Coro Pineta Rio Bianco

PRESENTAZIONE DEL CORO
Fiavé – Stenico (Trentino)
CORO PINETA RIO BIANCO
Il Coro Pineta Rio Bianco nasce nel settembre del 2002 dalla fusione di due Cori di montagna
delle Valli Giudicarie Esteriori, in Trentino.
L’attività del Coro, diretto dal maestro Piergiorgio Bartoli, è stata negli ultimi anni sempre
intensa, con esibizioni in occasione di prestigiosi appuntamenti in Italia e all’estero: in
Repubblica Ceca, Croazia, Germania e Inghilterra.
Il primo disco inciso dal Coro, dal titolo “E adess che sem chi tüti”, è una raccolta dei più celebri
canti popolari e di montagna del Trentino, selezionati tra i brani armonizzati da illustri
compositori, tra i quali Luigi Pigarelli, Renato Dionisi, Antonio Pedrotti, Andrea Mascagni, Bepi
De Marzi.
Questa sera il Coro Pineta Rio Bianco presenterà sei canti tra i più rappresentativi della
tradizione corale popolare trentina.
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REPERTORIO ESIBIZIONE
IMPERIA, SABATO 18 APRILE 2009
Titolo
Armonizzazione
1.
E col cifolo del vapore
Luigi Pigarelli
2.
Su i monti fioccano
Luigi Pigarelli
3.
Che fai bela pastora
Arturo Benedetti Michelangeli
4.
Era nato poveretto
Arturo Benedetti Michelangeli
5.
Oi de la Valcamonica – La villanella
Antonio Pedrotti – Luigi Pigarelli
6.
La Montanara
Toni Ortelli, Luigi Pigarelli
PRESENTAZIONI CANTI
Luigi Pigarelli
E COL CIFOLO DEL VAPORE
Uno dei motivi più diffusi e tipici dei canti militari è quello dell'amara partenza verso l'ignoto.
Questi canti possono assumere anche l'inconscio significato di un estremo addio alla vita.
Il canto alpino ora proposto dal Coro narra il momento della partenza del giovane soldato per
la guerra. Al proprio amore promette: “Tornerò ‘sta primavera con la sciabola insanguinata,
ma se ti trovo già maritata, ohi che pena ohi che dolor!”.
Armonizzazione di Luigi Pigarelli, “E col cifolo del vapore”.
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Luigi Pigarelli
SU I MONTI FIOCCANO
Antico canto popolare trentino, tramandato dagli Alpini che lo intonavano durante gli anni della
guerra.
Il tema è quello del soldato che, per consolare la nostalgia di casa, scrive alla sua amata una
lettera sgrammaticata, ma piena di sentimento e di “parole d’oro”.
Intanto le montagne intorno s'imbiancano e si prospetta il primo lungo inverno in trincea.
Armonizzazione di Luigi Pigarelli, “Su i monti fioccano”.
Arturo Benedetti Michelangeli
CHE FAI BELA PASTORA
Canto trentino della Vallagarina.
È noto che molte arie popolari sono giunte sino a noi attraverso trasmissioni orali. Così è stato
per questo divertente brano contadino tra due personaggi ricchi di piacevole arguzia: da un
lato un anziano pastore, che non rinuncia ad avventure amorose; e dall’altro una graziosa
pastorella, che non lo prende però troppo sul serio.
L’arzillo vecchietto non desiste con le sue proposte, e la ragazza lo invita con garbo a pensare
alla salvezza eterna.
L’armonizzazione di Arturo Benedetti Michelangeli rende davvero piacevole lo sviluppo di
questo scanzonato duetto. “Che fai bela pastora”.
Arturo Benedetti Michelangeli
ERA NATO POVERETTO
Dalla vita militare ebbe origine questo canto burlesco. Per il protagonista nulla valse quanto un
piatto di maccheroni. Con essi si può vincere anche la guerra!
L'andamento melodico è straordinariamente vivace e la ritmica aderisce perfettamente
all'innocua canzonatura.
Armonizzazione del maestro Arturo Benedetti Michelangeli, “Era nato poveretto”.
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OI DE LA VALCAMONICA – LA VILLANELLA
Antonio Pedrotti – Luigi Pigarelli
“Oi de la Valcamonica”, è un tipico canto lombardo che si avvale di una splendida
armonizzazione realizzata da Antonio Pedrotti costruita su un testo di poche parole.
Per ovviare alla sua brevità, si è soliti abbinarlo a un secondo canto, “La Villanella”, uno dei
pezzi più popolari del Trentino, la cui prima edizione conosciuta risale al 1892. Armonizzato da
Luigi Pigarelli, musicalmente risente dell’influenza delle polke tirolesi, pur differenziandosi
nettamente per la gentilezza latina.
“Oi de la Valcamonica”, “La Villanella”.
Toni Ortelli, Luigi Pigarelli
LA MONTANARA
È il canto di montagna più famoso, nato assieme al Coro della SAT che lo ha fatto conoscere in
tutto il mondo.
“La Montanara” nasce nel luglio del 1927 ed è ispirato alla leggenda della principessa
Soreghina, la cui vita era legata alla luce del sole. Di notte, infatti, o nei cupi giorni di cattivo
tempo, doveva dormire profondamente: le era stato predetto che se si fosse lasciata cogliere
ancora sveglia dalla mezzanotte, sarebbe morta all’istante. Soreghina abitava in una capanna
di legno cosparsa di fìori, situata nel punto più soleggiato di una radura di fronte al monte
Vernèl. Nell'ora del mezzogiorno la principessa era più che mai lieta e ridente, piena di
energia; coglieva fiori e correva tra boschi e valli d'or senza stancarsi. Era il sole a darle tutta
quella forza. Testo di Toni Ortelli, armonizzazione di Luigi Pigarelli. “La Montanara”.
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