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Meccanismi fisiopatologici della spasticità
MECCANISMI FISIOPATOLOGICI maggior parte di questi fenomeni positivi, DELLA SPASTICITA La spasticità è L’iperattività dei riflessi spinali media la soltanto delle mentre altri sono dovuti ad un disturbo componenti della Sindrome da Lesione del controllo del movimento volontario o del ad un comando efferente anormale. Motoneurone una Superiore (UMN), conosciuta come un fenomeno “positivo” Una lesione del 1°MN rompe l’equilibrio caratterizzato un’iperattività tra gli input sovraspinali inibitori e quelli muscolare. Le altre componenti includono eccitatori, portando ad uno stato di l’iperreflessia dei riflessi tendinei profondi, disinibizione dei riflessi spinali. Questi il clono, il fenomeno del coltello a includono i riflessi propriocettivi e quelli serramanico, gli spasmi in flessione ed nocicettivi. estensione, il segno di Babinski, la La sindrome clinica che risulta da una distonia spastica. La spasticità è una lesione del 1°MN dipende dalla sua sede forma ed da di ipertonia dovuta estensione, dal tempo trascorso all’ipereccitabilità del riflesso tonico da dall’evento e infine dalla causa della stiramento(Thilmann lesione stessa. abbassamento (Dietz,1992). 1991) della Si e ad sua un soglia Il cambiamento nell’eccitabilità dei riflessi dalla spinali non può essere dovuto solo al distingue rigidità(vedi fig. 1) per la sua dipendenza disequilibrio dalla velocità di stiramento e per la sovraspinali. presenza di altri segni positivi da lesione Il progressivo assestamento dopo la del 1° MN. lesione causa una frequente riduzione Fig.1 Differenze fra spasticità e rigidità dell’eccitabilità dei riflessi con il passare Spasticità Rigidità Coinvolgimento Flessori Muscolare superiori Estensori arti Flessori estensori Aumento Costante tutto il velocità movimento(tubo certa plasticità o meglio D'altronde esiste una scientifica considerevole che la corpo venga continuamente modulata in Riflessi Tendinei Aumentati Normali Fisiopatologia Aumentato Aumentata risposta all’attività, al comportamento ed guadagno del componente riflesso da lunga latenza del riflesso stiramento Segni del primo Segni motoneurone input rappresentazione corticale delle parti del a serramanico) Significato Clinico una evidenza dipendente del di piombo) stiramento gli neuroplasticità del SNC. arti ugualmente tono(coltello tra del tempo, che conferma la presenza di ed inferiori Natura del tono creatosi a all’acquisizione di abilità (Kaas 1991;Donoghue 1996). da E’ quindi plausibile pensare ad una riorganizzazione della rappresentazione extrapiramidali corticale anche in seguito a lesioni 1 periferiche (amputazioni) oppure centrali che come l’ictus. generico per ciascuno o tutti questi segni In sostanza per neuroplasticità si intende positivi... è diventato la capacità che ha il SNC di variare e di Vediamo poi adeguare questi segni positivi: la propria organizzazione strutturale e funzionale in risposta a A. I perturbazioni interne o esterne. La conoscenza ormai termine quali sono le cause di Riflessi Spinali: funzionamento dei un anormale riflessi spinali aspetti contribuisce alla maggior parte dei elettrofisiologici e neurochimici dei riflessi segni positivi. Sono tutti afferenza- spinali, insieme all’azione antispastica di dipendenti, cioè si basano su una certi sorta di feedback sensoriale dalla farmaci, degli un aiuta a capire la patofisiologia della spasticità. Per poter periferia, trattare della spasticità, infatti, è utile muscolare, la stimolazione cutanea o cominciare dalle basi patofisiologiche di dolorosa. questa condizione. Capire i meccanismi B. Il come Comando lo stiramento Efferente: che dei sintomi clinici del paziente è di grande efferenze utilità per la sua gestione e ci aiuta a interamente dal feedback periferico, determinare gli obiettivi del trattamento. ma possono dall’attività distinguono, in genere, riflessa guidate dei centri due Questi sono tre modi di classificare le categorie di segni e sintomi: 1. Segni Negativi: ad esempio, la e la perdita di Positivi: l’iperattività (contrazioni forme di iperattivtà muscolare che si possono riscontrare nella sindrome del UMN.(Fig 2) destrezza 2. Segni essere C. I Disordini del Movimento Volontario. Superiore (UMN) debolezza dipendono superiori. Sindrome da lesione del Motoneurone Si non esistono ad esempio, muscolare eccessive o inappropriate) Queste categorie caratteristiche separano cliniche in le gruppi patofisiologici e risultano molto utili nel momento decisionale del trattamento. La spasticità è solo uno dei segni Il 1° MN include fibre sovraspinali positivi; gli altri sono il clono, l’aumento inibitorie ed eccitatorie, che discendono dei ROT, gli spasmi in flessione, il nel midollo ed esercitano un controllo fenomeno del coltello a serramanico sull’attività dei riflessi spinali. ,Tutte queste caratteristiche vengono Sono incluse le fibre del tratto piramidale, frequentemente riferite alla “spasticità”, ma studi condotti sull’animale hanno 2 dimostrato che una lesione pura del tratto Non c’era spasticità, ma un po’ di piramidale iperreflessia e il segno di Babinski. causa minimi deficit neurologici La Sindrome Piramidale pura, Questa infatti, è caratterizzata da goffaggine quanto studiato con lesioni sperimentali specialmente per i movimenti della mano, su gatti e umani, in cui non si sviluppava debolezza, iperattività dei ROT e segno di la spasticità. Quindi, le fibre piramidali Babinski. La spasticità ed altre forme di non iperattività muscolare non sono incluse. sindrome del UMN. Allo stesso modo, la causa principale L’eccitabilità dei riflessi spinali è sotto il della debolezza che si osserva dopo uno controllo stroke, non è la lesione del tratto eccitatorio), in parte svolto da questi piramidale, neuroni superiori. ma di altre fibre che osservazione hanno un ha grande sovraspinale confermato ruolo nella (inibitorio ed decorrono molto vicine a d esso. Il tratto principale che inibisce l’attività dei Fig.2 Cause dei segni Positivi riflessi spinali è il Tratto Reticolospinale Dorsale, che origina dalla Formazione Reticolare Ventromediale e decorre molto vicino al Tratto Corticospinale Laterale (Piramidale). Quindi, una singola lesione in genere danneggia entrambi i tratti e produce un quadro clinico che riflette la combinazione di entrambe le lesioni. La lesione del tratto piramidale dà un piccolo contributo, ma quella del tratto reticolospinale dorsale determina la maggior parte dei segni e sintomi. La sindrome dovuta Altre vie eccitatorie nascono dal Tronco essenzialmente alla lesione di queste Encefalico; la più importante è quella che fibre “para-piramidali”, con un piccolo origina dal Tegmentum Bulbopontino e contributo anche da quelle piramidali. discende Lesioni isolate del tratto piramidale non Mediale. Anche le fibre Vestibolospinali causano spasticità. Uno studio recente hanno (Sharman, 2000) ha riportato il caso di un spinali, ma tendono a rimanere più soggetto separate dalle altre vie eccitatorie, non che del ha UMN avuto è uno stroke nel effetto Tratto Reticolospinale eccitatorio sui lacunare, che apparentemente aveva risultando lesionato solo fibre piramidali. patogenesi della spasticità.(Fig. 3) poi così importanti riflessi nella L’esistenza di un equilibrio tra sistemi di 3 Fig. 3 Connessioni eccitatorie ed inibitorie Reticolare Ventromediale (da cui origina il Di Corteccia Tronco e Midollo principale tratto inibitorio sovraspinale = Tratto Reticolosp. Dorsale) è sotto il controllo corticale. Le aree motorie della corteccia facilitano questa regione, aumentando quindi il controllo inibitorio esercitato sul midollo. Una lesione di queste fibre Corticoreticolari, sia a livello della corteccia che della capsula interna, interrompe la facilitazione corticale sulle vie inibitorie e determina un relativo aumento dell’eccitabilità spinale. Il risultato è la liberazione di fenomeni positivi, ma meno gravi rispetto a quelli prodotti da una lesione diretta del tratto eccitazione e quelli di inibizione ed il fatto Reticolosp. Dorsale. Questo spiega il che le fibre decorrano in zone diverse del motivo per cui nello stroke o in altre midollo, determinano la possibilità che lesioni sovraspinali si verifica la staticità, una lesione possa danneggiare un tratto l’iperreflessia e il clono, ma in misura ma non un altro. La sovrapposizione ed il minore di quanto accade in una lesione mixaggio delle varie lesioni portano ad spinale. una grande varietà di sindromi cliniche. Una Pazienti con una lesione spinale nella distrugge completamente le vie inibitorie stessa area,possono mostrare differenti lasciando inalterate quelle eccitatorie, quadri clinici. renderebbe l’attività spinale disinibita. Il C’è stata un’ampia discussione in merito comando eccitatorio, che non viene più alla controbilanciato, differente patofisiologia della lesione spinale causa parziale, una che marcata spasticità spinale da quella cerebrale. spasticità, l’iperreflessia e gli spasmi in Benché esistano tante differenze cliniche, flessione ed estensione. la maggior parte di esse possono essere Nelle spiegate a seconda del livello di lesione danneggiano sia le vie inibitorie che del 1°MN. quelle eccitatorie, i riflessi spinali perdono La maggior parte dei motoneuroni lesioni qualsiasi spinali controllo complete, sovraspinale che ed superiori che controllano l’attività dei eventualmente riflessi Tronco iperattivi. Quindi, i quadri clinici della Formazione sindrome del UMN sono in gran parte 4 spinali, Encefalico; nasce però, la dal possono diventare determinati dalla sede della lesione, che velocità normalmente utilizzata in clinica può essere riferita alle 3 regioni principali: per valutare il tono. Nella sindrome del la Corteccia, il Tronco Encefalico ed il UMN esiste questo riflesso tonico da midollo Spinale. stiramento, Inoltre, dipendono dal tempo trascorso spasticità. Quindi, la spasticità non può dalla lesione; infatti, immediatamente essere dopo l’evento lesionale, ci può essere un un’esagerazione di un riflesso che esiste periodo di shock (o depressione dei normalmente e che viene disinibito. riflessi), che si risolve e viene sostituito Quindi, ci sono le fibre sovraspinali che dall’iperreflessia. garantiscono la causa il della come mantenimento inibitorio sulla del rete di interneuroni spinali, controllando tutti i RIFLESSI SPINALI Il loro coinvolgimento può essere “letto” in riflessi. Esiste sia un controllo eccitatorio che vari modi. 1.Liberazione di riflessi primitivi, che sono presenti alla nascita ma vengono poi integrati durante lo sviluppo. Ad esempio, il segno di Babinski(estensione delle dita del piede allo sfregamento del bordo della è considerata controllo esterno che pianta; è abbastanza inibitorio sui riflessi propriocettivi, cutanei e nocicettivi. E’ stata studiata elettrofisiologicamente la possibilità di suddividere i fenomeni chimici in categorie fisiologiche di base, associate ai riflessi spinali. normale osservare un Babinsky fino anche 9 mesi ciò avviene poiché il tratto cortico spinale non è ancora del tutto mielinizzato.) e la reazione positiva di sostegno, che è un riflesso spinale propriocettivo ( quando il piede appoggia su una superficie rigida, l’arto inferiore si irrigidisce facilitando la stazione eretta). E’ possibile vederla nel bambino, ma riflessi che determinano la spasticità. A riposo, una persona normale totalmente rilassata non presenta alcuna attività riflessa in risposta ad Il tono muscolare varia da individuo ad individuo ed è può essere come la resistenza incontrata alla mobilizzazione passiva di un arto. Il concetto di tono muscolare normale è molto importante da capire. Se una persona completamente viene integrata subito dopo la nascita. 2.Nuovi TONO MUSCOLARE uno stiramento muscolare effettuato ad una mosso rilassata passivamente normale e un gli è viene segmento corporeo, la contrazione muscolare non contribuisce per niente alla resistenza avvertita. Se sufficientemente questa rilassata, persona è tutta la resistenza è dovuta a fattori biomeccanici 5 e varia con l’età fisiologici(le tessuti, ed altri parametri proprietà articolazioni, elastiche vasi muscoli,temperatura dei sanguigni, dell’arto ecc.). che essa risulti da un riflesso da stiramento tonico, cioè sostenuto. Però, per poter capire qual è il problema di base, dobbiamo studiare Usando l’ EMG, non si registra alcuna anormale attività muscolare per normali velocità di propriocettivo a livello del midollo spinale. stiramento. Se si prova per esempio ad eseguire uno Non esiste un’ipotonia dovuta danneggiamento del stiramento. pazienti I elaborazione questa dell’input al stretch passivo dei flessori del gomito da all’interno di un certo range di velocità, ipotonici, nel soggetto normale a riposo, produce riflesso specialmente nelle sindromi cerebellari, diversi patterns EMG per oppure i “floppy-babies”, in realtà non diversa velocità di stiramento. ciascuna hanno una perdita del tono muscolare, A 80°/sec non c’è alcuna risposta ma sono soltanto molto deboli o rilassati. muscolare; se la velocità viene quasi E’ molto probabile che la nostra idea sul raddoppiata il muscolo continua a non tono sviluppata reagire; non c’è alcun riflesso tonico fino clinicamente, includa anche persone che a quando non si raggiungono velocità non erano completamente rilassate. La estreme. maggior parte (ma non tutto) del tono In questo caso si vede una piccola muscolare risposta, muscolare è normale, dovuta a fattori che però può praticamente essere biomeccanici. Comunque, l’idea dello classificata come un sviluppo patologico di una componente riflesso tendineo. neurale è importante, perché questa Questa velocità di stiramento non ha componente è la spasticità. niente a che vedere con quella utilizzata in clinica per valutare il tono. SPASTICITA’ Al contrario, nel paziente con spasticità La definizione di spasticità è quella di una c’è un’ampia attività muscolare durante forma di ipertono dovuto ad un aumento lo stiramento, anche a basse velocità. velocità-dipendente del riflesso tonico da L’attività stiramento l’aumentare della velocità, in modo quasi (RTS), un’anormale dell’input che risulta elaborazione propriocettivo. E’ da spinale lineare. possibile Quando muscolare lo stiramento aumenta è con effettuato confermare il fatto che sia una forma di lentamente, il tono potrebbe sembrare ipertonia e che sia velocità-dipendente; e quasi normale, ma quando si aumenta la si può anche essere d’accordo sul fatto velocità si avverte una chiara resistenza. 6 La ragione per cui non è corretto Un considerare la spasticità come il risultato spasticità è il modo in cui il RTS diventa della iperattivo. disinibizione di un riflesso punto importante riguardo alla normalmente presente, è che a riposo Alcuni studiosi Inizialmente si credevano non c’è alcun riflesso. che i fusi diventassero più sensibili, Chi la considera come un riflesso producendo normale iperattivo, non riesce a spiegarsi afferente e, quindi, portando ad un se questa iperattività sia dovuta ad un aumento dell’output del circuito riflesso. abbassamento E’ stato dimostrato che questo non è o innalzamento della una maggior scarica soglia. vero. I fusi non sono più sensibili nel I punti chiave per spiegare la spasticità paziente spastico rispetto al soggetto sono: normale. Lo stesso stretch produce la • E’ un riflesso tonico da stiramento stessa attività fusale, che fornisce il • E’ feedback al midollo. mediata da afferenze Ia (sensibili allo stiramento del fuso), E’ ciò che succede nel midollo che che attivano circuiti spinali mono- cambia. e aumentata; il riflesso si è rafforzato poli-sinaptici provocando la L’eccitabilità centrale è contrazione muscolare all’interno del midollo. Quindi, non è vero • E’ velocità-dipendente che • E’ dinamica: nella definizione la spasticità è un fenomeno periferico, ma spinale e cioè centrale. classica di “spasticità”, se dopo lo stretch si interrompe il movimento e si mantiene la posizione di allungamento, allora il muscolo smette di contrarsi. In molti casi, se lo stretch viene mantenuto, il riflesso continua ad essere attivo ed il muscolo a contrarsi per una certa durata di tempo. Quindi esisterebbe anche una componente statica. • E’ lunghezza-dipendente: l’eccitabilità del RTS dipende dalla lunghezza del muscolo da cui si fa partire l’allungamento. SPASMI IN FLESSIONE Sono molto frequenti, ma la loro patofisiologia è abbastanza diversa da quella responsabile della spasticità. Questo perché essi non sono dovuti ad un’anormalità nel funzionamento di un circuito riflesso propriocettivo, ma alla disinibizione di un riflesso che esiste normalmente: il riflesso flessorio di evitamento (RFE). Nel paziente con sindrome del UMN, c’è sia un abbassamento della soglia di attivazione del RFE, sia un aumento del guadagno del sistema. 7 Un gruppo (cutanee, di afferenze muscolari, periferiche articolari, ecc., rallentare il movimento, riducendosi così l’entità della spasticità in virtù della sua chiamate collettivamente “afferenze del caratteristica velocità-dipendente. riflesso La combinazione delle caratteristiche di flessorio”) mediano questa risposta riflessa polisinaptica, attivando i velocità-dipendenza muscoli flessori ed inibendo gli estensori. dipendenza porta ad un punto in cui lo Le vie sovraspinali, sia eccitatorie che stretch è talmente lento e la lunghezza inibitorie, inibiscono le afferenze del RFE; del il Tratto Reticolospinale Dorsale è il più l’eccitabilità del riflesso è sottosoglia e la importante per questo tipo di controllo. resistenza non si avverte più. In una lesione spinale completa, tutte le Prima si pensava che il fenomeno fosse influenze inibitorie sovraspinali vengono dovuto ad una inibizione mediata dai perse, determinando intensi spasmi in neuroni flessione. tendineo del Golgi, ma è stato dimostrato muscolo Ib e lunghezza- così grande, provenienti che dall’organo che non è così. FENOMENO DEL COLTELLO A SERRAMANICO E’ una COMANDO EFFERENTE combinazione sottostante alla del spasticità RTS modificato dalle afferenze del riflesso flessorio. il ginocchio di un paziente, riscontriamo una resistenza dovuta alla spasticità del quadricipite. in cui la resistenza non si avverte più. senza un’apparente sensoriale periferico. E’ stato studiato da Denny-Brown (1980), che notò la presenza di una non è solo velocità-dipendente, ma lunghezza-dipendente; ad esempio, nel quadricipite il RTS è quando il muscolo è accorciato. Se si flette il ginocchio, il si allunga, spinale. Questa è stata chiamata distonia spastica. Non c’era però alcuna Questo risulta dal fatto che la spasticità quadricipite avviene posizione sostenuta in flessione nel gatto Se continuiamo, raggiungiamo un punto maggiore che contrazione volontaria, né un feedback In questo caso, se ad esempio flettiamo anche E’ una contrazione muscolare continua, riducendo l’eccitabilità del RTS. Allo stesso tempo, attività volontaria nel mantenere questa postura, né un allungamento muscolare. Una volta tagliate le radici dorsali, la posizione persisteva. A differenza dell’iperattività fenomeno non dipendente dal della dei è spasticità, ROT, o questo completamente feedback sensoriale la resistenza opposta all’allungamento fa 8 periferico; non è mediato, cioè, dalle maggiore. afferenze ma dalle efferenze. migliora, Sembrerebbe dovuto ad un comando attenuano, pur non avendo svolto un sovraspinale trattamento specifico e mirato ad inibirle. motoneuroni tonico alfa, diretto ma la ai causa Quando spesso il loro queste cammino reazioni si Le reazioni associate sono una forma sottostante rimane ancora incompresa. primitiva di sincinesia e possono essere Un esempio sull’uomo è dato dalla dovute ad una mancata inibizione della postura emiplegica: il paziente, in piedi o distribuzione dell’attività motoria. Questa mentre cammina, mantiene la posizione distribuzione avviene grazie ai circuiti flessa del gomito, polso e dita, con una propriospinali del midollo. contrazione sostenuta. Questo non è Le reazioni associate sono parzialmente dovuto ad un movimento volontario e correlate anche alla quantità di spasticità neanche ad un’azione riflessa; può forse presente in quel determinato distretto essere considerato come una distonia corporeo. spastica. DISORDINI DEL CONTROLLO REAZIONI ASSOCIATE Riddoch e Buzzard (1921) definirono le reazioni associate come " attività automatiche che fissano o alterano la postura di una o più parti del corpo, quando un'altra parte di esso viene messa in azione a seguito di uno sforzo volontario o di una stimolazione riflessa ". Non sono movimenti volontari e non sono dovuti ad un riflesso propriocettivo, La terza categoria patofisiologica dei fenomeni positivi della sindrome del UMN è quella che comprende i disordini del controllo del movimento volontario. In particolare, la co-contrazione che è una contrazione simultanea di agonisti ed antagonisti. Sherrington (1906) ha descritto il principio dell’innervazione reciproca, che controlla gruppi muscolari ad azione opposta. ne nocicettivo. Sembrerebbero dovute ad un comando tonico efferente ai motoneuroni alfa; una forma, cioè, di distonia spastica. Facciamo un passo indietro: in particolare coordinazione questo è tipo di da un gestita La caratteristica del movimento (es: la interneurone inibitorio Iα che riceve flessione del gomito durante il cammino) informazioni eccitatorie ed inibitorie da sembra correlata alla quantità di sforzo tutte le principali vie discendenti; fatto a livello di altri distretti corporei. Grazie a questo tipo di commissioni il In SNC può passare da coordinazioni pazienti che hanno un’estrema difficoltà a camminare, la flessione è come: 9 - inibizione reciproca cioè il rilasciamento una dei muscoli antagonisti al movimento; inappropriata. come si può osservare nel riflesso da estendiamo stiramento. inibiscono i flessori per permettere il Ovviamente questo tipo di coordinazione movimento; nel paziente, i flessori non è utile anche nei movimento volontari vengono poiché il rilasciamento degli antagonisti movimento. L’attività dei flessori è data, aumenta l’efficienza del movimento. in questo caso, da una combinazione del -la co-contrazione , quando co-contrazione patologica Normalmente, il gomito inibiti ed gli ed quando estensori oppongono il ,per RTS (poiché l’estensione del gomito esempio, si necessita un aumento della allunga i flessori) e della simultanea rigidezza attivazione dell’articolazione utile per esempio nei movimenti di precisione. Quindi poiché, molte sono le centrale vie eccitatorie dell’antagonista con ed così compromessa, che il movimento desiderato inibitorie flessori estensori. A volte l’inibizione reciproca è discendenti che stabiliscono connessioni o dei tali viene coperto più dall’attività forte. E’ stato interneuroni, quando il rapporto fra i due riportato il caso di un paziente a cui segnali si sposta da una parte diminuirà venne chiesto di dorsiflettere il piede: la mentre co-contrazione e aumenterà l’inibizione reciproca. Quando è si registrava una piccolo aumento dell’attività EMG dei flessori co- dorsali, i flessori plantari vennero attivati contrazione, il rapporto si sposterà a subito dopo. Quindi, il piede si fletteva in favore l’inibizione direzione plantare, cioè all’opposto di reciproca diminuisce ed avremo co- quanto desiderato. La stessa cose si è contrazione. osservata a livello dell’arto superiore: se Normalmente, la co-contrazione risulta veniva chiesto di aprire le dita, il risultato funzionale, mentre nella sindrome del era UMN diventa incontrollata ed interferisce flessione. della necessaria inibizione una , quello di una loro maggiore con il movimento normale; diventa allora 2.Aumento eccessivo del meccanismo patologica. dell’inibizione reciproca, che può portare Il controllo sull’inibizione reciproca sia ha ad un’apparente debolezza. Un esempio sia a livello corticale che spinale. Nella è dato dall’eccessiva inibizione del tibiale sindrome del UMN l’inibizione reciproca anteriore da parte del tricipite della sura. può ,quindi,essere alterata in due modi: Se questo muscolo viene fatto contrarre volontariamente, in via riflessa, con una 1.Riduzione del meccanismo dell’inibizione reciproca, che porta ad co-contrazione o a causa di una distonia spastica, i flessori dorsali vengono 10 fortemente inibiti. I flessori dorsali già fasi post-lesionali succede il contrario, possono risultare più deboli a causa dello cioè una depressione dei riflessi. stroke; l’eccessiva inibizione reciproca li Infatti, una sezione spinale completa rende allora ancora più deboli. Se si determina una soppressione profonda, inibiscono i flessori plantari, è possibile con areflessia per un lungo periodo di scoprire la rimanente forza dei flessori tempo, cioè uno shock spinale. dorsali, che prima non era valutabile. Questo accade anche nella sindrome del UMN, Oltre alla co-contrazione, i fattori sia per cause spinali che sovraspinali. biomeccanici possono contribuire alla Il ritardo nella comparsa dell’iperreflessia difficoltà nel movimento. In genere, a dopo la lesione è molto variabile e livello della caviglia i tessuti morbidi si nell’uomo è il più lungo; sembrerebbe che modificano a livello del tricipite della sura, più un animale è piccolo e più il periodo di diventando più rigidi ed impedendo una shock è breve. Esiste, quindi, un periodo normale dorsiflessione del piede, sia di shock, seguito da un periodo di attiva che passiva. transizione, in cui ricompaiono i riflessi, E’ importante riconoscere quale di queste ma non ancora iperattivi. due possibili cause prevale nel paziente, Quindi, non è solo una questione di poiché implicano modalità terapeutiche perdita dell’inibizione o di alterazione di diverse. un equilibrio. Quanto accade implica l’esistenza di una sorta di Perché la lesione del UMN causa tutti riorganizzazione o plasticità neuronale, questi problemi? che avviene nel midollo, ma ancora di più La maggior parte dei problemi risulta a livello cerebrale. dalla perdita del controllo sui riflessi Una possibilità è data dallo sprouting spinali. Normalmente l’attività spinale è degli assoni afferenti, che vanno a strettamente regolata; se il controllo contattare le sinapsi che erano inibitorie, inibitorio viene perso, l’equilibrio viene trasformandole in eccitatorie. Oppure, ci spostato a favore della facilitazione, cioè può dell’aumento dell’eccitabilità dei riflessi sensibilità spinali. “ipersensibilità da denervazione”. Se fosse un semplice problema di “ Ogni alterazione che blocchi il flusso di “disequilibrio”, i riflessi spinali dovrebbero impulsi motori e priva gli organi effettori di diventare iperattivi subito dopo la lesione. inputs eccitatori per qualche tempo, può Invece, molto frequentemente nelle prime causare essere un cambiamento recettoriale. La della cosiddetta “supersensibilità da 11 denervazione” in quel dato organo e negli causare un’ipertonia, una riduzione del associati riflessi spinali.” ROM e infine un danno funzionale.(Fig.4) A questo proposito può essere opportuno Tuttavia, gli effetti della debolezza e delle anche citare la suddetta “Legge di modificazioni biomeccaniche non devono Cannon e Rosenblueth”: essere trascurati. “Quando in una serie di neuroni efferenti La debolezza porta all’immobilizzazione una unità viene distrutta, nella struttura/e del muscolo in accorciamento, così isolata/e un’aumentata come avviene a causa della spasticità e irritabilità agli agenti chimici, essendo delle altre forme di iperattività muscolare. massimale Quando il muscolo rimane accorciato a si sviluppa l’effetto nella parte direttamente denervata” Il concetto di lungo, si instaurano secondariamente “ipersensibilità da anche alcune modificazioni denervazione” è quindi ben conosciuto; biomeccaniche, sia del muscolo che questa non avviene subito dopo la degli lesione ed è dovuta ad una proliferazione aumento della stiffness e all’ipertonia. o sovraregolazione dei recettori. A L’ipersensibilità denervazione contratture. Sia la stiffness che le dovrebbe essere ormai ben conosciuta, contratture causano una riduzione del mentre l’idea dello sprouting co-assiale ROM e quindi di un danno funzionale. non è stata ancora molto accettata ed Anche se i fenomeni positivi e quelli accreditata. negativi della sindrome del UMN hanno Oggi è più chiaro (grazie a numerosi cause patofisiologiche differenti, tutti esperimenti condotti su gatti spinali) che insieme esiste uno sprouting collaterale delle riduzione del ROM e il danno funzionale. afferenze all’interno del SNC. E’ utile, ai fini del trattamento, capire Una come questi due processi possano volta da compreso il meccanismo altri volte tessuti, si portando instaurano provocano ad anche l’ipertono, un delle la neuronale sottostante al cambiamento Fig 4 Dalla Lesione del Primo Motoneurone al dell’eccitabilità dei riflessi spinali, sarà danno funzionale possibile interagire con esso, aprendo la strada a nuove terapie. MODIFICAZIONI BIOMECCANICHE Abbiamo già considerato l’importanza della sindrome del UMN nel produrre vari tipi di iperattività muscolare, che possono 12 presentarsi sia in maniera indipendente che sovrapposta. Nei casi in cui l’ipertonia sia dovuta ad un cambiamento dei tessuti molli, è chiaro che i farmaci antispastici (baclofene, diazepam, tizanidina) non saranno molto utili. Per l’iperattività muscolare, il trattamento medico per ridurre l’eccitabilità delle vie nervose risulterà, invece, molto importante. Di fatto pratiche come la mobilizzazione passiva e l’allungamento muscolare se svolte con competenza e correttamente possono quantomeno modificazioni di cui sopra. ritardare le Bibliografia. Adams RD,Victor M.”Principles of Neurolology”. New York:McGrawHill;1989. Balboni “Anatomia umana” Milano:Ediermes; 1992. Cannon WB, Rosenblueth A: “The Supersensitivity Of Denervated Structures, A Law Of Denervation”. The MacMillan Company, New York, 1949. Denny-Brown D. 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