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vedi allegato - istituto comprensivo cerreto sannita

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vedi allegato - istituto comprensivo cerreto sannita
 POF
A. S. 2015/2016
RAV inclusione
PDM PTOF 2
Lettera di Abramo Lincoln all'insegnante di suo figlio (1830) Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini
sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è
un eroe; che per ogni politico egoista c’è un leader
scrupoloso… Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico, cerchi di tenerlo lontano dall’invidia,
se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel
cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta
sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano
sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che
ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo
al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è
nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco
si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in se stesso, perché solo allora avrà
una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
È un così caro ragazzo, mio figlio! Abraham Lincoln 3 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (dal D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 Art. 3 Regolamento Autonomia delle Istituzioni scolastiche)
“Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell'ambito della propria autonomia. Il Piano dell'Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori. Il Piano è adottato dal Consiglio di Istituto”. 4
INDICE LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO  Profilo storico dell’Istituto Comprensivo  Contesto storico, sociale ed economico  Le scuole FUNZIONAMENTO  Organigramma: -­‐Figure di direzione -­‐Funzioni di supporto e funz. strumentali -­‐Personale amministrativo -­‐Commissioni -­‐Dipartimenti disciplinari -­‐Figure per attività collaterali -­‐Responsabili dei laboratori Protezione e prevenzione dei rischi Figure per la sicurezza Calendario scolastico Orario scolastico ORGANIZZAZIONE DIDATTICA  Piano annuale delle attività  Finalità del processo formativo  Metodologia didattica  Verifica e valutazione  Curricolo verticale  Percorsi progettuali  Inclusione 



pag. 7 pag. 9 pag. 14 pag. 17 pag. 17 pag. 18 pag. 19 pag. 19 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pag. 23 pag. 24 pag. 25 pag. 26 pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 30 pag. 31 pag. 32 pag. 36 pag. 41 5  Continuità e Orientamento  Visite guidate e viaggi di istruzione  Eventi pag. 52 pag. 57 pag. 58 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA pag. 59  Scuola dell’infanzia-­‐ Organizzazione giornaliera pag. 60  Scuola primaria-­‐ Orario discipline pag. 62  Scuola secondaria di I grado-­‐ Orario discipline pag. 64 pag. 65 FORMAZIONE E VALUTAZIONE  Formazione/Autoformazione pag. 66  Valutazione del POF pag. 66 pag. 70 ALLEGATI Scuola dell’Infanzia e scuola Primaria Certificazione finale delle competenze pag.71 Scheda informativa per la continuità pag.73 Scheda di Certificazione delle Competenze -­‐Primaria pag.77 Scuola secondaria di primo grado Griglia valutazione prova scritta italiano pag. 79 Griglia valutazione prova scritta matematica pag. 80 Griglia valutazione prova scritta lingua straniera pag. 81 Griglia valutazione prova orale pag. 82 Criteri comuni per l’attribuzione dei voti e la formulazione dei giudizi Valutazione del comportamento Consiglio Orientativo Alunni pag. 83 6
pag. 84 pag. 85 LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO  Profilo storico dell’Istituto Comprensivo  Contesto storico, sociale ed economico  Le scuole Profilo storico dell’Istituto Comprensivo
L’Istituto Comprensivo “A. Mazzarella” nasce nell’a.s. 2000/2001 sulla base del riordinamento delle unità scolastiche. La verticalizzazione, attuata con il DPR 2333/98, ha creato le condizioni favorevoli al processo di crescita ed al successo scolastico degli alunni, offrendo a tutti il massimo di opportunità e di qualità del servizio. 7
Scuola dell’Infanzia e Primaria L’organizzazione sperimentale della scuola a tempo pieno, avviata fin dall’anno 1980/1981 a Cerreto Sannita ed a San Lorenzello nasceva dall’esigenza di qualificare il tempo scolastico pomeridiano come tempo curricolare e di valorizzare le attività manipolative, musicali, motorie, così come successivamente nel 1990 avrebbe stabilito la riforma degli ordinamenti. Nell’anno scolastico 1986/87 l’accorpamento di tutti i plessi di scuola primaria, dalle frazioni a Cerreto Sannita capoluogo, ha permesso di sopperire alle disuguaglianze dei luoghi di provenienza e di favorire una varietà di esperienze interpersonali da parte degli alunni, tali da superare la dicotomia tra le due realtà presenti nel territorio: campagna e paese. I positivi obiettivi raggiunti in dieci anni dagli alunni della scuola primaria, verificabili a livello di socializzazione, linguaggio, autonomia e competenza, hanno sollecitato l’altro intervento fortemente innovativo, dal punto di vista educativo, di accorpare, a partire dall’anno scolastico 1989/90, le sezioni della scuola dell’infanzia a Cerreto Sannita, consentendo ai bambini della fascia 3/6 anni di vivere la stessa esperienza scolastica e, quindi, di avere le medesime opportunità educative garantite dalla stesura di una programmazione collegiale. Analogo percorso educativo ha seguito il plesso di San Lorenzello, avendo in origine nel plesso di Cancello la scuola primaria e in quello di Serre sezioni di scuola dell’infanzia e classi di scuola primaria. Successivamente il plesso di Cancello ha accolto tutti gli alunni della scuola dell’infanzia delle frazioni, quello di Serre gli alunni della scuola primaria. Nell’anno 1989/90 si unisce al capoluogo il plesso di Serre di scuola primaria, mentre nell’anno scolastico 1994/95 quello della scuola dell’infanzia di Cancello. Infine, per la scelta della sperimentazione, l’insegnamento della lingua straniera è stato avviato nell’anno scolastico 1991/92. Le due sezioni di scuola dell’infanzia di Cerreto capoluogo hanno aderito, dall’anno 1994/95, al Progetto Ascanio. In base al Decreto-­‐Legge 1 settembre 2008, n.137, a decorrere dall’a.s. 2009/10 le classi prime della scuola primaria hanno iniziato a sperimentare l’insegnante unico. 8
Scuola Secondaria di Primo Grado La scuola sec. di I grado di Cerreto Sannita prende avvio il 1° ottobre 1962, come sezione staccata di Guardia Sanframondi. Al suo esordio gode di una popolazione scolastica non numerosa (1 sezione) per la presenza in loco di ben due scuole medie private. Nel suo cammino ha visto l’avvicendarsi di molteplici Presidi e la presenza di numerosi docenti del paese, delle zone limitrofe e del capoluogo di provincia. Diverse sono state le condizioni manifeste di disagio soprattutto per la mancanza, nei primi anni, di un edificio scolastico idoneo e quindi della conseguente dislocazione degli alunni in vari plessi. La storia dell’Istituto “A. Mazzarella” presenta particolari momenti legati al paese limitrofo di S. Lorenzello, la cui Scuola Sec. di I grado, nel periodo che va dal 1963 al 1977, è stata sezione staccata di quella di Cerreto Sannita: dal 1978 al 1988 si è, poi, retta in forma autonoma, ma dal 1989 è tornata a fare parte, come sezione staccata, della Scuola Media di Cerreto Sannita. Le due sedi risultano rispettivamente intitolate ad “A. Mazzarella” e a “N. Giustiniani”. A partire dal I settembre dell’anno 2000 l’intera struttura scolastica fin qui descritta entra definitivamente a fare parte dell’Istituto Comprensivo Statale ”A. Mazzarella” di Cerreto Sannita. 
Il contesto sociale ed economico
Cerreto Sannita: antica cittadina medioevale distrutta dal terremoto del 1688 e di cui rimane solo un rudere della torre del castello. Dal punto di vista architettonico è un gioiello dell’arte del ‘700. Presenta, snodati lungo le sue strade parallele, palazzi, chiese, vicoli caratteristici e portali in pietra locale finemente lavorati. Ricordiamo la cattedrale con annesso palazzo episcopale, la Collegiata di S. Martino, la Chiesa di S. Antonio con l’adiacente Palazzo Comunale, S. M. di Costantinopoli, il Monastero delle Clarisse, la fontana di S. Martino, la caratteristica chiesa di S. Gennaro ed i numerosi palazzi gentilizi. 9 Cerreto Sannita (veduta aerea)
Di Cominium Ceritum, un preesistente nucleo abitativo sannita situato nella zona di Monte Cigno, parla già lo storico Tito Livio nella narrazione della Seconda Guerra Punica, questo a testimonianza delle antichissime origini di questo insediamento. Fu contea prima dei Sanframondo e poi dei Carafa di Maddaloni con i Casali di San Lorenzello e di Civitella. Cerreto subì due grosse calamità: la peste del 1656 e il terremoto del 1688 di cui si è già detto. Dalla metà del XVII secolo fu sede della Cattedrale Telesina ma già nel XIII secolo era stata residenza vescovile. La Cattedra fu confermata anche nella nuova Cerreto perché, essendo Contea, vi risiedeva il vice-­‐conte sotto la cui giurisdizione ricadevano tutti i paesi. Anche dal punto di vista economico, Cerreto vanta un’antica e solida tradizione di industrie ed arti che rappresentano la continuità con quelle praticate in epoca sannita e romana tanto da meritarsi l’appellativo di “Paese d’arte” da parte di Domenico Rea. Centro di intensi traffici per il commercio dei panni lana, Cerreto integrò la propria economia con la pastorizia, la produzione di “scardi” (attrezzi in filo di ferro per pettinare la lana), forbici e latticini. Maggiore importanza, però, rivestì l’industria delle stoviglie con la nascita di numerose botteghe di maiolicati al tempo del movimento barocco napoletano ed i migliori ceramisti di Cerreto si trasferirono a Napoli arricchendone la produzione. 10
Il territorio è di natura prevalentemente collinare e montuosa. E’ attraversato dal torrente Titerno, che bagna anche il territorio di San Lorenzello. Il contesto sociale ed economico è piuttosto buono. La popolazione è rappresentata da molti professionisti ed impiegati. Il considerevole numero di uffici finanziari, di studi privati, della Comunità Montana, della Compagnia dei Carabinieri, della Curia Vescovile e di Scuole Superiori di diverso ordine e grado procura una fonte di reddito non trascurabile ai cittadini autoctoni ed a quelli dei territori limitrofi. Negli ultimi anni, il grande impulso dato alla ceramica ha visto rifiorire molte botteghe artigiane grazie al supporto dell’Istituto d’Arte e del Museo della Ceramica antica e moderna, situato nell’ex Palazzo S. Antonio. San Lorenzello: è posto quale anello di congiunzione tra la Valle Telesina e la Valle del Titerno. Il territorio si estende per una superficie complessiva pari a circa 13.9 kmq ed è limitata a nord dal Monte Erbano e dai contrafforti del Massiccio del Matese ed a sud dalla piana della Valle Telesina. Il paese deve il proprio nome al suo Santo Patrono “San Lorenzo Martire”. Una leggenda lo vuole fondato nell’864 d.C. da Filippo Lavorgna, rifugiatosi sulle falde del Monte Erbano per sfuggire ai guerrieri saraceni di Seodam, piombati sulla fiorentissima città di Telese. Il primo documento scritto riguardante la terra di San Lorenzello risale al 1151, quando Guglielmo I Sanframondo divenne Conte di Cerreto e dei suoi Casali, fra i quali S. Lorenzello. Fu, poi, possedimento della famiglia Carafa. A partire dal 1483, S. Lorenzello assunse maggiore importanza come “Università” con la concessione degli “Statuti” il 9 novembre 1541. Il terremoto del 5 giugno 1688 causò ingenti danni. 11 San Lorenzello (veduta aerea)
Di impianto tipicamente medioevale San Lorenzello risulta urbanisticamente molto interessante con le sue stradine strette, i sottopassaggi, le piccole piazzette. Tra le presenze architettoniche è da segnalare la Chiesa della Congrega di Maria SS. della Sanità risalente al Settecento. Ancora sono da segnalare le numerose ville-­‐masserie, esempi di architettura rurale. Nel settore artigianale spicca la lavorazione della ceramica. Notizie certe sull’origine della ceramica laurentina si hanno intorno al 1567. Il massimo esponente dell’arte figulina è stato Nicola Giustiniani, di cui si può ammirare il pannello incastonato nel Timpano della Congrega di Maria SS. della Sanità. I colori dominanti sono prettamente locali: dal giallo tipico al verde, al turchino porpora, al manganese. La produzione della ceramica è fiorente particolarmente ai nostri giorni e le prospettive per gli artigiani locali sono aumentate dopo il riconoscimento della stessa quale “Ceramica artistica tradizionale italiana di alta qualità”. Il Comune di San Lorenzello presenta condizioni economiche in linea con quelle della maggior parte dei Comuni della Provincia di Benevento. Le attività prevalentemente rappresentate sul territorio sono l’agricoltura, l’artigianato e il terziario. Una gran parte della 12 superficie agricola è occupata dai vitigni ed oliveti, che garantiscono una pregiata produzione di vini DOC ed olio extravergine di oliva. Notevole è la produzione di taralli, attività già affermata a fine Ottocento. L’ultimo sabato e domenica di ogni mese fra le stradine del centro storico si svolge il “Mercantico”, esposizione e vendita di mobili e oggettistica antica, stampe e incisioni, maioliche, gioielli d’epoca, artigianato complementare d’arredamento, ceramica artistica. Ai menzionati richiami San Lorenzello ha aggiunto un altro motivo di interesse: nel Parco S. Sebastiano ospita alcuni modelli di dinosauri a grandezza naturale. Molte sono le associazioni culturali, ricreative e sportive che operano sul territorio. 13 CERRETO SANNITA Scuola dell’Infanzia La scuola dell’infanzia è ubicata in un’ala dell’edificio scolastico sito in Piazza Mazzacane. Nello stesso edificio completamente ristrutturato dal gennaio 2009 ha sede la. Scuola dell'infanzia
Scuola Primaria La struttura è dotata di una sala teatro, di un laboratorio di informatica, di un laboratorio di arte e immagine e di un laboratorio musicale. Scuola primaria
14
Scuola Secondaria di I grado di Cerreto Sannita La Scuola Secondaria di I grado dal 1984 è ubicata nell’edificio posto in via Tinta; in questa struttura vi sono, oltre alle aule, la Presidenza, gli uffici di Segreteria, la sala riunioni, il laboratorio di informatica, il laboratorio linguistico, il laboratorio scientifico, il laboratorio artistico, la sala docenti, la sala mensa/teatro e la palestra. 155 SAN LORENZELLO La Scuola dell’Infanzia, recentemente ristrutturata, è ubicata in una struttura isolata circondata da una zona verde. La Scuola Primaria e la Secondaria di I grado occupano un edificio sito in via Tre Magi. Scuola primaria e scuola secondaria di i grado
La struttura è edificata su due livelli: il primo ospita la Scuola Primaria, il secondo la Scuola Secondaria di I grado. In questa struttura sono presenti i seguenti laboratori: informatica, musicale e scientifico, artistico, linguistico, la sala teatro e la sala mensa. 16 FUNZIONAMENTO  Organigramma  Protezione e prevenzione dei rischi  Calendario scolastico  Orario scolastico ORGANIGRAMMA L’organizzazione dell’Istituto è la seguente: DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa Angela Maria Pelosi FIGURE DI DIREZIONE COLLABORATORE VICARIO: SECONDO COLLABORATORE: Del Vecchio Lucia Durante Maria Almerinda RESPONSABILI DI PLESSO: Infanzia Cerreto Sannita: Infanzia San Lorenzello: Primaria Cerreto Sannita: Primaria San Lorenzello: Secondaria I gr. Cerreto S.: Secondaria I gr. S. Lorenzello: Turriccio Mary Christina Guarino Carmelina Votto Silvana Plenzick Angelina Durante Maria Almerinda Santillo Giuseppina 17 FIGURE DI SUPPORTO FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 -­‐ Gestione del POF: Lo Feudo Ernesto – Paolella Loredana Maria AREA 2 -­‐ Interventi e Servizi per gli Studenti: Fasulo Angelina – Vertucci Italia AREA 3 -­‐ Qualità – Continuità e Sostegno ai Docenti: Plenzick Angelina – Pacelli Maria Gelsomina AREA 4 -­‐ Inclusione – Accoglienza e Organizzazione Manifestazioni: Rapa Federica – Semplice Consiglia DOCENTI v Docenti Scuola dell’Infanzia n°12 + 1 ins. di sostegno + 1 ins. di religione v Docenti Scuola Primaria n° 20 + 2 ins. religione v Docenti Scuola Sec. I gr. n°19 +3 ins. Incaricati annuali 18
PERSONALE AMMINISTRATIVO
• Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: n° 1 Ø Carangelo Antonio • Assistenti amministrativi: n° 3 Ø Di Lonardo Luisa Ø Rubbo Antonio Ø Santagata Concetta Gli uffici sono aperti dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 10.30.
• Collaboratori scolastici : n° 10 COMMISSIONI Commissione Invalsi Commissione Orario • Capocefalo Anna • Plenzick Angelina • Del Vecchio Lucia • Durante Maria Almerinda 19 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI (Coordinatori: i docenti Capocefalo Anna / Lo Feudo Ernesto) I Dipartimenti
sono gruppi di lavoro formati dai docenti delle varie aree disciplinari che
operano
per organizzare la didattica, la definizione dei curricoli disciplinari, nonché le
competenze
che devono acquisire gli alunni in continuità tra i vari ordini di scuola.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI a.s. 2015-­‐2016 incontri dipartimentali, così come previsto dal Piano delle Attività A.S.
Gli
2015-2016,
saranno articolati in tre incontri:
SETTEMBRE/OTTOBRE
1) Stesura prove d'ingresso ed intermedie per tutte le discipline per classi parallele.
2) Progettazione disciplinare e per competenze (non meno di una per quadrimestre) con
relative rubriche di valutazione ed autovalutazione-diario di bordo.
FEBBRAIO 1) Analisi risultati Invalsi.
2) Stesura prove finali per tutte le discipline per classi parallele.
3) Verifica della programmazione didattica.
A PRILE 1) Proposte adozione
libri di testo.
2) Preparazione criteri per lo svolgimento dell'esame di stato e delle prove Invalsi.
3) Eventuale preparazione delle prove d'ingresso per l'anno 2016/17 (in base alle
criticità
emerse dalle prove Invalsi).
20 FIGURE PER ATTIVITA’ COLLATERALI
DOCENTI REFERENTI: Elaborano, attivano e coordinano progetti. Educazione alimentare Ø Votto Silvana Progetto Lettura e Scrittura Creativa Ø Chietti Vittorio Ø Iadarola Rosalba Ø Marenna Michelina Redazione Giornalistica Ø Lo Feudo Ernesto -­‐ Orsatti Ludovica -­‐ Paolella Loredana Maria -­‐ Vertucci Italia Sportello Ascolto Ø Del Vecchio Lucia Ø Durante Maria Almerinda Certificazione Trinity Ø De Rosa Clorinda Ø Fasulo Angelina 211 RESPONSABILI DEI LABORATORI
Scuola Secondaria I grado
San Lorenzello



Laboratorio informatico
Laboratorio linguistico
Laboratorio musicale
prof.ssa De Rosa Clorinda
prof.ssa De Rosa Clorinda
prof.ssa Del Vecchio Lucia
Cerreto Sannita:



Laboratorio informatico
Laboratorio scientifico
Laboratorio linguistico
Scuola Primaria
Cerreto Sannita:
 Laboratorio informatico
 Laboratorio musicale
22 prof.ssa Capocefalo Anna
prof.ssa Capocefalo Anna
prof.ssa Fasulo Angelina
ins.te Votto Silvana
ins.te Di Blasio Angela
• PROTEZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI T.U.S. art. 81/08 (ex D. Lgs. 626/94) Datore di lavoro: Dirigente Scolastica, prof.ssa Angela Maria Pelosi. Responsabile Sicurezza Lavoratori ( RLS): Di Lonardo Luisa. Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP): Ing. Lucci Pio Mauro 23 Figure per la Sicurezza In tutti i plessi sono nominate le seguenti Figure per la Sicurezza: Plesso
Docenti/Ata
Responsabili
dell’emergenza
Sc. Infanzia
Cerreto S.
Sc. Infanzia
S. Lorenzello
Sc. Primaria
Cerreto S.
Sc. Primaria
S. Lorenzello
Sc. Secondaria
I gr. Cerreto
Turriccio
Mary Cristina
Guarino Carmelina
Votto Silvana
Plenzick Angelina
Durante Maria
Almerinda
Sc. Secondaria
I gr. S. Lorenz. Santillo Giuseppina
24
. Addetto squadra
antincendio
Addetto primo
soccorso
Velardi Amelia
Turriccio Mary
Christina
Masotta Anna
Lavorgna Silvana
Barone Anastasia
De Libero Giuseppina
Votto Silvana
Semplice Consiglia
Perugini Angela
Guarino Carmelina
Barbieri Giuliana
Iadarola Rosalba
Mazzarelli Gioconda
Carangelo Rosaria
Iassogna Luigi
Iannucci Pina
Del Vecchio Lucia
Savoia Teresa
Durante Maria
Almerinda
De Biase Giovanni
Federico Anna
Angelucci Marco
Santillo Giuseppina
Ricigliano Fernanda
Maria
ISTITUTO COMPRENSIVO "A.MAZZARELLA" - CERRETO SANNITA (BN)
CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE E DIAGRAMMA DEGLI INCONTRI A.S. 2015/2016
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
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Tutti i Santi
Com Defunti
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
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Capodanno
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Giugno 2016
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ponte
Immacolata
Fes.Pasquali
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Fes.Natalizie
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Fes.Pasquali
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S.Stefano
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Fes.Pasquali
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26
G
26
D
27
D
27
M
27
V
27
D
Fes.Natalizie
27
M
27
S
27
D
Pasqua
27
M
27
V
27
L
28
L
28
M
28
S
28
L
Fes.Natalizie
28
G
28
D
28
L
Fes.Pasquali
28
G
28
S
28
M
29
L
Fes.Pasquali
29
V
29
D
29
M
30
S
30
L
30
G
31
M
29
M
29
G
29
D
29
M
Fes.Natalizie
29
V
29
M
30
M
30
V
30
L
30
M
Fes.Natalizie
30
S
30
M
31
S
31
G
Fes.Natalizie
31
D
31
G
Inizio lezioni 14 settembre 2015
Liberazione
Collegio Docenti
Consigli intersezione
Consigli quadrim.infanzia
Fine attività scuola infanzia 30 giugno 2016
Colloqui genitori
Consigli interclasse
Consigli quadrim.primaria
Vacanze
Organi collegiali
Consigli classe Cerreto S.
Consigli quadrim.secondaria
Domenica e festività
Dipartimenti
Consigli classe S.Lorenzello
Fine lezioni 8 giugno 2016
LA DIRIGENTE SCOLASTICA
prof. ssa Angela Maria Pelosi
Fes.Rep..
fine lezioni
fine sc.infanzia
 ORARIO SCOLASTICO INFANZIA CERRETO SANNITA dal Lunedì al Venerdì -­‐ ore 8.00 -­‐16.00 INFANZIA SAN LORENZELLO dal Lunedì al Venerdì -­‐ ore 8.10 -­‐16.10 PRIMARIA SAN LORENZELLO TEMPO PIENO (40 0RE) Lunedì -­‐ Mercoledì -­‐ Venerdì ore 8.00 -­‐16.20 Martedì -­‐ Giovedì -­‐ Sabato ore 8.00 -­‐13.00 PRIMARIA CERRETO SANNITA TEMPO NORMALE (30 ORE) dal Lunedì al Sabato ore 8.10 – 13.10 SCUOLA SECONDARIA I GRADO SAN LORENZELLO TEMPO PIENO (36 ORE) Lunedì-­‐ Mercoledì -­‐Venerdì -­‐ Sabato -­‐ ore 7.50 -­‐ 12.50 Martedì -­‐ Giovedì -­‐ ore 7.50 -­‐ 15.50 SCUOLA SECONDARIA I GRADO CERRETO SANNITA TEMPO PIENO (36 ORE) 26 Lunedì-­‐ Mercoledì –Venerdì -­‐ Sabato -­‐ ore 8.00 -­‐ 13.00 Martedì-­‐ Giovedì -­‐ ore 8.00 -­‐ 16.00 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015/2016
 Finalità del processo formativo
 Metodologia didattica
 Verifica e valutazione
 CURRICOLO VERTICALE
 Percorsi progettuali
 inclusione
 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
 Visite guidate e viaggi di istruzione
 Eventi
27 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ A.S. 2015/2016 Art. 29 comma 3 lettera a – CCNL 29.11.2007 
1 settembre Totale
16 ore
3 ore 
7 settembre 3 ore 
11 novembre 2 ore 
29 gennaio
2 ore

16 marzo
2 ore 
16 maggio
2 ore 
30 giugno
2 ore COLLEGIO DEI DOCENTI 
29 settembre Totale
6 ore 2 ore 
19 febbraio 2 ore 
29 aprile (Adozione libri di testo) 2 ore DIPARTIMENTI 28 COLLOQUI CON LE FAMIGLIE SCUOLA DELL’INFANZIA TOTALE 4 ORE Date CERRETO SAN TOTALE 7.30 ORE CERRETO SAN LORENZ 10 settembre: ricevimento
genitori future classi I 11 settembre: ricevimento
genitori future classi I 11 dicembre dalle ore 17,00
2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore
2 ore
alle ore 19,00
2 ore
alle ore 19,00
2 ore
2 ore
16 febbraio dalle ore 17,00
16 giugno dalle ore 17,00
2 ore alle ore 19,00
alle ore 19,00
11 maggio dalle ore 17,00
alle ore 19,00
13 maggio dalle ore 17,00
alle ore 19,00
ore 1.30 2
2 ore
SAN LORENZ 2 ore
18 febbraio dalle ore 17,00
CERRETO ore 1.30 alle ore 19,00
insegnanti dell’infanzia e i genitori
degli alunni anticipatari
TOTALE 6 ORE LORENZ 10 dicembre dalle ore 17,00
Inizio febbraio incontro tra
SCUOLA SECOND. DI I GRADO SCUOLA PRIMARIA 2 ore
29 Art. 29 comma 3 lettera b – CCNL 291.11.2007
CONSIGLI DI CLASSE INTERCLASSE E INTERSEZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA Date 21 ottobre
(con genitori) SCUOLA SEC. I GRADO TOT. 6.30 ORE PER CLASSE CERRETO SAN LORENZ CERRETO SAN LORENZ CERRETO 19 ottobre
(con genitori) SCUOLA PRIMARIA SAN LORENZ 1.30h/classe 1.30 h/classe 9 novembre
1.30 h/classe
(classi parallele)
20 gennaio
22 gennaio
1 h/classe 21 marzo
1.30h/classe 1.30 h/classe 1.30 h/classe 1.30h/classe 1.30 a classe 10 novembre
2 ore 18 marzo
2 ore 9 maggio
2 ore (con genitori)
23 marzo
1 h/classe (con genitori)
2 maggio
(con genitori)
4 maggio
(con genitori)
22 ottobre
(intercl.con genitori)
(classi parallele)
(interclasse)
(intercl.con genitori)
23 ottobre
2 ore
13 novembre
2 ore
17 marzo
2 ore
6 maggio
2 ore
(intersezione)
(intersez.con genitori)
(intersezione)
(intersez.con genitori)
Con successive comunicazioni verranno resi noti il calendario dettagliato e l’ordine del giorno di ogni riunione. Potranno
essere possibili variazioni dovute a cause di forza maggiore che verranno tempestivamente comunicate.
I docenti impegnati in più classi dovranno redigere un piano personalizzato di lavoro al fine di non superare le 40 ore annue
sia per quanto riguarda le attività relative al comma 3 lettera a art. 29 del CCNL sia per quanto riguarda le attività relative
al comma 3 lettera b art. 29 del CCNL.
LA DIRIGENTE SCOLASTICA
F.to Prof.ssa Angela Maria Pelosi
30 FINALITA’ DEL PROCESSO EDUCATIVO
Il primo ciclo d’istruzione ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. I’IC “A. Mazzarella” recepisce pienamente le novità in materia d’istruzione introdotte dalla legge “La Buona Scuola” che offre agli istituti maggiore autonomia scolastica al fine di migliorare la propria offerta formativa, valorizzando le risorse interne e realizzando interventi adatti al contesto in cui la scuola opera. In ottemperanza all’Atto di Indirizzo, il Collegio Docenti per il corrente anno scolastico predispone un Piano dell’offerta Formativa (POF), all’interno del quale si sviluppa “il curricolo della scuola, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle IN 2012. Per il triennio 2016-­‐
2019 il Piano Triennale dell’Offerta Formativa ( PTOF ), sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, sarà elaborato dal Collegio Docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto. Nella stesura del Piano triennale si terrà conto, inoltre, delle priorità dei traguardi e degli obiettivi individuati dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e del Piano di Miglioramento. Con riferimento all’Autonomia Scolastica, l’Istituto scolastico utilizza gli spazi di libertà organizzativa e progettuale, ottimizza le risorse e sperimenta soluzioni più funzionali a realizzare il piano in coerenza con gli standard formativi nazionali, nel rispetto della libertà di insegnamento, delle scelte educative e formative delle famiglie e del diritto di apprendere degli studenti. Si prefigura quindi una scuola che:  garantisce a tutti le competenze essenziali, i saperi irrinunciabili in un percorso di continuità 3-­‐14 anni;  valorizza le diversità;  promuove l’inclusione;  sviluppa la coscienza civica, educa al senso di responsabilità e al rispetto delle regole;  valorizza e recupera le potenzialità di ciascuno;  definisce livelli di competenza e contenuti verificabili;  usa la valutazione come strumento pedagogico didattico;  verifica i livelli di competenza per progettare attività e forme di recupero, consolidamento e approfondimento. 31 METODOLOGIA DIDATTICA Il Collegio individua, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo: - didattica laboratoriale con uso della lezione dialogata e partecipata; - apprendimento cooperativo, di tutoraggio, problem posing e solving, mastery learning, ricerca-­‐azione; - lavoro per gruppi (classi parallele, classi aperte, classi verticali, gruppi di tutoraggio, didattica modulare). 32  VERIFICA e VALUTAZIONE - Le modalità e gli strumenti di verifica degli apprendimenti vengono concordati dai docenti in sede di Consiglio di intersezione, interclasse e classe. - I criteri di valutazione fanno riferimento al Regolamento d’Istituto e vengono deliberati in sede collegiale. La valutazione è quadrimestrale e viene registrata su apposita scheda successivamente comunicata alle famiglie. La valutazione sommativa scaturisce dalla media aritmetica dei voti delle prove scritte ed orali. La certificazione delle competenze nelle classi quinte (Scuola Primaria) e nelle classi terze (Scuola Secondaria I grado) avviene mediante apposita scheda predisposta dal Miur. Per quanto riguarda i criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento nei diversi ordini di scuola si seguiranno gli indicatori descritti in apposite griglie, inserite nella sezione ALLEGATI. 33 Il curricolo verticale per l’a.s. 2015-2016
dell’IC “A. Mazzarella” di Cerreto Sannita
assume come orizzonte di riferimento il
quadro delle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente,
1) Comunicazione nella madrelingua; 2) Comunicazione nelle lingue
straniere; 3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia; 4) Competenza digitale; 5) Imparare a imparare; 6) Competenze
sociali e civiche; 7) Spirito di iniziativa e di imprenditorialità; 8)
Consapevolezza ed espressione culturale), riportate nelle Indicazioni
Nazionali 2012, e fa esplicito riferimento alle competenze chiave di
cittadinanza (Imparare ad imparare; Progettare; Comunicare; Collaborare e
partecipare; Agire in modo autonomo e responsabile; Risolvere problemi;
Individuare collegamenti e relazioni; Acquisire ed interpretare l’informazione)
per favorire la costruzione di un profilo delle competenze previsto al termine
del primo ciclo di istruzione.
Il curricolo sarà costruito per discipline insegnate in modo unitario, ma rese
“balconi cognitivi” da cui aprirsi sia ai quattro assi culturali che alle
competenze trasversali.
La progettazione curricolare prediligerà la didattica laboratoriale come
strategia di insegnamento-apprendimento efficace, che permette a tutti gli
alunni di acquisire le conoscenze e le abilità, attraverso un insegnamento
basato sul fare e sull’azione, anziché soltanto sulla lezione frontale.
34 Lo schema di progettazione del curricolo verticale d’Istituto prevede per i tre
ordini di scuola (Scuola dell’Infanzia, Primaria e la Scuola Secondaria di I
grado) i seguenti indicatori:
• Traguardi per lo sviluppo delle competenze
• Obiettivi di apprendimento.
Il curricolo verticale è consultabile sul sito web: www.istitutocomprensivocerretosannita.it 35 PERCORSI PROGETTUALI
CURRICULARI ED
EXTRACURRICULARI
TITOLO
Accoglienza e Continuità
FINALITA’
Indagine conoscitiva su abitudini e Promuovere clima di benessere e
metodo di lavoro.
di socializzazione.
Illustrazione programmi/documenti.
Itinerario attraverso gli spazi
scolastici.
Libera scrittura ed espressione.
Centro sportivo
scolastico
Attività sportiva scolastica finalizzata
alla partecipazione ai:
1. Giochi sportivi studenteschi
2. Giochi della gioventù
3. Giocosport
Promuovere lo sviluppo armonico
della persona attraverso l’attività
motoria.
Favorire la socializzazione, la
condivisione e la collaborazione.
Coro della scuola
Studio della tradizione canora
classica e moderna
Esercitazione al canto in formazione
corale.
Costituzione di un coro polifonico
che rappresenti l’istituzione
scolastica in eventi e
manifestazioni.
Il rapporto sensoriale con gli alimenti.
La conoscenza del cibo.
L’igiene e la sicurezza alimentari.
Attività interdisciplinari.
Lavoro di gruppo.
Attività laboratoriali. Adesione al
progetto MIUR - Fornitura di frutta
agli alunni delle scuole primarie.
Laboratori didattici destinati agli
alunni delle scuole primarie e
secondarie di educazione ambientale
e di illustrazione delle principali
specie
animali
e
vegetali
caratteristiche dell’Appennino centromeridionale;
Realizzazione di percorsi guidati sia
naturali che agricoli, che consentano
al visitatore di praticare attività
sportiva all’aperto fra flora intatta e di
scoprire le fontane, i sentieri ed il
Miglioramento dello stato di
benessere degli individui,
attraverso la promozione di
adeguate abitudini alimentari.
Promuovere una corretta
alimentazione.
Educazione alimentare
Educazione Ambientale
36 CONTENUTI/ATTIVITA’
Conoscere e valorizzare il
patrimonio fauno-naturalistico del
territorio di appartenenza.
bestiame al pascolo sul monte coppe
e tenuta parata.
La storia degli antichi mestieri;
Materiali e strumenti; Le fasi della
lavorazione; Il rapporto tra mestieri
antichi e l’e-commerce.
La valenza socio-culturale del
mestiere nella società di oggi.
Gli antichi mestieri
vanno a scuola
IPDA
(Identificazione Precoce delle
Difficoltà di Apprendimento)
Legalità
Lettura
“Un libro per amico”
Conoscere tradizioni, mestieri
della comunità locale per
orientare le proprie scelte
personali e valorizzare il
presente.
Conoscenza degli artigiani/Interviste;
Visita ai vari laboratori artigiani
(botteghe) presenti sul territorio;
Presentazione teorica dei mestieri
(sarto,
ricamatrice,
ceramista,
fabbro, calzolaio, falegname);
Fase operativa con realizzazione
finale di un prodotto;
Raccolta dati per ogni specifico
mestiere;
Documentazione/raccolta dati con
materiale cartaceo e multimediale.
Classi terze – Sc. Sec. I grado.
Cerreto Sannita.
Compilazione del questionario
osservativo da parte delle insegnanti
sui bambini frequentanti l’ultimo anno
della scuola dell’infanzia.
Raccolta ed elaborazione dei dati da
parte dell’ UOCMI di San Salvatore
Telesino.
Attività mirate di potenziamento sui
prerequisiti carenti
Collaborazione con il Comando
Legione Carabinieri Campania
Incontri/dibattiti con alunni su
tematiche giovanili ( bullismo, droga,
alcol, educazione stradale ).
Proiezioni di filmati e incontri con
personalità impegnate nella
promozione della legalità.
Lettura, analisi e comprensione di
testi di vario genere. Incontri con
autori. Visita a librerie e biblioteche.
Collaborazione culturale con la
biblioteca del Sannio “ Biblos” di
Cerreto Sannita.
Partecipazione ad iniziative
ministeriali ( Libriamoci e il Maggio
dei libri).
Promuovere la cultura della
prevenzione e dell’intervento
pedagogico-didattico
mirato
come strumento efficace di
individuazione precoce delle
difficoltà di apprendimento
Diffondere la cultura della
legalità.
Favorire in ogni ordine e grado
l’atteggiamento affettivo ed
emozionale al libro, stimolare
l’immaginazione e le potenzialità
creative degli alunni.
37 Orientamento
Scolastico
Attività di orientamento per le classi
terze della Scuola Sec. I gr. A cura
dell’IIS “Carafa – Giustiniani”, del
Liceo Classico “L. Sodo” .
Informare sulle opportunità
formative offerte dal territorio,
coinvolgendo l’utenza con varie
iniziative.
Potenziare l’integrazione
culturale, didattica e territoriale
delle attività svolte nelle scuole
secondarie di primo grado e
nell’Istituto Tecnico di San
Salvatore Telesino.
“Dialettando”, ovvero scoperta delle Contribuire al miglioramento
fondamenta del territorio del Sannio culturale ed umano degli alunni
ed in particolare della identità attraverso lo studio del Sannio.
idiomatica della nostra Cerreto:
giochi, ricerche ed immagini con la
lettura di poesie, aneddoti, proverbi.
Classi Prime. Scuola Secondaria I
grado;
Promozione della lettura sollecitando
Progetto di collaborazione ricerche e consultazioni di testi della
Biblioteca misurandosi con la storia
culturale con la Biblioteca dei nostri tempi. – Classi seconde e
del Sannio: BibloS
terze – Sc. Sec I gr.;
Educazione ad lettura attenta con
dizione corretta ascoltando brani
classici con ricchissima varietà di
temi – Classi seconde e terze – Sc.
Sec. I gr.;
Inserimento nelle manifestazioni
culturali scolastiche.
Ascolto, ripetizione di vocaboli
Rendere consapevoli i bambini
finalizzati alla comprensione dei
dell’esistenza di una lingua
saluti, presentazione di se stesso,
diversa dalla propria e stimolarli
Progetto Lingua Inglese
colori, numeri, parti del corpo, cibi;
all’apprendimento di semplici
Infanzia
Memorizzare canti;
espressioni e vocaboli.
Attività grafico-pittoriche.
Progetto “Collaborare e
Partecipare”
Progetto “Prevenzione
bullismo”
Programma Trinity
38 Gli alunni saranno impegnati,
individualmente e in gruppo in
momenti operativi, indagini e
riflessioni opportunamente guidati ed
integrati dagli insegnanti.
Il progetto prevede incontri con
esperti esterni, a partire dal mese di
gennaio, per una durata di quattro
incontri.
- Il 4° livello Trinity.
-Attività laboratoriali su ascolto e
conversazione.
-Preparazione di un topic
argomentativo.
Promuovere la salute dell’allievo
intesa come benessere che
interessa gli aspetti psicologici,
fisici e relazionali. Acquisire e
rafforzare le conoscenze e le
tecniche utili a prevenire il
fenomeno del bullismo.
- Potenziare le capacità
comunicative, lessicali e di
comprensione.
-Ottenere una certificazione
esterna che attesti il livello di
preparazione raggiunto.
-­‐
“Programma il futuro”
-­‐
Il pensiero computazionale
-­‐
a scuola.
-­‐
Progetto “La mia scuola
accogliente”
Progetto
“LavorAttivaMente … sulle
competenze”
-­‐L’attività proposta dal Miur
Ripristino di spazi scolastici interni
ed esterni.
Valorizzazione e recupero di
ambienti scolastici e
realizzazione di scuole
accoglienti. Costruzione di un segmento di
curricolo verticale di Italiano e
Matematica.
-­‐ Attività laboratoriali.
-­‐ Sperimentazione di nuove
metodologie didattiche
Progetto di formazione per
docenti in rete con Istituti di
Istruzione Superiore per
promuovere l’uso del modello
sperimentale di certificazione
delle competenze, in riferimento
alle Indicazioni 2012.
intende diffondere tra gli alunni le
basi dell’informatica usando
strumenti facili in un contesto
ludico. Laboratori con alunni, coordinati da Il progetto è rivolto a tutti i
esperto esterno.
docenti con la finalità di
progettare, sviluppare e valutare
le competenze mediante l’uso di
metodologie didattiche innovative
(Flipped Classroom -Cooperative
Learning -Problem Solving, ecc ).
Progettazione, sviluppo e
valutazione delle
competenze
Rielaborazione creativa di immagini,
musiche e video, con riferimento alla
conoscenza
della
produzione
artistica e musicale dei principali
periodi storici.
Potenziare la conoscenza del
patrimonio artistico e musicale.
Potenziamento delle competenze
nella pratica e nella cultura
artistica e musicale. Sviluppare le
capacità di esprimersi in modo
Gruppi di lavoro coordinati da creativo e personale.
docenti. Utilizzo di laboratori. Sensibilizzare gli allievi sui temi
Produzione di lavori multimediali, della tutela e valorizzazione del
grafici e musicali.
patrimonio culturale per favorire
l’educazione a una cittadinanza
attiva e responsabile.
Progetto
Musica & Arte
Suoni e immagini
-­‐
Progetto Qualità
Lezioni informative di avviamento ai
concetti di base di informatica.
Settimana Europea del Codice.
Settimana Internazionale dell’Ora del
Codice.
Incontri-Laboratori di ricerca-azione.
-­‐ Strategie didattiche innovative
- Nuove tecnologie didattiche
- Valutare e certificare per
competenze
- Apprendimento formale, non
formale e informale 39 Redazione Giornalistica
Recupero e/o
Potenziamento
Sportello ascolto
Spazio Adolescenti
Creazione di una Redazione
giornalistica composta da alunni e
coordinata da docenti.
Conoscenza/analisi struttura di un
giornale. Produzione di articoli, foto,
interviste. Pubblicazione.
Attività extracurriculare.
Recupero/Potenziamento per gruppi
di alunni sulla base della
programmazione di classe.
Dettato – Lettura - Ortografia Problemi di calcolo.
• Infanzia: lingua inglese
• Primaria: italiano e matematica
• Secondaria: italiano,
matematica, inglese e latino.
Attività laboratoriali per far maturare
atteggiamenti collaborativi.
Attivazione Sportello Ascolto.
Migliorare le competenze
linguistiche e logico-creative.
Raccogliere le varie esperienze
scolastiche.
Sviluppare il senso di
appartenenza tra le varie
componenti scolastiche.
Recuperare le abilità di base.
Potenziare le abilità linguistiche e
logico-matematiche.
Saper comunicare e scrivere in
modo comprensibile e corretto.
Migliorare il processo di
apprendimento.
Potenziare stima e fiducia nelle
proprie capacità.
Fornire un supporto psicologico
collegato alle varie problematiche
di crescita personale.
L’Istituto Comprensivo concorre al PON (Programma Operativo Nazionale) FSE -­‐ FESR Fondi Strutturali 20014-­‐2020 ed attiva specifici corsi. 40 INCLUSIONE Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
B. N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria
Prevalentemente utilizzate
in…
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
AEC Attività individualizzate e di
C. Risorse professionali specifiche
n°
9
8
1
1
4
0
10
33
9
11
Sì / No
si
si
si
41
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori
protetti, ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento F.S. POF
F.S. INCLUSIONE
(disabilità, DSA e BES)
F.S. QUALITA’
F.S. CONTINUITA’
F.S. EVENTI E RAPPORTI
CON ASSOCIAZIONI
F.S. VIAGGI
D’ISTRUZIONE E USCITE
DIDATTICHE
Referenti di Istituto (disabilità, DSA,
BES)
Psicopedagogisti e affini Dott.ssa Capocefalo
esterni/interni “Sportello Ascolto”
Scuola Secondaria Primo
Grado
Docenti tutor/mentor
Altro:
D. Coinvolgimento docenti curricolari
Attraverso…
Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didatticoeducativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didatticoeducativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Altri docenti Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didatticoeducativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
42 si
no
no
si
no
si
no
Sì / No
si
si
si
si
si
no
no
no
no
no
si
no
E. Coinvolgimento personale
ATA
F. Coinvolgimento famiglie
G. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
Assistenza alunni disabili
si
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
Altro:
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia
dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità
educante
Altro:
no
no
no
si
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità
si
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento
sulla disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
H. Rapporti con privato
sociale e volontariato
no
si
no
no
no
si
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativoI. Formazione docenti
didattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD,
ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
si
si
no
si
no
no
si
no
2
3
4
x
43 inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione
di percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per
la realizzazione dei progetti di inclusione
x
x
x
x
x
x
x
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso
nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il
x
successivo inserimento lavorativo.
Collaborazione offerta dai servizi sociosanitari territoriali
x
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa
cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
L’I.C. si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace
alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti
Bisogni Educativi Speciali. A tal fine si intende: • creare un ambiente accogliente e supportivo ; • sviluppare attenzione educativa in tutta la scuola; • promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; •
centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno; •
favorire l’acquisizione di competenze collaborative; •
promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta
collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia
ambientali che personali. 44 Destinatari Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti: • disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); • disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); • alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o
culturale. Definizione di Bisogno Educativo Speciale Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti
di vita dell’educazione e/o apprenditivo. Si manifesta in un funzionamento problematico,
anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un piano
educativo individualizzato o personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o
per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici,
biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che
le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
Organi collegiali e non preposti all’inclusione: Dirigente Scolastico: -Gestisce tutto il sistema ed è corresponsabile delle decisioni relative all’individuazione
degli alunni con BES; -Individua le risorse interne ed sterne per rispondere alle esigenze di inclusione; -Forma le classi; -Assegna i docenti di sostegno; -Convoca e presiede il GLI; -Presiede il GLHI e i vari GLHO; -Organizza la formazione dei docenti ; -Supervisiona l’operato delle FF.SS. e dei Referenti -Dialoga con le famiglie e gli insegnanti al fine di trovare soluzioni, chiarimenti e confronti F.S. POF Cura la stesura del POF, monitora e verifica gli esiti dei progetti e delle azioni inclusive in
esso inserite. F.S. QUALITA’ Attraverso il monitoraggio e l’autovalutazione delle attività, verifica i risultati delle azioni
inclusive evidenziando punti di forza e criticità per avviare progetti ed attività di
miglioramento.
F.S. Continuità Coordina l’armonizzazione dei curricoli per la realizzazione di un curricolo verticale anche
alla luce delle Nuove Indicazioni Nazionali, individuando specificatamente conoscenze,
abilità e competenze minime (importanti per gli alunni per i quali sarà predisposto il PDP)
che tutti gli alunni dovranno acquisire al termine di ciascun anno. F.S. Inclusione (Disabilità, DSA e BES) -Coordina il GLI, il GLHI e i GLHO per l’ analisi dei casi singoli dopo il monitoraggio di inizio
anno scolastico per l’individuazione dei BES; 45 -Supporta l’azione degli insegnanti curricolari per migliorare il processo di inclusione di
alunni disabili, alunni con DSA e BES, per la compilazione dei PDP e negli incontri con i
terapisti; - Controlla la documentazione prodotta dalle famiglie e quella dei docenti ( PEI e PDP); - Cura i rapporti con i CTI per la formazione e l’acquisto /prestito dei sussidi didattici e ne
cura la gestione - Collabora con il D.S. nella comunicazione con tutti gli agenti del settore (UOCMI, Ambito
B4 ed Enti); - Partecipa a corsi di formazione e aggiornamento per migliorare la qualità dell’inclusione
scolastica; F.S. Viaggi d’istruzione Organizza i viaggi di istruzione, le visite didattiche e le uscite sul territorio, dopo le scelte
effettuate dai Consigli di classe, in un’ottica inclusiva per offrire maggiori opportunità di
crescita e formazione. F.S. Eventi Organizza e pianifica gli eventi previsti dal POF secondo il principio di fornire a tutti gli
alunni pari opportunità e raccorda le attività curriculari e le esigenze formative scaturite
dall’attuazione del POF con i soggetti esterni (associazioni di volontariato e gli Enti locali)
sia legati al contesto locale che in un ambito allargato. Coordinatori di Plesso Coordinano le procedure di accoglienza, rilevazione e progettazione didattico-educativa in
ottica inclusiva segnalando al D.S. e alle F.S. interessate eventuali problematiche
nell’applicazione di quanto stabilito. Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) L’I.C. istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il
diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla
D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un ” Piano
Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione,
tutoraggio ecc. Il gruppo è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal
gruppo di sostegno, dalle figure strumentali e dai responsabili di ogni plesso. In caso di necessità, potranno essere convocate altre figure di riferimento, quali:
- docenti curricolari della scuola
- genitori rappresentanti del Consiglio d’Istituto
- rappresentanti dei genitori di alunni con BES individuati dal Dirigente Scolastico
- assistenti sociali dei Comuni coinvolti in progetti per l’inclusione scolastica
46 - rappresentanti dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile territoriale
- rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni.
Consiglio di Classe o team dei docenti I Compiti del Consiglio di classe o del team dei docenti sono: 1. Individuazione Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna, necessaria o
obbligatoria, come per gli alunni con DSA, l’adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di
considerazioni pedagogiche e didattiche, e/o sulla base della eventuale documentazione
clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. 2. Coordinamento con il GLI 3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti 4. Predisposizione del PDP Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo
scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri
di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati con BES, tranne nei casi di
disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente
Scolastico. GLH d’Istituto Composizione: Dirigente scolastico, F.S. Area 4, Equipe psico-pedagogica dell’UOCMI,
assistenti sociali dei Comuni, rappresentante dell’Ambito B4, referente dei docenti di
sostegno, rappresentante genitori degli studenti disabili, operatori specialistici. Si riunisce
due volte all’anno e/o ogni volta venga ritenuto necessario. Compiti: -Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse
umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità. -Cura i rapporti con le Asl e con le associazioni delle persone disabili. -Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione
degli alunni disabili nell’istituto. -Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche
previste per ciascun P.E.I. GLH Operativi Composizione: Dirigente scolastico, F.S. Area 4, Equipe psico-pedagogica dell’UOCMI,
Docente coordinatore della classe di appartenenza dell’alunno, Docente di sostegno
dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, A.E.C. e se richiesto, altro personale che
opera con l’alunno disabile. Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H. straordinari,
concordando la presenza degli operatori sanitari. Funzioni: -progettazione e verifica del PEI; -stesura e verifica del PDF. -individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi
e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile. 47 Collegio dei Docenti • Discute e delibera il Piano Annuale. • All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da
perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di
inclusione. • Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Personale ATA Collabora con i docenti al buon andamento del PAI Modalità di intervento
L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per
alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola
di rispondere ai bisogni delle diversità.
1) A livello di istituto Organizzazione scolastica generale - uso specifico della flessibilità e delle ore di compresenza - promozione di attività di sensibilizzazione generale - monitoraggio all’inizio dell’anno scolastico per verificare la presenza di eventuali alunni
con difficoltà - adesione al progetto “Prevenzione dei disturbi dell’apprendimento scolastico nella scuola
dell’infanzia” Articolazione degli spazi e delle posizioni - accessibilità interna ed esterna - ubicazione delle classi - posizione dei banchi Collaborazioni extrascolastiche - UOCMI di San Salvatore Telesino - famiglie - associazioni coinvolte nel sociale 2) A livello di gruppo-classe - Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring; - potenziamento del metodo di studio e soprattutto nelle classi prime scuola secondaria di
primo grado durante il periodo dedicato all’accoglienza; - recupero dei prerequisiti per le classi prime scuola primaria durante il periodo dedicato
all’accoglienza; - attivazione di percorsi inclusivi; - cura della personalizzazione dell’insegnamento e adeguamento in itinere della
programmazione di ciascuna disciplina; - elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.
3)Specifico per l’alunno con BES Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano
che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione
collegiale, le scelte educativo-didattiche. A)Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo
48 Individualizzato (PEI). B) Piano Didattico Personalizzato (PdP) -Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche
attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione
di strumenti compensativi e misure dispensative; - negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli
mini attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e le strategie didattiche adottate. L’attivazione del PdP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai
docenti e dalla famiglia.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Partecipazione dei docenti a corsi di formazione funzionali alle strategie per la realizzazione
del PAI proposti da Enti di Formazione, Università, Scuola o CTI e CTS.
Organizzazione di incontri di formazione dove i docenti formati trasferiscono le competenze
acquisite, in una formazione tra pari.
Eventuali tematiche da trattare potrebbero essere:
- cooperative learning
- l’utilizzo delle NTD nella personalizzazione della didattica
- formazione specifica su ADHD, DOP o su altri disturbi e/o problematiche
- gestione delle dinamiche del gruppo classe.
Sono opportuni corsi che diano agli insegnanti veri spunti e strumenti da utilizzare nelle
attività scolastiche quotidiane.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Verifica e valutazione Gli studenti diversamente abili sono valutati in base al PEI. Il PEI può essere curricolare o globalmente riconducibile alla programmazione oppure
totalmente differenziato. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari,
possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione. Nel PEI si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia personale, sociale e
didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di
sostegno. Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi
possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno. Per gli alunni che usufruiscono di un PdP, il Consiglio di classe si assume la responsabilità
pedagogico-didattica ai fini valutativi. Strategie di valutazione: -tenere conto degli obiettivi previsti nel PDP -tenere conto del punto di partenza dell’alunno -valutazione formativa in itinere -valutazione autentica
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Le metodologie e gli interventi diversificati per tutti gli alunni con BES vedranno impegnate
tutte le risorse umane e strumentali interni all’Istituto:
- Docenti di sostegno
Supportano i docenti della classe in attività inclusive quali: lavori di piccolo gruppo, di
apprendimento cooperativo, attività di tutoring, attività individuali per fondare abilità e
conoscenze utili ad una migliore collaborazione tra i compagni.
49 - Servizio educativo scolastico
Supportano i docenti della classe nelle stesse attività condotte dai docenti di sostegno;
promuovono interventi educativi che favoriscano l’autonomia dell’alunno con disabilità.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti
Incontri periodici di GLHI e di GLHO con l’ UOCMI di San Salvatore Telesino e con le
associazioni e le strutture di riabilitazione presenti sul territorio ( “Centro Relax” ,“De
Nicola” e “ Centro Erre”).
Per gli alunni che usufruiscono del servizio educativo domiciliare SADE si tenderà a
migliorare il raccordo tra le attività scolastiche e le attività a casa.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Al di là di una minima parte di genitori che svolgono un’azione collaborativa, la maggior
parte delle famiglie non partecipa alla vita scolastica dei figli.
Per quanto riguarda le famiglie degli alunni con difficoltà, le modalità di contatto e di
presentazione della situazione sono determinanti ai fini di una collaborazione condivisa.
Esse vanno supportate verso il modo migliore per aiutare i propri figli indirizzandole
all’UOCMI e/o ai servizi sociali.
Quindi il percorso dovrebbe essere questo: la famiglia informa il coordinatore di classe o
viene informata della situazione/problema; si attiva per portare il figlio da uno specialista
ove necessario; partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio; condivide
il Piano, se predisposto, e collabora alla sua realizzazione.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Nell’elaborazione e revisione continua del curricolo si terranno in considerazione:
- contenuti irrinunciabili (essenzializzazione delle conoscenze da costruire);
- obiettivi minimi finalizzati alla crescita della persona e ad una complessiva e generale
autonomia personale
e culturale;
- laboratorialità nei metodi didattici;
- metacognizione;
- interdisciplinarità;
- territorialità
- competenze di cittadinanza
Valorizzazione delle risorse esistenti
Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella
progettazione di momenti di formazione (n° 4 docenti formati sui DSA, formazione Indire).
Incrementare la collaborazione con gli altri Istituti Scolastici, con le reti e con CTI e CTS.
Maggiore raccordo e collaborazione tra docenti Funzioni Strumentali.
Valorizzare i laboratori forniti di PC e stampanti.
Applicare maggiormente il sistema di valutazione programmato e condiviso in modo
verticale ed orizzontale
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione
Per poter attivare, monitorare, verificare e valutare gli esiti di un progetto di inclusione
sarebbero necessarie, oltre alla formazione dei docenti (personalizzazione, gestione
dell’aula, cooperative learning ed altre strategie inclusive), un minor numero di alunni per
classe in presenza di alunni con DSA e con BES.
50 La personalizzazione degli interventi può dare risultati se si hanno gruppi meno numerosi.
Inoltre sarebbero necessarie risorse materiali e teconologiche:
- Pc portatile per ogni alunno in difficoltà;
- Stampanti;
- Sintesi vocale;
- Software didattici e riabilitativi;
- Materiale adeguato e specifico per alunni disabili.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Si rafforzeranno i contatti e i momenti di confronto delle attività non solo in ingresso e in
uscita all’interno dell’I.C. ma anche in progetti di inclusione attraverso protocolli di intesa
con le Scuole Secondarie di Secondo Grado.
In particolare:
• raccordo Scuola dell’Infanzia con la scuola Primaria
- prevedere momenti e percorsi di continuità programmati, condivisi e coordinati fra i
soggetti coinvolti;
- momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per un miglior scambio di
informazioni e sulle abilità acquisite dagli alunni;
• raccordo Scuola Primaria con la Scuola Secondaria di Primo Grado
- momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per un miglior scambio di
informazioni e sui livelli di competenze acquisite dagli alunni;
- attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi;
- attivazione di specifici progetti che coinvolgano le classi-ponte (ultimo anno Scuola
dell’Infanzia, V Primaria e I Scuola Secondaria I Grado) nel corso dell’anno al fine di
conoscere i nuovi insegnanti, le metodologie e i nuovi spazi.
• Raccordo Scuola Secondaria di Primo Grado con la Scuola Secondaria di Secondo
Grado
- specifiche intese volte alla definizione di pratiche condivise e allo scambio di
informazioni sugli alunni con BES.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 17/06/2015
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2015
Aggiornato dal Collegio dei Docenti in data 11/11/2015
51 CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO La continuità didattico-­‐educativa si configura come il diritto di ogni alunno ad un percorso scolastico unitario, organico e completo, ponendosi l’obiettivo di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e di orientare verso la scelta degli studi superiori. Il raccordo scolastico si articola in due fasi: • la continuità verticale che si realizza attraverso il Curricolo elaborato dal nostro Istituto, al fine di definire contenuti e competenze che devono acquisire gli alunni alla fine di ogni ordine di scuola; L’orientamento in uscita è rivolto agli alunni delle classi terze della Scuola Sec. I grado; esso prevede percorsi di conoscenza di sé, delle proprie attitudini e abilità, nonché l’acquisizione di competenze trasversali che permettano la scelta consapevole del proprio percorso scolastico e formativo. Per tale esigenza l’IC organizza la giornata di “Scuola aperta per l’Orientamento”, durante la quale le attività didattiche delle classi terze della Scuola Sec. I grado saranno sospese per consentire agli alunni di visitare insieme ai loro genitori gli stand informativi allestiti dai vari Istituti di Istruzione Superiore che ne fanno richiesta, all’interno della Sede Centrale dell’Istituto Comprensivo, via Tinta 1, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, il giorno venerdì 15 gennaio 2016. 52 CONTINUITA’ EDUCATIVA “Conoscenza e…tutela dell’ambiente”
PIANO DI LAVORO:
Anni “ponte” Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria
“L’APE . . . L’AMBIENTE”
TEMPO
INCONTRO- DISCIPLINE
FINE NOVEMBRE
FINE OTTOBRE
1°) Incontro
Italiano –Tecnologia –
Storia – Arte
“L’ape Maia”
2°) Incontro
Matematica – Scienze –
Ed.Fisica – Geografia
Le api e l’impollinazione
ATTIVITA’
-­‐ visione del cartone
animato;
-­‐ domande guida per
individuare i personaggi
le loro azioni e il luogo;
-­‐ rappresentazione
grafica in sequenza
della storia da parte
degli alunni di tutti e due
gli ordini di scuola.
-­‐ visione
di
un
documentario: la vita
sociale delle api e la loro
importanza nella vita
dell’uomo;
-­‐ giochi
motori
per
riprodurre il percorso
delle api;
-­‐ Semplici
figure
geometriche;
53 -­‐ Canto sulle api e
l’ambiente in lingua
inglese con il TPR.
FINE MARZO
FINE FEBBRAIO
3°) Incontro
IngleseFisica
Musica-
Ed.
Canto e mimica
4°) Incontro
Laboratorio creativo:
-­‐ drammatizzazione di
una storia sulle api;
-­‐ Raccolta del materiale
prodotto su DVD
Mettersi in gioco
Le docenti dei due ordini di scuola hanno deciso che tutti gli incontri, tra gli alunni della
scuola dell’infanzia e della scuola primaria sia del Plesso di Cerreto Sannita che di San
Lorenzello, si terranno presso la scuola primaria per esigenze organizzative e didattiche.
Per lo sviluppo del secondo incontro è prevista la presenza di un Apicoltore locale.
54 PIANO DI LAVORO:
Anni “ponte” Scuola Primaria- Scuola Secondaria di I Grado
“DIFFERENZIAMO . . . RICICLIAMO”
FINE OTTOBBRE
TEMPO
INCONTRO –
DISCIPLINE
1°)Incontro
Scienze- MatematicaReligione
Percorsi originali per
comprendere l’ambiente
FINE NOVEMBRE
2°) incontro
Italiano – Storia –
Geografia
-­‐ Leggere e comprendere
l’enciclica:”Laudato si’ “
-­‐ riconoscere i vari modi
per smaltire i rifiuti;
-­‐ porre domande alle
famiglie per rilevare dati
-­‐ elaborare i dati raccolti
-­‐ Leggere e comprendere
il significato di un testo
informativo
argomentativo;
-­‐ Individuare i territori della
“Terra dei fuochi”
L’inquinamento
3° ) incontro
FINE FEBBRAIO
OBIETTIVI
Musica – Inglese –
Francese
Mettersi in gioco
-­‐ Eseguire la
drammatizzazione di una
storia sull’ambiente in
lingua inglese;
-­‐ cantare coralmente per
imitazione in lingua
italiana e francese;
-­‐ disegnare e scrivere
didascalie in lingua
francese
55 FINE MARZO
4°) incontro
Tecnologia – Arte – Ed.
Fisica
Tecnica e arte del riciclo
creativo .
-­‐ Progettare manufatti da
realizzare con materiali di
riciclo
-­‐ Fare sport in ambiente
naturale
Orienteering
Gli incontri sono stati così organizzati:
Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado:
Il 1° e il 3° incontro si terranno alla Scuola Primaria
Il 2° e il 4° incontro alla Scuola Secondaria
Lo svolgimento di alcune attività previste dal progetto, fanno parte anche dei
piani di lavoro delle discipline coinvolte.
56 VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Le visite guidate e i viaggi di istruzione, programmati negli incontri entro il mese di novembre, sono presentati ai consigli di Intersezione, Interclasse e di Classe, essere deliberati dal Collegio Docenti e ratificati dal Consiglio di Istituto. I Piani delle uscite sono concordati, compilando il modello riassuntivo delle visite programmate ed indicando: • giorno • orario • meta • nome accompagnatore/i • classe/i e numero alunni partecipanti • mezzo di trasporto utilizzato • obiettivi Le visite guidate e i viaggi di istruzione sono programmati in coerenza con i Piani di studio personalizzati e individualizzati e/o le programmazioni di classe, comprensive dei Progetti. Per le procedure si fa riferimento alla Circolare Ministeriale. Sul sito dell’Istituto è disponibile il Regolamento del Piano delle visite guidate approvato dal Consiglio d’Istituto. 57  EVENTI Il Collegio dei Docenti approva per l’anno scolastico 2014-­‐2015 la partecipazione del nostro Istituto Scolastico ai seguenti eventi: • Manifestazione del 4 Novembre; • Manifestazioni per il Natale; • Giorno della Memoria (27 gennaio); • Giornata della Legalità (21 marzo); • Manifestazioni pasquali; • Il Maggio dei libri (23 aprile-­‐31 maggio); • Giornata sull’alimentazione – Concorso Regionale per Cori Scolastici (maggio); • Manifestazioni di fine anno. 58
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA  Scuola dell’Infanzia  Organizzazione giornaliera  Scuola Primaria  Orario discipline  Scuola Secondaria di I grado  Orario discipline 59 60 Istituto Comprensivo Statale
“A. Mazzarella e N. Giustiniano”
Scuola Dell’Infanzia -Primaria-Secondaria di I grado
Anno Scolastico 2010-2011
SCUOLA DELL’INFANZIA Cerreto Sannita
Sez.
Lunedì
Martedì
8,00 -8,30 Accoglienza
C
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
8,00 -8,30 Accoglienza
8,00 -8,30 Accoglienza
8,00 -8,30 Accoglienza
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
11,30-13,00Preparazione al pranzo e
pranzo.
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande gruppo
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,00 Merenda e
preparazione uscita
15,00-16,00 Merenda e
preparazione uscita
8,00 -8,30 Accoglienza
8,30-10,00 Attività di
sezione
10,00-11,30 Religione.
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
8,30-11,30 Attività di sezione
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
13,00-14,00Attività grande
gruppo.
14,00-15,00Attività di sezione
14,00-15,00 attività di
sezione..
15,00-16,00 Merenda e
preparazione uscita
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,00 Merenda e preparazione
uscita.
15,00-16,00 Merenda e
preparazione all’uscita.
D
8,00 -8,30 Accoglienza
8,00 -8,30 Accoglienza
8,00 -8,30 Accoglienza
8,00 -8,30 Accoglienza
8,00 -8,30 Accoglienza
8,30-10,00 Religione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
10,00-11,30 Attività di
sezione
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
11,30-13,00 Preparazione al pranzo e
pranzo.
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande gruppo
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
14,00-15,00Attività di
sezione
15,00-16,00 Merenda e
preparazione uscita.
14,00-15,00Attività di sezione
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,00 Merenda e preparazione
uscita.
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,00 Merenda e
preparazione uscita.
15,00-16,00 Merenda e
preparazione uscita.
15,00-16,00 Merenda e
preparazione uscita
Il corpo in movimento-Il sé e l’altro-La conoscenza del mondo
I discorsi e le parole-Linguaggi, creatività, espressione
Religione
Le insegnanti contraddistinte con il simbolo rosso rispetteranno il seguente orario 8,00-13,00 a giorni alterni ,mentre quelle con il simbolo bleu sempre a giorni alterni dalle 11,00 alle 16,00
Istituto Comprensivo Statale
“A. Mazzarella e N. Giustiniano”
Scuola Dell’Infanzia -Primaria-Secondaria di I grado
Anno Scolastico 2012-13
SCUOLA DELL’INFANZIA San Lorenzello
Sez.
A
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-10,00 Religione
10,00-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
11,30-13,00 Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
11,30-13,00 Preparazione al pranzo
e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
11,30-13,00 Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita
11,30-13,00 Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita.
B
Venerdì
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,10 -8,30 Accoglienza
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
8,30-10,00 Attività di sezione
8,30-11,30 Attività di sezione
11,30-13,00 Preparazione al pranzo
e pranzo
10,00-11,30 Religione
11,30-13,00 Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
11,30-13,00 Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita
13,00-14,00 Attività grande
gruppo
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita
14,00-15,00Attività di sezione
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita.
Il corpo in movimento-Il sé e l’altro-La conoscenza del mondo
11,30-13,00Preparazione al
pranzo e pranzo.
I discorsi e le parole-Linguaggi, creatività, espressione
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita.
Religione
Le insegnanti contraddistinte con il simbolo rosso rispetteranno il seguente orario 8,10-13,10 a giorni alterni ,mentre quelle con il simbolo bleu sempre a giorni alterni dalle 11,10-16,10.
15,00-16,10 Merenda e
preparazione uscita
61
 ORARIO DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA CERRETO SANNITA DISCIPLINE
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
CLASSE IV
CLASSE V
Religione
2
2
2
2
2
Italiano
7+1
7+1
7+1
7+1
7+1
Matematica
5+1
5+1
5+1
5+1
5+1
Inglese
1+1
2
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Scienze
2
2
2
2
2
Musica
1
1
1
1
1
Arte
Immagine
Educazione
Fisica
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
Tecnologia
1
1
1
1
1
TOTALE
30 h
30 h
30 h
30 h
30 h
StoriaCittadinanza
/Costituzione
Geografia
62  ORARIO DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA SAN LORENZELLO INSEGNAMENTI
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
CLASSE IV
CLASSE V
Religione
2
2
2
2
2
Italiano
9
8
8
8
8
Matematica
8
8
7
7
7
Inglese
1
2
3
3
3
Storia-Cittad
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
Scienze
2
2
2
2
2
Musica
1
1
1
2
1
Arte
2
2
2
2
2
Educazione Fisica
2
2
2
2
2
Tecnologia/Inform.
2
2
2
2
2
Approfondimenti
2,30
2,30
2,30
1,30
2,30
Mensa
4,30
4,30
4,30
4,30
4,30
TOTALE
40 h
40 h
40 h
40 h
40 h
Costituzione
Immagine
63  ORARIO DISCIPLINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 64 Discipline di studio
Ore settimanali di lezione
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Inglese
6
2
1
5
2
2
3
Seconda lingua comunitaria
(Francese)
2
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione
Latino
Geografia umana
Approfondimenti
Mensa
2
2
2
1
1
1
2
2
FORMAZIONE E VALUTAZIONE Formazione/Autoformazione Valutazione del POF 65 FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE L’Atto di Indirizzo dell’8 settembre 2009 invita le scuole ad armonizzare le indicazioni curriculari approvate negli ultimi anni. A tal fine, il nostro Istituto istituisce i Dipartimenti disciplinari di studio e ricerca-­‐azione per la costruzione del curricolo verticale in continuità educativa e didattica. Specifiche iniziative di formazione, soprattutto sulla innovazione didattico-­‐
metodologica, coinvolgeranno i docenti anche mediante la costruzione di reti scolastiche. L’autoformazione sarà promossa e incentivata in virtù del bonus per i docenti previsto dalla Legge 107/2015. Valutazione POF a. s. 2014-2015 Nell’ambito dell’Autovalutazione d’Istituto è stato effettuato, alla fine dell’ a.s. 2014/2015, un monitoraggio sul grado di soddisfazione dell’utenza circa l’offerta formativa proposta dall’IC “A. Mazzarella”.
Dall’analisi emergono sia punti di forza che di criticità. Punti critici • La pulizia della scuola. • Le dotazioni laboratoriali. • L’utilizzo dei laboratori. • Rapporti Docenti/personale ATA • Comunicazioni poco tempestive per il personale ATA 66 Punti di forza • La considerazione dei genitori che il percorso formativo e l’insegnamento dell’IC Mazzarella siano di grande valenza. • La consapevolezza di avere docenti preparati e competenti che coinvolgono attivamente gli alunni nelle attività didattiche e si fanno carico dei loro bisogni. • Un buon rapporto con la Dirigente Scolastica. L’IC “A. Mazzarella”, a fronte delle difficoltà su indicate, intende attivare le seguenti azioni di miglioramento: • PERCORSO FORMATIVO Al fine di garantire a tutti gli alunni il successo formativo, attraverso la ricerca di nuove tecniche di progettazione curriculare e innovative metodologie dell’insegnamento, l’IC “A. Mazzarella” ha attivato varie azioni per l’anno scolastico 2015-­‐2016: • Sperimentazione “Scuole in rete” per la creazione del Curricolo Verticale e Valutazione per Competenze fino al Biennio delle Scuole Secondarie di II grado; • Gruppi di studio per il miglioramento dell’offerta formativa; • Riunioni dipartimentali finalizzate a promuovere riflessioni sui contenuti, sui modi dell’apprendimento e sulla valutazione. • Corsi di formazione sulla Valutazione e Certificazione delle Competenze. • INSEGNAMENTO Per progettare percorsi educativi e formativi più rispondenti ai reali bisogni degli alunni, i docenti effettueranno, all’inizio dell’anno scolastico, un monitoraggio dei livelli di partenza, mediante test di ingresso per classi parallele strutturati dai Dipartimenti e successiva tabulazione. I docenti, inoltre, si impegneranno nella ricerca e nella applicazione di nuovi e diversi approcci metodologici, tesi ad accrescere il coinvolgimento degli alunni, motivandoli ad uno studio costante e approfondito, che garantisca a tutti e a ciascuno il successo formativo. I Dipartimenti, in seguito, struttureranno prove intermedie e finali per classi parallele al fine di monitorare i traguardi dell’azione didattica per ridurre la eventuale disomogeneità dei risultati nelle e tra le classi e favorire la didattica laboratoriale per classi parallele. 67 Il Collegio dei Docenti del nostro Istituto ha lavorato alla costruzione del curricolo verticale, alla luce dei continui scambi di continuità dei tre ordini di scuola (Infanzia – Primaria – Secondaria). La programmazione sarà strutturata per bimestre e prevederà, oltre ai contenuti, alle attività, alle verifiche, anche i nuclei tematici trasversali delle diverse discipline funzionali ai segmenti dei traguardi di competenze richiesti dalle IN2012. ORGANIZZAZIONE L’organizzazione dell’orario scolastico, soprattutto per la scuola secondaria di primo grado, è sempre un’operazione molto complessa. Da una parte, infatti, è necessario rispettare prioritariamente le esigenze degli alunni, dall’altra occorre conciliare con esse gli incastri orari dei vari docenti, i quali, per la gran parte, sono impegnati su due scuole. Al fine di superare queste problematiche, nel nostro Istituto è stata nominata una Commissione ad hoc che, dopo aver studiato le varie esigenze, ha stilato un orario, il più equilibrato possibile, che favorisse l’efficacia dell’insegnamento-­‐
apprendimento e il benessere degli alunni. Per l’anno scolastico 2015/2016 si prevederà per le classi prime della scuola secondaria di I grado di Cerreto Sannita un orario flessibile per le discipline di Italiano e Matematica, al fine di promuovere una didattica laboratoriale ed inclusiva su classi parallele. Per quanto riguarda il calendario scolastico, si ricorda che il piano annuale delle attività viene predisposto sulle indicazioni del calendario regionale, nel rispetto degli impegni orari previsti dal C.C.N.L. – Comparto Scuola e poi approvato dal Collegio dei Docenti. CLIMA RELAZIONALE La sfida più importante che la scuola oggi è chiamata a vincere è senz’altro quella di costruire un buon clima relazionale tra le sue molteplici componenti interne: alunni, docenti, genitori, personale ATA e Dirigente Scolastico e, tra queste e il territorio. La collaborazione e la condivisione del comune obiettivo di favorire un ambiente di apprendimento interno ed esterno alla scuola, il più possibile favorevole alla crescita umana e culturale delle giovani generazioni, devono rendere tutti gli attori più consapevoli della grande responsabilità di dover assumere, giorno per giorno, atteggiamenti costruttivi ed accoglienti verso gli altri. Di fronte ad una società in forte crisi, la scuola non può cedere né rinunciare ad essere un presidio di cultura, di legalità, di democrazia e di civiltà. Un buon clima relazionale, però, o si costruisce insieme, giorno per giorno, da parte di tutti e di ciascuno, o non si costruisce affatto. 68 Spetta al Dirigente Scolastico, ai docenti, agli alunni, alle famiglie, al personale ATA, al mondo esterno alla scuola predisporsi all’accoglienza. Servono collaborazioni concrete, serve spirito di servizio, serve partecipazione, serve rispetto, serve solidarietà. Il nostro Istituto si sta adoperando a che la nostra comunità scolastica diventi un luogo aperto, favorendo incontri-­‐dibattito con le famiglie, costruendo rapporti collaborativi con il territorio, promuovendo incontri formativi per i docenti e riflessioni sui contenuti e sui modi dell’apprendimento, sulla funzione adulta e sulle sfide educative del nostro tempo. COMUNICAZIONI Il nuovo quadro normativo prevede in tema di dematerializzazione della gestione documentale, che le note e le comunicazioni di carattere ordinario e corrente siano pubblicate sul sito web della scuola (www.istitutocomprensivocerretosannita.it). E’ del tutto evidente che una comunicazione efficace presuppone il buon funzionamento degli elementi fondamentali che la compongono: l’emittente, il codice e il destinatario. L’emittente dovrà essere preciso e puntuale nel comunicare, il codice dovrà essere chiaro e comprensibile e il destinatario pronto e solerte a recepire il messaggio. Ne consegue che una buona comunicazione richiede l’impegno e la responsabilità di tutti. Per il corrente anno scolastico la comunicazione sarà potenziata mediante l’uso del Registro Elettronico che consentirà anche di inviare alle famiglie e al personale scolastico messaggi telematici. Nel corso ed alla fine dell’anno scolastico corrente saranno somministrati questionari al personale scolastico docente e non docente, agli alunni ed alle famiglie per monitorare il livello di gradimento dell’offerta formativa ed individuare i punti di forza e di criticità dell’Istituto. La valutazione avverrà in collaborazione con il Polo Qualità di Napoli. Il documento è soggetto a continuo aggiornamento in itinere per tutte le attività inizialmente non previste e a cui il Collegio Docenti aderirà nel corso dell’anno. Approvato dal Collegio Docenti del 11/11/2015 Adottato dal Consiglio di Istituto del 13/11/2015 69 ALLEGATI CRITERI DI VALUTAZIONE 70 •
•
•
Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado Istituzione scolastica
_____________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio
di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Livello
711 1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le
proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Comunicazione nelle
lingue straniere.
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in
una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenze digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Imparare ad imparare.
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare
a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile
di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione
degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..……………………………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
…………………………………..
72 SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA’
SCUOLA INFANZIA – PRIMARIA
SINTESI GLOBALE DI VALUTAZIONE AL TERMINE DELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
ANNO SCOLASTICO:_______________________ SCUOLA DELL’INFANZIA:__________________ SEZIONE:___________ Alunno/a:__________________________________ Nato/a il:___________________________________ A:_________________________________________ Domicilio:__________________________________ Frequenza scolastica: regolare saltuaria Rapporti scuola-famiglia:
limitati
frequenti
collaborativi
SVILUPPO E FORMAZIONE DEL SE’ NELL’INTERAZIONE CON L’ALTRO
AUTONOMIA
SI
NO
IN PARTE
Gestisce autonomamente il momento del pasto
Sa indossare correttamente i propri indumenti
Sa organizzarsi in alcuni momenti liberi della giornata scolastica
Ha capacità di collaborazione e di integrazione attraverso l’uso di strumenti
Reagisce positivamente alle novità
E’ disponibile ad affrontare situazioni nuove e sa agire positivamente
Riesce a gestire autonomamente un momento di gruppo
Ha capacità di assumersi autonomamente ruoli e compiti nel gioco e nei
momenti di esperienza
E’ autonomo/a nell’eseguire un lavoro individuale
73 Necessita di aiuto e di conferme da parte dell’insegnante nell’eseguire un
lavoro individuale
Vive serenamente il momento del distacco
Vive positivamente le esperienze di ambiti diversi da quello familiare
RELAZIONALITA’
SI
NO
IN PARTE
Ha atteggiamento di fiducia verso se stesso
Ha atteggiamento di collaborazione con i compagni
Ha atteggiamento di fiducia verso gli altri
ATTEGGIAMENTI NEI CONFRONTI DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA
ATTENZIONE
SI
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
Dimostra capacità di attenzione
Riesce a concentrarsi per il tempo necessario o richiesto
Si distrae facilmente disturbando l’attività avviata
ASCOLTO
Sa ascoltare un adulto
Sa ascoltare i compagni
Sa aspettare il proprio turno durante una conversazione
Chiede spiegazioni all’insegnante se non capisce
PARTECIPAZIONE
Partecipa attivamente ai giochi
Partecipa attivamente alle attività proposte
Racconta volentieri le sue esperienze
74 COMPORTAMENTO
SI
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
Rispetta le regole della comunità scolastica
in sezione
in mensa
Si comporta in modo educato:
nelle uscite didattiche
Rispetta il materiale didattico
E’ in grado di tollerare eventuali insuccessi
Accetta le critiche dell’adulto
IMPEGNO
Sa portare a termine nei tempi e nei modi fissati un lavoro iniziato
Svolge il proprio incarico senza sollecitazioni da parte dell’adulto
Sa eseguire almeno due consegne in sequenza
Nell’eseguire un lavoro è preciso/a e ordinato/a
Lavora meglio da solo/a
Lavora meglio in gruppo
Di fronte ad una difficoltà:
si scoraggia e rinuncia
riprova fino a quando riesce a superarla
chiede aiuto
SVILUPPO DELLE ABILITA’ LOGICHE ED ESPRESSIVE
I DISCORSI E LE PAROLE
SI
NO
IN PARTE
Sa ascoltare
Sa leggere le immagini
Sa formulare frasi di senso compiuto
Sa verbalizzare un’esperienza personale
75 IL CORPO E IL MOVIMENTO
SI
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
SI
NO
IN PARTE
Sa percepire la globalità
Sa rappresentare lo schema corporeo
Sa controllare gli schemi posturali
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ha acquisito i concetti topologici
Sa confrontare
Sa raggruppare
Sa discriminare le dimensioni
Sa ordinare
Sa intuire corrispondenze
Sa riconoscere le quantità (tanti, pochi, nessuno)
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Sa memorizzare e discriminare i colori di base
Sa memorizzare e discriminare i colori derivati
Sa colorare dentro uno spazio chiuso
Sa colorare in modo adeguato
Sa ritagliare autonomamente
Sa farsi comprendere dagli altri usando vari tipi di linguaggio
IL SE’ E L’ALTRO
Ha sviluppato una positiva immagine di sé
Sa rispettare gli altri
Sa riconoscere e rispettare le diversità
76 Istituzione scolastica
……………………………………………..……………………………….
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della
scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle
abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
77 Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le
proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione
nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale
in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione
lingue straniere.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con
soggetti diversi.
Competenze digitali.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive
e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
6
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Imparare ad imparare.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime negli ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
1
2
3
4
7
8
9
nelle
Livello
…………………………..
…………………………..
…………………………..
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
…………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro
iniziato da solo o insieme ad altri.
11
12
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
…………………………...
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
relativamente
a:
………………………………………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Data ……………………..
Il Dirigente Scolastico
……………………………………………
78 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
INDICATORI
DESCRITTORI
Punti * Frammentarie e lacunose
1 Conoscenze
Essenziali
2 Approfondite ed articolate
3 Poco adeguate
Capacità logicoargomentative
1 Essenziali
2 Rielaborative e critiche
Lessico
inadeguato,
ortografia e morfosintassi
Competenze grammaticali
3 errori di
Uso del lessico e della morfosintassi
in forma generalmente sufficiente
Uso del lessico e della morfosintassi in
forma adeguata
Uso corretto: lessico, punteggiatura,
morfosintassi. Padronanza linguistica
1 2 3 4 * barrare la casella con una X per l’attribuzione dei punti 79 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
INDICATORI
DESCRITTORI
Punti * Frammentaria e lacunosa
1 Conoscenza specifica
Essenziale
2 della disciplina
Approfondita
3 Esaustiva
4 Competenza
nell’applicazione di
concetti e procedure
matematiche
Inadeguata
1 Sufficiente
2 Valida
3 Poco adeguate
Capacità logiche e
argomentative
1 Essenziali
2 Organiche
* barrare la casella con una X per l’attribuzione dei punti 80 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA INDICATORI
DESCRITTORI
Punti * Frammentaria e lacunosa
1 Comprensione
Essenziale
2 Corretta
3 Completa ed approfondita
Essenziale
Rielaborazione
Adeguata
Organica e personale
Confusa e poco corretta
Correttezza lessicale e
grammaticale
Adeguata
Corretta ed appropriata
4 1 2 3 1 2 3 * barrare la casella con una X per l’attribuzione dei punti 81 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
INDICATORI
DESCRITTORI
Punti * Frammentarie e lacunose
1 Conoscenze
Essenziali
2 degli argomenti trattati
Approfondite
3 Esaustive
4 Competenze
comunicative ed
espressive
Inadeguate
1 Sufficienti
2 Valide
3 Poco adeguate
Capacità logiche e
argomentative
1 Accettabili
2 Organiche
•
barrare la casella con una X per l’attribuzione dei punti. 82 3 CRITERI COMUNI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI E LA FORMULAZIONE DEI GIUDIZI I criteri di valutazione sono frutto del confronto tra i docenti nell’ambito delle singole discipline e all’interno del Consiglio di Classe/Interclasse. Gli alunni sono resi partecipi dei criteri generali, sulla base dei quali sono valutati, e dei loro risultati. Gli elaborati, corretti in tempi brevi, i voti orali e scritti sono comunicati agli alunni di volta in volta, e alle famiglie negli incontri Scuola/Famiglie, come da calendario, e con la scheda di valutazione quadrimestrale. Per le classi parallele e per le singole discipline sono stati individuati indicatori specifici, sia per le prove orali che scritte, da valutare facendo riferimento ai parametri così declinati: VOTO GIUDIZIO DESCRITTORI 10 Eccellente Piena assimilazione dei contenuti unita a eccellenti capacità di comprensione, organizzazione, rielaborazione, applicazione e approfondimento, contrassegnate anche da originalità e creatività 9 Ottimo Piena assimilazione dei contenuti unita a ottime capacità di comprensione, organizzazione, applicazione e approfondimento 8 Distinto Piena assimilazione dei contenuti unita a buona capacità di comprensione, organizzazione, rielaborazione e applicazione 7 Buono 6 Sufficiente 5 Non del tutto sufficiente 4 Insufficiente Buona assimilazione dei contenuti unita a capacità di comprensione, organizzazione ed esposizione/applicazione degli stessi in forma coerente Sufficiente assimilazione dei contenuti, e/o delle procedure di applicazione, permangono carenze nella organizzazione, esposizione o applicazione Assimilazione parziale, superficiale e non significativa dei contenuti e/o delle procedure di applicazione, unita ad un metodo di studio inadeguato Gravi carenze conoscitive e metodologiche che producono conoscenze e/o capacità di applicazione frammentarie e male organizzate Il “voto finale” sarà costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole discipline e nel voto di comportamento. Nei casi in cui il voto finale non avrà valore di “intero”, sarà seguito il seguente criterio per l’attribuzione finale del voto: decimale fino a 0,4 si fa riferimento al voto precedente, decimale pari o superiore a 0,5 il voto finale sarà arrotondato all’unità superiore. La valutazione dell’Insegnamento della Religione viene espressa con l’attribuzione di un giudizio sintetico. 83 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Ogni alunno è tenuto per educazione personale al rispetto di regole di buon comportamento quali: • Rispetto dei regolamenti; • Rispetto della struttura scolastica e sua attrezzatura; • Rispetto delle persone e dei loro ruoli; • Rispetto di se stesso e del proprio ruolo di studente; • Rispetto del contesto scolastico utilizzando modalità relazionali consone; • Rispetto della frequenza delle lezioni. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO In un’ottica di trasparenza e condivisione, il Collegio dei docenti ha ritenuto opportuno darsi dei criteri oggettivi per valutare il comportamento degli alunni. Questa modalità ha il vantaggio di precisare i significati sottesi ai giudizi e di tracciare contemporaneamente la strada per migliorare i comportamenti dei propri allievi. Gli stessi genitori potranno disporre di uno strumento propositivo per farne oggetto di serena discussione con i propri figli. A)
1)
2)
3)
B)
1)
2)
3)
4)
C)
1)
2)
3)
RISPETTO VERSO SE STESSI Indicatori: Impegno e costanza nel lavoro scolastico Cura della persona e del proprio linguaggio Uso responsabile del proprio materiale RISPETTO VERSO GLI ALTRI Indicatori: Osservanza del Regolamento d’Istituto Rispetto delle figure istituzionali e del personale non docente Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni Rispetto del materiale altrui RISPETTO VERSO L’AMBIENTE Indicatori: Utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola Utilizzo appropriato degli spazi comuni Comportamento responsabile ovunque e anche durante le visite di istruzione CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO Il Collegio dei Docenti ha deliberato come punto di riferimento per l’assegnazione del “Voto di Comportamento” i seguenti criteri valutativi: VOTO 10 9 8 7 6 5 GIUDIZIO SINTETICO Comportamento eccellente nei tre ambiti Comportamento pienamente soddisfacente nei tre ambiti Comportamento soddisfacente nei tre ambiti Comportamento adeguato nei tre ambiti Comportamento sufficiente nei tre ambiti Comportamento inadeguato nella maggioranza dei tre ambiti Nei casi in cui il voto finale non avrà valore di “intero”, sarà seguito il seguente criterio per l’attribuzione finale del voto: decimale fino a 0,4 si fa riferimento al voto precedente; decimale pari o superiore a 0,5 si fa riferimento al voto successivo. Per la scuola Primaria la valutazione del comportamento viene espressa con l’attribuzione di un giudizio sintetico. NB. Alla fine di ogni Quadrimestre nella valutazione complessiva sarà valutato il comportamento tenuto dagli alunni durante la mensa. 84 CONSIGLIO ORIENTATIVO ALUNNI
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
82032 CERRETO SANNITA (BN) VIA TINTA 1
" MAZZARELLA "
CONSIGLIO ORIENTATIVO
Il Consiglio di Classe, tenuto conto di:
●
●
●
●
●
●
strategie di apprendimento, abilità di studio e metodo di lavoro acquisiti
attitudini e inclinazioni evidenziate
interessi e motivazioni espressi
competenze acquisite
progressi di apprendimento e di sviluppo cognitivo e relazionale personale, evidenziati nel corso degli studi e nel primo periodo dell'anno
scolastico
attività di recupero e/o di potenziamento in corso
Ritiene che per l'alunno
della classe
Anno scolastico
nato a
Provincia
il
l'area di interesse e l'indirizzo scolastico sottoevidenziati, possano meglio rispondere alle personali esigenze di crescita, sviluppo e realizzazione.
AREE DI INTERESSE E INDIRIZZI DETERMINATI DALLA RIFORMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO
Area agricolo-ambientale
Agraria, agroalimentare e agroindustria
Istituto Professionale per l'agricoltura e lo sviluppo rurale
Area artistico-espressiva
Liceo Artistico
Liceo Musicale e Coreutico
Istituto Tecnico Grafica e Comunicazione
Area aziendale, commerciale,
Istituto Tecnico Amministrazione, Finanza e Marketing
turistico-alberghiera
Istituto Tecnico per il Turismo
Istituto Professionale Servizi Commerciali
Istituto Professionale Servizi per l'enogastonomia e ospitalità alberghiera
Area linguistica
Liceo Linguistico
Istituto Tecnico per il Turismo
Area scientifica
Liceo Scientifico
Liceo Scientifico-tecnologico
Area sociale
Liceo delle Scienze umane
Liceo delle Scienze umane con opzione Economico-Sociale
Istituto professionale per i Servizi socio-sanitari
Area tecnologica
Istituto Tecnico settore tecnologico
Istituto Tecnico costruzioni ambiente e territorio
Istituto professionale produzioni artigianali e industriali
Istituto professionale per la manutenzione e l'assistenza tecnica
Area umanistico-letteraria
Liceo Classico
Area professionale
Formazione Professionale
Altro
Il consiglio orientativo potrà essere modificato in sede d'esame, dopo aver preso in considerazione eventuali cambiamenti manifestati nell'ultimo
periodo dell'anno scolastico.
Il Consiglio di Classe
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La Dirigente Scolastica
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______________________ 85
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