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Accoglienza1 - Istituto Comprensivo di Calitri
Istituto Comprensivo Statale di Calitri con sezioni annesse di Cairano, Conza della C. e S. Andrea di Conza «Alberto Manzi» Scuola dell’Infanzia. Primaria e Secondaria di I grado Una scuola senza confini Festa dell’Accoglienza: Infanzia Primaria Secondaria di 1°grado Tabella di marcia (i plessi di Conza e S.Andrea seguiranno l’attività da proporre nelle classi il resto è lasciato alla fantasia) Scuola Secondaria di 1° grado ore 8,10 Scuola Primaria ore 8,25 Accoglienza nell’atrio poi in classe: 2ᵃ - 3ᵉ - 4ᵃ - 5ᵉ I bambini di Accoglienza nell’atrio poi in classe «Quest’anno scolastico desidererei…» (Attività proposta ai ragazzi della Secondaria) 1ᵃ accompagnati dai genitori resteranno nell’atrio per dare inizio alla Festa (in palestra) ore 9,15 I bambini della 2ᵃ e delle 3ᵉ raggiungeranno in palestra i nuovi arrivati per dare il loro BENVENUTO ai nuovi «amici» «Filastrocca della scuola» Bans dell’Istituto Ore 10,00 Ore 9.30 Salutiamo i genitori e…tutti in classe Tutti in palestra le 3ᵉ, le 2ᵉ e la 1ᵃ che si presenterà con il proprio inno «Vieni con me» primi classificati nella categoria miglior testo poi «Movimento» Inno Ufficiale dell’Istituto Scuola dell’Infanzia Ogni ragazzo condividerà i propri pensieri Scuola Primaria (Gli insegnanti terranno conto delle proposte fatte nella costruzione del piano di lavoro) Secondaria di I grado Quest’anno scolastico desidererei… (Attività proposta ai bambini e ragazzi della Primaria) Attività per le classi 1ᵉ: Mi disegno Ore 11,30 Tutti in palestra per condividere desideri, proposte, ansie, incontri… (Gli insegnanti terranno conto delle proposte fatte nella costruzione del piano di lavoro) Ore 12,10 Ore 12,30 I bambini dell’Infanzia e i maestri comunicheranno successivamente la data per la «Festa dell’Accoglienza» Caro professore, maestro… lunedì mio figlio intraprenderà una nuova esperienza, verrà a scuola, è un bel bambino/a, ma vivace, curioso e con tanta voglia di… Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe; che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso.... Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico, cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta. Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti.... Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri.... Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina. Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare... Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando... Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi. Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore... Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso. Gli insegni, se può, come ridere quando è triste. Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime. Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza. Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima. Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto. Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio. Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente. Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso, perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano. So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare... E’ un così caro ragazzo, mio figlio! Abramo Lincoln 1830 Cari ragazzi di quinta, abbiamo camminato insieme per cinque anni. Per cinque anni abbiamo cercato, insieme, di godere la vita; e per goderla abbiamo cercato di conoscerla, di scoprirne alcuni segreti. Ora dobbiamo salutarci. Io devo salutarvi. Voi proseguite e la vostra strada è ampia, immensa, luminosa. E’ vero che mi dispiace non essere con voi, brontolando, bestemmiando, imprecando; ma solo perché vorrei essere al vostro fianco per darvi una mano al momento necessario. D’altra parte voi non ne avete bisogno. Siete capaci di camminare da soli e a testa alta, PERCHE’ NESSUNO DI VOI E’ INCAPACE DI FARLO. Ricordatevi che mai nessuno potrà bloccarvi se voi non lo volete, nessuno potrà mai distruggervi, SE VOI NON VOLETE. Perciò avanti serenamente, allegramente, con quel macinino del vostro cervello SEMPRE in funzione; con l’affetto verso tutte le cose e gli animali e le genti che è già in voi e che deve sempre rimanere in voi; con onestà, onestà, onestà, onestà, e ancora onestà, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo, e voi dovete ridarla; e intelligenza, e ancora intelligenza, e sempre intelligenza, il che significa prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere, il che significa sempre riuscire ad amare, e... amore, amore. Se vi posso dare un comando, eccolo: questo io voglio. Realizzate tutto ciò, ed io sarò sempre in voi, con voi. E ricordatevi: io rimango qui, al solito posto. Ma se qualcuno, qualcosa, vorrà distruggere la vostra libertà, la vostra generosità, la vostra intelligenza, io sono qui, pronto a lottare con voi, pronto a riprendere il cammino insieme, perché voi siete parte di me, e io di voi. Ciao. Alberto Manzi scrive ai suoi ragazzi Istituto Comprensivo Statale di Calitri con sezioni annesse di Cairano, Conza della C. e S. Andrea di Conza «Alberto Manzi» Scuola dell’Infanzia. Primaria e Secondaria di I grado Una scuola senza confini