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ricerc - Comune di Angolo Terme
E’ LA STORIA CHE FA COMPRENDERE IL PRESENTE. NON DIMENTICHIAMO I CADUTI PER LA LIBERTA’ COMUNE DI ANGOLO TERME (BS) RICERCA SUI, CADUTI, DISPERSI, GUERRE 1896-1915/18-1940/45 Ricerca storica a cura di Francesco Zeziola 1 Si ringraziano per la collaborazione: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Prof. don Donni G. di Rovato; don Menolfi, parroco di Angolo ed i suoi collaboratori; il personale dell’Archivio di Stato di Brescia: Annibale Mariella Ferrero Liliana Mora Fabrizio Trabucco Bruno Pirrello Giorgio Orioli Enrico; Prof. Anni R. dell’Istituto Storico della resistenza Bresciana pe; Poli Imitatori B. di Sarnico per i testi forniti; Pedergnani S. di Castelcovati per le ricerche effettuate; Zeziola Marina dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Angolo per la collaborazione; 8. Zeziola Giuseppe per il testo fornitomi; 9. Paioli Massimo, per il costante aiuto nel controllo. 2 Indice Premessa Breve storia delle Guerre citate sui cippi I vari Cippi e targhe marmoree I dati iniziali Le fonti di Ricerca Conclusioni Bibliografia Profilo del ricercatore 3 PREMESSA In occasione delle ricerche storiche presso il Comune di Angolo, il Sindaco Sig. Minini Riccardo e l’Assessore alla cultura Sig. Zanelli Marco, saputo del testo “ Io sto bene come pure spero di voi”che ho curato con altri, che raccoglie le lettere dei caduti della Valcamonica, mi hanno chiesto se potevo fornire dati completi sui caduti delle Guerre, i cui nomi risultano apposti sui monumenti comunali. Tali monumenti sono nelle attuali frazioni di Angolo: Anfurro, Mazzunno e Terzano. Comuni autonomi fino alle leggi fasciste del 1928. La precisazione è importante in quanto tutte le fonti fino al 1929, riportano i Comuni di allora, mentre dopo il 1929, tutto fa capo amministrativamente ad Angolo divenuto poi Angolo Terme. Le parrocchie pur avendo un solo Parroco sono ancora autonome. Ho accettato l’incarico come dono da una parte al Comune da dove partirono i miei antenati 1 e a cui sono legato affettivamente con grande rispetto per le mie radici “Camune”. Dall’altro per ricordare i soldati che sono morti per delle guerre che forse non capivano, ma che hanno effettuato con grande amore di patria è un forte dovere morale. Rintracciare dove possibile la loro storia significa lasciare ai Cittadini di Angolo e ai ricercatori, dati molto utili. Il lavoro a partire dalle lapidi murarie, che riportano solo i nomi e Cognomi, si è ampliato con altre fonti e con altri dati utili ai ricercatori e ai cittadini. Ho proceduto attraverso gli Archivi esistenti e le bibliografie pubblicate che cito. Ho tentato di fare chiarezza su molti cognomi e nomi simili con anni di nascita uguali (cugini nati nello stesso anno con lo stesso Cognome e nome). Ho rintracciato anche i nomi dei partigiani che morirono ad Angolo i cui nomi appaiono sulle lapidi. Ne ho trascritto tutte le informazioni trovate, secondo i monumenti.Il materiale è ora proprietà del Comune e potrà essere arricchito da altre ricerche. Riporto come importante a ricordo di questa moria di giovani 1. Le medaglie d’oro della Vallecamonica a caduti della Guerra 15.18 (Tognali e Tonolini) 2. la preghiera del caduto e disperso tratta dal libro “Caduti e Dispersi della Russia”citato in bibliografia. Francesco Zeziola 1 Fieramente ricordo questi Zeziola detti “barche” della contrada di “Capo di lago” di Angolo ora appartenente al Comune di Darfo. 4 5 6 7 8 BREVE STORIA DELLE VARIE GUERRE 2 Le guerre in questione e a cui fanno riferimento, i monumenti sono 1. GUERRA D’AFRICA 1896 ( solo per l’allora Comune di Anfurro) 2. I GUERRA MONDIALE 1915-18 ( chiamata la grande Guerra) 3. II GUERRA MONDIALE 1940-45 (chiamata ultima Guerra Mondiale) (queste ultime per gli allora Comuni di Anfurro, Angolo, Terzano e Mazzunno) GUERRA D’AFRICA 1896 Con il termine di Guerra di Abissinia (Abissinia era l'antico nome dell'odierna Etiopia) si indica il conflitto intercorso tra il dicembre del 1895 e l'ottobre del 1896 tra il Regno d'Italia e l'Impero d'Etiopia; talvolta, questo conflitto è indicato con il termine di Campagna d'Africa orientale o Prima guerra italo-etiopica. La guerra si concluse con una dura sconfitta per le forze armate del Regno d'Italia e con la firma della pace di Addis Abeba, con cui veniva riconosciuta la piena indipendenza dell'Etiopia. I GUERRA 1915-18 Prima guerra mondiale, per i contemporanei la Grande Guerra, è la denominazione che venne data al più grande conflitto mai combattuto fino ad allora; questo cominciò il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando il 28 giugno 1914 per concludersi oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918. Il conflitto coinvolse le maggiori potenze mondiali di allora, divise in due blocchi contrapposti: gli Imperi centrali (Impero germanico, Impero austro-ungarico, Impero ottomano e Regno di Bulgaria) contro le potenze Alleate rappresentate principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo, Serbia e poi successivamente anche l'Italia e gli Stati Uniti. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 solo in Europa), in quello che divenne in breve tempo il più vasto conflitto della storia, che causò oltre 9 milioni di vittime tra i soldati e circa 7 milioni di vittime civili dovute non solo agli effetti diretti delle operazioni di guerra, ma anche alla carestia e alle malattie concomitanti il conflitto II GUERRA MONDIALE 2 materiale reperibile in testi ma anche in internet 9 La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 vide confrontarsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta. Iniziò il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. È considerato il più grande conflitto armato della storia, costato all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri per un totale di 55 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono, infatti, direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, spesso deliberatamente indirizzate contro obiettivi non militari. Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia dell'Olocausto perpetrata dai nazisti nei confronti degli ebrei, delle etnie Rom e Sinti, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova, dei Polacchi e di altre popolazioni slave. In questo contesto molti caddero nella campagna di Russia ed alcuni si dispersero Il concetto di Caduto e di disperso è importante perché le fonti si diversificano e perché i dati talvolta per i secondi mancano o sono approssimativi LOTTE PARTIGIANE Senza entrare in ideologismi, e basandomi solo sui dati monumentali, verso la fine del conflitto, in Italia ed anche in Vallecamonica e soprattutto ad Angolo, morirono giovani che combatterono l’occupazione Tedesca. Qualcuno li ricordò e quindi anche per questi ho raccolto dati. 10 I VARI CIPPI o LAPIDI PRESENTI NEL COMUNE DI ANGOLO E NELLE SUE ATTUALI FRAZIONI Fotografia del monumento di Anfurro “AI SUOI EROICI CADUTI” 11 Fotografia del monumento di Angolo “AI SUOI FIGLI MINORI” 12 13 Fotografia Lapidi poste nella Chiesa di S. Silvestro 14 Fotografia monumento ai caduti di Mazzunno “AI SUOI CADUTI” 15 Fotografia monumento ai caduti di Terzano “AI SUOI CADUTI” I DATI INIZIALI IN MIO POSSESSO ERANO 1. 2. 3. 4. COGNOME E NOME DEL SOLDATO GUERRA DI RIFERIMENTO PER LA II GUERRA MONDIALE “DISPERSI O CADUTI”; DATA DI MORTE ( SULLE LAPIDI POSTE NELLA CHIESA DI S. SILVESTRO VI SONO ANCHE LE DATE DI NASCITA) 16 COMUNE ANFURRO GUERRA 1896 COGNOME E NOME BONU’ GIACOMO ZANELLI TADDEO 1915-1918 BARATTI GIACOMO BONU' LORENZO DELAIDONI ANGELO MARINI LUIGI TOINI GIACOMO TOINI GIOVANNI 1940-1945 BONU’ NICOLA -GIACOMO ANGOLO 1915-1918 ALBERTINELLI FRANCESCO BASSANESI BORTOLO BASSANESI FRANCESCO BASSANESI GIULIO BERTOCCHI LORENZO BERTOCCHI LORENZO BILABINI ANTONIO BILABINI ANTONIO BOFFELLI GIACOMO LAINI GIACOMO MASNARI CARLO MASNARI GIACOMO CAMPAGNA D’AFRICA 1940-1945 CADUTI MOROSINI AMILCARE PELLEGRINELLI ANTONIO SORLINI TOMASO TOINI FRANCESCO TROTTI FRANCESCO TROTTI GIACOMO ZANELLI PIETRO M.O. GALASSI ROMOLO ALBERTINELLI GIOVANNI ALBERTINELLI LEOPANZIO ALBERTINELLI SANTO BERTOCCHI BERNARDO BOFFELLI CARLO BONU’ LUIGI FERRARI BATTISTA PASINELLI GIACOMO TROTTI ANTONIO TURELLI ANTONIO ZEZIOLA BATTISTA DISPERSI BASSANESI LUIGI BERTOCCHI GRAZIOSO 17 DOGALI GIUSEPPE PASINELLI GOFFREDO SIMONELLI PIETRO SORLINI GIOVANNI SORLINI PIETRO SORLINI GIACOMO TIRABOSCHI ANTONIO TROTTI GIUSEPPE “LOTTA PARTIGIANA" ALBERTINELLI RAIMONDO BETTONI GIOVANNI BRESCIANI PIETRO LAPIDE S. SILVESTRO unica lapide con date di nascita e morte Lapide 1 Alessandria Cav Vittorio veneto Mutilato di guerra Disperso Russia Cav Vittorio Veneto BILABINI ANTONIO PELLEGRINELLI LORENZO PIANTONI GIUSEPPE SORLINI MARIO PIETRO ZANELLI GIACOMO Caduto sull’ortigara ZANELLI PIETRO Lapide 2 ALBERTINELLI GIOVANNI Campo concentramento Stargad germania ALBERTINELLI LEOPANZIO Hallindorf Germania ALBERTINELLI SANTO Disperso Russia BASSANESI LUIGI Germania BERTOCCHI BERNARDO BERTOCCHI FRANCESCO Mutilato Guerra Cav. Di Vittorio Veneto BERTOCCHI GIACOMO Disperso Russia BERTOCCHI GRAZIOSO Mutilato Guerra BERTOCCHI LUIGI Fronte Greco BOFFELLI CARLO Fronte Adamello BOFFELLI GIACOMO Disperso Russia DOGALI GIUSEPPE Caduto in Guerra LAINI GIACOMO Germania MARIOLINI CARLO Causa Guerra MASNARI CARLO Causa Guerra PASINELLI GIACOMO Disperso Russia SIMONELLI ANTONIO Causa militare SIMONELLI GIOVANNI 18 Disperso Russia SORLINI GIOVANNI Causa Guerra TROTTI GIACOMO Per servizio militare ZANELLI ARTURO Caduto Russia ZEZIOLA BATTISTA MAZZUNNO 1915-1918 INVERSINI GIACOMO INVERSINI GIUSEPPE MAISETTI DOMENICO MAISETTI GIACOMO MAISETTI GREGORIO MAISETTI GREGORIO MAISETTI SIMONE MIORADELLI EMILIO MIORADELLI LUIGI CADUTI 1940-1945 DOVINA GIOVANNI INVERSINI GREGORIO MAISETTI ANGELO MIORADELLI EMILIO MIORADELLI ANGELO DISPERSI 1940-1945 MININI LUIGI MAISETTI FAUSTO CADUTI PER LA LIBERTA' 8.12.1943 A PRATOLUNGO PADLI ZA SVOBODO CAVALLI ALESSANDRO VOLTOLINI MARIO PAVEL IVAN STEFANCK HENRIK TERZANO CADUTI 1915-18 Asiago 1917 S. Gabriele 1917 Roma 1922 Isonzo 1917 FERRARI LORENZO LUNINI GIACOMO MARIOLINI BENIAMINO RAVELLINI BATTISTA CADUTI 1940-1945 Disperso Russia 1943 Brescia !941 Disperso Russia 1943 Germania 1945 Disperso Grecia 1943 FERRARI FRANCESCO LUNINI GIUSEPPE LUNINI SIMONE MARIOLINI CARLO PEZZOTTI BORTOLO 19 LE FONTI DELLA RICERCA Per avviare la ricognizione del profilo di questi soldati ho consultato le seguenti fonti che da ora verranno citati con le abbreviazioni poste tra le (..) : 1. 2. 3. 4. 5. 6. ARCHIVIO COMUNALE DI ANGOLO (ACA) ARCHIVIO PARROCCHIALE ANGOLO (APA) ARCHIVIO DI STATO- STATI MATRICOLARI (AS) SITO MINISTERO DELLA DIFESA (SMD) ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA BRESCIANA (ISRB) BIBLIOGRAFIA DA CUI SONO STATI TRATTI I DATI DEI SOLDATI 1. ACA La ricerca a detta degli amministratori, risultava molto difficile in quanto si possiede solo la data di morte; gli omonimi sono numerosi e soprattutto manca l’elemento genitoriale: padre, madre. Elemento che consente l’esatta identificazione del soldato. Accadde infatti per tradizione, che più cugini portino il nome del nonno. QUESTA FONTE E’ STATA ABBANDONATA PERE SCELTA DEGLI AMMINISTRATORI PERCHÈ DISPENDIOSA 2. APA Vi sono i dati di nascita e di morte, ma ancora una volta se non si conoscono i genitori è difficile scoprire la fisionomia anagrafica del soldato. HO TROVATO ALCUNE REGISTRAZIONI INTERESSANTI CHE POI RIPORTERÒ. 3. AS a. b. c. d. e. f. g. h. i. Qui nel fondo 92 “ Distretto militare di Brescia e Treviglio- Ruoli matricolari elenco armata” vi sono gli stati o fogli matricolari di ogni maschio che ha effettuato la visita militare,con questi dati: Dati anagrafici del soldato completi (attinto nella chiamata dall’anagrafe comunale e non il nome del battesimo talvolta diverso) dati anagrafici dei genitori paese eventuale esonero eventuale partecipazione alla guerra con la zona di guerra corpo di armata il congedo la morte con la causa la situazione di disperso 20 Talvolta all’Archivio di Stato non è stato possibile rintracciare lo stato matricolare. Non è che questo porti minori dati utilizzabili. In questo caso non lo si trova nel file NON HO INSERITI REPERTTI FOTOGRAFICI DI MUTILATI, MORTI PER CAUSA DI GUERRA ETCC. RIPORTATI SULLA LAPIDE S. SILVESTRO PER RAGIONI DI PRIVACY. QUALORA IL SINDACO VOLESSE SI POSSONO INSERIRE CON QUESTA FONTE C’È IL PROFILO ANAGRAFICO DI TUTTI I SOLDATI E DEI LORO GENITORI PER EVITARE ERRORI DI OMONIMIA. 21 4. SITO MINISTERO DELLA DIFESA 3 L'attività del Commissariato Generale, negli anni dal 1989 al 1997, è stata rivolta principalmente alla ricerca delle sepolture dei Caduti sul fronte russo nella 2^ guerra mondiale. L'apertura politica dell'ex URSS ha consentito un dialogo più franco con quelle Autorità governative, concretizzatosi con i primi contatti idonei a concordare le modalità per l'individuazione delle sepolture di guerra ed il successivo rimpatrio delle salme dei caduti. In ambito nazionale negli anni 1989-1997, è proseguito il censimento delle sepolture di Caduti inumati nei cimiteri in Patria. Banca Dati sulle sepolture dei Caduti in Guerra Con questa fonte si scopre la data di morte e luogo di sepoltura dei soldati. Talvolta manca di dati ma per lo più è completa 5. ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA BRESCIANA (ISRB) Per quanto concerne i “Partigiani” morti per la libertà, come indicato sul monumento di Angolo, e Terzano, ho rintracciato i dati di questi “caduti” sulla fonte bibliografica IRB 4 3 www.difesa.it/Ministro/CommissariatoGeneraleperleOnoranzeaiCadutii in volume "Albo Caduti e Dispersi della R.S.I." - Pubblicato dalla Fondazione (Onlus) "Istituto Storico della R.S.I. " Via Marconi 45 - 40122 Bologna 4 Per eventuali approfondimenti rivolgersi all’IPRB via Gabriele Rosa. Inoltre in google è possibile rintracciare l’articolo di giornale citato in bibliografia 22 Cognome e nome ALBERTINELLI RAIMONDO BETTONI GIOVANNI CAVALLI ALESSANDRO Nato 30.12.1920 a Malegno contadino celibe 29.1.1920 Bisogne. Residente a capo di lago 22.11.1908 a Brescia celibe sellaio figlio unico Genitori Notizie sulla morte Fu Zeziola Angela Natalia ArtigliereAppartenente Fiamme Verdi “Lorenzetti A” ferito nella zona di Cervino fu tradotto a Darfo- sottoposto a sevizie, e poi fucilato m. 13.10.1944”- Fu Giovanbat-tista / Castel-lanelli Paola Sp. con Giorgi M. Sergente Alpini Appartenente Fiamme Verdi “Lorenzetti A” caduto in scontro con pattuglia tedesca a Cividate Brescia m. 3.9.1944. Venne decorato con medaglia alla memoria, come sottufficiale per le azioni effettuate Di Giuseppe e Guastaroba Adalgisa Alpino Appartenente Fiamme Verdi “Lorenzetti A” Caduto a Pratolungo di Terzano m. 8.12.1943 23 IVAN assente STEFANCIC (STEFANI) ENRICO (ENTIC9 15.7.1912 Nato a S. Croce (Trieste) Celibe scarpellino VOLTOLINI MARIO PAVEL 23.6.1913 a Orzinuovi celibe, 6 fratelli operaio Assente Fu Martino Bogatec Giuseppina Di Giuseppe e Giuberti Maria Cittadino Russo Appartenente Fiamme Verdi “Lorenzetti A” Caduto a Pratolungo di Terzano m. 8.1.2.1943 Appartenente Fiamme Verdi “Lorenzetti A” Caduto a Pratolungo di Terzano m. 8.12.1943 Appartenente Fiamme Verdi “Lorenzetti A” Caduto a Pratolungo di Terzano m. 8.12.1943 Assente 24 Nell’archivio del giornale “Sebinia” del 2008 è stato scritto un articolo che riporto “RICORDATI I CADUTI PARTIGIANI DI PRATOLUNGO Fu la prima battaglia per la Liberazione in valle “L'Anpi della Bassa Valcamonica e l'associazione Fiamme Verdi, in collaborazione col Comune di Angolo Terme ed altre associazioni, in occasione del 65° anniversario della battaglia di Pratolungo hanno voluto rinnovare la commemorazione per onorare la figura del colonnello Ferruccio Lorenzini e di tutti i caduti. Nel corso della cerimonia sono stati ricordati anche Apollonio Ferrari e Francesco Dovina, indimenticati animatori dell'Anpi di Angolo Terme, e le Fiamme Verdi Giovanni Bettoni e Raimondi Albertinelli. a Battaglia di Pratolungo dell'8 dicembre 1943 rappresenta, storicamente, il primo scontro armato in Valcamonica e nella provincia di Brescia di una formazione partigiana organizzata contro i reparti fascisti. Oltre a diversi militi fascisti e ad un ufficiale della Tagliamento gravemente ferito, rimasero vittime di quello scontro 5 partigiani: Alessandro Cavalli di Brescia, Mario Voltolini di Orzinuovi, Ivan e Stefano (due ex prigionieri russi) ed Enrico Stefani, ex carabiniere triestino. Quindici partigiani e il colonnello Ferruccio Lorenzini furono catturati sul luogo del combattimento e trascinati a Mazzunno, con le mani legate dietro la schiena, seguendo la valle di San Giovanni. Entrati in Darfo furono selvaggiamente bastonati, rinchiusi nella casa del fascio e quindi condotti a Brescia nelle prigioni del Castello. Il tribunale speciale per la difesa dello stato di Brescia condannò a morte mediante fucilazione il colonnello Ferruccio Lorenzini, Paolo Bonassoli, il francese René Renault e il cipriota Costantinus Jorghu; a pene detentive gli altri. a prima battaglia partigiana contro i fascisti a Pratolungo registrò complessivamente 9 caduti partigiani (5 in combattimento e 4 fucilati), 4 feriti e 19 prigionieri (compresi i fucilati). a giornata della Memoria si è aperta con la deposizione di una corona d'alloro davanti al monumento ai Caduti di Mazzunno ed è proseguita a Pratolungo, dove Paolo Boffetti e la moglie Maddalena hanno accolto i partecipanti nella baita - rifugio che era stata la base dei partigiani. Alla messa officiata da don Celestino Barbetti hanno presenziato diversi rappresentanti politici e dell'Anpi. ra presente fra gli altri Caterina Maisetti vedova Ferrari che fu tra coloro che trasportarono i partigiani uccisi da Pratolungo al cimitero di Mazzunno. Oratore è stato Pietro Ghezzi.” Riprendo come importante per i caduti “40° anniversario della Battglia partigiana di pratolungo di Terzano” dicembre 1943-otttobre 1943 editrice Aperion Brescia dove si cita a pag. 54 il bilancio dello scontro e si danno i profili dei caduti a partire dalla refertazione del dr. Barbolini Armando che visitò i morti dell’accaduto ritrovati anche io nel libro dei morti del 1944. La fotografia della refertazione a mio parere è meglio di altre parole, a testimonianza di una storia importante 5 5 Pagg- 55-60 . Il testo è rintracciabile presso la biblioteca di Darfo. Le pagine dello scontro sono 25 26 . 27 28 CONCLUSIONI Con queste fonti ho potuto raccogliere molti dati, tra cui importante quelli anagrafici, il nome del padre se riportato; l’eventuale doppio nome; luogo di sepoltura. Ho creato un foglio riepilogativo in formato “excel” così da avere: 1. i nomi dei soldati con tutti i dati anagrafici divisi per Guerra di riferimento e per Comune 2. IN ORIZZONTALE: i dati di sepoltura; battaglione; dati dei dispersi. IN VERTICALE Per ogni monumento-Comune ho creato una cartella informatica contenente in questo ordine 1. MONUMENTI (fotografia); 2. DATI DI SEPOLTURA DEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELLA DIFESA; 3. I DATI PARROCCHIALI; 4. STATI MATRICOLARI (fotografia) TROVATI CON L’INDICAZIONE “NON TROVATO” DOVE MANCANTE; 5. LE LETTERE DEI CADUTI , INSERITE NEL LIBRO 2011, (fotografia lettera originale e la trascrizione). Ove il Comune lo ritenga può inserire tutti questi nel rispetto della Privacy che va dai 50 ai 70 anni per i dati sensibili e consentire cos’ a chiunque di poterli scaricare. 29 Bibliografia La bibliografia e sitografia qui elencata ha consentito di recuperare i dati utili per scoprire le anagrafi dei soldati. In particolare l’albo d’oro dei caduti riporta anno di nascita e di morte, mentre quello sui “Caduti e Dispersi della Russia” c’è l’anno di nascita. 1. Ministero della Guerra nazionale 1915-1918 Albo d’Oro Volume XXI Lombardia Roma Istituto Poligrafico di Stato Libreria 1932 anno X 2. “Caduti e dispersi in Russia” tipografia “la Vittoriese- Vittorio Veneto 1972- Autorizzzione del Ministero della difesa; 3. Abastanotti Maurizio- “Dov’è Nikolajewka il sacrificio dei soldati italinai nella neve di Russia 1941-1943. Brescia libere edizioni 2012; 4. Donni G; Maculotti Gc; Zeziola F. “ Io sto bene come pure spero di Voi”- Comunità Montana- edito Valgrigna 2011; 5. Rivista “La resistenza Bresciana- rassegna degli studi e documentazione” Aprile 1981 edito da istituto della resistenza Bresciana; 6. “sebinia” “RICORDATI I CADUTI PARTIGIANI DI PRATOLUNGO”- fu la prima battaglia per la liberazione in valle65° anniversario battaglia di Pratolungo- ; 7. 40° anniversario della Battaglia Partigiana di Pratolungo di Terzano : il gruppo "Lorenzini" : 8 Dicembre 1943-8 Dicembre 1983 / Comune di Darfo Boario Terme, BIM di Valle Camonica, Comunità Montana di Valle Camonica- Pubblicazione: Brescia : Aperion, stampa 1984; 8. www.difesa.it/Ministro/CommissariatoGeneraleperleOnoranzeaiCad uti 30 Profilo del ricercatore ZEZIOLA FRANCESCO - Nasce a Chiari nel 1951 da Genitori Camuni (Corna di Darfo); - ha un figlio e due nipoti; laureato “scienze della fomazione - esperto di processi formativi di adulti” e diploma di laurea in assistenza sociale; ha lavorato per quasi un quarantennio all’Azienda Ospedaliera di Chiari come funzionario, amministrativo, in particolare come “gestore e progettatore della formazione del personale”; docente a contratto presso la facoltà di Medicina e Chirurgia corso di laurea in scienze infermieristiche, disciplina “pedagogia sociale e delle organizzazioni”; collabora con vari ospedali effettuando attività di formazione, tra cui l’ufficio formazione dell’Ospedale di Esine; ricercatore per passione frequenta il 3° anno del corso triennale-quinquennale “di Avviamento alla ricerca Storica” diretto dal prof. Don Donni Gianni; frequenta il terzo anno del corso di archivistica eccelsiastica organizzato dall’Archivio Diocesano Diocesi di Brescia ha riordinato quantitativamente alcuni Archivi Parrocchiali; ha pubblicato alcuni articoli specialistici in ambito della formazione degli adulti; il libro “Chiamarsi Zeziola” presentato ad Angolo il 24 ottobre 2010- ed Valgrigna il libro “ dietro di noi la fatica delle montagne e davanti a noi la fatica delle pianure” settembre 2011- ed. Valgrigna, riguardante, con la genealogia e storia austro.bresciana della famiglia materna, co-autore ( Donni G.; Maculotti G.C) del testo “Io sto bene come pure spero di Voi” raccolta dei carteggi dei soldati della Valcamonica caduti nella Guerra 15-18. Editato Comunità Montana dicembre 2012- Valgrigna tipografia; articolo su Brixia Sacra sul numero di settembre 2012 dal titolo PADRE JIŘÍ Maria VESELÝ DOMENICANO, CAPPELLANO DEL COMANDO CECOSLOVACCO A CHIARI DURANTE L’OCCUPAZIONE NAZISTA ha in corso di pubblicazione con altri Zeziola (Adolfo, Giuseppe e Barbara) il secondo libro sul Cognome e le famiglie Zeziola - a. b. c. d. e. f. 31 32 33