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mani che aiutano - Croce Verde Mestre
N. 2 Agosto 2013 MANI CHE AIUTANO La voce dei volontari della Croce Verde Mestre INDICE Terremoto - io non rischio Il gestionale del futuro... Il Redentore!! L’esperienza a Fivizzano... Primo soccorso a Venezia! Eccole le nuove leve della croce verde..!! Servizio di 118 al Lido, nuove esperienze...nuove emozioni!! Lo sapevi che.. Informazioni 1 pag. 2-3 pag. 4-5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 SOCIALE TERREMOTO – IO NON RISCHIO Campagna Anpas 2013 di Davide Marchesin La chiamata di Dario giunge, come sempre, inaspettata, criptica e carica di aspettative, “Ragazzi mi raccomando, xè na roba importante!” ed è cosi che con Omar e Mattia parto per Roma. E anche questa volta Dario aveva ragione, è davvero importante, e non solo per la tematica da affrontare ma, soprattutto, per la dimensione che ha assunto. Stiamo parlando, caro volontario, della campagna nazionale “terremoto – io non rischio” indetta dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e dall’Anpas Nazionale, giunta ormai alla sua terza edizione. L’iniziativa si propone come punto di contatto tra le amministrazioni, il volontariato e il cittadino in materia di rischio sismico dopo i tragici e sconvolgenti eventi prima dell’ Aquila e poi dell’ Emilia. È vero, il volontario, qualsiasi volontario anche noi, è sempre stato presente nelle maxi emergenze e nelle catastrofi naturali ma solo successivamente all’evento, ovvero quando c’era bisogno di rimboccarsi le maniche per aiutare, sostenere, ricostruire. E se fosse possibile fare qualcosa prima? È proprio questo l’obbiettivo della campagna, la prevenzione. Partiamo dal presupposto che il terremoto non è ancora un evento prevedibile, possiamo però sapere che prima o poi ci sarà, in un qualche luogo nel nostro stato e con una qualche intensità che potrebbe creare danni alle strutture e vittime. Cosa fare allora? Restiamo consapevoli di questa unica certezza che abbiamo e viviamo nel fatalismo della nostra fragile bolla di sapone? Ovviamente no, è il momento di conoscere quello a cui siamo di fronte e capirlo per poterlo affrontare meglio. “Terremoto io non rischio” è pensata quindi come una campagna di mitigazione del rischio sismico. Certo non possiamo evitare il terremoto ma possiamo ridurre l’entità dei danni che può causare, con piccoli accorgimenti. Ad esempio quanti di voi a casa hanno una libreria o una mensola molto alta? Molti di voi credo. E ora pensate a cosa c’è su quella mensola. Qualcuno avrà il bel vaso di vetro regalato per un anniversario, o la bottiglia di vino per le grandi occasioni, le coppe vinte dal figlio nella sua carriera sportiva o gli impolverati e pesantissimi tomi di un’enciclopedia che non abbiamo mai sfogliato. Provate ora a pensare a cosa potrebbe succedere in caso di terremoto, anche lieve. Cosa succederebbe se voi foste sotto quella mensola? E questo è solo uno dei semplici accorgimenti che ognuno di noi può adottare in autonomia: togliere oggetti dalle mensole alte, fissare gli sportelli della dispensa, individuare i muri portanti della propria casa. Lo scopo della campagna è proprio questo, scendere in piazza nella propria città, non solo come volontari ma come semplici cittadini, per parlare ad altri semplici cittadini. Si parlerà per comunicare, per informare piuttosto che formare sulle tematiche del rischio sismico e su cosa ognuno di noi può fare prima, durante e dopo un terremoto. Ma perché proprio i volontari, vi chiederete voi, perché non il sindaco, dei tecnici o comunque qualcuno di più competente di me? Semplice, il cittadino accetta molto più volentieri consigli e suggerimenti da persone come lui piuttosto che da autorità lontane e spesso inarrivabili. In croce verde, sono fiero di dirlo, l’iniziativa ha suscitato molto interesse, curiosità e soprattutto partecipazione. Il gruppo di lavoro si è ampliato a una ventina di volontari e ha coinvolto anche la protezione civile comunale, sotto un unico obbiettivo: fare qualcosa per migliorare la nostra città nello spirito del 2 SOCIALE volontariato che ci contraddistingue. Chiudo questo mio intervento e vi lascio ad attività sicuramente più interessanti con una mia riflessione. Per la prima volta, a Roma, ho visto la dimensione nazionale del nostro essere volontari. Eravamo più di 200 persone, provenienti da tutta Italia, dai 18 agli oltre 70 anni, con divise, colori, motivazioni diverse, delle più disparate associazioni locali. Ma tutti eravamo lì per nostra scelta, come volontari… 3 GESTIONALE IL GESTIONALE DEL FUTURO… di Mattia Cattelan Tutto è iniziato poco più di un anno fa quando pensavo tra me e me “come è possibile informatizzare un po’ l’Associazione cercando di portarla effettivamente nella nuova era tecnologica?”. L’idea è baluginata come un fulmine a ciel sereno: un bel gestionale che amministrasse tutto o in parte il lavoro della Croce Verde Mestre. Ma come fare? Programmare un gestionale ad hoc da zero o utilizzare un qualcosa di open source e gratuito presente su Internet? Devo dire che fin da subito mi misi alla ricerca di qualcosa che poteva fare al caso nostro, in modo tale da avere una base di partenza, tuttavia la mia ricerca risultò quasi subito infruttuosa e dovetti passare al piano B. Grazie al consiglio dell’allora (e attuale) Collaboratore Commissario ai Mezzi, il Volontario Simionato Mauro, iniziai a progettare un gestionale che gestisse la flotta di ambulanze, automediche e furgoncini. Il tutto però sempre con un occhio rivolto al futuro, in modo tale da non dover reinventare ogni volta la ruota, ogni qual volta il gestionale dovesse essere esteso. Per questo motivo decisi di utilizzare la miglior tecnologia a mia disposizione: il Web. Il gestionale quindi non doveva essere un semplice programma da utilizzare singolarmente in un computer della sede, ma doveva avere la possibilità di accedere con username e password, da qualsiasi posto si volesse. Questo era possibile solo con la tecnologia Web: html, css, php e javascript; tecnologia perfettamente funzionante nel nostro server web dove è ospitato il sito. Da quel momento il lavoro ha avuto inizio, inizialmente solo con le statistiche, l’anagrafica e le scadenze dei mezzi e degli elettromedicali, successivamente è stato esteso alla gestione anagrafica di tutte le schede personali dei Volontari, alle anagrafiche per la raccolta fondi, alla rubrica telefonica, al calendario dei controlli delle ambulanze e alla parte tanto agognata da molti di noi: la gestione dei turni via Web e le relative statistiche. Fin da subito si era capito che la gestione dei turni sul Web era la vera e propria gatta da pelare: non era facile, i turni potevano avere due, tre o più volontari come equipaggio, potevano avvenire a Mestre o a Venezia, poteva trattarsi di un turno ordinario o di un’assistenza a gare o manifestazioni, ma soprattuto potevano esserci giorni con solo un equipaggio e giorni con addirittura nove/dieci equipaggi solo per la mattina. Inoltre il tutto doveva essere accessibile e visionabile in modo consono sui normali monitor di computer. Dopo varie prove di test, è stato deciso di dargli un’impostazione classica, ovvero molto simile al calendario dei turni appeso all’entrata della sede, di fronte alla centrale operativa. Per quanto riguarda la definizione dell’equipaggio invece, si è cercato di creare una pagina web semplice e diretta, che definisse il tipo di turno, il momento del giorno dello stesso, eventuali parametri aggiuntivi come la dialisi, il mezzo da utilizzare, l’orario, eventuali note e la scelta dell’equipaggio in modo semplice e veloce, con la possibilità di inserire il medico, l’infermiere o il tirocinante a seconda dei casi. La parte delle statistiche inoltre riesce, in tempo reale, a visualizzzare su schermo ed esportare su Excel tutti i turni dei Volontari, sia singolarmente che divisi per squadra, ma non solo: anche dei tirocinanti e dei dipendenti, cosa molto utile per il Commissario al Personale, i Capi Squadra e l’Amministrazione stessa. Attualmente lo stato dell’arte appena descritto è attivo e funzionante e viene 4 GESTIONALE utilizzato dal Direttivo, dalla Commissione Servizi e Controlli, dai Capi Squadra, dall’Amministrazione e dalla Centrale Operativa. E per i Volontari? L’idea per tutti i Volontari è quella di implementare la parte dedicata alla visione dei turni, ovvero se si è stati messi in turno o meno, e la possibilità di dare la propria disponibilità per un turno. Tutto sempre via Internet, attraverso un qualsiasi PC o uno smartphone/tablet. Attualmente queste ultime due parti non sono ancora attive. L’idea è quella di attivare inizialmente la possibilità di visione dei turni via Internet nei prossimi mesi e, dopo una fase di collaudo, abilitare anche la sezione delle disponibilità via Web. La strada è ancora lunga prima di raggiungere il traguardo finale della piena operatività del gestionale, tuttavia le premesse sono molto incoraggianti. Un ringraziamento speciale va a Mauro Simionato che gestisce tutta la parte hardware, come il monitor dei turni posizionato sul muro all’ingresso della sede. Mattia Cattelan 5 SOCIALE IL REDENTORE!! di Elizabeta Koceku La festa del Redentore, che illumina il bacino di San Marco, quest’anno viene gestita per quanto riguarda l’assistenza sanitaria da noi Croce Verde Mestre! Questa festività risale al lontano luglio del 1577 ed è in effetti una tradizione ancora viva anche dopo quasi cinque secoli; si celebra la terza domenica di luglio seguendo un rito che si ripete ormai da 400 anni che consiste nella preparazione di un ponte votivo. La tradizione del Redentore è l’evento che ricorda la fine di un periodo atroce causato dalla pestilenza, la quale causò la morte di un terzo della popolazione della citta in solo due anni. La fine della pestilenza venne accolta con la costruzione della Chiesa del Redentore sull’isola della Giudecca. Durante questa festa, la quale è molto sentita dai veneziani, convivono l’aspetto religioso e quello teatrale. Le celebrazioni includono quindi la funzione solenne presieduta dal Patriarca e la processione religiosa, mentre il week-end riserva uno spettacolo pirotecnico che include la regata e i fuochi d’artificio. Durante la notte tra sabato e domenica, sull’ineguagliabile palcoscenico del Bacino di San Marco, giochi di luce e di riflessi create da lanterne di carta addobbate con palloncini colorati tracciano un caleidoscopio di colori che sorgono dietro le stupende cupole e campanili della città. La serata continua con le imbarcazioni che al tramonto iniziano a precipitarsi nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. I festeggiamenti durano fino a mezzanotte inoltrata e si concludono con i tradizionali fuochi d’artificio. Quest’anno un compito non semplice è stato assegnato alla Croce Verde di Mestre la quale ha avuto il compito di occuparsi dell’assistenza sanitaria. I nostri volontari hanno avuto il duro compito di far in modo che tale festa potesse espletarsi nei migliori dei modi senza incidenti di percorso, rendendo questo meraviglioso evento ancor più sicuro. Ancora una volta l’Associazione ha dimostrato che i suoi soccorritori volontari con molta gioia, cuore e professionalità si offrono per aiutare gli altri perché senza entusiasmo non si è mai compiuto niente di grande. Non esiste modo migliore di gestire la propria vita se non toccare la vita di un altro con amore e attraverso un sorriso…!!! GRAZIE A TUTTI I NOSTRI SOCCORRITORI, MEDICI, INFERMIERI, PROT.CIVILE, CAVALIERI DI MALTA, MISERICORDIA E CROCE VERDE ADRIA PER IL PREZIOSO CONTRIBUTO DATO….. “Noi viviamo molto vicini. Quindi il nostro scopo nella vita è aiutare gli altri. E se non potete aiutarli, almeno non fate loro del male.” - Dalai Lama 6 SOCIALE L’ESPERIENZA A FIVIZZANO… di Nicole Kessler Bidello Lunedì 24 giugno 2013, su attivazione del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e della Sala Operativa dell’ANPAS, 3 volontari della nostra associazione sono partiti per la Toscana, verso il comune di Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, con l’obiettivo di allestire un campo per la popolazione che aveva subito danni causati dal recente terremoto. Vanessa Berti, una dei tre volontari che hanno vissuto questa esperienza, ci ha raccontato le sue sensazioni. Sono partiti con l’idea di accogliere persone in difficoltà ma, una volta arrivati, si sono resi conto di quanto la situazione fosse diversa. Il campo doveva essere allestito in via precauzionale, al fine di avere già tutto pronto e predisposto in caso di altre forti scosse. Inizialmente i nostri volontari si sono trovati in difficoltà perché le loro esperienze precedenti erano molto diverse. Nel prestare assistenza per il terremoto a Novi e Mirandola, ad esempio, si erano trovati di fronte alla popolazione in cerca di aiuto. In Toscana, invece, la popolazione non c’era, o meglio non ancora. Vanessa ci ha spiegato quanto questa situazione si sia rivelata problematica perché a livello organizzativo ci sono state serie discordanze e incomprensioni, ma ha espresso anche una grande positività in quanto per la prima volta volontari di diverse associazioni hanno potuto concentrarsi totalmente sul gruppo e sui legami umani tra persone che sentono il bisogno di aiutare gli altri. “E’ stato veramente bello concentrarci su di noi, sulle esperienze passate e sulle relazioni umane tra volontari. Capita raramente perché solitamente si è concentrati sul fare. Questa è stata un’esperienza a parte, che ci è servita a capire l’importanza di un gruppo e delle emozioni delle persone che ne fanno parte.” L’inizio è stato un po’ altalenante perché la prima notte hanno dormito al freddo nella zona allestita per la cucina a causa di problemi con le tende per i volontari, il giorno dopo hanno dovuto pulire la cucina di fondo in quanto, dopo l’uso precedente, non era stata igienizzata e mantenuta in ordine. Tante piccole cose che fortunatamente sono state superate e sono passate in secondo piano nel momento in cui si sono creati dei rapporti di unione, amicizia e simpatia tra volontari di associazioni diverse. Nonostante le difficoltà trovate, nonostante la fatica nel montaggio e smontaggio delle tende, della cucina e dei servizi di prima necessità, esperienze come quelle che ha vissuto Vanessa sono di certo uniche e indimenticabili. In questi momenti riesci a provare emozioni uniche e indimenticabili, ti senti davvero parte di un gruppo che ti sta vicino e ti aiuta. “Una settimana di assistenza ti fa tornare ogni volta diversa e con mille riflessioni nuove…” Vanessa ringrazia particolarmente i ragazzi della Lombardia e del Piemonte che hanno permesso e garantito il pernottamento al campo dei nostri volontari. 7 SOCIALE PRIMO SOCCORSO A VENEZIA!! di Mattia Zamuner Bellinato Da oggi piazza San Marco, la piazza più famosa e densamente visitata piazza del mondo, è anche la più sicura dal punto di vista sanitario. E’ stato infatti rcentemente inaugurato il nuovo ambulatorio di primo soccorso all’interno della piazza, proprio accanto al cafè Florian, attrezzato con le migliori tecnologie per il trattamento delle patologie cardiache acute e con un rapido accesso per le idroambulanze; il personale medico e infermieristico è stato scelto tra i migliori nel campo dell’urgenza emergenza ed è aperto al pubblico dalle 8 del mattino fino alle 20 della sera. di vitale importanza per la continuità del servizio. Nello specifico di piazza San Marco i volontari saranno impiegati nelle squadre a piedi che “pattuglieranno” l’area e saranno il primo supporto alla persona infortunata. Anche in questa occasione la nostra associazione è stata presente a dimostrazione di quanto essa sia vicina alla popolazione e alle sue esigenze oramai sempre più numerose. L’obiettivo del presidio a Venezia è quindi quello di fornire assistenza medica ed infermieristica alle migliaia di turisti che ogni giorno affollano l’area Marciana. A tal proposito il punto di primo soccorso è dotato di attrezzature per la telemedicina, in costante contatto con la centrale operativa del 118 e l’ospedale veneziano. La Croce Verde si presenta puntuale e risponde immediatamente ai problemi sanitari che la popolazione ci pone. Tra i partecipanti all’inaugurazione c’era il presidente Luca Zaia il quale ha sottolineato come sia importante, se non fondamentale, il ruolo del volontario accanto al professionista nelle realtà di urgenza ed emergenza medica in quanto, dove finiscono le disponibilità delle istituzioni, il volontario ricopre perfettamente la “falla” e diventa quindi 8 SOCIALE ECCOLE LE NUOVE LEVE DELLA CROCE VERDE..!!! di Chiara Mauriello Si è recentemente concluso, come di consueto, il corso estivo per la formazione dei nuovi volontari per la Croce Verde di Mestre. Quest’anno i partecipanti hanno potuto scegliere tra due possibili sedi in cui seguire le lezioni: quella di Mestre, per il soccorso in terraferma, e quella di Venezia, per il soccorso in idroambulanza. Il corso, articolato in 17 lezioni sia teoriche che pratiche, ha visto l’alternarsi di numerosi relatori, tra cui diversi operatori sanitari dipendenti dell’Ulss 12, e coordinatori stessi appartenenti alla Croce Verde Mestre. Durante il periodo di formazione, inoltre, i partecipanti hanno anche dovuto effettuare, affiancati dai volontari, due turni in ambulanza, indispensabili per poter poi essere ammessi all’esame finale. Isabella, 18 anni, studentessa al liceo Stefanini all’indirizzo di scienze sociali, è una dei circa 80 aspiranti volontari che hanno frequentato il corso di Mestre: Isabella, che cosa ti ha spinto a voler frequentare questo corso? Sono entrata in Croce Verde per avere un primo approccio in campo sanitario dato che i miei progetti futuri prevedono lo studio di queste materie. materie che riguardano strettamente l’ambito sanitario. Credi che gli argomenti siano stati trattati in modo chiaro per tutti, anche per chi non ha a che vedere con l’ambiente ospedaliero? Gli argomenti affrontati, a mio parere, sono stati esaustivi per il mio apprendimento per diventare soccorritrice. Sono stati approfonditi in maniera adeguata, molto chiara ed esauriente. Il corso è finito da circa un mese. Hai già avuto occasione di fare qualche turno come volontario? Purtroppo non ho ancora avuto modo di cimentarmi nella mia nuova impresa da soccorritrice poiché servono alcuni giorni per mettere in regola il tutto. Non vedo comunque l’ora di cominciare poiché la voglia di far del bene è davvero molta! Consiglieresti a qualcun’altro questa esperienza? Consiglierei questa esperienza a chiunque perchè tutti hanno bisogno di conoscere le nozioni principali di primo soccorso. Per quanto riguarda invece il volontariato lo consiglierei a chiunque cerchi un modo per dare una mano, offrendo un servizio alla popolazione in difficoltà. Credo che qualsiasi attività di volontariato riesca a dare una soddisfazione personale a fine turno che non può essere paragonata a nient’altro Pensi che gli argomenti trattati siano stati affrontati in modo adeguato o cambieresti qualcosa? Non mi sento in grado di giudicare il lavoro che hanno svolto medici nella selezione degli argomenti e nelle nozioni che devono essere apprese dai volontari; detto questo sono convinta che il bagaglio di conoscenze apprese sia adeguato per il servizio che andrò a svolgere. Per adesso tu frequenti ancora il liceo, quindi non hai ancora a che fare con 9 SOCIALE SERVIZIO DI 118 AL LIDO… NUOVE ESPERIENZE… NUOVE EMOZIONI!! di Ilaria Gavagnin La Croce Verde, sempre presente sul territorio sia veneziano che di terraferma, con ambulanze e idroambulanze, quest’estate allarga il proprio servizio anche al Lido di Venezia. Questa esperienza è cominciata il 15 Giugno solo nel week end, per proseguire per tutto il mese di Luglio e Agosto tutti i giorni, e terminare il 15 Settembre nuovamente solo per i week end, cosí da poter seguire al meglio la stagione balneare veneziana, dato che le spiagge del Lido durante l’estate contano una moltitudine di bagnanti. Il servizio al Lido si caraterizza perché sul mezzo operativo è sempre presente un infermiere professionale, oltre all’autista e spesso ad un soccorritore, e in caso di necessità anche il medico. Inoltre l’ambulanza è allestita con strumentazioni avanzate identiche alle ambulanze del 118, con molti più presidi e farmaci. Abbiamo intervistato un volontario che ha prestato il proprio servizio anche al Lido: Riccardo Tubiana. volontari che vogliono, o hanno la possibilità di intraprendere per una o due giornate questa, che a mio dire, è una bellissima esperienza. Certo, è dura partire dalla sede alle 6.00 del mattino, è dura farsi 12 ore con la divisa addosso, è dura mangiare un panino al volo ed essere interrotti dal solito squillo del telefono; ma una volta finita la giornata si torna a casa con il sorriso e con nuove nozioni ed emozioni” La consiglieresti ad altri volontari? “È una giornata che oltre ad aiutare delle persone e a garantire un certo tipo di servizio, ti forma come persona con tecniche di soccorso che solo chi è del mestiere può conoscere. Il fatto di avere un infermiere a bordo ti dà sicurezza in quello che fai, oltre a formarti per le prossime volte in cui sarai mandato a fare un’altra urgenza simile o uguale in terraferma” Ci sono cose che miglioreresti? “Quando sono andato io eravamo agli inizi e c’era ancora molta confusione, ma sono sicuro che ormai la macchina è operativa e avviata ed è a pieno regime. Lo spirito di adattamento della Croce Verde e di tutti i suoi volontari sicuramente è una caratteristica che ci permette di affrontare qualsiasi nuova esperienza ci venga proposta”. Come valuti questa esperienza Riccardo? “L’esperienza al Lido è stata per tanti versi emozionante e istruttiva, anche se alla fine ci si trova con una grande stanchezza addosso, che però viene ripagata dalle riflessioni sulla giornata trascorsa, con una bibita ghiacciata, aspettando il vaporetto che ti riporta verso casa” Un ringraziamento a Riccardo per le sue parole e a tutti i volontari che rendono possibile lo svolgimento anche di questo servizio che la Croce Verde Mestre offre alla cittadinanza. I volontari e la Croce Verde sono pronti a questo servizio? “La Croce Verde da come la conosco è operativa in molti ambiti sanitari e con l’aggiunta anche di questa nuova esperienza lidense non penso possa fare brutta figura. Quello che mi preoccupa di più è la scarsità di 10 LO SAPEVI CHE Lo sapevi che.. Di Lorenzo Basadonna Scarpa Già nel 1888 il medico scozzese John A. Mc William intuì che la fibrillazione ventricolare poteva essere causa di morte improvvisa. Sulla base dei suoi studi, 11 anni dopo, i due medici svizzeri Prevost e Batelli scoprirono che applicando una forte scarica elettrica ad un cuore in fibrillazione questo processo poteva essere bloccato. Si iniziò allora ad approfondire la relazione tra elettricità e funzione cardiaca, studiando soprattutto gli operai delle centrali elettriche colpiti da scariche ad alto voltaggio che a loro volta scatenavano la fibrillazione ventricolare. Nel 1933, i risultati di uno studio sui cani, evidenziarono che una fibrillazione ventricolare causata da una scarica elettrica poteva essere bloccata da un ulteriore shock elettrico. Nel 1947 il primo essere umano venne sottoposto a defibrillazione. Il chirurgo statunitense Claude S. Beck durante un intervento salvò un ragazzo utilizzando un prototipo di sua invenzione, applicando direttamente sul cuore due piastre metalliche e somministrando una scarica di corrente alternata a 60Hz. Nel 1954 l’ingegnere elettrico Kouwenhoven riuscì ad applicare con successo la defibrillazione di un cane tramite elettrodi esterni alla cassa toracica, a lui dobbiamo anche lo sviluppo della Rianimazione CardioPolmonare tramite il massaggio cardiaco esterno. Nel 1970 grazie allo sviluppo delle tecnologie elettriche e dei computer si iniziarono a costruire defibrillatori automatici, in grado di riconoscere autonomamente il ritmo di fibrillazione ventricolare e comunicare vocalmente all’operatore la necessità o meno dell’erogazione della scarica. In questo modo i defibrillatori si sono trasformati da strumenti ad esclusivo uso medico a dispositivi alla portata di qualsiasi operatore opportunamente addestrato. 11 INFORMAZIONI LE RIUNIONI DI SQUADRA DI AGOSTO SONO SOSPESE GIORNALINO GRUPPO GIOVANI GRAZIE A VOI è ARRIVATO UN NUOVO DAE! Come avete potuto constatare è uscito il mese scorso il primo numero del giornalino gruppo giovani. Esso è il frutto di un lavoro di squadra ben strutturato, della voglia dei nostri giovani di darsi da fare e di dare info utili e divertenti a tutti i nostri volontari. Uscirà ogni mese sempre con nuove notizie e novità. Ringrazio l’Anpas per i complimenti che ci hanno rivolto che per noi valgono moltissimo. Si informano tutti i Volontari che con il ricavato del progetto di solidarietà della “Family Run 2012” è stato acquistato un defibrillatore per l’Associazione! Si ringraziano tutti coloro che hanno pubblicizzato e comprato le magliette e si ricorda che tale cosa si ripeterà con la Family Run 2013 per l’acquisto di un nuovo manichino per le esercitazioni BLSD. REGATA STORICA PRIMO DI SETTEMBRE…!! Vi informiamo, cari colleghi, che dopo il Redentore anche l'organizzazione dell'assistenza sanitaria alla REGATA STORICA di Venezia, sarà curata dalla Croce Verde Mestre. La manifestazione è fissata per domenica 1 settembre 2013. Si ringraziano fin da ora tutti i Volontari che daranno la propria disponibilità per l'evento e per i turni della giornata. Maggiori informazioni seguiranno sul sito. QUALCHE LINK UTILE SITO DELL’ASSOCIAZIONE http://www.croceverdemestre.it/ VIDEO DEL TRENTENNALE http://vimeo.com/59839877 5X1000 http://www.croceverdemestre.it/associazione/5x1000/ PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/croceverdemestre 12