Comments
Transcript
Si atterra dolcemente - Centro di Studi Bancari
Il decennio d’oro del settore immobiliare sta volgendo al termine Si atterra dolcemente I rendimenti con gli attuali tassi estremamente bassi stanno rallentando e l’investimento nel mattone non sarà più così redditizio di Generoso Chiaradonna Si è sempre sostenuto che investire nel mattone fosse una delle scelte meno rischiose. Nell’ultimo decennio è stato sicuramente così. La casa è un bene rifugio, in grado più di altri di mantenere il proprio valore reale nel corso del tempo. Sarà ancora così in futuro? Esiste in Svizzera, e in Ticino in particolare, un rischio di uno scoppio di una bolla immobiliare? Se ne è discusso ieri pomeriggio a Vezia durante un convegno (Annual forum immobiliare 2015) promosso dal Centro di studi bancari. «Come va l’immobiliare?» Si è chiesto Alberto Montorfani, presidente di Svit Ticino (Associazione svizzera dell’economia immobiliare). «Per rispondere a questa domanda bisogna prima definire cosa è il settore immobiliare», ha affermato Montorfani. «Per alcuni – ha continuato – è l’evoluzione generale dei prezzi immobiliari. Altri misurano l’andamento dai metri cubi edificati. Altri ancora tengono conto del numero e del valore delle transazioni immobiliari. Una volta identificati questi fattori bisogna poi chiedersi cosa muove questi parametri: l’aumento della popolazione, compresa l’immigrazione? le domande influenzare negativamente anche i tassi d’interesse estremamente bassi. «Le pigioni sono legate all’andamento dei tassi ipotecari. Se questi scendono, gli affitti non possono essere aumentati e quindi ne risente la capacità di generare reddito e ciò frena gli investimenti in immobili da affittare», ha continuato Montorfani. Un rischio in più, quindi, per gli investitori istituzionali quali le casse pensioni. Che il mercato stia rallentando emerge anche dall’ultima analisi immobiliare di Wüest & Partner di Zurigo presentata da Fabio Guerra. Previsioni: Evoluzione dei prezzi nel 2015 SVIZZERA SETTENTRIONALE REGIONE DEL JURA ZURIGO SVIZZERA NORD ORIENTALE SVIZZERA CENTRALE BERNA GRIGIONI GINEVRA TICINO VALLESE Segnali di raffreddamento Canoni appartamenti Case unifamiliari Appartamenti in PPP -0.4% -0.6% -0.5% -0.3% -0.5% +0.5% -0.6% +1.8% -0.3% +1.6% -2.2% +1.4% -1.8% +2.5% -1.5% +1.6% -0.8% +0.7% +1.7% +1.2% +1.3% +1.9% +0.5% +1.3% +0.8% -1.5% +0.9% +1.0% +0.9% -0.5% Evoluzioni molto più moderate di costruzione e infine i tassi d’interesse che ora sono ai minimi storici? Fatta questa lunga premessa la risposta alla domanda se il settore immobiliare ticinese si trovi in una situazione di bolla è no. «Siamo in una fase di correzione dei livelli di prezzi non repentina. Un softlanding, un atterrag- INFOGRAFIA LAREGIONE gio morbido», ha affermato. L’immobiliare svizzero e ticinese ha conosciuto un decennio di crescita sostenuta e ora si sta ritornando a una situazione di normalità economica. Il futuro sarà quindi meno roseo per gli operatori del settore (amministratori di stabili, costruttori e promotori immobiliari). A Alcuni indicatori di mercato stanno dando segnali di frenata (Pil, consumo privato, inflazione, occupazione e aumento della popolazione). A questi – ha spiegato Fabio Guerra – si sono aggiunti altri fattori che potrebbero influenzare negativamente il mercato immobiliare come la Lex Weber sulle residenze secondarie; l’applicazione dell’articolo costituzionale contro l’immigrazione di massa. Per ora – ha continuato Guerra – il temuto shock dell’abbandono del peg tra franco ed euro da parte della Banca nazionale svizzera non si è riverberato sul mercato degli immobili in particolare sulla valutazione degli stessi. Con l’apprezzamento del franco rispetto all’euro, gli oggetti sono diventati di colpo più cari e i rendimenti a essi legati più bassi.