di wi-fi gratuito e danno la
propria disponibilità a promuovere iniziative locali in collaborazione con l’amministrazione comunale. Grande attenzione, poi, nei confronti dei gestori che
si impegneranno nella manutenzione
ordinaria dell’area verde circostante le
aree oggetto di concessione.
I nuovi chioschi – sottolinea l’amministrazione comunale – potranno rappresentare un importante luogo di aggregazione, specialmente per i giovani; allo
stesso tempo, grazie anche alla premialità prevista dai bandi per la manutenzione ordinaria del verde circostante, sarà
possibile valorizzare al meglio i parchi
pubblici in cui i chioschi sono collocati.
PARCO DELLA RESISTENZA, PARCO EUROPA E CASTEL DE’ BRITTI
BANDI PER LA REALIZZAZIONE DI
chioschi su aree verdi
A
l fine di sostenere l’imprenditorialità
giovanile e – allo stesso tempo – diffondere le pratiche di cura del territorio,
in particolare sulle aree verdi, il Comune ha pubblicato a febbraio tre bandi di
gara per la concessione di altrettante
aree verdi, nel territorio comunale di
San Lazzaro, destinate alla realizzazione di chioschi per la somministrazione
di cibo e bevande.
Questi gli spazi pubblici individuati: Parco della Resistenza (fronte via Repubbli-
ca), Parco Europa (angolo via PollastriFornace), Castel De’ Britti, lungo via
Idice. Tutte le aree identificate, di 150
mq l’una – di cui 50 destinate alla struttura e 100 per la posa di tavoli, sedie,
ecc – saranno assegnate in concessione per un utilizzo stagionale pari ad un
massimo di 240 giorni l’anno. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, un ulteriore importante tassello nella logica di valorizzazione del territorio
e sostegno all’iniziativa economica, in
Verde
San Lazzaro
Primavera nelle frazioni
Verde
San Lazzaro
FIORI, NATURA, SAPORI, MUSICA, ARTE, MERCATI
Primavera nelle frazioni
FIORI, NATURA, SAPORI, MUSICA, ARTE, MERCATI
Protagoniste, per questa
edizione, le frazioni e le realtà
associative del territorio
DOM
MAG
10
Centro sociale
La Terrazza
di Ponticella*
(via del Colle 1)
orna “Verde San Lazzaro”, la manifeore 9:30-18:30
stazione che propone ai visitatori un
Mercatino artigianale
percorso lungo le vie cittadine tra espoore 15:30-20:30
sitori di piante e fiori, banchi di generi
Spettacolo musicale
alimentari della tradizione bolognese e
della tradizione
da coltivazione naturale e biologica. Tra
centese
le principali novità di quest’anno – per
Spettacolo comico
un’iniziativa
che, DOM
tradizionalmente,DOM
ha
DOM
DOMcentese a cura
teatrale
MAG
MAG
MAG
MAG
il proprio
cuore pulsante
nel capoluogo
del gruppo
Centro
PONTICELLA
IDICE
MURA SAN CARLO
SAN LAZZARO CAPOLUOGO
Centro
sociale
culturale
Parco
del
Centro
Giovanile
Centrodi
sociale
culturale
via
Jussi,
via
Emilia,
via
e
piazzetta
sociale
Cento
traricreativo
via LaJussi,
via Repubblica
e la via EmiTerrazza
Via Emilia 367
ricreativo Annalena Tonelli
della Repubblica
via del Colle 1
via
Galletta
42
9:00-19:00
lia –
il
coinvolgimento
delle
frazioni
e
le
10:00-23:00
8:00-12:30 Mercato
9:30-18:30
Stand espositivi
Possibilità
di contadino
in collaborazione
Mercatino artigianale
9:00-12:00 | 16:00-20:00
17:00 sociali, per valorizcon il Centro sociale Cà Bassadegustare
sinergie
con i centri
Mercatino dellacrescentine
Officina delle Idee
15:30-20:30
Centro sociale culturale ricreativo
Giornata di chiusura
Spettacolo musicale
16:00 Attività e giochi gratuiti per bambini
Fiorenzo Malpensa
e tipicità
della
della FIERA DI IDICE
della tradizione
centese
zare
l’esperienza
delle
singole realtà
e
via
Jussi 33
18:30 Crescentine
Spettacolo comico teatrale centese
tradizione
emiliana
Inaugurazione Mercato contadino
FIERA DI IDICE
21:00 Intrattenimento
musicale
a cura del gruppo Centro Sociale di
T
10
17
24
mettere a valore le iniziative che provengono dai luoghi di aggregazione sul territorio.
Protagonisti dell’evento, come da
www.comune.sanlazzaro.bo.it
INFO
tradizione, restano i produttori agricoli, i
floro-vivaisti, le aziende di settore; sono
inoltre presenti espositori di artigianato
artistico e stand gastronomici.
Cento
Crescentine
San Lazzaro è BIO, con animazione
e intrattenimento
@ComSanLazzaro
dal 22 al 24 maggio
www.facebook.com/sanlazzarodisavena
31
ad ingresso libero
(*) con la partecipazione
di una realtà associativa
diCOMUNE
Pieve
di Cento
contel. 051 6228174
DI SAN LAZZARO
Piazza Bracci,1
cui è stata instaurata
una collaborazione in
occasione del dopoterremoto.
DOM
MAG
10
17
DOM
PONTICELLA
MAG
Centro sociale culturale
ricreativo La Terrazza
via del Colle 1
DOM
MAG
15:30-20:30
Spettacolo musicale
della tradizione centese
Spettacolo comico teatrale centese
a cura del gruppo Centro Sociale di
Cento
Crescentine
DOM
MAG
via Jussi, via Emilia, via e piazzetta
della Repubblica
9:00-19:00
Stand espositivi
Capoluogo
ore 9-19
(via Jussi, via
Emilia, piazza della
Repubblica)
www.comune.sanlazzaro.bo.it
INFO
Stand espositivi
a cura di
produttori agricoli,
floro-vivaisti,
aziende di settore,
espositori di
artigianato artistico.
Saranno presenti
stand gastronomici
9:30-18:30
Mercatino artigianale
17
DOM
MAG
24
SAN LAZZARO CAPOLUOGO
24
Parco del Centro Giovanile
Via Emilia 367
Parco del Centro
giovanile
di Idice*
(via Emilia 367)
ore 10-23
Giornata di
chiusura della
Fiera di Idice
(22-24 maggio)
17:00
Centro sociale culturale ricreativo
Fiorenzo Malpensa
via Jussi 33
Inaugurazione Mercato contadino
San Lazzaro è BIO, con animazione
e intrattenimento
@ComSanLazzaro
10:00-23:00
in collaborazione
con il Centro sociale Cà Bassa
Giornata di chiusura
della FIERA DI IDICE
FIERA DI IDICE
dal 22 al 24 maggio
31
31
DOM
MURA SAN CARLO
MAG
Centro sociale culturale
ricreativo Annalena Tonelli
via Galletta 42
Centro Tonelli
a La Mura San Carlo
(via Galletta 42)
8:00-12:30 Mercato contadino
9:00-12:00 | 16:00-20:00
Mercatino della Officina delle Idee
16:00 Attività e giochi gratuiti per bambini
18:30 Crescentine
21:00 Intrattenimento musicale
ad ingresso libero
www.facebook.com/sanlazzarodisavena
(*) in collaborazione
con il
Centro sociale
Ca’ Bassa
e il Comitato Fiera
di Idice
ore 17
Centro sociale
Fiorenzo Malpensa
(via Jussi 33)
Presentazione del
nuovo mercato
contadino biologico
a chilometro zero
“San Lazzaro è BIO”,
con animazione e
intrattenimento
DOM
MAG
IDICE
ore 8-12:30
Mercato contadino
COMUNE DI SAN LAZZARO Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174
ore 9-12 e 16-20
Mercatino
“Officina delle Idee”
ore 16
Attività e giochi
gratuiti
per bambini
ore 18:30
Degustazione
crescentine
ore 21
Intrattenimento
musicale
ad ingresso libero
30
inComune
memo ria
Liberi
di
ca
SCOMPARSO
SERGIO SASDELLI
e ballare
Liberi di cantare
e ballare
IL RICORDO
70° della Liberazione
La testimonianza di Nicoletta Puglioli, attuale comandante
della Polizia Municipale: “Lo ricordiamo tutti con affetto per
la sua spontaneità e simpatia genuina, accompagnata da tanta
umanità”
Conosceva molto bene la
gente, il territorio in cui
viveva e lavorava e questo
non lo turbava, anzi, ne andava fiero
“sempre attivo e presente durante le
manifestazioni pubbliche – prosegue
Puglioli – e insieme all’Associazione
nazionale partigiani d’Italia, di cui era
presidente. Rimasi colpita, quando fui
assunta in Comune nel 1988 in qualità
di Agente stagionale, dal clima familiare che regnava nel Comando, composto,
all’epoca, da tredici agenti”.
La politica, il lavoro, la città. Tre ambiti che per Sergio Sasdelli significavano
una cosa sola. Come nel 1982, quando
insieme all’allora primo cittadino e al
parroco Don Domenico Nucci, fece gli
onori di casa a Papa Wojtyla, in occasione della sua visita al Cimitero dei Polacchi. Una giornata storica, rimasta per
sempre nel cuore del comandante partigiano, un evento di cui andava sempre
fiero ed orgoglioso.
Autorevole ed attento sul lavoro, sempre pronto a mettersi al servizio del
bene della comunità. Uno spirito di abnegazione e servizio mai venuto meno
neanche quando – raggiunta la pensione – Sasdelli si trasferì da Palazzo
Comunale, dove abitava con la moglie
Giuliana, in un appartamento di via Torreggiani. “Lo ricordiamo tutti con affetto
per la sua spontaneità e simpatia genuina, accompagnata da tanta umanità”,
rileva ancora l’attuale comandante della
Polizia Municipale sanlazzarese. Questo
era Sergio Sasdellli, con cui, ricorda il
sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti,
“se ne va un pezzo di città, quella nata
e cresciuta nei valori della Resistenza,
quei valori sui cui è stata fondata l’Italia
migliore e che, oggi più che mai, occorre
rimettere al centro dell’agire politico”.
70°
70°della
dellaLiberazione
Liberazione
C
osì Nicoletta Puglioli, comandante della Polizia Municipale di San
Lazzaro, ricorda Sergio Sasdelli, storico comandante della P.M. sanlazzarese
dal dopoguerra al 1989, scomparso ieri
all’età di 88 anni.
Il vigile “partigiano”, come tutti lo ricordano, un uomo dal carattere forte
Liberi di cantare
eLiberi
ballare
Liberi
di cantare
di
Liberi
cantare
di
Liberi
cantare
Liberi
di cantare
di cantare
VEN
18.00 SFILATA DELLA COLONNA
DELLA LIBERTÀ
24
e ballare
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e ballare
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Liberi
di
cantare
Liberi di cantare
e ballare
VEN
SAB
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fino al piazzale 11 Settembre
70° della Liberazione
18.30 FESTA POPOLARE
DELLA LIBERAZIONE
SAB
25
APR
70° della Liberazione
70° della Liberazione
70° della Liberazione
70° della70°
Liberazione
della Liberazione
Con musica, balli, stand gastronomici e concerto di Roaring Emily Jazz Band
Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza
24
24
18.00
18.00 SFILATA
SFILATADELLA
DELLACOLONNA
COLONNA
DELLA
DELLALIBERTÀ
LIBERTÀ
fino
al piazzale
al piazzale
1111
Settembre
Settembre
70° della fino
Liberazione
FESTAPOPOLARE
POPOLARE
18.30 FESTA
APR
APR 18.30
DELLA
DELLALIBERAZIONE
LIBERAZIONE
25
25
70° della Liberazione
24
VEN
24
www.facebook.com/sanlazz
www.facebook.com/mediate
10.30
10.30
ARCI
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SAN
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LAZZARO
LAZZARO"Se"Se
questo
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Reading
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Con la collaborazione di
e interventi
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musicali
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a cura
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di Marco
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Coppi
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e del
e del
Coro
Coro
deidei
Bruschi
Bruschi
Archivio Storico Comunale “Carlo Berti Pichat” | Centro sociale “Fiorenzo Malpensa” | Comitato della Resistenza e del
Comitato per la ricerca 15.00
e lo
studio
del territorio
| Intenibili
Hoppers
| ITC
Teatro - Compagnia Teatro dell’Argine | Muse
15.00
P.ZZA
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BRACCI
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Concerto
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Corpo
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Musicale
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| Parrocchia
diLazzaro”
San Lazzaro
di dal
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San Lazzaro
“Città
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diretto
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Maestro
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musica,
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e concerto
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di Roaring
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| via
| via
Repubblica
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- Parco
- Parco
della
della
Resistenza
Resistenza
VEN
FESTA
FESTADELLA
DELLALIBERAZIONE
LIBERAZIONE
@ComSanLazzaro
www.comune.sanlazzaro.bo.it
www.mediatecadisanlazzaro.it
INFO
16.00
16.00
P.ZZA
P.ZZA
BRACCI
BRACCICelebrazione
Celebrazione
allaalla
presenza
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deldel
Sindaco
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Isabella
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Conti,
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di Mons.
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Luigi
Luigi
Bettazzi,
Bettazzi,
Vescovo
Vescovo
Emerito
Emerito
di Ivrea,
di Ivrea,
e die ANPI
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17.00
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CIMITERO
CIMITEROCorteo,
Corteo,
deposizione
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della
della
corona
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al Sacrario
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deidei
Caduti
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e Santa
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Messa
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Mons.
Mons.
Domenico
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Nucci
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presso
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la Cappella
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deldel
Cimitero
Cimitero
18.00 SFILATA DELLA VEN
COLONNA 18.00 SFILATA
COLONNA
DELLA LIBERAZIONE
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DELLA
LIBERAZIONE
18.00
SFILATA
FESTA
18.00
COLONNA
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SFILATA
LIBERAZIONE
DELLA COLONNA
FESTA DELLA
LIBERAZIONE
FESTA DELLA LIBERAZIONE
SABDELLAFESTA
VEN
VEN
SAB
VENDELLA
SABCOMUNE
SAB
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COMUNE
DI SAN
DI SAN
LAZZARO
LAZZARO
Piazza
Piazza
Bracci,1
Bracci,1
tel.tel.
051051
6228174
6228174
DELLA LIBERTÀ
DELLA LIBERTÀ
DELLA LIBERTÀ
DELLA LIBERTÀ
DELLA LIBERTÀ
@ComSanLazzaro
@ComSanLazzaro
INFO
INFO
fino al piazzale 11 Settembre
24
25 24
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10.30 ARCI SAN LAZZARO "Se questo è un uomo": Reading
10.30 ARCI SAN LAZZARO "Se
questo
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10.30 ARCI
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questo
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Reading
LAZZARO "Se questo è un uomo": Reading
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MEDIATECA
MEDIATECA
ViaSAN
Via
Caselle,
Caselle,
22
tel.
tel.
051
051
6228060
6228060
e interventi musicali a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschie interventi musicali a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschi
e interventi musicali a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschi
e interventi musicali a cura di Marco Coppi
e interventi
e del Coromusicali
dei Bruschi
a cura di Marco Coppi e del Coro dei Bruschi
fino al piazzale 11 Settembre
fino al piazzale 11 Settembre
fino al piazzale 11 Settembre
fino al piazzale 11 Settembre
31
15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del Corpo Musicale
15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del Corpo Musicale
15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del Corpo Musicale
15.00 P.ZZA BRACCI Concerto del15.00
CorpoP.ZZA
Musicale
BRACCI Concerto del Corpo Musicale
FESTA DELLA
POPOLARE
POPOLARE
FESTA
POPOLARE
FESTA POPOLARE
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COLONNA
FESTA
DELLA
LIBERAZIONE
18.30 FESTA
18.30
18.30
“Città di San
Lazzaro”
diretto dal18.30
Maestro
Gianfranco
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“Città di San Lazzaro”
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San Lazzaro” diretto dal Maestro GianfrancoAPR
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Con la
Con
collaborazione
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collaborazione
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DELLA
DELLA
LIBERAZIONE
DELLA LIBERAZIONE
DELLA LIBERAZIONE DELLA LIBERAZIONE
DELLA
LIBERTÀ
16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione alla presenza del Sindaco
16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione alla presenza del Sindaco
16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione alla presenza del Sindaco
16.00 P.ZZA BRACCI Celebrazione16.00
alla presenza
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Sindaco Celebrazione alla presenza del Sindaco
Con musica, balli,Archivio
stand
gastronomici
e Storico
concerto diComunale
Roaring
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Jazz
musica,
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balli, stand
gastronomici
e concerto di
Emily
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Con musica,
balli,
stand gastronomici
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Con musica,
balli,
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gastronomici e e
concerto
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di Roaring
balli,
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e concerto di Roaring
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Storico
Comunale
“Carlo
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Berti
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| Roaring
Centro
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sociale
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Malpensa”
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Comitato
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della
della
Resistenza
Resistenza
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Emerito
Conti, di Mons.
Ivrea, eLuigi
di ANPI
Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea, e di ANPI
Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza
Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza
Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza
Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza
Palayuri | via Repubblica - Parco della Resistenza
e interventi
musicali
a cura
Marco
Coppi
del
dei Bruschi
fino al piazzale
11 Settembre
Comitato
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perper
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territorio
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Teatro
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Museo
memoriale
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17.00
CIMITERO
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17.00
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dei Caduti
e Santa
Messa
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da Mons.
Domenico
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dei Caduti e Santa Messa officiata da Mons. Domenico Nucci
dei Caduti e Santa Messa officiata da Mons.
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Domenico
e Santa
Nucci
Messa officiata da Mons. Domenico Nucci
Nagasaki
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Swing
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| Parrocchia
di San
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Lazzaro
Lazzaro
di
Savena
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|
Arci
|
Arci
San
San
Lazzaro
Lazzaro
15.00
P.ZZA
BRACCI
Concerto
del
Corpo
Musicale
presso la Cappella del Cimitero
presso la Cappella del Cimitero
presso la Cappella del Cimitero
presso la Cappella del Cimitero
presso la Cappella del Cimitero
18.30 FESTA POPOLARE
25
inComune
L’AMMINISTRAZIONE
L’AMMINISTRAZIONE
INCONTRA
CITTADINI
L’AMMINISTRAZIONE
INCONTRA
CITTADINI
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CITTADINI
L’AMMINISTRAZIONE
INCONTRA
CITTADINI
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8
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L’AMMINISTRAZIONE
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CASTEL
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BRITTI
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CASTEL
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Castel
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via
Idice
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Castel
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27
Salesiani
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L’AMMINISTRAZIONE
INCONTRA
I CITTADINI
IDICE
COLUNGA
CAMPANA
L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI
8 PULCE
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via
Emilia
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PULCE
FARNETO
FARNETO
IDICE
- COLUNGA
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PULCE
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8
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22
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- CAMPANA
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via
Jussi
131
Farneto
22
ParrocchiaSan
SanLorenzo
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viaJussi
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131- --Farneto
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Parrocchia
CASTEL
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BRITTI
CASTEL DE’ BRITTI
15 MURA
15
CASTEL
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Britti,
via DE’
IdiceBRITTI
27
MURA
SAN
CARLO
CARLO
15
MURA
SAN
CARLO
MURA
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Centro
sociale
sociale
culturale
culturale
ricreativo
ricreativo
Tonelli,
Tonelli,
via
via
Galletta
Galletta
42
42
29 Centro
29
Centro
sociale
culturale
ricreativo
Tonelli,
via
Galletta
42
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FARNETO
Centrosociale
sociale
culturale
ricreativo
Tonelli,
via
Galletta
42
Centro
culturale
ricreativo
Tonelli,
via
Galletta
42
22
PULCE
FARNETO
PULCE
FARNETO
22
22 PALEOTTO
Parrocchia
San
Lorenzo
del Farneto, via Jussi 131 - Farneto
PALEOTTO
(Trappolone)
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PALEOTTO
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Sala
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Dardani
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PALEOTTO
(Trappolone)
Centro sociale
culturale
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Tonelli, via Galletta 42
PALEOTTO
(Trappolone)
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6
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13
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Centro
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13
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20
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CAPOLUOGO
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- BORGATELLA
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BORGATELLA
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27
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- ---VILLAGGIO
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MARTINO
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27
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- VILLAGGIO
MARTINO
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MARTINO
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Sala
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Città,
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92
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92
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92
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92
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TUTTI
GLI
INCONTRI
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3
TUTTI
TUTTIGLI
GLIINCONTRI
INCONTRIAVRANNO
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APR
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MER
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MER
APR
APR
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MER
MER
MER
Favorire
MERil dialogo tra amMER
APR e comunità di
ministrazione
quartiere, raccontando ai citAPR
APR
MER
tadini
gli obiettivi raggiunti
APR
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e, allo
stesso tempo, affronMER
MER
MER
tando
nel
MERdettaglio le nuove
MER
sfide eAPR
le singole criticità della frazione.
Questo l’obietAPR
APR
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“Fuori
dal Comune”,
APR
il percorso
che,
nei mesi di
MER
MER
MER
aprile
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MER
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lendario di 8 incontri sul ter-
ritorio.
MAG
MAG
MER
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Favorire
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e responsabiMER
MER
MER
MER
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sociale
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obiettivi del percorso, che
si rinnova
MAG
MAG
MERquest’anno con la
MAG
MAG
proiezione
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MER
MER
l’amministrazione
racconta i
MER
MER
MER
risultati
dei primi sei mesi di
MAG
mandato e delinea i princiMER di medio termiMAG
paliMAG
obiettivi
MAG
MAG
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per accrescere la qualità
MER
dellaMER
vita e dei servizi su tutMER
MER
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territorio
segno della partecipazione
MER
MAG
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democratica.
MAG
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MAG
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MER
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Scuola Materna, via Emilia 302
Scuola Materna, via Emilia 302
APR
MER
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MER
Salesiani Castel de’ Britti, via Idice 27
Salesiani Castel de’ Britti, via Idice 27
APR
MER
APR
MER
APR
MER
MAG
MER
Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 - Farneto
Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 - Farneto
APR
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Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42
Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42
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Dardani
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Toscana
1 1
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via Emilia
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TUTTI GLI INCONTRI AVRANNO INIZIO ALLE 18:30
TUTTI
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18:30
TUTTIGLI
GLIINCONTRI
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TUTTI
MER
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URP
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Piazza
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Bracci,1
Bracci,1
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6228174
6228174
SAN LAZZARO
CAPOLUOGO
- BORGATELLA
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CASELLE - VILLAGGIO
MARTINO
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Emilia
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