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Quando il capriolo accende la radio

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Quando il capriolo accende la radio
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L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 16 FEBBRAIO 2007
AMBIENTE
CACCIA E PESCA
Stanno bene i cervi liberati un anno fa
Grazie ai radiocollari sono costantemente monitorati dalle guardie venatorie
Tutti gli esemplari traslocati da Chambord e liberati l’anno scorso nelle località
della Valle Seriana stanno bene. Di questi 14 esemplari, tutte le femmine adulte
e 2 maschi sono stati muniti di radio collare, che consente, attraverso un’apposita stazione ricevente, di localizzare con
precisione e in ogni momento la loro posizione e i loro spostamenti.
Agli operatori faunistici chiediamo se
ci sono ancora tutti i cervi rilasciati? Se
Lezioni
per la licenza
di caccia
Prendere la licenza di caccia. Come fare? Quando farla? Chi organizza i corsi? Queste domande trovano risposta dal comitato tecnico di gestione del Comprensorio alpino Valle Brembana che organizza un corso di preparazione all’esame per la licenza di caccia. Gli interessati potranno iscriversi entro il 16
marzo telefonando o inviando un fax (0345 82565) al Comprensorio alpino
Valle Brembana. Il corso dovrà raggiungere il numero minimo di 20 iscritti.
Quando il capriolo
accende la radio
Il giallo di una frequenza imprevista
Lo chiamano «frequenza 367», ma è un capriolo la cui storia ha dell’incredibile.
Tutto è cominciato l’autunno scorso quando gli
agenti del Corpo di Polizia provinciale stavano
controllando il gruppo di cervi liberati sulle Orobie provenienti da Chambord.
Durante le normali operazioni di radiotracking
dei cervi, sul Monte Vaccaro, in Comune di Parre, oltre alle normali frequenze emesse dai radiocollari dei cervi liberati in alta Valle Seriana, hanno registrato sulle stazioni riceventi in dotazione un nuovo segnale di frequenza, estraneo a
quelli assegnati a ciascun animale proveniente
da Chambord.
Le caratteristiche del segnale radio per intensità
e modulazione, lasciavano intendere che si trattava proprio di un animale selvatico che seguiva precisi cicli di veglia, sonno, alimentazione
e ruminazione.
L’enigma zoologico ha aperto numerose ipotesi,
che potevano trovare riscontro solo in un animale dotato di radiocollare proveniente da altre località.
Oltre a numerosi appostamenti diurni con potenti cannocchiali per individuare l’animale, gli
agenti del Servizio faunistico hanno incrociato
i dati della frequenza radio con gli archivi di una
nota casa costruttrice bergamasca di radiocollari di Costa Volpino, scoprendo che il radiocollare fantasma era stato venduto al Centro recupero animali selvatici di Valpredina, l’oasi del Wwf
di Cenate Sopra. A questo punto, con la collaborazione del direttore del Cras Enzo Mauri è stato facile risalire all’animale in libertà.
«Si tratta di un capriolo maschio che compirà
4 anni il prossimo mese di giugno e che ci era
stato consegnato il 10 luglio 2003 dal Comune
di Caviate in provincia di Lecco», spiega Enzo
Mauri. «Si trattava di un piccolo ritenuto orfano
da alcuni escursionisti, un clamoroso errore, che
spesso costa la vita ai piccoli di capriolo durante le prime settimane di vita, quando fanno affidamento solo sul proprio mimetismo. Il giovane capriolo è stato allevato presso il Cras di Valpredina sino al 1° aprile 2004, quando è stato
munito del radiocollare e reintrodotto in natura, con altri suoi congeneri, semplicemente
aprendo il cancello del nostro grande recinto».
Il piccolo cervide è stato monitorato con il radiotracking fino allo scorso anno da alcune studentesse universitarie nell’ambito di uno specifico
progetto di monitoraggio della fauna selvatica
riabilitata alla vita naturale, ma poi se ne erano
perse le tracce.
Le ipotesi più accreditate è che l’esemplare fosse stato oggetto di predazione da parte di bracconieri o predato da cani randagi.
Invece eccolo ricomparire a quota 1.400 metri
sul monte Vaccaro, distante circa 35 chilometri dal luogo del rilascio.
«La scoperta è indubbiamente sensazionale per
l’origine in cattività dell’animale, ma non deve
stupire» fanno sapere dal Servizio faunistico.
«Se si pensa che si tratta di un giovane maschio
di capriolo, infatti alcuni maschi, a differenza
delle femmine che sono più territoriali, sono dei
veri nomadi e sono costantemente alla ricerca di
nuovi territori da colonizzare».
«Lo studio - riprende Mauri - dimostra che gli
animali anche se venuti a contatto con l’uomo
nei primi mesi di vita, una volta ristabiliti nel
pieno delle funzioni organiche e rilasciati alla
vita libera del mondo selvatico, si reinseriscono
nel loro habitat naturale senza alcun problema.
Mi dispiace invece - continua amareggiato Mauri - pensare che altri 2 maschi sono finiti uccisi
dai bracconieri fra ottobre e novembre scorsi, rispettivamente a Gaverina e a Gavarno di Scanzo».
Cesare Scuri
si sono riprodotti? E se sono rimasti nei
luoghi del loro rilascio?
Michele Perego e Siro Morelli del Corpo di polizia provinciale non hanno dubbi: «Il risultato della reintroduzione è andata oltre le migliori aspettative». «In linea di massima, salvo particolari spostamenti di alcuni esemplari bisogna dire
che le località prescelte per la reintroduzione di questi ungulati sono state assolutamente indovinate, prova ne è che 5
neocolonie di
cervi si sono
create dal nulla
nelle località
dove sono stai
liberati. Non solo, almeno 16
cerve hanno
partorito il loro
piccolo che le
accompagnerà
sino all’età di 2
anni, inoltre alcuni cervi erratici, soprattutto
maschi si sono
aggregati
ai
branchi delle
femmine».
Ci sono stati atti di bracconaggio a danno dei
cervi?
«A tutt’oggi non
è stata accertata
la morte di nessun cervo e fatto salvo un maldestro tentativo
di bracconaggio
con i lacci in
Comune di Ardesio, non si
hanno avuti incidenti a danno
dei cervi in Valle Seriana», ha
puntualizzato il
Sottufficiale del
Corpo di Polizia Daniele Carrara. «Ooltre
agli animali nati sulle Orobie negli ultimi 2 anni, la popolazione di cervi è ulteriormente aumentata anche per il rilascio
di due nuovi esemplari: un giovane maschio recuperato nel canale Legler a Valbrembo e un altro maschio proveniente
dalla Brianza dove venne catturato in un
centro abitato. Anche questi due esemplari sono dotati di radio collare».
Ma le sorprese più curiose ce le riservano gli spostamenti del tutto singolari di
alcuni esemplari: un cervo maschi liberato ai Tezzi Alti di Gandellino è stato segnalato al ponte del Costone e poi alla
Malga Lunga di Sovere.
Un altro maschio dalla Val Sedornia si
è trasferito a Valgoglio, infine una femmina adulta dal Monte Alino di Parre è risalita fino a Novazza di Valgoglio.
Il progetto «Cervo Valle Seriana» ha preso il via il 17 febbraio 2005 con un intervento di reintroduzione del più grosso
ungulato selvatico italiano nell’alta Valle del Serio. A due anni di distanza dal
primo intervento che si concretizzò con
la liberazione di 9 cervi: 5 femmine e 4
maschi provenienti dalla foresta statale
di Chambord nella valle della Loira e a
un anno dal secondo intervento realizzato il 9 febbraio dell’anno scorso, che vide il rilascio di altri 26 cervi provenienti anch’essi dalla foresta francese, è stato
fatto il bilancio dell’operazione realizzata in stretta collaborazione tra Provincia
di Bergamo e Comprensorio Alpino di
Caccia Valle Seriana.
Il primo intervento di rilascio dei cervi
francesi, di natura sperimentale, che venne realizzato in località Tezzi Alti di Gandellino, è stato interamente sostenuto dal
lato finanziario dai cacciatori del Comprensorio alpino Valle Seriana i quali in
collaborazione con l’Ente di via Tasso,
hanno predisposto i necessari accorgimenti, quali saline e pasturazioni temporanee per agevolare l’insediamento dei
grossi ungulati in Val Sedornia, e nell’oasi di protezione Vigna Soliva.
C. S.
| Il 9 febbraio 2006 una ventina di cervi vennero liberati in alta Valle Seriana. Un capriolo (nella foto) partito dall’oasi di Valpredina ha scelto di vivere nelle stesse zone dei cervi provenienti da Chambord |
DIVENTARE BIRDWATCHER
UN CORSO IN CITTÀ ALTA
Dopo la recente pubblicazione dell’Atlante degli Uccelli di Bergamo infatti, gli attivisti del Gruppo ornitologico bergamasco che operano in collaborazione col Museo di Scienze Naturali cittadino propongono il primo corso di birdwatching pensato come guida per chi vuole cimentarsi con l’osservazione e il riconoscimento degli uccelli in natura. Si parte il 15 marzo e, per buona parte della prossima primavera sotto i porticati di Città alta si sentirà discutere di penne, canti, binocoli, censimenti e migrazioni. Il corso si articola di 5 lezioni teoriche (tutti i giovedì dalle 20.30 alle 22.30 fino al 12 aprile) in cui, dopo una
breve introduzione al BirdWatching, verranno affrontati i
temi relativi al riconoscimento degli uccelli, ai loro stupefacenti adattamenti fisiologici e comportamentali e
saranno descritti anche i principali ambienti in cui vivono.
Gli incontri teorici saranno affiancati e completati da due
escursioni guidate alla scoperta del fenomeno delle migrazioni e della nidificazione di numerose specie avifaunistiche. A tal proposito il Parco regionale dei Colli di Bergamo
metterà a disposizione degli iscritti un inanellatore scientifico che opera presso la stazione di inanellamento di Ponteranica presso il Centro visite di Cà della Matta in Maresana. Nel corso delle due uscite pratiche sul territorio (domenica 1 e 29 aprile) sarà possibile osservare l’ambiente
che ci circonda con occhi diversi. Un programma che si presenta per essere il più completo possibile e a questo scopo si avvarrà anche degli interventi del personale del Centro recupero animali selvatici Wwf di Valpredina che illustrerà le proprie attività di soccorso veterinario nei confronti degli uccelli recuperati feriti e in difficoltà. A dimostrazione che la Bergamasca non è solo terra di radicata
cultura venatoria, saranno esposti anche i risultati delle diverse esperienze di ricerca ornitologica svolte negli ultimi
anni sul nostro territorio: la costante attività degli inanellatori scientifici, ad esempio, ma pure le curiose abitudini della rondine montana che negli ultimi anni frequenta assiduamente i cieli di Bergamo, la vita segreta del gufo
reale, il più grande rapace notturno d’Europa, e i censimenti degli uccelli urbani. La quota di partecipazione è di
20 euro (per i soci dell’Associazione «Amici del Museo») o
di 30 euro per i non soci. Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa del museo (tel. 035 286011;
e mail: [email protected]). Il corso è pensato per rispondere alle domande dei meno esperti. Le porte del Museo saranno aperte anche a chi sa esprimere curiosità e sensibilità verso le tematiche ambientali.
Enrico Bassi
La Fipsas premia i campioni della pesca
L’assemblea di domani si aprirà con i riconoscimenti agli atleti
La stagione agonistica passata ha regalato tantissime soddisfazioni alle lenze bergamasche. Ecco una carrellata sugli atleti che si sono distinti nelle diverse gare. Tutti i campioni verranno premiati domani, sabato 17 febbraio, nel corso dell’assemblea provinciale ordinaria
2007, aperta a tutti gli associati. La riunione inizia alle 9 presso l’Auditorium
della biblioteca comunale di Seriate.
PREMI SPECIALI La stagione è stata segnata da due vittorie iridate alla seconda
edizione dei Giochi Mondiali della pescasportiva, disputati in Portogallo dal
10 al 18 settembre
2006. Il bergamasco Massimiliano
Colombo (Club Pesca Valle San Martino) fa parte del
team azzurro che
ha vinto l’oro a
squadre al 14º
campionato del
mondo trota torrente da riva con
esche naturali. Ottimo risultato anche per l’atleta
| Massimiliano Colombo | bergamasco Giambattista Scuri (Ps
Zogno), componente del team azzurro a
spinning che ha conquistato l’oro a squadre nel 4º campionato del mondo di pesca a spinning da riva. Premi speciali anche a quanti hanno tenuto alti i colori
orobici negli Italiani e nei Lombardi. La
Sps Molinello ha vinto i Lombardi trota
torrente per società, mentre Pasquale Testa (Cral Dalmine) si è piazzato al secondo posto negli Italiani trota lago Categoria Master.
PROVINCIALI CARPA Primo Matteo Pellegrinelli del Gruppo amatori pesca (Gap)
Brusaporto, che precede Giuseppe Cavalleri (Cannisti Isola) e Daniele Ferrari (Gap
Brusaporto). Medaglie offerte dalla Ps Arcadia.
PROVINCIALI TROTA LAGO Provinciali 2006 trota lago: per la categoria Seniores prima Serie vince Cristian Gregorio
(Ps Levate), palma d’oro nella seconda
Serie a Luca Marta (Valtellina 87) e nella terza Serie a Giacomo Stroppa (Savi
Team 2005); primo dei Master Alberto Vitali (Cral Dalmine), per la categoria Donne Elisa Pirotta (Club Pesca Capriolo). Categoria Speranze: primo Simone Carrara
(Triangolo Martinenghese); categoria Giovani: primo Anthony Bassani (Martinenghese); Pulcini: oro per Nicola Fumagalli (Martinenghese). Provinciale promozionale a coppie Speranze e Giovani: primi classificati Simone Carrara e Giorgio
Salvetti. Provinciale Promozionale trota
lago Trofeo Serie C: asso pigliatutto il
Triangolo Martinenghese dominando la
classifica per società (Fumagalli-Bassani-Bassani-Plebani) e pure gli Individuali con l’atleta Alan Maffeis. Box trota lago: si aggiudica il campionato la Cannisti Albinesi 87 con la squadra A (Mazzocchi-Zanchi-Bui-Vigani). Provinciali a coppie trota lago: oro per la Cannisti Arcadia (Facoetti-Perletti).
PROVINCIALI TROTA TORRENTE Provinciali 2006 trota torrente: per la categoria Seniores prima Serie vince Giovanni Romitelli (Scuola Pesca Valle Imagna)
seguito da Antonio Savoldelli (Polisportiva Costa Volpino), per la seconda Serie
il primato va a Marino Battaglia (Ps Molinello) e a ruota Sandro Preda (Vapa),
nella terza Serie svetta Attilio Percassi
(Aps Pescando) seguito da Renato Gamba (Ps Strozza). Master: oro per Leone
Morlotti (Scuola Pesca Valle Imagna).
Donne: Francesca Fuselli (Vapa Daiwa).
Speranze: primo Rudy Todeschini (Vapa
Daiwa), secondo Fulvio Parma (Valle San
Martino). Giovani: primo Gabriele Fumagalli (Vapa), a ruota Bruno Locatelli
(Scuola Pesca Valle Imagna). Pulcini: podio per Mattia Lanfranchi, al secondo posto Nicola Marossi, entrambi della Scuola Pesca Valle Imagna. Provinciale Promozionale a coppie Speranze-GiovaniPulcini: vittoria per Roberto Salvi e Nicola Marossi. Promozionale trota torrente Trofeo Serie C: oro alla Vapa Daiwa con
la squadra B (Preda-Cortesi-Ravasio-Pasta). Individuale a Spinning trota torrente: primo Gianpietro Gambarini (Molinello), secondo Rinaldo Rinaldi (Ps Zogno Sarfix). Provinciale squadre di società prima e seconda serie: conquista la
prima Serie la Polisportiva Costa Volpino, al secondo posto la Sps Molinello. Seconda Serie: oro alla Cannisti Club Bergamo Hydra che precede la Ps Molinello.
PROVINCIALI A.I. COLPO Provinciali
2006 A.I. Colpo: per i Seniores primo
Alessandro Ferri (Cannisti Club Bergamo Hydra), che precede Paolo Mazzoleni (Valtellina 87 Maver) e Enrico Guzzi
(Cannisti 2001 Colmic). Master: oro per
Angelo Mora (Valtellina 87 Maver) che
precede Enrico Guzzi (Cannisti 2001 Colmic) e Ermenegildo Rota (Cannisti Isola
Maver). Speranze: primo Yuri Trezzi
(Trezzesi Milo). Giovani: oro per Denise Bonanomi (Cannisti Club 2001 Colmic). Pulcini: vince Giulia Chiappa (Cannisti Isola Maver). Medaglie offerte da Casa dell’Orologio, Seriate. Promozionale
A.I. Colpo Trofeo Serie C: oro al Club Cannisti 2001 Colmic (A) seguito dalla Valtellina 87 Maver (A) e dalla Cannisti Club
Bergamo Hydra (A); negli individuali primo classificato Giovanni Forlani, che precede Cristian Longoni (entrambi Cannisti Club Bergamo Hydra), chiude il podio
Benedetto Nossa (Aps Treviglio Hydra).
Provinciale a box A.I. Colpo: prima La
Medusa (A), che precede la Aps Treviglio
Hydra (A) e la Caravaggese Colmic.
Teresa Capezzuto
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