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progetto formazione Animatori Digitali

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progetto formazione Animatori Digitali
Proposta di intervento formativo ANIMATORI DIGITALI
provincia di VARESE
Il progetto asseconda il profilo degli Animatori digitali e delle aree di competenze delineati dal documento
del MIUR e, nel contempo, poggia sulla solidità di un’esperienza di vari anni (quello avviato è il quarto) di
individuazione e soddisfacimento dei bisogni formativi digitali dei docenti nella provincia di Varese. La
scuola proponente è polo per la formazione digitale e la proposta è espressione di tutte le scuole statali
della provincia di Varese, che attraverso la rete generale le hanno dato mandato.
Il Polo ha formato, in un solo anno scolastico (2014-2105), poco meno di 2.200 docenti, delineando anche
percorsi e profili in uscita che hanno motivato moltissimi aderenti. In particolare, ha dato vita ad un
percorso denominato Edu Designer che ha visto l’iscrizione di oltre 120 docenti di ogni ordine e grado con
circa 35 docenti che si candidano a chiudere il percorso formativo in gennaio; il percorso per gli Edu
Designer rappresenta già un tentativo, prettamente metodologico-digitale, di formazione a cascata di
potenziali animatori digitali, a testimoniare un percorso già avviato.
L’organizzazione della formazione per gli animatori digitale prevede tre modalità di intervento fra loro
integrate:
1) Intervento di formazione
2) Creazione ed animazione di ambienti condivisi e di comunità di pratica on line
3) Allestimento organizzato dei materiali nel web.
Punto 1 - Intervento di formazione
L’analisi relativa all’intervento di formazione si scinde in due punti: caratteristiche generali della
formazione e contenuti delle attività formative.
1.1 – Caratteristiche generali
Partendo dalle indicazioni del PNSD, nel rispetto delle peculiarità dei profili indicati dall’azione #28 dello
stesso, il percorso formativo non potrà che essere un momento di incontro e confronto, di arricchimento
reciproco, di condivisione, di attivazione di comunità di pratiche e di esposizione di best practices. Vivere in
modo immersivo e protagonistico tali contesti condurrà l’animatore ad una replica di esperienze, ricevute
o incontrate, nell’ambito della propria realtà scolastica.
L’intervento di formazione in presenza sarà reticolare e prevedrà la copertura della maggiori città, punto di
aggregazioni di realtà minori.
Ad essa sarà fatto precedere un monitoraggio via web onde comprendere le aree dove sarà necessario
intervenire in modo più consistente in termini di numero di corsi organizzati. Il monitoraggio, nei limiti
della fattibilità in base ai risultati, consentirà ai docenti ingaggiati di selezionare, fino al raggiungimento del
monte ore necessario, le attività da seguire. L’articolazione delle attività sarà laboriosa ma garantirà un
percorso personalizzato, efficace e soddisfacente agli animatori che potranno valutare quali contesti sono
più “nuovi” rispetto ad un background di esperienze e competenze personali.
L’avvio delle attività per gli animatori corrisponderà con un momento seminariale in cui verrà mostrata,
motivata e declinata l’intera attività formativa. Analogamente, saranno presentati spazi web dedicati alle
informazioni ed alle iscrizioni (direttamente sul sito http://www.docentiweb.istruzione.varese.it/, spazio
già noto ad almeno 2.000 docenti della provincia).
I docenti potranno, previa disponibilità di posti, accedere ad un numero superiore di attività ed ore di
formazione rispetto al vincolo minimo.
Gli episodi di formazione in presenza potranno essere organizzati come rapidi e mirati workshop oppure
come corsi articolati in più incontri, della durata di 6 – 12 ore a seconda dei contenuti. Quando possibile
sdoppiare il corso in base al livello di competenze dichiarate dai corsisti, sarà sicuramente offerta una
proposta formativa differente affinché, da un lato, arricchisca e motivi i meno avvezzi, dall’altra, non annoi
ma offra arricchimento a quanti già avviati all’argomento in fase studio.
Ad esempio, un’attività pratica e digitale sulla rendicontazione sociale, intesa come creazione,
somministrazione ed analisi dei dati di un monitoraggio può essere concentrata in un solo pomeriggio
all’interno di un laboratorio di informatica; viceversa, la creazione e gestione di Google Sites o di
Wikispaces richiederanno la stesura di un corso articolato in 3-4 incontri.
Workshop e corsi tradizionali saranno in grado di arricchire la formazione degli animatori digitali attraverso
il coinvolgimento di docenti esperti, contatti con le università e l’associazionismo di settore (FabLab, Digital
Champion, Coderdojo e altro). Rispetto ai temi, si veda la declinazione relativa ai momenti di formazione.
Alle classiche, ed importanti, attività in presenza saranno affiancati momenti di formazione ed interazione
a distanza secondo le seguenti modalità:



Webinar
Interazione via web col team di formazione: video conferenze, team working in cloud dinamico o
in piattaforme per classi virtuali
Costruzione collaborativa in ambienti wiki dove i docenti saranno richiamati a “produrre” nella
pluralità della accezioni che questo comporta (making e p2p).
Tali scelte di integrazione del percorso formativo mirano primariamente alla diffusione di pratiche digitali
che soddisfano varie tra le competenze e contenuti indicati dal Ministero. Ad esempio, collaborazione e
comunicazione in rete, cittadinanza digitale, accelerazione della comunicazione, didattica attiva e
collaborativa, making, comunità di pratica, peer to peer (p2p). Dalla teoria alla pratica, gli animatori
saranno accompagnati in un contesto fortemente pratico ed immersivo.
Dal punto di vista informatico saranno sempre prese in esame piattaforme, ambienti e software gratuiti.
1.2 – Contenuti
Seguendo le indicazioni del PNSD, le attività formative terranno presenti tutti i contenuti di seguito
riportati. Alcune dei contesti indicati saranno accorpati fra loro per affinità o vicinanza; le voci indicate
affianco ad un contenuto possono rappresentare interventi diversificati in base al target a cui poi si
rivolgerà l’animatore.
Ad esempio, per “economia digitale”, il tema “profili lavorativi emergenti” sarà un’analisi dedicata alle
scuole superiori, decisamente inadatto per la scuola primaria. Nel contempo, la voce e-commerce può
rappresentare un tema banale per gli studenti della secondaria di secondo grado ed essere un argomento
valido per quella di primo grado.
 Economia digitale e orientamento per le carriere digitali: e-commerce, Social Media Marketing, fare
impresa digitale, profili lavorativi emergenti e sbocchi professionali digitali.
 Cittadinanza digitale: digital chitizienship, information literacy, digital divide e divario digitale
femminile, framework europeo ed italiano, percorsi nazionali ed esperienza varesotta, analisi Curricolo
Verticale, proposta di risorse educative aperte (OER) per interventi mirati nelle classi, come stimolare e
sostenere la cittadinanza digitale.
 Educazione ai media e ai social network: utilizzo, potenzialità e rischi dei social network,
cyberbullismo, web reputation, social network nella didattica.
 E-Safety: privacy, furto di identità, potenziali rischi su bambini ed adolescenti, nuove forme di
dipendenza (connessione perpetua, giochi d’azzardo on line, chat…).
 Le fonti: attendibilità delle fonti, copyright e copyleft dei software e delle informazioni
 Curricolo digitali e curricola per il digitale: portoflio, curriculo verticale, competenze digitali
indispensabili, integrazione delle competenze digitali alle attività didattiche, integrazione ed
interazione digitale nella didattica potenziata.
 Sviluppo del pensiero computazionale: problem solving, coding on line, off line e unplugged, robotica
educativa, logica, statistica e data journalism.
 Aggiornamento curricolo di tecnologia: senso integrativo della disciplina, come intervenire motivando
i docenti di tecnologia, quali integrazioni o aperture proporre in linea con i punti precedenti
(cittadinanza digitale, e-safety, curricolo digitali e pensiero computazionale).
 Risorse educative aperte (OER): progettazione ed implementazione di OER, produrre materiali
multimediali e multicanali (photo-gallery, infografica, immagini parlanti, video, video tutorial, screencasting, fumetti e cartoons, storie costruite attraverso il coding, e-book, blog, siti, wiki), strategie di
“situazione” didattica attraverso le ICT, capovolgimento della lezione, studenti al centro della
produzione e del processo di apprendimento, rendere operatori attivi, attori ed autori gli studenti,
organizzazione on line delle proprie risorse educative.
 Collaborazione in rete: ambienti collaborativi, classi virtuali, comunità di pratica, costituzioni di
comunità tematiche di animatori.
 Iniziative digitali per l’inclusione: costruire le condizioni per l’uguaglianza delle opportunità
nell’utilizzo della rete e per lo sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività, forme
particolari di digital divide, come le ICT possono supportare l’inclusione.
 Imprese digitale per l’alternanza scuola lavoro: contesti territoriali e non, ipotesi di coinvolgimento.
 Strategie motivazionali e di coinvolgimento: come motivare i colleghi al cambiamento, come
intercettare bisogni e preoccupazioni, come motivare i discenti in termini di partecipazione e
coinvolgimento didattico.
Punto 2 - Creazione ed animazione di ambienti condivisi e di comunità di pratica on line
Per divenire promotore di modalità collaborative peer to peer appoggiate all’uso del web, l’animatore deve
aver sperimentato direttamente vantaggi e criticità di tale esperienza. Per condividere le proprie esperienze
in specifici ambiti, mettere a disposizione le proprie competenze ed attingere a quelle di altri, in un pieno
spirito di condivisione e collaborazione, l’animatore deve poter usufruire di idonei ambienti che gli
consentano di rapportarsi con altri animatori.
Per queste ragioni, e per altre implicite rispetto allo sviluppo di una certa dimestichezza tecnologica e
soprattutto relazionale, gli animatori saranno coinvolti in ambienti di lavoro collaborativo dove mettere in
opera quanto proposto nelle attività di formazione on e off line, per produrre materiali e risorse, per
mobilitare le proprie conoscenze e competenze in azioni di collaborative problem solving. In tal senso,
diventa strategico garantire dei tutor (post formazione o in itinere con essa) in grado di vivacizzare gli
ambienti ed accompagnare gli animatori. Le strategie che vivranno in qualità di fruitori diverranno una
sorta di formazione riflessa, faranno cioè parte del bagaglio che porteranno con sé nelle azioni che
andranno ad intraprendere nel vissuto della propria realtà scolastica.
Gli ambienti realizzati, ed alimentati dagli animatori stessi, rimarranno a disposizione della comunità in
termini di fruizione, dei soli animatori (ed addetti ai lavori) in termini di continua alimentazione e revisione.
Oltre al sito www.docentiweb.istruzione.varese.it, si prevede l’utilizzo di ambienti gratuti come google
sites, wikispaces.com, blandspace.com.
Punto 3 - Allestimento organizzato dei materiali nel web
Tutto il percorso sarà documentato e organizzato in ambienti web dedicati. A partite dal sito
www.docentiweb.istruzione.varese.it, si prevede l’utilizzo di contesti collaborativi a partire dal cloud, fino a
piattaforme gratuite (Moodle o altro ambiente). Tale strategia consentirà l’organizzazione ed il raccordo tra
i diversi ambienti di interazione, nonché una documentazione completa e curata dei percorsi e delle
esperienze maturate.
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