APPUNTI DI ARMONIA: il primo rivolto Quando un accordo è
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APPUNTI DI ARMONIA: il primo rivolto Quando un accordo è
APPUNTI DI ARMONIA: il primo rivolto Quando un accordo è disposto con un suono che non sia la fondamentale basso, si dice che esso si trova in una posizione rivoltata. Ogni posizione di rivolto ha una sua definizione e una sua cifratura. TIPOLOGIA DI ACC. NOTA AL GRAVE CIFRATURA DENOMINAZIONE Triade Fondamentale Nulla, 3, 5, 8 Stato fondamentale Triade Terza 36 Primo rivolto Triade Quinta 46 Secondo rivolto Settima Fondamentale 7 Stato fondamentale Settima Terza 56 Primo rivolto Settima Quinta 34 Secondo rivolto Settima Settima 24 Terzo rivolto Le triadi diminuite, per la presenza di un tritono assai dissonante in posizione fondamentale, DEVONO ESSERE DISPOSTI SOLO IN STATO DI PRIMO RIVOLTO (vedi scheda su triade diminuita). Un accordo in stato di primo rivolto vede la sua funzione indebolita e addolcita. Il primo rivolto sui gradi fondamentali (I, IV, V) servirà dunque per evitare di “frenare” il discorso armonico e appesantirlo. Il primo rivolto garantisce infatti maggiore scorrevolezza proprio per una sua implicita instabilità. Ne consegue che accordi già funzionalmente deboli (come il III e il VI) non potranno essere rivoltati poiché sarebbero talmente indeboliti da essere interpretati con un significato diverso: Nell'esempio si osserva che un VI in do maggiore, disposto in primo rivolto, viene percepito come un I grado avente una appoggiatura sulla quinta Accordi Rivoltabili nel modo maggiore Grado Primo Rivolto Secondo rivolto I Si Si in funzione di doppia appoggiatura del V II Si (in luogo del IV) no III No No IV Si Si, su una tonica lunga in funzione di doppia volta V Si Si, solo in punti deboli di passaggio melodico del basso VI No No VII Si, obbligatoriamente No Accordi rivoltabili nel modo minore Grado Primo Rivolto Secondo rivolto I Si Si in funzione di doppia appoggiatura del V II Si, obbligatoriamente no III No No IV Si Si, su una tonica lunga in funzione di doppia volta V Si Si, solo in punti deboli di passaggio melodico del basso VI No No VII Si, obbligatoriamente No Primo rivolto L'uso del primo rivolto implica qualche attenzione nella disposizione delle voci: In particolare NON SI DEVE RADDOPPIARE LA TERZA DELL'ACCORDO. L'unico caso in cui dovremo raddoppiare la terza dell'accordo è QUANDO DISPONIAMO UNA TRIADE DIMINUITA. Osserviamo il secondo accordo della prima misura: il V6 vede le voci superiori aprirsi per evitare una doppia presenza del Si (la nota del basso, la terza dell'accordo del V). Anche la disposizione del primo accordo della terza misura deve aprirsi in una posizione aperta per evitare il raddoppio del mi. Secondo rivolto Il secondo rivolto dispone un accordo con la quinta al basso. Tale disposizione non ci consente di percepire bene quale sia la nota fondamentale, stravolge la funzione armonica e rende l'accordo drasticamente “precario”. Dunque dobbiamo pensare che un accordo in secondo rivolto assume un significato del tutto particolare tale da essere utilizzato solo in specifiche e particolari circostanze. 1. Secondo rivolto in Cadenza L'accordo di I46 si configura come l'abbellimento di una lunga dominante al basso che procede in cadenza perfetta. Il do e il mi del primo accordo vengono percepiti come due suoni di appoggiatura. 2. Secondo rivolto di passaggio I punti in cui sono impiegati accordi in secondo rivolto costituiscono momenti di passaggio. 3. Secondo rivolto quale doppia nota di volta L'accordo in secondo rivolto (quarto grado) sulla lunga tonica finale assume il significa di un abbellimento: due note di volta superiore (sol la sol e mi fa mi) che insistono sul lungo accordo di tonica conclusiva.