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esposizione e risposta (prima parte)
Mesotelioma maligno e esposizione a amianto Esposizione-risposta Confronto guidato alle evidenze, primo tempo. L’interpretazione secondo cui tutte le esposizioni hanno un ruolo Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 1 Introduzione • • • • Il confronto guidato si svolgerà sotto la forma di un contraddittorio, tra un sostenitore dell’interpretazione secondo cui tutte le esposizioni hanno un peso nella causalità del mesotelioma e uno di quella secondo cui solo le esposizioni iniziali sono eziologicamente rilevanti. Le illustrazioni imiteranno quelle che tipicamente si verificano nel corso di un dibattimento giudiziario, anche se il tempo disponibile per le esposizioni sarà molto più breve e gli argomenti dovranno essere esposti in modo succinto. La parola va prima all’accusa, la difesa parla per ultima. Quindi per prima si esporrà l’interpretazione che valorizza tutte le esposizioni. Ci sarà un secondo round, durante il quale sarà possibile criticare le affermazioni avversarie e precisare meglio le proprie Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 2 Sintesi della presentazione 1. L’incidenza dei mesoteliomi dipende dalla dose 2. Ruolo di esposizioni remote e recenti nel mesotelioma Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 3 1. Mesotelioma e dose L’argomento sarà affontato toccando i seguenti punti: •Esiste precisa relazione dose-risposta tra esposizione ad amianto e incidenza di mesotelioma •Generale consenso che l’incidenza di mesotelioma è proporzionale alla dose cumulativa •Quali evidenze empiriche hanno portato a formulare la relazione doserisposta per il mesotelioma? •Esistono incertezze nell’evidenza empirica, ed in che cosa consistono? •Esistono teorie interpretative che negano il ruolo della dose, e come sono articolate? Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 4 1. Relazione dose-risposta • Formulazione – tradizionale (non tiene conto dell’eliminazione di fibre dai tessuti polmonari), – completa (tiene conto di tutte le esposizioni e della relativa durata) • Peto, Lancet, 1978;i:484-489, in base alla mortalità nella coorte Turner & Newall di Rochdale (UK): I(T) = Σ E(t) · dt · (T-t)β Dove I(T) = incidenza osservata al momento T, E(t) esposizione al tempo t, T-t = tempo trascorso dall’esposizione al tempo t. Miglior stima β = 2. Non è imposta una latenza minima. Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 5 1. Relazione dose-risposta • Graficamente: Incidenza in base a latenza e esposizione 0.01200 Incidenza, per anno 0.01000 0.2 0.00800 0.5 1 0.00600 2 5 0.00400 10 0.00200 0.00000 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Latenza, in anni Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 6 1. Relazione dose-risposta • Evidenze empiriche complessive sulla base delle quali è possibile supportare il modello di relazione dose-risposta per il mesotelioma: • 13 studi epidemiologici con valutazione quantitativa dell’esposizione – – – – • 9 studi di mortalità o incidenza in coorti industriali 2 studi caso-controllo all’interno di coorti industriali 2 studi caso controllo su casi incidenti nella popolazione generale Esposizione esterna, espressa come prodotto di intensità e durata 13 su 13 hanno mostrato proporzionalità tra dose cumulativa e mortalità o incidenza di mesotelioma Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 7 1. Relazione dose-risposta Articoli Newhouse e Berry 1976, Berry et al 2000 Peto 1978, Peto et al 1985 Seidman et al 1979, Seidman et al 1986, Langer 1991 McDonald et al 1984, Finkelstein 2010 De Klerk et al 1989 Albin et al 1990 Piolatto et al 1990, Pira et al 2009 Finkelstein 1991 Berry et al 1991, Berry 2004, Musk et al 2009 McDonald et al 1993, Liddell et al 1997 Hansen et al 1998, Reid et al 2007, Reid et al 2008, Reid et al 2009 Iwatsubo et al 1998 Rodelsperger et al 2001 Bologna 6 marzo 2014 Studio Lavoratori Cape Asbestos, Barking, Londra Lavoratori Turner & Newall, Rochdale Lavoratori UNARCO, Paterson, New Jersey, USA Effetto Mortalità – Mesoteliomi pleurici e peritoneali Mortalità – Mesoteliomi pleurici e peritoneali Mortalità – Mesoteliomi pleurici e peritoneali Lavoratori Raybestos Manhattan, industria materiali attrito, Connecticut, USA Minatori ABA di Wittenoom Gorge, Australia (nested case-control study) Lavoratori industria del cemento amianto, Svezia (nested case-control study) Minatori di crisotilo Balangero Incidenza MM pleura (Finkelstein 2010) Lavoratori industria del cemento amianto, Ontario, Canada (nested case-control study) Minatori ABA di Wittenoom Gorge, Australia Minatori di crisotilo del Québec (nati 18911920 e viventi al 1936) Residenti di Wittenoom (Australia Occidentale) Studio caso controllo multicentrico, Francia, 405 casi e 387 controlli ospedalieri Studio caso controllo, Amburgo, 125 casi e 125 controlli di popolazione. Incidenza - Mesoteliomi pleurici e peritoneali Mortalità e incidenza Mesoteliomi pleurici e peritoneali Mortalità – Tumori maligni della pleura Incidenza – Mesoteliomi pleurici Mortalità e incidenza Mesoteliomi pleurici e peritoneali Mortalità – Tumore pleurico Mortalità e incidenza Mesoteliomi pleurici e peritoneali Incidenza – Mesoteliomi pleurici Incidenza- Mesoteliomi pleurici Roberto Calisti e Dario Mirabelli 8 1. Relazione dose-risposta Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 9 1. Relazione dose-risposta • Ulteriori evidenze empiriche sulla base delle quali è stato sviluppato il modello di relazione dose-risposta per il mesotelioma: • 5 studi epidemiologici con valutazione quantitativa dell’esposizione – 5 studi caso controllo su casi autoptici nella popolazione generale – Esposizione interna: misura della concentrazione di fibre nei tessuti polmonari (indice necessariamente di dose cumulativa) • 5 su 5 hanno mostrato proporzionalità tra carico polmonare di fibre e rischio relativo di mesotelioma Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 10 1. Relazione dose-risposta Articoli McDonald et al 2001. Rodelsperger et al 1999. Rogers et al 1991. Albin et al 1990. McDonald et al 1989. Bologna 6 marzo 2014 Studio Casi giovanili (età eguale o inferiore a 50 anni), rilevati tramite il sistema di sorveglianza SWORD, UK Studio in cinque città della Germania, 66 casi e 66 controlli (in genere casi di tumore del polmone) Studio su 221 casi dal programma australiano di sorveglianza e 359 controlli autoptici. Studio innestato su un’industria del cemento amianto in Svezia (casi deceduti tra lavoratori, di cui alcuni per MM). Studio su 78 casi di mesotelioma e 78 controlli autoptici in Quebec. Risultati Esistenza di una relazione quantitativa tra carico polmonare di crocidolite, di amosite e di crisotilo e rischio di MM. Esistenza di una relazione quantitativa tra carico polmonare di fibre di anfiboli e rischio di MM. Relazione lineare tra carico polmonare di fibre di crocidolite, amosite e crisotilo e rischio di MM. Relazione quantitativa tra carico polmonare di fibre di anfiboli e rischio di MM. Il carico polmonare di fibre tra i lavoratori deceduti per cause diverse dal MM era maggiore che nei controlli, ma inferiore a quello dei casi deceduti per MM. Relazione quantitativa tra carico polmonare di fibre di anfiboli e rischio di MM. Roberto Calisti e Dario Mirabelli 11 Rogers et al, 1991 Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 12 1. Mesotelioma e dose • Ricche evidenze empiriche giustificano la formulazione della relazione dose-risposta per il mesotelioma • Non esistono incertezze nell’evidenza empirica • Ma sono state avanzate interpretazioni che negano o limitano il ruolo della dose: – Trigger dose – Irrilevanza delle esposizioni recenti Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 13 1. Mesotelioma e dose • • Trigger dose come congettura sulla forma della relazione esposizione-risposta Graficamente: 10 tasso 0 10 01 esposizione Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 14 1. Mesotelioma e dose • Non confondere trigger-dose con l’ipotesi che esista una soglia di non effetto Presenza di una soglia di effetto Assenza di una soglia di effetto 10 tasso 0 0 5 10 0 Bologna 6 marzo 2014 esposizione Roberto Calisti e Dario Mirabelli 10 esposizione 15 1. Mesotelioma e dose • Trigger dose implica una distribuzione uniforme dell’incidenza di mesotelioma, ma: Tassi grezzi pleura M (numero di comuni) 36 - 164 (66) 17 - 36 (155) 8 - 17 (349) 0 - 8 (1217) Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 16 1. Mesotelioma e dose • Trigger dose incompatibile con la relazione di proporzionalità tra dose e risposta, con le evidenze empiriche a supporto di questa relazione e con la distribuzione spaziale dei mesoteliomi • Teoria dell’irrilevanza delle esposizioni recenti – L’incidenza di mesotelioma è direttamente proporzionale alla dose, ma è proporzionale alla latenza elevata al quadrato, o al cubo: I(T) = Σ E(t) · dt · (T-t)β – Dunque il fattore chiave per il mesotelioma è la latenza, non la dose – Solo le esposizioni iniziali sono importanti, quelle successive non hanno rilevanza Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 17 2. Esposizioni remote e recenti • Il fattore chiave per il mesotelioma è la latenza, non la dose? • Solo le esposizioni iniziali sono importanti, quelle successive non hanno rilevanza? Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 18 2. Esposizioni remote e recenti • • • Intensità, durata e dose cumulativa (prodotto di intensità e durata) rappresentano l’esposizione ad amianto La latenza non rappresenta l’esposizione, ma il trascorrere della vita per gli esposti Chiappino 2005: le fibre inalate durante le prime esposizioni persisterebbero a lungo nei polmoni e la loro azione cancerogena si eserciterebbe altrettanto a lungo, dunque sono sufficienti in sé a spiegare l’insorgenza del mesotelioma. Ma: – Ciò ha senso solo in una concezione della cancerogenesi come processo non istantaneo, ma che si sviluppa durante lungo tempo – In tal caso, illogico che solo le fibre inalate precocemente possano portare a termine il processo di cancerogenesi, in quanto trattenute nell’apparato respiratorio, mentre le fibre che vi pervengono in seguito non contribuirebbero in alcun modo Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 19 2. Esposizioni remote e recenti • • Secondo le espressioni tradizionali della relazione dose-risposta, il ruolo della latenza è di agire come “peso” applicato alle esposizioni Quanto più è remota un’esposizione, tanto maggiore è il suo peso: I(T) = Σ E(t) · dt · (T-t)3 Esposizione Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 20 2. Esposizioni remote e recenti • • Secondo le espressioni tradizionali della relazione dose-risposta, il ruolo della latenza è di agire come “peso” applicato alle esposizioni Quanto più è remota un’esposizione, tanto maggiore è il suo peso: I(T) = Σ E(t) · dt · (T-t)3 Esposizione Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli Peso assegnato all’esposizione 21 2. Esposizioni remote e recenti • • • Secondo le espressioni tradizionali della relazione dose-risposta, la latenza agisce come “peso” applicato alle esposizioni Quanto più è remota un’esposizione, tanto maggiore è il suo peso Applicando la relazione dose-risposta a: – Esposti a 1 f/ml costante, per 35 anni, dai 20 ai 54 anni d’età – Con un mesotelioma ad un’età successiva alla cessazione – Qual è il peso relativo degli ultimi dieci anni di storia lavorativa? • Il peso varia in funzione dell’età di incidenza: Età di incidenza 60 70 80 Bologna 6 marzo 2014 Peso proporzionale di ultimi dieci anni primi dieci anni 5.1% 57.9% 10.1% 50.2% 13.6% 45.4% Roberto Calisti e Dario Mirabelli 22 2. Esposizioni remote e recenti • In mancanza di questo fenomeno di “pesatura”: – Ogni anno di esposizione a intensità costante peserebbe per un trentacinquesimo, pari al 2,86%, – Gli ultimi dieci anni avrebbero un peso del 28,6% (uguale a quello dei primi 10 anni) • Come interpretare il peso assunto dai successivi periodi di esposizione: – rappresenta la proporzione di casi attribuibili a quella particolare fase di esposizione, tra tutti i casi che si verificano nel gruppo (concezione per cui l’aumento dell’incidenza di malattia è proporzionale all’esposizione, proportional hazard model) – rappresenta la proporzione di tempo libero da malattia perduto a causa di quella particolare fase di esposizione da ogni soggetto che si ammala, sul totale del tempo libero da malattia perduto dallo stesso soggetto (concezione per cui l’esposizione comporta un tasso più rapido di sviluppo di malattia, accelerated failure time model) Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 23 2. Esposizioni remote e recenti • • • • Il modello tradizionale di relazione dose-risposta prevede un aumento indefinito dell’incidenza al trascorrere del tempo dall’inizio esposizione (Model 1 nella figura) Minatori di crocidolite (Berry et al 2004): dal 1990 numero di casi osservati (Observed) inferiore alla previsione Nuovo modello: include legge di decadimento al trascorrere del tempo dall’inizio esposizione, effetto dell’eliminazione delle fibre dai tessuti. Model 3: rateo di eliminazione 15% all’anno Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 24 2. Esposizioni remote e recenti • • Effettiva eliminazione delle fibre dal tessuto polmonare Churgh e Wright (Environmental Health Perspectives, 102 (suppl 5): 229233, 1994) concentrazione di fibre di amianto dopo la cessazione dell’esposizione in 161 lavoratori di cantieri navali e coibentisti: Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 25 2. Esposizioni remote e recenti • • Effettiva eliminazione delle fibre dal tessuto polmonare De Klerk et al (AmJ Ind Med 30:579-587; 1996) concentrazione di fibre di amianto tra gli ex minatori di crocidolite di Wittenoom (Australia), in relazione al tempo dalla cessazione dell’esposizione: Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 26 2. Esposizioni remote e recenti • • Effettiva eliminazione delle fibre dal tessuto polmonare Berry et al (Inhal Toxicol 21: 168-172; 2009) concentrazione di fibre di amianto dopo cessazione dell’esposizione tra gli addetti alla produzione di maschere militari antigas a Nottingham: Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 27 2. Esposizioni remote e recenti • In conclusione: – La latenza non causa il mesotelioma, è un fattore di pesatura della causa – Il modello tradizionale di relazione dose-risposta (senza termine per l’eliminazione delle fibre) assegna un ruolo né nullo né trascurabile alle esposizioni recenti – Il nuovo modello con il termine per l’eliminazione delle fibre assegna alle esposizioni recenti un ruolo maggiore rispetto al modello tradizionale – le esposizioni recenti ricostituiscono il carico polmonare di fibre – L’affermazione che solo le fibre inalate precocemente possano portare a termine il processo di cancerogenesi, in quanto trattenute a lungo nell’apparato respiratorio, è illogica rispetto alle sue stesse premesse – L’ipotesi della trigger dose e quella per cui contano solo le esposizioni remote sono incoerenti con il corpo delle conoscenze disponibili Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 28