La Banca guarda al futuro - Credito Cooperativo Reggiano
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La Banca guarda al futuro - Credito Cooperativo Reggiano
ccr news GANASSI Proprietario: Credito Cooperativo Reggiano - società cooperativa - San Giovanni di Querciola (RE) Coordinamento editoriale: Piergiorgio Munarini - Progetto grafico: Gold Studio di Michele Campani Stampa: Tipolitografia Moderna - Rivalta (RE) - Distribuzione gratuita DICEMBRE 2010 La Banca guarda al futuro Al via nuovi prodotti e investimenti per i giovani “Crisi economica”, “crisi finanziaria”, “indebitamento”, “consumo”…. sono alcune delle parole che riecheggiano nelle nostre teste e che incontriamo ogni qualvolta accendiamo un televisore o sfogliamo un quotidiano. La cosa che stupisce maggiormente è la quasi totale assenza, in questa fase congiunturale sfavorevole, di parole rassicuranti quali “risparmio”, “coesione sociale”, “crescita responsabile e sostenibile”,“pensare al domani”. Educare i propri clienti al corretto utilizzo del denaro, accompagnarli in base ai loro bisogni è ciò che il Credito Cooperativo Reggiano cerca di fare quotidianamente tenendo sempre a mente che le banche di credito cooperativo sono figlie di una cultura contadina che ha ancora molto da trasmetterci oggi. La quasi totalità degli italiani riconosce l’importanza del valore del risparmio, derivante dall’educazione ricevuta e alimentata da validi motivi per risparmiare, quali la possibilità di avere denaro nei momenti di emergenza e l’istruzione dei figli. Nel contesto economico attuale, pur con tutte le difficoltà, cercare di risparmiare una quota variabile di mese in mese evitando gli sprechi e le spese inutili pare essere la soluzione che gli italiani preferiscono. Da piccoli i genitori spesso ci insegnavano a risparmiare attraverso la cara e vecchia favola della “cicala e la formica”. Chi canta e chi risparmia per l’inverno… Nel 2010 le cose iniziano a cambiare e ora è la banca che cerca di insegnare come risparmiare. La nostra banca ha capito ed è consapevole del fatto che bisogna partire dalle ‘piantine più giovani’ per poi arrivare agli ‘alberi più maturi’, perciò, proprio per questo motivo, sono state varate diverse iniziative rivolte alla ‘popolazione’ dei giovani, perché sappiamo tutti che loro saranno il futuro. Per il Credito Cooperativo Reggiano questi ultimi sono una priorità soprattutto strategica. La sfida è che i giovani siano il presente della nostra compagine sociale e della clientela del CCR, per questo abbiamo deciso di investire risorse ed energie su di loro. Non è un caso, infatti, che nonostante il difficile periodo economico, la nostra banca abbia assunto una decina di ragazzi da inserire nel proprio organico e, se si considera il fatto che l’età media dei dipendenti si aggira sui trent’anni, si può facilmente intuire che i giovani per noi sono davvero una priorità. Vogliamo far sì che in un futuro abbastanza prossimo la maggioranza della nostra base sociale sia composta da persone con un’età dai 18 ai 40 anni: quelli che in pratica saranno i cittadini di domani, i lavoratori di domani, i genitori di domani. Da poco è partita la nuova campagna che prevede un’infinità di incentivi e agevolazioni che accompagneranno i nostri giovani in tutti i momenti della loro vita, facendo del Credito Cooperativo Reggiano la banca di fiducia, come un partner attento a coglierne le richieste, pronto a soddisfarne i bisogni, efficace nel proporre suggerimenti, ma anche come un nonno nel dispensare esperienza o come un papà nel premiare impegno e successo. Tramite questa campagna, chi ha figli di età compresa tra 0 e 14 anni avrà la possibilità di aprire un libretto di risparmio che darà loro 50 euro in regalo, elevata remunerazione sulle somme depositate e zainetto scuola e salvadanaio in omaggio. Chi invece ha figli adolescenti da 14 a 18 anni, potrà aprire un conto corrente con elevata remunerazione sulle somme depositate, rilascio gratuito della Carta Bancomat e nessuna spesa di gestione. Al compimento del diciottesimo anno di età, la banca regalerà 25 quote sociali. Ulteriori agevolazioni di cui possono beneficiare i nostri giovani sono le borse di studio, i prestiti per l’acquisto di libri scolastici, personal computer e abbonamenti autobus; finanziamenti per il conseguimento della patente di guida e, correlato a questa, per l’acquisto della prima auto. Infine, per le future coppie, la banca concede prestiti per le spese matrimoniali e per l’allestimento dell’abitazione. Sappiamo che l’importanza del valore del denaro cresce con l’aumentare dell’età; la nostra volontà è quella di inculcare la coscienza del risparmio anche ai giovanissimi, poiché in un mondo che cambia così velocemente, riteniamo sia indispensabile affidare le chiavi del futuro a chi di quel futuro sarà protagonista. Luciano Aguzzoli Direttore Generale CCR 2 Governance bancaria: nuove regole Giorgio Munarini Anche la nostra Banca sta sviluppando una riflessione circa i miglioramenti da apportare al sistema di governo societario: all’orizzonte si profilano significative modifiche statutarie. La Commissione Europea e il Comitato di Basilea hanno già elaborato proposte di regolamentazione, puntualmente emerse nel corso del 33° Convegno Regionale della Cooperazione di Credito dell’Emilia Romagna tenutosi a Baveno lo scorso ottobre. I temi centrali oggi sono importanti: riaffermare i valori e darsi nuove regole di governance. Per quanto riguarda il primo punto va senz’altro riconosciuta quella matrice cattolica che è alla base del nostro movimento bancario e che ci sprona ad operare con saggezza e lungimiranza ma sempre per il bene comune. Del resto da sempre crediamo che la cooperazione sia una vera palestra di democrazia, che si nutre anche di nuove opportunità di crescita e di ricambio generazionale. Le nostre filiali dovranno perciò sempre più funzionare da presidi per dare alle famiglie e alle imprese le risposte in linea con il nostro modo positivamente differente di fare banca. Sulla questione della “corporate governance”, un tema decisivo, siamo chiamati a sviluppare tutti insieme una riflessione circa i miglioramenti da apportare al nostro sistema di governo. La riforma degli statuti è solo uno strumento per far sì che ogni singola BCC – compresa la nostra – sia amministrata e diretta da persone consapevoli, competenti, motivate, responsabili e disinteressate. Uno dei passi da compiere non può prescindere dalla valorizzazione delle professionalità presenti nella base sociale, verso la formulazione di direttrici di sviluppo aziendale non generiche ma capaci di correlare le risorse proprie di ogni banca alle esigenze del territorio di riferimento. E’ poi necessario un contenimento dei conflitti di interesse, un equilibrio tra organi aziendali e un maggior coinvolgimento della base sociale nelle scelte aziendali. Bisogna provvedere a una rivisitazione statutaria che vada in direzione di un rafforzamento dei sistemi di controllo e di trasparenza informativa. Operare in piena sinergia fra Consiglio di Amministrazione, Collegio sindacale e Direzione deve essere la strada da percorrere resistendo alla tentazione – frequente quando corroborata da spiccate qualità anche manageriali – di avere “un uomo solo al comando”. Si apre anche la necessità di consentire il ricambio generazionale prevedendo una limitazione del numero dei mandati per amministratori e sindaci. Infine occorre riservare maggiore attenzione al mondo femminile: le donne rappresentano il 30-40% dei Soci ma sono al contrario scarsamente rappresentate nei vertici decisionali. Anche di questo il nostro CdA è chiamato a discutere entro breve. In occasione delle festività natalizie ormai alle porte, anche a nome della redazione di CCR News, porgo i migliori auguri a tutti i nostri lettori! La delegazione del CCR al convegno di Baveno era capitanata dal presidente Canelli e composta dai consiglieri Bonini, Bertolini, Casolari, Ferrarini e Munarini, oltre al direttore Aguzzoli e al sindaco Campani. L’INTERVENTO DI SUOR GIULIANA GALLI A BAVENO Come non buttare via il cassiere con l’acqua sporca “Dobbiamo avere fiducia nella Provvidenza di Dio che si muove con le dita degli uomini; e gli uomini sono persone che vivono di relazione ma continuamente tentati dalle diaboliche tentazioni dell’esasperata competizione e della divisione: nella comunità, nella famiglia, nell’impresa. L’antidoto è capire che gli uomini e le donne del nostro tempo hanno un grande bisogno di pane, di rispetto, di accoglienza. Siamo tutte persone: il banchiere ma anche coloro che gli affidano i risparmi di una vita. Certo, una volta il Direttore di banca conosceva tutto e tutti; oggi è il computer che detta la relazione, analizza garanzie e rendiconti ma non riesce ad entrare nel cuore e nelle aspirazioni della gente. Eppure la comunità vive su un territorio e la banca cooperativa, con i suoi valori e le sue radici, può essere una risposta concreta, corretta, rassicurante. Esiste un potere del denaro ma questo potere è veramente forte quando è mezzo e non fine, quando sostiene i deboli, quando applica alle situazioni del presente il messaggio evangelico della fratellanza. Cristo non aveva fratelli, forse è anche per questo che ci chiede continuamente di amarci come tali”. Suor Giuliana Galli con Giorgio Costa, giornalista de Il Sole 24 Ore. 3 IL MESSAGGIO AUGURALE DEL PRESIDENTE Verso il futuro in un percorso di crescita Da sempre le Banche di Credito Cooperativo sono ben inserite nel territorio locale e godono della fiducia delle persone e aziende con cui collaborano. L’offerta continua di finanziamenti alle famiglie e alle piccole imprese nasce dall’abitudine a valutare il merito di credito attraverso le informazioni scaturite dal legame diretto con la clientela. Dal 2008 la crisi finanziaria mondiale ha contagiato i grandi Paesi avanzati e le piccole economie locali. Solo negli ultimi mesi sono comparsi fievoli segnali di ripresa, ma le famiglie e le società continuano a subire le ripercussioni della stagnazione economica. Le problematiche sul fronte imprenditoriale e occupazionale si sono manifestate anche nel nostro territorio, intaccando la spina dorsale del nostro tessuto economico, ossia le piccole e medie imprese. Solo quelle sufficientemente strutturate, con competenze all’avanguardia e con una produzione ben diversificata, sono state in grado di competere con profitto. Tali temi sono stati oggetto di analisi durante il Convegno Regionale della Cooperazione di Credito dell’Emilia Romagna, svoltosi lo scorso ottobre a Baveno (VB). L’intervento del Dott. Marchetti, direttore della sede di Bologna della Banca d’Italia, ha messo in luce tra l’altro la sostanziale tenuta del sistema economico-sociale, pur in una situazione d’incertezza finanziaria, grazie soprattutto “alle banche locali, più delle altre, sollecitate in quest’azione di sostegno, Il presidente del CCR Emmore Canelli. che ne enfatizza i legami con il territorio e la loro stessa matrice di natura cooperativistica”. Ed è con queste stesse finalità che seguita a operare il Credito Cooperativo Reggiano, per sostenere finanziariamente i propri clienti sulla base della conoscenza e fiducia reciproca. Il nostro modello di lavoro è, infatti, rivolto ad assicurare le migliori competenze e un’assistenza finanziaria quantitativamente e qualitativamente adeguata, soprattutto nei periodi di crisi. Il potenziale della Nostra Banca si esprime nella predisposizione a sostenere l’economia locale, offrendo risorse finanziarie adeguate e stimolando quella fitta rete di relazioni che permettono a famiglie e imprese di ottenere soluzioni personalizzate alle loro necessità. Il nostro modo di fare banca ci ha permesso di ottenere brillanti risultati nel 2010, confermati anche nell’esercizio in corso. In particolare, soffermandoci sui dati principali al 30 settembre di quest’anno, l’ottimo trend di crescita emerge con riferimento: al numero di soci che ha raggiunto le 4.360 unità e al patrimonio netto attestatosi sui 32,8 milioni di euro, comprensivo dell’utile netto pari a 1,6 milioni. Altrettanto rilevanti sono i traguardi raggiunti in termini di raccolta totale, 364 milioni, e impieghi, 259 milioni di euro. Ugualmente indicative sono le proiezioni a fine esercizio che evidenziano incrementi del 15,81% per quanto riguarda la raccolta totale, 5,91% gli impieghi e un utile netto che si avvicinerà tendenzialmente a 1.821.827 € (ossia +8,93% rispetto al 2009). Gli obiettivi raggiunti ci inducono a guardare con ottimismo al futuro. La nuova OMAGGIO FESTIVITA’ PER TUTTI I SOCI Una bottiglia speciale da ritirare presso la propria sede o filiale della Banca. Per un brindisi genuino e con tanti auguri! o eggian sco R Lambru sede operativa di Scandiano, che sarà inaugurata nella prossima primavera, e l’ampliamento degli uffici adiacenti alla filiale di Reggio Emilia Est ne sono una testimonianza fattiva. Tra i prossimi progetti del nostro istituto vi sono anche le aperture di due nuove filiali nella città di Reggio Emilia e di una a Rivalta, che ci permetteranno di continuare quel percorso di crescita che ci ha caratterizzato fin dalla nascita. Il Consiglio di Amministrazione della Nostra Banca è intenzionato a rivolgersi sempre più apertamente e in modo trasparente a voi signori soci e clienti, con l’intento di coinvolgervi per partecipare a un’impresa sempre più solida ed essere ancor più artefici del benessere locale. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti voi e alle vostre famiglie! Emmore Canelli 4 INTERNAL CAPITAL ADEGUACY ASSESSMENT PROCESS ICAAP: ecco il “controllo prudenziale” La circolare 263/2006 della Banca d’Italia prevede che le Banche definiscano in piena autonomia un processo al fine di determinare il capitale complessivo adeguato in termini attuali e prospettici per fronteggiare tutti i rischi rilevanti. Questo processo deve essere formalizzato, documentato, sottoposto a revisione interna ed approvato dagli organi societari. Il processo deve fornire alla Banca d’Italia con cadenza annuale, le caratteristiche fondamentali, l’esposizione ai rischi e la determinazione del capitale ritenuto adeguato a fronteggiarli attraverso un resoconto dettagliato. Va stimato sia il capitale attuale sia il capitale prospettico tenendo conto dell’evoluzione possibile dei rischi e del piano strategico stabilito dalla Banca. Per una valutazione più efficiente e veritiera dell’esposizione ai rischi, dei relativi sistemi di attenuazione e controllo e, in certi casi, anche dell’adeguatezza del capitale interno, le Banche effettuano delle simulazioni considerando condizioni di tensione (c.d. stress test). Le tecniche adottate nello stress test dovranno essere illustrate nel resoconto ICAAP. La normativa ricorda, inoltre, che gli intermediari devono predisporre soluzioni per affrontare e correggere eventuali scostamenti dai valori attesi di capitale interno. Con questa normativa la Banca d’Italia ha radicalmente rivisto le norme (“disposizioni di vigilanza”) riguardanti i rapporti con le aziende di credito, rivoluzionando l’approccio da tenere nell’ambito della sua funzione di controllo sulle banche. Se finora il metodo utilizzato da Banca d’Italia per supervisionare l’attività bancaria – a garanzia dei depositanti – è stato quello tipico dell’ispezione, ovvero quello di carattere gerarchico dall’alto verso il basso, alimentato anche dalle informazioni periodiche (segnalazioni di vigilanza) inviate obbligatoriamente dalle banche, adesso è cambiata completamente la prospettiva. Non sarà più la Banca d’Italia ad attivarsi per il controllo delle banche, mediante la richiesta di informazioni e l’eventuale successiva adozione di provvedimenti in caso di non conformità dell’operato bancario a leggi, regolamenti e principi di sana amministrazione, ma sarà la Banca stessa a definire i suoi rischi e ad approntare conseguentemente un’organizzazione ed un sistema di processi in grado di ridurli ai minimi termini, individuando nel contempo un patrimonio di entità tale da assicurare la loro copertura. Banca d’Italia si “limiterà” a valutare la correttezza della misurazione dei rischi operata dalla Banca e la congruità dei processi posti in essere per garantire un livello patrimoniale sufficiente a fronteggiarli, Stress Test. Sono le “tecniche quantitative e qualitative con le quali le banche valutano la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili”. Questi eventi si distinguono in specifici, che danno luogo ad analisi di sensibilità, o relativi a congiunture economiche-finanziare conseguenti ad ipotesi di scenari avversi, che danno luogo ad analisi di scenario. I rischi da sottoporre a valutazione nell’ICAAP Rischi di 1° Pilastro Corrado Filippi, responsabile Servizio Pianificazione e Controllo di Gestione CCR. pure nel caso si verificassero eventi avversi di carattere eccezionale. La Banca d’Italia interverrà qualora dall’analisi complessiva emergano profili di anomalia. In tale eventualità essa potrà richiedere all’azienda di credito l’adozione di idonee misure correttive, di natura organizzativa e/o patrimoniale. Le fasi dell’ICAAP 1. Identificazione dei rischi rilevanti. 2. Misurazione/valutazione dell’esposizione ai rischi e determinazione del relativo capitale interno. 3. Determinazione del capitale interno complessivo. 4. Determinazione del capitale complessivo (o capitale disponibile) e riconciliazione con il patrimonio di vigilanza. 5. Revisione. 6. Reporting. Principali definizioni contenute nella normativa Rischi rilevanti. In una successiva interpretazione questa dicitura coincide con la locuzione “rischi presenti”. Capitale interno. Il fabbisogno di capitale relativo ad un certo rischio che la Banca ritiene necessario per coprire le perdite eccedenti il livello stimato. Capitale interno complessivo. La sommatoria dei capitali interni di cui sopra per tutti i rischi rilevanti ovvero presenti. A quest’importo si somma il capitale occorrente per la realizzazione di eventuali politiche strategiche. Infatti, il capitale interno complessivo dovrebbe essere sempre integrato dal capitale necessario per azioni strategiche già decise, come ad es. l’apertura di una nuova filiale. Capitale e capitale complessivo. Gli elementi patrimoniali che la Banca ritiene di utilizzare a copertura rispettivamente del capitale interno e del capitale interno complessivo. Rischio di credito e rischio di controparte è il rischio di perdita derivante dall’inadempimento dei debitori, o meglio dall’insolvenza o dal peggioramento del merito creditizio delle controparti affidate dalla Banca. Rischio di mercato è il rischio di perdita derivante dai movimenti avversi dei prezzi di mercato (es.: corsi azionari, tassi di interesse, tassi di cambio, prezzo di merci, etc.). Rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane, sistemi interni o da eventi esogeni. In tale tipologia di rischio rientrano tra l’altro: le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi il rischio strategico ed il rischio di reputazione. Altri Rischi – 2° Pilastro Rischio di concentrazione è il rischio derivante da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica (per il rischio di concentrazione verso singole controparti o gruppi di controparti connesse si veda l’Allegato B; per il rischio paese le banche fanno riferimento alla specifica metodologia di quantificazione di tale rischio definita in sede ABI). Rischio di tasso di interesse derivante da attività diverse dalla negoziazione: rischio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. Rischio di liquidità è il rischio che la banca non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza. Rischio residuo è il rischio che le tecniche riconosciute per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla banca risultino meno efficaci del previsto. Rischi derivanti da cartolarizzazioni è il rischio che la sostanza economica dell’operazione di cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e di gestione del rischio. Rischio strategico è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. Rischio di reputazione è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza. Corrado Filippi Resp. Contr. Gest. CCR 5 LINEE GUIDA IN MATERIA DI REQUISITI PATRIMONIALI DELLE BANCHE Da Basilea 1 a Basilea 3, non è questione di numeri Cesare Campani* Gli accordi di Basilea meglio noti come Basilea 1, Basilea 2 e Basilea 3, sono accordi internazionali che dettano le linee guida in materia di requisiti patrimoniali delle banche. Detti accordi sono stati redatti dal comitato di Basilea che è l’organismo rappresentativo delle principali banche centrali al cui organismo aderiscono gli enti regolatori di oltre cento paesi. L’obbligatorietà per le banche comunitarie a recepire le indicazioni del comitato di Basilea avviene dopo il recepimento da parte del legislatore comunitario, delle direttive sulle imprese bancarie. Le motivazioni storiche dell’accordo di Basilea risalgono agli anni novanta quando numerosi istituti di La sede della Banca dei Regolamenti Internazionali, istituita a Basilea nel 1930. credito hanno sofferto degli effetti di una gestione poco prudente del credito; ciò ha reso evidente che esistevano delle lacune nel quadro normativo utilizzato dalle banche per la valutazione dei rischi delle aziende affidate. In pratica era diventato obsoleto il modo di valutare se l’impresa che chiedeva un credito sarebbe stata in grado di restituirlo. Lo scopo iniziale del gruppo di Basilea fu quello di salvaguardare la stabilità del settore bancario in funzione del sistema economico che oggi ha continua necessità di capitali da investire in ricerca e sviluppo. Il primo accordo di Basilea è stato definito nei 1988 e riguardava i requisiti di capitalizzazione delle banche. Detto accordo contiene la prima definizione del capitale minimo delle banche. Pertanto per ciascuna operazione di prestito deve corrispondere una quota di capitale da conservare a scopo prudenziale. Il primo accordo di Basilea obbligava le banche ad accantonare l’8% del capitale erogato, non investibile in attività creditizia tipica, al fine di garantire solidità nel sistema creditizio. Col tempo, l’accordo si è rivelato inadatto a fronteggiare le nuove sfide poste in essere dalle nuove tecnologie dei prodotti finanziari i cui rischi di credito vengono piuttosto sottostimati. La conseguenza di una certa elusione dei vincoli di capitale minimo imposto dalla formula di Basilea 1, è stata quella di avere provveduto ad una revisione degli accordi con il cosiddetto Basilea II. Il nuovo accordo noto come Basilea 2 è articolato in tre parti, dette comunemente pilastri, fra di loro interconnessi e costituenti un insieme che disciplina il sistema bancario. Il primo pilastro disciplina i requisiti patrimoniali minimi obbligatori e prevede una modalità di calcolo dei requisiti del patrimonio della banca più raffinato, inoltre prevede nuovi metodi di calcolo del rischio. Il secondo pilastro disciplina il controllo prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale. Riguarda essenzialmente la definizione dei compiti delle autorità nazionali (Banca d’Italia) di supervisione nell’applicare la regolamentazione e stabilisce un iter di trasparenza e responsabilità. Il terzo pilastro individua un insieme di requisiti di trasparenza informativa che consentono agli operatori di mercato di disporre di informazioni fondamentali su patrimonio,esposizione ai rischi, processi di valutazione dei rischi e, di conseguenza, sull’adeguatezza patrimoniale delle banche. Basilea 2 ha come intento quello di assicurare stabilità al sistema bancario in funzione del sistema economico che oggi ha continua necessità di capitali da investire. Altro intento è quello di generare un legame del tutto diverso tra banca e impresa, fondato sulla fiducia reciproca, informazioni reali,da aggiornarsi continuamente con capacità di produrre reddito in prospettiva e non solo a breve termine. Basilea 1 valutava le aziende in base a requisiti molto semplificati (da quanto tempo esisteva una ditta, quale patrimonio possedeva). In breve, Basilea 1 si limitava a prendere atto della storia patrimoniale di una ditta e della capacità di rimborso della stessa,senza avere la possibilità di valutare quando avrebbe generato reddito. Si rendeva quindi necessaria una struttura di analisi molto più sofisticata per poter comprendere la realtà del mercato, ultimamente notevolmente cambiata. Inoltre le banche si resero conto che il loro ruolo di semplici prestatori di denaro andava evoluto in un ruolo di maggiore responsabilità. Basilea 2 ha individuato i principali fattori di rischio operativo e ai fini della ponderazione delle attività per il rischio di credito assume importanza fondamentale l’attribuzione del rating al cliente. Il rating è l’insieme di procedure di analisi e calcolo grazie al quale una banca valuta quanto un cliente sia rischioso e quanto sarà produttivo in futuro, qualora gli venisse concesso il credito richiesto. Tramite il rating si calcola la misurazione del rischio in modo differente rispetto a prima di Basilea 2. Questa nuova procedura fornisce molte più informazioni e permette di fare valutazioni molto più concrete e realistiche. L’ultimo accordo, denominato Basilea 3, è nato in seguito ai venti di crisi che si stanno abbattendo in campo mondiale e punta a rafforzare le banche per evitare altre crisi economiche. L’accordo di Basilea 3 è facile da comprendere nelle sue linee generali. L’attività di una banca (vendita di titoli, erogazione di crediti) comportano dei rischi e quindi delle possibili perdite. Basilea 3 punta ad aumentare il capitale che la banca tiene da parte per sicurezza, aumentando la percentuale già stabilita dagli accordi di Basilea 1 e Basilea 2. Per semplificare ulteriormente, trattasi di denaro in cassaforte , da tenere per le emergenze. Il principale indicatore che l’accordo ha modificato è il rapporto fra il capitale e il rischio ponderato, che dal 2% dovrà salire al 4,5% con un cuscinetto del 2,5% che potrebbe anche aumentare nel caso in cui la situazione economica dovesse ulteriormente peggiorare. L’applicazione degli accordi di Basilea 3 verrà introdotta gradualmente e solo nel 2020 sarà totalmente applicata. *Presidente del Collegio Sindacale del CCR 6 Confermate in pieno le previsioni positive Conto economico al 30 settembre 2010 LE NOSTRE CIFRE AL 30-09-2010 8 SPORTELLI 4.360 SOCI (+ 10,74% rispetto al 2009) 74 DIPENDENTI RACCOLTA DIRETTA: 298,6 milioni (+10,36% rispetto al 2009) RACCOLTA INDIRETTA: 65,5 milioni (+13,362% rispetto al 2009) IMPIEGHI: 258,8 milioni (+6,55% rispetto al 2009) PATRIMONIO GLOBALE: 32,9 milioni (+11,00% rispetto al 2009) 7 LA SITUAZIONE MACROECONOMICA: MONDO CON LA CINGHIA TIRATA, PERO’... Segnali incoraggianti ma anche timori Negli Stati Uniti i dati relativi al Pil hanno confermato un aumento del 2% su base annuale nel terzo trimestre in linea con le attese e in aumento rispetto il trimestre precedente (1,7% su base annuale). Positivi anche il dato relativo all’indice della fiducia economica dei direttori d’acquisto di Chicago che è aumentato ad ottobre a 60,6 punti e il dato relativo alla vendita di case nuove (+6,6%) e la vendita di case esistenti (+10%). Scende invece l’indice di fiducia dei consumatori americani, misurato dall’Università del Michigan, a ottobre a 67,7 da 68,2 di settembre. Il dato è al di sotto delle attese degli analisti e inferiore alla lettura preliminare di 67,9. Migliorano le indicazioni dal mondo delle imprese: l’indice Ism manifatturiero sale infatti a 56,9 punti contro i 54,4 di settembre e risulta superiore alle attese degli analisti che indicavano una discesa a 54 punti. Salgono anche gli ordini di fabbrica nel mese di settembre (+2,1%, rialzo maggiore dallo scorso gennaio) grazie alla forte crescita della domanda nel settore dei trasporti. Segnali positivi nel mese di ottobre dal mercato del lavoro: sono stati creati 151 mila posti di lavoro, più del doppio della stima degli analisti (60 mila). Il tasso di disoccupazione rimane invece invariato al 9,6%. Le vendite al dettaglio ad ottobre son aumentate oltre le attese a +1,2%, miglior dato rilevato negli ultimi 7 mesi, mentre crolla l’indice manifatturiero dello Stato di New York che per la prima volta dal luglio 2009 scende sotto lo zero a -11,14 da +15,73 del mese di ottobre. Crescono meno delle attese i prezzi al consumo mantenendo quindi stabile l’inflazione su base men- sile a +0,2% (1,2% a/a). Stabile anche la produzione industriale che si attesta a -0,2%. In Europa è migliorato ad ottobre l’indice di fiducia dell’economia che si è portato a 104,1 punti dai 103,2 di settembre. In Germania è rimasta stabile la fiducia dei consumatori sui massimi da due anni e mezzo (4,9 pt), mentre è risultato invariato il tasso di disoccupazione al 7,5%. In Italia è risultato in crescita sia l’indice relativo alla fiducia delle imprese (da 98,6 punti a 99,8 punti, sui massimi dal maggio 2008) sia quello dei consumatori (da 107,2 a 107,7). In Europa l’indice definitivo Pmi dei servizi di ottobre si è attestato a 53,3 punti, meglio del 53,2 preliminare, ma in calo rispetto ai 54,1 punti di settembre. Le vendite al dettaglio nel mese di settembre sono risultate al di sotto delle attese sia su mese sia su anno, confermando la debolezza della domanda delle famiglie: su base mensile il calo è stato pari a -0,2% mentre gli analisti prevedevano un rialzo dello 0,1%; su base annuale si è registrato un incremento del 1,1%, in ribasso rispetto le stime che indicavano +1,3%. Rallenta la crescita economica secondo la stima preliminare del Pil che è aumentato dello 0,4% contro una crescita dell’1% nel trimestre precedente. Rispetto allo stesso trimestre del 2009, la crescita del Pil è stata dell’1,9% in linea con il dato precedente. I dati macro relativi alla Germania fanno segnare una diminuzione della produzione industriale nel mese di settembre (-0,8% su base mensile, era attesa a +0,4%) nonostante un miglioramento della bilancia commerciale a 16,8 mld con le esportazioni in aumento del 3% su base mensile, oltre le attese degli analisti (+1,5%). Il dato preliminare relativo al Pil segna un aumento dello 0,7% rispetto al trimestre e del 3,9% se confrontato con il trimestre dello scorso anno. In ottobre l’indice dei prezzi al consumo, invece, risulta in crescita del +1,9% su base annuale, in aumento rispetto la precedente rilevazione (+1,8% a/a). In Cina i prezzi al consumo (aumentati del 4,4% su base mensile) e il balzo dei prezzi d’acquisto (+8,1%) indicano un rialzo dell’inflazione che potrebbe costringere il governo cinese a un nuovo intervento di politica monetaria restrittiva con una manovra di rialzo dei tassi dopo quella del mese scorso. Banche italiane: ripresa più debole delle attese Il Financial Outlook dell’ABI, nel rapporto di previsione 2010-2012 diffuso nel luglio scorso, fotografa la situazione del settore Italia. La nuova fase di incertezza macroeconomica si sta traducendo in una prospettiva di ripresa meno forte delle attese. Questo a livello mondiale e ancor più per i Paesi dell’area euro e per l’Italia, con ripercussioni ovvie anche sull’industria bancaria. Secondo le analisi dell’ABI, nel nostro Paese il Pil crescerà solo dello 0,9% nel 2010 e dell’1,2% nel 2011 e nel 2012. Saremmo dunque in presenza di una ripresa vera ma fragile ed esposta soprattutto ai rischi del mutamento delle politiche indotte dalle nuove turbolenze. In un contesto finanziario ancora molto incerto, l’incremento del rischio sovrano (la potenziale insolvenza di alcuni Paesi sui propri titoli di debito pubblico) specie in Europa, obbliga infatti i governi a concentrarsi su due obiettivi apparentemente opposti fra loro: aggiustamento fiscale e crisi economica. In tale contesto le banche italiane mostrano una sostanziale tenuta, nonostante le performance in valore assoluto rimarranno tutt’altro che brillanti nel breve periodo. L’utile netto complessivo del sistema previsto per il 2010 sarà in crescità dell’1,5% (livello che non consentirà di recuperare il -29% messo a segno nel 2009). La redditività dovrebbe migliorare solo a partire dal 2011, portando il ROE (l’indice che misura la redditività sul capitale investito) al 3,6% e al 4,5% nel 2012. Si tratta comunque di valori dimezzati rispetto al passato, basti pensare che nel 2007 il ROE del settore era di circa il 10%. Anche i crediti in sofferenza, specchio fedele di un’economia reale ancora asfittica, continueranno a crescere: +40% nel 2010, +12% nel 2011, per poi stabilizzarsi nel 2012. Dalle previsioni ABI emerge come in realtà non vi sia stato e non sia in atto alcun credit crunch generalizzato. Negli anni 2008 e 2009 l’aumento del credito erogato è stato comunque superiore alla variazione del Pil. Nel 2010, poi, il tasso di crescita dei prestiti erogati a famiglie ed imprese è stato di circa il 3,9% (0,5% nel 2009) ed è previsto in aumento del 5,5% nel 2011 e nel 2012. Anche i depositi (+3,6% nel 2009) sono dati in crescita nei prossimi due anni: registreranno un aumento del 5% nel 2010 e del 4% nel 2011-2012. Si conferma anche la solidità delle banche italiane. A fine 2009 l’indice di patrimonializzazione del sistema era salito al 9%, 1,4% in più del 2008, nonostante le gravi turbolenze dei mercati. I NOSTRI RISULTATI Il Credito Cooperativo Reggiano a conclusione dei primi nove mesi dell’anno ha fatto registrare buoni risultati, portando l’utile netto a 1.557.404 euro. I risultati ottenuti caratterizzano un andamento positivo del margine di interesse che si attesta ad euro 7,42 milioni di euro, in aumento del 16,04% rispetto al dato registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Gli interessi attivi complessivi sono pari a 9,46 milioni (-2,96% rispetto al 2009), mentre il costo complessivo per interessi passivi sulla raccolta onerosa è di 2,04 milioni, importo in diminuzione rispetto al 2009 del 39,11%. Le commissioni attive ammontano a complessivi 1,55 milioni di euro (+17,32% rispetto al 2009), mentre le commissioni passive risultano pari a 221 mila euro (+12,66% rispetto al 2009). Pertanto le commissioni nette risultano pari a 1,33 milioni (+18,13% rispetto al 2009). Il risultato netto della gestione finanziaria risulta essere in aumento, rispetto al dato riscontrato nel precedente esercizio alla stessa data, del 15,25%. I costi operativi ammontano a 6,04 milioni di euro (+15,59% rispetto al 2009). Il margine operativo lordo ammonta a 2.35 milioni (in aumento del 14,40% rispetto al 2009). L’andamento dei volumi porta la raccolta diretta a 298,63 milioni (+10,36% rispetto al 2009) mentre gli impieghi al 30 settembre ammontano a 258,79 milioni di euro (+6,55% rispetto al 2009). 8 DIFENDERSI DALLE FRODI INFORMATICHE Phishing... non abboccare! Che vuol dire phishing Phishing deriva da una deformazione del verbo inglese “to fish”, ovvero “pescare”. Si potrebbe tradurre con “gettare l’esca”… per vedere chi abbocca. Phishing, phisher, e-mail, link, password… Piccolo vocabolario della sicurezza informatica • Le frodi informatiche chiamate “phishing” sono sempre più diffuse: colpiscono i titolari di conti correnti on-line e carte di credito che navigano su internet ed hanno un indirizzo di posta elettronica, anche se possono avvenire pure via telefono fisso o cellulare. • Il phishing consiste nell’invio da parte di un truffatore informatico (phisher) di un messaggio di posta elettronica (e-mail) ad un gran numero di ignari utenti di internet. • Il messaggio di posta elettronica sembra in tutto e per tutto provenire dalla tua BCC: a to all’esigenza di cambiare la password, che si sostiene essere scaduta, oppure si indicano non meglio precisati “motivi tecnici” o ancora si adducono presunti problemi sul conto corrente che vanno risolti immediatamente. Il linguaggio quasi sempre è gentile, ci si scusa persino dell’incomodo, in altri casi è più imperioso, si minaccia la sospensione del servizio on line in caso di mancata risposta. • Il vero cuore della frode è la richiesta di rispondere al messaggio – di aprire l’allegato o di collegarsi al link riportato in esso – scrivendo dati riservati inerenti al conto corrente o alla carta di credito. Ad esempio, le coordinate bancarie, la parola chiave (password) per accedere al proprio conto corrente on line, oppure il numero della carta di credito o un altro analogo codice segreto. Una volta venuto in possesso di queste delicate informazioni, il truffatore informatico potrà agire sul conto corrente o utilizzare la carta di credito, con grave danno per i clienti colpiti. Le regole d’oro anti phishing 1. Non rispondere mai alle e-mail che chiedono dati riservati. Già solo il dubbio che posa trattarsi di una truffa è sufficiente a sconsigliare l’invio di dati così importanti. Come detto, la tua BCC non te li richiederebbe mai via e-mail. Contattare subito la BCC per segnalare l’accaduto. volte riporta anche il marchio della BCC. In alcuni casi al suo interno c’è un allegato o il collegamento (link) a quello che appare proprio il sito internet della tua BCC. • Il truffatore tenta di acquistare la tua fiducia in vari modi: il messaggio può fare riferimen- 2. Se nel messaggio di posta elettronica c’è un allegato o il collegamento a quello che in apparenza è il sito internet della BCC, ma probabilmente è solo un sito internet contraffatto, non aprire l’allegato e non cliccare sul link. Per accertarti che il sito sia veramente quello della BCC, digita l’indirizzo internet della BCC manualmente sul programma di navigazione internet (browser). 3. Prima di digitare qualsiasi dato personale su internet, verifica se il sito è garantito dal certificato di protezione: si tratta di un’icona che rappre- Direttiva europea sui mercati degli strumenti finanziari: Mifid Chi ha investito in prodotti finanziari o sta valutando tale eventualità conosce o dovrebbe conoscere gli elementi base della Direttiva europea sui Mercati degli Strumenti Finanziari, la cosiddetta MiFID. La disciplina predisposta in attuazione della direttiva comunitaria MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) è infatti entrata in vigore tre anni fa, il 1° novembre 2007. Le norme comunitarie disciplinano unitariamente, per l’intera Comunità europea, la materia dei servizi di investimento e dei mercati. Un quadro normativo unico per tutti i Paesi della Comunità costituisce, infatti, un presupposto irrinunciabile per l’effettiva realizzazione e sviluppo di un mercato europeo comune. Il nuovo assetto normativo ha introdotto modifiche nel rapporto tra investitori e intermediari. E’ un tema sul quale molto è stato scritto e detto dagli organi di informazione, ma forse non abbastanza da assicurare una capillare informazione dei risparmiatori sugli aspetti che più li riguardano nel momento in cui si affidano ad un operatore professionale per effettuare i propri investimenti. La MiFID stabilisce tre principi fondamentali che si applicano alle imprese che svolgono attività d’investimento. Essi sono: • agire in modo onesto, equo e professionale, per servire al meglio gli interessi dei risparmiatori; • fornire informazioni appropriate e complete che siano corrette, chiare e non fuorvianti (per permettere ai risparmiatori di capire i prodotti ed i servizi; senta un piccolo lucchetto giallo. Se presente, questo simbolo indica che il sito è protetto da un sistema di crittografia. 4. Fai attivare dalla tua BCC, ove possibile, un sistema di avviso immediato dell’utilizzo di carta di credito e bancomat. E’ il cosiddetto Sms alert, che consiste nell’invio automatico di un messaggino sul cellulare non appena la carta o il bancomat sono utilizzati. 5. Invia alle competenti autorità di polizia una segnalazione con il messaggio di phishing ricevuto. 6. Se pensi di aver subito una frode e rilevi una transazione non autorizzata, procedi immediatamente al blocco della carta e rivolgiti subito alla tua BCC. Se anche a seguito di una verifica effettuata con la tua BCC risulta confermata la frode a tuo danno, rivolgiti alle autorità di pubblica sicurezza competenti, che • offrire dei servizi che tengano conto della situazione individuale del risparmiatore per garantire che gli investimenti corrispondano al profilo dell’investitore ed alle sue esigenze. E’ importante che i risparmiatori pongano in essere, anche attraverso l’instaurazione di un positivo rapporto con gli intermediari, comportamenti consapevoli e attivi nelle proprie decisioni di investimento. La dimensione internazionale in cui ormai operano i mercati finanziari e la grande varietà di prodotti finanziari offerti, a volte anche particolarmente complessi, richiedono infatti risparmiatori sempre più preparati e attenti, capaci di assumere responsabilmente scelte di investimento adeguate ai propri bisogni finanziari. Mario Mauro Montecchi (Responsabile Servizio Controlli Interni) sono a tua disposizione 24 ore su 24, anche tramite un apposito sito internet, www.commissariatodips.it. Difendersi è facile Bastano pochi, semplici accorgimenti per mettersi al riparo dai pirati informatici ed evitare le loro pericolose incursioni sul conto corrente on line o sulla carta di credito. Un messaggio di posta elettronica apparentemente inviato dalla tua BCC, che chiede il numero della tua carta di credito o la parola chiave per accedere al tuo conto corrente elettronico, ti deve subito insospettire: la tua BCC, come ogni altra banca, non chiederebbe mai questi dati personali questi dati personali e riservati per posta elettronica. Non rispondere mai a queste richieste e informa subito la tua BCC: contro questa difesa neanche il più temibile frodatore può fare niente. 9 CCR TV e nuovo sito Internet Importanti investimenti per migliorare la comunicazione con i Soci e i Clienti. Credito Cooperativo Reggiano volta davvero pagina e si propone con nuovi ambiziosi progetti di comunicazione. Tra questi, CCR Tv, canale multimediale personalizzato ed esclusivo, che trasmette su monitor e tv presenti in tutte le filiali, realizzato con la collaborazione di Matrix Media Srl. Il palinsesto CCR Tv è stato progettato con il vivo contributo della Direzione, e racchiude in sé grandissime potenzialità per comunica- re con clienti e soci in tempo reale, fornendo notizie finanziarie, presentazione di prodotti e promozioni, comunicati, manifestazioni, sponsorizzazioni, previsioni meteo, e moltissimo altro; il tutto confezionato in modo accattivante, gradevole e moderno, adatto a rendere i contributi fruibili dal più ampio target possibile. Alcuni contributi sono forniti direttamente dal nuovo sito internet che sarà on-line entro il mese di gennaio. Il sito sarà lo strumento definitivo “di svolta”: ogni persona, anche senza particolari attitu- dini al web, potrà agevolmente navigare e trovare soluzioni finanziarie, prodotti, offerte, documentazione, notizie, informazioni sulle filiali. Costruito pensando alle nuove tecnologie emergenti (Ipad, Iphone in primis, Smartphone e TabletPC in generale), il sito www.ccr. bcc.it rappresenterà l’immancabile elemento d’unione tra comunicazione tradizionale (stampa, Tv, Radio) e multimedialità (CCR Tv). Sempre attenti al vostro gradimento e alle vostre esigenze, aspettiamo segnalazioni, idee, spunti, per migliorare e fare crescere insieme questi strumenti per comunicare a voi, e insieme a voi. Davide Meglioli, responsabile Sistemi informativi CCR. Obbligazioni CCR Rendicredit: investimento garantito I recenti avvenimenti su scala globale hanno travolto non solo i grandi colossi del credito ma hanno addirittura minato la fiducia in alcuni stati dell’Unione Europea mettendo in discussione certezze cristallizzate e creando una situazione di disorientamento generale. L’incertezza e la turbolenza dei mercati, infatti, male si adattano alle esigenze di quei risparmiatori, poco propensi al rischio e che, nella scelta dei propri investimenti, ricercano tranquillità rispetto alle prospettive di rimborso del capitale investito e trasparenza nei criteri di remunerazione pattuiti con l’emittente. Da ciò nasce la preferenza espressa in questi tempi dai nostri clienti per le obbligazioni emesse dalla nostra Banca. Le nostre obbligazioni Rendicredit a capitale garantito, come i titoli di Stato, permettono di soddisfare i bisogni essenziali di bassa rischiosità e di incassare un rendimento certo nel tempo. Le principali caratteristiche delle Obbligazioni Rendicredit a tasso variabile sono le seguenti: • Cedola interessi: trimestrale • Rendimento indicizzato alla quotazione Euribor • Nessuna spesa per sottoscrizione e custodia • Denaro sempre disponibile Per investimenti a tasso fisso segnaliamo l’ultima emissione Rendicredit a tassi crescenti: • 1° anno: tasso lordo del 2,00% • 2° anno: tasso lordo del 2,20% • 3° anno: tasso lordo del 3,20% Orientare il cliente verso un investimento con queste caratteristiche è in primo luogo una scelta di rispetto del rapporto del cliente con il risparmio e del suo livello di propensione al rischio, oltre che una maniera per contribuire al benessere della collettività: non dobbiamo infatti mai dimenticare l’aspetto fondamentale rappresentato dal fatto che le risorse raccolte dalla nostra Banca vengono investite sempre nel nostro territorio di competenza, cioè a beneficio della comunità locale. Presso tutte le filiali e sul nostro sito web www.ccr.bcc.it sono disponibili i prospetti informativi in cui, con massima trasparenza, sono riportate tutte le caratteristiche degli investimenti. 10 Tutti i vantaggi per i giovani Il progetto “La Banca dei giovani” rappresenta insieme un’affermazione e una prospettiva, un “già” e un “non ancora”, un qualcosa che esiste ma al tempo stesso un qualcosa da compiere. Gli obiettivi principali di questo progetto, sviluppato a livello nazionale da Federcasse, sono sostanzialmente tre: - Conoscere: conoscere chi sono i giovani d’oggi, quali sono i loro valori, che rapporto hanno con il denaro, il risparmio, il futuro. Sapere cosa chiedono alla Banca e quale profilo ha la loro banca ideale. Se conoscono le Bcc, cosa ne pensano e cosa pensano della cooperazione in generale. Ma anche conoscere quello che esiste, quello che il Credito Cooperativo Reggiano già fa per e con i giovani, le “buone pratiche” che facilmente possono essere replicate. - E poi farsi conoscere, diffondere maggiormente la conoscenza della realtà dell’esperienza BCC, presentarsi come banca a 360 gradi, anzi come sistema e rete di banche. - Il tutto con la finalità di farsi riconoscere, di essere percepita nella propria identità, con le proprie specificità, per farsi scegliere dai giovani come partner nella costruzione dei propri progetti di vita e come realtà meritevole di adesione. Da poco è partita la nuova campagna che prevede un’infinità di agevolazioni che accompagneranno i nostri giovani in tutti i momenti della loro vita, facendo della Credito Cooperativo Reggiano la banca di fiducia, una banca su cui poter fare affidamento. 11 12 IL SOSTEGNO DELLA BANCA ALLE SOCIETA’ E AI GIOVANI Una presenza concreta nel mondo sportivo Nonostante una giornata inclemente dal punto di vista meteorologico, l’11ª edizione della Corsa del Tartufo ha fatto registrare un successo più che lusinghiero: lo scorso 31 ottobre sono convenuti a Viano più di 850 podisti e c’è da scommettere che si sarebbe superata quota mille con un tempo migliore. Tra i partecipanti anche il nostro Luciano Aguzzoli, vero motore organizzativo della manifestazione che gode del sostegno CCR. La corsa competitiva ha visto il successo di Lorenzo Villa (MDS Sassuolo), che ha bissato il titolo del 2009 coprendo la distanza in 1.16.05. La categoria Over 40 è stata appannaggio di Carlo Guidetti (Atl. Castelnovo Monti), mentre tra gli Over 50 ha avuto la meglio Franco Maffei (La Guglia Sassuolo). Tra le donne Isabella Morlini (Atl. Scandiano) si è presa la rivincita su Laura Ricci invertendo l’ordine di arrivo di un anno fa. La nostra attenzione verso lo sport giovanile si concretizza ogni anno anche con la sponsorizzazione del vivaio dell’Hockey Roller Scandiano, in particolare la categoria “minihockey”. Sin dai primi anni 2000 il team New Bike si è impegnato nella promozione del ciclismo sia tra gli adulti che tra i bambini. L’associazione omonima vanta infatti oltre 120 adulti come associati, uno Junior Team per ragazzi dai 10 ai 18 anni e una scuola di mountain bike. Senza dimenticare le numerose manifestazioni e gare organizzate in tutta la nostra provincia e anche in ambito regionale. Questa attenzione al mondo della bici “per ogni età” è stata foriera di successi, a livello competitivo ma soprattutto in termini di aggregazione. Tra gli sponsor di questa bella realtà sportiva c’è anche il Credito Cooperativo Reggiano. La nostra banca infatti supporta sempre con entusiasmo queste associazioni che promuovono i valori più sani dello sport. L’Associazione Sportiva Dilettantistica e Ricreativa “Il Mucchio” è nata nel 1997 da un gruppo di amici che decise di unirsi con finalità benefiche per ricordare Andrea “Gigio” Torelli, scomparso a causa di un incidente stradale l’anno precedente. L’attività si è tradotta soprattutto nell’organizzazione di un torneo di calcetto che si svolge ogni estate presso la zona sportiva Bocciodromo di Scandiano e che il prossimo anno arriverà alla sua 15ª edizione. Il torneo viene realizzato in collaborazione con la Polisportiva Scandianese e il Comune di Scandiano, e l’intero ricavato, raccolto grazie alla generosità degli sponsor (fra i quali il Credito Cooperativo Reggiano) e al servizio bar che funziona durante le serate, viene ogni anno devoluto in beneficenza e destinato a differenti associazioni bisognose. Assai considerevole la cifra complessiva donata in tutti questi anni: oltre 120 mila euro! 13 Ars Canusina e solidarietà La cerimonia con il discorso del dirgente scolastico Maria Alberta Ferrari. A destra, in rappresentanza del CCR, Erika Meglioli. Il Credito Cooperativo Reggiano ha finanziato parte della realizzazione di un lavoro complesso, promosso dall’Istituto Comprensivo “G. Gregori”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, per recuperare e valorizzare L’Ars Canusina e celebrare la figura della dott.ssa Maria Del Rio Bertolani, che ideò questa’arte a metà del Novecento. Questo progetto ha avuto la sua conclusione nella grande e riuscita mostra dal titolo: “Insieme con Matilde”, inaugurata sabato 29 maggio nell’atrio della scuola media, dal sindaco di Casina Carlo Fornili. Tanti i partecipanti oltre al primo cittadino: il dirigente scolastico Maria Alberta Ferrari; il dott. Ercole Domenichini, presidente del consorzio Ars Canusina; l’assessore alla cultura Giovanna Caroli; i rappresentanti del centro diurno Arcobaleno; Irmo Bertani, presidente del Distretto sociale Coop di Castelnovo Monti; Erika Meglioli del Credito Cooperativo Reggiano, filiale di Casina; Paola Gualdi e Sandra Giberti, le insegnanti coinvolte nel progetto. La mostra, frutto del lavoro di un intero anno scolastico, ha visto coinvolte le classi prime e seconde della scuola media. I percorsi svolti sono stati due: lo Alcuni ragazzi del centro diurno Arcobaleno. studio della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo nelle classi prime e l’approfondimento dell’Ars Canusina nelle classi seconde. I ragazzi di seconda hanno svolto, con gli artigiani del consorzio Ars Canusina, un approfondimento su questo tipo di arte per poi realizzare oggetti e manufatti insieme all’insegnante di arte e immagine Sandra Giberti e ai ragazzi del centro diurno per disabili. Le classi prime, invece, hanno approfondito con la professoressa di italiano Paola Gualdi, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1948, soffermandosi sui valori fondamentali esplicitati nel testo. Una volta analizzati, ciascun alunno ha realizzato un disegno che simboleggiasse un valore fondamentale: questi disegni, poi, sono stati riprodotti in formelle di terracotta che sono andate a comporre un bellissimo pannello circondato da una cornice in Ars Canusina. “Rileggere, approfondire e condividere la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo – spiega la prof.ssa Gualdi – significa consegnare alle nuove generazioni i valori sui quali costruire il nostro e il loro futuro”. “L’obiettivo che ci siamo prefissati – continua la prof.ssa Giberti parlando dell’Ars Canusina – è stato quello di recuperare la storia culturale del nostro territorio durante il regno di Matilde di Canossa” ma anche, come aggiunge l’assessore Giovanna Caroli: “Ricordare la dott.ssa Maria Del Rio Bertolani, una figura femminile di Casina di eccezionale valore, che ha fondato l’Ars Canusina, riprendendo i motivi ornamentali del periodo matildico per utilizzare poi quel tipo di riproduzione per scopi terapeutici con bambini disabili”. Proprio nell’ottica del recupero della storia culturale del territorio, la scuola ha promosso anche un con- corso fotografico dal titolo “Fotografa Matilde”, che ha visto coinvolti tutti gli alunni della scuola media. Un lavoro complesso, quindi, racchiuso nella mostra di fine anno in cui erano esibiti i disegni sui valori contenuti nella Dichiarazione, gli oggetti realizzati dai ragazzi in Ars Canusina e le bellissime fotografie partecipanti al concorso. Anche il dirigente scolastico Maria Alberta Ferrari ha espresso viva soddisfazione, ringraziando il Credito Cooperativo Reggiano per la collaborazione ed esprimendo la sua gratitudine verso tutti i realizzatori del progetto – tra i quali è da citare la maestranza di Vetro Art, artigiano che lavora il vetro, anch’egli facente parte del Consorzio Ars Canusina – attraverso queste parole: “Una reale sperimentazione e innovazione avviene quando la scuola individua e realizza nuove pratiche di sviluppo dei propri allievi: compensare le criticità, promuovere le eccellenze crescendo insieme, avendo come partner soggetti presenti sul territorio”. Il Credito Cooperativo Reggiano, dunque, in sintonia con gli obiettivi degli educatori e amministratori e nell’ottica della valorizzazione del territorio e della collaborazione con le agenzie educative, è stato ben lieto di concorrere alla realizzazione di tale progetto. Viano: ecco l’oratorio Girotondo Lo scorso 25 settembre, con una bella festa molto partecipata che ha visto cimentarsi sul palco, in un esilarante spettacolo, tanti bambini e tre improbabili ballerini classici, è stato inaugurato ufficialmente a Viano l’oratorio parrocchiale “Il Girotondo”. La struttura, curata nel progetto dall’ing. Emanuele Guidetti, è stata realizzata grazie all’impegno di tanti volontari capitanati da Mirella Torri e coordinati ovviamente dal parroco don Franco Messori. Il Credito Cooperativo Reggiano ha contribuito con una donazione che verrà utilizzata per recuperare l’attiguo campo da calcetto. 14 DA BOSCO A BORZANO FINO AL GUINNESS DEI PRIMATI La tavolata più lunga del mondo ne, ben 1.760 metri e ricoperta con una tovaglia di 1.800 metri. Nonostante le innumerevoli lodi per la riuscita dell’evento, non sono mancate lamentele sulla lentezza del servizio e sulla «location. Ma in manifestazioni così grandi qual- 33mila euro: una mano all’impegno Il 12 settembre scorso centinaia di persone hanno voluto prendere parte alla tavolata più lunga del mondo, forse anche per «entrare nella storia» del proprio paese. Un serpentone che ha iniziato il suo percorso a Bosco per poi proseguire lungo la strada verso Borzano. Un grande evento a tutti gli effetti messo in piedi in soli venti giorni e che, nonostante questo, ha avuto gran successo. A misurazione avvenuta, infatti, il verdetto è stato il seguente: la tavolata è entrata nel Guinness dei primati. Alla tavolata hanno partecipato anche i sindaci Alessio Mammi di Scandiano e Antonella Incerti di Albinea. Da notare la partecipazione di numerose famiglie che ne hanno approfittato per passare una piacevole giornata in compagnia stando all’aria aperta. A coordinare il pranzo e il servizio per oltre 2.700 commensali, i volontari dei circoli Pratissolo Anspi, Amici dell’Aia, il Campetto, Asd Bosco, Fellegara e Borzano C’è. Una tavolata davvero esagerata quella che è stata allestita: lunga, dopo attenta misurazio- OLTRE CENTO SOCI IN VISITA Gli amici di Sarsina Lo scorso 5 ottobre una delegazione di oltre cento soci della Banca di Credito Cooperativo di Sarsina (Forlì) è venuta a farci visita. La località romagnola è famosa per aver dato i natali al commediografo latino Plauto (250 a.C.-184 a.C.).A guidare la comitiva erano lo storico presidente Alberto Giannini, il vice Mauro Fabretti e il direttore generale Mauro Freschi. Gli onori di casa sono invece stati fatti dal nostro presidente Emmore Canelli e dal vice Giovanni Raffaele Bonini. I soci sarsinati hanno visitato la nuova sede del CCR di Reggio Est in via Emilia Ospizio esprimendo giudizi positivi sulla moderna struttura e sull’avanguardia delle scelte logistiche operate. Il consigliere Giorgio Munarini ha poi guidato i partecipanti a una visita ai monumenti storici più significativi della città. L’incontro, terminato con un conviviale sulle colline del Cavazzone, è stato utile per instaurare una fraterna collaborazione tra i nostri due Istituti di credito. A suggello di questo “patto” di amicizia, il presidente Giannini ha fatto dono di due prestigiose targhe al collega Canelli e al direttore generale Aguzzoli. che inconveniente è inevitabile, a maggior ragione poiché lo spirito della tavolata era soprattutto battere un record. Il pranzo è iniziato intorno alle 12.30 e all’appuntamento non hanno voluto mancare nemmeno diverse personalità del mondo dello sport. Tra gli eventi collaterali anche una competizione di autocross su jeep e le bancarelle di un mercatino in aperta campagna. Ad animare la giornata anche il corpo bandistico di Scandiano e la fanfara dei bersaglieri. Anche il CCR ha voluto contribuire alla realizzazione dell’evento, attraverso un sostegno economico e fornendo le tovagliette per tutti i commensali. Parte del ricavato della tavolata sarà destinato all’hospice Madonna dell’Uliveto di Montericco. Alberto Giannini, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Sarsina, consegna la targa ricordo a Emmore Canelli. Nel corso del 2010 la nostra banca ha erogato oltre 33.000 euro per iniziative culturali, sportive e benefiche. Un impegno costante e crescente che testimonia la vicinanza del nostro Istituto alle esigenze del territorio in cui opera. Tra le altre, vanno segnalate le seguenti iniziative che hanno avuto il nostro sostegno: Casina dei Bimbi Onlus (aiuto e sostegno a bambini ospedalizzati); Parrocchia S. Francesco; Confraternita dell’Aceto Balsamico (corso conduttori); Università del Tempo Libero; Circo Didattico Musicale “F. Busoni”; Teatro “F. De Andrè” Casalgrande (stagione teatrale); Circolo Culturale “A. Gramsci” Reggio Emilia (squadra di pallavolo femminile); Circolo Arci Salvaterra; UST Paullo (Fierra di Costaferrata); Assoc. Commercianti “Io c’entro” Castellarano (manifestazione White); Tennistavolo Reggio Emilia; Fa.Ce: Associazione Famiglie Cerebrolesi; ASD Olimpia Viano; Croce Rossa Italiana di Scandiano; Moto Club Crostolo; Associazione Pro Migliara (volume “Tracce del passato e del presente”); Casa de los Niños Onlus; Carnevale di Scandiano; Scuola Media Regnano (acquisto libri biblioteca); Salvaterra Eventi (Festa dell’Agricoltura); Comitato “Pro recupero Pieve San Valentino”; Associazione “Alberto Franchetti” (concerto musica classica); Motoraduno Casina; Associazione Sportiva Frontside (Skateboard Contest). 15 Lucca: 19 settembre 2010 Sono stati ben 840 i partecipanti all’annuale gita sociale organizzata dal Credito Cooperativo Reggiano. Domenica 19 settembre, accompagnati dal presidente Emmore Canelli e dal direttore Luciano Aguzzoli, da alcuni consiglieri e da molti dipendenti, un lungo serpentone di autobus (per la precisione 19) provenienti da mezza provincia, è partito alla volta di Lucca. Dopo la visita turistica della città d’arte, la carovana si è trasferita nella suggestiva Torre del Lago Puccini. Nel salone del teatro intitolato al grande musicista e in un contesto artistico di grande spessore si è consumato il pranzo, allietato da musicisti di prestigio come Paolo Gandolfi, Maurizio Trasatti e Omar Paolini, e dal cantante Miki. Domenico Amidati Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali sono indicate sui Fogli Informativi a disposizione del pubblico presso i nostri sportelli. 4.636 Soci lo confermano: la nostra Banca è differente! Porta un nuovo amico anche tu!