...

mani che aiutano - Croce Verde Mestre

by user

on
Category: Documents
17

views

Report

Comments

Transcript

mani che aiutano - Croce Verde Mestre
N. 2 Agosto 2013
MANI CHE
AIUTANO
La voce dei volontari della
Croce Verde Mestre
INDICE
Terremoto - io non rischio
Il gestionale del futuro...
Il Redentore!!
L’esperienza a Fivizzano...
Primo soccorso a Venezia!
Eccole le nuove leve della
croce verde..!!
Servizio di 118 al Lido,
nuove esperienze...nuove
emozioni!!
Lo sapevi che..
Informazioni
1
pag. 2-3
pag. 4-5
pag. 6
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 10
pag. 11
pag. 12
SOCIALE
TERREMOTO – IO NON RISCHIO
Campagna Anpas 2013
di Davide Marchesin
La chiamata di Dario giunge, come
sempre, inaspettata, criptica e carica di
aspettative, “Ragazzi mi raccomando,
xè na roba importante!” ed è cosi che
con Omar e Mattia parto per Roma. E
anche questa volta Dario aveva ragione,
è davvero importante, e non solo per la
tematica da affrontare ma, soprattutto,
per la dimensione che ha assunto.
Stiamo parlando, caro volontario, della
campagna nazionale “terremoto – io
non rischio” indetta dal Dipartimento
della Protezione Civile Nazionale e
dall’Anpas Nazionale, giunta ormai
alla sua terza edizione. L’iniziativa si
propone come punto di contatto tra
le amministrazioni, il volontariato e il
cittadino in materia di rischio sismico
dopo i tragici e sconvolgenti eventi
prima dell’ Aquila e poi dell’ Emilia. È
vero, il volontario, qualsiasi volontario
anche noi, è sempre stato presente
nelle maxi emergenze e nelle catastrofi
naturali ma solo successivamente
all’evento, ovvero quando c’era bisogno
di rimboccarsi le maniche per aiutare,
sostenere, ricostruire. E se fosse
possibile fare qualcosa prima? È proprio
questo l’obbiettivo della campagna, la
prevenzione. Partiamo dal presupposto
che il terremoto non è ancora un evento
prevedibile, possiamo però sapere che
prima o poi ci sarà, in un qualche luogo
nel nostro stato e con una qualche
intensità che potrebbe creare danni alle
strutture e vittime. Cosa fare allora?
Restiamo consapevoli di questa unica
certezza che abbiamo e viviamo nel
fatalismo della nostra fragile bolla di
sapone? Ovviamente no, è il momento
di conoscere quello a cui siamo di
fronte e capirlo per poterlo affrontare
meglio. “Terremoto io non rischio” è
pensata quindi come una campagna di
mitigazione del rischio sismico. Certo
non possiamo evitare il terremoto ma
possiamo ridurre l’entità
dei danni che può causare, con piccoli
accorgimenti. Ad esempio quanti di
voi a casa hanno una libreria o una
mensola molto alta? Molti di voi credo.
E ora pensate a cosa c’è su quella
mensola. Qualcuno avrà il bel vaso di
vetro regalato per un anniversario, o la
bottiglia di vino per le grandi occasioni,
le coppe vinte dal figlio nella sua
carriera sportiva o gli impolverati e
pesantissimi tomi di un’enciclopedia che
non abbiamo mai sfogliato. Provate ora
a pensare a cosa potrebbe succedere
in caso di terremoto, anche lieve. Cosa
succederebbe se voi foste sotto quella
mensola? E questo è solo uno dei
semplici accorgimenti che ognuno di
noi può adottare in autonomia: togliere
oggetti dalle mensole alte, fissare gli
sportelli della dispensa, individuare
i muri portanti della propria casa.
Lo scopo della campagna è proprio
questo, scendere in piazza nella
propria città, non solo come volontari
ma come semplici cittadini, per parlare
ad altri semplici cittadini. Si parlerà per
comunicare, per informare piuttosto
che formare sulle tematiche del rischio
sismico e su cosa ognuno di noi può
fare prima, durante e dopo un terremoto.
Ma perché proprio i volontari, vi
chiederete voi, perché non il sindaco,
dei tecnici o comunque qualcuno di più
competente di me? Semplice, il cittadino
accetta molto più volentieri consigli
e suggerimenti da persone come lui
piuttosto che da autorità lontane e
spesso inarrivabili.
In croce verde, sono fiero di dirlo,
l’iniziativa ha suscitato molto interesse,
curiosità e soprattutto partecipazione.
Il gruppo di lavoro si è ampliato a una
ventina di volontari e ha coinvolto anche
la protezione civile comunale, sotto
un unico obbiettivo: fare qualcosa per
migliorare la nostra città nello spirito del
2
SOCIALE
volontariato che ci contraddistingue.
Chiudo questo mio intervento e vi lascio
ad attività sicuramente più interessanti
con una mia riflessione. Per la prima
volta, a Roma, ho visto la dimensione
nazionale del nostro essere volontari.
Eravamo più di 200 persone, provenienti
da tutta Italia, dai 18 agli oltre 70 anni,
con divise, colori, motivazioni diverse,
delle più disparate associazioni locali.
Ma tutti eravamo lì per nostra scelta,
come volontari…
3
GESTIONALE
IL GESTIONALE DEL FUTURO…
di Mattia Cattelan
Tutto è iniziato poco più di un anno
fa quando pensavo tra me e me
“come è possibile informatizzare
un po’ l’Associazione cercando di
portarla effettivamente nella nuova
era tecnologica?”. L’idea è baluginata
come un fulmine a ciel sereno: un bel
gestionale che amministrasse tutto o in
parte il lavoro della Croce Verde Mestre.
Ma come fare? Programmare un
gestionale ad hoc da zero o utilizzare
un qualcosa di open source e gratuito
presente su Internet? Devo dire che fin
da subito mi misi alla ricerca di qualcosa
che poteva fare al caso nostro, in modo
tale da avere una base di partenza,
tuttavia la mia ricerca risultò quasi
subito infruttuosa e dovetti passare al
piano B.
Grazie al consiglio dell’allora (e attuale)
Collaboratore Commissario ai Mezzi,
il Volontario Simionato Mauro, iniziai a
progettare un gestionale che gestisse
la flotta di ambulanze, automediche e
furgoncini. Il tutto però sempre con un
occhio rivolto al futuro, in modo tale
da non dover reinventare ogni volta
la ruota, ogni qual volta il gestionale
dovesse essere esteso.
Per questo motivo decisi di utilizzare la
miglior tecnologia a mia disposizione:
il Web. Il gestionale quindi non doveva
essere un semplice programma da
utilizzare singolarmente in un computer
della sede, ma doveva avere la
possibilità di accedere con username
e password, da qualsiasi posto si
volesse. Questo era possibile solo
con la tecnologia Web: html, css, php
e javascript; tecnologia perfettamente
funzionante nel nostro server web dove
è ospitato il sito.
Da quel momento il lavoro ha avuto
inizio, inizialmente solo con le
statistiche, l’anagrafica e le scadenze
dei mezzi e degli elettromedicali,
successivamente è stato esteso alla
gestione anagrafica di tutte le schede
personali dei Volontari, alle anagrafiche
per la raccolta fondi, alla rubrica
telefonica, al calendario dei controlli
delle ambulanze e alla parte tanto
agognata da molti di noi: la gestione dei
turni via Web e le relative statistiche.
Fin da subito si era capito che la
gestione dei turni sul Web era la vera e
propria gatta da pelare: non era facile,
i turni potevano avere due, tre o più
volontari come equipaggio, potevano
avvenire a Mestre o a Venezia, poteva
trattarsi di un turno ordinario o di
un’assistenza a gare o manifestazioni,
ma soprattuto potevano esserci giorni
con solo un equipaggio e giorni con
addirittura nove/dieci equipaggi solo
per la mattina. Inoltre il tutto doveva
essere accessibile e visionabile in
modo consono sui normali monitor di
computer.
Dopo varie prove di test, è stato deciso
di dargli un’impostazione classica,
ovvero molto simile al calendario dei
turni appeso all’entrata della sede, di
fronte alla centrale operativa. Per quanto
riguarda la definizione dell’equipaggio
invece, si è cercato di creare una
pagina web semplice e diretta, che
definisse il tipo di turno, il momento del
giorno dello stesso, eventuali parametri
aggiuntivi come la dialisi, il mezzo da
utilizzare, l’orario, eventuali note e la
scelta dell’equipaggio in modo semplice
e veloce, con la possibilità di inserire
il medico, l’infermiere o il tirocinante a
seconda dei casi.
La parte delle statistiche inoltre riesce,
in tempo reale, a visualizzzare su
schermo ed esportare su Excel tutti i
turni dei Volontari, sia singolarmente
che divisi per squadra, ma non solo:
anche dei tirocinanti e dei dipendenti,
cosa molto utile per il Commissario
al Personale, i Capi Squadra e
l’Amministrazione stessa.
Attualmente lo stato dell’arte appena
descritto è attivo e funzionante e viene
4
GESTIONALE
utilizzato dal Direttivo, dalla
Commissione Servizi e Controlli, dai
Capi Squadra, dall’Amministrazione e
dalla Centrale Operativa.
E per i Volontari? L’idea per tutti i
Volontari è quella di implementare la
parte dedicata alla visione dei turni,
ovvero se si è stati messi in turno o
meno, e la possibilità di dare la propria
disponibilità per un turno. Tutto sempre
via Internet, attraverso un qualsiasi PC
o uno smartphone/tablet.
Attualmente queste ultime due parti
non sono ancora attive. L’idea è quella
di attivare inizialmente la possibilità
di visione dei turni via Internet nei
prossimi mesi e, dopo una fase di
collaudo, abilitare anche la sezione delle
disponibilità via Web.
La strada è ancora lunga prima di
raggiungere il traguardo finale della
piena operatività del gestionale, tuttavia
le premesse sono molto incoraggianti.
Un ringraziamento speciale va a Mauro
Simionato che gestisce tutta la parte
hardware, come il monitor dei turni
posizionato sul muro all’ingresso della
sede.
Mattia Cattelan
5
SOCIALE
IL REDENTORE!!
di Elizabeta Koceku
La festa del Redentore, che illumina
il bacino di San Marco, quest’anno
viene gestita per quanto riguarda
l’assistenza sanitaria da noi Croce
Verde Mestre! Questa festività risale
al lontano luglio del 1577 ed è in effetti
una tradizione ancora viva anche
dopo quasi cinque secoli; si celebra
la terza domenica di luglio seguendo
un rito che si ripete ormai da 400
anni che consiste nella preparazione
di un ponte votivo. La tradizione del
Redentore è l’evento che ricorda la
fine di un periodo atroce causato dalla
pestilenza, la quale causò la morte di
un terzo della popolazione della citta in
solo due anni. La fine della pestilenza
venne accolta con la costruzione della
Chiesa del Redentore sull’isola della
Giudecca. Durante questa festa, la
quale è molto sentita dai veneziani,
convivono l’aspetto religioso e quello
teatrale. Le celebrazioni includono
quindi la funzione solenne presieduta
dal Patriarca e la processione religiosa,
mentre il week-end riserva uno
spettacolo pirotecnico che include la
regata e i fuochi d’artificio. Durante
la notte tra sabato e domenica,
sull’ineguagliabile palcoscenico del
Bacino di San Marco, giochi di luce e
di riflessi create da lanterne di carta
addobbate con palloncini colorati
tracciano un caleidoscopio di colori
che sorgono dietro le stupende cupole
e campanili della città. La serata
continua con le imbarcazioni che al
tramonto iniziano a precipitarsi nel
Bacino di San Marco e nel Canale della
Giudecca. I festeggiamenti durano fino
a mezzanotte inoltrata e si concludono
con i tradizionali fuochi d’artificio.
Quest’anno un compito non semplice
è stato assegnato alla Croce Verde
di Mestre la quale ha avuto il compito
di occuparsi dell’assistenza sanitaria.
I nostri volontari hanno avuto il duro
compito di far in modo che tale
festa potesse espletarsi nei migliori
dei modi senza incidenti di percorso,
rendendo questo meraviglioso evento
ancor più sicuro. Ancora una volta
l’Associazione ha dimostrato che i suoi
soccorritori volontari con molta gioia,
cuore e professionalità si offrono per
aiutare gli altri perché senza entusiasmo
non si è mai compiuto niente di grande.
Non esiste modo migliore di gestire
la propria vita se non toccare la vita
di un altro con amore e attraverso un
sorriso…!!!
GRAZIE A TUTTI I NOSTRI
SOCCORRITORI, MEDICI,
INFERMIERI, PROT.CIVILE, CAVALIERI
DI MALTA, MISERICORDIA E CROCE
VERDE ADRIA PER IL PREZIOSO
CONTRIBUTO DATO…..
“Noi viviamo molto vicini. Quindi il nostro
scopo nella vita è aiutare gli altri. E se
non potete aiutarli, almeno non fate loro
del male.” - Dalai Lama
6
SOCIALE
L’ESPERIENZA A FIVIZZANO…
di Nicole Kessler Bidello
Lunedì 24 giugno 2013, su attivazione
del Dipartimento di Protezione Civile
Nazionale e della Sala Operativa
dell’ANPAS, 3 volontari della nostra
associazione sono partiti per la
Toscana, verso il comune di Fivizzano,
in provincia di Massa Carrara, con
l’obiettivo di allestire un campo per la
popolazione che aveva subito danni
causati dal recente terremoto.
Vanessa Berti, una dei tre volontari che
hanno vissuto questa esperienza, ci ha
raccontato le sue sensazioni.
Sono partiti con l’idea di accogliere
persone in difficoltà ma, una volta
arrivati, si sono resi conto di quanto
la situazione fosse diversa. Il campo
doveva essere allestito in via
precauzionale, al fine di avere già tutto
pronto e predisposto in caso di altre forti
scosse. Inizialmente i nostri volontari
si sono trovati in difficoltà perché le
loro esperienze precedenti erano
molto diverse. Nel prestare assistenza
per il terremoto a Novi e Mirandola,
ad esempio, si erano trovati di fronte
alla popolazione in cerca di aiuto. In
Toscana, invece, la popolazione non
c’era, o meglio non ancora. Vanessa ci
ha spiegato quanto questa situazione
si sia rivelata problematica perché a
livello organizzativo ci sono state serie
discordanze e incomprensioni, ma ha
espresso anche una grande positività
in quanto per la prima volta volontari
di diverse associazioni hanno potuto
concentrarsi totalmente sul gruppo e sui
legami umani tra persone che sentono il
bisogno di aiutare gli altri.
“E’ stato veramente bello concentrarci
su di noi, sulle esperienze passate
e sulle relazioni umane tra volontari.
Capita raramente perché solitamente
si è concentrati sul fare. Questa è stata
un’esperienza a parte, che ci è servita a
capire l’importanza di un gruppo e delle
emozioni delle persone che ne fanno
parte.”
L’inizio è stato un po’ altalenante perché
la prima notte hanno dormito al freddo
nella zona allestita per la cucina a causa
di problemi con le tende per i volontari,
il giorno dopo hanno dovuto pulire la
cucina di fondo in quanto, dopo l’uso
precedente, non era stata igienizzata e
mantenuta in ordine. Tante piccole cose
che fortunatamente sono state superate
e sono passate in secondo piano
nel momento in cui si sono creati dei
rapporti di unione, amicizia e simpatia
tra volontari di associazioni diverse.
Nonostante le difficoltà trovate,
nonostante la fatica nel montaggio e
smontaggio delle tende, della cucina
e dei servizi di prima necessità,
esperienze come quelle che ha
vissuto Vanessa sono di certo uniche
e indimenticabili. In questi momenti
riesci a provare emozioni uniche e
indimenticabili, ti senti davvero parte di
un gruppo che ti sta vicino e ti aiuta.
“Una settimana di assistenza ti fa
tornare ogni volta diversa e con mille
riflessioni nuove…”
Vanessa ringrazia particolarmente i
ragazzi della Lombardia e del Piemonte
che hanno permesso e garantito il
pernottamento al campo dei nostri
volontari.
7
SOCIALE
PRIMO SOCCORSO A VENEZIA!!
di Mattia Zamuner Bellinato
Da oggi piazza San Marco, la piazza
più famosa e densamente visitata
piazza del mondo, è anche la più
sicura dal punto di vista sanitario. E’
stato infatti rcentemente inaugurato il
nuovo ambulatorio di primo soccorso
all’interno della piazza, proprio accanto
al cafè Florian, attrezzato con le migliori
tecnologie per il trattamento delle
patologie cardiache acute e con un
rapido accesso per le idroambulanze;
il personale medico e infermieristico
è stato scelto tra i migliori nel campo
dell’urgenza emergenza ed è aperto al
pubblico dalle 8 del mattino fino alle 20
della sera.
di vitale importanza per la continuità del
servizio.
Nello specifico di piazza San Marco
i volontari saranno impiegati nelle
squadre a piedi che “pattuglieranno”
l’area e saranno il primo supporto alla
persona infortunata.
Anche in questa occasione la nostra
associazione è stata presente a
dimostrazione di quanto essa sia vicina
alla popolazione e alle sue esigenze
oramai sempre più numerose.
L’obiettivo del presidio a Venezia è
quindi quello di fornire assistenza
medica ed infermieristica alle migliaia
di turisti che ogni giorno affollano l’area
Marciana. A tal proposito il punto di
primo soccorso è dotato di attrezzature
per la telemedicina, in costante
contatto con la centrale operativa del
118 e l’ospedale veneziano. La Croce
Verde si presenta puntuale e risponde
immediatamente ai problemi sanitari che
la popolazione ci pone.
Tra i partecipanti all’inaugurazione
c’era il presidente Luca Zaia il quale ha
sottolineato come sia importante, se
non fondamentale, il ruolo del volontario
accanto al professionista nelle realtà
di urgenza ed emergenza medica in
quanto, dove finiscono le disponibilità
delle istituzioni, il volontario ricopre
perfettamente la “falla” e diventa quindi
8
SOCIALE
ECCOLE LE NUOVE LEVE DELLA
CROCE VERDE..!!!
di Chiara Mauriello
Si è recentemente concluso, come
di consueto, il corso estivo per la
formazione dei nuovi volontari per la
Croce Verde di Mestre.
Quest’anno i partecipanti hanno
potuto scegliere tra due possibili sedi
in cui seguire le lezioni: quella di
Mestre, per il soccorso in terraferma,
e quella di Venezia, per il soccorso in
idroambulanza.
Il corso, articolato in 17 lezioni
sia teoriche che pratiche, ha visto
l’alternarsi di numerosi relatori, tra cui
diversi operatori sanitari dipendenti
dell’Ulss 12, e coordinatori stessi
appartenenti alla Croce Verde Mestre.
Durante il periodo di formazione, inoltre,
i partecipanti hanno anche dovuto
effettuare, affiancati dai volontari, due
turni in ambulanza, indispensabili per
poter poi essere ammessi all’esame
finale.
Isabella, 18 anni, studentessa al liceo
Stefanini all’indirizzo di scienze sociali,
è una dei circa 80 aspiranti volontari che
hanno frequentato il corso di Mestre:
Isabella, che cosa ti ha spinto a voler
frequentare questo corso?
Sono entrata in Croce Verde per avere
un primo approccio in campo sanitario
dato che i miei progetti futuri prevedono
lo studio di queste materie.
materie che riguardano strettamente
l’ambito sanitario. Credi che gli
argomenti siano stati trattati in modo
chiaro per tutti, anche per chi non ha a
che vedere con l’ambiente ospedaliero?
Gli argomenti affrontati, a mio
parere, sono stati esaustivi per il
mio apprendimento per diventare
soccorritrice. Sono stati approfonditi
in maniera adeguata, molto chiara ed
esauriente.
Il corso è finito da circa un mese. Hai già
avuto occasione di fare qualche turno
come volontario?
Purtroppo non ho ancora avuto modo
di cimentarmi nella mia nuova impresa
da soccorritrice poiché servono alcuni
giorni per mettere in regola il tutto. Non
vedo comunque l’ora di cominciare
poiché la voglia di far del bene è
davvero molta!
Consiglieresti a qualcun’altro questa
esperienza?
Consiglierei questa esperienza a
chiunque perchè tutti hanno bisogno di
conoscere le nozioni principali di primo
soccorso. Per quanto riguarda invece il
volontariato lo consiglierei a chiunque
cerchi un modo per dare una mano,
offrendo un servizio alla popolazione
in difficoltà. Credo che qualsiasi attività
di volontariato riesca a dare una
soddisfazione personale a fine turno che
non può essere paragonata a nient’altro
Pensi che gli argomenti trattati siano
stati affrontati in modo adeguato o
cambieresti qualcosa?
Non mi sento in grado di giudicare il
lavoro che hanno svolto medici nella
selezione degli argomenti e nelle
nozioni che devono essere apprese dai
volontari; detto questo sono convinta
che il bagaglio di conoscenze apprese
sia adeguato per il servizio che andrò a
svolgere.
Per adesso tu frequenti ancora il liceo,
quindi non hai ancora a che fare con
9
SOCIALE
SERVIZIO DI 118 AL LIDO…
NUOVE ESPERIENZE… NUOVE
EMOZIONI!!
di Ilaria Gavagnin
La Croce Verde, sempre presente
sul territorio sia veneziano che
di terraferma, con ambulanze e
idroambulanze, quest’estate allarga
il proprio servizio anche al Lido
di Venezia. Questa esperienza è
cominciata il 15 Giugno solo nel week
end, per proseguire per tutto il mese di
Luglio e Agosto tutti i giorni, e terminare
il 15 Settembre nuovamente solo per
i week end, cosí da poter seguire al
meglio la stagione balneare veneziana,
dato che le spiagge del Lido durante
l’estate contano una moltitudine di
bagnanti. Il servizio al Lido si caraterizza
perché sul mezzo operativo è sempre
presente un infermiere professionale,
oltre all’autista e spesso ad un
soccorritore, e in caso di necessità
anche il medico. Inoltre l’ambulanza è
allestita con strumentazioni avanzate
identiche alle ambulanze del 118, con
molti più presidi e farmaci. Abbiamo
intervistato un volontario che ha
prestato il proprio servizio anche al Lido:
Riccardo Tubiana.
volontari che vogliono, o hanno la
possibilità di intraprendere per una o
due giornate questa, che a mio dire,
è una bellissima esperienza. Certo, è
dura partire dalla sede alle 6.00 del
mattino, è dura farsi 12 ore con la divisa
addosso, è dura mangiare un panino
al volo ed essere interrotti dal solito
squillo del telefono; ma una volta finita la
giornata si torna a casa con il sorriso e
con nuove nozioni ed emozioni”
La consiglieresti ad altri volontari?
“È una giornata che oltre ad aiutare
delle persone e a garantire un certo tipo
di servizio, ti forma come persona con
tecniche di soccorso che solo chi è del
mestiere può conoscere. Il fatto di avere
un infermiere a bordo ti dà sicurezza
in quello che fai, oltre a formarti per le
prossime volte in cui sarai mandato a
fare un’altra urgenza simile o uguale in
terraferma”
Ci sono cose che miglioreresti?
“Quando sono andato io eravamo agli
inizi e c’era ancora molta confusione,
ma sono sicuro che ormai la macchina
è operativa e avviata ed è a pieno
regime. Lo spirito di adattamento della
Croce Verde e di tutti i suoi volontari
sicuramente è una caratteristica che ci
permette di affrontare qualsiasi nuova
esperienza ci venga proposta”.
Come valuti questa esperienza
Riccardo?
“L’esperienza al Lido è stata per tanti
versi emozionante e istruttiva, anche
se alla fine ci si trova con una grande
stanchezza addosso, che però viene
ripagata dalle riflessioni sulla giornata
trascorsa, con una bibita ghiacciata,
aspettando il vaporetto che ti riporta
verso casa”
Un ringraziamento a Riccardo per le sue
parole e a tutti i volontari che rendono
possibile lo svolgimento anche di questo
servizio che la Croce Verde Mestre offre
alla cittadinanza.
I volontari e la Croce Verde sono pronti
a questo servizio?
“La Croce Verde da come la conosco
è operativa in molti ambiti sanitari e
con l’aggiunta anche di questa nuova
esperienza lidense non penso possa
fare brutta figura. Quello che mi
preoccupa di più è la scarsità di
10
LO SAPEVI CHE
Lo sapevi
che..
Di Lorenzo Basadonna Scarpa
Già nel 1888 il medico scozzese John
A. Mc William intuì che la fibrillazione
ventricolare poteva essere causa
di morte improvvisa. Sulla base dei
suoi studi, 11 anni dopo, i due medici
svizzeri Prevost e Batelli scoprirono che
applicando una forte scarica elettrica
ad un cuore in fibrillazione questo
processo poteva essere bloccato. Si
iniziò allora ad approfondire la relazione
tra elettricità e funzione cardiaca,
studiando soprattutto gli operai delle
centrali elettriche colpiti da scariche
ad alto voltaggio che a loro volta
scatenavano la fibrillazione ventricolare.
Nel 1933, i risultati di uno studio sui
cani, evidenziarono che una fibrillazione
ventricolare causata da una scarica
elettrica poteva essere bloccata da un
ulteriore shock elettrico.
Nel 1947 il primo essere umano venne
sottoposto a defibrillazione. Il chirurgo
statunitense Claude S. Beck durante un
intervento salvò un ragazzo utilizzando
un prototipo di sua invenzione,
applicando direttamente sul cuore due
piastre metalliche e somministrando una
scarica di corrente alternata a 60Hz.
Nel 1954 l’ingegnere elettrico
Kouwenhoven riuscì ad applicare con
successo la defibrillazione di un cane
tramite elettrodi esterni alla cassa
toracica, a lui dobbiamo anche lo
sviluppo della Rianimazione CardioPolmonare tramite il massaggio
cardiaco esterno.
Nel 1970 grazie allo sviluppo delle
tecnologie elettriche e dei computer
si iniziarono a costruire defibrillatori
automatici, in grado di riconoscere
autonomamente il ritmo di fibrillazione
ventricolare e comunicare vocalmente
all’operatore la necessità o meno
dell’erogazione della scarica. In questo
modo i defibrillatori si sono trasformati
da strumenti ad esclusivo uso medico
a dispositivi alla portata di qualsiasi
operatore opportunamente addestrato.
11
INFORMAZIONI
LE RIUNIONI DI SQUADRA DI AGOSTO SONO SOSPESE
GIORNALINO GRUPPO GIOVANI
GRAZIE A VOI è ARRIVATO UN
NUOVO DAE!
Come avete potuto constatare è
uscito il mese scorso il primo numero
del giornalino gruppo giovani. Esso
è il frutto di un lavoro di squadra ben
strutturato, della voglia dei nostri
giovani di darsi da fare e di dare info
utili e divertenti a tutti i nostri volontari.
Uscirà ogni mese sempre con nuove
notizie e novità. Ringrazio l’Anpas per i
complimenti che ci hanno rivolto che per
noi valgono moltissimo.
Si informano tutti i Volontari che con il
ricavato del progetto di solidarietà della
“Family Run 2012” è stato acquistato
un defibrillatore per l’Associazione!
Si ringraziano tutti coloro che hanno
pubblicizzato e comprato le magliette e
si ricorda che tale cosa si ripeterà con
la Family Run 2013 per l’acquisto di un
nuovo manichino per le esercitazioni
BLSD.
REGATA STORICA PRIMO DI
SETTEMBRE…!!
Vi informiamo, cari colleghi, che dopo il
Redentore anche l'organizzazione
dell'assistenza sanitaria alla REGATA
STORICA di Venezia, sarà curata dalla
Croce Verde Mestre. La manifestazione
è fissata per domenica 1 settembre
2013. Si ringraziano fin da ora tutti i
Volontari che daranno la propria
disponibilità per l'evento e per i turni
della giornata. Maggiori informazioni
seguiranno sul sito.
QUALCHE LINK UTILE
SITO DELL’ASSOCIAZIONE
http://www.croceverdemestre.it/
VIDEO DEL TRENTENNALE
http://vimeo.com/59839877
5X1000
http://www.croceverdemestre.it/associazione/5x1000/
PAGINA FACEBOOK
www.facebook.com/croceverdemestre
12
Fly UP