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Nuovi impegni a livello OMC sulla necessitj di tener

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Nuovi impegni a livello OMC sulla necessitj di tener
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Roma,14 giugno 2002
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54 ministri e rappresentanti di membri e osservatori dell’OMC si sono riuniti a Roma
per mettersi d’accordo sul ruolo che dovrebbero svolgere le considerazioni di
carattere non commerciale nel contesto dei negoziati sull'agricoltura. La riunione è
stata organizzata dal commissario europeo responsabile per l'agricoltura Franz
Fischler, dal ministro dell'agricoltura del Giappone Tsutomu Takebe, dal ministro
dell'agricoltura della Repubblica di Corea Kim Dong-Tae, dal ministro dell'agricoltura
di Maurizio Pravin Jugnauth, dal ministro dell'agricoltura della Norvegia Lars
Sponheim e dalla Svizzera: alla riunione hanno partecipato altri 48 ministri e
rappresentanti di membri e osservatori, inclusi i paesi industrializzati, paesi le cui
economie si trovano in una fase di transizione, territori doganali e paesi in via di
sviluppo, inclusi i paesi meno progrediti, paesi isolati e piccoli stati insulari in via di
sviluppo, tutti paesi questi che auspicano effettivamente di poter tutelare il loro
sistema agricolo nel quadro del sistema di scambi commerciali multilaterali.
Dopo l’adozione della Dichiarazione ministeriale di Doha, i negoziati sull’agricoltura
sono entrati nella fase cruciale che consiste nel definire, entro il 31 marzo 2003, le
modalità dei futuri impegni sull'accesso al mercato, il sostegno interno e la
concorrenza in materia di esportazioni. In tale contesto, i ministri hanno incentrato il
dibattito sulle misure e sugli strumenti necessari per tener conto di considerazioni di
carattere non commerciale, in particolare lo sviluppo rurale, la sicurezza alimentare e
la tutela dell'ambiente, nonché la portata delle modalità che andrebbero elaborate
per tener debitamente conto di questo tipo di considerazioni, mettendo a profitto i
risultati delle conferenze che hanno avuto luogo a Ullensvang, in Norvegia, nel mese
di luglio 2000, a Maurizio nel maggio 2001 e a Doha nel novembre 2001.
I ministri hanno sottolineato la diversità delle situazioni per quanto concerne le
rispettive priorità e le condizioni di produzione ed hanno dichiarato che un approccio
unico non sarebbe idoneo per affrontare le considerazioni di carattere non
commerciale; hanno comunque espresso la propria determinazione a fare in modo
che la riforma più approfondita degli scambi commerciali sia portata avanti in modo
armonioso con la salvaguardia di considerazioni non commerciali legittime.
Per quanto concerne lo sviluppo rurale, se è vero che le priorità dei vari paesi sono
diverse, è anche vero che tutti i paesi devono poter tutelare o sviluppare le
condizioni economiche e sociali necessarie per mantenere la popolazione rurale.
L'attività agricola svolge al riguardo un ruolo assai importante.
Per quanto attiene alla sicurezza alimentare, tutti i paesi devono garantire alla
popolazione la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare grazie alla produzione
locale, alle importazioni e, se del caso, alle scorte pubbliche.
In merito all'ambiente, tutti i paesi hanno ribadito l'importanza dell'agricoltura in
relazione a questioni quali la conservazione della diversità biologica e dei paesaggi
agricoli, un'energia pulita e la prevenzione delle calamità.
Nel confermare l'impegno a rafforzare il sistema commerciale multilaterale nel
settore agricolo, portando avanti il processo di riforma come previsto dall'articolo 20
dell'Accordo sull'agricoltura e dalla Dichiarazione di Doha, i ministri hanno
sottolineato che le considerazioni diverse da quelle di ordine commerciale non
saranno affrontate in modo appropriato senza una produzione agricola nazionale e
che le norme multilaterali devono riconoscere e garantire, tramite una gamma di
strumenti, la coesistenza di diversi tipi di agricoltura nelle regioni con un potenziale
elevato come in quelle con un potenziale modesto e questo in funzione delle
condizioni proprie dei singoli paesi e della loro tradizione storica e culturale.
È stato inoltre riconosciuto che per tener conto delle considerazioni diverse da quelle
di carattere commerciale è necessario disporre di risorse e che l'accesso
preferenziale ai mercati è un mezzo basilare per ottenere tutte queste risorse a
favore dei paesi in via di sviluppo o vulnerabili, vale dire i paesi meno progrediti, i
paesi isolati, i piccoli stati insulari in via di sviluppo e i paesi le cui economie sono in
fase di transizione.
Annex : List of participants
2
/LVWRI3DUWLFLSDQWV
Albania
Guinea
People’s Republic of China
Angola
Guyana
Poland
Armenia
Hungary
Romania
Bahrain
Iceland
Russia
Bangladesh
Israel
Rwanda
Barbados
Japan
Saint Lucia
Belize
Jordan
Senegal
Benin
Kazakhstan
Separate Customs
Territory of Taiwan,
Penghu, Kinmen and
Matsu (Chinese Taipei)
Botswana
Korea
Slovak Republic
Bulgaria
Latvia
Slovenia
Cameroon
Lithuania
Solomon Islands
Chad
Madagascar
Suriname
Cote d’Ivoire
Malawi
Swaziland
Cyprus
Malta
Switzerland
Czech Republic
Mauritania
Tanzania
Democratic Republic
of Congo
Mauritius
Tunisia
Estonia
Moldova
Turkey
Ethiopia
Mongolia
Ukraine
European Community
Mozambique
United Arab Emirates
Fiji
Namibia
Yugoslavia
Gabon
Norway
-
Ghana
Papua New Guinea
3
-
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