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OTSC® system - Euromedical
OTSC® system Over The Scope Clipping System Sistema per il posizionamento endoscopico di clip OTSC è prodotto ed è un marchio registrato Ovesco Endoscopy GmbH, Germany 1 Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system INDICE 1. Introduzione 2. Patologia 3. Sistema OTSC 4. Componenti 5. Funzionamento 6. Allegati 2 • Scheda tecnica ed istruzioni per l’uso • Letteratura • Listino • Modulo ordine Kit di lancio Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system INTRODUZIONE Le emorragie digestive rappresentano la più comune emergenza in ambito gastroenterologico. L´incidenza del fenomeno è variabile nelle diverse realtà geografiche, con valori variabili dal 50 a 150/100.000 abitanti. Presso la Divisione di Gastroenterologia dell´Ospedale di Bolzano che raccoglie tutte le emergenze emorragiche provenienti da un bacino di utenza primario di 200.000 persone, sono state ricoverate nel corso dell´anno 2000, ben 196 pazienti con emorragie digestive non da varici (100/100.000). Esame endoscopico Nonostante le caratteristiche cliniche siano importanti nel predire l´evoluzione dei pazienti con ulcera sanguinante l´aspetto endoscopico è la fonte delle più utili informazioni prognostiche. Le stigmate dell´emorragia sono state classificate più di 25 anni fa da Forrest e sono state ormai da tutti completamente accettate. Esse sono: base dell´ulcera pulita (Forrest III); presenza di macchia piatta pigmentata (Forrest IIc); coagulo adeso (Forrest IIb); vaso visibile non sanguinante (Forrest IIa); sanguinamento attivo modesto (oozing) (Forrest Ib); sanguinamento attivo di tipo arterioso (spurting) (Forrest Ia). La prevalenza e la percentuale di sanguinamento per ognuno di queste stigmate in assenza di terapia endoscopica variano molto a seconda del tipo di ulcera, sono state studiate da Laine e sono riportate in letteratura. Il maggior problema inerente la valutazione endoscopica è legato alla soggettività dell´operatore. La concordanza intra-observer é buona (anche se non superiore al 75%). I dati di letteratura inerenti l`ulcera in fase di sanguinamento attivo, sono inquinati dal fatto che solo pochi studi distinguono il sanguinamento di tipo spurting (Forrest Ia) da quello di tipo oozing (Forrest Ib) e ciò rende ragione di come le percentuali di risanguinamento varino nei vari studi dal 17 al 100%. Nei pochi studi pubblicati infatti, ove i pazienti con sanguinamento di tipo Forrest Ia e Ib venivano considerati separatamente, la percentuale di risanguinamento, la necessità di ricorso alla chirurgia, l´efficacia delle manovre endoscopiche era ben differente. In un recente studio di Chung ad esempio, il 30% dei sanguinamenti Forrest Ia trattato con adrenalina necessitava di trattamento chirurgico per risanguinamento contro solo il 5.6% dei pazienti trattati sempre con adrenalina, per sanguinamento di tipo Forrest Ib. Per coagulo adeso si intende un coagulo che non è rimovibile con il lavaggio mirato e che non permette di visualizzare parte o tutta la base dell´ulcera. Il coagulo può nascondere la presenza di un vaso visibile o di una base pulita. Se il coagulo vada rimosso forzatamente è ancora controverso, essendo in letteratura le percentuali di risanguinamento variabili dall´8% al 25%. Un recente studio controllato tuttavia ha evidenziato una percentuale di risanguinamento del 35% in pazienti con coagulo adeso non trattati verso il 5% (p<0.02) di pazienti trattati con adrenalina + heater probe. Le ulcere deterse o ricoperte da depositi non rilevati di qualsiasi colore hanno una probabilità medio-bassa di risanguinare (0-13%) e non hanno indicazioni per terapia endoscopica. Si ritiene che la causa di un risanguinamento in un paziente con un´ulcera detersa sia da ricondurre o ad un vaso visibile traslucido non rilevato o ad una seconda fonte di sanguinamento. Terapia endoscopica L´endoscopia, oltre al valore diagnostico e progonostico, permette mediante l´impiego di varie tecniche di emostasi di ridurre il rischio di sanguinamento, la morbilità e la mortalità delle lesioni endoscopiche ad alto rischio. 3 Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system Varie metodiche endoscopiche sono state proposte nel trattamento delle emorragie digestive da ulcera. Le tecniche più diffusamente usate sono quelle iniettive, termiche e l´associazione di entrambe. Più recentemente sono stati proposti altri metodi come l´applicazione di clips o lacci, il trattamento con microonde, l´uso dell´argon plasma coagulation. Second look L´utilità di una revisione della situazione endoscopica dopo un tempo prefissato (il cosiddetto second look) non è stata ancora dimostrata. Una recente meta-analisi includente 4 trials con 785 pazienti confrontava l´osservazione clinica con un second look sistematico eseguito a 48-72 ore. L´endoscopia second look riduceva del 6% il rischio di sanguinamento senza significativa riduzione degli interventi chirurgici o della mortalità. Dopo il trattamento endoscopico i pazienti ad alto rischio di sanguinamento dovrebbero essere ricoverati in ambienti per cure intensive, idealmente in un´unità dedicata ai sanguinamenti digestivi. E´ infatti stato dimostrato da Stevens come i pazienti trattati da un team dedicato a questa patologia necessita in maniera statisticamente significativa di un minor numero di trasfusioni, di interventi chirurgici e di giorni di ricovero. Vari studi dimostrano come il risanguinamento avvenga di solito entro le 48-72 ore dopo il primo trattamento e interessi complessivamente il 15-20% dei pazienti. Negli ultimi vent'anni sono state proposte numerose tecniche di emostasi endoscopica, ma nonostante la grande mole di esperienze maturate e il discreto numero di studi prospettici pubblicati sull'argomento, non è stata dimostrata fino ad oggi la superiorità di una tecnica rispetto alle altre. Un operatore esperto deve infatti saper valutare la correttezza dell'indicazione sia dal punto di vista clinico che endoscopico, possedere le conoscenze teoriche e pratiche per la gestione dei pazienti in emergenza e urgenza, acquisire la manualità necessaria per eseguire correttamente l'emostasi endoscopica ed ottenere così gli outcomes auspicati. Nella scelta della tecnica o delle tecniche da implementare in una istituzione devono essere presi in considerazione i costi, la facilità d'uso e di apprendimento. Dal punto di vista dei costi il laser è il dispositivo più costoso e il suo acquisto può essere giustificato solo se si prevede una gestione plurispecialistica. L’Argon plasma coagulator (APC) in Italia ha un costo di circa 24.000 euro, mentre l’heather probe (HP) di 8.200 euro. L’ago utilizzato per la terapia iniettiva ha un costo di circa 100 euro. Non sono disponibili al momento analisi economiche per quanto riguarda l'impiego delle clips o di altri dispositivi per l’emostasi meccanica. I diversi sistemi di sintesi della parete gastrica fin qui proposti hanno suscitato diverse perplessità in termini di efficacia e sicurezza, fino ad arrivare però alla clip OTSC, clip a forma di tagliola in grado di sintetizzare a tutto spessore anche lesioni di parete fino a 2 cm circa. Gli studi in vivo su modello suino hanno finora dato risultati eccellenti in termini di praticità, affidabilità ed efficacia del metodo. Studi di sopravvivenza sempre su modello animale sono attualmente in corso. Figura 1. OTSC clip in sede per sintesi di orifizio transgastrico post-colecistectomia. 4 Figura 2. OTSC clip, OVESCO GmbH, Tuebingen, Germany Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system IL SISTEMA OTSC L’endoscopia flessibile non è più utilizzata solo come tecnica diagnostica ma diventa ogni giorno sempre più terapeutica. Procedure avanzate quali le tecniche chirurgiche endoluminali e transluminali, NOTES, Natural Orifice Transluminal Endoscopic Surgery, lo confermano. L’utilizzo della NOTES rispetto ad altre tecniche di accesso alla cavità addominale, potrebbe in futuro ridurre i traumi e le complicazioni dolorose dovute ad incisioni, ernie o infezioni di cicatrici esterne con evidenti vantaggi anche estetici per il paziente. Il Sistema OTSC, “unico ed innovativo” si inserisce in questo contesto per il trattamento endoscopico delle seguenti patologie: • • • • • • Emostasi di varici non sanguinanti Sanguinamenti dopo procedura di acquisizione di tessuto gastrointestinale Chiusura di fistole ed Ulcere sanguinanti Marcatura endoscopica Chiusura di tratti perforati della parete gastrointestinale nei casi in cui non sia consigliato un intervento chirurgico NOTES Over The Scope Clip Efficacia terapeutica anche in condizioni complesse 5 Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system COMPONENTI Cappuccio Contiene la clip premontata. Si posiziona all’estremità dell’endoscopio Clip Le clip sono preinstallate nel cappuccio. Il rilascio avviene attraverso la trazione del filo sul manipolo rotante. Traumatica, con denti mediamente appuntiti per tessuti spessi; Atraumatica con denti arrotondati per una traumatica dei tessuti sottili; compressione meno Appuntita per la chiusura di lesioni di continuo della parete gastrica/NOTES Manipolo Permette di arrotolare il filo per il rilascio della clip e l’eventuale recupero del cappuccio Si posiziona sull’impugnatura dell’endoscopio Reloader Per il posizionamento di una seconda clip. Consente di ricaricare il cappuccio con una nuova clip senza rimuoverlo dall’endoscopio Grasper Pinza ad ancora per piccole lesioni e fistole Twin Grasper Pinza con due morsi separati per lesioni ampie (2 cm) e sanguinamenti 6 Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system FUNZIONAMENTO Il manipolo deve essere inserito nella valvola di gomma del canale operativo e assicurato all’endoscopio tramite il laccio a strappo (1). Prima di inserire il cappuccio nella parte distale dell’endoscopio, il filo deve essere assicurato ad una pinza e tirato attraverso il canale operativo (2). Fissare il filo al manipolo manualmente inserendolo nel foro corrispondente (3-A) ruotare il manipolo per porre il filo in leggera tensione ed evitarne lo sganciamento (3-B). Inserire il cappuccio all’estremità dell’endoscopio evitando di coprire la telecamera. La figura 4 mostra come posizionare, correttamente, il cappuccio sull’endoscopio. Il cappuccio deve essere posizionato in modo tale che il filo sia direttamente adiacente ed in asse con il canale operativo Il sistema OTSC rende possibile il posizionamento di clip nella parete gastrointestinale. La clip viene rilasciata nella parte distale dell’endoscopio, verso il tessuto, ruotando il manipolo in senso orario. (5). 7 Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system FUNZIONAMENTO RELOADER Prima di inserire il reloader sul cappuccio, assicurarsi che il filo sia rilasciato e fuoriesca di almeno 15 mm. Se il filo è in tensione si rischia di danneggiarlo durante l’applicazione di una seconda clip. Il Reloader OTSC viene applicato al cappuccio facendo sì che il contorno del cappuccio corrisponda all’estremità del Reloader La clip viene montata spingendo in maniera ferma il reloader verso il cappuccio fin quando non si riscontra resistenza. ANCHOR – PINZA AD ANCORA La pinza ad “Ancora OTSC” viene usata per avvicinare il tessuto da trattare all’endoscopio con canale operativo di diametro non inferiore a 2.8 mm. E’ fabbricata in lega di nitinol a memoria elastica di forma. Viene posizionata nel sito in cui il tessuto deve essere trattenuto, facendo attenzione a non esercitare troppa pressione sullo stesso. Viene rilasciata premendo il bottone di sicurezza (1) tirando l’impugnatura verso la parte distale (2), per far sì che l’ancora riprenda la sua forma iniziale aperta. Per ritrarre l’ancora nella spirale tirare indietro attivando lo scivolo. Dopo aver posizionato il sistema OTSC, introdurre l’ancora nel canale operativo attraverso la valvola di gomma della rotella manuale posizionata sul manico dell’endoscopio. Se l’ancora viene introdotta nello stesso canale operativo ove è stato posizionato il filo del cappuccio applicatore, il diametro minimo del canale operativo deve essere di 3.2 mm. 8 Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system FUNZIONAMENTO Individuare la lesione Avvicinare i lembi con la doppia pinza/ancora Avvicinare il cappuccio applicatore alla lesione Rilasciare la clip 9 Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy OTSC® system Allegati 10 • Scheda tecnica • Istruzioni per l’uso • Letteratura • Listino • Modulo ordine Kit di lancio Materiale ad esclusivo uso formativo non fotocopiare, non divulgare, di proprietà EUROMEDICAL srl - Via Volta 23/E, San Zeno Naviglio (BS) - Italy