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Num. 10 - Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
Num. 10 Mereoledì 8 Nano 1876 ANNO IV TTT 4: avyt-et E zero al E .a ade °atee« IR LasteuRe›ooer 151T1•l'AIA lilla IPS Libreria Ntstri sot,to Borwo caalick ')1 ,I .se.Weeetet eíacati, Ingoia i; i • ) etadnik .g. , casta • aia castetietta .x.. Prkeo b lat. lli LI111Pia 1~03 a (.1 „ft 1101ZirtJE646 IV , OtaltYPTC1 4hributsTR.A.410N.P eqqaeuiii :ft« al ~te „iaoiss iL scena:sai:1mb ai <attuami einaidda iue ■A i4cusiJA mole -` non si restituknbuk i iiò della ricusa di stamparli: non si accettomo 1cl-scritti auoninni. — Le lettori; tett frine.:10es da Sé nonì • trAa a4.1•3 inoIi a dititge Qi=tiv A 142T o~lirtgeaNr14 e Ft VI NT C. I A. ' AllelINWTRATRÒ .1 - 'éterfferii - SCIENTIFICO - tyrrEfuotio Li. li ;• tL'Ti ;!• t h,, ramed iohd pu.9445.whfretm , ngEriiff ni ciAct.::, A i. T ?q - - Le ass000ttioriT hanno il principio i) 1.0 ed il 14 . d'irogni ,Juese,.con pagiuneuto anticipato di lire (5 iier un anno e di lire 3 v • allea osseas - 50(42, ci per sei mesi. iixasdel'i c1 irSA , 1ln aturaeroa„410raldy:-ea&tiliéVt 1,04A . rzretrati centesimi 20. • ' v visi ed inskíssidnirn - in linea o spali') dl limatiti etto riLata -itethIlt. - - tu° k jet, ofelq ttfli q !rnii iih 66 LO WItirl .•, opdi e ati Lodai eou O in ols donali . acuii elothith Ilol<asiaAseoes ol nefilltri(rg c614tstnero (li domani, perchè; ci8iStemente in trifesa AeF4'.441111W.J■CiattletiN 1 i soao eloInQou—iéve itetu rno • f gema uoigal itioimaciag oi V.» „olino:Uopo unimmo tr1o9Y,Bb nets iddho t., , • e tortia,no , eiovr,„ egli'è,ttabo'„Iftidniiitatto prefetto ali Iii‘ekiri f. efiVihaltsi ra fino iniPlAbilb Sie'frtal eaanre ,• aiainea cr UJ i mil li : •-tt-q W 1thisgt '11J n4 lin'tlia;gie déli -barone AeihIll,ollantl. I' lasciati scappar : dalla penna gli astuti're'-" la M Cor).iei.65 fde?r24arno 4 'allegro rett4 19Ng i fetht .fiRs3Ritk9;,4ìff Pig9..%u o ue1li sel -eprepagni strin t cretino' (12(0f ...del V9kéi-e. SAh fi te :119 ti >p)0: «' I ntenté; contenteZA-3 (39059à4. 4 %igiSIPSi 44t9t. 9)5941t1 een, cilitt"glit i a' qt~s P'' apertra tftel tehiti ritMi, ^.3 Che nel siviktdbht i* ;Mq, gli trasudand dai pone se ndn fosise") nie ,laa(7,,,g01tz dJt a1a,01X; con rrel tourin. Bardemiu o • n n ti v o' prefetto, di liòft'2lit•ittvufflur perché pegsh, s gli verrebbe voglia .di zetta .1,.,ipprwese cnuapenserz.quio ad i mt) avetc il vendicatore. coScie»Yni didt,10' talitor U a•er ra Il 8enatore 001. aero,di ceutonnlit.iArb - « A me e ballare uno 'sfrenato eancaa o ai veri liberali dispiace che di •- Vgirgare -nefandi ,coosesessi -del,;corriere. nem giurie. meno una quadriglia nella quale il il> caami. Cornero:' se ne vada; ma • per t nostri amici, giunti alla luce' della ptibbli-) 1/2 otr.• >< lui ne ho piacere, ,perohè potrà vivere in ca udienza, is'ixubroglianm e -4i,e'sì410140nP., signor Si -monelli potrebbe fare il ca- Viportiarne' argoinerito stesso Sullo Livorno una vita più quieta e più riposa-1 perdano la memoria cc. valier setti l'on. .Toscanellì la pcii • ilStilM100 dalla .:Crézzetta i d'Iltalia la lettera ta e non si troverà, ad- aver che fare con Oon altre h più ginsteiparole, sto zerelle' M DO or a, che segue del suo corrispondente pi- partiti personali f,ana. con partiti veramente ekVéper;lel nella,: plikeata tnia L'origítict ,di questa gioia e nogq O. ,401/LW.ellte palitici. a a • ,'"•• F. sano détérispoiMe-dza. Ca p i te V Niel Jaigvato i deLla Corte d'AsSise di Orosseto h „ssolu< Pisa, 3 marzo. •; 'j_••_ cat • i • tiiih ilageentAto di: i1id14esta i teati to i signori Toscanelli, Simonelli e C. . 0 01s901.1.L. .. t t :da/1111f» aver veduto, di aver tiditop,o . allora, ise tirltkgs o hy ty rosseGI1'1, £15-dtEt1. e il senatore, Cortiero lascia Pisa per r40Jaztio_ ApgigzzAff4% questo è vero -- e- il Cbrrieire aftirrna te L,ihaig or i Toaeanylli,,,i qoittQtib, aSsumcre la 'prefeittira di Livorno. 11 LP:: 91199ìIs2.0449 (1 pelale, gettare addosso al che è - tale E il 'COPPiei'f in :In a di queste e compagni, sono stati oggi — come era d eineo 134 19ni 441 ,K0.:e.0911dir _.0,rosseto eomm. Cor nero la respousabilititt di questda due ocoa.sioni per tre :AjOsSO a da prevedersi — assoluti. tSi è verificato siaaittaluina cAa.íorazioni-sx,.,u,a, in., iii6tit meprocesso? Perchè un vecchio patriotta, conte il Cotalegt quello che • profetivava l'oli.. Toscaoelli parti troviflino igiu.t 1e panSeisevere ehiva? E nel caeo irapevelià la dite, limatati, le ingiurie più plateali, ingiurie che noia che, cioè, tutto sairebbettuito in una sin., di- lui . t dai pretto quando egli non avrebbe fattet nata di violino. • E alla maggior t. parte di arrivano sino a lui e ricadono su chi che riportare ciò che i testinaou,it .gli Si, • è vero!. Molti •dei nogtri! .., coloro che compeogono il Così detto parle ha , lanciate. ' -tt • devano ? •tito del Risorgimento, sta bene.' Dopo si 80tiO ' addormentati sugli Intauto alivorneai -13000 lieti di ver vinto alle" elezioni comunali, provin- è vero! molti sono coloro ch hanno < n Corriere, 'nella avere a prefetto il coni.ni. Cornero. ciali e politiche i risorgimentiah'i si 'sono chd' impbrfa detto: <k'Abbiàmo vinto; dice Che .« dall'arrivo derCiruerincr1à La. addormentati, 'tra gli allori, mentre gli •clintinuare a coniliattere? il periodo di maggióre 'agitaibue etre mini dà, ai, suoi lettori la notizia: . altri, più destri e più attivi, hauno conBisogna ,sve- la città' abbia deiViito attraversare. * a Non Importa Il senatore earuero prefetto di Pisa, tinuato e continuano a lavorare. . Corriere i rsi,. bisogna tornare stilla breccia, Mi provo neanche ricordare al Abbiaino 14itto -- dicevamo molti dei è stato nominato prefetto della nostra molti anni anteriori a questi tre dell'amt bisogna combattere.— I vincitori che città. L'on. Cornero, vecchio' liberale e • nostri amici — che importa continuare a ministrazione earnero, Eadtò sono Persuaso r dorinono ,sono meno da temersi dei combattere? a gentiluomo ,compito, troverà nella nuova che li rammenta bène', ho citato la frase c Bravi! Domani ve ne avvedrete, e .vinti che vegliano e stanne .continnasua sede quelle, oneste accoglienza a cui perchè mi pare chè il Corriere abbia avuto gli danno diritto 1:1, lealtà del carattere e intanto avrete cominciato ad avvedervene ,,Inente .in, agguato. intenzione di scriverla per i e , I ‘• • la bella e meritata fama che lo precede oggi. Mentre ancora ferveva il bollore per i pisaiii Che sanno'purtroppo!' &hittdelle elezioni, i testimonii facevano a gatra noi a. s i mo la storia della loro cl,iét dal 1867 E il corrispondente livornese della ra a parlare a carico del Slinonelli, del i,1 Dalla stessa act.zzetp, (l'Italia ri- fino aci oggi! Gazzetta d'Italia così scrive in data 'Toscanelli e degli altri, a portare infor- -po.rtiamo quesCaltra corrispondenza piLo stesso giornale più sotto aggiunge: mazioni, a offrire prove alle autorità po- -sana in data del 6 marzo: del 3 marzo: Palla partenza del Cernero ,sperlamo litiche; quando si è trattato di confermare a La gioia è nel campo dei nostri av- i principii un altro periodo . di calma e con« Comincio con una buona notizia: il dinanzi al tribunale le cose già dette, .4/usarli; si pronunziano discorsi, si divocomm. Giuseppe Cornero occuperà il pocordia universale; un nuovo ordine di co8e: sto di prefetto di Livornn. Sono certo allora sono incominciati i dubbi, le pau- rano spleudide cene e sontuosi desinari, nel quale poste da banda le antiche dische i livornesi, addolorati per la parten- re, le reticenze, le dimenticanze; si pos- 'si dicono brindisi, si bruciano fuochi del sensioni, lasciati in un cauto gli irreconza del barone De Rolland, saranno con- sono contare sulle dita quei testimoni bengala e s'inonda di telegrammi l'Italia, cintili, gli onesti di tutti i partiti si ponche abbiano coraggiosamente fatto il loro - la maggior parte degli abitanti della quale tenti per questa nomina. gano d'accordo a cercare, alieni da quadovere. •ii 2 domanderà certamente: a O chi sia a L'incognita che avevamo dinanzi si lunque preoccupazione, il miglior bene « Domani c'è da sentirlo il Corriere - questo imputato Sinionelli che è stato asè dileguata: in sua vece ci resta il comm. della città. Cornero, amministratore intelligente, pa- dell'Anta' Sbraiterà contro ii prefetto soluto dalla Corte d'Assise di Grosseto?, Belle parole Parole d'oro I Ma: niente triotta di antico stampo; gentiluomo con comm. Cornero e lo accuserà di avere '' a E fra i telegrammi in risposta ve altro che parole, perche saranno, potranno tutti eliche con li avversari, uomo culto, inventato i fatti che si adducevano a ca- it'ha uno curioso dell'on. Bresciamorra il essere susseguite da fatti? Si'può sperarlo, rico degli imputati. Inventare i fatti! si quale esclama: « Un'altra macchina svenaffabile, gentile, un prefetto, insomma, fa presto a dirlo; ma il processo chi lo tata! » Un'altra? Toh! O la prima, quel- ma è lecito dubitarne. come bisognava creano apposta per rimha iniziato, chi proseguito, l'autorità po- la vera, non venne montata dall'on. Cri>< piazzare degnamente il barone Da Rollaud. litica o quella giudiziaria? Mentre questa, spi deputato di sinistra? Dei pranzi il più Fra noi il comin. Cornero troverà acAnche noi troviamo. belle le parole t rappresentata dal cav. Fortini consigliere '. notevoli fu quello di Grosseto al quale, coglienze oneste e liete; e una provincia del Corriere; ma sarà proprio vero alla corte d'Appello di Lucca, prendeva dice il Corriere dell'Arno, intervennero i da amministrare, nella quale non esistole informazioni necessarie al processo, . rappresentanti le autóritiì locali e tra che c011 la 'partenza del Coi-nero rino divisioui causate da risentimenti perquella — interrogata — non faceva che questi, aggiungo io, anche il capitano dei nascerà in Pisa l'Arcadia 'e nell'Arno sonali, ma partiti politici nettamente e scorreranno caffè col latte ,e dare alcune di queste informazioni, non 'carabinieri. Non sono informato se vi prenfrancamente designati. Qui da noi il precome •icure ed indiscutibili, ma come "desse pur parte un prete; - l'altra simpatia imAtirrati? Sarà Pri8Prie‘■dro 'Che torfetto non starà in dubbio nn solo motracce che dovevano aiutare il cav. Forti- dell'on. Toscanelli; ma vi sarà stato, dianerà la quiete é cU' 'avremo, dopo mento per sapere da quale parte stare, L: ai al compimento della sua missione. mine! tanto, la fine di ogni dissensione? Ah, con quali persone legarsi; qui da noi c'è a Certo, il Corriere del" Amo butterà c Allo stesso pranzo assistevano, oltre ci crediamo tanto poco c4, Ci vien la gran maggioranza ,moderato-liberale; tutta addosso al comm. Cornero la re- gli ex-imputati, tutti gli avvocati della fatto di domandare con ViCior litigo: essa il nuovo prefetto troverà amici e spousabilità di questo processo e la indifesa e quasi tutti i più influenti indivisostenitori. Seigueur, est-ce la da ou le cominencemeut? giustizia di quel giornale è chiara, chiaris- dui dell'Opposizione grossetatta. Mando dunque, a nome dei miei cona Il Corriere dell'Arno dedica naturalsima: se l'autorità giudiziaria aveva in cittadini, un mirallegro al senatore Cormente il suo primo articolo al prefetto mano tanti materiali da fare il processo, nero e la preghiera che venga presto fra , L che colpa ne ha lui? Cornero e ne saluta' con gioia e con inami a. ,,, e Intanto colpa o non colpa l' ira del giurie ranitínilítà" partenza. 'Ma nell'arINTOti tutti' i giornali, la 'Dio mercè, - 1 "afririeré dell'Arno contro il colma. Cor- Aícolo è un • periodo che suona CONi evi , I einerel f $118 °noli,-e eq hovsif ine 131,t, wielaq i b sai ,sieoqao elfab , r -- , - - , - . - I ., , , , . . ,. - , , >< : ( - - - . • - .eee. ali motivi della imposta dà ic Tara •'. illuminata giustizia dell'Eccellenza vostra acciò sia nel più brerre termine soppressa poche avvertenze di Antonio DiLupo Parra l'attuale amministrazione dei fiumi e fossi, e vengano separatamente convocati i sin(con. num. zi). goli consorzi perchè in ordine alla Legge provvedano da loro stessi ai propri inEcco l'Istanza. Alla quale, per debito d imparzialità e interessi. ( Firmatari. ) perché li interessati in questo affare possano, mediante uno studio sicuro e comFerdinando Gentili, Alessandro Pini, pleto dei fatti e degli argomenti, rilevare Anibale Domenici, Luca Fanucci, dottore da qual parte sia la verità e il diritto, Aatonie Sbragia , Giuseppe Minghetti, farà seguito quella inviata al Ministro dei Giambetista Coli, Leopoldo Doneenici., Lavori pubblici dalla ouore,vole DepataMario Camerini, Antonio Comparali, cav. zione. Flamado Dal Borgo ( deputa.to di fossi ), Vi aggiungerò poche e brevi osservaTorcilo Loreuzetti, Alberto Federighi , zioni in forma di note, perehè vi sono Ferdinando Scalzali, Aiutammo Bunui s supposizioni fallaci che non si debbano Ranieri Ilimediotti, Giorgio 13arsotti, Raflasciar sussistere, osservazioni inesatte che faello Lauducci agente Sciameuna, Fauoccorre correggere, argementi speciesi stino Cauesi, Gaetano ()amai, dott. Loche bisoglia 'svelare. reuzo .Caueai, Ruderi Zueehelli, prof. (I: Mdani, dott. avv. Francesco, Morghen in A. S. E. il Ministro dei lavori pubblici. proprio e tenne rappresentante del fratelln Eccellenza: Coll'iatendimento di ottemperare al di- Antonio, Preda:esso Monti, .ttauieri Casisposto dall'articolo 116 della Legge sui ni, Francesca Parenti, Giovanni Picchi, Rauieri Galletti, Orerte Giolai, conte Bialavori pubblici, il 21 aprile 1868 in una assemblea collettiva di 127 Consorzi idraulio Pesciolini tutore Bertolli, Vincenzo lici venne approvato per mera formalità, Piè, Fraucesco Ferrucci, Lelio Simoneschi, e senza discussione il Regolamento orga- Stefano Bocchi agente Saniniuiatelli, Otnico dell'amministrazione dei fiumi e fossi tavio Grassi agente' Rosselmiui, ing. Luidella pianura pisaua nuovamente riformato. gi Cartoni, dott. Giuseppe Carrai, Thomas Rook, Giovanni Genesi, Ranieri GioSe da una parte con qtiesta riforma furono svincolati i consorzi della tutela slaui, Angiolo Coli, Sa.batino Passeri, Gagovernativa cui erano soggetti in passato, spero Frosini, Gaspero Coli, Francesco dall'altra, ovviando alla massima fonda- Agonigi, Ranieri Agonigi, dott. Eugenio mentale della vigente legislazione, che i Morradi, Antonio Redi, Augiolo Filippi, vuole libera l'anuninistrazione nelle massa Cesare Menicegli, Roberto Porter, cav. degli interessati, si elaagirouo poteri illiGiovanni Ulivieri, dotti Antonio Di Lumitati alla Deputazione generale dei fiu- po Parra, marchese Roberto Pucci, marmi e fossi, la quale a vero dire non è che chese Edoardo Dufour Bsrte, per il conuua larva di rappresentanza legale. Ed te Pier Pompeo Ma,setti Zaelobi Rossi infatti la Deputazione, essendo composta maestro di •casa,, Leopolda Nasi • vedova di 21 individui,. mentre i cOnsorzi sono Ciaccheri, Luigi Pizzotti in proprio e mei 127, chiaro apparisce Che 106 consorzi 'nomi, Anna Pate vedova • Malenchini in enno amministrati da persone loro estrU- proprio e nei nomi, cav. priore Alessan/Ree. Nè può obiettarsi che ogni corso dro Carega, in proprio e nell'interesse di getcqua è direttamente amministrato dal mie moglie Vittorina Cipriaui ne' Cerega aputato eletto nel seno del suo cousor- Francesco Mimbeili in proprio e per prozio, dappoichè il regolamento autorizza i cura di Luca Mimbelli, L. e A. fratelli Deputati speciali solo a fare delle propo- Fiorini, Davide Traeler, avv. Ugo Chielste, le quali possono essere accolte come lini mandatario del proprio padre Enrico, rio'ettate daB i depntaisione generale, onde ,ave. Augusto Sgarelliuo Perfetti, cav. rendersi del tritto illusoria l'autorità loro Giuliano Carmiguani,_ Luigi Del Seppia, come ampiamente è dimostrato nei!' °pa- . -Raffaello Morelli, Pietro. Ulivelli,. Antoscolò • a stnmPa Che r egregio sig. dott. nio Paesetti, Fraucesco l'assetti, prete Antonio Parra' diresse ai t ontribuenti del Giuseppe Xasoui, lacopoZgannoni, avv. Leo11tane Pota ailorchè la Fina delicata co- poldo .Galassi, Jacopo Formiehi, Bartolonescienta non gli permise continuare nell'uf- •nieo -Miniati, ' cav. avv. Ottorino Mugnai, fitin di Deputato di quell'importante corprete Giuseppr Bocci, Giov. Antonio Carso d'acqua. miguani, ing..Semiro Mugnai,. Cammino eieeeQuesta antuduisitazione dittatoriale, .Barghiui, Americo. Mugnai, Griovacchino anacronismo vivente, strana eccezione alle Socci, Eurieo Ghermeli ,Dal Tea ta,, Raleggi generali dello Stato, non tardò a pro- nieri Rosei, Fesleeigo Ressi del fu Luigi, durre effetti congeneri: disordine, aironeAngelo . .. .1tòssi del fu Alessandro, Graetano mento e trascuratezza negli affari malgrado .P,psei,.Reeieei Forti, 'Emilio Terrosi, Alesl'ec cessivo numero degli impiegati provvi- sandro _Terrosi, , Odoardo , Forti, Attilio •ti di stipendi lauti oltre• dovete, lusso in .,,Porti, Fqrdinatido Federighi, Francesco e ogni .genere di spese, indisciplina negli Forti, Aristodetne Forti, Augusto Forti, _ impiegati stessi, che, per abitisdine lascia- .Sabatine. Barsotti, Reaieri Nuceetti, Marno deeerto l'uftizio;•gtioranea aei coutriea) Nicola-i, Givae,ppe Niccolei, Fraucesco buenti delle spese, delle regioni delle ›Pecoltitie Rocco Barsotti, 4 :n4eea gi 99 e.ttasse, della aituazione economica dei sia- ti, Oliate Resai s prof. Alatonio, D'Achiaroli corsi d'acqua; d che per eccesso di di, Gustavo, Tabet, avv. Regettio Ta,ddei, esutorità la 'Deptitaziouer «allevale, d'e- Salvadore Palau: Birtoionatneo Giaconi, !, poca , della, formazione: ad oggi, non fece i etiovanni , ,Ghelarducci e e cleri , Cenai Narnoti 'comePreeriee il regola- Ilgffaello Luperi, Lorenzo••eaolicelíi, Ai un-irilento, tialr ftirond le mii3oz yapuozzi , Gloyniih..et tiorigt, _ Luca comsegnenze verificatesi teotl danno .gra- Giaconi, ,Lorenzo Sbrana., àiòeanni Mavisaitno della poasidenza rurale. ' igeatio Becchetti,, Pietro lani Aleigeli„:Gene ,l.Teenuari„ „Angelo. _ Nucei, PaLiaigi ei e pasei .satteleritti faeseisseii i Per--le--q.U.Ii.,,es Cfereangllieti ee peteo Gesaroaa, Prib rrale centi parte dei consorzi dei fiumi e fossi e della pianura pinna, fermandosi princi- apanlieramzeth e, j%stia" Vennezzi, Litigi palmente sugli articoli 111 e 118 della r9geriskiii,ni, nktiill, , 44r4140 1.2 4ktubrogio legge sui lavori pubblici, ricorrono alla Pacchi ni, Alessandro llaangeli, Pietro Or. o'. ■.• •.• •: • 111.• *.o ••. • i - p . - UNA BREVE RISPOSTA spiegazioni. ALLA aLNFUSA D.cleiariaino azitutto francamente come siaino rimasti inera.vigliati per non avere CHIACCHIERE DI Q UIDAM rinvenute maggiore cortesia nella forma. Dal canto nostro, invece, usammo ogni riguardo al sig. Direttore cav. Luigi TreveAvevo intenzione di replicare oggi al prima che al Risorgimento hui, cortese articolo intitolato A conto nostro il nostro articolo, per dargli il mezzo di reninserito nell'ultimo numero dello Spettaderlo pubblico insieme con le possibili sue tore di Firenze; ma l'abbondanza delle eoafutazioni. La Direzione, però, senza dubmaterie mi impedisce di porre in atto il bio ;dopo maturo esame e presi forse oppordesiderio mio. tuni consigli, credè non dovere accordare ospiIn due parole, dunque, mi sbrigo. talità al povero articoletto nostro, che poi L'egregio Anco mi dice, in sostanza, vide la luce nel presente giornale per opera che il suo giornale e i suoi collaboratori di un amico dell'autore. intendono per nulla di combattere e non Lasciando da, parte' le oziose .quistioni di il Verdi e il Ferraci; anzi nessuno come forma, veniamo alta sostanza. loro, vogliono bene a quei due bravi uo• .• Per colpa nostra o p.ir altrui ,volontà, non _ mini, Ma siam, stati intesi, e perciò correndo troppo si è Ma ad A neo, ad •A ritonio, a Brontolone detto che non abbiamo compreso o non abbiamo noti piaccionó ne la Messa di Re q uiem (che voluto comprendere gli altri. La. tesi da noi . soateuma nou eè stata sotto .nissunsrepporto - - - - , I nostro che non troviamo impugnata; tale b stata la sostanza delle nostre osservazioni, cui abbiamo aggiunto la dichiarazione di concorlare se non nella dimostrazione, almeno nella conseguenza (cui giungevamo per altra via) essere cioè l'istituto tecnico di Firenze uno di quelli che godono fama meritata. Ci sensbra quindi non solo di non aver fatto dire a chi contraddicevamo cose diverse dalle esposte, ma di potere altresì insistere a ritenere inesatto il ragionamento che fostnò lo scopo dell'articolo del citato num. 5: ragionamento che non abbiamo davvero presentato sotto altra forma, por toglierci il gusto di potere scrivere una facile critica al Giornale dei Lavori Pubblici. Dalla qual cosa chiamiamo giudice chiunque abbia letto le mentovate scritture. Veniamo alla quistione del titolo di cui si tiene discorso sulla fine dell' ultimo articolo del giornale. Ora è proprio la Direzione che la tira in campo. Se avessimo avuto la fortuna di essere intesi, non ci troveremmo costretti a ricordare come noi stessi avessimo ANTONIO DI LUPO PARRA. dato una definizione alla parola perito assai (Continua). diversa dalla comune e tale da dovere essere accettata di brion grado dagli allievi di tutti gli istituti tecuici, non sembrandoci, lo confessiamo apertamente, che fosse poi poi tanto necessario coniarne una apposta per giornale dei Lavori Pubblici coloro che hanno avuto la ventura di uscire Nel unni. 9 del Giornale dei Lavori Pub- da quello di Firenze. Che se invece si voblici, che 81. -stampa a Firenze, troviamo un gliono introdurre le denominazioni di aiutoingegnere, o di ingegnere-aiuto, potremo per articolo in risposta a uno nostro, stato pubamor di brevità fingere di ritenerle quistioni blicato in questo periodico il 15 febbraio di parola e andar d'accordo. scorso, io. cui si facevano delle osservazioni E. G. sopra uno scritto inserito nel n.° 5 del suddetto giornale. Ci si concedano poche e brevi si, dott. Carlo Fangacci, Giuseppe Palla, Romualdo Orsini, Michelangiolo Orsini, Ulive Palla, L. Palla, Giuseppe Orsini, dott. Ranieri Ceccarelli, Michele Giusti, Cherubino Matteini, Massimo Mostardi, Tito Lupi, dott. Augusto Antichi, Leopoldo Antichi, Alberto Seller, Emilio Toccafondo, Filippo Maccheroni, Gaetano Marchetti, Giovan Batista Maccheroni, Demetrio Maccheroni , Luigi Landucci, Antonio Toccafondo, Domenico Mugnaini, Giuseppe Lauducci , Fabio Maccheroni, Giovanni Toccafondo, Rutilio Maccheroni, Giovanni Maccheroni, Ferdinando Maccheroni, Michele Daole, dott. Raffello Giusti, Pietro Menocci, Antonio Mattonelli, Gaudeuzio Landucci , Angelo Zuccelli, Giuseppe della Capanna, Luigi Minghetti, dott. Cammino Vannucci-Pini, Attilio Domeuici, Flaminio Romanzini, Leopoldo Coli, Antonio, Pini, Aristeo Minghetti, Giureppe Mataloni. -Blaze de Bury 'chiama divina) nè l'Aida (che lo stesso critico chiama ammirabile) .nè gli, ultimi lavori dei Ferrari. Allora è questione di gusto e non se _ne parli più. Se avessi spazio vorrei aggiungere che a me piaccidno, nello stesso tempo, il - Na'' bue cei e l',-lida, il Ballo in Maschera e il Doe Carlòg» la r Medicina d' una ra- peizzi aminalaYd" .A' Cause e effetti, il •1 GO1doni e il DOlko; ma lo spazio mi - manca e mi conviene far Punto. *l e Del rese» ringrazio-eine° delle súe parole gentili e della cortesia adoperata nel comb.atterl i così tutti gli avversarii fosti i sero coniate ad . ..,,JeAn 1, se. quella che gli allievi degli istituti tecnici , no voluti elevati al grado d'ingegnere dal Direttore del giornale o da tal-uno fra i suoi Cbllaboratori; Abbiano invece detto che per abitudine inveterata, vigeete quasi • escluSivaniente in Toscana, chiunque, e p..rciò ,con maggiore 'ragione chi è munito di' Un diploma ' di licenze. tecnica (che abiliterebbe alle sole VrofeSsioni medie) può giungere a ottenere titolo e l'effsttiv•o esercizio del l' ingegnere.. Di qaesto fatte, di questa. trascurariza, continuata siuera in mancanza di . disposizioni .precese_ deilii noAre leggi, e per eolpe, anche dei veri ingegneri tos :ani, noi siamo pur troppe convinti • da un pezzo. La 'stima che abbiamo' ognora Avuta per l' egregio airentire sn t.. , .: il i. ' Th 'del Giornale dei 'Lavori Pubblici ci zivrebbe )(T! i ckoincpplipciato a .pubblicare in FiirriPédit'o assolutamente dal ritenerlo capace renze la Rivista Internyirale Britannidi • difendere il cattivo sistema; e difetti non ca, Germanica, Slava cp,..odella quale so usa nostra parola ne lo Chiama in colpa. no' direttori i signori C.3.5 . Giusti, Pietro Stabilita questa prenussa, rispondendo alFanfani e Carlo Parura ii.44''' Nel primo núniero si 3fitlihgoao vani articolo sarricordato àtanapato ,nelaitun. 5, Jel,biaino dimostrato come non efttesse.4 e- articoli intereseanti e tra traiti.' Come ; ;sumere•t1 ,merite relativo dell'ispAate fleren- dia premi ' -forma. poetica' la leggenda det tino dalla cifra. esp ri inagitALiay auscleigo y a- • .Aribetunghi di. K.,43artsch, e Un dlibbio retal.ilo ArgagS eninta,. Donati dell' illustre, n i che sopra cento si qp tgtati dantofilo Carlo Witte. r8 O cc. con ron t tecnici inferiori, air; P n " Rioita zsl idpiuRaidLscierww HOLa n denteiggati va agli elgte e ad gvare articoli origioltre e arti, iell articolo re e ca? tle SIA .23 statitsloti , - , ". s , - - . ; , ' - - • • •••■•••••■••••• •111~11~. nati pubblica pure corrispondenze da NewYork, da Londra ec. L'abbonamento costa 20 lire l'anno e il resto in proporzto- ne. Per gli abbonamenti dirigersi al Banco Annunzi Via del Castellaccio nei 6, Firenze. r Li Ho ricevuto le dispense 7. 8. (testo) e la dispensa 1. (tavole) della Nuora Enciclopedia Italiana pubblicata per cura del prof. Gerolamo Boccardo dall'Unione Tipografico-Editrice torinese. Per ritirare queste dispense dirigersi alla Succursale dell'Unione Lungarno Mediceo num. 2 rosso Pisa. QUIDAM. mo la storia di magnanimi esempi che Egli, narratore fecondo, amava sottrarre all'oblio di cui sarebbero restati facilmente coperti nel turbinoso attrito della vita forense, onde tornassero di gloria all'antica Curia e d' insegnamento alla nuova. Luttuoso, irreparabile, immenso è il vuoto che la morte di Antonio dell'Hoete lascia nelle nostre file; ma dinanzi al feretro di quest'uomo leggendario, la cui figura per ben oltre undici lustri torreggia nel rei.° e placidamente scompare senza aver mai spogliata fino ai suoi ultimi giorni la nobile nostra divisa, male s'addice sterile tributo di lacrime. L'omaggio migliore e più degno che si possa rendere alla memoria di Lui si è quello di perpetuarne, imitandole, le preclare virtù. l'animo di chiunque gli si avvicinava ed in ispecie dei giovani da lui particolarmente amati e protetti. _ Scema ancora la schiera di quei vecchi italiani che prepararono Con l'e,sempio e con l'opera la grandezza della patria; e mentre li accompagnami) all'ultima dimora, ci volgiamo d'attorno compresi di sgomento e pensiamo: dove sono i giovani che debbono prendere i posti nelle file lasciate vuota? ""4"1511 Ieri, martedì, ebbe luogo il trasporto della salma del cavaliere avv. Antonio Dell' Hoste. ANTONIO DELL HOSTE 1.111111111M11111 Un'altra splendida figura che scoin. pare! Un'altro vecchio illustre che se ne và! Lunedì sei „cortente a ore 2 e mezzo potn. moriva il cav. avvocato ANTONIO DELL' HOSTE nell' eth di 84 anni. In breve tutta la città ne fu informata perchè tutti lo conoscevano e •tutti gli volevano bene e lo veneravano e lo • stimavano grandemente-. Era nato il 26 settembre 1792• e fece i suoi studi nel collegio di Volterra insieme al conte Giovanni Mastai-Ferretti ora • papa Pio IX che si ricorda . sempre di liti e che, tino poco tempo fa, ad un prete toscano domandò notizie dell'antico .compagoo suo. Il Dell' Hoste apparteneva a quella vecchia schiera di liberali provati e costanti i quali soffersero le prigionie del 21, del 31 e del 49;' di quei liberali che innanzi:a, qualunque interesse, a qualunque amore portav'ano inteoesse ed amore alla nostra Italia. - Egli conobbe e fa amidi molti ira gli uoniini piii•illustri e più spettabili • Ronnif (do9:ditnorò p:atti:e della sua rovinezza), • Pisa 4',:fir Firenze; lettniCissimo poi• del TOMAIA che k,rli ifece e gli dont%11 busto. Nella città Yostra eorcitò pete357 ít.nni coii lealtà e itecoro grandissimi ?la professione M aVricatOe la esercitò grorni della-sua ita tanto che si può dire' +esserirngli morto sulla breccia. !,...■••. Il Dell' l'oste ebbe STIrattaSagli interessi di quasi tutti 7; più notevoli cittadini: non si ricorreva nei casi gravi che a lui. In professione • •amò di necomodare le parti 2iì22119 di seguitare le liti;,e seinpre con notevole e • grande disinteresse proprio. Visse tino alla grave età di 84 aqui godendo sempre di una rara giovinezza di spirito e rendendo.piacevolissime le • sue :conversazioni. Uomo di' carattere, stette sempre fermo nei suói.principii, nessuna cura, nessun pericolo rispat-'Mando a sè per gli •anridi al grande numero deì-qu'ali Stata amaisj a sua perdita. s•,, • . niir,eiv • _Antonio. Dell' foste morì.tranquillo e sereno e qtrasi senza 5:lie si mutasse quel suo aspetto quieto, aperto, leale, sorridente che si conciliava tosto - LI 1.) . . e e e . . • ( ' - Una lunga schiera di amici e di cittadini fra i più notevoli prese parte al funebre cortèo. Sulla bara stavano la toga e il berretto del defunto e la croce di cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro l'unica decorazione conferita al Dell' limite. Reggevano i lembi della coltre il senatore Rinaldo Raschi, il sindaco comm. Mario Rizzari, il cav. Moggi presidente del Tribunale, l'avv. Augusto Palamidessi presidente dell'Ordine degli Avvocati, il marchese Mastiani-Sciamanna e il cav. Nuccoriui procuratore del Re. L'associazione del cadavere venne fatta nella chiesa di S. Niccola e altre preghiere furono poi dette nella chiesa dell'Arciconfraternita della Misericordia. , lope .. ..... Quanti se n'ha oggi? mi domanda la mascherina senza rispondere invito. Se n'ha se n'ha 2! — Siamo a quaresima eh! -0 A quaresima?! cosa c'importa a noi? Si balla, dunque? — Come! e si balla di quaresima? Io detti in uno scoppio di risa e volevo strascinar la ritrosa nei vortici della galope: ma lei in aria solenne: 1 marzo 1876. — Già troppo abbiamo peccatole. addio! Amici! Sentite che baccano vien di lag— E mi lasci così? e non mi 'dici chi giù? Che urli! che strepiti! Pare un in- sei? No, non ti lascio. ferno, ma è un paradiso, sapete un — Lasciami, lasciami. vero paradiso. Entriamo, entriamo. — No, no! Dimmi chi sei. — Signore lasciatemi; mi fate male...`.. Lasciate che la folla vi avvolga nelle sue spire e vi porti e . vi trascini con se. oh....! ecco mio marito! Come feci presto a lasciarla!!... e tosto Fate così. Vedete? io mi butto là a corpo perso; maschere e mascherine mi as- lei dette in una risata così sonora, cosi sediano da tutte le parti, e mi uclano prolungata che tutti si volsero dalla nostra negli orecchi, proferiscono il mio nome, parte, e li a ridere tutti anche loro . mi saltano al collo e io lascio fare, Io cominciavo a sentirmi bollire il sangue e guardavo qua e là tutto ad un mi lascio stringere e rido..... . Amici fate come me; ridete, ballate, tratto m'accorgo che la mia mascherina Dio la mia mascherina non saltate. E Carnevale! È l'ultima sera! aveva più 'maschera; era ..... era Giulio, Ecco qui una mascherina soia sola .... un mio arnico, un tipo!! e rideva come Bella mascherina, perché, Sei sola? Ti sei e tutti mi accennavano e rideun matto perduta in tutta questa folla? Mi vuoi acDio vano II ero annientato. Poi vencettare per cavaliere? Vieni vieni, starela stizza, ne una rabbia da non dirsi: mo allegri. — avrei volentieri fatto a pezzi quel Giulio, Passo prontamente il braccio intorno a che rideva tanto' rompo la folla con quella vitina di giunco, agguanto quella una furia di spinte da spiritato e corsi manina inguantata e via mi slancio come verso Fuecita..... Come mi rumoreggiavan un pazzo tra tante coppie, m' insinuo di dietro le risate! qua, salto di là, stringendomi quel corGli amici con cui ero entrato, mi videpicino snello sul petto, col mio viso viro, mi. vennero incontro allegri allegri: cino vicino al suo — Abbiamo fatto come te; abbiamo riL'orchestra cessa di sonare e noi due so e ballato tanto!! Te ti Sei divertito con trafelati ci portiamo a sedere. Io osservo quella masclierina eh?" con attenzione e c,on desiderio la mia Detti loro "due solenni spintoni, saltai compagna, ma i miei sguardi non vedono fori, corsi a casa e andai a letto.... ma nulla e non penetrano sotto quella ma- quella burla non mi andava giù; la soschera, sotto quel travestimento. Soltanto gnai e la risognai, ci pensai sempre! attraverso i buchi della maschera vedo Verso le 12 escii e quando fui per enbrillare un par d'occhi che mi danno trare nel caffè, mi venne fatto di guardavvero da pensare; magnifici capelli dare il portafoglio... era vuoto che era un biondi come l'oro cadono in belle anella piacere. Sospirai e tornai addietro; e gira sulle spalle; e quelle forme rotonde, deli- gira mi ritrovai al Duomo. Sospirai dac'ziose, e quelle manine e quei piedini mi- capo, guardai 11 cielo ed entrai. C' era croscopici spirano tanta voluttà, che io predica quaresimale. Il predicatore avenon mi reggo e supplico che rei dica va impugnato il fazzoletto bianco, e le sue il suo nome, che si faccia conoscere, parole echeggiavano tremende sotto le che mi faccia sperare invano. In- voite della chiesa e sonaveno rimprovero, vano le dico che dev'essere un angioio, minaccia e consigliavano pentimento e che sono innamorato perdutamente di rassegnazione..... Mi pentii non rei lei.... Lei non fa che ridere e i suoi occhi rassegnai. Il mio portafoglio era vuoto!: brillano sempre più .....• . Icaí. La notte è molto avanzata; saranmehteh-s,..~ no le tre. La mia mascherina ò ingrata, è crudele, è inesorabile. Mi son mezzo rovinato per lei! Le ho offerto tutto quanto potevo di meglio; tutto ciò che di più squisito si trovava. nel caffè, stel buffet, CONSIGLIO COMUNALE &Aia pasticceria del teatro, tutto, ,tuttci ho proferito a lei. Le ho perfino proferiIl 2,8 elebe luogo l'ailuuanza del Conto, .sfarzosamente imbandita in un palo°, siglio comunale, dalla quale tanto si una cena <la sibariti.....aeore. ogni:grazia aspettavano gli oppositori della presente di Dio, di cucina e di cantina..... Che viamministrazione, e che andò a riuscire ,. nil Cosa !e potevo offrire di più? E lei... la spietata ha tutto accettato, non imi ha nel presente ordine del giorno. .. Giudichino i lettori tielanto fecero nemmeno ringraziato , e ad .ogni novo infondate le liete speranze dei nostri avvito che le facevo, rideva, rideva come una matta! L'ho fatta bever tanto e dei versari. winaffill~~11111111 Fra CarDevale e Quaresima - ? Giunto il corteggio sulla piazza del Duomo e propriamente dinnanzi al Battistero, lesse prima un breve affettuoso bellissimo discorso il prof. Fiancesco Buonamiei che amò il Delr Iloste più come figlio che come amico, e, dopo lui, l' avv. Gismoudo Morelli-Gualtierotti lesse le parole seguenti: € Sul feretro dell'avvocato Antonio Dell'Hoste, l'antico e venerando campione del nostro fòro, non può mancare una parola di rimpianto dalla giovane curia, che deve ad esso il più nobile, il più efficace di tutti gl'insegnamenti: l'esempio. Apprendemmo da Lui come nello esercizio di questa perigliosa e difficile professione, contro cui troppo spesso si avveutano severi giudizi, si possa fino a tardissima età conservare animo candido, mente sereua, nome intemerato e rispettato indistintamente da tutti se l' onestà sia guida anco all'ingegno e se più présto si cerchi il trionfo della giustizia che _il facile plauso della turba ed il lucro. Apprendemmo che le doti della mente tanto più rifulgono quando non vanno scompagnate dalla modestia e da non esagerata opinione di sè. Apprendemmo che la libera paròla della difesa impone riverenza e rispetto sotto qualanque regime se nobilmente spesa in servigio della verità e della giustizia. k" 9 Antonio aell'Eloste anco a noi', che par non vedemmo di questo luminoso astro del Fóro che il sereno tratneeto, una larga eredità d'affetto. Egli ci fa padre, maestre ed amico; ci fu prodigo di consigli; incoraggiò di benevoli elogi i nostri primi conati e sorrise con paterna compiacenza alle nostre vittorie. Il conversare con esso che in mirabile accordo riuniva dottrina, esperienza e bontà era per noi tirocinio prezioso, del quale non rimpiangeremo mai abbastanza la perdita. All'affettuosa sua dimestichezza dobbia- vini più generosi.... credevo che ben presto sarebbe stata cotta; ma viceversa poi sentivo che cominciavo a cocere un po' troppo io, mentre lei rimaneva sempre la stessa, — e la maschera restava lì inchiodata.... nemmeno per mangiare se la levava! Dopo abbiamo nuovamente ballato, e ballato tanto! Gioivo nel sentir lei che si abbandonava sul mio braccio; mi pareva che il suo seno palpitasse affannosamente contro il mio petto, e lei rideva, rideva sempre! Cominciavo a perder la testa. La invito finalmente a ballare la ga- I • —•mhil lEb i s a. ■•■••••■•••• • ?"-~a la battnra—della reazione del Sindaco . fatta a nome della Giunta; . ;aiee rg.qs, oso_. 'A i t9u 1?•t1 .) ePe, "..P rigg ri'9 91 C(49,eme' rnstrativo e finanziario seguito dalla ululi,. ti è quello stesso gta approvato e ripetutamente cooferniate dal Consiglio . con h sue deliberniosei del 23 settembre 1873 e del 31 maggio 1874; programma di economie giuste, dignitose e quali si addicono ad nna città come la nostra; ,at • « 'Considerando che coa Posserva,nza di questo prop'eraiorna; con l'anniento progressive delle entrate; col riordinamento delle imposte esistenti, e con nuovi sacrifici, necessari, chiesti ai coutribuenti, la Giunta ha potuto ottenere nella situaiione finanziaria del Comune un • tal migliol'amputo, pel quje ,noa solo ha potuto impedire l'aumento del disavanzo e del passivo patrimoniale; ma ha potuto ancora migliorere progressivamente la situazione del bilancio ordinario; in modo che la contiuuazione del medesimo programma permetterà di raggiungere gradatamente il sospirato pareggio. « 'Considerando che la Giunta sobbarcandosi ad improbe fatiche, e superando difficoltà d'ogni maniera, ha operato con zelo, con solerzia,, con prudenza, con annegazione in tutti gli atti della sua gestione; e con intelligente direzione ha andamento amministrativo del dato Comune quello stabile e regolare assestamento •che è cardine di ogni saggia e retta amministrazione. « Il Consiglio: « Riconoscendo, che gli effetti, ottenuti dalla attuazione e osservanza del programma amministrativo-finanziario seguito costautemente • dalla Giunta, siano i più soddisfacenti che fosse concesso, non che ottenere, nemmeno sperare di fronte alle gravi preesistenti cause di peggioramento della situazione finanziaria del nostro Comune, approva l'operato della Giunta; e confermando il programma fino ad ora da essa seguito, confida nello zelo, intelligenza ed operosità della medesima per continuarne lo svolgimento progressivo. Li 6 marzo 1876. « Mosennat a. Quest'ordine del giorno fu votato per appello nominale all'unanimità astenutisi i componenti della Giunta e il cons. Da Miehelis per aver fatto parte della Giunta fino alla sua rinuuovazione dell'anno decorso. Dopo fu nominata una Commissione a tutela della nostra Università nelle persone dei signori prof. Duranti, Pncciauti, D'Achiardi, Ceccoui e Dini. ** La Società di soccorao agli asfittici, nell'occasione che l'egregio suo Presidente) e benemerito fondatore, il conato. prof. Fedele b`eleli, veniva recentemente nominato Senatore del Regno, gl'inviava per mezzo del suo Segretario la seguente lettera, che riportiamo dalla Provincia. Il Senatore Fedeli rispondeva ringraaziando tutti i soci per il gentile pensiero avuto. — Ecco la lettera: Società di soccorso agli Asfittici in Pisa. Pisa, 2 marzo 1876. , CMarissinto sig. Professore, ° Il lieto annunzio della sua recente nomina a Senatore del Regno doveva naturalmente essere accolto con piacere da tutti i soci di questa filantropica istituzione cui Ella, dopo esserne stato il primo fondatore, meritaniente presiede. I perciò che aderendo al desiderio dei componenti il Coaaiglie•--Direttivo, e al ai~riliavoio-tanto +ianax a uno di quei famosi veglioni del teatro soci tutti, mi onoro indirizzare alla S.V. Scribe quando Torino era la capitale di tlogfÚ Sitig4Sloiénngratulazioni nella grata Inainga dhe, 'amante come Ella è • &L agiti CU be -** della nostra ietituzIone, non trascurerà ocL'opera Mila andrà in scena-' la sera casione perchè essa vada sempre più midi sabato 11 corrente e il ifitIMMpéítagliorando, rendendosi in tal modo veracolo richiamerà certo molti .foreStieri nelmente afe' alla città dostra. la nostra città. A proposito di questi e Frattanto accolga, chiarissimo sig. Seper loro maggiore comodità, non ti semnatore, le proteste particolari della mia brerebbe male che la Direzione del Regio devozione e con vivace affetto voglia creI Teatro Nuovo ingiungesse al conduttore dermi sempre tu tenere aperte anche a spettacolo finito, Suo dev. servo — I Segretario le sale del caffè e del buffa. MICHELE Essi Nen. 6natf UDII) $1 10tIP Molto si è "etto e fatto per impedire la questua, ma, per ,ora para che l'epera pp. sia eompfeta.— Uno stuolo di accattoni assediano i forestie.r3i l zhote l via_ vengono a ;visitare i monumenti gul a _piazza del Duogno,' questo malgrado 'che ci sia una guardia municipale destinata a proibire ciò. Il fatto dimostra che la vigil-inza usati da quella guardia non è amai. Cerchiamo di fare nei forestieri la meno cattiVt0i4mpressione che sia possibile, via! ;1190 L. f tgavt. Angiedo Nuti cessava di vivere nella notte dal venerdì al sabato. -; * La nOtizia di un'altra morte è stata sentita con itioltoalispiacere nella.nostra,città: i•bt ,Aticcelati che, da luogotenente 9, ieria era passato capitano da ps,-chi mesi, il 23 del passato febbraio cessava'edi'etil4Ir TslgtfAini-hinziata dove stava come a `ddetto 'delfa fabbrica d'armi. Il capitano Rizzolati era giovane di ingegno' svegliate,' aveva animo gentile e cuore genereso, era simpatico, elegante della persona e non toccava ancora 1 30 anni Povero giovane! * ** Annunciamo con piacere che il professore Giovanni De Gioannis Gianquinto, a unanimità di voti è stato nominato socio onorario del Circolo Giuridico di Palermo. * Nella sala d'ella Società Buona Unione, la sera di sabato 4 marzo, la signorina Vittoria Passigli dette' ùn concerto col concorso gentile della società del Quartetto pisano. La signorina Passigli piacque immensamente allo sceltissituo pubblico che assisteva al concerto e più volte fu fatta segno di entusiasti -e meritati applausi. Di tutti i pezzi quelli che meglio iucontrarono il gusto del pubblico furono lo stornello Santissima Ver,gine Maria del Gordigiani e la romanza Pace della Forza del Destino. Noi crediamo che la signorina Passigli la quale sa adoperare tanto bene, la sua voce così bella e potente abbia uno splendido avvenire dinnanzi a se. Noi glielo auguriamo di tutto cuore. Anche i signori componenti il Quartetto nella sinfonia Giovanna D'Arco e nelle variazioni sul Politzto furono molto applauditi. - - . Il corso di Dommic,a sarebbe riuscito benissimo se una pioggia indiscreta non fosse venuta a guastarlo sul più bello. Nonostante, il getto dei fiori, delle bombortiere e dei confetti fu molto animato. Sopra un'alta carrozza tirata da quattro cavalli stavano la marchesa Porta-Bellisomi, la marchesa Lornellini, il capitano Salasco, il marchese Mannelli, il luogotenente Olivieri e il signor Laskaraki i quali gettavano mazzi di fiori a piene mani. Anche i signori Morando e Litta in una carrozza e i signori Leoli e Ségrè in un' altra presero parte attivissima al corso. C'erano anche parecchie signore tutte ricoperte di fiori tra cui la contessa Mastiani, la àignora Peverada, la signorina Filicchi, la contessa Fedeli-Alliata ecc. Nonostante la pioggia, il corso proseguì sino alle 6 e mezzo. ** Il Veglione di domenica sera al Teatro Ravvivati dato per gura della Società Filarmonica Pisana, riuscì come non si poteva meglio. C'erano tutte le più belle ed eleganti signore; moltissime maschere alcune delle quali — bel miracolo! — piene di spirito; molta gente che ballava..... E poi nel teatro elegantissimainente addobbato, tutta la notte si fece un chiasso del i40Ì-41,-Coo~iau-Al.e.2,144..$2,4cc nuovo giornale benissimo redatto che si pu • 'bn Y iano. o •rtlig MIO inalk■130 moSyi,,det - •- • jp Aie ik) LI Gerente Respons. -1"sf Alla Direzione ,,,d* i Roatro giornale t si vende l'opuscolo g 4•, T) t l) al Lai, a T1:1 ,L cmiA)To ut o iiit ' -itia •4 '; 4 t lt posta fondtagt e la perequazione .della im e appunti critici • di Giorgio osservazioni Sonnirto prezzo lire una, A beaefitio dell'Ospizio Mendicità. . Ai Fraosi Lezioni di lingua inglese, date da un i4gl,esfo elp vve;c4o a ,insegaaare. Dirigoréi al S. M.A. Ca, Livorno. Ferma in r posta (affrancare). Fuori 'Porta alle Piaggie, nella via * * •• 'detta del Sacco, Tempo, fa, nell'angolo di Sotto-borgo VENIDESI ohne parte di piazza del ponte, fu mura• i palazzina con stalla, rimessa, giaruna ato quell'orinatajo che era contro l'igiene, dino e a lcOiribdit3 ; rilEt.rA riad decoro e la decenza; ma ,ora ne te un altro inconveniente.' Gli avvefiteri rivolgersi al catfè della Stella,: Sotto di quel posto ci si serionei sempre, cbirne BOrgo, Pisa. se l'olinatojo ci fosse tuttora, , iiidelati;&) -410 e sndicieria da bon dirsi. • Bisognerebbe fare modo che quell'angolo non servisse più per l solito comodo. , RIVISTA SCIENTIFICO-LETTERARIA .:f ** -Paolo M.,i fu Salvatore, d'anni Si pubblica in Cremona l 1.0 e il Asciano, il quale da moito tempo era ma- ,15 d'ogni mese -- Per l'abbuonamento dilato di ineurati4g, malattia, poneva fine alle rigersi all' amministrazione — Un anno proprie sofferenze getta,ndosi il dì 1.0 corr. lire 7, un semestre lire 4. Un numero Vendesi presda una finestra di 'un terzo piano, ed in se- ‘'separato centesimi trenta so i principali 'librai — Deposito in Pisa guito a,lla,cadnta restava all'istante cadavere. alla libreria Nistri. . . il r111111)10 — - '' ''Iiisal - * oli. ite t di Alessandro B. di Limiti, già 'detenuto per richiesta della autorità di corrente fu pasaata unperquiaiil di zione dai RR. carabinieri dei _Ragni SdAl gli furono rinvenuti oggetti di Giuliano, -provenienza fartiva, i quali veunere strati unitamente ad uno stile, del qual, fu trovato possessore. * * Certo M. G. di Sin Fredíano a Stimo, il primo giorno di Quaresima recavasí nella :■11 chiesa di Sn Mi3hele in Borgo per ricevere le ceneri. Un altro individuo, disgraziatamente por ora sconosciuto ad onta. delle più diligenti indagini praticate dalla autorità ed , agenti di P. S., che sembra si tre. vasse coli por altro scopo, lo alleggeriva di un portafogli contraente lì. non disprezzabile somma di lire 738. 17 E•■■ 431 S■D * r-4 Nella decorsa settimana sono stati eseguiti i seguenti arresti: Per lesioni 3, per precedente condanna 2: per furto 6, per vagabondaggio 2, per delazione d'arme vieta(a 3, per mandato della antorità ria 2, per disordini 6. Ultime Notizie Siamo in grado di confermare la notizia data dal P'arafullet che, cioè, è stato nominato prefetto di Pisa il comm. Bertini attualmente prefetto a Chieti. Noi siamo lietissimi di questa nomina e siamo sicuri che l'egregio funzionario sarà degno successore del comm. Cornero. . P•1 AVVIS O. Nel tuagazLine di Oggetti d'Arte e tare situato situato in Pisa Lungarno Modiceo, si . procederà alla vendita per liquidazione degli oggetti in esso esistenti, quali sarebbero CORNICI DORATE, SPECCHI, LUCI DA SPECCHI, MENSOLE, CONSOLS, TAVO-LINI cc. ec. Alla Libreria Nistri SCINTILLE di Brullo Minn novissirna pubblicazione — Prezzo rx Pisa, Tip. Nistri, 1876. ire