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L`istruzione a granatiere della polizia militare esige molta disciplina

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L`istruzione a granatiere della polizia militare esige molta disciplina
Dipartimento federale della difesa,
della protezione della popolazione e dello sport DDPS
Esercito svizzero
Donne nell'esercito
E-Newsletter 2-05
L’istruzione a granatiere della polizia militare esige molta disciplina
Autore: Moana Werschler
Per la diciannovenne Stéphanie Schor si è realizzato un sogno: sta infatti assolvendo
la scuola reclute e segue l’istruzione per diventare granatiere della polizia militare. La
giornata è molto intensa: ci si alza presto, si pratica molto sport e si effettuano esercizi con le armi. Assolvere questa SR come unica e prima donna rappresenta una sfida
per Stéphanie Schor.
Sin dall’età di sei anni la diciannovenne Stéphanie Schor desidera andare a scuola reclute.
Ora assolve come prima e unica donna ad Aarau la SR quale granatiere della polizia militare, dove vuole fare nuove esperienze. L’obiettivo della recluta Schor, originaria della Svizzera romanda, è di frequentare in seguito la scuola di polizia. A tale proposito afferma: „Per
questo mi sono decisa per l'istruzione a granatiere della polizia militare. Ma se dovesse andare bene, resto e abbandono l’idea di accedere alla scuola di polizia“. Ha fatto l’apprendista
in un ristorante soltanto per conseguire un diploma.
La famiglia la incoraggia ad intraprendere la carriera militare: „Mia madre è molto fiera di me
e mio padre è stato anche lui granatiere. Pure mia sorella mi sostiene e vede di buon occhio
il fatto che una donna possa frequentare una tale SR.“
Per Stéphanie Schor la giornata comincia molto presto e finisce tardi
I compiti dei granatieri della polizia militare sono molteplici: entrano in azione in caso di interventi, prendono d’assalto le case e imparano a maneggiare con perizia le armi. Può anche
capitare che regolino il traffico. L'istruzione esige una buona condizione fisica, poiché viene
praticato molto sport. Già prima della SR Stéphanie Schor era molto sportiva e vantava una
certa esperienza nel maneggio delle armi. Visto che non è ancora in possesso della licenza
di condurre, prende lezioni di guida durante la SR.
La giornata comincia presto: Stéphanie Schor si alza alle 5.15. Alle 5.40 si deve essere pronti. Il dormitorio delle donne è più lontano di quello degli uomini. Quindi deve alzarsi più presto
e deve percorrere un tragitto più lungo. „Ciò non è proprio corretto, soprattutto se dobbiamo
andare a prendere qualcosa velocemente. Gli uomini sono di nuovo qui in due minuti ed io
soltanto dopo quattro“, afferma Stéphanie Schor.
Dopo la colazione, ci si dedica allo sport. Inoltre vengono effettuati degli esercizi con le armi.
In questa sede si impara a tirare con precisione, a nascondersi negli edifici e a calarsi con la
fune. Stéphanie Schor afferma decisa: „Preferisco gli esercizi di tiro“.
Dopo cena, le reclute devono pulire le scarpe e le armi e, dopo che tutto è pronto per
l’indomani, alle 22.00 possono coricarsi. „Ma io vado a dormire soltanto a mezzanotte, perché faccio ancora flessioni e altri esercizi ginnici. Devo sviluppare i miei muscoli“, dice la recluta Schor. Aggiunge che il fatto di fumare rappresenta per lei un grande problema: „Lo sento quando dobbiamo camminare molto.“
L'unica donna tra tanti uomini – nessun problema
Finora Stéphanie Schor non ha ancora raggiunto i suoi limiti e cerca sempre di svolgere ogni
attività. „Ho ancora problemi con le flessioni; le faccio un po’ più lentamente. Ad esempio, è
stato faticoso, quando l’altro ieri abbiamo marciato per 14 chilometri e di notte abbiamo dovuto marciare ancora con il pacchettaggio completo. Ma mi dico sempre, tu puoi farcela, e
poi tutto va meglio“, asserisce sorridendo. Ad Aarau, assieme alla recluta Schor, ci sono altre
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tre donne, di cui due frequentano la SR della musica militare ed una lavora in ufficio. Dividono un dormitorio in quattro. „Abbiamo uno splendido rapporto. Quando abbiamo tempo, ridiamo e ci divertiamo molto". Per Stéphanie Schor non è un problema“essere completamente sola tra gli uomini". „Ho sempre avuto più amicizie maschili“, dice, „per me non è quindi un
problema essere la sola donna tra tanti uomini. Con loro si può parlare di tutto. Vi è perfino
un miglior equilibrio nel gruppo, se ci sono anche donne.“
Ha ancora qualche problema con il tedesco. Non lo parla molto bene, ma capisce quasi tutto.
Racconta: „Non capisco determinati termini tecnici militari, che non ho mai sentito. Se proprio
non capisco, domando. Nella mia sezione ci sono nove romandi e 20 svizzeri tedeschi, che
parlano tutti un po’ di francese. Mi aiutano volentieri.“
Alle altre donne che intendono assolvere la SR, raccomanda: „Dovete fare assolutamente
questa esperienza. Forse non il granatiere della polizia militare, perché in tal caso dovete
essere molto motivate ed avere una buona condizione fisica“.
A casa il fine settimana cosa fa per prima cosa Stéphanie Schor? „Vado a dormire!“, dice
ridendo.
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