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Schede: il riassunto - Scuola Leopardi Foggia

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Schede: il riassunto - Scuola Leopardi Foggia
Alunno/a
CLASSE
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Classe ................
Data
ITALIANO
SECONDA
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10
DALLA BOTTIGLIA DI PLASTICA A…
Federico e Flavia hanno trovato un modo per riciclare un rifiuto, cioè hanno
trasformato una bottiglia di plastica vuota in un altro oggetto: un gioco di
destrezza. Ora te lo insegnano.
1 Prendi una bottiglia di plastica
vuota col tappo e tagliala fino
alla linea tratteggiata.
2 Ora prendi uno spago lungo
circa tre pennarelli, togli il tappo
e legalo bene con lo spago.
Se non riesci, fatti aiutare.
4 Puoi decorare il tuo gioco per renderlo
unico come più ti piace.
Il gioco è fatto: devi cercare di far entrare,
con un lancio, il tappo nella bottiglia.
Buon divertimento!
© 2006 RCS LIBRI SpA, Milano - Fabbri Editori
3 Lega l’altra parte dello spago
all’imboccatura della bottiglia.
Alunno/a
CLASSE
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Classe ................
Data
SECONDA
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ITALIANO
11
IL GATTO E LA TOPOLINA
In un libro illustrato un gattino giallo e blu si annoiava: – Ah, se almeno avessi
un amico, mi scoccerei di meno! – continuava a dire scuotendo la testa.
Sulla pagina di fronte c’era una topolina verde con dei lunghi baffi neri. Anche
lei non sapeva cosa fare. Sentendo il gattino piangere, non seppe resistere e
d’un balzo lo raggiunse sull’altra pagina. Ma vedendo quella topina verde, il
gattino si prese un gran spavento. Così, mettendosi in guardia e drizzando il
pelo sulla schiena chiese: – Come ti chiami?
– Mi chiamo Sorcetta e sono venuta a giocare con te! – rispose la topina verde
lisciandosi i baffi.
Rassicurato, il gattino si leccò la zampa e disse: – Io invece mi chiamo Micio.
Il gattino e la topina diventarono in fretta dei buoni amici e presero l’abitudine
di uscire dalle loro pagine per avventurarsi lungo quel grande libro illustrato.
Ma arrivati all’ultima pagina, un leone dalla lunga criniera porporina li raggelò
con un terribile ruggito. Spaventatissimi, i due piccoli amici scapparono via a
gambe levate. La topina verde decise di non tornare più sulla sua pagina, ma di
restare con il suo amico, il gattino giallo e blu.
E nel grande libro illustrato non si sentì più il gattino piangere: ormai non era
più solo.
AA.VV., Storie brevi, filastrocche, indovinelli, LITO
Racconta la storia seguendo lo schema.
• In un libro c’era ................................................................................................................................................................................................
• Una topina ................................................................................................................................................................................................................
• Si avventuravano ..........................................................................................................................................................................................
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• All’ultima pagina incontrarono un ..................................................................................................................................
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• I due scapparono e la topina ......................................................................................................................................................
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© 2006 RCS LIBRI SpA, Milano - Fabbri Editori
• Il gattino e la topina diventarono ........................................................................................................................................
Alunno/a
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CLASSE
ITALIANO
SECONDA
12
FIABE E FAVOLE
Costruisci insieme ai tuoi compagni le carte delle fiabe:
• dividetevi in piccoli gruppi (tre/quattro alunni)
• ogni bambino deve avere a disposizione un cartoncino formato A3
(in alternativa cartoncini più piccoli)
• ogni gruppo avrà un nome:
1
gruppo dei protagonisti (bambini, principe, regina ecc.)
2
gruppo degli antagonisti (strega, drago, orco ecc.)
3
gruppo degli ambienti (bosco, castello, casetta ecc.)
4
gruppo delle situazioni (partenza, incantesimo, avvelenamento ecc.)
5
gruppo degli aiutanti (fata, lampada magica, gnomo ecc.).
Ecco un esempio di carta.
Ogni bambino disegnerà
una carta per il proprio
gruppo. Quando tutte
le carte saranno pronte
mischiatele e date vita
a tante fiabe diverse
facendo i narratori.
Potete svolgere il gioco della fiaba prendendo
spunto dalla fiaba La bella addormentata.
• Leggete la fiaba e illustratela su un cartellone con tre disegni che
rappresentino la nascita, la puntura del fuso, il sonno.
• Formate due gruppi; ogni gruppo sceglierà una continuazione e una
conclusione diversi.
© 2006 RCS LIBRI SpA, Milano - Fabbri Editori
Prima ero un…
Alunno/a
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CLASSE
SECONDA
ITALIANO
13
CARNEVALE
Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia mangia…
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale!
Gabriele D’Annunzio, Poesie, Garzanti
© 2006 RCS LIBRI SpA, Milano - Fabbri Editori
Dopo aver letto attentamente la filastrocca, metti le immagini in ordine di tempo,
numerandole.
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CLASSE
ITALIANO
SECONDA
14
PRIMAVERA A BOSCODIROVO
Era una magnifica giornata. Il sole primaverile entrava in tutte la case di Boscodirovo. Tutti i topolini si alzarono di buon umore, ma prima di tutti si alzò Peverino. Quel giorno era il suo compleanno. Gli abitanti si stavano preparando per
organizzare un picnic a sorpresa per il compleanno di Peverino. Papaverina portava il formaggio, la signora Croccantini faceva la torta, e dall’emporio Tronchetti arrivavano farina di trifoglio, miele, succo di more.
Peverino era dispiaciuto perché nessuno sembrava ricordarsi del suo compleanno, ma cercò di nascondere la delusione. Al segnale del signor de’ Topis
tutti si misero in cammino con i cesti, le gerle e le carriole. Arrivarono al ruscello e chiesero a Peverino di aprire il cesto delle posate.
Di malavoglia il topino alzò il coperchio e…
Completa il racconto scrivendo cosa avrà trovato Peverino e come si sarà svolta
la festa, poi illustra sul quaderno il racconto con quattro disegni.
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Racconta sul quaderno di un picnic o di una gita che hai fatto in primavera.
© 2006 RCS LIBRI SpA, Milano - Fabbri Editori
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Alunno/a
CLASSE
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SECONDA
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LE UOVA DI GIUSTINA
C’era una volta una brava gallinella che si chiamava Giustina.
Ogni anno, la mattina prima di Pasqua, la sua padrona entrava nel pollaio e
prendeva tutte le sue uova. Le decorava con fili di lana colorata per regalarle ai
suoi vicini.
Qualche tempo dopo nascevano degli strani pulcini che avevano fili di lana
colorata sulla testa, sulle ali e sulla coda. In tutti i pollai i galli e le galline ridevano e li prendevano in giro. Giustina era molto offesa e giurò a se stessa che la
prossima volta sarebbe stata più attenta.
L’anno dopo, Giustina depose le uova in un grosso vaso in cui la padrona nascondeva il suo oro. Quando la donna andò a prenderle, trovò delle uova d’oro!
Questa volta preferì tenerle per sé. Ma i vicini andarono a casa sua e, vedendo
le uova d’oro, si misero a gridare tutti insieme che le volevano. In mezzo a quel
pandemonio, la gallinella, svelta svelta, riprese le uova e le nascose.
Alla fine nacquero quattro pulcini dalle belle piume dorate e nessuno ebbe più
il coraggio di ridere.
Anzi, Giustina veniva invitata in tutte le fattorie. Le offrivano focacce e ciambelle, nella speranza di farle fare le uova d’oro. Ma, naturalmente Giustina faceva soltanto uova normali.
Claude Clément, Storie per tutte le stagioni, Einaudi Ragazzi
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© 2006 RCS LIBRI SpA, Milano - Fabbri Editori
Dopo aver letto il brano, numera in ordine le quattro vignette e sotto a ognuna
inserisci le parole del tempo che sono in neretto nel testo.
Alunno/a
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CLASSE
SECONDA
ITALIANO
16
IL POMODORO DI BERNARDO
Nel paese dei monti la case hanno tanti colori. La casa di Bernardo è rosa. Ogni
mattina Bernardo porta la zuppa ai suoi cagnolini. Un bel giorno Bernardo decide di seminare i pomodori nel campo vicino a casa. Dopo in mese i primi germogli spuntano dal terreno. Sono piccole piantine gialle.
La gallina con i pulcini è molto curiosa: guarda le piantine e cerca di mangiarle.
Ma Bernardo sta attento e la tiene lontana. Bernardo ogni giorno bagna le piantine con la canna. Durante l’estate i pomodori crescono e diventano sempre più
rossi. Bernardo è molto contento. Uno dei pomodori cresce più degli altri: ogni
giorno diventa più grande e sempre più rosso. Bernardo è molto sorpreso. Arrivano gli amici per vedere il pomodoro e dicono: – Che grande!
A Bernardo viene una bella idea. Alla fine dell’estate Bernardo invita a pranzo
tutti i suoi amici; oggi si mangia il grande pomodoro.
Noemi Vicini, 365 storie - una per ogni giorno, Fabbri
Illustra la storia in quattro sequenze.
C’era una volta un bambino trasparente. Si chiamava Nullo. L’unica persona che
riusciva a vederlo era la sua mamma. Alla mattina Nullo si alzava e si infilava i vestiti per andare a scuola, ma appena le maestre vedevano una giacca e dei pantaloni camminare per la classe, li prendevano e li appendevano nell’armadio e
quindi Nullo passava la mattinata appeso. Nullo era veramente infelice, ma finalmente un giorno arrivò la soluzione. Sul giornale apparve la notizia che esisteva
un lago fatato dove tutti quelli che facevano il bagno uscivano con la pelle rosea.
– Porterò Nullo a fare il bagno in questo lago – disse la mamma. In un batter d’occhio arrivarono ai bordi del lago. Nullo senza esitare si tuffò nel lago e... miracolo!
Ne uscì un bimbo bellissimo,vero,vero davvero. Si racconta che da quel giorno
milioni di fantasmi si tuffano in quel lago bianco quando vogliono farsi vedere.
C. Cipriani, Pappe da favola, Sperling & Kupfer
Fai un riassunto del racconto.
© 2006 RCS LIBRI SpA, Milano - Fabbri Editori
IL BAMBINO TRASPARENTE
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