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La Banca guarda al futuro - Credito Cooperativo Reggiano

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La Banca guarda al futuro - Credito Cooperativo Reggiano
ccr news
GANASSI
Proprietario: Credito Cooperativo Reggiano - società cooperativa - San Giovanni di Querciola (RE)
Coordinamento editoriale: Piergiorgio Munarini - Progetto grafico: Gold Studio di Michele Campani
Stampa: Tipolitografia Moderna - Rivalta (RE) - Distribuzione gratuita
DICEMBRE 2010
La Banca guarda al futuro
Al via nuovi prodotti e investimenti per i giovani
“Crisi economica”, “crisi finanziaria”, “indebitamento”, “consumo”…. sono alcune delle parole
che riecheggiano nelle nostre
teste e che incontriamo ogni
qualvolta accendiamo un televisore o sfogliamo un quotidiano.
La cosa che stupisce maggiormente è la quasi totale assenza,
in questa fase congiunturale
sfavorevole, di parole rassicuranti
quali “risparmio”, “coesione sociale”, “crescita responsabile e
sostenibile”,“pensare al domani”.
Educare i propri clienti al corretto utilizzo del denaro, accompagnarli in base ai loro bisogni è
ciò che il Credito Cooperativo
Reggiano cerca di fare quotidianamente tenendo sempre a
mente che le banche di credito
cooperativo sono figlie di una
cultura contadina che ha ancora molto da trasmetterci oggi.
La quasi totalità degli italiani riconosce l’importanza del valore del risparmio,
derivante dall’educazione ricevuta e alimentata da validi motivi per risparmiare, quali la
possibilità di avere denaro nei momenti di
emergenza e l’istruzione dei figli. Nel contesto
economico attuale, pur con tutte le difficoltà,
cercare di risparmiare una quota variabile di
mese in mese evitando gli sprechi e le spese
inutili pare essere la soluzione che gli italiani
preferiscono.
Da piccoli i genitori spesso ci insegnavano a
risparmiare attraverso la cara e vecchia favola della “cicala e la formica”. Chi canta e chi
risparmia per l’inverno… Nel 2010 le cose iniziano a cambiare e ora è la banca che cerca
di insegnare come risparmiare.
La nostra banca ha capito ed è consapevole
del fatto che bisogna partire dalle ‘piantine più
giovani’ per poi arrivare agli ‘alberi più maturi’,
perciò, proprio per questo motivo, sono state
varate diverse iniziative rivolte alla ‘popolazione’
dei giovani, perché sappiamo tutti che loro
saranno il futuro. Per il Credito Cooperativo Reggiano questi ultimi sono una priorità soprattutto
strategica. La sfida è che i giovani siano il presente della nostra compagine sociale e della
clientela del CCR, per questo abbiamo deciso
di investire risorse ed energie su di loro. Non è
un caso, infatti, che nonostante il difficile periodo economico, la nostra banca abbia assunto
una decina di ragazzi da inserire nel proprio
organico e, se si considera il fatto che l’età
media dei dipendenti si aggira sui trent’anni,
si può facilmente intuire che i giovani per noi
sono davvero una priorità. Vogliamo far sì che
in un futuro abbastanza prossimo la maggioranza della nostra base sociale sia composta
da persone con un’età dai 18 ai 40 anni: quelli
che in pratica saranno i cittadini di domani, i
lavoratori di domani, i genitori di domani.
Da poco è partita la nuova campagna che
prevede un’infinità di incentivi e agevolazioni
che accompagneranno i nostri giovani in tutti
i momenti della loro vita, facendo del Credito
Cooperativo Reggiano la banca di fiducia,
come un partner attento a coglierne le richieste, pronto a soddisfarne i bisogni, efficace nel
proporre suggerimenti, ma anche come un
nonno nel dispensare esperienza o come un
papà nel premiare impegno e successo.
Tramite questa campagna, chi ha figli di età
compresa tra 0 e 14 anni avrà la possibilità
di aprire un libretto di risparmio
che darà loro 50 euro in regalo,
elevata remunerazione sulle somme depositate e zainetto scuola
e salvadanaio in omaggio. Chi
invece ha figli adolescenti da 14
a 18 anni, potrà aprire un conto
corrente con elevata remunerazione sulle somme depositate, rilascio gratuito della Carta Bancomat e nessuna spesa di gestione.
Al compimento del diciottesimo
anno di età, la banca regalerà
25 quote sociali. Ulteriori agevolazioni di cui possono beneficiare i
nostri giovani sono le borse di studio, i prestiti per l’acquisto di libri
scolastici, personal computer e
abbonamenti autobus; finanziamenti per il conseguimento della
patente di guida e, correlato a
questa, per l’acquisto della prima
auto. Infine, per le future coppie,
la banca concede prestiti per le
spese matrimoniali e per l’allestimento dell’abitazione.
Sappiamo che l’importanza del valore del denaro cresce con l’aumentare dell’età; la nostra
volontà è quella di inculcare la coscienza del
risparmio anche ai giovanissimi, poiché in un
mondo che cambia così velocemente, riteniamo sia indispensabile affidare le chiavi del
futuro a chi di quel futuro sarà protagonista.
Luciano Aguzzoli
Direttore Generale CCR
2
Governance bancaria:
nuove regole
Giorgio Munarini
Anche la nostra Banca sta sviluppando una riflessione circa
i miglioramenti da apportare al
sistema di governo societario:
all’orizzonte si profilano significative modifiche statutarie.
La Commissione Europea e il
Comitato di Basilea hanno già
elaborato proposte di regolamentazione, puntualmente
emerse nel corso del 33° Convegno Regionale della Cooperazione di Credito dell’Emilia
Romagna tenutosi a Baveno lo
scorso ottobre.
I temi centrali oggi sono importanti: riaffermare i valori e darsi
nuove regole di governance.
Per quanto riguarda il primo
punto va senz’altro riconosciuta
quella matrice cattolica che è
alla base del nostro movimento
bancario e che ci sprona ad
operare con saggezza e lungimiranza ma sempre per il bene
comune. Del resto da sempre
crediamo che la cooperazione
sia una vera palestra di democrazia, che si nutre anche di
nuove opportunità di crescita
e di ricambio generazionale.
Le nostre filiali dovranno perciò
sempre più funzionare da presidi per dare alle famiglie e alle
imprese le risposte in linea con
il nostro modo positivamente
differente di fare banca.
Sulla questione della “corporate
governance”, un tema decisivo,
siamo chiamati a sviluppare tutti
insieme una riflessione circa i
miglioramenti da apportare al
nostro sistema di governo. La
riforma degli statuti è solo uno
strumento per far sì che ogni
singola BCC – compresa la nostra – sia amministrata e diretta
da persone consapevoli, competenti, motivate, responsabili e
disinteressate.
Uno dei passi da compiere non
può prescindere dalla valorizzazione delle professionalità
presenti nella base sociale, verso
la formulazione di direttrici di sviluppo aziendale non generiche
ma capaci di correlare le risorse
proprie di ogni banca alle esigenze del territorio di riferimento.
E’ poi necessario un contenimento dei conflitti di interesse,
un equilibrio tra organi aziendali
e un maggior coinvolgimento
della base sociale nelle scelte
aziendali. Bisogna provvedere
a una rivisitazione statutaria che
vada in direzione di un rafforzamento dei sistemi di controllo e
di trasparenza informativa.
Operare in piena sinergia fra
Consiglio di Amministrazione,
Collegio sindacale e Direzione
deve essere la strada da percorrere resistendo alla tentazione –
frequente quando corroborata
da spiccate qualità anche manageriali – di avere “un uomo
solo al comando”.
Si apre anche la necessità di
consentire il ricambio generazionale prevedendo una limitazione del numero dei mandati per
amministratori e sindaci. Infine
occorre riservare maggiore attenzione al mondo femminile: le
donne rappresentano il 30-40%
dei Soci ma sono al contrario
scarsamente rappresentate
nei vertici decisionali. Anche di
questo il nostro CdA è chiamato
a discutere entro breve.
In occasione delle festività natalizie ormai alle porte, anche
a nome della redazione di CCR
News, porgo i migliori auguri a
tutti i nostri lettori!
La delegazione del CCR al convegno di Baveno era capitanata dal presidente Canelli
e composta dai consiglieri Bonini, Bertolini,
Casolari, Ferrarini e Munarini, oltre al direttore
Aguzzoli e al sindaco Campani.
L’INTERVENTO DI SUOR GIULIANA GALLI A BAVENO
Come non buttare via il
cassiere con l’acqua sporca
“Dobbiamo avere fiducia nella Provvidenza di Dio che si muove con le
dita degli uomini; e gli uomini sono
persone che vivono di relazione
ma continuamente tentati dalle
diaboliche tentazioni dell’esasperata competizione e della divisione:
nella comunità, nella famiglia,
nell’impresa.
L’antidoto è capire che gli uomini e
le donne del nostro tempo hanno
un grande bisogno di pane, di rispetto, di accoglienza. Siamo tutte
persone: il banchiere ma anche
coloro che gli affidano i risparmi di
una vita.
Certo, una volta il Direttore di banca conosceva tutto e tutti; oggi è
il computer che detta la relazione,
analizza garanzie e rendiconti ma
non riesce ad entrare nel cuore e
nelle aspirazioni della gente.
Eppure la comunità vive su un
territorio e la banca cooperativa,
con i suoi valori e le sue radici, può
essere una risposta concreta, corretta, rassicurante. Esiste un potere
del denaro ma questo potere è
veramente forte quando è mezzo e
non fine, quando sostiene i deboli,
quando applica alle situazioni del
presente il messaggio evangelico
della fratellanza.
Cristo non aveva fratelli, forse è anche per questo che ci chiede continuamente di amarci come tali”.
Suor Giuliana Galli con Giorgio
Costa, giornalista de Il Sole 24
Ore.
3
IL MESSAGGIO AUGURALE DEL PRESIDENTE
Verso il futuro in un
percorso di crescita
Da sempre le Banche di
Credito Cooperativo sono
ben inserite nel territorio
locale e godono della
fiducia delle persone e
aziende con cui collaborano. L’offerta continua di finanziamenti alle famiglie e
alle piccole imprese nasce
dall’abitudine a valutare il
merito di credito attraverso
le informazioni scaturite
dal legame diretto con la
clientela.
Dal 2008 la crisi finanziaria
mondiale ha contagiato i
grandi Paesi avanzati e le
piccole economie locali.
Solo negli ultimi mesi sono
comparsi fievoli segnali
di ripresa, ma le famiglie
e le società continuano
a subire le ripercussioni
della stagnazione economica. Le problematiche
sul fronte imprenditoriale
e occupazionale si sono
manifestate anche nel nostro territorio, intaccando
la spina dorsale del nostro
tessuto economico, ossia le
piccole e medie imprese.
Solo quelle sufficientemente strutturate, con competenze all’avanguardia e
con una produzione ben
diversificata, sono state in
grado di competere con
profitto.
Tali temi sono stati oggetto
di analisi durante il Convegno Regionale della
Cooperazione di Credito
dell’Emilia Romagna, svoltosi lo scorso ottobre a Baveno (VB). L’intervento del
Dott. Marchetti, direttore
della sede di Bologna della
Banca d’Italia, ha messo
in luce tra l’altro la sostanziale tenuta del sistema
economico-sociale, pur in
una situazione d’incertezza
finanziaria, grazie soprattutto “alle banche locali,
più delle altre, sollecitate in
quest’azione di sostegno,
Il presidente del CCR
Emmore Canelli.
che ne enfatizza i legami
con il territorio e la loro
stessa matrice di natura
cooperativistica”.
Ed è con queste stesse finalità che seguita a operare
il Credito Cooperativo Reggiano, per sostenere finanziariamente i propri clienti
sulla base della conoscenza e fiducia reciproca. Il
nostro modello di lavoro è,
infatti, rivolto ad assicurare
le migliori competenze e
un’assistenza finanziaria
quantitativamente e qualitativamente adeguata,
soprattutto nei periodi di
crisi. Il potenziale della Nostra Banca si esprime nella
predisposizione a sostenere
l’economia locale, offrendo
risorse finanziarie adeguate
e stimolando quella fitta
rete di relazioni che permettono a famiglie e imprese di
ottenere soluzioni personalizzate alle loro necessità.
Il nostro modo di fare banca ci ha permesso di ottenere brillanti risultati nel
2010, confermati anche
nell’esercizio in corso. In
particolare, soffermandoci sui dati principali al 30
settembre di quest’anno,
l’ottimo trend di crescita
emerge con riferimento:
al numero di soci che ha
raggiunto le 4.360 unità e
al patrimonio netto attestatosi sui 32,8 milioni di euro,
comprensivo dell’utile netto
pari a 1,6 milioni. Altrettanto
rilevanti sono i traguardi
raggiunti in termini di raccolta totale, 364 milioni,
e impieghi, 259 milioni
di euro. Ugualmente indicative sono le proiezioni
a fine esercizio che evidenziano incrementi
del 15,81% per quanto
riguarda la raccolta totale, 5,91% gli
impieghi e un utile
netto che si avvicinerà tendenzialmente a
1.821.827 € (ossia +8,93%
rispetto al 2009).
Gli obiettivi raggiunti ci inducono a guardare
con ottimismo al
futuro. La nuova
OMAGGIO FESTIVITA’
PER TUTTI I SOCI
Una bottiglia speciale da ritirare
presso la propria sede o filiale della
Banca. Per un brindisi genuino e
con tanti auguri!
o
eggian
sco R
Lambru
sede operativa di Scandiano, che sarà inaugurata
nella prossima primavera,
e l’ampliamento degli uffici
adiacenti alla filiale di Reggio Emilia Est ne sono una
testimonianza fattiva. Tra i
prossimi progetti del nostro
istituto vi sono anche le
aperture di due nuove filiali
nella città di Reggio Emilia
e di una a Rivalta, che ci
permetteranno di continuare quel percorso
di crescita che ci ha
caratterizzato fin
dalla nascita.
Il Consiglio di Amministrazione della Nostra Banca
è intenzionato a rivolgersi
sempre più apertamente e
in modo trasparente a voi
signori soci e clienti, con
l’intento di coinvolgervi per
partecipare a un’impresa
sempre più solida ed essere ancor più artefici del
benessere locale.
Buon Natale e Felice
Anno Nuovo a tutti
voi e alle vostre
famiglie!
Emmore
Canelli
4
INTERNAL CAPITAL ADEGUACY ASSESSMENT PROCESS
ICAAP: ecco il “controllo prudenziale”
La circolare 263/2006 della Banca
d’Italia prevede che le Banche definiscano in piena autonomia un
processo al fine di determinare il
capitale complessivo adeguato
in termini attuali e prospettici per
fronteggiare tutti i rischi rilevanti.
Questo processo deve essere formalizzato, documentato, sottoposto a revisione interna ed approvato dagli organi societari.
Il processo deve fornire alla Banca d’Italia con cadenza annuale,
le caratteristiche fondamentali,
l’esposizione ai rischi e la determinazione del capitale ritenuto adeguato a fronteggiarli attraverso un
resoconto dettagliato.
Va stimato sia il capitale attuale
sia il capitale prospettico tenendo
conto dell’evoluzione possibile dei
rischi e del piano strategico stabilito dalla Banca.
Per una valutazione più efficiente
e veritiera dell’esposizione ai rischi,
dei relativi sistemi di attenuazione
e controllo e, in certi casi, anche
dell’adeguatezza del capitale interno, le Banche effettuano delle
simulazioni considerando condizioni di tensione (c.d. stress test).
Le tecniche adottate nello stress
test dovranno essere illustrate nel
resoconto ICAAP.
La normativa ricorda, inoltre, che
gli intermediari devono predisporre
soluzioni per affrontare e correggere eventuali scostamenti dai valori
attesi di capitale interno.
Con questa normativa la Banca
d’Italia ha radicalmente rivisto le
norme (“disposizioni di vigilanza”) riguardanti i rapporti con le
aziende di credito, rivoluzionando
l’approccio da tenere nell’ambito
della sua funzione di controllo sulle
banche.
Se finora il metodo utilizzato da
Banca d’Italia per supervisionare
l’attività bancaria – a garanzia dei
depositanti – è stato quello tipico
dell’ispezione, ovvero quello di carattere gerarchico dall’alto verso
il basso, alimentato anche dalle
informazioni periodiche (segnalazioni di vigilanza) inviate obbligatoriamente dalle banche, adesso
è cambiata completamente la
prospettiva.
Non sarà più la Banca d’Italia ad
attivarsi per il controllo delle banche, mediante la richiesta di informazioni e l’eventuale successiva
adozione di provvedimenti in caso
di non conformità dell’operato
bancario a leggi, regolamenti e
principi di sana amministrazione,
ma sarà la Banca stessa a definire
i suoi rischi e ad approntare conseguentemente un’organizzazione
ed un sistema di processi in grado
di ridurli ai minimi termini, individuando nel contempo un patrimonio di entità tale da assicurare
la loro copertura.
Banca d’Italia si “limiterà” a valutare la correttezza della misurazione
dei rischi operata dalla Banca e
la congruità dei processi posti in
essere per garantire un livello patrimoniale sufficiente a fronteggiarli,
 Stress Test. Sono le “tecniche
quantitative e qualitative con le
quali le banche valutano la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili”. Questi eventi
si distinguono in specifici, che danno luogo ad analisi di sensibilità,
o relativi a congiunture economiche-finanziare conseguenti ad ipotesi di scenari avversi, che danno
luogo ad analisi di scenario.
I rischi da sottoporre
a valutazione nell’ICAAP
Rischi di 1° Pilastro
Corrado Filippi, responsabile
Servizio Pianificazione e Controllo di Gestione CCR.
pure nel caso si verificassero eventi
avversi di carattere eccezionale.
La Banca d’Italia interverrà qualora
dall’analisi complessiva emergano
profili di anomalia. In tale eventualità essa potrà richiedere all’azienda di credito l’adozione di idonee
misure correttive, di natura organizzativa e/o patrimoniale.
Le fasi dell’ICAAP
1. Identificazione dei rischi rilevanti.
2. Misurazione/valutazione dell’esposizione ai rischi e determinazione del relativo capitale interno.
3. Determinazione del capitale interno complessivo.
4. Determinazione del capitale
complessivo (o capitale disponibile) e riconciliazione con il patrimonio di vigilanza.
5. Revisione.
6. Reporting.
Principali definizioni
contenute nella normativa
 Rischi rilevanti. In una successiva interpretazione questa dicitura
coincide con la locuzione “rischi
presenti”.
 Capitale interno. Il fabbisogno di
capitale relativo ad un certo rischio
che la Banca ritiene necessario
per coprire le perdite eccedenti il
livello stimato.
 Capitale interno complessivo. La
sommatoria dei capitali interni di
cui sopra per tutti i rischi rilevanti
ovvero presenti. A quest’importo si
somma il capitale occorrente per
la realizzazione di eventuali politiche strategiche. Infatti, il capitale
interno complessivo dovrebbe essere sempre integrato dal capitale
necessario per azioni strategiche
già decise, come ad es. l’apertura
di una nuova filiale.
 Capitale e capitale complessivo. Gli elementi patrimoniali che la
Banca ritiene di utilizzare a copertura rispettivamente del capitale
interno e del capitale interno complessivo.
Rischio di credito e rischio di controparte è il rischio di perdita derivante dall’inadempimento dei
debitori, o meglio dall’insolvenza
o dal peggioramento del merito
creditizio delle controparti affidate
dalla Banca.
Rischio di mercato è il rischio di
perdita derivante dai movimenti
avversi dei prezzi di mercato (es.:
corsi azionari, tassi di interesse, tassi
di cambio, prezzo di merci, etc.).
Rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane, sistemi interni
o da eventi esogeni. In tale tipologia di rischio rientrano tra l’altro:
le perdite derivanti da frodi, errori
umani, interruzioni dell’operatività,
indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non
sono inclusi il rischio strategico ed
il rischio di reputazione.
Altri Rischi – 2° Pilastro
Rischio di concentrazione è il rischio
derivante da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo
settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti
alla medesima area geografica
(per il rischio di concentrazione verso singole controparti o gruppi di
controparti connesse si veda l’Allegato B; per il rischio paese le banche fanno riferimento alla specifica
metodologia di quantificazione di
tale rischio definita in sede ABI).
Rischio di tasso di interesse derivante da attività diverse dalla negoziazione: rischio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse.
Rischio di liquidità è il rischio che la
banca non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla
loro scadenza. Rischio residuo è il
rischio che le tecniche riconosciute per l’attenuazione del rischio di
credito utilizzate dalla banca risultino meno efficaci del previsto.
Rischi derivanti da cartolarizzazioni è il rischio che la sostanza economica dell’operazione di cartolarizzazione non sia pienamente
rispecchiata nelle decisioni di valutazione e di gestione del rischio.
Rischio strategico è il rischio attuale o prospettico di flessione degli
utili o del capitale derivante da
cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate,
attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del
contesto competitivo.
Rischio di reputazione è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da
una percezione negativa dell’immagine della banca da parte di
clienti, controparti, azionisti della
banca, investitori o autorità di vigilanza.
Corrado Filippi
Resp. Contr. Gest. CCR
5
LINEE GUIDA IN MATERIA DI REQUISITI PATRIMONIALI DELLE BANCHE
Da Basilea 1 a Basilea 3, non è questione di numeri
Cesare Campani*
Gli accordi di Basilea meglio noti
come Basilea 1, Basilea 2 e Basilea
3, sono accordi internazionali che
dettano le linee guida in materia di
requisiti patrimoniali delle banche.
Detti accordi sono stati redatti dal
comitato di Basilea che è l’organismo rappresentativo delle principali banche centrali al cui organismo
aderiscono gli enti regolatori di oltre
cento paesi.
L’obbligatorietà per le banche comunitarie a recepire le indicazioni
del comitato di Basilea avviene
dopo il recepimento da parte del
legislatore comunitario, delle direttive sulle imprese bancarie.
Le motivazioni storiche dell’accordo
di Basilea risalgono agli anni novanta quando numerosi istituti di
La sede della Banca dei Regolamenti Internazionali, istituita a
Basilea nel 1930.
credito hanno sofferto degli effetti
di una gestione poco prudente del
credito; ciò ha reso evidente che
esistevano delle lacune nel quadro
normativo utilizzato dalle banche
per la valutazione dei rischi delle
aziende affidate. In pratica era
diventato obsoleto il modo di valutare se l’impresa che chiedeva un
credito sarebbe stata in grado di
restituirlo.
Lo scopo iniziale del gruppo di
Basilea fu quello di salvaguardare
la stabilità del settore bancario in
funzione del sistema economico
che oggi ha continua necessità
di capitali da investire in ricerca e
sviluppo.
Il primo accordo di Basilea è stato
definito nei 1988 e riguardava i
requisiti di capitalizzazione delle
banche. Detto accordo contiene
la prima definizione del capitale
minimo delle banche. Pertanto per
ciascuna operazione di prestito
deve corrispondere una quota di
capitale da conservare a scopo
prudenziale. Il primo accordo di
Basilea obbligava le banche ad
accantonare l’8% del capitale
erogato, non investibile in attività
creditizia tipica, al fine di garantire
solidità nel sistema creditizio.
Col tempo, l’accordo si è rivelato
inadatto a fronteggiare le nuove
sfide poste in essere dalle nuove
tecnologie dei prodotti finanziari i
cui rischi di credito vengono piuttosto sottostimati. La conseguenza
di una certa elusione dei vincoli
di capitale minimo imposto dalla
formula di Basilea 1, è stata quella
di avere provveduto ad una revisione degli accordi con il cosiddetto
Basilea II.
Il nuovo accordo noto come Basilea 2 è articolato in tre parti, dette
comunemente pilastri, fra di loro
interconnessi e costituenti un insieme che
disciplina il sistema
bancario.
Il primo pilastro disciplina i requisiti patrimoniali minimi obbligatori e prevede una
modalità di calcolo
dei requisiti del patrimonio della banca
più raffinato, inoltre
prevede nuovi metodi
di calcolo del rischio.
Il secondo pilastro
disciplina il controllo
prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale. Riguarda essenzialmente la definizione
dei compiti delle autorità nazionali (Banca d’Italia) di supervisione nell’applicare
la regolamentazione
e stabilisce un iter di
trasparenza e responsabilità.
Il terzo pilastro individua un insieme di requisiti di trasparenza
informativa che consentono agli
operatori di mercato di disporre
di informazioni fondamentali su
patrimonio,esposizione ai rischi,
processi di valutazione dei rischi e,
di conseguenza, sull’adeguatezza
patrimoniale delle banche.
Basilea 2 ha come intento quello
di assicurare stabilità al sistema
bancario in funzione del sistema
economico che oggi ha continua
necessità di capitali da investire.
Altro intento è quello di generare un
legame del tutto diverso tra banca
e impresa, fondato sulla fiducia
reciproca, informazioni reali,da
aggiornarsi continuamente con
capacità di produrre reddito in prospettiva e non solo a breve termine.
Basilea 1 valutava le aziende in
base a requisiti molto semplificati
(da quanto tempo esisteva una
ditta, quale patrimonio possedeva). In breve, Basilea 1 si limitava a
prendere atto della storia patrimoniale di una ditta e della capacità
di rimborso della stessa,senza avere
la possibilità di valutare quando
avrebbe generato reddito. Si rendeva quindi necessaria una struttura
di analisi molto più sofisticata per
poter comprendere la realtà del
mercato, ultimamente notevolmente cambiata. Inoltre le banche
si resero conto che il loro ruolo di
semplici prestatori di denaro andava evoluto in un ruolo di maggiore
responsabilità.
Basilea 2 ha individuato i principali
fattori di rischio operativo e ai fini
della ponderazione delle attività
per il rischio di credito assume
importanza fondamentale l’attribuzione del rating al cliente.
Il rating è l’insieme di procedure
di analisi e calcolo grazie al quale una banca valuta quanto un
cliente sia rischioso e quanto sarà
produttivo in futuro, qualora gli venisse concesso il credito richiesto.
Tramite il rating si calcola la misurazione del rischio in modo differente
rispetto a prima di Basilea 2. Questa
nuova procedura fornisce molte
più informazioni e permette di fare
valutazioni molto più concrete e
realistiche.
L’ultimo accordo, denominato Basilea 3, è nato in seguito ai venti di
crisi che si stanno abbattendo in
campo mondiale e punta a rafforzare le banche per evitare altre crisi
economiche.
L’accordo di Basilea 3 è facile da
comprendere nelle sue linee generali. L’attività di una banca (vendita
di titoli, erogazione di crediti) comportano dei rischi e quindi delle
possibili perdite. Basilea 3 punta
ad aumentare il capitale che la
banca tiene da parte per sicurezza,
aumentando la percentuale già
stabilita dagli accordi di Basilea 1
e Basilea 2. Per semplificare ulteriormente, trattasi di denaro in cassaforte , da tenere per le emergenze.
Il principale indicatore che l’accordo ha modificato è il rapporto fra il
capitale e il rischio ponderato, che
dal 2% dovrà salire al 4,5% con un
cuscinetto del 2,5% che potrebbe
anche aumentare nel caso in cui
la situazione economica dovesse
ulteriormente peggiorare.
L’applicazione degli accordi di Basilea 3 verrà introdotta gradualmente
e solo nel 2020 sarà totalmente
applicata.
*Presidente del Collegio
Sindacale del CCR
6
Confermate in pieno le previsioni positive
Conto economico al 30 settembre 2010
LE NOSTRE CIFRE AL 30-09-2010
8 SPORTELLI
4.360 SOCI (+ 10,74% rispetto al 2009)
74 DIPENDENTI
RACCOLTA DIRETTA: 298,6 milioni (+10,36% rispetto al 2009)
RACCOLTA INDIRETTA: 65,5 milioni (+13,362% rispetto al 2009)
IMPIEGHI: 258,8 milioni (+6,55% rispetto al 2009)
PATRIMONIO GLOBALE: 32,9 milioni (+11,00% rispetto al 2009)
7
LA SITUAZIONE MACROECONOMICA: MONDO CON LA CINGHIA TIRATA, PERO’...
Segnali incoraggianti ma anche timori
Negli Stati Uniti i dati relativi al Pil hanno confermato un aumento del 2% su base annuale
nel terzo trimestre in linea con le attese e in
aumento rispetto il trimestre precedente (1,7%
su base annuale). Positivi anche il dato relativo all’indice della fiducia economica dei
direttori d’acquisto di Chicago che è aumentato ad ottobre a 60,6 punti e il dato
relativo alla vendita di case nuove (+6,6%)
e la vendita di case esistenti (+10%). Scende invece l’indice di fiducia dei consumatori
americani, misurato dall’Università del Michigan, a ottobre a 67,7 da 68,2 di settembre. Il
dato è al di sotto delle attese degli
analisti e inferiore alla lettura preliminare di 67,9.
Migliorano le indicazioni dal
mondo delle imprese: l’indice
Ism manifatturiero sale infatti a 56,9 punti
contro i 54,4 di settembre e risulta superiore
alle attese degli analisti che indicavano una
discesa a 54 punti. Salgono anche gli ordini
di fabbrica nel mese di settembre (+2,1%, rialzo maggiore dallo scorso gennaio) grazie alla
forte crescita della domanda nel settore dei
trasporti. Segnali positivi nel mese di ottobre
dal mercato del lavoro: sono stati creati 151
mila posti di lavoro, più del doppio della stima
degli analisti (60 mila). Il tasso di disoccupazione rimane invece invariato al 9,6%.
Le vendite al dettaglio ad ottobre son aumentate oltre le attese a +1,2%, miglior dato rilevato
negli ultimi 7 mesi, mentre crolla l’indice manifatturiero dello Stato di New York che per la prima volta dal luglio 2009 scende sotto lo zero a
-11,14 da +15,73 del mese di ottobre. Crescono
meno delle attese i prezzi al consumo mantenendo quindi stabile l’inflazione su base men-
sile a +0,2% (1,2% a/a). Stabile anche la produzione industriale che si attesta a -0,2%.
In Europa è migliorato ad ottobre l’indice di fiducia dell’economia che si è portato a 104,1
punti dai 103,2 di settembre. In Germania è
rimasta stabile la fiducia dei consumatori sui
massimi da due anni e mezzo (4,9 pt), mentre
è risultato invariato il tasso di disoccupazione
al 7,5%. In Italia è risultato in crescita sia l’indice
relativo alla fiducia delle imprese (da 98,6 punti a 99,8 punti, sui massimi dal maggio 2008)
sia quello dei consumatori (da 107,2 a 107,7).
In Europa l’indice definitivo Pmi dei servizi di ottobre si è attestato a 53,3 punti, meglio del 53,2
preliminare, ma in calo rispetto ai 54,1 punti
di settembre. Le vendite al dettaglio nel mese
di settembre sono risultate al di sotto delle attese sia su mese sia su anno, confermando
la debolezza della domanda delle famiglie:
su base mensile il calo è stato pari a -0,2%
mentre gli analisti prevedevano un rialzo
dello 0,1%; su base annuale si è registrato
un incremento del 1,1%, in ribasso rispetto
le stime che indicavano +1,3%.
Rallenta la crescita economica secondo
la stima preliminare del Pil che è aumentato
dello 0,4% contro una crescita dell’1% nel trimestre precedente. Rispetto allo stesso trimestre del 2009, la crescita del Pil è stata dell’1,9%
in linea con il dato precedente. I dati macro
relativi alla Germania fanno segnare una diminuzione della produzione industriale nel
mese di settembre (-0,8% su base mensile, era
attesa a +0,4%) nonostante un miglioramento
della bilancia commerciale a 16,8 mld con le
esportazioni in aumento del 3% su base mensile, oltre le attese degli analisti (+1,5%). Il dato
preliminare relativo al Pil segna un aumento
dello 0,7% rispetto al trimestre e del 3,9% se
confrontato con il trimestre dello scorso anno.
In ottobre l’indice dei prezzi al consumo, invece, risulta in crescita del +1,9% su base annuale, in aumento rispetto la precedente rilevazione (+1,8% a/a). In Cina i prezzi al consumo
(aumentati del 4,4% su base mensile) e il balzo
dei prezzi d’acquisto (+8,1%) indicano un rialzo
dell’inflazione che potrebbe costringere il governo cinese a un nuovo intervento di politica
monetaria restrittiva con una manovra di rialzo
dei tassi dopo quella del mese scorso.
Banche italiane: ripresa più debole delle attese
Il Financial Outlook dell’ABI, nel rapporto di previsione 2010-2012 diffuso nel luglio scorso, fotografa la situazione del settore Italia. La
nuova fase di incertezza macroeconomica si sta traducendo in una
prospettiva di ripresa meno forte delle attese. Questo a livello mondiale e ancor più per i Paesi dell’area euro e per l’Italia, con ripercussioni ovvie anche sull’industria bancaria.
Secondo le analisi dell’ABI, nel nostro Paese il Pil
crescerà solo dello 0,9% nel 2010 e dell’1,2% nel
2011 e nel 2012. Saremmo dunque in presenza
di una ripresa vera ma fragile ed esposta soprattutto ai rischi del mutamento delle politiche
indotte dalle nuove turbolenze. In un contesto
finanziario ancora molto incerto, l’incremento
del rischio sovrano (la potenziale insolvenza
di alcuni Paesi sui propri titoli di debito pubblico) specie in Europa, obbliga infatti i governi a
concentrarsi su due obiettivi apparentemente
opposti fra loro: aggiustamento fiscale e crisi
economica.
In tale contesto le banche italiane mostrano una sostanziale tenuta,
nonostante le performance in valore assoluto rimarranno tutt’altro
che brillanti nel breve periodo. L’utile netto complessivo del sistema
previsto per il 2010 sarà in crescità dell’1,5% (livello che non consentirà di recuperare il -29% messo a segno nel 2009).
La redditività dovrebbe migliorare solo a partire dal 2011, portando
il ROE (l’indice che misura la redditività sul capitale investito) al 3,6%
e al 4,5% nel 2012. Si tratta comunque di valori dimezzati rispetto al
passato, basti pensare che nel 2007 il ROE del settore era di circa il
10%. Anche i crediti in sofferenza, specchio fedele di un’economia
reale ancora asfittica, continueranno a crescere: +40% nel 2010,
+12% nel 2011, per poi stabilizzarsi nel 2012.
Dalle previsioni ABI emerge come in realtà non vi sia stato e non sia
in atto alcun credit crunch generalizzato. Negli anni 2008 e 2009
l’aumento del credito erogato è stato comunque superiore alla variazione del Pil. Nel 2010, poi, il tasso di crescita dei prestiti erogati
a famiglie ed imprese è stato di circa il 3,9% (0,5% nel 2009) ed è
previsto in aumento del 5,5% nel 2011 e nel 2012.
Anche i depositi (+3,6% nel 2009) sono dati in crescita nei prossimi due anni: registreranno un aumento del 5% nel 2010 e del 4%
nel 2011-2012. Si conferma anche la solidità delle banche italiane.
A fine 2009 l’indice di patrimonializzazione del
sistema era salito al 9%, 1,4% in più del 2008,
nonostante le gravi turbolenze dei mercati.
I NOSTRI RISULTATI
Il Credito Cooperativo Reggiano a conclusione dei primi nove mesi dell’anno ha fatto registrare buoni risultati, portando l’utile netto a
1.557.404 euro.
I risultati ottenuti caratterizzano un andamento
positivo del margine di interesse che si attesta
ad euro 7,42 milioni di euro, in aumento del
16,04% rispetto al dato registrato nello stesso
periodo dell’anno precedente. Gli interessi attivi complessivi sono pari a 9,46 milioni (-2,96% rispetto al 2009),
mentre il costo complessivo per interessi passivi sulla raccolta
onerosa è di 2,04 milioni, importo in diminuzione rispetto al 2009
del 39,11%. Le commissioni attive ammontano a complessivi 1,55
milioni di euro (+17,32% rispetto al 2009), mentre le commissioni
passive risultano pari a 221 mila euro (+12,66% rispetto al 2009).
Pertanto le commissioni nette risultano pari a 1,33 milioni (+18,13%
rispetto al 2009).
Il risultato netto della gestione finanziaria risulta essere in aumento, rispetto al dato riscontrato nel precedente esercizio alla stessa
data, del 15,25%. I costi operativi ammontano a 6,04 milioni di euro
(+15,59% rispetto al 2009). Il margine operativo lordo ammonta a
2.35 milioni (in aumento del 14,40% rispetto al 2009).
L’andamento dei volumi porta la raccolta diretta a 298,63 milioni
(+10,36% rispetto al 2009) mentre gli impieghi al 30 settembre ammontano a 258,79 milioni di euro (+6,55% rispetto al 2009).
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DIFENDERSI DALLE FRODI INFORMATICHE
Phishing... non abboccare!
Che vuol dire phishing
Phishing deriva da una deformazione del verbo inglese “to
fish”, ovvero “pescare”. Si potrebbe tradurre con “gettare
l’esca”… per vedere chi abbocca.
Phishing, phisher,
e-mail, link, password…
Piccolo vocabolario della
sicurezza informatica
• Le frodi informatiche chiamate “phishing” sono sempre
più diffuse: colpiscono i titolari
di conti correnti on-line e carte di credito che navigano su
internet ed hanno un indirizzo
di posta elettronica, anche se
possono avvenire pure via telefono fisso o cellulare.
• Il phishing consiste nell’invio
da parte di un truffatore informatico (phisher) di un messaggio di posta elettronica
(e-mail) ad un gran numero di
ignari utenti di internet.
• Il messaggio di posta elettronica sembra in tutto e per tutto provenire dalla tua BCC: a
to all’esigenza di cambiare la
password, che si sostiene essere scaduta, oppure si indicano
non meglio precisati “motivi
tecnici” o ancora si adducono presunti problemi sul conto
corrente che vanno risolti immediatamente. Il linguaggio
quasi sempre è gentile, ci si
scusa persino dell’incomodo,
in altri casi è più imperioso, si
minaccia la sospensione del
servizio on line in caso di mancata risposta.
• Il vero cuore della frode è la
richiesta di rispondere al messaggio – di aprire l’allegato o
di collegarsi al link riportato in
esso – scrivendo dati riservati inerenti al conto corrente o
alla carta di credito. Ad esempio, le coordinate bancarie,
la parola chiave (password)
per accedere al proprio conto corrente on line, oppure il
numero della carta di credito o un altro analogo codice
segreto. Una volta venuto in
possesso di queste delicate
informazioni, il truffatore informatico potrà agire sul conto
corrente o utilizzare la carta di
credito, con grave danno per i
clienti colpiti.
Le regole d’oro
anti phishing
1. Non rispondere
mai alle e-mail che
chiedono dati riservati. Già solo il dubbio che posa trattarsi
di una truffa è sufficiente a sconsigliare
l’invio di dati così importanti. Come detto, la tua BCC non te
li richiederebbe mai
via e-mail. Contattare subito la BCC per
segnalare l’accaduto.
volte riporta anche il marchio
della BCC. In alcuni casi al suo
interno c’è un allegato o il collegamento (link) a quello che
appare proprio il sito internet
della tua BCC.
• Il truffatore tenta di acquistare la tua fiducia in vari modi: il
messaggio può fare riferimen-
2. Se nel messaggio
di posta elettronica c’è un allegato
o il collegamento a
quello che in apparenza è il sito internet
della BCC, ma probabilmente è solo
un sito internet contraffatto, non aprire l’allegato e non
cliccare sul link. Per
accertarti che il sito
sia veramente quello della BCC, digita
l’indirizzo
internet
della BCC manualmente sul
programma di navigazione internet (browser).
3. Prima di digitare qualsiasi dato personale su internet,
verifica se il sito è garantito
dal certificato di protezione: si
tratta di un’icona che rappre-
Direttiva europea sui mercati
degli strumenti finanziari: Mifid
Chi ha investito in prodotti finanziari o sta valutando tale
eventualità conosce o dovrebbe conoscere gli elementi base
della Direttiva europea sui Mercati degli Strumenti Finanziari,
la cosiddetta MiFID.
La disciplina predisposta in attuazione della direttiva comunitaria MiFID (Markets in Financial
Instruments Directive) è infatti
entrata in vigore tre anni fa, il 1°
novembre 2007.
Le norme comunitarie disciplinano unitariamente, per l’intera
Comunità europea, la materia
dei servizi di investimento e dei
mercati. Un quadro normativo unico per tutti i Paesi della
Comunità costituisce, infatti, un
presupposto irrinunciabile per
l’effettiva realizzazione e sviluppo di un mercato europeo comune.
Il nuovo assetto normativo ha
introdotto modifiche nel rapporto tra investitori e intermediari. E’
un tema sul quale molto è stato scritto e detto dagli organi di
informazione, ma forse non abbastanza da assicurare una capillare informazione dei risparmiatori sugli aspetti che più li
riguardano nel momento in cui
si affidano ad un operatore professionale per effettuare i propri
investimenti.
La MiFID stabilisce tre principi
fondamentali che si applicano
alle imprese che svolgono attività d’investimento. Essi sono:
• agire in modo onesto, equo e
professionale, per servire al meglio gli interessi dei risparmiatori;
• fornire informazioni appropriate e complete che siano corrette, chiare e non fuorvianti (per
permettere ai risparmiatori di
capire i prodotti ed i servizi;
senta un piccolo lucchetto giallo.
Se presente, questo simbolo indica
che il sito è protetto da un sistema
di crittografia.
4. Fai attivare dalla tua BCC, ove
possibile, un sistema di avviso immediato dell’utilizzo di carta di credito e bancomat. E’ il cosiddetto
Sms alert, che consiste nell’invio
automatico di un messaggino sul
cellulare non appena la carta o il
bancomat sono utilizzati.
5. Invia alle competenti autorità di
polizia una segnalazione con il messaggio di phishing ricevuto.
6. Se pensi di aver subito una frode
e rilevi una transazione non autorizzata, procedi immediatamente al
blocco della carta e rivolgiti subito
alla tua BCC. Se anche a seguito
di una verifica effettuata con la tua
BCC risulta confermata la frode a
tuo danno, rivolgiti alle autorità di
pubblica sicurezza competenti, che
• offrire dei servizi che tengano conto della situazione individuale del risparmiatore per
garantire che gli investimenti
corrispondano al profilo dell’investitore ed alle sue esigenze.
E’ importante che i risparmiatori pongano in essere, anche
attraverso l’instaurazione di un
positivo rapporto con gli intermediari, comportamenti consapevoli e attivi nelle proprie
decisioni di investimento. La dimensione internazionale in cui
ormai operano i mercati finanziari e la grande varietà di prodotti finanziari offerti, a volte anche particolarmente complessi,
richiedono infatti risparmiatori
sempre più preparati e attenti,
capaci di assumere responsabilmente scelte di investimento
adeguate ai propri bisogni finanziari.
Mario Mauro Montecchi
(Responsabile Servizio
Controlli Interni)
sono a tua disposizione 24 ore su 24,
anche tramite un apposito sito internet, www.commissariatodips.it.
Difendersi è facile
Bastano pochi, semplici accorgimenti per mettersi al riparo dai pirati
informatici ed evitare le loro pericolose incursioni sul conto corrente on
line o sulla carta di credito.
Un messaggio di posta elettronica
apparentemente inviato dalla tua
BCC, che chiede il numero della tua
carta di credito o la parola chiave
per accedere al tuo conto corrente
elettronico, ti deve subito insospettire: la tua BCC, come ogni altra banca, non chiederebbe mai questi
dati personali questi dati personali
e riservati per posta elettronica.
Non rispondere mai a queste richieste e informa subito la tua BCC: contro questa difesa neanche il più temibile frodatore può fare niente.
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CCR TV e nuovo sito Internet
Importanti investimenti per migliorare la comunicazione con i Soci e i Clienti.
Credito Cooperativo Reggiano volta davvero
pagina e si propone con nuovi ambiziosi progetti di comunicazione.
Tra questi, CCR Tv, canale multimediale personalizzato ed esclusivo, che trasmette su monitor e tv presenti in tutte le filiali, realizzato con
la collaborazione di Matrix Media Srl.
Il palinsesto CCR Tv è stato progettato con il
vivo contributo della Direzione, e racchiude
in sé grandissime potenzialità per comunica-
re con clienti e soci in tempo reale, fornendo
notizie finanziarie, presentazione di prodotti e
promozioni, comunicati, manifestazioni, sponsorizzazioni, previsioni meteo, e moltissimo altro; il tutto confezionato in modo accattivante, gradevole e moderno, adatto a rendere
i contributi fruibili dal più ampio target possibile.
Alcuni contributi sono forniti direttamente dal
nuovo sito internet che sarà on-line entro il
mese di gennaio.
Il sito sarà lo strumento definitivo “di svolta”:
ogni persona, anche senza particolari attitu-
dini al web, potrà agevolmente navigare e trovare soluzioni finanziarie, prodotti, offerte, documentazione, notizie, informazioni sulle filiali.
Costruito pensando alle nuove tecnologie
emergenti (Ipad, Iphone in primis, Smartphone e TabletPC in generale), il sito www.ccr.
bcc.it rappresenterà l’immancabile elemento d’unione tra comunicazione tradizionale
(stampa, Tv, Radio) e multimedialità (CCR Tv).
Sempre attenti al vostro gradimento e alle vostre esigenze, aspettiamo segnalazioni, idee,
spunti, per migliorare e fare crescere insieme
questi strumenti per comunicare a voi, e insieme a voi.
Davide Meglioli, responsabile
Sistemi informativi CCR.
Obbligazioni CCR Rendicredit: investimento garantito
I recenti avvenimenti su scala globale
hanno travolto non solo i grandi colossi
del credito ma hanno addirittura minato la
fiducia in alcuni stati dell’Unione Europea
mettendo in discussione certezze cristallizzate e creando una situazione di disorientamento generale.
L’incertezza e la turbolenza dei mercati,
infatti, male si adattano alle esigenze di
quei risparmiatori, poco propensi al rischio
e che, nella scelta dei propri investimenti,
ricercano tranquillità rispetto alle prospettive di rimborso del capitale investito e trasparenza nei criteri di remunerazione pattuiti con l’emittente.
Da ciò nasce la preferenza espressa in
questi tempi dai nostri clienti per le obbligazioni emesse dalla nostra Banca. Le
nostre obbligazioni Rendicredit a capitale
garantito, come i titoli di Stato, permettono di
soddisfare i bisogni essenziali di bassa rischiosità e di incassare un rendimento certo nel
tempo.
Le principali caratteristiche delle Obbligazioni
Rendicredit a tasso variabile sono le seguenti:
• Cedola interessi: trimestrale
• Rendimento indicizzato alla quotazione
Euribor
• Nessuna spesa per sottoscrizione e custodia
• Denaro sempre disponibile
Per investimenti a tasso fisso segnaliamo l’ultima emissione Rendicredit a tassi crescenti:
• 1° anno: tasso lordo del 2,00%
• 2° anno: tasso lordo del 2,20%
• 3° anno: tasso lordo del 3,20%
Orientare il cliente verso un investimento
con queste caratteristiche è in primo luogo
una scelta di rispetto del rapporto del cliente con il risparmio e del suo livello di propensione al rischio, oltre che una maniera
per contribuire al benessere della collettività: non dobbiamo infatti mai dimenticare
l’aspetto fondamentale rappresentato dal
fatto che le risorse raccolte dalla nostra
Banca vengono investite sempre nel nostro
territorio di competenza, cioè a beneficio
della comunità locale.
Presso tutte le filiali e sul nostro sito web
www.ccr.bcc.it sono disponibili i prospetti
informativi in cui, con massima trasparenza, sono riportate tutte le caratteristiche degli investimenti.
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Tutti i vantaggi per i giovani
Il progetto “La Banca dei giovani” rappresenta insieme
un’affermazione e una prospettiva, un “già” e un “non
ancora”, un qualcosa che esiste ma al tempo stesso
un qualcosa da compiere. Gli obiettivi principali di
questo progetto, sviluppato a livello nazionale da Federcasse, sono sostanzialmente tre:
- Conoscere: conoscere chi sono i giovani d’oggi, quali sono i loro valori, che rapporto
hanno con il denaro, il risparmio, il futuro. Sapere cosa chiedono alla Banca e quale
profilo ha la loro banca ideale. Se conoscono le Bcc, cosa ne pensano e cosa pensano della cooperazione in generale. Ma anche conoscere quello che esiste, quello
che il Credito Cooperativo Reggiano già fa per e con i giovani, le “buone pratiche” che
facilmente possono essere replicate.
- E poi farsi conoscere, diffondere maggiormente la conoscenza della realtà dell’esperienza BCC, presentarsi come banca a 360 gradi, anzi come sistema e rete di banche.
- Il tutto con la finalità di farsi riconoscere, di essere percepita nella propria identità, con
le proprie specificità, per farsi scegliere dai giovani come partner nella costruzione dei
propri progetti di vita e come realtà meritevole di adesione.
Da poco è partita la nuova campagna che prevede un’infinità di agevolazioni che accompagneranno i nostri giovani in tutti i momenti della loro vita, facendo della Credito
Cooperativo Reggiano la banca di fiducia, una banca su cui poter fare affidamento.
11
12
IL SOSTEGNO DELLA BANCA ALLE SOCIETA’ E AI GIOVANI
Una presenza concreta nel mondo sportivo
Nonostante una giornata inclemente dal
punto di vista meteorologico, l’11ª edizione della Corsa del Tartufo ha fatto registrare un successo più che lusinghiero: lo
scorso 31 ottobre sono convenuti a Viano
più di 850 podisti e c’è da scommettere
che si sarebbe superata quota mille con
un tempo migliore. Tra i partecipanti anche il nostro Luciano Aguzzoli, vero motore organizzativo della manifestazione che
gode del sostegno CCR. La corsa competitiva ha visto il successo di Lorenzo Villa
(MDS Sassuolo), che ha bissato il titolo del
2009 coprendo la distanza in 1.16.05. La
categoria Over 40 è stata appannaggio
di Carlo Guidetti (Atl. Castelnovo Monti),
mentre tra gli Over 50 ha avuto la meglio
Franco Maffei (La Guglia Sassuolo). Tra le
donne Isabella Morlini (Atl. Scandiano) si
è presa la rivincita su Laura Ricci invertendo l’ordine di arrivo di un anno fa.
La nostra attenzione verso lo sport giovanile si concretizza ogni anno anche con la sponsorizzazione del
vivaio dell’Hockey Roller Scandiano, in particolare la
categoria “minihockey”.
Sin dai primi anni 2000 il team New Bike si è impegnato nella promozione del ciclismo sia tra gli adulti che tra i bambini. L’associazione omonima vanta infatti oltre
120 adulti come associati, uno Junior Team per ragazzi dai 10 ai 18 anni e una
scuola di mountain bike. Senza dimenticare le numerose manifestazioni e gare
organizzate in tutta la nostra provincia e anche in ambito regionale.
Questa attenzione al mondo della bici “per ogni età” è stata foriera di successi,
a livello competitivo ma soprattutto in termini di aggregazione. Tra gli sponsor di
questa bella realtà sportiva c’è anche il Credito Cooperativo Reggiano. La nostra
banca infatti supporta sempre con entusiasmo queste associazioni che promuovono i valori più sani dello sport.
L’Associazione Sportiva Dilettantistica e Ricreativa “Il Mucchio” è
nata nel 1997 da un gruppo di amici che decise di unirsi con finalità
benefiche per ricordare Andrea “Gigio” Torelli, scomparso a causa
di un incidente stradale l’anno precedente.
L’attività si è tradotta soprattutto nell’organizzazione di un torneo
di calcetto che si svolge ogni estate presso la zona sportiva Bocciodromo di Scandiano e che il prossimo anno arriverà alla sua
15ª edizione. Il torneo viene realizzato in collaborazione con la Polisportiva Scandianese e il Comune di Scandiano, e l’intero ricavato,
raccolto grazie alla generosità degli sponsor (fra i quali il Credito Cooperativo Reggiano) e al servizio bar che funziona durante le serate,
viene ogni anno devoluto in beneficenza e destinato a differenti associazioni bisognose. Assai considerevole la cifra complessiva donata
in tutti questi anni: oltre 120 mila euro!
13
Ars Canusina e solidarietà
La cerimonia con il discorso del dirgente scolastico Maria Alberta Ferrari.
A destra, in rappresentanza del CCR, Erika Meglioli.
Il Credito Cooperativo
Reggiano ha finanziato
parte della realizzazione
di un lavoro complesso, promosso dall’Istituto
Comprensivo “G. Gregori”, in collaborazione con
l’Amministrazione comunale, per recuperare e
valorizzare L’Ars Canusina
e celebrare la figura della
dott.ssa Maria Del Rio Bertolani, che ideò questa’arte a metà del Novecento.
Questo progetto ha avuto
la sua conclusione nella
grande e riuscita mostra
dal titolo: “Insieme con
Matilde”, inaugurata sabato 29 maggio nell’atrio
della scuola media, dal
sindaco di Casina Carlo
Fornili. Tanti i partecipanti
oltre al primo cittadino: il
dirigente scolastico Maria
Alberta Ferrari; il dott. Ercole Domenichini, presidente
del consorzio Ars Canusina; l’assessore alla cultura
Giovanna Caroli; i rappresentanti del centro diurno
Arcobaleno; Irmo Bertani,
presidente del Distretto
sociale Coop di Castelnovo Monti; Erika Meglioli
del Credito Cooperativo
Reggiano, filiale di Casina;
Paola Gualdi e Sandra Giberti, le insegnanti coinvolte nel progetto.
La mostra, frutto del lavoro di un intero anno scolastico, ha visto coinvolte
le classi prime e seconde
della scuola media. I percorsi svolti sono stati due: lo
Alcuni ragazzi del
centro diurno Arcobaleno.
studio della Dichiarazione
dei Diritti dell’Uomo nelle
classi prime e l’approfondimento dell’Ars Canusina
nelle classi seconde.
I ragazzi di seconda hanno svolto, con gli artigiani
del consorzio Ars Canusina, un approfondimento
su questo tipo di arte per
poi realizzare oggetti e
manufatti insieme all’insegnante di arte e immagine
Sandra Giberti e ai ragazzi
del centro diurno per disabili. Le classi prime, invece,
hanno approfondito con
la professoressa di italiano
Paola Gualdi, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo
del 1948, soffermandosi sui
valori fondamentali esplicitati nel testo. Una volta
analizzati, ciascun alunno
ha realizzato un disegno
che simboleggiasse un
valore fondamentale: questi disegni, poi, sono stati
riprodotti in formelle di terracotta che sono andate
a comporre un bellissimo
pannello circondato da
una cornice in Ars Canusina.
“Rileggere, approfondire
e condividere la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo
– spiega la prof.ssa Gualdi
– significa consegnare alle
nuove generazioni i valori
sui quali costruire il nostro
e il loro futuro”. “L’obiettivo che ci siamo prefissati – continua la prof.ssa
Giberti parlando dell’Ars
Canusina – è stato quello
di recuperare la storia culturale del nostro territorio
durante il regno di Matilde
di Canossa” ma anche,
come aggiunge l’assessore Giovanna Caroli: “Ricordare la dott.ssa Maria
Del Rio Bertolani, una figura femminile di Casina di
eccezionale valore, che
ha fondato l’Ars Canusina, riprendendo i motivi
ornamentali del periodo
matildico per utilizzare poi
quel tipo di riproduzione
per scopi terapeutici con
bambini disabili”.
Proprio nell’ottica del recupero della storia culturale
del territorio, la scuola ha
promosso anche un con-
corso fotografico dal titolo
“Fotografa Matilde”, che
ha visto coinvolti tutti gli
alunni della scuola media.
Un
lavoro
complesso,
quindi, racchiuso nella
mostra di fine anno in cui
erano esibiti i disegni sui
valori contenuti nella Dichiarazione, gli oggetti
realizzati dai ragazzi in Ars
Canusina e le bellissime
fotografie partecipanti al
concorso.
Anche il dirigente scolastico Maria Alberta Ferrari ha
espresso viva soddisfazione, ringraziando il Credito Cooperativo Reggiano
per la collaborazione ed
esprimendo la sua gratitudine verso tutti i realizzatori
del progetto – tra i quali è
da citare la maestranza
di Vetro Art, artigiano che
lavora il vetro, anch’egli facente parte del Consorzio
Ars Canusina – attraverso
queste parole: “Una reale
sperimentazione e innovazione avviene quando la
scuola individua e realizza
nuove pratiche di sviluppo
dei propri allievi: compensare le criticità, promuovere le eccellenze crescendo insieme, avendo come
partner soggetti presenti
sul territorio”.
Il Credito Cooperativo
Reggiano, dunque, in sintonia con gli obiettivi degli
educatori e amministratori
e nell’ottica della valorizzazione del territorio e della collaborazione con le
agenzie educative, è stato ben lieto di concorrere
alla realizzazione di tale
progetto.
Viano: ecco l’oratorio Girotondo
Lo scorso 25 settembre, con una bella festa molto partecipata che ha visto
cimentarsi sul palco, in un esilarante spettacolo, tanti bambini e tre improbabili ballerini classici, è stato inaugurato ufficialmente a Viano l’oratorio parrocchiale “Il Girotondo”. La struttura, curata nel progetto dall’ing. Emanuele
Guidetti, è stata realizzata grazie all’impegno di tanti volontari capitanati da
Mirella Torri e coordinati ovviamente dal parroco don Franco Messori. Il Credito Cooperativo Reggiano ha contribuito con una donazione che verrà utilizzata per recuperare l’attiguo campo da calcetto.
14
DA BOSCO A BORZANO FINO AL GUINNESS DEI PRIMATI
La tavolata più lunga del mondo
ne, ben 1.760 metri e
ricoperta con una tovaglia di 1.800 metri.
Nonostante le innumerevoli lodi per la riuscita dell’evento, non
sono mancate lamentele sulla lentezza del
servizio e sulla «location. Ma in manifestazioni così grandi qual-
33mila euro:
una mano
all’impegno
Il 12 settembre scorso centinaia di persone
hanno voluto prendere parte alla tavolata più
lunga del mondo, forse anche per «entrare nella storia» del proprio paese. Un serpentone che
ha iniziato il suo percorso a Bosco per poi proseguire lungo la strada verso Borzano. Un grande evento a tutti gli effetti messo in piedi in soli
venti giorni e che, nonostante questo, ha avuto
gran successo. A misurazione avvenuta, infatti, il
verdetto è stato il seguente: la tavolata è entrata nel Guinness dei primati.
Alla tavolata hanno partecipato anche i sindaci Alessio Mammi di Scandiano e Antonella Incerti di Albinea. Da notare la partecipazione di
numerose famiglie che ne hanno approfittato
per passare una piacevole giornata in compagnia stando all’aria aperta.
A coordinare il pranzo e il servizio per oltre 2.700
commensali, i volontari dei circoli Pratissolo Anspi, Amici dell’Aia, il Campetto, Asd Bosco, Fellegara e Borzano C’è.
Una tavolata davvero esagerata quella che è
stata allestita: lunga, dopo attenta misurazio-
OLTRE CENTO SOCI IN VISITA
Gli amici di Sarsina
Lo scorso 5 ottobre una delegazione di oltre cento
soci della Banca di Credito Cooperativo di Sarsina
(Forlì) è venuta a farci visita. La località romagnola è
famosa per aver dato i natali al commediografo latino
Plauto (250 a.C.-184 a.C.).A guidare la comitiva erano
lo storico presidente Alberto Giannini, il vice Mauro
Fabretti e il direttore generale Mauro Freschi. Gli onori
di casa sono invece stati fatti dal nostro presidente
Emmore Canelli e dal vice Giovanni Raffaele Bonini.
I soci sarsinati hanno visitato la nuova sede del CCR
di Reggio Est in via Emilia Ospizio esprimendo giudizi
positivi sulla moderna struttura e sull’avanguardia
delle scelte logistiche operate.
Il consigliere Giorgio Munarini ha poi guidato i partecipanti a una visita ai monumenti storici più significativi
della città.
L’incontro, terminato con un conviviale sulle colline
del Cavazzone, è stato utile per instaurare una fraterna collaborazione tra i nostri due Istituti di credito.
A suggello di questo “patto” di amicizia, il presidente
Giannini ha fatto dono di due prestigiose targhe al
collega Canelli e al direttore generale Aguzzoli.
che inconveniente è inevitabile, a
maggior ragione poiché lo spirito
della tavolata era soprattutto battere un record.
Il pranzo è iniziato intorno alle
12.30 e all’appuntamento non
hanno voluto mancare nemmeno diverse personalità del mondo
dello sport. Tra gli eventi collaterali
anche una competizione di autocross su jeep e le bancarelle di un
mercatino in aperta campagna.
Ad animare la giornata anche il
corpo bandistico di Scandiano e
la fanfara dei bersaglieri.
Anche il CCR ha voluto contribuire alla realizzazione dell’evento,
attraverso un sostegno economico e fornendo le tovagliette per
tutti i commensali.
Parte del ricavato della tavolata
sarà destinato all’hospice Madonna dell’Uliveto di Montericco.
Alberto Giannini, presidente della Banca di
Credito Cooperativo di Sarsina, consegna
la targa ricordo a Emmore Canelli.
Nel corso del 2010 la nostra banca ha erogato oltre
33.000 euro per iniziative
culturali, sportive e benefiche. Un impegno costante e
crescente che testimonia la
vicinanza del nostro Istituto
alle esigenze del territorio in
cui opera.
Tra le altre, vanno segnalate le seguenti iniziative che
hanno avuto il nostro sostegno: Casina dei Bimbi Onlus
(aiuto e sostegno a bambini
ospedalizzati); Parrocchia
S. Francesco; Confraternita
dell’Aceto Balsamico (corso
conduttori); Università del
Tempo Libero; Circo Didattico
Musicale “F. Busoni”; Teatro
“F. De Andrè” Casalgrande
(stagione teatrale); Circolo
Culturale “A. Gramsci” Reggio
Emilia (squadra di pallavolo femminile); Circolo Arci
Salvaterra; UST Paullo (Fierra di Costaferrata); Assoc.
Commercianti “Io c’entro”
Castellarano (manifestazione
White); Tennistavolo Reggio
Emilia; Fa.Ce: Associazione
Famiglie Cerebrolesi; ASD
Olimpia Viano; Croce Rossa
Italiana di Scandiano; Moto
Club Crostolo; Associazione
Pro Migliara (volume “Tracce
del passato e del presente”);
Casa de los Niños Onlus; Carnevale di Scandiano; Scuola
Media Regnano (acquisto
libri biblioteca); Salvaterra
Eventi (Festa dell’Agricoltura);
Comitato “Pro recupero Pieve
San Valentino”; Associazione
“Alberto Franchetti” (concerto musica classica); Motoraduno Casina; Associazione
Sportiva Frontside (Skateboard Contest).
15
Lucca: 19 settembre 2010
Sono stati ben 840 i partecipanti all’annuale gita sociale organizzata dal
Credito Cooperativo Reggiano. Domenica 19 settembre, accompagnati
dal presidente Emmore Canelli e dal direttore Luciano Aguzzoli, da alcuni
consiglieri e da molti dipendenti, un lungo serpentone di autobus (per
la precisione 19) provenienti da mezza provincia, è partito alla volta di
Lucca. Dopo la visita turistica della città d’arte, la carovana si è trasferita nella suggestiva Torre del Lago Puccini.
Nel salone del teatro intitolato al grande musicista e in un contesto artistico di grande spessore si è consumato il pranzo, allietato
da musicisti di prestigio come Paolo Gandolfi, Maurizio Trasatti e
Omar Paolini, e dal cantante Miki.
Domenico Amidati
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