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sapresti vivere - Scuola per Coppie

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sapresti vivere - Scuola per Coppie
Testo di Roberta Sarugla
SAPRESTI VIVERE ?• a sveglia è suonara da
appena rre minuri e m,
con gli occhi a fessura e i
pensieri ingarbugliari ,
devi subi [Q chiamare a
raccol ra le energie necessarie per
far frome al soliro caos familiare.
Merri la caffe[[iera sul fuoco e, do­
po una doccia super rapida, corri
in camera di ruo figlio che, come
ogni marrina , non vuole proprio
saptrne di alzarsi dal le[[o. Ti prt­
cipiri in cucina e, memre cerchi
comemporaneameme di preparare
una spremura, far bollire il la [[e ,
imburrare le fe[[e biscorcare e scri­
vere la lisra della spesa, mo mariro
ri grida dal bagno: <, Amore, fai in
rempo a srirarmi una camicia' " .
Sappi che hai rU[ra la nosrra com­
prensione: in frangemi del genere,
è normale sognare una vira diversa.
Una vira da single: sarebbe bello
essere libera di assecondare i ruoi
L
_
:
;
o
-
-
-
-
-
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=
-
~
Secondo l'lstat. 23,9 famiglie italia­
S.gll~ >
---
_ -.. .
~'prima .Ilonlina~'
subito un'amica. E cerca di arricchi­
re la rubrica: iscriviti a un corso (di
sola persona. Sono i single, catego­
danza, nuoto, inglese) che ti porti re­
ria in crescita: nel 1995, le famiglie
golannente in mezzo a gente nuova.
Ricorda che la routine è rassicu­
Stai per andare anche tu a vivere da
rante. Inventati qualche "rituale" af­
sola? Ecco i suggerimenti di Daniela
fettuoso (la colazione a letto o il ba­
gno serale) da ripetere ogni giorno.
Attenta aU'arredamento. Non ri­
Bavestrello, pslcoterapeuta.
Non spaventarti dei momenti di
nostalgia. La solitudine sa essere
produrre esattamente la tua vecchia
un'ottima amica. Ma per viverla al
camera da letto: la malinconia sarà
meglio ci vuole un po' di pazienza.
Non esagerare con le "prove di
forza". Se ti senti a pezzi, chiama
AGOSTO STARBENE
Il tempo per sé non è mal perso
Scegliere di organizzarsi con nonni
o baby-sirrer pur di passare un po­
meriggio a casa, da sola. 0, se srai
ne su cento sono composte da una
"mono" erano il 21,1 per cento.
30
rirmi e le me esigenze, senza nes­
sun alrro che re sressa da accudire,
ascolrare, coccolare, sfamare...
«Al di là dello sconforro del mo­
menro, che può porrani a "volare
alro", al di sopra dei moi reali de­
sideri, la voglia di godere di qual­
che pausa di solimdine è sana e
non va mai '[[ascurara>' , afferma
Maria Gabriella Scuderi, psicorera­
peura. Con l'aiuro dei nosui esper­
ri , in quesro anicolo ri spieghiamo
perché è imporrame colrivare den­
rro di sé un pizzico di ;'singlemdi­
ne". Sempre, anche se si vive in fa­
miglia (con mariro e figli, O con i
propri genirori). E in che modo
realizzare quesra aspirazione.
__
Psicoconsigli r;>eI single di
_
Se leggendo il titolo
di questo articolo hai
risposto subito
"no", fermati a riflettere
assieme a noi. Con
l'aiuto dei nostri esperti,
scoprirai che imparare
a stare da sola è un
obietti,,vo a cui dovresti
puntare, sempre.
Perché conservare un
pizzico di libertà anche
quando vivi in famiglia
o sei in coppia ti
permette di portare a
galla risorse nascoste.
E di diventare più forte
e determinata,
vivendo i rapporti
d'amicizia ed'amore
in modo più intenso
inevitabile. Non devi per forza com­
prare mobili nuovi. Basta posiziona­
re i tuoi in modo differente.
PIU FalCE CON TE STESSA
ancora con mamma e papà, Iflvece
di uscire con le amiche, andare al
cinema, in giro per negozi o a fare
shopping "chiacchierando" esclusi­
vameme con te stessa. Anche chi
ha una vita piena di impegni può
farcela, almeno ogni tanto. ,< La vo­
glia di libertà e solirudine, però,
non implica auromaticameme la
capacità di affrontarle in modo po­
sitivo», interviene Ivana Castoldi,
psicologa e psicoterapeuta, autrice
di ,\leglio sok (Felujnelli, 10,33 €l.
Lo prova il fatro che molte di noi
si lamentano della mancanza di
pri\'acy, ma in realtà evicano di
passare del cempo da sole o, quan­
do lo fanno, non si fermano un at­
timo: put di non stare in silenzio,
.. tra sé e sé" , cengono la tv come
sorrofondo costante delle loro
giornate di solirudine, impegnan­
dosi in faccende, domestiche e
non , che porrebbero tranquilla­
mente rimandare. Quasi come se la
propria personalissima compagnia
le annoiasse. O le mettesse a disa­
gio. « In parre , questa frenesia è
stimolara dalla nostra società, che
ci incoraggia a riempire gli spazi
"vuoti " in maniera sempre produt­
tiva , rrasmerrendoci l'idea, del
rutro priva di fondamento , che il
tempo speso soltanto per noi, in
relax, sia tempo perso », spiega Ca­
sroldi. Ma non è turro.
Da sola ti scoprirai più forte
"Scegliere di stare in solirudine,
oltre a essere super rilassante per il
co rpo e per la meme, ci porta a ri­
volgere l'anenzione , solitamente
pumaca sul mondo che ci circonda,
su di noi, sui nostri desideri e i bi­
sogni più intimi », precisa la dot­
toressa Castaldi. "Trascorrere del
rempo da sole ci permette, in pra­
tica, di fare un po' di sana "auroa­
nalisi" e di approfondire la cono­
sce nza che abbiamo di noi stesse,
aiucandoci a prendere coscienza
dei nostri limiti, ma soprattutro di
risorse , capacità e pumi di forza
carat te riali che altrimemi rischia­
no di rimanere in ombra».
Passeggiando in mezzo alla naru­
ra da sola porresti per esempio ac­
corgerti di avere una cUflosItà e
S;g!1e
...........
............
...............
aIIcI,-_
..... I0Il
..........
ltIIgIIn
.......
........
CIIIIIIM ....
di .......
....... DInIIIII
..........
/
.........."
LASOUIUOINE? NON FA PER tvIE... MI FA PAURA
Tutte le mattine, compio in ma orino il percorso da casa all' ufficio.
Come momento ai sohtud' e mi sembra sufficiente! Crede infatti di
essere -costituzionalmente" poco adatta a stare da sola. Adero circondarmi
di persone a cui voglio bene: la porta dell 'appartamento che divido da tre
anni con Francesca , la mia più grande amica, è semp re aperta. Certo, ogni
tanto. mi capita di passare una serata a casa In solitudine. Cosa faCCIO? Mi
annOIO davanti alla tv. aspettando che Francesca tomi 0, megliO ancora.
che il mia fidanzato passi a farmi un salutO! Stiamo ins;eme da sei mesi. Pri­
ma di lui. ho avuto tre relazio ni serie: la piÙ breve è durata un anno e mezzo.
No, non so cosa sfgnificni essere slngle. Non mi sono mai concessa una
pausa di riflessione: appena fin iva una stona. ne Iniziava un ' tra. Le arniche
dicono che ho l'innamoramento facile. lo credo inveGe di essere fortunata:
incontro sempre tipI interessanti. Ammetto. però, di dover anche fare i con­
ti con una certa inSicurezza, cne mi spinge a trascinare le storie il più
possibile, anche quando ormai sono "a brande!!," Letizia,25am;
i
La paura
di stare da sola
porta Letizia a
stringere legami
di simbiosi.
Ma invertire "la
rotta" è sempre
possibile,
n. PARERE DELLA PSICOLOGA
"Nessuno è irrimediabilmente incapace di stare da solo". spiega Mana G
br.ella Scud
pSlcoterapeuta. "C'è chi però fa fatica ad apprezzare questa
condizione, per quanto temporanea. rischiando di creare rapporti di dipen­
denza e di ostinarsi a vivere storie ormai concluse. Letizia per esempio ha bi­
sogno di avere sempre accanto qualcuno che si occupi di lei. manifestando
il timore di non essere in grado di cavarsela da sola: questa scarsa autosti­
ma in genere ha origine nell 'infanz ia. Forse ha avuto genitori poco presenti.
che le hanno trasmesso la paura di essere abbandonata, o molto invadenti,
che non le hanno permesso di abituarsi alla privacy. !n ogni caso, le convie­
ne provare a stare da sola più spesso. con fiducia, tenendo presente che
andrà a va'ltaggio suo e dei suoi rapporti, d'amicizia e di coppia".
:>
STARBENE AGOSTO
33
PIU FEUCE CON TE STESSI\ un'anenzione al denagli di cui
non pensavi di essere dorara; man­
giare in un risrorame con la sola
compagnia di un libro può fani
scoprire che sei più "coraggiosa" e
disinvolta, e così via. I vamaggi
che ne derivano sono a 360 gradi:
si manifestano in modo evideme
nei rapponi di amicizia e di amo­
re. E, se vivi ancora coi moi geni­
rori, rappresentano uno stimolo
imponame per preparani a stacca­
re il "cordone ombelicale". E a ini­
ziare a progenare senza paura una
vita per como mo, da "adulta".
L'autonomia rende sensibili
Coltivare la capacità di stare da sola
almeno ogni tamo ti aima anche a
divemare un'o((ima amica e una
panner migliore. "Ceno, perché
nel momemo in cui ci rendi como
di essere in grado di srare in solim­
dine positivameme e. quindi. di sa­
peni prendere cura di te stessa,
smetti di pretendere che siano sem­
pre gli alui (i genitori o il parener)
a farlo: acquisendo sicurezza in te
stessa, divemi più sensibile ai biso­
gni altrui, più anema e apena al­
l'ascolro >., COnferma Anna Salvo,
psicanalista e psicoterapeura. ,.In
più , una volta che avrai capico
quamo sono preziosi i moi spazi di
privacy, ti verrà spomaneo rispena­
re quelli degli altri, senza soffocarli
né aspettani da loro attenzioni
cominue " . E solo così si possono
creare relazioni solide, e un'imi­
mità realmeme soddisfaceme. In
f.1.migIia, con gli amici e con lui.
Il ruolo di mamma e papà
Adesso che ti sei convima dei bene­
tìci che derivano, a cascata, dalla
capacità di stare da sola, sei curiosa
di sapere come si apprende a rima­
nere un po' "single demro") "Pane
avvamaggiata chi ha avuro la possi­
bilità di fare una prova "sul cam­
po" , ossia chi è andata a vivere da
sola, magari come "stazione imer­
media" tra la casa dei genirori e il
mauimonio o la convivenza», spie­
ga la do((oressa Ivana Casroldi.
"Ma l'attimdine a percepire la so­
litudine in maniera positiva o, vi­
ceversa , a sfuggirla, dipende molto
SegHE
.­
..... Il
o',
"~
.',,:. .c'.
..
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.:::~
-~
HO VISSUTO SOLA EADESSO SONO PIÙ FORTE
VIVere da sola per me è stat essenulie Anche se 1'I!1lZlO ~ stato
dramma. Dopo tre anni d convwenza. lo e Giulio a siamo separati.
Sta·1BfnO tns;eme dai temol del liceo e, oome succede e molte cOPPIe naie
OOSl pms O. eravamo olvootatl plu ar1d che amarrtl. RICOrderò sempre re
pnme no passate nel mio monolocaJe la so"erenza. la nostalg .. Senza
Giulio redevo dllfl'lpazzlre. Quante !te sono stata sul punta di tornare-da
lui? Almeno un centJnéllO. ma no l'ho tat1 . n cuor m o sapevo che per
quanto delorosa. quella era la scelta QJusta P3f' fOftuna I mie amd I sono
sta VlCIn! E
poI. gradualmente
svoltti: Il senso d wo o e l'ansia hanno
cominCiato ad a eriLJarsi, per essere sostJtU I da una sen5aZJOne molto gra­
ffican e Di IICerta e tenessero Un aJ no a ho lascialo I mio "n,do'. per an­
oate a stare dal mio nuovo partner. Traslocando. ho portato con me una
conquista preziosa: ora hO la rteu.a che se mi ncapltasse di dover affr n ­
tare un abbandono o n rifiuto, pur soffrendo. soprawlverel Sono ab­
bastanza forte e posso oonta.re su di me. Sempre. RDssaaI, 33 .".
Rossana ha
provato sulla sua
pelle la "vera"
solitudine.
E ne ha tratto
insegnamenti
preziosi e una
nuova sicurezza.
n. PARERE DELIA PSICOLOGA «Dopo il periedo vissuto, duro ma altrettanto "fonnativo" , quasi certamente
Rossana non si trovera più a dire ·'stavolta. non ce la faccio"", spiega SeLl­
den. ,Per riuscire a superare la rottura di un legame Importante e imparare al
tempo stesso a stare da sola. Rossana ha dovuto fare leva su una forza e
una detenninazione insperate. Ora si ritrova con una marcia in piu, che le
consentirà di vivere le situazioni "no" con più grinta ed equiiibrio. e di impo­
stare i rapporti su basi diverse. rispettando l'individualità del partner. Al di la
dei suo caso "Iimite" (che comunque non è affatto una rarità). vivere da sole
dà sempre l'occasione di scoprire dentro di sé risorse nascoste. Chi ha fatto
questa esperienza difficilmente rinuncerà a magliarsi momenti di solitudine
che, come spieghiamo in questo articolo. danno benefici molto importanti .. .
:>
srARSeEAGOSTO
35
PiÙ F8JCE CON TE STESSA
........... di
..... l1li0IIII
--­
........
........
(malti .... . . .
hl.........
.. poI'IIanI
-IIIOIIJ"): IIICIII
....... per .........
._"'*'AM
......CIII
SONO UNA SINGLE FELICE. MA SOGNO LAMORE
Katia sta bene
con se stessa.
Ma rinuncerebbe
volentieri a una
parte della sua
Ilbem per avere
accanto un
uomo da amare.
Vivo per conto mio da dieci anni, da Quando mi sono trasferita a Mi­
lano. Mi considero una persona determinata, posi iva e autosuffi ­
ciente. Ho molli amici, che vedo spesso. Ma mi piace anche stare da sola,
in casa. mi preparo Qualcosa di buono da mangiare e guardo rJn ~Im, o leg­
go un bel romanzo. Da un anno e mezzo sono senza fidanzato. Ho avuto
Qualche storia, ma niente di serio. Se mi va bene cos1? Chiaramente no! O
megl io, vivo serenamente. ma se incontrassi un uomo speciale con cui
condividere i momenti belli e, soprattutto, quelli "cosi COSi". sarei ancc ra piu
soddisfatta. Credo poco a chi si professa single "per scelta". Può capitare
di non voler nemmeno sentir parlare di legami per un periodo. magari subi­
to dopo una delusione. Ma sostenere che sono plU forwnatl s ingle delle
coppie che si amano è un'assurdità~ È vero però che se ti abitui a s!are da
SOia , i(lnamorarti diventa piu di'ficlle. lo, per esempio. mi r.,rdo COnto di es­
sere sempre più esigente : prima 01 permettere a un uomo di invadere i
miei Spazi. devo essere proprio convintissima. Kali., 31 anni
n. PARERE DElLA PSICOLOGA
·' La coppia è il naturale punto d'arrivo di ciascuno di nOI. sia dal punto di vi­
sta biologico e ri produttivo. sia da Quello emOlivo». spiega la dottoressa
Scude' "Condivida lo scetticismo di Katia. Credo infatti che chi dice di non
volere un partner. sostenendo che essere single è Il massimo. in realtà desi­
dert l'amore in modo talmente intenso da averne paura: preferisce evitare di
mettersi in gioco. pur di non restare delusa". Ma non è tutto. "Come ogni
conquista appena compiuta . anche Questa nuova condizione femm inile
delle "slngle per scelta" è stata sovraccaricata in questi anni da un'euforia
un po' '·fa!sa'·". aggiunge la dottoressa Anna Salvo, psicanalista. "Attenzio­
ne: è bene tenere a mente che la pretesa di essere totalmente autonome è
tgl!a dell 'insicurezza almeno quanto l' incapacità di stare da sole".
36
AGOSTO STARBENE
anche dal proprio "romanzo fami­
liare "", aggiunge D a niela Bave­
srrello, psicorerapema. " Chi sca da
sola volemieri, in modo spomaneo
e iscimivo, ha probabilmeme alle
spalle un papà e una mamma equi­
libraci, presemi ma non invasivi ,
che le hanno permesso, fin da pic­
cola, di passare qualche momemo
in solirudine, quando lei lo deside­
rava (e quando , chiarameme , era
possibile farlo in sicurezza). I geni­
rari ultra-apprensivi. che non rie­
scono mai ad assecondare la voglia
di privacy dei fi g li rischiano invece
di convincerli che srare da soli non
è posi rivo, ma pericoloso e irrime­
diabilmeme doloroso (leggi i ri­
quadri a pagina 33). Se sei mam­
ma, nen1l1e conro» .
Prove tecniche di solitudine
Imparare a trascorrere ogni ramo
delle ';pa use " r.igeneraori, se nza
nessuno inrorno, però. è se mpre
possibile, anche per le persone me­
no porrare alla solirudine. " Il pri­
mo srep) Sicurameme è essere mo­
civare e non sco raggiarsi : per chi
non è abi[Uara , infani, all'inizio
stare "tra sé e sé" può non essere il
massimo», spiega Casroldi. «Con­
rinua però a riragliarri ogni seni­
mana almeno un paio d'ore da de­
dicare sol camo a re sressa. Quando
meno re lo aspeni, nei momemi di
soli [Udine comincerai a percepire
una sensazione di calma inreriore e
di benessere impagabile».
Dal pumo di vista prarico, oon
resra che andare per renrarivi .
" Non esisre una soluzione univer­
sale, valida per [Une ", conferma la
dortOressa Maria Gab riella r ude­
ri . " Fare semplic i passeggiare, rra­
scorrere qualche ora in un parco
con la compagnia di un bel li bro o
la musica in cuffia, andare al ristO­
rame o al cinema, gi rare per mo­
sue . E ancora, programmare una
breve vacanza in solirudine, maga­
ri, p e r cominCiare, In un posro
rranquillo e " proreno" come una
beamI' farm: l'imporrame è prova­
re e riprovare. Prima o poi rroverai
l'anivirJ. soliraria c he fa per re .
Che ci ponerà a dire, con sicurezza:
"Sì , saprei vivere da sola. E non sa­
rebbe affartO male ~"».
~
Fly UP