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Qual è il segreto per essere vincenti nel trading?
QUAL E’ IL SEGRETO PER ESSERE VINCENTI NEL TRADING? SCOPRI COME HANNO RISPOSTO A QUESTA DOMANDA 16 TRADERS PROFESSIONISTI VITA DA TRADER © Elena Sanjust di Teulada VITA DA TRADER Marco Ciucci ha unito lo studio del tempo a quello dei volumi. Ha trovato il suo equilibrio lavorando molto su di sé e sulla psicologia. Attraverso un insieme di regole ferree, concetti geometrico-matematici e teorie di analisi tecnica, segue i mercati con un approccio scientifico e oggettivo, escludendo la componente emotiva che è alla base di stress ed errori. L’ostacolo maggior all’inizio era gestire le perdite. Appena vedevo verde chiudevo l’operazione, invece con il rosso tenevo e mediavo. Chiunque riesce ad andare avanti nel trading ha comunque fatto un percorso interiore. Lo scalino principale è stato contenere le perdite e imparare a tirare i guadagni. • “Il trading non è per tutti, si può diventare un buon analista tecnico, ma se non si riesce a gestire il proprio cuore a mercato ci si fa Per fare questo ho dovuto impormi delle regole rigidissime, in maniera tale da saper affrontare il mercato anche nei momenti di perdite di lucidità. male.” • “Un bravo trader non è solo colui che fa l’operazione tutti i giorni e guadagna, ma chi riesce a identificare il momento in cui Ho il mio target e stop giornaliero: nel momento in cui raggiungo il target, alleggerisco la posizione e se ci sono le condizioni provo a tirare. Se raggiungo il loss giornaliero stacco e lascio stare. bisogna stare fermi e non ci sono opportunità.” • “Chi si avvicina al trading dovrebbe fare un proprio percorso parallelo interiore, sulla Domani è un altro giorno. conoscenza di se stessi, Se non hai una buona gestione di te stesso, è difficile riuscire a vincere. E’ fondamentale conoscere se stessi e avere un buon equilibrio. proprio equilibrio.” http://www.vitadatrader.info/marco-ciucci/ per trovare il VITA DA TRADER Tony è appassionato al mondo della finanza sin da bambino, da quando controllava il portafoglio titoli del padre. Quattro anni in borsa, dal 1990, come dipendente di un Agente di Cambio milanese, ha anche trattato direttamente i titoli “alle grida”, esperienza importantissima da tutti i punti di vista, ma soprattutto sulla psicologia degli operatori dei mercati mobiliari. “Lascia correre i profitti e tagliare quanto prima le perdite” è un classico che condivido mentre “Vendi, guadagna e pentiti” è la più grossa stupidaggine che abbia sentito. Molti sono terrorizzati dalla perdita, il che significa che poi clicchi male o non clicchi mai. I momenti difficili li hanno tutti, anche dopo anni e anni di esperienza. La perdita non è altro che un costo d’impresa. • “In borsa la cosa più importante è la difesa, cercare di fare pari o perdere il minimo.” Per superarli si può staccare per un paio di giorni gli occhi dal mercato e cercare di riiniziare con una gestione di una size quasi ridicola rispetto a quella precedente, in modo da riprendere la fiducia. Se perdi la fiducia, quando vai a cliccare lo fai nel momento sbagliato. Se uno forza l’operatività rispetto al proprio sentire, anche se hai il maestro più bravo del mondo, alla fine non è soddisfatto e trova sempre delle recriminazioni, che gli servono solo a continuare a perdere. Adattamento psicologico e caratteriale rispetto all’attività che uno deve svolgere. • “Cercare di non farsi preconfezionare un tipo di operatività, ma va scelta adattandola a se stessi.” • “Per avere successo devi essere disposto a rischiare, e a perdere.” http://www.vitadatrader.info/antonio-cioli-puviani/ VITA DA TRADER da ragazzino appassionato di finanza, nel 1997 inizia a fare trading con il piccolo capitale racimolato Fin negli anni. E’ passato attraverso a tutte le grosse crisi degli ultimi vent’anni, seguendo da una parte le intuizioni, dall’altra gli studi tecnici sui livelli di prezzo. Di lui ammiro la chiarezza che aveva già a 17 anni, e anche la focalizzazione che ha mantenuto per crescere e migliorarsi, il modo in cui ogni errore l’ha segnato e non l’ha più rifatto, aggiungendo regole al suo metodo. Il leitmotiv della mia operatività fin da allora erano gli squilibri di mercato, è lì che mi adopero per comprare o vendere. Ma quando il mercato eccede, in un senso o nell’altro, va comprato o venduto in contrasto con la tendenza momentanea. La borsa è ciclica, e ripete sempre le stesse situazioni, se non le ripete un anno le ripete il successivo. • “Avevo un grande desiderio di rivalsa, alla Apprendo molto dal passato, soprattutto dagli errori: per me sono una benedizione. grado di fare qualunque cosa vogliamo E’ determinante un grande desiderio di rivalsa, bisogna avere sempre fame, e avere la voglia di alzarsi la mattina e fare trading. fine credo che abbiamo un enorme potenziale nella nostra testa e siamo in fare.” • “L’intelligenza di un bravo trader sta nel ricercare delle forme di speculazione però poi avere la furbizia, quando riesce a ottenere quello che vuole, di uscire dal titolo Bisogna voler arrivare, ma senza fretta, passo dopo passo. e dimenticarsene, perché altrimenti rischia Molti trader non hanno successo perché si focalizzano sul trend, e arrivano a comprare sui massimi. quanti anni.” di rimanere incastrato e cassettare per chissà • “Dal mio peggior trade ho imparato a non shortare mai su titoli poco liquidi.” • “E’ meglio partire con una perdita, in quel modo il mercato ti insegna che puoi http://www.vitadatrader.info/biagio-milano/ VITA DA TRADER passione per il trading ha guidato Marco e l’ha spinto a guardare a fondo dentro se stesso, perché La come dice “il trading è uno specchio della vita”. A 25 anni era addetto titoli in un istituto bancario, e si appassiona al mondo della finanza e all’analisi tecnica. Inizia a operare in demo e a ottenere dei riscontri, dopo di che parte con un piccolo capitale nel 2008, iniziando ad operare part-time sul mercato americano dopo essere tornato a casa dal lavoro. Dopo tre quattro anni si dedica esclusivamente al trading, lasciando la sua occupazione in banca. Ho imparato che lo stop in macchina va sempre messo, soprattutto se l’operazione è importante come leveraggio. Tutti noi dobbiamo fare un lavoro enorme di introspezione, perché dobbiamo andare a conoscere l’inconscio. Se capisco la giornata so cosa fare, se non la capisco so cosa non devo fare, e nel lavoro di trader saper cosa non fare è più importante di sapere cosa fare a volte. Può anche essere che in realtà in fondo non vogliono davvero essere trader, ma credono solo di volerlo. Il trading è uno specchio della vita, quando interagisco con il mercato lo faccio nello stesso modo in cui interagisco con la massa delle persone. preparati. Mai abbassare la guardia quando Alla fine devo imparare da me stesso perché quello che faccio nel trading non è altro che lo specchio di me stesso, tutto quello che abbiamo bisogno è dentro di noi. Molti non hanno successo perché non conoscono loro stessi, magari credono di conoscersi. • “E’ il mutamento che ci frega, se non siamo sembra che tutto vada bene.” • “Il mio miglior trade è quando identifico un setup, ci entro nel momento in cui nel mio piano di trading c’è scritto di farlo, metto stop e target, e una volta fatto questo non ci metto più mano.” • “Il trading mi ha insegnato che è più importante la domanda della risposta.” • “Devo avere le palle di un toro e la pazienza di un bonzo tibetano.” http://www.vitadatrader.info/marco-tosoni-casa-del-trader/ VITA DA TRADER Enrico Malverti inizia a fare trading nel 2001, e si indirizza subito verso lo sviluppo di trading system. Tra i vantaggi dello sviluppo di trading system per lui i maggiori sono la possibilità di testare una strategia su uno storico più ampio, e la riduzione del livello di stress. Oggi ha una batteria molto varia di sistemi, che differenzia su 3 livelli: temporale e Time Frame di riferimento (dal 5min al weekly). I momenti difficili sono le fasi prolungate di perdita, quando le tue strategie vanno in crisi, e viene messo un po’ tutto in discussione, la strategia e il metodo di lavoro. Il trading richiede studio e applicazione, non si ottengono risultati dall’oggi al domani, ci ho messo due anni di studio prima di iniziare a fare trading a leva. Questo di consente di prepararti meglio dal punto di vista tecnico, ma anche psicologico, è meglio iniziare a fare trading a leva quando ti senti preparato a sopportare lo stress che deriva dalle perdite potenziali. Nel momento in cui si ha panico e stress è difficile riuscire a prendere decisioni con serenità e spesso si prende la decisione sbagliata, in questo i TS aiutano notevolmente. A chi inizia consiglio di seguire un approccio simile al mio, cioè partire contenendo i rischi, un passo alla volta cercando di studiare molto. Il neofita o il trader non disciplinato, liquida il profitto molto mercato (strumenti), ottica velocemente perché gli crea ansia e cerca di monetizzarlo. Quando il mercato gli va contro non taglia le perdite, e lascia correre nella speranza che il mercato risalga. Se siamo in congestione prima o poi rivedrà il prezzo e liquiderà la posizione, per cui ha una percentuale di successo molto alta, avendo molte operazioni in profitto o a pareggio. Ma quando il mercato svolterà, il prezzo non verrà rivisto, e andrà incontro a perdite disastrose, e a quel punto sarà tardi. • “Tutto fa esperienza, l’importante è riuscire a gestire sempre qualunque evento in modo accurato e contenendo i rischi.” • “E’ come fare i pugili: nelle fasi sfavorevoli cercare di prenderle poco e non essere messi al tappeto, per poi essere pronti a ripartire in contropiede mantenendo le forze.” • “Bisogna imparare a non aver paura delle http://www.vitadatrader.info/enrico-malverti-trading- VITA DA TRADER da bambino è stato interessato a seguire i titoli del padre, poi dopo aver conseguito due lauree, di Fin cui una in economia e finanza, decide di cimentarsi nel trading, iniziando dal Forex. Ora si è spostato su future, azionario, obbligazioni e certificati. I momenti difficili sono inevitabili, ed è necessario passare da lì. Quanto siano difficili lo decidiamo noi, con il rischio che decidiamo di avere. Ci vuole la volontà di rimettersi a lavorare, soprattutto su se stessi più che sulle tecniche. Dopo un po’ gli errori che si fanno sono sempre gli stessi, l’importante è abbassarne la frequenza, ma ogni tanto ritornano, per un eccesso di sicurezza o di insicurezza, o perché non si è dell’umore giusto. Ho imparato ad adattarmi al mercato e a gestire in modo diverso il diverso tipo di operazioni. Lo studio è importante, sia dei mercati che di se stessi. Il conoscere una strategia che si adatti alla tua personalità, passa anche dal conoscere il giusto mercato che si adatti a te. “il mercato è fatto per sorprendere” è il miglior consiglio che ho ricevuto: aspettarsi sempre l’inaspettabile dal mercato. Stando davanti ai grafici ci sono cose che ti convinci non possano succedere, e invece succedono. Devi saper reagire ma anche essere prudente, avere una preparazione prima anche di fronte a quello che non ci si aspetta. • “Quando acquisisci troppa sicurezza, aumenti il conto e la leva, quello è il momento che ti arriva la bastonata dal mercato.” • “La cosa migliore, conoscendo se stessi, è non operare in certe situazioni, ma spesso ci si rifugia nel trading proprio per estraniarsi dal mondo.” • “E’ molto stancante anche non fare nulla, ma la tensione dell'attesa è stancante e spesso controproducente.” • “Ci sono momenti in cui è fondamentale non guardare il mercato, a volte guardare il grafico non aiuta ma ti porta uno svantaggio, ti crea ansia e stanchezza.” http://www.vitadatrader.info/dario-tomasello-forex-obvius/ VITA DA TRADER Ha iniziato nel 2002-2003, l’approccio al trading è stato come una folgorazione. Negli anni si è diretto verso il trading sistematico, che ha il vantaggio di poter provare strategie su tanti strumenti, di verificarne l’efficacia nel passato e di avere un approccio più disciplinato. Non ho scelto questo mestiere per continuare a lavorare come prima. Se passo la giornata al computer, è per fare ricerca e studi. Le regole precise che devi codificare nel trading sistematico ti permettono di verificare l’efficacia di una strategia nel passato. Il passato non è garanzia di rendimenti futuri, però la natura umana rimane il driver delle scelte degli operatori, di fatto le emozioni, il panico, l’avidità, la paura, il timore, la speranza, l’ottimismo, continueranno a esistere e saranno loro il motore del movimento. Anche il mito degli stop loss stretti, se si va ad analizzare, deve essere sfatato. Si vede che spesso è meglio che lo stop sia ampio, chiaramente si andrà a ridurre la posizione. Una caratteristica importante che un trader dovrebbe avere è la capacità di scremare la fuffa dalla sostanza, a valutare solo la variazione del prezzo, a capire in che fase di mercato si è, solo dal prezzo. La maggior parte del tempo l’ho sprecato a cercare il metodo perfetto, il Sacro Graal, ci ho messo un po’ a capire che non esiste. La cosa interessante è stata capire che non serve. • “Il segreto è stato quello di capire che devi saper perdere, che il trading è un’attività imprenditoriale e quindi ha dei costi, cioè le perdite dei trade sbagliati. Se uno non lo accetta, non impara a perdere, che è deleterio e può portare a due cose: la prima é non operare per paura di sbagliare, e vuol dire perdere opportunità, e la seconda é di non chiudere le posizioni perché non vuoi accettare la perdita.” • “Il trading sistematico ha la capacità di distinguere il filetto dalle frattaglie, nel senso che spesso i metodi discrezionali non hanno alle spalle un vero track record.” • “Un altro vantaggio è che si è portati a studiare molto di più e applicare senza falle dei principi di MM, che sono alla base di una redditività costante. E’ questo il segreto.” • “Il trading non è un mestiere che ti permette di diventare ricco in poco tempo.” • “Se certi errori non li commetti tu, non li impari. Devi veramente sentire le scottature sulla pelle, per capire e valutare certe cose.” http://www.vitadatrader.info/enrico-stucchi-trading- VITA DA TRADER Corrado inizia a fare trading nel 1998-99 con dei risultati subito positivi, dopo 6 mesi si licenzia e diventa un trader full-time.Fino al 2003 sono anni fantastici con ottimi risultati, lavora su Covered Warrant e azionario sfruttando in parte le inefficienze di mercato. Oggi opera prevalentemente sul forex, indici americani e DAX, con l’analisi che parte dal daily, scendendo poi di TF per trovare le entrate migliori, spesso andando a cercare gli eccessi di mercato. Ho capito poi che, oltre alle mancate conoscenze, a mettermi in difficoltà era la pressione che mi metteva la necessità di dover assolvere i pagamenti delle rate della casa, fino a quel momento non avevo avuto l’obbligo e la pressione di dover guadagnare necessariamente tanto. • “Il trading è una vita parallela alla tua vita, è Prima di trovare la strada giusta ci vuole molto tempo e nel frattempo la tua situazione psicologica peggiora, questo va a compromettere la tua lucidità e la tua capacità di trovare soluzioni perché non sei sereno. farlo, e quindi devi avere l’umiltà di avere Serve una grande forza interiore, la capacità di non abbattersi nei momenti negativi. difficoltà non hai la reattività per capire che è • “In questa professione devi essere cosciente che se perdi la colpa non è mai del mercato, se perdi è colpa tua. Hai fatto degli errori. Quando un trader cerca scuse vuol dire che ha sbagliato completamente la strada del suo miglioramento. Meglio guardare in faccia i propri errori e lavorare per una fonte d’istruzione, di crescita che si trasferisce nella vita reale.” • “La condizione base è l’umiltà, tutto quello che hai fatto fino ad oggi non conta nulla, e non è detto che quello che sei riuscito a fare fino a oggi domani sarai ancora capace di sempre la voglia di imparare cose nuove. Senza l’umiltà, perdi la capacità di reagire di fronte alle problematiche, perché vivi nel tuo mondo, nel momento in cui ti si presenta la il momento di tirar fuori tutto quello che hai dentro per affrontarla, e il mercato non ti dà tempo.” • “Mai prendere e copiare quello che viene da un altro, così non impari mai nulla. La capacità non è avere una tecnica da replicare, ma avere la flessibilità di capire quando applicarla e saper scegliere.” migliorarsi.” http://www.vitadatrader.info/biagio-milano/ VITA DA TRADER Approda al trading tardi, per passione, dopo aver fatto molte cose nella vita. Oggi utilizza due operatività in parallelo: una di stock picking e gestione del patrimonio, e una in intraday stretto o con operazioni della durata del massimo due tre giorni su Futures e CFD. Gli ostacoli sono di due tipi: i drawdown più significativi, in seguito ai quali inizi a mettere in dubbio te stesso e la strategia, e anche i momenti in cui non riesci a capire il mercato, che possono essere ancora più subdoli delle perdite. Se non sei disposto a spendere il tuo tempo, vuol dire che spenderai un sacco di soldi, e non è detto che spendendoli otterrai dei risultati positivi. Fare le cose senza essere convinti ti può portare verso una strada negativa, soprattutto se l’operazione va bene. sono in grado di gestire la giornata al Nel momento in cui ho fatto l’operazione che mi porta al risultato non mi interessa andare avanti quel giorno, a parte giornate particolari. • “Il trading deve essere un lavoro noioso, • “Il trading mi ha dato una maggiore serenità, meglio, e oggi riesco anche a fare attività fisica e avere tempo libero.” noiosamente profittevole.” • “Uno degli errori principali è andare alla ricerca di qualcuno a cui appoggiarsi, non Devi capire se quello che fai lo fai per passione o per i soldi, perché se lo fai per denaro è molto probabile che lo perderai. come insegnante, ma come qualcuno che ti prepara le cose, i segnali, le indicazioni ed essere portati per mano.” Quanto tempo ci vuole per imparare qualcosa e saper farla bene? 10mila ore. Sei disposto a farlo o no? Certo che è tantissimo, ma per imparare qualcosa in modo professionale devi impiegare tempo o soldi, o tutti e due. • “Se riesci a imparare una cosa e farla bene, tienitela stretta, perché è quella che può fare la differenza negli anni.” http://www.vitadatrader.info/giorgio-gavinel-la-costanza- VITA DA TRADER 18 anni sui mercati, accosta all’operatività in scalping in apertura quella più tranquilla che segue la Da tendenza giornaliera, con umiltà e grande rispetto per il mercato. Nel 1998 inizia a fare trading sulle azioni USA, con un broker americano, poi passa a Directa nel 1999. Fino al 2003 continua l’attività imprenditoriale nel settore alberghiero, poi si dedica esclusivamente al trading. All’inizio non ho studiato, mi sono buttato sul mercato. C’è chi dice che vuole guadagnare, chi dice che spera di guadagnare. Sono due cose molto diverse: nel primo caso se non guadagna smette, nel secondo caso le perdite che ci sono nel mezzo possono apparire come investimento per farcela un giorno, e questo può non avere mai fine. Io conosco sempre esattamente il saldo del conto: se cresce significa che sto guadagnando, senza bisogno di fare troppi conti, equity line, ecc. Ho un saldo ti riferimento, periodicamente prelievo i guadagni, così senz’altro evito di restituirli al mercato. Non fare demo perché azzerano l’emotività che è la componente prevalente nel trading, è generata dal denaro che impieghiamo sul mercato. Credo che serva avere la costanza di trovare la propria strategia, il proprio modo di operare, e se questo funziona avere poi l’ambizione di riuscire a fare quello che si pensa, perché spesso sul mercato ci si ritrova a fare, solo accorgendosene dopo, l’opposto di quello che si pensava, e quindi si perde. Uno deve chiedersi veramente cosa vuole dal trading e imporsi di farlo per guadagnare, altrimenti è solo una perdita di tempo. • “A volte alcune operazioni fatte per sfinimento possono portare a perdite consistenti. Ecco perché bisogna imparare a staccare la spina quando non c’è operatività.” • “Fare trading sulla carta è come prendere la patente sul computer.” • “Tutto quello che ho imparato, l’ho imparato sulla mia pelle.” http://www.vitadatrader.info/davide-biocchi-scalping/ VITA DA TRADER 13 anni sui mercati, inizia dal discrezionale per passare poi allo sviluppo di trading system. Da Attorno al 2002 inizia con le azioni per passare alle opzioni, e aggiungendo dal 2008 altri strumenti nel corso degli anni, tra cui lo spread trading. Ho fatto un errore con la mia strategia sul Vix, che aveva fatto ottimi risultati fino a quel momento, lasciando correre le perdite e rimangiandomi i guadagni di un anno e mezzo. La continuità, la sistematicità e la disciplina sono le doti più importanti in questo mestiere, più anche dell’intelligenza e della capacità di vedere cose che altri non vedono. A me piace molto creare, sviluppare, mettermi in discussione e creare sempre qualcosa di nuovo, mi sono dato come obiettivo di creare una strategia nuova ogni anno. Ci sono delle fasi di mercato, dei momenti in cui non è facile accettare di lasciare in mano a delle macchine le decisioni e viene voglia di metterci la manina, tentazione che andrebbe schivata ma c’è. Se insegni qualcosa a qualcuno, quella cosa devi averla non solo capita ma anche fatta tua interiormente. Voglio crearmi le condizioni per restare sul mercato a lungo controllando il rischio, che per me non è solo lo stop loss, ma la possibilità di trovarmi un giorno senza avere più nulla che funzioni sui mercati. La componente psicologica è fondamentale, ma non può essere una scusa per non avere una preparazione. • “A fare i trader quando le cose vanno bene son buoni tutti, bisogna essere capaci di stare sui mercati e mettere in macchina la prossima strategia quando quella prima è andata male.” • “Negli anni ho capito che senza sistematicità non hai risultati continuativi.” • “Un bravo trader guadagna più di qualunque TS, ha un’efficacia che nessun TS potrà mai avere. Funziona meglio un bravo trader o un paniere di trading system con un’efficienza rigorosa? Il secondo caso.” • “Non ha alcun senso scappare da quello che già fai per buttarti sul trading, non si può dare al trading la responsabilità di diventare il tuo mestiere,.” http://www.vitadatrader.info/luca-giusti-trading-system/ VITA DA TRADER Oggi fa multiday, con timeframe che variano dal daily al mensile, su indici, azionario, commodities e forex , con le tecniche e le regole di money management di Gann, da cui prende anche nome il suo sito (e il suo nick) Main Trend Analysis. Il tempo speso ad acquisire le tecniche e la conoscenza del mercato, come diceva Gann, è tutto denaro che uno ha in banca, e poi ti viene ridato con gli interessi. Bisogna avere la mente serena, per lavorare bene non devi avere nessun tipo di pressione, né esterne né psicologiche. E’ meglio soprattutto all’inizio destinare al trading solo la parte dei soldi che non ti serve, non è possibile pensare di avere la pressione di dover fare delle operazioni perché devi portare dei soldi a casa. Di Gann mi piace la visione olistica che ha del mercato: lo vede come un sistema aperto a tutti gli altri sistemi che esistono nell’universo. Il miglior trade è quello che programmo ed eseguo dall’inizio alla fine. • “Anche esponendoti con poco rischio a mercato, se hai una tecnica che ti consente di avere un profit factor positivo, alla fine il capitale lo accumuli, la leva te la crei da solo, questo è il vero segreto.” • “La leva è un prestito che chiedi, e in questo mondo non esistono pasti gratis. Quando hai la leva ti esponi in maniera superiore alle tue possibilità economiche.” • “Il mercato é una palestra di vita efficacissima, soprattutto per quanto riguarda la conoscenza di me stesso, l’approccio, il fatto di aspettare il momento giusto per fare le cose.” • “I soldi sono la ricompensa di un lavoro fatto bene, se un lavoro è fatto bene avrai una ricompensa, se è fatto male no, questa é una legge universale che vale nel trading e nella vita.” • “Se stai a mercato costantemente metti in gioco te stesso con le tue convinzioni, le tue conoscenze, è un continuo stare sul fronte, stare in trincea, bisogna conoscere le battaglie.” • “Il miglior trade è quello che programmo ed eseguo dall’inizio alla fine.” • “I risultati si hanno col tempo, bisogna fare le cose con ponderatezza, con misura e buon senso, avere i 5 requisiti di Gann: la conoscenza, la pazienza, il sangue freddo, la buona salute e il capitale” http://www.vitadatrader.info/paolo-nardovino-money-management/ VITA DA TRADER Si avvicina al trading dall’università, attorno al 2005, e inizia con le valute, appassionandosi sia all’analisi tecnica che quella macroeconomica, nel 2007 a lavorare in una banca d’investimenti, occupandosi di misurazione del rischio sulle posizioni prese dai clienti e passa dalla demo al trading reale. I momenti difficili si presentano quando la fiducia che si ha in una posizione o in assunto di base influenza la sfera del ragionamento. Succede quando non c’è il giusto distacco dal mercato, cioè non si intende più l’investimento come tale ma come una sfida personale; non esistono sfide personali con il mercato perché non c’è niente di dovuto. Nel 2011, mi ero convinto che fossimo vicini a un’inversione di USDJPY e iniziai ad accumulare. Potevo avere tutte le certezze del mondo, ma si sono verificate dopo un anno e mezzo e un sacco di patemi d’animo che potevo evitare, con l’attesa, con l’utilizzo di size diverse, con l’utilizzo di stop loss e magari rientrare poi in posizione, con un sacco di cose che in quel caso non utilizzai. Nel mio peggior trade è mancato il controllo delle mie azioni, questo è fondamentale da imparare come trader. Se uno crede agli specchietti per le allodole, è perché gli mancano le cognizioni di base, bisogna capire che non esiste rendimento senza rischio. Molti trade non hanno successo perché il loro ego supera le loro capacità: conoscenze, attitudine e capitale. Ci sono bravissimi trader sulla carta, li senti parlare e ti incantano, ma poi, carta canta, e non fanno rendimento. • “E’ un esercizio continuo, aiuta a non sedersi sugli allori perché non c’è la certezza di quello che si fa, di quello in cui si crede, già questo aiuta a livello personale a migliorarsi giornalmente.” • “Bisogna darsi delle regole. Bisogna implementare un sistema di controllo del rischio sul proprio portafoglio, perché solo con questo controllo si può andare avanti nel tempo e superare momenti difficili.” Consiglio a tutti di farsi un’educazione finanziaria di base. http://www.vitadatrader.info/marco-bo-valute/ VITA DA TRADER Luca (nickname Mila) si avvicina alla Borsa nel 2008 seguendo gli insegnamenti di Luigi Ciampa. Borsa e vita sono per lui uno specchio, e fanno parte della stessa via per conoscere se stessi. Oggi opera sul FIB su timeframe a 20min, usando i cicli. La borsa è un continuo esame di se stessi, del proprio egoismo e della propria avidità; ti mette sempre di fronte a chi tu sei, a quelle che sono le tue aspettative, e la tua avidità, con cui ci si scontra. La borsa fa da specchio. Non si può fare borsa senza provare la rabbia, lo scontro, l’emozione della perdita e del guadagno. Quella più pericolosa è il guadagno: gli amici che si sono rovinati completamente in borsa è perché all’inizio hanno avuto la sfortuna di guadagnare tanto, e lì è micidiale. Senza studio o formazione non hai un metodo, e senza un metodo tu hai perso. L’ansia non la domi mai, la vedi, ogni volta che entri a mercato o che devi uscire. Chi non la vede, non la percepisce, non la sente, o non la vuole affrontare, è destinato a perdere tutto, perché l’ansia è paura, e la paura è un segnale di congruità sulla reale, l’esame di realtà parte con la paura. Anticipo un evento futuro che ancora non c’è. Molti traders non riescono per mancanza di metodo, di tempo e di chiarezza, un’eccessiva sopravvalutazione di se stessi e avidità. • “E’ una palestra molto difficile perché non ti regala nulla, l’errore lo sconti subito.” • “Ogni singola distrazione costa soldi. A quel punto o si decide di fermarsi o si deve cambiare qualcosa e ripartire lentamente.” • “La solitudine è lo specchio delle tue paure, non c’è nessuno che ti possa aiutare, ci sei solo tu, e la mente la vedi a nudo.” • “Borsa e vita non possono essere disgiunti, è come una medaglia con due facce.” http://www.vitadatrader.info/luca-borsa/ VITA DA TRADER Oggi lavora con scalping su azionario,aste di apertura, aumenti di capitale e opzioni, e come imprenditore nel campo dell’educazione finanziaria. Dal 96-98 per qualche anno fa il consulente indipendente, e diventa uno dei primi clienti Directa, per cui inizia a fare trading nel tempo libero con i covered warrant. Dopo la competizione di Lombard Report vinta nel 2000 con il 1000% fatto nella pausa pranzo, decide di dedicarsi al trading a tempo pieno. In realtà nel 2000 non ero nessuno, il vero professionista è venuto fuori dopo, quando ho iniziato a confrontarmi con i migliori trader d’Italia del tempo, grazie alla collaborazione con Lombard Report. non perdere mai, il segreto sta solo nel perdere poco. I migliori trade li ho fatti tutti sugli aumenti di capitale, grazie alla consapevolezza della materia, per cui ho portato a casa il massimo profitto per quell’operazione perché ero ben conscio del suo valore. L’attività di formazione per me è importante perché mi permette di staccare un attimo la spina, perché ero arrivato a 3000 operazioni al giorno. • “Il trading è una scuola di vita: devi imparare a fare le cose contrarie a quello che la mente umana ti porta a fare.” Il trading si fa bene quando si è sereni, e non si ha bisogno di guadagnare i soldi. • “Il difetto maggiore che vedo nelle persone è quello di usare leve troppe alte e non E’ per questo che si dice fai trading solo con i soldi che ti puoi permettere di perdere, perché nel momento in cui pensi che non li puoi perdere, puoi stare sicuro che li perderai. tenersi un capitale in più di margine.” • “Una delle mie caratteristiche è che quando ho una perdita che mi fa male, il giorno dopo divento una macchina da guerra, Perché nel momento in cui perdi, anziché chiudere in perdita, ti attacchi alla speranza perché non vuoi perdere, ma è impossibile perché sono talmente arrabbiato con me stesso perché potevo evitarmela.” http://www.vitadatrader.info/giovanni-borsi-scalping/ VITA DA TRADER Inizia a fare trading nel 1999 con le prime banche online, ma aveva iniziato nell’87 andando al borsino, fin dal liceo. Dopo l’università inizia a lavorare come promotore finanziario. Successivamente si forma a livello tecnico con i corsi AIAF e SIAT. Oggi fa trading intraday su Futures con strategie discrezionali e quantitative. Dopo la crisi del 2008 con la volatilità elevata e perdite sostanziose e frequenti, ho iniziato ad affiancare i trading system all’operatività discrezionale intraday. Mi ha dato soddisfazioni e la sicurezza, la capacità di decidere in fretta. • “Annoto tutti gli errori, ogni tanto riassumo, Ora ho molti trading system a cui non mi affido totalmente, se siamo in contraddizione sto fermo. gli errori che commetto sono 30, sempre gli stessi, e non riesco a eliminarli.” • “Le strategie devono essere chiare, precise, anche 6 o 7 regoline ben scritte e da seguire in modo ripetitivo.” In questo modo ho un punto di riferimento diverso con cui confrontarmi. Ho imparato che bisogna mettere gli stop e non scommettere sui dati macroeconomici, e che se ho guadagnato alla fine è solo stata fortuna. • “La leva è ingannevolissima, fai qualche buon guadagno e pensi di poter fare chissà cosa.” Bisogna essere capitalizzati, non si può partire con 10k, né con 20 o 30, par partire seriamente sono 50mila, poi non devi investirli tutti, ma il capitale di base deve essere questo. Il trading mi ha dato e mi ha tolto, ero una persona timida e chiusa e a forza di tenere corsi e parlare con la gente sono riuscito ad esprimere me stesso. http://www.vitadatrader.info/alessandro-aldrovandi- CONDIVIDI QUESTA GUIDA Se pensi che sarà utile ai tuoi amici, condivi questo link su Facebook, Twitter o via mail: http://www.vitadatrader.info/interviste2015 Continua a seguire le interviste con i traders, segui il podcast su vitadatrader.info Se vuoi restare scrivermi mi trovi qui: [email protected] Grazie per aver letto! Buon trading! Report creato da Elena Sanjust di Teulada © VITA DA TRADER, 2015