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Qual è il segreto per essere vincenti nel trading?

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Qual è il segreto per essere vincenti nel trading?
QUAL E’ IL SEGRETO
PER ESSERE VINCENTI
NEL TRADING?
SCOPRI COME HANNO RISPOSTO A QUESTA
DOMANDA 16 TRADERS PROFESSIONISTI
VITA DA TRADER © Elena Sanjust di Teulada
VITA DA TRADER
Marco Ciucci ha unito lo studio del tempo a quello dei volumi.
Ha trovato il suo equilibrio lavorando molto su di sé e sulla psicologia.
Attraverso
un insieme di regole ferree, concetti geometrico-matematici e teorie di analisi tecnica, segue i
mercati con un approccio scientifico e oggettivo, escludendo la componente emotiva che è alla base di
stress ed errori.
L’ostacolo maggior all’inizio era gestire le
perdite. Appena vedevo verde chiudevo
l’operazione, invece con il rosso tenevo e
mediavo.
Chiunque riesce ad andare avanti nel trading
ha comunque fatto un percorso interiore.
Lo scalino principale è stato contenere le
perdite e imparare a tirare i guadagni.
• “Il trading non è per tutti, si può diventare un
buon analista tecnico, ma se non si riesce a
gestire il proprio cuore a mercato ci si fa
Per fare questo ho dovuto impormi delle
regole rigidissime, in maniera tale da saper
affrontare il mercato anche nei momenti di
perdite di lucidità.
male.”
• “Un bravo trader non è solo colui che fa
l’operazione tutti i giorni e guadagna, ma chi
riesce a identificare il momento in cui
Ho il mio target e stop giornaliero: nel
momento in cui raggiungo il target,
alleggerisco la posizione e se ci sono le
condizioni provo a tirare. Se raggiungo il loss
giornaliero stacco e lascio stare.
bisogna stare fermi e non ci sono
opportunità.”
• “Chi si avvicina al trading dovrebbe fare un
proprio percorso parallelo interiore, sulla
Domani è un altro giorno.
conoscenza di se stessi,
Se non hai una buona gestione di te stesso, è
difficile riuscire a vincere.
E’ fondamentale conoscere se stessi e avere
un buon equilibrio.
proprio equilibrio.”
http://www.vitadatrader.info/marco-ciucci/
per trovare il
VITA DA TRADER
Tony è appassionato al mondo della finanza sin da bambino, da quando controllava il portafoglio
titoli del padre.
Quattro anni in borsa, dal 1990, come dipendente di un Agente di Cambio milanese, ha anche
trattato direttamente i titoli “alle grida”, esperienza importantissima da tutti i punti di vista, ma
soprattutto sulla psicologia degli operatori dei mercati mobiliari.
“Lascia
correre i profitti e tagliare quanto
prima le perdite” è un classico che condivido
mentre “Vendi, guadagna e pentiti” è la più
grossa stupidaggine che abbia sentito.
Molti sono terrorizzati dalla perdita, il che
significa che poi clicchi male o non clicchi mai.
I momenti difficili li hanno tutti, anche dopo
anni e anni di esperienza.
La perdita non è altro che un costo d’impresa.
• “In borsa la cosa più importante è la difesa,
cercare di fare pari o perdere il minimo.”
Per superarli si può staccare per un paio di
giorni gli occhi dal mercato e cercare di riiniziare con una gestione di una size quasi
ridicola rispetto a quella precedente, in modo
da riprendere la fiducia. Se perdi la fiducia,
quando vai a cliccare lo fai nel momento
sbagliato.
Se uno forza l’operatività rispetto al proprio
sentire, anche se hai il maestro più bravo del
mondo, alla fine non è soddisfatto e trova
sempre delle recriminazioni, che gli servono
solo a continuare a perdere. Adattamento
psicologico e caratteriale rispetto all’attività
che uno deve svolgere.
• “Cercare di non farsi preconfezionare un
tipo di operatività, ma va scelta adattandola
a se stessi.”
• “Per avere successo devi essere disposto a
rischiare, e a perdere.”
http://www.vitadatrader.info/antonio-cioli-puviani/
VITA DA TRADER
da ragazzino appassionato di finanza, nel 1997 inizia a fare trading con il piccolo capitale racimolato
Fin
negli anni.
E’ passato attraverso a tutte le grosse crisi degli ultimi vent’anni, seguendo da una parte le intuizioni,
dall’altra gli studi tecnici sui livelli di prezzo.
Di lui ammiro la chiarezza che aveva già a 17 anni, e anche la focalizzazione che ha mantenuto per
crescere e migliorarsi, il modo in cui ogni errore l’ha segnato e non l’ha più rifatto, aggiungendo regole
al suo metodo.
Il leitmotiv della mia operatività fin da allora
erano gli squilibri di mercato, è lì che mi
adopero per comprare o vendere.
Ma quando il mercato eccede, in un senso o
nell’altro, va comprato o venduto in contrasto
con la tendenza momentanea.
La borsa è ciclica, e ripete sempre le stesse
situazioni, se non le ripete un anno le ripete il
successivo.
• “Avevo un grande desiderio di rivalsa, alla
Apprendo molto dal passato, soprattutto dagli
errori: per me sono una benedizione.
grado di fare qualunque cosa vogliamo
E’ determinante un grande desiderio di rivalsa,
bisogna avere sempre fame, e avere la voglia
di alzarsi la mattina e fare trading.
fine credo che abbiamo un enorme
potenziale nella nostra testa e siamo in
fare.”
• “L’intelligenza di un bravo trader sta nel
ricercare delle forme di speculazione però
poi avere la furbizia, quando riesce a
ottenere quello che vuole, di uscire dal titolo
Bisogna voler arrivare, ma senza fretta, passo
dopo passo.
e dimenticarsene, perché altrimenti rischia
Molti trader non hanno successo perché si
focalizzano sul trend, e arrivano a comprare sui
massimi.
quanti anni.”
di rimanere incastrato e cassettare per chissà
• “Dal mio peggior trade ho imparato a non
shortare mai su titoli poco liquidi.”
• “E’ meglio partire con una perdita, in quel
modo il mercato ti insegna che puoi
http://www.vitadatrader.info/biagio-milano/
VITA DA TRADER
passione per il trading ha guidato Marco e l’ha spinto a guardare a fondo dentro se stesso, perché
La
come dice “il trading è uno specchio della vita”.
A 25 anni era addetto titoli in un istituto bancario, e si appassiona al mondo della finanza e all’analisi
tecnica. Inizia a operare in demo e a ottenere dei riscontri, dopo di che parte con un piccolo capitale nel
2008, iniziando ad operare part-time sul mercato americano dopo essere tornato a casa dal lavoro.
Dopo tre quattro anni si dedica esclusivamente al trading, lasciando la sua occupazione in banca.
Ho imparato che lo stop in macchina va
sempre messo, soprattutto se l’operazione è
importante come leveraggio.
Tutti noi dobbiamo fare un lavoro enorme di
introspezione, perché dobbiamo andare a
conoscere l’inconscio.
Se capisco la giornata so cosa fare, se non la
capisco so cosa non devo fare, e nel lavoro di
trader saper cosa non fare è più importante di
sapere cosa fare a volte.
Può anche essere che in realtà in fondo non
vogliono davvero essere trader, ma credono
solo di volerlo.
Il trading è uno specchio della vita, quando
interagisco con il mercato lo faccio nello
stesso modo in cui interagisco con la massa
delle persone.
preparati. Mai abbassare la guardia quando
Alla fine devo imparare da me stesso perché
quello che faccio nel trading non è altro che lo
specchio di me stesso, tutto quello che
abbiamo bisogno è dentro di noi.
Molti non hanno successo perché non
conoscono loro stessi, magari credono di
conoscersi. • “E’ il mutamento che ci frega, se non siamo
sembra che tutto vada bene.”
• “Il mio miglior trade è quando identifico un
setup, ci entro nel momento in cui nel mio
piano di trading c’è scritto di farlo, metto
stop e target, e una volta fatto questo non ci
metto più mano.”
• “Il trading mi ha insegnato che è più
importante la domanda della risposta.”
• “Devo avere le palle di un toro e la pazienza
di un bonzo tibetano.”
http://www.vitadatrader.info/marco-tosoni-casa-del-trader/
VITA DA TRADER
Enrico
Malverti inizia a fare trading nel 2001, e si indirizza subito verso lo sviluppo di trading system.
Tra i vantaggi dello sviluppo di trading system per lui i maggiori sono la possibilità di testare una strategia
su uno storico più ampio, e la riduzione del livello di stress.
Oggi ha una batteria molto varia di sistemi, che differenzia su 3 livelli:
temporale e Time Frame di riferimento (dal 5min al weekly).
I momenti difficili sono le fasi prolungate di
perdita, quando le tue strategie vanno in crisi,
e viene messo un po’ tutto in discussione, la
strategia e il metodo di lavoro.
Il trading richiede studio e applicazione, non si
ottengono risultati dall’oggi al domani, ci ho
messo due anni di studio prima di iniziare a
fare trading a leva. Questo di consente di
prepararti meglio dal punto di vista tecnico,
ma anche psicologico, è meglio iniziare a fare
trading a leva quando ti senti preparato a
sopportare lo stress che deriva dalle perdite
potenziali.
Nel momento in cui si ha panico e stress è
difficile riuscire a prendere decisioni con
serenità e spesso si prende la decisione
sbagliata, in questo i TS aiutano notevolmente.
A chi inizia consiglio di seguire un approccio
simile al mio, cioè partire contenendo i rischi,
un passo alla volta cercando di studiare molto.
Il neofita o il trader non disciplinato, liquida il
profitto molto
mercato (strumenti), ottica
velocemente perché gli crea ansia e cerca di
monetizzarlo.
Quando il mercato gli va contro non taglia le
perdite, e lascia correre nella speranza che il
mercato risalga. Se siamo in congestione
prima o poi rivedrà il prezzo e liquiderà la
posizione, per cui ha una percentuale di
successo molto alta, avendo molte operazioni
in profitto o a pareggio. Ma quando il mercato
svolterà, il prezzo non verrà rivisto, e andrà
incontro a perdite disastrose, e a quel punto
sarà tardi.
• “Tutto fa esperienza, l’importante è riuscire a
gestire sempre qualunque evento in modo
accurato e contenendo i rischi.”
• “E’ come fare i pugili: nelle fasi sfavorevoli
cercare di prenderle poco e non essere
messi al tappeto, per poi essere pronti a
ripartire in contropiede mantenendo le
forze.”
• “Bisogna imparare a non aver paura delle
http://www.vitadatrader.info/enrico-malverti-trading-
VITA DA TRADER
da bambino è stato interessato a seguire i titoli del padre, poi dopo aver conseguito due lauree, di
Fin
cui una in economia e finanza, decide di cimentarsi nel trading, iniziando dal Forex.
Ora si è spostato su future, azionario, obbligazioni e certificati.
I momenti difficili sono inevitabili, ed è
necessario passare da lì.
Quanto siano difficili lo decidiamo noi, con il
rischio che decidiamo di avere.
Ci vuole la volontà di rimettersi a lavorare,
soprattutto su se stessi più che sulle tecniche.
Dopo un po’ gli errori che si fanno sono
sempre gli stessi, l’importante è abbassarne la
frequenza, ma ogni tanto ritornano, per un
eccesso di sicurezza o di insicurezza, o perché
non si è dell’umore giusto.
Ho imparato ad adattarmi al mercato e a
gestire in modo diverso il diverso tipo di
operazioni.
Lo studio è importante, sia dei mercati che di
se stessi. Il conoscere una strategia che si adatti alla tua
personalità, passa anche dal conoscere il
giusto mercato che si adatti a te.
“il mercato è fatto per sorprendere” è il miglior
consiglio che ho ricevuto: aspettarsi sempre
l’inaspettabile dal mercato. Stando davanti ai
grafici ci sono cose che ti convinci non
possano succedere, e invece succedono. Devi
saper reagire ma anche essere prudente,
avere una preparazione prima anche di fronte
a quello che non ci si aspetta.
• “Quando acquisisci troppa sicurezza,
aumenti il conto e la leva, quello è il
momento che ti arriva la bastonata dal
mercato.”
• “La cosa migliore, conoscendo se stessi, è
non operare in certe situazioni, ma spesso ci
si rifugia nel trading proprio per estraniarsi
dal mondo.”
• “E’ molto stancante anche non fare nulla, ma
la tensione dell'attesa è stancante e spesso
controproducente.”
• “Ci sono momenti in cui è fondamentale
non guardare il mercato, a volte guardare il
grafico non aiuta ma ti porta uno
svantaggio, ti crea ansia e stanchezza.”
http://www.vitadatrader.info/dario-tomasello-forex-obvius/
VITA DA TRADER
Ha iniziato nel 2002-2003, l’approccio al trading è stato come una folgorazione.
Negli anni si è diretto verso il trading sistematico, che ha il vantaggio di poter provare strategie su tanti
strumenti, di verificarne l’efficacia nel passato e di avere un approccio più disciplinato.
Non ho scelto questo mestiere per continuare
a lavorare come prima. Se passo la giornata al
computer, è per fare ricerca e studi.
Le regole precise che devi codificare nel
trading sistematico ti permettono di verificare
l’efficacia di una strategia nel passato. Il passato non è garanzia di rendimenti futuri,
però la natura umana rimane il driver delle
scelte degli operatori, di fatto le emozioni, il
panico, l’avidità, la paura, il timore, la speranza,
l’ottimismo, continueranno a esistere e
saranno loro il motore del movimento.
Anche il mito degli stop loss stretti, se si va ad
analizzare, deve essere sfatato. Si vede che
spesso è meglio che lo stop sia ampio,
chiaramente si andrà a ridurre la posizione.
Una caratteristica importante che un trader
dovrebbe avere è la capacità di scremare la
fuffa dalla sostanza, a valutare solo la
variazione del prezzo, a capire in che fase di
mercato si è, solo dal prezzo.
La maggior parte del tempo l’ho sprecato a
cercare il metodo perfetto, il Sacro Graal, ci ho
messo un po’ a capire che non esiste. La cosa
interessante è stata capire che non serve.
• “Il segreto è stato quello di capire che devi
saper perdere, che il trading è un’attività
imprenditoriale e quindi ha dei costi, cioè le
perdite dei trade sbagliati. Se uno non lo
accetta, non impara a perdere, che è
deleterio e può portare a due cose: la prima
é non operare per paura di sbagliare, e vuol
dire perdere opportunità, e la seconda é di
non chiudere le posizioni perché non vuoi
accettare la perdita.”
• “Il trading sistematico ha la capacità di
distinguere il filetto dalle frattaglie, nel senso
che spesso i metodi discrezionali non hanno
alle spalle un vero track record.”
• “Un altro vantaggio è che si è portati a
studiare molto di più e applicare senza falle
dei principi di MM, che sono alla base di una
redditività costante. E’ questo il segreto.”
• “Il trading non è un mestiere che ti permette
di diventare ricco in poco tempo.”
• “Se certi errori non li commetti tu, non li
impari. Devi veramente sentire le scottature
sulla pelle, per capire e valutare certe cose.”
http://www.vitadatrader.info/enrico-stucchi-trading-
VITA DA TRADER
Corrado
inizia a fare trading nel 1998-99 con dei risultati subito positivi, dopo 6 mesi si licenzia e diventa
un trader full-time.Fino al 2003 sono anni fantastici con ottimi risultati, lavora su Covered Warrant e
azionario sfruttando in parte le inefficienze di mercato.
Oggi opera prevalentemente sul forex, indici americani e DAX, con l’analisi che parte dal daily,
scendendo poi di TF per trovare le entrate migliori, spesso andando a cercare gli eccessi di mercato.
Ho capito poi che, oltre alle mancate
conoscenze, a mettermi in difficoltà era la
pressione che mi metteva la necessità di dover
assolvere i pagamenti delle rate della casa,
fino a quel momento non avevo avuto
l’obbligo e la pressione di dover guadagnare
necessariamente tanto.
• “Il trading è una vita parallela alla tua vita, è
Prima di trovare la strada giusta ci vuole molto
tempo e nel frattempo la tua situazione
psicologica peggiora, questo va a
compromettere la tua lucidità e la tua capacità
di trovare soluzioni perché non sei sereno.
farlo, e quindi devi avere l’umiltà di avere
Serve una grande forza interiore, la capacità di
non abbattersi nei momenti negativi.
difficoltà non hai la reattività per capire che è
• “In questa professione devi essere cosciente
che se perdi la colpa non è mai del mercato,
se perdi è colpa tua. Hai fatto degli errori.
Quando un trader cerca scuse vuol dire che
ha sbagliato completamente la strada del
suo miglioramento. Meglio guardare in
faccia i propri errori e lavorare per
una fonte d’istruzione, di crescita che si
trasferisce nella vita reale.”
• “La condizione base è l’umiltà, tutto quello
che hai fatto fino ad oggi non conta nulla, e
non è detto che quello che sei riuscito a fare
fino a oggi domani sarai ancora capace di
sempre la voglia di imparare cose nuove.
Senza l’umiltà, perdi la capacità di reagire di
fronte alle problematiche, perché vivi nel tuo
mondo, nel momento in cui ti si presenta la
il momento di tirar fuori tutto quello che hai
dentro per affrontarla, e il mercato non ti dà
tempo.”
• “Mai prendere e copiare quello che viene da
un altro, così non impari mai nulla. La
capacità non è avere una tecnica da
replicare, ma avere la flessibilità di capire
quando applicarla e saper scegliere.”
migliorarsi.”
http://www.vitadatrader.info/biagio-milano/
VITA DA TRADER
Approda
al trading tardi, per passione, dopo aver fatto molte cose nella vita.
Oggi utilizza due operatività in parallelo: una di stock picking e gestione del patrimonio, e una in
intraday stretto o con operazioni della durata del massimo due tre giorni su Futures e CFD.
Gli ostacoli sono di due tipi: i drawdown più
significativi, in seguito ai quali inizi a mettere in
dubbio te stesso e la strategia, e anche i
momenti in cui non riesci a capire il mercato,
che possono essere ancora più subdoli delle
perdite.
Se non sei disposto a spendere il tuo tempo,
vuol dire che spenderai un sacco di soldi, e
non è detto che spendendoli otterrai dei
risultati positivi.
Fare le cose senza essere convinti ti può
portare verso una strada negativa, soprattutto
se l’operazione va bene.
sono in grado di gestire la giornata al
Nel momento in cui ho fatto l’operazione che
mi porta al risultato non mi interessa andare
avanti quel giorno, a parte giornate particolari.
• “Il trading deve essere un lavoro noioso,
• “Il trading mi ha dato una maggiore serenità,
meglio, e oggi riesco anche a fare attività
fisica e avere tempo libero.”
noiosamente profittevole.”
• “Uno degli errori principali è andare alla
ricerca di qualcuno a cui appoggiarsi, non
Devi capire se quello che fai lo fai per
passione o per i soldi, perché se lo fai per
denaro è molto probabile che lo perderai.
come insegnante, ma come qualcuno che ti
prepara le cose, i segnali, le indicazioni ed
essere portati per mano.”
Quanto tempo ci vuole per imparare qualcosa
e saper farla bene? 10mila ore.
Sei disposto a farlo o no? Certo che è
tantissimo, ma per imparare
qualcosa in
modo professionale devi impiegare tempo o
soldi, o tutti e due.
• “Se riesci a imparare una cosa e farla bene,
tienitela stretta, perché è quella che può fare
la differenza negli anni.”
http://www.vitadatrader.info/giorgio-gavinel-la-costanza-
VITA DA TRADER
18 anni sui mercati, accosta all’operatività in scalping in apertura quella più tranquilla che segue la
Da
tendenza giornaliera, con umiltà e grande rispetto per il mercato.
Nel 1998 inizia a fare trading sulle azioni USA, con un broker americano, poi passa a Directa nel 1999.
Fino al 2003 continua l’attività imprenditoriale nel settore alberghiero, poi si dedica esclusivamente al
trading.
All’inizio non ho studiato, mi sono buttato sul
mercato.
C’è chi dice che vuole guadagnare, chi dice
che spera di guadagnare. Sono due cose
molto diverse: nel primo caso se non
guadagna smette, nel secondo caso le perdite
che ci sono nel mezzo possono apparire come
investimento per farcela un giorno, e questo
può non avere mai fine.
Io conosco sempre esattamente il saldo del
conto: se cresce significa che sto
guadagnando, senza bisogno di fare troppi
conti, equity line, ecc.
Ho un saldo ti riferimento, periodicamente
prelievo i guadagni, così senz’altro evito di
restituirli al mercato.
Non fare demo perché azzerano l’emotività
che è la componente prevalente nel trading, è
generata dal denaro che impieghiamo sul
mercato.
Credo che serva avere la costanza di trovare la
propria strategia, il proprio modo di operare, e
se questo funziona avere poi l’ambizione di
riuscire a fare quello che si pensa, perché
spesso sul mercato ci si ritrova a fare, solo
accorgendosene dopo, l’opposto di quello
che si pensava, e quindi si perde.
Uno deve chiedersi veramente cosa vuole dal
trading e imporsi di farlo per guadagnare,
altrimenti è solo una perdita di tempo.
• “A volte alcune operazioni fatte per
sfinimento possono portare a perdite
consistenti. Ecco perché bisogna imparare a
staccare la spina quando non c’è
operatività.”
• “Fare trading sulla carta è come prendere la
patente sul computer.”
• “Tutto quello che ho imparato, l’ho imparato
sulla mia pelle.”
http://www.vitadatrader.info/davide-biocchi-scalping/
VITA DA TRADER
13 anni sui mercati, inizia dal discrezionale per passare poi allo sviluppo di trading system.
Da
Attorno al 2002 inizia con le azioni per passare alle opzioni, e aggiungendo dal 2008 altri strumenti nel
corso degli anni, tra cui lo spread trading.
Ho fatto un errore con la mia strategia sul Vix,
che aveva fatto ottimi risultati fino a quel
momento, lasciando correre le perdite e
rimangiandomi i guadagni di un anno e
mezzo.
La continuità, la sistematicità e la disciplina
sono le doti più importanti in questo mestiere,
più anche dell’intelligenza e della capacità di
vedere cose che altri non vedono.
A me piace molto creare, sviluppare, mettermi
in discussione e creare sempre qualcosa di
nuovo, mi sono dato come obiettivo di creare
una strategia nuova ogni anno.
Ci sono delle fasi di mercato, dei momenti in
cui non è facile accettare di lasciare in mano a
delle macchine le decisioni e viene voglia di
metterci la manina, tentazione che andrebbe
schivata ma c’è.
Se insegni qualcosa a qualcuno, quella cosa
devi averla non solo capita ma anche fatta tua
interiormente.
Voglio crearmi le condizioni per restare sul
mercato a lungo
controllando il rischio, che per me non è solo
lo stop loss, ma la possibilità di trovarmi un
giorno senza avere più nulla che funzioni sui
mercati.
La componente psicologica è fondamentale,
ma non può essere una scusa per non avere
una preparazione.
• “A fare i trader quando le cose vanno bene
son buoni tutti, bisogna essere capaci di
stare sui mercati e mettere in macchina la
prossima strategia quando quella prima è
andata male.”
• “Negli anni ho capito che senza sistematicità
non hai risultati continuativi.”
• “Un bravo trader guadagna più di
qualunque TS, ha un’efficacia che nessun TS
potrà mai avere. Funziona meglio un bravo
trader o un paniere di trading system con
un’efficienza rigorosa? Il secondo caso.”
• “Non ha alcun senso scappare da quello che
già fai per buttarti sul trading, non si può
dare al trading la responsabilità di diventare
il tuo mestiere,.”
http://www.vitadatrader.info/luca-giusti-trading-system/
VITA DA TRADER
Oggi
fa multiday, con timeframe che variano dal daily al mensile, su indici, azionario, commodities e
forex , con le tecniche e le regole di money management di Gann, da cui prende anche nome il suo sito
(e il suo nick) Main Trend Analysis.
Il tempo speso ad acquisire le tecniche e la
conoscenza del mercato, come diceva Gann, è
tutto denaro che uno ha in banca, e poi ti
viene ridato con gli interessi.
Bisogna avere la mente serena, per lavorare
bene non devi avere nessun tipo di pressione,
né esterne né psicologiche.
E’ meglio soprattutto all’inizio destinare al
trading solo la parte dei soldi che non ti serve,
non è possibile pensare di avere la pressione
di dover fare delle operazioni perché devi
portare dei soldi a casa.
Di Gann mi piace la visione olistica che ha del
mercato: lo vede come un sistema aperto a
tutti gli altri sistemi che esistono nell’universo.
Il miglior trade è quello che programmo ed
eseguo dall’inizio alla fine.
• “Anche esponendoti con poco rischio a
mercato, se hai una tecnica che ti consente
di avere un profit factor positivo, alla fine il
capitale lo accumuli, la leva te la crei da solo,
questo è il vero segreto.”
• “La leva è un prestito che chiedi, e in questo
mondo non esistono pasti gratis. Quando
hai la leva ti esponi in maniera superiore alle
tue possibilità economiche.”
• “Il mercato é una palestra di vita
efficacissima, soprattutto per quanto
riguarda la conoscenza di me stesso,
l’approccio, il fatto di aspettare il momento
giusto per fare le cose.”
• “I soldi sono la ricompensa di un lavoro fatto
bene, se un lavoro è fatto bene avrai una
ricompensa, se è fatto male no, questa é una
legge universale che vale nel trading e nella
vita.”
• “Se stai a mercato costantemente metti in
gioco te stesso con le tue convinzioni, le tue
conoscenze, è un continuo stare sul fronte,
stare in trincea, bisogna conoscere le
battaglie.”
• “Il miglior trade è quello che programmo ed
eseguo dall’inizio alla fine.”
• “I risultati si hanno col tempo, bisogna fare le
cose con ponderatezza, con misura e buon
senso, avere i 5 requisiti di Gann: la
conoscenza, la pazienza, il sangue freddo, la
buona salute e il capitale”
http://www.vitadatrader.info/paolo-nardovino-money-management/
VITA DA TRADER
Si
avvicina al trading dall’università, attorno al 2005, e inizia con le valute, appassionandosi sia all’analisi
tecnica che quella macroeconomica, nel 2007 a lavorare in una banca d’investimenti, occupandosi di
misurazione del rischio sulle posizioni prese dai clienti e passa dalla demo al trading reale.
I momenti difficili si presentano quando la
fiducia che si ha in una posizione o in assunto
di base influenza la sfera del ragionamento.
Succede quando non c’è il giusto distacco dal
mercato, cioè non si intende più l’investimento
come tale ma come una sfida personale; non
esistono sfide personali con il mercato perché
non c’è niente di dovuto.
Nel 2011, mi ero convinto che fossimo vicini a
un’inversione di USDJPY e iniziai ad
accumulare.
Potevo avere tutte le certezze del mondo, ma
si sono verificate dopo un anno e mezzo e un
sacco di patemi d’animo che potevo evitare,
con l’attesa, con l’utilizzo di size diverse, con
l’utilizzo di stop loss e magari rientrare poi in
posizione, con un sacco di cose che in quel
caso non utilizzai.
Nel mio peggior trade è mancato il controllo
delle mie azioni, questo è fondamentale da
imparare come trader.
Se uno crede agli specchietti per le allodole, è
perché gli mancano le cognizioni di base,
bisogna capire che non esiste rendimento
senza rischio.
Molti trade non hanno successo perché il loro
ego supera le loro capacità: conoscenze,
attitudine e capitale. Ci sono bravissimi trader
sulla carta, li senti parlare e ti incantano, ma
poi, carta canta, e non fanno rendimento.
• “E’ un esercizio continuo, aiuta a non sedersi
sugli allori perché non c’è la certezza di
quello che si fa, di quello in cui si crede, già
questo aiuta a livello personale a migliorarsi
giornalmente.”
• “Bisogna darsi delle regole.
Bisogna implementare un sistema di
controllo del rischio sul proprio portafoglio,
perché solo con questo controllo si può
andare avanti nel tempo e superare
momenti difficili.”
Consiglio a tutti di farsi un’educazione
finanziaria di base.
http://www.vitadatrader.info/marco-bo-valute/
VITA DA TRADER
Luca (nickname Mila) si avvicina alla Borsa nel 2008 seguendo gli insegnamenti di Luigi Ciampa.
Borsa e vita sono per lui uno specchio, e fanno parte della stessa via per conoscere se stessi.
Oggi opera sul FIB su timeframe a 20min, usando i cicli.
La borsa è un continuo esame di se stessi, del
proprio egoismo e della propria avidità; ti
mette sempre di fronte a chi tu sei, a quelle
che sono le tue aspettative, e la tua avidità, con
cui ci si scontra.
La borsa fa da specchio.
Non si può fare borsa senza provare la rabbia,
lo scontro, l’emozione della perdita e del
guadagno.
Quella più pericolosa è il guadagno: gli amici
che si sono rovinati completamente in borsa è
perché all’inizio hanno avuto la sfortuna di
guadagnare tanto, e lì è micidiale.
Senza studio o formazione non hai un metodo,
e senza un metodo tu hai perso.
L’ansia non la domi mai, la vedi, ogni volta che
entri a mercato o che devi uscire.
Chi non la vede, non la percepisce, non la
sente, o non la vuole affrontare, è destinato a
perdere tutto, perché l’ansia è paura, e la
paura è un segnale di congruità sulla reale,
l’esame di realtà parte con la paura. Anticipo
un evento futuro che ancora non c’è.
Molti traders non riescono per mancanza di
metodo, di tempo e di chiarezza, un’eccessiva
sopravvalutazione di se stessi e avidità.
• “E’ una palestra molto difficile perché non ti
regala nulla, l’errore lo sconti subito.”
• “Ogni singola distrazione costa soldi.
A quel punto o si decide di fermarsi o si
deve cambiare qualcosa e ripartire
lentamente.”
• “La solitudine è lo specchio delle tue paure,
non c’è nessuno che ti possa aiutare, ci sei
solo tu, e la mente la vedi a nudo.”
• “Borsa e vita non possono essere disgiunti, è
come una medaglia con due facce.”
http://www.vitadatrader.info/luca-borsa/
VITA DA TRADER
Oggi
lavora con scalping su azionario,aste di apertura, aumenti di capitale e opzioni, e come
imprenditore nel campo dell’educazione finanziaria.
Dal 96-98 per qualche anno fa il consulente indipendente, e diventa uno dei primi clienti Directa, per cui
inizia a fare trading nel tempo libero con i covered warrant.
Dopo la competizione di Lombard Report vinta nel 2000 con il 1000% fatto nella pausa pranzo, decide
di dedicarsi al trading a tempo pieno.
In realtà nel 2000 non ero nessuno, il vero
professionista è venuto fuori dopo, quando ho
iniziato a confrontarmi con i migliori trader
d’Italia del tempo, grazie alla collaborazione
con Lombard Report.
non perdere mai, il segreto sta solo nel
perdere poco.
I migliori trade li ho fatti tutti sugli aumenti di
capitale, grazie alla consapevolezza della
materia, per cui ho portato a casa il massimo
profitto per quell’operazione perché ero ben
conscio del suo valore.
L’attività di formazione per me è importante
perché mi permette di staccare un attimo la
spina, perché ero arrivato a 3000 operazioni al
giorno.
• “Il trading è una scuola di vita: devi imparare
a fare le cose contrarie a quello che la mente
umana ti porta a fare.”
Il trading si fa bene quando si è sereni, e non si
ha bisogno di guadagnare i soldi.
• “Il difetto maggiore che vedo nelle persone
è quello di usare leve troppe alte e non
E’ per questo che si dice fai trading solo con i
soldi che ti puoi permettere di perdere,
perché nel momento in cui pensi che non li
puoi perdere, puoi stare sicuro che li perderai.
tenersi un capitale in più di margine.”
• “Una delle mie caratteristiche è che quando
ho una perdita che mi fa male, il giorno
dopo divento una macchina da guerra,
Perché nel momento in cui perdi, anziché
chiudere in perdita, ti attacchi alla speranza
perché non vuoi perdere, ma è impossibile
perché sono talmente arrabbiato con me
stesso perché potevo evitarmela.”
http://www.vitadatrader.info/giovanni-borsi-scalping/
VITA DA TRADER
Inizia
a fare trading nel 1999 con le prime banche online, ma aveva iniziato nell’87 andando al borsino,
fin dal liceo. Dopo l’università inizia a lavorare come promotore finanziario.
Successivamente si forma a livello tecnico con i corsi AIAF e SIAT.
Oggi fa trading intraday su Futures con strategie discrezionali e quantitative.
Dopo la crisi del 2008 con la volatilità elevata e
perdite sostanziose e frequenti, ho iniziato ad
affiancare i trading system all’operatività
discrezionale intraday.
Mi ha dato soddisfazioni e la sicurezza, la
capacità di decidere in fretta.
• “Annoto tutti gli errori, ogni tanto riassumo,
Ora ho molti trading system a cui non mi
affido totalmente, se siamo in contraddizione
sto fermo.
gli errori che commetto sono 30, sempre gli
stessi, e non riesco a eliminarli.”
• “Le strategie devono essere chiare, precise,
anche 6 o 7 regoline ben scritte e da seguire
in modo ripetitivo.”
In questo modo ho un punto di riferimento
diverso con cui confrontarmi.
Ho imparato che bisogna mettere gli stop e
non scommettere sui dati macroeconomici, e
che se ho guadagnato alla fine è solo stata
fortuna.
• “La leva è ingannevolissima, fai qualche
buon guadagno e pensi di poter fare chissà
cosa.”
Bisogna essere capitalizzati, non si può partire
con 10k, né con 20 o 30, par partire
seriamente sono 50mila, poi non devi investirli
tutti, ma il capitale di base deve essere questo.
Il trading mi ha dato e mi ha tolto, ero una
persona timida e chiusa e a forza di tenere
corsi e parlare con la gente sono riuscito ad
esprimere me stesso.
http://www.vitadatrader.info/alessandro-aldrovandi-
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Grazie per aver letto! Buon trading!
Report creato da Elena Sanjust di Teulada © VITA DA TRADER, 2015
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