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Progetto bambole e dintorni Vintage
Progetto bambole e dintorni Vintage Ricordare, rivivere e valorizzare… Un percorso emozionale e didattico degli anni ’70 per riscoprire il valore del gioco Un progetto a cura di Silvia Mauri In collaborazione con l’Associazione Progetto Genitori del Mendrisiotto e Basso Ceresio Il Progetto “Bambole e dintorni” Allestire una mostra didattica con il materiale raccolto, finalizzata alla conservazione e trasmissione di valori culturali ed evocativi di un periodo storico denso di cambiamenti , come quello preso in considerazione, è uno degli obiettivi del Progetto “Bambole e dintorni”. Per molti adulti di oggi la mostra può rappresentare anche un percorso emozionale, attraverso il quale riappropriarsi di memorie che appagano e nutrono il “bambino che siamo stati”. Con il tempo, inoltre, il progetto prevede di trovare una sede permanente per la mostra didattica e attivare un Laboratorio per la pulizia, la cura, il restauro e la conservazione dei vari pezzi che si trovano, nonché la ricerca e l’eventuale riparazione degli abiti. Lo scopo è anche quello di offrire, a chi volesse imparare, un po’ di quest’arte del “prendersi cura di…” che richiede sensibilità, rispetto, manualità e competenze che altrimenti rischiano di essere perdute per sempre. Bambole anni ‘70 Nel cuore del vintage Se gli anni ’60 hanno rappresentato la ripresa economica del dopo guerra ed il desiderio di riscattare un passato di ristrettezze, gli anni ’70 sono stati caratterizzati dal bisogno di esteriorizzare, di colorare l’ambiente intorno con tinte forti e spesso contrastanti dei sentimenti e delle emozioni della gente. Le bambole, oggetti simbolici per eccellenza, si proponevano come modelle perfette degli abiti tipici di quel momento di grande fermento, con gonne mini, midi e maxi il cui colore più in voga era l’arancione, il colore delle emozioni. Così si affermano sul mercato le Fashion Dolls ma anche il più tradizionale Cicciobello in versioni etniche diverse, o le bambole nonne, con capelli grigiastri raccolti a crocchia e sedute su sedie a dondolo. O ancora le bambole con testa di vinile e corpo in pezza con lunghe gambe, e tanti accessori… per tutte! Barbie… da 50 anni un mito a tinte rosa Concepita in California negli anni ’50, apparve per la prima volta nel 1959. Il corpo statuario, con lunghe gambe affusolate e l’aspetto di una vera donna, la resero in soli 30 cm, la modella più desiderata… Al suo esordio in Europa trovò diffidenza e resistenza in quanto giudicata “imbarazzante” per le sue caratteristiche fisiche, ma Barbie piace a molte bambine ormai prossime all’adolescenza: in essa s’identificano in quanto la varietà di abiti e l’abbondanza di accessori, la rendono il sogno, la fiaba, il rosa in ogni sua sfumatura… Come puoi aiutarci ad ampliare il nostro progetto - Puoi far conoscere il nostro progetto al tuo Comune, alla Scuola, alla biblioteca, ecc. o trovare una sede permanente per la mostra didattica. Puoi portarci vecchie bambole, lettini, vestitini, giocattoli che non sai a chi dare. Puoi collaborare come volontario, offrendo il tuo tempo e le tue capacità per piccoli lavori di restauro, riparazioni, o cucito, per ridare nuova vita ai vecchi giocattoli Puoi collaborare con noi per l’organizzazione di una mostra: dietro le quinte c’è sempre un gran fermento, tante cose da preparare e da pianificare per ottenere un buon risultato! Puoi fare una donazione per finanziare il nostro progetto, se ti piace e ne apprezzi il valore, o anche solo se siamo riusciti ad appassionarti attraverso questo piccolo “viaggio” nelle nostre radici… In qualunque modo tu scelga di aiutarci, GRAZIE!! Per informazioni e contatti: Silvia Mauri, terapeuta della psicomotricità, Coordinatrice del Progetto Mobile 0039 347 – 7521136 Micronido Fate e Gnomi Via G. Deledda, 45 – Sagnino (CO) Tel. 0039 031 – 540984