Cari Associati, Permettetemi di iniziare questa relazione
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Cari Associati, Permettetemi di iniziare questa relazione
Cari Associati, Permettetemi di iniziare questa relazione agganciandomi a quanto avevo detto un anno fa in questa sede. Prendevo allora spunto da una supposta istantanea del pranzo di Natale di un mese prima ed osservavo che più che esser davanti all’incontro conviviale di una polisportiva, il quadro ricordava da vicino la riunione natalizia di un circolo nautico (forse più velisti che pescatori) con qualche sporadico ospite delle altre discipline. Ed aggiungevo: “…bisogna che tutti, e sottolineo tutti, ci diamo una regolata. O si diventa un vera associazione sportiva ovvero guardiamo in faccia la realtà e ..... non so dove andremo a finire.” Viene naturale il paragone del sopradetto pranzo con la cena natalizia di quest’anno. Devo riconoscere che il quadro è fondamentalmente mutato; infatti quest’anno tutte le discipline erano ben rappresentate ed i presenti hanno trascorso tre ore simpaticamente insieme. Tutto questo ovviamente non è avvenuto improvvisamente ma è stato preceduto da due eventi che hanno visto una crescente partecipazione degli associati sia dal punto di vista organizzativo che di semplice presenza: la Festa di San Marco e quella di Fine Estate. Di tutto ciò devo esser riconoscente ai membri del Consiglio Direttivo i quali, ciascuno per la sua parte, hanno contribuito alla riuscita delle manifestazioni. Ma passiamo alla relazione come d’abitudine. Che è accaduto in quest’anno alle problematiche per noi fondamentali che ci avevano angustiato nel 2011? Per quanto riguarda il Piano del Porto del Comune di Duino non risulta esserci novità di rilevo che ci interessino, benché esso attenda ancora la sua approvazione definitiva. Per quanto riguarda quanto legato al decreto Milleproroghe del 2010, che ricordo prevede che alla scadenza delle concessioni demaniali gli attuali concessionari non godano più del diritto di insistenza come per il passato ma che la concessione stessa venga messa per così dire all’asta per il migliore offerente, è stata confermata ufficialmente la proroga delle concessioni in atto a tutto il 2015 e, del tutto di recente, la proroga sarebbe slittata al 2020. Uso condizionale perché benché la norma al riguardo è contenuta nella “Legge di Stabilità” del dicembre 2012, non vorrei che si trattasse di una mossa preelettorale (ma forse sono io che sono pessimista). A quanto ora detto si ricollega il discorso già accennato l’anno passato dell’opportunità di ottenere la concessione delle sponde da parte della Regione. Infatti, se ricordate, la concessione in atto riguarda solo gli spazi acquei ed una minima striscia di sponda ove è interrata la tubatura dell’acqua. Detta ulteriore concessione, a quanto si è potuto appurare, comporterebbe la presa in carico della manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria delle sponde stesse. Ciò poteva essere utile per ottenere una durata maggiore in caso di rinnovo della concessione, ma forse il problema, come poco fa ho detto non è più tanto imminente. Rimane il fatto che l’ottenimento delle sponde in concessione è propedeutico alla sistemazione delle colonnine per la distribuzione di acqua ed elettricità sui pontili ad esclusione delle sponde I ed H, i cui pontili sono di nostra proprietà. A proposito delle colonnine che sono in avanzato stadio di progettazione penso che occorrerà capire come far fronte al costo (naturalmente variabile anche in base al numero delle colonnine stesse) che si aggira sui 100.000 €. La sponda G ovviamente rientrerebbe nella richiesta di concessione sopra detta, rimane da decidere se attuare il banchinamento su questa sponda come a suo tempo già previsto dalla Regione. Ciò avrebbe sempre lo scopo di ottenere un concessione almeno quindicennale (perché tale potrebbe essere la durata di un eventuale mutuo per affrontare la spesa piuttosto rilevante, più o meno 400.000 €). In questo senso è stato fatto un approccio presso i funzionari della Regione onde valutarne la fattibilità. Uno stop inaspettato è avvenuto agli inizi di dicembre quando è giunta una nota dell’Agenzia delle Dogane (sic!) che ci imputava il fatto di non aver chiesto alla stessa l’autorizzazione per la posa dei pontili galleggianti. La conseguente sanzione potrebbe essere molto salata ma attualmente ci sono buone probabilità che il tutto si risolva per noi positivamente. Ovviamente sulle soluzioni delle problematiche delle sponde cui ora ho accennato sarà necessario si pronunci questa Assemblea. Vorrei ora tracciare brevemente una panoramica sull’attività sportiva e sociale attuata dalla Polisportiva nel 2012. Oltre alle riuscite manifestazioni in occasione della Festa di San Marco e di quella di Fine Estate che potremmo definire interdisciplinari, ci sono state in occasione delle quattro regate-veleggiate dei monoscafi e delle cinque gare di pesca delle simpatiche riunioni conviviali dinanzi ad un piatto di pastasciutta che senz’altro possono essere considerate un felice prodromo di attività sociale. Naturalmente pure le altre discipline hanno avuto modo di incontrarsi, ma ci tenevo a sottolineare il risveglio degli “exnautici”. In modo speciale per la vela ricorderò Trofeo San Marco il 29 aprile, la Veleggiata Duino Aurisina il 9 luglio, la Veleggiata dei Leoni il 29 agosto e la Regata 6 Metri Nord Adriatico il 20 ottobre con una partecipazione di soci via via crescente fino a giungere ad una sessantina. Infine sono stati pure attuate due lezioni di meteorologia con una più che buona partecipazione ed interessamento degli associati A questo punto non posso non ricordare la grave perdita che abbiamo patito nel mese di agosto. L’istruttore di vela Lottini ci ha lasciato improvvisamente lasciando un vuoto incolmabile sia dal punto di vista tecnico che umano. Il Consiglio Direttivo ha doverosamente intitolato la scuola vela al suo nome. Due parole sulla proposta del Consiglio Direttivo di istituire una nuova disciplina: il Calcio Femminile. So che molti di voi potrebbero essere perplessi ricordando l’esperienza negativa che la Polisportiva ha vissuto qualche anno fa quando detta Sezione è stata cancellata a causa dei costi che erano diventati insostenibile. Ma nella situazione attuale, in cui c’è un rigido controllo della congruenza delle uscite di cassa con il bilancio preventivo, preventivo che ovviamente è proposto dal Consiglio Direttivo ma approvato dall’Assemblea, ritengo che detto pericolo sia del tutto infondato. A favore di detta nuova disciplina oltre all’ovvio incremento degli iscritti alla Polisportiva e l’incremento dell’attività sportiva, sta il fatto che non è opportuno lasciare il campo, che ha ospitato fino alla scorsa stagione il Rugby Venjulia, inutilizzato perché potrebbe esserci la remota possibilità di perderne la concessione comunale. Segnalo che è intenzione del Consiglio Direttivo di istituire un punto di ritrovo nel salone della sede con l’attivazione di un bar che vivacizzi ed inviti gli associati alla frequenza della nostra struttura anche nei periodi “morti”. Mi sembra che sia opportuno anticipare qui qualche spiegazione sul punto 4° dell’Ordine del Giorno di questa Assemblea ( “Partecipazione degli associati all’attività sportiva, sociale e gestionale”). Della necessità dell’attività sportiva abbiamo detto e diremo più avanti, per quanto riguarda l’attività sociale forse si muove qualcosa, quello che è del tutto carente o quasi è la partecipazione degli associati all’attività gestionale. Mi spiego: siamo più o meno sui 850 soci senza contare gli allievi e familiari, di cui almeno un terzo hanno raggiunto l’età pensionabile. Possibile che non si riesca a trovare un modo per cui alcuni di questi, a seconda della loro professionalità, possano dare una mano nella conduzione della Polisportiva? A dire il vero ci sarebbe un’alternativa: vale a dire pagare dei professionisti per i mille piccoli lavori che necessitano per il mantenimento delle strutture con il conseguente appesantimento del bilancio. Ripeto qui a spiegazione di quanto proposto nelle modiche del Regolamento attuativo del nostro Statuto , quando ho inviato recentemente via e-mail a tutti gli associati. Come potete immaginare all’interno del C.D. si sono formati due modi di vedere circa la problematiche poste dall’attività sportiva nelle discipline della Pesca e della Vela. Voi tutti ricordate la visita che abbiamo avuto da parte dell’Agenzia delle Entrate poco più di un paio d’anni fa. In quella occasione a giustificare la multa salata che ci era stata inflitta ci era stato pure imputato, oltre ad alcune irregolarità amministrative, il fatto della scarsa attività sportiva svolta dalla Sezione Nautica (infatti allora le barche a motore facevano un tutt’uno con quelle a vela). Mi corre l’obbligo a questo punto di riportare quanto scritto nel documento dell’Agenzia delle Entrate <<<....Come ampiamente descritto la concessione degli ormeggi, sopratutto alle imbarcazioni a motore, non è funzionale ad alcuna attività sportiva dilettantistica..... La scarsa partecipazione dei soci alla vita sociale e ricreativa costituisce una ulteriore conferma di ciò, ovvero che gran parte dei soci sono "fittizi" assimilabili a dei "clienti" commerciali affittuari di uno spazio d'ormeggio per il godimento personale della propria imbarcazione....>>> Le sopradette irregolarità amministrative sono state facilmente corrette, rimane tutt’ora, almeno in parte, la nota dolente dell’attività socio-sportiva. Onde misurare il parametro “sociale” l’Agenzia delle Entrate si è basata sulla partecipazione alle Assemblee in questi ultimi anni, risultata in media corrispondere al 16% degli associati (un po’ pochino non vi pare ?). Per quanto riguarda il lato sportivo la vela si è salvata in qualche modo, non così si è potuto fare a quel tempo per la pesca. Da allora in questo campo le cose sono senz’altro cambiate; la Polisportiva ha organizzato nel 2012 ben cinque gare di pesca con una partecipazione che è salita via via fino a 40-50 “pescatori”. Questo è un numero senza dubbio non trascurabile ma è sempre modesto se consideriamo che gli associati alla Disciplina Pesca sono circa 400. Se ne deduce che bisogna fare qualcosa per incentivarne la partecipazione. Che cosa? E’ qui che i membri del CD hanno avuto le recenti divergenze di vedute. Da un lato è sorta la soluzione di istituire una specie di penale per chi non fa l’attività sportiva o comunque non collabora nell’organizzazione della stessa (con ampia possibilità di giustificare e motivare impossibilità a farla). Dall’altro si è pensato di puntare su una propaganda più capillare onde ottenere una percentuale di partecipazione più convincente. La diversità di vedute nel Consiglio Direttivo è tutta qui. Forse esiste una soluzione al problema più efficace e più condivisibile. Ancora una breve comunicazione. Il Consiglio Direttivo ha deciso di iniziare da quest’anno la restituzione della cauzione di 150€ che era stata decisa dall’assemblea del 12 giugno 2010. La delibera suonava così <Pagamento di Euro 150 da parte degli intestatari di posto barca; tale cifra verrà restituita in tre rate di Euro 50 ciascuna a partire dal 2013>. Detto importo di 50€ verrà scalato automaticamente da quanto dovuto all’inizio del 2014. Con ciò ritengo di aver finito. Lascio la parola …