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Num. 10 - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa

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Num. 10 - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
Num. 10
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ballare uno 'sfrenato eancaa o
ai veri liberali dispiace che di •- Vgirgare -nefandi ,coosesessi
-del,;corriere.
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meno una quadriglia nella quale il
il> caami. Cornero:' se ne vada; ma • per t nostri amici, giunti alla luce' della ptibbli-)
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lui ne ho piacere, ,perohè potrà vivere in ca udienza, is'ixubroglianm e -4i,e'sì410140nP.,
signor Si -monelli potrebbe fare il ca- Viportiarne'
argoinerito
stesso
Sullo
Livorno una vita più quieta e più riposa-1 perdano la memoria cc.
valier setti l'on. .Toscanellì la pcii
• ilStilM100 dalla .:Crézzetta i d'Iltalia la lettera
ta e non si troverà, ad- aver che fare con
Oon altre h più ginsteiparole,
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a, che segue del suo corrispondente pi- partiti personali f,ana. con partiti veramente
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Corte d'AsSise di Orosseto h „ssolu< Pisa, 3 marzo.
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questo è vero -- e- il Cbrrieire aftirrna
te L,ihaig or i Toaeanylli,,,i qoittQtib,
aSsumcre la 'prefeittira di Livorno.
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due ocoa.sioni per tre :AjOsSO a da prevedersi — assoluti. tSi è verificato siaaittaluina cAa.íorazioni-sx,.,u,a, in., iii6tit
meprocesso? Perchè
un vecchio patriotta, conte il Cotalegt quello che • profetivava l'oli.. Toscaoelli parti troviflino igiu.t 1e panSeisevere
ehiva? E nel caeo irapevelià la dite, limatati,
le ingiurie più plateali, ingiurie che noia che, cioè, tutto sairebbettuito in una sin., di- lui . t
dai pretto quando egli non avrebbe fattet
nata di violino. • E alla maggior t. parte di
arrivano sino a lui e ricadono su chi
che
riportare ciò che i testinaou,it .gli
Si, • è vero!. Molti •dei nogtri! ..,
coloro che compeogono il Così detto parle ha , lanciate.
' -tt
•
devano ?
•tito del Risorgimento, sta bene.' Dopo si 80tiO ' addormentati sugli Intauto alivorneai -13000 lieti di
ver vinto alle" elezioni comunali, provin- è vero! molti sono coloro ch hanno
< n Corriere, 'nella
avere a prefetto il coni.ni. Cornero. ciali e politiche i risorgimentiah'i si 'sono
chd'
impbrfa
detto: <k'Abbiàmo vinto;
dice Che .« dall'arrivo derCiruerincr1à
La.
addormentati, 'tra gli allori, mentre gli •clintinuare a coniliattere?
il periodo di maggióre 'agitaibue etre
mini dà, ai, suoi lettori la notizia:
. altri, più destri e più attivi, hauno conBisogna ,sve- la città' abbia deiViito attraversare. * a Non
Importa
Il senatore earuero prefetto di Pisa, tinuato e continuano a lavorare.
. Corriere i
rsi,. bisogna tornare stilla breccia, Mi provo neanche ricordare al
Abbiaino 14itto -- dicevamo molti dei
è stato nominato prefetto della nostra
molti anni anteriori a questi tre dell'amt
bisogna combattere.— I vincitori che
città. L'on. Cornero, vecchio' liberale e • nostri amici — che importa continuare a
ministrazione earnero, Eadtò sono Persuaso
r dorinono ,sono meno da temersi dei
combattere? a
gentiluomo ,compito, troverà nella nuova
che li rammenta bène', ho citato la frase
c Bravi! Domani ve ne avvedrete, e .vinti che vegliano e stanne .continnasua sede quelle, oneste accoglienza a cui
perchè mi pare chè il Corriere abbia avuto
gli danno diritto 1:1, lealtà del carattere e intanto avrete cominciato ad avvedervene ,,Inente .in, agguato.
intenzione di scriverla per i e
, I ‘•
•
la bella e meritata fama che lo precede oggi. Mentre ancora ferveva il bollore
per i pisaiii Che sanno'purtroppo!' &hittdelle elezioni, i testimonii facevano a gatra noi a.
s i mo la storia della loro cl,iét dal 1867
E il corrispondente livornese della ra a parlare a carico del Slinonelli, del i,1 Dalla stessa act.zzetp, (l'Italia ri- fino aci oggi!
Gazzetta d'Italia così scrive in data 'Toscanelli e degli altri, a portare infor- -po.rtiamo quesCaltra corrispondenza piLo stesso giornale più sotto aggiunge:
mazioni, a offrire prove alle autorità po- -sana in data del 6 marzo:
del 3 marzo:
Palla partenza del Cernero ,sperlamo
litiche; quando si è trattato di confermare
a La gioia è nel campo dei nostri av- i principii un altro periodo . di calma e con« Comincio con una buona notizia: il
dinanzi al tribunale le cose già dette, .4/usarli; si pronunziano discorsi, si divocomm. Giuseppe Cornero occuperà il pocordia universale; un nuovo ordine di co8e:
sto di prefetto di Livornn. Sono certo allora sono incominciati i dubbi, le pau- rano spleudide cene e sontuosi desinari, nel quale poste da banda le antiche dische i livornesi, addolorati per la parten- re, le reticenze, le dimenticanze; si pos- 'si dicono brindisi, si bruciano fuochi del sensioni, lasciati in un cauto gli irreconza del barone De Rolland, saranno con- sono contare sulle dita quei testimoni bengala e s'inonda di telegrammi l'Italia, cintili, gli onesti di tutti i partiti si ponche abbiano coraggiosamente fatto il loro - la maggior parte degli abitanti della quale
tenti per questa nomina.
gano d'accordo a cercare, alieni da quadovere.
•ii 2 domanderà certamente: a O chi sia
a L'incognita che avevamo dinanzi si
lunque preoccupazione, il miglior bene
« Domani c'è da sentirlo il Corriere - questo imputato Sinionelli che è stato asè dileguata: in sua vece ci resta il comm.
della città.
Cornero, amministratore intelligente, pa- dell'Anta' Sbraiterà contro ii prefetto soluto dalla Corte d'Assise di Grosseto?,
Belle parole Parole d'oro I Ma: niente
triotta di antico stampo; gentiluomo con comm. Cornero e lo accuserà di avere '' a E fra i telegrammi in risposta ve altro che parole, perche saranno, potranno
tutti eliche con li avversari, uomo culto, inventato i fatti che si adducevano a ca- it'ha uno curioso dell'on. Bresciamorra il essere susseguite da fatti? Si'può sperarlo,
rico degli imputati. Inventare i fatti! si quale esclama: « Un'altra macchina svenaffabile, gentile, un prefetto, insomma,
fa presto a dirlo; ma il processo chi lo tata! » Un'altra? Toh! O la prima, quel- ma è lecito dubitarne.
come bisognava creano apposta per rimha iniziato, chi proseguito, l'autorità po- la vera, non venne montata dall'on. Cri><
piazzare degnamente il barone Da Rollaud.
litica o quella giudiziaria? Mentre questa, spi deputato di sinistra? Dei pranzi il più
Fra noi il comin. Cornero troverà acAnche noi troviamo. belle le parole
t rappresentata dal cav. Fortini consigliere '. notevoli fu quello di Grosseto al quale,
coglienze oneste e liete; e una provincia
del Corriere; ma sarà proprio vero
alla corte d'Appello di Lucca, prendeva
dice il Corriere dell'Arno, intervennero i
da amministrare, nella quale non esistole informazioni necessarie al processo, . rappresentanti le autóritiì locali e tra che c011 la 'partenza del Coi-nero rino divisioui causate da risentimenti perquella — interrogata — non faceva che questi, aggiungo io, anche il capitano dei nascerà in Pisa l'Arcadia 'e nell'Arno
sonali, ma partiti politici nettamente e
scorreranno caffè col latte ,e
dare alcune di queste informazioni, non 'carabinieri. Non sono informato se vi prenfrancamente designati. Qui da noi il precome •icure ed indiscutibili, ma come "desse pur parte un prete; - l'altra simpatia imAtirrati? Sarà Pri8Prie‘■dro 'Che torfetto non starà in dubbio nn solo motracce che dovevano aiutare il cav. Forti- dell'on. Toscanelli; ma vi sarà stato, dianerà la quiete é cU' 'avremo, dopo
mento per sapere da quale parte stare,
L:
ai al compimento della sua missione.
mine!
tanto,
la fine di ogni dissensione? Ah,
con quali persone legarsi; qui da noi c'è
a Certo, il Corriere del" Amo butterà
c Allo stesso pranzo assistevano, oltre ci crediamo tanto poco c4, Ci vien
la gran maggioranza ,moderato-liberale;
tutta addosso al comm. Cornero la re- gli ex-imputati, tutti gli avvocati della fatto di domandare con ViCior litigo:
essa il nuovo prefetto troverà amici e
spousabilità di questo processo e la indifesa e quasi tutti i più influenti indivisostenitori.
Seigueur, est-ce la da ou le cominencemeut?
giustizia di quel giornale è chiara, chiaris- dui dell'Opposizione grossetatta.
Mando dunque, a nome dei miei cona Il Corriere dell'Arno dedica naturalsima: se l'autorità giudiziaria aveva in
cittadini, un mirallegro al senatore Cormente il suo primo articolo al prefetto
mano tanti materiali da fare il processo,
nero e la preghiera che venga presto fra ,
L
che colpa ne ha lui?
Cornero e ne saluta' con gioia e con inami a.
,,, e Intanto colpa o non colpa l' ira del giurie ranitínilítà" partenza. 'Ma nell'arINTOti tutti' i giornali, la 'Dio mercè, - 1 "afririeré dell'Arno contro il colma. Cor- Aícolo è un • periodo che suona CONi evi
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illuminata giustizia dell'Eccellenza vostra
acciò sia nel più brerre termine soppressa
poche avvertenze di Antonio DiLupo Parra l'attuale amministrazione dei fiumi e fossi,
e vengano separatamente convocati i sin(con. num. zi).
goli consorzi perchè in ordine alla Legge
provvedano da loro stessi ai propri inEcco l'Istanza.
Alla quale, per debito d imparzialità e interessi.
( Firmatari. )
perché li interessati in questo affare possano, mediante uno studio sicuro e comFerdinando Gentili, Alessandro Pini,
pleto dei fatti e degli argomenti, rilevare Anibale Domenici, Luca Fanucci, dottore
da qual parte sia la verità e il diritto, Aatonie Sbragia , Giuseppe Minghetti,
farà seguito quella inviata al Ministro dei Giambetista Coli, Leopoldo Doneenici.,
Lavori pubblici dalla ouore,vole DepataMario Camerini, Antonio Comparali, cav.
zione.
Flamado Dal Borgo ( deputa.to di fossi ),
Vi aggiungerò poche e brevi osservaTorcilo Loreuzetti, Alberto Federighi ,
zioni in forma di note, perehè vi sono
Ferdinando Scalzali, Aiutammo Bunui s
supposizioni fallaci che non si debbano Ranieri Ilimediotti, Giorgio 13arsotti, Raflasciar sussistere, osservazioni inesatte che faello Lauducci agente Sciameuna, Fauoccorre correggere, argementi speciesi
stino Cauesi, Gaetano ()amai, dott. Loche bisoglia 'svelare.
reuzo .Caueai, Ruderi Zueehelli, prof. (I:
Mdani, dott. avv. Francesco, Morghen in
A. S. E. il Ministro dei lavori pubblici.
proprio e tenne rappresentante del fratelln
Eccellenza:
Coll'iatendimento di ottemperare al di- Antonio, Preda:esso Monti, .ttauieri Casisposto dall'articolo 116 della Legge sui ni, Francesca Parenti, Giovanni Picchi,
Rauieri Galletti, Orerte Giolai, conte Bialavori pubblici, il 21 aprile 1868 in una
assemblea collettiva di 127 Consorzi idraulio Pesciolini tutore Bertolli, Vincenzo
lici venne approvato per mera formalità, Piè, Fraucesco Ferrucci, Lelio Simoneschi,
e senza discussione il Regolamento orga- Stefano Bocchi agente Saniniuiatelli, Otnico dell'amministrazione dei fiumi e fossi tavio Grassi agente' Rosselmiui, ing. Luidella pianura pisaua nuovamente riformato. gi Cartoni, dott. Giuseppe Carrai, Thomas Rook, Giovanni Genesi, Ranieri GioSe da una parte con qtiesta riforma
furono svincolati i consorzi della tutela
slaui, Angiolo Coli, Sa.batino Passeri, Gagovernativa cui erano soggetti in passato,
spero Frosini, Gaspero Coli, Francesco
dall'altra, ovviando alla massima fonda- Agonigi, Ranieri Agonigi, dott. Eugenio
mentale della vigente legislazione, che i Morradi, Antonio Redi, Augiolo Filippi,
vuole libera l'anuninistrazione nelle massa Cesare Menicegli, Roberto Porter, cav.
degli interessati, si elaagirouo poteri illiGiovanni Ulivieri, dotti Antonio Di Lumitati alla Deputazione generale dei fiu- po Parra, marchese Roberto Pucci, marmi e fossi, la quale a vero dire non è che chese Edoardo Dufour Bsrte, per il conuua larva di rappresentanza legale. Ed te Pier Pompeo Ma,setti Zaelobi Rossi
infatti la Deputazione, essendo composta maestro di •casa,, Leopolda Nasi • vedova
di 21 individui,. mentre i cOnsorzi sono Ciaccheri, Luigi Pizzotti in proprio e mei
127, chiaro apparisce Che 106 consorzi 'nomi, Anna Pate vedova • Malenchini in
enno amministrati da persone loro estrU- proprio e nei nomi, cav. priore Alessan/Ree. Nè può obiettarsi che ogni corso
dro Carega, in proprio e nell'interesse di
getcqua è direttamente amministrato dal mie moglie Vittorina Cipriaui ne' Cerega
aputato eletto nel seno del suo cousor- Francesco Mimbeili in proprio e per prozio, dappoichè il regolamento autorizza i cura di Luca Mimbelli, L. e A. fratelli
Deputati speciali solo a fare delle propo- Fiorini, Davide Traeler, avv. Ugo Chielste, le quali possono essere accolte come lini mandatario del proprio padre Enrico,
rio'ettate daB i depntaisione generale, onde ,ave. Augusto Sgarelliuo Perfetti, cav.
rendersi del tritto illusoria l'autorità loro
Giuliano Carmiguani,_ Luigi Del Seppia,
come ampiamente è dimostrato nei!' °pa- . -Raffaello Morelli, Pietro. Ulivelli,. Antoscolò • a stnmPa Che r egregio sig. dott. nio Paesetti, Fraucesco l'assetti, prete
Antonio Parra' diresse ai t ontribuenti del Giuseppe Xasoui, lacopoZgannoni, avv. Leo11tane Pota ailorchè la Fina delicata co- poldo .Galassi, Jacopo Formiehi, Bartolonescienta non gli permise continuare nell'uf- •nieo -Miniati, ' cav. avv. Ottorino Mugnai,
fitin di Deputato di quell'importante corprete Giuseppr Bocci, Giov. Antonio Carso d'acqua.
miguani, ing..Semiro Mugnai,. Cammino
eieeeQuesta antuduisitazione dittatoriale, .Barghiui, Americo. Mugnai, Griovacchino
anacronismo vivente, strana eccezione alle
Socci, Eurieo Ghermeli ,Dal Tea ta,, Raleggi generali dello Stato, non tardò a pro- nieri Rosei, Fesleeigo Ressi del fu Luigi,
durre effetti congeneri: disordine, aironeAngelo
.
.. .1tòssi del fu Alessandro, Graetano
mento e trascuratezza negli affari malgrado .P,psei,.Reeieei Forti, 'Emilio Terrosi, Alesl'ec cessivo numero degli impiegati provvi- sandro _Terrosi, , Odoardo , Forti, Attilio
•ti di stipendi lauti oltre• dovete, lusso in .,,Porti, Fqrdinatido Federighi, Francesco
e ogni .genere di spese, indisciplina negli Forti, Aristodetne Forti, Augusto Forti,
_ impiegati stessi, che, per abitisdine lascia- .Sabatine. Barsotti, Reaieri Nuceetti, Marno deeerto l'uftizio;•gtioranea aei coutriea) Nicola-i, Givae,ppe Niccolei, Fraucesco
buenti delle spese, delle regioni delle ›Pecoltitie Rocco Barsotti, 4 :n4eea gi 99 e.ttasse, della aituazione economica dei sia- ti, Oliate Resai s prof. Alatonio, D'Achiaroli corsi d'acqua; d che per eccesso di
di, Gustavo, Tabet, avv. Regettio Ta,ddei,
esutorità la 'Deptitaziouer «allevale, d'e- Salvadore Palau: Birtoionatneo Giaconi,
!, poca , della, formazione: ad oggi, non fece i etiovanni , ,Ghelarducci e e cleri , Cenai
Narnoti
'comePreeriee il regola- Ilgffaello Luperi, Lorenzo••eaolicelíi,
Ai un-irilento,
tialr ftirond le mii3oz yapuozzi , Gloyniih..et tiorigt, _ Luca
comsegnenze verificatesi teotl danno .gra- Giaconi, ,Lorenzo Sbrana., àiòeanni Mavisaitno della poasidenza rurale.
' igeatio Becchetti,, Pietro lani Aleigeli„:Gene
,l.Teenuari„ „Angelo. _ Nucei, PaLiaigi
ei
e
pasei
.satteleritti
faeseisseii
i
Per--le--q.U.Ii.,,es
Cfereangllieti
ee peteo Gesaroaa, Prib
rrale
centi parte dei consorzi dei fiumi e fossi e
della pianura pinna, fermandosi princi- apanlieramzeth e, j%stia" Vennezzi, Litigi
palmente sugli articoli 111 e 118 della r9geriskiii,ni, nktiill, , 44r4140 1.2 4ktubrogio
legge sui lavori pubblici, ricorrono alla Pacchi ni, Alessandro llaangeli, Pietro Or.
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UNA BREVE RISPOSTA
spiegazioni.
ALLA aLNFUSA
D.cleiariaino azitutto francamente come
siaino rimasti inera.vigliati per non avere
CHIACCHIERE DI Q UIDAM
rinvenute maggiore cortesia nella forma.
Dal canto nostro, invece, usammo ogni riguardo al sig. Direttore cav. Luigi TreveAvevo intenzione di replicare oggi al
prima che al Risorgimento
hui,
cortese articolo intitolato A conto nostro
il nostro articolo, per dargli il mezzo di reninserito nell'ultimo numero dello Spettaderlo pubblico insieme con le possibili sue
tore di Firenze; ma l'abbondanza delle
eoafutazioni. La Direzione, però, senza dubmaterie mi impedisce di porre in atto il
bio ;dopo maturo esame e presi forse oppordesiderio mio.
tuni consigli, credè non dovere accordare ospiIn due parole, dunque, mi sbrigo.
talità al povero articoletto nostro, che poi
L'egregio Anco mi dice, in sostanza,
vide la luce nel presente giornale per opera
che
il suo giornale e i suoi collaboratori
di un amico dell'autore.
intendono
per nulla di combattere e
non
Lasciando da, parte' le oziose .quistioni di
il
Verdi
e
il
Ferraci;
anzi nessuno come
forma, veniamo alta sostanza.
loro,
vogliono
bene
a
quei due bravi uo• .• Per colpa nostra o p.ir altrui ,volontà, non _
mini,
Ma
siam, stati intesi, e perciò correndo troppo si è
Ma ad A neo, ad •A ritonio, a Brontolone
detto che non abbiamo compreso o non abbiamo
noti piaccionó ne la Messa di Re q uiem (che
voluto comprendere gli altri. La. tesi da noi
.
soateuma nou eè stata sotto .nissunsrepporto
-
-
-
-
,
I
nostro che non troviamo impugnata; tale b
stata la sostanza delle nostre osservazioni,
cui abbiamo aggiunto la dichiarazione di
concorlare se non nella dimostrazione, almeno nella conseguenza (cui giungevamo per
altra via) essere cioè l'istituto tecnico di
Firenze uno di quelli che godono fama meritata.
Ci sensbra quindi non solo di non aver
fatto dire a chi contraddicevamo cose diverse
dalle esposte, ma di potere altresì insistere
a ritenere inesatto il ragionamento che fostnò lo scopo dell'articolo del citato num. 5:
ragionamento che non abbiamo davvero presentato sotto altra forma, por toglierci il
gusto di potere scrivere una facile critica al
Giornale dei Lavori Pubblici. Dalla qual cosa
chiamiamo giudice chiunque abbia letto le
mentovate scritture.
Veniamo alla quistione del titolo di cui si
tiene discorso sulla fine dell' ultimo articolo
del giornale. Ora è proprio la Direzione che
la tira in campo. Se avessimo avuto la fortuna di essere intesi, non ci troveremmo
costretti
a ricordare come noi stessi avessimo
ANTONIO DI LUPO PARRA.
dato una definizione alla parola perito assai
(Continua).
diversa dalla comune e tale da dovere essere accettata di brion grado dagli allievi
di tutti gli istituti tecuici, non sembrandoci,
lo confessiamo apertamente, che fosse poi poi
tanto necessario coniarne una apposta per
giornale dei Lavori Pubblici
coloro che hanno avuto la ventura di uscire
Nel unni. 9 del Giornale dei Lavori Pub- da quello di Firenze. Che se invece si voblici, che 81. -stampa a Firenze, troviamo un gliono introdurre le denominazioni di aiutoingegnere, o di ingegnere-aiuto, potremo per
articolo in risposta a uno nostro, stato pubamor di brevità fingere di ritenerle quistioni
blicato in questo periodico il 15 febbraio
di parola e andar d'accordo.
scorso, io. cui si facevano delle osservazioni
E. G.
sopra uno scritto inserito nel n.° 5 del suddetto giornale. Ci si concedano poche e brevi
si, dott. Carlo Fangacci, Giuseppe Palla,
Romualdo Orsini, Michelangiolo Orsini,
Ulive Palla, L. Palla, Giuseppe Orsini,
dott. Ranieri Ceccarelli, Michele Giusti,
Cherubino Matteini, Massimo Mostardi,
Tito Lupi, dott. Augusto Antichi, Leopoldo Antichi, Alberto Seller, Emilio
Toccafondo, Filippo Maccheroni, Gaetano
Marchetti, Giovan Batista Maccheroni,
Demetrio Maccheroni , Luigi Landucci,
Antonio Toccafondo, Domenico Mugnaini,
Giuseppe Lauducci , Fabio Maccheroni,
Giovanni Toccafondo, Rutilio Maccheroni,
Giovanni Maccheroni, Ferdinando Maccheroni, Michele Daole, dott. Raffello Giusti, Pietro Menocci, Antonio Mattonelli,
Gaudeuzio Landucci , Angelo Zuccelli,
Giuseppe della Capanna, Luigi Minghetti,
dott. Cammino Vannucci-Pini, Attilio Domeuici, Flaminio Romanzini, Leopoldo
Coli, Antonio, Pini, Aristeo Minghetti,
Giureppe Mataloni.
-Blaze de Bury 'chiama divina) nè l'Aida
(che lo stesso critico chiama ammirabile)
.nè gli, ultimi lavori dei Ferrari.
Allora è questione di gusto e non se
_ne parli più.
Se avessi spazio vorrei aggiungere che
a me piaccidno, nello stesso tempo, il
- Na'' bue cei e l',-lida, il Ballo in Maschera
e il Doe Carlòg» la r Medicina d' una ra- peizzi aminalaYd" .A' Cause e effetti, il
•1 GO1doni e il DOlko; ma lo spazio mi
- manca e mi conviene far Punto. *l e
Del rese» ringrazio-eine° delle súe parole gentili e della cortesia adoperata nel
comb.atterl
i così tutti gli avversarii fosti
i
sero coniate ad .
..,,JeAn 1, se.
quella che gli allievi degli istituti tecnici
, no voluti elevati al grado d'ingegnere dal
Direttore del giornale o da tal-uno fra i suoi
Cbllaboratori; Abbiano invece detto che per
abitudine inveterata, vigeete quasi • escluSivaniente in Toscana, chiunque, e p..rciò ,con
maggiore 'ragione chi è munito di' Un diploma
' di licenze. tecnica (che abiliterebbe alle sole
VrofeSsioni medie) può giungere a ottenere
titolo e l'effsttiv•o esercizio del l' ingegnere..
Di qaesto fatte, di questa. trascurariza, continuata siuera in mancanza di . disposizioni
.precese_ deilii noAre leggi, e per eolpe, anche
dei veri ingegneri tos :ani, noi siamo pur troppe convinti • da un pezzo. La 'stima che abbiamo' ognora Avuta per l' egregio airentire sn t.. , .: il i. ' Th
'del Giornale dei 'Lavori Pubblici ci zivrebbe )(T! i ckoincpplipciato a .pubblicare in FiirriPédit'o assolutamente dal ritenerlo capace renze la Rivista Internyirale Britannidi • difendere il cattivo sistema; e difetti non ca, Germanica, Slava cp,..odella quale so
usa nostra parola ne lo Chiama in colpa.
no' direttori i signori C.3.5 . Giusti, Pietro
Stabilita questa prenussa, rispondendo alFanfani e Carlo Parura ii.44'''
Nel primo núniero si 3fitlihgoao vani
articolo sarricordato àtanapato ,nelaitun. 5,
Jel,biaino dimostrato come non efttesse.4 e- articoli intereseanti e tra traiti.' Come
; ;sumere•t1 ,merite relativo dell'ispAate fleren- dia premi ' -forma. poetica' la leggenda det
tino dalla cifra. esp ri inagitALiay auscleigo y a- • .Aribetunghi di. K.,43artsch, e Un dlibbio
retal.ilo ArgagS eninta,. Donati dell' illustre,
n i che sopra cento si qp tgtati
dantofilo
Carlo Witte.
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tecnici inferiori,
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•111~11~.
nati pubblica pure corrispondenze da NewYork, da Londra ec. L'abbonamento costa 20 lire l'anno e il resto in proporzto- ne. Per gli abbonamenti dirigersi al Banco Annunzi Via del Castellaccio nei 6,
Firenze.
r
Li
Ho ricevuto le dispense 7. 8. (testo) e
la dispensa 1. (tavole) della Nuora Enciclopedia Italiana pubblicata per cura
del prof. Gerolamo Boccardo dall'Unione
Tipografico-Editrice torinese. Per ritirare queste dispense dirigersi alla Succursale dell'Unione Lungarno Mediceo
num. 2 rosso Pisa.
QUIDAM.
mo la storia di magnanimi esempi che
Egli, narratore fecondo, amava sottrarre
all'oblio di cui sarebbero restati facilmente coperti nel turbinoso attrito della vita forense, onde tornassero di gloria
all'antica Curia e d' insegnamento alla
nuova.
Luttuoso, irreparabile, immenso è il vuoto che la morte di Antonio dell'Hoete
lascia nelle nostre file; ma dinanzi al feretro di quest'uomo leggendario, la cui
figura per ben oltre undici lustri torreggia nel rei.° e placidamente scompare
senza aver mai spogliata fino ai suoi ultimi giorni la nobile nostra divisa, male
s'addice sterile tributo di lacrime. L'omaggio migliore e più degno che si possa rendere alla memoria di Lui si è quello di
perpetuarne, imitandole, le preclare virtù.
l'animo di chiunque gli si avvicinava
ed in ispecie dei giovani da lui particolarmente amati e protetti.
_ Scema ancora la schiera di quei vecchi italiani che prepararono Con l'e,sempio e con l'opera la grandezza della
patria; e mentre li accompagnami) all'ultima dimora, ci volgiamo d'attorno
compresi di sgomento e pensiamo: dove
sono i giovani che debbono prendere i
posti nelle file lasciate vuota?
""4"1511
Ieri, martedì, ebbe luogo il trasporto
della salma del cavaliere avv. Antonio
Dell' Hoste.
ANTONIO DELL HOSTE
1.111111111M11111
Un'altra splendida figura che scoin.
pare! Un'altro vecchio illustre che se
ne và! Lunedì sei „cortente a ore 2 e
mezzo potn. moriva il cav. avvocato
ANTONIO DELL' HOSTE nell' eth
di 84 anni.
In breve tutta la città ne fu informata perchè tutti lo conoscevano e
•tutti gli volevano bene e lo veneravano e lo • stimavano grandemente-.
Era nato il 26 settembre 1792• e fece
i suoi studi nel collegio di Volterra insieme al conte Giovanni Mastai-Ferretti ora • papa Pio IX che si ricorda
. sempre di liti e che, tino poco tempo fa,
ad un prete toscano domandò notizie
dell'antico .compagoo suo.
Il Dell' Hoste apparteneva a quella
vecchia schiera di liberali provati e costanti i quali soffersero le prigionie
del 21, del 31 e del 49;' di quei liberali che innanzi:a, qualunque interesse,
a qualunque amore portav'ano inteoesse
ed amore alla nostra Italia.
- Egli conobbe e fa amidi molti ira
gli uoniini piii•illustri e più spettabili
• Ronnif (do9:ditnorò p:atti:e della sua
rovinezza), • Pisa 4',:fir Firenze;
lettniCissimo poi• del TOMAIA che k,rli
ifece e gli dont%11 busto.
Nella città Yostra eorcitò pete357
ít.nni coii lealtà e itecoro grandissimi
?la professione M aVricatOe la esercitò grorni della-sua
ita tanto che si può dire' +esserirngli
morto sulla breccia. !,...■••.
Il Dell' l'oste ebbe STIrattaSagli
interessi di quasi tutti 7; più notevoli
cittadini: non si ricorreva nei casi gravi
che a lui. In professione • •amò di necomodare le parti 2iì22119 di seguitare le liti;,e seinpre
con notevole e
•
grande disinteresse proprio.
Visse tino alla grave età di 84 aqui
godendo sempre di una rara giovinezza
di spirito e rendendo.piacevolissime le
• sue :conversazioni. Uomo di' carattere,
stette sempre fermo nei suói.principii,
nessuna cura, nessun pericolo rispat-'Mando a sè per gli •anridi al grande numero deì-qu'ali
Stata amaisj a
sua
perdita.
s•,, •
. niir,eiv •
_Antonio. Dell' foste morì.tranquillo e sereno e qtrasi senza 5:lie si mutasse quel suo aspetto quieto, aperto,
leale, sorridente che si conciliava tosto
-
LI
1.)
.
.
e
e
e
.
.
•
(
'
-
Una lunga schiera di amici e di cittadini
fra i più notevoli prese parte al funebre
cortèo.
Sulla bara stavano la toga e il berretto
del defunto e la croce di cavaliere dei
SS. Maurizio e Lazzaro l'unica decorazione
conferita al Dell' limite. Reggevano i
lembi della coltre il senatore Rinaldo Raschi, il sindaco comm. Mario Rizzari, il
cav. Moggi presidente del Tribunale, l'avv.
Augusto Palamidessi presidente dell'Ordine
degli Avvocati, il marchese Mastiani-Sciamanna e il cav. Nuccoriui procuratore del
Re. L'associazione del cadavere venne fatta
nella chiesa di S. Niccola e altre preghiere
furono poi dette nella chiesa dell'Arciconfraternita della Misericordia.
,
lope .. .....
Quanti se n'ha oggi? mi domanda
la mascherina senza rispondere invito.
Se n'ha se n'ha 2!
— Siamo a quaresima eh!
-0 A quaresima?! cosa c'importa a noi?
Si balla, dunque?
— Come! e si balla di quaresima?
Io detti in uno scoppio di risa e volevo
strascinar la ritrosa nei vortici della galope: ma lei in aria solenne:
1 marzo 1876.
— Già troppo abbiamo peccatole. addio!
Amici! Sentite che baccano vien di lag— E mi lasci così? e non mi 'dici chi
giù? Che urli! che strepiti! Pare un in- sei? No, non ti lascio.
ferno, ma è un paradiso, sapete un
— Lasciami, lasciami.
vero paradiso. Entriamo, entriamo.
— No, no! Dimmi chi sei.
— Signore lasciatemi; mi fate male...`..
Lasciate che la folla vi avvolga nelle
sue spire e vi porti e . vi trascini con se. oh....! ecco mio marito!
Come feci presto a lasciarla!!... e tosto
Fate così. Vedete? io mi butto là a corpo perso; maschere e mascherine mi as- lei dette in una risata così sonora, cosi
sediano da tutte le parti, e mi uclano prolungata che tutti si volsero dalla nostra
negli orecchi, proferiscono il mio nome, parte, e li a ridere tutti anche loro .
mi saltano al collo e io lascio fare,
Io cominciavo a sentirmi bollire il sangue e guardavo qua e là tutto ad un
mi lascio stringere e rido.....
. Amici fate come me; ridete, ballate, tratto m'accorgo che la mia mascherina Dio la mia mascherina non
saltate. E Carnevale! È l'ultima sera!
aveva
più 'maschera; era ..... era Giulio,
Ecco qui una mascherina soia sola ....
un
mio
arnico, un tipo!! e rideva come
Bella mascherina, perché, Sei sola? Ti sei
e tutti mi accennavano e rideun
matto
perduta in tutta questa folla? Mi vuoi acDio
vano
II ero annientato. Poi vencettare per cavaliere? Vieni vieni, starela
stizza,
ne
una
rabbia da non dirsi:
mo allegri. —
avrei
volentieri
fatto
a pezzi quel Giulio,
Passo prontamente il braccio intorno a
che rideva tanto' rompo la folla con
quella vitina di giunco, agguanto quella
una furia di spinte da spiritato e corsi
manina inguantata e via mi slancio come
verso Fuecita..... Come mi rumoreggiavan
un pazzo tra tante coppie, m' insinuo di
dietro le risate!
qua, salto di là, stringendomi quel corGli amici con cui ero entrato, mi videpicino snello sul petto, col mio viso viro, mi. vennero incontro allegri allegri:
cino vicino al suo
— Abbiamo fatto come te; abbiamo riL'orchestra cessa di sonare e noi due so e ballato tanto!! Te ti Sei divertito
con
trafelati ci portiamo a sedere. Io osservo quella masclierina eh?"
con attenzione e c,on desiderio la mia
Detti loro "due solenni spintoni, saltai
compagna, ma i miei sguardi non vedono fori, corsi a casa e andai a letto....
ma
nulla e non penetrano sotto quella ma- quella burla non mi andava giù; la soschera, sotto quel travestimento. Soltanto gnai e la risognai, ci pensai sempre!
attraverso i buchi della maschera vedo
Verso le 12 escii e quando fui per enbrillare un par d'occhi che mi danno trare nel caffè, mi venne fatto di guardavvero da pensare; magnifici capelli dare il portafoglio... era vuoto che era
un
biondi come l'oro cadono in belle anella piacere. Sospirai e tornai addietro; e gira
sulle spalle; e quelle forme rotonde, deli- gira mi ritrovai al Duomo. Sospirai dac'ziose, e quelle manine e quei piedini mi- capo, guardai 11 cielo ed entrai. C' era
croscopici spirano tanta voluttà, che io
predica quaresimale. Il predicatore avenon mi reggo e supplico che rei dica va impugnato il fazzoletto bianco, e le sue
il suo nome, che si faccia conoscere,
parole echeggiavano tremende sotto le
che mi faccia sperare invano. In- voite della chiesa e
sonaveno rimprovero,
vano le dico che dev'essere un angioio, minaccia e consigliavano pentimento
e
che sono innamorato perdutamente di rassegnazione..... Mi pentii non rei
lei.... Lei non fa che ridere e i suoi occhi rassegnai. Il mio portafoglio
era vuoto!:
brillano sempre più .....•
.
Icaí.
La notte è molto avanzata; saranmehteh-s,..~
no le tre. La mia mascherina ò ingrata,
è crudele, è inesorabile. Mi son mezzo
rovinato per lei! Le ho offerto tutto quanto potevo di meglio; tutto ciò che di più
squisito si trovava. nel caffè, stel buffet,
CONSIGLIO COMUNALE
&Aia pasticceria del teatro, tutto, ,tuttci
ho proferito a lei. Le ho perfino proferiIl 2,8 elebe luogo l'ailuuanza del Conto, .sfarzosamente imbandita in un palo°, siglio comunale, dalla quale tanto si
una cena <la sibariti.....aeore. ogni:grazia
aspettavano gli oppositori della presente
di Dio, di cucina e di cantina..... Che viamministrazione, e che andò a riuscire
,.
nil Cosa !e potevo offrire di più? E lei...
la spietata ha tutto accettato, non imi ha nel presente ordine del giorno. ..
Giudichino i lettori tielanto fecero
nemmeno ringraziato , e ad .ogni novo infondate le liete speranze dei nostri avvito che le facevo, rideva, rideva come
una matta! L'ho fatta bever tanto e dei versari.
winaffill~~11111111
Fra CarDevale e Quaresima
-
?
Giunto il corteggio sulla piazza del
Duomo e propriamente dinnanzi al Battistero, lesse prima un breve affettuoso bellissimo discorso il prof. Fiancesco Buonamiei che amò il Delr Iloste più come
figlio che come amico, e, dopo lui, l' avv.
Gismoudo Morelli-Gualtierotti lesse le parole seguenti:
€ Sul feretro dell'avvocato Antonio
Dell'Hoste, l'antico e venerando campione del nostro fòro, non può mancare
una parola di rimpianto dalla giovane
curia, che deve ad esso il più nobile, il
più efficace di tutti gl'insegnamenti: l'esempio.
Apprendemmo da Lui come nello esercizio di questa perigliosa e difficile professione, contro cui troppo spesso si avveutano severi giudizi, si possa fino a
tardissima età conservare animo candido,
mente sereua, nome intemerato e rispettato indistintamente da tutti se l' onestà
sia guida anco all'ingegno e se più
présto si cerchi il trionfo della giustizia
che _il facile plauso della turba ed il
lucro.
Apprendemmo che le doti della mente
tanto più rifulgono quando non vanno
scompagnate dalla modestia e da non
esagerata opinione di sè.
Apprendemmo che la libera paròla
della difesa impone riverenza e rispetto
sotto qualanque regime se nobilmente
spesa in servigio della verità e della giustizia. k"
9
Antonio aell'Eloste anco a noi', che par
non vedemmo di questo luminoso astro
del Fóro che il sereno tratneeto,
una larga eredità d'affetto. Egli ci fa
padre, maestre ed amico; ci fu prodigo di
consigli; incoraggiò di benevoli elogi i
nostri primi conati e sorrise con paterna compiacenza alle nostre vittorie.
Il conversare con esso che in mirabile
accordo riuniva dottrina, esperienza e bontà era per noi tirocinio prezioso, del quale non rimpiangeremo mai abbastanza la
perdita.
All'affettuosa sua dimestichezza dobbia-
vini più generosi.... credevo che ben presto sarebbe stata cotta; ma viceversa poi
sentivo che cominciavo a cocere un po'
troppo io, mentre lei rimaneva sempre la
stessa, — e la maschera restava lì inchiodata.... nemmeno per mangiare se la levava!
Dopo abbiamo nuovamente ballato, e
ballato tanto! Gioivo nel sentir lei che si
abbandonava sul mio braccio; mi pareva
che il suo seno palpitasse affannosamente contro il mio petto, e lei rideva, rideva sempre!
Cominciavo a perder la testa.
La invito finalmente a ballare la ga-
I
•
—•mhil
lEb i s a.
■•■••••■••••
•
?"-~a la battnra—della reazione del
Sindaco . fatta a nome della Giunta; .
;aiee rg.qs, oso_.
'A i t9u 1?•t1 .) ePe, "..P rigg ri'9 91 C(49,eme' rnstrativo e finanziario
seguito dalla ululi,.
ti è quello stesso gta approvato e ripetutamente cooferniate dal Consiglio . con
h sue deliberniosei del 23 settembre 1873
e del 31 maggio 1874; programma di
economie giuste, dignitose e quali si addicono ad nna città come la nostra; ,at
• « 'Considerando che coa Posserva,nza di
questo prop'eraiorna; con l'anniento progressive delle entrate; col riordinamento
delle imposte esistenti, e con nuovi sacrifici, necessari, chiesti ai coutribuenti, la
Giunta ha potuto ottenere nella situaiione finanziaria del Comune un • tal migliol'amputo, pel quje ,noa solo ha potuto
impedire l'aumento del disavanzo e del
passivo patrimoniale; ma ha potuto ancora migliorere progressivamente la situazione del bilancio ordinario; in modo che
la contiuuazione del medesimo programma permetterà di raggiungere gradatamente il sospirato pareggio.
« 'Considerando che la Giunta sobbarcandosi ad improbe fatiche, e superando
difficoltà d'ogni maniera, ha operato con
zelo, con solerzia,, con prudenza, con
annegazione in tutti gli atti della sua
gestione; e con intelligente direzione ha
andamento amministrativo del
dato
Comune quello stabile e regolare assestamento •che è cardine di ogni saggia e
retta amministrazione.
« Il Consiglio:
« Riconoscendo, che gli effetti, ottenuti
dalla attuazione e osservanza del programma amministrativo-finanziario seguito costautemente • dalla Giunta, siano i più
soddisfacenti che fosse concesso, non che
ottenere, nemmeno sperare di fronte alle
gravi preesistenti cause di peggioramento
della situazione finanziaria del nostro Comune, approva l'operato della Giunta; e
confermando il programma fino ad ora
da essa seguito, confida nello zelo, intelligenza ed operosità della medesima per
continuarne lo svolgimento progressivo.
Li 6 marzo 1876.
« Mosennat a.
Quest'ordine del giorno fu votato per
appello nominale all'unanimità astenutisi
i componenti della Giunta e il cons. Da
Miehelis per aver fatto parte della Giunta
fino alla sua rinuuovazione dell'anno decorso.
Dopo fu nominata una Commissione a
tutela della nostra Università nelle persone dei signori prof. Duranti, Pncciauti,
D'Achiardi, Ceccoui e Dini.
**
La Società di soccorao agli asfittici,
nell'occasione che l'egregio suo Presidente)
e benemerito fondatore, il conato. prof. Fedele b`eleli, veniva recentemente nominato
Senatore del Regno, gl'inviava per mezzo
del suo Segretario la seguente lettera, che
riportiamo dalla Provincia.
Il Senatore Fedeli rispondeva ringraaziando tutti i soci per il gentile pensiero
avuto. — Ecco la lettera:
Società di soccorso
agli Asfittici in Pisa.
Pisa, 2 marzo 1876.
,
CMarissinto sig. Professore,
°
Il lieto annunzio della sua recente nomina a Senatore del Regno doveva naturalmente essere accolto con piacere da tutti i soci di questa filantropica istituzione
cui Ella, dopo esserne stato il primo fondatore, meritaniente presiede.
I perciò che aderendo al desiderio dei
componenti il Coaaiglie•--Direttivo, e al ai~riliavoio-tanto
+ianax
a uno di quei famosi veglioni del teatro
soci tutti, mi onoro indirizzare alla S.V.
Scribe quando Torino era la capitale di
tlogfÚ Sitig4Sloiénngratulazioni nella
grata Inainga dhe, 'amante come Ella è
• &L
agiti CU be
-**
della nostra ietituzIone, non trascurerà ocL'opera Mila andrà in scena-' la sera
casione perchè essa vada sempre più midi sabato 11 corrente e il ifitIMMpéítagliorando, rendendosi in tal modo veracolo richiamerà certo molti .foreStieri nelmente afe' alla città dostra.
la nostra città. A proposito di questi e
Frattanto accolga, chiarissimo sig. Seper loro maggiore comodità, non ti semnatore, le proteste particolari della mia
brerebbe male che la Direzione del Regio
devozione e con vivace affetto voglia creI Teatro Nuovo ingiungesse al conduttore
dermi sempre
tu tenere aperte anche a spettacolo finito,
Suo dev. servo — I Segretario
le sale del caffè e del buffa.
MICHELE Essi Nen.
6natf UDII)
$1
10tIP
Molto si è "etto e fatto per impedire
la questua, ma, per ,ora para che l'epera
pp. sia eompfeta.— Uno stuolo di accattoni assediano i forestie.r3i l zhote l via_
vengono a ;visitare i monumenti gul a
_piazza del Duogno,' questo malgrado 'che
ci sia una guardia municipale destinata
a proibire ciò. Il fatto dimostra che la vigil-inza usati da quella guardia non è
amai. Cerchiamo di fare nei forestieri la
meno cattiVt0i4mpressione che sia possibile, via! ;1190 L.
f
tgavt. Angiedo Nuti cessava di vivere
nella notte dal venerdì al sabato.
-;
*
La nOtizia di un'altra morte è stata sentita con itioltoalispiacere nella.nostra,città:
i•bt ,Aticcelati
che, da luogotenente
9,
ieria era passato capitano da ps,-chi mesi, il 23 del passato febbraio cessava'edi'etil4Ir TslgtfAini-hinziata dove
stava come a `ddetto 'delfa fabbrica d'armi.
Il capitano Rizzolati era giovane di ingegno' svegliate,' aveva animo gentile e
cuore genereso, era simpatico, elegante
della persona e non toccava ancora 1 30
anni Povero giovane!
* **
Annunciamo con piacere che il professore Giovanni De Gioannis Gianquinto, a
unanimità di voti è stato nominato socio
onorario del Circolo Giuridico di Palermo.
*
Nella sala d'ella Società Buona Unione,
la sera di sabato 4 marzo, la signorina
Vittoria Passigli dette' ùn concerto col
concorso gentile della società del Quartetto pisano.
La signorina Passigli piacque immensamente allo sceltissituo pubblico che assisteva al concerto e più volte fu fatta
segno di entusiasti -e meritati applausi.
Di tutti i pezzi quelli che meglio iucontrarono il gusto del pubblico furono lo
stornello Santissima Ver,gine Maria del
Gordigiani e la romanza Pace della Forza
del Destino. Noi crediamo che la signorina
Passigli la quale sa adoperare tanto bene,
la sua voce così bella e potente abbia uno
splendido avvenire dinnanzi a se. Noi
glielo auguriamo di tutto cuore.
Anche i signori componenti il Quartetto
nella sinfonia Giovanna D'Arco e nelle
variazioni sul Politzto furono molto applauditi.
-
-
.
Il corso di Dommic,a sarebbe riuscito
benissimo se una pioggia indiscreta non
fosse venuta a guastarlo sul più bello.
Nonostante, il getto dei fiori, delle bombortiere e dei confetti fu molto animato.
Sopra un'alta carrozza tirata da quattro
cavalli stavano la marchesa Porta-Bellisomi, la marchesa Lornellini, il capitano
Salasco, il marchese Mannelli, il luogotenente Olivieri e il signor Laskaraki i
quali gettavano mazzi di fiori a piene
mani. Anche i signori Morando e Litta
in una carrozza e i signori Leoli e Ségrè
in un' altra presero parte attivissima al
corso.
C'erano anche parecchie signore tutte
ricoperte di fiori tra cui la contessa Mastiani, la àignora Peverada, la signorina
Filicchi, la contessa Fedeli-Alliata ecc.
Nonostante la pioggia, il corso proseguì
sino alle 6 e mezzo.
**
Il Veglione di domenica sera al Teatro
Ravvivati dato per gura della Società Filarmonica Pisana, riuscì come non si poteva meglio. C'erano tutte le più belle ed
eleganti signore; moltissime maschere alcune delle quali — bel miracolo! — piene
di spirito; molta gente che ballava..... E
poi nel teatro elegantissimainente addobbato, tutta la notte si fece un chiasso del
i40Ì-41,-Coo~iau-Al.e.2,144..$2,4cc
nuovo giornale benissimo redatto che
si pu
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'bn Y iano. o •rtlig
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ik) LI Gerente Respons.
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Alla Direzione ,,,d* i Roatro giornale t si
vende l'opuscolo g 4•, T) t
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posta fondtagt
e la perequazione .della im
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appunti
critici
• di Giorgio
osservazioni
Sonnirto prezzo lire una, A beaefitio dell'Ospizio Mendicità.
.
Ai Fraosi
Lezioni di lingua inglese, date da un
i4gl,esfo elp vve;c4o a ,insegaaare. Dirigoréi al S. M.A. Ca, Livorno. Ferma in
r
posta (affrancare).
Fuori 'Porta alle Piaggie, nella via
* *
••
'detta del Sacco,
Tempo, fa, nell'angolo di Sotto-borgo
VENIDESI
ohne parte di piazza del ponte, fu mura•
i
palazzina
con stalla, rimessa, giaruna
ato quell'orinatajo che era contro l'igiene,
dino e a lcOiribdit3 ; rilEt.rA
riad decoro e la decenza; ma ,ora ne
te un altro inconveniente.' Gli avvefiteri
rivolgersi al catfè della Stella,: Sotto
di quel posto ci si serionei sempre, cbirne BOrgo, Pisa.
se l'olinatojo ci fosse tuttora, , iiidelati;&)
-410
e sndicieria da bon dirsi. •
Bisognerebbe fare modo che quell'angolo non servisse più per l solito comodo.
, RIVISTA SCIENTIFICO-LETTERARIA
.:f
**
-Paolo M.,i fu Salvatore, d'anni
Si pubblica in Cremona l 1.0 e il
Asciano, il quale da moito tempo era ma- ,15 d'ogni mese -- Per l'abbuonamento dilato di ineurati4g, malattia, poneva fine alle rigersi all' amministrazione — Un anno
proprie sofferenze getta,ndosi il dì 1.0 corr. lire 7, un semestre lire 4. Un numero
Vendesi presda una finestra di 'un terzo piano, ed in se- ‘'separato centesimi trenta
so i principali 'librai — Deposito in Pisa
guito a,lla,cadnta restava all'istante cadavere.
alla libreria Nistri.
.
.
il r111111)10
—
-
'' ''Iiisal
-
*
oli. ite t
di Alessandro B. di Limiti, già
'detenuto per richiesta della autorità di
corrente fu pasaata unperquiaiil di
zione dai RR. carabinieri dei _Ragni SdAl
gli furono rinvenuti oggetti di
Giuliano,
-provenienza fartiva, i quali veunere
strati unitamente ad uno stile, del qual, fu
trovato possessore.
* *
Certo M. G. di Sin Fredíano a Stimo,
il primo giorno di Quaresima recavasí nella
:■11
chiesa di Sn Mi3hele in Borgo per ricevere le ceneri. Un altro individuo, disgraziatamente por ora sconosciuto ad onta. delle
più diligenti indagini praticate dalla autorità ed , agenti di P. S., che sembra si tre.
vasse coli por altro scopo, lo alleggeriva di
un portafogli contraente lì. non disprezzabile somma di lire 738.
17
E•■■
431
S■D
*
r-4
Nella decorsa settimana sono stati eseguiti i seguenti arresti: Per lesioni 3, per
precedente condanna 2: per furto 6, per vagabondaggio 2, per delazione d'arme vieta(a 3, per mandato della antorità
ria 2, per disordini 6.
Ultime Notizie
Siamo in grado di confermare la
notizia data dal P'arafullet che, cioè,
è stato nominato prefetto di Pisa il
comm. Bertini attualmente prefetto a
Chieti.
Noi siamo lietissimi di questa nomina e siamo sicuri che l'egregio funzionario sarà degno successore del
comm. Cornero.
.
P•1
AVVIS O.
Nel tuagazLine di Oggetti d'Arte e
tare situato
situato in Pisa Lungarno Modiceo, si
. procederà alla vendita per liquidazione degli
oggetti in esso esistenti, quali sarebbero
CORNICI DORATE, SPECCHI, LUCI DA
SPECCHI, MENSOLE, CONSOLS, TAVO-LINI cc. ec.
Alla Libreria Nistri
SCINTILLE di Brullo Minn
novissirna pubblicazione — Prezzo
rx
Pisa, Tip. Nistri, 1876.
ire
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