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le zecche - gruppo micologico duilia
LE ZECCHE Le zecche, come inquadramento sistematico, appartengono agli ixodida, che sono un sott’ordine di acari e comprende tre Famiglie di zecche. Famiglia Ixodidae o zecche dure; Famiglia Argasidae o zecche molli; Famiglia Nuttalliellidae, monospecifica. Le zecche sono parassiti ematofagi di molti animali e talune anche dell’uomo, possono trasmettere svariate malattie infettive di cui alcune veramente pericolose, pertanto, diventa importante per poter evitare le loro punture, avere un minimo di conoscenza riguardo la biologia ed il comportamento delle varie specie, l’habitat, gli ospiti preferenziali, i periodi di attività e riposo, il ciclo di sviluppo della specie che più ci può interessare. Le specie più diffuse e quindi più conosciute sono la zecca del bosco (Ixodes ricinus) zecca dura e la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus) zecca molle, dalle uova si passa allo stato larvale (0,5mm) quindi allo stato di ninfe (1,5mm) e poi da adulte possono raggiungere dimensioni di (2,5-3,5mm) per il maschio e (3,54,5mm) per la femmina che dopo il pasto può arrivare anche fino a 10 mm. LE MALATTIE DOVUTE A PUNTURA DI ZECCA La piroplasmosi o babesiosi viene trasmessa attraverso la saliva della zecca, è causata da un protozoo che si localizza nei globuli rossi provocandone la distruzione; le conseguenze sono febbre, ittero, emoglobinuria; fortunatamente sono documentati rari casi. La rickettsiosi o febbre bottonosa viene trasmessa dalla zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus), l’agente responsabile è Rickettsia conori, provoca febbre, cefalea ed una eruzione esantematica sugli arti e sul tronco. La specie che per noi riveste importanza particolare è la (Ixodes ricinus) che è diffusa nei boschi e prolifera in particolari condizioni di clima caldo-umido, ideale per noi fungaioli. LE MALATTIE CHE QUESTA SPECIE PUÒ TRASMETTERE SONO: la malattia di Lyme o Borreliosi; l’encefalite oTBE; la febbre Q; la tumerea; la erlichiosi; la Cytauxzoonosi Non stiamo qui a descrivere gli effetti sintomatologici delle varie malattie (di cui alcune veramente gravi se non curate tempestivamente), non essendo questo un trattato sull’argomento zecche ma una semplice nota informativa che ha solo lo scopo di mettere in risalto la pericolosità di una loro puntura; è invece importante sapere come prevenire e come comportarsi nel caso in cui si venga punti, giacchè per noi fungaioli, frequentatori abituali dei boschi in cerca di funghi, l’incontro con questi animaletti non è affatto raro. DOVE SI TROVA LA IXODES RICINUS Nel nostro ambiente boschivo è molto diffusa, nell’erba e nei cespugli, preferisce ambienti umidi e ombreggiati con bassa vegetazione e presenza di acqua ma talvolta è presente anche nell’erba secca. Il periodo di maggiore attività e quindi più alto rischio di essere punti, va dalla primavera all’autunno inoltrato. COME SI PRESENTA È scura, molto piccola e dura, cammina come un ragnetto, allo stato larvale è come una testa di spillo, crescendo è appena più grande ma sempre di pochi millimetri. COME PREVENIRE LE PUNTURE Vestire sempre maglie con manica lunga interna ai pantaloni, polsini e collo abbottonati, pantaloni lunghi, possibilmente con elastici alle caviglie ed interni alle calze lunghe, scarponi adeguati, evitare di sedersi direttamente sull’erba o fra i cespugli, indossare un copricapo adeguato, indossare possibilmente abiti chiari per poter meglio notare la presenza scura di eventuali zecche sugli abiti; controllarsi sempre a vicenda con gli amici d’escursione ed eventualmente scrollarsi di dosso eventuali ospiti. Una volta a casa, sotto la doccia, ispezionare tutta la superficie cutanea ed il cuoio capelluto (magari con l’aiuto della moglie dove noi non possiamo vedere). COSA FARE SE CI TROVIAMO UNA ZECCA ATTACCATA ALLA CUTE (metodo fai da te, CALDAMENTE SCONSIGLIATO, MOLTO MEGLIO RECARSI PRESSO IL PRONTO SOCCORSO DI UN PRESIDIO OSPEDALIERO) Premesso che il rischio d’infezioni è relativamente basso se essa rimane attaccata per meno di 36 ore, va rimossa prima possibile correttamente con un’adeguata pinzetta a punte sottili, va afferrata il più vicino possibile alla cute e con leggera torsione tirando verso l’alto, senza schiacciarla o tagliarla, se dovesse rimanere il rostro nella carne, estrarlo con l’ausilio di un ago da siringa sterile; disinfettare opportunamente la ferita e vaccinarsi contro il tetano se non si già coperti di vaccinazione. La zecca tolta va bruciata. IMPORTANTE Dopo aver tolto la zecca, controllare la zona interessata tutti i giorni per almeno quaranta giorni e rivolgersi subito al medico nel caso in cui si osservasse una chiazza rossa tondeggiante che si allarga sempre più, schiarendo al centro simulando un anello; rivolgersi sempre al medico se si accusa mal di testa, febbre, malessere generale, dolori articolari, ingrossamento di ghiandole vicino alla zona interessata, nel periodo di controllo, non assumere antibiotici d’iniziativa personale. Questo periodo di controllo è importantissimo al fine di poter diagnosticare in tempo l’insorgere della malattia di Lyme ed intervenire tempestivamente per stroncare l’infezione ed evitare complicanze. Questa malattia può provocare gravi danni artritici, disturbi del sistema nervoso, danni cerebrali, danni al cuore e agli occhi per cui più precoce è la diagnosi più è facile prevenire le complicanze. COSA NON DEVI FARE SE SEI STATO PUNTO Per l’estrazione, non usare mezzi impropri, non tagliarla, non schiacciarla, non tirarla con le unghie, non usare trielina, benzina, acetone ecc, ricorda che queste sostanze aumentano il rischio d’infezione ed irritano la pelle. ULTERIORI INFORMAZIONI PER DOCUMENTARSI IN MERITO ALL’ARGOMENTO TRATTATO SI POSSONO OTTENERE PRESSO: SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA DELLA PROPRIA AUSL; SERVIZIO VETERINARIO DELLA PROPRIA AUSL. Nota: le immagini inserite, sono state tratte da siti web. Micologo Mario Russo