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Dati tecnici interruttori magnetotermici Btdin
IT03G - edizione 10/2003 BTicino s.p.a. Via Messina, 38 20154 Milano - Italia Call Center “Servizio Clienti” 199.145.145 www.bticino.it Guida sistema bassa tensione Il presente stampato annulla e sostituisce il G500/1 La BTicino s.p.a. si riserva il diritto di variare, in qualsiasi momento, i contenuti illustrati nel presente stampato. Edizione Italiana Indice colori Scelta delle apparecchiature di protezione Introduzione Riferimenti normativi per le apparecchiature e la progettazione Le certificazioni aziendali L’impianto elettrico e i rischi della corrente elettrica Definizioni e grandezze per apparecchi di protezione dalle sovracorrenti Definizioni e grandezze per apparecchi di protezione differenziale Protezione dal sovraccarico Protezione dal cortocircuito Le curve di limitazione Protezione differenziale Protezione dalle sovratensioni I sistemi di distribuzione Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT Protezione dai contatti indiretti nei sistemi TN Protezione dai contatti indiretti nei sistemi IT 1 2 3 5 7 10 11 14 24 25 26 27 31 33 34 35 Caratteristiche e dati degli interruttori Bticino Dati tecnici interruttori magnetotermici Btdin Dati tecnici interruttori magnetotermici Btdin100 e moduli differenziali da 125A Dati tecnici interruttori magnetotermici differenziali Btdin Dati tecnici moduli differenziali Btdin Dati tecnici interruttori differenziali Btdin senza sganciatori di sovracorrente incorporati Dati tecnici interruttori di manovra e sezionatori Btdin Dati tecnici interruttori magnetotermici Megatiker Dati tecnici interruttori elettronici Megatiker Tipi di sganciatori elettronici per Megatiker Dati tecnici moduli differenziali Megatiker Dati tecnici interruttori Megabreak Sganciatori elettronici per Megabreak Dati tecnici dei sezionatori Megaswitch Poteri di interruzione interruttori Btdin – CEI EN 60898 Poteri di interruzione interruttori Btdin – CEI EN 60947-2 Poteri di interruzione dei salvamotori MF32 – CEI EN 60947-2 Correnti nominali e di intervento degli interruttori Megatiker Funzionamento degli interruttori automatici in condizioni particolari Funzionamento degli interruttori magnetotermici Btdin a 400 Hz Funzionamento degli interruttori Megatiker a 400 Hz Funzionamento degli interruttori differenziali Btdin in funzione della frequenza Scelta degli interruttori non automatici Dati tecnici interruttori di manovra sezionatori Megatiker Coordinamento degli interruttori di manovra MS Potenze dissipate per polo per interruttori Btdin Potenze dissipate per polo per interruttori Megatiker e Megabreak Comportamento degli interruttori alla diverse temperature 37 38 40 41 42 44 45 46 48 50 51 52 54 57 58 59 61 62 63 64 65 66 67 68 69 71 72 73 Indice colori Protezione motori Protezione dei circuiti di illuminazione Protezione dei generatori Scelta dei contattori Compensazione dell’energia reattiva in Bassa Tensione Tabelle di selettività La selettività tra dispositivi di protezione Tabelle di selettività Selettività tra fusibili e Btdin Selettività: fusibili a monte e Btdin a valle (sistema trifase) Selettività: Megatiker e fusibili gG (sistema trifase) Selettività: Megatiker a monte e Btdin a valle (sistema monofase) Selettività: Megatiker a monte e Btdin a valle (sistema trifase) Selettività: Megatiker a monte ed a valle (sistema trifase) Selettività: Megabreak a monte e Megatiker a valle (sistema trifase) Selettività: Btdin a monte e salvamotori MF32 a valle (sistema trifase) 76 77 78 79 83 89 90 94 95 96 97 98 99 100 106 107 Back-up o protezione di sostegno Back-up Tabelle di Back-up e Back-up su tre livelli Back-up tra fusibili e interruttori automatici Back-up tra Btdin e salvamotori MF32 Back-up: Megatiker a monte e Btdin a valle (sistema monofase) Back-up: Megatiker a monte e Btdin a valle (sistema trifase) Back-up: Megatiker a monte ed a valle (sistema trifase) Back-up: Megabreak a monte e Megatiker a valle (sistema trifase) Scelta degli interruttori con più trasformatori in parallelo 109 110 111 112 113 114 116 118 124 125 Caratteristiche di intervento 127 Protezione delle condutture Designazione delle sigle dei cavi Portate dei cavi in regime permanente secondo CEI UNEL 35024/1 e CEI UNEL 35024/2 Portate dei cavi interrati in regime permanente secondo CEI UNEL 35026 Esempi di condutture secondo CEI 64-8/5 richiamati nelle tabelle di portata dei cavi (appendice A) Scelta dei cavi in funzione della caduta di tensione Condizioni generali di protezione dei conduttori Sezioni protette in funzione dei tempi di ritardo breve introdotti con interruttori selettivi Dimensionamento del conduttore di neutro e di protezione 155 156 157 162 163 165 168 169 170 Introduzione La presente guida vuole essere un supporto a chi, impiegando la gamma di apparecchi, contenitori e sistemi di cablaggio BTicino si trova ad affrontare i problemi legati alla progettazione degli impianti elettrici. Questo strumento è stato realizzato tenendo in considerazione le situazioni circuitali e di coordinamento più comuni. In esso sono riportate tutte le informazioni tecniche delle apparecchiature di protezione Bticino. colori 1 Tutti i dati riportati nella guida sono stati ottenuti attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni normative specifiche per ogni apparecchio considerato. Importante è sottolineare che tutti i dati, nelle diverse tabelle sono da considerarsi sempre a favore della sicurezza. Questo documento deve essere impiegato come ausilio per una corretta scelta delle apparecchiature nelle diverse situazioni circuitali e per le specifiche esigenze di progetto. Riferimenti normativi per le apparecchiature e la progettazione Ogni apparecchio facente parte di un impianto elettrico deve essere conforme alle specifiche norme stabilite ai diversi livelli (internazionale, europeo e nazionale) dagli Enti preposti. Generalmente, tranne casi specifici, le norme relative al settore elettrico ed elettronico seguono un iter abbastanza comune. A livello internazionale il comitato IEC (International Electrotechnical Commission) si preoccupa della stesura e della pubblicazione delle norme generali di un determinato tipo di apparecchio. Queste norme vengono riconosciute da quasi tutti i Paesi del mondo. A loro volta le norme IEC vengono riprese in ambito europeo dal CENELEC (European Committee for Electrical Standardization) che provvede alla pubblicazione delle relative norme EN. Ogni nazione facente riferimento al CENELEC a sua Norme IEC IEC 60947-2 Norme EN EN 60947-2 IEC 60947-3 EN 60947-3 IEC 60947-4 EN 60947-4 IEC 60947-5 EN 60947-5 IEC 60669-1 EN 60669-1 IEC 61095 IEC 60898 EN 61095 EN 60898 IEC 60269-1 EN 60269-1 IEC 61008-1 EN 61008-1 IEC 61009-1 EN 61009-1 IEC 60439-1 EN 60439-1 IEC 60364/... IEC 60529 IEC 61643-1 EN 60529 volta recepisce le norme EN e le pubblica traducendole come norme nazionali. In Italia l’organismo preposto alla stesura e pubblicazione delle norme per il settore elettrico ed elettronico è il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Ogni costruttore di apparecchiature elettriche deve necessariamente riferirsi alle specifiche norme stabilite da uno o più Enti normatori. Anche gli impianti elettrici devono essere progettati e costruiti a regola d’arte al fine di garantire l’affidabilità soprattutto per quanto attinente alla sicurezza. Ne consegue quindi che le installazioni che seguono le prescrizioni normative devono essere pienamente rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalle leggi antinfortunistiche. Le principali norme che compaiono nella presente guida per la progettazione degli impianti elettrici in bassa tensione sono: Norme CEI CEI EN 60947-2 Titolo Interruttori automatici per corrente alternata a tensione nominale non superiore a 1000V e per corrente continua non superiore a 1500V CEI EN 60947-3 Apparecchiature a bassa tensione – Parte 3: interruttori di manovra, sezionatori – sezionatori e unità combinate con fusibili CEI EN 60947-4 Apparecchiature a bassa tensione – Parte 4: contattori ed avviatori CEI EN 60947-5 Apparecchiature a bassa tensione – Parte 5: dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra CEI EN 60669-1 Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico o similare CEI EN 61095 Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari CEI EN 60898 Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari CEI EN 60269-1 Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata ed a 1500V per corrente continua CEI EN 61008-1 Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche o similari CEI EN 61009-1 Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche o similari CEI EN 60439-1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) CEI 64-8/... Impianti elettrici utilizzatori CEI 81-1 Protezione di strutture contro i fulmini CEI EN 60529 Gradi di protezione degli involucri CEI UNEL 35024/1 Cavi elettrici isolati con materiale elastometrico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua CEI UNEL 35024/2 Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Surge protective devices connected to low voltage power distribution system - Part. 1: performance requirements and testing methods Oltre alle norme CEI vigenti in Italia le apparecchiature elettriche ed elettroniche (a seconda delle tipologie) devono soddisfare i requisiti espressi dalle direttive comunitarie CEE 72/23, CEE 93/68, CEE 89/336, CEE 92/31, CEE 93/68, CEE 93/97. colori 2 Le certificazioni aziendali La BTicino opera secondo un preciso sistema di qualità aziendale supportato dall’ apposito Servizio interno di Assicurazione della Qualità (SAQ). La validità delle procedure adottate e dell’organizzazione che le sottende, hanno consentito di ottenere dal CSQ (Certificazione sistemi di qualità) la certificazione del sistema qualità BTicino in conformità E RT IFI E D C Il sistema di qualità BTicino A LI T EM QU CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI QUALITÀ DELLE AZIENDE TY SYS UNI - EN - ISO 9000 Accreditamento Nell’ottenimento della Qualità Aziendale rivestono un ruolo fondamentale i laboratori sia nell’attività di speriSala Prove mentazione, come complemento alla progettazione, sia BTicino nelle verifiche di rispondenza del prodotto alle norme (prove di tipo). La norma IEC 17025 rappresenta il punto di riferimento per i laboratori; la rispondenza di un laboratorio alle suddette norme é attestata dal SINAL (Sistema Nazionale di Accreditamento dei Laboratori). La Sala Prove BTicino è uno dei primi laboratori italiani ad essere accreditato dal SINAL. Le prove oggetto del riconoscimento sono 162, l’elenco comprende prove del grado di protezione IP, di cortocircuito, di durata meccanica ed elettrica, di invecchiamento, di resistenza al calore ecc. Il SINAL garantisce l’imparzialità, l’adeguatezza e l’affidabilità della Sala Prove BTicino. Ulteriore dimostrazione di qualità della Sala Prove BTicino é data dall’ottenimento da parte del suo Centro di taratura del SIT (Servizio di Taratura in Italia). colori 3 alle norme UNI EN ISO 9001:2000. Tutte le fasi aziendali, dalla ricerca di mercato, alla progettazione, alla produzione, alla commercializzazione ed alla successiva assistenza concorrono a determinare i requisiti necessari per la Certificazione CSQ ed il suo mantenimento. La Federazione CISQ (Certificazione Italiana dei Sistemi Qualità), di cui il CSQ é parte integrante, ha stipulato con altri enti di certificazione dell’area UE ed EFTA l’accordo IQNet (International Quality System Assessment and Certification Network), per il mutuo riconoscimento delle certificazioni: in virtù di tale accordo, BTicino può avvalersi degli attestati di certificazione IQNet, che forniscono valenza europea alle certificazioni CSQ. Il CISQ ha rilasciato alla BTicino il CERTIFICATO DI GRUPPO in quanto tutte le singole unità produttive hanno ottenuto lo specifico certificato CSQ. Questi prestigiosi riconoscimenti costituiscono, a livello internazionale, la migliore garanzia per l’utente della costante qualità nel tempo dei prodotti e dei servizi offerti da BTicino. Le certificazioni aziendali Certificazioni marchi ed omologazioni Premessa la rispondenza alle normative vigenti dei componenti di un impianto elettrico è possibile che i diversi componenti siano marchiati o omologati per applicazioni particolari. La conformità di un prodotto alle specifiche norme può essere attestata mediante la dichiarazione del costruttore e l’apposizione del simbolo “CE” o mediante la concessione di un marchio da parte di un Ente terzo preposto (IMQ per l’Italia) che ne verifica la rispondenza. Nel caso di dichiarazione da parte del costruttore la responsabilità della rispondenza alle norme è del costruttore stesso, nel caso in cui venga apposto un marchio di qualità da un Ente terzo, tale Ente lo Istituto Italiano del Marchio di Qualità Milano Italia Certificazioni LOVAG-ACAE colori Registro Italiano Navale Tra le varie certificazioni ottenute dagli apparecchi BTicino particolare attenzione va data alle certificazioni LOVAG-ACAE, poiché tali certificazioni ottenute presso i laboratori qualificati hanno valenza in tutti i Paesi del mondo. L’ACAE (Associazione per la Certificazione delle Apparecchiature Elettriche) è un organismo nato in Italia nel 1991 operante in conformità alle norme nazionali ed europee UNI-CEI EN 45011. Questo organismo delegato alla certificazione delle apparecchiature elettriche insieme all’ASEFA (Francia) e all’ALPHA (Germania) ha ottenuto il riconoscimento del LOVAG (Low Voltage Agreement Group) che è l’Ente Europeo di certificazione. L’ACAE stessa definisce quali laboratori possono essere qualificati, sulla base di accreditamenti già ottenuti quali il SINAL (Sistema Nazionale per l’Accreditamento dei Laboratori) o mediante visite ispettive periodiche atte a valutare la conformità dei laboratori stessi alle norme di riferimento. La certificazione ACAE consente la commercializzazione a pari opportunità dei prodotti in tutte le aree extraeuropee dove il LOVAG è riconosciuto. 4 4 concede solo previa approvazione del costruttore e del prototipo, mediante prove di tipo e successivamente in seguito a prove su prodotti disponibili al mercato, che rispondano ai requisiti delle prove effettuate sui vari prototipi. Uno stesso articolo può aver ottenuto più marchi di qualità o di conformità. Determinati apparecchi come per esempio i Megatiker o i Btdin BTicino sono anche stati certificati ed omologati, attraverso prove di laboratori riconosciuti per l’impiego in particolari tipi di impianto (esempio Certificazioni Lloyd Register e RINA per applicazioni navali). Di seguito vengono riportati i marchi e le omologazioni ottenute dai prodotti BTicino. Lloyd's Register of Shipping Bureau Veritas Organizzazione europea per la certificazione dei prodotti in bassa tensione EOTC European Organization for Testing and Certification ELSECOM European Electrotechnical Sectorial Commitee for Testing and Certification LOVAG Low Voltage Agreement Group ACAE Italia ALPHA Germania ASEFA Francia CEBEC Belgio SEMKO Svezia L’impianto elettrico e i rischi della corrente elettrica I dispositivi di protezione Per impianto elettrico si intende l’insieme di tutti i componenti preposti a generare, trasformare, distribuire ed utilizzare l’energia elettrica. Questa definizione è alquanto ampia, tuttavia nella presente guida verranno considerati principalmente tutti i componenti delegati alla funzione di protezione, comando e distribuzione. I dispositivi di protezione dalle sovracorrenti La protezione dalle sovracorrenti si realizza impiegando dispositivi quali interruttori automatici magnetotermici o elettronici e fusibili in grado di interrompere in tempi più o meno rapidi un evento di pericolosità che potrebbe portare al danneggiamento di un impianto elettrico. Le condizioni di pericolosità che si possono verificare sono il Sovraccarico ed il Cortocircuito. Il sovraccarico è il fenomeno che si realizza quando la corrente assorbita in un impianto è superiore a quella sopportabile dal cavo nel quale transita. Questo fenomeno deve essere interrotto in tempi brevi per evitare il rapido deterioramento dell’isolante del cavo. Il cortocircuito si verifica quando due o più fasi (o neutro/ terra) vengono incidentalmente in contatto tra loro. In questo caso le correnti in gioco possono assumere valori estremamente elevati e devono essere interrotte in tempi brevissimi. Gli interruttori magnetotermici o elettronici Btdin, Megatiker e Megabreak sono apparecchi destinati alla protezione delle condutture con caratteristiche di intervento estremamente precise ed affidabili. Gli apparecchi destinati alla protezione di un impianto elettrico vengono generalmente suddivisi per funzione in: - dispositivi di protezione dalle sovracorrenti - dispositivi di protezione differenziale - dispositivi di protezione dalla sovratensioni Interruttori Megabreak Interruttori Btdin Interruttori Megatiker colori 5 L’impianto elettrico e i rischi della corrente elettrica Dispositivi di protezione differenziali Dispositivi di protezione dalle sovratensioni La protezione differenziale si realizza impiegando interruttori differenziali preposti, che hanno lo scopo di interrompere il circuito quando una corrente di guasto superiore alla soglia dell’interruttore stesso si richiude verso terra. La protezione differenziale garantisce ottimi margini di sicurezza nella prevenzione degli incendi in quanto pochi mA di corrente di guasto a terra possono provocare l’apertura di un interruttore differenziale. La protezione differenziale si deve sempre realizzare quando è richiesta la protezione dai contatti diretti ed indiretti. Un contatto diretto è un contatto che si verifica quando inavvertitamente una persona tocca un componente attivo dell’impianto che normalmente è in tensione (per esempio un conduttore di fase). Il contatto indiretto invece si verifica quando una persona entra in contatto con un componente dell’impianto elettrico che normalmente non è in tensione, ma che ci va in seguito al cedimento dell’isolamento. Gli interruttori differenziali hanno due funzioni estremamente importanti che sono la protezione dall’innesco di incendi e la protezione delle persone. Modulo differenziale associabile La protezione dalle sovratensioni di origine atmosferica o provocate da dispositivi di uso industriale si realizza impiegando limitatori di sovratensione. Questi dispositivi sono disponibili in diverse tipologie, di tipo a gas, a varistore o soppressori a semiconduttori. Gli apparecchi BTicino sono apparecchi di tipo a varistore. Questi limitatori fanno sì che quando la tensione eccede una certa soglia, la resistenza del varistore cambia di valore in modo tale che la sovracorrente creatasi di conseguenza possa essere scaricata direttamente attraverso l’impianto di messa a terra. Limitatore di sovratensioni colori 6 Definizioni e grandezze per apparecchi di protezione dalle sovracorrenti Glossario delle definizioni Di seguito vengono indicate le definizioni più comuni e le brevi descrizioni di cosa rappresentano. Corrente nominale di impiego (In) E' il valore di corrente in aria libera che l’apparecchio può portare in servizio ininterrotto. Per gli apparecchi conformi alla norma CEI EN 60898 questo valore non deve essere superiore a 125A, per gli interruttori invece conformi alla norma CEI EN 60947-2 non sono definiti limiti. Corrente convenzionale di non intervento (Inf) E' la sovracorrente per la quale non si realizza l’apertura di un interruttore magnetotermico (o elettronico) nel tempo convenzionale. Corrente convenzionale di intervento (If) E' la sovracorrente per la quale si realizza l’apertura di un interruttore magnetotermico (o elettronico) nel tempo convenzionale indicato nelle norme. Norma CEI EN 60898 Inf 1,13 In CEI EN 60947-2 1,05 In If 1,45 In Tempo convenzionale 1 ora per In ≤ 63A 2 ore per In > 63A 1 ora per In ≤ 63A 2 ore per In > 63A 1,3 In Corrente nominale initerrotta (Iu) E' il valore di corrente dichiarato dal costruttore che un interruttore può portare nel suo servizio continuo. 10000 1h 1000 t (s) 100 10 1 0,1 0,01 0,001 0,7 1 In Inf colori 7 2 3 4 5 If Im1 10 Im2 20 30 50 100 I/I n Tensione nominale di impiego (Ue) E' il valore di tensione tra le fasi che, unitamente alla corrente nominale determina l’uso dell’apparecchio stesso. Per gli interruttori rispondenti alla norma CEI EN 60898 il limite di tensione imposto è 440V a.c., per quelli rispondenti invece alla norma CEI EN 60947-2 tale limite è 1000V a.c. o 1500V d.c. Tensione nominale di isolamento (Ui) E' il valore di tensione al quale si riferiscono delle prove dielettriche e le distanze di sicurezza e di isolamento superficiale. In nessun caso la tensione nominale di impiego può essere superiore alla tensione di isolamento. Nel caso in cui non venisse indicato alcun valore di tensione di isolamento va considerato il valore della tensione di impiego. Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp) E' il valore di picco di una tensione ad impulso che l’apparecchio può sopportare senza danneggiamento. La prova viene effettuata ad interruttore aperto verificando che non si inneschino scariche tra i contatti di una stessa fase o tra una fase e massa. Questo valore viene impiegato per il coordinamento dell’isolamento nell’impianto. Potere di interruzione di servizio in cortocircuito (Ics) Questo valore valido per entrambe le norme di riferimento CEI EN 60947-2 e CEI EN 60898 (potere di cortocircuito di servizio Ics) rappresenta il massimo valore di corrente di cortocircuito che l’interruttore può interrompere secondo la sequenza di prova Ot-CO-t-CO. In seguito alla prova l’interruttore deve essere in grado di operare correttamente in apertura e chiusura, garantire la protezione dal sovraccarico e deve portare con continuità la sua corrente nominale. Per gli apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-2 questo valore è espresso in percentuale di Icu (%Icu) scegliendolo tra 25 (solo cat. A) - 50 - 75 - 100%, per quelli rispondenti alla norma CEI EN 60898 tale valore deve essere conforme a quanto riportato nella tabella di seguito moltiplicando Icn per il fattore K. Icn K Ics ≤ 6000A 1 Ics = Icn > 6000A ≤ 10000A > 10000A 0,75 Ics = 0,75 Icn (valore minimo 6000A) Ics = 0,5 Icn (valore minimo 7500A) 0,5 Definizioni e grandezze per apparecchi di protezione dalle sovracorrenti Glossario delle definizioni Potere di interruzione estremo in cortocircuito (Icu) E' il massimo valore di corrente di cortocircuito che l’interruttore, rispondente alla norma CEI EN 60947-2 può interrompere secondo la sequenza di prova O-t-CO. In seguito alla prova l’interruttore deve essere in grado di operare correttamente in apertura e chiusura, garantire la protezione dal sovraccarico, ma può non essere in grado di portare con continuità la sua corrente nominale. I costruttori possono attribuire ad uno stesso apparecchio più poteri di interruzione riferiti a tensioni di prova differenti. Non sono previsti limiti per il potere di interruzione estremo. Potere di cortocircuito nominale (Icn) Concettualmente è la stessa cosa del potere di interruzione estremo ma riferito invece agli interruttori rispondenti alla norma CEI EN 60898. Questo valore viene sempre definito secondo la sequenza di prova O-t-CO, ma a differenza di quanto visto al punto precedente non è previsto che dopo la prova l’interruttore sia in grado di portare una corrente di carico. Per la norma CEI EN 60898 viene definito il limite massimo di Icn pari a 25 kA. Potere di chiusura nominale in cortocircuito (Icm) E' il massimo valore di picco della corrente presunta in condizioni specificate, riferito ad una determinata tensione ed ad un determinato fattore di potenza. Il legame tra Icm ed il potere di interruzione in cortocircuito è definito nella tabella di seguito. colori Pdi (kA) (valore efficace) Fattore di potenza 4.5 < Icu ≤ 6 6 < Icu ≤ 10 10 < Icu ≤ 20 20 < Icu ≤ 50 50 < Icu 0,7 0,5 0,3 0,25 0,2 8 Valore minimo del fattore potere di chiusura n= Icu 1,5 1,7 2,0 2,1 2,2 Categoria di utilizzazione “A” Questo tipo di classificazione definita dalla norma CEI EN 60947-2 consente di suddividere gli interruttori in due tipologie in funzione della loro capacità di realizzare la selettività cronometrica in cortocircuito. Gli interruttori classificati di categoria A non sono idonei per costruzione e caratteristiche a realizzare la selettività cronometrica in cortocircuito. Categoria di utilizzazione “B” Gli interruttori classificati di categoria B sono idonei per costruzione e caratteristiche a realizzare la selettività cronometrica in cortocircuito. Questi apparecchi sono in grado di intervenire su cortocircuito con un certo ritardo intenzionale fisso o regolabile. Questi interruttori devono essere in grado di sopportare i valori di Icw definiti dalla norma. Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw) E' il valore di corrente che l’interruttore di categoria B può portare senza danneggiamento per tutto il tempo di ritardo previsto. I tempi di ritardo preferenziali proposti dalla norma per la verifica dell’Icw sono 0,05-0,1-0,25-0,5-1s. Per questi valori di ritardo gli interruttori devono avere una Icw minima come definito nella tabella di seguito. In ≤ 2500A In > 2500A Icw = il maggiore tra 12 In e 5 kA Icw = 30 kA Definizioni e grandezze per apparecchi di protezione dalle sovracorrenti Caratteristiche Caratteristiche di intervento magnetico B-C-D di intervento Esse sono le tre soglie di intervento magnetico alle quali gli interruttori automatici possono intervenire. magnetico Queste soglie definite dalla norma CEI EN 60898 rappresentano specifici campi di applicazione nei quali gli interruttori possono operare. La norma CEI EN 60947-2 non indica alcuna caratteristica di intervento magnetico lasciando al costruttore la libertà di realizzare apparecchi con soglie differenziate. Curva B C D Soglia di Campo di applicazione intervento Protezione di generatori 3÷5 In o di cavi di notevole lunghezza 5÷10 In Protezione di cavi ed impianti che alimentano utilizzatori normali Protezione di cavi che alimentano 10÷20 In utilizzatori con elevate correnti di spunto Caratteristiche di intervento magnetico K-Z-MA Queste caratteristiche sono definite dal costruttore per un determinato tipo di interruttori. Gli apparecchi con queste caratteristiche possono essere impiegati come riportato nella tabella di seguito. Curva Z K MA Caratteristica B - C - D Caratteristica K - Z 100 100 t(s) t(s) B=3÷5In C=5÷10In 10 10 1 0,1 0,1 0,01 0,01 0,001 3 5 10 20 I/Ir Caratteristica MA (solo magnetici) 100 t(s) 10 1 0,1 0,01 0,001 colori 9 Z=2,4÷3,6In K=10÷14In D=10÷20In 1 0,001 Soglia di Campo di applicazione intervento 2,4÷3,6 In Protezione di circuiti elettronici Protezione di cavi che alimentano 10÷14 In utilizzatori con elevate correnti di spunto 12÷14 In Protezione motori dove non è richiesta la protezione termica 12 14 I/Ir 2,4 3,6 10 14 I/Ir Definizioni e grandezze per apparecchi di protezione differenziale Glossario delle definizioni Corrente nominale differenziale di intervento (I∆n) E' il valore di corrente assegnato dal costruttore ad un interruttore differenziale che deve operare in condizioni specificate dalle norme (CEI EN 61008-1, CEI EN 61009-1). Esso rappresenta la sensibilità di un interruttore differenziale. Corrente nominale differenziale di non intervento (I∆no) E' il valore di corrente assegnato dal costruttore ed indicato dalle norme come il 50% della I∆n, per il quale l’interruttore differenziale non deve intervenire nelle condizioni definite dalle norme stesse. Potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale (I∆m) E' il valore della componente alternata della corrente differenziale che l’interruttore differenziale può stabilire, portare ed interrompere nelle condizioni definite nelle specifiche norme. Il valore minimo normativo deve essere scelto tra 10 In e 500A, scegliendo tra i due il valore più alto. Corrente di cortocircuito nominale condizionale (I∆nc) E' il valore di corrente di cortocircuito che un interruttore differenziale rispondente alla norma CEI EN 61008-1 può sopportare senza che venga pregiudicata la sua funzionalità quando è coordinato con un dispositivo di protezione dalle sovracorrenti. Corrente di cortocircuito nominale condizionale differenziale (I∆c) E' un parametro riferito agli interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati rispondenti alla norma CEI EN 61008-1, che rappresenta il valore di corrente differenziale presunta che l’interruttore differenziale coordinato e protetto da un dispositivo idoneo alla protezione dalle sovracorrenti può sopportare senza subire alterazioni che ne compromettano la funzionalità. Caratteristica di funzionamento differenziali tipo AC Gli interruttori differenziali di tipo AC funzionano correttamente entro i limiti prefissati dalle norme solo in presenza di correnti di guasto a terra di tipo alternato. Caratteristica di funzionamento differenziali tipo A Un interruttore differenziale di tipo A è un apparecchio che garantisce la protezione in presenza sia di correnti di guasto a terra di tipo alternato che correnti di guasto alternate con componenti pulsanti unidirezionali, applicate istantaneamente o lentamente crescenti. colori 10 Caratteristica di funzionamento differenziali tipo S Un interruttore differenziale di tipo S può essere indifferentemente di tipo A o di tipo AC. Questi apparecchi intervengono rispetto ad altri differenziali di tipo istantaneo con un certo tempo di ritardo fisso (o regolabile nel caso di apparecchi rispondenti alla norma CEI EN 60947-2). Essi non possono avere correnti differenziali nominali inferiori o uguali a 30 mA e trovano largo impiego come interruttori generali quando si vuole realizzare la selettività differenziale. Un interruttore differenziale di tipo S è facilmente riconoscibile perché a fianco del simbolo di identificazione del tipo A o AC compare una “S” racchiusa in un quadrato. Solo corrente alternata applicata istantaneamente Solo corrente alternata lentamente crescente Pulsante unidirezionale (con corrente continua ≤ 6 mA) applicata istantaneamente Pulsante unidirezionale (con corrente continua ≤ 6 mA) lentamente crescente ≥ 150° ≤6 mA ≤6 mA Protezione dal sovraccarico Condizioni di protezione dal sovraccarico La norma CEI 64-8/4 prescrive che i circuiti di un impianto (salvo eccezioni) debbano essere provvisti di dispositivi di protezione adatti ad interrompere correnti di sovraccarico prima che esse possano provocare un riscaldamento eccessivo ed il conseguente danneggiamento dell’isolante dei cavi. Per garantire tale protezione é necessario che vengano rispettate le seguenti regole: Regola 1) IB ≤ In ≤ IZ Regola 2) If ≤ 1,45 IZ IB In IZ If = = = = dove: Corrente di impiego del circuito Corrente nominale dell’interruttore Portata a regime permanente del cavo Corrente di sicuro funzionamento dell’interruttore automatico La prima regola soddisfa le condizioni generali di protezione dal sovraccarico. La regola 2, impiegando per la protezione dal sovraccarico un interruttore automatico, é sempre verificata, poiché la corrente di sicuro funzionamento If non é mai superiore a 1,45 In (1,3 In secondo CEI EN 60947-2; 1,45 In secondo CEI EN 60898). Essa deve essere invece verificata nel caso in cui il dispositivo di protezione sia un fusibile. Analizzando la regola generale di protezione IB ≤ In ≤ Iz risulta evidente che si possono ottenere due condizioni di protezione distinte: una condizione di massima protezione, realizzabile scegliendo un interruttore con una corrente nominale prossima o uguale alla corrente di impiego IB, ed una condizione di minima protezione scegliendolo con una corrente nominale prossima o uguale alla massima portata del cavo. Scegliendo la condizione di massima protezione si potrebbero verificare delle situazioni tali da pregiudicare la continuità di servizio, perché sarebbe garantito l’intervento dell’interruttore anche in caso di anomalie sopportabili. Per contro la scelta di un interruttore con una corrente regolata uguale alla portata del cavo porterebbe alla massima continuità di servizio a discapito del massimo sfruttamento del rame installato. Queste considerazioni vengono demandate al progettista in funzione del tipo di circuito da realizzare. Condizione di massima protezione In = IB IB IZ 1.45 IZ I In If Condizione di minima protezione In = Iz IB IZ 1.45 IZ I In colori 11 If Protezione dal sovraccarico Casi pratici di obbligo Casi nei quali può essere omessa la protezione dal sovraccarico La Norma CEI 64-8/4 prescrive il generico obbligo di protezione contro il sovraccarico in tutti i casi in cui questo tipo di sovracorrente abbia la possibilità di verificarsi. Spetta al progettista valutare le circostanze di obbligatorietà. Il commento all'articolo 473.1.2 raccomanda la protezione solo nel caso di circuiti dimensionati assumendo coefficienti di utilizzazione o di contemporaneità inferiori ad 1. In pratica vige l'obbligo nei casi seguenti: a) conduttura principale che alimenta utilizzatori derivati funzionanti con coefficiente di utilizzazione o contemporaneità inferiore a 1 b) conduttura che alimenta motori e utilizzatori che nel loro funzionamento possono determinare condizioni di sovraccarico; c) conduttura che alimenta prese a spina non predestinate ad alimentare utilizzatori di cui al successivo paragrafo (casi in cui può essere omessa la protezione dal sovraccarico) d) conduttura che alimenta utilizzatori ubicati in luoghi soggetti a pericolo di esplosione o di incendio (obbligo derivante dalle Norme CEI 64-2 o 64-8/7). La norma invece indica i seguenti casi di possibile omissione (i casi c, d, e sono considerati nel commento all'articolo 473.1.2): a) condutture che sono derivate da una conduttura principale protetta contro i sovraccarichi con dispositivo idoneo e in grado di garantire la protezione anche delle condutture derivate. b) condutture che alimentano utilizzatori che non possono dar luogo a correnti di sovraccarico c) condutture che alimentano apparecchi con proprio dispositivo di protezione che garantisce anche la protezione della conduttura di alimentazione d) condutture che alimentano motori quando la corrente assorbita dalla linea con rotore bloccato non supera la portata IZ della conduttura stessa. e) conduttura che alimenta diverse derivazioni singolarmente protette contro i sovraccarichi, quando la somma delle correnti nominali dei dispositivi di protezione delle derivazioni non supera la portata IZ della conduttura principale. f) condutture dei circuiti di telecomunicazione, segnalazione e simili. IZ < IB1 + IB2 + IB3 + IB4 a) IB2 IB1 IB4 IB3 M b) Icc > Iz c) 16 10 10 anche se Iz > ΣIn a) IZ1 In IZ2 IZ3 In ≤ IZ1; In ≤ IZ2; In ≤ IZ3. b) IBD IB1 IB2 IB3 IBD = IB1+ IB2 + IB3 c) IZ M IR ≤ IZ IR M d) Icc ≤ IZ e) Iz ≥ In1+ In2 + In3 In1 Casi nei quali si raccomanda di non proteggere dal sovraccarico colori La Norma non fa esplicito divieto ma raccomanda l'omissione della protezione contro i sovraccarichi nei seguenti casi a) circuiti di eccitazione delle macchine rotanti b) circuiti di alimentazione degli elettromagneti c) circuiti secondari dei trasformatori di corrente d) circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio 12 In2 In3 Si ricorda che la 3a edizione della Norma CEI 64-8/5 non fa più divieto esplicito di protezione contro il sovraccarico dei circuiti di alimentazione dei servizi di sicurezza. Protezione dal cortocircuito Condizioni generali di protezione Caratterizzazione della corrente di cortocircuito Le condizioni richieste per la protezione dal cortocircuito sono sostanzialmente le seguenti: a) l’apparecchio deve essere installato all’inizio della conduttura protetta, con una tolleranza di 3m dal punto di origine (se non vi é pericolo d’incendio e si prendono le ordinarie precauzioni atte a ridurre al minimo il rischio di cortocircuito); b) l’apparecchio non deve avere corrente nominale inferiore alla corrente d’impiego (questa condizione é imposta anche per la protezione da sovraccarico) c) l’apparecchio di protezione deve avere potere di interruzione non inferiore alla corrente presunta di cortocircuito nel punto ove l’apparecchio stesso é installato; d) l’apparecchio deve intervenire, in caso di cortocircuito che si verifichi in qualsiasi punto della linea protetta, con la necessaria tempestività al fine di evitare che gli isolanti assumano temperature eccessive. La corrente presunta di cortocircuito in un punto di un impianto utilizzatore é la corrente che si avrebbe nel circuito se nel punto considerato si realizzasse un collegamento di resistenza trascurabile fra i conduttori in tensione. L’entità di questa corrente é un valore presunto perché rappresenta la peggiore condizione possibile (impedenza di guasto nulla, tempo d’intervento talmente lungo da consentire che la corrente raggiunga i valori massimi teorici). In realtà il cortocircuito si manifesterà sempre con valori di corrente effettiva notevolmente minori. L’intensità della corrente presunta di cortocircuito dipende essenzialmente dai seguenti fattori : - potenza del trasformatore di cabina, nel senso che maggiore é la potenza maggiore é la corrente; - lunghezza della linea a monte del guasto, nel senso che maggiore é la lunghezza minore é la corrente; Nei circuiti trifase con neutro si possono avere tre diverse possibilità di cortocircuito: - fase-fase - fase-neutro - trifase equilibrato Quest’ultima condizione, in generale è la più gravosa. Pertanto la formula basilare di calcolo della componente simmetrica è Icc = ≤ 3m In ≥ I B Icn ≥ Icc0 Icc0 Caratterizzazione della corrente di cortocircuito corrente di cortocircuito corrente (I) componente unidirezionale tempo (t) componente simmetrica andamento reale corrente (I) 2 Icc In tempo (t) E andamento reale ZE+ZL dove: - E è la tensione di fase - ZE è l’impedenza equivalente secondaria del trasformatore ∆/ misurata tra fase e neutro - ZL è l’impedenza del solo conduttore di fase Se si considera anche l’impedenza di neutro ( ZL = ZLF + ZLN ) la stessa formula é valida per calcolare la corrente presunta di cortocircuito pertinente a linee monofase (fase-neutro). Per gli impianti utilizzatori in BT per corrente presunta di cortocircuito si deve considerare la componente asimmetrica come riportato nella tabella 2 della norma CEI EN 60947-2. colori 13 ZE ZE Icc3~ ZE 2ZE + 2ZL IccFN = ZE + 2ZL Icc3~ = ZE + ZL IccFN IccFF E = tensione di fase 3 E IccFF = E E Protezione dal cortocircuito Determinazione analitica delle correnti di cortocircuito Per calcolare il valore della corrente presunta di cortocircuito in un qualsiasi punto del circuito è sufficiente utilizzare le formule riportate di seguito conoscendo i valori di impedenza calcolati dall’origine dell’impianto fino al punto in esame. In realtà per il calcolo delle correnti di cortocircuito è necessario tener presente anche l'impedenza della rete di media tensione (come fa Tisystem). Nelle formule riportate di seguito il valore della potenza di cortocircuito viene considerato infinito e l'impedenza di cortocircuito uguale a 0. Ciò porta a determinare dei valori di corrente di cortocircuito superiori a quelli reali; ma generalmente accettabili. Resistenza della linea RL = r • L RL r L (m) S (mm2) P (kVA) L Reattanza della linea XL = x • L XL x = reattanza della linea a monte (mΩ) = reattanza specifica della linea (mΩ/m) (vedere la tabella alla pagina successiva) Resistenza del trasformatore 1000 Pcu RE = 3I2n RE = resistenza equivalente secondaria del trasformatore (mΩ) = perdite del rame del trasformatore (W) = corrente nominale del trasformatore (A) Impedenza del trasformatore Vcc% V2c ZE = 100 P ZE = Reattanza del trasformatore XE = reattanza equivalente secondaria del trasformatore (mΩ) Zcc = impedenza totale di cortocircuito (mΩ) Corrente presunta di cortocircuito Vc Icc = 3 Zcc lcc = componente simmetrica della corrente di cortocircuito (kA) Si prenda in considerazione un trasformatore da 100 kVA (In = 151A) 220/380V, Vcc%=4%, Pcu = 1750W. Si voglia calcolare Icc al termine di una linea 4 x 35 mm2, lunga 50 m. I valori di resistenza e reattanza sono definiti nella tabella UNEL 35023-70. RL = 0,654 x 50 = 32,7 (mΩ) XE = XL = 0,0783 x 50 = 3,91 (mΩ) Zcc = XE = 2 Pcu In impedenza equivalente secondaria del trasformatore (mΩ) = tensione concatenata (V) Vc Vcc% = tensione percentuale di cortocircuito P = potenza del trasformatore (kVA) 2 ZE – RE Impedenza di cortocircuito Zcc = Esempio numerico RE = ZE = colori = resistenza della linea a monte (mΩ) = resistenza specifica della linea (mΩ/m) (vedere la tabella alla pagina successiva) = lunghezza della linea a monte (m) 14 2 2 (RL + RE) + (XL + XE) 1000 x 1750 2 3 x 151 4 x 3802 100 x 100 57,762 – 25,412 = 51,87 (mΩ) (32,7 + 25,41)2 + (3,91 +51,87)2 = 80,54 (mΩ) 380 = 25,41 (mΩ) Icc = = 2,72 (kA) = 57,76 (mΩ) La corrente calcolata presuppone il cortocircuito franco tra le fasi e il neutro. 3 x 80,54 Protezione dal cortocircuito Caratteristiche dei trasformatori MT/BT Le seguenti caratteristiche si riferiscono a trasformatori in olio unificati a raffreddamento naturale per tensione primaria fino a 24kV, normalizzati dalle tabelle UNEL 21010 - 1988 con tensione secondaria di 400V e collegamento ∆/ a perdite normali. Potenza (kVA) 50 Corrente nominale (A) 72 4 ZE (mΩ) 128 RE (mΩ) 70,7 XE (mΩ) 106,7 Icc (kA) 1,8 100 144 4 64 28,1 57,5 3,6 0,43 160 231 4 39,8 14,6 37 5,8 0,36 250 361 4 25,6 8,3 24,2 9,1 0,32 315 455 4 20,2 6,2 19,2 11,4 0,30 400 577 4 16 4,6 15,3 14,4 0,29 500 722 4 12,8 3,5 12,3 18 0,27 630 909 4 10,1 2,6 9,7 22,7 0,26 800 1154 6 12 2 11,8 19,3 0,16 1000 1443 6 9,6 1,7 9,4 24 0,17 1250 1804 6 7,7 1,3 7,6 30 0,16 1600 2310 6 6 1 5,9 38 0,17 2000 2887 6 4,8 0,88 4,7 48 0,18 2500 3608 6 3,8 0,68 3,7 60,1 0,18 Vcc % cos ϕcc 0,55 La corrente di cortocircuito di un generico trasformatore di cui si conoscano la corrente nominale secondaria e la tensione percentuale di cortocircuito Vcc% si può calcolare immediatamente con la formula 100 A Icc = In dove In = (A = potenza apparente) Vcc % 3 Vn La corrente di cortocircuito di n trasformatori in parallelo può considerarsi uguale alla somma delle singole Icc. Perdite negli avvolgimenti del trasformatore colori Di seguito sono riportate due tabelle che riportano i valori tipici di Vcc% e Pcu (perdite negli avvolgimenti del trasformatore) per trasformatori trifasi in olio e in resina di diversa potenza (Vn = 400V a.c.). Trasformatori trifase in resina Trasformatori An (KVA) classe 17,5 KV Pcu (W) Vcc% 50 4% 1400 100 4 o 6% 1700 160 4 o 6% 2400 250 4 o 6% 3200 315 4 o 6% 3900 400 4 o 6% 4500 500 6% 5200 630 6% 6600 800 6% 7800 1000 6% 9600 1250 6% 10800 1600 6% 13500 Trasformatori trifase in olio Trasformatori An (KVA) a perdite normali Pcu (W) Vcc% 50 4% 1100 100 4% 1750 160 4% 2350 250 4% 3250 315 4% 3850 400 4% 4600 500 4% 5450 630 4 o 6% 6500 800 6% 8300 1000 6% 10500 1250 6% 13100 1600 6% 17000 15 Trasformatori classe 24 KV Vcc% Pcu (W) 4% 1400 4% 1700 4% 2400 4% 3300 4 o 6% 4000 4 o 6% 4700 6% 5700 4 o 6% 6900 6% 8400 6% 9800 6% 11200 6% 13600 Trasformatori a perdite ridotte Vcc% Pcu (W) 4% 850 4% 1400 4% 1850 4% 2550 4% 3100 4% 3650 4% 4350 4 o 6% 5200 6% 7200 6% 9000 6% 12000 6% 16000 Protezione dal cortocircuito Tabelle e diagrammi per la valutazione della corrente di cortocircuito Campo di applicazione La tabella fornisce direttamente il valore della corrente di cortocircuito in funzione della linea che collega il quadro di cabina al primo quadro generale o al quadro di reparto. La tabella è stata ottenuta considerando trasformatori in olio, perdite normali e tenendo conto di 6 metri di linea in cavo unipolare. Esempio d'impiego L Icc0 S Icc1 Pn S = 35 mm2 Icc1 = 6,2 kA Pn = 250 kVA L = 20 m Tabella per la valutazione della corrente di cortocircuito KVA 160 160 160 160 160 160 160 250 250 250 250 250 250 250 400 400 400 400 400 400 400 400 400 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 630 x 2 colori Icc 5,7 5,7 5,7 5,7 5,7 5,7 5,7 8,9 8,9 8,9 8,9 8,9 8,9 8,9 14,1 14,1 14,1 14,1 14,1 14,1 14,1 14,1 14,1 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 42,6 tipo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo sbarre cavi cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo sbarre cavi cavi cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo sbarre sbarre cavi cavi cavi cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo sbarre sbarre cavi cavi cavi cavo cavo cavo cavo cavo cavo cavo 16 sezione 185 150 120 95 70 50 35 240 150 120 95 70 50 35 50x6 185x2 240 150 120 95 70 50 35 100x6 240x3 185x2 240 150 120 95 70 50 35 100x10 100x6 240x4 240x3 240x2 240 150 120 95 70 50 35 2x100x10 100x10 240x6 240x3 240x2 240 150 120 95 70 50 35 Icc 0m 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 8,5 8,5 8,5 8,5 8,5 8,5 8,5 13,5 13,5 13,5 13,5 13,5 13,5 13,5 13,5 13,5 21,1 21,1 21,1 21,1 21,1 21,1 21,1 21,1 21,1 21,1 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 18,2 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 39,3 Icc 7m 5,3 5,3 5,3 5,3 5,2 5,2 5,1 8,2 8,2 8,1 8,1 8 7,8 7,7 12,8 13,2 12,9 12,7 12,6 12,4 12,2 11,9 11,5 19,9 20,5 20,2 19,5 19,2 18,8 18,5 18 17,2 16,4 18 17,3 17,9 17,8 17,6 17,1 16,9 16,7 16,5 16,2 15,6 15 38,4 38,3 38,4 37,5 36,6 34,2 33 31,8 30,9 29 26,6 24,2 Icc 10m 5,3 5,3 5,2 5,2 5,1 5 4,9 8,1 8 8 7,9 7,8 7,6 7,3 12,5 13 12,6 12,4 12,2 12,1 11,8 11,3 10,8 19,5 20,3 19,9 19 18,5 18 17,7 17 15,9 14,8 17,9 17 17,8 17,7 17,4 16,7 16,4 16,1 15,9 15,4 14,7 13,8 37,9 37,8 38,1 36,8 35,6 32,4 30,9 29,5 28,3 26,1 23,2 20,4 Icc 15m 5,2 5,2 5,1 5,1 5 4,9 4,7 8 7,8 7,7 7,6 7,4 7,2 6,8 12,1 12,8 12,2 11,9 11,7 11,5 11,1 10,4 9,7 18,8 20 19,3 18,1 17,4 16,9 16,4 15,4 14 12,5 17,7 16,5 17,6 17,4 17 16 15,6 15,3 14,9 14,2 13,2 12 37,3 37,1 37,4 35,7 34 29,8 27,8 26,3 24,8 22,2 18,9 16 Icc 20m 5,1 5,1 5 5 4,8 4,7 4,5 7,8 7,6 7,5 7,4 7,2 6,8 6,3 11,7 12,5 11,8 11,5 11,2 11 10,4 9,5 8,7 18,1 19,7 18,8 17,3 16,5 15,9 15,2 14,1 12,4 10,8 17,6 16 17,4 17,2 16,7 15,4 14,9 14,5 14 13,2 11,8 10,5 36,6 36,4 36,8 34,6 32,5 27,6 25,2 23,7 22 19,2 15,8 13 Icc 30m 4,9 4,9 4,8 4,7 4,6 4,3 4,1 7,5 7,3 7,1 6,9 6,6 6,1 5,5 10,9 12,1 11,1 10,7 10,3 9,9 9,2 8,1 7,1 16,9 19 17,8 15,8 14,8 14,1 13,2 11,8 10 8,4 17,3 15,1 17,1 16,7 16 14,3 13,6 13,1 12,4 11,3 9,7 8,2 35,4 35,1 35,7 32,6 29,9 23,9 21,2 19,6 17,8 15 11,9 9,5 Icc 50m 4,7 4,6 4,5 4,3 4,1 3,8 3,4 6,9 6,6 6,4 6,1 5,6 4,9 4,2 9,7 11,3 10 9,3 8,8 8,3 7,4 6,2 5,1 15 17,8 16,1 13,5 12,1 11,4 10,4 8,9 7,1 5,7 16,7 13,5 16,4 15,8 14,8 12,4 11,4 10,8 9,9 8,6 7 5,7 33,2 32,6 33,6 29,2 25,7 18,9 16 14,5 12,7 10,3 7,8 6,1 Icc 80m 4,3 4,2 4 3,8 3,5 3,1 2,7 6,2 5,8 5,5 5,1 4,6 3,8 3,1 8,3 10,3 8,6 7,7 7,2 6,6 5,6 4,4 3,6 12,8 16,3 14 11 9,5 8,7 7,7 6,4 4,9 3,8 16 11,7 15,4 14,7 13,3 10,4 9,1 8,4 7,6 6,3 4,8 3,8 30,3 29,5 30,8 25,2 21,2 14,3 11,6 10,3 8,9 7 5,2 4 Icc 120m 3,9 3,7 3,5 3,3 3 2,5 2,1 5,5 4,9 4,6 4,2 3,6 2,9 2,3 6,9 9,1 7,2 6,2 5,7 5,1 4,2 3,2 2,5 10,7 14,6 11,9 8,8 7,3 6,6 5,7 4,6 3,4 2,6 15 9,9 14,3 13,3 11,7 8,4 7,1 6,5 5,7 4,6 3,4 2,6 27,2 26,1 27,7 21,2 17,1 10,8 8,5 7,5 6,3 4,9 3,6 2,7 Icc 180m 3,4 3,2 3 2,7 2,4 1,9 1,5 4,6 4 3,7 3,3 2,7 2,1 1,7 5,6 7,7 5,8 4,8 4,4 3,8 3 2,3 1,7 8,6 12,6 9,7 6,8 5,4 4,8 4,1 3,2 2,4 1,8 13,7 8,1 12,9 11,7 9,8 6,6 5,3 4,8 4,1 3,2 2,4 1,8 23,5 22,2 24,1 17,1 13,2 9,5 6 5,2 4,4 3,4 2,4 1,8 Protezione dal cortocircuito Tabelle per la valutazione della corrente di cortocircuito lungo la linea Nelle tabelle di seguito vengono riportati i valori della corrente di cortocircuito Icc1 a valle, in funzione della sezione del cavo, della lunghezza della linea e della corrente di cortocircuito I cc0 a monte. I valori riportati sono stati calcolati considerando una linea trifase a 400 V e cavi in rame o alluminio tetrapolari. Nel caso in cui i valori di corrente di cortocircuito Icc0 o lunghezza della linea non dovessero essere Sezione dei conduttori di fase (mm2) 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 2 x 120 2 x 150 2 x 185 3 x 120 3 x 150 3 x 185 colori Lunghezza della linea in metri (cavi in rame) 0,9 1 1,3 1,5 1,9 1,1 2,1 2,7 1,5 3 3,5 1 2 4 5 0,9 1,3 2,5 5 6,5 1 1,4 2,7 5,5 7 1,1 1,6 3 6,5 8 1,4 2 4 8 10 1,7 2,4 5 9,5 12 1,8 2,5 5,1 10 13 1,9 2,8 5,5 11 14 2,3 3,5 6,5 13 16 2,7 4 7,5 15 19 2,9 4 8 16 21 3,5 5 9,5 20 24 1 1,6 2,2 3 4,5 6 7,5 8 9,5 12 15 15 17 20 23 25 29 0,8 1,4 2,1 3 4 6 8 10 11 13 16 19 20 22 26 30 33 39 Correnti di cortocircuito Icc0 in kA Correnti di cortocircuito Icc1 in kA 100 90 80 70 60 50 40 35 30 25 20 15 10 7 5 4 3 2 94 85 76 67 58 48 39 34 29 25 20 15 10 7 5 4 3 2 17 contemplate dalla presente tabella é necessario scegliere il valore di corrente di cortocircuito Icc0 immediatamente superiore ed una lunghezza immediatamente inferiore ai valori di progetto. Di seguito sono infine riportate le tabelle per la determinazione della corrente Icc1 lungo la linea in riferimento ai valori di Icc0 forniti dall'ENEL nei punti di consegna in bassa tensione nei sistemi TT trifase e monofase. 91 83 74 65 57 48 39 34 29 24 20 15 10 7 5 4 3 2 83 76 69 61 54 46 37 33 28 24 19 15 10 7 5 4 3 2 71 66 61 55 48 42 35 31 27 23 19 14 9,5 7 5 4 3 2 67 62 57 52 46 40 33 30 26 22 18 14 9,5 7 5 4 3 2 63 58 54 49 44 39 32 29 25 22 18 14 9,5 6,5 5 4 2,9 2 56 52 49 45 41 36 30 27 24 21 17 13 9,5 6,5 5 4 2,9 2 0,8 1,3 1,1 2,1 1,7 3,5 2,6 5 3,5 7,5 5,5 11 7,5 15 10 20 13 25 14 27 16 32 20 40 24 49 25 50 28 55 33 65 38 75 41 80 49 95 1 1,7 2,5 4 7 10 15 21 30 40 50 55 65 80 95 100 110 130 150 160 190 0,8 1,3 2,1 3 5,5 8,5 13 19 27 37 50 65 70 80 100 120 130 140 160 190 210 240 1 1,6 2,5 4 6,5 10 16 22 32 44 60 75 80 95 120 150 150 180 200 230 250 290 1,3 2,1 3,5 5 8,5 14 21 30 40 60 80 100 110 130 160 190 200 220 260 300 330 390 1,6 2,6 4 6,5 11 17 26 37 55 75 100 130 140 160 200 240 250 280 330 380 410 3 5 8,5 13 21 34 50 75 110 150 200 250 270 320 400 6,5 10 17 25 42 70 100 150 210 300 400 8 13 21 32 55 85 130 190 270 370 9,5 16 25 38 65 100 160 220 320 13 21 34 50 85 140 210 300 16 26 42 65 110 170 260 370 32 50 85 130 210 340 50 47 44 41 38 33 29 26 23 20 17 13 9 6,5 5 4 2,9 2 20 20 19 18 18 17 15 15 14 13 11 9,5 7 5,5 4 3,5 2,7 1,9 17 16 16 16 15 14 13 13 12 11 10 8,5 6,5 5 4 3,5 2,6 1,8 14 14 14 14 13 13 12 11 11 10 9 8 6,5 5 4 3 2,5 1,8 11 11 11 11 10 10 9,5 9 9 8,5 7,5 7 5,5 4,5 3,5 3 2,4 1,7 9 9 9 9 8,5 8,5 8 8 7,5 7 6,5 6 5 4 3,5 2,9 2,3 1,7 5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4 4 4 3,5 2,9 2,5 2,2 1,9 1,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,3 2,3 2,3 2,2 2,1 2 1,8 1,7 1,5 1,4 1,1 2 2 2 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,8 1,8 1,7 1,6 1,4 1,3 1,2 1 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,5 1,5 1,4 1,3 1,3 1,2 1,1 0,9 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,1 1,1 1,1 1,1 0,9 0,8 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0,9 0,9 0,9 0,8 0,8 0,8 0,7 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 33 32 31 29 27 25 22 21 19 17 14 12 8,5 6 4,5 3,5 2,8 1,9 Protezione dal cortocircuito Tabelle per la valutazione della corrente di cortocircuito lungo la linea colori Sezione dei conduttori di fase (mm2) 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 2 x 120 2 x 150 2 x 185 2 x 240 3 x 120 3 x 150 3 x 185 3 x 240 Lunghezza della linea in metri (cavi in alluminio) 0,8 1,3 0,8 1,1 2,1 0,8 1 1,3 1,7 3,5 0,9 1,2 1,4 1,8 2,3 4,5 1,3 1,7 2 2,6 3,5 6,5 0,9 1,8 2,3 2,8 3,5 4,5 9 1,3 2,5 3 4 5 6,5 13 0,8 1,7 3 4 4,5 6,5 8 17 0,9 1,7 3,5 4,5 5 7 8,5 17 1 2 4 5 6 8 10 20 0,9 1,3 2,5 5 6,5 7,5 10 13 25 1 1,5 3 6 7,5 9 12 15 30 1,1 1,6 3 6,5 8 9,5 13 16 32 1,2 1,7 3,5 7 9 10 14 17 35 1,4 2 4,1 8 10 12 16 20 41 1,8 2,5 5 10 13 15 20 25 50 1,7 2,4 4,5 9,5 12 14 19 24 48 1,8 2,6 5 10 13 15 21 26 50 2,1 3 6 12 15 18 24 30 60 2,7 4 7,5 15 19 23 30 38 75 Correnti di cortocircuito Icc0 in kA Correnti di cortocircuito Icc1 in kA 100 90 80 70 60 50 40 35 30 25 20 15 10 7 5 4 3 94 85 76 67 58 48 39 34 29 25 20 15 10 7 5 4 3 18 91 83 74 65 57 48 39 34 29 24 20 15 10 7 5 4 3 83 76 69 61 54 46 37 33 28 24 19 15 10 7 5 4 3 71 66 61 55 48 42 35 31 27 23 19 14 9,5 7 5 4 3 67 62 57 52 46 40 33 30 26 22 18 14 9,5 7 5 4 3 63 58 54 49 44 39 32 29 25 22 18 14 9,5 6,5 5 4 2,9 56 52 49 45 41 36 30 27 24 21 17 13 9,5 6,5 5 4 2,9 50 47 44 41 38 33 29 26 23 20 17 13 9 6,5 5 4 2,9 33 32 31 29 27 25 22 21 19 17 14 12 8,5 6 4,5 3,5 2,8 1 1,6 2,6 4 6,5 9 13 18 25 32 34 40 50 60 65 70 80 100 95 100 120 150 0,8 1,3 2 3,5 5,5 8,5 12 17 23 32 40 43 50 65 75 80 85 100 130 120 130 150 190 1 1,6 2,4 4 6,5 10 14 20 28 38 47 50 60 75 90 95 100 120 150 140 150 180 230 1,3 2,1 3 5,5 8,5 13 18 26 37 50 65 70 80 100 120 130 140 160 200 190 210 240 300 1,6 2,6 4 6,5 11 17 23 33 46 65 80 85 100 130 150 160 170 200 250 240 260 300 380 3 5 8 13 21 33 46 65 90 130 160 170 200 250 300 320 6,5 10 16 26 42 65 90 130 180 250 320 340 400 8 13 20 33 55 85 120 170 230 310 400 9,5 16 24 40 65 100 140 200 280 380 13 21 32 55 85 130 180 260 370 16 26 40 65 105 165 230 330 32 50 60 130 210 330 20 20 19 18 18 17 15 15 14 13 11 9,5 7 5,5 4 3,5 2,7 17 16 16 16 15 14 13 13 12 11 10 8,5 6,5 5 4 3,5 2,6 14 14 14 14 13 13 12 11 11 10 9 8 6,5 5 4 3 2,5 11 11 11 11 10 10 9,5 9 9 8,5 7,5 7 5,5 4,5 3,5 3 2,4 9 9 9 9 8,5 8,5 8 8 7,5 7 6,5 6 5 4 3,5 2,9 2,3 5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4 4 4 3,5 2,9 2,5 2,2 1,9 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,3 2,3 2,3 2,2 2,1 2 1,8 1,7 1,5 1,4 2 2 2 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,8 1,8 1,7 1,6 1,4 1,3 1,2 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,5 1,5 1,4 1,3 1,3 1,2 1,1 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,1 1,1 1,1 1,1 0,9 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0,9 0,9 0,9 0,8 0,8 0,8 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4 Protezione dal cortocircuito Tabelle per la valutazione della Icc1 lungo la linea in funzione della Icc0 di fornitura ENEL Linee Trifase Sezione (mm2) 4 6 10 16 25 Lunghezza della linea trifase (m) 1 1.3 1.8 2.4 1.5 2 2.7 3.6 2.5 3.3 4.5 6 4 5.2 7.1 9.5 6.3 8.1 11.3 15 3.2 4.8 8 12.5 20 4.4 6.6 11 17.5 27.5 6 9 15 24 37.5 8.4 12.6 21 33.5 52.5 11 16.5 28 44 70 15 22.5 37.5 60 94 20 30 50 80 125 Icc0 (kA) 3 3.5 4 4.5 5 6 7 8 10 12 14 17 20 22 25 Icc1 (kA) 3 3.5 3.5 4 4.5 5.5 6.5 7 9 10.5 12 14 16 17.5 19 2.5 3 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6.5 7.5 8 9 9.5 10 10.5 2.5 2.5 3 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6.5 7 7 7.5 8 8 2 2.5 2.5 3 3 3.5 4 4 4.5 5 5.5 5.5 6 6 6 2 2 2.5 2.5 2.5 3 3.5 3.5 3.5 4 4 4.5 4.5 4.5 4.5 1.5 2 2 2 2.5 2.5 2.5 3 3 3.5 3.5 3.5 3.5 3.5 3.5 1.5 1.5 1.5 2 2 2 2 2.5 2.5 2.5 2.5 2.5 2.5 2.5 2.5 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 1.5 2 2 2 2 2 2 2 2 Linee monofase Sezione (mm2) 2,5 4 6 10 Lunghezza della linea monofase (m) 0,7 0,9 1,3 1,8 1,1 1,5 2 3 1,6 2,2 3 4,3 2,6 3,7 5,2 7 2,5 4 6 10 3,5 5,5 8 13,5 4,5 7,5 11,5 19 6,5 10,5 15,5 26 9 14,5 21,5 36 12,5 20 30 50 17 27 41 68 1,5 2 2 2 2,5 2,5 3 1,5 1,5 1,5 2 2 2,5 2,5 1 1,5 1,5 1,5 2 2 2 1 1 1 1,5 1,5 1,5 1,5 1 1 1 1 1 1 1,5 0,5 0,5 1 1 1 1 1 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 3 3 3.5 4 4.5 5 6 7 8.5 10 11.5 13.5 15 16 17.5 2.5 3 3.5 4 4.5 5 6 6.5 8 9.5 10.5 12 13 14 15 Icc1 (kA) Icc0 (kA) 2 2 2 1,5 2,5 2 2 2 3 2,5 2,5 2,5 3,5 3 3 2,5 4,5 3,5 3,5 3 5 4 4 3,5 6 5 4,5 4 N.B. Cavi multipolari - isolamento in PVC. colori 19 2.5 3 3.5 3.5 4 4.5 5.5 6 7 8.5 9.5 10.5 11 12 12.5 1,5 2 2 2,5 3 3 3,5 Protezione dal cortocircuito Diagramma per la valutazione della corrente di cortocircuito lungo la linea Campo d'applicazione Il diagramma é utilizzabile per linee trifase 230/400V con sezione non superiore a 50 mm2 ed é sviluppato trascurando la reattanza della linea e supponendo un cos ϕcc0 uguale al valore prescritto dalla Norma Europea CEI EN 60947-2 per le prove di cortocircuito degli interruttori automatici. Raddoppiando la lunghezza L della linea é utilizzabile con buona approssimazione anche per linee monofase 230V a.c. Per sezioni di cavo superiori a 50 mm2 la reattanza non può più essere trascurata, di conseguenza il progettista dovrà necessariamente effettuare calcoli più accurati. Esempio d'impiego Linea lunga 20 metri; sezione 16 mm2 (condizioni coincidenti in P); corrente di cortocircuito iniziale Icc0 = 15 kA (coincidente con le condizioni precedenti in P1): corrente di cortocircuito Icc1 = 6,3 kA. Valori di cos ϕcc0 adottati per il diagramma Icc0 (kA) cos ϕcc0 4,5 0,7 6 0,7 10 0,5 20 0,3 50 0,25 A Icc0 B S L kA 30 20 correnti presunte di cortocircuito Icc (kA) 15 10 P1 6 5 4 3 2 1,5 1 1 2 3 4 5 6 7 L/S 3 4 5 10 20 P 1,5 mm 2 2,5 mm 2 4 mm 2 30 40 50 6 mm 2 10 mm 2 100 16 mm 2 150 25 mm 2 200 35 mm 2 300 50 mm 2 colori 20 sezione S della linea lunghezza L della linea (m) 1,5 2 Icc1 Protezione dal cortocircuito Coefficienti di limitazione degli interruttori automatici magnetotermici Tutti i dispositivi di interruzione automatica del cortocircuito (interruttori automatici e fusibili) introducono, dopo il tempo di prearco, una resistenza d'arco che impedisce, fin dalla prima semionda, il raggiungimento del valore di picco IP . Si chiama coefficiente di limitazione C dell'apparecchio il rapporto fra la corrente effettiva di picco IPL e la corrente di picco teorica IP. IPL C= IP Il coefficiente di limitazione C é funzione diretta del tempo di prearco e funzione inversa della tensione d'arco. Dal diagramma che quantifica tale fenomeno si può dedurre che anche gli interruttori di tipo standard con lunghi tempi di prearco (3 ms) e tensioni d'arco assai scarse (25% di Vmax di rete) hanno coefficienti di limitazione attorno al valore 0,8 (cioé limitano di circa il 20% la corrente di picco teorica). Gli interruttori limitatori dell'ultima generazione possono avere tempi di prearco inferiori a 1 ms e tensioni d'arco elevate realizzando coefficienti di limitazione inferiori a 0,2. Ciò significa che una corrente di picco teorica di 10 kA (che corrisponde ad una Icc = 6 kA) é limitata a solo 2 kA (che corrispondono ad una Icc = 1,5 kA). Questa teoria di valutazione dell'efficacia degli interruttori, ricavata dal diagramma IP/Icc, spiega perché il potere d'interruzione degli interruttori limitatori sia, a parità di dimensioni, molto maggiore di quello pertinente gli interruttori di tipo rapido. Il coefficiente di limitazione C in funzione del tempo di prearco e della tensione d’arco IP Limitazione della corrente di picco IPL t0 t1 IPL =C IP t2 C 1 0,9 tempi di pre - arco 0,8 0,7 0,6 3 ms 0,5 2 ms 0,4 1,5 ms 0,3 t0 t2 Va =K V V Va Rapporto tra tensione di picco Va e valore massimo della tensione di rete V 1,0 ms 0,2 0,5 ms 0,1 0,2 ms 0,25 colori 21 0,50 0,75 1 1,25 K Protezione dal cortocircuito Protezione dei conduttori dal cortocircuito Le norme attualmente in vigore prescrivono che l’energia specifica passante lasciata passare dall’interruttore durante il cortocircuito non superi il massimo valore di energia sopportabile dal cavo protetto. In sostanza il cavo risulta protetto solo quando viene rispettata la seguente relazione: t ∫ o [i (t)]2 dt ≤ K2 S2 dove K è una costante che dipende dal tipo di isolante ed S è la sezione del cavo. Questo concetto è valido solo per valori di corrente di cortocircuito superiori al migliaio di ampere e comunque notevolmente maggiori della portata massima in regime permanente Iz della linea considerata e per tempi (t) fino a 5 secondi. Un metodo semplice per determinare se il cavo è protetto o meno consiste nel confrontare se il valore di energia passante lasciata passare dall'interruttore è inferiore ai valori di K2S2 riportati nella tabella seguente. Per valori di Icc inferiori a 1000A l’integrale di Joule sopportabile può essere determinato in modo grafico mediante i diagrammi riportati di seguito. Valori massimi ammissibili in 103A2s dell'integrale di Joule Sezione mm2 1.5 2.5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 PVC Cu (K=115) 29.7 82.6 211.6 476.1 1322 3385 8265 16200 33062 64802 119335 190440 297562 452625 761760 Al (K=74) 541 1390 3380 6640 13500 26800 49400 78850 G2 Cu (K=135) 41 113 291 656 1822 4665 11390 22325 45562 89302 164480 262440 410062 625750 1049760 EPR - XLPE Cu (K=143) 46 128 328 737 2045 5235 12781 25050 51126 100200 184553 294466 460102 699867 1177863 Al (K=87) 17 47.3 121 272 756 1930 4730 9270 18900 Al (K=87) 17 47.3 121 275 756 1930 4730 9270 18900 Energia specifica di cortocircuito sopportabile dai cavi in funzione di Icc 11 11 10 10 2 2 2 I t (A s) isolamento in polietilene reticolato 10 10 2 I t (A s) isolamento in PVC 10 10 240 mm 2 10 9 185 mm 2 10 9 240 mm 2 185 mm 2 150 mm 2 120 mm 2 150 mm 2 120 mm 2 95 mm 2 10 70 mm 2 8 50 mm 2 70 mm 2 50 mm 2 35 mm 2 2 25 mm 10 95 mm 2 8 2 35 mm 7 10 7 16 mm 2 25 mm 2 10 16 mm 2 10 mm 2 10 mm 10 6 6 mm 2 10 6 4 mm 2,5 mm 2 2 2 2,5 mm 10 5 10 5 2 6 mm 4 mm 2 1,5 mm 2 1,5 mm 1 mm 10 1 mm 10 10 1 10 2 10 3 10 4 10 5 Icc (A) 2 2 2 4 2 4 10 1 10 2 10 3 10 4 10 5 Icc (A) Nota: E' consentito utilizzare cavi su circuiti di potenza aventi conduttore di sezione minore di 1, 5 mm2, con un minimo di 0,5 mm2 per le condizioni di cui alla norma CEI 64-15: 1998-10. colori 22 Protezione dal cortocircuito Iccmin = 0,8US (neutro non distribuito) 1,5ρ2L Iccmin = 0,8U0S (neutro distribuito) 1,5ρ(1+m)L dove U è la tensione concatenata U0 S ρ m L è la tensione di fase è la sezione del conduttore è la resistività a 20°C dei conduttori è il rapporto tra la resistenza del conduttore di neutro e quella del conduttore di fase è la lunghezza della conduttura Correnti critiche Quando l’interruttore magnetotermico non protegge la conduttura dal sovraccarico si possono ottenere, al di sotto della soglia di intervento magnetico dell’interruttore delle sovracorrenti critiche tali da provocare il danneggiamento del cavo. Per tempi dell’ordine di un secondo non è possibile verificare tali situazione attraverso la disuguaglianza: I2t > K2S2 In questo caso la verifica grafica, realizzando il confronto tra le curve, è il metodo migliore. Vengono considerate “correnti critiche” tutti i valori di corrente che cadono nell’intervallo B-B1 riportato in figura che sono i punti di intersezione tra le due curve confrontate. Il cavo è protetto correttamente solo se la corrente di cortocircuito Iccmin è superiore alla massima corrente critica, cioé se cade a destra del punto B. colori 23 A K2 S2 Iccmax corrente di cortocircuito Icc Caso B I2 t B K2 S2 Iccmin corrente di cortocircuito Icc I2 t Correnti critiche B1 B K2 S2 B - Conduttore non protetto dal sovraccarico (In > Iz) La protezione del cavo non è assicurata poiché l’interruttore ha una corrente nominale In superiore alla portata del cavo Iz. Per questi casi specifici è necessario individuare i punti al di là dei quali l’energia specifica lasciata passare dall’interruttore è maggiore di quella ammissibile dal cavo. A tal proposito bisogna quindi considerare sia la corrente di cortocircuito massima (Iccmax), come riportato nel caso precedente che la corrente di cortocircuito minima (Iccmin). La protezione del cavo in condizioni di cortocircuito è assicurata se il punto di intersezione B, tra la curva di energia dell’interruttore e la retta K2S2 del cavo cade a sinistra della verticale corrispondente al valore Iccmin. Per calcolare il valore di Iccmin è possibile impiegare le formule riportate di seguito che sono valide sia per linee monofase che per linee trifase con cavi di sezione fino a 95 mm2. Per cavi di sezione superiore, o per più cavi in parallelo è necessario moltiplicare il valore ottenuto dalle formule per i coefficienti riportati in tabella. integrale di Joule A - Conduttore protetto dal sovraccarico (IB ≤ In ≤ Iz) La protezione dal sovraccarico del cavo è garantita. Se l’interruttore ha una curva di intervento magnetico di tipo B-C (in conformità alla norma CEI EN 60898) o è conforme alla norma CEI EN 60947-2, con soglia magnetica istantanea dell’ordine di 10 In, deve essere considerata solo la massima corrente di cortocircuito (Iccmax) calcolata ai morsetti dell’interruttore. La corretta protezione del cavo è assicurata solo se il punto di intersezione A, tra la curva di energia dell’interruttore e la retta K2S2 del cavo cade a destra della verticale corrispondente al valore Iccmax calcolato. Caso A I2 t integrale di Joule La verifica grafica si realizza tracciando e confrontando le curve di energia degli interruttori e quelle relative al cavo attuando i seguenti criteri. integrale di Joule Verifica grafica dell'integrale di Joule corrente di cortocircuito Icc correnti critiche diagramma I2t dell'interruttore diagramma I2t del cavo Coefficienti di correzione Sezione cavo (mm2) Ks N° cavi in parallelo Kp 125 0,9 1 1 150 0,85 2 2 185 0,8 3 2,65 240 0,75 4 3 300 0,72 5 3,2 Le curve di limitazione Caratteristiche di limitazione Caratteristiche di limitazione secondo CEI EN 60898 colori La corrente di cortocircuito presunta, in condizioni teoriche sostituendo ciascun polo dell’interruttore con un conduttore avente impedenza trascurabile, avrebbe un andamento come indicato in figura. Ogni interruttore ha invece una propria capacità di limitazione dell’energia che fa si che l’andamento reale della corrente sia diverso. Questa capacità di limitazione viene indicata in una curva definita “curva di limitazione” che indica, per i diversi valori di corrente di cortocircuito presunta (espressa come valore efficace), il rispettivo valore di cresta Ip (kA) della corrente limitata dall’interruttore. Avere interruttori con capacità di limitazione elevate va sicuramente a favore della protezione degli impianti. Vengono fondamentalmente ridotti gli effetti termici con conseguente riduzione del surriscaldamento dei cavi, gli effetti meccanici ed elettromagnetici. Disporre di interruttori limitatori vuol dire anche migliorare la selettività ed il back-up nel coordinamento tra più apparecchi. Il valore di cresta (o di picco), in assenza di interruzione, dipende dalla corrente di cortocircuito, dal fattore di potenza e dall’angolo di inserzione del cortocircuito stesso. Nelle curve di limitazione vengono indicati, in accordo alla norma CEI EN 60947-2, i valori di Ip/Icc tenendo conto del fattore di potenza cos ϕcc. Come si può notare dal grafico di riferimento la condizione peggiore si ha in corrispondenza di un cosϕ = 0,2 che corrisponde ad un rapporto Ip/Icc pari a 2,2. Ciò significa che l’effetto della componente unidirezionale di Icc provoca un incremento del valore di picco della 1° semionda di circa il 56% rispetto al valore pertinente ad un cortocircuito simmetrico. La norma CEI EN 60898 definisce tre classi di limitazione per le quali gli interruttori possono essere suddivisi. Le tre classi, riportate nelle tabelle di seguito rappresentano la capacità di limitazione dell’energia specifica passante che ogni interruttore ha, cioé il massimo valore di energia che l’interruttore lascia 10 3 5 4 3 andamento teorico 2 2 0, IP (kA) 10 2 25 0, ML 5 4 MH 3 0, 3 MA 2 5 0, 101 7 0, 8 0, andamento reale 5 4 3 9 0, 2 10 0 100 2 3 4 5 10 1 2 3 4 Icc (kA) 10 2 passare in condizioni di cortocircuito. La norma CEI EN 60947-2 non definisce alcuna caratteristica di limitazione per gli interruttori ad uso industriale. Per correnti normali superiori a quelle indicate in tabella non sono definiti valori di energia. Valori ammissibili di I2t lasciato passare per interruttori con corrente nominale fino a 16A incluso Classi di energia 1 2 3 Icm (A) I2t max (A2s) I2t max (A2s) I2t max (A2s) Tipi B-C Tipo B Tipo C Tipo B 3000 Non vengono 31000 37000 15000 specificati limiti 4500 60000 75000 25000 6000 100000 120000 35000 10000 240000 290000 70000 Tipo C 18000 Valori ammissibili di I2t lasciato passare Classi di energia 1 Icm (A) I2t max (A2s) Tipi B-C 3000 Non vengono specificati limiti 4500 6000 10000 Tipo C 22000 39000 55000 110000 24 5 30000 42000 84000 per interruttori con corrente nominale > 16A fino a 32A incluso 2 I2t max (A2s) Tipo B 40000 Tipo C 50000 3 I2t max (A2s) Tipo B 18000 80000 130000 310000 100000 160000 370000 32000 45000 90000 Protezione differenziale Caratteristiche dei dispositivi di protezione differenziale La protezione differenziale si realizza impiegando un interruttore differenziale o un modulo differenziale associabile ad un interruttore di protezione dalle sovracorrenti. L’interruttore differenziale deve essere scelto con una caratteristica di intervento adeguata alla corrente differenziale tale da garantire la protezione dai contatti diretti ed indiretti. I dispositivi differenziali vengono classificati secondo 3 tipologie: Tipo AC Differenziale in grado di garantire la protezione differenziale in presenza di correnti di guasto di tipo alternato applicate istantaneamente o lentamente crescenti. Per le caratteristiche di protezione di questi interruttori essi trovano largo impiego nelle applicazioni domestiche e similari per la protezione dai contatti diretti ed indiretti. Questi apparecchi hanno il circuito magnetico realizzato in materiali con cicli di isteresi molto ripidi. In caso di guasto a terra con correnti di guasto aventi componenti continue i dispositivi di tipo AC non sono in grado di intervenire , poiché il ciclo di isteresi ed il segnale di guasto si riducono. Tipo A Differenziali che garantiscono la medesima protezione di quelli di tipo AC ma in aggiunta sono in grado di garantire la protezione anche in presenza di correnti di guasto alternate con componenti pulsanti unidirezionali provocate per esempio da alimentatori tipo switching presenti in apparecchiature elettroniche. Questi apparecchi trovano largo impiego nel terziario/industriale in impianti con apparecchiature elettroniche (banche, supermercati, centri elaborazione dati etc...) in grado di generare componenti continue pericolose. In questo tipo di apparecchi il circuito magnetico è realizzato con materiali aventi cicli di isteresi molto più inclinati. In condizioni di guasto con componenti continue il ciclo di isteresi non subisce variazioni significative e di conseguenza il dispositivo differenziale interviene correttamente. Tipo S S Differenziali selettivi o ritardati indifferentemente di tipo A o AC in grado di intervenire con un ritardo intenzionale (fisso o regolabile) rispetto ad un differenziale di tipo normale. Questi apparecchi trovano largo impiego negli impianti dove è richiesta la selettività differenziale come interruttori generali. Caratteristiche dei differenziali di tipo AC e di tipo A Tipo di differenziale Tipo di corrente tipo AC tipo A ≥ 150° ≤6 mA ≤6 mA * colori 2 I∆n per I∆ = 10 mA 25 Corrente di non intervento Corrente di Note intervento certo 0,5 I∆n 1 I∆n non adatto per corrente pulsante unidirezionale 0,35 I∆n 1,4* I∆n adatto anche per corrente alternata con corrente di intervento certo pari a 1 I∆n pulsante unidirezionale con un angolo di 90° 0,25 I∆n 1,4* I∆ n pulsante unidirezionale con un angolo di 135° 0,11 I∆n 1,4* I∆n solo corrente alternata applicata istantaneamente solo corrente alternata lentamente crescente pulsante unidirezionale (corrente continua 6 mA) applicata istantaneamente pulsante unidirezionale (corrente continua 6 mA) lentamente crescente Protezione dalle sovratensioni Limitatori di sovratensione (SPD) Compito degli SPD (surge protective device) è proteggere gli impianti elettrici, informatici, di telecomunicazione e i rispettivi componenti dalle sovratensioni. Per quanto riguarda gli impianti elettrici gli SPD vanno usati come componente dell’ LPS (impianto di protezione contro i fulmini) interno, il cui compito è quello di evitare che durante il passaggio della corrente di fulmine si inneschino scariche pericolose all’interno della struttura protetta. Per evitare l’innesco di scariche pericolose si può ricorrere a: - collegamenti equipotenziali, realizzati con conduttori equipotenziali - collegamenti equipotenziali, realizzati con SPD, se non è possibile eseguire direttamente il collegamento con conduttori equipotenziali - isolamento (non applicabile per corpi metallici esterni o impianti esterni). Gli SPD si dividono in: - spinterometri autoestinguenti: si basano sul principio di funzionamento dello spinterometro, ma sono in grado di estinguere l’arco elettrico che si innesca al momento della scarica; si utilizzano per estinguere le correnti di fulmine (onda 10/350 µs, valore di alcune centinaia di kA) - varistori (prodotti a catalogo BTicino): si basano sul principio di formazione di un cortocircuito e successiva estinzione dello stesso mediante resistenza non lineare - elettronici: sono sostanzialmente dei diodi zener con caratteristiche di intervento simili a quelle dei varistori, ma prestazioni inferiori. L’applicazione dei sopracitati provvedimenti è subordinata alla valutazione del rischio R associato ad una fulminazione e al suo confronto con il rischio accettabile Ra : se R ≤ Ra , non è necessario prevedere alcuna misura di protezione. Nel caso di collegamenti equipotenziali per impianti esterni i conduttori attivi devono essere collegati per mezzo di SPD. In particolare è necessario evitare delle scariche pericolose tra l’LPS esterno e: - corpi metallici con notevole estensione lineare - impianti esterni che entrano nella struttura - impianti interni alla struttura colori 26 Gli SPD devono essere posti all’ingresso della linea elettrica di alimentazione nella struttura protetta. Gli SPD così scelti, però, possono portare ad una scarsa protezione di alcune parti dell’impianto e degli apparecchi. Per informazioni più dettagliate si rimanda alla specifica giuda "Guida alla scelta dei limitatori di sovratensione SPD" I sistemi di distribuzione Il regime del neutro Tutti i sistemi di distribuzione si classificano in modo diverso in relazione sia alla messa a terra del neutro che alla messa a terra delle masse e vengono identificati impiegando 2 lettere che rappresentano rispettivamente: 1° lettera situazione del neutro rispetto a terra T - collegamento del conduttore di neutro direttamente a terra I - isolamento del conduttore di neutro da terra, oppure collegamento a terra tramite un impedenza. Il sistema TT Il sistema di distribuzione TT viene impiegato dove l’utenza è alimentata direttamente dalla rete pubblica in bassa tensione, negli edifici residenziali o similari. Nulla vieta però l’impiego del sistema TT anche per applicazioni nel settore industriale. In un impianto di tipo TT il neutro è distribuito direttamente dall'Ente erogatore ed è collegato a terra al centro stella del trasformatore. Le masse degli utilizzatori sono invece collegate ad una terra locale come rappresentato nello schema di seguito. In un sistema TT il conduttore di neutro deve essere considerato un conduttore attivo perché potrebbe assumere tensioni pericolose, pertanto è sempre necessaria l’interruzione del neutro. Il valore della corrente di guasto nei sistemi TT viene limitata dalla resistenza del neutro, messo a terra in cabina e dalla resistenza di terra dell’impianto di terra locale. Negli impianti di questo tipo dove le masse non sono però collegate ad un conduttore di terra comune si deve sempre prevedere un interruttore differenziale su ogni partenza, poiché è obbligatorio che si interrompa tempestivamente il circuito al primo guasto di isolamento. I sistemi di tipo TT sono quelli più facili da realizzare e non necessitano di frequenti manutenzioni (si consiglia il periodico controllo dell’efficienza del dispositivo differenziale mediante il suo tasto di prova specifico). Esempio di sistema TT in installazione in centralini domestici colori 27 2° lettera situazione delle masse rispetto a terra T - collegamento delle masse direttamente a terra N - collegamento delle masse al conduttore di neutro Nei sistemi di distribuzione monofase si distinguono quelli fase/neutro derivati da un sistema trifase a stella da quelli derivati da un sistema trifase a triangolo o da un doppio monofase. In entrambi i casi il punto intermedio, dal quale parte il neutro è messo a terra ed è separato dal conduttore di terra che funziona da protezione. Sistema TT L1 L2 L3 N Utilizzatori T (neutro a Terra) PE T (masse a Terra) I sistemi di distribuzione Il sistema TN Il sistema di distribuzione TN si utilizza in impianti (generalmente industriali) dove si preleva potenza in media tensione e la si distribuisce con una propria cabina di trasformazione media/bassa tensione. In questo sistema di distribuzione il neutro è collegato direttamente a terra. Si possono realizzare due tipologie di sistema TN, rispettivamente: Sistema TN-S Questo sistema di distribuzione si realizza tenendo i conduttori di neutro (N) e di protezione (PE) separati tra loro (PE+N) come illustrato nello schema di riferimento (collegamento a 5 fili). Il conduttore di protezione (PE) non deve mai essere interrotto Sistema TN-C Questo sistema di distribuzione si realizza collegando il neutro (N) ed il conduttore di protezione (PE) insieme (PEN) come illustrato nello schema di riferimento (collegamento a 4 fili). Esso consente di risparmiare sull’installazione poiché presuppone l’impiego di interruttori tripolari e la soppressione di un conduttore. In questa tipologia di distribuzione la funzione di protezione e di neutro è assolta dal medesimo conduttore (PEN) che non deve essere mai interrotto. Il conduttore PEN deve essere collegato al morsetto di terra dell’utilizzatore ed al neutro e non deve avere sezione inferiore a 10 mm2 se in rame o 16 mm2 se in alluminio. Con questo sistema di distribuzione è vietato l’uso di dispositivi di interruzione differenziale sulle partenze con neutro distribuito, pertanto ne è vietato l’impiego per impianti a maggior rischio in caso di incendio. E' consentita la realizzazione di sistemi di distribuzione misti TN-C e TN-S in un medesimo impianto (TN-C-S), purché il sistema di distribuzione TN-C sia a monte del sistema TN-S. Nel sistema TN le masse vanno collegate al conduttore di protezione che a sua volta è collegato al punto di messa a terra dell’alimentazione. Si consiglia sempre di collegare il conduttore di protezione a terra in più punti. L’interruzione del circuito è obbligatoria al verificarsi del primo guasto di isolamento e può essere realizzata con dispositivi di protezione dalle sovracorrenti o differenziali (con le eccezioni di cui sopra). Vale la pena ricordare che con il sistema di distribuzione TN il rischio di incendio in caso di forti correnti di guasto aumenta, pertanto è necessario scegliere la protezione adeguata in fase di progettazione e calcolo o di verifica dell’impianto elettrico stesso. Questa verifica è la sola garanzia di funzionamento sia al momento del collaudo che dell’utilizzazione. Sistema TN-C Sistema TN-S L1 L1 L2 L2 L3 L3 N PEN PE Utilizzatori Utilizzatori T (neutro a Terra) N-S (masse al Neutro mediante PE Separato) N-C (masse al Neutro mediante PE Comune al neutro (PEN)) T (neutro a Terra) Sistema TN-C-S L1 L2 L3 PEN N PE Utilizzatori T (neutro a Terra) colori 28 N-C (masse al Neutro mediante PE Comune al neutro (PEN) Utilizzatori N-S (masse al Neutro mediante PE Separato) I sistemi di distribuzione Il sistema IT Interruzione del conduttore neutro Questo sistema di distribuzione è generalmente impiegato in impianti, dove è richiesta la massima continuità di servizio, predisposti di propria cabina di trasformazione . Nel sistema IT il neutro è isolato da terra oppure è collegato attraverso un impedenza di valore sufficientemente elevato. Tutte le masse degli utilizzatori sono invece collegate individualmente a terra ed il neutro non viene distribuito così come raccomandato dalle norme. Questo sistema di distribuzione richiede un livello di isolamento elevato e poiché lo sgancio automatico è obbligatorio al secondo guasto di isolamento è richiesta la segnalazione (obbligatoria) al primo guasto di isolamento attraverso un controllore permanente da collegare tra neutro e terra. L’interruzione automatica del circuito può essere realizzata con dispositivi di protezione dalle sovracorrenti o differenziali. Non è obbligatorio lo sgancio al primo guasto, tuttavia ne è richiesta la ricerca e l’eliminazione. La verifica dello sgancio al secondo guasto deve essere effettuata in sede di progetto o di verifica dell’impianto. Nei sistemi IT dove le masse sono collegate a terra individualmente o per gruppi è necessario effettuare la verifica dell’intervento automatico dei dispositivi di protezione secondo le condizioni previste per i sistemi di tipo TT. In queste condizioni è sempre richiesto l’impiego di interruttori differenziali. Nel caso invece in cui le masse sono collegate collettivamente a terra la verifica delle protezioni deve essere fatta facendo riferimento alle considerazioni valide per il sistema TN. Le norme sconsigliano vivamente di avere il dispersore delle masse della cabina separato da quello degli utilizzatori. In impianti comunque realizzati in questo modo è necessario impiegare dispositivi differenziali a monte dell’installazione. L’impiego di sistemi di distribuzione IT comporta l’intervento, in caso di manutenzione, di personale qualificato. Il conduttore neutro non deve mai essere interrotto se prima o contemporaneamente, non si interrompono tutti i conduttori di fase che interessano il circuito. La stessa regola vale per la richiusura, nel senso che il neutro non deve mai risultare chiuso dopo le fasi. Questa regola riguarda la sicurezza: infatti come si vede dalla figura, il neutro assumerebbe la tensione di fase attraverso gli utilizzatori e, in caso di distribuzione trifase, gli utilizzatori monofase con alimentazione fase-neutro potrebbero subire danni. Sistema IT L1 L2 L3 Utilizzatori I (neutro Isolato da terra) PE T (masse a Terra) VIETATO INTERROMPERE SOLO IL NEUTRO L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N 230/400V U A 100Ω In 2,3A Il neutro, attraverso l'utilizzatore U assume la tensione di fase colori 29 B 10Ω In 23A Gli utilizzatori A e B risultano collegati in serie tra L2 L3 alla tensione di 400V con un assorbimento di 3,45A; l'utilizzatore A è sovraccaricato I sistemi di distribuzione Numero di poli da proteggere in funzione del sistema di distribuzione In funzione del sistema di distribuzione impiegato è necessario scegliere le protezioni adeguate riferendosi al numero di poli (conduttori) da proteggere. Come regola generale devono essere previsti dispositivi idonei a rilevare ed eventualmente interrompere le sovracorrenti che si possono creare su tutti i conduttori di fase. Non è, in generale richiesta l’interruzione a tutti i conduttori attivi. In base a questa regola è quindi possibile impiegare fusibili ed interruttori automatici unipolari o multipolari. Nei sistemi TT e TN con neutro non distribuito è possibile omettere il dispositivo di rilevazione delle sovracorrenti su uno dei conduttori di fase, se a monte è installato un dispositivo differenziale. Nei sistemi IT è invece obbligatorio predisporre i sistemi di rilevazione su tutti i conduttori di fase. L’interruzione del conduttore di neutro non deve avvenire prima di quella del conduttore di fase e Sistemi di distribuzione TT Monofase Fase + Neutro (L + N) Trifase con neutro SN ≥ SF SN < SF (L1 + L2 + L3 + N) (L1 + L2 + L3 + N) Trifase (L1 + L2 + L3) L N L L L L L N L L L N L L L sì (1) sì sì sì sì sì (1) sì sì sì sì sì sì sì 1P+N o 2P TN-S Fase + Fase (L + L) la richiusura deve avvenire contemporaneamente o prima del conduttore di fase. Nei sistemi di tipo IT il neutro non dovrebbe essere distribuito per regioni di sicurezza, in quanto al primo guasto a terra potrebbe assumere una tensione verso terra pari a quella concatenata del sistema trifase. Nel caso in cui il neutro è distribuito è necessario provvedere alla rilevazione delle sovracorrenti con interruzione di tutti i conduttori compreso il neutro. Questo provvedimento non è necessario se il neutro è opportunamente protetto dal cortocircuito da un idoneo dispositivo di protezione posto a monte (per esempio all’origine dell’installazione) ed il circuito è protetto da un dispositivo differenziale con corrente differenziale inferiore al 15% della portata del conduttore di neutro corrispondente. Il differenziale deve necessariamente aprire tutti i conduttori attivi (neutro compreso). 2P 3P+N o 4P 4P 3P L N L L L L L N L L L N L L L sì (1) sì sì sì sì sì (1) sì sì sì sì sì sì sì conduttore PE separato da N 1P+N o 2P TN-C 2P 3P+N o 4P L N L L L L L N sì (2) sì sì sì sì sì (2) 4P 3P L L L N L L L sì sì sì no sì sì sì conduttore PEN 1P IT 2P 3P L L L L L N L L L N L L L sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì 2P Legenda SN = sezione del conduttore del neutro SF = sezione del conduttore di fase (1) = non è richiesta la protezione ma non è neanche vietata sì = protezione necessaria no = protezione vietata sul conduttore PEN (2) = protezione vietata 30 3P L N 2P colori 3P 4P 4P 3P 1P = interruttore con il polo protetto 1P+N = interruttore con il polo di fase protetto e con il polo di neutro non protetto 2P = interruttore con entrambi i poli di fase protetti 3P = interruttore con 3 poli protetti 3P+N = interruttore con i 3 poli di fase protetti e quello di neutro non protetto 4P = interruttore con 4 poli protetti Protezione dai contatti indiretti Tipi di protezione dai contatti indiretti Tutti i componenti elettrici devono essere protetti contro il pericolo di contatto con parti metalliche accessibili, normalmente non in tensione, ma che potrebbero assumere un potenziale pericoloso a seguito di un guasto o del cedimento dell’isolamento. Questa protezione può essere classificata in due tipologie: Protezione attuata senza l’interruzione automatica dell’alimentazione e senza messa a terra se le condizioni del componente o della persona sono tali da rendere il guasto non pericoloso. Protezione attuata attraverso l’interruzione automatica dell’alimentazione mediante apparecchi di protezione dalle sovracorrenti o differenziali. La protezione totale dai contatti indiretti si può realizzare mediante l’isolamento delle parti attive, senza possibilità di rimuovere l’isolamento stesso, o mediante involucri e barriere che assicurino adeguati gradi di protezione. In particolari ambienti è ammesso realizzare la protezione parziale dai contatti indiretti mediante ostacoli (grate, transenne, etc...) o distanziamenti che impediscono l’accidentale contatto con le parti in tensione. In aggiunta e non in sostituzione delle protezioni totali e parziali è prevista l’installazione della protezione attiva mediante interruttori differenziali con corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA. Protezione mediante separazione elettrica Per garantire la protezione dai contatti si ricorre a circuiti in cui le parti attive sono alimentate da un circuito elettrico perfettamente isolato da terra. In questi impianti non è possibile la richiusura del circuito attraverso il contatto mano-piedi della persona e quindi non si possono realizzare situazioni reali di pericolo. Questo tipo di protezione si può realizzare impiegando trasformatori di sicurezza e linee di lunghezza limitata. Protezione in impianti a bassissima tensione di sicurezza In questo caso la protezione è garantita quando le parti attive sono alimentate a tensioni non superiori a 50V a.c. e 120V d.c., adottando comunque i provvedimenti per impedire il contatto accidentale tra i circuiti a bassissima tensione e quelli a bassa tensione. In alcuni casi speciali è ammessa la protezione mediante luoghi non conduttori o collegamento equipotenziale locale non connesso a terra. sistema BTS sistema SELVSELV max 50V a.c. Protezione mediante doppio isolamento o isolamento rinforzato Questi componenti elettrici hanno parti attive isolate dalle parti accessibili oltre all’isolamento funzionale anche da un isolamento supplementare che rende praticamente impossibile l’incidente. Essi sono definiti di classe II. Il collegamento delle masse al conduttore di protezione in questo caso è vietato. circuito separato Vmax = 500V involucro metallico eventuale segno grafico per componente a doppio isolamento isolamento principale Vn (V) x L (m) ≤ 100.000 non si deve collegare la massa né a terra né al conduttore di protezione colori 31 NO isolamento supplementare Protezione dai contatti indiretti Tipi di protezione dai contatti indiretti Protezione mediante interruzione dell’alimentazione La protezione mediante l’interruzione automatica dell’alimentazione è richiesta quando a causa di un guasto, si possono verificare sulle masse tensioni di contatto di durata e valore tali da rendersi pericolose per le persone. La norma CEI 64-8/4 considera pericolose le tensioni di contatto e di passo superiori a 50V a.c. per gli ambienti ordinari e a 25V a.c. per gli ambienti speciali. Se le tensioni di contatto e di passo sono superiori a questi valori è necessario interromperle in tempi opportunamente brevi, affinché vengano evitati danni fisiologici alle persone, così come definito dalla norma IEC 60479-1. In questo caso è quindi necessario scegliere dei dispositivi di interruzione e protezione automatici che abbiano caratteristiche di intervento tali da garantire un adeguato livello di sicurezza. Le norme non pongono limiti alla scelta dei dispositivi di protezione impiegabili, che potrebbero essere di tipo termici (fusibili) magnetotermici (interruttori magnetotermici) o differenziali (interruttori differenziali), purché abbiano i requisiti di protezione richiesti. Vale la pena ricordare che gli interruttori differenziali di adeguata sensibilità sono gli apparecchi maggiormente impiegati per un’efficace protezione dai contatti indiretti, anche se non sono esclusi dispositivi di tipo differente. Per scegliere quale apparecchio impiegare è necessario conoscere la caratteristica tempo-tensione dove rilevare per quanti secondi o frazione di secondi un determinato valore di tensione di contatto può essere sopportato. Per poter costruire questa caratteristica è indispensabile analizzare gli effetti che la corrente provoca nel passaggio in un corpo umano riportata sulla norma IEC 60479-1. Questa caratteristica definisce 4 zone di pericolosità in funzione del valore di corrente circolante per un determinato tempo. Zona 1: nessuna reazione al passaggio della corrente Zona 2: abitualmente nessun effetto fisiologicamente pericoloso Zona 3: abitualmente nessun danno organico. Probabilità di contrazioni muscolari e difficoltà respiratoria; disturbi reversibili nella formazione e conduzione di impulsi nel cuore, inclusi fibrillazione ventricolare, che aumentano con l’intensità di corrente ed il tempo. Zona 4: in aggiunta agli effetti descritti per la zona 3 la probabilità di fibrillazione ventricolare può aumentare fino oltre il 50%. Si possono avere degli effetti fisiologici come l’arresto cardio-respiratorio e gravi ustioni. Analizzando le curve di sicurezza se ne deduce che gli interruttori differenziali con soglia di intervento di 30mA offrono un eccellente livello di protezione dai contatti indiretti e sono preferibili ad altri dispositivi di protezione. 10 000 5000 ms durata di passaggio della corrente 2000 1000 500 200 1 3 2 4 100 50 20 10 0,1 0,2 0,5 1 2 5 10 20 50 100 200 corrente passante per il corpo umano colori 32 500 1000 2000 5000 10000 mA Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT Nei sistemi TT un guasto tra una fase ed una massa determina una corrente di guasto che interessa contemporaneamente l’impianto di terra dell’utente e del distributore di energia elettrica. Tale corrente è funzione dell’impedenza dell’anello di guasto RA data dalla somma delle resistenze di terra RPE ed RT. La protezione dai contatti indiretti mediante interruzione automatica dell’alimentazione negli impianti TT è realizzabile impiegando interruttori magnetotermici o differenziali, purché vengano soddisfatte rispettivamente le seguenti condizioni: Interruttore magnetotermico: Interruttore differenziale: RA ≤ 50/Ia RA ≤ 50/In dove: RA è la somma delle resistenze di terra dei conduttori e dei dispersori (RPE+RT) Ia è la corrente (A) che provoca l’intervento automatico dell’interruttore magnetotermico entro 5 secondi I∆n è la corrente differenziale nominale (A) dell’interruttore differenziale 50 è la tensione di contatto (V) di sicurezza per gli ambienti ordinari (25V per gli ambienti particolari, agricoli, zootecnici etc...) Protezione mediante interruttori magnetotermici Poiché nei sistemi di distribuzione di tipo TT difficilmente si hanno a disposizione terreni di qualità e superficie sufficiente a realizzare dispersori con resistenze inferiori a 1Ω costanti nel tempo, il coordinamento risulta impossibile con interruttori con In > 10A. Questo tipo di protezione è pertanto solo teorica e si deve sempre ricorrere alla protezione mediante dispositivi differenziali. Per un efficace protezione quindi le stesse norme prediligono l’impiego di interruttori differenziali che non necessitano di considerazioni sulla resistenza del dispersore che deve essere bassissima e costante nel tempo. L’interruttore differenziale rileva direttamente la corrente di dispersione a terra come differenza tra le correnti totali che interessano i conduttori attivi. La corrente di intervento (Ia = 50V/RT) da introdurre nella condizione di coordinamento si identifica con la corrente nominale differenziale (I∆n = 50V/RT) quando il tempo d’intervento non supera 1 secondo. Le condizioni di coordinamento sono indicate in tabella. I∆n (A) RA (Ω) 1 50 0,5 100 0,3 166 0,1 500 0,03 1666 0,01 5000 Protezione mediante interruttori differenziali id I∆n RPE R PE RA = RT + RPE RT Condizione d'interruzione dell'alimentazione 50 Ia ≤ RA dove Ia è la corrente che provoca l'intervento automatico entro 5s ed RA è la somma della resistenza di terra e di quella del PE fra il punto di guasto e il dispersore colori 33 R A = R T + R PE RT Condizione d'interruzione dell'alimentazione I∆n ≤ 50 RA Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti nei sistemi TN In un sistema TN esistono tanti anelli di guasto quante sono le masse suscettibili di andare in tensione. In sede di progetto è quindi necessario calcolare l’anello di maggiore impedenza Z s , prendendo in considerazione l’impedenza equivalente del trasformatore nei suoi componenti (X E e R E ), l’impedenza dei conduttori di fase (XL e R L) e l’impedenza del conduttore PE (XPE e RPE). Un guasto sul lato bassa tensione è paragonabile ad un cortocircuito che si richiude al centro stella del trasformatore attraverso i conduttori di fase e di protezione. In questo caso è necessario impiegare protezioni adeguate in modo tale che venga soddisfatta la seguente condizione: Condizione di protezione: Ia ≤ U0/Zs dove: U0 Zs Ia è la tensione nominale verso terra (lato bassa tensione) dell’impianto è l’impedenza totale è la corrente (A) che provoca l’intervento automatico del dispositivo di protezione entro i tempi indicati di seguito. Tempi d’interruzione in funzione di U0 U0 (V) 120 230 400 >400 T (s) 0,8 0,4 0,2 0,1 4) circuiti terminali che collegano utilizzatori fissi non nelle condizioni di cui ai punti 2 e 3, purché tutte le masse estranee presenti nell’ambiente siano collegate in equipotenzialità supplementare; i collegamenti equipotenziali supplementari utilizzati per questo scopo devono essere dimensionati come se fossero collegamenti equipotenziali principali (S ≥ 6mm2) Gli interruttori magnetotermici sono preferibili agli interruttori differenziali per l’interruzione contro i contatti diretti in presenza di elevate correnti di guasto. Di seguito è riportata una tabella che indica le condizioni di coordinamento per una protezione adeguata impiegando interruttori magnetotermici BTicino in circuiti con U0 = 230V. Interruttori Btdin In (A) 25 1533 Zs (m) 32 1197 40 958 50 766 Interruttori Megatiker 80 125 160 250 400 630 800 1000 1250 1600 In (A) Zs (m) 287 184 143 92 57,5 36,5 28,7 38,3 30.6 23.9 Per il calcolo dell’impedenza dell’anello di guasto si propone la seguente formula: Zs = 1,5 Le norme ammettono 4 casi in cui è ammessa l’interruzione del guasto per tempi diversi e non superiori a 5 secondi. I 4 casi particolari sono: 1) circuiti di distribuzione comprendenti condutture, quadri e apparecchi di protezione e manovra 2) circuiti terminali che collegano utilizzatori fissi, quando al circuito di distribuzione o al quadro di zona che li alimenta non fanno capo circuiti destinati ad utilizzatori mobili 3) circuiti terminali che collegano utilizzatori fissi non nelle condizioni di cui al punto 2, purché la tensione totale di terra che li alimenta non superi 50V nelle condizioni di guasto più gravose √ (R +R E L+RPE)2 + (XE+XL+XPE)2 Nel caso in cui la condizione di protezione non fosse soddisfatta con l’impiego di interruttori magnetotermici è necessario ricorrere a dispositivi differenziali. L’impiego di dispositivi differenziali soddisfa generalmente la condizione di protezione e non richiede il calcolo dell’impedenza totale dell’impianto Zs. Gli interruttori differenziali non presentano alcun problema di coordinamento, in quanto per I∆n elevate (3A) ammettono impedenze dell’anello di guasto dell’ordine di diverse decine di Ω (76), che non si realizzano mai. Per evitare interventi intempestivi dei dispositivi differenziali conviene installare sui circuiti di distribuzione apparecchi di tipo regolabile, impostando la massima corrente nominale differenziale ed il massimo ritardo; sui circuiti terminali installare invece apparecchi istantanei con la massima sensibilità consentita. Verificare sempre che il potere di interruzione differenziale non sia inferiore alla corrente di guasto prevedibile (U0/Zs). L1 L2 L3 N PE id colori 34 63 608 id Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti nei sistemi IT Nel sistema di distribuzione IT il neutro è isolato da terra (o è collegato attraverso un impedenza di valore elevato) e le masse metalliche sono collegate direttamente a terra. In caso di guasto a massa la corrente di guasto si richiude solo attraverso le capacità dei conduttori sani verso terra. Questa corrente di guasto risulta limitata entro valori non pericolosi. Al primo guasto le norme non richiedono l’intervento dei dispositivi di protezione, tuttavia al secondo guasto è indispensabile che le protezioni intervengano tempestivamente con i tempi indicati nella tabella di seguito. I dispositivi di protezione impiegabili negli impianti IT possono essere interruttori di protezione dalle sovracorrenti o dispositivi differenziali. Nel caso di impiego di interruttori differenziali è necessario impiegare apparecchi con una corrente differenziale di non funzionamento almeno uguale alla corrente prevista per un eventuale 1° guasto a terra. Questa condizione è necessaria per garantire la massima continuità di servizio. La condizione di protezione da rispettare per il coordinamento delle protezioni nei sistemi IT è: RT x I∆ ≤ UL dove: Tensione (V) 120/240 230/400 400/690 Tempo di interruzione (s) neutro neutro non distribuito distribuito 0,8 5 0,4 0,8 0,2 0,4 580/1000 0,1 0,2 RT è la resistenza del dispersore di terra (Ω) I∆ è la corrente di guasto nel caso di 1° guasto di impedenza trascurabile tra un conduttore di fase ed una massa. UL è la tensione limite di contatto pari a 50V per gli ambienti ordinari e 25V per gli ambienti speciali Pur non essendo richiesto l’intervento dei dispositivi di protezione al primo guasto è necessario invece adottare dei dispositivi di segnalazione a funzionamento continuo atti a rilevare lo stato di isolamento dell’impianto stesso e segnalare l’eventuale guasto a terra sulle fasi o sul neutro (solo se distribuito). A seconda di come sono collegate le masse, tutte collegate tra loro ad un stesso punto o collegate individualmente a picchetti di terra, al primo guasto a terra il sistema IT si trasforma in un sistema TN o TT, di conseguenza per la protezione dai contatti indiretti dovranno essere prese in esame le considerazioni fatte per queste 2 tipologie di sistemi. Collegamento individuale delle masse Se le masse degli utilizzatori sono invece collegate individualmente a dispersori locali come illustrato nella figura di seguito il secondo guasto di terra deve essere considerato e trattato come un guasto realizzabile in un sistema TT. La condizione di coordinamento da rispettare al secondo guasto è: Ia 50/RT. L’uso dei dispositivi di protezione differenziali non comporta problemi di coordinamento in questa tipologia di impianto ed è indispensabile per l’interruzione al secondo guasto. La soluzione installativa che prevede il collegamento individuale delle masse è particolarmente onerosa ed è sconsigliata dalle norme e limitata a casi eccezionali. Sistema IT con messe a terra individuali L1 L2 L3 N U0 Controllo isolamento I∆ I∆ C Ri RT colori 35 RT Protezione dai contatti indiretti Collegamento delle masse ad uno stesso punto Se in un sistema IT le masse degli utilizzatori sono collegate ad un medesimo punto come illustrato in figura, il secondo guasto di terra deve essere considerato e trattato come un guasto realizzabile in un sistema TN. In questo tipo di impianto è possibile impiegare interruttori di protezione dalle sovracorrenti (magnetotermici o elettronici) purché vengano rispettate le condizioni di coordinamento: Ia ≤ U/2Zs (impianti con neutro non distribuito) Ia ≤ U0/2Z’s (impianti con neutro distribuito) dove: Ia U U0 Zs è la corrente di intervento è la tensione concatenata è la tensione di fase è l’impedenza dell’anello di guasto costituita dal conduttore di fase e dal conduttore PE Z’s è l’impedenza dell’anello di guasto costituita dal conduttore di neutro e dal conduttore PE L’impiego di dispositivi differenziali non comporta alcun problema di coordinamento. La norma CEI 64-8 raccomanda di non distribuire il neutro per motivi di sicurezza. Sistema IT con neutro distribuito L1 L2 L3 N U0 Controllo isolamento C Ri PE RT Sistema IT con neutro non distribuito L1 L2 L3 U Controllo isolamento C Ri PE RT colori 36 R colori Caratteristiche e dati degli interruttori BTicino Dati tecnici interruttori magnetotermici Btdin Norme di riferimento Btdin 45 Btdin 60 CEI EN 60898 CEI EN 60898 Versioni 1P 1P+N 1P+N 2P 3P 4P 1P 1P+N 1P+N 2P N° moduli 1 1 2 2 3 4 1 1 2 2 Tensione massima di impiego Umax (V a.c.) 440 Tensione nominale tenuta di impulso Uimp (kV) 4 Tensione nominale Ue (V a.c.) 230/400 230 230 400 (***) 400 400 230/400 230 230 400 Caratteristiche di intervento magnetotermico C B-C C C C C B-C-D B-C C B-C-D Corrente nominale In (A) a 30°C 6 0,5 6 6 6 6 0,5 (*) 6 0,5 0,5 (*) 10 1 10 10 10 10 1(*) 10 1 1(*) 16 2 13 13 16 16 2(*) 16 2 2(*) 20 3 20 20 20 20 3(*) 20 3 3(*) 25 4 25 25 25 25 4(*) 25 4 4(*) 32 6 32 32 32 32 6 32 6 6 10 40 40 40 40 10 40 10 10 13 50 50 50 50 16 16 16 16 63 63 63 63 20 20 20 20 25 25 25 25 32 32 32 32 40 40 40 40 50 50 50 63 63 63 440 4 Tensione nominale di isolamento Ui (V a.c.) 500 500 Frequenza nominale (Hz) 50-60 50-60 Potere di cortocircuito nominale Icn (kA) 4,5 6 Temperatura di impiego (°C) -25÷60 -25÷60 N° massimo di manovre elettriche 10000 10000 N° massimo di manovre meccaniche 20000 20000 Grado di protezione (zona morsetti) IP 20 IP 20 Grado di protezione (altre zone) IP 40 IP 40 Classe di limitazione (CEI EN 60898) 3 3 Resistenza alle vibrazioni (IEC 68.8.35 - CEI 50-6) 3g - 10÷55Hz per 30' 3g - 10÷55Hz per 30' Resistenza alla corrosione clima costante (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) 23/83 - 40/93 - 55/20 23/83 - 40/93 - 55/20 Resistenza alla corrosione clima variabile (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 Resistenza al calore anormale ed al fuoco (°C) (prova del filo incandescente) 650 - 960 650 - 960 N° massimo di accessori impiegabili 3 Dimensioni modulari ● ● ● ● ● ● ● 3 ● ● ● Installazione a scatto su guida DIN 35 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Idoneità al sezionamento ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Alimentazione superiore/inferiore ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Accessoriabilità comune ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Comando di apertura e chiusura contemporanea su tutti i poli ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Meccanismo a sgancio libero ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 25/35 25/35 25/35 25/35 Comando motorizzato Sezione massima cavo flessibile/rigido collegabile (mm2) (*) solo curva C 25/35 (**) vedere tabelle specifiche dei poteri di interruzione 10/16 (***) 230V per articoli F820... Nota: Gli interruttori Btdin 45 art. F810N/... e F820/... per applicazioni nel residenziale (centralino) non sono accoppiabili ai moduli differenziali. colori 38 25/35 10/16 ● ● 25/35 25/35 Btdin 100 Btdin 250 Btdin 250 solo magn. Megatiker MD125 CEI EN 60898 - CEI EN 60947-2 CEI EN 60898 CEI EN 60947-2 CEI EN 60898 3P 4P 1P 1P+N 2P 2P 3P 4P 4P 1P 1P+N 2P 3P 4P 2P 3P 3P 4P 3 4 1 2 2 2 3 4 4 1 2 2 3 4 2 3 4,5 6 440 440 440 4 4 4 440 6 400 400 230/400 230 400 400 400 400 400 230/400 230 400 400 400 400 400 400 B-C-D B-C-D C-D C C-D K-Z C-D C-D K-Z C C C C C 12÷14In 12÷14In C C 0,5 (*) 0,5 (*) 6 6 6 1 6 6 1 6 6 6 6 6 1,6 1,6 63 63 1(*) 1(*) 10 10 10 1,6 10 10 1,6 10 10 10 10 10 2,5 2,5 80 80 2(*) 2(*) 16 16 16 2 16 16 2 16 16 16 16 16 4 4 100 100 3(*) 3(*) 20 20 20 3 20 20 3 20 20 20 20 20 6,3 6,3 125 125 4(*) 4(*) 25 25 25 4 25 25 4 25 25 25 25 25 10 10 12,5 6 6 32 32 32 6 32 32 6 32 32 32 32 32 12,5 10 10 40 40 40 8 40 40 8 40 40 40 40 40 16 16 16 16 50 50 50 10 50 50 10 50 50 50 50 50 25 25 63 63 63 16 63 63 16 63 63 63 63 63 40 40 63 63 20 20 25 25 20 20 32 32 25 25 40 40 32 32 50 50 40 40 63 63 500 500 500 500 50-60 50-60 50-60 50-60 10 25(**) 25(**) 10 -25÷60 -25÷60 -25÷60 -5÷70 10000 10000 10000 1500 20000 20000 20000 8500 IP 20 IP 20 IP 20 IP 20 IP 40 IP 40 IP 40 IP 40 3 - - - 3g - 10÷55Hz per 30' 3g - 10÷55Hz per 30' 3g - 10÷55Hz 30' 23/83 - 40/93 - 55/20 23/83 - 40/93 - 55/20 23/83 - 40/93 -55/20 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 650 - 960 650 - 960 650 - 960 3 3 3 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 25/35 25/35 colori 25/35 25/35 39 25/35 50/70 400 Dati tecnici interruttori magnetotermici Btdin 100 da 80 a 125A e Btdin 250H Tipo Norme di riferimento Versioni N° moduli Caratteristiche di intervento magnetotermico Corrente nominale In (A) a 30°C Btdin 100 CEI EN 60898 1P 2P 1,5 3 C C-D 80 80 100 100 125 125 Tensione nominale Ue (Va.c.) Tensione massima di impiego Umax (Va.c.) Tensione nominale di isolamento Ui (Va.c.) Frequenza nominale (Hz) Potere di cortocircuito nominale Icn (kA) Temperatura di impiego (°C) N° massimo di manovre elettriche N° massimo di manovre meccaniche Grado di protezione (zona morsetti) Grado di protezione (altre zone) Resistenza alle vibrazioni (IEC 68.8.35 - CEI 50-6) Resistenza alla corrosione in clima costante (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) Resistenza alla corrosione in clima variabile (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) Resistenza al calore anormale ed al fuoco (°C) (prova del filo incandescente) N° massimo di accessori impiegabili Dimensioni modulari Installazione a scatto su guida DIN 35 Idoneità al sezionamento Alimentazione superiore/inferiore Accessoriabilità comune Comando di apertura e chiusura contemporanea su tutti i poli Meccanismo a sgancio libero Sezione massima cavo flessibile/rigido collegabile (mm2) 230/400 400 440 500 50-60 10 -25÷60 10000 20000 IP20 IP40 3g - 10÷55Hz per 30' 23/8 - 40/93 - 55/20 colori 40 3P 4,5 C-D 80 100 125 4P 6 C-D 80 100 125 400 400 Btdin 250H CEI EN 60898 1P 2P 1,5 3 C C 25 25 32 32 40 40 50 50 63 63 230/400 400 440 500 50-60 25 -25÷60 10000 20000 IP20 IP40 3g - 10÷55Hz per 30' 23/83 - 40/93 - 55/20 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 650 - 960 650 - 960 3 ● ● ● ● ● ● ● 50/70 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 3 ● ● ● ● ● ● ● 50/70 ● ● ● ● ● ● ● 3P 4,5 C 25 32 40 50 63 400 4P 6 C 25 32 40 50 63 400 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Dati tecnici interruttori magnetotermici differenziali Btdin Tipo Btdin 45 Btdin 60 Norme di riferimento CEI EN 61009-1 CEI EN 61009-1 Versioni 1P+N 2P 4P 1P+N 2P N° moduli 2 4 4 4 2 4 4 Caratteristiche di intervento magnetotermico C C C C C C C Caratteristiche di intervento differenziale A-AC AC AC A-AC A-AC AC A-AC Corrente nominale In (A) a 30°C 0,5 6 6 6 0,5 6 6 1 10 10 10 1 10 10 2 13 13 16 2 16 16 3 16 16 20 3 20 20 4 20 20 25 4 25 25 6 25 25 32 6 32 32 10 32 32 10 40 13 16 50 16 20 63 20 25 25 32 32 40 4P 40 Corrente differenziale nominale I∆n (A) 0,01-0,03 0,03 0,03 0,03 0,03 0,03 0,3-0,03 Tensione nominale Ue (Va.c.) 230 230 230 400 230 230/400 400 Tensione massima di impiego Umax (Va.c.) 440 170 170 6 3 Tensione nominale di isolamento Ui (Va.c.) 500 Tensione minima di funzionamento del tasto di prova Umin (V a.c.) 100 Frequenza nominale (Hz) 50-60 440 500 100 170 170 100 50-60 Potere di cortocircuito nominale Icn (kA) 4,5 6 Potere di interruzione differenziale I∆m (kA) 3 3 Temperatura di impiego (°C) -25÷60 -25÷60 N° massimo di manovre elettriche 10000 10000 N° massimo di manovre meccaniche 20000 20000 Grado di protezione (zona morsetti) IP20 IP20 Grado di protezione (altre zone) IP40 IP40 Classe di limitazione (CEI EN 60898) 2 3 Resistenza alle vibrazioni (IEC 68.8.35 - CEI 50-6) Resistenza alla corrosione in clima costante (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) 3g - 10÷55Hz per 30 min 3g - 10÷55Hz per 30 min 23/83 - 40/93 - 55/20 23/83 - 40/93 - 55/20 Resistenza alla corrosione in clima variabile (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 Resistenza al calore anormale ed al fuoco (°C) (prova del filo incandescente) 650 - 960 650 - 960 N° massimo di accessori impiegabili 3 Dimensioni modulari ● ● ● ● ● ● ● Installazione a scatto su guida DIN 35 ● ● ● ● ● ● ● Comando di apertura e chiusura contemporanea su tutti i poli ● ● ● ● ● ● ● Meccanismo a sgancio libero ● ● ● ● ● ● ● Alimentazione superiore/inferiore ● ● ● ● ● ● ● Idoneità al sezionamento ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Comando motorizzato Protezione contro gli interventi intempestivi ● Sezione massima cavo flessibile/rigido collegabile (mm2) 25/35 colori 41 3 ● 25/35 ● ● ● ● Dati tecnici moduli differenziali Btdin Tipo A AC ~ A-S Norme di riferimento CEI EN 61009-1 CEI EN 61009-1 CEI EN 61009-1 S Versioni 2P 3P 4P 4P 2P 3P 4P 4P 2P 4P N° moduli 2 3 2 4 2 3 2 4 2 2 4 Corrente nominale In (A) a 30°C 0,5÷32 0,5÷63 0,5÷32 0,5÷32 0,5÷32 0,5÷63 0,5÷32 0,5÷32 0,5÷32 0,5÷32 0,5÷32 0,5÷63 0,5÷63 0,5÷63 0,5÷63 Corrente differenziale nominale I∆n (A) 0,03 0,03 0,03 0,03 0,03 0,03 0,03 0,03 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 1 1 11 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5÷63 4P 0,5÷63 Tensione nominale Ue (Va.c.) 230/400 230/400 230/400 Tensione massima di impiego Umax (V a.c.) 440 440 440 Tensione nominale di isolamento Ui (V a.c.) 500 500 500 Tensione minima di funzionamento del tasto di prova Umin (V a.c.) 170 170 170 Frequenza nominale (Hz) 50-60 50-60 50-60 Potere di interruzione differenziale I∆m (kA) vedere tabella specifica vedere tabella specifica vedere tabella specifica Temperatura di impiego (°C) -25÷60 -25÷60 -25÷60 N° massimo di manovre elettriche 10000 10000 10000 N° massimo di manovre meccaniche 20000 20000 20000 Grado di protezione (zona morsetti) IP20 IP20 IP20 Grado di protezione (altre zone) IP40 IP40 IP40 Resistenza alle vibrazioni (IEC 68.8.35 - CEI 50-6) 3g - 10÷55Hz per 30 min 3g - 10÷55Hz per 30 min 3g - 10÷55Hz per 30 min Resistenza alla corrosione clima costante (°C/RH) (tropicalizzazione sec. IEC 68-2) 23/83 - 40/93 - 55/20 23/83 - 40/93 - 55/20 23/83 - 40/93 - 55/20 Resistenza alla corrosione clima variabile (°C/RH) (tropicalizzazione sec. IEC 68-2) 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 Resistenza al calore anormale e al fuoco (°C) (prova del filo incandescente) 650 - 960 650 - 960 650 - 960 Dimensioni modulari ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Installazione a scatto su guida DIN 35 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Protezione contro gli interventi intempestivi ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Sezione massima cavo flessibile/rigido collegabile (mm2) 25/35 25/35 10/16 25/35 25/35 25/35 10/16 25/35 25/35 10/16 25/35 Note: I moduli differenziali non possono essere abbinati agli interruttori Btdin 45 articolo F810N/... e F820/... per applicazioni da centralino. I moduli differenziali specifici per gli interruttori Btdin 250H hanno le stesse caratteristiche di quelli per Btdin 45/60/100/250 ad eccezione del passo di connessione con l'interruttore magnetotermico. I moduli differenziali HPI di tipo A sono in grado di sopportare impulsi di corrente 8/20µs fino a 3kA, quelli di tipo S invece fino a 5 kA (8/20µs) Tabella potere di interruzione differenziale I∆m per moduli differenziali associabili In (A) Icn (kA) Btdin 45 6÷63 4,5 Btdin 60 0,5÷63 6 Btdin 100 6÷63 10 Btdin 250 6÷20 25 25 20 32-40 15 50-63 12,5 colori 42 Ics (%Icn) 100 100 75 50 50 50 50 I∆m (kA) 3 6 6 15 12 9 7,5 Dati tecnici moduli differenziali Btdin Tipo Versione Norme di riferimento N° di poli N° moduli Tensione nominale di isolamento Ui (Va.c.) Frequenza nominale (Hz) Tensione massima di impiego Umax (Va.c.) Tensione nominale Ue (Va.c.) Corrente nominale I∆n (A) a 30°C Corrente differenziale nominale I∆n (A) Tensione minima di funzionamento del tasto di prova Umin (Va.c.) Potere di interruzione differenziale I∆m (kA) Temperatura di impiego (°C) N° massimo di manovre elettriche N° massimo di manovre meccaniche Grado di protezione (zona morsetti) Grado di protezione (altre zone) Resistenza alle vibrazioni (IEC 68.8.35 - CEI 50-6) Resistenza alla corrosione in clima costante (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) Resistenza alla corrosione in clima variabile (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) Resistenza al calore anormale ed al fuoco (°C) (prova del filo incandescente) N° massimo di accessori impiegabili Dimensioni modulari Installazione a scatto su guida DIN 35 Sezione massima cavo flessibile/rigido collegabile (mm2) moduli differenziali per Btdin 100 (In=80÷125A) A AC A-S CEI EN 61009-1 2P - 4P 4 -6 500 50-60 440 230/400 80÷125 0,03 0,03 0,3 0,3 0,3 1 170 6 -25÷60 10000 20000 IP20 IP40 3g - 10÷55Hz per 30' 23/8 - 40/93 - 55/20 moduli differenziali per Btdin 250H A AC A-S CEI EN 61009+1 2P - 4P 2 -4 500 50-60 440 230/400 25÷63 0,03 0,03 0,3 0,3 0,3 1 170 6 -25÷60 10000 20000 IP20 IP40 3g - 10÷55Hz per 30' 23/83 - 40/93 - 55/20 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 650 - 960 650 - 960 3 ● ● 50/70 3 ● ● 25/35 Note: I moduli differenziali non possono essere abbinati agli interruttori Btdin 45 articolo F810N/... e F820/... per applicazioni da centralino. I moduli differenziali specifici per gli interruttori Btdin 250H hanno le stesse caratteristiche di quelli per Btdin 45/60/100/250 ad eccezione del passo di connessione con l'interruttore magnetotermico. I moduli differenziali HPI di tipo A sono in grado di sopportare impulsi di corrente 8/20µs fino a 3kA, quelli di tipo S invece fino a 5 kA (8/20µs) colori 43 Dati tecnici interruttori differenziali Btdin senza sganciatori di sovracorrente incorporati Tipo Norme di riferimento Versioni N° moduli Corrente nominale In (A) a 30°C Corrente differenziale nominale I∆n (A) Tensione nominale Ue (V a.c.) Tensione massima di impiego Umax (V a.c.) Tensione nominale di isolamento Ui (V a.c.) Tensione minima di funzionamento del tasto di prova Umin (V a.c.) Frequenza nominale (Hz) Potere di interruzione differenziale I∆m (kA) Temperatura di impiego (°C) N° massimo di manovre elettriche N° massimo di manovre meccaniche Grado di protezione (zona morsetti) Grado di protezione (altre zone) Classe di limitazione (CEI EN 60898) Resistenza alle vibrazioni (IEC 68.8.35 - CEI 50-6) Resistenza alla corrosione in clima costante (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) Resistenza alla corrosione in clima variabile (°C/RH) (tropicalizzazione secondo IEC 68-2) Resistenza al calore anormale ed al fuoco (°C) (prova del filo incandescente) Dimensioni modulari Installazione a scatto su guida DIN 35 Comando di apertura e chiusura contemporanea su tutti i poli Meccanismo a sgancio libero Alimentazione superiore/inferiore Idoneità al sezionamento N° massimo di accessori impiegabili Protezione contro gli interventi intempestivi Sezione massima cavo flessibile/rigido collegabile (mm2) A CEI EN 61008-1 2P 4P 2 4 16 25 25 40 40 63 63 80 80 0,01 0,03 0,03 0,3 0,3 0,5 0,5 230/400 400 440 500 100 170 50-60 1,5 (10In a 63-80A) -25÷60 10000 20000 IP20 IP40 3g - 10÷55Hz per 30 min 23/83 - 40/93 - 55/20 AC CEI EN 61008-1 2P 4P 2 4 16 25 25 40 40 63 63 80 80 0,01 0,03 0,03 0,3 0,3 0,5 0,5 230/400 400 440 500 100 170 50-60 1,5 (10In a 63-80A) -25÷60 10000 20000 IP20 IP40 3g - 10÷55Hz per 30 min 23/83 - 40/93 - 55/20 A-S CEI EN 61008-1 2P 4P 2 4 25 25 40 40 63 63 80 80 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 25/95 - 55/95 650 - 960 650 - 960 650 - 960 ● ● ● ● ● ● 3 ● 25/35 ● ● ● ● ● ● 3 ● 25/35 0,3 0,5 0,3 0,5 230/400 400 440 500 100 170 50-60 0,5 (10In a 63-80A) -25÷60 10000 20000 IP20 IP40 3g - 10÷55Hz per 30 min 23/83 - 40/93 - 55/20 ● ● ● ● ● ● 3 ● 25/35 Associazione con la protezione a monte (Inc in kA) Differenziale 2P a valle 16A 25A 40A 63A 80A Fusibile gG a monte 16A 25A 32A 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 40A 80 80 80 80 80 50A 50 50 50 50 50 63A 30 30 30 30 30 Differenziale 4P a valle 25A 40A 63A 80A Fusibile gG a monte 25A 32A 40A 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 50A 10 10 10 10 63A 10 10 10 10 80A 10 10 10 6 colori 44 80A 10 10 10 10 10 100A 6 6 6 6 6 Interruttori magnetotermici Btdin 45 Btdin 60 Btdin 100/250 4,5 6 10 4,5 6 10 4,5 6 10 6 10 6 Interruttori magnetotermici Btdin 45 Btdin 60 4,5 6 4,5 6 4,5 6 4,5 6 Btdin 100 (80÷125A) 6 6 6 6 6 Btdin 100/250 10 10 10 10 M125 In<63A 6 6 6 6 M125 In<63A 6 6 6 6 Dati tecnici interruttori di manovra e sezionatori Btdin Interruttori sezionatori non accessoriabili Norme di riferimento CEI EN 60947- 3 CEI EN 60669-1 Versione 1P 2P N° moduli 1 1 Corrente nominale In (A) a 30°C Interruttori di manovra accessoriabili CEI EN 60947- 3 CEI EN 60669-1 3P 2 2 4P 1P 2P 3P 4P 2 3 4 3 2 4 1 16 16 63 16 63 16 63 16 16 16 16 32 32 100 32 100 32 100 32 32 32 32 125 63 63 63 63 750 (2) 1200 (3) 20 In 20 In 20 In 20 In 230 400 400 400 500 500 ● ● ● 63 125 125 100 Corrente ammissibile di breve durata Icw (kA) per 1 sec. 500 (1) 750 (2) 1200 (3) 500 750 (2) 1200 (3) 500 500 400 750 (2) 1200 (3) 500 500 400 Tensione nominale Ue (V a.c.) 230 400 Tensione nominale di isolamento Ui (Va.c.) 400 400 400 400 Tensione nominale di impulso Uimp (kV) 4 6 Potere di chiusura e interruzione nominale e categoria di utilizzazione AC22 AC23 Temperatura di impiego (°C) -10÷40 -25÷60 N° max manovre meccaniche 30000 (In < 32A) - 5000 (In = 63-100A) 30000 Grado protezione (zona morsetti) IP 20 IP 20 Grado protezione (altre zone) IP 40 IP 40 Dimensioni modulari ● ● ● ● Sezionamento visualizzato ● ● ● ● Alimentazione superiore/inferiore ● ● Sezione massima cavo flessibile/rigido collegabile (mm2) 10/16 (1) 10/16 (1) (1) In < 32A (2) In = 63A ● 25 (2) 10/16 (1) ● ● 25 (2) 10/16 (1) 25 (2) ● ● ● ● 25/35 25/35 25/35 25/35 (3) In = 100-125A Corrente di cortocircuito condizionata (A) Interruttori magnetotermici Interruttori sezionatori non accessoriabili serie F71N... ed F74N... Interruttori di manovra accessoriabili serie F71... ed F74... In (A) 16 32 63 100 125 16 32 63 Btdin 45 4500 4500 3000 3000 3000 4500 4500 3000 Btdin 60 6000 4500 3000 3000 3000 6000 4500 3000 Btdin 100 6000 4500 3000 3000 3000 6000 4500 3000 Btdin 250 6000 4500 3000 3000 3000 6000 4500 3000 colori 45 Dati tecnici interruttori magnetotermici Megatiker N° poli MA125 ME125B/N ME160B/N/H ME250B/N/H MA/MH160 3-4 3-4 3-4 3-4 3-4 Caratteristiche elettriche (CEI EN 60947-2) Corrente ininterrotta nominale Iu (A) a 40°C 125 125 160 250 160 Tensione nominale Ue (V a.c. a 50-60Hz) 500 500 500 500 690 Tensione nominale Ue (V d.c.) 250 250 250 250 250 Tensione nom. di isolamento Ui (V a.c.) 500 500 500 500 690 Tensione nom. tenuta d’impulso Uimp (kV) 6 6 6 6 8 Categoria di utilizzazione A A A A A Corrente nominale degli sganciatori In (A) 16 16 25 100 25 25 25 40 160 40 40 40 63 250 63 63 63 100 100 100 100 160 160 125 125 Livello di prestazioni Potere di interruzione estremo Icu (kA) 230V a.c. A B N B N H B N H A H 22 35 40 40 50 65 40 50 65 60 100 400V a.c. 16 25 36 25 36 50 25 36 50 36 70 440V a.c. 10 18 20 20 25 30 20 25 30 30 60 500V a.c. 8 12 14 10 12 15 10 12 15 25 40 600V a.c. 20 25 690V a.c. 16 20 36 40 250V d.c.* 16 25 30 25 36 40 25 36 40 Potere di interruzione di servizio Ics (%Icu) 100 50 75 100 75 50 100 75 50 100 75 Potere di chiusura nominale Icm (kA) a 400V a.c. 32 52,5 75,6 52,5 75,6 105 52,5 75,6 105 75,6 154 Durata (ciclo CO) meccanica 25000 25000 20000 20000 20000 elettrica 8000 8000 8000 8000 8000 Regolazione sganciatore termico 0,7÷1 In 0,7÷1 In 0,64÷1 In 0,64÷1 In 0,64÷1 In Regolazione sganciatore magnetico (1) (1) 10 In 10 In 3,5÷10 In Attitudine a sezionamento ● ● ● ● ● Sganciatore magnetotermico ● ● ● ● ● Modulo differenziale associabile ● ● ● ● ● Contatti ausiliari/allarme e sganciatori ● ● ● ● ● Comando elettrico a motore ● ● ● Esecuzione fissa ● ● ● ● Esecuzione rimovibile ● ● ● ● Protezioni Accessoriamento ● ● ● ● Esecuzione estraibile ● Manovre rotanti Interblocchi meccanici ● ● ● ● ● ● ● ● 105x200x105 Dimensioni tripolare 75,6x120x74 75,6x120x74 90x150x74 90x176x74 (lunghez.x altez.x profond.) (mm) tetrapolare 101x120x74 101x120x74 120x150x74 120x176x74 140x200x105 Peso (Kg) tripolare 1 1 1,2 1,2 2,5 tetrapolare 1,2 1,6 1,6 3,7 * 2 poli in serie colori ** in corrente continua solo magnetico 46 1,2 *** a mezzo toroide esterno (1) vedere curve colori MA/MH/ML250 MA/MH/ML400 MA/MH/ML630MT MA/MH/ML630 MA/MH/ML800 MA/MH/ML1250 3-4 3-4 3-4 3-4 3-4 3-4 250 400 630 630 800 1250 690 690 690 690 690 690 250 250 250 250 250 250 690 690 690 690 690 690 8 8 8 8 8 8 A A A A A A 100 250 500 500 800 160 320 630 630 250 400 1000 1250 A H L A H L A H L A H L A H L A H 60 100 170 60 100 170 60 100 170 80 100 170 80 100 170 80 100 170 36 70 100 36 70 100 36 70 100 50 70 100 50 70 100 50 70 100 30 60 70 30 60 70 30 60 70 45 65 80 45 65 80 45 65 80 25 40 45 25 40 45 25 40 45 35 45 55 35 45 55 35 45 55 20 25 28 20 25 28 20 25 28 25 35 35 25 35 35 25 35 35 16 20 22 16 20 22 16 20 22 20 25 25 20 25 25 20 25 25 36 40 45 36 40 45 36 40 45 50 50 50 50 50 50 50 50 50 100 75 50 100 75 50 100 75 50 100 75 50 100 75 50 100 75 50 75,6 154 220 75,6 154 220 75,6 154 220 105 154 220 105 154 220 105 154 220 20000 15000 15000 10000 10000 10000 8000 5000 5000 4000 4000 4000 0,64÷1 In 0,8÷1 In 0,8÷1 In 0,8÷1 In 0,8÷1 In 0,8÷1 In 3,5÷10 In 5÷10 In 5÷10 In 5÷10 In 5÷10 In 3÷6 In ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ** ● ** ● ** ● ● ● ● *** ● *** ● *** ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 105x200x105 140x260x105 140x260x105 210x320x140 210x320x140 210x320x140 140x200x105 183x260x105 183x260x105 280x320x140 280x320x140 280x320x140 2,5 4,5 5,8 12,2 12,2 12,2 3,7 6,4 7,4 15,1 15,1 15,1 47 L Dati tecnici interruttori elettronici Megatiker MA/MH/ML250E MA/MH/ML400E 3-4 3-4 Corrente ininterrotta nominale Iu (A) a 40°C 250 400 Tensione nominale Ue (V a.c. a 50-60Hz) 690 690 Tensione nominale Ue (V d.c.) - - Tensione nom. di isolamento Ui (Va.c.) 690 690 Tensione nom. tenuta d’impulso Uimp (kV) 8 8 Categoria di utilizzazione A B Corrente nominale degli sganciatori In (A) 40 160 100 250 160 400 N° poli Caratteristiche elettriche (CEI EN 60947-2) 250 Livello di prestazioni Potere di interruzione estremo Icu (kA) A H L A H L 230V a.c. 60 100 170 60 100 170 400V a.c. 36 70 100 36 70 100 440V a.c. 30 60 70 30 60 70 500V a.c. 25 40 45 25 40 40 600V a.c. 20 25 28 20 25 25 690V a.c. 16 20 22 16 20 20 250V d.c. * 36 40 45 Potere di interruzione di servizio Ics (%Icu) 100 75 50 100 75 50 Potere di chiusura nominale Icm (kA) a 400V a.c. 75,6 154 220 75,6 154 220 Corrente ammissibile di breve durata Icw (kA) selettivo 5 (per 0,3 s) base Durata (ciclo CO) 5 (per 0,05 s) meccanica 20000 15000 elettrica 8000 5000 ● ● ● ● Attitudine a sezionamento Protezioni Sganciatore elettronico base ● Sganciatore elettronico selettivo ● Sganciatore elett. selettivo con guasto a terra ● ● Contatti ausiliari/allarme e sganciatori ● ● Comando elettrico a motore ● ● Esecuzione fissa ● ● Esecuzione rimovibile ● ● Esecuzione estraibile ● ● Manovre rotanti ● ● Interblocchi meccanici ● ● Modulo differenziale associabile Accessoriamento Dimensioni (lunghez. x altez. x profond.) (mm) Peso (Kg) * Solo protezione magnetica colori 48 tripolare 105x200x105 140x260x105 tetrapolare 140x200x105 183x260x105 tripolare 2,5 5,3 tetrapolare 3,7 6,8 MA/MH/ML630E MA/MH630ES MA/MH800ES MA/MH1250ES MA/MH1600ES 3-4 3-4 3-4 3-4 3-4 630 630 800 1250 1600 690 690 690 690 690 - - - - - 690 690 690 690 690 8 8 8 8 8 A B B B B 630 630 800 1250 1600 A H L A H A H A H A 60 100 170 80 100 80 100 80 100 80 100 36 70 100 50 70 50 70 50 70 50 70 30 60 70 45 65 45 65 45 65 45 65 25 40 40 35 45 35 45 35 45 35 45 20 25 25 25 35 25 35 25 35 25 35 16 20 20 20 25 20 25 20 25 20 25 50 50 50 50 50 50 50 50 100 75 50 100 75 100 75 100 75 100 75 75,6 154 220 105 154 105 154 105 154 105 154 10 (per 0,3s) 10 (per 0,3s) 15 (per 0,3s) 20 (per 0,3s) 10 (per 0,05s) 10 (per 0,05s) 15 (per 0,05s) 20 (per 0,05s) 15000 10000 10000 10000 10000 5000 3000 3000 3000 2000 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 140x260x105 210x320x140 210x320x140 210x320x140 210x320x140 183x260x105 280x320x140 280x320x140 280x320x140 280x320x140 5,8 12,2 12,2 18 18 7,4 15,1 15,1 23,4 23,4 ● ● colori H 49 Tipi di sganciatori elettronici per Megatiker Caratteristiche La gamma di interruttori Megatiker elettronici si e regolazioni compone di apparecchi con correnti nominali da 160 a 1600A disponibili con tre tipologie di sganciatori a microprocessore. Ogni tipologia di sganciatore ha differenti possibilità di regolazioni sia in corrente che in tempo per la corretta scelta delle protezioni. Ir = 0.4-0.5-0.6-0.7-0.8-0.9-0.95-1 In Ir = 0,4-0,5-0,6-0,7-0,8-0,9-0,95-1 In Sganciatore BASE tipo “E” Sganciatore a microprocessore per circuiti in corrente alternata con 2 regolazioni in corrente per la protezione dal sovraccarico e dal cortocircuito. m = 1.5-2-3-4-5-6-8-10 Ir IIm = 1,5-2-3-4-5-6-8-10 Ir sf IIsf Sganciatore SELETTIVO tipo “S” Sganciatore a microprocessore per circuiti in corrente alternata con 4 regolazioni in corrente ed in tempo per la protezione dal sovraccarico e dal cortocircuito. Gli sganciatori tipo SELETTIVO consentono la doppia regolazione del tempo di intervento per cortocircuito a tempo costante o a I2t costante. La regolazione del tempo di intervento per cortocircuito viene effettuata su un solo regolatore. La scelta del tipo di regolazione avviene ruotando in senso orario (tradizionale) o antiorario (ad I2t costante) il regolatore Tm. Ir = 0.4-0.5-0.6-0.7-0.8-0.9-0.95-1 In Ir = 0,4-0,5-0,6-0,7-0,8-0,9-0,95-1 In Tr = 5-10-20-30s (a 6 Ir) Tr = 5-10-20-30s (a 6 Ir) m = 1.5-2-3-4-5-6-8-10 Ir IIm = 1,5-2-3-4-5-6-8-10 Ir (I2t costante) Tm = 0-0,1-0,2-0,3s (I = K) = 0,01-0,1-0,2-0,3s mm = 0.01-0.1-0.2-0.3s TT 1 2 1 Regolazione oraria Regolazione oraria IIsfsf 2 Regolazione antioraria Regolazione antioraria a I2t costante a I2t costante Sganciatore SELETTIVO CON PROTEZIONE DAL GUASTO A TERRA tipo “T” Sganciatore a microprocessore per circuiti in corrente alternata con 6 regolazioni in corrente ed in tempo per la protezione dal sovraccarico, dal cortocircuito e dal guasto omopolare a terra. Gli sganciatori di questo tipo consentono la doppia regolazione del tempo di intervento per cortocircuito a tempo costante o a I2t costante. La regolazione del tempo di intervento per cortocircuito viene effettuata su un solo regolatore. La scelta del tipo di regolazione avviene ruotando in senso orario (tempo costante) o antiorario (ad I2t costante) il regolatore Tm. Sganciatore base Protezione dal sovraccarico Protezione dal cortocircuito Protezione da guasto a terra Istantaneo fisso Segnalazione alimentazione Segnalazione preallarme Segnalazione sovratemperatura Ir = 0,4-0,5-0,6-0,7-0,8-0,9-0,95-1 In Tr = 5-10-20-30s (a 6 Ir) T r = 5-10-20-30s (a 6 Ir) Ir IImm==1.5-2-3-4-5-6-8-10 1,5-2-3-4-5-6-8-10 Ir Ig= 0.2-0.3-0.4-0.5- I0.6-0.7-0.8-1In g = 0,2-0,3-0,4 0,5-0,6-0,7-0,8-1 In TTmm==0.01-0.1-0.2-0.3s 0,01-0,1-0,2-0,3s (I2t Tm = 0-0,1-0,2-0,3s (I = K) 1 2 Isf Isf Tg= 0.1-0.2-0.5-1s Regolazione oraria Regolazione oraria 2 Regolazione antioraria Regolazione a I t costante antioraria a I2t costante 2 Tg = 0,1-0,2-0,5-1s (0,4-0,5-0,6-0,7-0,8-0,9-0,95-1) x In 5s (fisso a 6 Ir) (1,5-2-3-4-5-6-8-10) x Ir 0,05s (fisso) 4 kA (MA/MH/ML250E) 5 kA (MA/MH/ML400-630E) 10 kA (MA/MH630÷800ES) 20 kA (MA/MH630÷1250ES) LED verde (fisso per 0,3 In) (0,4-0,5-0,6-0,7-0,8-0,9-0,95-1) x In 5-10-20-30s (fisso a 6 Ir) (1,5-2-3-4-5-6-8-10) x Ir 0-0,1-0,2-0,3s 5 kA (MA/MH/ML400-630E) 5 kA (MA/MH/ML400-630E) 20 kA (MA/MH630÷1600ES) LED verde (fisso per 0,2 In) 20 kA (MA/MH630÷1600ES) LED verde (fisso per 0,2 In) LED rosso (fisso con I>0,9 Ir, intermittente con I>1,05 Ir) LED verde+rosso intermittenti con temperatura interna maggiore di 75°C LED rosso (fisso con I>0,9 Ir, intermittente con I>1,05 Ir) LED verde+rosso intermittenti con temperatura interna maggiore di 75°C (con temperatura superiore a 85°C attivazione della protezione da sovraccarico con conseguente apertura dell’interruttore) 2 LED rossi (1 per sovraccarico + 1 per cortocircuito) LED rosso (fisso con I>0,9 Ir, intermittente con I>1,05 Ir) LED verde+rosso intermittenti con temperatura interna maggiore di 75°C (con temperatura superiore a 85°C attivazione della protezione da sovraccarico con conseguente apertura dell’interruttore) 3 LED rossi (1 per sovraccarico + 1 per cortocircuito + 1 per guasto a terra) Ir Tr Im Tm Ig Tg Isf - 50 Sganciatore selettivo 1 Sganciatore selettivo con protezione da guasto a terra (0,4-0,5-0,6-0,7-0,8-0,9-0,95-1) x In 5-10-20-30s (fisso a 6 Ir) (1,5-2-3-4-5-6-8-10) x Ir 0-0,1-0,2-0,3s (0,2-0,3-0,4-0,5-0,7-0,8) x In 0,1-0,2-0,5-1s Segnalazione intervento colori Ir = 0.4-0.5-0.6-0.7-0.8-0.9-0.95-1 In Dati tecnici moduli differenziali Megatiker Interruttore Modulo differenziale N° di poli MA/ME125B/N GE125 GS125 4 4 GL125 4 ME160/B/N/H GS160 GL160 4 4 ME250B/N/H GS250 GL250 4 4 Caratteristiche elettriche Tipo di modulo differenziale Corrente nominale In (A) Tensione nominale Ue (V a.c. a 50-60 Hz) Tensione di funzionamento (V a.c. a 50-60 Hz) Corrente nominale differenziale I∆n (A) Tempo di intervento differenziale ∆t (s) Potere di interruzione differenziale I∆m (%Icu) AC 63-125 500 230÷500 0,3-0,5 60 A-S 63-125 500 110÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 160 500 230÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 160 500 110÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 250 500 230÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 250 500 110÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 0,9 1,3 120x150x74 120x115x74 1,1 1,1 1,3 1,35 Caratteristiche funzionali Sganciatore elettromeccanico Sganciatore elettronico Contatto di segnalazione a distanza 50% I∆n Segnalazione I∆n % dispersa Segnalazione a distanza intervento differenziale Montaggio laterale Montaggio sottoposto Montaggio su guida DIN 35 A-S 63-125 500 230÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 ● ● ● ● Dimensioni e pesi Dimensioni (LxHxP) (mm) Laterale Sottoposto Laterale Sottoposto Pesi (kg) ● ● ● 101x120x74 101x90x74 0,7 0,8 1,1 1,2 150x176x74 150x176x74 1,56 1,56 1,4 1,4 Interruttore Modulo differenziale N° di poli MA/MH160 GS160 GL160 4 4 MA/MH/ML250-250E GS250 GL250 4 4 MA/MH/ML400-400E GS400 GL400 4 4 MA/MH/ML630E GS630 GL630 4 4 Caratteristiche elettriche Tipo di modulo differenziale Corrente nominale In (A) Tensione nominale Ue (V a.c 50-60Hz) Tensione di funzionamento (V a.c 50-60Hz) Corrente nominale differenziale I∆n (A) Tempo di intervento differenziale ∆t (s) Potere di interruz. differenziale I∆m (%Icu) A-S 160 500 230÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 160 500 110÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 250 500 230÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 250 500 110÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 400 500 230÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 400 500 110÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 630 500 230÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 A-S 630 500 110÷500 0,03÷3 0-0,3-1-3 60 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Caratteristiche funzionali Sganciatore elettronico Contatto di segnalaz. a distanza 50% I∆n Segnalazione I∆n % dispersa Segnalazione a distanza intervento differ. Montaggio sottoposto Dimensioni e pesi Dimensioni (LxHxP) (mm) Pesi (kg) 140x108x105 1,4 1,4 (*) solo per versione compatta per ME250B/N/H colori ● ● 51 ● ● 140x108x105 1,4 1,4 ● ● 183x152x105 3,1 3,1 ● ● 183x152x105 3,1 3,1 Dati tecnici interruttori Megabreak Interruttori Megabreak MA/MH/ML08 Frame 1 N° poli 3-4 1 MA/MH/ML10 2 1 1 MA/MH/ML12 2 3-4 1 1 2 L 3-4 Caratteristiche elettriche (CEI EN 60947-2) Tensione nominale Ue (Va.c. a 50-60Hz) 690 690 690 Tensione nominale di isolamento Ui (kV) 1 1 1 Tensione nominale tenuta d’impulso Uimp (kV) 8 8 8 Categoria di utilizzazione B B B Corrente nominale degli sganciatori In (A) 800 1000 1250 Protezione del neutro (% I di fase) 50 50 Livello di prestazioni A H L A H L A H 230Va.c. 50 65 100 50 65 100 50 65 100 415Va.c. 50 65 100 50 65 100 50 65 100 500Va.c. 50 65 80 50 65 80 50 65 80 600Va.c. 50 50 65 50 50 65 50 50 65 690Va.c. 40 40 60 40 40 60 40 40 60 415Va.c. 143 143 176 143 143 176 143 143 176 500Va.c. 105 143 176 105 143 176 105 143 176 600Va.c. 105 105 143 105 105 143 105 105 143 690Va.c. 84 84 105 84 84 105 84 84 105 100 100 80 100 100 80 100 100 80 50 65 80 50 65 80 50 65 80 Attitudine al sezionamento ● ● ● ● ● ● ● ● ● Visualizzazione stato dell’interruttore ● ● ● ● ● ● ● ● ● Potere di interruzione estremo Icu (kA) Potere di chiusura nominale Icu (kA) Potere di interruzione di servizio Ics (%Icu) Corrente ammissibile di breve durata Icw (kA) t=1s 50 Visualizzazione stato dei contatti ● ● ● ● ● ● ● ● ● Visualizzazione molle cariche/scariche ● ● ● ● ● ● ● ● ● MP…/17S S S S S S S S S S MP…/20S O O O O O O O O O MP…/17T Possibilità di accessoriamento Sganciatore elettronico a microprocessore O O O O O O O O O Protezione dal sovraccarico S S S S S S S S S Protezione dal cortocircuito S S S S S S S S S Protezione dal guasto a terra O O O O O O O O O Contatti ausiliari (5NO+3NC) S S S S S S S S S Contatti di allarme (1NO) O O O O O O O O O Sganciatori di apertura O O O O O O O O O Comando di chiusura (elettromagnete) O O O O O O O O O Comando elettrico a motore a precarica di molle O O O O O O O O O Esecuzione fissa S S S S S S S S S Esecuzione estraibile S S S S S S S S S Interblocchi meccanici O O O O O O O O O S = di serie colori O = optional 52 MA/MH/ML16 1 1 MA/MH/ML20 2 1 3-4 1 MA/MH/ML25 2 3-4 1 1 MA/MH/ML32 2 3-4 2 2 MA/MH/ML40 2 3-4 2 690 690 690 690 690 1 1 1 1 1 8 8 8 8 8 B B B B B 4000 1600 2000 2500 3200 50 50 50 50 2 2 3-4 50 A H L A H L A H L A H L A H L 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 100 50 65 80 50 65 80 50 65 80 50 65 80 50 65 80 50 50 65 50 50 65 50 50 65 50 50 65 50 50 65 40 40 60 40 40 60 40 40 60 40 40 60 40 40 60 143 143 176 143 143 176 143 143 176 143 143 176 143 143 176 105 143 176 105 143 176 105 143 176 105 143 176 105 143 176 143 105 105 143 105 105 143 105 105 143 105 105 143 105 105 84 84 105 84 84 105 84 84 105 84 84 105 84 84 105 100 100 80 100 100 80 100 100 80 100 100 80 100 100 80 50 65 80 50 65 80 50 65 80 50 65 80 50 65 80 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● S S S S S S S S S S S S S S S O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S O O O O O O O O O O O O O O O S S S S S S S S S S S S S S S O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S O O O O O O O O O O O O O O O colori 53 Sganciatori elettronici per Megabreak Sganciatori elettronici tipo MP…/17... MP3/17S e MP4/17S: sganciatore standard (per interruttori MA e MH) rispettivamente tripolare e tetrapolare. Consente la protezione da sovraccarichi e cortocircuiti con le seguenti regolazioni: t (s) sovraccarico: Ir: 0.4-1.0 In (7 gradini: 0.4, 0.5, 0.6, 0.7, 0.8, 0.9, 1.0); cortocircuito: Im: 2-12 Ir (7 gradini: 2,3,4,6,8,10,12). I (A) MP3/17T e MP4/17T: questi relé associano alle protezioni descritte nel paragrafo precedente, la protezione contro i guasti verso terra. Le regolazioni possibili per questo tipo di protezione sono le seguenti: t (s) guasto a terra: Ig: 0 (disattivato) 0.4-1 In (4 gradini: 0.4, 0.6, 0.8, 1.0); tg: 0 (istantaneo) 0.1-1 s (6 gradini: 0.1, 0.2, 0.4, 0.6, 0.8, 1.0). I (A) Sganciatori elettronici tipo MP…/20... Regolazione per sovraccarico Lo sganciatore degli interruttori Megabreak tipo MP…/20… consente la regolazione della soglia di corrente di intervento per sovraccarico compresa tra il 40% ed il 100% del valore di corrente nominale con passo del 1%. E' possibile scegliere tra 16 possibili combinazioni di curve di regolazione del tempo di intervento per sovraccarico. t (s) I (A) t (s) I (A) colori 54 Sganciatori elettronici per Megabreak Sganciatori elettronici tipo MP…/20... Regolazione per cortocircuito a tempo inverso Questo tipo di regolazione si può effettuare per migliorare la selettività nel coordinamento con altri dispositivi di protezione del circuito. Essa permette di determinare per quale valore di corrente non si deve più avere la protezione dal sovraccarico ma bisogna realizzare una protezione da cortocircuito. La curva di intervento relativa a questo tipo di regolazione sarà 10 volte più veloce rispetto al tempo di intervento per sovraccarico al medesimo valore di corrente. Tale regolazione si effettua sui gradini 1,5-2-3-46-8-10 e 12 x Ir (corrente di intervento per sovraccarico regolata). Regolazione della corrente di intervento per cortocircuito a tempo indipendente Questa regolazione rappresenta il valore di corrente di cortocircuito per il quale si vuole l'intervento istantaneo dell'interruttore. E' possibile selezionare il livello di corrente per cui la protezione dal cortocircuito a tempo fisso sostituisce quella di cortocircuito a tempo inverso. La corrente di intervento è regolabile nei seguenti gradini:1,5-2-3-4-6-8-10 e 12 x Ir. t (s) I (A) t (s) I (A) Regolazione del tempo di intervento per cortocircuito a tempo indipendente E' possibile impostare ritardi sull'intervento per cortocircuito a tempo indipendente da 0 a 1 secondo con passo di 0,1 secondo. t (s) I (A) Intervento istantaneo fisso Gli sganciatori sono dotati di intervento istantaneo fisso (3° elemento) prefissato in fabbrica. t (s) Fisso colori 55 I (A) Sganciatori elettronici per Megabreak Regolazione corrente di intervento per guasto a terra La regolazione del valore di corrente di intervento per guasto a terra è regolabile tra 10 ed il 100% della corrente nominale dell’interruttore con passo 1%. t (s) I (A) Regolazione del tempo di intervento per guasto a terra E' possibile regolare il tempo di intervento per guasto a terra tra 0 ed 1 secondo con gradini di 0,1 secondi. t (s) I (A) Correzione della curva di protezione per guasto a terra Le curve di protezione per guasto a terra possono essere modificate come evidenziato in figura applicando, in fase di programmazione un fattore di correzione regolabile su 8 posizioni differenti: 1 (OFF); 1,5; 2; 2,5; 3; 4; 5 e 6. t (s) I (A) colori 56 Dati tecnici dei sezionatori Megaswitch Megaswitch MW63 - 160 Sezionatori Corrente nominale In (A) Sezione massima cavo (mm2) Cu flessibile Cu rigido Alu Tensione nominale Ue (V a.c.) Tensione d’isolamento Ui (V a.c.) Tensione massima a tenuta d’impulso Uimp (kV) AC22/23 (A) 400V a.c. 500V a.c 690V a.c. DC23 (A) 250V d.c. (*) Corrente massima fusibile gG (A) Corrente massima fusibile aM (A) Potere di chiusura nominale Icm (kA) (valore di cresta) Corrente ammissibile di breve durata per 1s Icw (kA) Corrente di cortocircuito condizionata Icc (kA) (con fusibile) Durata meccanica (n° manovre) Potenza dissipata per polo (W) Grado di protezione (*) due poli in serie MW63 63 35 50 50 690 690 8 63 63 40 63 63 7 2.5 100 >30000 0.8 IP 20 MW160 100 50 70 70 690 800 8 100 100 100 100 100 63 12 3.5 100 >30000 2 IP 20 125 50 70 70 690 800 8 125 125 125 125 125 125 12 3.5 100 >30000 2.5 IP 20 160 150 185 185 28 690 800 8 160 160 160 160 160 160 40 12 100 >25000 2500 5 IP 20 200 150 185 185 28 690 800 8 200 160 200 200 200 200 40 12 100 >25000 2500 7 IP 20 250 150 185 185 28 690 800 8 250 160 250 250 250 250 40 12 100 >25000 2500 12 IP 20 Megaswitch MW250 Corrente nominale In (A) Sezione massima cavo (mm2) Cu flessibile Cu rigido Alu Larghezza barre (mm) Tensione nominale Ue (V a.c.) Tensione d’isolamento Ui (V a.c.) Tensione massima a tenuta d’impulso Uimp (kV) AC23 (A) 400V a.c. 690V a.c. AC22 (A) 690V a.c. DC23 (A) 250V d.c. (*) Corrente massima fusibile gG (A) Corrente massima fusibile aM (A) Potere di chiusura nominale Icm (kA) (valore di cresta) Corrente ammissibile di breve durata per 1s Icw (kA) Corrente di cortocircuito condizionata Icc (kA) (con fusibile) Durata meccanica (n° manovre) Durata elettrica (n° manovre) (AC23 - 400 Va.c.) Potenza dissipata per polo (W) Grado di protezione (*) due poli in serie colori 57 160 50 70 70 690 800 8 160 160 125 125 160 125 12 3.5 100 >30000 5 IP 20 Poteri di interruzione interruttori Btdin - CEI EN 60898 Potere di cortocircuito nominale Icn (kA) in corrente alternata secondo CEI EN 60898 Vn = 230V a.c. In (A) 0,5÷20 25 32 40 50 63 80 100 Btdin 45 1P 4,5 4,5 4,5 e residenziale 1P+N 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 * 4,5 * curve B-C 2P-3P-4P 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 Btdin 60 1P 6 6 6 6 6 6 curve B-C-D 1P+N 6 6 6 6 6* 6* 2P-3P-4P 6 6 6 6 6 6 Btdin 100 1P 10 10 10 10 10 10 10 10 curve C-D 1P+N 10 10 10 10 10 10 2P-3P-4P 10 10 10 10 10 10 10 10 Btdin 250 1P 25 20 15 12,5 12,5 12,5 1P+N 25 25 25 25 25 25 curva C 2P-3P 25 25 25 25 25 25 4P 25 25 25 25 25 25 Btdin 250H 1P÷4P 25 25 25 25 25 125 Vn = 400/440V a.c. 0,5÷20 25 32 40 50 63 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 6 6 6 6 6 6 10 10 10 10 10 10 25 25 25 20 25 20 15 25 20 15 25 15 12,5 25 15 12,5 25 Vn = 400/440V a.c. 0,5÷20 25 32 40 50 63 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 6 6 6 6 6 6 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 12,5 12,5 12,5 10 12,5 10 7,5 12,5 10 7,5 12,5 7,5 7,5 12,5 7,5 7,5 12,5 Vn = 400/440V a.c. 63 80 100 10 10 10 7,5 7,5 7,5 125 10 7,5 80 100 125 10 10 10 80 100 125 7,5 7,5 7,5 10 10 curva C Potere di cortocircuito di servizio Ics (kA) in corrente alternata secondo CEI EN 60898 Vn = 230V a.c. In (A) 0,5÷20 25 32 40 50 63 80 100 Btdin 45 1P 4,5 4,5 4,5 e residenziale 1P+N 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 * 4,5 * curve B-C 2P-3P-4P 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 Btdin 60 1P 6 6 6 6 6 6 curve B-C-D 1P+N 6 6 6 6 6* 6* 2P-3P-4P 6 6 6 6 6 6 Btdin 100 1P 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 curve C-D 1P+N 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 2P-3P-4P 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 Btdin 250 1P 12,5 10 7,5 7,5 7,5 7,5 curva C 1P+N 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 2P 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 3P-4P 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 Btdin 250H 1P÷4P 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 125 7,5 7,5 curva C * valore valido per versione 1P+N in 2 moduli Poteri di interruzione Icn/Ics (kA) in corrente alternata secondo CEI EN 60898 Vn = 230V a.c. In (A) 63 80 100 125 Megatiker Icn (kA) 3P-4P 15 15 15 15 MD125 Ics (kA) 3P-4P 11 11 11 11 colori 58 Poteri di interruzione interruttori Btdin - CEI EN 60947-2 Potere di interruzione estremo Icu (kA) in corrente alternata secondo CEI EN 60947-2 Vn = 230V a.c. In (A) 0,5÷20 25 32 40 50 63 80 100 Btdin 45 1P+N 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 residenziale 2P 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 curva C Btdin 45 1P 6 6 6 curve B-C 1P+N 6 6 6 6 6 6 2P-3P-4P 6 6 6 6 6 6 Btdin 60 1P 10 10 10 10 10 10 curve B-C-D 1P+N 10 10 10 10 10 10 2P-3P-4P 20 20 20 20 20 20 Btdin 100 1P 15 15 10 10 10 10 10 10 curve C-D 1P+N 15 15 10 10 10 10 2P 30 30 30 20 20 20 25 25 3P-4P 30 30 30 20 20 20 16 16 Btdin 250 1P 25 20 15 12,5 12,5 12,5 curva C 1P+N 45 45 45 25 25 25 2P 45 45 45 45 25 25 3P-4P 45 45 45 45 25 25 Btdin 250H 1P÷4P 50 50 50 50 50 125 Vn = 400/440V a.c. 0,5÷20 25 32 40 50 63 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 6 6 6 6 6 6 10 10 10 10 10 10 15 15 15 15 15 15 10 10 10 10 10 10 30 25 25 20 50 20 15 50 20 15 50 15 12,5 50 15 12,5 50 Vn = 400/440V a.c. 0,5÷20 25 32 40 50 63 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 6 6 6 6 6 6 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 25 20 20 15 25 15 12,5 25 15 12,5 25 12,5 10 25 12,5 10 25 80 100 125 16 10 16 10 16 10 80 100 125 12 7,5 12 7,5 12 7,5 10 25 16 curva C Potere di cortocircuito di servizio Ics (kA) in corrente alternata secondo CEI EN 60947-2 Vn = 230V a.c. In (A) 0,5÷20 25 32 40 50 63 80 100 Btdin 45 1P+N 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 residenziale 2P 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 curva C Btdin 45 1P 6 6 6 curve B-C 1P+N 6 6 6 6 6 6 2P-3P-4P 6 6 6 6 6 6 Btdin 60 1P 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 curve B-C-D 1P+N 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 2P-3P-4P 15 15 15 15 15 15 Btdin 100 1P 12,5 12,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 curve C-D 1P+N 12,5 12,5 7,5 7,5 7,5 7,5 2P 25 25 25 15 15 15 18,75 18,75 3P-4P 25 25 25 15 15 15 12 12 Btdin 250 1P 20 15 12,5 10 10 10 curva C 1P+N 35 35 35 20 20 20 2P 35 35 35 35 20 20 3P-4P 35 35 35 35 20 20 Btdin 250H 1P÷4P 25 25 25 25 25 125 7,5 18,75 12 curva C Potere di interruzione estremo Icu (kA) in corrente alternata secondo CEI EN 60947-2 Vn = 230V a.c. In (A) <6,3 10÷16 25 40-63 Btdin 250 2P 50 50 50 20 solo magnetici 3P 50 50 50 20 Vn = 400/440V a.c. <6,3 10÷16 25 20 25 15 25 15 15 40-63 10 10 Poteri di interruzione Icu/Ics (kA) in corrente alternata secondo CEI EN 60947-2 Vn = 230V a.c. In (A) 63 80 100 125 Megatiker Icn (kA) 3P-4P 22 22 22 22 MD125 Ics (kA) 3P-4P 11 11 11 11 Vn = 400/440V a.c. 63 80 15 15 7,5 7,5 100 15 7,5 125 15 7,5 colori 59 Poteri di interruzione interruttori Btdin - CEI EN 60947-2 Poteri di interruzione in corrente continua secondo CEI EN 60947-2 Icu (kA) Vn (Vd.c.) 48 Btdin 45 - curve B-C 1P 3 2P 4,5 3P 4P Btdin 60 - curve B-C-D 1P 6 2P 6 3P 4P Btdin 100 - curve C-D 1P 8 (6÷63A) 2P 8 3P 4P Btdin 100 - curve C-D 1P 10 (80÷125A) 2P 10 3P 4P Btdin 250 - curva C 1P 10 2P 10 3P 4P Btdin 250H - curva C 1P 10 2P 10 3P 4P Megatiker MD125 3P 15 4P 15 110 4,5 4,5 60 110 4,5 6 6 6 6 6 6 10 10 8 8 8 8 8 8 12 12 10 10 10 10 10 10 15 15 10 10 10 10 10 10 15 15 10 10 10 10 10 10 15 7,5 7,5 3 poli in serie 500V 16 25 30 25 36 36 25 25 36 36 36 36 36 36 36 36 40 40 45 45 36 40 45 36 40 45 36 40 45 36 40 45 36 40 45 36 40 45 36 / 50 / 60 36 / 50 / 60 36 / 50 / 60 36 / 50 / 60 36 / 50 36 / 50 36 / 50 36 / 50 36 / 50 230 4,5 4,5 4,5 Poteri di interruzione in corrente continua secondo CEI EN 60947-2 Tipo Corrente Potere di interruzione Icu (kA) interruttori In (A) 2 poli in serie 2 poli in serie 3 poli in serie 110-125V 250V 400V MA125 16-125 20 16 20 ME125B 16-125 30 25 30 ME125N 16-125 36 30 36 ME160B 25-160 30 25 30 ME160N 25-160 40 36 40 ME160H 25-160 50 40 40 ME250B 100-250 30 25 30 25-250 30 25 40 ME250N 100-250 40 36 40 25-250 40 36 40 ME250H 100-250 50 36 40 25-250 50 36 40 MA160 25-160 40 36 40 MH160 25-160 50 40 40 MA250 100-250 40 36 40 25-250 40 36 40 MH250 100-250 45 40 45 25-250 45 40 45 ML250 100-250 50 45 50 25-250 50 45 50 MA250E 40-250 40 36 40 MH250E 40-250 45 40 45 ML250E 40-250 50 45 50 MA400MT 250-400 40 36 40 MH400MT 250-400 45 40 45 ML400MT 250-400 50 45 50 MA400E 160-400 40 36 40 MH400E 160-400 45 40 45 ML400E 160-400 50 45 50 MA630MT 500-630 40 36 40 MH630MT 500-630 45 40 45 ML630MT 500-630 50 45 50 250-630 40 36 40 250-630 45 40 45 250-630 50 45 50 160-630 40 36 40 160-630 45 40 45 160-630 50 45 50 MA/MH/ML630 500-630 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 MA/MH/ML800 800 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 MA/MH/ML1250 1000-1250 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 500-1250 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 50 / 60 / 80 MA/MH630ES 630 50 / 60 50 / 60 50 / 60 MA/MH800ES 800 50 / 60 50 / 60 50 / 60 MA/MH1250ES 1250 50 / 60 50 / 60 50 / 60 MA/MH1600ES 1600 50 / 60 50 / 60 50 / 60 630-1600 50 / 60 50 / 60 50 / 60 colori Ics (kA) 48 3 4,5 230 11 11 10 10 7,5 7,5 Protezione termico magnetico come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC come AC No protezione No protezione No protezione come AC come AC come AC No protezione No protezione No protezione come AC come AC come AC come AC come AC come AC No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione No protezione 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Im AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 1,5 Iist AC 15 6 6 Collegamento poli Tri-tetrapolare Poteri di interruzione dei Salvamotori MF32 - CEI EN 60947-2 Poteri di interruzione secondo CEI EN 60947-2 per Salvamotori MF32 Salvamotore 230V a.c. 400V a.c. Icu (kA) Ics (%Icu) Icu (kA) Ics (%Icu) MF32/016÷2 > 100 > 100 > 100 > 100 MF32/3 > 100 > 100 > 100 > 100 MF32/4 > 100 > 100 > 100 > 100 MF32/6 > 100 > 100 > 100 > 100 MF32/10 > 100 > 100 > 100 > 100 MF32/14 > 100 > 100 15 50 MF32/18 > 100 > 100 15 50 MF32/23 50 100 15 40 MF32/25 50 100 15 40 MF32/32 50 100 10 50 440V a.c. Icu (kA) > 100 > 100 > 100 50 15 8 8 6 6 6 Ics (%Icu) > 100 > 100 > 100 100 100 50 50 50 50 50 500V a.c. Icu (kA) > 100 > 100 > 100 50 10 6 6 4 4 4 Ics (%Icu) > 100 > 100 > 100 100 100 75 75 75 75 75 690V a.c. Icu (kA) > 100 3 3 3 3 3 3 3 3 3 Ics (%Icu) > 100 75 75 75 75 75 75 75 75 75 Tabella di coordinamento tra Salvamotori MF32 e fusibili (kA) Salvamotore 230V a.c. 400V a.c. aM g1 aM MF32/016÷2 > 100 > 100 > 100 MF32/3 > 100 > 100 > 100 MF32/4 > 100 > 100 > 100 MF32/6 > 100 > 100 > 100 MF32/10 > 100 > 100 > 100 MF32/14 > 100 > 100 63 MF32/18 > 100 > 100 63 MF32/23÷32 80 100 80 440V a.c. aM > 100 > 100 > 100 50 50 50 50 63 g1 > 100 > 100 > 100 63 63 63 63 80 500V a.c. aM > 100 > 100 > 100 50 50 50 50 50 g1 > 100 > 100 > 100 63 63 63 63 63 690V a.c. aM > 100 16 25 32 32 40 40 40 g1 > 100 20 32 40 40 50 50 50 Influenza dell'ambiente g1 > 100 > 100 > 100 > 100 > 100 80 80 100 Influenza della temperatura ambiente Per temperature diverse da quelle di riferimento il costruttore deve dichiarare i declassamenti o meno dei valori di corrente riportati alle pagine seguenti. Per temperature ambiente superiori a 70°C (Megatiker magnetotermici) e 60° (Btdin) non è più garantita la continuità di servizio, bisogna quindi procedere ad un adeguato sistema di ventilazione. La temperatura massima di impiego per gli interruttori Megatiker elettronici è 60°C. Condizioni atmosferiche particolari Le prestazioni degli interruttori automatici possono essere influenzate da particolari tipi di clima: caldo secco, freddo secco, caldo umido, atmosfera con nebbia salina. Gli interruttori BTicino hanno caratteristiche tali da soddisfare i requisiti della Norma CEI 50-3 e possono quindi essere impiegati anche in condizioni atmosferiche difficili, come quelle industriali definite dalla Norma IEC 60947. Vibrazioni Gli interruttori BTicino sono insensibili alle vibrazioni generate meccanicamente o per elettromagnetismo in conformità alla Norma IEC 68-2-6, alle specifiche del Bureau Veritas NI 122E e del Lloyd's Register of shipping. colori 61 Altitudine Le caratteristiche nominali degli interruttori sono garantite se impiegati fino ad una altitudine massima di 2000 m. Per altitudini superiori è necessario considerare i declassamenti indicati nella tabella a lato. Altitudine 2000m 3000m 4000m Tensione max servizio 690V 600V 480V Corrente nom. termica (Ta = 40°C) In 0,96 x In 0,93 x In Fenomeni elettromagneti Gli interruttori automatici Megatiker equipaggiati con sganciatore elettronico, garantiscono il corretto funzionamento ed il non intervento intempestivo, anche in presenza di sovratensioni generate da apparecchiature elettromeccaniche o elettroniche, da perturbazioni atmosferiche o scariche elettrostatiche, in conformità all'appendice F della Norma IEC 947-2 e alle Norme della serie IEC 1000-4-... Correnti nominali e di intervento degli interruttori Megatiker Corrente nominale degli sganciatori In (A) MA125 - ME125B/N In (A) L1-L2-L3 N 16 16 16 25 25 25 40 40 40 63 63 63 100 100 63 125 125 63 ME160B/N/H - MA/MH160 In (A) L1-L2-L3 N 25 25 25 40 40 40 63 63 63 100 100 63 160 160 100 ME250B/N/H - MA/MH/ML250 In (A) L1-L2-L3 N 100 100 63 160 160 100 250 250 160 MA/MH/ML250E In (A) L1-L2-L3 40 40 100 100 160 160 250 250 N 40 10 160 250 MA/MH/ML400 In (A) L1-L2-L3 250 250 320 320 400 400 MA/MH/ML400E In (A) L1-L2-L3 160 160 250 250 400 400 MA/MH/ML630MT In (A) L1-L2-L3 500 500 630 630 N 400 500 MA/MH/ML630E In (A) L1-L2-L3 630 630 N 630 MA/MH160 In (A) L1-L2-L3 25 90÷250 40 140÷400 63 220÷630 100 350÷1000 160 560÷1600 N 90÷250 140÷400 220÷630 220÷630 350÷1000 ME250B/N/H In (A) L1-L2-L3 100 350÷1000 160 560÷1600 250 900÷2500 N 220÷630 350÷1000 560÷1600 N 160 200 250 MA/MH/ML630÷1250 In (A) L1-L2-L3 N 500 500 500 630 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250 1250 N 160 250 400 MA/MH630÷1600ES In (A) L1-L2-L3 N 630 630 630 800 800 800 1250 1250 1250 1600 1600 1600 Corrente di intervento degli sganciatori magnetotermici Im (A) MA125 - ME125B/N In (A) L1-L2-L3 N 16 480 480 25 625 625 40 800 800 63 950 950 100 1250 950 125 1250 950 ME160B/N/H In (A) L1-L2-L3 25 400 40 400 63 630 100 1000 160 1600 N 400 400 630 630 1000 MA/MH/ML250 In (A) L1-L2-L3 100 350÷1000 160 560÷1600 250 900÷2500 MA/MH/ML400 In (A) L1-L2-L3 250 1250÷1600 320 1600÷3200 400 2000÷4000 N 800÷1600 1000÷2000 1250÷2500 colori N 220÷630 350÷1000 560÷1600 62 MA/MH/ML630MT In (A) L1-L2-L3 N 500 2500÷5000 1600÷2500 630 3200÷6300 2000÷4000 MA/MH/ML630÷1250 In (A) L1-L2-L3 N 500 2500÷5000 1600÷2500 630 3200÷6300 2000÷4000 800 4000÷8000 2500÷5000 1000 3000÷6000 1900÷3800 1250 3800÷7500 2400÷4800 Funzionamento degli interruttori automatici in condizioni particolari Funzionamento in corrente continua Nei circuiti in corrente continua si possono verificare sovracorrenti dovute a sovraccarico, a cortocircuito o a guasto verso terra (vedi figura). I sovraccarichi vanno interrotti con i criteri indicati dalla Norma CEI 64-8 (IB In Iz) l cortocircuiti vanno interrotti con apparecchi che abbiano potere d'interruzione in corrente continua non B - Generatore con un punto centrale a terra o a massa A - Generatore isolato C - Generatore con un polo a terra o a massa 0,5 R0 U0 U inferiore alla corrente presunta di cortocircuito. I guasti verso terra si manifestano con sovracorrenti significative solo se il generatore ha un polo o un punto intermedio a terra e se le masse sono collegate anch'esse a terra. Le figure A, B, C, illustrano i casi possibili di sovracorrenti dei quali si deve tener conto nella scelta delle protezioni. U0 R0 U0 R0 0,5 R0 Il primo guasto a terra non ha effetto mentre un secondo guasto a terra potrebbe interessare sia il polo positivo che il polo negativo; pertanto entrambi i poli vanno protetti. In questo caso la corrente di secondo guasto non può essere valutata dipendendo dalle due impedenze di guasto. Essa é notevolmente inferiore alla corrente di cortocircuito del generatore U/R0. Si può avere il guasto tra i singoli poli e la terra ed anche in questo caso occorre proteggere sia il polo positivo che il polo negativo. Le correnti di guasto verso terra coincidono con la corrente di cortocircuito del generatore*: infatti la tensione U0 é 0,5U ma anche la resistenza interna del generatore interessata dal guasto é 0,5 R0. La corrente di guasto non può mai interessare il solo polo messo a terra; perciò si può prevedere la protezione solo sul polo isolato da terra. La corrente di guasto verso terra coincide con la corrente di cortocircuito del generatore*. In ogni caso, per realizzare il sezionamento, entrambe le polarità debbono essere protette. * Per linee di lunghezza non trascurabile la corrente di cortocircuito é data da U/R0+RL dove RL é la resistenza della linea. RL può essere calcolata con la formula: RL = 0,04L/S dove L é la lunghezza del cavo ed S la sezione dei conduttori. Per la protezione da sovraccarico é necessario che tutti i bimetalli dello sganciatore siano attraversati dalla corrente (vedi schemi sotto): in queste condizioni il funzionamento termico dell' interruttore in corrente continua non si differenzia sostanzialmente dal funzionamento in corrente alternata. Evidentemente non possono funzionare in corrente continua gli interruttori con sganciatori termici Sistema di alimentazione G generatore isolato o con punto centrale a terra G generatore con polo a terra colori 63 Interruttori bipolari alimentati da TA o con sganciatori elettronici (salvo diversa indicazione del costruttore). Per la protezione da cortocircuito (o da guasto verso terra o verso massa) occorre che gli sganciatori interessino entrambe le polarità del circuito escluso eventualmente il polo collegato a terra o a massa. La soglia di intervento della protezione da cortocircuito può risultare maggiorata rispetto alla corrispondente soglia a 50 Hz. Interruttori tripolari Interruttori tetrapolari Funzionamento degli interruttori magnetotermici Btdin a 400 Hz Caratteristiche di funzionamento magnetico dei Btdin a 50 e 400 Hz La curva riportata di seguito rappresenta la caratteristica di funzionamento magnetico ed il coefficiente Km di correzione da applicare agli interruttori Btdin in funzione della frequenza. Esempio Nel caso di un Btdin 60 in curva B (3÷5 In) la soglia di intervento magnetico a 200 Hz deve essere moltiplicata per il coefficiente Km di circa 1,29. Ciò significa che l'interruttore a 200 Hz interverrà per correnti comprese tra 3x1,29 = 3,8 In e 5x1,29 = 6,45 In. Btdin 45/60/100/250 1,4 Im (400Hz) Im (50Hz) 1,3 1,2 1,1 1,0 50 100 150 200 250 300 350 400 f (Hz) Tipo di interruttore Btdin 45/60/100/250 colori 64 Protezione dal sovraccarico In a 50 Hz In a 400 Hz 6÷63A 0,5÷63A 6÷63A 6÷63A 0,5÷63A 6÷63A Protezione dal cortocircuito coefficiente di correzione Kt 1 1 1 Im a 50 Hz Im a 400 Hz 3÷5 In (B) 5÷10 In (C) 10÷20 In (D) 4,32÷7,2 In 7,2÷14,4 In 14,4÷28,8 In coefficiente di correzione Km 1,44 1,44 1,44 Funzionamento degli interruttori Megatiker a 400 Hz Caratteristiche di funzionamento dei Megatiker magnetotermici a 50 e 400 Hz Gli interruttori automatici magnetotermici possono funzionare anche alla frequenza di 400 Hz. Al crescere della frequenza diminuisce la sezione del conduttore interessato al passaggio di corrente (effetto pelle). Aumentano inoltre le perdite per isteresi per correnti parassite dei materiali ferromagnetici adiacenti. Per questo motivo le apparecchiature possono a volte subire delle limitazioni nel loro impiego a causa dell'aumento di temperatura dovuta alla frequenza. Intervento termico Analogamente a quanto sopra lo sganciatore termico può intervenire per correnti inferiori rispetto a quelle di funzionamento a 50 Hz, pertanto é necessario un declassamento termico dell'apparecchio da calcolare mediante i coefficienti di riduzione forniti nella tabella sotto riportata. In questo modo risulta garantito il comportamento termico degli interruttori. Intervento magnetico Lo sganciatore magnetico interviene per correnti superiori rispetto a quelle di funzionamento a 50 Hz; anche in questo caso è necessario calcolare il valore di intervento magnetico a 400 Hz utilizzando i coefficienti di maggiorazione forniti dal costruttore. Nella tabella sottostante sono riportati i dati caratteristici di funzionamento a 400 Hz degli interruttori BTicino. Coefficienti di correzione La tabella riporta i coefficienti correttivi Kt e Km da utilizzare per tener conto della variazione delle caratteristiche di intervento nel funzionamento a 400 Hz. Esempio di applicazione dei coefficienti correttivi Un Megatiker MH160, In 160A, Im 3,5÷10 In, a 400 Hz viene così declassato: - corrente nominale In (400 Hz) = 160x0,9 = 144A - corrente di intervento elettromagnetico Im (400 Hz) = (3,5x2) ÷ (10x2) = 7÷ 20 In Coefficienti di correzione Kt e Km da applicare per il funzionamento a 400 Hz Tipo di interruttore MA/ME125 ME160B/N/H MA/MH160 ME250B/N/H MA/MH/ML250 MA/MH/ML400 MA/MH/ML630 MA/MH/ML800 MA/MH/ML1250 MA/MH/ML630MT * Kt = In (400 Hz) In (50 Hz) colori 65 Protezione di sovraccarico Protezione di cortocircuito In a 50 Hz coefficiente di correz. Kt * In a 400 Hz Im a 50 Hz coefficiente Im di correz. Km ** a 400 Hz 16 1 16 500 2 1000 25 1 25 500 2 1000 1000 40 1 40 500 2 63 0,95 60 650 2 1300 100 0,9 90 1250 2 2500 125 0,9 112 1250 2 2500 25 1 25 400 2 800 40 1 40 400 2 800 63 0,95 60 630 2 1250 100 0,95 95 1000 2 2000 160 0,9 145 1600 2 3200 25 1 25 90÷250 2 180-500 40 1 40 140÷400 2 280-800 63 0,95 60 220÷630 2 440-1250 100 0,95 95 350÷1000 2 700-2000 160 0,9 145 560÷1600 2 1120-3200 250 0,85 210 900÷2500 2 1800-5000 250 0,85 210 1250÷2500 1 1250-2500 320 0,85 270 1600÷3200 1 1600-3200 400 0,8 320 2000÷4000 1 2000-4000 630 0,6 380 3200÷6300 1 3200-6300 800 0,6 480 4000÷8000 1 4000-8000 1000 0,6 600 3000÷6000 1 3000-6000 1250 0,6 750 3800÷7500 1 3800-7500 500 0,8 320 2500÷5000 1 2500-5000 630 0,8 380 3200÷6300 1 3200-6300 ** Km = Im (400 Hz) Im (50 Hz) Funzionamento degli interruttori differenziali Btdin in funzione della frequenza Soglia di intervento differenziale in funzione della frequenza Le curve rappresentano il coefficiente moltiplicatore da applicare al valore di soglia di intervento differenziale in funzione della frequenza. Moduli differenziale tipo A-Hpi Moduli differenziale tipo A-S 10 10 n I∆ n I∆ 5 5 1 1 0,5 0,5 0,1 0,1 50 10 100 f (Hz) 500 1000 Moduli differenziale tipo AC 100 f (Hz) 500 1000 500 1000 Moduli differenziale tipo A 10 10 n I∆n n I∆n 5 50 10 5 4p 32A 30mA 4p 30mA 2p 30mA 4p 63A 30mA 500mA 1 300mA 1 Tutti gli altri tipi AC 0,5 0,5 0,1 0,1 10 colori 66 50 100 f (Hz) 500 1000 10 50 100 f (Hz) Scelta degli interruttori non automatici Categorie di utilizzazione Gli interruttori non automatici sono gli apparecchi destinati ad essere manovrati in apertura e chiusura per realizzare il comando o il sezionamento di un circuito senza dispositivi di protezione tali da provocarne l’apertura automatica. Questi apparecchi devono essere scelti in base alla caratteristica della rete e alla categoria di utilizzazione (di cui alla tabella di seguito) e devono essere coordinati necessariamente con dei dispositivi di protezione dalle sovracorrenti da installarsi a monte. La scelta di un interruttore non automatico in base alle caratteristiche elettriche deve essere effettuata nello stesso modo e con gli stessi criteri previsti per gli interruttori automatici. La categoria di utilizzazione rappresenta per quale applicazione l’interruttore è idoneo. Di seguito è riportata la tabella delle categorie di utilizzazione definite dalla norma CEI EN 60947-3. Categorie di utilizzazione secondo CEI EN 60947-3 Categoria utilizzaz. Tipo di corrente alternata Tipo di corrente continua Applicazioni Manovra Manovra frequente non frequente Stabilimento I/Ie U/Ue Interruzione cosϕ Ic/Ie Ur/Ue cosϕ N° di cicli AC-20A AC-20B Stabilimento ed interruzione a vuoto Tutti i valori - - - - - - AC-21A AC-21B Tutti i valori 1,5 1,05 0,95 1,5 1,05 0,95 5 AC-22A AC-22B Tutti i valori 3 1,05 0.65 3 1.05 0,65 5 AC-23A AC-23B Manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entità Manovra di carichi misti resistivi e induttivi con sovraccarichi di modesta entità Manovra di motori o altri carichi altamente induttivi 1,05 1,05 0,45 0,35 8 8 1,05 1,05 0,45 0,35 5 5 L/R (ms) Interruzione Ic/Ie Ur/Ue L/R (ms) N° di cicli Categoria utilizzaz. Manovra Manovra frequente non frequente DC-20A DC-20B DC-21A DC-21B DC-22A DC-22B DC-23A DC-23B Applicazioni Stabilimento ed interruzione a vuoto Manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entità Manovra di carichi misti resistivi e induttivi con sovraccarichi di modesta entità Manovra di motori o altri carichi altamente induttivi I = corrente di stabilimento Ie = corrente nominale di impiego colori Corrente nominale di impiego 67 0 < Ie ≤ 100A 10 10 100A < Ie Corrente nominale di impiego Stabilimento U/Ue I/Ie Tutti i valori Tutti i valori 1,5 1,05 1 1,5 1,05 1 5 Tutti i valori 4 1,05 2.5 4 1,05 2,5 5 Tutti i valori 4 1,05 15 4 1,05 15 5 Ic = corrente di interruzione U = tensione di stabilimento Ue = tensione nominale di impiego Ur = tensione di ritorno Dati tecnici interruttori di manovra e sezionatori Megatiker Coordinamento tra interruttori sezionatori ed interruttori automatici Gli apparecchi destinati al sezionamento dell’impianto possono non essere necessariamente degli interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti. Questi apparecchi (interruttori di manovra o sezionamento , differenziali puri etc...) devono comunque essere coordinati con dispositivi di protezione dalle sovracorrenti in modo tale che le eventuali correnti di cortocircuito verificabili nell’impianto vengano controllate ed interrotte e non producano danneggiamenti degli apparecchi di sezionamento. Nelle tabelle riportate di seguito indicano i diversi coordinamenti ottenibili impiegando gli interruttori BTicino. Dati tecnici interruttori di manovra sezionatori Megatiker Interruttore Megatiker MS125 N° poli 3-4 MS160 3-4 MS250(1) 3-4 MS200 3-4 MS250 3-4 MS400 MS630 MS1250 MS630(1) MS800 MS1600 3-4 3-4 3-4 Caratteristiche elettriche (CEI EN 60947-3) Corrente ininterrotta nominale Iu (A) a 40°C Tensione nominale Ue (V a.c.) 125 160 250 200 250 400-630 630-800 1250-1600 (V a.c. a 50-60Hz) 500 500 500 690 690 690 690 690 250 250 250 250 250 250 250 250 Tensione nominale di isolamento Ui (V a.c.) (V d.c.) 500 500 500 690 690 690 690 690 Tensione nominale tenuta ad impulso Uimp (kV) 6 6 8 6 8 8 8 8 160 250 200 250 400-630 630-800 1250-1600 160 250 200 250 400-630 630-800 1250-1600 3 3,6 4,3 4,3 4,3 6,5 40 40 Corrente nominale d'impiego Ie (A) AC23A (500V a.c.) 125 AC23A (690V a.c.) DC23A (250V d.c.) 125 Potere di chiusura nom. (valore di cresta) Icm (kA) Corr. ammissibile di breve durata Icw (kA) per 1s 1,7 2,1 2,5 2,5 2,5 4 20 20 meccanica 25000 20000 20000 20000 20000 13000 10000 10000 elettrica 6000 8000 8000 8000 8000 4000 4000 4000 ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Comando elettrico a distanza ● ● ● ● ● ● ● ● Esecuzione fissa ● ● ● ● ● ● ● ● Esecuzione rimovibile ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● 210x320x140 210x320x140 Durata (ciclo CO) Attitudine al sezionamento Protezioni Modulo differenziale associabile Accessoriamento Esecuzione estraibile Manovre rotanti Interblocchi meccanici Dimensioni e pesi Dimensione interruttore fisso (LxHxP) (mm) Pesi interruttore fisso (Kg) (1) versione compatta colori 68 3P 75,6x120x74 90x150x74 90x176x74 105x200x105 105x200x105 140x260x105 4P 101x120x74 120x150x74 120x176x74 140x200x105 140x200x105 183x260x105 280x320x105 280x320x140 3P 1 1,1 2,3 2,3 2,3 3,9 11,2 17 4P 1,1 1,5 3,5 3,5 3,5 5,8 14,1 22,4 Coordinamento degli interruttori di manovra MS C o o rd i n a mento Associazione Megatiker MS con moduli differenziali Il potere di interruzione differenziale Im assunto dalla associazione dell'interruttore di manovra MS con i rispettivi moduli differenziali dipende dai tempi di ritardo impostati come risulta dalla tabella a fianco. Tipo di associazione Tempo di ritardo impostato Im (kA) MS125 + GE/GS/GL t = 0s 1,7 MS160 + GS/GL MS200/250 + GS/GL MS400 + GS/GL MS630 + GS/GL Coordinamento con Megatiker magnetotermici t = 0,3 s 1,7 t = 1s 1,7 t = 3s 1,2 t = 0s 2,1 t = 0,3s 2,1 t = 1s 2,1 t = 3s 1,5 t = 0s 2,5 t = 0,3s 2,5 t = 1s 2,5 t = 3s 2 t = 0s 4 t = 0,3s 4 t = 1s 4 t = 3s 3,5 t = 0s 4 t = 0,3s 4 t = 1s 4 t = 3s 3,5 Coordinamento con fusibili di tipo gG Coordinamento con fusibili Imax (A) fusibile MS125+GE/GL/GS125 MA125 ME125B ME125N MS125+GE/GL/GS125 gG200 interruttori MS Ith (A) gG aM Icu della combinazione(kA) 16 25 36 Icu della combinazione(kA) 50 MS125 125 200 160 I∆m (% Icu) 60 60 60 Idm (% Icu) 60 MS160 160 200 160 MS200 200 250 200 630 MS250 (*) 250 500 (315) MS160+GL/GS160 ME160B ME160N ME160H MS160+GL/GS160 gG250 MS250 250 500 (315) 630 Icu della combinazione(kA) 25 36 50 Icu della combinazione(kA) 50 MS630 630 630 (500) 500 I∆m (% Icu) 60 60 60 Idm (% Icu) 60 MS630 (*) 630 800 630 MS630 630 800 630 MS800 800 1000 800 (*) compatto MS250+GL/GS250 (*) ME250B ME250N ME250H MS250+GL/GS250 (*) gG315 Icu della combinazione(kA) 25 36 50 Icu della combinazione(kA) 50 I∆m (% Icu) 60 60 60 Idm (% Icu) 60 gG250 MS200+GL/GS160 MA160 MH160 MS200+GL/GS160 Icu della combinazione(kA) 36 70 Icu della combinazione(kA) 50 I∆m (% Icu) 60 60 Idm (% Icu) 60 gG315 MS200+GL/GS250 MA250 MH250 ML250 MS250+GL/GS250 MA250E MH250E ML250E Icu della combinazione(kA) 50 Icu della combinazione(kA) 36 70 100 Idm (% Icu) 60 I∆m (% Icu) 60 60 60 gG500 MS400+GL/GS400 MA400 MH400 ML400 MS630+GL/GS630 MA400E MH400E ML400E Icu della combinazione(kA) 50 Icu della combinazione(kA) 36 70 100 Idm (% Icu) 60 I∆m (% Icu) 60 60 60 MS630+GL/GS630 MA630MT MH630MT ML630MT MS630+GL/GS630 gG800 MA630E MH630E ML630E Icu della combinazione(kA) 50 Icu della combinazione(kA) 36 70 100 Idm (% Icu) I∆m (% Icu) 60 60 60 (*) compatto (*) compatto colori 69 60 Coordinamento degli interruttori di manovra MS Corrente di cortocircuito nominale condizionata Interrutore a valle MS125 Agli interruttori di manovra MS associati ad interruttori MA-ME-MH-ML si possono assegnare le correnti di cortocircuito nominali condizionate (in kA) Interruttore a monte MA125 ME125B 16 25 ME125N 36 interruttore Interruttore a monte a valle ME250B ME250N ME250H MS125 MS160 MS200 MS250(*) 50 50 50 50 25 25 25 25 36 36 36 36 interruttore Interruttore a monte a valle MA630MT MH630MT MA630E MH630E MS125 36 50 MS160 36 50 MS200 36 70 MS250(*) 36 50 MS250 36 70 MS400 36 70 MS630(*) 36 70 ML630MT ML630E 70 70 100 70 100 100 100 interruttore a valle MS125 MS160 MS200 MS250(*) MS250 MS400 MS630(*) MS630 MS800 MS1250 ML1250 70 70 100 70 100 100 100 100 100 100 Interruttore a monte MA1250 MH1250 50 50 36 50 50 70 36 50 50 70 50 70 50 70 50 70 50 70 50 70 interruttore a valle MS125 MS160 indicate in tabella per sistemi trifase a 400V. L'interruttore automatico può essere installato anche immediatamente a valle dell'interruttore di manovra. Interruttore a monte ME160B ME160N ME160H 25 36 50 25 36 50 interruttore a valle MS125 MS160 Interruttore a monte MA160 MH160 36 50 25 36 interruttore a valle MS125 MS160 MS200 MS250(*) MS250 MS400 Interruttore a monte MA400 MH400 MA400E MH400E 36 50 36 50 36 70 36 50 36 70 36 70 ML400 ML400E 70 70 100 70 100 100 interruttore Interruttore a monte a valle MA630 MH630 ML630 interruttore a valle Interruttore a monte MA800 MH800 ML800 MS125 MS160 MS200 MS250(*) MS250 MS400 MS630(*) MS630 MS125 MS160 MS200 MS250(*) MS250 MS400 MS630(*) MS630 MS800 50 36 50 36 50 50 50 50 50 70 70 100 70 100 100 100 100 100 interruttore Interruttore a monte a valle MA250 MH250 MA250E MH250E MS125 36 50 MS160 36 50 MS200 36 70 MS250(*) 36 50 MS250 36 70 50 36 50 36 50 50 50 50 50 50 70 50 70 70 70 70 ML250 ML250E 70 70 100 70 100 70 70 100 70 100 100 100 100 50 50 70 50 70 70 70 70 70 interruttore Interruttore a monte MA1250ES MH1250ES a valle MS1250 20 20 interruttore a valle MS1250 MS1600 Interruttore a monte MA1600ES MH1600ES 20 20 20 20 Corrente di cortocircuito nominale condizionata per sezionatori Megaswitch in impianto trifase a 400V Interrutore a valle MW63 MW160 MW250 Interruttore a monte MA125 ME125B 16 25 16 25 16 25 ME125N 25 25 25 interruttore a valle MW63 MW160 MW250 Interruttore a monte MA160 MH160 25 25 25 25 25 25 Interrutore a valle Interruttore a monte MA125 ME125B ME125N interruttore Interruttore a monte a valle ME250B ME250N ME250H MW63 25 25 25 MW63 25 25 MW160 25 25 25 MW160 25 25 MW250 25 25 25 MW250 25 25 note: con i sezionatori Megaswitch il coordinamento è puramente selettivo colori 70 25 25 25 interruttore a valle MW63 MW160 MW250 Interruttore a monte MA250 MH250N MA250E MH250E 25 25 25 25 25 25 ML250 ML250E 25 25 25 Potenze dissipate per polo per interruttori Btdin Per calcolare la potenza complessiva dissipata da un interruttore moltiplicare i valori riportati nelle tabelle per il numero di poli dell'interruttore stesso. Potenza dissipata per polo interruttori magnetotermici Btdin Btdin 45/60 1P+N - 1 modulo In (A) Zi (mΩ) Pw (W) (*) 0,5 8800 2,2 1 2400 2,4 2 600 2,4 3 230 2,1 4 130 2,1 6 69 2,5 10 30 3 16 13 3,4 20 9,2 3,7 25 6,7 4,2 32 3,6 3,7 40 2,9 4,7 (*)Potenza dissipata totale alla In Btdin 45/60 1P÷4P - 1÷4 moduli In (A) Zi (mΩ) Pw (W) 0,5 6800 1,7 1 2100 2,1 2 520 2,1 3 270 2,4 4 160 2,5 6 30 1,1 10 11 1,1 16 6 1,5 20 4,2 1,7 25 3,8 2,4 32 3 3,1 40 2,5 4 50 1,8 4,5 63 1,4 5,5 Btdin 100/250 1P÷4P - 1÷4 moduli In (A) Zi (mΩ) Pw (W) 6 30 1,1 10 11 1,1 16 6 1,5 20 4,2 1,7 25 3,8 2,4 32 3 3,1 40 2,5 4 50 1,8 4,5 63 1,4 5,5 Btdin 100 1P÷4P - 1,5÷6 moduli In (A) Zi (mΩ) Pw (W) 800 1,37 8,8 100 1 10 125 1 15,6 Btdin 250H 1P÷4P - 1÷6 moduli In (A) Zi (mΩ) Pw (W) 25 4,5 2,8 32 4,2 4,3 40 2,8 4,6 50 1,7 4,32 63 1,5 6,05 1 polo = 1,5 moduli Potenza dissipata per polo interruttori differenziali Btdin ed interruttori di manovra sezionatori Btdin 45/60 diff. Btdin 45/60 diff. Moduli differenziali Moduli differenziali 1P+N-4P - 2-4 moduli 1P+N-2P - 4 moduli 2P - 2 moduli 3P-4P - 3-4 moduli In (A) Zi (mΩ) Pw (W) (*) In (A) Zi (mΩ) Pw (W) In (A) Zi (mΩ) Pw (W) In (A) Zi (mΩ) Pw (W) 0,5 8800 2,2 6 31,4 1,13 6 1,03 0,04 6 1,96 0,07 1 2400 2,4 10 12 1,2 10 1,03 0,1 10 1,96 0,19 2 600 2,4 16 6,9 1,76 16 1,03 0,26 16 1,96 0,5 3 230 2,1 20 5,3 2,1 20 1,03 0,41 20 1,96 0,78 4 130 2,1 25 4,9 3 25 1,03 0,64 25 1,96 1,2 6 69 2,5 32 4 4,1 32 1,03 1,06 32 1,96 2 10 30 6 40 3 4,8 40 0,43 0,68 40 0,55 0,88 16 13 4,8 50 2,2 5,5 50 0,43 1,07 50 0,55 1,37 20 9,2 9 63 1,8 7,1 63 0,43 1,7 63 0,55 2,17 25 6,7 9,3 80*** 0,22 1,43 80*** 0,24 1,57 32 3,6 11 100*** 0,22 2,23 100*** 0,24 2,45 40 2,9 13 125*** 0,22 3,48 125*** 0,24 3,83 (*) Potenza dissipata totale alla In *** 1 polo = 1,5 moduli *** 1 polo = 1,5 moduli (**) I valori tra parentesi sono da intendersi come potenza dissipata totale per gli interruttori magnetotermici differenziali 4P Differenziali puri 2P - 2 moduli In (A) Zi (mΩ) 16 9,75 25 6,4 40 3,6 63 1,63 80 1,21 Pw (W) 2,5 4 5,75 6,5 7,75 Interruttori sezionatori F71N…÷F74N… In (A) Zi (mΩ) Pw (W) 16 5,85 1,5 20 3,75 1,5 32 2,44 2,5 40 1,56 2,5 63 0,8 3,2 100 0,7 7 125 0,06 10 * alla corrente nominale colori 71 Differenziali puri 4P - 4 moduli In (A) Zi (mΩ) 25 4 40 2,5 63 1,6 80 1,48 Pw (W) 2,5 4 6,33 9,5 MD125 3P-4P In (A) 63 80 100 125 Zi (mΩ) 1,06 0,79 0,65 0,6 Pw (W) 4,2 5 6,5 9,4 Interruttori di manovra F71…÷F74… In (A) Zi (mΩ) Pw (W) 16 1,5 0,38 20 1,2 1,2 32 1 4 Potenze dissipate per polo per interruttori Megatiker e Megabreak Potenza dissipata per polo per interruttori Megatiker (W) Interruttori Corrente nominale In (A) 16 25 40 63 100 125 MA125 - ME125B/N 1,36 2,69 2,40 4,17 6,50 9,38 MS125 3,13 ME160B/N/H 3,44 4,80 5,95 7,50 MS160 MS200 MA/MH160 3,00 3,20 5,56 7,50 ME250B/N/H 7,50 MA/MH/ML250 7,50 MS250 MA/MH/ML250E 2,4 3 MA/MH/ML400 MS400 MA/MH/ML400E MA/MH/ML630E MA/MH/ML630MT MA/MH/ML800 MA/MH/ML1250 MA/MH630÷1600ES MS630÷1600 160 200 250 320 400 500 630 800 1000 1250 1600 15,36 3,84 4,00 14,08 15,36 14,08 25,00 15,63 6,25 18,75 12,50 14,34 19,20 12,80 7,25 18,56 7,68 2,97 Potenza dissipata per polo per moduli differenziali Megatiker (W) GE/GL/GS125 (a lato) 0,09 0,22 0,56 1,39 2,00 3,12 GE/GL/GS125 0,04 0,11 0,27 0,67 1,00 1,56 (sovrapposto) GL/GS160 (a lato) 0,09 0,24 0,60 1,00 GL/GS160 0,04 0,11 0,28 0,50 (sovrapposto) GL/GS160-250 0,02 0,05 0,12 0,30 GL/GS400-630 46,04 25 43,66 10,00 15,88 25,60 13,89 22,40 5,95 9,60 35,00 54,69 46,88 76,80 15,63 25,60 2,56 1,28 0,77 1,88 1,25 2,05 3,20 Potenza dissipata per polo per kit rimovibili/estraibili (W) MA/ME/MD/MS125 0,05 0,11 0,29 0,71 1,80 2,81 rimovibile ME/MS160 0,10 0,26 0,64 1,60 4,10 rimovibile MA/MH/ML250 0,08 0,19 0,48 1,20 3,07 7,50 rimovibile/estraibile MA/MH/ML400÷630E 5,00 8,19 12,80 rimovibile/estraibile MA/MH630÷1600 7,50 11,91 19,20 30,00 46,88 76,80 estraibile Per gli interruttori in esecuzione rimovibile/estraibile sommare le potenze dissipate da tutti gli elementi coinvolti colori 72 Comportamento degli interruttori alle diverse temperature Interruttori Btdin magnetotermici Ta (°C) Btdin45 In = 0,5A Btdin60 In = 1A Btdin100 In = 2A Btdin250 In = 3A Btdin250H In = 4A In = 6A In = 10A In = 16A In = 20A In = 25A In = 32A In = 40A In = 50A In = 63A In = 80A In = 100A In = 125A MD125 In = 63A In = 80A In = 100A In = 125A -25 0,61 1,2 2,4 3,6 4,88 7,32 12,2 19,7 24,6 31,2 40 50 62,5 78,1 102 124 155 -5 0,56 1,12 2,25 3,35 4,55 6,7 11,2 18,4 22,8 29 36,9 47 58,8 74,7 93 116 145 Interruttori Megatiker magnetotermici in esecuzione fissa 20 Ta (°C) 10 min max min max In (A) M125 16 13 18 12 17 25 20 28 19 27 40 32 45 30 43 63 49 70 48 68 100 79 112 76 108 125 98 140 95 135 M160 25 21 33 19 30 40 33 52 30 48 63 52 81 48 75 100 81 127 75 118 160 131 205 122 190 M250 100 81 127 75 118 160 131 205 122 190 250 198 310 185 290 M400 250 260 335 240 307 320 335 422 307 384 400 422 528 384 480 M630MT 500 475 590 455 507 630 590 735 570 705 M630 500 475 590 455 507 630 590 735 570 705 M800 800 735 920 705 880 M1250 1000 920 1150 880 1100 1250 1150 1440 1100 1380 colori 73 10 0,535 1,07 2,14 3,24 4,28 6,42 10,7 17,28 21,6 27,25 34,88 44 55 69,93 88 110 137 70 91 112 140 30 min 12 18 29 46 73 91 18 28 44 70 112 70 112 173 220 281 352 430 535 430 535 670 840 1050 20 0,51 1,03 2,06 3,12 4,12 6,18 10,3 16,64 20,8 26 33,28 42 52,5 66,15 84 105 131 68 88 108 135 max 17 26 42 66 104 130 28 44 69 109 175 109 175 270 281 352 440 535 670 535 670 840 1050 1310 40 min 11 17 28 44 70 87 16 25 40 63 100 63 100 160 200 250 320 400 500 400 500 630 800 1000 30 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 66 85 104 130 max 16 25 40 63 100 125 25 40 63 100 160 100 160 250 250 320 400 500 630 500 630 800 1000 1250 40 0,485 0,97 1,939 2,88 3,88 5,82 9,7 15,36 19,2 24 30,72 38 47,5 59,85 76 95 119 63 80 100 125 50 min 10 16 27 42 67 84 14 23 36 58 93 58 93 147 189 230 288 380 480 380 480 600 760 950 max 15 24 38 60 96 120 23 36 57 91 145 91 145 230 230 288 360 480 600 480 600 760 950 1190 50 0,465 0,93 1,86 2,76 3,72 5,58 9,3 14,72 18,4 22,75 29,12 36 45 56,08 72 90 113 60 78 96 120 60 min 10 16 26 40 64 80 13 20 32 52 83 52 83 130 160 205 256 360 450 360 450 570 720 900 max 14 23 37 58 92 115 20 32 50 82 130 82 130 210 205 256 320 450 570 450 570 720 900 1125 60 0,45 0,9 1,8 2,64 3,6 5,4 9 14,08 17,6 21,75 27,84 34 42,5 52,92 69 86 108 58 75 92 115 70 min 9 15 25 38 61 76 12 18 28 48 73 48 73 115 130 180 225 340 420 340 420 540 680 850 max 13 22 36 55 88 110 18 28 43 73 115 73 115 190 180 225 280 420 540 420 540 680 850 1080 Comportamento degli interruttori alle diverse temperature Declassamento in temperatura Interruttori Megatiker in esecuzione fissa (relè magnetotermico) con accessori 40°C 50°C 60°C 65°C Interruttori Attacchi I max(A) Ir/In I max(A) Ir/In I max(A) Ir/In I max(A) Ir/In ME250B/N/H anteriori 250 1 250 1 250 1 240 0,96 posteriori 250 1 250 1 250 1 240 0,96 ME250B/N/H anteriori 250 1 240 0,96 230 0,92 225 0,9 + GS/GL250 posteriori 250 1 240 0,96 230 0,92 225 0,9 MA/MH/ML250 anteriori 250 1 250 1 238 0,95 238 0,95 posteriori 250 1 250 1 238 0,95 238 0,95 MA/MH/ML250 anteriori 250 1 238 0,95 225 0,9 225 0,9 + GS/GL250 posteriori 250 1 238 0,95 225 0,9 225 0,9 MA/MH/ML400 anteriori 380 0,95 380 0,95 360 0,9 320 0,8 posteriori 400 1 400 1 380 0,95 340 0,85 MA/MH/ML400 anteriori 380 0,95 380 0,95 360 0,9 320 0,8 + GS/GL400 posteriori 400 1 380 0,95 360 0,9 320 0,8 MA/MH/ML630MT anteriori 567 0,9 504 0,8 441 0,7 378 0,6 posteriori 630 1 599 0,95 504 0,8 441 0,7 MA/MH/ML630MT anteriori 504 0,8 441 0,7 378 0,6 315 0,5 +GS/GL630 posteriori 630 1 567 0,9 504 0,8 441 0,7 MA/MH/ML630 anteriori 630 1 630 1 599 0,95 567 0,9 posteriori verticali 630 1 630 1 599 0,95 567 0,9 posteriori orizzontali 630 1 630 1 599 0,95 567 0,9 MA/MH/ML800 anteriori 800 1 760 0,95 736 0,92 656 0,82 posteriori verticali 800 1 760 0,95 760 0,95 680 0,85 posteriori orizzontali 800 1 760 0,95 760 0,95 680 0,85 MA/MH/ML1250 anteriori 1000 1 950 0,95 920 0,92 820 0,82 posteriori verticali 1000 1 950 0,95 950 0,95 850 0,85 posteriori orizzontali 1000 1 950 0,95 950 0,95 850 0,85 MA/MH/ML1250 anteriori 1250 1 1150 0,92 1088 0,87 975 0,78 posteriori verticali 1250 1 1188 0,95 1188 0,95 1000 0,8 posteriori orizzontali 1250 1 1188 0,95 1125 0,9 1063 0,85 MA/MH/ML1600 anteriori 1600 1 1472 0,92 1392 0,87 1248 0,78 posteriori verticali 1600 1 1520 0,95 1440 0,9 1280 0,8 posteriori orizzontali 1600 1 1472 0,92 1392 0,87 1248 0,78 colori 74 70°C I max(A) 240 240 220 220 Ir/In 0,96 0,96 0,88 0,88 Comportamento degli interruttori alle diverse temperature Declassamento in temperatura Interruttori Megatiker in esecuzione rimovibile/estraibile (relè magnetotermico) con accessori 40°C 50°C 60°C 65°C 70°C Interruttori Attacchi I max(A) Ir/In I max(A) Ir/In I max(A) Ir/In I max(A) Ir/In I max(A) ME250B/N/H anteriori 250 1 240 0,96 230 0,92 225 0,9 220 posteriori 250 1 250 1 240 0,96 235 0,94 230 ME250B/N/H anteriori 225 0,9 220 0,88 210 0,84 205 0,82 200 + GS/GL250 posteriori 200 0,8 190 0,76 170 0,68 160 0,64 150 MA/MH/ML250 anteriori 238 0,95 225 0,9 203 0,81 190 0,76 posteriori 238 0,95 225 0,9 203 0,81 190 0,76 MA/MH/ML250 anteriori 225 0,9 213 0,85 190 0,76 180 0,72 + GS/GL250 posteriori 225 0,9 213 0,85 190 0,76 180 0,72 MA/MH/ML400 anteriori 380 0,95 360 0,9 320 0,8 280 0,7 posteriori 400 1 380 0,95 360 0,9 300 0,75 MA/MH/ML400 anteriori 360 0,9 360 0,9 320 0,8 280 0,7 + GS/GL400 posteriori 380 0,95 360 0,9 320 0,8 280 0,7 MA/MH/ML630MT anteriori 504 0,8 441 0,7 378 0,6 315 0,5 posteriori 567 0,9 504 0,8 441 0,7 378 0,6 MA/MH/ML630MT anteriori 441 0,7 441 0,7 378 0,6 315 0,5 + GS/GL630 posteriori 441 0,7 441 0,7 378 0,6 378 0,6 MA/MH/ML630 anteriori 630 1 630 1 599 0,95 567 0,9 posteriori verticali 630 1 630 1 599 0,95 567 0,9 posteriori orizzontali 630 1 630 1 599 0,95 567 0,9 MA/MH/ML800 anteriori 800 1 720 0,9 696 0,87 624 0,78 posteriori verticali 800 1 720 0,9 720 0,9 648 0,81 posteriori orizzontali 800 1 720 0,9 720 0,9 648 0,81 MA/MH/ML1250 (*) anteriori 1000 1 900 0,9 870 0,87 780 0,78 posteriori verticali 1000 1 900 0,9 900 0,9 810 0,81 posteriori orizzontali 1000 1 900 0,9 900 0,9 810 0,81 MA/MH/ML1250 anteriori 1188 0,95 1088 0,87 1038 0,83 925 0,74 posteriori verticali 1188 0,95 1125 0,9 1125 0,9 950 0,76 posteriori orizzontali 1188 0,95 1125 0,9 1063 0,85 1013 0,81 MA/MH/ML1600 anteriori 1440 0,9 1392 0,87 1328 0,83 1184 0,74 posteriori verticali 1520 0,95 1440 0,9 1360 0,85 1216 0,76 posteriori orizzontali 1440 0,9 1392 0,87 1328 0,83 1184 0,74 (*) il rapporto Ir/In è riferito alla In (ambiente) in esecuzione fissa Interruttori elettronici Megabreak in esecuzione fissa/estraibile Ta 35° C 40° C 50° C 60° C 800 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 1445 2000 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2450 2232 3200 3200 3200 3200 3200 4000 4000 4000 3727 3367 I valori specificati si applicano ad ACB estraibili con collegamenti in rame verticali in piatto. colori 75 65° C 800 1000 1250 1364 2000 2092 3019 3175 70° C 800 1000 1250 1280 1970 1970 2831 2978 Ir/In 0,88 0,92 0,8 0,6 Protezione motori Scelta degli interruttori per la protezione dei motori I motori asincroni, nel loro esercizio normale, trasformano l’energia elettrica in energia meccanica disponibile all’asse del loro rotore per l’azionamento di macchine di vario tipo; durante il funzionamento i rotori dei motori e le macchine ad essi collegati accumulano una certa quantità di energia dipendente dal loro momento d’inerzia che è in grado di tenerli in movimento anche in caso di una momentanea mancanza di tensione. Se si verifica un cortocircuito in un punto qualunque del sistema elettrico di alimentazione del motore, questo diventa per un certo tempo un generatore che trasforma l’energia cinetica accumulata in energia elettrica che alimenta il cortocircuito con la propria corrente di guasto: tale valore di corrente deve essere sommato a quella fornita dalla rete di alimentazione per calcolare il valore complessivo della corrente di cortocircuito. Nel caso di motori asincroni, che costituiscono la maggioranza dei motori elettrici in corrente alternata, lo smorzamento delle correnti rotoriche che sostengono il campo magnetico rotante durante il cortocircuito è molto rapido e di conseguenza la corrente si esaurisce rapidamente (dopo alcune decine di millisecondi). Il contributo alla corrente totale di guasto da parte dei motori presenti sull’impianto può incidere in modo sensibile nel calcolo dei valori massimi della corrente di cortocircuito, nella scelta dei poteri nominali degli apparecchi di protezione e nella valutazione dei massimi sforzi elettrodinamici che interessano i conduttori e i componenti dell’impianto interessati dalla corrente di guasto. Il valore efficace della corrente di cortocircuito massima dall’inizio del guasto per cortocircuito ai morsetti di un motore ha un valore di circa 6-8 volte la sua corrente nominale. Gli interruttori Btdin250 solo magnetici sono dotati di solo sganciatore magnetico con soglia di intervento compresa tra 12 e 14 In. Questi apparecchi sono particolarmente indicati per la protezione dal cortocircuito nei complessi di telecomando e protezione motori, realizzati con avviatori (contattori e relè termici). Questi ultimi infatti non realizzano la protezione dai cortocircuiti che si possono manifestare nel motore o sui collegamenti intermedi, funzione che deve quindi essere svolta da un dispositivo di protezione posto a monte. Tabella per la scelta dell’interruttore automatico in funzione della potenza del motore N° Corrente Soglia Caratteristiche nominali motore 400V a.c. magnetica Im (A) * di articolo nominale In (A) kW Hp corrente nominale In (A) F83SM/20 1,6 20 0,37 1/2 1,2 F83SM/32 2,5 32 0,55 3/4 1,6 F83SM/32 2,5 32 0,73 1 2 F83SM/50 4 50 1,1 1,5 2,8 F83SM/50 4 50 1,5 2 3,7 F83SM/80 6,3 80 2,2 3 6,3 F83SM/125 10 125 3 4 7 F83SM/125 10 125 4 5,5 9 F83SM/160 12,5 160 5,5 7,5 12 F83SM/200 16 200 7,5 10 16 F83SM/320 25 320 11 15 23 F83SM/500 40 500 15 20 30 F83SM/500 40 500 18,5 25 37 F83SM/800 63 800 22 30 43 F83SM/800 63 800 30 40 59 * I valori sono validi in corrente alternata (in corrente continua moltiplicare per 1,5). t (s) Interruttore automatico di protezione contro il cortocircuito ta Comando Protezione contro i sovraccarichi ts Autoprotezione interna del motore Ie M colori 76 Ia Ip I (A) Ie = corrente nominale del motore Ia = corrente transitoria di avviamento Ip = corrente di picco massima all'avviamento ta = tempo di avviamento ts = durata della fase transitoria Protezione dei circuiti di illuminazione Scelta degli interruttori per la protezione dei circuiti di illuminazione Gli interruttori automatici possono essere utilizzati per la protezione dei circuiti di illuminazione. Per poter scegliere correttamente un interruttore con corrente nominale adeguata alla protezione di questi tipi di circuiti è necessario conoscere il tipo di carico. La corrente di impiego del circuito protetto deve essere determinata calcolandola partendo dai valori di potenza e tensione nominale oppure può essere fornita direttamente dal costruttore delle apparecchiature. Nelle tabelle di seguito sono riportati i valori di corrente degli interruttori da impiegare in funzione dei tipi di lampade. Distribuzione trifase 230/400V a.c. – collegamento stella/triangolo Lampade a scarica ad alta pressione Pw (W) lampada a vapori di Mercurio + sostanze fluorescenti ≤700 lampada a vapori di Mercurio + metalli alogeni ≤375 lampada a vapori di Sodio ≤400 In (A) 6 ≤1000 ≤1000 10 Distribuzione monofase 230V a.c. – distribuzione trifase con neutro (400V a.c.) collegamento a stella Lampade Potenza N° di lampade per fase fluorescenti lampada (W) singola 18 4 9 14 29 49 78 98 122 157 196 non rifasata 36 2 4 7 14 24 39 49 62 78 98 cosϕ = 0,6 58 1 3 4 9 15 24 30 38 48 60 singola 18 7 14 21 42 70 112 140 175 225 281 rifasata 36 3 7 10 21 35 56 70 87 112 140 cosϕ = 0,86 58 2 4 6 13 21 34 43 54 69 87 doppia 2x18 = 36 3 7 10 21 35 56 70 87 112 140 rifasata 2x36 = 72 1 3 5 10 17 28 35 43 56 70 cosϕ = 0,86 2x58 =116 1 2 3 6 10 17 21 27 34 43 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 In (A) - interruttori 2P e 4P Distribuzione trifase 230V a.c. collegamento a triangolo Lampade Potenza N° di lampade per fase fluorescenti lampada (W) singola 18 2 5 8 16 28 non rifasata 36 1 2 4 8 14 cosϕ = 0,6 58 0 1 2 4 7 singola 18 4 8 12 24 40 rifasata 36 2 4 6 12 20 cosϕ = 0,86 58 1 2 3 7 12 doppia 2x18 = 36 2 4 6 12 20 rifasata 2x36 = 72 1 2 3 6 10 cosϕ = 0,86 2x58 = 116 0 1 1 3 5 1 2 3 6 10 In (A) - interruttori 2P e 4P N.B. La potenza dello starter è pari al 25% della potenza della lampada colori 77 45 22 14 64 32 20 32 16 10 16 56 28 17 81 40 25 40 20 12 20 70 35 21 101 50 31 50 25 15 25 90 48 28 127 64 40 64 32 20 32 ≤2000 ≤2000 ≤1000 16 113 56 35 162 81 50 81 40 25 40 245 122 76 351 175 109 175 87 54 50 309 154 95 443 221 137 221 110 68 63 392 196 121 556 278 172 278 139 86 80 490 245 152 695 347 215 347 173 107 100 613 306 190 869 434 269 434 217 134 125 141 70 43 203 101 63 101 50 31 50 178 89 55 255 127 79 127 63 39 63 226 113 70 320 160 99 160 80 49 80 283 141 88 401 200 124 200 100 62 100 354 177 110 501 250 155 250 125 77 125 Protezione dei generatori Scelta degli interruttori per la protezione dei generatori I generatori in bassa tensione vengono impiegati come sistemi di alimentazione ausiliaria di riserva per utenze essenziali, come generatori di alimentazione isolati o come alimentazione di piccole centrali in parallelo con altre sorgenti di alimentazione. Nel caso di un singolo generatore la corrente di cortocircuito dipende dal generatore stesso e generalmente per una adeguata protezione sono richiesti apparecchi con soglia magnetica bassa (tipicamente 2÷4 In). Nel caso in cui il generatore opera in abbinamento alla rete di alimentazione primaria si dovrà tener conto della corrente di cortocircuito caratteristica della rete nel punto di installazione dell’interruttore di protezione. Per correnti di cortocircuito inferiori alla corrente nominale del generatore prevedere delle adeguate protezioni mediante sganciatori di minima tensione con modulo ritardatore art. M7000MR... Nella tabella di seguito sono riportati i valori di corrente nominale degli interruttori da impiegare per realizzare la protezione dei generatori. La scelta degli interruttori deve essere inoltre effettuata considerando i poteri di interruzione degli interruttori superiori ai valori di corrente di cortocircuito richiesti. Tabella per la scelta degli interruttori di protezione dei generatori Vn = 400V a.c. - 50Hz Pn generatore (kVA) 630 710 800 900 1000 1120 1250 1400 1600 1800 2000 2250 2500 colori 78 In generatore (A) 910 1025 1155 1300 1443 1617 1805 2020 2310 2600 2887 3250 3610 Vn = 480V a.c. - 60Hz In interruttore (A) 1000 1250 1250 1600 1600 2000 2000 2500 2500 3200 3200 4000 4000 Pn generatore (kVA) 760 850 960 1080 1200 1350 1500 1700 1900 2150 2400 2700 3000 In generatore (A) 975 1090 1232 1386 1540 1732 1925 2181 2438 2758 3079 3646 3849 In interruttore (A) 1000 1250 1250 1600 1600 2000 2000 2500 2500 3200 3200 4000 4000 Scelta dei contattori Coordinamento tra interruttori e contattori LOVATO La scelta del tipo di contattore da impiegare in un dato impianto è legata alle caratteristiche elettriche del sistema nel quale il dispositivo viene collocato. Le caratteristiche elettriche generali da considerare sono la corrente nominale, la tensione nominale del circuito di potenza e quella del circuito di comando, il tipo di carico, la categoria di impiego ed il numero massimo di manovre elettriche e meccaniche effettuabili. I vari contattori devono essere coordinati con dispositivi di protezione dalle sovracorrenti tali da garantirne la protezione. Questi apparecchi possono essere indipendentemente fusibili o interruttori automatici. Di seguito sono riportate le tabelle di coordinamento ottenute impiegando gli interruttori Bticino coordinati ai contattori Lovato. I coordinamenti riportati sono da intendersi di Tipo 2 (condizione più restrittiva ai fini della sicurezza riguardo la protezione del contattore). Coordinamento fra interruttori Megatiker e avviatori LOVATO a 440Va.c. (Tipo 2) Potenza Corrente Corrente Tipo di N° Corrente Tipo di nominale nominale nominale interruttore di articolo di intervento contattore di impiego di impiego interruttore magnetico (kW) (A) (A) (A) 10 19 25 MH160 T7183HA/25 90-250 BF50 11 21 25 MH160 T7183HA/25 90-250 BF50 12,5 24 25 MH160 T7183HA/25 90-250 BF50 15 27 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 16 29 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 18,5 34 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 20 37 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 22 40 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 25 45 63 MH160 T7183HA/63 220-630 B115 30 53 63 MH160 T7183HA/63 220-630 B115 31,5 56 63 MH160 T7183HA/63 220-630 B115 37 65 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 40 71 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 45 78 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 50 88 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 55 98 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 63 110 160 MH160 T7183HA/160 560-1600 B115 75 129 160 MH160 T7183HA/160 560-1600 B145 90 157 160 MH160 T7183HA/160 560-1600 B180 110 188 250 MH250 T7313HA/250 900-2500 B250 132 218 250 MH250 T7313HA/250 900-2500 B250 150 244 250 MH250 T7313HA/250 900-2500 B310 160 264 320 MH400 T7413HA/320 1600-3200 B400 185 309 320 MH400 T7413HA/320 1600-3200 B400 200 333 400 MH400 T7413HA/400 2000-4000 B400 220 369 400 MH400 T7413HA/400 2000-4000 B400 250 420 500 MH630 T7613HA/500 2500-5000 B500 300 491 500 MH630 T7613HA/500 2500-5000 B500 335 557 630 MH630 T7613HA/630 3200-6300 B630 colori 79 Tipo di relé termico RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF180 RF180 RF180 RF180 RF400 RF400 RF400 RF400 RF400 RF400 RF400 RF25.5 RF25.5 RF25.5 Taratura del relé termico (A) 14-23 14-23 20-33 20-33 20-33 28-42 28-42 35-50 35-50 46-65 46-65 60-82 60-82 60-82 70-95 75-125 75-125 90-150 120-200 150-250 150-250 180-300 180-300 250-420 250-420 250-420 TA500/5 TA500/5 TA800/5 Iq condizion. (kA) 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 Scelta dei contattori Coordinamento tra interruttori e contattori LOVATO colori Coordinamento fra interruttori Megatiker e avviatori LOVATO a 400Va.c. (Tipo 2) Potenza Corrente Corrente Tipo di N° Corrente Tipo di nominale nominale nominale interruttore di articolo di intervento contattore di impiego di impiego interruttore magnetico (kW) (A) (A) (A) 10 20 25 MH160 T7183HA/25 90-250 BF50 11 22 25 MH160 T7183HA/25 90-250 BF50 12,5 25 25 MH160 T7183HA/25 90-250 BF50 15 29 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 16 31 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 18,5 35 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 20 38 40 MH160 T7183HA/40 140-400 BF50 22 41 63 MH160 T7183HA/63 220-630 BF65 25 47 63 MH160 T7183HA/63 220-630 BF95 30 57 63 MH160 T7183HA/63 220-630 B115 31,5 59 63 MH160 T7183HA/63 220-630 B115 37 68 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 40 74 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 45 82 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 50 92 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B115 55 102 100 MH160 T7183HA/100 350-1000 B145 63 114 160 MH160 T7183HA/160 560-1600 B145 75 137 160 MH160 T7183HA/160 560-1600 B180 90 164 250 MH250 T7313HA/250 900-2500 B180 110 204 250 MH250 T7313HA/250 900-2500 B250 132 238 250 MH250 T7313HA/250 900-2500 B310 150 262 320 MH400 T7413HA/320 1600-3200 B310 160 282 320 MH400 T7413HA/320 1600-3200 B400 185 332 400 MH400 T7413HA/400 1600-3200 B400 200 362 400 MH400 T7413HA/400 2000-4000 B400 220 396 400 MH400 T7413HA/400 2000-4000 B500 250 450 500 MA630 T7613A/630 2500-5000 B500 300 534 630 MA630 T7613A/630 2500-5000 B630 335 600 630 MA630 T7613A/630 3200-6300 B630 80 Tipo di relé termico RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF95 RF180 RF180 RF180 RF180 RF400 RF400 RF400 RF400 RF400 RF400 RF400 RF25.5 RF25.5 RF25.5 Taratura del relé termico (A) 14-23 20-33 20-33 20-33 20-33 28-42 28-42 35-50 35-50 46-65 46-65 60-82 60-82 70-95 70-95 75-125 75-125 90-150 120-200 150-250 150-250 180-300 180-300 250-420 250-420 250-420 TA500/5 TA800/5 TA800/5 Iq condizion. (kA) 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 Scelta dei contattori Coordinamento tra interruttori e contattori LOVATO Coordinamento fra interruttori Btdin 250 solo magnetici e avviatori LOVATO a 440Va.c. (Tipo 2) Potenza Corrente Corrente Tipo di N° Corrente Tipo di Tipo nominale nominale nominale interruttore di articolo di intervento contattore di relé di impiego di impiego interruttore magnetico termico (kW) (A) (A) (A) Taratura del relé termico (A) Iq condizion. (kA) 0,12 0,5 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,45-0,75 15 0,18 0,6 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,45-0,75 15 0,25 0,8 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,6-1 15 0,37 1,1 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,9-1,5 15 0,55 1,5 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 1,4-2,3 15 0,75 1,8 2,5 Btdin250 F83SM/32 35 BF9 RF25 1,4-2,3 15 1,1 2,6 4 Btdin250 F83SM/50 56 BF9 RF25 2-3,3 15 1,5 3,4 4 Btdin250 F83SM/50 56 BF9 RF25 3-5 15 2,2 4,8 6,3 Btdin250 F83SM/80 88,2 BF9 RF25 3-5 15 2,5 5,5 6,3 Btdin250 F83SM/80 88,2 BF9 RF25 4,5-7,5 15 3 6,5 10 Btdin250 F83SM/125 140 BF9 RF25 4,5-7,5 15 3,7 7,6 10 Btdin250 F83SM/125 140 BF9 RF25 6-10 15 4 8,2 10 Btdin250 F83SM/125 140 BF9 RF25 6-10 15 5,5 11 12,5 Btdin250 F83SM/160 175 BF16 RF25 9-15 15 6,3 12 12,5 Btdin250 F83SM/160 175 BF16 RF25 9-15 15 7,5 14 16 Btdin250 F83SM/200 224 BF16 RF25 9-15 15 10 19 25 Btdin250 F83SM/320 350 BF50 RF95 14-23 15 11 21 25 Btdin250 F83SM/320 350 BF50 RF95 14-23 15 12,5 24 25 Btdin250 F83SM/320 350 BF50 RF95 20-33 15 15 27 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 20-33 10 16 29 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 20-33 10 18,5 34 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 28-42 10 20 37 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 28-42 10 Taratura del relé termico (A) 0,45-0,75 0,45-0,75 0,6-1 0,9-1,5 1,4-2,3 1,4-2,3 2-3,3 3-5 4,5-7,5 4,5-7,5 4,5-7,5 6-10 6-10 9-15 9-15 14-23 14-23 20-33 20-33 20-33 28-42 28-42 28-42 35-50 35-50 46-65 46-65 Iq condizion. (kA) Coordinamento fra interruttori Btdin 250 solo magnetici e avviatori LOVATO a 400Va.c. (Tipo 2) Potenza Corrente Corrente Tipo di N° Corrente Tipo di Tipo nominale nominale nominale interruttore di articolo di intervento contattore di relé di impiego di impiego interruttore magnetico termico (kW) (A) (A) (A) 0,12 0,5 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,18 0,6 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,25 0,8 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,37 1,1 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,55 1,5 1,6 Btdin250 F83SM/20 22 BF9 RF25 0,75 1,9 2,5 Btdin250 F83SM/32 35 BF9 RF25 1,1 2,7 4 Btdin250 F83SM/50 56 BF9 RF25 1,5 3,5 4 Btdin250 F83SM/50 56 BF9 RF25 2,2 5 6,3 Btdin250 F83SM/80 88 BF9 RF25 2,5 5,7 6,3 Btdin250 F83SM/80 88 BF9 RF25 3 6,7 10 Btdin250 F83SM/125 140 BF9 RF25 3,7 8 10 Btdin250 F83SM/125 140 BF9 RF25 4 8,5 10 Btdin250 F83SM/125 140 BF9 RF25 5,5 11 12,5 Btdin250 F83SM/160 175 BF16 RF25 6,3 13 16 Btdin250 F83SM/200 224 BF16 RF25 7,5 15 16 Btdin250 F83SM/200 224 BF20 RF25 10 20 25 Btdin250 F83SM/320 350 BF25 RF25 11 22 25 Btdin250 F83SM/320 350 BF50 RF95 12,5 25 25 Btdin250 F83SM/320 350 BF50 RF95 15 29 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 16 31 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 18,5 35 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 20 38 40 Btdin250 F83SM/500 560 BF50 RF95 22 41 63 Btdin250 F83SM/800 882 BF50 RF95 25 47 63 Btdin250 F83SM/800 882 BF65 RF95 30 57 63 Btdin250 F83SM/800 882 BF65 RF95 31,5 59 63 Btdin250 F83SM/800 882 BF65 RF95 colori 81 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 10 10 10 10 10 10 10 10 Scelta dei contattori Coordinamento tra salvamotori MF32 e contattori LOVATO a 400Va.c. (Tipo 2) Potenza Corrente Campo Codice Corrente Tipo Iq nominale nominale regolazione salvamotore di contatt. di di termica intervento impiego impiego salvamotore magnetico (kW) (A) (A) (A) (kA) 0,12 0,5 0,40-0,63 MF32/063 8 BF9 50 0,18 0,6 0,40-0,63 MF32/063 8 BF9 50 0,25 0,8 0,63-1 MF32/1 13 BF9 50 0,37 1,1 1-1,6 MF32/2 22,5 BF9 50 0,55 1,5 1-1,6 MF32/2 22,5 BF9 50 0,75 1,9 1,9-2,5 MF32/3 33,5 BF9 50 1,1 2,7 2,5-4 MF32/4 51 BF9 50 1,5 3,5 2,5-4 MF32/4 51 BF9 50 2,2 5 4-6,3 MF32/6 78 BF9 50 2,5 5,7 4-6,3 MF32/6 78 BF9 50 3 6,7 6,3-10 MF32/10 138 BF9 50 3,7 8 6,3-10 MF32/10 138 BF9 50 4 8,5 6,3-10 MF32/10 138 BF9 50 5,5 11 9-14 MF32/14 170 BF16 10 6,3 13 9-14 MF32/14 170 BF16 10 7,5 15 13-18 MF32/18 223 BF20 10 10 20 17-23 MF32/23 327 BF25 10 11 22 17-23 MF32/23 327 BF50 10 12,5 25 20-25 MF32/25 327 BF50 10 12,5 25 25-32 MF32/32 327 BF50 8 15 29 25-32 MF32/32 327 BF50 8 16 31 25-32 MF32/32 560 BF50 8 Coordinamento tra salvamotori MF32 e contattori LOVATO a 440Va.c. (Tipo 2) Potenza Corrente Campo Codice Corrente Tipo Iq nominale nominale regolazione salvamotore di contatt. di di termica intervento impiego impiego salvamotore magnetico (kW) (A) (A) (A) (kA) 0,12 0,5 0,40-0,63 MF32/063 8 BF9 50 0,18 0,6 0,40-0,63 MF32/063 8 BF9 50 0,25 0,8 0,63-1 MF32/1 13 BF9 50 0,37 1,1 1-1,6 MF32/2 22,5 BF9 50 0,55 1,5 1-1,6 MF32/2 22,5 BF9 50 0,75 1,8 1,6-2,5 MF32/3 33,5 BF9 50 1,1 2,6 2,5-4 MF32/4 51 BF9 50 1,5 3,4 2,5-4 MF32/4 51 BF9 50 2,2 4,8 4-6,3 MF32/6 78 BF9 30 2,5 5,5 4-6,3 MF32/6 78 BF9 30 3 6,5 6,3-10 MF32/10 138 BF9 10 3,7 7,6 6,3-10 MF32/10 138 BF9 10 4 8,2 6,3-10 MF32/10 138 BF9 10 5,5 11 9-14 MF32/14 170 BF16 6 6,3 12 9-14 MF32/14 170 BF16 6 7,5 14 13-18 MF32/18 223 BF16 6 10 19 17-23 MF32/23 327 BF50 5 11 21 17-23 MF32/23 327 BF50 5 12,5 24 20-25 MF32/25 327 BF50 5 15 27 25-32 MF32/32 327 BF50 5 16 29 25-32 MF32/32 327 BF50 5 Taglia massima [A] del fusibile da associare se Icc > Icu (CEI EN 60947-2). Coordinamento di tipo 2, fino al potere d’interruzione del fusibile (400Va.c.) Potenza Corrente Campo Codice Tipo In In nominale nominale regolazione salvamotore contattore max max di di termica fusibile fusibile impiego impiego salvamotore gG aM (kW) (A) (A) (A) (A) 5,5 11 9-14 MF32/14 BF16 40 16 6,3 13 9-14 MF32/14 BF16 40 16 7,5 15 13-18 MF32/18 BF20 50 20 10 20 17-23 MF32/23 BF25 50 25 11 22 17-23 MF32/23 BF50 80 50 12,5 25 20-25 MF32/25 BF50 80 50 12,5 25 25-32 MF32/32 BF50 80 50 15 29 25-32 MF32/32 BF50 80 50 16 31 25-32 MF32/32 BF50 80 50 Taglia massima [A] del fusibile da associare se Icc > Icu (CEI EN 60947-2). Coordinamento di tipo 2, fino al potere d’interruzione del fusibile (440Va.c.) Potenza Corrente Campo Codice Tipo In In nominale nominale regolazione salvamotore contattore max max di di termica fusibile fusibile impiego impiego salvamotore gG aM (kW) (A) (A) (A) (A) 2,2 4,8 4-6,3 MF32/6 BF9 32 10 2,5 5,5 4-6,3 MF32/6 BF9 32 10 3 6,5 6,3-10 MF32/10 BF9 32 10 3,7 7,6 6,3-10 MF32/10 BF9 32 10 4 8,2 6,3-10 MF32/10 BF9 32 10 5,5 11 9-14 MF32/14 BF16 40 16 6,3 12 9-14 MF32/14 BF16 40 16 7,5 14 13-18 MF32/18 BF16 40 16 10 19 17-23 MF32/23 BF50 63 50 11 21 17-23 MF32/23 BF50 63 50 12,5 24 20-25 MF32/25 BF50 63 50 15 27 25-32 MF32/32 BF50 63 50 16 29 25-32 MF32/32 BF50 63 50 colori 82 Compensazione dell’energia reattiva in BT La compensazione dell'energia reattiva In un impianto elettrico a corrente alternata, la potenza realmente utilizzata dall’utente (potenza attiva) per il funzionamento delle macchine è solo una parte della potenza erogata dall’Ente Distributore, in quanto una parte di questa (potenza reattiva), viene utilizzata per creare il campo magnetico necessario al funzionamento delle utenze alimentate. Le potenze in gioco in un impianto elettrico sono le seguenti: Potenza attiva “P” (kW) E’ la potenza effettivamente utilizzata dai carichi alimentati per lo sviluppo di energia meccanica o termica. P = V x I x cosϕ (kW) Potenza reattiva “Q” (kvar) E’ la potenza utilizzata dai circuiti magnetici delle unità utilizzatrici per creare il campo magnetico necessario al loro funzionamento (motori, trasformatori, ecc.). Q = V x I x senϕ (kvar) Potenza apparente “Pa” (kVA) E’ la potenza assorbita dall’impianto utilizzatore. Pa = √ P 2 + Q 2 = V x I Fattore di potenza Il fattore di potenza di un circuito elettrico è il rapporto tra la potenza attiva “P” effettivamente resa e la potenza apparente “Pa” assorbita dal carico. P Cosϕ = Pa Il fattore di potenza rappresenta il rendimento del sistema elettrico, può variare dal valore zero al valore unitario, in relazione allo sfasamento tra corrente e tensione. Mantenere il fattore di potenza vicino all’unità (tra 0,9 e 1) consente di ottenere grossi vantaggi quali: Compensazione dell’energia reattiva La presenza negli impianti industriali di carichi con una elevata componente reattiva determina in generale un fattore di potenza notevolmente inferiore all’unità. E’ quindi necessario provvedere alla compensazione dell’energia reattiva assorbita dagli utilizzatori, installando batterie di condensatori che assorbono ● ● ● ● ● Eliminazione degli oneri finanziari per le penali che l’Ente Distributore applica per l’eccessivo consumo di energia reattiva (cosϕ < di 0,9). Riduzione dei valori di corrente e di conseguenza limitazione delle perdite di energia attiva nei cavi per effetto Joule. Riduzione della sezione dei cavi. Aumento della potenzialità dell’impianto per il maggiore utilizzo di energia attiva a parità di dimensioni (trasformatori, cavi, ecc.). Riduzione delle cadute di tensione sulle linee (a parità di sezione cavi). dalla rete una corrente sfasata in anticipo (circa 90°) rispetto alla tensione. L’apporto di potenza reattiva di segno opposto a quella assorbita dagli utilizzatori, porta ad un innalzamento del valore del fattore di potenza per la diminuzione dell’angolo di sfasamento esistente tra tensione e corrente. Ic ϕ ϕ1 V Ib I1 I Ic colori 83 ϕ - angolo di sfasamento prima della compensazione ϕ1 - angolo di sfasamento dopo la compensazione I - corrente apparente non compensata I1 - corrente apparente compensata Ic - corrente capacitiva Ib - corrente induttiva residua (dopo la compensazione) Compensazione dell’energia reattiva in BT Sistemi di compensazione I sistemi di compensazione dell’energia reattiva (rifasamento) sono molteplici e per una scelta ottimale è necessario tenere conto del tipo di distribuzione (natura e potenza dei carichi), del livello di oscillazione giornaliero dei carichi, della qualità del servizio da ga-rantire i vantaggi tecnici ed economici da conseguire. La compensazione tecnicamente migliore è quella di fornire l’energia reattiva direttamente nel punto di fabbisogno e nella quantità strettamente necessaria all’utenza alimentata. Compensazione di tipo distribuito colori 84 Tuttavia questa soluzione risulta poco praticabile in quanto generalmente antieconomica. La scelta fra le soluzioni alternative possibili dovrà considerare il costo complessivo della batteria da installare, le esigenze di modulazione della potenza reattiva da fornire, la complessità e la affidabilità dell’impianto di rifasamento da realizzare. In pratica il sistema di compensazione può essere di tipo: a) distribuito b) centralizzato c) misto Compensazione di tipo distribuito I condensatori di rifasamento sono installati in corrispondenza di ogni utilizzatore che necessiti di potenza reattiva. La soluzione è consigliata negli impianti dove la maggior parte della energia reattiva richiesta è concentrata in pochi utilizzatori di grossa potenza con attività pressochè continua a carico ridotto. I condensatori vengono inseriti e disinseriti contemporaneamente al carico e usufruiscono delle stesse protezioni di linea. Questo tipo di compensazione offre il vantaggio di ridurre le correnti in gioco e di conseguenza cavi di sezione inferiore e minori perdite per effetto Joule. Compensazione dell’energia reattiva in BT Compensazione centralizzata Compensazione di tipo misto colori 85 Compensazione centralizzata La batteria di condensatori di rifasamento viene allacciata a monte di tutti i carichi nel quadro di distribuzione o i prossimità dello stesso. Questa soluzione risulta conveniente nel caso di impianti di estensione ridotta con carichi stabili e continui od in impianti con molti carichi eterogenei e che lavorano saltuariamente. Nel primo caso la batteria di condensatori è sempre inserita, adattando l’effettiva esigenza dell’impianto (kW) alla potenza apparente contrattuale (kVA), con costi inferiori rispetto la compensazione di tipo distribuito. Nel secondo caso, con un assorbimento di potenza reattiva molto variabile per la caratteristica dei carichi, la soluzione più efficace è quella con regolazione automatica a gradini. La batteria di condensatori è frazionata su diversi gruppi, l’inserzione dei quali è gestita automaticamente in funzione dalla potenza reattiva assorbita dai carichi. Compensazione di tipo misto Il rifasamento di questo tipo è consigliato in impianti con reti di grande estensione che alimentano utenze con diverso andamento del regime di carico. Le utenze di maggior potenza e continuità operativa sono compensate direttamente o a gruppi, mentre tutte le altre di carico ridotto e a funzionamento discontinuo sono compensate per gruppi o con rifasamento automatico. In questo caso, la compensazione automatica a gradini ottimizza il fattore di potenza dell’intero impianto, evitando la sovracompensazione che può verificarsi per grandi variazioni di carico di alcune grosse utenze rifasate direttamente. Compensazione dell’energia reattiva in BT Determinazione della potenza dei condensatori Tensioni nominali ed energia reattiva dei condensatori La potenza della batteria di condensatori necessaria per ottenere il rifasamento dell’impianto, con un sistema di compensazione centralizzato, dipende dalla potenza del carico da rifasare, dal valore di cosϕ iniziale e dal valore di cosϕ che si vuole ottenere. Con una potenza attiva delle utenze determinata “P” (kW), la batteria di condensatori di potenza “Qc” (kvar) da utilizzare per portare l’impianto dal cosϕ iniziale al valore prescelto “ 1”, può essere facilmente calcolato utilizzando il coefficiente moltiplicatore “k” riportato nella tabella di seguito. Il valore di “k” indica la potenza del condensatore in kvar per ogni kW del carico. Qc = k x P (kvar) L’energia reattiva che i condensatori sono in grado di erogare varia in funzione della tensione e della frequenza con cui vengono alimentati. Ai valori nominali di tensione “U1” e di frequenza “F1”, la potenza reattiva è pari al valore nominale “Qn”. Con tensioni e frequenze diverse dal valore nominale la potenza erogabile si determina secondo la formula: 2 ( ) U F x F1 U1 Per ottenere la potenza reattiva “Qn” per rifasare l’impianto alimentato con valore di tensione “U” è Qc = Qn x Esempio applicativo colori Rifasamento di un impianto elettrico avente le seguenti caratteristiche: Potenza attiva installata: P = 200 kW Rete trifase con tensione: U = 380V 50 Hz Fattore di potenza iniziale: cosϕ = 0,65 Fattore di potenza richiesto: cosϕ = 0,90 Tipo di utenza: carichi eterogenei con assorbimento molto variabile Il rifasamento proposto è quello di tipo centralizzato, comprendente una batteria di condensatori frazionata su più gruppi con inserzione automatica proporzionale al variare del carico e del fattore di potenza. 86 P ϕ ϕ1 Q1 Pa1 Q Pa Qc Pa potenza apparente prima della compensazione Pa1 potenza apparente dopo la compensazione Q potenza reattiva assorbita dai carichi della rete necessario prevedere una batteria di condensatori di potenza nominale pari a: Qn = Qc x U1 U 2 ( ) Per quanto riguarda le caratteristiche dei condensatori monofase, per una scelta tecnico/economica ottimale, si ricorda che a parità di potenza reattiva fornita nel collegamento a stella la capacità impiegata sarà tre volte maggiore rispetto quella necessaria nel collegamento a triangolo. Si individua nella tabella il coefficiente “k” incrociando la colonna corrispondente al cosϕ richiesto “0,9” con la riga del corrispondente cosϕ iniziale”0,65". Il valore “k” ottenuto è 0,685. La batteria di condensatori da installare a monte di tutti i carichi dovrà avere una potenza di: Qc = P x k = 200 x 0,685 = 137 kvar Se si installano condensatori con tensione nominale “U1” di 400V, la potenza nominale dovrà essere: Qn = Qc x 2 ( ) U1 U = 137 x 2 ( ) 400 380 = 151,8 kvar Compensazione dell’energia reattiva in BT Coefficiente moltiplicatore “k” per il calcolo della potenza dei condensatori (kvar/kW) Cosϕ iniziale Cosϕ da ottenere 0,8 0,85 0,9 0,91 0,92 0,93 0,94 0,95 0,96 0,97 0,40 1,557 1,669 1,805 1,832 1,861 1,895 1,924 1,959 1,998 2,037 0,41 1,474 1,605 1,742 1,769 1,798 1,831 1,860 1,896 1,935 1,973 0,42 1,413 1,544 1,681 1,709 1,738 1,771 1,800 1,836 1,874 1,913 0,43 1,356 1,487 1,624 1,651 1,680 1,713 1,742 1,778 1,816 1,855 0,44 1,290 1,421 1,558 1,585 1,614 1,647 1,677 1,712 1,751 1,790 0,45 1,230 1,360 1,501 1,532 1,561 1,592 1,626 1,659 1,695 1,737 0,46 1,179 1,309 1,446 1,473 1,502 1,533 1,567 1,600 1,636 1,677 0,47 1,130 1,260 1,397 1,425 1,454 1,485 1,519 1,532 1,588 1,629 0,48 1,076 1,206 1,343 1,370 1,400 1,430 1,464 1,497 1,534 1,575 0,49 1,030 1,160 1,297 1,326 1,355 1,386 1,420 1,453 1,489 1,530 0,50 0,982 1,112 1,248 1,276 1,303 1,337 1,369 1,403 1,441 1,481 0,51 0,936 1,066 1,202 1,230 1,257 1,291 1,323 1,357 1,395 1,435 0,52 0,894 1,024 1,160 1,188 1,215 1,249 1,281 1,315 1,353 1,393 0,53 0,850 0,980 1,116 1,144 1,171 1,205 1,237 1,271 1,309 1,343 0,54 0,809 0,939 1,075 1,103 1,130 1,164 1,196 1,230 1,268 1,308 0,55 0,769 0,899 1,035 1,063 1,090 1,124 1,156 1,190 1,228 1,268 0,56 0,730 0,865 0,996 1,024 1,051 1,085 1,117 1,151 1,189 1,229 0,57 0,692 0,822 0,958 0,986 1,013 1,047 1,079 1,113 1,151 1,191 0,58 0,665 0,785 0,921 0,949 0,976 1,010 1,042 1,076 1,114 1,154 0,59 0,618 0,748 0,884 0,912 0,939 0,973 1,005 1,039 1,077 1,117 0,60 0,584 0,714 0,849 0,878 0,905 0,939 0,971 1,005 1,043 1,083 0,61 0,549 0,679 0,815 0,843 0,870 0,904 0,936 0,970 1,008 1,048 0,62 0,515 0,645 0,781 0,809 0,836 0,870 0,902 0,936 0,974 1,014 0,63 0,483 0,613 0,749 0,777 0,804 0,838 0,870 0,904 0,942 0,982 0,64 0,450 0,580 0,716 0,744 0,771 0,805 0,837 0,871 0,909 0,949 0,65 0,419 0,549 0,685 0,713 0,740 0,774 0,806 0,840 0,878 0,918 0,66 0,388 0,518 0,654 0,682 0,709 0,743 0,775 0,809 0,847 0,887 0,67 0,358 0,488 0,624 0,652 0,679 0,713 0,745 0,779 0,817 0,857 0,68 0,329 0,459 0,595 0,623 0,650 0,684 0,716 0,750 0,788 0,828 0,69 0,299 0,429 0,565 0,593 0,620 0,654 0,686 0,720 0,758 0,798 0,70 0,270 0,400 0,536 0,564 0,591 0,625 0,657 0,691 0,729 0,769 0,71 0,242 0,372 0,508 0,536 0,563 0,597 0,629 0,663 0,701 0,741 0,72 0,213 0,343 0,479 0,507 0,534 0,568 0,600 0,634 0,672 0,712 0,73 0,186 0,316 0,452 0,400 0,507 0,541 0,573 0,607 0,645 0,685 0,74 0,159 0,289 0,425 0,453 0,480 0,514 0,546 0,580 0,618 0,658 0,75 0,132 0,262 0,398 0,426 0,453 0,487 0,519 0,553 0,591 0,631 0,76 0,105 0,235 0,371 0,399 0,426 0,460 0,492 0,526 0,564 0,604 0,77 0,079 0,209 0,345 0,373 0,400 0,434 0,466 0,500 0,538 0,578 0,78 0,053 0,182 0,319 0,347 0,374 0,408 0,440 0,474 0,512 0,552 0,79 0,026 0,156 0,292 0,320 0,347 0,381 0,413 0,447 0,485 0,525 0,80 0,130 0,266 0,294 0,321 0,355 0,387 0,421 0,459 0,499 0,81 0,104 0,240 0,268 0,295 0,329 0,361 0,395 0,433 0,473 0,82 0,078 0,214 0,242 0,269 0,303 0,335 0,369 0,407 0,447 0,83 0,052 0,188 0,216 0,243 0,277 0,309 0,343 0,381 0,421 0,84 0,026 0,162 0,190 0,217 0,251 0,283 0,317 0,355 0,395 0,85 0,136 0,164 0,191 0,225 0,257 0,291 0,329 0,369 0,86 0,109 0,140 0,167 0,198 0,230 0,264 0,301 0,343 0,87 0,083 0,114 0,141 0,172 0,204 0,238 0,275 0,317 0,88 0,054 0,085 0,112 0,143 0,175 0,209 0,246 0,288 0,89 0,028 0,059 0,096 0,117 0,149 0,183 0,230 0,262 0,90 0,031 0,058 0,089 0,121 0,155 0,192 0,234 colori 87 0,98 2,085 2,021 1,961 1,903 1,837 1,784 1,725 1,677 1,623 1,578 1,529 1,483 1,441 1,397 1,356 1,316 1,277 1,239 1,202 1,165 1,131 1,096 1,062 1,030 0,997 0,966 0,935 0,905 0,876 0,840 0,811 0,783 0,754 0,727 0,700 0,673 0,652 0,620 0,594 0,567 0,541 0,515 0,489 0,463 0,437 0,417 0,390 0,364 0,335 0,309 0,281 0,99 2,146 2,082 2,022 1,964 1,899 1,846 1,786 1,758 1,684 1,639 1,590 1,544 1,502 1,458 1,417 1,377 1,338 1,300 1,263 1,226 1,192 1,157 1,123 1,091 1,058 1,007 0,996 0,966 0,937 0,907 0,878 0,850 0,821 0,794 0,767 0,740 0,713 0,687 0,661 0,634 0,608 0,582 0,556 0,530 0,504 0,478 0,450 0,424 0,395 0,369 0,341 1 2,288 2,225 2,164 2,107 2,041 1,988 1,929 1,881 1,826 1,782 1,732 1,686 1,644 1,600 1,559 1,519 1,480 1,442 1,405 1,368 1,334 1,299 1,265 1,233 1,200 1,169 1,138 1,108 1,079 1,049 1,020 0,992 0,963 0,936 0,909 0,882 0,844 0,829 0,803 0,776 0,750 0,724 0,698 0,672 0,645 0,620 0,593 0,567 0,538 0,512 0,484