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project work positiva-mente
SCHEDA DI PROJECT WORK
Positiva-Mente
DOCENTI
Anna Elisa Varisco
Cecilia Audino
SCUOLA
I.C. “S. Boccone” di Palermo
BREVE DESCRIZIONE
Il presente progetto si propone di promuovere lo sviluppo dell’intelligenza emotiva degli alunni.
Si cercherà di favorire il benessere emotivo dell’allievo attraverso la trasmissione di conoscenze sul
meccanismo delle emozione e sulle modalità di pensiero più corrette. Gli alunni apprenderanno ad
utilizzare alcuni strumenti utili per comprendere le proprie reazioni emotive spiacevoli e per poterle
modificare, rendendole più adattive e funzionali. Le attività proposte mireranno allo sviluppo delle
abilità metacognitive che consentono di comprendere i meccanismi cognitivi che stanno alla base
dell’emozione, al fine di operare una trasformazione delle reazioni emotive più spiacevoli e
disfunzionali. Per favorire tale processo verranno proposte anche alcune pratiche proprie della
Mindfulness (Il mandala delle emozioni) che consentiranno agli alunni di acquisire una maggiore
consapevolezza delle proprie sensazioni, stati d’animo e processi mentali.
SITUAZIONE E PROFILO DEL GRUPPO CLASSE
a) Classe Terza A Scuola primaria
La classe III A del plesso Oreto è composta di 18 alunni di cui 10 femmine Il gruppo classe
è molto eterogeneo per i livelli di competenza, tuttavia tutti gli alunni mostrano interesse ed
entusiasmo per le attività proposte, partecipano attivamente alle conversazioni ed eseguono
con impegno il lavoro scolastico.
b) Classe Prima I Scuola Secondaria di Primo Grado
La classe prima I è composta da 18 alunni, 4 femmine e 14 maschi. Da un punto di vista
disciplinare, il clima spesso è turbato dalla presenza di un alunno particolarmente vivace che
rallenta lo svolgimento della progettazione didattica e crea azione di disturbo in classe.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E OBIETTIVI TRASVERSALI
Scuola primaria e secondaria di primo grado
 Distinguere il piacere fisico dal piacere emotivo, il dolore fisico dal dolore emotivo.
 Fare riconoscere agli alunni ciò che rende un’emozione piacevole o spiacevole.
 Ampliare il vocabolario emotivo dell’alunno affinché possa identificare le principali
gradazioni con cui possono essere provate le emozioni spiacevoli.
 Aumentare nei alunni la consapevolezza delle emozioni piacevoli.
 Far acquisire agli alunni consapevolezza del fatto che non sempre l’emozione che viene
mostrata è quella che veramente viene provata dentro.
 Imparare che stesse situazioni possono essere vissute diversamente a livello emotivo da
persone diverse.
 Imparare a distinguere i quattro elementi fondamentali di un episodio emotivo: la situazione,
i pensieri, l’emozione e il comportamento.
 Far acquisire agli alunni la capacità di distinguere i pensieri utili dai pensieri dannosi e di
ricorrere ai pensieri utili in situazioni difficili.
 Allenare gli alunni a trovare pensieri utili alternativi a quelli dannosi.
 Imparare che esistono pensieri dannosi che causano emozioni negative.
 Imparare a mettere in discussione i pensieri dannosi.
 Imparare che è possibile modificare le emozioni.
 Imparare come cambiare le emozioni modificando i propri pensieri.
APPROCCIO METODOLOGICO GENERALE (PROCEDURA)
INTELLIGENZA EMOTIVA
RET
Il presente lavoro verrà svolto in una classe III della Scuola primaria e in una classe I della Scuola
secondaria di primo grado.
Le attività si svolgeranno in assetto laboratoriale, ma non mancheranno brevi momenti di lezione
frontale per la presentazione delle varie attività . Gli alunni lavoreranno sia individualmente che in
assetto di piccolo gruppo.
Saranno proposte alcune pratiche sperimentate dagli stessi docenti durante il corso di formazione e
varie attività e giochi sulle emozioni tratte dai seguenti testi:
• Mario Di Pietro e Monica Dacono, “Giochi e attività sulle emozioni”,Erickson
• Mario Di Pietro, “L’ABC delle mie emozioni”, Erickson
• Dario Ianes, “Educare all’affettività”, Erickson
DEFINIZIONE DEI CONTENUTI E LORO STRUTTURAZIONE
 Il piacere fisico ed emotivo
 Il dolore fisico ed emotivo
 Emozioni piacevoli e spiacevoli
 Il lessico delle emozioni
 L’intensità delle emozioni
 L’emometrodelle emozioni
 La consapevolezza delle emozioni
 Il mandala
 Emozioni mascherate
 L’espressione facciale delle emozioni
 I quattro elementi fondamentali di un episodio emotivo: la situazione, i pensieri, l’emozione
e il comportamento
 Pensieri utili e pensieri dannosi
 Pensieri utili alternativi a quelli dannosi
 Relazione tra pensieri e comportamenti
STRATEGIE DIDATTICHE
 Didattica laboratoriale
 Promozione di processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e
l’autovalutazione dei propri processi di pensiero.
 Valorizzazione di linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico,
parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce.
 Roleplaying
 Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo,
tattile, cinestesico).
DESCRIZIONE DELLE SINGOLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
 Gioco: Le sensazione del corpo e del cuore ( tempo: 1 h)
Fissare con del nastro adesivo un manifesto di carta bianca al muro e chiedere a un bambino
di appoggiarsi ad esso. Disegnare con un pennarello la sagoma del corpo del bambino. Sulla
stessa parete attaccare un cartellone con un grande cuore al centro. La classe viene divisa in
due gruppi e ciascuno riceve dei bollini adesivi di diverso colore. Si estrae a sorte quale
squadra inizierà. L’insegnante legge, una alla volta, le condizioni fisiche e le emozioni
precedentemente scritte in una lista, poi la squadra estratta decide se l’evento che è stato
letto riguarda una sensazione fisica o un’emozione, dopodiché un componente della squadra
andrà ad attaccare uno dei bollini o sul cuore o sulla sagoma del corpo umano. Segue un
feedback dell’insegnante, che indicherà se la risposta è esatta o sbagliata. Si prosegue fino
all’esaurimento di tutte le condizioni indicate nella lista.
Spunti per la discussione
Qual è la principale differenza tra le sensazioni del corpo e quelle del cuore? Sono più
dolorose certe sensazioni del corpo o certe sensazioni del cuore? Sono più piacevoli certe
sensazioni del corpo o certe sensazioni del cuore? Cosa si può fare per far diminuire certe
sensazioni spiacevoli del corpo? E cosa si può fare per diminuire certe sensazioni spiacevoli
del cuore?
Quest’ultima domanda prepara il terreno per successivi apprendimenti riguardanti il
meccanismo delle emozioni e introduce l’importante concetto che è possibile fare qualcosa
riguardo alla propria sofferenza. Nel corso della discussione, gli alunni vanno spinti a
elaborare soluzioni da adottare quando si provano sensazioni spiacevoli del cuore. Alcune
soluzioni potrebbero essere ad esempio parlare con qualcuno, impegnarsi in qualcosa di
gradevole, pensare a qualcosa di bello.
 Gioco: Le carte delle emozioni piacevoli e spiacevoli(tempo: 1 h)
Gli alunni vengono suddivisi in due squadre e si distribuiscono in modo casuale le carte
delle emozioni. A turno ogni squadra sceglie una carta e la mostra alla squadra avversaria,
che dovrà poi indicare se quell’emozione è piacevole o spiacevole, e successivamente dovrà
descrivere una situazione in cui un bambino potrebbe provare quella particolare emozione.
Se risponde bene a entrambi i quesiti, la squadra prende 2 punti, se risponde a un solo
quesito, 1 punto. Quando tutte le carte sono state utilizzate si fa il conteggio dei punti e si
nomina la squadra vincitrice.
Spunti per la discussione
Si potrà chiedere agli alunni quali sono le sensazioni fisiche che il corpo prova quando si
vivono alcune delle emozioni emerse. Si farà anche notare che certe sensazioni del corpo
compaiono anche in caso di emozioni opposte; ad esempio il cuore batte forte quando si ha
paura, ma anche quando si è molto contenti.
 Gioco: Il termometro delle emozioni(tempo: 1 h)
Distribuire agli alunni una copia della scheda Le emozioni spiacevoli (Di Pietro, Dacomo,
“Giochi e attività sulle emozioni”, pag. 60) e tre copie del Termometro delle emozioni
spiacevoli(Di Pietro, Dacomo, “Giochi e attività sulle emozioni”, pag. 59).
Chiedere agli alunni di ritagliare la prima riga in alto delle facce, quella che comprende
infastidito, arrabbiato e furioso. Si chiederà poi ai ragazzi di incollare le facce di fianco al
termometro, mettendo più in basso, in corrispondenza dell’1, la faccia che indica l’emozione
meno intensa (infastidito), a metà del termometro, in corrispondenza del 3, verrà collocata
l’emozione di media intensità (arrabbiato) e infine nella parte alta del termometro, in
corrispondenza del 5, verrà collocata l’emozione della massima intensità (furioso).
Si procederà in modo analogo con le facce indicanti le altre emozioni.
Spunti per la discussione
Discutere con i ragazzi su quali possono essere i comportamenti che derivano da emozioni
molto intense e da quelle meno intense.
Chiedere se aiutano meglio a raggiungere i propri scopi le emozioni più intense o quelle
meno intense e per quale motivo ciò accade. Far notare che le emozioni a livello 1 spesso
sono quelle più adeguate ad affrontare meglio la situazione.
Spiegare agli alunni che nella maggior parte delle situazioni è possibile trasformare
l’emozione spostandola dal livello 5 al livello 3, o addirittura al livello 1, e che nei prossimi
incontri impareremo come fare.
 L’emometro delle emozioni(1 h)
La classe verrà divisa in gruppi di 5-6 alunni. A ciascun gruppo sarà fornito l’emometrodelle
emozioni rappresentato su un cartellone e una lista di emozioni sia piacevoli che spiacevoli.
Gli alunni dovranno collocare le singole emozioni all’interno del grafico valutando, di volta
in volta, l’energia e lo stato d’animo che caratterizzano ciascuna emozione. Al termine i
lavori realizzati verranno commentati e confrontati.
 Gioco: Il mandala delle emozioni(tempo: 1 h)
Fornire a ciascun alunno un mandala a forma di fiore con doppia fila di petali. Invitare i
ragazzi a ricordare i nomi di alcune emozioni piacevoli e chiedere loro di trascriverli nei
petali più piccoli del mandala. Nei petali più grandi verranno invece scritte le situazioni che
più spesso sono collegate a queste emozioni piacevoli. Alla fine i ragazzi potranno colorare
il mandala a proprio piacimento.
Spunti per la discussione
Confrontare le diverse situazioni che sono state associate a emozioni piacevoli. Far notare ai
ragazzi che tutti abbiamo delle situazioni che ci aiutano a star bene e che possiamo cercare
di ricordarle nei momenti in cui prevalgono stati d’animo spiacevoli.
Proporre agli alunni di appendere in camera propria il mandala e di soffermarsi su di esso
nei momenti di tristezza, o quando prevalgono altre emozioni spiacevoli.
 Gioco: Emozioni mascherate(tempo: 1 h)
Distribuire a ciascun alunno una copia della scheda I sentimenti e la maschera (Di Pietro,
Dacomo, “Giochi e attività sulle emozioni” pag. 64). Far notare che se la figura viene
capovolta compare un’espressione del viso diversa. L’insegnante girerà la freccia del
barometro delle emozioni (allegato al testo di Di Pietro, Dacomo, “Giochi e attività sulle
emozioni”,Erickson) e leggerà ad alta voce l’emozione su cui si ferma la freccia. Poi
chiederà agli alunni se quella è un’emozione che ogni tanto viene mascherata e perché
succede di mascherarla.
Spunti per la discussione
Chiedere se è meglio nascondere le proprie emozioni o se invece è meglio esprimerle.
Chiedere come mai a volte ci vergogniamo di provare certe emozioni. Far notare che non ci
sono emozioni buone e emozioni cattive, ma che a volte il modo in cui un’emozione viene
espressa può far star male qualcuno (ad esempio la rabbia).
 Gioco: L’emozionario (tempo: 1 h)
La classe verrà divisa in due squadre. Ciascun alunno pescherà una carta dal mazzo delle
carte delle emozioni senza farla vedere agli altri membri del gruppo. Quindi cercherà di
mimare l’emozione. Se i compagni del gruppo individuano l’emozione mimata in modo
corretto, la squadra conquista un punto.
 Gioco: Come mi sentirei se….(tempo: 1 h)
Ogni alunno riceve la scheda Le carte del sentire(D. Ianes, Educare all’affettività pag. 151).
Dopo aver ritagliato le carte del sentire, ciascun alunno scriverà sul retro l’emozione che
proverebbe nelle varie situazioni descritte. Successivamente si confronterà con i compagni,
scoprendo magari che una stessa situazione può determinare emozioni diverse.
In seguito sarà distribuita la scheda Le carte del pensare (D. Ianes, Educare all’affettività
pagg. 152 e 153). Dopo aver ritagliato le carte del pensare, a turno, gli alunni leggeranno le
varie situazioni descritte e dovranno rispondere alla domanda “Che cosa potresti pensare di
diverso in tale situazione?”.
Questo esercizio permette di “allenare” la capacità di trasformare i pensieri dannosi in
pensieri meno spiacevoli.
 Gioco: I veleni della mente (tempo: 1 h)
Chiedere ai ragazzi di indicare a turno una cosa spiacevole che è loro capitata di recente e in
seguito alla quale hanno provato un’emozione spiacevole, come rabbia, tristezza o paura.
Poi distribuire la scheda dei pensieri dannosi e dei pensieri utili (Di Pietro, Dacomo, “Giochi
e attività sulle emozioni”, pag. 69) e chiedere agli alunni se riconoscono tra i pensieri
dannosi un pensiero che assomiglia a quello che hanno avuto quando è successa quella cosa.
Leggere insieme la vignetta delle stelline e far notare come cambiando il pensiero
l’emozione può cambiare.
Chiedere ai ragazzi di disegnare una stellina con il loro pensiero dannoso e a fianco una
stellina con il pensiero utile, in modo simile alla vignetta.
Spunti per la discussione
Chiedere ai ragazzi perché certi pensieri sono dannosi. Sollecitare la constatazione che i
pensieri dannosi portano a emozioni molto spiacevoli e a comportamenti negativi.
Far notare che i modi di pensare diventano delle abitudini. Far notare anche che le abitudini
possono essere cambiate se si insiste nel fare qualcosa di diverso.
ARTICOLAZIONI IN FASI E TEMPISTICA DEL PERCORSO DIDATTICO
Tempi: 10 h
Spazi: aula
CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI DI VERIFICA
Tempi: 30 m test iniziale; 30 m re-test.
Per valutare la condizione emotiva dei ragazzi, all’inizio e al termine della
sperimentazione,verranno utilizzati i seguenti strumenti:
 Questionario Intelligenza emotiva, versione per l’autovalutazione, di G.V. Caprara, C.
Pastorelli, C. Barbaranelli, R. Vallone.
 Questionario Comportamento prosociale, versione per l’autovalutazione, di G.V. Caprara,
C. Pastorelli, C. Barbaranelli, R. Vallone.
 Questionario Aggressività fisica e verbale, versione per l’autovalutazione, di G.V. Caprara,
C. Pastorelli, C. Barbaranelli, R. Vallone.
Palermo, 25 marzo 2014
Le insegnanti
Anna Elisa Varisco
Cecilia Audino
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