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Albano, auto bruciate C`è l`ombra del dolo
PROVINCIA L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 8 MARZO 2009 Albano, auto bruciate C’è l’ombra del dolo IIIII IN BREVE Arrestati per droga Marocchini interrogati ➔ Sono stati interrogati ieri in carcere i due marocchini arrestati per detenzione e spaccio di droga in due distinte occasioni. Uno di loro era stato arrestato dai carabinieri a Zingonia perché sorpreso a cedere una dose di cocaina, mentre il secondo era stato arrestato a Romano, dopo un controllo nella sua abitazione, dove erano stati trovati 9 grammi di cocaina e 24 di hashish. Per entrambi il gip Patrizia Ingrascì ha convalidato l’arresto e disposto la misura del divieto di dimora nella Bergamasca. In via La Marmora. Distrutte una Ford Ka e una Yaris Testimone ha visto fuggire una macchina sospetta ALBANO SANT’ALESSANDRO Grande paura, l’altra notte, ad Albano Sant’Alessandro in via Generale La Marmora: un incendio, non si esclude di origine dolosa, ha carbonizzato due utilitarie che erano parcheggiate nell’area di sosta collocata di fronte al condominio al numero civico 1. TRA LE IPOTESI L’ATTO VANDALICO Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco di Bergamo che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. Sono giunti anche i carabinieri della tenenza di Seriate, che stanno svolgendo tutti gli accertamenti del caso insieme alla polizia intercomunale dei Colli arrivata sul posto l’altra notte con un paio di pattuglie. Le cause dell’inL’INCENDIO NELLA NOTTE Le fiamme sono divampate a mezzanotte e 40 mi- cendio non sono state determinate con certezza. Dalle verifiche svolte finora il dolo appare nuti da una Ford Ka di proprietà di F. M., una pista plausibile, anche se non semuna ventiduenne che abita in un apparbrerebbe ci sia traccia di liquido infiamtamento della zona. Il fuoco si è esteso A prendere fuoco Gli inquirenti hanno raccolto le nell’arco di pochi istanti in direzione delper prima è stata mabile. rispettive versioni delle proprietarie della vicina Toyota Yaris di D. C., anche lei la Ford Ka le auto bruciate. Tra le ipotesi al vaglio ventiduenne del paese. La Ford Ka è stanon si esclude anche un possibile atto ta quasi distrutta e l’altra vettura ha ridi proprietà vandalico. portato gravi danni. Ad accorgersi deldi una ragazza Riguardo a quanto accaduto, ieri, la l’incendio è stato un uomo che abita nel mamma di F. M. ha dichiarato: «Quelcondominio al numero civico 1 e ha sudi 22 anni bito informato le forze dell’ordine. residente in paese lo che è accaduto è lì da vedere. Ci hanno informati dell’incendio, altrimenti Questa è la versione dei fatti rilascianon ce ne saremmo accorti. Le fiamme ta dal testimone alla polizia intercomunale dei Colli, che sta partecipando alle indagini in- hanno bruciato la Ford Ka di mia figlia, parcheggiasieme ai carabinieri della tenenza di Seriate. «Era ta davanti casa, e un’altra macchina vicina. Non sapmezzanotte e 40 minuti – ha riferito l’altra notte il piamo cosa possa essere successo». Ma nella zona testimone alle forze dell’ordine – quando ho senti- molti parlano dell’opera di un piromane. A questo to un boato fortissimo, mi sono affacciato alla fine- proposito la mamma della proprietaria della Ford stra e ho visto le fiamme. Infine ho sentito il rumo- Ka carbonizzata ha ribadito: «Si parla di un incenre di una macchina che si è allontanata all’improv- dio doloso. Ma non si sa di preciso cosa sia successo». viso e ho dato l’allarme». Monica Armeli In manette per rapina «No, mi sono difeso» Le due auto avvolte dalle fiamme ad Albano IIE GHISALBAM IN MOTO CONTRO AUTO, BRACCIO ROTTO Un motociclista di Morengo, 50 anni, è finito in ospedale ieri alle 12 dopo uno scontro fra la sua moto e un’auto, lungo la strada provinciale 122 a Ghisalba. Sembra che l’uomo, in sella a una Suzuki, stesse percorrendo la provinciale quando si è verificato un urto con una Bmw, condotta da un automobilista bergamasco, che viaggiava nella stessa direzione. Dopo l’impat- to il centauro è caduto riportando una frattura a un braccio e diverse altre contusioni ed escoriazioni. Sul posto è intervenuto il 118, che ha trasportato il ferito all’ospedale Bolognini di Seriate. Nel complesso le condizioni del cinquantenne di Morengo non sono gravi. Illeso invece l’automobilista. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Romano di Lombardia. Canonica d’Adda Era già stato arrestato per aver stuprato una donna di 78 anni Violentò sessantenne, brasiliano in cella bussato alla porta della donna con la scusa di parlare ancora dei possibili lavori e lei gli ha aperto. Una volta dentro, però, il brasiliano avrebbe mostrato subito le sue reali intenzioni, chiudendo la donna in casa e violentandola. Lei avrebbe cercato invano di gridare e di farlo desistere, dicendogli fra l’altro che avrebbe potuto essere sua madre. Dopo gli abusi lo stupratore è scappato. La donna è finita al policlinico di Zingonia, dove le erano state riscontrato diverse ecchimosi. Dall’ospedale sono stati avvisati anche i carabinieri: in poco tempo le indagini hanno portato all’identità del presunto violentatoIL FATTO I fatti risalgono al 25 gennaio. All’epoca il re, che tuttavia aveva fatto perdere le tracce. brasiliano era ospite di un altro sudamericano in un appartamento a Canonica d’Adda. L’ARRESTO Incontrando una vicina sessantenne, aveva Gli inquirenti hanno dato la caccia al gioavuto con lei una conversazione riguardo ad vane per oltre un mese, fino a venerdì, quanalcuni possibili lavori di ristrutturazione do- do lo hanno rintracciato in un dormitorio per mestica. Dopo un paio d’ore, il giovane ha senzatetto a Milano, in via Saponaro. Lì soCANONICA D’ADDA È stato arrestato il presunto autore dello stupro ai danni di una donna di 60 anni, avvenuto lo scorso 25 gennaio a Canonica d’Adda: si tratta di Valdecir Casulli, 29 anni, brasiliano. I carabinieri della compagnia di Treviglio, che gli davano la caccia, lo hanno rintracciato venerdì in un dormitorio di via Saponaro a Milano e lo hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Bergamo per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni. I carabinieri a Canonica (foto Cesni) Calolzio La vittima, 49 anni, senza fissa dimora, camminava lungo i binari Travolto dal treno vicino alla galleria CALOLZIOCORTE Stava camminando lungo i binari, vicino alla galleria, a poche centinaia di metri dalla stazione di Lecco, quando è stato travolto e ucciso dal treno in corsa. È morto così Enrico Pozzoni, 49 anni, conosciuto con il soprannome di «Hombre», originario di Valgreghentino (Lecco) e domiciliato a Calolziocorte, ma di fatto senza fissa dimora. Sulle cause dell’incidente sta indagando la polizia ferroviaria di Lecco che è accorsa sul luogo della disgrazia. Anche se dal comando della Polfer al momento nessuno rilascia dichiarazioni. La vittima è stata ricordata dal sindaco di Valgreghentino, Ernesto Longhi: «Era originario di qui, ultimamente risultava residente a Calolzio. Aveva avuto già un grave incidente e subito un intervento chirurgico di cui portava ancora i segni». I fatti si sono verificati verso le 6 del mattino di ieri, quando in stazione stava giungendo il diretto proveniente da Colico, partito alle 5,15, destinazione Lecco. Non si sa ancora con certezza nemmeno cosa stesse facendo «Hombre» in stazione: forse si era fermato a dormire su qualche panchina vicina al binario numero 4, dove transitava il diretto, o forse stava ritornando in città o a Calolzio, dopo aver passato la notte in giro. L’uomo, molto noto in tutto il circondario, era solito muoversi a piedi anche per lunghe distanze. Fatto sta che ha iniziato a percorrere a piedi i binari, proprio nel momento in cui stava arrivando il diretto. Il macchinista non ha potuto fare nulla per evitare «Hombre» pur cercando disperatamente di fermare il convoglio. Dopo l’impatto, nonostante lo choc, qualcuno ha provve- IIE SICUREZZAM UBRIACHI ALLA GUIDA RITIRATE 14 PATENTI DA CARABINIERI E VIGILI La galleria vicino alla stazione di Lecco duto a lanciare l’allarme. Oltre ai soccorritori inviati dalla centrale operativa del 118 sono giunti i vigili del fuoco e anche i carabinieri del comando provinciale. Purtroppo per Enrico Pozzoni non c’è stato nulla da fare. Da subito sono state avviate le indagini per stabilire le esatte cause di quanto successo con l’intervento anche del sostituto procuratore Luca Masini. Il corpo di Enrico Pozzoni, dopo i vari accertamenti, è stato portato alla camera mortuaria dell’ospedale dove verrà effettuata l’autopsia disposta dal magistrato. Mentre gli operatori e l’équipe sanitaria erano impegnati nelle operazioni, purtroppo vane, di soccorso, si è provveduto per questioni di sicurezza a bloccare il traffico ferroviario. Soltanto verso le 8 i collegamenti sono stati ripristinati, ma sono stati numerosi e pesanti i disagi subiti dai pendolari, in particolare gli studenti che a quell’ora dovevano raggiungere la stazione per recarsi nei vari istituti. Barbara Bernasconi 23 Ancora molti gli automobilisti che si mettono alla guida dopo aver assunto alcolici. I carabinieri hanno denunciato sette automobilisti per guida in stato di ebbrezza ritirandogli la patente. A Clusone è stato denunciato un ventiduenne del posto, fermato per un controllo sulla 671. Un trentatreenne di Bergamo è invece incappato nei controlli del radiomobile di Zogno ad Almè, in via Italia. I carabinieri di Curno e Ponte San Pietro hanno invece ritirato la patente a un uomo di 45 anni, residente a Campobasso, fermato a Mozzo in via Papa Giovanni XXIII, e a un ventottenne di Bergamo fermato sulla Villa d’Almè-Dalmine. Ad Arzago è toccato a un cinquantenne milanese, incappato nei controlli dei carabinieri di Caravaggio. Ad Azzano è stata ritirata la patente a un trentenne di Bergamo fermato sulla Cremasca; a Paladina è toccato a un bergamasco di 29 anni, fermato in via Matteotti dai carabinieri del radiomobile di Zogno e trovato positivo all’etilometro. Anche il Consorzio di polizia intercomunale dei Colli ha svolto controlli ad Albano, San Paolo d’Argon e Gorlago: 7 automobilisti sono risultati positivi al test dell’etilometro. Per loro è scattata la denuncia a piede libero e il ritiro di patente. ➔ «Mi sono solo difeso con una bottiglia rotta, ero stato aggredito». Si è difeso così ieri mattina in carcere davanti al gip Patrizia Ingrascì il ventunenne marocchino arrestato l’altro giorno a Borgo di Terzo dai carabinieri di Casazza. Secondo l’accusa, dopo una discussione con un connazionale di 36 anni, lo avrebbe ferito alla mano con un coltello, sottraendogli telefono e denaro. L’arresto è stato convalidato con custodia in carcere. Brucia canna fumaria Allarme a Clusone ➔ Intervento dei vigili del fuoco di Clusone, ieri mattina, a Villa d’Ogna. I pompieri del distaccamento di Clusone sono stati allertati attorno alle 11,15 per il rogo di una canna fumaria sul tetto di una palazzina, in via monsignor Speranza. Le operazioni di verifica sul comignolo, il cui rogo non ha causato danni alla copertura della casa, si sono concluse in meno di un’ora. Cologno, hashish in casa Denunciato trentenne no scattate le manette: Valdecir Casulli è stato poi condotto in una cella del carcere di Bergamo, dove è in attesa dell’interrogatorio ➔ La polizia locale di Cologno ha denundi garanzia da parte del gip. ciato per detenzione di droga ai fini di spaccio un trentenne residente nelI PRECEDENTI la Bassa. Ieri mattina, in via Bergamo, Il brasiliano risulta avere precedenti per la polizia locale, agli ordini del coviolenza sessuale. Nel 2000 era stato arrestamandante Gionata Pizzaballa, ha ferto dai carabinieri di Grottole (Matera) per aver mato per un controllo l’auto del trenstuprato e rapinato una donna di 78 anni. tenne. Gli hanno trovato un frammenCondannato a 8 anni e 6 mesi, è rimasto in to di hashish nascosto in un calzino, carcere fino al 2006. Nello stesso anno fu dee di seguito, perquisendone la casa, nunciato per interruzione di pubblico servihanno rinvenuto 16 grammi di hashizio dai carabinieri di Roma Trastevere, quinsh e marijuana. Venerdì sera, durandi arrestato nel 2007 dalla questura di Milate un pattugliamento in via dei Caniano per danneggiamento e, nel 2008, dai cana, è stato sequestrato un altro gramrabinieri del capoluogo lombardo per resimo di hashish, in possesso di due magstenza e minacce. Irregolare, è stato più volgiorenni del paese, segnalati alla prete denunciato per violazione della legge Bosfettura come assuntori. si-Fini. Adesso è di nuovo in carcere. V. A.