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Messaggi dei ragazzi di Londra 2015 al primo turno
Luca Di Salvo 11 luglio alle ore 14.10 · Modificato · Perché nella vita ti capita di conoscere tanti luoghi, culture, monumenti ...ma soprattutto PERSONE! Persone che in breve, intenso e vero tempo diventano il tuo pane quotidiano, i fretelli e le sorelle con cui passi le notti insonni, i genitori (leader) con i quali cerchi magari un abbraccio che possa confortarti e che sono sempre li pronti ad aiutarti. Nella vita di esperienze se ne fanno molte, forse qualcuna lascia anche con l'amaro in bocca perché non viene vissuta al meglio o dimenticata...ma QUESTA favola che abbiamo vissuto non verrà dimenticata e lascerà l'amaro in bocca...ma sarà per un altro motivo! È stato soltanto MERAVIGLIOSO...tutto qui! #London2k15#VIVAMUSMEAEMILY — con Mariacristina Memoli e altre 46 persone aLondon, United Kingdom. Celeste D'angelo Finalmente ho il coraggio di spendere anch’io due parole,rendendomi conto di quanto sia difficile racchiudere in queste righe tutti i pensieri e le emozioni per di più se nel mentre ascolti the scientist (autolesionista che sono). È passata già una settimana, una settimana dal momento in cui a Roma ci siamo divisi, lasciando impietriti tutti i passanti,metà passata a riprendermi, sei giorni passai a vegetare sul letto in uno stato di malinconia, tristezza, nostalgia, a pensare ai bei momenti ormai andati via ma che conserverò per sempre. Perché non capita tutti i giorni di incontrare centoquarantotto persone e affezionarsi a tutte in un modo diverso. Un grazie agli inglesi boni infiltratosi nei selfie, un grazie ai teacher, leader che con il loro impegno hanno reso ogni giorno da vivere come se fosse l’ultimo e mi hanno fatto conoscere Londra in ogni sua sfumatura, e ancora un grazie alle ascensori rotte che mi facevano smaltire pranzo e cena con 11 piani , Ma soprattutto un grazie va alle 148 persone che hanno contribuito a rendere questo viaggio speciale e indimenticabile. E speciale è dire poco perché non potrò mai dimenticare queste due settimane, non potrò mai dimenticare le corse per prendere i tavoli, le corse per prendere delle banane, le battute squallide su queste, i falsi spuntini di mezzanotte che in realtà duravano tutta la notte, l’attesta per le ronde che diventavano vere e proprie cene e a proposito il passo felpato del (motherfucker) matteo, le discussioni per il cibo mancante (che porche che eravamo), i’che duci’ di torni il gigante, le sue domande sulle gemelle ‘ugualizigote’ , il suo napoletano storpiato,le canzoni con valentina, i ‘no picciò non posso tornare a napoli e dire picciò’, le dormite in metropolitana, i cori per le strade di Londra perché noi dobbiamo sempre farci riconoscere, gli ‘hello guys’ a trans di termine e il suo siciliano. Non potrò che ricordare i magici toast di SantoPeter, la terromania che mi faceva morire durante le lezioni, le urla di Antonella, ‘i was a liar’ di Daniele, il laboratorio di teatro trasformatosi in master chef 2.0, le rrrrrr di anna rita, le nostre dormite, le imprecazioni di valeri(ana) contro la sveglia, ma soprattutto le TANTE risate dovuti a voi che al tempo stesso siete riuscita a farmi piangere come una bambina per due giorni consecutivi. Ed sempre grazie a voi ho imparato tante cose, ho imparato che in metro bisogna stare ‘on the right’ e ‘against the wall’, ho imparato che neanche con la pronuncia migliore che tu possa fare da starbucks ti capiranno, ho imparato che vale la pena aspettare l’alba,che una siciliana può essere più tifosa del Napoli che dei napoletani stessi, che sono più bassa del dovuto, che dentro di me c’è anche una Belen (tvb Luca), che l’Emily Bowes è fighissimo,strafighissimo, che è possibile bloccare il tower bridge per un dannato freeze e soprattutto ho imparato che siamo semplicemente siamo degli #italianidimerda. Concludo con questa frase super trash ma fottutamente vera: La parte migliore è il viaggio, non la destinazione. E' quello che accade nel cammino che conta, tutte le volte che inciampi, che cadi, le AMICIZIE. Una parte di me è rimasta con voi a Londra, vi voglio bene. P.S.Non preoccupatevi manterrò viva la mia reputazione da bad twin, quindi La vostra gemella cattiva P.S 2 RICORDATE, NIENTE SMURT DRUGS #nosmurtdrugs — con Giovanna Giammancheri, Anna Rita Palisi, Antonio Santopietro e altri 62 presso Emily Bowes Court. Rossella D'angelo Ebbene sì, è arrivato anche il mio di turno. Speravo che con il passare dei giorni questo mix di sentimenti malinconici e tristi si sarebbe alleviato e in parte è così in parte no. Vorrei iniziare con ciò a cui ho pensato al rientro,una conclusione,forse più un’incitazione che mi balenava in testa: Ragazzi viaggiate,viaggiate tanto se ne avete la possibilità perché non vi è nessun’altra cosa in grado di chiarirti le idee, di farti capire chi sei e cosa vuoi , in grado di aprirti un mondo nuovo che non pensavi esistesse,di farti conoscere posti,gente e culture nuove e diverse tra loro che ti segneranno e faranno parte di te per tutta la vita. Un giorno in metro una persona ci ha detto : ‘Ragazzi,non importa da dove venite,se da un piccolo paese o da una grande città,se siete bianchi o neri, se siete Italiani o Inglesi,tutto a questo mondo è possibile se tu lo vuoi. Chissà magari un giorno qualcuno di voi potrebbe essere laureato a Cambridge o Oxford..’. Con queste righe riassumo ciò che la magnifica esperienza all’Emily Bowes,che per fortuna ho avuto l’opportunità di vivere,mi ha insegnato. Sembrerà banale ma non mi resta altro che dire ‘GRAZIE’ Grazie perché ho capito che l’inglese non è solo ‘Grammar,Grammar,Grammar’ ma può anche essere ‘Gossip,Gossip,Gossip’; Grazie per ogni singola parola,risata o battuta che avete condiviso con me; Grazie a voi che occupavate sempre l’ascensore sono diventata campionessa olimpica di corsa fino all’11esimo piano; Grazie per avermi regalato quelle patatine al prawn cocktail che tutti tanto odiavano; Grazie per aver condiviso i vostri spuntini notturni con me e con i leaders autoinvitati; Grazie per il funerale al mio povero cellulare;Grazie anche a loro,ai giacobini,perché grazie a loro ho imparato ad autogestirmi;Grazie per ogni singola alba vissuta insieme; E per ultimo ma non meno importante un Grazie enorme a tutti i leaders e a tutti i teachers,Grazie perché ci avete fatto VIVERE Londra al meglio,Grazie perché lo avete fatto con grinta e passione nonostante le vostre poche ore di sonno,nonostante il nostro,talvolta,eccessivo ‘casinismo’. Non avrei potuto desiderare staff migliore,continuate così,con grinta e passione e continuerete a lasciare un segno indelebile nei cuori di tutti coloro che vi incontreranno e,come qualcuno ha già detto,speriamo un giorno di diventare come voi. Da quattro giorni riguardo le nostre foto forse almeno 3 volte al giorni, forse perché mi mancate tanto,troppo,forse perché non voglio dimenticarvi,forse perché voglio mantenere impressa in me la vostra immagine,forse perché ormai tutti,dal primo al 148esimo siete inevitabilmente parte del mio cuore. Prometto che cercherò di ricordare tutto e tutti da qui a dieci,venti anni; Ricorderò per sempre le corse per il pane e le banane al caro e vecchia Ferry Boat Inn; Ricorderò per sempre il ‘passo felpato’ per scampare alle ronde; Ricorderò per sempre come ci siamo conciati la serata dello scambio dei sessi; Ricorderò le facce da zombie la mattina e il ‘BUOOONGIORNOOO’ di Olga; Ricorderò i muffin tanto ambiti; Ricorderò i miei cari amici di metro grazie ai quali ho sempre trovato un posto a sedere; Ricorderò il ‘I WAS A LIAAR’ di Daniele; Ricorderò di fare gli auguri a Simona ogni giorno; Ricorderò le vostre battutacce sulle banane; Ricorderò ogni singolo pacco di Oreo comprato e mai mangiato; Ricorderò la cara luce di fianco al letto che nel modesto parere di Pasquale era un’amica notturna; Ricorderò Gallina Spolverina; Ricorderò di non comprare mai ‘SMART DRUG’ dagli sconosciuti; Ricorderò i gelati regalatici dagli Inglesi/Pakistani che in realtà non erano ‘Free’; Ricorderò i vostri ‘Ma se sei Rossella perché ti vesti di blu?’; Ricorderò il ‘Rooss Che ducii’ dal mio Torni; E infine ricorderò i colossali Freeze sul Tower Bridge e le colossali figuracce da #ITALIANIDIMERDA! Grazie ma davvero grazie di tutto. Davvero Non so se un giorno le strade di queste 148 persone si incroceranno,ma di una cosa sono certa:in questo momento mangerei 10 piatti di cuscus e tortino al formaggio pur di rivivere ciò che ho vissuto con VOI. Ragazzi grazie per questa esperienza: 1.Figa 2.Fighissima 3.Strafighissima Che solo l’Emily Bowes ha potuto darmi. Genesia Capasso 14/07/2015 14.40 Ciao Federica! Non so se ti ricordi ancora di me, in ogni caso sento la necessità di scriverti un messaggio. Un messaggio che leggerai mentre magari altri 150 ragazzi scatenati ti faranno perdere la testa e la pazienza, ma un messaggio che per me è molto importante. A distanza di 4 giorni ti ringrazio, ti ringrazio di avermi e averci preso sotto la tua ala protettiva, insieme a quella di Mario e degli altri fantastici tutors. Grazie di averci fatto vivere Londra al meglio e con gli occhi di chi sogna. Grazie anche per non averci odiato o insultato (più o meno) quando ci trovavi in 40 in stanza alle 3 di notte, e grazie per averci imposto come "multa" solo la poesia in rima, facendoci godere Londra di sera nonostante non ci fossimo comportati bene. Scusa, anche, per non averti salutata in aeroporto.. Ma gli altri mi hanno detto che sotto quegli occhiali (e sotto quell'aria da dura, aggiungerei) una splendida ragazza piangeva.. E non ce l'avrei fatta. Sarei crollata ancora di più di quanto giá lo stessi facendo. Detto questo scusami per averti scritto questo messaggio, ma sentivo il bisogno di farlo. Grazie di tutto Federica. Spero di rivedere te e tutti gli altri, lo spero davvero. Grazie. Luca Tornisello 11 luglio alle ore 19.10 · Capita di piangere nella vita. Capita di ritrovarsi in una stanza semibuia con in mano un quaderno pieno di firme e dediche. E capita di capire di quanto sia bella l’amicizia. Capita di partire, incontrare centoquarantotto persone e di affezionarsi in quindici giorni. Capita di legare la tua vita ad altre centoquarantotto vite. Ascoltarne le storie e captarne le paure. E chissà, anche cercare di dare consigli, pur non avendoci capito nulla. Perché amicizia è incontrare una persona che non stavi cercando, e rendersi conto che non hai mai desiderato nient’altro di meglio al mondo. Grazie a voi leaders e teachers, motore e anima di questa esperienza. Al vostro impegno e alla vostra determinazione. Alle ronde trasformatesi in pizzate e ai conteggi durati minuti, per colpa di qualche ritardatario. Alle lezioni trasformatesi in cori da stadio e alle traduzioni improbabili a cui vi abbiamo sottoposto. Grazie a voi, perché siete diventati dei modelli da seguire. Speriamo, un giorno, di diventare adulti completi come voi. Grazie all’Emily Bowes e a te, Londra. Grazie per ogni angolo ed ogni panorama. Ad ogni tuo scorcio di paesaggio che rimarrà per sempre impresso in una foto. Rimarrete la mia seconda casa. Ed un giorno, ve lo prometto, ci rivedremo. Grazie anche a te, Luca. Al tuo essere stato sempre te stesso, dal viaggio di andata a quello del ritorno. Alla tua fottuta sensibilità e alla tua infantile spontaneità. Al tuo essere troppo spesso spudoratamente bravo a consigliare e alla tua voglia di cercare sempre qualcosa per cui ridere nelle cose. Avresti senz’altro potuto dare di più. Ma hai comunque fatto conoscere il te più vero. Ed infine immensamente grazie ad ognuno di voi, ormai fratelli più che compagni di viaggio. Grazie per le figuracce da italianidimmerda, per le notti insonni e per quegli abbracci che ti tolgono il respiro. Grazie per le pizzate delle tre di notte, per i pranzi condivisi e tutti i ‘muro’ e i ‘freeze’ urlati. Grazie per avermi reso consapevole che Vibo Valentia non è in Spagna, e che due gemelle ‘ugualizigote’, non sono poi così del tutto uguali. Ma soprattutto grazie ai grandi cuori che avete. Ai vostri sorrisi. Al vostro coraggio, alla vostra forza e alla vostra tenacia. Alle vostre vite, in cui ho trovato riflessi scorci della mia. Vi auguro di rimanere le splendide persone che siete, e di realizzare ogni singolo sogno che avete chiuso nel cassetto, perché lo meritate. Davvero. E poi mi auguro di rivedervi. Non domani, né tra un mese. Mi auguro di ritrovarvi tra venti, trenta, quarant’anni. Mi auguro di scoprirvi uomini e donne realizzate. Con lo stesso sorriso che vi ha contraddistinto per quindici giorni. E di poter raccontare ai vostri figli una favola, quella dei quindici giorni più belli che abbiamo vissuto insieme. Avete lasciato una traccia indelebile che né il tempo né le persone potranno mai cancellare. Mi mancherete, più del dovuto. Vostro Torny Conversazione iniziata 14 luglio Marta Giallonardi 14/07/2015 1.00 Sarà che oggi non riesco a dormire, sarà che ho letto il tuo messaggio e mi è arrivata una fitta al cuore.. Dopo tutto questo, ora è arrivato il momento che io faccia qualcosa per te.. Per te che sei in cima alla lista dei ringraziamenti, che sei l'artefice di questa meravigliosa avventura, per te che, senza farci notare nulla, ti sei fatta in 4, in 20, in 100, per farci stare al meglio. Per te che sei riuscita a essere 'boss' e amica allo stesso tempo, seria ed esilarante a seconda delle situazioni, per te che sei riuscita a prendere le chiavi del mio, dei nostri cuori ed entrando in punta di piedi ti sei presa un posto d'onore che non ti leverà mai nessuno. A te va il 'grazie' più grande, quello più sincero e più commosso, perché da questo derivano tutti gli altri.. Continuerai a riempire i cuori di tutte le persone che sono ora li con te e di quelle che verrano, sperando che ognuno di loro, che ognuno noi, possa lasciare un piccolo ricordo anche nel tuo.. Un'ultima cosa.. Alcune persone sono come una doccia di colori, vanno dalle persone grigie e le sovrastano con tutto ciò che hanno di vivo, come viva è la speranza di non essere ricoperti dal grigio delle persone. Ecco, tu sei una delle persone più colorate che io conosca! Grazie di tutto, grazie di cuore!