Comments
Description
Transcript
Occhio ammira, cuore stupisce
www.amo-fme.org Occhio ammira, cuore stupisce T appa che si potrebbe frettolo- Solo per fermarci alla fauna, sono samente considerare inadatta oltre un migliaio le specie di pesci a un pellegrinaggio, Eilat - presenti in queste acque. Il Golfo di una specie di «Rimini sul Mar Ros- Aqaba - il Mar Rosso di Eilat - è un so» che vanta di essere free trade mare speciale: pulito, caldo e profondo quanto basta per zone dal 1985 - offre riempire di stupore gli invece vari e stimolanti Fare tappa occhi dei turisti, portare spunti di riflessione e in un parco valuta estera nelle casse preghiera. Quando pa- acquatico può dello Stato d’Israele e dre Paolo Bizzeti, dopo risultare insolito far piangere di gioia, aver proposto all’alba nel corso di un ma anche di rabbia, gli una suggestiva medi- pellegrinaggio. scienziati. Si tratta del tazione sui primi capi- In realtà è una laboratorio tropicale più toli della Genesi, nello straordinaria vicino all’Europa e delscenario maestoso e esperienza la barriera corallina più apparentemente immo- di «visita accessibile al mondo: bile del deserto di Tsin, contemplativa» basta salire in barca e annuncia al gruppo la si è sulla barriera (12 visita all’«acquario» di km spartiti a metà tra Eilat, la gente è rimasta per lo più interdetta o perplessa. Israele e Giordania), i coralli sono a Il passaggio dall’essenzialità silente una decina di metri dalla spiaggia. del deserto alla roboante, caotica Per Avi Baranes, che a Eilat ha die variopinta capitale del turismo retto l’Istituto interuniversitario per israeliano, ha destato sconcerto tra i le Scienze marine dal 1981 al 2004, pellegrini. Il «salto» richiede indub- questo golfo è «un oceano in un acbiamente una certa duttilità. A poco quario». A un centinaio di metri dalla a poco, però, orientati dalla lettura spiaggia si raggiungono profondità di un passo biblico che canta le me- di oltre 700 metri. Qui i turisti più raviglie del creato, si capisce il senso coraggiosi sono iniziati alle bellezdi questa insolita fermata. Qui è dove ze degli abissi da «Jacqueline», un il deserto si fa mare, «giardino som- comodo sottomarino giallo che acmerso», «pullulare di vita nascosta». compagna i passeggeri a 60 metri di Qui è dove Dio veste la fauna e la profondità, costeggiando la barriera flora con molteplicità inimmaginate corallina dove è protetta da una ridi cromie e iridescenze, di forme e serva. In cuffia arriva la voce della geometrie, che neppure gli stilisti di guida che in diverse lingue spiega la alta moda o architetti avanguardisti trama dello spettacolo. saprebbero probabilmente riprodur- L’impennata turistica degli ultimi re. Qui è dove «occhio ammira e vent’anni che, insieme all’aumento cuore stupisce», come dice il Siracide del reddito degli oltre 60mila abitanti (43,20) e si è invitati a contemplare di Eilat, ha comportato anche l’inil Creatore nella creatura, l’Invisibile gresso illegale in Israele di migliaia di immigrati sudanesi che cercano nel visibile. 58 Popoli febbraio 2013 lavoro nei cantieri stradali o negli alberghi, ha purtroppo comportato rovesci sul fronte ambientale. Le migliaia di persone che si riversano ogni anno nelle acque del golfo sono vere e proprie cavallette del mare: basta un colpo di pinna per staccare un pezzo di barriera lungo 20 centimetri che ha impiegato un secolo per formarsi. Inquinamento, rifiuti, sedimenti trasportati dall’acqua piovana, traffico marittimo fanno il resto. Monica Borsari coral world, il Mar Rosso in miniatura C oral World (www.coralworld.co.il) nasce dalla passione per il mare di David Fridman, tra i maggiori esperti di pesci tropicali al mondo. Arrivato a Eilat dall’Argentina nel 1963, Fridman progettò il complesso per capire come funzionava, senza turbarlo, quello che lui chiamava il «sesto continente». Vi impiantò una barriera corallina in miniatura, perfettamente naturale, accompagnata dalla flora e dalla fauna che formano il suo ecosistema: coralli, molluschi, alghe e pesci di 250 specie, molte delle quali ormai fuggite dalle zone raggiungibili dai sub. L’acqua che circola nelle vasche dell’acquario è quella del Mar Rosso, immessa senza filtraggio e quindi ricca di microrganismi planctonici che stanno alla base della catena alimentare. Nel 1982 si è aggiunto l’osservatorio sottomarino, un «acquario alla rovescia»: una torre affonda per 5 metri sotto il livello del mare, abbastanza per osservare da una ventina di finestroni l’ambiente ricco di vita che interagisce con la barriera corallina naturale.